Costa • Doniselli • Taino
PRONTI PER LA PROVA
INVALSI • 5
PRONTI PER LA PROVA INVALSI
VOLUMI UNICI DA UN LATO ITALIANO
DA UN LATO ITALIANO
E. COSTA L. DONISELLI A. TAINO Gruppo Ricerca e Sperimentazione
PRONTI PER LA PROVA
INVALSI • 5 Percorso iniziale guidato Prove ufficiali commentate Prove di allenamento Simulazioni digitali di prove Invalsi
5 ITALIANO
DA UN LATO MATEMATICA
DA UN LATO MATEMATICA
EDIZIONE 2020 La
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DIDATTICA
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ITALIANO
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E. COSTA L. DONISELLI A. TAINO Gruppo Ricerca e Sperimentazione
PRONTI PER LA PROVA
DIDATTICA
INVALSI • 5 5 ITALIANO
EDIZIONE 2020
INDICE Macro aspetto INDIVIDUARE INFORMAZIONI . ........................................................................................................... 4 Macro aspetto IL SIGNIFICATO DEL TESTO . ................................................................................................................. 7 Macro aspetto IL CONTENUTO E LA FORMA DEL TESTO ............................................................................................. 22 AMBITO GRAMMATICALE ................................................................................................................ 31 PROVA 1 • GUIDATA .......................................................................................................................... 31 PROVA 2 . ....................................................................................................................................... 45 PROVA 3 . ....................................................................................................................................... 58 PROVE UFFICIALI DAL 2017 AL 2019 COMMENTATE PROVA 4 - anno scolastico 2016-17 . ........................................................................................... 75 PROVA 5 - anno scolastico 2017-18 . ........................................................................................... 97 PROVA 6 - anno scolastico 2018-19 .......................................................................................... 123
Utilizza
per ascoltare le tracce audio.
Pronti per la prova Invalsi 5 Italiano Testi: Elena Costa, Lilli Doniselli, Alba Taino Responsabile editoriale: Beatrice Loreti Art director: Marco Mercatali Responsabile di produzione: Francesco Capitano Progetto grafico e impaginazione: Andersen Copertina: Curvilinee © 2019 ELI – La Spiga Edizioni Via Brecce, 100 – Loreto tel. 071 750 701 info@elilaspigaedizioni.it www.elilaspigaedizioni.it
Stampato in Italia presso Tecnostampa – Pigini Group Printing DivisionLoreto - Trevi 19.83.425.0 ISBN 978-88-468-3998-5 Le fotocopie non autorizzate sono illegali. Tutti i diritti riservati. È vietata la riproduzione totale o parziale così come la sua trasmissione sotto qualsiasi forma o con qualunque mezzo senza previa autorizzazione scritta da parte dell’editore.
PRESENTAZIONE
A che cosa servono le prove Invalsi? Servono per monitorare le competenze e le abilità degli alunni e anche per programmare e strutturare il mio lavoro in modo da sviluppare le competenze di voi studenti.
Come va usato questo libro? Prima trovate il percorso propedeutico con esercizi specifici che riguardano gli aspetti della comprensione del testo. Poi c’è una prova guidata che vi aiuta a lavorare in modo autonomo. Inoltre ci sono 2 prove graduate che possono essere svolte durante tutto l’anno scolastico per imparare ad affrontare le prove ufficiali.
Ho visto che il libro termina con delle prove più difficili… Sono le prove ufficiali degli ultimi tre anni. Sono commentate e vi aiutano a trovare i punti su cui dovete porre maggiore attenzione.
Come si correggono e registrano i risultati delle prove presenti in questo libro? Usando la guida con le soluzioni e le tabelle di correzione e di valutazione delle prove. In questo modo possiamo monitorare i successi e le difficoltà degli studenti.
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macro aspetto
individuare informazioni
LE INFORMAZIONI ESPLICITE E IMPLICITE
Le domande ti chiedono di individuare le informazioni che sono contenute nel testo chiaramente o utilizzando diverse parole e una diversa struttura della frase.
LE PATATE Visto che ci piacciono così tanto le patatine fritte, cerchiamo di scoprire qualche cosa in più su questa pianta di cui non mangiamo né le foglie né la radice né i frutti e neanche i semi. La parte che consumiamo si chiama tubero, un fusto insolito che cresce sottoterra e nel quale la pianta accumula le sostanze 5
di riserva. Una specie di dispensa personale per conservare amido e zuccheri. Nei tempi antichi, la patata era coltivata dai popoli che vivevano e vivono tutt’oggi sugli altopiani del Perù e degli altri Paesi delle Ande. Fu portata in Europa e negli altri continenti con la scoperta dell’America, diventando la terza pianta di uso alimentare dopo il riso e il grano. Il segreto del successo
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della pianta è questo: è facile da coltivare e da conservare, si può cucinare in tanti modi, è buona da mangiare da sola oppure insieme ad altri cibi. Essendo il Perù uno dei Paesi di origine della patata, qui ve ne sono centinaia di tipi per forma e colore: tonde, ovali, lunghe, bitorzolute, rosse, gialle, nere, arancioni, bianche, viola.
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Ogni varietà cresce in modo differente, perché ha diverse preferenze di terreno e di clima. Col tempo, sono state scelte e selezionate quelle più produttive e più adatte al trasporto e alla vendita, ed è stata abbandonata purtroppo la coltivazione di numerose varietà autoctone. Negli ultimi anni la coltivazione di patate si è fatta più difficile, perfino
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sugli altopiani del Perù e in altri Paesi dell’America del Sud. Il clima anche qui, come nel resto del pianeta, sta cambiando: fa più caldo e le piante crescono con maggiore difficoltà. Per ovviare al problema, i contadini andini sono costretti a spostare le coltivazioni sempre più in alto. Un’altra soluzione potrebbe essere quella
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di scegliere varietà adatte al nuovo clima. Fortunatamente ci sono contadini che hanno continuato a coltivare varietà tradizionali, tra le quali potrebbero esserci quelle che più si adattano ai nuovi cambiamenti ambientali. Se il problema sarà risolto, il merito va tutto alla perseveranza e all’attaccamento al territorio di questi agricoltori. A. e P. Sarfatti, Il pianeta nel piatto - Il diritto all’alimentazione raccontato ai bambini, Mondadori
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Percorso propedeutico
macro aspetto
LE INFORMAZIONI ESPLICITE E IMPLICITE
individuare informazioni
In queste frasi, che riassumono una parte del testo (righe 19-25), mancano 1 alcune parole.
Scrivile, mettendo una sola parola in ogni spazio, dove ci sono i puntini.
La coltivazione delle patate negli ultimi anni è diventata più difficile a causa dell’aumento della ...............................
I contadini andini hanno cercato rimedio al problema ...............................
le coltivazioni in alta montagna o utilizzando differenti ...............................
di patate.
Quale parte della patata mangiamo? 2
A. Le foglie.
B. La radice.
C. I frutti.
D. Il tubero.
Che funzione ha il tubero della pianta di patate? 3
A. Sostiene le foglie.
B. Rende dolci le patate.
C. Accumula le sostanze nutritive.
D. Produce gli amidi e gli zuccheri.
Gli autori affermano che la patata ha avuto molto successo per differenti 4 motivi.
Quale tra questi NON è citato nel testo?
A. Si conserva facilmente.
B. Ci sono molti modi per cucinarla.
C. Resiste anche a temperature molto basse.
D. Ha un buon sapore.
Percorso propedeutico
5
macro aspetto
individuare informazioni
LE INFORMAZIONI ESPLICITE E IMPLICITE
Qual è il luogo geografico originario della patata? 5
A. Le coste del Perù.
B. Paesi delle Ande.
C. Solo il Perù.
D. Tutta l’America del Sud.
Le patate sono molto diverse tra loro a causa: 6
A. del terreno e del clima.
B. dei metodi di coltivazione.
C. della selezione operata dall’uomo.
D. dell’abbandono delle varietà autoctone.
Nel testo si afferma che è stata abbandonata la produzione di molte varietà 7 di patate.
