Le monografie scienze 1-2

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LE Monografie e s r o s i r i d a n colla egnante s n i ’ l per A I G O L O N C E T E E Z N E I SC ivi t t e i b o i l g Griglie de evazione il Griglie di r ealtà r Compiti di

CITTAD

TI N E M I R E P ES A V I T T A A INANZ


LE MONOGRAFIE SPIGA Scienze e tecnologia 1-2 Testi: Elena Costa, Lilli Doniselli, Alba Taino Responsabile editoriale: Mafalda Brancaccio Coordinamento, redazione e revisione: Studio ESSE, Firenze Responsabile di produzione: Francesco Capitano Progetto grafico e impaginazione: Ardesia di Barbara Barucci, Firenze Illustrazioni: Luca De Santis, Anna Pilotto, Sara Torretta Copertina: A COME APE studio, di Alessia Zucchi Referenze iconografiche: Shutterstock, Archivio Spiga Stampa: Tecnostampa - Pigini Group Printing Division Loreto – Trevi 19.83.384.0 Per esigenze didattiche i testi sono stati quasi tutti ridotti e/o adattati. L’editore è a disposizione degli aventi diritto per eventuali omissioni o inesattezze nella citazione delle fonti.

Tutti i diritti riservati © 2019 ELI • La Spiga Edizioni Tel. 071 750701 info@elilaspigaedizioni.it


LE Monografie e s r o s i r i d a n colla egnante s n i ’ l r pe A I G O L O N C E T E E Z N E I SC iettivi b o i l g e d Griglie one i z a v e l i r i Griglie d ealtà r Compiti di

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I T N E M I R E ESP VA I T T A A Z N INA

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INDICE Introduzione. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

3

SCIENZE 1

Griglia degli obiettivi e delle attività. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Io osservo... il mondo intorno a me . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Io percepisco... con i sensi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Tecnologia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Griglia per la rilevazione del raggiungimento degli obiettivi. . . . . . . . . . . . . . COMPITO DI REALTA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

5 6 13 23 25 26

SCIENZE 2

Griglia degli obiettivi e delle attività. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Io osservo... le piante . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Io osservo... gli animali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Tecnologia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Gli stati della materia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Io sperimento... con l’acqua .. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Io sperimento... miscugli e soluzioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Griglia per la rilevazione del raggiungimento degli obiettivi. . . . . . . . . . . . . . COMPITO DI REALTA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

27 28 46 62 71 81 91 96 97

CITTADINANZA

Griglia degli obiettivi e delle attività. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Salute e benessere . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Alimentazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Sport e tempo libero . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Griglia per la rilevazione del raggiungimento degli obiettivi. . . . . . . . . . . . . .

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98 99 106 110 112

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introduzione

Questa monografia si articola in tre percorsi, Scienze 1, Scienze 2 e Cittadinanza. Ogni percorso è aperto da una “griglia degli obiettivi e delle attività” che riporta, per ogni scheda, l’obiettivo specifico e la descrizione dell’attività proposta. A conclusione di ogni percorso si trova una “griglia per la rilevazione del raggiungimento degli obiettivi” compilabile dal docente. Nei percorsi di Scienze, le pagine “Ipotesi di lavoro per l’insegnante” offrono spunti metodologici e didattici sull’uso di alcune schede. Conclude entrambi i percorsi un compito di realtà.

SCIENZE Talvolta nella Scuola Primaria l’insegnamento delle Scienze si basa soprattutto sulla spiegazione data dall’insegnante o dalla lettura del testo in uso nella classe. È importante invece che i bambini assumano un atteggiamento differente: nelle Scienze, infatti, più che in altre discipline, è fondamentale imparare dall’osservazione e dalla riflessione. Nell’insegnamento/ apprendimento delle Scienze è necessario dunque un approccio attivo in cui il bambino diventi il soggetto che costruisce le proprie conoscenze attraverso l’esperienza diretta. L’obiettivo che ogni insegnante deve porsi non è trasformare tutti gli allievi in scienziati, ma aiutarli ad acquisire un atteggiamento scientifico. Lavorare come uno scienziato significa porsi delle domande, osservare, cercare delle risposte, effettuare rilievi nella realtà, ma anche costruire esperienze guidate. Un vero scienziato sa, inoltre, che le sue affermazioni potrebbero sempre dimostrarsi errate, con il progredire della conoscenza. È quindi capace di accettare sia l’errore sia il cambiamento; anzi, dall’errore e dal fallimento trae spunto per modificare le proprie idee. Imparando ad adottare il metodo scientifico si rafforza l’autostima dei bambini: sbagliare non diventa un problema, ma un motivo per cercare nuove strade e nuovi percorsi di apprendimento. Questo testo si prefigge di dare un supporto didattico e spunti operativi agli insegnanti che intendono “fare Scienze". Sono proposte differenti esperienze, che, pur avendo come obiettivo lo sviluppo di diverse e molteplici abilità e competenze, possono essere riassunte in due grandi gruppi: osservare e sperimentare. Per i bambini delle prime classi della Scuola Primaria è fondamentale iniziare con attività di osservazione: in questo modo i bambini imparano che dal mondo che li circonda e dall’esperienza diretta possono ricavare molte informazioni. “Fare Scienze", infatti, significa innanzitutto attivare gli strumenti per interpretare la realtà. Nel testo, sia nella parte dedicata alla classe prima, sia in quella dedicata alla classe seconda, si alternano pagine destinate all’insegnante e schede didattiche per gli alunni. Nelle pagine destinate agli insegnanti sono descritte e spiegate le attività da svolgere, gli obiettivi che si desidera conseguire, le indicazioni metodologiche e i presupposti teorici che sottendono l’esperienza. Nelle schede destinate agli alunni sono inserite attività di riflessione e di lavoro che si riferiscono all’esperienza effettuata oppure attività di approfondimento sul tema trattato. L’insegnante farà con i bambini le esperienze proposte, solleciterà riflessioni, deduzioni, domande, ascolterà le loro impressioni. La scheda operativa servirà poi per ripensare al lavoro svolto e fissare in modo coerente quanto imparato per poterlo ricordare e assimilare meglio. Nel testo si propongono esperienze attive da compiere per imparare facendo. Tutte le esperienze sono state testate, ma esiste comunque la possibilità che un esperimento non dia l’effetto atteso.

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introduzione In tal caso, l’insegnante cercherà di capire i motivi che hanno portato a una conclusione diversa da quella attesa, cercando di individuare la variabile intervenuta. Le esperienze andranno all’inizio totalmente guidate dall’insegnante, ma poi, man mano che gli alunni impareranno a maneggiare le attrezzature, dovranno essere invitati a lavorare in gruppo. In questo modo si svilupperanno la collaborazione e la riflessione personale. Mentre nel gruppo classe qualche alunno potrebbe anche adottare un atteggiamento passivo, nel piccolo gruppo questo atteggiamento risulta più difficile da sostenere. Saranno gli stessi bambini a richiamare i loro compagni affinché ognuno apporti il proprio contributo. L’atteggiamento dell’insegnante sarà vigile e inviterà ogni gruppo a eseguire a rotazione le esperienze richieste, senza delegare all’alunno più attivo il lavoro. Compito dell’insegnante sarà quello di stimolare i bambini a porsi delle domande, a cercare delle risposte attraverso delle prove, a testare le prove, a riflettere su quanto accaduto.

CITTADINANZA Il percorso di Cittadinanza proposto è mirato a sviluppare nel bambino il rispetto di se stesso e degli altri, degli ambienti e delle regole di vita in comune, in modo da favorire la costruzione di una rete relazionale positiva fra sé e ciò che lo circonda. Il percorso parte dalla realtà che il bambino vive quotidianamente, abituandolo a riflettere su ciò che sperimenta, per giungere alla concettualizzazione e alla generalizzazione di quanto analizzato. Ai bambini è richiesto di partecipare attivamente alle proposte di lavoro, di mettersi in gioco riflettendo sulle proprie esperienze, sui propri stati d’animo, sul mondo interiore ed esterno. Le schede proposte sono organizzate in tre sezioni: salute e benessere, alimentazione, sport e tempo libero. La sezione dedicata alla salute e al benessere è incentrata sul prendersi cura di sé e degli altri, con un accenno al rapporto con gli animali domestici. Nella sezione sull’alimentazione si vuol far riflettere sull’importanza di adeguate abitudini alimentari, mentre la sezione dedicata allo sport e al tempo libero è incentrata sull’importanza dell’attività sportiva, da praticare sempre con le dovute misure di sicurezza.

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Scienze 1

SCHEDA

griglia degli obiettivi e delle attivita OBIETTIVI SPECIFICI

ATTIVITÀ

1

Imparare a osservare.

Ricerca di differenze fra disegni simili.

2

Imparare a osservare; capire le incongruenze.

Ricerca di incongruenze in un disegno.

3

Distinguere esseri viventi e non viventi e osservarne le caratteristiche.

Discriminazione tra la rappresentazione di esseri viventi e non viventi.

4

Cogliere somiglianze e differenze.

Ricerca di cambiamenti fra due situazioni.

5

Conoscere le caratteristiche degli esseri viventi.

Individuazione delle caratteristiche di vegetali e animali.

6

Distinguere esseri viventi e non viventi e osservarne le caratteristiche.

Individuazione delle caratteristiche di vegetali, animali e non viventi.

7

Conoscere i cinque sensi e i rispettivi organi di senso.

Denominazione dei cinque sensi e dei rispettivi organi.

8

Utilizzare i cinque sensi per esplorare il mondo circostante.

Analisi delle caratteristiche del senso della vista.

9

Utilizzare i cinque sensi per esplorare il mondo circostante.

Analisi delle caratteristiche del senso dell’udito.

10

Utilizzare i cinque sensi per esplorare il mondo circostante.

Analisi delle caratteristiche del senso dell’odorato.

11

Utilizzare i cinque sensi per esplorare il mondo circostante.

Analisi delle caratteristiche del senso del gusto.

