LE Monografie
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ivi t t e i b o i l g Griglie de evazione il Griglie di r ealtĂ ir Compito d Coding Verifiche
A V I T T A A Z N A N I D A T T I CON C
LE MONOGRAFIE SPIGA Geografia 5 Testi: Marilena Cappelletti, Angelo De Gianni Responsabile editoriale: Mafalda Brancaccio Coordinamento, redazione e revisione: Studio ESSE, Firenze Responsabile di produzione: Francesco Capitano Progetto grafico: Ardesia di Barbara Barucci, Firenze Impaginazione: Fotocomp s.r.l., Palermo Illustrazioni: Bluedit, Anna Pilotto Copertina: A COME APE studio, di Alessia Zucchi Referenze iconografiche: Shutterstock, Archivio Spiga Stampa: Tecnostampa - Pigini Group Printing Division Loreto – Trevi 19.83.501.0 Per esigenze didattiche i testi sono stati quasi tutti ridotti e/o adattati. L’editore è a disposizione degli aventi diritto per eventuali omissioni o inesattezze nella citazione delle fonti.
Tutti i diritti riservati © 2019 ELI • La Spiga Edizioni Tel. 071 750701 info@elilaspigaedizioni.it
LE Monografie
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A V I T T A A Z N A N I D A T T CON CI
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INDICE Introduzione. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3
GEOGRAFIA Griglia degli obiettivi e delle attività. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 5 L’Italia fisica .. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6 L’Italia politica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 10 Lo Stato italiano . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 13 Ipotesi di lavoro per l’insegnante . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 25 Le regioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 27 L’Europa . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 67 Organismi internazionali .. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 73 Verifiche finali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 76 Griglia per la rilevazione del raggiungimento degli obiettivi . . . . . . . . . . . . . 80 CODING . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . COMPITO DI REALTA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
81 86
CITTADINANZA Griglia degli obiettivi e delle attività. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 87 L’ambiente . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 88 La Costituzione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 91 Cittadini del mondo .. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 93 Griglia per la rilevazione del raggiungimento degli obiettivi . . . . . . . . . . . . . 96
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introduzione
Questa monografia è articolata in due percorsi: Geografia e Cittadinanza. Ogni percorso è aperto da una ”griglia degli obiettivi e delle attività” che riporta, per ogni scheda, l’obiettivo specifico e la descrizione dell’attività proposta. Il percorso di Geografia è corredato da alcune pagine di ”Ipotesi di lavoro per l’insegnante”, con spunti metodologici e didattici sull’uso delle schede, da una sezione di ”verifiche finali”, da un’attività di coding e da un compito di realtà. A conclusione di ogni percorso è presente una ”griglia per la rilevazione del raggiungimento degli obiettivi” compilabile dal docente.
GEOGRAFIA Lo studio della Geografia passa dallo spazio vicino, in cui il bambino è immerso quotidianamente, a spazi più lontani, ad ambienti costituiti da aspetti diversi, come quelli morfologici, climatici, antropici, floro-faunistici, per cominciare a cercare e a scoprire i collegamenti tra essi esistenti. Diventa importante guidare il bambino verso la consapevolezza che gli elementi di un ambiente sono strettamente interdipendenti tra loro, tanto da influenzarsi reciprocamente, e che il loro equilibrio è l’unica garanzia perché quell’ambiente resti integro. Fare Geografia, quindi, non significa solo considerare gli elementi fisici di un territorio, ma correlarli agli aspetti storici, economici, tecnici, culturali che lo costituiscono, in un percorso interdisciplinare coinvolgente. Il percorso da effettuare insieme agli alunni deve far comprendere che studiare Geografia significa conoscere la realtà contemporanea individuando le connessioni tra aspetti naturali e antropici, tra territorio e economia. Lo studio delle regioni italiane deve presupporre quindi la loro conoscenza sia territoriale sia antropica; deve portare gli alunni a capire come territorio, clima e attività umane siano un tutt’uno e si influenzino reciprocamente in un rapporto che sarà maggiormente virtuoso nella misura in cui l’uomo si muoverà nell’ambiente con la giusta saggezza. L’obiettivo è di sviluppare nell’alunno il pensiero geografico, cioè la capacità di orientarsi e di collocarsi, anche mentalmente, in uno spazio, attraverso la lettura del paesaggio, la sua spiegazione e la sua rappresentazione attraverso la cartografia. L’utilizzo delle carte fisiche, politiche, tematiche contribuirà alla creazione di mappe mentali, obiettivo importante per “muoversi” nello spazio geografico. Quasi naturale diventa allargare il discorso a uno spazio geografico più ampio, quello dell’Europa, in cui andare a riconoscersi per una crescita personale che ha come obiettivo di fondo quello di formare “cittadini del mondo consapevoli, autonomi, responsabili e critici”, capaci di sentirsi parte integrante dell’ambiente e di progettare l’oggi con uno sguardo al futuro. La presente monografia riprende inizialmente le conoscenze dell’Italia fisica affrontate nel corso della classe quarta, per poi proiettarsi nella presentazione dell’Italia politica, con uno sguardo anche all’apparato amministrativo che supporta la funzionalità dello Stato italiano, sia a livello locale sia a livello nazionale. Da una breve storia della formazione dello Stato italiano, si passa alla presentazione di alcuni articoli della Costituzione e all’analisi di alcune caratteristiche della nostra nazione: la lingua, la popolazione, la densità di popolazione, le vie di comunicazione, per rendere concretamente l’idea di una Geografia che è fatta anche di connessioni interdisciplinari.
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introduzione Per la presentazione delle regioni si è scelto di proporre un percorso completo su cinque regioni dislocate in punti diversi della penisola. Una prima pagina di studio servirà a trarre le informazioni utili a conoscere la regione nei suoi aspetti più significativi; le due pagine successive forniranno invece uno schema in cui inserire le informazioni tratte non solo dalla pagina di presentazione, ma anche attraverso ricerche su altri supporti: sussidiario delle discipline, Internet, atlante… La pagina che segue sarà un’ulteriore approfondimento della conoscenza della regione, poiché offrirà informazioni specifiche su attività lavorative, bellezze naturali o artistiche, manifestazioni folcloristiche, leggende… Per ognuna delle altre quindici regioni, viene presentata solo la pagina di approfondimento, che può essere di stimolo per una ricerca specifica di informazioni da utilizzare per completare lo schema, del quale viene proposta una copia senza specifici riferimenti regionali e quindi fotocopiabile. Alla fine del percorso sullo studio delle regioni, due pagine di attività vogliono fornire una prima valutazione delle conoscenze sulle province, sui capoluoghi di regione e sulla loro collocazione, proposte in forma giocosa. Dall’Italia si passa poi a una visione generale dell’Europa nell’aspetto fisico e politico e all’Unione Europea con le sue finalità, la sua storia e i suoi simboli. Il testo fa un uso ricorrente delle cartine mute, in modo che nell’alunno sia favorita la costruzione di mappe mentali relative al territorio cui si fa riferimento. Le schede sono strutturate in modo graduale; richiedono all’alunno di operare scelte, di fare confronti, di stabilire relazioni fra elementi, di mettere in gioco le sue competenze, di approfondire tematiche di interesse comune.
CITTADINANZA Il percorso di Cittadinanza proposto è dedicato all’ambiente, alla Costituzione italiana e agli organismi politici internazionali. La sezione dedicata all’ambiente affronta il discorso sul patrimonio naturalistico e storico-artistico della nazione, sottolineando l’importanza della sua tutela per uno sviluppo delle coscienze in tale direzione. La sezione sulla Costituzione è un invito a una conoscenza più approfondita delle leggi fondamentali del nostro Stato. Alcune pagine sull’Unione Europea e sull’ONU aprono ulteriori possibilità di conoscenze e permettono di uscire dal territorio nazionale per affrontare problematiche mondiali.
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Geografia
griglia degli obiettivi e delle attivita
SCHEDA
OBIETTIVI SPECIFICI
ATTIVITÀ
1-2-3-4
Conoscere il territorio italiano.
Analisi di cartine fisiche e individuazione di informazioni.
5
Conoscere i momenti significativi della nascita dello Stato italiano.
Lettura di testi e di cartine geo-storiche.
6
Conoscere lo Stato italiano.
Ricerca di informazioni sull’Italia politica.
7
Conoscere l’organizzazione dello Stato italiano.
Individuazione dei poteri dello Stato, di chi li esercita e delle rispettive funzioni.
8
Conoscere alcuni articoli della Costituzione italiana.
Lettura e analisi di alcuni articoli della Costituzione con successive riflessioni.
9
Conoscere i simboli dello Stato italiano.
Analisi dei simboli dello Stato e riflessione sui loro significati.
10
Conoscere funzioni e compiti della regione.
Individuazione di informazioni in un testo.
11
Conoscere funzioni e compiti della provincia.
Individuazione di informazioni in un testo.
12
Conoscere funzioni e compiti del comune.
Individuazione di informazioni in un testo.
13
Conoscere gli Stati esteri in Italia.
Localizzazione di territori particolari sulla cartina e analisi delle loro caratteristiche politiche.
14-15-16
Conoscere la popolazione italiana.
Analisi di grafici e tabelle per la raccolta di informazioni.
17
Conoscere le realtà linguistiche in Italia.
Analisi di testi, interviste e riflssioni sulle diverse realtà linguistiche.
18
Conoscere le vie di comunicazione in Italia.
Lettura di un testo informativo e analisi di cartine.
19
Conoscere le regioni italiane.
Individuazione sulla cartina della posizione delle regioni.
Conoscere: • la Valle d’Aosta • il Veneto • la Toscana • la Puglia • la Sicilia • il Piemonte • la Lombardia • la Liguria • il Trentino-Alto Adige • il Friuli-Venezia Giulia • l’Emilia-Romagna • le Marche • l’Umbria • il Lazio • l’Abruzzo • il Molise • la Campania • la Basilicata • la Calabria • la Sardegna
Analisi di cartine geografiche per localizzare la regione e per individuarne le caratteristiche fisiche. Costruzione di grafici e tabelle per visualizzare le informazioni. Lettura e analisi di testi informativi per conoscere attività economiche, tradizioni, feste popolari, leggende, bellezze naturali, monumenti e personaggi celebri. Utilizzo di schemi per la raccolta delle informazioni.
Conoscere province e città metropolitane.
Giochi logici sulle città italiane.
Conoscere il territorio europeo.
Analisi di cartine fisiche e individuazione di informazioni.
56
Conoscere il clima europeo.
Individuazione delle fasce climatiche europee e delle loro caratteristiche.
57-58
Conoscere l’Unione Europea.
Analisi di testi informativi per conoscere la storia, l’organizzazione, le finalità e i simboli dell’Unione Europea.
59
Conoscere le organizzazioni internazionali.
Analisi di dati relativi alle principali organizzazioni internazionali.
60
Conoscere i siti dell’UNESCO in Italia.
Approfondimento sui siti patrimonio dell’umanità sul territorio italiano.
da 20 a 50
51-52 53-54-55
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SCHEDA
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L’Italia fisica • GEOGRAFIA Nome __________________________________ Classe _______ Data ____________
UNO SGUARDO ALL’ITALIA FISICA: MARI E MONTI
Osserva questa carta muta dell’Italia e scrivi al posto giusto i nomi dei mari e delle principali catene montuose.
__________________ __________________
__________________ __________________ __________________
__________________ __________________
Completa. • L’Italia è una _____________ , perché _____________________________________________ ______________________________________________________________________________. • Le Alpi vanno da __________________________ verso ___________________________ ; cominciano dal colle di _____________________ e terminano ___________________. Si dividono in Alpi _____________________ , Alpi ________________________________ e Alpi _____________________ . Le cime più alte sono: __________________________ ______________________________________________________________________________. • Gli Appennini vanno da ____________________ a _____________; cominciano dal Colle di ______________ . Si dividono in Appennini _______________ , _________________ e ________________ . Le cime più alte sono: ____________________________________ ______________________________________________________________________________.
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O.A.: conoscere il territorio italian
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L’Italia fisica • GEOGRAFIA Nome __________________________________ Classe _______ Data ____________
SCHEDA
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UNO SGUARDO ALL’ITALIA FISICA: COLLINE E PIANURE
Osserva questa carta muta dell’Italia e scrivi al posto giusto i nomi delle principali colline e delle principali pianure. __________________
__________________ __________________
__________________ __________________ __________________ __________________ __________________ __________________
__________________
__________________
__________________
Scrivi: • i nomi delle pianure di origine alluvionale: ____________________________________ _______________________________________________________________________________ • i nomi delle pianure di origine vulcanica: ______________________________________ • i nomi delle pianure di sollevamento: ________________________________________ • i nomi delle colline dell’Italia del nord: _________________________________________ _______________________________________________________________________________ • i nomi delle colline dell’Italia del centro: ______________________________________ _______________________________________________________________________________ • i nomi delle colline dell’Italia del sud: _________________________________________ _______________________________________________________________________________
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SCHEDA
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L’Italia fisica • GEOGRAFIA Nome __________________________________ Classe _______ Data ____________
UNO SGUARDO ALL’ITALIA FISICA: FIUMI E LAGHI
Osserva questa carta muta dell’Italia e scrivi al posto giusto i nomi dei fiumi e dei laghi elencati. ______________
______________
______________ ______________ ______________ ______________
______________ ______________ ______________ ______________
Maggiore Lario Garda Trasimeno Bracciano
______________
______________
Po Adda Arno Tevere Volturno Tronto Simeto Tirso
Scrivi:
______________
• alcuni nomi di affluenti del Po: ______________________________________________ _______________________________________________________________________________ • i nomi dei fiumi dell’Italia del nord che non sono affluenti del Po: ____________________ _______________________________________________________________________________
Rispondi. • Quali sono i laghi di origine glaciale? _______________________________________ _______________________________________________________________________________ • Quali sono i laghi di origine vulcanica? _______________________________________ _______________________________________________________________________________ • Che origine hanno gli altri laghi? ____________________________________________ _______________________________________________________________________________
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L’Italia fisica • GEOGRAFIA Nome __________________________________ Classe _______ Data ____________
SCHEDA
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UNO SGUARDO ALL’ITALIA FISICA: ISOLE E GOLFI
Osserva questa carta muta dell’Italia e scrivi al posto giusto i nomi delle principali isole e dei principali arcipelaghi. ______________ ______________
______________
______________
______________
______________
______________
______________ ______________
Rispondi. • Quali sono le isole più estese dell’Italia? ____________________________________ _______________________________________________________________________________ • Quali golfi si affacciano sul mare Adriatico? __________________________________ _______________________________________________________________________________ • Quali sul mar Ligure? _______________________________________________________ • Quali sul mar Tirreno? _______________________________________________________ _______________________________________________________________________________ • Quali sullo Ionio? ___________________________________________________________
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SCHEDA
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L’Italia politica • GEOGRAFIA Nome __________________________________ Classe _______ Data ____________
UN PO’ DI STORIA Il nostro Stato ha uno storia piuttosto recente, avendo conquistato la sua indipendenza solo nel 1861. Prima di quella data esso era diviso in tanti Stati più piccoli, ognuno con un suo governo, con le sue leggi, con la sua lingua e la sua moneta. Ecco la situazione politica della nostra penisola nel 1815: Regno di Sardegna: comprendeva Piemonte, Liguria e Sardegna ed era governato dai Savoia. Regno Lombardo-Veneto: faceva parte dell’Impero Austro-Ungarico ed era governato dagli Austriaci. Granducato di Toscana: era governato da un duca austriaco. Stato pontificio: era governato dal Papa e comprendeva parte dell’Emilia, Marche, Umbria e Lazio. Regno delle due Sicilie: era governato dai Borboni e comprendeva Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia. Alcuni ducati minori, come Parma, Modena, Lucca… erano governati da principi austriaci. Nel 1848-49, il re del Piemonte, Carlo Alberto di Savoia, intraprese una guerra contro gli Austriaci per liberare l’Italia dal loro dominio: la Prima guerra d’indipendenza. Carlo Alberto fu sconfitto e gli Austriaci restarono padroni del Lombardo-Veneto. Suo figlio Vittorio Emanuele II, nel 1859, continuò la politica del padre: scoppiò la Seconda guerra d’indipendenza, nella quale la Francia fu alleata del Piemonte. I Franco-Piemontesi sconfissero più volte gli Austriaci, che, alla fine, cedettero la Lombardia al Piemonte. Contemporaneamente, le popolazioni dell’Emilia e della Toscana, con dei voti popolari, decisero di entrare a far parte del Regno di Sardegna.
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Nel 1860, Giuseppe Garibaldi, popolare eroe che aveva sempre combattuto per la libertà dell’Italia, con 1000 volontari sbarcò in Sicilia e invase il Regno delle due Sicilie. Iniziò così un’avventura incredibile, che lo portò a occupare tutte le regioni dell’Italia meridionale, che egli consegnò al re Vittorio Emanuele II di Savoia, dopo averne cacciato i Borboni. Intanto l’esercito piemontese aveva conquistato le Marche strappandole allo Stato della Chiesa. Grazie a queste conquiste, il 17 marzo 1861, a Torino, si riunì il primo Parlamento italiano, che dichiarò la nascita del Regno d’Italia e proclamò Vittorio Emanuele II primo re d’Italia. Nel 1866, l’Italia partecipò alla guerra che la Prussia combatté contro l’Austria. Alla fine del conflitto, l’Italia ebbe, come alleata dei Prussiani, il Veneto, che si aggiunse alle altre regioni. Il 20 settembre 1870, l’Italia occupò anche lo Stato della Chiesa e così tutta la penisola si trovò libera e riunita sotto la casa dei Savoia.
Alla fine della Prima guerra mondiale (1915-18), entrarono a far parte del Regno d’Italia anche il Trentino e la Venezia Giulia. L’Italia era una monarchia e restò tale fino al 2 giugno 1946, quando, alla fine della Seconda guerra mondiale, al popolo italiano fu chiesto di votare per scegliere tra monarchia e repubblica: gli Italiani, a maggioranza, scelsero la repubblica, costringendo l’ultimo re di Savoia all’esilio. Il passo successivo fu la stesura di una Costituzione adatta ai nuovi tempi da parte di un’Assemblea Costituente. La nuova Costituzione entrò in vigore nel 1948 e vige ancora oggi.
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re i m O.A.: conosce
nificativi della nascita omenti sig dello Sta to italiano.
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SCHEDA
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L’Italia politica • GEOGRAFIA Nome __________________________________ Classe _______ Data ____________
IDENTIKIT DELL’ITALIA
Ricerca i dati richiesti e completa. Superficie: ______________________________ Abitanti: ______________________________ Densità: ______________________________ Lingua ufficiale: ______________________________ Moneta: ______________________________ Capitale: ______________________________ Forma di governo: ______________________________ Suddivisione amministrativa: ______________________________ Bandiera: ______________________________ Inno nazionale: ______________________________
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O.A.: conoscere lo Stato italiano.
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Lo Stato italiano • GEOGRAFIA Nome __________________________________ Classe _______ Data ____________
SCHEDA
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I POTERI DELLO STATO L’Italia è una repubblica democratica, nella quale il potere appartiene al popolo, che lo esercita attraverso suoi rappresentanti eletti con libero voto da tutti gli Italiani che hanno compiuto 18 anni. I rappresentanti eletti dal popolo formano il Parlamento, che è costituito da due organismi, Camera e Senato, e ha il potere di fare le leggi (potere legislativo). Il potere esecutivo viene Camera dei Deputati. esercitato dal Governo, composto dal Presidente del Consiglio e dai suoi ministri, che hanno il compito di prendere le decisioni di interesse comune: decidere le opere pubbliche, stabilire le tasse… Il potere giudiziario è esercitato dalla Magistratura, formata dai magistrati, che sono esperti di leggi, e ha il compito di far rispettare le leggi e di punire chi le trasgredisce. Il Presidente della Repubblica rimane in carica sette anni, viene eletto dal Parlamento e dalle regioni e ha il compito di far rispettare la Costituzione.
