Laseconda guerra web

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Invito alla lettura

• Il lettore è guidato in un percorso costituito da brani organizzati secondo sette nuclei tematici: - L’Italia in guerra. - La campagna italiana di Russia. La ritirata. - L’occupazione tedesca in Italia. Eccidi e stragi. - La Resistenza. - La Shoah. - Le foibe. - La Liberazione. • Focus sul confronto tra prima e seconda guerra mondiale. • Approfondimenti online.

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LA SECONDA GUERRA MONDIALE

La Seconda Guerra Mondiale

M.C. Sampaolesi

Le letture proposte consentono di indagare i momenti salienti e tristemente famosi della seconda guerra mondiale, ma presentano anche situazioni in cui uomini e donne, nonostante la drammaticità degli eventi, sanno mostrare atteggiamenti di rispetto per l’altro, riconosciuto come proprio simile e fratello, anche se nemico. Sono semi e segni di speranza per un futuro di pace da costruire insieme.

ORA E POI ORA E POI

LeggerMENTE è una collana di narrativa per la scuola secondaria. Il suo obiettivo principale è offrire ai ragazzi libri classici o inediti, storie di attualità o di fantasia, per riscoprire pagina dopo pagina il piacere della lettura.

Maria Catia Sampaolesi

LA SECONDA GUERRA MONDIALE Raccolta antologica di racconti e testi


ORA E POI

Maria Catia Sampaolesi

LA SECONDA GUERRA MONDIALE Raccolta antologica di racconti e testi


Indice Introduzione ..................................................................... 5 Sezione I - L’Italia in guerra Popolo italiano, corri alle armi! (da “Il popolo d’Italia”) .... 14 Il 10 giugno 1940 (da Addio a questi mondi di Enzo Biagi) ..... 16 L’allarme antiaereo (da La storia di Elsa Morante) .............. 20 Percorsi di lettura ............................................................... 25

Sezione II - La campagna italiana di Russia. L a ritirata Nelle trincee, lungo il Don (da Centomila gavette di ghiaccio di Giulio Bedeschi) ................... 30 Il caposaldo (da Il sergente nella neve di Mario Rigoni Stern) .... 33 Il ripiegamento (da Centomila gavette di ghiaccio di Giulio Bedeschi) ................... 37 La sacca (da Il sergente nella neve di Mario Rigoni Stern) ......... 40 Percorsi di lettura ............................................................... 44

Sezione III - L’occupazione tedesca in Italia. Eccidi e stragi La gatta di Agnese (da L’Agnese va a morire di Renata Viganò) 51 La grande ingiustizia (da L’armadio della vergogna di Franco Giustolisi) ......................... 58 Testimonianza di Anna Rosa Nanetti (da I bambini del ’44 di Anna Rosa Nanetti) ................................. 61 Testimonianza di Enrico Pieri (da I bambini ricordano di Oliviero Toscani) ............................... 67 Percorsi di lettura ............................................................... 70

Sezione IV - La Resistenza I partigiani (da Il sentiero dei nidi di ragno di Italo Calvino) ...... 76 Attacco e rappresaglia (da Uomini e no di Elio Vittorini) ...... 81 L'operaio (da Uomini e no di Elio Vittorini) ............................ 86 La staffetta (da Pane nero di Miriam Mafai) .......................... 90 Percorsi di lettura ............................................................... 94


Indice

Sezione V - La Shoah Sul fondo (da Se questo è un uomo di Primo Levi) ................... 101 Lo sdoppiamento, forma di resistenza (da La colpa di essere nati di Liliana Segre) ................................. 106 La fatica e il significato del testimoniare (da Sonderkommando Auschwitz di Shlomo Venezia) .................. 111 Giorgio Perlasca, Giusto tra le nazioni (da Perlasca, il silenzio del Giusto) ............................................. 114 Percorsi di lettura ............................................................... 118