Quale tra queste frasi indica il motivo di questa scelta?
A. Non si coltivano più le varietà di patate coltivate in Perù.
B. Si coltivano le varietà più adatte alla commercializzazione.
C. Si coltivano le patate che crescono in luoghi più caldi.
D. Si coltivano le patate rotonde.
Negli ultimi anni la produzione di patate è diventata più difficile: 8
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A. solo sugli altopiani del Perù.
B. solo nei Paesi dell’America del Sud.
C. dappertutto.
D. ovunque tranne che nei paesi andini.
Percorso propedeutico
macro aspetto
LE INFERENZE
IL SIGNIFICATO DEL TESTO
Fare inferenze vuol dire saper collegare le parti del testo e saper fare riferimento a conoscenze che già possiedi. Per fare inferenze devi capire bene il significato di tutto il testo.
IL GALLO E LA VOLPE – Favola africana C’era una volta un gallo che viveva in un villaggio dell’altopiano. Nonostante avesse visto i suoi figli e nipoti, era ancora il capo indiscusso fra i galli che lì vivevano; la sua voce squillante era la sveglia di tutto il villaggio. I galli, le galline e i pulcini si inchinavano quando passavano vicino a lui. 5
Un pomeriggio, mentre il gallo era salito su un sicomoro per proteggere i pulcini e le galline dagli avvoltoi che sorvolavano il villaggio, arrivò una volpe affamata. Il gallo la guardò con ammirazione per il suo coraggio: era infatti la prima volta che una volpe si avventurava nel villaggio in pieno giorno. La volpe, con voce rassicurante, disse: – Buon pomeriggio, signor gallo!
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– Buon pomeriggio a te, volpe coraggiosa! – rispose il gallo con un pizzico di ironia ma anche con familiarità. – Sono venuta per annunciare l’accordo di pace che hanno raggiunto i nostri anziani – continuò la volpe. – Vorrei darle questa buona notizia guardandola negli occhi e scambiando un gesto di pace con lei, una volta sceso dall’albero.
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D’ora in poi, vivremo tutti come fratelli, aiutandoci a vicenda. – Rispettabile sorella dei galli – rispose il gallo, – la buona notizia che mi dai mi riempie di gioia. Anche se voi siete ormai nostri amici, abbiamo però altri nemici come gli avvoltoi che non hanno ancora fatto gli accordi di pace. Dall’alto dove mi trovo, vedo però che stanno arrivando tanti cani e due
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cacciatori muniti di fionde. Forse anche loro vorranno darci questa buona notizia. Finché non scendo io, comincia tu a fare gli onori di casa. – In realtà ho pochissimo tempo per fare festa con gli altri – rispose con aria preoccupata la volpe. – Dia loro il mio saluto. Un giorno, quando saremo tutti riuniti, festeggeremo insieme – e così dicendo, facendo finta di avere fretta,
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se ne andò via. Il gallo fu felice per la sua vittoria sull’astuta volpe e si mise a cantare per tutta la sera. La volpe, da quel giorno in poi, non ha più provato a sfidare il gallo in astuzia. R. Sibhatu, L’esatto numero delle stelle e altre fiabe dell’altopiano eritreo, Sinnos
Percorso propedeutico
7
macro aspetto
IL SIGNIFICATO DEL TESTO
LE INFERENZE
Alla riga 2, riferendosi al gallo, viene scritto: “Nonostante avesse visto i suoi 1 figli e i nipoti”. Questa frase indica che:
A. i pulcini, di solito, non stavano con i galli.
B. il gallo amava molto i suoi figli e i suoi nipoti.
C. il gallo era molto vecchio.
D. gli altri galli vivevano in un luogo a parte.
“I galli, le galline e i pulcini si inchinavano quando passavano vicino a lui”. 2 Questa frase fa capire che:
A. gli altri animali del pollaio avevano paura del gallo.
B. gli altri animali consideravano il gallo l’animale più vecchio del pollaio.
C. gli altri animali del pollaio avevano grande rispetto per il gallo.
D. il gallo aveva vinto la guerra con gli altri galli.
Il gallo sale su un albero per proteggere gli altri animali. 3
Perché questo gesto aiuta a proteggere gli altri animali?
A. Perché dall’alto poteva vedere anche i pulcini che si allontanavano.
B. Perché sull’albero gli avvoltoi non potevano arrivare.
C. Perché la volpe non si poteva arrampicare sull’albero.
D. Perché dall’alto si osserva meglio l’arrivo degli uccelli rapaci.
Il gallo afferma che la volpe è coraggiosa. 4
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Per quale motivo la considera coraggiosa?
A. Perché la volpe non ha paura della luce del sole.
B. Perché la volpe non ha paura di essere beccata dai galli.
C. Perché la volpe poteva essere catturata dai contadini.
D. Perché la volpe rivolge la parola al capo dei galli.
Percorso propedeutico
macro aspetto
LE INFERENZE
IL SIGNIFICATO DEL TESTO
5 Perché la volpe vuole scambiare un segno di pace con il gallo guardandolo
negli occhi?
A. Perché per scambiare un segno di pace è necessario toccarsi.
B. Perché in questo modo la volpe potrebbe afferrare il gallo facilmente.
C. Perché i due animali non possono stare su piani diversi se devono parlarsi.
D. Perché per avere fiducia negli altri occorre guardarsi negli occhi.
6 Il gallo definisce la volpe “Rispettabile sorella dei galli”.
Usa queste parole perché:
A. vuole che la volpe diventi sua amica.
B. vuole che la volpe sia convinta che lui crede alle sue parole.
C. è contento dell’offerta di amicizia fatta dalla volpe.
D. è convinto che la volpe non entrerà più nel pollaio.
7 Il gallo comunica alla volpe (righe 19-20) che stanno arrivando cani
e cacciatori armati. Perché dice questo alla volpe?
A. Perché vuole aiutare la volpe a scappare in fretta.
B. Perché vuole che la volpe si comporti in modo educato con i nuovi arrivati.
C. Perché non riesce a scendere dall’albero prima che arrivino i cacciatori.
D. Perché vuole mettere alla prova la volpe.
8 Alle righe 22-23 si dice che la volpe “rispose con aria preoccupata”.
Che cosa preoccupava la volpe?
A. L’aver capito che il gallo era più furbo di lei.
B. Il fatto di aver fatto una brutta figura mentendo al gallo.
C. L’arrivo dei cacciatori e dei cani.
D. La reazione del gallo. Percorso propedeutico
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macro aspetto
IL SIGNIFICATO DEL TESTO
CAPIRE LE RELAZIONI TRA LE INFORMAZIONI
In alcune domande ti viene richiesto di: • capire l’argomento trattato; • comprendere come un fatto dipende da un altro; • individuare i personaggi, il loro carattere e le conseguenze delle azioni; • riconoscere come i fatti si sono svolti nel tempo. Anche in questo caso è necessario leggere con attenzione e rileggere le parti del testo menzionate nella domanda.
LE ALI DELLA FARFALLA Un giorno, dopo un violento temporale, apparve in cielo un arcobaleno che avvolse la città in un nastro pieno di colori. Ma nessuno ci fece caso e l’arcobaleno lentamente si spense: il sole si nascose dietro le nuvole, la pioggia ricominciò a cadere e tutto si fece grigio. 5
Rimase solo, nell’aria, un raggio di luce che aveva perduto la strada. Questo raggio vagò: attraversò le piazze, scavalcò i palazzi, salì anche sul campanile. Alla fine si posò sul calice di un fiore bagnato di pioggia. Meraviglia! Le gocce si misero a brillare: di giallo, di rosso, di violetto; dal fiore salì una polvere colorata che si sparse tutt’attorno e lentamente si riunì.