Completa lo schema.
I poteri dello Stato
Il potere _______________ spetta al _______________ che è formato da _______ _______________________ _______________________ e ha il compito di _______ _______________________ _______________________ ______________________.
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Il potere _______________ spetta al _______________ che è formato da _______ _______________________ _______________________ e ha il compito di _______ _______________________ _______________________ ______________________.
Il potere _______________ spetta alla ______________ _______________________ che è formata dai _______ _______________________ e ha il compito di _______ _______________________ _______________________ ______________________.
oscere l’organizzazione dello Sta O.A.: con to italiano.
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SCHEDA
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Lo Stato italiano • GEOGRAFIA Nome __________________________________ Classe _______ Data ____________
LA COSTITUZIONE ITALIANA La Costituzione è la legge fondamentale dello Stato. Contiene le regole che guidano l’organizzazione e il funzionamento della nostra società e che riguardano i diritti e i doveri dei cittadini. Essa è formata da 139 articoli. Eccone alcuni. Art. 1 L’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro.
Art. 3 Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
Art. 21 Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e con ogni altro mezzo di diffusione. La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure.
Art. 11 L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali...
Procurati un testo della Costituzione italiana e riporta gli articoli che riguardano le disposizioni relative alla scuola e al lavoro. Art. 34 ____________________________________ ____________________________________ ____________________________________ ____________________________________ ____________________________________
Art. 36-37 ____________________________________ ____________________________________ ____________________________________ ____________________________________ ____________________________________
Rispondi. • Secondo la Costituzione italiana, come sono considerati i cittadini di fronte alla legge? ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ • A quali principi si ispira maggiormente la Costituzione? _________________________ _______________________________________________________________________________
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O.A.: conoscere alcuni articoli de
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uzione italiana. lla Costit
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Lo Stato italiano • GEOGRAFIA Nome __________________________________ Classe _______ Data ____________
SCHEDA
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LA REPUBBLICA ITALIANA “L’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro”. Il lavoro di cui si parla nel primo articolo della Costituzione italiana è presente nel simbolo della repubblica. Questo simbolo è costituito da quattro elementi: la stella, la ruota dentata, il ramo d’ulivo e il ramo di quercia. La stella rappresenta l’Italia. La ruota dentata d’acciaio rappresenta il lavoro. Il ramo d’ulivo simboleggia la volontà di pace dello Stato italiano. Il ramo di quercia rappresenta la forza e la dignità del popolo italiano.
Collega ogni elemento a ciò che rappresenta. ramo di quercia
lavoro
ramo d’ulivo
forza
ruota dentata
volontà di pace
stella
Italia
Altro simbolo dell’Italia è la sua bandiera. Essa è il simbolo dell’unità nazionale, nel quale tutti gli Italiani si riconoscono. L’articolo 12 della Costituzione afferma: La bandiera della Repubblica è il tricolore italiano: verde, bianco e rosso, a tre bande verticali di uguali dimensioni.
La nostra bandiera ha una storia antica. Ispirata al tricolore francese, fu adottata l’8 ottobre 1796 dalla Guardia Civile di Milano. Il bianco e il rosso furono presi dai colori del comune di Milano, il verde dal colore delle uniformi della Guardia Civica.
Colora la bandiera italiana.
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O.A.: conoscere i simboli d ello Stat o
italiano.
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Lo Stato italiano • GEOGRAFIA Nome __________________________________ Classe _______ Data ____________
LA REGIONE Con l’articolo 114, la Costituzione afferma che “la Repubblica è costituita dai comuni, dalle province, dalle città Metropolitane, dalle regioni e dallo Stato”. Poi, con l’articolo 131, definisce quali sono le regioni italiane, 20 in tutto. Ogni regione riunisce più province vicine tra loro. La città più importante della regione diventa capoluogo di regione. Per esempio: Piemonte/Torino, Toscana/Firenze, Lazio/Roma, Puglia/Bari, Sicilia/Palermo… La regione è l’ente locale con maggiori poteri: emana leggi valide sul suo territorio e riguardanti la tutela ambientale, il turismo, l’urbanistica, l’assistenza sanitaria, l’istruzione professionale, la viabilità ordinaria, la sicurezza. L’importante è che queste leggi non contrastino con quelle dello Stato. A capo della regione c’è il Presidente regionale, che dal 2000 è chiamato Governatore. Egli presiede il Consiglio regionale, che ha sede nel capoluogo di regione, e la Giunta regionale, che ha funzioni amministrative. Tutti i membri del governo regionale sono eletti dai cittadini. Ogni regione gode di ampie autonomie in diversi settori: in materia legislativa, amministrativa, finanziaria… Può riscuotere tasse dai propri cittadini oltre a ricevere fondi dallo Stato. Alcune regioni, per motivi particolari, hanno autonomie più ampie rispetto alle altre e godono anche di maggiori benefici. Sono definite regioni a statuto speciale e sono: Valle d’Aosta, Trentino-Alto Adige, Friuli-Venezia Giulia, Sicilia e Sardegna. In queste regioni sono presenti minoranze etniche, cioè gruppi di persone che hanno lingue e tradizioni diverse dal resto degli Italiani.
Rispondi. • Quante sono le regioni in Italia? ______________________________________________ • Quante sono quelle a statuto speciale? _________________________________________ • Tu in quale regione abiti? ______________________________________________________ • Come si chiama il suo Governatore? ___________________________________________ • Quale città è il capoluogo della tua regione? _____________________________________
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Lo Stato italiano • GEOGRAFIA Nome __________________________________ Classe _______ Data ____________
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PROVINCE E CITTÀ METROPOLITANE Il territorio di una regione è diviso a sua volte in più province. I sindaci e i consiglieri comunali di una provincia eleggono i loro rappresentanti, che formano il Consiglio provinciale, e il Presidente della provincia. La provincia si occupa soprattutto della costruzione e della manutenzione degli edifici delle scuole e delle strade. Attualmente alcune province sono state trasformate in città metropolitane, formate da una grande città e da tutti i paesi che gravitano intorno a essa per ragioni economiche.
Rispondi, facendo eventualmente delle ricerche. • Tu in quale regioni abiti? ____________________ • Da quante province e città metropolitane è formata? __________________________________ • Quali sono? ______________________________ __________________________________________ __________________________________________ __________________________________________ • Qual è la tua provincia o città metropolitana? __________________________________________
Fai una ricerca per disegnare lo stemma della tua provincia e spiegarne il significato.
__________________________________________ __________________________________________ __________________________________________ __________________________________________ __________________________________________ __________________________________________ __________________________________________
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O.A.: conoscere funzioni e compiti de lla provincia.
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Lo Stato italiano • GEOGRAFIA Nome __________________________________ Classe _______ Data ____________
IL COMUNE Ogni provincia è formata da più comuni. Il comune è composto da un centro abitato e dal territorio circostante. In Italia ci sono più di 8000 comuni. A volte un comune può avere dei centri abitati più piccoli, spesso dislocati in periferia, ma che dipendono dal comune cui appartengono: sono le frazioni. I comuni più grandi sono divisi in circoscrizioni, cioè in zone più piccole per affrontare e risolvere meglio i bisogni di tutti i cittadini. Ogni cinque anni, i cittadini eleggono i propri rappresentanti a governare il comune. Vengono eletti un Sindaco e un Consiglio comunale, che si occupano dell’assistenza sociale, curano gli impianti sportivi, gli edifici scolastici comunali, le strade e la raccolta dei rifiuti. Il comune inoltre organizza i mercati, disciplina il traffico, assicura il diritto allo studio preoccupandosi del trasporto degli alunni e delle mense scolastiche, gestisce gli acquedotti, organizza attività culturali e sportive, istituisce gli asili nido.
Fai una ricerca per disegnare lo stemma del tuo comune e spiegarne il significato.
____________________________ ____________________________ ____________________________ ____________________________ ____________________________ ____________________________ ____________________________ ____________________________
Fai una breve ricerca e rispondi. • Come si chiama il comune in cui abiti? _________________________________________ • Conosci l’origine del suo nome? Spiegala. ______________________________________ _______________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________ • Come si chiama il Sindaco? _________________________________________________ • Come si chiama l’Assessore alla Pubblica Istruzione? _________________________ • Conosci qualche attività interessante che il tuo comune ha organizzato? Quale? ______ _______________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________ • C’è qualche problema nel tuo comune che non viene risolto? Quale? ___________ _______________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________
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mune. iti del co
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STATI ESTERI IN ITALIA All’interno del territorio dello Stato italiano sono presenti due Stati esteri, molto piccoli ma indipendenti: la Città del Vaticano e la Repubblica di San Marino. La Città del Vaticano è lo Stato più piccolo del mondo: ha solo 9000 abitanti. Si trova all’interno della città di Roma ed è la residenza del Papa nonché il punto di riferimento per tutti i cristiani del mondo. È meta di turisti durante tutto l’anno per la ricchezza dei suoi monumenti e delle sue opere d’arte: piazza San Pietro, la Basilica di San Pietro, i Musei Vaticani…
San Marino è considerata la più antica repubblica del mondo. Secondo la tradizione, la sua origine risale al 301 d.C., quando fu fondata sul monte Titano. Si trova tra l’Emilia-Romagna e le Marche. Ha mantenuto la propria indipendenza e ha un governo proprio. Ha una superficie di 61,5 km2 e una popolazione di 31795 abitanti.
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li Stati es teri in italia.
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LA POPOLAZIONE IN ITALIA Quanti siamo in Italia? L’ultimo censimento ha stabilito che nella nostra penisola vivono indicativamente 60 milioni di persone. L’Italia è uno dei Paesi più popolosi d’Europa, insieme a Russia, Germania, Francia. La popolazione varia continuamente nel tempo: ogni giorno ci sono bambini che nascono, persone che muoiono, persone che si trasferiscono. Ultimamente, in Italia, il numero dei bambini che nascono è uguale a quello delle persone che muoiono. Siamo un Paese a crescita zero. 10.036.258
Questo è il grafico della popolazione italiana regione per regione.
Sicilia
Sardegna
1.648.176
1.956.687 Calabria
567.118 Basilicata
Puglia
Campania
308.493 Molise
1.315.196 Abruzzo
Lazio
4.048.242
5.826.860
5.896.693 1.531.196 Marche
Umbria
Toscana
Emilia-Romagna
884.640
1.556.981 Liguria
Friuli-Venezia GIulia
Veneto
1.067.648 Trentino-Alto Adige
Lombardia
Valle d’Aosta
Piemonte
0
126.202
2.000.000
1.215.538
4.000.000
3.736.968
4.452.629
4.375.865
6.000.000
4.905.037
8.000.000
5.026.989
10.000.000
Rispondi. • Qual è la regione con il maggior numero di abitanti? ___________________________ • Quale quella con il minor numero? _____________________________________________ • Quanti abitanti ha la tua regione? _____________________________________________ Da circa vent’anni l’Italia, come molti altri Paesi europei, è diventata un Paese di forte immigrazione: da diverse parti del mondo molte persone sono giunte in cerca di lavoro.
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Dall’unità d’Italia (1861), i censimenti nel nostro Paese si eseguono ogni 10 anni. L’ultimo è stato effettuato nel 2011.
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LA DENSITÀ DI POPOLAZIONE L’Italia ha una superficie di circa 300 mila chilometri quadrati; per ogni chilometro quadrato vivono in media 200 abitanti, che è la densità demografica e che possiamo rappresentare con un grafico.
Legenda 2 100 m
10 persone
Possiamo scrivere la densità demografica in questo modo: 200 ab/km2 La popolazione non è distribuita in maniera uniforme sul territorio italiano. Vi sono luoghi in cui abitano molte persone (luoghi ad alta densità di popolazione) e altri in cui ne vivono poche (luoghi a bassa densità). Per esempio, in Valle d’Aosta la densità di popolazione è di 38 ab/km2, mentre nel Lazio è di 340 ab/km2.
Per calcolare la densità di popolazione per km2 di una regione si divide il numero degli abitanti per il numero dei km2.
Valle d’Aosta
La demografia è lo studio della composizione di una popolazione.
Lazio
Secondo te, in quali zone sarà più alta la densità di popolazione? Segna con una X. zone di montagna zone industrializzate
zone di pianura parchi nazionali protetti
città
piccole isole
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popolazi one ita
liana.
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DENSITÀ DI POPOLAZIONE E REGIONI
Colora: • in rosso le regioni con meno di 50 ab/km2; • in verde quelle fra i 50 e 100 ab/km2; • in giallo quelle fra i 100 e i 200 ab/km2; • in azzurro quelle fra i 200 e i 300 ab/km2; • in blu quelle oltre i 300 ab/km2.
Densità di popolazione (ab./km2) Valle d’Aosta
38
Piemonte
172
Lombardia
422
Trentino-Alto Adige
79
Veneto 267 Friuli-Venezia Giulia
153
Liguria 286 Emilia-Romagna
199
Toscana
162
Umbria
104
Marche
162
Lazio
340
Abruzzo
121
Molise Campania
69 424
Puglia 206 Basilicata
56
Calabria
128
Sicilia
194
Sardegna 68
Completa e rispondi. • La regione con la minore densità è la _____________________________________ ; quella con la maggiore densità è la _________________________________________ . • Quali regioni hanno un’alta densità? Perché, secondo te? _______________________ _______________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________ • Quali regioni hanno una bassa densità? Perché, secondo te? __________________ _______________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________
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LA LINGUA IN ITALIA In Italia la lingua ufficiale è l’italiano. La lingua italiana deriva dal latino dell’antica Roma. Quando i Romani conquistavano un territorio vi diffondevano la loro lingua, che si mescolava con quella locale, formandone una nuova. Tutte le lingue formatesi in questo modo sono chiamate neolatine. È il caso dell’italiano, del francese, dello spagnolo, del rumeno… Oltre all’italiano, esistono su tutto il territorio delle minoranze linguistiche, cioè gruppi ristretti di persone che parlano anche la loro lingua di origine. In Valle d’Aosta si parla e si studia la lingua francese; in Trentino-Alto Adige si parla e si studia il tedesco. In alcune zone sopravvivono lingue portate nei secoli scorsi da gruppi provenienti da altri Stati e che hanno conservato lingua, costumi e tradizioni proprie: • nel Friuli si parla il ladino, che deriva dal latino dei Romani; minoranze al confine con la Slovenia parlano lo sloveno; • in Sardegna si parla il sardo, lingua vera e propria, e alcuni gruppi parlano il catalano; • nell’ovest del Piemonte si parla l’occitano, mentre più a nord la comunità Walser parla il titsch, un antico dialetto tedesco; • in Molise, Calabria e Basilicata si parla l’arberesh, portata da comunità venute dall’Albania nel XV secolo. Oltre a tutti questi gruppi linguistici, in Italia si parlano i dialetti, molto diversi da una regione all’altra, come puoi comprendere dagli esempi forniti in tabella.
Rispondi.
italiano
Lombardia
Campania
Sicilia
altalena
balansa
nangula
balanzé
asino
asen
ciuccio
sceccu
bambino
bagai
criaturo
ninuzzu
• Quali sono le lingue neolatine? _______________________________________________ _______________________________________________________________________________ • Perché sono definite in questo modo? ___________________________________________ _______________________________________________________________________________ • Quale lingua si parla in Valle d’Aosta, oltre all’italiano? ______________________________ • Quale in Trentino-Alto Adige? _______________________________________________
Con i tuoi compagni fai una ricerca sui dialetti delle regioni italiane. Intervista parenti, adulti che conosci, amici… e poi, sulla carta delle regioni italiane, scrivi come si dice una stessa parola nelle varie parti della nostra penisola per poter evidenziare somiglianze e differenze tra i dialetti.
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O.A.: conoscere le realtà lin
guistiche in Italia.
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Lo Stato italiano • GEOGRAFIA Nome __________________________________ Classe _______ Data ____________
LE VIE DI COMUNICAZIONE In Italia il commercio e l’industria sono stati favoriti dalle numerose vie di comunicazione di cui il nostro Paese è dotato. Tutta la penisola è intersecata da una fitta rete stradale e autostradale sulla quale corre un intenso traffico di automobili e di mezzi pesanti; camion, autotreni, tir sono i mezzi che maggiormente vengono utilizzati per la distribuzione delle merci. La rete ferroviaria è ben distribuita soprattutto nell’Italia del centro-nord ed è adibita al trasporto sia di passeggeri sia di merci. La rete ad alta velocità permette di spostarsi molto velocemente. Il trasporto aereo cresce in continuazione. Molti aeroporti sono stati ampliati, modernizzati e meglio collegati alle città a cui fanno riferimento con servizi ferroviari e bus-navetta. Le comunicazioni marittime collegano tra loro i principali porti dei nostri mari. Trasportano merci e passeggeri e offrono servizi di traghetto verso le maggiori isole italiane. Nelle zone montuose sono stati realizzati trafori, valichi o passi, viadotti. I trafori sono gallerie che attraversano le montagne e nelle quali passano strade, autostrade e ferrovie; mettono in comunicazione l’Italia con il resto dell’Europa. I valichi o passi sono le zone meno alte delle catene montuose e permettono il passaggio di strade e autostrade. I viadotti sono ponti che permettono di superare una valle con una strada o una ferrovia.
Conosci i principali aeroporti italiani? Dove si trovano? Come si chiamano? Fai una breve ricerca e rispondi. ___________________________________ ___________________________________ ___________________________________ ___________________________________ ___________________________________ ___________________________________ ___________________________________ ___________________________________
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Italia. azione in O.A.: conoscere le vie di comunic
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Quali sono le principali autostrade italiane? Quali città collegano? Come si chiamano? Fai una breve ricerca e rispondi. ___________________________________ ___________________________________ ___________________________________ ___________________________________ ___________________________________ ___________________________________ ___________________________________
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Ipotesi di lavoro per l’insegnante
Le regioni Lo studio di una regione, quella in cui si vive o un’altra, potrebbe prendere il via da una metodologia interessante come il brainstorming, con il quale, in una prima fase, invitiamo gli alunni a esprimere tutto quello che viene loro in mente a proposito della regione trattata. Per uno stimolo alla conversazione, possiamo esporre una carta muta o anche solo il profilo della regione stessa, su cui registrare in modo anche approssimativo le informazioni che gli alunni espongono sul territorio. – Per me c’è il mare. – Dove lo metteresti? Quindi coloriamo il mare dove l’alunno pensa possa essere. E così anche per la montagna, la pianura o altro. Alla fine della conversazione, che stimola l’espressione divergente del pensiero, in quanto gli alunni esprimono a ruota libera quanto sanno della regione, facciamo un confronto con una carta geografica reale e passiamo alla fase successiva, quella convergente, che ha lo scopo di mettere a fuoco le informazioni geografiche corrette e di condividerle. Dall’osservazione di una carta fisica, stimoliamo gli alunni a fornire, empiricamente, delle percentuali relative alle tipologie territoriali. – C’è la montagna? Quanta, secondo voi? E la pianura?… È l’occasione per far realizzare un areogramma ai nostri alunni, meglio se quadrato 10 x 10, in cui colorare i quadretti relativi alle percentuali ipotizzate, da confrontare con i dati reali. Possiamo a questo punto chiedere agli alunni, in base al territorio e alla posizione, quale clima essi pensano sia riscontrabile nella regione. Anche qui le ipotesi devono essere frutto di riflessione: – Secondo me il clima è mite. – Perché? Che cosa te lo fa pensare? Preoccupiamoci di capire se le affermazioni sono suffragate da conoscenze specifiche, sui fattori che influenzano il clima, o se sono frutto di semplici supposizioni. Dopo aver rilevato il tipo di territorio e il clima della regione, possiamo introdurre il discorso delle attività lavorative e chiedere, anche per esse, delle ipotesi. Una volta raccolte tutte le ipotesi, facciamo effettuare, in piccoli gruppi, delle ricerche sull’argomento, facciamo verificare le ipotesi formulate e registrare le attività lavorative della regione, divise per settori: primario, secondario, terziario. Altri gruppi possono approfondire aspetti particolari, come le tradizioni, la storia di qualche personaggio famoso, leggende, i cibi e i piatti tipici, luoghi di particolare interesse paesaggistico o artistico. Alla fine di tutto, invitiamo a raccogliere il materiale su un cartellone, corredandolo anche con immagini, e di esporre ai compagni quanto appreso. Chiediamo agli alunni di registrare sul quadernone tutte le conoscenze sulla regione in uno schema come quelli proposti nelle pagine a seguire di questo testo. Avremo così un quadro completo ed esauriente della regione sotto tutti gli aspetti, che sarà frutto di un lavoro coinvolgente, svolto in prima persona dagli alunni.