Sezione VI - Le foibe Foibe e infoibati (da Foibe di Raoul Pupo e Roberto Spazzali) 124 Sopravvissuti alle foibe: Giovanni Radeticchio (da Foibe di Raoul Pupo e Roberto Spazzali) ............................... 128 Sopravvissuti alle foibe: Mafalda Codan (da Una grande tragedia dimenticata di Giuseppina Mellace) ...... 130 Percorsi di lettura ............................................................... 133

Sezione VII - La Liberazione Cronaca della Liberazione di Roma (da Roma 1943 di Paolo Monelli) .............................................. 138 II Corpo d'armata polacco (da Le origini del II Corpo d’armata polacco di Giuseppe Campana) 143 La Liberazione (da Pane nero di Miriam Mafai) .................... 149 Percorsi di lettura ............................................................... 153

Focus Prima e seconda guerra mondiale a confronto ............ 155 Dossier Intervista all’illustratrice .............................................. 158 Le illustrazioni: spunti didascalici e di riflessione ...... 159


Introduzione La seconda guerra mondiale scoppia il giorno 1 settembre 1939 con l’attacco alla Polonia da parte della Germania. La causa fondamentale del conflitto è da ricercarsi nell’aggressività nazista e negli obiettivi di Hitler: ottenere la piena autonomia della Germania sul piano economico, conquistare la supremazia in Europa e nel mondo, attuare lo sterminio degli ebrei. Fin da subito la guerra si caratterizza come conflitto globale perché coinvolge quasi tutti gli stati indipendenti del mondo. I due schieramenti contrapposti sono: le potenze dell’Asse: Germania e Italia (cui si aggiungono il Giappone e altri stati satelliti) e gli stati alleati dell’Intesa (Gran Bretagna, Francia con il sostegno di altre nazioni e dal 1941 in poi di Unione Sovietica e Stati Uniti). A partire dal settembre 1939, con una guerra-lampo, Hitler conquista Polonia, Danimarca, Norvegia, Belgio, Olanda, Lussemburgo fino ad arrivare in Francia. Fallisce invece il piano di attaccare l’Inghilterra. Nel giugno del 1940 l’Italia di Mussolini scende in campo a fianco di Hitler. Gli eventi più significativi del 1941 sono l’attacco tedesco alla Russia con l’Operazione Barbarossa e quello giapponese alla flotta degli Stati Uniti nel porto di Pearl Harbor, nelle Hawaii, costringendo così il governo statunitense all’intervento. Nel 1942-43 gli eserciti dell’Asse vengono fermati su quasi tutti i fronti, tra cui quello in Africa a El Alamein. Nel luglio del 1943 le truppe angloamericane sbarcano in Sicilia dando inizio alla liberazione della penisola, con il supporto dell’azione partigiana. Lo sbarco alleato in Normandia del giugno 1944 e l’avanzata russa da est stringono ben presto la Germania in una morsa mortale. Liberata l’Italia, occupata Berlino, mor5


Introduzione

ti Mussolini e Hitler, l’unico stato a restare in guerra è il Giappone, che viene piegato nell’agosto del 1945 con le due bombe atomiche di Hiroshima e Nagasaki. Nel 1945, alla fine della lunga guerra, vinta dalle potenze alleate contro quelle dell’Asse, si ridisegna la geografia politica mondiale. La guerra sancisce la fine dell’egemonia europea. Da essa infatti escono vittoriosi Stati Uniti e Unione Sovietica, paesi extraeuropei che domineranno il mondo nella seconda metà del XX secolo, durante i quaranta anni di guerra fredda.

Cronologia

1939 22 maggio: Germania e Italia firmano il Patto d’Acciaio, che prevede un’alleanza sia difensiva sia offensiva tra i due paesi. 23 agosto: Germania e URSS stipulano un patto di non aggressione (denominato Ribbentrop-Molotov dal nome dei rispettivi ministri degli Esteri) che consente alla prima di espandersi verso ovest senza doversi preoccupare della frontiera ad est e alla seconda di guadagnare territori e tempo per i propri preparativi militari. 1 settembre: Truppe tedesche invadono la Polonia dando inizio alla seconda guerra mondiale. L’Italia dichiara la propria non belligeranza, cioè il suo stato di attesa e di preparazione al conflitto. 3 settembre: Gran Bretagna e Francia dichiarano guerra alla Germania. Fine settembre/primi di ottobre: Dopo la capitolazione della Polonia, il territorio viene occupato e diviso tra Germania e URSS. 30 novembre: Truppe russe attaccano la Finlandia, che ha rifiutato alcune rettifiche della linea di confine.