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Apparvero due ali di farfalla. Si avvicinarono, si aprirono; poi la farfalla si staccò dal fiore e volò via. Forse cercava degli amici; ma il giardino era vuoto e silenzioso, e così si posò di nuovo sul fiore e si addormentò. Il giorno dopo il giardino era pieno di sole e la farfalla si mise a danzare nell’aria, qua e là. Era la farfalla più bella che si possa immaginare e tre
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bambini cominciarono a inseguirla. Cercò di fuggire, ma i bambini non le davano tregua. – L’ho presa io! La farfalla stava sulla mano di un bambino, immobile e piena di paura. E un bambino la strappò di mano all’altro.
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Ma le ali della farfalla non erano fatte per mani impazienti, erano polvere di sole. Una si staccò e rimase sul palmo del bambino. Che cos’è una farfalla senza ali? Un povero bruco… E così la buttarono via. L’aiutò un grosso ragno, che tesseva la sua tela lì vicino. In genere faceva il duro, ma quando vide la farfalla la sua voce cambiò. Tremava, era stanca
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e triste, ma bella come un arcobaleno. – Che cosa fai lì, perché non voli?
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Percorso propedeutico
macro aspetto
CAPIRE LE RELAZIONI TRA LE INFORMAZIONI
IL SIGNIFICATO DEL TESTO
– Mi hanno strappato un’ala, non potrò più volare. – Oh! – disse il ragno, e non gli venne altro. In quel momento avrebbe voluto essere un poeta come il grillo o bello 30
e audace come il cervo volante. Ma era brutto, pieno di zampe e curvo, e sapeva solo lavorare. Si schiarì la voce. – Non piangere, ti tesserò io un’ala – e si mise subito al lavoro. Andò da un fiore all’altro a raccogliere i pollini più belli, si fece regalare qualche goccia di rugiada e incominciò a tessere.
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Quando la tela fu pronta, la portò alla farfalla. Lei si rivestì dell’ala come una regina del suo mantello e non si sentì più stanca: si posò leggera su una foglia, dischiuse le ali in una festa di colori e volò verso il sole. Il ragno sospirò, un po’ triste e un po’ felice. A. Nanetti, Venti e una storia, Einaudi Ragazzi
1 Rileggi questa parte del brano.
Era la farfalla più bella che si possa immaginare e tre bambini cominciarono a inseguirla. […]
Cercò di fuggire, ma i bambini non le davano tregua. Quale di queste frasi potresti inserire nel punto indicato dai puntini per spiegare meglio le intenzioni dei bambini? Che bella farfalla!
A.
Sembra un arcobaleno!
B.
Si è persa!
Prendiamola!
Percorso propedeutico
C.
D.
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macro aspetto
IL SIGNIFICATO DEL TESTO
CAPIRE LE RELAZIONI TRA LE INFORMAZIONI
2 Per quanto si può capire dal testo, per quale motivo il raggio di luce aveva
perduto la strada?
A. Perché era diventato tutto grigio.
B. Perché l’arcobaleno aveva avvolto la città.
C. Perché c’era stato un temporale violento.
D. Perché non conosceva le strade della città.
3 Tra questi fatti, quale è avvenuto prima?
A. Ricomincia a piovere.
B. Il raggio di luce rimane da solo nell’aria.
C. L’arcobaleno si spegne.
D. Il sole si nasconde.
4 Il racconto termina con questa frase: “Il ragno sospirò, un po’ triste e un po’
felice”.
Deducendolo dal testo, indica quali situazioni rendono felice il ragno e quali lo rendono triste.
Metti una X per ogni riga.
Lo rendono felice
Lo rendono triste
a) Aver conosciuto la farfalla. b) Aver aiutato la farfalla. c) Vedere che la farfalla vola via. d) Vedere che la farfalla è di nuovo capace di volare.
5 Perché la voce del ragno cambia quando si rivolge alla farfalla?
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A. Perché il ragno si sente un poeta come il grillo.
B. Perché il ragno si emoziona di fronte a una creatura molto bella.
C. Perché il ragno “faceva il duro” solo con gli altri ragni.
D. Perché il ragno si mise a tremare quando vide la farfalla. Percorso propedeutico
PROVA 2 PARTE PRIMA - TESTO A COME FU CHE GLI ABITANTI DI SCHILDA COMPRARONO UN CANETOPO A Schilda non c’erano gatti, però c’erano tanti di quei topi che nemmeno il pane nel cestino era al sicuro. Appena qualcuno appoggiava o appendeva qualcosa, questo veniva subito rosicchiato. Un giorno arrivò in paese un viandante. Portava in braccio un gatto e prese 5
alloggio presso una locanda. Il proprietario gli chiese che animale fosse quello e il viandante rispose che era un canetopo. I topi di Schilda erano così docili e fiduciosi nel prossimo che alla vista delle persone nemmeno scappavano e in pieno giorno scorazzavano di qua e di là. Il viandante allora lasciò libero il gatto che dopo poco, sotto gli occhi
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del proprietario, aveva già ucciso parecchi topi. Quando il proprietario riferì l’episodio ai suoi concittadini, questi chiesero all’uomo se il canetopo fosse in vendita e gli assicurarono che, nel caso, glielo avrebbero pagato bene. Il viandante rispose che in realtà il canetopo non era in vendita, ma, dato che
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ne avevano davvero bisogno, glielo avrebbe ceduto se avessero pagato il giusto. Chiese cento fiorini. Gli abitanti di Schilda erano contenti che non avesse chiesto di più e insieme a lui trovarono un accordo: gli avrebbero dato subito metà dei soldi, e l’altra metà gli sarebbe stata pagata sei mesi dopo.
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Così fu conclusa la vendita. Il viandante intascò metà della somma e portò il canetopo nel granaio, dove si trovavano le granaglie e anche la maggior parte dei topi. Poi il viandante se ne andò in tutta fretta con i soldi: aveva paura che il popolo si pentisse dell’acquisto e che si riprendesse il denaro. Mentre camminava
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si guardava spesso alle spalle. Ma gli abitanti di Schilda avevano dimenticato di chiedere cosa mangiava il canetopo. Così incaricarono un uomo di raggiungere il viandante e di domandarglielo. Quando vide che un tizio gli correva dietro, il viandante affrettò il passo, tanto Tempo di svolgimento: 75 minuti
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PROVA 2 30
che quello non poté raggiungerlo. Il tizio allora gli urlò da distante: – Ma che cosa mangia? Che cosa mangia? E il viandante rispose: – Quel che gli date! Quel che gli date! L’altro però capì: – Bestie e uomini, bestie e uomini. Sgomento, tornò indietro e riferì ai suoi signori, i quali dissero sconvolti:
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– Quando non ci saranno più topi da mangiare, divorerà il nostro bestiame e poi sbranerà anche noi, anche se lo abbiamo pagato con il nostro denaro sonante. Quindi decisero di uccidere il canetopo, ma nessuno voleva andare a prenderlo. Tutti d’accordo, stabilirono di dare fuoco al gatto con tutto il granaio. La perdita del granaio era infatti un danno di poco conto messo
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a confronto con il rischio di morire tutti quanti. Così appiccarono il fuoco al granaio. Quando il gatto vide il fuoco, balzò fuori, atterrò sopra il davanzale della finestra della casa di fronte e si rifugiò dentro. Intanto il granaio bruciò da cima a fondo.