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Ipotesi di lavoro per l’insegnante
Studiare Geografia La Geografia può essere studiata in modo diretto, come facevano anticamente gli esploratori e i geografi che si spostavano da un posto all’altro raccogliendo dati e informazioni, e come abbiamo fatto noi quando abbiamo esplorato direttamente gli spazi ristretti del nostro quartiere, del nostro paese o della nostra città. Con le esperienze precedenti, abbiamo acquisito il metodo dello studio geografico: saper osservare per cogliere gli elementi della realtà geografica, saper raccogliere dati, saperli registrare, catalogare, confrontare, saper formulare delle ipotesi, verificarle per giungere a delle conclusioni. È evidente che per ambienti geografici lontani da noi il modo diretto non è applicabile; dobbiamo pertanto ricorrere all’osservazione indiretta avvalendoci di fonti e strumenti come foto, articoli di giornale, disegni, reportage, passi di libri, passi di diario, carte geografiche, documentari, guide turistiche, enciclopedie, statistiche… Dobbiamo quindi fare in modo che gli alunni imparino a utilizzare questi strumenti per ricavarne informazioni di tipo geografico. Proponiamo la lettura presentata nel riquadro qui di seguito (tratta dalla rivista Airone), che parla del Parco Nazionale del Ticino. Dopo aver letto il brano, poniamo queste domande: – In quale regione ci troviamo? – Da che cosa lo possiamo capire? È il primo parco fluviale europeo e ha il compito di con– L’espressione “pianura irrigata” a servare boschi, lanche, sponde del fiume, flora e fauna quale attività umana vi fa pensare? che popolano le rive. – A quale altra attività fa riferimento il Può essere diviso in quattro zone: la valle scavata dal brano? fiume, la pianura irrigata, l’altopiano asciutto con bru– Da nord a sud, quali tipi di territori atghiere e insediamenti industriali e infine le colline prealtraversa questo fiume? pine a nord in provincia di Varese. Il Ticino lo attraversa – I terrazzi di cui si parla per quali coltitutto, scorrendo in una valle di ampiezza crescente da vazioni sono stati realizzati? nord a sud: esce dal lago Maggiore e si snoda fra me– Per quale motivo viene citato il lago andri e terrazzi fino al punto in cui confluisce nel Po, nei Maggiore? pressi di Pavia. – Per quale motivo viene nominato il Po?
Mostriamo agli alunni alcune immagini del Parco, invitiamoli a osservarle e a trarne delle informazioni in riferimento alla natura, agli insediamenti umani e alle attività lavorative. Possiamo chiedere loro di effettuare delle ricerche di approfondimento riguardo alle coltivazioni tipiche della zona, alla flora e alla fauna spontanee, alla presenza di monumenti storici e di opere d’arte, all’eventuale flusso turistico. Anche grafici, tabelle e schemi possono aiutare gli alunni a capire meglio e a conoscere in tutti gli aspetti una precisa zona geografica.
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Le regioni • GEOGRAFIA Nome __________________________________ Classe _______ Data ____________
SCHEDA
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LE REGIONI ITALIANE L’Italia è divisa in 20 regioni, situate in quattro aree geografiche diverse.
Completa. • Nell’Italia settentrionale sono situate 8 regioni: ________________________________ _______________________________________________________________________________ • Nell’Italia centrale sono situate 6 regioni: _______________________________________ _______________________________________________________________________________ • Nell’Italia meridionale sono situate 4 regioni ________________________________ _______________________________________________________________________________ • Dell’Italia insulare fanno parte 2 regioni: ______________________________________
Riporta sulla carta il numero corrispondente a ogni regione, poi scrivi il relativo capoluogo. 1
Valle d’Aosta
_______________
2
Piemonte
_______________
3
Lombardia
_______________
4
Liguria
_______________
5
Veneto
_______________
6
Trentino-A.A.
_______________
7
Friuli-V.G.
_______________
8 9
Emilia-Romagna _______________ _______________ Toscana
10
Umbria
_______________
11
Marche
_______________
12
Lazio
_______________
13
Abruzzo
_______________
14
Molise
_______________
15
Campania
_______________
16
Basilicata
_______________
17
Puglia
_______________
18
Calabria
_______________
19
Sicilia
_______________
20
Sardegna
_______________
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O.A.: conosce re le reg ioni italiane.
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Le regioni • GEOGRAFIA Nome __________________________________ Classe _______ Data ____________
VALLE D’AOSTA La Valle d’Aosta è la più piccola delle regioni italiane, sia per la superficie sia per il numero di abitanti. È completamente montuosa, con gole strette e rocciose, cime altissime, le più alte d’Europa, nevi e ghiacciai perenni, prati, pascoli, boschi, piccoli villaggi e strade con ripide pendenze. I suoi monti fanno parte delle Alpi Graie e Pennine, con le vette del monte Rosa, del monte Bianco, del Cervino, del Gran Paradiso. I valichi del Piccolo San Bernardo e del Gran San Bernardo, insieme ai trafori del monte Bianco e del Gran San Bernardo, la collegano a Francia e Svizzera. Il clima della regione è tipicamente alpino, con inverni molto freddi ed estati fresche. La Valle d’Aosta è attraversata dalla Dora Baltea, affluente di sinistra del Po, che nasce dal monte Bianco. Gli abitanti di questa regione sono concentrati lungo il fondovalle, tra Aosta e Saint Vincent. La popolazione è di circa 125 mila abitanti, con una densità di 38 abitanti per km2. Il capoluogo di regione è Aosta, fondata dai Romani, che la chiamarono Augusta Praetoria, nel 25 a.C. Della civiltà romana la città conserva ancora numerose tracce: il teatro, l’arco di Augusto e la porta pretoria. Un tempo in Valle d’Aosta era fiorente l’attività estrattiva: dal sottosuolo si estraevano ferro (Cogne) e carbone (La Thuile). Oggi le miniere non sono più sfruttate, ma la regione è sede di numerose industrie siderurgiche e metallurgiche. Vista la presenza di ghiacciai e fiumi, è molto sviluppata la produzione di energia elettrica, corrispondente al 7,2% della produzione nazionale. L’artigianato è quello tipico delle zone montuose: con il legno si producono oggetti particolari come le grolle, coppe dell’amicizia nelle quali si beve in compagnia caffè arricchito con grappa, usando ognuno un proprio bocchino. Anche se il territorio è completamente montuoso, nel fondovalle si praticano la viticoltura e la frutticoltura. I pascoli permettono l’allevamento dei bovini, con la conseguente produzione di formaggi tipici, tra cui la famosa fontina valdostana. Nel settore terziario il turismo estivo e invernale è una voce molto attiva: i castelli di cui la regione è punteggiata e le numerose stazioni sciistiche sono la meta di milioni di turisti.
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O.A.: conoscere la Valle d’Aosta.
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Le regioni • GEOGRAFIA Nome __________________________________ Classe _______ Data ____________
SCHEDA
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AOSTA: LA FIERA DI SANT’ORSO Il 30 e il 31 gennaio, ormai da più di mille anni, si tiene ad Aosta la fiera di Sant’Orso. In questi due giorni la città si trasforma in un grande mercato colorato: più di mille artigiani mettono in mostra i loro caratteristici prodotti. Il centro di Aosta si riempie di bancarelle dove la gente può acquistare manufatti in legno scolpito e intagliato, oggetti in ferro battuto o in pietra ollare, selle di cuoio, borse, pizzi lavorati con il tombolo, “drap” della Valgrisenche… Secondo la leggenda, tutto ha avuto inizio quando Sant’Orso, vissuto probabilmente agli inizi del VI secolo, sul sagrato della sua chiesa, distribuiva ai poveri indumenti e “sabot”, i classici zoccoli intagliati nel legno, ancora oggi prodotto tipico dell’artigianato valdostano insieme ai taglieri per la polenta, ai marchi per il burro, alle scatole intagliate, alle grolle. La grolla è l’oggetto più rappresentativo della Valle d’Aosta: si tratta di un grosso bicchiere un po’ panciuto ricavato scavando un blocco di legno. Ha il coperchio ed è tutta decorata in rilievo. È la coppa delle grandi occasioni, delle bevute conviviali, dalla quale tutti, ognuno con un proprio beccuccio, bevono caffè con grappa. La fiera di Sant’Orso è l’occasione per rifornirsi degli attrezzi per il lavoro: rastrelli in legno, botti, campanacci per le mucche, scale in legno… Fanno da cornice alla fiera spettacoli di musica tradizionale e numerosi stand per la degustazione di prodotti tipici: è l’occasione per gustare la classica fontina valdostana, il lardo di Arnad e altri salumi, il vin brulè, i vini della zona… Il momento più suggestivo di tutta la fiera è quello della notte fra il 30 e il 31 gennaio, quando le vie si illuminano e la gente sta in piedi fino all’alba per la “Veillà”, cioè una veglia notturna durante la quale si bevono brodo caldo e vin brulè. Durante la fiera di Sant’Orso si respira un’atmosfera particolare: non è semplicemente una fiera, ma una vera festa popolare, un momento in cui i Valdostani si riconoscono come entità culturale. Secondo la tradizione, chi acquista un oggetto durante la fiera, oltre ad assicurarsi un manufatto pregiato e originale, si assicurerà la fortuna per tutto l’anno.
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O.A.: conos cere la V alle
d’Aosta.
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Le regioni • GEOGRAFIA Nome __________________________________ Classe _______ Data ____________
SCHEMA DI STUDIO: LA VALLE D’AOSTA
Per studiare una regione è importante avere uno schema da seguire, in cui raccogliere ordinatamente tutte le informazioni utili. Utilizza quelle fornite dal testo per completare lo schema e ricerca quelle che eventualmente mancano. Posizione geografica e confini: _________________________________________ _________________________________________ _________________________________________ Superficie: _________ Territorio: __________ Montagna: _________ % Collina: _________ %
La Valle d’Aosta è una regione dell’Italia _________________________________ . Pianura: _________ % Confina ___________________________ _____________________________________________________________ ____________________________________________________________.
AMBIENTE Orografia Catene Montuose: ____________________________________________ Cime: _______________________________________________________ Valichi: _______________________________________________________ Colline: ______________________________________________________ Pianure: ___________________________________________________ Idrografia Fiumi: ______________________________________________________ _____________________________________________________________ Laghi: _______________________________________________________ _________________________________________________________________________________________ Mari: _____________________________________________________________________________ Isole: ____________________________________________________________________________
CLIMA _________________________________________________________________________________________
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POPOLAZIONE Abitanti: _______________ Densità ______________ Insediamenti: • capoluogo di regione: _______________ • capoluoghi di provincia: ____________________________________________
DATI RELATIVI ALLE ATTIVITÀ ECONOMICHE Settore primario: _____ % ____________________________________________________________ Settore secondario _____ ____________________________________________________________ Settore terziario: _____ % ____________________________________________________________ Coltivazioni diffuse: ________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________________ Animali allevati: _______________________________________________________________ Industrie: _______________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________________ Artigianato: ______________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________________ Attività del terziario: _____________________________________________________________ _________________________________________________________________________________________
CURIOSITÀ Avvenimenti particolari: _________________________________________________________ _________________________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________________ Piatti tipici: _____________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________________ Patrimonio artistico: _____________________________________________________________ _________________________________________________________________________________________ Località turistiche significative: _________________________________________________ _________________________________________________________________________________________ Personaggi famosi: _______________________________________________________________ _________________________________________________________________________________________ Leggende: ____________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________________
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chema le informazioni significative d n uno s i una regione. O.A.: inserire i
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Le regioni • GEOGRAFIA Nome __________________________________ Classe _______ Data ____________
VENETO Quando si pensa al Veneto viene subito in mente Venezia, il capoluogo della regione, città famosa in tutto il mondo per la sua peculiarità di città lagunare. Venezia, infatti, sorge su un arcipelago di isolette in mezzo alle acque della laguna. Sospesa fra mare e cielo, attraversata da numerosissimi canali (“rii”) uniti da oltre 400 ponti, Venezia appare ai turisti, che numerosi la visitano tutto l’anno, una città da sogno.Ai suoi canali si affacciano palazzi, chiese e monumenti di rara bellezza, tanto che artisti di tutti i tempi l’hanno immortalata nelle loro opere. Ma il Veneto sono anche le ville lungo il corso del Brenta, le opere del Palladio, le città d’arte come Verona e Padova e le località turistiche di montagna e di mare. Il territorio del Veneto è distinguibile in quattro zone diversificate: a nord le Alpi con le suggestive Dolomiti; più in basso la fascia prealpina con l’Altopiano di Asiago e il Monte Grappa che scende con una serie di dolci colline a toccare le sponde del Garda; poi la pianura Padana con i Colli Euganei chiusa a ovest dal Mincio e a sud dal Po; infine un’ultima fascia con la pianura Veneta e il litorale interrotta da paludi e lagune. È una regine con un clima continentale con inverni lunghi ed estati afose; in montagna il clima è alpino, mentre la zona più temperata si trova lungo le rive del Garda. L’economia del Veneto è molto sviluppata in tutti i settori. L’agricoltura condotta con metodi moderni permette di produrre §grano, mais, barbabietole, ortaggi, frutta, tabacco. Specialità della regione sono il radicchio rosso di Treviso, gli asparagi di Bassano e le ciliegie di Marostica. Sulle colline si coltiva uva da cui si ricavano vini molto pregiati. Si allevano bovini, suini e pollame, mentre nelle lagune sono allevati pesci come anguille, orate, cefali e molluschi. L’industria è avanzata nel settore delle calzature, dell’arredamento, degli elettrodomestici, dell’ottica, della ceramica e dell’oreficeria. I settori metallurgico, chimico, petrolchimico sono concentrati soprattutto a Mestre e a Porto Marghera. Lo sviluppo industriale è stato sicuramente agevolato dalle numerose vie di comunicazione stradali, autostradali e ferroviarie che attraversano la regione. Tradizionalmente rinomato è l’artigianato artistico come quello del vetro soffiato di Murano e quello dei pizzi di Burano.
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VENEZIA: IL CARNEVALE Il Carnevale di Venezia ha origini antichissime. Già nel 1094, quando il doge era Vitale Falier, in un documento si parla dei divertimenti nei giorni che precedevano la Quaresima. Il primo documento ufficiale che dichiara il Carnevale a Venezia una festa pubblica è del 1296, quando il Senato della città dichiarò festivo il giorno prima della Quaresima. Inizialmente i festeggiamenti duravano anche qualche mese, cominciavano il 26 dicembre e si concludevano il mercoledì delle Ceneri. Erano giorni di feste, balli, spettacoli per calle e campi, durante i quali Veneziani e forestieri si divertivano andando in giro abilmente mascherati, facendo scherzi e burle. Il travestimento classico del Carnevale di Venezia era ed è la baùta, composto da una maschera bianca detta larva da mettere sotto un cappello nero a tricorno e completato da un ampio mantello scuro, il tabarro. Nel 1500 nelle manifestazioni del Carnevale fu inserito il volo dell’angelo: un uomo scendeva, legato a una corda e sospeso nel vuoto, dal campanile di San Marco fino al Palazzo Ducale, dove il doge gli dava un premio in denaro. Quando, a causa di un incidente, il protagonista del volo precipitò al suolo e morì, lo spettacolo fu modificato: all’uomo fu sostituita una grande colomba di legno che, durante il volo, si apriva lasciando cadere sulla folla tanti coriandoli. Il Carnevale a Venezia fu festeggiato fino al 1797. Da quell’anno, con la caduta della Serenissima, furono proibiti tutti i festeggiamenti e del Carnevale si perse la tradizione. Solo nel 1979 il Comune ripropose il Carnevale, che in pochi anni è ritornato a essere un appuntamento importante per i Veneziani e per i numerosi turisti che lo frequentano. Quello attuale dura solo undici giorni e offre manifestazioni di ogni tipo, ma ancora propone il volo della colombina, oggi meccanica, e, dal 2001, anche il volo dell’angelo: alcuni personaggi dello spettacolo e dello sport sono scesi, sospesi nel vuoto, dal campanile di San Marco al Palazzo Ducale, come tanti secoli fa, sotto gli sguardi di migliaia di maschere che applaudono.
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SCHEMA DI STUDIO: IL VENETO
Per studiare una regione è importante avere uno schema da seguire, in cui raccogliereordinatamente tutte le informazioni utili. Utilizza quelle fornite dal testo per completare lo schema e ricerca quelle che eventualmente mancano. Posizione geografica e confini: _________________________________________ _________________________________________ _________________________________________ Superficie: _________ Territorio: __________ Montagna: _________ % Collina: _________ % Pianura: _________ %
Il Veneto è una regione dell’Italia _________________________________. Confina ______________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________________.