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Cronologia

1940 Marzo: La Finlandia, che ha resistito all’invasione, deve cedere alle richieste russe, ma rimane indipendente. 9 aprile: La Germania attacca e occupa Danimarca e Norvegia. 10 maggio: Le truppe tedesche, violando la neutralità dei piccoli stati confinanti, invadono Belgio, Olanda, Lussemburgo e avanzano vittoriose verso la Francia. 29 maggio-4 giugno: Le truppe britanniche, appena sbarcate sul continente, sono accerchiate da quelle germaniche e costrette a reimbarcarsi a Dunkerque. 10 giugno: L’Italia entra in guerra a fianco della Germania. 14 giugno: Le truppe tedesche entrano a Parigi. 22 giugno: Il nuovo governo francese conservatore, guidato dal maresciallo Pétain, firma l’armistizio con la Germania. Inizi di luglio: Hitler dà il via alla guerra contro l’Inghilterra (Operazione Leone Marino) con l’impiego della Luftwaffe, l’aviazione tedesca, contrastata dal sistema di rilevazione radar britannico e dall’impiego dei caccia della Royal Air Force. Luglio: La flotta italiana in azione nel Mediterraneo viene sconfitta da quella inglese. Settembre: L’esercito italiano impegnato in Africa settentrionale contro i britannici non può proseguire la sua azione di attacco dalla Libia per mancanza di mezzi. Il Giappone, con il Patto Tripartito, si lega ai destini politici e militari di Germania e Italia. Ad esso aderiranno anche Romania, Ungheria e Slovacchia. 28 ottobre: Le truppe italiane dall’Albania attaccano la Grecia. Fine novembre: L’esercito greco respinge quello italiano in Albania. Dicembre: L’esercito inglese sconfigge quello italiano in Africa settentrionale conquistando parte della Libia. 7


Cronologia

1941 6 aprile: L’Africa orientale italiana sta per cadere in mano agli inglesi. Aprile: L’arrivo in Africa settentrionale, a partire dal mese di marzo, di truppe tedesche guidate dal generale Rommel a sostegno di quelle italiane, consente la riconquista della Libia da parte dell’Asse. I tedeschi intervengono anche nei Balcani occupando Bulgaria, Iugoslavia, Grecia e l’isola di Creta, costringendo al ritiro le truppe inglesi. 22 giugno: Hitler dà il via all’Operazione Barbarossa attaccando l’URSS, con il supporto del Corpo di spedizione italiano, riuscendo ad avanzare rapidamente verso Mosca. Luglio: I giapponesi invadono l’Indocina francese. Primi di ottobre: Le truppe tedesche vengono bloccate a pochi chilometri da Mosca anche a causa dell’avanzare del maltempo. 7 dicembre: I giapponesi attaccano con la loro aviazione la flotta statunitense a Pearl Harbor, nelle Hawaii, determinando l’entrata in guerra degli USA. Dicembre: I russi lanciano la loro prima controffensiva contro le forze italotedesche. La campagna di Russia diviene una guerra di logoramento. Inverno: Con l’ingresso in guerra degli USA, i bombardamenti aerei sugli stati europei vengono attuati su scala più ampia. Hitler dà il via alla Soluzione finale del problema ebraico con la deportazione di milioni di ebrei nei campi di concentramento. Nei territori europei, progressivamente occupati dai tedeschi, nascono movimenti resistenziali.