12

Utilizzare i cinque sensi per esplorare il mondo circostante.

Analisi delle caratteristiche del senso del tatto.

13

Utilizzare i cinque sensi per conoscere la realtà e porsi in relazione con gli oggetti.

Individuazione di oggetti attraverso qualità.

14

Utilizzare i cinque sensi per conoscere la realtà e porsi in relazione con gli oggetti.

Esperimento per riconoscere che tutti i sensi concorrono a riconoscere un oggetto.

15

Riconoscere i materiali.

Riconoscimento di materiali attraverso immagini.

16

Riconoscere le caratteristiche dei materiali.

Riconoscimento delle caratteristiche dei materiali a partire dal loro utilizzo.

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Ipotesi di lavoro per l’insegnante

IO OSSERVO… IL MONDO INTORNO A ME

Finalità Le attività proposte in questo percorso vogliono invitare gli alunni a “sperimentare” le Scienze a ­ ttraverso una metodologia attiva che propone di “utilizzare le mani”, provando, controllando i risultati e verificando le ipotesi. Prima di invitare i bambini a compiere esperimenti, è necessario che essi sviluppino le capacità di ­osservare e di trarre deduzioni da quanto hanno visto. Perciò la prima parte del percorso, che mira a indagare le caratteristiche degli esseri viventi, è dedicata soprattutto allo sviluppo della capacità di osservazione. Obiettivi  Imparare a osservare  Cogliere somiglianze e differenze  Cogliere la funzione degli oggetti  Capire le incongruenze Attività Esplorazione dell’ambiente circostante L’insegnante propone ai bambini di osservare con attenzione l’ambiente che li circonda: sceglierà un ambiente antropico (per esempio la classe) e uno naturale (per esempio il giardino della scuola, un bosco, un parco pubblico). È importante che l’ambiente da osservare sia circoscritto. Soprattutto se si trovano all’aperto, i bambini hanno la tendenza ad allargare le proprie osservazioni, talvolta anche divagando. È sicuramente importante che i bambini esprimano le proprie idee e comunichino le osservazioni: l’insegnante non darà giudizi di valore su quanto diranno, ma è necessario che li aiuti a rimanere aderenti all’argomento proposto. a) In classe l’attenzione sarà focalizzata: sulla posizione degli oggetti, sulla loro funzione, sui materiali che li compongono. Si stimoleranno i bambini con alcune domande come: “Quali oggetti vedi?”, “Che funzione hanno?”, “Perché sono stati messi in quella posizione?”, “Se spostassi la cattedra (o altro), che cosa succederebbe?”, “Perché posso spostare la cattedra, ma non la lavagna?”. b) Nel giardino della scuola, l’insegnante solleciterà gli alunni non solo a elencare ciò che vedono, ma anche a catalogare le piante, scoprendo le differenze tra alberi, arbusti ed erbe. Chiederà loro, per esempio: “Secondo voi, perché quell’albero è cresciuto lì?”, “Sarà stato piantato da qualcuno oppure no?”, “Se qualcuno lo trapiantasse in un altro luogo (per esempio dietro la scuola oppure nel deserto o in alta montagna), crescerebbe meglio oppure no?”. Le domande che possono suscitare la discussione e favorire un atteggiamento scientifico sono veramente molte e l’insegnante utilizzerà quelle più adatte alla sua classe e alla situazione. Saranno poi proposte le successive schede che possono stimolare l’osservazione e la conoscenza delle caratteristiche degli esseri viventi. Viene suggerito anche un racconto che l’insegnante può utilizzare prima dell’esplorazione di un ambiente naturale (giardino, bosco, orto). Conoscere la natura è alla base dell’esperienza scientifica, ma è anche un’esperienza profonda che coinvolge completamente i bambini. Perciò il racconto mira a stimolare l’interesse, fornendo loro un approccio un po’ magico. Per coinvolgere maggiormente gli alunni, si consiglia di far disegnare a ciascuno di essi la propria noce magica e poi ritagliarla, tenendola con sé durante le attività di osservazione.

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Io osservo… il mondo intorno a me • SCIENZE 1

SCHEDA

Nome __________________________________ Classe _______ Data ____________

1

ATTENZIONE AI PARTICOLARI! Osserva i due disegni e nel secondo segna con delle X gli 8 cambiamenti.

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O.A.: imp a

rare a oss ervare.

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SCHEDA

2

Io osservo… il mondo intorno a me • SCIENZE 1 Nome __________________________________ Classe _______ Data ____________

IL DISEGNATORE SBADATO Osserva il disegno e segna con delle X i 10 errori.

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ngruenze. e le inco O.A.: imparare a osservare; capir

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Io osservo… il mondo intorno a me • SCIENZE 1 Nome __________________________________ Classe _______ Data ____________

SCHEDA

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VIVE OPPURE NO? Osserva il disegno e colora in blu il quadratino vicino agli organismi viventi e in rosso quello vicino ai non viventi.

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iventi e esseri v O.A.: distinguere

non viventi e osservar ne le car a

tteristiche.

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SCHEDA

Io osservo… il mondo intorno a me • SCIENZE 1

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Nome __________________________________ Classe _______ Data ____________

TUTTO CAMBIA Confronta questo disegno con quello della scheda n. 3. Tra gli elementi che erano contrassegnati da un quadratino, 6 sono cambiati. Segnali con delle X, poi completa la tabella, come nell’esempio.

Elemento che si è modificato Fiore

10

O.A.: cogliere somiglianze e diffe

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Qual è stato il cambiamento? È sbocciato

È vivente oppure no? È vivente

renze. © La Spiga Edizioni 23/04/20 09:14


Io osservo… il mondo intorno a me • SCIENZE 1 Nome __________________________________ Classe _______ Data ____________

SCHEDA

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GLI ESSERI VIVENTI olora in azzurro le caratteristiche di tutti gli esseri viventi, in verde solo quelle C dei vegetali, in giallo solo quelle degli animali. Crescono.

Nascono. Muoiono.

Si riproducono.

Assorbono l’acqua con le radici.

Si muovono.

Sono ancorati al terreno.

Sono erbivori, carnivori, onnivori.

Respirano.

Hanno le zampe.

Fanno un verso.

Solo gli esseri viventi reagiscono agli stimoli. Osserva, descrivi completando le didascalie, poi rispondi segnando con una X.

Il girasole _______________

Il bambino ______________

Il sasso _________________

________________________

________________________

________________________

________________________.

_______________________.

________________________.

Quale non è un essere vivente?

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Girasole.

Bambino.

oscere le caratteristiche O.A.: con degli ess

Sasso. eri viventi.

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SCHEDA

6

Io osservo… il mondo intorno a me • SCIENZE 1 Nome __________________________________ Classe _______ Data ____________

GLI ESSERI VIVENTI er ogni immagine, scrivi se si tratta di un vegetale, di un animale P o di un non vivente.

__________________

__________________

__________________ __________________

__________________ __________________

__________________ __________________ __________________ __________________ __________________ __________________ __________________

__________________

__________________

__________________

12

O.A.: distinguere esseri viventi e

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non viven

__________________

ti e osservarne le caratteris tiche.

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Ipotesi di lavoro per l’insegnante

IO PERCEPISCO... CON I SENSI Obiettivi  Conoscere i cinque sensi e i rispettivi organi di senso  Utilizzare i sensi per esplorare il mondo circostante  Utilizzare i cinque sensi per conoscere la realtà e porsi in relazione con gli oggetti Le attività proposte sino a ora hanno dato modo ai bambini di sviluppare la loro capacità di osservazione e deduzione, perciò il senso maggiormente utilizzato è stato quello della vista. Con le attività di questo capitolo si invitano gli alunni a rendersi conto che il mondo esterno non viene percepito solo attraverso la vista, ma anche attraverso altri sensi che talvolta sono quasi dimenticati. Dunque le esperienze non mirano solo alla conoscenza dei cinque sensi e ai rispettivi organi, ma anche ad acquisire consapevolezza che il mondo esterno è fatto di colori, rumori, sapori, odori, sensazioni molteplici che possono essere percepiti ponendo attenzione a essi. Attività L’insegnante stimola la discussione ponendo queste domande: ”Per descrivere una mela (un gatto, un quaderno…), che cosa devo conoscere?” ”Come posso ottenere queste informazioni?” Si propongono attività quali: • odorare alcuni cibi, erbe aromatiche, oggetti, a occhi chiusi cercando di riconoscerli. • In classe i bambini rimangono in perfetto silenzio per 15 secondi e poi elencano i suoni o i rumori sentiti. Lo stesso esperimento può essere riproposto nel giardino della scuola, in un atrio, in palestra… Imparare ad ascoltare è un obiettivo fondamentale in tutte le discipline. Attraverso brevi momenti di ascolto dei suoni della natura e del mondo, i bambini impareranno a scoprire il fascino e la magia, spesso dimenticati, del silenzio. i osserva un oggetto coprendo a turno l’occhio destro e il sinistro, rilevando le differenze nella visione. •S • Si assaggiano alcuni cibi tenendo gli occhi bendati e si rileva che il riconoscimento a occhi aperti è più facile. • Si propone di riconoscere alcuni cibi solo guardandoli senza assaggiarli: se tagliati in pezzi piccoli sarà difficile riconoscere una mela da una pera o da una patata… • Per stimolare il senso del tatto si proporrà il gioco della scatola magica: inserire vari oggetti in una scatola chiusa non trasparente in cui è stata praticata un’apertura per infilare la mano. I bambini dovranno riconoscere gli oggetti utilizzando solo il tatto.

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SCHEDA

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Io percepisco… con i sensi • SCIENZE 1 Nome __________________________________ Classe _______ Data ____________

I CINQUE SENSI Completa e colora.

Senso

Organo di senso Per vedere io uso

Vista

gli ______________.

__________

Per odorare io uso il ______________.

__________

Per ascoltare io uso le _______________.

__________

Per gustare io uso la ______________.

__________

Per toccare e percepire le differenze io uso le ______________ e la pelle.

