Insieme012017

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La Tua Rivista in Italiano

TUTTI

B2/C1

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®

Anno XXXVIII - N. 1 - Settembre/Ottobre 2017 - Imprimé à Taxe Réduite

Tricolore

Francesco Gabbani Personaggi

Maisie Williams Inchiesta

Gli anime giapponesi www.elimagazines.com LA RIVISTA CONTINUA IN RETE (vedi pag. 2)


Benvenuti Ciao a tutti! Ecco un altro numero di Insieme, nuove storie e giochi divertenti tutti per voi! Questa volta andiamo in Oriente per capire meglio gli anime giapponesi e poi torniamo in Italia per parlare della città di Pinocchio, di cibo e musica. Ma c’è di più: un articolo sul problema della plastica e (forse) su come risolverlo. Anche stavolta incontriamo personaggi molto famosi e interessanti...chi sono? Sorpresa! E buona lettura!

N. 1 - Settembre/Ottobre 2017 Quadro Comune Europeo Livello Intermedio (B2 – C1) Ciao, io sono Grammy! In questo numero: - i comparativi e superlativi - le congiunzioni - si impersonale, si passivante - gli avverbi di tempo - i pronomi diretti, “ci” e “ne” - i tempi presenti e passati

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Glossario preparato: che ha studiato e sa molto irritato: arrabbiato “comunque sia”: in ogni caso segnare: influenzare gratitudine: riconoscenza, dire grazie

Marta

Sommario 3 4 6 8 10 12 14

Personaggi Maisie Williams Bell’Italia Collodi Inchiesta Gli anime giapponesi Tricolore Francesco Gabbani Curiosità dal mondo Un mondo senza plastica (?) Società e tendenze Cibo: come cambiano le abitudini degli italiani Giochi e attività

In giro per il mondo Bravi, pazienti, preparati*, appassionati. A volte stanchi, irritati*, poco motivati. Comunque sia*, gli insegnanti sono fondamentali, perché in bene o in male segnano* la nostra vita. Il 5 ottobre 1966 l’UNESCO e l’Organizzazione internazionale del lavoro (OIL) si sono riuniti per la prima volta parlare dei diritti e delle responsabilità degli insegnanti, e migliorare le loro condizioni di lavoro. Dal 1996, il 5 ottobre è la loro festa. In tutto il mondo ci sono conferenze e eventi organizzati dall’UNESCO ma anche dalle singole scuole. Ricordiamoci di dire “grazie” ai nostri insegnanti preferiti, il 5 ottobre: la gratitudine* è il regalo più bello per loro!

La giornata mondiale degli insegnanti

Vero o falso 1. Dal 1996, il 5 ottobre si festeggiano gli insegnanti. 2. Il tema della riunione tra l’UNESCO e l’OIL era lo stipendio degli insegnanti. 3. Tutti gli insegnanti sono bravi e amano il loro lavoro. 4. Tutti gli insegnanti che abbiamo avuto ci influenzano. 5. Il 5 ottobre gli studenti devono portare fiori e regali agli insegnanti.

Vero

Falso

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La soluzione è a pagina 15.


Personaggi

comparativi e superlativi

Carta d’identità Nome: Margaret Constance (“Maisie”) Cognome: William Luogo e data di nascita: Bristol (Gran Bretagna), 15 aprile 1997 Professione: attrice

Maisie Williams

Segni particolari: è Ayra Stark di Game of Thrones (Il trono di spade)

Da figlia di un Lord dei tempi antichi a combattente e spadaccina per vendicare la sua famiglia. Ayra Stark è un personaggio pieno di carattere e affascinante. Ma chi c’è dietro questa eroina*?

… e Maisie

“Io e Ayra siamo cresciute insieme, tutto quello che lei dice, io lo condivido davvero.” Ma ammette anche: “Non so se al suo posto sarei coraggiosa come lei”. Come Ayra, Maisie viene da una famiglia numerosa, è l’ultima di quattro figli. Ma al contrario della giovane combattente de Il trono di Spade, Maisie ama la danza sin da giovanissima, e ha studiato in un’accademia di danza e arti. Ha un Il trono di spade rapporto quasi fraterno* con l’eroina Questa fortunatissima serie nasce dai che l’ha resa famosa e come lei ha bel romanzi di George R.R. Martin, “A song of carattere. E’ famosa per dire sempre ice and fire” (Canzone del ghiaccio e del quello pensa, è molto diretta. “Molti mi fuoco). Il primo di questi romanzi fantasy dicono che dovrei tenere la bocca chiusa, si intitola, appunto “Games of thrones” ma io non ce la faccio. A volte quando e dà il nome alla serie. Dall’aprile 2011 al sono a casa, ripenso a quello che ho detto luglio 2017 ci sono state sette stagioni, una e mi viene il panico”. Ma essere sinceri ha avuto più successo dell’altra. La storia di non è mai un difetto, e dipende anche regni e famiglie in guerra per conquistare dal carattere. Maisie racconta che sin da il potere e salvare la razza umana ha quando era alla scuola elementare non appassionato moltissimi in tutto il mondo e amava ubbidire* senza capire. “Il fatto è ha vinto numerosi premi. che voglio sentire di poter decidere per me, di avere il controllo della mia vita.”

Ayra

Ayra Stark è la terza figlia di Eddard Stark e di Catelyn Stark. Ha 4 fratelli: Robb e Sansa, più grandi di lei, Bran e Rickon, più piccoli. Ha anche un fratellastro*, Jon Snow. Mentre la sorella maggiore Sansa si dedica a tutte le tipiche attività femminili, cucito, danza e musica, Ayra è molto meno interessata a tutto questo. Lei preferisce combattere ed esplorare. Il rapporto più forte, in famiglia, è quello con Jon Snow, che le regala una piccola spada e le insegna a usarla. Nel corso della storia diventa sempre più brava. Insomma, Ayra è un po’ il “maschiaccio”* di casa, infatti spesso la scambiano* per un ragazzo. Ed è una fortuna, perché dopo la morte di suo padre Robb Stark, quando tutti vogliono prendere lei e i suoi fratelli, Ayra riesce a nascondersi.