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Cronologia

1942 1 gennaio: I rappresentanti di 26 paesi firmano a Washington la Carta Atlantica impegnandosi a lottare contro il Patto Tripartito e a non concludere armistizi separatamente. Gennaio-Aprile: I giapponesi si espandono negli Oceani Pacifico e Indiano conquistando Filippine, Malesia e Birmania britanniche, Indonesia Olandese. Maggio-giugno: La flotta statunitense sconfigge i giapponesi nelle battaglie del Mar dei Coralli e delle Isole Midway. Agosto: Prosegue la controffensiva statunitense sui mari per riconquistare la base di Guadalcanal. Sul fronte russo i tedeschi iniziano l’assedio di Stalingrado. Fine ottobre: Il generale Montgomery, comandante delle truppe britanniche, lancia la controffensiva contro le truppe italotedesche nel deserto del Nord Africa, conseguendo la vittoria a El Alamein. Novembre: Gli Alleati sbarcano con un loro contingente in Algeria e Marocco. Sul fronte russo la battaglia di Stalingrado porta all’accerchiamento delle truppe italotedesche.

1943 Gennaio: Sul fronte russo inizia la drammatica ritirata delle truppe italogermaniche. 10 luglio: Gli Alleati sbarcano in Sicilia. 25 luglio: Il Gran Consiglio del fascismo sfiducia il Duce e chiede al re di assumere il potere militare. Il re Vittorio Emanuele III licenzia e fa arrestare Mussolini, nomina capo del governo il generale Badoglio. 9


Cronologia

Luglio: Sul fronte russo i sovietici avanzano a ovest. 8 settembre: Viene reso noto l’armistizio firmato dall’Italia con gli Alleati. Il re e il governo si rifugiano a Brindisi sotto la protezione angloamericana. 12 settembre: Mussolini viene liberato a Campo Imperatore dai paracadutisti tedeschi e dà vita, pochi giorni dopo, alla Repubblica Sociale Italiana, con capitale Salò, sul lago di Garda, sotto la protezione tedesca. Autunno: Si organizza la Resistenza italiana contro i nazifascisti. Gli Alleati si attestano sulla Linea Gustav. Novembre-dicembre: Conferenza di Teheran. Roosevelt, Stalin e Churchill si incontrano e concordano lo sbarco di truppe alleate in Francia nella primavera del 1944. 1944 Primavera: Riprende l’avanzata alleata in Italia centrale e il movimento della Resistenza italiana si rafforza. Maggio: Si intensificano i bombardamenti aerei angloamericani sulla Germania. 6 giugno: Gli Alleati sbarcano in Normandia. Giugno: I partigiani liberano Iugoslavia e Grecia. 20 luglio: Viene compiuto, da parte della Resistenza tedesca, l’attentato, non riuscito, contro Hitler. 25 agosto: Le truppe angloamericane entrano a Parigi, già liberata dai partigiani. Agosto: Romania e Bulgaria abbandonano l’alleanza con l’Asse. Ottobre: Finlandia e Ungheria chiedono l’armistizio all’URSS. Autunno: L’avanzata alleata in Italia si blocca sulla Linea gotica. 10


Cronologia

1945 Gennaio: Riprende l’offensiva alleata sui vari fronti (occidentale, orientale e italiano). 27 gennaio: I russi, dopo aver conquistato Varsavia, liberano il campo di concentramento di Auschwitz. Febbraio: Si tiene in Crimea la conferenza di Yalta nel corso della quale viene decisa la riorganizzazione politica e territoriale dell’Europa dopo la guerra. L’URSS si impegna ad entrare in guerra contro il Giappone. 22 marzo: Le truppe angloamericane superano il fiume Reno e avanzano in Germania. 23 aprile: Le truppe sovietiche raggiungono Vienna. 25 aprile: L’Italia viene liberata dal nazifascismo a seguito dell’insurrezione generale partigiana nell’Italia settentrionale. 28 aprile: Mussolini, in fuga verso la Svizzera, viene arrestato e fucilato dai partigiani italiani. 30 aprile: Mentre i russi entrano a Berlino, Hitler si suicida nel suo bunker assieme ai suoi più stretti collaboratori. 7 maggio: La Germania firma la resa con gli Alleati. Estate: Prosegue l’offensiva statunitense contro il Giappone. 6 agosto: Gli Stati Uniti sganciano la prima bomba atomica su Hiroshima. 9 agosto: La seconda bomba atomica colpisce Nagasaki. 2 settembre: Il Giappone firma la resa senza condizioni con gli Alleati. Si conclude la seconda guerra mondiale.