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i organi di senso. i rispettiv O.A.: conoscere i cinque sensi e

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Io percepisco… con i sensi • SCIENZE 1

SCHEDA

8

Nome __________________________________ Classe _______ Data ____________

LA VISTA Con la vista si riconoscono i colori. Cerca questi oggetti nella tua classe e colora i disegni nello stesso modo.

Con la vista si riconoscono le forme. Con frecce colorate inserisci i pezzi al posto giusto.

Con la vista si riconoscono le grandezze. Con frecce colorate inserisci i pezzi al posto giusto.

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c ilizzare i O.A.: ut

inque sensi per esplorare il mo

ndo circo

stante.

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SCHEDA

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Io percepisco… con i sensi • SCIENZE 1 Nome __________________________________ Classe _______ Data ____________

L’UDITO Chiudi gli occhi e ascolta i rumori e i suoni intorno a te. Poi segna con delle X quelli che hai sentito.

Se hai udito altri rumori o suoni, scrivili. _______________________________________ _______________________________________ Collega ogni suono a chi può averlo prodotto.

CRASH DRIN DRIN RON RON TIC TAC

BEE - BOO FIIIIIT

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esplo O.A.: utilizzare i cinque sensi per

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rare il mondo circostante. © La Spiga Edizioni 23/04/20 09:14


Io percepisco… con i sensi • SCIENZE 1 Nome __________________________________ Classe _______ Data ____________

SCHEDA

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L’ODORATO Circonda solo gli oggetti che hanno odore.

Circonda in giallo ciò che ha un buon odore e in rosso ciò che ha un cattivo odore.

Rispondi confrontando il tuo lavoro con quello dei tuoi compagni. • Tu hai segnato l’odore del formaggio come buono o come cattivo? ___________________________________________________________________________ • Tutti i compagni hanno dato il tuo giudizio? _____________________________________ • Se qualcuno ha dato un giudizio diverso dal tuo, come spieghi questa differenza? ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________

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c ilizzare i O.A.: ut

inque sensi per esplorare il mo

ndo circo

stante.

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SCHEDA

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Io percepisco… con i sensi • SCIENZE 1 Nome __________________________________ Classe _______ Data ____________

IL GUSTO Per ogni cibo, scrivi D se è dolce, S se è salato, AM se è amaro, AC se è acido, P se è piccante. Se hai dei dubbi, non scrivere nulla.

Disegna un cibo che abbia il gusto indicato.

Acido

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esplo O.A.: utilizzare i cinque sensi per

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Insipido

Piccante

rare il mondo circostante. © La Spiga Edizioni 23/04/20 09:14


Io percepisco… con i sensi • SCIENZE 1 Nome __________________________________ Classe _______ Data ____________

SCHEDA

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IL TATTO Segna con una X l’oggetto che ha le caratteristiche indicate che si percepiscono con il tatto.

ruvido, leggero, umido

caldo, liscio, duro

morbido, peloso, caldo

freddo, bagnato, duro

Per ogni oggetto, scrivi almeno due qualità che puoi percepire con il tatto.

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c ilizzare i O.A.: ut

inque sensi per esplorare il mo

ndo circo

stante.

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SCHEDA

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Io percepisco… con i sensi • SCIENZE 1 Nome __________________________________ Classe _______ Data ____________

CONOSCERE CON I CINQUE SENSI Segna con una X l’oggetto che ha le caratteristiche indicate, poi completa.

colorato, grande, aperto Queste qualità si percepiscono

Queste qualità si percepiscono

con il senso ___________________.

con il senso ___________________.

acre, disgustoso, puzzolente

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fastidioso, rumoroso, assordante

morbido, dolce, ruvido

Queste qualità si percepiscono

Queste qualità si percepiscono

con il senso ___________________.

con il senso ___________________.

cono O.A.: utilizzare i cinque sensi per

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scere la realtà e porsi in relazione c on gli oggetti.

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Ipotesi di lavoro per l’insegnante

Tutti i sensi sono importanti Che cosa si vuole dimostrare Tutti i sensi concorrono a riconoscere un oggetto. Obiettivi  Ricavare informazioni  Utilizzare i 5 sensi Occorrente • bicchieri • farina • sale • zucchero • acqua • caffè in polvere • succo di arance rosse • succo di arance bionde Prima dell’esperimento Chiedere ai bambini se, secondo loro, esiste un senso più importante degli altri. Far raccontare esperienze in cui hanno dovuto utilizzare più sensi contemporaneamente. Se possibile, ­mostrare un libro in braille e ascoltare le sensazioni che esso suscita negli alunni. Esperimento 1) Porre ogni sostanza in un bicchiere differente. 2) Bendare i bambini chiedendo loro di riconoscere le sostanze solo con l’olfatto. 3) Cambiare il posto dei bicchieri e invitare il bambino bendato a riconoscere le sostanze utilizzando solo il tatto (anche i tre liquidi). 4) Ogni bambino annoterà quante sostanze è riuscito a riconoscere. 5) Chiedere a ogni bambino di riconoscere le sostanze solo con la vista. 6) L’insegnante porrà particolare attenzione sul riconoscimento del sale e dello zucchero utilizzando solo la vista. 7) Invitare i bambini ad assaggiare le due sostanze per verificare se avevano tutti indovinato. Prima di procedere, accertarsi che non vi siano allergie o intolleranze alle sostanze proposte. 8) Infine invitare i bambini bendati ad assaggiare il succo di arance bionde e quello di arance rosse, ­cercando di distinguere le due bevande solo con il gusto. 9) Togliere loro la benda per verificare se hanno riconosciuto la bevanda. Conclusioni Alcune sostanze sono riconoscibili solo utilizzando più sensi differenti.

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SCHEDA

Io percepisco… con i sensi • SCIENZE 1

14

Nome __________________________________ Classe _______ Data ____________

TUTTI I SENSI SONO IMPORTANTI Circonda le sostanze che hai riconosciuto utilizzando solo il tatto. acqua

Circonda le sostanze che hai riconosciuto utilizzando solo la vista. acqua

farina

caffè

farina

caffè

sale

sale

succo arance bionde

succo arance bionde

succo arance rosse

zucchero

Circonda le sostanze che hai riconosciuto utilizzando solo il gusto. acqua

succo arance rosse

zucchero

Circonda le sostanze che hai riconosciuto utilizzando solo l’olfatto. acqua

farina

caffè

farina

caffè

sale

sale

succo arance bionde

succo arance rosse

succo arance bionde

zucchero

succo arance rosse

zucchero

Che cosa hai imparato con questo esperimento? ___________________________________________________________________________

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cono O.A.: utilizzare i cinque sensi per

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scere la realtà e porsi in relazione c on gli oggetti.

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Tecnologia • SCIENZE 1 Nome __________________________________ Classe _______ Data ____________

SCHEDA

15

I MATERIALI Collega ogni oggetto al materiale di cui è fatto.

CARTA

VETRO

PLASTICA

LEGNO

METALLO

LANA

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O.A.: ricon oscere i m

ateriali.

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SCHEDA

16

Tecnologia • SCIENZE 1 Nome __________________________________ Classe _______ Data ____________

LE CARATTERISTICHE DEI MATERIALI Osserva le immagini e completa segnando con una X. Gli indumenti sono fatti di stoffa perché è un materiale: morbido. duro. pesante.

Le finestre sono fatte di vetro perché è un materiale: opaco. trasparente. fragile.

Molti edifici sono fatti di cemento perché è un materiale: leggero. morbido. resistente.

Molte bottiglie sono fatte di plastica perché è un materiale: ruvido. soffice. leggero.

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ed O.A.: riconoscere le caratteristich

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ei materiali.

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Scienze 1

griglia per la rilevazione del raggiungimento degli obiettivi OBIETTIVO

SÌ (da 8 a 10)

IN PARTE (da 6 a 7)

NO (da 4 a 5)

Imparare a osservare. Cogliere somiglianze e differenze. Capire le incongruenze. Distinguere esseri viventi e non viventi, osservare e conoscerne le caratteristiche. Conoscere i cinque sensi e i rispettivi organi di senso. Utilizzare i sensi per esplorare il mondo circostante. Utilizzare i cinque sensi per conoscere la realtà e porsi in relazione con gli oggetti. Riconoscere i materiali e le loro caratteristiche.

Nome alunno: ____________________________________________________ Classe: __________________________________________________________ Data: ___________________________________________________________

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COMPITO DI REALTA IL GIOCO DEI SENSI L’insegnante vi propone un gioco per mettere alla prova la “prontezza” dei vostri sensi. Che cosa serve: sacchetto di stoffa, oggetti vari.

1 Dividetevi in 4 squadre:

 la squadra-tatto dovrà indovinare alcuni oggetti solo attraverso il tatto;  la squadra-odorato dovrà indovinare alcuni oggetti solo attraverso l’odorato;  la squadra-udito dovrà indovinare alcuni oggetti solo attraverso l’udito;  la squadra-oggetti sceglierà gli oggetti da far indovinare alle altre squadre.

2 La squadra-oggetti, senza farsi vedere dalle altre squadre, sceglie 9 oggetti e li mette in un sacchetto di stoffa.

3 Iniziate il gioco con la squadra-tatto. Come prima cosa, tutti i componenti

della squadra chiudono gli occhi, poi ricevono dalla squadra-oggetti 3 oggetti estratti dal sacchetto e cercano di indovinarli usando solamente il tatto. La squadra-oggetti annota quanti oggetti sono stati indovinati.

4 Continuate il gioco con la squadra-odorato: dopo che tutti i componenti hanno chiuso gli occhi, la squadra-oggetti passa da ognuno di loro a far annusare altri 3 oggetti da indovinare, facendo attenzione a non farglieli toccare. Poi annota quanti oggetti sono stati indovinati.

5 Infine, la squadra-udito: dopo che tutti i componenti hanno chiuso gli occhi, la squadra-oggetti estrae gli ultimi 3 oggetti del sacchetto e li percuote con le dita per produrre un rumore. Poi annota quanti oggetti sono stati indovinati.