Vita da attrice

Il trono di spade è sicuramente la sua esperienza più fortunata, quella che ha aperto la strada* alla sua carriera di attrice. Dal 2011 a oggi ha vinto infatti ben 9 premi come miglior attrice, miglior protagonista femminile, miglior protagonista giovane ecc… e la lista è ancora lunga. Ma tutto questo successo ha un prezzo. Maisy ha un po’ paura di perdere la sua adolescenza, ed è un rischio reale in una vita come la sua. Dopo la scuola dell’obbligo, ha deciso di non proseguire gli studi. Passa moltissimo tempo sui set e in giro per il mondo. Anche se fare l’attrice è un lavoro bellissimo, lei stessa ammette che le manca un po’ la vita reale. Quando torna

a Bristol, continua a frequentare concerti, festival e club. Adora la musica elettronica e l’house, e il buio dei locali è la cosa migliore per non farsi riconoscere dai fan.

La combattente

Maisie sembra più adulta di quello che è. La carriera da attrice l’ha fatta crescere in fretta, sicuramente, ma anche il suo carattere deciso gioca un ruolo importante. Ora che è famosa e che tante persone la seguono, Maisie parla con loro attraverso i social network. Infatti ha delle cose importanti da dire ai suoi coetanei. Innanzi tutto* si batte contro il cyberbullismo (ha recitato anche in un corto su questo tema). Maisie ammette di essere stata vittima di bullismo a scuola, e usando molto internet ha notato che i giudizi verso i successi e gli insuccessi delle persone sono davvero troppo pesanti. Un altro messaggio molto importante è per le ragazze. “Le ragazze non devono sentire di valere solo perché sono belle, ma anche per quello che sanno fare. Anche le ragazze sono forti, coraggiose, brave in molti sport. Anche le ragazze sanno quello che vogliono.” Insomma, Maisie la ribelle è una persona interessantissima, e speriamo di vederla e ascoltarla ancora per molto!

Glossario eroina: femminile di “eroe”, combattente coraggioso fratellastro: fratello figlio soltanto di padre o di madre maschiaccio: ragazza che si comporta come un maschio scambiare: confondere qualcuno/qualcosa con qualcun altro/qualcos’altro fraterno: come tra fratelli e sorelle ubbidire: fare quello che un altro comanda aprire la strada: facilitare, permettere di iniziare innanzi tutto: per prima cosa

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le congiunzioni

Anche se ha meno di 3000 abitanti, è una località famosissima! Perché? Perché è un luogo incantato e ricco di storie: la storia medievale, quella di Pinocchio e… quella delle farfalle! Scopriamo Collodi!

Bell’Italia “Collodi”...vi ricorda qualcosa, questo nome? Già, è il cognome di uno scrittore noto come Carlo Collodi e autore di Pinocchio. La storia di Pinocchio è conosciuta ormai in tutto in mondo. Allora questa città toscana ha preso il nome dall’autore di Pinocchio? No, è proprio il contrario! Carlo Lorenzini (nome reale dell’autore) ha trascorso parte dell’infanzia a Collodi, luogo di origine di sua madre. Diventato scrittore, ha deciso di usare il nome d’arte “Carlo Collodi”, in onore di questa località. Ma che cosa ha di speciale la piccola Collodi?

Collodi

Collodi medievale

Collodi sembra un sogno. Vista dall’altro è una cascata* di case su un monte, così piccola che potrebbe anche non esistere. In realtà è troppo piccola per essere una città, è una frazione* del comune di Pescia in Toscana. Eppure la sua storia è antica: esiste sin dal XII secolo e le sue strutture medievali sono molto ben conservate*. Camminando per le vie del centro, infatti, scoprirete non solo strade e case medievali, ma anche una splendida rocca, con un grande recinto* e due torri, una trasformata in campanile.

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Villa Garzoni e la “Butterfly house”

I Garzoni, signori di Pescia, hanno acquistato un fortino* nel 1366, e lì, col tempo, hanno costruito Villa Garzoni, la loro casa. Questa bellissima residenza è stata completata nel 1652. E’ costruita su un dislivello*, ha molti terrazzi e un grande giardino. Ci sono scalinate* eleganti, grandi fontane, statue monumentali e...un labirinto! La Villa è

in stile rococò e passeggiare nel giardino è come fare un viaggio nel tempo. Sapete chi erano il giardiniere e la cameriera di Villa Garzoni? Il padre e la madre di Carlo Lorenzini (Collodi), che lavoravano nella Villa, mentre il futuro scrittore trascorreva molto tempo nel bellissimo giardino. Ma le sorprese non finiscono qui. Infatti, all’interno del giardino c’è un grande edificio serra* fatto di pietra e cristallo. Dentro c’è un giardino tropicale e più di


Il 7 luglio 1881 è stato pubblicato il primo episodio della storia di Pinocchio. Sì, perché prima di essere il libro che tutti conosciamo, Pinocchio era una storia a puntate sul mensile*“Il giornale per i bambini”. I piccoli lettori aspettavano con emozione di leggere la puntata del mese dopo. Da quel lontano 1881, Pinocchio è stato tradotto in 240 lingue, ha ispirato moltissimi film, opere d’arte, libri e riflessioni. Il 24 agosto è la festa del santo patrono di Collodi, San Bartolomeo. Ogni anno, nei giorni della festa patronale bambini e ragazzi fino a 16 anni possono visitare la Rocca, i giardini di Villa Garzoni e il Parco di Pinocchio gratis. Di solito c’è una rievocazione storica medievale e un mercatino dei collezionisti di Pinocchio. Per di più, in quei giorni si svolgono tante attività per bambini e ragazzi: giochi in strada, animazione, spettacoli e musica. un migliaio di farfalle, le specie più belle provenienti da tutto il mondo, che volano libere. Oltre ad ammirare il bellissimo spettacolo di colori e delicatezza, si può conoscere la vita di questi meravigliosi insetti: le fasi, i loro strumenti di difesa, i loro colori, le tante specie.