AMBIENTE Orografia Catene Montuose: ____________________________________________ Cime: _______________________________________________________ Valichi: _______________________________________________________ Colline: ______________________________________________________ Pianure: ___________________________________________________ Idrografia Fiumi: _________________________________________________________________________ Laghi: ___________________________________________________________________________ Mari: _____________________________________________________________________________ Isole: ____________________________________________________________________________
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POPOLAZIONE Abitanti: _______________ Densità ______________ Insediamenti: • capoluogo di regione: _______________ • capoluoghi di provincia: ___________________________________________
DATI RELATIVI ALLE ATTIVITÀ ECONOMICHE Settore primario: _____ % ____________________________________________________________ Settore secondario _____ ____________________________________________________________ Settore terziario: _____ % ____________________________________________________________ Coltivazioni diffuse: ________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________________ Animali allevati: _______________________________________________________________ Industrie: _______________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________________ Artigianato: ______________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________________ Attività del terziario: _____________________________________________________________ _________________________________________________________________________________________
CURIOSITÀ Avvenimenti particolari: _________________________________________________________ _________________________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________________ Piatti tipici: _____________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________________ Patrimonio artistico: _____________________________________________________________ _________________________________________________________________________________________ Località turistiche significative: _________________________________________________ _________________________________________________________________________________________ Personaggi famosi: _______________________________________________________________ _________________________________________________________________________________________ Leggende: ____________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________________
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TOSCANA La Toscana, con i suoi 22 990 km2, è la più grande regione dell’Italia centrale. Il suo territorio è in prevalenza collinare (66,5%), con percentuali minori per la montagna (25,1%) e per la pianura (8,4%). I suoi rilievi sono costituiti dall’Appennino Tosco-Emiliano, che presenta cime non molto alte, con numerosi passi adatti al valico. Tra i più noti ci sono i passi dell’Abetone, della Cisa e della Futa. Nella parte nord-occidentale della regione si trovano le Alpi Apuane, una catena di rocce calcaree note per i marmi pregiati, come il “bianco” di Carrara. Più a sud sorge il monte Amiata, di antica origine vulcanica. Le colline Metallifere, sfruttate fin dai tempi antichi per i metalli di cui era ricco il sottosuolo, si trovano nella parte centrale della regione. Molto note sono le colline del Chianti, ricoperte di uliveti e vigneti, dove sono prodotti vini ricercati in tutto il mondo. Le pianure toscane si sono sviluppate lungo le coste: la Versilia a nord e la Maremma a sud; all’interno si trova la Pianura del Valdarno, formata dal fiume Arno nel tratto da Firenze al mare. Il clima della Toscana, soprattutto nella sua parte occidentale, è influenzato dalla presenza del mare, che lo rende mite; verso l’interno diventa continentale, con estati molto afose nelle pianure e inverni rigidi. La Toscana ha una popolazione di circa 3 milioni e 700 mila abitanti, concentrati soprattutto nelle valli e nelle pianure, con una densità di 162 abitanti per km2. Il capoluogo è Firenze; le altre province sono Arezzo, Grosseto, Livorno, Lucca, MassaCarrara, Pisa, Pistoia, Prato, Siena. Nonostante lo sviluppo industriale, l’agricoltura resta un’attività importante soprattutto oggi che tende a specializzarsi e a concentrare le coltivazioni su primizie ortofrutticole, girasoli, uva e olive. L’industria ha trovato uno sviluppo maggiore nel settore tessile, dell’abbigliamento, della lavorazione del cuoio, soprattutto attraverso piccole e medie imprese. Un prodotto particolare del sottosuolo è il boro, che si ricava dai soffioni di Lardarello, le cui emissioni gassose sono usate per la produzione di energia geotermica. L’artigianato è molto fiorente e attivo nel campo dell’oreficeria, dell’alabastro e della paglia (sono famosi i cappelli di paglia di Firenze). Il movimento turistico in Toscana si pone fra i primi in Italia per numero di presenze sia italiane sia straniere grazie alle attrattive artistico-culturali, ma anche a quelle paesaggistiche e balneari.
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SCHEDA
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GARFAGNANA: IL PONTE DEL DIAVOLO Il ponte della Maddalena che collega le due rive del Serchio fu costruito dalla contessa Matilde e terminato poi da Castruccio Castracani, condottiero di Lucca. È un ponte dalla caratteristica forma a “schiena d’asino”, come se ne costruivano nel Medioevo. Ha le arcate asimmetriche e quella centrale è così alta che sembra stare in piedi per miracolo. Per la sua bellezza e la sua imponenza, su di esso sono sorte numerose leggende, una delle quali gli ha dato il nome con cui è conosciuto: “ponte del diavolo”. Si racconta che l’architetto a cui era stato commissionato il lavoro, temendo di non riuscire a portarlo a termine nei tempi previsti, scese a patti con il diavolo: in cambio dell’aiuto, il diavolo si sarebbe preso l’anima del primo che avrebbe attraversato il ponte. La stessa notte, il diavolo si mise all’opera e costruì un ponte bellissimo, poi si mise all’inizio del ponte ad aspettare il suo premio. L’architetto, intanto, preso dal rimorso per quella sua avventata iniziativa, ne parlò con il parroco del paese. Il parroco, dopo averci pensato su, trovò una soluzione ricorrendo a uno stratagemma. Quando, al mattino, il ponte fu inaugurato con tutti gli onori, il primo ad attraversarlo, tra la sorpresa dei presenti, non fu un uomo ma un innocente maiale. Il diavolo, sentendosi beffato, si buttò nelle sottostanti acque del Serchio.
Rispondi. • Quale fiume supera il ponte della Maddalena? _________________________________ • Perché si chiama “ponte del diavolo”? _______________________________________ _______________________________________________________________________________ • Quale patto aveva stretto l’architetto con il diavolo? __________________________ _______________________________________________________________________________ • Come riuscì a ingannare il diavolo? _________________________________________ _______________________________________________________________________________
Fai una ricerca sulla Garfagnana e scrivi i motivi per cui consiglieresti di visitarla. __________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________
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SCHEMA DI STUDIO: LA TOSCANA
Per studiare una regione è importante avere uno schema da seguire, in cui raccogliereordinatamente tutte le informazioni utili. Utilizza quelle fornite dal testo per completare lo schema e ricerca quelle che eventualmente mancano. Posizione geografica e confini: _________________________________________ _________________________________________ _________________________________________ Superficie: _________ Territorio: __________ Montagna: _________ % Collina: _________ % Pianura: _________ %
La Toscana è una regione dell’Italia _________________________________. Confina ______________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________________.
AMBIENTE Orografia Catene Montuose: ____________________________________________ Cime: _______________________________________________________ Valichi: _______________________________________________________ Colline: ______________________________________________________ Pianure: ___________________________________________________ Idrografia Fiumi: _________________________________________________________________________ Laghi: ___________________________________________________________________________ Mari: _____________________________________________________________________________ Isole: ____________________________________________________________________________
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POPOLAZIONE Abitanti: _______________ Densità ______________ Insediamenti: • capoluogo di regione: _______________ • capoluoghi di provincia: ___________________________________________
DATI RELATIVI ALLE ATTIVITÀ ECONOMICHE Settore primario: _____ % ____________________________________________________________ Settore secondario _____ ____________________________________________________________ Settore terziario: _____ % ____________________________________________________________ Coltivazioni diffuse: ________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________________ Animali allevati: _______________________________________________________________ Industrie: _______________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________________ Artigianato: ______________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________________ Attività del terziario: _____________________________________________________________ _________________________________________________________________________________________
CURIOSITÀ Avvenimenti particolari: _________________________________________________________ _________________________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________________ Piatti tipici: _____________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________________ Patrimonio artistico: _____________________________________________________________ _________________________________________________________________________________________ Località turistiche significative: _________________________________________________ _________________________________________________________________________________________ Personaggi famosi: _______________________________________________________________ _________________________________________________________________________________________ Leggende: ____________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________________
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LA PUGLIA La Puglia rappresenta il “tacco” dello “stivale” italiano. Ha una forma stretta e allungata. Nella parte meridionale è bagnata sia dal mar Adriatico sia dal mar Ionio e forma la penisola salentina. Per la sua posizione geografica ha da sempre costituito una sorta di ponte fra Oriente e Occidente. È la regione più pianeggiante dell’Italia meridionale e la più povera d’acqua. Per le sue caratteristiche fisiche può essere divisa in quattro zone: il promontorio del Gargano, la grande pianura agraria del Tavoliere, l’altopiano carsico delle Murge e la penisola del Salento. I fiumi della Puglia, a causa delle scarse piogge e del suolo calcareo, sono pochi, poveri d’acqua e scorrono prevalentemente nella zona del Tavoliere. I principali sono l’Ofanto e il Fortore, che nascono nell’Appennino e sfociano nel mar Adriatico. I laghi più noti della regione sono il lago di Lesina e il lago di Varano. Di origine costiera, hanno, particolarmente il primo, le acque salate. Le coste pugliesi sono rettilinee e basse; diventano alte e rocciose sul Gargano e a sud di Otranto. Alla Puglia appartiene l’arcipelago delle Tremiti. La regione ha una superficie di 19 364 km2, una popolazione di circa 4 milioni di abitanti e una conseguente densità di 206 abitanti per km2. Il capoluogo della regione è Bari, città con un centro storico che si è sviluppato intorno al porto. Conserva una parte di origine medioevale con vie strette e tortuose caratterizzata da monumenti come la Basilica di San Nicola e il castello Svevo, a cui si contrappone una parte più moderna e più caotica. Bari è sede della Fiera del Levante, una delle più importanti esposizioni di merci internazionali. Per superare il problema della scarsità d’acqua, in Puglia è stato realizzato un imponente acquedotto che convoglia nella regione le acque del fiume Sele, provenienti dall’Appennino Campano. Questo ha permesso di dare un forte sviluppo all’agricoltura: la Puglia, infatti, è fra i primi produttori italiani di uva, olive, ortaggi (carciofi, pomodori, patate), legumi (fave, ceci, fagioli), cereali, fra cui il famoso grano duro utilizzato per la preparazione di pane (“pane di Altamura”) e di pasta. L’industria, concentrata inizialmente nel settore alimentare, ha oggi esteso la sua attività nel settore farmaceutico, elettrotecnico, chimico, meccanico, siderurgico. Nel triangolo industriale Bari-Brindisi-Taranto sono concentrati stabilimenti di grandi dimensioni. Il turismo è fiorente lungo tutte le coste per la bellezza delle spiagge e la natura incontaminata.
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I TRULLI DI ALBEROBELLO Alberobello è un paese che si trova sulle colline delle Murge, a metà strada tra il mar Adriatico e il mar Ionio. Sulla collina orientale è stata costruita la città nuova, con strutture architettoniche moderne. Sulla collina a occidente ci sono più di mille “trulli”, raggruppati in due rioni chiamati Monti e Aia Piccola. Queste costruzioni erano diffuse in varie parti della Puglia ed erano utilizzate come ricoveri per animali o ripostigli per gli attrezzi. Solo ad Alberobello venivano utilizzati come abitazioni per la popolazione e sono stati costruiti uno accanto all’altro fino a costituire un agglomerato urbano unico nel suo genere, conservando nel tempo questa destinazione d’uso. I trulli sono costruiti direttamente sulla roccia, senza fondamenta, con blocchi di pietra appoggiati uno sull’altro, senza essere fissati da calce, secondo la tecnica del muro a secco; sono di forma circolare, senza finestre e a un solo piano. La copertura è costituita da una struttura conica fatta con piccole lastre di pietra grigia, chiamate chianchiarelle. I trulli sono una testimonianza di una tradizione culturale scomparsa e risalente a un periodo storico significativo, durante il quale i signori feudali imposero la costruzione di abitazioni con la muratura a secco, al fine di poter ordinare l’abbattimento della casa stessa in seguito al mancato pagamento delle tasse da parte della gente del popolo. Dal dicembre 1996 i trulli di Alberobello sono considerati Patrimonio Mondiale dell’Umanità perché “rappresentano un sito di valore universale ed eccezionale in quanto sono l’esempio di una forma di costruzione ereditata dalla preistoria e sopravvissuta intatta, pur nell’uso continuativo, fino ai nostri giorni”.
Localizza Alberobello su una carta geografica ed esponi le caratteristiche geografiche della zona. __________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________
Spiega che cosa sono i trulli e come vengono costruiti. ___________________________________ ___________________________________ ___________________________________ ___________________________________ ___________________________________ ___________________________________ ___________________________________
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Spiega le motivazioni per le quali i trulli sono stati dichiarati Patrimonio Mondiale dell’Umanità. ___________________________________ ___________________________________ ___________________________________ ___________________________________ ___________________________________ ___________________________________ O.A.: con oscere la Puglia.
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SCHEMA DI STUDIO: LA PUGLIA
Per studiare una regione è importante avere uno schema da seguire, in cui raccogliereordinatamente tutte le informazioni utili. Utilizza quelle fornite dal testo per completare lo schema e ricerca quelle che eventualmente mancano. Posizione geografica e confini: _________________________________________ _________________________________________ _________________________________________ Superficie: _________ Territorio: __________ Montagna: _________ % Collina: _________ % Pianura: _________ %
La Puglia è una regione dell’Italia _________________________________. Confina ______________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________________.
AMBIENTE Orografia Catene Montuose: ____________________________________________ Cime: _______________________________________________________ Valichi: _______________________________________________________ Colline: ______________________________________________________ Pianure: ___________________________________________________ Idrografia Fiumi: _________________________________________________________________________ Laghi: ___________________________________________________________________________ Mari: _____________________________________________________________________________ Isole: ____________________________________________________________________________
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POPOLAZIONE Abitanti: _______________ Densità ______________ Insediamenti: • capoluogo di regione: _______________ • capoluoghi di provincia: ___________________________________________
DATI RELATIVI ALLE ATTIVITÀ ECONOMICHE Settore primario: _____ % ____________________________________________________________ Settore secondario _____ ____________________________________________________________ Settore terziario: _____ % ____________________________________________________________ Coltivazioni diffuse: ________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________________ Animali allevati: _______________________________________________________________ Industrie: _______________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________________ Artigianato: ______________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________________ Attività del terziario: _____________________________________________________________ _________________________________________________________________________________________
CURIOSITÀ Avvenimenti particolari: _________________________________________________________ _________________________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________________ Piatti tipici: _____________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________________ Patrimonio artistico: _____________________________________________________________ _________________________________________________________________________________________ Località turistiche significative: _________________________________________________ _________________________________________________________________________________________ Personaggi famosi: _______________________________________________________________ _________________________________________________________________________________________ Leggende: ____________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________________
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SICILIA La Sicilia è la più grande isola del mar Mediterraneo e la più grande delle regioni italiane (25 701 km2). La sua caratteristica forma triangolare ha ispirato il suo nome nell’antichità: Trinacria, cioè terra dei tre promontori. La Sicilia è separata dalla penisola da uno braccio di mare largo 3 km, lo Stretto di Messina. Le montagne occupano il 25% del suo territorio, sono la continuazione dell’Appennino Calabro e si articolano in tre catene: monti Peloritani, Nebrodi e Madonie. Verso il centro dell’isola si alzano i monti Erei e i monti Iblei.Tra queste catene montuose si innalza l’Etna, il più alto vulcano d’Europa (3340 m), ricoperto di neve per otto mesi all’anno. Il resto del territorio è formato da altipiani e colline che occupano il 61% della superficie dell’isola; le breve pianure costiere, la Conca d’Oro e la Piana di Catania, si estendono per il restante 14%. Alla Sicilia appartengono l’arcipelago delle Eolie (Stromboli, Vulcano, Salina…), quello delle Egadi (Favignana, Marettimo…) e quello delle Pelagie (Lampedusa, Linosa…); le appartengono anche l’isola di Ustica nel Tirreno e l’isola di Pantelleria nel Mediterraneo. I fiumi – Simeto, Salso, Alcantara, Platani – sono brevi e hanno un regime irregolare, cioè gonfi d’acqua in inverno e in primavera, asciutti per lunghi periodi nelle altre stagioni. Il clima è tipicamente mediterraneo, con inverni molto miti e rare nevicate, estati calde e addirittura caldissime nell’interno. L’agricoltura è molto sviluppata. Si coltivano cereali (orzo e grano) nelle zone di collina; nelle pianure si coltivano agrumi, di cui la Sicilia è la prima produttrice in Italia, olive, mandorle, fichi, uva, ortaggi. L’allevamento più praticato è quello degli ovini. Molto sviluppata è la pesca: tonno, pescespada e crostacei. Trapani e Mazara del Vallo sono i principali porti di pesca dell’Italia. L’industria si sta lentamente sviluppando soprattutto nei settori conserviero, alimentare, meccanico, chimico e petrolchimico (pozzi petroliferi di Gela e Ragusa). Le bellezze della natura, i centri balneari noti in tutto il mondo (Taormina) e il ricchissimo patrimonio artistico (i templi di Agrigento, il duomo di Monreale, San Giovanni degli Eremiti a Palermo…) richiamano in Sicilia milioni di turisti ogni anno.
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LA SAGRA DEL MANDORLO IN FIORE C’è una regione in Italia dove con il mese di febbraio giunge un clima molto dolce, dove la natura si risveglia in anticipo dopo il riposo invernale, dove la primavera non aspetta il 21 marzo per riempire gli alberi con i suoi fiori profumati. Questa regione è la Sicilia e qui a febbraio i rami dei mandorli si riempiono di nuvole bianche. Ad Agrigento, nella prima metà di febbraio, si svolge la Sagra del Mandorlo in Fiore per festeggiare il ritorno della primavera e dei colori con una giornata di allegria e di serenità. Questa festa nacque nel 1934 quando a Naro, centro poco lontano da Agrigento, il conte Alfonso Gaetani ebbe l’idea di far conoscere a tanta gente lo spettacolo eccezionale dato dalla fioritura dei mandorli nella Valle dei Templi e di regalare una giornata di festa a tutti i contadini che lavoravano in questa valle. In seguito, la festa fu trasferita ad Agrigento, dove avrebbe potuto avere un’importanza maggiore. La festa ha inizio con il rito dell’accensione del Tripode dell’Amicizia collocato davanti al Tempio della Concordia, nella Valle dei Templi, con la fiamma olimpica che giunge dal Partenone di Atene. Tutti i gruppi folkloristici che partecipano alla festa, appartenenti a paesi diversi, anche stranieri, danno luogo a un’altra suggestiva manifestazione: nel nucleo del centro urbano di Agrigento si svolge la Fiaccolata dell’Amicizia, un’emozionante camminata di pace per le strade della città dove tutti cantano e ballano insieme. La festa si conclude con una sfilata dei gruppi folkloristici, dei tradizionali carretti siciliani e delle bande della città alla Valle dei Templi, con uno spettacolo finale al Tempio di Ercole.
Che cos’è la Valle dei Templi? Fai una breve ricerca per conoscere qualcosa di più su questo luogo.
Nel luogo in cui abiti si svolgono delle sagre per festeggiare la fine dell’inverno e l’inizio della primavera? Quali? __________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________
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SCHEMA DI STUDIO: LA SICILIA
Per studiare una regione è importante avere uno schema da seguire, in cui raccogliereordinatamente tutte le informazioni utili. Utilizza quelle fornite dal testo per completare lo schema e ricerca quelle che eventualmente mancano. Posizione geografica e confini: _________________________________________ _________________________________________ _________________________________________ Superficie: _________ Territorio: __________ Montagna: _________ %
Collina: _________ % La Sicilia è una regione dell’Italia Pianura: _________ % _________________________________ . Confina __________________________ _____________________________________________________________ ____________________________________________________________.
AMBIENTE Orografia Catene Montuose: ____________________________________________ Cime: _______________________________________________________ Valichi: _______________________________________________________ Colline: ______________________________________________________ Pianure: ___________________________________________________ Idrografia Fiumi: ______________________________________________________ _____________________________________________________________ Laghi: _______________________________________________________ _________________________________________________________________________________________ Mari: _____________________________________________________________________________ Isole: ____________________________________________________________________________
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POPOLAZIONE Abitanti: _______________ Densità ______________ Insediamenti: • capoluogo di regione: _______________ • capoluoghi di provincia: ___________________________________________
DATI RELATIVI ALLE ATTIVITÀ ECONOMICHE Settore primario: _____ % ____________________________________________________________ Settore secondario _____ ____________________________________________________________ Settore terziario: _____ % ____________________________________________________________ Coltivazioni diffuse: ________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________________ Animali allevati: _______________________________________________________________ Industrie: _______________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________________ Artigianato: ______________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________________ Attività del terziario: _____________________________________________________________ _________________________________________________________________________________________
CURIOSITÀ Avvenimenti particolari: _________________________________________________________ _________________________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________________ Piatti tipici: _____________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________________ Patrimonio artistico: _____________________________________________________________ _________________________________________________________________________________________ Località turistiche significative: _________________________________________________ _________________________________________________________________________________________ Personaggi famosi: _______________________________________________________________ _________________________________________________________________________________________ Leggende: ____________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________________
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Le regioni • GEOGRAFIA Nome __________________________________ Classe _______ Data ____________
SCHEMA DI STUDIO: _________________________________________________________
Utilizza lo schema che segue per presentare le regioni d’Italia nei loro aspetti fondamentali. Ulteriori ricerche ti aiuteranno ad approfondire le tue conoscenze. Disegna tu la carta della regione studiata. Posizione geografica e confini: _________________________________________ _________________________________________ _________________________________________ Superficie: _________ Territorio: __________ Montagna: _________ % Collina: _________ % Pianura: _________ %
___________________________ è una regione dell’Italia _________________________________. Confina ______________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________________.