6 Al termine del gioco confrontate i dati e stabilite la squadra vincitrice, cioè quella che ha indovinato il maggior numero di oggetti.

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compiti e ruoli. ettando O.A.: partecipare a un gioco risp

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Scienze 2

griglia degli obiettivi e delle attivita

SCHEDA

OBIETTIVI SPECIFICI

ATTIVITÀ

1

Cogliere somiglianze e differenze.

Osservazione di differenze e similitudini tra piante diverse.

2

Intuire la funzione delle parti che compongono una pianta.

Osservazione delle diverse parti che compongono una pianta e intuizione della loro funzione.

3-4-5

Imparare a osservare.

Osservazione delle particolarità di diversi tipi di pianta e delle parti di una foglia.

6-7

Cogliere somiglianze e differenze.

Osservazione e denominazione di diversi tipi di foglia. Osservazione di differenze e similitudini fra diversi tipi di piante.

8

Rilevare le parti che compongono i semi.

Osservazione e descrizione di un seme; ordinamento delle fasi di nascita di una piantina.

9

Cogliere il nesso di causa ed effetto.

Esperienza per dimostrare la necessità di terreno sufficiente perché possa nascere una pianta.

10

Osservare e dedurre.

Esperienza per dimostrare che le piante assorbono acqua.

11

Comprendere l’importanza della luce per le piante.

Esperienza per dimostrare che la luce è fondamentale per la crescita delle piante.

12

Osservare e dedurre.

Osservazione e differenziazione delle foglie di piante sempreverdi e caducifoglie.

13-14-15

Conoscere le caratteristiche di alcuni animali.

Differenziazione di animali in base all’ambiente in cui vivono, del modo di riprodursi e del modo in cui si muovono.

16-17

Intuire il rapporto fra esseri viventi e ambiente.

Osservazione e descrizione delle zampe di animali che vivono in acqua e sulla terra ferma.

18-19

Conoscere le caratteristiche di alcuni animali.

Differenziazione di animali in base a quello di cui si nutrono. Descrizione delle strategie di difesa di alcuni animali.

20

Intuire il rapporto tra esseri viventi e ambiente.

Osservazione e descrizione di un ambiente e degli animali che vi vivono in due diverse stagioni.

21-22-23

Osservare forme e comportamenti negli animali; Osservazione e descrizione delle strategie messe in atto intuire il rapporto tra esseri viventi e ambiente. da diversi animali per proteggersi dal freddo e dal caldo.

24-25-26

Conoscere le caratteristiche di alcuni animali.

Confronto e descrizione di animali.

27

Imparare a confrontare e classificare.

Classificazione di oggetti in base al materiale di cui sono fatti.

28

Cogliere la relazione tra la funzione di un oggetto e i materiali che lo compongono.

Descrizione di oggetti e della loro funzione sulla base del materiale di cui sono composti.

29-30

Riconoscere le caratteristiche dei differenti materiali.

Classificazione di materiali ed esperienza per realizzare un libretto tattile.

31-32

Distinguere materiali naturali e artificiali.

Distinzione tra materiali naturali e artificiali.

33-34-35-36

Conoscere le principali caratteristiche di gas, solidi, liquidi e polveri.

Osservazione e distinzione fra i diversi stati della materia.

37-38-39-40

Conoscere le caratteristiche dell’acqua.

Osservazione e descrizione dell’acqua nei suoi diversi stati.

41

Intuire che un corpo immerso nell’acqua riceve una spinta dal basso.

Esperienza per dimostrare che l’acqua spinge i corpi verso l’alto.

42

Saper osservare e cogliere relazioni.

Esperienza per dimostrare che il galleggiamento di un oggetto dipende dal materiale di cui è fatto.

43

Comprendere che il galleggiamento dipende dal materiale che compone un oggetto.

Esperienza per dimostrare che l’aria aiuta il galleggiamento.

44

Comprendere che il galleggiamento dipende dal materiale e dalla forma dell’oggetto.

Esperienza per dimostrare che il galleggiamento dipende dalla forma degli oggetti.

45

Comprendere che il galleggiamento dipende dal liquido nel quale l’oggetto è immerso.

Esperienza per dimostrare che il galleggiamento dipende dal liquido nel quale l’oggetto è immerso.

46

Comprendere la differenza fra soluzioni e miscugli.

Esperienza per dimostrare che non tutti i materiali si sciolgono in acqua.

47

Capire che cos’è un miscuglio; intuire la differenza fra reversibile e irreversibile.

Esperienza per dimostrare che alcuni miscugli sono reversibili.

48

Capire che cos’è una soluzione; intuire la differenza fra reversibile e irreversibile.

Esperienza per dimostrare che alcune soluzioni sono reversibili.

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Ipotesi di lavoro per l’insegnante

IO OSSERVO… LE PIANTE Obiettivi  Conoscere le caratteristiche degli esseri viventi  Imparare a osservare  Cogliere somiglianze e differenze  Intuire la funzione delle parti che compongono una pianta Attività di osservazione Consigliamo alcune attività di osservazione che dovranno essere adattate dall’insegnante all’ambiente nel quale opera. Osservazione dei vegetali: • confronto tra alberi, arbusti ed erbe; • osservazione delle differenze (fusto e rami); • osservazione delle similitudini (foglie, fiori). Osservazione delle foglie: • raccolta e catalogazione; • raggruppamenti in base alla forma della lamina: ad ago, ovale, come una lancia, come un cuore, come una mano, rotonda; • raggruppamenti in base alla forma del margine: seghettato, liscio, lobato, ondulato; • raggruppamenti in base al colore. L’insegnante pone domande stimolo quali: “Osserva le foglie: sono tutte verdi, ma sono proprio dello stesso verde?“, “Hanno differenti sfumature?”, “Se le raccogliessimo appena spuntate, avrebbero questo stesso colore o sarebbe diverso?”. Se possibile, osservare un albero sempreverde in primavera facendo notare che sulla pianta ci sono ­foglie con tonalità di verde differente: più scure le foglie vecchie, più chiare quelle nuove. Un percorso analogo può essere fatto per tutte le altre parti delle piante: si osserveranno i vari tipi di ­corteccia, di radici, di frutti. Esperienza con la corteccia degli alberi Invitare i bambini a ricavare impronte delle cortecce degli alberi appoggiando un foglio sul tronco e ­passando con forza un pastello a cera colorato. Confrontare poi le differenze e le similitudini. Dopo aver osservato insieme le varie parti delle piante in modo specifico, si potranno invitare i bambini a portare a scuola delle piantine (oppure se ne sceglierà qualcuna nel giardino scolastico). Ogni bambino descriverà: • il tipo di foglia; • il fiore; • il frutto; • la corteccia; • la radice. Nelle schede che seguono l’insegnante troverà attività di approfondimento e concettualizzazione delle esperienze proposte e alcuni esperimenti per rilevare le caratteristiche vitali delle piante. Ogni esperimento è preceduto da una scheda per l’insegnante che illustra le fasi del lavoro, gli obiettivi, le conclusioni, gli approfondimenti possibili.

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Io osservo… le piante • SCIENZE 2

SCHEDA

Nome __________________________________ Classe _______ Data ____________

1

LE PARTI DELLE PIANTE Numera le parti del pesco. 1 radice

2 tronco

3 ramo

Numera le parti del cocomero. 1 radice

2 fusto

4 foglia

5 frutto

3 foglia

4 frutto

6 fiore

7 seme

5 fiore

6 seme

Completa la tabella segnando con delle X le parti del pesco e del cocomero, poi rispondi. Radice

Tronco grande e legnoso

Fusto sottile

Ramo

Fiore Frutto Seme

Pesco Cocomero Il pesco e il cocomero sono piante uguali? _____________ Entrambe hanno radici, foglie, frutti, fiori, semi? _____________ Quale delle due piante ha un tronco grande e legnoso? _____________ Quale delle due piante non ha rami? _____________

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O.A.: cogliere som iglianze e

differenze.

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SCHEDA

2

Io osservo… le piante • SCIENZE 2 Nome __________________________________ Classe _______ Data ____________

LE PARTI DELLE PIANTE Completa segnando con una X. Il compito della radice è assorbire:

Il compito del frutto è:

l’acqua.

mangiare i semi.

l’aria.

sostenere i rami.

la terra.

proteggere i semi.

Il compito del fusto o del tronco è:

Il compito del seme è:

colorare la pianta.

produrre nuove piante.

roteggere p i semi.

proteggere i frutti.

s ostenere la pianta.

r endere più bella la pianta.

R ispondi. • In quale stagione vedi i fiori sugli alberi? __________________________________ • I fiori rimangono per molto tempo? ______________________________________ • I frutti appaiono sugli alberi prima, dopo o insieme ai fiori? _________________

• Secondo te, in che cosa si trasformano i fiori? _____________________________ Osserva i disegni e completa.

In primavera

Le api portano

I fiori si trasformano

sul ciliegio ci sono

il polline e lo lasciano sul

in _______________.

i _______________.

_______________.

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mpongono una pianta. ti che co O.A.: intuire la funzione delle par

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Io osservo… le piante • SCIENZE 2 Nome __________________________________ Classe _______ Data ____________

SCHEDA

3

ALBERI, ARBUSTI, ERBE Osserva e completa inserendo le parole al posto giusto. MELO

tronco • albero • foglie • fiori • rami Il melo è un _____________. Si vede molto bene il _____________ di legno. Dal tronco partono molti _____________ sui cui ci sono __________ e __________.

NOCCIOLO

Osserva e completa inserendo le parole al posto giusto. foglie • fiori • rami • arbusto Il nocciolo è un _____________. I _____________ non sono attaccati al tronco, ma partono direttamente dal terreno. Sui rami ci sono _____________ e _____________.

Osserva e completa inserendo le parole al posto giusto.