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Sezione I

L’Italia in guerra Il 10 giugno 1940, affacciandosi da Palazzo Venezia, alle ore 18.15, Benito Mussolini comunica l’entrata in guerra dell’Italia alla folla radunatasi già a partire dalle 16.30. Sin dalla mattina il discorso del Duce è stato annunciato nella Capitale, nelle città e nei paesi attraverso giornali, volantini, manifesti e altoparlanti. Si è consapevoli che è arrivato il giorno decisivo; se ne attende solamente la conferma. Di seguito viene riportato il discorso di Mussolini nella versione pubblicata il giorno dopo, martedì 11 giugno, da “Il Popolo d’Italia”, organo del Partito Nazionale Fascista dal 1922.

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Popolo italiano, corri alle armi! da “Il Popolo d’Italia”, martedì 11 giugno 1940 Combattenti di terra, di mare e dell’aria, Camicie nere della Rivoluzione e delle Legioni, uomini e donne d’Italia, dell’Impero e del Regno d’Albania, ascoltate! Un’ora segnata dal destino batte nel cielo della nostra patria (acclamazioni vivissime). L’ora delle decisioni irrevocabili. La dichiarazione di guerra è già stata consegnata (acclamazioni, grida altissime di guerra, guerra) agli ambasciatori di Gran Bretagna e di Francia. Scendiamo in campo contro le democrazie plutocratiche e reazionarie dell’Occidente, che in ogni tempo hanno ostacolato la marcia e spesso insidiato l’esistenza medesima del popolo italiano. Alcuni lustri della storia più recente si possono riassumere in queste frasi: promesse, minacce, ricatti e alla fine, quale coronamento dell’edificio, l’ignobile assedio societario di cinquantadue stati. La nostra coscienza è assolutamente tranquilla (applausi). Con voi il mondo intero è testimone che l’Italia del Littorio ha fatto quanto era umanamente possibile per evitare la tormenta che sconvolge l’Europa. Ma tutto fu vano. […] Oramai tutto ciò appartiene al passato. Se noi oggi siamo decisi ad affrontare i rischi ed i sacrifici di una guerra, gli è che l’onore, gli interessi, l’avvenire ferreamente lo impongono, poiché un grande popolo è veramente tale se considera sacri i suoi impegni e se non evade dalle prove supreme che determinano il corso della storia. Noi impugniamo le armi per risolvere, dopo il problema risolto delle nostre frontiere continentali, il problema delle nostre frontiere marittime, noi vogliamo spezzare le catene 14


Popolo italiano, corri alle armi!

di ordine territoriale e militare che ci soffocano nel nostro mare poiché un popolo di 45 milioni di anime non è veramente libero se non ha libero accesso all’oceano. Questa lotta gigantesca non è che una fase dello sviluppo logico della nostra Rivoluzione: è la lotta dei popoli poveri e numerosi di braccia contro gli affamatori che detengono ferocemente il monopolio di tutte le ricchezze e di tutto l’oro della terra; è la lotta dei popoli fecondi contro i popoli isteriliti e volgenti al tramonto; è la lotta tra due secoli e due idee. […] ITALIANI! In una memorabile adunata, quella di Berlino, io dissi che secondo le leggi della morale fascista, quando si ha un amico si marcia con lui fino in fondo (Duce, Duce, Duce!). Questo abbiamo fatto e faremo con la Germania, col suo popolo, con le sue meravigliose forze armate. In questa vigilia di un evento di portata secolare rivolgiamo il nostro pensiero alla Maestà del Re Imperatore (la moltitudine prorompe in grandi acclamazioni all’indirizzo di Casa Savoia) che, come sempre, ha interpretato l’anima della Patria. E salutiamo alla voce il Führer, il Capo della grande Germania alleata (il popolo acclama lungamente all’indirizzo di Hitler). L’Italia proletaria e fascista è per la terza volta in piedi, forte, fiera e compatta come non mai (la moltitudine grida con una sola voce: sì). La parola d’ordine è una sola, categorica e impegnativa per tutti. Essa già trasvola ed accende i cuori dalle Alpi all’Oceano Indiano: VINCERE! (Il popolo prorompe in altissime acclamazioni) E vinceremo! Per dare finalmente un lungo periodo di pace con la giustizia all’Italia, all’Europa, al mondo. POPOLO ITALIANO! Corri alle armi e dimostra la tua tenacia, il tuo coraggio, il tuo valore! 15