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Non essendo riusciti a liberarsi del gatto, gli abitanti erano terrorizzati. Si riunirono in consiglio, deliberarono di comprare la casa in cui si era rifugiato il gatto, e diedero fuoco anche a quella. Ma il gatto saltò sul tetto, vi si accomodò e si diede una lavatina passandosi la zampa sopra la testa. Al popolo sembrò che quell’alzare la zampa fosse
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un segno di giuramento del gatto per dichiarare che non avrebbe lasciato impunito quell’affronto. Uno di loro cercò di infilzarlo con una lunga lancia, ma il gatto vi balzò sopra e ci fece una passeggiatina. L’uomo e tutti gli altri compaesani erano così sconvolti che fuggirono dimenticandosi di spegnere il fuoco, e siccome
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nessuno rimase a controllarlo, l’intero villaggio bruciò. E gli abitanti di Schilda si dispersero per tutta la Terra, in ogni angolo del mondo. Alcuni son qui, altri son là, puoi incontrarli davvero in ogni città. Tradizione popolare tedesca, Era una notte buia e tempestosa, Einaudi Ragazzi
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PROVA 2 1 Alle righe 4-5 si legge “prese alloggio presso una locanda”. Che cosa significa?
A. Il viandante comprò una casa. B. Il viandante chiese ospitalità a una famiglia della città. C. Il viandante prese una camera in un alberghetto. D. Il viandante dormiva in un granaio.
2 Con quale delle seguenti parole puoi sostituire il termine “viandante”?
A. Mendicante. B. Viaggiatore. C. Passeggero. D. Pedone.
3 Alla riga 16 si dice che il viandante viene pagato con cento fiorini.
Che cos’è un fiorino? A. Una moneta che si usava nei tempi passati. B. Un piccolo fiore. C. Un modo per indicare tanti soldi. D. Una moneta di scarso valore.
4 Perché i cittadini di Schilda si possono trovare in ogni parte del mondo?
Risposta: ………………….....………………………………………………………
5 Perché nemmeno il pane nel cestino era al sicuro?
A. Perché il cestino del pane non era custodito nel mobile. B. Perché il cestino del pane era bucato. C. Perché i gatti mangiavano il pane. D. Perché i topi divoravano anche il pane.
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PROVA 2 6 In base al testo quali azioni compie il gatto per salvarsi?
Metti una X per ogni riga.
Azioni del gatto
Sì
NO
a) Atterra sopra il davanzale della finestra. b) Si dà una lavatina passandosi una zampa sopra la testa. c) Si mette comodo sul tetto. d) Salta sul tetto. e) Balza sulla lancia.
7 Per quale motivo il viandante dice che il suo gatto è un canetopo?
A. Perché il suo animale era veramente un canetopo. B. Aveva deciso di dare al suo gatto quel nome. C. Per far credere che il gatto fosse un animale speciale. D. Voleva imbrogliare il proprietario della locanda.
8 “L’altra metà gli sarebbe stata pagata sei mesi dopo” (righe 18-19).
Perché l’intero pagamento non viene effettuato subito?
A. I cittadini volevano essere certi del buon risultato.
B. I cittadini non avevano tutti i soldi.
C. Il viandante non aveva il resto.
D. I cittadini volevano che il viandante non se ne andasse.
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Alla riga 5 c’è scritto “gli chiese…”. A chi ci si riferisce con il termine “gli”?
A. A un gatto.
B. Al viandante.
C. Al canetopo.
D. Al proprietario della locanda.
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PROVA 2 10 “Ma il gatto saltò sul tetto, vi si accomodò (riga 48). “Vi” è riferito:
A. al gatto. B. al tetto. C. al gatto e al tetto. D. non si può dedurre dal testo.
11 Alla riga 55 si dice “nessuno rimase a controllarlo”. Che cosa non è stato
controllato? A. Il gatto. B. Il fuoco. C. Il villaggio. D. Un uomo.
12 “Quando il proprietario riferì l’episodio ai suoi concittadini, questi chiesero
all’uomo se il canetopo fosse in vendita e gli assicurarono che, nel caso, glielo avrebbero pagato bene” (righe 11-13). Quale frase, tra le seguenti, si può aggiungere per chiarire meglio il pensiero dei cittadini? A. Sicuri che il viandante avesse bisogno di soldi. B. Sicuri che il canetopo avrebbe liberato la città dai topi. C. Sicuri che il canetopo sarebbe stato felice con tutti quei topi. D. Sicuri che il canetopo valesse una fortuna.
13 “Poi il viandante se ne andò in tutta fretta con i soldi: aveva paura
che il popolo si pentisse dell’acquisto e che si riprendesse il denaro” (righe 23-24). Perché il viandante teme che il popolo si penta dell’acquisto fatto? A. Perché sa che il canetopo non avrebbe risolto completamente
il problema.
B. Perché avevano pagato troppo il canetopo. C. Perché al canetopo non piacevano i topi. D. Perché il viandante sapeva che il canetopo sarebbe scappato.
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PROVA 2 14 Perché nessuno voleva andare a prendere il gatto?
A. Perché erano convinti che mangiasse bestie e uomini. B. Perché il granaio era in fiamme. C. Perché non si erano mai avvicinati a un canetopo. D. Perché non tutti erano d’accordo di catturarlo.
15 Come definiresti il viandante?
A. Un uomo onesto che vuole aiutare i cittadini di Schilda. B. Un insensibile che vuole liberarsi del suo gatto lasciandolo a Schilda. C. Un uomo furbo che approfitta dell’ingenuità dei cittadini di Schilda. D. Un uomo fantasioso che si arricchisce vendendo strani animali.
16 Quali delle seguenti idee si possono dedurre leggendo il testo?
Metti una X per ogni riga.
Si può dedurre a) Qual era il cibo preferito dal canetopo. b) Gli abitanti di Schilda sperano che il canetopo risolva il loro problema. c) Il viandante torna al suo paese. d) Gli abitanti di Schilda erano ossessionati dalla presenza dei topi. e) Gli abitanti di Schilda sono disperati perché il canetopo non ha risolto il loro problema.
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NON si può dedurre
PROVA 2
PARTE PRIMA - TESTO B I VIAGGI DEGLI UFO Circa un secolo fa uno scrittore chiamato H.G. Wells scrisse un libro che sollevò grande scalpore e che si intitolava “La macchina del tempo”. Trent’anni dopo, il grande fisico e matematico Albert Einstein affermava che viaggiare nel tempo era realmente possibile. 5
Gli scienziati hanno sostenuto in un primo momento che questo non era possibile, ma poi hanno cambiato idea e dichiarato che non potevano escluderlo. Il tempo e lo spazio sono legati fra loro. Viaggiando attraverso lo spazio si viaggia attraverso il tempo.
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Per esempio, vai a scuola e arrivi a un’ora diversa da quella in cui sei partito. Ma, anche se stai fermo un minuto, in realtà hai percorso un’immensa distanza, perché la Terra sta girando su se stessa, oltre che attorno al Sole, e inoltre si muove all’interno della nostra galassia. Controllando il tempo, potremo controllare anche lo spazio. E andare dove
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vogliamo, sulla Terra o in qualsiasi luogo dell’Universo. Ma come è possibile viaggiare attraverso tempo e spazio? Gli alieni sono riusciti a rispondere a questa domanda? E questo spiega la ragione per cui loro raggiungono la Terra mentre noi non possiamo ricambiare le loro visite.
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Le gallerie dei tarli Immagina che lo spazio abbia la forma di una mela. Puoi spostarti dal picciolo fino al fondo della mela muovendoti sulla sua superficie. Ma, se fossi un verme, avresti a disposizione un percorso molto più rapido. Potresti spostarti all’interno della mela. Faresti molto prima.
25
Secondo gli scienziati nello spazio ci sono bilioni di queste gallerie. Alcune sono minuscole e restano aperte e praticabili solo per una infinitesima frazione di secondo. Ma se riuscissimo a trovarle e a creare un veicolo che possa percorrerle, potremmo viaggiare al loro interno.