AMBIENTE Orografia Catene Montuose: ____________________________________________ Cime: _______________________________________________________ Valichi: _______________________________________________________ Colline: ______________________________________________________ Pianure: ___________________________________________________ Idrografia Fiumi: _________________________________________________________________________ Laghi: ___________________________________________________________________________ Mari: _____________________________________________________________________________ Isole: ____________________________________________________________________________
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POPOLAZIONE Abitanti: _______________ Densità ______________ Insediamenti: • capoluogo di regione: _______________ • capoluoghi di provincia: _____________________________________________
DATI RELATIVI ALLE ATTIVITÀ ECONOMICHE Settore primario: _____ % ____________________________________________________________ Settore secondario _____ ____________________________________________________________ Settore terziario: _____ % ____________________________________________________________ Coltivazioni diffuse: ________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________________ Animali allevati: _______________________________________________________________ Industrie: _______________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________________ Artigianato: ______________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________________ Attività del terziario: _____________________________________________________________ _________________________________________________________________________________________
CURIOSITÀ Avvenimenti particolari: _________________________________________________________ _________________________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________________ Piatti tipici: _____________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________________ Patrimonio artistico: _____________________________________________________________ _________________________________________________________________________________________ Località turistiche significative: _________________________________________________ _________________________________________________________________________________________ Personaggi famosi: _______________________________________________________________ _________________________________________________________________________________________ Leggende: ____________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________________
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chema le informazioni significative d n uno s i una regione. O.A.: inserire i
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PIEMONTE: IL RISO E LE RISAIE Il riso, proveniente dall’Asia, era conosciuto già nell’antica Roma, ma veniva considerato più un medicinale che un alimento: era venduto dagli speziali e costava moltissimo. Secondo la tradizione, furono gli Arabi a portarlo in Spagna, da dove si diffuse nel resto dell’Europa. In Italia se ne hanno le prime notizie nel 1400 circa, quando i monaci dell’Abbazia di Lucedio iniziarono a coltivarlo. Da allora è diventato uno dei primi cereali coltivati soprattutto in Piemonte, nella zona di Vercelli e di Novara. Chi passa in queste zone in primavera resta affascinato dalle immense distese d’acqua in cui il riso cresce: la campagna sembra un mare e le cascine isole, le strade passano in mezzo all’acqua in un paesaggio da sogno, che muta in estate, quando il riso dà il colore verde dominante alla pianura, mentre invece in settembre le spighe mature formano distese incredibili dai colori dorati. Il riso cresce nell’acqua e richiede che i campi vengano allagati, perciò lungo il loro perimetro vengono costruiti degli argini bassi per trattenere l’acqua; quando il riso è maturo, la risaia viene prosciugata, il riso mietuto e trebbiato e i chicchi portati nelle riserie per lavorarli prima di metterli sul mercato. Oggi la lavorazione del riso viene eseguita con le macchine; cinquant’anni fa tutto questo veniva fatto a mano dalle mondine, operarie che lasciavano le loro famiglie per guadagnarsi da vivere eseguendo il duro lavoro nelle risaie. Il riso è un cereale delle famiglia delle graminacee, ricco di amido e di proteine; ha un fusto sottile con foglie lineari e fiori a spiga. Dato il suo alto potere nutritivo e la sua bontà, trova spazio in cucina per numerose ricette. Quelle tipiche della zona piemontese sono la panissa vercellese, risotto con salame, fagioli e Barbera, il risotto con le rane, il risotto ai funghi porcini…
Rispondi. • Da dove proviene il riso e come è arrivato in Europa? ___________________________ _______________________________________________________________________________ • Dove fu coltivato la prima volta in Italia e da chi? _______________________________ _______________________________________________________________________________ • Come si chiamavano le donne che lavoravano nelle risaie? _____________________ • Quali valori nutrizionali ha il riso? _____________________________________________ _______________________________________________________________________________
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O.A.: conoscere il Piemonte.
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LOMBARDIA: I NAVIGLI Milano ha sempre sofferto lo svantaggio di non avere un fiume navigabile che permettesse di irrigare i campi e di trasportare merci. Per ovviare a questa mancanza, i Milanesi hanno costruito il sistema dei Navigli, costituito dal Naviglio Grande, quello di Bereguardo, quello della Martesana, quello di Paderno e quello di Pavia. Si tratta di circa 150 km di corsi d’acqua, che mettono in comunicazione un territorio compreso tra il Ticino, l’Adda, i laghi prealpini e il Po. Nati soprattutto per irrigare i terreni coltivati, ben presto i navigli diventarono vere e proprie vie di comunicazione e di trasporto delle merci. Ci vollero dei secoli, ma Milano con i navigli riuscì a realizzare il suo sogno di essere al centro di una importante rete fluviale: raggiungeva così il lago Maggiore e il Ticino tramite il Naviglio Grande, il lago di Como tramite la Martesana e l’Adda e giungeva al mare tramite il Naviglio di Pavia e il Po. Da Milano, grandi barconi, le cobbie, risalivano il Naviglio Grande verso il lago Maggiore e la Svizzera carichi di grano, vino, manufatti, tessuti...; per la stessa strada affluivano verso il capoluogo lombardo bestiame, formaggi, fieno, carbone, legnami, oltre che sabbia, marmi e graniti dal lago Maggiore. Le merci che viaggiavano da Pavia a Milano lungo il canale di Bereguardo erano quelle che provenivano dall’Adriatico, cioè da Venezia e dall’Oriente: sale, spezie, vetri di Murano, prosciutti di Parma, formaggio grana… La costruzione dei navigli fu un’opera grandiosa, perché in molti punti, per superare le asperità del terreno, si dovettero costruire chiuse e conche che consentissero ai barconi di superare i dislivelli. Alcuni canali e alcune chiuse furono progettate da Leonardo da Vinci, che lavorò per il duca di Milano, Ludovico il Moro. Le attività commerciali lungo i navigli hanno avuto grande sviluppo fino alla metà del secolo scorso per scomparire del tutto quando divennero più convenienti i trasporti su strada. L’ultimo barcone ha attraccato sul Naviglio Grande a Milano il 30 marzo 1979, poi l’acqua dei navigli è tornata a scorrere solo per irrigare i campi. Oggi i Navigli sono meta di turisti, che possono viaggiare sull’acqua per raggiungere il Parco del Ticino, le conche e le chiuse, per immergersi in una natura che altrimenti non vedrebbero e per ammirare lungo il percorso ville che si specchiano sull’acqua, giardini, ponti, antiche cascine, borghi, castelli, chiese. È l’occasione, anche per le scolaresche, di osservare Milano e i paesi vicini da un altro, inconsueto punto di vista.
Rispondi. • Per quale motivo Milano costruì i Navigli? ___________________________________ _______________________________________________________________________________ • Quali territori metteva in comunicazione? ___________________________________
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O.A.: cono scere la Lombardia.
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Le regioni • GEOGRAFIA Nome __________________________________ Classe _______ Data ____________
LIGURIA: IL PALIO DEL GOLFO Ogni anno, la prima domenica d’agosto, nelle acque davanti alla città di La Spezia, si svolge il Palio del Golfo, una sfida remiera a cui partecipano le imbarcazioni delle tredici borgate marinare della città. Il palio venne disputato per la prima volta nel 1925, quando le località rivierasche della zona si sfidarono in una gara fatta con imbarcazioni di solito usate per la pesca in mare. Oggi le imbarcazioni che partecipano alla gara sono realizzate da artigiani della zona con caratteristiche uniche, che le rendono agili e veloci. Le imbarcazioni, i cui equipaggi sono composti da quattro vogatori e un timoniere, devono compiere un tragitto di due chilometri girando per tre volte le boe che delimitano il percorso, in un tempo di poco superiore ai dieci minuti. Alla gara partecipano tredici borgate, a ognuna delle quali è assegnato un numero fisso che appare sullo scafo dell’imbarcazione. Le borgate sono: Portovenere, Le Grazie, Fezzano, Cadimare, Marola, La Spezia, Canaletto, Fossamastra, Muggiano, San Terenzo, Venere Azzurra, Lerici, Tellaro. Nei momenti che precedono l’inizio della gara, nonostante la presenza di una grande folla, il silenzio è assoluto. Al colpo di pistola dello starter segue un incredibile boato e un continuo incitamento ai vogatori che va avanti fino all’ultimo colpo di remi. Alla borgata vincitrice viene consegnato il “palio”, che conserverà per un anno nella propria sede. Il “palio” è uno stendardo realizzato dal maestro Angelo Prini. Su un lato c’è un cartiglio con la scritta “Palio del Golfo” e gli stemmi araldici dei tre comuni che si affacciano sul golfo: Lerici, La Spezia e Portovenere. Sull’altro lato è raffigurato San Venerio, patrono del golfo.
Rispondi. • Dove si svolge questo Palio del Golfo? _______________________________________ • In che cosa consiste? ________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________ • Chi partecipa? _____________________________________________________________ • Che cosa riceve il vincitore? __________________________________________________
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Fai un breve ricerca per individuare altre zone d’Italia in cui si svolgono sul mare o sui laghi competizioni simili al Palio del Golfo.
O.A.: conoscere la Liguria.
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TRENTINO: IL LAGO DI CAREZZA Il lago di Carezza è un piccolo lago alpino. Si trova nelle Dolomiti, nell’alta Val d’Ega, a 1534 metri sul livello del mare, a 25 chilometri da Bolzano. È circondato da fitti boschi di abeti ed è collocato sotto le pendici del massiccio del Latemar. È privo di immissari visibili ed è alimentato da sorgenti sotterranee, quindi il livello dell’acqua cambia secondo le stagioni: in primavera raggiunge il livello più alto, mentre in ottobre presenta il livello più basso. La temperatura massima dell’acqua, 13°C, si registra nel mese di agosto, mentre nel resto dell’anno si aggira intorno ai 7-9 gradi. Ha una superficie di 12,25 ettari e il punto più profondo corrisponde a 17 metri. Il lago è molto conosciuto per i suoi splendidi colori, tanto che nella lingua ladina viene chiamato “lec de ergobando” cioè “lago dell’arcobaleno”. Una leggenda racconta che nelle acque di questo lago vivesse una bellissima sirenetta, Ondina. Lo stregone del Latemar si era innamorato di lei e aveva tentato più volte di rapirla. Consigliato dalla Stria del Masarè, un giorno il mago fece apparire nel lago un bellissimo arcobaleno. Ondina, spinta dalla curiosità, uscì dal lago per vedere che cosa stesse succedendo ma, appena vide lo stregone, fuggì spaventata. Il mago, molto arrabbiato, prese l’arcobaleno e lo gettò nel lago. Fu così che, da quel giorno, le sue acque rispecchiano tutti i colori dell’iride. Il lago è una delle mete preferite dei turisti in vacanza in Trentino e anche nella stagione invernale viene spesso visitato da sommozzatori che effettuano riprese subacquee, sotto uno spesso strato di ghiaccio, per registrare i giochi di colore delle sue acque.
Rispondi. • Quali sono i riferimenti geografici che il testo fornisce di questo lago? ____________ ______________________________________________________________________________ • Quali sono le caratteristiche che lo rendono diverso dagli altri laghi del Trentino? ______________________________________________________________________________ • Che cosa racconta la leggenda riguardo ai suoi splendidi colori? _______________ __________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________
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O.A.: conoscere i
l Trentino -Alto Adige.
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FRIULI-VENEZIA GIULIA: ACQUILEIA E GLI UNNI Fondata dai Romani nel 181 a.C. per fermare le incursioni dei barbari che si affacciavano sui confini orientali, Aquileia divenne subito un centro importante non solo dal punto di vista militare, grazie al suo porto sul fiume Natisone, che la collegava al mare non lontano, e alla sua ampia rete stradale. Subì nella sua storia diversi assedi, ai quali resistette sempre con successo, fino al 452, quando sotto le sue mura arrivarono le orde degli Unni, guidati da Attila. Aquileia era la porta che introduceva alla penisola italiana, perciò Attila, per conquistarla, la cinse d’assedio. Tuttavia gli abitanti di Aquileia, trincerati dietro le mura, opposero una lunga resistenza. Il re unno fece deviare il corso del fiume Natisone per togliere agli assediati la possibilità di attingere l’acqua e prenderli per fame e sete, ma Aquileia, sorprendentemente, continuava a resistere. I mesi passavano e Attila si era ormai quasi convinto che la città non sarebbe caduta; stava per dare l’ordine di togliere l’assedio quando, una notte, vide in sogno delle cicogne che, insieme ai loro piccoli, si allontanavano in volo da Aquileia. Attila seppe cogliere il significato di quel sogno: le cicogne volavano via perché i rifornimenti in città stavano per finire e andavano in cerca di posti dove trovare più facilmente di che sfamarsi. Convinto da questo evento, mantenne l’assedio alla città che, infatti, qualche giorno dopo si arrese e aprì le porte ai nemici. Il re unno, infuriato per la tenace resistenza degli abitanti, mise la città a ferro e a fuoco e la fece radere al suolo. Una leggenda racconta che, al momento dell’incendio della città, alcuni ricchi cittadini fecero scavare un pozzo ai loro schiavi, nel quale nascosero tutti i loro ori. Per non far sapere a nessuno dove fosse il pozzo, uccisero gli schiavi e fuggirono, sperando di poter un giorno tornare a riprendersi le loro ricchezze. Cosa che probabilmente non avvenne, perché ad Aquileia sono convinti che il pozzo dell’oro sia ancora lì, da qualche parte, chissà dove. Fino a cent’anni fa circa, si era così convinti che il pozzo ci fosse che chi vendeva un terreno includeva nel contratto la clausola “ti vendo il campo ma non il pozzo”.
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O.A.: conoscere il Friuli-Venezia G
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EMILIA-ROMAGNA: I MOSAICI DI RAVENNA Ravenna è uno scrigno d’arte, di storia e di cultura di prima grandezza; è una città di origini antiche con un passato glorioso e fu tre volte capitale: dell’Impero Romano d’Occidente, di Teodorico re dei Goti, dell’Impero di Bisanzio in Europa. Otto monumenti di Ravenna sono inseriti nella lista del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO e qui è conservato il più ricco patrimonio di mosaici dell’umanità risalenti al V e al VI secolo. Il mosaico è una composizione pittorica ottenuta mediante l’utilizzo di frammenti di materiali (tessere) di diversa natura e colore (pietre, vetro, conchiglie), che può essere decorata con oro e pietre preziose. Nel Mausoleo di Galla Placida, figlia di Teodosio, si può ammirare la cupola, tutta decorata a mosaico, con una croce centrale circondata da una volta di stelle dorate su sfondo blu. Nella Basilica di San Vitale, ai lati dell’altare, sono collocati due celebri pannelli, realizzati con la tecnica del mosaico, in posizione speculare, dell’Imperatore Giustiniano e di Teodora circondati da dignitari e da guardie. L’interno della Basilica di Sant’Apollinare in classe ha le pareti spoglie, tranne la zona absidale, che è completamente ricoperta da un manto policromo di mosaici risalenti a epoche d iverse. L’arte del mosaico non è nata a Ravenna, ma a Ravenna ha trovato la sua più ampia espressione; ancora oggi questo antico sapere delle mani rivive nelle scuole e nelle botteghe artigianali che si trovano numerose nel centro cittadino e che sono promotori di attività artistiche che vanno dall’architettura all’arte moderna sulla base di una lunga esperienza maturata nel restauro e nella conservazione di mosaici antichi.
Rispondi. • Perché Ravenna è una città conosciuta in tutto il mondo? _________________________ ___________________________________________________________________________________ • Che cos’è il mosaico? ________________________________________________________ ___________________________________________________________________________________ • Quali sono i monumenti di Ravenna più importanti dove si conservano celebri mosaici? ___________________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________________
Fai una breve ricerca per sapere in quali altre città italiane sono conservati patrimoni artistici simili ai mosaici di Ravenna.
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O.A.: conosce
re l’Emili a-Romagna.
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Le regioni • GEOGRAFIA Nome __________________________________ Classe _______ Data ____________
MARCHE: LA CARTA DI FABRIANO La fabbricazione della carta inizia in Cina nel II secolo dopo Cristo; uno dei primi cenni sulla fabbricazione della carta è dato da Marco Polo nel suo “Milione”, ma gli imperatori cinesi mantennero per lungo tempo segrete le loro tecniche di lavorazione. È solo nel XII secolo che i mercanti arabi diffusero nei Paesi del Mediterraneo i metodi per fabbricare la carta con l’uso di materie prime quali stracci di canapa e tela triturati e ridotti in poltiglia tramite macine di pietra e mortai. I Fabrianesi, verso il XIII secolo, rivoluzionarono il processo di fabbricazione della carta introducendo due cambiamenti molto importanti: sostituirono le macine e i mortai con una macchina complessa che veniva messa in movimento da una ruota ad acqua e questo permise di preparare una quantità di pasta, fatta con gli stracci, molto superiore alle macine di pietra; inoltre sostituirono la colla vegetale con una colla animale che permetteva una migliore collatura e lisciatura del foglio rendendolo anche più resistente. Queste nuove tecniche di lavorazione migliorarono la qualità della carta, che diventò il materiale su cui scrivere più diffuso e più conveniente, essendo meno costosa della pergamena e degli altri materiali usati prima della sua invenzione. In seguito, verso la seconda metà del XV secolo, con la tecnica dei caratteri mobili per la stampa, la carta diventò uno strumento insostituibile per la diffusione della cultura e dell’informazione. Attualmente Fabriano è una delle poche città al mondo in cui si fabbrica la carta a mano. Questi preziosi fogli vengono utilizzati per edizioni di pregio, per il disegno artistico e per stampe d’arte, per diplomi di laurea… Le materie prime utilizzate a questo scopo sono sceltissime: cotone, canapa, lino, coloranti speciali… La preparazione dell’impasto è molto accurata e la fase centrale della lavorazione è la stessa di settecento anni fa.
Rispondi. • Chi fece conoscere la carta nei Paesi del Mediterraneo? ___________________________ • Perché la città di Fabriano è conosciuta in tutto il mondo? ___________________________ ___________________________________________________________________________________ • Che cosa rese i Fabrianesi diversi da altri artigiani che fabbricavano la carta? _____ ___________________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________________ • Per che cosa viene utilizzata la carta prodotta a mano? ___________________________ ___________________________________________________________________________________
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O.A.: conoscere le Marche.