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Sezione VII

La Liberazione La Liberazione dell’Italia dal nazifascismo, avvenuta il 25 aprile 1945, è resa possibile grazie al concorso di esercito alleato e Resistenza italiana. Gli Alleati sbarcano in Sicilia il 9 luglio 1943 forti di due armate: la 8a Armata britannica, guidata dal generale Montgomery, e la 7a armata statunitense guidata dal generale Patton. Responsabile dell’operazione il generale Eisenhower, responsabile delle operazioni sul campo il generale Alexander. L’azione delle forze alleate in Sicilia contro le armate italo tedesche prosegue vittoriosa fino al 17 agosto. Il 3 settembre iniziano i primi sbarchi in Calabria; il 9 è effettuato quello a Salerno mentre truppe britanniche occupano Taranto. La controffensiva tedesca, guidata dal generale Kesserling, ostacola l’avanzata degli Alleati, che comunque liberano Napoli il 1° ottobre, e il fronte si attesta per tutto l’inverno sulla linea Gustav, che va dalla foce del Garigliano, tra Campania e Lazio, fino ad Ortona, in Abruzzo. Intanto il 22 gennaio 1944 avviene lo sbarco ad Anzio di truppe alleate contrastate nella loro avanzata verso Roma dall’artiglieria tedesca. Dopo le battaglie di Cassino e la riorganizzazione delle forze alleate, nel mese di maggio viene sfondata la linea Gustav e il 5 giugno liberata Roma. Il fronte si sposta sulla linea Albert e poi, anche grazie all’avanzata sul versante adriatico del II Corpo d’armata polacco, sulla Linea Gotica (tra Rimini e La Spezia). Qui l’offensiva alleata si blocca per alcuni mesi. È il momento in cui si viene anche a creare tensione tra il generale Alexander, il governo di unità nazionale italiano retto da Bonomi, e la Resistenza, invitata dal graduato statunitense a sospendere le sue operazioni su vasta scala. Il contrasto viene però superato e nella primavera del 1945 la ripresa dell’avanzata alleata, unita all’insurrezione resistenziale, porta alla Liberazione del Nord Italia e alla fine del nazifascismo.

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Cronaca della Liberazione di Roma da Roma 1943 di Paolo Monelli Paolo Monelli (1891-1984), giornalista, scrittore e militare italiano, fin da giovane collabora a “Il Resto del Carlino”. Partecipa come volontario alla prima guerra mondiale, successivamente collabora con “La Stampa”, il “Corriere della Sera” e poi “La Gazzetta del Popolo”. Partecipa alla seconda guerra mondiale in qualità di corrispondente di guerra. Dopo l’8 settembre diventa antifascista e prosegue la propria attività di corrispondente al seguito del Corpo Italiano di Liberazione. Dopo la guerra riprende la carriera di giornalista prima a “La Stampa” e poi al “Corriere della Sera” e scrive varie opere di narrativa; si dedica anche al cinema. Da Roma 1943, pubblicato per la prima volta nel 1945, sono tratte le pagine che seguono: la cronaca della Liberazione di Roma vissuta in prima persona dall’autore.