Il Parco di Pinocchio

ll Parco di Pinocchio a Collodi è dedicato al burattino* più famoso del mondo e alla sua storia. Dentro troverete i personaggi più importanti, grandi statue, rappresentazioni di alcuni episodi in

bellissimi mosaici. Non è un parco divertimenti, ma educativo, dove arte e natura convivono*. Entrare nel parco di Pinocchio è come entrare nel libro e nella sua magica fiaba. All’interno del parco c’è il museo di Pinocchio, e in tutte le stagioni, ci sono spettacoli di burattini e attività per bambini. Come è nato? Nel 1953, il sindaco della città di Pescia ha organizzato un concorso per architetti e scultori per realizzare un monumento a Pinocchio. Così viene costruita la prima parte del parco, i mosaici, i disegni astratti

sul pavimento e alcune statue. Nel corso degli anni il giardino intorno al parco si è sviluppato e il parco è stato ampliato* nella parte sud: è nato così il “Paese dei Balocchi”, con sculture in bronzo e dei monumenti con cui è possibile giocare.

Collodi e Pescia

Collodi è nel comune di Pescia, che si trova nella Valdinievole, immersa nella natura montuosa e collinare. “Pescia” è il nome del fiume che scorre proprio nella città. Nel 2003 Collodi ha ricevuto la Bandiera arancione, un riconoscimento* della qualità turistico-ambientale. Oltre che per la buona conservazione degli edifici storici, l’armonia e la cura, Collodi è apprezzata per le attività educative e culturali che propone, e che si svolgono sia nella Villa Garzoni sia nel Parco di Pinocchio. A Collodi ci sono inoltre buone strutture per turisti e visitatori. Intorno alla piccola Collodi, in più, ci sono moltissime cose da vedere. La provincia di Pistoia offre tanta natura e tanta cultura! Allora...siete pronti per partire?

Dove? a. C’è un edificio serra con tantissimi esemplari di farfalle.

c. Ci lavoravano il padre e la madre di Carlo Lorenzini (Collodi).

...............................................................

...............................................................

b. C’è un fiume che ha lo stesso

d. C’è un grande recinto e due torri.

nome della città. ...............................................................

............................................................... e. C’è un percorso artistico e naturale sulla storia di Pinocchio.

Che cosa sono?

...............................................................

Abbina. a.

San Bartolomeo

1. riconoscimento

b.

Giornale per i bambini

2. frazione

c.

Bandiera arancione

3. patrono

d.

Collodi

4. mensile

La soluzione è a pagina 15.

Glossario a cascata: case distribuite dall’alto in basso come una cascata frazione: parte di un comune conservato: mantenuto recinto: confine, recinzione fortino: costruzione per la difesa dislivello: differenza di livelli, di altezza

scalinata: scala serra: luogo chiuso e caldo per le piante burattino: marionetta di legno convivere: vivere insieme ampliare: allargare riconoscimento: premio mensile: giornale che esce una volta al mese

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Inchiesta

si impersonale, si passivante

Gli anime giapponesi Dagli anni ‘70 del secolo scorso, gli anime giapponesi hanno conquistato il mondo, sia come prodotto di consumo che come forma d’arte. Ma che cosa sono esattamente? E chi sono i protagonisti? Scoprilo in questo articolo! Che cosa significa anime?

E’ l’abbreviazione alla giapponese di “animation film”e indica i cartoni animati giapponesi. Quando si parla di anime, però, si intende un intero mondo: è un prodotto commerciale ma è anche il frutto di una cultura popolare e un’espressione artistica. Esistono anime per qualunque età, bambini, adolescenti, adulti, ma anche per categorie specifiche, casalinghe, impiegati, studenti. Anche i generi sono i più vari: si va da quello romantico a quello letterario, dallo sport al fantasy. Dagli anni ‘70 in poi, queste opere “viaggiano” in tutto il mondo, e portano non solo bellissime storie ed emozioni al pubblico, ma anche notizie sulla cultura, sulla mentalità, sull’arte giapponese.

Anime e cultura giapponese

Hayao Miyazaki

senso del dovere, l’importanza del maestro. Negli anime, poi, si trova spesso il conflitto tra tecnologia e natura, una riflessione molto attuale nel mondo e nella cultura giapponese. Da un lato la tecnologia è un formidabile* strumento di evoluzione e crescita per l’uomo, dall’altro lo distrugge se distrugge la natura.

soprattutto americani e europei. Ma nel 1982, con lo studio di animazione Ghibli, arriva la svolta*. Nasce “Nausicaa nella valle del vento”, tratto dall’omonimo* manga giapponese e molte altre opere, fino a quella con cui vince l’Oscar, “La città incantata”. Nel 2013, dopo il suo ultimo lavoro “Si alza il vento” e dopo 50 anni di carriera, Miyazaki annuncia che vuole

Gli anime esprimono la cultura giapponese, forse anche per questo i disegni, le musiche, le tematiche sono così affascinanti e così amati all’estero*. Per prima cosa, negli anime è molto importante la natura. La natura è qualcosa di vivo, animato, che parla e interagisce con l’uomo. Spesso si parla anche del rapporto con gli antenati* e con forze soprannaturali*, come nello Shintoismo, religione autoctona* del Giappone. I protagonisti degli anime seguono le regole morali tipiche del Bushido (Manuale del guerriero samurai): l’onestà, il coraggio, il

Si dice che sia il “Walt Disney giapponese”. Classe 1941*, Miyazaki è un regista, animatore, fumettista e produttore di anime famoso in tutto il mondo, forse il più famoso. Nel 2002, infatti, il suo anime “La città incantata” vince l’Orso d’Oro di Berlino e nel 2003 il Premio Oscar. All’inizio della sua carriera Miyazaki crea cartoni basati su storie, racconti, romanzi

Quando sono nati?