51
PROVA 2 Le pieghe dell’Universo 30
Prendi un foglio di carta, traccia una “A” in cima al foglio e una “B” sul margine in fondo. Misura la distanza tra “A” e “B”. Adesso piega il foglio in modo che “A” venga a toccare “B”. La distanza tra i due punti è talmente ridotta da essersi annullata. Se “A” è la Terra e “B” un pianeta lontano, puoi viaggiare lungo tutto il foglio, cioè
35
per molti secoli, alla velocità della luce oppure “piegare” lo spazio in modo che “A” sia attiguo a “B” e passare così direttamente dalla Terra al pianeta alieno. Tutto quello di cui hai bisogno è una macchina capace di “piegare” lo spazio. Nessuno l’ha ancora inventata, anche se molti ci hanno provato. Si tratta, fondamentalmente, di controllare la forza di gravità, cioè quella forza
40
che ti tiene con i piedi ancorati alla terra. T. Dear, Ufo, De Agostini ragazzi
17 Il brano che hai letto è un testo espositivo, anche se il titolo può far pensare
a un argomento fantastico. Questo è un testo espositivo perché:
A. è tratto da un romanzo di fantascienza.
B. è suddiviso in paragrafi.
C. l’autore parla di fatti sostenuti da conoscenze scientifiche.
D. l’autore nomina uno scienziato.
18 Nel primo paragrafo si legge che sia lo scrittore H.G. Wells sia lo scienziato
A. Einstein affermano che è possibile viaggiare nel tempo. La professione di queste due persone ti fa supporre che abbiano basato le loro idee su elementi diversi. Indica da chi è stato utilizzato ogni elemento. Metti una X per ogni riga.
Wells a) Calcoli matematici. b) Elementi fantastici. c) Esperimenti scientifici. d) Idea personale non verificabile.
52
Einstein
PROVA 2 19
Leggi questa parte del brano contenuta nel paragrafo 1.
Con questa frase l’autore vuole spiegare che:
A. la Terra gira intorno al Sole.
B. noi ci muoviamo insieme alla Terra.
C. la distanza tra Terra e Sole è immensa.
D. in un minuto la Terra gira su se
Ma, anche se stai fermo un minuto, in realtà hai percorso un’immensa distanza, perché la Terra sta girando su se stessa, oltre che attorno al Sole, e inoltre si muove all’interno della nostra galassia.
stessa. 20
Alle righe 5-7 si legge: “Gli scienziati [...] poi hanno cambiato idea e dichiarato che non potevano escluderlo”. Non potevano escludere che:
A. gli ufo sono arrivati sulla Terra.
B. tempo e spazio sono legati tra di loro.
C. è possibile viaggiare nel tempo.
D. se viaggi nel tempo viaggi anche nello spazio. 21
Questa frase ci fa capire una convinzione
“E questo spiega la
dell’autore. Quale?
ragione per cui loro
A. Noi terrestri potremo viaggiare nel
tempo e nello spazio.
B. Esistono gli alieni.
C. Gli alieni hanno costruito gallerie
raggiungono la Terra mentre noi non possiamo ricambiare le loro visite.”
nell’universo.
D. I terrestri non vogliono ricambiare le visite degli alieni. Quando gli scienziati dicono che ci sono “bilioni di gallerie” (secondo 22 paragrafo riga 25), a che cosa fanno riferimento?
A. Alle gallerie scavate dai tarli.
B. Alle gallerie costruite dagli alieni per congiungere parti lontane dell’universo.
C. A passaggi che si aprono attraverso lo spazio per un tempo variabile.
D. A passaggi sopra la superficie curva dello spazio.
53
PROVA 2 23 Che cos’è la forza di gravità?
A. La forza che piega lo spazio.
B. La forza che nessuno ha ancora inventato.
C. La forza che attira i corpi.
D. La forza che permette di passare da un punto all’altro dello spazio.
24 Nel terzo paragrafo si indica un modo per passare velocemente da un punto
all’altro dell’Universo. Quale?
A. La macchina del tempo.
B. Le gallerie dei tarli.
C. La macchina per piegare lo spazio.
D. Viaggiare alla velocità della luce.
25 Come potresti sostituire la parola “attiguo” nell’espressione “in modo che A
sia attiguo a B”, senza modificarne il significato?
A. Molto vicino.
B. Molto lontano.
C. Molto veloce.
D. Piegato.
26 Scrivi a quale elemento nominato nel testo si riferisce ognuna di queste
affermazioni.
a) Nessuno l’ha ancora inventata: …………………………………………………..
b) Secondo gli scienziati nell’Universo ce n’è un numero enorme: …………………………………..
54
c) Sono strettamente legati tra di loro: …………………………………
PROVA 2
SECONDA PARTE RIFLESSIONI SULLA LINGUA 27 Se dovessi volgere al plurale questa frase, alcune parole cambierebbero
e altre no. Sottolinea solo le cinque parole che cambiano.
Ieri il gatto improvvisamente corse sotto il tavolo.
28 Indica quali delle seguenti espressioni sono già frasi complete e corrette
e quali hanno bisogno di essere completate.
Metti una X per ogni riga.
Frasi
Completa
Incompleta
a) La zia Rita corre. b) Riccardo abita. c) Il leone dorme. d) Il gatto rincorre. e) Il bambino ride.
29 In una di queste coppie di parole c’è un errore nella divisione in sillabe.
Qual è la coppia che contiene l’errore?
A. ri / co / no / sce / re
a / rit / me / ti / ca
B. stra / vol / ge / re
mi / nes / tra
C. can / ta / sto / rie
sci / vo / lo / ne
D. scia / to / re
len / zuo / la
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PROVA 2 30
Indica la sequenza in cui tutte le parole sono disposte correttamente
in ordine alfabetico.
A. Macchia, macchina, macinare, maestà.
B. Palma, palombo, palombaro, parcheggiatore.
C. Sedia, salice, somaro, sveglia.
D. Tavolo, tastiera, tardi, testa.
31
In quale di queste frasi il “che” ha funzione di pronome relativo?
A. Che libro vuoi?
B. Quella caverna ha un che di pauroso.
C. Il giornale che stai leggendo è mio.
D. La mamma dice che domani farà le lasagne.
32
Completa coniugando il verbo indicato tra parentesi nel modo e nel tempo adatti.
a) Luca e Gemma andarono alla festa di compleanno e, quando l’orologio
batté la mezzanotte, ………………………….. (bere) lo spumante.
b) Davide ha incontrato la sua vicina e l’…………………… (salutare).
c) Quando avrò terminato la merenda, ………………….. (venire) a casa tua.
d) Se la mamma mi …………………… (regalare) un gatto, sarei felicissimo.
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PROVA 2 33
Marito e moglie sono in partenza.
La moglie, trasportando una grande valigia, si rivolge al marito dicendo:
– Questa valigia è troppo pesante.
Qual è la vera intenzione comunicativa della signora?
A. Offendere il marito perché non porta la valigia.
B. Ordinare al marito di portare la valigia.
C. Convincere il marito a portare la valigia.
D. Solo informare il marito che la valigia è pesante.
34
Le parole sottolineate sono usate in senso proprio oppure in senso figurato?
Metti una X per ogni riga. Senso proprio
Senso figurato
a) Quel calciatore è un mito! b) Oggi fa un freddo cane: devo indossare il cappotto. c) Sono andato a visitare una mostra di quadri. d) Un bambino si svegliò all’improvviso perché aveva sognato un mostro.
Errori: ………………………………………………… Valutazione: ………………………………………… Data: ………………………………………………….
