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Un libro da toccare
C’È UN TEMPO PER… SCOPRIRE UN LIBRO DA TOCCARE
Se osservi l’immagine qui a lato, noterai un insieme di puntini messi a caso. In realtà, se ti soffermi con più attenzione, scoprirai che quei puntini possono dire molto di più. Questa, infatti, è la pagina di un libro scritto con l’alfabeto braille, uno strumento che fa leggere le persone non vedenti. La disposizione dei puntini permette di distinguere una lettera dall’altra, per un totale di 64 combinazioni diverse, attraverso le quali è possibile raccontare storie, fare operazioni di matematica, comporre brani musicali e altro ancora. A inventare tutto questo è stato l’ingegno di un ragazzino, Louis Braille. Il piccolo Louis si distinse per la sua curiosità. La cosa che lo affascinava di più era il lavoro del papà, che nella sua bottega fabbricava finimenti per cavalli e selle. Purtroppo, un brutto giorno, ci fu un incidente nella bottega e Louis perse la vista da entrambi gli occhi. All’epoca, per le persone non vedenti l’unico destino possibile era quello di diventare mendicanti. La famiglia di Louis non si arrese e decise di iscriverlo comunque a scuola. Purtroppo Louis dovette ritirarsi, ma la famiglia lo iscrisse all’Istituto dei Ciechi di Parigi. Lì Louis perfezionò l’invenzione di un militare che faceva leggere i soldati al buio toccando dei puntini in rilievo. L’alfabeto Braille oggi è uno strumento utilizzato in tutti i Paesi del mondo, adattato a quasi ogni lingua conosciuta.
Focus junior
Ora prova tu. Traduci il tuo nome con i caratteri Braille.
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