La storia dell’animazione giapponese è iniziata intorno al 1920. Tra i pittori e gli artisti già al tempo si prendevano temi tradizionali e si sperimentavano le prime tecniche di animazione: sequenze di movimenti con disegni o foto. Con la crisi e la guerra tutto si è fermato, ma dagli anni ‘60 in poi, si è ripreso a disegnare e a ricercare in questo ambito*, e l’industria degli anime è cresciuta sempre più. Con l’arrivo della TV, infatti, questi film si sono diffusi ancora di più, diventando un genere televisivo e, tra gli anni ‘80 e gli anni ‘90, vere e proprie serie televisive. Dagli anni ‘70 si producono e si distribuiscono sempre più anime in tutto il mondo. Gli anime vengono subito accolti con entusiasmo dal pubblico internazionale, soprattutto dagli amanti e dai conoscitori dei manga, fumetti giapponesi che spesso sono la base degli anime.

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Secondo i critici e il pubblico, “La città incantata”, del 2001, è il capolavoro di Miyazaki. E’ la storia di una bambina che insieme ai suoi genitori entra in un mondo magico, fatto di spiriti. I suoi genitori vengono trasformati e lei cercherà di salvarli. “Nausicaa nella valle del vento”, del 1986, parla di Nausicaa, principessa della valle del vento. Nella foresta ci sono dei grandi insetti tossici e il regno di Tolmechia vuole usare un’arma dannosa* per eliminarli. Nausicaa cerca di fermare i tolmechiani e di non provocare questo popolo di insetti. ritirarsi per fare spazio ai giovani animatori. Recentemente, però, si dice che ha cambiato idea e vuole tornare al lavoro.

Il Parco naturale di Hayao Miyazaki

Non sappiamo se Miyazaki tornerà agli anime, ma di certo i suoi progetti non si fermano qui. Da sempre amante della natura e ecologista, Miyazaki ha in progetto di aprire un parco naturale nel 2018. Un parco per i

Rispondi al vero o falso 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8.

Gli anime sono cartoni animati per bambini. Già prima della guerra, in Giappone si studiava l’animazione. Gli anime esprimono la religione e la cultura universali. E’ molto importante il tema della natura. Lo Shintoismo è la religione ufficiale del Giappone. “Nausicaa nella valle del vento” vince l’Oscar nel 2003. “La foresta dove ritorna il vento” è un parco divertimento per bambini. L’unica attrazione del parco sarà la natura.

Hai mai visto anime giapponesi? Quali ti piacerebbe vedere?

V F

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Segna SI per il “si impersonale” e SP per il “si passivante

1. 2. 3. 4. 5. 6.

Quando si parla di anime... ................. Si sperimentavano le prime tecniche di animazione. ................. Si distribuiscono sempre più anime in tutto il mondo. ................. Per natura si intende qualcosa di vivo. ................. Si dice che sia il “Walt Disney giapponese”. ................. Si costruiranno una biblioteca e un dormitorio. .................

Riscrivi queste frasi con altre parole. 1. Si dice che sia il “Walt Disney giapponese”. ………………………………………………………………………….................................................……. 2. Si distribuiscono sempre più anime in tutto il mondo.

bambini, per farli comunicare con la natura attraverso i cinque sensi*. Sarà sull’isola Kume a Okinawa all’interno del parco Zendo. Si costruiranno una biblioteca e un dormitorio* per 30 persone, e l’unica attrazione* presente sarà la natura e percorsi naturali per scoprirla e imparare a rispettarla. Sì, avete capito bene: niente giostre, velocità, colori e rumori, tutto il contrario dei parchi Disneyland! Sapete il nome di questo parco? “La foresta dove ritorna il vento”. Il messaggio di Miyazaki è che la natura è viva, e come una creatura viva si deve imparare a comunicare con lei, conoscerla e rispettarla.

Glossario ambito: campo, tema estero: territorio fuori da una certa nazione antenato: persone che hanno vissuto molto prima di noi soprannaturale: magico o divino, più grande dell’uomo autoctono: di un certo luogo formidabile: fantastico, molto efficace classe 1941: nato nel svolta: cambiamento omonimo: che ha lo stesso nome cinque sensi: udita, vista, olfatto, tatto, udito dormitorio: posto in cui si può dormire attrazione: divertimento, gioco

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La soluzione è a pagina 15.