DENTE DI LEONE

fusto • foglie • fiori • erba Il dente di leone è un’_____________. Il _____________ è verde e non di legno. Come gli arbusti e gli alberi, anche le erbe hanno _____________ e _____________.

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O.A.: Imp a

rare a oss ervare.

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SCHEDA

4

Io osservo… le piante • SCIENZE 2 Nome __________________________________ Classe _______ Data ____________

ALBERI, ARBUSTI, ERBE Per ogni immagine, scrivi se si tratta di albero o arbusto oppure erba. SALVIA PLATA NO

MARGHERITA

________________ BETU LLA

________________ SAMBUCO

________________ GINESTRA

________________

________________ ________________

Collega ogni termine alla definizione corrispondente.

32

Alberi

Erbe

Arbusti

Hanno un fusto sottile e verde.

Non hanno fusto, ma i rami partono direttamente da terra.

Hanno un fusto legnoso.

O.A.: imparare a osservare.

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Io osservo… le piante • SCIENZE 2 Nome __________________________________ Classe _______ Data ____________

SCHEDA

5

LE FOGLIE Osserva la foglia e completa i cartellini inserendo le parole al posto giusto. • nervature • picciolo • lamina • margine

________________

________________ ________________

________________

Collega ogni termine alla definizione corrispondente. Nervature

La parte che unisce la foglia al ramo.

Picciolo

I canalini che attraversano la foglia.

Lamina

Il bordo della foglia

Margine

La parte piatta della foglia.

Osserva il colore di una foglia verde non a forma di ago e rispondi. • Di che colore è la parte superiore della lamina? ________________________________ • Di che colore è la parte inferiore della lamina? _________________________________ Disegna la parte superiore della foglia e quella inferiore, facendo vedere anche le nervature e utilizzando colori diversi.

Parte superiore

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Parte inferiore

O.A.: imp a

rare a oss ervare.

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SCHEDA

6

Io osservo… le piante • SCIENZE 2 Nome __________________________________ Classe _______ Data ____________

LA FORMA E IL MARGINE DELLE FOGLIE Osserva la forma della lamina delle foglie e completa utilizzando i seguenti termini: aghiforme, lanceolata, palmata, cuoriforme. La foglia del fico assomiglia alla forma del palmo

di una mano con le 5 dita: è di forma ________________________. La foglia dell’oleandro è dritta e affusolata come una lancia:

è di forma _______________________. La foglia dell’abete è molto sottile e sembra un ago: è _______________________. La foglia della viola assomiglia un po’ a un piccolo cuore: è _______________________. Osserva il margine delle foglie e completa utilizzando i seguenti termini: lobato, liscio, seghettato, dentato. Il bordo della foglia di tarassaco assomiglia proprio ai denti di un leone: il margine è _______________________. Il margine della foglia della quercia assomiglia a tanti lobi delle orecchie uno dopo l’altro: è _______________________. Il margine della foglia di castagno sembra il bordo di una sega: è _______________________. La foglia di magnolia ha il margine intero e liscio: il margine è _______________________.

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O.A.: cogliere somiglianze e diffe

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renze.

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Io osservo… le piante • SCIENZE 2 Nome __________________________________ Classe _______ Data ____________

SCHEDA

7

TANTE PIANTE DIVERSE Osserva le piante e completa la tabella.

Melo

Mais

È un vegetale? È un albero? Il fiore colorato è appariscente? Come si chiama il frutto? Dove sono attaccate le foglie? Le foglie hanno il picciolo? Le foglie hanno le nervature? Osserva, poi rispondi e completa segnando con una X.

S ì.

La forma della foglia è:

N o.

lobata.

È un essere vivente?

aghiforme.

È:

cuoriforme.

un animale. un vegetale.

Il suo frutto è: la quercia.

È:

un albero. un arbusto.

la ghianda. la pigna.

un’erba.

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O.A.: cogliere som iglianze e

differenze.

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Ipotesi di lavoro per l’insegnante

O

Piccoli semi crescono Che cosa si vuole dimostrare I semi hanno bisogno di calore e umidità per germogliare. La luce non è ­necessaria, ma non impedisce la germinazione.

Obiettivi  Conoscere le caratteristiche degli esseri viventi  Imparare a osservare  Rilevare le parti che compongono i semi  Comprendere le relazioni che legano più avvenimenti Occorrente • semi di vario tipo (fagioli, lenticchie, grano, piselli, ceci…) • alcuni bicchierini dello yogurt • carta da cucina Prima dell’esperimento L’insegnante invita i bambini a osservare e a descrivere i semi. Prende poi alcuni semi di fagiolo (sono i più grandi e quindi più facili da osservare) e invita i bambini ad analizzarli e manipolarli. I bambini rileveranno che: • i fagioli hanno una pellicina che li ricopre; • all’interno sono formati da due parti; • tra le parti vi è una radichetta. L’insegnante chiede ai bambini di ipotizzare che cosa sia necessario ai semi per poter crescere bene. Le ipotesi dei bambini possono essere registrate su un cartellone. Esperimento 1) I n ciascun bicchierino porre un foglio di carta da cucina ripiegato (o un fazzoletto di carta). 2) A dagiare due o tre semi. Per poter confrontare le esperienze, i semi devono essere tutti dello stesso tipo (si consigliano lenticchie o fagioli). 3) Porre ogni bicchierino in condizioni differenti che saranno annotate sul bicchiere stesso: • carta umida e posto al sole • carta umida e posto al buio in un luogo non freddo • carta umida e posto nel freezer • carta asciutta e posto al sole • carta asciutta e posto al buio • molta acqua, tanta da coprire completamente i semi e posto al sole • molta acqua, tanta da coprire completamente i semi e posto al buio Tempi L’esperimento durerà alcuni giorni. In questo periodo occorre mantenere le condizioni iniziali, tenendo umida la carta e aggiungendo acqua, se n ­ ecessario, nel bicchiere che ne aveva molta.

Q

Conclusioni Dopo alcuni giorni si noterà che solo i semi contenuti nei primi due bicchierini sono germogliati. Durante la crescita i cotiledoni si atrofizzano perché la nuova pianta utilizza le sostanze nutritive contenute in essi.

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SCHEDA

8

Io osservo… le piante • SCIENZE 2 Nome __________________________________ Classe _______ Data ____________

PICCOLI SEMI CRESCONO Descrivi brevemente come è fatto un seme di fagiolo. _________________________ _________________________ _________________________ _________________________ _________________________ Completa la tabella, poi la frase. I fagioli erano…

Che cosa è successo?

su carta umida, al sole su carta umida, al buio su carta umida, nel freezer su carta asciutta, al sole su carta asciutta, al buio in tanta acqua, al sole in tanta acqua, al buio Con questo esperimento abbiamo dimostrato che, per germinare, i semi hanno bisogno di ______________________________________. Metti in ordine le fasi della nascita della piantina, numerando.

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O.A.: rilevare le parti che com pongono

i semi.

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Ipotesi di lavoro per l’insegnante

O

Ho bisogno di spazio! Che cosa si vuole dimostrare Le piante hanno bisogno di terreno sufficiente per trovare nutrimento necessario.

Obiettivi

 Osservare e dedurre  Cogliere il nesso di causa ed effetto Occorrente • una scatola di plastica trasparente • semi di fagiolo • terra Si consiglia l’uso di una scatola trasparente affinché i bambini possano osservare le radici anche nella terra: ciò sarà possibile se alcuni semi saranno messi nella terra, molto vicini al bordo esterno. Prima dell’esperimento L’insegnante chiede ai bambini se hanno avuto occasione di osservare un orto o un frutteto e di raccontare come è organizzato. Nel caso i bambini non li avessero mai visti o per rinforzare il ricordo, è utile mostrare loro alcune immagini e porre alcune domande stimolo. “Nell’orto le piantine sono tutte vicine?” “Sono in ordine?” “Come sono poste le piante in un frutteto?” “Secondo voi il contadino segue uno schema quando semina le sue piante?” “Se sì, quale? Perché?” Esperimento isurare i lati maggiori della scatola e segnare con un pennarello la metà. 1) M 2) I nvitare i bambini a dividere a metà il terreno, tracciando un segno che unisca i due punti trovati. 3) I n una parte porre solo pochi semi di fagiolo molto distanziati tra di loro (il numero dipende dalla grandezza della scatola). ell’altra parte mettere molti semi, tutti vicini. 4) N 5) T enere il terreno umido. 6) A nnotare i risultati.

Q

Conclusioni I semi piantati vicini cresceranno più lentamente di quelli che hanno più spazio. Si partirà da questa osservazione per giungere alla conclusione che le piante trovano nel terreno il proprio nutrimento: quelle che hanno più spazio a ­disposizione trovano anche maggiore nutrimento.

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Io osservo… le piante • SCIENZE 2 Nome __________________________________ Classe _______ Data ____________

SCHEDA

9

HO BISOGNO DI SPAZIO! Completa la descrizione delle prime fasi dell’esperimento.

___________________________________

___________________________________

___________________________________

___________________________________

___________________________________

___________________________________

___________________________________

___________________________________

Ora disegna le piantine che sono cresciute, poi completa. Pochi semi

Tanti semi

Sono cresciute meglio le piantine nate dai semi che erano _________________ (lontani o vicini?) tra loro, perché _____________________________ ____________________________________________________________________________.

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O.A.: cogliere il nesso

di causa

ed effetto.

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Ipotesi di lavoro per l’insegnante

O

Che sete! Che cosa si vuole dimostrare Le piante assorbono acqua.