57
PROVA 3 PARTE PRIMA - TESTO A SE FOSSI – Milan, te lo ricordi il primo tema che hai fatto in classe in lingua italiana? – mi ha chiesto la maestra all’intervallo. – Chi se lo dimentica – le ho risposto. – Avevo un fifa blu che mi è passata cinque minuti fa, dopo due anni… So dirle anche la data: 13 ottobre 1995. 5
– Perché tanta paura? – mi ha domandato ancora. – Come perché? – le ho chiesto io. – Era il mio primo tema nella lingua nuova, ero appena arrivato da Sarajevo senza una mamma e senza una gamba. Mica un’impresa facile, signora maestra. Se Chiara non mi avesse aiutato avrei scritto certi strafalcioni, tipo pelle d’anatra invece di pelle d’oca…
10
poi ero anche andato fuori tema. – Già, me lo ricordo… – ha sorriso la maestra. – Io stavo scrivendo alla lavagna il titolo del tema, Se fossi uno spaventapasseri, e tu ti sei messo a scrivere dopo il primo pezzo di frase: “Se fossi uno”. Pensavi che significasse “Se fossi il numero 1”, cioè il portiere di una squadra di calcio.
15
– Ero teso come la corda di un violino – ho ribadito. – Succede anche a quelli che corrono i 100 metri che per il nervosismo partono prima dello sparo e li squalificano. Si chiama falsa partenza. Però, dopo la falsa partenza, ho scritto un bel tema. – Quello della falsa partenza era ancora più bello – mi ha svelato la maestra.
20
– Come fa a saperlo? – ho domandato sorpreso. – Ho appallottolato il foglio e l’ho buttato nel cestino. – Ho recuperato la pallottola dal cestino – ha spiegato lei con un sorriso furbo. – È per questo che te ne parlo dopo due anni. Me lo faresti un regalo? Be’, non capita tutti i giorni che la maestra ti chieda un regalo. – Volentieri,
25
se posso – ho risposto gentile, anche perché, sotto scrutini, è sempre consigliabile tenersi buona la maestra. – Nel tema della falsa partenza sei arrivato fino a 5: se fossi 1, se fossi 2, se fossi 3… Mi piacerebbe che completassi la squadra fino a 11 – ha spiegato lei. Terrei il tuo tema per ricordo. Tra poco finirai la quinta, poi tornerai nella
30
tua bella Sarajevo, vero Milan? – Non vedo l’ora! – ho risposto di getto, poi mi è venuto in mente che in quel primo tema, al posto di scrivere ‘non vedo l’ora’, scrissi ‘non guardo l’orologio’.
58
Tempo di svolgimento: 75 minuti
PROVA 3 Per fortuna, Chiara me lo ha corretto. Comunque alla maestra ho detto di sì, che il regalo gliel’avrei fatto volentieri 35
e le ho spiegato che probabilmente avrei scritto meglio il tema se non mi avesse dato compiti per tutta la settimana. Lei si è messa a ridere, ha accettato e mi ha detto che Sarajevo è sempre stata terra di buoni mercanti. Una settimana senza compiti, non so se mi spiego… Tema. Milano, 20 maggio 1997
40
Se fossi 6, sarei un libero di quelli eleganti che escono dall’area palla al piede a testa alta, che se avessero un bicchiere d’acqua sui capelli non ne rovescerebbero una goccia. È curioso che il libero abbia il numero 6 sulla maglia e che la parola ‘sei’ in italiano sia anche un verbo. Così si può formare la frase “Sei libero”.
45
Come un giorno hanno detto al mio vecchio papà, che ha fatto la guerra sulle montagne di Sarajevo contro quelli che buttavano le bombe sulla nostra città ed è stato fatto prigioniero. Sono morte più di 12000 persone per colpa di quelle bombe, comprese mia mamma e la mia gamba destra, un giorno che eravamo al mercato. Ma,
50
per una volta, il dio che prego sulle panche della chiesa e quello della moschea mi hanno dato retta e a papà qualcuno ha detto “Sei libero”. Così un anno fa mi ha telefonato da Sarajevo. Io stavo ripetendo la lezione di storia a Carla, la mia mamma nuova, quando Angelo, il mio papà nuovo, con una faccia strana, quasi spaventata, mi ha
55
detto: “È per te”. Boh… Sante, Chiara e i miei amici in genere non chiamano dopo cena. “Milan, sono io” mi ha detto papà, quello vero. Non sentivo quella voce da quattro anni. Da quattro anni scacciavo una mosca che mi ronzava in testa e ripeteva che non lo avrei rivisto mai più.
60
Da due anni avevo perso la mamma e una gamba. Insomma, come ve lo spiego quanto ero felice quella sera con la cornetta all’orecchio? Io non ce la faccio, scusatemi. Dovete arrangiarvi da soli. Vi dico soltanto che se un giorno riusciranno a mettere in bottiglia la gioia che ho provato in quel momento, be’, fate di tutto per comprare quella
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bottiglia perché più felici di così non si può essere. Date retta a un buon mercante di Sarajevo.
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PROVA 3 Una settimana dopo, il mio papà nuovo mi ha portato all’aeroporto ad accogliere quello vecchio. Quasi non lo riconoscevo, così magro e pelato. Era come se gli avessero dato una pelle di due misure inferiori rispetto alle ossa. 70
Ma gli occhi erano sempre uguali e quando mi ha riconosciuto si sono incendiati di colpo come i bracieri delle Olimpiadi. Gli sono saltato in braccio, anche se era così magro che avevo paura di romperlo. Mi ha stretto forte, poi mi ha messo a terra, si è inginocchiato, mi ha rimboccato la gamba del pantalone destro e ha cominciato a baciarmi
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la gamba di ferro, piangendo silenziosamente. La gente in transito si fermava a guardare. Angelo lo ha aiutato a rialzarsi. – Guarda, papà, con questa gamba faccio tutto lo stesso – gli ho garantito. – Sono il numero 10 di una squadra forte. Faccio la luce del centrocampo.
80
Lo vedrai! L. Garlando, Ti racconto una storia, PIEMME
1 Nel testo dalla riga 40 alla riga 45 il bambino dà all’espressione “sei libero”
due significati. Quali?
Risposta: ………………………………..……………......…………………………………
………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………… 2 Perché il bambino era “andato fuori tema” (riga 10)?
A. Perché non aveva capito il significato della parola spaventapasseri.
B. Perché temeva di scrivere strafalcioni.
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X C. Perché aveva confuso un articolo con un numero. D. Perché era molto teso.
PROVA 3 3 Le domande 3, 4 e 5 si riferiscono alla parte di testo riportata.
In che anno si svolge il dialogo tra la maestra e il bambino?
Risposta:
– Milan, te lo ricordi
………………………………………………………….
il primo tema che hai fatto in classe in lingua
4 “Ricordi il primo tema che hai fatto in classe in
italiana? – mi ha
lingua italiana?”.
chiesto la maestra
La domanda rivolta dalla maestra a Milan serve a introdurre una richiesta successiva. Quale?
A. Dargli dei compiti per una settimana.
B. Far fare al bambino un altro tema.
C. Ottenere un ricordo del bambino.
D. Correggere gli errori del primo tema.
all’intervallo. – Chi se lo dimentica? – le ho risposto. – Avevo un fifa blu che mi è passata cinque minuti fa, dopo
5 Perché il bambino si chiama Milan?
due anni… So dirle
A. Perché il racconto si svolge a Milano.
anche la data: 13
B. Perché il bambino ha un nome straniero.
ottobre 1995.
C. Perché il bambino gioca bene a calcio.
D. Perché al bambino è stato dato questo soprannome a causa
della squadra per cui tifa.
6 Il bambino, riferendosi al momento in cui doveva fare il tema, dice: “Ero teso
come la corda di un violino” (riga 15). In quale altra situazione descritta
nel brano potrebbe essere utilizzata questa espressione?