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Tricolore

avverbi di tempo

Francesco Gabbani

Canta e balla sul palco, ha portato “una scimmia” al Festival di Sanremo. E’ un comico? No, è un musicista, i suoi testi apparentemente* facili in realtà sono delle riflessioni importanti sulla vita moderna. Ecco a voi Francesco Gabbani! 35 anni di musica

Francesco Gabbani è stato il vincitore di Sanremo giovani 2016 e ha trionfato* al Festival nel 2017. Oggi basta accendere la radio o la TV per ascoltare la canzone che lo ha portato al successo “Occidentali’s karma”. Ma questa star non è nata all’improvviso*. Francesco ha sempre vissuto nella musica e ha iniziato conoscerla da piccolo. I suoi genitori hanno un negozio di strumenti musicali a Carrara, in Toscana. Prima, Francesco ha imparato a suonare la batteria, poi la chitarra, il pianoforte e il basso. E’ diventato un polistrumentista* che scrive canzoni. A soli 18 anni ha firmato il primo contratto con una casa discografica col suo gruppo Trikobalto. Dal 2011 è iniziata la sua carriera da solista. Ha lavorato come autore di canzoni per altri interpreti, una delle sue canzoni è stata cantata da Adriano Celentano e Mina. Ha scritto la colonna sonora del film “Poveri ma ricchi” di Fausto Brizzi (nel 2016). Ma non finisce qui: infatti, in passato ha anche lavorato come fonico e tecnico del suono. Insomma, Francesco ha fatto tutte le esperienze musicali e professionali nel campo della musica: ha lavorato sul palco e dietro il palco. Non è certo un improvvisato* che ha

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avuto la fortuna di diventare famoso, è un ragazzo molto preparato che ha dedicato tutti i suoi 35 anni alla musica. Francesco ha ricevuto molti “no”, molte delusioni prima di arrivare al successo. Dice:“Prima ero ossessionato* dal riconoscimento: volevo essere famoso. Quando ho smesso, ho trovato la serenità ed è iniziato il mio periodo fortunato”.

Lo stile

Francesco Gabbani non sembra un musicista “serio”. Infatti le sue canzoni sono molto ritmate, ballabili*, i suoi testi sono ironici, e durante le esibizioni non solo canta, ma balla anche. A Sanremo, quest’anno, ha portato un ballerino vestito da scimmia e ha ballato sul palco con lui. Il pubblico è diviso: qualcuno lo ama, qualcuno lo odia. Quelli che lo amano conoscono il ballo a memoria e lo ripetono ogni volta che possono. Ma Francesco ha ricevuto anche molte critiche: qualcuno ha detto che “Occidentali’s karma” non era adatta a Sanremo e che il suo successo non durerà. Ma è davvero così? Francesco afferma: “Volevo attirare l’attenzione delle persone con il ritmo piacevole, il ballo e un testo particolare. Ma il mio progetto non è superficiale. Voglio parlare di cose

serie in modo divertente.” E infatti, i testi delle canzoni di Gabbani sono davvero interessanti. Nei primi album i temi erano l’amore, i sentimenti e l’ironia, ora invece le sue musiche sono ritmiche, allegre, mentre i testi sono una critica alla società moderna. In “Occidentali’s karma” ci sono parole molto difficili, e molti riferimenti alla filosofia e alla scienza. Parla della moda, in Occidente, di praticare la filosofia e le discipline orientali come lo yoga ma senza capire veramente che cosa significano, è solo un modo per essere meno stressati. E la scimmia rappresenta l’uomo che non si è ancora evoluto.

Gabbani privato

Francesco è un bel ragazzo e una persona semplice, quando parla di musica i suoi occhi sono pieni di gioia. Ama i social network e comunica spesso con i suoi fan, pubblica quasi ogni giorno dei video in cui racconta i suoi progetti musicali e come stanno andando. Un’altra sua grandissima passione è lo sport. Dice: “è proprio vero quello che dicevano i latini mens sana in corpore sano*. Va in bici, scia, fa climbing, ama stare nella natura e fare escursioni sulle Alpi Apuane. Ha portato la bicicletta anche a Sanremo, e la mattina della sua esibizione ha fatto


un giro per la riviera. E l’amore? Francesco ha una fidanzata, Dalila, da quattro anni. Anche lei vive a Carrara e fa la tatuatrice*. Il cantante non riesce a immaginare una vita senza di lei. “Mi è stata vicina sempre, ha seguito tutto il mio percorso musicale e umano, quando avevo dei piccoli successi, quando ero arrabbiato e frustrato. Ora sono una persona più equilibrata*, ed è grazie a lei.” Un’altra persona per lui molto importante è il fratello, Filippo Gabbani. Filippo è coautore* di molte sue canzoni ed è anche il batterista della sua band. Ma Francesco specifica: “E’ il mio batterista non perché è mio fratello, ma perché credo molto nel suo talento.”

I progetti

Dopo due Sanremo vinti e una fantastica esibizione all’Eurovision song contest a Kiev nel maggio 2017, Francesco dice: “ora voglio godermi* i concerti. Sono la parte più bella per un musicista.” Lo scorso aprile è uscito il suo nuovo disco “Magellano”, e da allora va in giro per l’Italia a promuoverlo. Gli hanno proposto di partecipare a un talent show in TV, ma Francesco ora è concentrato totalmente sulla musica.“Sono contento di essere arrivato al successo da adulto, perché mi aiuta ad essere realista!” Il successo è travolgente*, ma lui è molto concentrato sul lavoro. E sul futuro dice“Il mio sogno è duettare* con Franco Battiato. Non lo conosco ancora, spero che mi capiti ora che ho la fortuna di potermi avvicinare agli artisti famosi”.

“Amen”, è la canzone con cui Francesco Gabbani ha vinto Sanremo Giovani nel 2015. Anche “Amen”, una canzone apparentemente facile e orecchiabile, ha un testo molto forte: parla della perdita dei valori nella nostra società, in modo ironico e triste allo stesso tempo.

Glossario

Metti in ordine.

Ecco alcuni momenti importanti della carriera di Francesco Gabbani. Scrivi i numeri da 1 a 6 in ordine di tempo. Vince Sanremo Giovani nel 2016.

..........

Suona nella band Trikobalto.

..........

Vince Sanremo con la canzone “Occidentali’s karma”.

..........

Partecipa all’Eurovision Song Contest.