Obiettivi  Osservare e dedurre  Cogliere il nesso di causa ed effetto Occorrente • tre bottiglie uguali di plastica trasparente o di vetro • acqua • pongo • tre piantine di photos Se il tempo a disposizione è molto, si possono utilizzare talee di photos. Mettendo le talee in una tazza con acqua, dopo circa una settimana spunteranno le radici. A quel punto si può realizzare l’esperimento. Prima dell’esperimento L’insegnante fa raccontare ai bambini le loro esperienze con le piante di appartamento: “Chi le annaffia? Con quale regolarità vengono annaffiate?“. Poi chiederà ai bambini di fare delle ipotesi: “A chi serve l’acqua: alla terra o alla pianta?“. Esperimento 1) Riempiere di acqua tutte e tre le bottiglie. ettere una piantina di photos in una bottiglia e le altre due in un’altra bottiglia. La terza bottiglia 2) M conterrà solo acqua. 3) Sigillare l’imboccatura con del pongo, in modo che non ci sia evaporazione dell’acqua. 4) Riporre le bottiglie in un luogo illuminato. 5) Controllare tutti i giorni il livello dell’acqua.

Q

Conclusioni Il livello dell’acqua nella bottiglia senza piantine rimarrà uguale, mentre nelle altre diminuirà. Nella bottiglia con due piantine il livello ­dell’acqua diminuirà più velocemente.

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Io osservo… le piante • SCIENZE 2 Nome __________________________________ Classe _______ Data ____________

SCHEDA

10

CHE SETE! Segna il livello dell’acqua nelle bottiglie.

All’inizio dell’esperimento

Dopo 2 giorni

Dopo 5 giorni

Dopo 1 settimana

Dopo 2 settimane

Rispondi.

• Il livello dell’acqua nelle bottiglie senza piantina è cambiato? ____________________

• Il livello dell’acqua nelle bottiglie con le piantine è cambiato? ____________________ • In quale delle due si è abbassato più in fretta? __________________________________ • Che cosa hai dimostrato con questo esperimento?

____________________________________________________________________________

Quando l’acqua nelle bottiglie sarà diventata troppo poca, interra le piantine: così non moriranno e potranno diventare grandi.

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O.A.: osse rvare e de durre.

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Ipotesi di lavoro per l’insegnante

O

Il buio non mi piace Che cosa si vuole dimostrare La luce non è indispensabile per la germinazione dei semi, ma è fondamentale per la crescita delle piante.

Obiettivi

 Osservare e dedurre  Comprendere l’importanza della luce per le piante Occorrente • una o più piantine verdi • una scatola di cartone piuttosto grande Prima dell’esperimento L’insegnante invita ogni bambino a descrivere il luogo in cui sono poste le piante che possiede nella propria casa. Esperimento 1) L ’insegnante pratica un foro del diametro di circa 3 cm su un lato della scatola di cartone, piuttosto in alto. 2) I bambini mettono la piantina nella scatola in modo che il foro si trovi un po’ più in alto della piantina stessa. 3) Ogni giorno i bambini aprono la scatola per annaffiare la piantina, ma la richiudono immediatamente. 4) Dopo alcuni giorni la piantina sarà estratta dalla scatola.

Q

Conclusioni Le foglie e il fusto della pianta si sono inclinati verso la luce. Esse, infatti, crescendo, si rivolgono sempre verso la parte da cui arriva la luce.

Approfondimenti Perché il girasole segue il corso del Sole? Perché i filari delle viti sono tutti orientati nello stesso modo? Perché la luce è così importante per le piante?

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Io osservo… le piante • SCIENZE 2 Nome __________________________________ Classe _______ Data ____________

SCHEDA

11

IL BUIO NON MI PIACE Descrivi la situazione iniziale e quella finale del tuo esperimento.

_______________________________

_______________________________

_______________________________

_______________________________

I mmagina che queste piantine siano state chiuse in una scatola con un buco. Disegna le loro foglie.

Completa segnando con una X. Le foglie sono cresciute in quella posizione perché: cercavano il calore.

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cercavano la luce.

rano troppo strette e nella scatola.

mprendere l’importanza della luc e per le pi O.A.: co ante.

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Ipotesi di lavoro per l’insegnante

O

Brr… che freddo! Che cosa si vuole dimostrare Le piante sempreverdi, per evitare l’eccessiva traspirazione dell’acqua e per proteggersi dal freddo, hanno foglie a forma di ago oppure ­foglie protette da un sottile strato di cera.

Obiettivi  Osservare e dedurre  Comprendere che le foglie delle piante sono adatte all’ambiente in cui vivono Occorrente • foglie di alberi sempreverdi e caducifoglie (magnolia, bosso, abete, larice, betulla, melo...) Prima dell’esperimento Osservare le foglie e dividere quelle degli alberi sempreverdi da quelle degli alberi caducifoglie. I bambini descrivono i due gruppi di foglie e annotano le similitudini e le differenze. Far osservare alcune foglie di sempreverde a foglia larga (bosso, magnolia) e chiedere se il colore è opaco o lucido. Invitare i bambini a toccarle per rilevare che sembrano coperte di cera. Esperimento orre le foglie di alberi sempreverdi e di caducifoglie in due vassoi. 1) P 2) P orre entrambi i vassoi nel freezer. 3) D opo un giorno o alcune ore, estrarre le foglie dal freezer e far notare che quelle degli alberi sempreverdi sono molto meno rovinate delle altre.

Q

Conclusioni Le foglie dei sempreverdi resistono al freddo molto meglio di quelle delle caducifoglie.

Approfondimenti Anche i sempreverdi cambiano le foglie, ma non le cambiano mai tutte insieme. Generalmente le foglie dei sempreverdi durano 2 o 3 anni e poi vengono rimpiazzate. In primavera è facile osservare sempreverdi con nuove foglie, di colore più vivido di quelle vecchie.

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SCHEDA

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BRR… CHE FREDDO! Colora le foglie e scrivi S per quelle di alberi sempreverdi, C per quelle di caducifoglie. MAGNOLIA

ABETE BOSSO LARICE

MELO BETULLA

R ispondi. • Le foglie di alberi sempreverdi sono sempre a forma di ago? _____________________ • Le foglie di bosso e di magnolia sono un po’ lucide e al tatto si presentano lisce.

Sai spiegare perché? ________________________________________________________ ____________________________________________________________________________ • Hai lasciato lo stesso tempo nel freezer tutte le foglie? ___________________________

• Quali hanno sopportato meglio il freddo? _______________________________________ lenca le strategie che le piante sempreverdi adottano per proteggere E le foglie. ____________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________

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O.A.: osse rvare e de durre.

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Ipotesi di lavoro per l’insegnante

IO OSSERVO… GLI ANIMALI Obiettivi  Imparare a osservare e dedurre  Cogliere somiglianze e differenze  Conoscere le caratteristiche di alcuni animali  Osservare forme e comportamenti negli animali  Intuire il rapporto tra esseri viventi e ambiente  Cogliere le differenze e le somiglianze tra animali e piante Attività • Iniziare il percorso facendo raccontare agli alunni le loro esperienze con gli animali: essi descriveranno impressioni, sensazioni, fatti. • Fare un’indagine sugli animali domestici posseduti dai bambini e visualizzare con cartelloni gli animali conosciuti. • Se possibile, portare a scuola un animale: osservarlo, disegnarlo e descriverlo (tartaruga, pesce rosso). Sarebbe molto interessante poter confrontare direttamente una tartaruga di terra e una tartaruga di acqua per rilevarne le somiglianze e le differenze. • Se non fosse possibile portare a scuola animali vivi, si consiglia una visita a una fattoria o a un parco naturalistico. • Osservare come si comportano gli animali: che cosa mangiano, dove si riparano, come è fatto il loro corpo, da che cosa è coperto, dove vivono (acqua, terra, aria). • Osservare quanti arti hanno, quale parte del corpo usano per muoversi, come si muovono (camminano, nuotano; velocemente, piano) per capire che la diversità di movimento è data dalla forma delle zampe e dall’ambiente in cui gli animali vivono. • Osservare e confrontare le caratteristiche comuni a più animali per cominciare a comprendere il concetto di classificazione che sarà affrontato in modo più approfondito negli anni successivi: “Quali tra gli animali osservati (al parco, nella fattoria, sul cartellone, in un documentario, in un libro…) hanno 4 zampe? Chi di loro mangia erba? Chi è utile all’uomo?” ecc. • Per comprendere l’adattamento degli animali al clima, si faranno elencare i nomi degli animali conosciuti dai bambini suddividendoli tra quelli che vivono in climi caldi e quelli che vivono in climi freddi. Chiedere ai bambini: “Come vi difendete voi dal freddo in inverno?”, “E gli animali?”. • Parlare del rinfoltimento del pelo, della migrazione e del letargo. Poiché queste esperienze sono rivolte a bambini delle prime classi della Scuola Primaria non è necessario spiegare la differenza tra gli animali che vanno in un vero e proprio letargo (come il ghiro e la marmotta che rallentano le funzioni vitali e abbassano la temperatura corporea),­­quelli che vanno in riposo invernale, cioè rallentano alcune funzioni, ma non abbassano la temperatura corporea (scoiattolo), e quelli che vanno in ibernazione (gli animali eterotermi come lucertole e rane). È bene però avere chiara questa distinzione per proporla poi negli anni successivi, ricordando le esperienze fatte.

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Io osservo… gli animali • SCIENZE 2 Nome __________________________________ Classe _______ Data ____________

SCHEDA

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L’AMBIENTE DI VITA Colora i quadratini in questo modo: • verde se l’animale vive in acqua; • marrone se vive solo sulla terra; • giallo se vive sia in acqua sia sulla terra; • azzurro se vive sulla terra, ma può volare.

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O.A.: conoscere le caratteristiche di a lcuni animali.

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SCHEDA

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Io osservo… gli animali • SCIENZE 2 Nome __________________________________ Classe _______ Data ____________

GLI ANIMALI NASCONO Completa inserendo le parole al posto giusto. gatto • uccelli • piccoli • ovipari • mucca • vivipari • uova Gli animali si riproducono, cioè fanno nascere dei ______________ , in due principali modi. Alcuni, come gli insetti, gli ______________ , le tartarughe, depongono le ______________. Altri, come il cane, il ______________ , la ______________ , fanno nascere dei cuccioli simili a loro. Gli animali che depongono le uova si chiamano ______________. Quelli che fanno nascere dei cuccioli sono animali ______________. Circonda in rosso gli ovipari e in verde i vivipari.