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UMBRIA: ARTE, NATURA E FOLCLORE L’Umbria si estende nel cuore degli Appennini. Le foreste che la ricoprono le hanno fatto attribuire il nome di “Umbria verde”. Sono foreste di querce, faggi, castagni, nelle quali vivono lupi, volpi, istrici e tanti altri animali selvatici. Il turismo è una delle voci forti dell’economia della regione, che può offrire ai suoi visitatori paesaggi naturali suggestivi e ancora incontaminati, paesi e città ricche di opere d’arte, manifestazioni folcloristiche di estremo interesse. Tra le città più visitate sicuramente c’è la splendida Assisi, dove tutto ruota intorno alla figura di San Francesco. Nella Basilica Superiore si possono ammirare i 28 affreschi di Giotto che raccontano la vita del santo, splendidi sotto i raggi di luce che entrano dal rosone e dalle vetrate absidali. Perugia, antica città di origine etrusca, come testimoniano parte delle sue antiche mura e l’arco di una delle sue porte, presenta monumenti romani, medievali e rinascimentali. La sua piazza, con la Fontana Maggiore, il Palazzo dei Priori, il Collegio del Cambio, la Cattedrale di San Lorenzo, è uno spettacolo indimenticabile. Todi, Spoleto, Orvieto, Gubbio, Spello sono città affascinanti, che offrono ai visitatori un tessuto urbano ancora antico, nel quale sembra di essere immersi nel passato più autentico. Una volta in Umbria, non si può non andare ad ammirare la cascata delle Marmore. È la più alta d’Italia, con tre salti in successione per un totale di 165 metri. Fu ideata dai Romani per bonificare una zona nella quale il fiume Velino tendeva a creare delle paludi. Essi realizzarono un canale che convogliava le acque del Velino verso le Marmore facendole precipitare direttamente nel fiume Nera, affluente del Tevere. Tra le manifestazioni folcloristiche umbre, sono da ricordare la Corsa dei Ceri e il Palio della Balestra a Gubbio, l’Infiorata del Corpus Domini a Spello, il Palio di San Rufino ad Assisi, la Corsa dell’Anello a Narni…
Esegui delle ricerche sulle feste folcloristiche umbre e scrivi sul quaderno dove si svolgono, quando, come, perché.
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O.A.: con oscere l’U mbria.
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LAZIO: L’ETRURIA LAZIALE Si dice Lazio e si pensa Roma. È quasi naturale associare la regione alla capitale d’Italia, ma in questo modo si rischia di non fare giustizia a zone del Lazio che sono da visitare per le loro bellezze naturali e artistiche. A nord di Roma, ai confini con la Toscana e con l’Umbria, c’è la Tuscia romana, terra del mistero etrusco con le splendide necropoli di Cerveteri, Tarquinia, Tuscania, con la bella Viterbo, che nel 1200 contava più abitanti di Roma e nelle cui strade sembra di essere risucchiati indietro di ottocento anni. Città con le mura a forma di triangolo, nelle quali si aprono sette porte, Viterbo è chiamata anche “Città dei Papi” per aver ospitato la sede pontificia per quasi due secoli. Di quella presenza restano ancora intatti molti splendidi palazzi e monumenti: la cattedrale, il palazzo dei Papi, il palazzo dei Priori, oltre al quartiere di San Pellegrino, centro abitativo duecentesco perfettamente conservato, e la chiesa di Santa Maria Nuova con il bellissimo chiostro longobardo. La provincia di Viterbo è la terra dalle antiche tradizioni vinicole, come quella di Montefiascone, dove si produce il famoso vino Est! Est! Est! (parola latina che vuol dire “c’è”). Si racconta che, al tempo della discesa a Roma dell’imperatore tedesco Enrico V, un cardinale del seguito imperiale mandò in avanscoperta un suo servo che doveva segnalare le osterie dove il vino era più buono, indicandole con la parola est. Il servo, arrivato a Montefiascone, assaggiò il vino e lasciò scritto est, est, est, tre volte, per l’eccezionale bontà del vino gustato in quel posto. La cucina del viterbese è una cucina povera, fatta di ingredienti semplici e di primi piatti soprattutto: i lombrichelli (pasta, acqua e farina), pasta e fagioli, pasta e ceci, riso e lenticchie…; famosa è l’acquacotta, fatta di cicoria, patate, pomodori, cipolla, mentuccia, peperoncino con aggiunta di baccalà o uova; piatto più primaverile è la scafata, zuppa di fave e pancetta. Questa è la terra dei laghi vulcanici: Bolsena, Bracciano, Vico, zone di villeggiatura anche nei tempi antichi, dove è possibile gustare i coregoni e una zuppa di pesce insaporita con i profumi dell’orto. Specialità di Bolsena, invece, è l’anguilla.
Rispondi. • Perché Viterbo è chiamata “Città dei Papi”? ___________________________________ __________________________________________________________________________________ • Che cos’è una necropoli? ____________________________________________________ • Perché il vino di Montefiascone si chiama Est! Est! Est!? _________________________ __________________________________________________________________________________
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O.A.: conoscere il Lazio.
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ABRUZZO: IL PARCO NAZIONALE Il Parco d’Abruzzo, Lazio e Molise, primo parco in Italia, fu istituito nel 1923. La finalità del Parco è quella di difendere l’ambiente nei suoi aspetti originari, di proteggere e conservare le montagne, le foreste, le acque, l’aria, la flora e la fauna, nonché le tradizioni dell’uomo, perchè si tratta di beni preziosi e irrinunciabili. Il Parco ha un’estensione di quasi 50 000 ettari ed è costituito principalmente da catene montuose che vanno dai 900 ai 2200 metri d’altitudine. In esso vivono 60 specie di mammiferi, 300 di uccelli, 40 di rettili, anfibi e pesci. Tra i mammiferi del Parco, troviamo l’orso bruno marsicano, unico orso in Italia, il camoscio d’Abruzzo e il lupo. Sono presenti anche cervi, caprioli, il gatto selvatico, la lince e il cinghiale, il tasso, l’istrice… Tra gli uccelli, ci sono l’aquila reale, insieme a tutti gli altri rapaci diurni (sparviero, astore, falco, gheppio…) e notturni (gufo, civetta, allocco, barbagianni), il picchio, il merlo acquaiolo, la ballerina gialla, l’upupa… Tra gli anfibi, l’ululone dal ventre giallo, la salamandrina dagli occhiali e il tritone. Anche la flora del parco d’Abruzzo è ricca e interessante. L’esemplare più raro è la scarpetta di venere o pianella della Madonna, un’orchidea gialla e nera che fiorisce negli angoli più nascosti fra maggio e giugno. Altrettanto raro è il pino nero. Il Parco è attrezzato con centri di visita, un laboratorio ecologico, un centro multilingue che organizza speciali attività per i visitatori italiani e stranieri. Nel 1987 il Parco è stato suddiviso in quattro zone: Zona A – RISERVA INTEGRALE – È la più elevata ed è il regno della natura intatta, dove non c’è intervento dell’uomo. Zona B – RISERVA GENERALE – È lo spazio dove l’escursionismo è libero e dove si svolgono attività come la raccolta del legname, il pascolo… Zona C – PROTEZIONE – È la classica campagna, intorno ai paesi, dove si svolgono attività agricole e si alleva il bestiame. Zona D – SVILUPPO – È lo spazio abitato, dove i paesi sono stati restaurati e arricchiti. La vita degli abitanti continua in armonia con i numerosi visitatori.
Rispondi. • Qual è lo scopo del Parco? ____________________________________________________ • Quale fiore raro vi nasce? ____________________________________________________ • Quali mammiferi vi sono protetti? ___________________________________________ ______________________________________________________________________________
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O.A.: con oscere l’ Ab
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Le regioni • GEOGRAFIA Nome __________________________________ Classe _______ Data ____________
MOLISE: VIAGGIO TRA LA GENTE Il Molise è la seconda regione più piccola d’Italia e la montagna è il suo cuore. I Molisani sono dei bravissimi artigiani. Cerchi un falegname? Uno scalpellino che lavori con maestria la pietra? Dei coltellinai che fabbrichino coltelli e forbici? O dei ramai che lavorino il rame a sbalzo? Oppure vuoi sapere qualcosa su come si fabbricano le zampogne? Allora sei nel posto giusto. I paesi del Molise sono molto legati alle tradizioni del passato. E hanno dei nomi particolari, importanti per dei paesi anche molto piccoli: Agnone, Pescopennataro, Pietrabbondante, Capracotta, Vastogirardi. Agnone è il paese delle campane. Vi si fabbricano campane non solo per l’Italia, ma anche per gli Stati Uniti, per l’Australia…, per tutto il mondo. Per vedere come si costruiscono le campane basta andare a visitare la Pontificia Fonderia dei fratelli Marinelli. Nella fucina della fonderia sembra di essere in un vulcano, tra fiamme e fumo, e assistere a una colata di bronzo incandescente è uno spettacolo che lascia senza fiato. Ad Agnone si fabbricano campane da quasi mille anni! Il metodo di lavorazione è sempre lo stesso. Perché una campana riesca bene bisogna calcolare con precisione lo spessore, il peso, il diametro, l’altezza e per realizzarne una ci vogliono da uno a tre mesi. La colata avviene alla temperatura di 1150 gradi centigradi e si ottiene con il fuoco di grandi cataste di legno. La lega di metallo fuso è costituita da 78 parti di rame e 22 di stagno. Ma i particolari della fabbricazione sono un segreto. A Scapoli, un villaggio di poche anime, fabbricano invece zampogne in piccoli laboratori artigianali. Mani abili lavorano la pelle di capra per conciarla e darle la classica forma a sacca, nella quale inseriscono poi le cannule ottenute lavorando rami di sorbo, acero, ciliegio. Le canne sono quattro, ma una in realtà non si usa mai e non si sa ancora adesso perché la fanno. Delle tre utilizzate per suonare, quella centrale, che emette la nota fissa, si chiama bordone; le altre due, che danno gli accordi, si chiamano ritta e manca.
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O.A.: conoscere il Molise.
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CAMPANIA: LE ISOLE PARTENOPEE Di fronte al porto di Napoli, da un mare da cartolina, spuntano le isole dell’arcipelago campano, tra le quali le più note sono Capri, Ischia e Procida. Isole dalla natura rigogliosa, fatta di agrumeti, vigneti, pinete, alberi da frutto, sono il punto d’arrivo di migliaia di turisti che le visitano per la loro spettacolare bellezza. Procida è frequentata soprattutto da quelli che non amano il chiasso e si lasciano catturare dal fascino delle antiche tradizioni: la processione dei Misteri del venerdì santo e quella di San Michele nei primi giorni di maggio. Le sue scogliere alte e frastagliate si alternano a spiaggette sabbiose non sempre facili da raggiungere. Ischia la “verde”, così chiamata per la sua lussureggiante vegetazione, è ricca di sorgenti vulcaniche che alimentano il turismo termale fin dal tempo degli antichi Romani. Una leggenda narra che lo stesso Ulisse, approdato a Ischia, si fosse ripreso dalle fatiche del viaggio bagnandosi nelle acque calde del Gurgitello, una sorgente ancora attiva ai nostri giorni. Una volta a Ischia, non si può non visitare il Castello, antica fortezza che domina l’abitato di Ischia Ponte, e che si raggiunge attraverso il ponte fatto costruire da Alfonso I nel 1438. Dai suoi bastioni, dove lo sguardo abbraccia tutto il golfo di Napoli, si godono dei magnifici panorami. Capri, da 2000 anni località turistica di moda visto che l’imperatore Tiberio ne fece la sua dimora negli ultimi dieci anni di vita, presenta scenari naturali di incomparabile bellezza. Ancora oggi visitare Capri significa immergersi in una realtà storica, naturalistica e culturale come poche al mondo. L’isola è da scoprire per la sua caratteristica vegetazione, le sue rocce a picco sul mare, la grotta Azzurra, i Faraglioni. La grotta Azzurra è accessibile solo in barca e deve il suo nome ai caratteristici giochi di luce e di colore compiuti dall’acqua attraversata dai raggi solari. I Faraglioni sono tre scogli rocciosi che emergono dalle acque in prossimità della costa e che sono diventati il simbolo di Capri noto in tutto il mondo.
Rispondi. • Quali altre isole fanno parte dell’arcipelago campano? _________________________ ___________________________________________________________________________________ • Quale attrattiva turistica offre Ischia? __________________________________________ ___________________________________________________________________________________ • Davanti a quale penisola si trova Capri? Quali sono le sue bellezze? __________________ ___________________________________________________________________________________
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SCHEDA
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Le regioni • GEOGRAFIA Nome __________________________________ Classe _______ Data ____________
BASILICATA: I LAGNI DI MONTICCHIO Sulle pendici del monte Vulture, incastonati come perle nel verde intenso dei boschi, troviamo i due laghi di Monticchio, in provincia di Potenza: il lago Grande e il lago Piccolo, il primo di 0,4 km2 e il secondo di 0,1 km2, separati da una striscia di terra larga poco più di 200 metri. I due laghetti hanno occupato il doppio cratere centrale dell’antico vulcano, a 600 metri sul livello del mare, e sono circondati da una rigogliosa vegetazione costituita da faggi, castagni, ontani, tigli, frassini e aceri. Nelle loro acque si trovano abbondantemente tinche, carpe, anguille e, in primavera, le loro superfici appaiono ricoperte dalle foglie verdi della ninfea alba dai caratteristici fiori bianchi. Di grande interesse faunistico è la presenza sulle rive dei laghetti di un lepidottero scoperto solo nel 1963, una farfalla notturna, la bramea europea, con un’apertura alare di 7 centimetri. È visibile solo in brevi periodi della primavera, perché trascorre quasi tutta la sua esistenza (8-9 mesi) sotto forma di crisalide, nascosta nel muschio. Veri piccoli gioielli incorniciati dal verde della vegetazione, i laghi offrono la possibilità di escursioni davvero interessanti sia lungo le loro sponde sia sulle pendici del Vulture. Da visitare, la bianca abbazia di San Michele, a mezza costa, che si specchia nelle acque verdastre del lago Piccolo. Fondata dai monaci benedettini su preesistenti strutture di monaci basiliani fuggiti da Costantinopoli, nella sua cappella millenaria sono ancora visibili affreschi dal chiaro stile bizantino. I laghi di Monticchio sono meta di turisti di tutte le età e non è raro vederne in bicicletta percorrere il periplo dei due specchi d’acqua, fare un giro in barca sul lago Grande, andare a caccia di emozioni armati di macchina fotografica e binocolo per catturare un volo o un colore, raggiungere le sorgenti della deliziosa acqua minerale. Intorno ai laghi, sorgono paesi e città ricchi di tradizione e del calore tipico della gente lucana.
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O.A.: conoscere la Basilicata.
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Le regioni • GEOGRAFIA Nome __________________________________ Classe _______ Data ____________
SCHEDA
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CALABRIA: UNA TERRA TRA MONTI E MARI Dalla Basilicata si entra in Calabria e si costeggia un mare punteggiato da spiagge e paesi bellissimi – Cirò Marina, Crotone, Capo Colonna, Capo Rizzuto… – con sabbie dorate, acque limpide, terre magiche… Dopo Catanzaro Marina e Copanello, ecco il golfo di Squillace, dove Ulisse incontrò Nausicaa… E poi Soverato, Riace Marina, Roccella Jonica, Locri. A Roccella Jonica si è nella patria del bergamotto, un albero simile all’arancio dal quale si estraggono essenze per la profumeria. Il bergamotto cresce solo qui e in nessuna altra parte del mondo; gli Inglesi lo comperano da noi per aromatizzare il loro tè Earl Grey e i Francesi per i loro profumi. Poi si arriva a Reggio Calabria, Villa San Giovanni, Scilla… Scilla, la fanciulla dagli occhi grandi e dai capelli neri che rifiutò l’amore del dio marino Glauco, il quale la trasformò in un mostro… A Reggio Calabria, nei giorni molto limpidi, si può essere vittime dell’incantesimo della fata Morgana: il cielo e il mare sono immobili, i paesi della costa siciliana si specchiano nel mare e sembrano così vicini da poterli toccare con la mano, sembra di poter guardare negli occhi la gente che abita di là dallo Stretto. Roba da fate! Da Scalea si sale verso l’interno, verso i monti: il Pollino, la Sila e l’Aspromonte. Il Pollino, parco nazionale dal 1998, è grande 200 mila ettari. Sulle sue pendici esistono gli unici pini loricati d’Europa, oltre quelli di Bosnia e Grecia. Pianta in via di estinzione e superprotetta, deve il suo nome alla corteccia spessa e irta come la corazza dei soldati romani, la lorica. La Sila ha pinete incredibili, con esemplari alti fino a 40 metri di altezza. Si divide in Sila Grande, Sila Greca e Sila Piccola. È coperta da boschi di castagni, pini, querce e faggi e vi vivono numerose specie animali. L’Aspromonte, alto fino a 2000 metri, è isolato e aspro, come dice il suo nome, ma con paesaggi fascinosi. In Calabria è possibile gustare dolci fritti, caciotte, pomodorini, melanzane, pecorino, peperoncino, basilico… sapori e aromi indimenticabili. Calabria, anticamente Calonbrio, cioè il paese dal quale viene ogni cosa buona.
Rispondi. • Che cosa si coltiva a Roccella Jonica e che utilizzo se ne fa? ____________________ ______________________________________________________________________________ • In che cosa consiste l’incantesimo della fata Morgana? _________________________ ______________________________________________________________________________ • A quali personaggi mitologici si fa riferimento nel testo? _______________________ ______________________________________________________________________________
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cere la C alabria.
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SCHEDA
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Le regioni • GEOGRAFIA Nome __________________________________ Classe _______ Data ____________
SARDEGNA: LA SARTIGLIA DI ORISTANO A Oristano, l’ultima domenica e l’ultimo martedì di Carnevale, si corre la Sartiglia, una giostra equestre in cui un cavaliere deve cercare di infilare con una spada un anello a forma di stella. La parola Sartiglia deriva dallo spagnolo sortija, che significa anello. Le origini di questa gara si fanno risalire intorno al 1120, quando sembra che i crociati l’abbiano introdotta in Occidente. La Sartiglia è corsa dai due Gremi, cioè le corporazioni più antiche di Oristano: il Gremio dei contadini la domenica e il Gremio dei falegnami il martedì. Il capo della corsa è il “Su Componidori”, accompagnato dal secondo, “Su Secundu”, dal terzo, “Su Terzu Cumpoi”, e da altri cavalieri. Tutto comincia con la vestizione di Su Componidori, effettuata da fanciulle in costume sardo e secondo un rito ben preciso. Una volta vestito e con una maschera sul volto, Su Componidori sale a cavallo, dal quale non scenderà più fino alla fine della giostra, circa sette ore dopo. Il corteo, con i componenti in costumi tradizionali, si reca in piazza Duomo, dove, a metà percorso, è appeso l’anello a stella. Su Componidori gareggia per primo, cercando di infilare galoppando la spada nell’anello, poi tocca ai suoi due compagni e poi, via via, agli altri cavalieri ai quali viene passata la spada. Si tratta di una giostra dal sapore antico, con la quale l’uomo vuole propiziarsi un buon raccolto: più stelle saranno infilate, migliore sarà l’annata. A fine giostra, Su Componidori, con la schiena riversa sul dorso del cavallo, percorre al galoppo la pista e benedice la folla con un mazzolino di viole. Al termine della Sartiglia si corre la pariglia, nella quale i cavalieri, a tre per volta, compiono acrobazie sui cavalli lanciati al galoppo. Per assistere a queste manifestazioni piene di magie e di simboli e per salutare l’arrivo della primavera nell’auspicio di un anno di prosperità, l’intera Sardegna si dà appuntamento a Oristano.
Rispondi. • Qual è lo scopo della Sartiglia? ______________________________________________ ______________________________________________________________________________ • Da chi fu introdotta in Occidente? Quando? ____________________________________ • Chi è il protagonista di questo evento? _______________________________________
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O.A.: conoscere la Sardegna.