..........

Impara a suonare diversi strumenti e a scrivere canzoni. .......... Scrive la colonna sonora del film “Poveri ma ricchi”.

La soluzione è a pagina 15.

..........

apparentemente: sembra così trionfare: vincere all’improvviso: in modo inaspettato, di colpo polistrumentista: musicista che suona più strumenti improvvisato: persona che non sa fare bene il suo lavoro o ha appena cominciato ossessionato: fissato con qualcosa ballabile: che fa ballare “mens sana in corpore sano”: motto latino, “mente sana in corpo sano” tatuatore, tatuatrice: persona che per lavoro fa tatuaggi equilibrato: sereno coautore: autore insieme a qualcun altro godersi: avere piacere da qualcosa travolgente: che coinvolge molto e fa perdere l’equilibrio duettare: fare un duetto, cantare in due

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Curiosità dal mondo

Un mondo senza plastica (?) Economica, leggera, usa e getta*. E’ facile usarla, ma inquina* , e servono secoli per eliminarla. Forse il riciclo non basta più per smaltire* la plastica. Che cosa possiamo fare? Dove? Ovunque!

Negli ultimi anni il consumo di plastica è aumentato moltissimo e continua ad aumentare. Ogni giorno ne produciamo tonnellate in tutto il mondo. Pensiamoci un attimo: il nostro computer è di plastica, l’incarto dei cibi, le bottiglie, il nostro telefono, il nostro orologio sono di plastica. Ma sappiamo che cosa succede dopo che la buttiamo nel cestino? Grazie alla raccolta differenziata*, la plastica è già selezionata e pronta. La raccolgono e la spediscono in alcuni centri di riciclo. Il 75% si trasforma in nuova plastica da riutilizzare, il 25% diventa carburante*. Ma in molti casi, la portano nelle

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discariche, dove resta per anni e anni prima di scomparire. In molti Paesi del mondo, infatti, non esiste ancora la raccolta differenziata e i rifiuti vengono buttati tutti insieme. Anche nei Paesi in cui esiste, le persone spesso la buttano senza attenzione, o la lasciano nei boschi, sulle spiagge, per strada. In pratica, un terzo della plastica prodotta in tutto il mondo non è riciclata e viene abbandonata nell’ambiente.

I problemi

Ci vuole un minuto a bere una bottiglia d’acqua e buttarla via, ma quella bottiglia ci mette dai 100 ai 1000 anni per degradarsi*. La plastica non è

biodegradabile*, quindi non scompare mai, si divide in pezzi sempre più piccoli, e poi diventa particelle* ma resta. E’ tossica per la natura, gli animali e l’uomo. Inquina la terra e l’acqua. La trovano nello stomaco delle tartarughe marine, e i pesci ci restano bloccati dentro come delle trappole*, rischiando di ferirsi o morire. Sempre più gabbiani mangiano pezzi di plastica. Il problema non sono solo gli oggetti fatti di plastica, ma anche le sostanze che rilasciano. Le sostanze chimiche della plastica fanno male agli animali che le mangiano e di conseguenza all’uomo.

Le isole di plastica

Sono milioni di rifiuti che si uniscono a causa delle correnti e tutti insieme galleggiano* negli oceani e nei mari. Formano delle “isole” e le vedono persino i satelliti! La più famosa è quella nell’Oceano Pacifico, il Pacific Trash Vortex. Ha iniziato a formarsi negli anni ‘50 con i rifiuti degli Stati Uniti, l’hanno scoperta nel 1988. E non è certo l’unica nel Pacifico. Ce ne sono altre anche nell’Atlantico e nell’Indiano. Persino nel Mar Mediterraneo stanno nascendo isole di plastica, anche se molto più


i pronomi diretti, “ci” e “ne”

La raccolta differenziata

La raccolta di rifiuti in molti Paesi è ormai una realtà solida. Si dividono i rifiuti in plastica, carta, organico e rifiuti non divisibili*. Grazie a questo sistema, li possiamo riciclare e riutilizzare per il 50%.

piccole. Come si formano le isole di plastica? Non ci finiscono solo i rifiuti abbandonati sulla spiaggia o smaltiti male. Pensiamo a quante navi cargo trasportano prodotti di plastica ogni giorno. Quando ci sono incidenti, i container finiscono in mare. Nel 1990, ad esempio, sono caduti in mare 80.000 articoli della Nike, tra scarpe, stivali, e altro. Nel 1992, ci sono caduti articoli per vasche da bagno (tra cui papere di plastica galleggianti) e nel 1994, attrezzature per l’hockey.

Prevenzione

E’ necessario non solo riciclare bene la plastica esistente, ma anche smettere di produrne così in grandi quantità. Per fare questo, dobbiamo cambiare le nostre abitudini di consumo e creare materiali ecologici per sostituire la plastica. L’Europa si impegna per questo dal 2015.

Segna le affermazioni vere. Per un mondo senza plastica è necessario: 1. 2. 3. 4. 5. 6.

Produrre materiali biodegradabili al posto della plastica. Usare più plastica possibile, così si consuma e si elimina. Creare isole di plastica per avere i rifiuti tutti insieme. Fare la raccolta differenziata. Riciclare e riutilizzare la plastica che esiste già. Aspettare che la scienza trovi una soluzione.

Rispondi. Azioni anti-plastica. 1. Cosa puoi usare al posto di una bottiglia di plastica usa e getta? ........................................................................................................................................... 2. Cosa puoi usare al posto di forchette e piatti di plastica? ...........................................................................................................................................

La soluzione è a pagina 15.