A. Quando il bambino gioca a pallone.
B. Quando Milan aspetta il papà all’aeroporto.
C. Quando Angelo gli dice che c’è una telefonata per lui.
D. Quando Milan ripete la lezione con Carla.
61
PROVA 3 7 Quali tra queste parti del testo fanno capire che siamo alla fine
dell’anno scolastico? Metti una X per ogni riga.
Lo fa capire
Non lo fa capire
a) “Tra poco finirai la quinta” b) La data del tema c) “sotto scrutini” d) “Terrei il tuo tema per ricordo”
8 Il ragazzo dice: – Da quattro anni scacciavo una mosca che mi ronzava
in testa… (righe 58-59).
Che cosa significa?
A. Milan temeva che il papà fosse morto.
B. Milan sentiva delle voci nella sua testa.
C. Milan aveva sempre delle mosche intorno.
D. Milan ricordava il rumore delle bombe.
9 Con le sue parole, nella parte finale del racconto, il bambino vuole
rassicurare il papà.
– Guarda, papà, con questa gamba faccio tutto lo stesso – gli ho garantito.
– Sono il 10 di una squadra forte. Faccio la luce del centrocampo. Lo vedrai!
Che cosa avrebbe potuto aggiungere per chiarire meglio il suo pensiero?
A. Sarò di sicuro un famoso calciatore.
B. Anche con una gamba artificiale posso avere una vita come tutti gli altri.
C. Diventerò più forte degli altri.
D. Andremo a vedere le partite insieme.
62
PROVA 3 10 Alle righe 64-65 Milan dice: “Fate di tutto per comprare quella bottiglia
perché più felici di così non si può essere”. Perché?
Copialo dal testo oppure riscrivilo con parole tue.
……………………………......………………………………………………………………. ……………………………….…..……………………………………………………………. ……………………………….…..…………………………………………………………….
11 Leggi queste frasi.
Quali intenzioni potrebbero essere attribuite all’autore del brano? Metti una X per ogni riga.
Potrebbe essere attribuita all’autore
Non potrebbe essere attribuita all’autore
a) Raccontare che anche un evento drammatico può essere superato. b) Narrare le difficoltà dei bambini che terminano la Scuola Primaria. c) Narrare un rapporto profondo tra la maestra e il bambino. d) Parlare delle conseguenze della guerra sulla popolazione.
12 Come definiresti questa storia?
A. La storia di una guerra.
B. Una storia di calcio.
C. Un storia di accoglienza.
D. Una storia di razzismo.
63
PROVA 3 13 In questa frase che riassume una parte del testo mancano alcune parole.
Scrivile, mettendo una sola parola in ogni spazio, dove ci sono i puntini.
La maestra chiede a Milan di ….....................….. un tema che aveva
iniziato due ….....................….. prima. In questo modo la maestra potrà
avere un ….....................….. del suo allievo che sta per rientrare nella sua ….....................….. .
Il bambino ….....................….. di svolgere il tema.
14 Milan dice: “Non capita tutti i giorni che la maestra ti chieda un regalo”
(riga 24).
La frase fa intuire i sentimenti che prova il bambino. Quali sono?
A. Sorpresa e irritazione.
B. Paura e rabbia.
C. Soddisfazione e sorpresa.
D. Gioia e preoccupazione.
15 La maestra afferma che Sarajevo è sempre stata una terra di buoni mercanti.
La maestra dice questo per sottolineare che:
A. sin dall’antichità a Sarajevo si teneva un grande mercato.
B. Milan è riuscito a ottenere una settimana senza compiti.
C. gli abitanti di Sarajevo sono imbroglioni.
D. nel tema Milan invita a comprare una bottiglia speciale.
16 Milan, parlando di suo padre, afferma che “era come se gli avessero dato
una pelle di due misure inferiori rispetto alle ossa” (riga 69).
Che cosa significa questa frase?
A. Il padre era talmente magro che la pelle cadeva da tutte le parti.
B. Il padre era talmente magro che si vedevano le ossa sotto la pelle.
C. Il padre era molto grasso e la pelle era “tirata”.
D. Il padre indossava un abito di due misure inferiori alla sua taglia.
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PROVA 3 17 Quale dio prega Milan?
A. Non prega alcun dio.
B. Il dio dei cristiani e il dio dei musulmani.
C. Solo il dio dei cristiani.
D. Solo il dio dei musulmani.
18 Perché Milan appallottola il suo tema e lo getta nel cestino?
A. Perché glielo aveva detto Chiara.
B. Perché si era accorto di essere andato fuori tema.
C. Perché voleva fare una palla con cui giocare a calcio.
D. Perché sapeva che la maestra lo avrebbe recuperato.
19 In questo contesto, con quali parole è possibile cambiare l’espressione
“falsa partenza” (riga 17)?
A. Scatto di nervi.
B. Enorme errore.
C. Errore iniziale.
D. Bugia iniziale.
65
PROVA 3
PARTE SECONDA - TESTO B L’AUTOMOBILE: UN MEZZO LENTO E INGOMBRANTE Il problema dell’uso dei mezzi di trasporto alternativi chiama in causa la presenza nei centri abitati di un numero eccessivo di automobili. Innanzitutto le automobili sono le responsabili principali dell’inquinamento cittadino, ma ormai l’automobile ha perso la sua funzione originaria, che doveva essere 5
quella di permettere a chi la possedeva di arrivare in un luogo liberamente e in poco tempo. I lunghi ingorghi che invece vediamo quotidianamente nelle nostre città dimostrano tutto il contrario. Pertanto, nonostante
10
i nostri occhi siano ormai abituati a questo tipo di panorama, dovremmo cominciare a ripensare le nostre strade e i nostri marciapiedi non più affollati da ingombranti “scatole di lamiera”.
15
Altri mezzi di trasporto Un modo per ridurre il traffico e lo smog è l’uso della bicicletta. È un mezzo che può aiutare a mantenerti in forma, ma stai attento a usare la mascherina antismog se sei in una zona in cui l’inquinamento da traffico è intenso e, soprattutto, pretendi che la tua città sia dotata di ampi e sicuri percorsi
20
ciclabili. Un altro modo per rendere le città meno soffocate dal traffico automobilistico è quello di usare i mezzi pubblici, possibilmente elettrici: autobus, tram e, nelle grandi città, la comoda e veloce metropolitana. L’auto ibrida è considerata il veicolo del futuro. Può fare consumare meno
25
petrolio e ridurre l’inquinamento dell’aria nelle città. Nel cofano convivono il tradizionale motore a scoppio che consuma benzina e il motore elettrico che va a batteria. Il primo viene utilizzato sulle grandi distanze, il secondo nei percorsi cittadini.
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PROVA 3 Le batterie costituiscono uno 30
dei principali ostacoli alla diffusione dell’auto ibrida, perché sono molto ingombranti. Oltre a fare bene alla salute e non inquinare, muoversi a piedi
35
è un modo per stabilire un contatto più profondo con la città in cui si vive e le persone che vivono intorno a noi. Un futuro all’idrogeno? E se la nostra auto andasse a idrogeno, cosa uscirebbe dal tubo
40
di scappamento? I soliti gas inquinanti? No: vapore acqueo. Sono ormai anni che gli scienziati dibattono se sia possibile usare l’idrogeno come risorsa energetica. Lo studioso Jeremy Rifkin sostiene che esso è presente sulla Terra
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in quantità pressoché illimitata, produce energia e acqua ed è pure conservabile. Chi si oppone invece sostiene che l’idrogeno, non trovandosi
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in natura allo stato puro, va prodotto industrialmente con un notevole dispendio di energia. Il Car Sharing Il Car Sharing è un nuovo e importante servizio attraverso il quale
55
una persona ha la possibilità di noleggiare un’auto anche solo per qualche ora. Questo sistema permette a persone diverse di usare la stessa auto nel corso di una giornata. Il mercato automobilistico offre ampie possibilità di scelta a chi desidera acquistare un veicolo, ma concede poche alternative, economiche e funzionali,
67
PROVA 3 60
a chi ne fa un uso occasionale. Il Car Sharing si rivolge proprio a quest’ultima categoria di automobilisti. La possibilità di muoversi senza sostenere i disagi e i costi legati al possesso
65
dell’automobile, rappresentano una valida alternativa all’acquisto. Potrebbero diminuire, inoltre, le auto in circolazione, l’inquinamento dell’aria e aumenterebbe invece la disponibilità di parcheggi. Da Touring Junior, Atlante delle risorse Junior
20 Nel paragrafo “Altri mezzi di trasporto” si dice che l’uso della bicicletta
ha tre conseguenze positive. Quali?