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Le regioni • GEOGRAFIA Nome __________________________________ Classe _______ Data ____________
SCHEDA
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CITTÀ D’ITALIA
Scrivi a quale regione appartengono le province/città metropolitane indicate e aggiungi quelle che mancano.
________________ ________________ Belluno Padova Rovigo Treviso Vicenza ______________ ______________
Agrigento Caltanisetta Catania Enna Trapani Ragusa ______________ ______________ ______________
________________ Pistoia Arezzo Prato Grosseto Massa-Carrara Lucca Pisa ______________ ______________ ______________ ________________ Gorizia Pordenone ______________ ______________
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________________ Frosinone Rieti Viterbo ______________ ______________
________________ Avellino Caserta Salerno ______________ ______________
________________ Monza e Brianza Pavia Sondrio Varese Lodi Lecco Cremona Brescia Bergamo ______________ ______________ ______________
________________ Macerata Pesaro e Urbino Fermo ______________ ______________ ________________ Savona Imperia ______________ ______________
O.A.: conoscere province e città
metropolitane.
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SCHEDA
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Le regioni • GEOGRAFIA Nome __________________________________ Classe _______ Data ____________
GIOCO CON LE CITTÀ
Leggi e cancella l’intruso.
Umbria Perugia Brindisi Terni
Abruzzo
Sardegna
L’Aquila Pescara La Spezia Teramo Chieti
Cagliari Matera Oristano Sassari Nuoro Sud Sardegna
Calabria Catanzaro Bolzano Cosenza Crotone Reggio Calabria Vibo Valentia
Puglia
Piemonte Alessandria Asti Biella Cuneo Teramo Novara Torino Vercelli Verbano-Cusio-Ossola
Bari Barletta-Andria-Trani Taranto Lecce Lodi Foggia Brindisi
Basilicata Matera Potenza Latina
Molise
Valle d’Aosta
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Bolzano Potenza Trento
Emilia-Romagna Bologna Ferrara Forlì-Cesena Modena Parma Salerno Piacenza Ravenna Reggio Emilia Rimini
Isernia Ferrara Campobasso
Asti Aosta
O.A.: conoscere province e città
Trentino-Alto Adige
metropo
litane.
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L’Europa • GEOGRAFIA Nome __________________________________ Classe _______ Data ____________
SCHEDA
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IL CONTINENTE EUROPEO: ASPETTO FISICO L’Italia è uno Stato del continente europeo. L’Europa si trova nell’emisfero australe del pianeta, è bagnata dal mare a nord, a sud e a ovest, mentre a est una catena montuosa la lega a un altro continente: l’Asia.
Osserva la carta e completa. L’Europa è bagnata a nord __________________________ , a sud ____________________ ________________________________________ , a ovest ____________________________ e a est confina con ___________________________________________________________. Le principali catene montuose dell’Europa sono: ________________________________ __________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ . Le pianure più estese sono: __________________________________________________ _________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________. I fiumi più importanti sono: ____________________________________________________ __________________________________________________________________________________.
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il territor io europeo.
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L’Europa • GEOGRAFIA Nome __________________________________ Classe _______ Data ____________
IL CONTINENTE EUROPEO: ASPETTO POLITICO L’Europa è formata da 43 Stati, di diverse dimensioni: dall’estesa Russia al minuscolo Lussemburgo. Ognuno di essi si governa autonomamente e con forme di governo diverse: repubblica presidenziale, repubblica parlamentare, repubblica federale, monarchia costituzionale, principato…
Osserva la carta e completa. • L’Italia confina con i seguenti Stati: __________________________________________ _______________________________________________________________________________ • Gli Stati bagnati dal mar Mediterraneo sono: _________________________________ _______________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________ • Gli Stati bagnati dall’Oceano Atlantico sono: __________________________________ _______________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________ • Gli Stati che non sono bagnati dal mare sono: __________________________________ _______________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________
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L’Europa • GEOGRAFIA Nome __________________________________ Classe _______ Data ____________
SCHEDA
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STATI E CAPITALI
Consulta un atlante e scrivi al posto giusto sulla carta le capitali degli Stati elencati. Italia • Spagna • Regno Unito • Francia • Germania • Russia • Ucraina • Grecia • Portogallo • Norvegia • Polonia • Austria • Svizzera • Bulgaria
Scrivi la capitale dei seguenti Stati. Finlandia: _________________________ Svezia: _____________________________ Islanda: ____________________________ Danimarca: _________________________ Repubblica Ceca: ___________________ Belgio: _____________________________ Albania: ____________________________ Moldavia: ___________________________ Slovenia: ___________________________
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Croazia: ____________________________ Irlanda: _____________________________ Estonia: ____________________________ Paesi Bassi: __________________________ Ungheria: __________________________ Romania: ___________________________ Slovacchia: _________________________ Lettonia: ____________________________ Macedonia: _________________________ O.A.: conoscere
il territor io europeo.
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L’Europa • GEOGRAFIA Nome __________________________________ Classe _______ Data ____________
IL CLIMA IN EUROPA L’Europa è inserita quasi completamente nella zona temperata del pianeta, ma il suo clima è influenzato da vari fattori, che lo diversificano. Essi sono: • la latitudine: man mano che ci si allontana dall’Equatore la temperatura si abbassa; • i venti oceanici: provengono dall’Atlantico, sono freddi e umidi e portano piogge e neve sulle regioni dell’Europa occidentale… • i venti polari: provengono dal Polo Nord, sono freddi e secchi e abbassano le temperature del continente; • il mar Mediterraneo: rende più mite il clima delle terre che bagna; • la corrente del golfo: corrente marina d’acqua calda che proviene dal golfo del Messico e tocca le coste dell’Europa settentrionale, rendendole più miti.
In Europa si possono distinguere 5 tipi di clima: • mediterraneo, con inverni miti, estati lunghe e calde, poche precipitazioni; • alpino, con inverni lunghi e freddi, estati brevi e fresche e abbondanti precipitazioni nevose in inverno; • continentale, con inverno lunghi e freddi ed estati calde e afose; • atlantico, con inverni temperati e nebbiosi, estati fresche e piogge frequenti; • subartico, con basse temperature, inverni lunghi e freddi e molti mesi senza sole.
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L’Europa • GEOGRAFIA Nome __________________________________ Classe _______ Data ____________
SCHEDA
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L’UNIONE EUROPEA Dopo la seconda guerra mondiale, alcuni Stati decidono di collaborare tra loro per un futuro di pace e solidarietà. Aboliscono i dazi doganali, avviano politiche agrarie e commerciali comuni, permettono ai cittadini degli Stati aderenti di circolare liberamente al loro interno, avviano politiche comuni riguardo all’istruzione, al lavoro, alla difesa dell’ambiente.
Fai una ricerca in Rete e colora sulla carta gli Stati che fanno parte dell’Unione Europea.
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re l’Unio ne Europea.
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SCHEDA
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L’Europa • GEOGRAFIA Nome __________________________________ Classe _______ Data ____________
I SIMBOLI DELL’UNIONE EUROPEA L’Unione Europea ha una bandiera blu con dodici stelle gialle disposte in cerchio, perché il numero dodici è simbolo di unità, completezza e perfezione. Le stelle rimarranno dodici, anche se i Paesi che ne entreranno a far parte aumenteranno.
Non esiste una capitale dell’Europa, ma Bruxelles, in Belgio, e Strasburgo, in Francia, sono le città dove hanno sede i principali organismi dell’UE: il Consiglio d’Europa e il Parlamento. In Lussemburgo hanno sede la Corte di Giustizia e la Corte dei Conti. I Paesi dell’Unione Europea adoperano la stessa moneta, l’euro, che, dal gennaio 2002, ha sostituito il franco francese, lo scellino austriaco, il marco tedesco, la peseta spagnola…
L’UE ha un suo inno: l’Inno alla gioia, tratto dalla Nona Sinfonia del compositore tedesco Ludwig van Beethoven. L’UE ha anche un suo motto, che riassume lo spirito che la caratterizza: “Uniti nella diversità”.
Che cosa vuol dire, secondo te, il motto dell’UE? Spiegalo con parole tue. __________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________
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Organismi internazionali • GEOGRAFIA Nome __________________________________ Classe _______ Data ____________
SCHEDA
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L’ONU Nel 1955 l’Italia è entrata a far parte dell’ONU (Organizzazione Nazioni Unite), che era nata nel 1945 e della quale oggi fanno parte quasi tutti gli Stati del pianeta. Gli scopi dell’ONU sono i seguenti: • mantenimento della pace nel mondo; • riaffermazione e pieno rispetto dei diritti dell’umanità; • rispetto dei trattati internazionali; • impegno a non ricorrere alle armi per mantenere la pace; • uso di mezzi e strumenti internazionali per il progresso economico e sociale di tutti i Paesi del mondo. L’ONU ha sede a New York. Dall’ONU sono poi nate altre organizzazioni internazionali, che hanno scopi differenti, come la FAO, l’UNESCO, l’UNICEF.
Collega i simboli delle organizzazioni ai loro scopi.
Il Fondo Mondiale delle Nazioni Unite per l’Infanzia si occupa di migliorare la salute di tutti i bambini del mondo.
L’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura lavora per diffondere la cultura nel mondo e combattere l’analfabetismo.
Il Fondo per l’Alimentazione e l’Agricoltura lavora per migliorare lo sviluppo agricolo nei Paesi poveri e dare aiuti alimentari alle popolazioni in difficoltà.
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O.A.: conoscere le organizzazion i internazio
nali.
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SCHEDA
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Organismi internazionali • GEOGRAFIA Nome __________________________________ Classe _______ Data ____________
L’UNESCO IN ITALIA L’UNESCO ha avviato nel 1972 un progetto con lo scopo di catalogare e preservare in tutto il mondo luoghi, monumenti, città di particolare bellezza. Questi siti sono stati definiti “patrimonio dell’umanità” e come tali vanno difesi e conservati dal degrado e dall’inquinamento, per essere lasciati ai posteri come testimonianza della cultura della nostra civiltà. Fino a oggi, in tutto il pianeta, l’UNESCO ha individuato 1121 siti da salvaguardare, distribuiti in 167 Stati. In Italia i siti patrimonio dell’umanità sono 55.
Scrivi in quale regione si trova ogni sito.
Paludi del Delta del Po ________________________
Trulli di Alberobello ________________________
Nuraghe di Barumini ________________________
Sassi di Matera ________________________
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Basilica di San Francesco ad Assisi ______________________________ © La Spiga Edizioni 22/04/20 14:17
Città di Verona ________________________
Tempio greco a Paestum ________________________
Santa Maria delle Grazie e Cenacolo di Leonardo ______________________
Città di Mantova ________________________
Indica la regione in cui si trovano alcuni dei siti italiani dichiarati dall’UNESCO patrimonio dell’umanità. Residenze reali dei Savoia a Torino: Dolomiti: Città di Venezia: Basilica Patriarcale di Aquileia: Monumenti paleocristiani a Ravenna: Portovenere e le Cinque Terre: Firenze, centro storico: Urbino, centro storico: Centro storico di Roma: Tivoli, villa Adriana e villa d’Este: Necropoli etrusca di Tarquinia: Area archeologica di Pompei e Ercolano: Isole Eolie:
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____________________________ ____________________________ ____________________________ ____________________________ ____________________________ ____________________________ ____________________________ ____________________________ ____________________________ ____________________________ ____________________________ ____________________________ ____________________________ O.A.: conoscere i siti de ll’UNESC O in Italia.
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VERIFICA FINALE Nome __________________________________ Classe _______ Data ____________
LE PAROLE DELLA GEOGRAFIA 1 Collega ogni parola al suo significato. Numero di abitanti per chilometro quadrato.
artigianato
Produzione di oggetti con il lavoro manuale o l’uso di macchinari semplici.
provincia Monumenti, edifici storici, ambienti naturali considerati una ricchezza per lo Stato.
minoranza
Territorio che raggruppa un certo numero di province.
densità di popolazione
patrimonio
Territorio che raggruppa un certo numero di comuni.
autonomia Gruppo di persone con cultura propria, diversa da quella della maggioranza della popolazione.
regione
Possibilità di governarsi con proprie leggi.
COM’È ANDATA? Queste attività sono state:
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facili
abbastanza facili
difficili
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VERIFICA FINALE Nome __________________________________ Classe _______ Data ____________
INDOVINA LA REGIONE 1 Completa la tabella scrivendo quale regione è rappresentata e la provincia che manca scegliendola tra quelle dell’ultima colonna. Poi cerchia il capoluogo di regione. Regione
Province Pisa • Livorno • Grosseto • Firenze • Pistoia • Siena • Arezzo • Massa-Carrara • Lucca
Bari • Sassari • Genova • Prato • Modena • Napoli
__________________________
________________
Foggia • Bari • Lecce • Taranto • Barletta-Andria-Trani
Prato • Brindisi • Novara • Modena • Rovigo • Imperia
__________________________
________________
Alessandria • Cuneo • Asti • Biella • Vercelli • Torino • Verbano-Cusio-Ossola
Mantova • Siracusa • Frosinone • Novara • Matera • Ferrara
__________________________
________________
Bologna • Piacenza • Parma • Ferrara • Rimini • Forlì-Cesena • Modena • Reggio Emilia ________________
__________________________ Cagliari • Sassari • Nuoro • Sud Sardegna
________________
Belluno • Caserta • Macerata • Agrigento • Chieti • Ravenna
Foggia • Aosta • Campobasso • Verona • Trento • Oristano
__________________________
COM’È ANDATA? Queste attività sono state:
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abbastanza facili
difficili
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VERIFICA FINALE Nome __________________________________ Classe _______ Data ____________
CHE BELLA L’ITALIA! 1 Per ogni immagine, scrivi di quale monumento, opera d’arte o bellezza naturale si tratta, in quale città si trova e in quale regione.
__________________________________ città _______________________________ regione ____________________________
__________________________________ città _______________________________ regione ____________________________
__________________________________ città _______________________________ regione ____________________________
__________________________________ città _______________________________ regione ____________________________
__________________________________ città _______________________________ regione ____________________________
__________________________________ città _______________________________ regione ____________________________
COM’È ANDATA? Queste attività sono state:
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facili
abbastanza facili
difficili
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VERIFICA FINALE Nome __________________________________ Classe _______ Data ____________
CONOSCO L’ITALIA 1 Rispondi. • Quante sono le regioni italiane? ____________ • Quali sono bagnate dal mar Tirreno? ________ ________________________________________ • Quali dal mar Adriatico? ___________________ ________________________________________ ________________________________________ ________________________________________ • Quali dal mar Ligure? ______________________ ________________________________________ • Quali dallo Ionio? ________________________ ________________________________________ • Quali regioni non sono bagnate dal mare? ________________________________________ ________________________________________
2 Per ogni affermazione, segna V (vero) o F (falso). • La Puglia è una grande produttrice di olio e vino. • La Sicilia è la più estesa regione d’Italia. • In Valle d’Aosta si coltiva la quercia da sughero. • In Sicilia è molto sviluppato l’allevamento dei bovini. • La Toscana ha un turismo legato alle città d’arte. • In Piemonte si coltiva soprattutto riso.
V F V F V F V F V F V F
3 Risolvi il cruciverba. Poi metti in ordine le lettere delle caselle colorate. Ottieni la città di: _________________________ 1 Città del Veneto con l’Arena. 1
2
2
Bellissima isola del golfo di Napoli.
3
3
Capoluogo della Toscana.
4
4
Il monte più alto delle Alpi.
5
5
I Monti Pallidi delle Alpi Orientali.
6
6
Capoluogo dell’Emilia-Romagna.
COM’È ANDATA? Queste attività sono state:
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Geografia
griglia per la rilevazione del raggiungimento degli obiettivi OBIETTIVO
SÌ IN PARTE (da 8 a 10) (da 6 a 7)
NO (da 4 a 5)
Conoscere il territorio italiano. Conoscere i momenti significativi della nascita dello Stato italiano. Conoscere lo Stato italiano. Conoscere l’organizzazione dello Stato italiano. Conoscere alcuni articoli della Costituzione italiana. Conoscere i simboli dello Stato italiano. Conoscere funzioni e compiti della regione. Conoscere funzioni e compiti della provincia. Conoscere funzioni e compiti del comune. Conoscere gli Stati esteri in Italia. Conoscere la popolazione italiana. Conoscere le realtà linguistiche in Italia. Conoscere le vie di comunicazione in Italia. Conoscere le regioni italiane. Conoscere: la Valle d’Aosta, il Veneto, la Toscana, la Puglia, la Sicilia, il Piemonte, la Lombardia, la Liguria, il Trentino-Alto Adige, il Friuli-Venezia Giulia, l’Emilia-Romagna, le Marche, l’Umbria, il Lazio, l’Abruzzo, il Molise, la Campania, la Basilicata, la Calabria, la Sardegna. Conoscere province e città metropolitane. Conoscere il territorio europeo. Conoscere il clima europeo. Conoscere l’Unione Europea. Conoscere le organizzazioni internazionali. Conoscere i siti dell’UNESCO in Italia.
Nome alunno: _____________________________________________________ Classe: __________________________________________________________ Data: ___________________________________________________________
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CODING DOVE SI TROVA IL MONUMENTO? Programmiamo un gioco per indovinare in quale città si trova il monumento che compare sullo schermo.
Gli sfondi Scegliamo da Internet le immagini di tre o più monumenti italiani (chiese, edifici, statue...) e importiamoli come nuovi sfondi dando loro un nome chiaro.
Noi abbiamo scelto il Colosseo di Roma, il Duomo di Milano e il Duomo di Firenze e li abbiamo nominati rispettivamente “Roma”, “Milano”, “Firenze”.
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CODING
Le azioni Iniziamo a programmare la presentazione. Clicchiamo sul gattino di Scratch nella parte bassa dello dello schermo, poi selezioniamo il pulsante Situazioni e trasciniamo nello spazio centrale il comando quando si clicca su bandierina verde, cioè il comando che dà avvio alla presentazione.
Facciamo apparire il primo sfondo: Roma. Selezioniamo il pulsante Aspetto, trasciniamo il comando passa allo sfondo... e dal menu a tendina scegliamo Roma.
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CODING
Programmiamo il gioco, che consiste nel rispondere alla domanda del gattino: “In quale città si trova questo monumento?”. Il gioco si ripeterà fino a quando la risposta che daremo non sarà corretta, cioè “Roma”. In questo caso il gattino ci dirà “Complimenti!”, altrimenti ci dirà “Sbagliato, riprova!”. Come prima cosa dobbiamo perciò impostare il blocco ripeti fino a quando dal pulsante Controllo.
Impostiamo il comando in modo che il gioco si ripeta fino a quando la risposta che daremo non sarà corretta. Nel blocco ripeti fino a quando inseriamo perciò il comando ... = 50 (Operatori), all’interno del quale inseriamo risposta (Sensori) nello spazio prima del simbolo =; poi scriviamo “Roma” dopo il simbolo =.
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CODING
È arrivato il momento di programare la domanda del gattino. Trasciniamo il comando chiedi What’s your name e attendi (da Sensori) e, al posto della domanda, scriviamo “In quale città si trova questo monumento?”.
Adesso dobbiamo fare in modo che, se la nostra risposta è giusta, il gattino ci dica “Complimenti!”, altrimenti ci dica “Sbagliato, riprova!”. Scegliamo perciò il comando se... allora... altrimenti (Controllo). Nello spazio trasciniamo il comando ... = 50 (Operatori), all’interno del quale inseriamo risposta (Sensori) nello spazio prima del simbolo =; poi scriviamo “Roma” dopo il simbolo =.