Possibili soluzioni

Ogni persona ha una grande responsabilità nei confronti del mondo e delle generazioni future: la raccolta differenziata, il riutilizzo e il riciclo della plastica sono un dovere per tutti noi. Le nostre piccole attenzioni quotidiane possono davvero cambiare il futuro. La plastica sembra insostituibile*, nella nostra vita. Gli scienziati finora hanno studiato non cosa farne, perché sappiamo che la plastica resta, ma come crearne un tipo biodegradabile. Con molecole naturali di saccarosio, cellulosa e altre sostanze è possibile creare un materiale simile alla plastica ma che non inquina. Ma negli ultimi tempi, la scienza ci fa sperare anche che un mondo senza plastica sia possibile. Una ricercatrice italiana, Federica Bertocchini, ha scoperto un bruco* che mangia e degrada la plastica. L’ha scoperto per caso, mentre lavorava con le sue api (è un’apicoltrice*). Questi bruchi mangiano sia la cera prodotta dalle api che la plastica! Subito è partito uno studio. Speriamo bene, e intanto impegniamoci a riciclare!

Glossario “usa e getta”: che si usa una volta sola e poi si butta inquinare: sporcare la natura con sostanze e materiali non naturali smaltire: eliminare raccolta differenziata: sistema per il riciclo dei rifiuti carburante: benzina degradarsi: rovinarsi, deperire biodegradabile: che si rovina e scompare nella natura senza inquinare particella: molecola, parte piccolissima trappola: oggetto in cui un animale resta bloccato galleggiare: restare sulla superficie (di liquidi) insostituibile: che non è possibile cambiare/sostituire con niente bruco: verme, insetto apicoltrice: donna che alleva le api (m.apicoltore) divisibile: che si può dividere

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SocietĂ e tendenze

Cibo:

C’erano una volta le mamme e le nonne bravissime in cucina, i grandi pranzi in famiglia preparati tutti a casa, tavolate* lunghissime di parenti e amici. E adesso? La tradizione in Italia sta cambiando. Scopriamo come! La tradizione

Gli italiani sono famosi in tutto il mondo non solo per il buonissimo cibo, ma per la cultura legata ad esso. La tradizione, infatti, si basa su tanti piccoli rituali: la coltivazione attenta di cereali e verdure nei campi e la lunga, a volte elaborata* preparazione (pensiamo al pane e alla pasta fatti in casa). I pasti*, poi, hanno orari

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come cambiano le abitudini degli italiani

abbastanza precisi (anche se cambiano un po’ dal nord al sud della penisola), e hanno una caratteristica molto particolare: sono momenti per stare

insieme, preferibilmente* in famiglia. Non serve un matrimonio o una festa particolare per riunire cugini, nonni e zii in una grande tavolata o per


i tempi al presente e al passato

organizzare grandi pranzi e cene in famiglia. Basta la domenica. E non è un’occasione speciale, se tutti i membri* di una famiglia siedono e mangiano insieme sia a pranzo che a cena e allo stesso orario: questa, per gli italiani, è (o era) la normalità.

Mangiare fuori casa

Si sa, la società cambia, cambia il mondo del lavoro e di conseguenza cambiano le abitudini. La prima tradizione italiana ad essere colpita è stata il pranzo in famiglia. Infatti, per moltissimi italiani durante la settimana è impossibile andare a casa nella pausa, mangiare e tornare a lavoro. Eppure,

Secondo alcuni l’apericena non è un’invenzione moderna, ma deriva da una merenda tipica piemontese “Maranda sinoira” che si faceva in campagna. Era una merenda sostanziosa* che si faceva dopo il lavoro nei campi e in molti casi sostituiva la cena.

Tendenze più diffuse

L’aperitivo è nato circa 200 anni fa a Torino con l’invenzione del Vermut. Si beveva questo vino per “aprirsi” lo stomaco e prepararsi alla cena. Oggi l’aperitivo è una moda e un’abitudine consolidata* in Italia. Ci sono aperitivi di tutti i tipi, costosi e economici, dolci e salati, ricchi o meno. Dagli anni 2000, però, è arrivata una novità: l’apericena, cioè l’unione di aperitivo e cena. In questi casi il cibo è più abbondante*. Moltissimi giovani oggi si danno appuntamento nei bar la sera per bere qualcosa e mangiare, così non è necessario andare a casa a cena, e possono trascorrere più tempo insieme! In Italia ora vanno molto di moda anche il brunch e lo street food. Il brunch è una colazione salata molto grande, si fa soprattutto la domenica e sostituisce la colazione e il pranzo. Lo street food si mangia per strada, è veloce ed economico, e permette di

provare spesso il cibo tipico di un luogo, come la piadina o il panino con diverse specialità di carne. Che cosa hanno in comune tutti questi tipi di pasto? Si consumano tutti fuori casa.

Dal dovere al piacere

La cucina prima era un dovere per le donne. Cucinavano per tutta la famiglia, tutti i giorni a pranzo e cena e pensavano a tutto. Oggi è un po’ diverso. Spesso durante la settimana, anche chi sta a casa va di fretta, o non ha voglia e non cucina. In fondo, non serve accendere i fornelli: basta avere del pane fresco, del buon formaggio e dei salumi per un pasto veloce! Quando si cucina, oggi, si cucina per piacere. Cucinare è diventato un hobby per molti, che amano provare piatti nuovi o nuovi ingredienti, magari biologici o integrali. E non vale solo per le donne. Anche molti uomini amano cucinare e sono bravissimi.

secondo le statistiche, la causa non è soltanto la mancanza di tempo e il ritmo del lavoro. Sempre più italiani scoprono il piacere di mangiare fuori casa, di assaggiare nuovi sapori o sperimentare* nuovi tipi di cucina. Oggi solo il 50% degli uomini e donne lavoratori tra i 35 e i 44 anni consuma il pranzo a casa. E la cena? La tradizione della cena resiste, almeno durante la settimana, ma il sabato e la domenica è ormai un’abitudine mangiare al ristorante. Oggi le offerte sono tantissime, dai ristoranti tradizionali a quelli cinesi, giapponesi, etiopi, greci... insomma, le possibilità di conoscere e scoprire sono infinite.