Improvvisamente, il pomeriggio del 31, le cose precipitano. Gli abitanti delle case lungo i viali Margherita, Liegi, Parioli, lungo il Corso e la via Flaminia, vedono passare in fila ininterrotta salmerie2, cannoni, carri armati, autocarri che si dirigono verso settentrione. La gente guarda, assiepata sui marciapiedi, non osa pensare che sia vero. Sfilano per tutto quel pomeriggio, per tutta la notte Del 3: si tratta del 3 giugno 1944, il giorno che precede la liberazione

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di Roma.

Salmerie: il carico, le dotazioni, i materiali trasportati al seguito di un

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reparto di truppa.

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Cronaca della Liberazione di Roma

e il giorno seguente; pezzi d’artiglieria d’ogni calibro; carri colmi di roba rubata, attrezzi, macchine da cucire, biciclette, carrozzine per bambini, poltroncine di cinematografo, tavoli, letti, materassi, sacchi gonfi; autocarri stipati di soldati sporchi, laceri, molti macchiati di sangue, la faccia annerita, gli occhi perduti. Sfilano, con un rumoreggiare continuo, paracadutisti, carristi della Göring3, SS, granatieri, artiglieri, soldati dei servizi, con una disciplina meccanica e spasmodica, le armi puntate contro la strada, contro le finestre. Sanno che traversano una città nemica, che nessun augurio li accompagna, nessun sorriso di ragazza, nessuna voce di pietà per la sciagura. Qualche spavaldo tende il pugno, minaccia con l’arma, grida qualcosa; ma i più hanno facce di legno, occhi che non guardano. Vedo un autocarro fermarsi a metà di viale Parioli, due o tre soldati ne discendono per dissetarsi ad una fontanella; hanno il viso e le mani strinate4 dal fuoco della battaglia, i tratti tirati, pestati dalla fatica. Sono giovanissimi, hanno chiari e freschi occhi, capelli leggeri. Come vorrebbero un po’ di compassione, di simpatia umana intorno, forse anche, – sono così giovani, – un po’ d’ammirazione perché escono dal combattimento mortale. Si danno da fare perché qualcuno gli rivolga la parola, danno spettacolo di braccia e collo nudo, di lavacri5 al viso e alle gambe, si chiamano l’un l’altro con voci acute, dicono Della Göring: divisione costituita da Hermann Göring nel 1933 per

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combattere le attività delle formazioni comuniste, poi utilizzata durante la seconda guerra mondiale su vari fronti tra cui quello italiano, dove diviene tristemente nota a causa degli atti di violenza perpetrati dai suoi reparti contro la popolazione civile. 4 Strinate: bruciate, seccate. 5 Lavacri: bagni ristoratori.

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PERCORSI DI LETTURA COMPRENSIONE E PRODUZIONE

1 Ordina cronologicamente, inserendo il numero nella casella a sinistra, gli eventi legati alla liberazione di Roma, di cui parla il brano di Paolo Monelli, che ti vengono forniti di seguito in ordine sparso. A partire dalla sera, generali, gerarchi, direttori di giornali iniziano anche loro a prendere la fuga. Alcuni carri armati inglesi o americani sfilano tra gli applausi. La bandiera viene issata sulla torretta del carro armato. La ritirata prosegue anche la mattina del 4. Due ragazze porgono la bandiera tricolore al soldato alleato. La sera si sentono scoppi di combattimento vicinissimi. Il pomeriggio del 3 giugno i tedeschi cominciano a ritirarsi da Roma dirigendosi verso nord. In localitĂ La Storta (il pomeriggio del 4 giugno) i tedeschi si disfano di 14 prigionieri politici, uccidendoli.

2 I tedeschi in fuga da Roma portano con sĂŠ il materiale piĂš vario che hanno depredato dagli edifici pubblici e dalle abitazioni. Trascrivi gli oggetti che vengono menzionati. .......................................................................................................................... .......................................................................................................................... .......................................................................................................................... .......................................................................................................................... .......................................................................................................................... .......................................................................................................................... .......................................................................................................................... .......................................................................................................................... .......................................................................................................................... ..........................................................................................................................