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CODING
Inseriamo adesso i due blocchi per il feedback “Complimenti!” e per il feedback “Sbagliato, riprova!”: trasciniamo due volte il comando dire Ciao” per 2 secondi (Aspetto) e inseriamone uno prima e uno dopo il blocco “Altrimenti”. Poi, nel primo scriviamo “Complimenti!” e nel secondo scriviamo “Sbagliato, riprova!”. Proviamo il gioco: scriviamo nella striscia bianca la risposta giusta (Roma) e premiamo invio: il gattino ci dirà “Complimenti!”; inserendo invece una risposta sbagliata (per esempio, Napoli), il gattino ci dirà “Sbagliato, riprova!”.
Il blocco “Roma” è completato: passiamo adesso ai blocchi “Milano” e “Firenze”, ripetendo la stessa seguenza di comandi, intervallati ogni volta da passa allo sfondo Milano/Firenze (Aspetto). Ricordiamoci anche di modificare in ogni blocco la risposta giusta: “Milano” nel primo blocco e “Firenze” nel secondo blocco.
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COMPITO DI REALTA LA MOSTRA SUI SITI UNESCO La vostra scuola vuole celebrare con una mostra la Giornata mondiale dei siti UNESCO italiani. Seguite le indicazioni e preparate il vostro cartellone. Che cosa serve: uno o più cartelloni bianchi, computer collegato a Internet, stampante. 1. Ogni classe quinta della scuola deve scegliere un sito italiano UNESCO sul quale realizzare il cartellone illustrativo. Per non rischiare di scegliere più volte lo stesso sito, mettetevi d’accordo con le altre quinte. Procedete così: stampate da Internet l’elenco dei siti UNESCO italiani; scegliete due rappresentanti di classe; durante l’intervallo, i due rappresentanti di classe si incontreranno con i rappresentanti delle altre quinte per scegliere il sito da presentare e annoteranno le scelte di ogni classe sull’elenco dei siti UNESCO stampato. 2. Lavorate adesso sul sito scelto. Raccogliete informazioni su libri di Arte e di Storia e sul sito www.unesco.it. 3. Realizzate il cartellone riportando tutte le informazioni raccolte, tra le quali non dovranno mancare: il nome del sito; la regione in cui si trova; se è un sito di valore storico o naturalistico; l’anno in cui il sito è entrato a far parte del patrimonio UNESCO. 4. Un’altra informazione fondamentale da inserire nel cartellone è il motivo per cui il sito è entrato a far parte del patrimonio UNESCO, cioè quali sono i particolari aspetti di interesse storico, artistico, culturale o naturalistico che motivano la sua tutela. Queste informazioni si trovano nel sito in inglese whc.unesco.org, perciò avrete bisogno dell’insegnante per un aiuto nella traduzione. 5. Il cartellone è quesi pronto: per completarlo mancano solo alcune fotografie del sito scelto, che potete facilmente trovare su Internet e stampare a colori. Incollate tutto sul cartellone e... buona mostra a tutti!
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O.A.: collaborare rispettando ruo
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li e comp
iti.
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Cittadinanza
griglia degli obiettivi e delle attivita
SCHEDA OBIETTIVI SPECIFICI
ATTIVITĂ€
1
Sviluppare comportamenti di rispetto e tutela del patrimonio naturalistico.
Localizzazione sulla cartina di alcuni parchi nazionali italiani e riflessione sulle loro regole.
2-3
Conoscere il patrimonio naturalistico italiano.
Approfondimenti e ricerche su alcuni parchi nazionali.
4-5
Conoscere gli articoli della Costituzione italiana.
Lettura e analisi di alcuni articoli della Costituzione; conversazioni guidate con spiegazione di termini specifici e approfondimenti.
6-7
Conoscere il significato e i valori dell’Unione Europea.
Approfondimento del significato di Unione Europea.
Conoscere gli scopi delle Nazioni Unite.
Individuazione degli scopi di organismi internazionali.
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SCHEDA
1
L’ambiente • CITTADINANZA Nome __________________________________ Classe _______ Data ____________
IL PATRIMONIO NATURALE ITALIANO L’Italia è un Paese ricco di paesaggi di particolare bellezza che, proprio per la loro unicità, devono essere preservati per le generazioni future. Lo Stato italiano ne ha fatto dei parchi, cioè delle aree tutelate attraverso leggi nazionali e regionali per salvaguardare al loro interno le specie animali e vegetali e sottrarle all’estinzione.
Ricerca con i compagni informazioni sui parchi nazionali elencati e scrivi in quali regioni si trovano. Parco dello Stelvio: _______________________________ Parco d’Abruzzo: _______________________________ Parco Alta Murgia: _______________________________ Parco del Gennargentu: _______________________________ Parco Cinque Terre: _______________________________ Parco del Gran Paradiso: _______________________________ Parco delle Dolomiti Bellunesi: _______________________________ Parco dell’Aspromonte: _______________________________ Parco dell’Arcipelago Toscano: _______________________________
Per la tutela degli esseri viventi presenti nel parco, i visitatori sono tenuti a osservare delle regole molto precise. Segna con delle X i comportamenti corretti. Raccogliere fiori e frutti. Non abbandonare rifiuti sul terreno. Non fare rumore eccessivo. Evitare di danneggiare i tronchi degli alberi.
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Disturbare i pesci e gli altri abitanti del parco. Accendere fuochi. Camminare fuori dai sentieri tracciati. Dare la caccia agli animali.
o e tutela del patrimonio na di rispett turalistico. O.A.: sviluppare comportamenti
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L’ambiente • CITTADINANZA Nome __________________________________ Classe _______ Data ____________
SCHEDA
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IL PARCO NAZIONALE DEI MONTI SIBILLINI Superficie: circa 70 000 ettari Regioni interessate: Marche e Umbria Province: Ascoli Piceno, Fermo, Macerata, Perugia Anno di istituzione: 1993 Monti principali: Monte Vettore (2476 m), Pizzo del Diavolo (2410 m) Fiumi: Aso, Tenna, Nera, Fiastrone Flora: stella alpina, anemone alpino, orchidee, castagno, faggio, acero bianco, cerro, uva orsina, giglio martagone…
Picchio verde.
Fauna: lupo, gatto selvatico, volpe, tasso, camoscio d’Abruzzo, arvicola delle nevi, lepre…; aquila reale, falco pellegrino, gheppio, poiana, civetta, picchio verde…; biscia del collare, vipera, orbettino… chirocefalo Piatti tipici: vinci sgrassi (lasagne natalizie), maccheroncini di Campofilone Prodotti tipici: ciauscolo (salame spalmabile), vino di visciola (vino dolce di ciliegia selvatica) Sagre: Sagra della Cucciola (lumaca) a Montefortino il 3 e 4 settembre, Sagra della castagna a Montemonaco il 30 e 31 ottobre Anemone alpino.
CURIOSITÀ Il 22 maggio 2003 il Parco dei Monti Sibillini è stato premiato con il Panda d’Oro per la ricostituzione di arbusti e la reintroduzione del pino mugo e dell’abete bianco.
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I Monti Sibillini, fin dai tempi antichi, erano noti come regno di stregoni e fate. Famose sono la leggenda della Sibilla, profetessa che viveva in una grotta, e quella di Pilato, il cui corpo venne trascinato da bufali nelle acque del lago omonimo.
e O.A.: conosc re il patrimonio naturali stico italiano.
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SCHEDA
3
L’ambiente • CITTADINANZA Nome __________________________________ Classe _______ Data ____________
IL PARCO DI…
Raccogli delle informazioni sul Parco nazionale o regionale più vicino alla tua città e completa la scheda come quella della pagina precedente. Superficie: ___________________________________ Regioni interessate: __________________________ Province: ____________________________________ Anno di istituzione: __________________________ Monti principali: _____________________________ Fiumi: _____________________________________
Incolla qui una cartina o una foto.
Flora:
_____________________________________ _____________________________________ _____________________________________ _____________________________________
Fauna:
_____________________________________ _____________________________________ _____________________________________ _____________________________________
__________________________________________ Piatti tipici: __________________________________________ __________________________________________ Prodotti tipici: _________________________________________ __________________________________________ __________________________________________ __________________________________________ Sagre: __________________________________________ __________________________________________ __________________________________________ Curiosità: __________________________________________ __________________________________________ __________________________________________ __________________________________________ __________________________________________
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uralistico O.A.: conoscere il patrimonio nat
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La Costituzione • CITTADINANZA Nome __________________________________ Classe _______ Data ____________
SCHEDA
4
ARTICOLO 5: LE AUTONOMIE LOCALI “La Repubblica, una e indivisibile, riconosce e promuove le autonomie locali…”. Governare un grande Stato come l’Italia non è semplice, quindi la Costituzione ha messo in atto un decentramento amministrativo, ovvero ha creato delle istituzioni che operano in ambiti più ristretti in base alle esigenze territoriali. Per un governo efficiente, rispondente ai bisogni delle realtà ambientali, economiche, sociali delle varie zone dell’Italia, sono state istituite le regioni, le province e i comuni. L’Italia è divisa in 20 regioni, di cui 5 a statuto speciale. I cittadini di una regione eleggono ogni cinque anni il Presidente della regione e il Consiglio regionale. A sua volta il Presidente nomina la Giunta regionale, formata dagli Assessori. Ogni regione è suddivisa in province, i cui sindaci e consiglieri comunali eleggono il Presidente e il Consiglio provinciale. Ogni provincia è suddivisa in comuni, i cui cittadini eleggono il Sindaco e il Consiglio comunale. Il Sindaco nomina la Giunta comunale.
Risolvi il cruciverba. Poi, con le parole formate dalle lettere che leggi nelle caselle azzurre, completa la frase.
1 2 3 4 5 6 1 2
3
4
5 6
È entrata in vigore il 1 gennaio 1948. – Capitale d’Italia. – Uno dei principi della Costituzione. – È a capo di un Comune. – La nostra patria. – Su di esso è fondata la Repubblica italiana. – Con il rosso e verde nella nostra bandiera. Può essere regionale, provinciale e comunale. – La nostra è di tre colori. – La Costituzione è quella fondamentale dello Stato.
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O.A.: co
La Repubblica è __________________ __________________
noscere gli articoli della Co
stituzion e italiana.
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SCHEDA
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La Costituzione • CITTADINANZA Nome __________________________________ Classe _______ Data ____________
ARTICOLO 6: LE MINORANZE LINGUISTICHE “La Repubblica tutela con apposite norme le minoranze linguistiche.” In Italia la lingua ufficiale è l’italiano, che deriva dal latino dell’antica Roma. Ma i membri dell’Assemblea Costituente che stesero la Costituzione erano consapevoli della presenza, in aree più o meno estese del territorio, di molte lingue minori derivanti da lontane tradizioni. Per salvaguardarle, come se non bastasse il principio di uguaglianza senza distinzione di lingua già espresso nell’articolo 2, pensarono a questo articolo 6 che tutelasse senza ombra di dubbio le minoranze linguistiche in Italia. Per minoranze linguistiche si intendono gruppi di individui che parlano, oltre all’italiano, un’altra lingua.
Inserisci sulla carta il nome delle lingue parlate dalle minoranze. Regione Alto Adige Valle d’Aosta Friuli-Venezia Giulia Piemonte Molise • Calabria Puglia Sardegna
Lingua tedesco • ladino francese friulano • croato • sloveno occitano • francoprovenzale albanese greco sardo • catalano
Il ladino deriva dal latino. Veniva parlato nelle valli alpine del Trentino-Alto Adige. Le popolazioni di queste valli hanno conservato la loro lingua e le loro tradizioni. Nelle scuole della Valle d’Aosta, del Trentino-Alto Adige e del Friuli-Venezia Giulia, ai bambini viene insegnato l’italiano insieme all’altra lingua parlata. Anche i cartelli stradali e le insegne sono scritti nelle due forme linguistiche.
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one italiana. Costituzi O.A.: conoscere gli articoli della
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SCHEDA
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Cittadini del mondo • CITTADINANZA Nome __________________________________ Classe _______ Data ____________
L’UNIONE EUROPEA Alla fine della Seconda guerra mondiale, alcuni Stati europei decidono di collaborare tra loro per avere un futuro di pace. Si costituiscono in un organismo internazionale, l’Unione Europea (UE), con obiettivi comuni. Le motivazioni che hanno spinto questi Stati ad associarsi sono di carattere sia politico sia economico. Si danno una Costituzione che raccoglie i principi generali dei Paesi membri: l’inviolabilità della dignità umana, la libertà e la sicurezza di ogni individuo, l’uguaglianza di tutti i cittadini dell’Unione. Gli Stati che fanno parte dell’UE hanno abolito le barriere doganali, per cui al loro interno possono liberamente circolare cittadini e merci; hanno avviato politiche comuni riguardo all’istruzione, alla difesa dell’ambiente, al lavoro. In molti Stati che appartengono all’UE è in circolazione la stessa moneta, l’euro, entrato in vigore il 1° gennaio 2002.
Fai una breve ricerca e, sulla carta, segna con una crocetta gli Stati che, attualmente, fanno parte dell’Unione Europea. ISLANDA
Anche l’Unione Europea, come tutti gli Stati, ha i suoi simboli. Fai una ricerca per scoprire quali sono.
FINLANDIA
NORVEGIA SVEZIA
ESTONIA
RUSSIA LETTONIA
IRLANDA
DANIMARCA
REGNO UNITO
La bandiera:
LITUANIA
PAESI BASSI BELGIO
BIELORUSSIA
POLONIA
GERMANIA
LUSSEMBURGO
UCRAINA
REP. CECA SLOVACCHIA
FRANCIA SVIZZERA
AUSTRIA
MOLDOVA
UNGHERIA SLOVENIA
ROMANIA
CROAZIA BOSNIAERZEG. SERBIA
PORTOGALLO SPAGNA
ITALIA
MONTENEGRO
ALBANIA
BULGARIA
MACEDONIA
TURCHIA
GRECIA
MALTA
CIPRO
La festa: _____________________________________________________________________ L’inno: _______________________________________________________________________ Il motto: ____________________________________________________________________ © La Spiga Edizioni Le monografie geografia cl5.indd 93
il significato e i valori d onoscere ell’Union O.A.: c e Europea.
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SCHEDA
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Cittadini del mondo • CITTADINANZA Nome __________________________________ Classe _______ Data ____________
L’UNIONE EUROPEA L’Unione Europea funziona grazie alle proprie istituzioni, le cui sedi si trovano in varie città dell’Europa. Le principali istituzioni europee sono quattro.
INISTRI DELL’UE
IL CONSIGLIO DEI M
PEO
IL CONSIGLIO EURO
Si riunisce almeno due volte all’anno a Bruxelles. È formato dai Capi di Stato dei Paesi membri che hanno il compito di definire le linee guida che l’Europa vuole seguire.
È la principale istituzione e ha il potere decisionale. Ogni Stato membro ne assume la presidenza per sei mesi. Si riunisce a Bruxelles e, sulla base dell’argomento che deve essere discusso, vengono convocati i Ministri di ogni Paese.
ROPEO
IL PARLAMENTO EU
È formato dai deputati eletti dai cittadini europei ogni 5 anni. Si riunisce a Strasburgo; ha il compito di analizzare le proposte di legge e di controllare il lavoro della Commissione Europea.
ROPEA
LA COMMISSIONE EU
È composta dai rappresentanti di tutti i Paesi dell’Unione Europea. È l’organo esecutivo dell’Unione e ha il compito di mettere in atto tutte le decisioni prese dal Consiglio dei Ministri e dal Parlamento Europeo.
Per ogni organo istituzionale europeo, scrivi la funzione corrispondente. Consiglio Europeo: _________________________________________________________ Consiglio dei Ministri: _______________________________________________________ Parlamento Europeo: _______________________________________________________ Commissione Europea: ____________________________________________________
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Colora solo i riquadri che contengono i valori su cui si fonda l’Unione Europea. rispetto
solidarietà
indifferenza
giustizia
imposizione
libertà
uguaglianza
guerra
democrazia
pace
sfruttamento
dignità
Unione Europea. alori dell’ O.A.: conoscere il significato e i v
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Cittadini del mondo • CITTADINANZA Nome __________________________________ Classe _______ Data ____________
SCHEDA
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L’ONU L’ONU, Organizzazione delle Nazioni Unite, è l’organismo mondiale più importante del pianeta, il cui scopo principale è quello di mantenere la pace nel mondo. È nato nel 1945, alla fine della Seconda guerra mondiale, nella quale erano morti milioni di persone e che aveva lasciato dietro di sé ingenti distruzioni. La prima assemblea si tenne il 10 gennaio 1946, con la partecipazione di 51 Stati. Attualmente gli Stati che ne fanno parte sono 193, e tutti accettano di aderire ai principi della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani del 1948. Questi sono alcuni degli scopi che animano gli Stati membri dell’ONU: • mantenimento della pace nel mondo; • riaffermazione e rispetto dei diritti dell’umanità; • impegno a non fare uso delle armi per mantenere la pace; • promozione della cooperazione economica e sociale. L’ONU ha sede a New York, nel Palazzo di Vetro. Per il mantenimento della pace, l’ONU può ricorrere all’uso della forza contro uno Stato che si sia reso colpevole di aggressione militare contro un altro Paese (art. 42). L’operazione delle forze dell’ONU in quel caso è considerata come azione di polizia internazionale. Le forze armate dell’ONU sono i “caschi blu” e sono formate da militari provenienti da tutti gli Stati membri dell’ONU.
Come avrai capito, l’ONU è come un governo mondiale, che si occupa dei problemi di tutti i popoli della terra. Quali sono, secondo te, i possibili vantaggi di un governo unico per il pianeta? Scrivili, dopo averne discusso in classe. __________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________________
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O.A.: conoscere gli scopi de
lle Nazio ni
Unite.
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Cittadinanza
griglia per la rilevazione del raggiungimento degli obiettivi OBIETTIVO
SĂŒ IN PARTE (da 8 a 10) (da 6 a 7)
NO (da 4 a 5)
Sviluppare comportamenti di rispetto e tutela del patrimonio naturalistico. Conoscere il patrimonio naturalistico italiano. Conoscere gli articoli della Costituzione italiana. Conoscere il significato e i valori dell’Unione Europea. Conoscere gli scopi delle Nazioni Unite.
Nome alunno: _____________________________________________________ Classe: __________________________________________________________ Data: ___________________________________________________________
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A G I P S E I ONOGRAF
LE M
Collana di risorse per il docente volta alla costruzione di un percorso formativo organico, approfondito e al contempo essenziale, che consenta di verificare le conoscenze dell’alunno e la sua graduale acquisizione di competenze.
Strumenti per la programmazione e per integrare i contenuti curricolari attraverso: numerosissime schede fotocopiabili approfondimenti e spunti teorici verifiche compiti di realtà coding attività con metodologia Invalsi griglie degli obiettivi e delle attività griglie di rilevazione degli obiettivi finali
Per ogni anno, un volume con proposte operative graduali e diversificate di: lingua italiana: ortografia, poesia, logica linguistica, cittadinanza attiva storia e cittadinanza attiva geografia e cittadinanza attiva matematica: numeri e operazioni, spazio e figure, problemi, logica matematica scienze e tecnologia, con esperimenti e cittadinanza attiva
LE IS BN
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A IG SP E -4 FI 5 11 R A f ia - 3 9 OG g r a 4 6 8 ON o 8 M Ge 8 - 8
ISBN 978-88468-3911-4
Questo volume sprovvisto del talloncino a fianco è da considerarsi campione gratuito fuori commercio
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