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nimali. di alcuni a O.A.: conoscere le caratteristiche

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Io osservo… gli animali • SCIENZE 2 Nome __________________________________ Classe _______ Data ____________

SCHEDA

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GLI ANIMALI SI MUOVONO Completa la tabella. Come si muove? (Striscia, salta, cammina, vola)

È capace di correre velocemente?

Ha le zampe? Quante?

Leopardo

Canguro

Struzzo

Serpente

Zanzara

Rondine Tartaruga di terra

Per ogni affermazione, segna V (vero) o F (falso). • Tutti gli animali si muovono. • Tutti gli animali hanno le zampe. • Gli animali che volano hanno anche le zampe. • Tutti gli animali che corrono velocemente hanno 4 zampe.

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V F V F V F V F

O.A.: conoscere le caratteristiche di a lcuni animali.

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SCHEDA

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Io osservo… gli animali • SCIENZE 2 Nome __________________________________ Classe _______ Data ____________

GLI ANIMALI SI MUOVONO escrivi le zampe della tartaruga d’acqua e della tartaruga di terra. D Poi rispondi.

Tartaruga d’acqua:

Tartaruga di terra:

____________________________________

____________________________________

____________________________________

____________________________________

____________________________________

____________________________________

____________________________________

____________________________________

Perché le due specie di tartarughe hanno zampe così differenti? ____________________________________________________________________________ La tartaruga d’acqua e quella di terra si muovono nello stesso modo? ____________________________________________________________________________ Se gli animali hanno le zampe più simili a quelle della tartaruga d’acqua, colora il quadratino in azzurro; se hanno zampe simili alla tartaruga di terra, colora il quadratino in verde.

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Lontra marina

Elefante

Ippopotamo

Castoro

viven O.A.: intuire il rapporto tra esseri

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ti e ambiente.

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Io osservo… gli animali • SCIENZE 2 Nome __________________________________ Classe _______ Data ____________

SCHEDA

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TANTE ZAMPE DIVERSE Osserva le zampe degli animali e collega alle relative didascalie numerando.

1

2

Le sue zampe sono forti e le dita sono munite di zoccoli per sostenere meglio il peso dell’animale.

Anatra

L e sue zampe assomigliano alle pinne per poter nuotare con facilità.

Grillo

L e sue zampe sono forti e munite di grandi unghie per poter scavare bene e in profondità.

3

Talpa

4

Rinoceronte

L e sue zampe lunghe e forti gli permettono di spiccare grandi salti.

Per ogni affermazione, segna V (vero) o F (falso). • L a forma della zampe dipende dall’ambiente in cui gli animali vivono. • I l modo in cui gli animali si muovono non dipende dall’ambiente in cui vivono. • I l movimento degli animali dipende anche dalla forma del loro corpo.

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V F V F V F

ire il rapporto tra esser i viventi e O.A.: intu

ambiente.

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SCHEDA

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Io osservo… gli animali • SCIENZE 2 Nome __________________________________ Classe _______ Data ____________

GLI ANIMALI SI NUTRONO Collega ogni animale al cibo di cui si nutre.

ERBA

ALTRI ANIMALI

INSETTI

Completa la tabella segnando con una X. Poi rispondi. erba

Mangia…

altri animali

insetti

È un animale… erbivoro carnivoro

Cavallo Leone Topo Serpente Lupo Mucca Rana Cervo Coniglio Come si chiamano gli animali che, come il maiale, mangiano un po’ di tutto, vegetali e carne? _____________________________________________________

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nimali. di alcuni a O.A.: conoscere le caratteristiche

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SCHEDA

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GLI ANIMALI E I LORO NEMICI Osserva come alcuni animali si difendono dai nemici e completa le didascalie. Quando è in pericolo, il pesce palla si gonfia moltissimo perché, in questo modo, ____________________________________________ ___________________________________________________________.

L’armadillo ha una corazza molto robusta: quando viene attaccato si rifugia in mezzo ai rovi dove è protetto oppure si _____________ __________________________________________________________.

L’istrice per difendersi raddrizza gli aculei con cui _____________________________________________ _____________________________________________.

Questa farfalla sembra una foglia: così i suoi nemici _______________________________________________ _______________________________________________.

Quando si trova in pericolo, la seppia butta fuori un liquido nero come inchiostro perché in questo modo _____________________________________________________ _____________________________________________________.

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O.A.: conoscere le caratteristiche di a lcuni animali.

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SCHEDA

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Io osservo… gli animali • SCIENZE 2 Nome __________________________________ Classe _______ Data ____________

GLI ANIMALI E IL FREDDO Osserva i due disegni e rispondi.

• Questo bosco è rappresentato in due diverse stagioni. Quali? ___________________________________________________________________________ • Perché non ci sono gli animali nel secondo disegno? ___________________________________________________________________________ Metti in ordine cronologico le frasi numerando. I n inverno la maggior parte degli insetti muore perché non riesce a sopravvivere al freddo. In primavera le uova si schiuderanno. Gli insetti depositano le uova in posti protetti dal freddo.

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viven O.A.: intuire il rapporto tra esseri

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ti e ambiente.

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Io osservo… gli animali • SCIENZE 2 Nome __________________________________ Classe _______ Data ____________

SCHEDA

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GLI ANIMALI E IL FREDDO Il freddo è un grande nemico degli animali: molti di essi si difendono migrando in luoghi caldi o andando in letargo. Collega ogni termine alla definizione corrispondente. Letargo

Spostamento da un luogo a un altro.

Migrazione

Particolare stato di riposo molto profondo.

sserva il disegno, inserisci nelle didascalie il nome dell’animale e scrivi O il numero corrispondente. 3 1

4 2

La _____________ si rifugia in luoghi molto riparati, in genere tra le pietre e chiude l’apertura della sua “casetta” con una membrana. La ______________ si rifugia nella sua tana sottoterra e vi rimarrà, senza mangiare, fino in primavera, quando si risveglierà magra e affamatissima. Lo ______________ non dorme in continuazione: spesso si sveglia, mangia qualche provvista nascosta nel cavo dell’albero e poi riprende il suo sonno. L’ ______________ si rifugia in una grotta naturale: dormirà per quasi tutto l’inverno, svegliandosi per piccoli periodi. O.A.: o sserva

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ire il rapporto tra esser i viventi e imali, intu re forme e comportamenti negli an ambiente.

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SCHEDA

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Io osservo… gli animali • SCIENZE 2 Nome __________________________________ Classe _______ Data ____________

GLI ANIMALI E L’AMBIENTE Osserva, deduci le caratteristiche di questi animali che vivono in luoghi freddi, poi completa. La volpe artica ha un pelo ______________ folto, per difendersi dal freddo. In estate è marrone, ma in inverno il manto cambia colore e diventa ______________ per ____________________ con l’ambiente circostante.

Per difendersi dal freddo il pinguino ha uno spesso strato di ______________ e penne molto compatte che sembrano molto lucide perché sono rivestite da sostanze simili all’olio, che fanno scivolare via l’ ______________. I pinguini sono uccelli, ma le ali funzionano come le ______________ dei pesci per permettere loro di ______________. Anche la forma delle zampe favorisce il nuoto: sono ______________.

Il bue muschiato ha un mantello ______________ per ripararsi dal freddo. Quando soffia il vento forte i buoi di una mandria si stringono tutti vicini e lasciano i piccoli al centro del gruppo per ___________________.

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egli animali; intuire il rappor amenti n to tra esseri v nti e ambiente. ive O.A.: osservare forme e comport

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Io osservo… gli animali • SCIENZE 2 Nome __________________________________ Classe _______ Data ____________

SCHEDA

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GLI ANIMALI E L’AMBIENTE sserva, deduci le caratteristiche di questi animali che vivono in luoghi caldi, O poi completa segnando con una X. Il fennec, chiamato anche “volpe del deserto”, ha delle grandi orecchie per: disperdere il calore. sembrare più alto. guardare oltre le dune. La pelliccia di colore chiaro serve per: tenerlo sempre al caldo. rendere la pelle più morbida. r ipararlo dal freddo di notte e respingere i raggi del sole di giorno.

Il dromedario ha una gobba: er sostenere meglio la sella p dei carovanieri. per incutere paura ai nemici. i n cui immagazzina grasso per resistere nei lunghi viaggi. Sotto le zampe ha un cuscinetto carnoso che gli permette di: arrampicarsi meglio. camminare sulla sabbia. correre più in fretta. Il pelo molto folto nelle orecchie e nelle sopracciglia lo protegge: dalla sabbia. O.A.: o sserva

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dal calore.

dal freddo.

ire il rapporto tra esser i viventi e imali; intu re forme e comportamenti negli an ambiente.

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SCHEDA

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Io osservo… gli animali • SCIENZE 2 Nome __________________________________ Classe _______ Data ____________

CONFRONTARE GLI ANIMALI ompleta le tabelle segnando con una X tutto ciò che gli animali raffigurati C hanno in comune. Poi rispondi.

AQUILA

PAVONE

CIGNO

Caratteristica

È comune a tutti?

Sono uccelli.

GALLINA

Depongono le uova. Hanno penne e piume. Hanno le ali.

PAPPAGALLO

Volano.

• La gallina e il pavone volano in alto come l’aquila, il pappagallo e il cigno? ________ • Le ali della gallina sono grandi o piccole rispetto al corpo? ________

• La lunga coda del pavone lo aiuta a volare meglio o lo appesantisce? ________

ELEFANTE

CAPRA PECORA

Caratteristica

È comune a tutti?

ASINO

Sono quadrupedi. Non depongono le uova. Sono erbivori. Allattano i propri piccoli. Ci forniscono latte.

MUCCA

LEONE

Tutti questi animali allattano i piccoli. Di quali l’uomo utilizza il latte? ___________________ _______________________________________________________________________________

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Io osservo… gli animali • SCIENZE 2 Nome __________________________________ Classe _______ Data ____________

SCHEDA

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LE TRACCE DEGLI ANIMALI sserva nel disegno le tracce del passaggio di animali e scrivi il numero O corrispondente accanto all’animale che le ha lasciate.

