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Le uova della tartaruga ............................... ........................................................ 38

LE UOVA DELLA TARTARUGA

Ci fu un tempo in cui la Terra era coperta d’acqua. Sopra le acque c’era il cielo, con il Sole, la Luna e le stelle. Un giorno una tartaruga enorme arrivò nuotando maestosamente. L’animale era tanto grande che copriva parte delle acque col suo guscio. Era bello nuotare sulla laguna silenziosa, ma la tartaruga era triste perché era sola. Allora pregò Nzame, il Dio Creatore del cielo, di aiutarla a popolare la Terra. Nzame ebbe pietà della tartaruga e disse: – Quando deporrai le tue uova non sarai più sola! Passarono molti anni, ma un giorno la tartaruga depose le sue uova e da queste uscirono gli animali della terra: rettili, uccelli e mammiferi. Tutti si arrampicarono sul dorso della tartaruga, perché non c’era terra su cui strisciare, alberi su cui volare, prati su cui correre. Il dio si mise a pensare a come sistemare tutti quegli animali. E, mentre pensava, gli animali attesero pazientemente sul dorso della tartaruga. Il dio fece ritirare le acque e apparve la terra con le sue montagne e le sue foreste. Tutti gli animali scesero dal dorso della tartaruga: nuotando, strisciando, volando, correndo. La tartaruga si ritirò nel Grande Fiume, ma non era più sola. Un giorno Nzame costruì una piroga e, dal cielo, la gettò nel Grande Fiume. La tartaruga la vide arrivare e vi depose le sue uova: da queste uova nacquero Gomu e Lehe, il primo uomo e la prima donna.

Mito africano, Nigeria

TRA CIELO E TERRA... IL tempo DELLO yoga

Siediti a terra con le gambe aperte. Curva la schiena come il guscio della TARTARUGA e afferra i polpacci con le mani. Il guscio della tartaruga è la tua casa. Respira, tranquillo/a e protetto/a nella tua casa.

Questo racconto non ha un titolo. Leggi, pensa e scrivi un titolo appropriato.

Un giorno il dio della vita disse: – Devo creare della gente che viva sulla Terra.

Magbabaya prese un pugno di argilla e lo mescolò con dell’acqua. Modellò alcuni esseri umani, poi chiamò il sole perché li asciugasse. A sera si ricordò degli uomini lasciati asciugare al sole. Ritornò sulla Terra e scoprì che i pezzi di terra erano diventati neri come il carbone. Il dio della vita scosse la testa: – Devo provare un’altra volta, ma starò attento e non li lascerò troppo a lungo al sole.

Il mattino seguente il dio modellò altre statue di uomini e di donne, poi fece sorgere il sole. Fece attenzione e lo fece tramontare subito. Ma questa volta le statue erano rimaste troppo pallide, bianche come la farina. – Domani modellerò altre statue e starò attento che arrivino al giusto punto di cottura. Il giorno seguente modellò altri esseri umani e li espose al sole, girando le statue in modo che prendessero un bel colore cioccolato. Il sole era troppo caldo e allora fece venire una nuvola dal cielo che rinfrescò le statue con una leggera pioggia, poi la brezza le asciugò. Il dio raccolse tutte le statue modellate dalle sue mani. Le statue erano bianche, nere e marroni.

Le osservò: – Sono tutte perfette – esclamò con orgoglio. – Sono tutte bellissime, ognuna con la sua diversità. Alla fine soffiò nelle statue la vita e le sparse nelle varie regioni della terra. Ecco perché oggi nel mondo ci sono bianchi, neri e bruni.

Mito delle Filippine

IL TESTO SOTTO LA LENTE COMPRENSIONE

Quando il dio della vita crea l’uomo, la Terra: non esisteva ancora. esisteva. era come una nuvola.

Magbabaya è orgoglioso del suo lavoro. Qual è la frase che lo fa capire? Sottolineala e poi copiala.

Magbabaya era: il dio dell’universo. il dio del sole. il dio della vita.

Crea l’uomo con: argilla e acqua. argilla e semi. argilla e calore.

Le statue diventarono:

• bianche come ..................................................

• nere come ...........................................................

• marroni come ..................................................

Il colore delle statue dipendeva: dai raggi del sole. dalla pioggia. dal vento.

Le statue prendono vita: con un movimento. con un soffio del dio. con un soffio di vento.

Il dio della vita pensa che: le statue sono perfette e uguali. le statue sono belle nella diversità. le statue sono tutte da rifare.

Il mito di Magbabaya spiega che: dobbiamo vivere insieme, in armonia. gli uomini sono belli per la loro diversità. le razze sono nate per caso.

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