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PERCORSI DI LETTURA

Sezione I – L'Italia in guerra

3 Individua e trascrivi sul quaderno gli aggettivi (e i nomi cui essi si riferiscono) che l’autore usa per descrivere la fatica e il disorientamento dei soldati nemici in ritirata. 4 Prendi ora in esame l’ultimo brano, tratto da Pane nero di Miriam Mafai, e ricostruisci, con le informazioni date dal testo, le ultime giornate di Mussolini. .......................................................................................................................... .......................................................................................................................... .......................................................................................................................... ..........................................................................................................................

5 Come avviene la liberazione di Genova e di Torino? Di quanti uomini possono disporre i Comitati di Liberazione Nazionale nelle due città? .......................................................................................................................... .......................................................................................................................... .......................................................................................................................... .......................................................................................................................... PER APPROFONDIRE

1 Ricerca informazioni sull’esecuzione, avvenuta in località La Storta il 4 giugno 1944, dei 14 prigionieri prelevati nel carcere di via Tasso dai tedeschi in fuga da Roma. Annota i nomi delle vittime, alcune brevi informazioni biografiche, il ruolo svolto nella lotta contro il nazifascismo. 2 Ricerca nel tuo manuale di storia e nel web pagine di giornali e immagini riferite al 25 aprile e 1 maggio 1945. Soffermati in particolare sui titoli dei giornali, sulle parole utilizzate per mettere in risalto la notizia della liberazione dal nazifascismo, osserva le immagini e descrivi ciò che rappresentano.

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Arrivederci Fratello

Prima e seconda guerra mondiale a confronto La seconda guerra mondiale è, più della prima, una guerra globale, in quanto coinvolge la maggior parte delle nazioni del mondo in qualità o di belligeranti o di stati occupati da parte di altre potenze. Lo scenario si amplia anche perché le aree di conflitto non sono solamente in territorio europeo: si combatte infatti nell’Oceano Pacifico, Atlantico e Indiano, in Africa e in Asia con uno schieramento imponente di uomini e mezzi. Francia e Inghilterra, cui poi si aggiungono Russia e Stati Uniti più vari altri stati minori, sono ancora una volta coalizzate insieme come nel 1914-1918 contro la Germania di Hitler. A fianco di quest’ultima scendono in campo l’Italia di Mussolini (che invece nella Grande Guerra si è schierata con le potenze dell’Intesa) e il Giappone (nel conflitto precedente anch’esso contro gli Imperi centrali), oltre a vari altri alleati. La prima guerra mondiale scoppia a causa del nazionalismo, della politica di potenza delle maggiori nazioni europee e delle loro aspirazioni economiche: accaparrarsi nuovi mercati e fonti di materie prime, modificare (per la Germania) a proprio vantaggio la spartizione coloniale, proseguire la politica militaristica nell’interesse delle industrie belliche.

Azione di paracadutisti tedeschi durante la seconda guerra mondiale.

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Titolo

Truppe tedesche.

Nel secondo conflitto, invece, come è già stato indicato a pag. 5, la responsabilità è ascrivibile anzitutto e soprattutto alla politica di conquista e di aggressione della Germania di Hitler. La tecnologia bellica utilizzata nel 1939-1945 è decisamente evoluta rispetto al passato. Nella prima guerra mondiale l’aereo è stato usato quasi esclusivamente come mezzo di ricognizione; ora invece i cosiddetti “caccia”, aerei piccoli e veloci, vengono impiegati per l’abbattimento di velivoli nemici. È soprattutto l’uso dell’aereo, unito a quello del carro armato, a far nascere la nuova tattica militare, divenuta nota come “guerra lampo”, consistente nell’attacco e nello sfondamento delle linee nemiche con bombardamenti aerei, seguiti immediatamente dall’arrivo delle forze corazzate di terra. Gli aerei bombardano sia le retrovie del nemico, per impedire l’arrivo di nuove truppe, sia le città e la popolazione civile per seminare il panico. I bombardamenti provocano molti morti fra i civili e immani distruzioni.

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