1. ……………………....…………………………………………………………………….
2. …………………...….…………………………………………………………………….
3. ………………………....………………………………………………………………….
21 Trova nel terzo paragrafo le argomentazioni che porta Rifkin per sostenere
l’uso dell’idrogeno come risorsa energetica e scrivile. …………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………
22 Se tu volessi pubblicare i quattro paragrafi insieme, in un unico fascicolo,
quale titolo sceglieresti per la copertina?
Titolo: ……………………………………………………………………………………….
……………………………………………………………………………………………….
68
PROVA 3 23 Nel secondo paragrafo si parla di “auto ibrida”.
Tenendo conto di quanto dice il paragrafo, indica se ogni affermazione è vera (V) o falsa (F).
Metti una X per ogni riga.
Vero Falso a) L’auto ibrida ha un solo motore che funziona a benzina e a batteria. b) L’auto ibrida ha due motori, ognuno dei quali funziona con un’energia diversa. c) L’auto ibrida permette di utilizzare energie differenti a seconda delle distanze che si devono percorrere. d) L’auto ibrida è poco diffusa perché necessita di grandi batterie. e) Con l’uso dell’auto ibrida non si riduce l’inquinamento dell’aria.
24 I disegni che corredano i quattro paragrafi:
A. illustrano la situazione reale.
B. illustrano la situazione auspicata dall’autore.
C. danno informazioni aggiuntive.
D. hanno il solo scopo di abbellire le pagine.
25 Nel primo paragrafo si parla della funzione originaria dell’automobile.
Qual era?
A. Permettere di muoversi in città.
B. Permettere di raggiungere luoghi lontani in modo autonomo e veloce.
C. Evitare gli ingorghi quotidiani.
D. Evitare l’inquinamento cittadino.
69
PROVA 3 26 Quale tra questi problemi collegati all’uso dell’automobile non è menzionato
nel primo paragrafo?
A. Gli ingorghi.
B. L’eccessivo consumo delle risorse petrolifere.
C. L’inquinamento.
D. La difficoltà di circolazione sui marciapiedi. 27 Nel secondo paragrafo si auspica l’uso di mezzi pubblici.
Perché questi automezzi dovrebbero essere elettrici?
A. Perché sono più veloci.
B. Perché sono meno costosi.
C. Perché sono meno inquinanti.
D. Perché si muovono su rotaie. 28 Nel contesto del brano, l’espressione “ripensare le nostre strade e i nostri
marciapiedi” (righe 12-13) vuol dire:
A. immaginare e progettare una città diversa, con meno automobili.
B. soffermarsi a riflettere sui problemi dell’inquinamento.
C. ricordare come sono le strade che percorriamo ogni giorno.
D. ammirare il panorama delle “scatole di lamiera”. 29 A quali di queste domande può trovare risposta nel quarto paragrafo
una persona che si interroga su che cosa sia il Car Sharing?
Metti una X per ogni riga.
Nel paragrafo trova risposta a) Che cos’è il Car Sharing? b) Quanto costa il Car Sharing? c) Devo utilizzare l’auto per tutta la giornata? d) Uso poco l’auto: mi conviene il Car Sharing? e) Esistono parcheggi riservati?
70
Nel paragrafo NON trova risposta
PROVA 3 30 Il Car Sharing è:
A. la possibilità di guidare un’automobile anche senza patente.
B. il noleggio di un’automobile per un tempo limitato.
C. la possibilità di condividere l’auto nello stesso momento
con molte persone.
D. l’acquisto di un’automobile insieme ad altre persone.
31 Da quanto hai letto nel quarto paragrafo, puoi intuire che l’espressione
“Car Sharing” significa:
A. acquisto di un’automobile.
B. condivisione di un’automobile.
C. uso di un’automobile economica.
D. muoversi senza un’automobile.
32 Tra queste affermazioni, contenute nel terzo paragrafo, quale NON è
attribuibile a chi è contrario dell’uso dell’idrogeno come combustibile?
A. L’idrogeno non si trova in natura allo stato puro.
B. L’idrogeno è conservabile.
C. L’idrogeno va prodotto artificialmente.
D. La produzione di idrogeno richiede energia.
33 Con quale espressione puoi sostituire le parole “chiama in causa la presenza”
(righe 1-2)?
A. Aiuta la presenza.
B. Favorisce la presenza.
C. Sottolinea la presenza.
D. Nasconde la presenza.
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PROVA 3
TERZA PARTE GRAMMATICA 34 In questo brano mancano alcuni segni di punteggiatura.
Inserisci negli spazi vuoti la punteggiatura adatta.
Matias Sobbalzò e urlò
nell’oscurità della soffitta
vide muoversi qualcosa
mosse la torcia in quella direzione ”Ahhhh
fece uno scatto scomposto
”
Due piccolissimi occhi spalancati
Di che cosa si trattava
freddi
verdi lo fissavano
35 In quale dei seguenti gruppi di sinonimi c’è un intruso?
A. Litigio, contrasto, disputa, lite
B. Casa, abitazione, dimora, alloggio
C. Consiglio, suggerimento, avvertimento, parere
D. Ricchezza, benessere, salute, agiatezza
36 Solo una di queste frasi è scritta in modo corretto. Indicala.
A. Alla riugnione del condominio si è discusso l’acquisto di un irrigatore.
B. Alla riunione del condominio si è discusso l’acquisto di un irrigatore.
C. Alla riunione del condomigno si è discusso l’acquisto di un irrigatore.
D. Alla riunione del condominio si è discusso l’aquisto di un irrigatore.
37 Indica quali sono i tempi dei verbi nella seguente frase complessa.
Sono felice: finalmente ho visto i luoghi in cui il nonno visse da bambino, quando abitava in campagna.
A. Presente, passato prossimo, trapassato remoto, futuro.
B. Presente, trapassato prossimo, trapassato remoto, imperfetto.
C. Presente, passato prossimo, passato remoto, imperfetto.
D. Passato prossimo, passato prossimo, passato remoto, imperfetto.
72
PROVA 3 38 In ognuna di queste serie di nomi, indica quale NON è un nome alterato.
a)
cerotto
bambolotto
passerotto
giovanotto
b)
casetta
forchetta
barchetta
bimbetta
c)
figuraccia
focaccia
linguaccia
bustaccia
d)
bagnetto
pezzetto
rametto
colletto
39 Quali sono i soggetti delle due frasi di questo periodo?
Al supermercato ho incontrato prima Luca e poi Matilde che comperava il detersivo.
A. Matilde, detersivo.
B. Io, Luca.
C. Luca, Matilde.
D. Io, che.
40 Riscrivi queste parole in ordine alfabetico.
casetta • castello • carro • castoro • capelli • casa • castano • castagna
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Errori: ………………………………………………… Valutazione: ………………………………………… Data: ………………………………………………….
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