Pro e contro.

Quali sono, secondo te, tra questi, i pro (P) e i contro(C) del mangiare fuori casa? Si spendono più soldi. ............. Si sta più tempo con gli amici. ............. Si passa meno tempo con la famiglia. ............. Si assaggiano piatti vari e sempre diversi. ............. Si cucina meno. .............

La soluzione è a pagina 15.

Glossario tavolata: tavolo lungo con molte persone sedute elaborato: complesso, difficile pasto: momento del mangiare, generalmente colazione, pranzo e cena preferibilmente: meglio se membro: componente, persona che fa parte sperimentare: provare consolidato: stabile abbondante: grande, ricco sostanzioso: che toglie la fame, nutritivo

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Giochi e attività

Indovina e trova le parole

HDAVG C I E S D X A I EMP Y RND X U Y NWH S X S P S CWA Z G K A R G Y A C I OO F F B J I P J T HM UWG B WO L A U Q I A C U C L B NMH Y Y N F AA I E NO P P A I F V R T D J B NK Z J O NN V E I ZMU K R N A WM A N G A T OU U E S S B X P X R X E L O L R R R

Indovina le parole dell’inchiesta (aiutandoti con la prima lettera), e trovale nello schema. 1. Il regista che ha vinto l’Oscar con “La città incantata” . H... 2. La patria degli anime. G... 3. L’opera d’arte più bella o più importante di un autore/artista. C... 4. Le persone vissute prima di noi sono i nostri … A... 5. I cartoni animati giapponesi. A... 6. I fumetti giapponesi. M... 7. Acqua, foreste, vento… ispira molte opere di Miyazaki. N... 8. Può essere molto utile all’uomo o distruggerlo. T...

Metti in ordine

Questo è l’inizio originale della storia di Pinocchio. Ricostruiscilo! 1. a. b. c. d. e. f. g.

2.

3.

4.

5.

6.

– Un re! – diranno subito i miei piccoli lettori. ... di quelli che d’inverno si mettono nelle stufe…. No, ragazzi, avete sbagliato. C’era una volta... C’era una volta un pezzo di legno. ... e nei caminetti per accendere il fuoco e per riscaldare le stanze. ... Non era un legno di lusso, ma un semplice pezzo da catasta, …

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7.

Q C RG T T QO C X E B O P J C BWQ X N I WV U O J CWB L O F T A O I GK R G Z C J U I P Q I T ANR Z A OK P Z N TW I K O T S L GO


Rebus Ricordi l’articolo sulla plastica? Indovina queste parole. 1.

Ri +

......................................................... 2.

Im +

+ zia

.........................................................

Completa • • • • •

Ha aperto la strada comunque sia classe 1974 usa e getta “Mens sana in corpore sano”

Le soluzioni sono a fondo pagina.

3.

T +

+ co

......................................................... 4.

So +

.........................................................

5.

Dis +

......................................................... 6.

Inquina +

.........................................................

In questo numero abbiamo imparato delle espressioni nuove. Mettile al posto giusto. 1. Leonardo di Caprio, …………………………………………………………………, è diventato famoso grazie al film “Titanic”. 2. Non so se mangiare fuori casa è meglio o peggio. ………………………………………………………………… quando lavoro non ho tempo di tornare per pranzo! 3. Se Marco non corre mezzora al giorno, poi è nervoso, è proprio vero: ………………………………………………………………… 4. Gioia è una scrittrice: l’amore per i libri le ………………………………………………………………… scrittura. 5. Non serve lavare i piatti, prendiamo quelli ………………………………………………………………… .

Soluzioni P. 2 V/F: 1V, 2F, 3F, 4V, 5F. P. 4-5 Che cosa sono? a) Giardini di Villa Garzoni, b) Pescia, c) Villa Garzoni, d) la Rocca, e) Parco di Pinocchio. Abbina: a3, b4, c1, d2. V/F: 1F, 2V, 3F, 4V, 5F, 6F, 7F, 8V. Si impersonale (SI) o si passivante (SP): 1 SI, 2 SP, 3 SP, 4 SI, 5 SI, 6 SP. Riscrivi le frasi: Dicono che sia il W.D. giapponese.; Vengono distribuiti sempre più anime... P. 8-9 Metti in ordine: 1 Impara a suonare., 2 Suona nella band Trikobalto., 3 Scrive la colonna sonora., 4 Vince Sanremo Giovani., 5 Vince Sanremo con la canzone “Occidentali’s karma”., 6 Partecipa all’Eurovision. P. 10-11 Segna le affermazioni vere: 1, 4, 5; Rispondi: 1 Una bottiglia di vetro, 2 forchette di metallo, piatti di porcellana. P. 12-13 Pro e contro: risposta libera. P. 14-15 Schema: 1 Hayao Miyazaki, 2 Giappone, 3 Capolavoro, 4 Antenati, 5 Anime, 6 Manga, 7 Natura, 8 tecnologia. Abbandonare la plastica inquina il pianeta; Rebus: 1 riciclo, 2 immondizia, 3 tossico, 4 sostanza, 5 discarica, 6 inquinamento; Metti in ordine: 1d, 2a, 3c, 4e, 5h, 6d, 7f; Completa: 1 classe 1974, 2 comunque sia, 3 “Mens sana in corpore sano”, 4 ha aperto la strada, 5 usa e getta.

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Energia per la tua classe Audio e Note per l’insegnante da scaricare gratuitamente sul sito: www.elimagazines.com English

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