1 2 3 4 5 6

7

8

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O.A.: conoscere le caratteristiche di a lcuni animali.

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Ipotesi di lavoro per l’insegnante

O

Lombrichi al lavoro Finalità Verificare che i lombrichi modificano il terreno nel quale vivono.

Obiettivi  Imparare a osservare  Conoscere le caratteristiche di alcuni animali Occorrente • un vasetto piuttosto grande o una scatola di plastica • ghiaia, sabbia, terra • carta nera • alcuni lombrichi Prima dell’esperimento L’insegnante chiede ai bambini di elencare gli animali che sono utili all’uomo e in che cosa consiste la loro utilità. Fare dei cartelloni in cui vengono raggruppati gli animali che aiutano l’uomo nel lavoro, quelli che danno cibo, gli animali che vengono utilizzati per scopi speciali (salvataggio in mare, cani poliziotto, cani da valanga…). Infine l’insegnante chiede se anche i lombrichi possono essere utili all’uomo e, se le risposte sono positive, in che modo ciò possa accadere. I bambini formulano ipotesi. Esperimento 1) Preparare il terrario mettendo nel vaso (o scatola) uno strato di ghiaia, uno di sabbia e il terriccio da giardino. 2) Aggiungere alcune bucce e scarti di frutta e bagnare il terreno. 3) Schiacciare bene. 4) Ricoprire esternamente il vaso (o scatola) con carta nera. 5) Raccogliere nel giardino della scuola o in un parco alcuni lombrichi. 6) Mettere i lombrichi nel vaso. 7) Porre il vaso in un luogo caldo. 8) Mantenere umido il terreno innaffiando regolarmente. 9) Dopo 15 giorni togliere la carta nera e osservare che cosa è successo.

Q

Conclusioni I lombrichi hanno scavato delle gallerie nella terra, che risulta meno compatta di quando era stata posta nel vasetto.

Approfondimenti L’insegnante racconterà ai bambini che i lombrichi sono considerati molto utili dagli agricoltori. Essi infatti ­inghiottono il terreno per cibarsi delle sostanze in esso contenute e poi lo espellono. Per fare ciò, scavano nel suolo: in tal modo favoriscono il passaggio di aria e di acqua nel terreno non compatto e la formazione dell’humus. Terminato l’esperimento, i lombrichi saranno rimessi nel giardino da cui erano stati asportati. Oppure si può trasformare la scatola in un terrario da tenere in classe aggiungendo piccole piante. I bambini osserveranno con attenzione come è fatto un lombrico e il suo particolare modo di muoversi.

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Io osservo… gli animali • SCIENZE 2 Nome __________________________________ Classe _______ Data ____________

SCHEDA

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LOMBRICHI AL LAVORO Descrivi un lombrico, poi coloralo. ___________________________________ ___________________________________ ___________________________________ ___________________________________ ___________________________________ Osserva il movimento di un lombrico.

Ora cancella le parole sbagliate. Per spostarsi,

il lombrico si contrae, cioè diventa più corto/lungo. Poi si rilassa e il corpo diventa più corto ancora/ lungo come prima. Lo spostamento avviene solo in avanti/in avanti e indietro.

Per ogni affermazione, segna V (vero) o F (falso). • I lombrichi sono dannosi per l’agricoltura perché si cibano delle radici delle piante. • I lombrichi vivono bene anche nei luoghi molto aridi. • I lombrichi aiutano la formazione dell’humus. • I lombrichi scavano gallerie nel terreno. • Le gallerie scavate dai lombrichi danneggiano il terreno perché lo rendono franoso.

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V F V F V F V F V F

O.A.: conoscere le caratteristiche di a lcuni animali.

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Ipotesi di lavoro per l’insegnante

TECNOLOGIA I materiali

Le attività proposte in questa sezione hanno lo scopo di abituare il bambino non solo a osservare, ma anche a catalogare, seriare, classificare, cogliendo analogie e differenze. Il fine è comprendere che ogni materiale ha caratteristiche specifiche e gli oggetti sono costruiti con i ­materiali più adatti alla scopo che devono assolvere. Obiettivi  Riconoscere i differenti materiali che compongono un oggetto  Comprendere la funzione di un oggetto  Riconoscere le caratteristiche dei differenti materiali  Cogliere la relazione tra la funzione di un oggetto e i materiali che lo compongono  Imparare a confrontare e classificare Attività Quando i bambini avranno ben chiara la differenza tra esseri viventi e non viventi, si potrà passare ­all’osservazione di vari oggetti per capirne le funzioni, le caratteristiche e i materiali che li compongono. Ogni giorno i bambini vengono in contatto con centinaia di oggetti differenti; alcuni possono essere di uso comune, altri possono essere utilizzati solo sotto la supervisione degli adulti, di altri ancora l’uso è assolutamente vietato ai bambini. Raramente però i bambini si soffermano a osservare gli oggetti che utilizzano o che vedono utilizzare da altri. Invitarli perciò all’osservazione attraverso domande stimolo, quali: “Quali sono gli oggetti che hai usato negli ultimi 10 minuti?” “Qual è l’oggetto che usi più spesso?” “Elenca 5 oggetti che trovi solo in cucina (in bagno, in classe, in palestra, al cinema, in piscina…)” “Quali sono, in casa tua, gli oggetti che possono utilizzare solo gli adulti?” Si osservano alcuni oggetti cercando di riconoscere le caratteristiche, le funzioni e i materiali che li ­compongono. L’insegnante pone domande quali: “Perché alcune forchette sono fatte di metallo?” “Perché altre sono di plastica?” “Perché non avete mai visto forchette di vetro?” Identificati alcuni materiali comuni (legno, carta, metallo…), si invitano i bambini a elencare il maggior numero di oggetti composti da quel materiale (il lavoro può essere svolto singolarmente o in gruppi). Un gioco Un bambino deve dire il nome di un oggetto, poi indica un compagno che deve dire immediatamente dove si può trovare quell’oggetto. Se il compagno risponde, sarà lui a rivolgere la domanda a un altro.

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Tecnologia • SCIENZE 2 Nome __________________________________ Classe _______ Data ____________

SCHEDA

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DI QUALE MATERIALE È FATTO? Scrivi il nome degli oggetti al posto giusto. Brocca

plastica ________________ ________________

carta

Taccuino

Chiave

________________ ________________

lana

Gomitolo Chiodi

________________

Maglione

________________

vetro ________________ ________________

Matita Libro

metallo

Specchio

________________ ________________

Nastro adesivo

legno ________________

Tastiera

________________

Tovaglia

cotone ________________ ________________ Tavolo © La Spiga Edizioni Le monografie scienze cl1-2_26-97.indd 63

Maglietta O.A.: imparare a confr ontare e

classificare.

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SCHEDA

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Tecnologia • SCIENZE 2 Nome __________________________________ Classe _______ Data ____________

I SEGRETI DEGLI OGGETTI ompleta la tabella scrivendo, per ogni oggetto, C la funzione e il materiale che lo compone. Serve per…

È fatto di…

C ompleta. Che cosa succederebbe… • se i quaderni fossero di ferro: ____________________ ____________________ ____________________ ____________________ • s e le ruote di un’automobile fossero di carta: ____________________ ____________________ ____________________ ____________________ • s e i cavatappi fossero di cartone: ____________________ ____________________ ____________________ ____________________ • s e le sciarpe fossero di gomma: ____________________ ____________________ ____________________ ____________________

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di unzione O.A.: cogliere la relazione tra la f

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un oggetto e i materiali

che lo com pongono.

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Tecnologia • SCIENZE 2 Nome __________________________________ Classe _______ Data ____________

SCHEDA

29

LE CARATTERISTICHE DEI MATERIALI Completa la tabella segnando con una X le caratteristiche di ogni materiale. Vetro

Plastica

Legno

Lana

Carta

Liscio

Ruvido

Morbido Duro

Trasparente

Non trasparente Resistente Fragile

Si può tagliare con la forbice Pesante

Leggero er ogni oggetto, cancella il materiale non adatto P e spiega il motivo. Vetro

Lana

Plastica

Perché __________________________________ _________________________________________ _________________________________________ Ferro

Vetro

Plastica

Perché __________________________________ _________________________________________ _________________________________________

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con O.A.: ri

oscere le caratteristiche dei di

fferenti m

ateriali.

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Ipotesi di lavoro per l’insegnante

O

Un libro speciale Finalità Realizzazione di un “libro tattile” da utilizzare per riconoscere le caratteristiche dei materiali. Può essere usato per inventare storie.

Obiettivi  Riconoscere le caratteristiche dei differenti materiali  Utilizzare il senso del tatto per cogliere le caratteristiche degli oggetti Occorrente • stoffa di vario tipo (cotone, velluto, lana, canapa) • carta • cartone • cartoncino ondulato • carta velina • carta vellutina • carta da lucido • carta alluminio • carta da forno • carta vetro a grana grossa e a grana fine • altri materiali a scelta o a disposizione Prima dell’esperimento L’insegnante invita i bambini a toccare i vari materiali, descriverne le caratteristiche ed esprimere le sensazioni che provano toccandoli. Esperimento 1) Fornire ai bambini vari materiali. 2) Dare a ogni bambino un modello in cartoncino (indicativamente 15 x 10 cm) che utilizzerà per ritagliare un campione di ogni tipo di materiale. 3) Legare insieme i riquadri-materiali con un cordoncino per realizzare un libro tattile. 4) Ogni bambino personalizzerà la copertina.

Q

Conclusioni I materiali sono diversi e fanno provare sensazioni differenti.

Approfondimenti I bambini sceglieranno un personaggio e con questo inventeranno una storia in cui saranno nominate le caratteristiche dei materiali utilizzati per il loro libro. Per esempio: • personaggio: un bruco • luogo: un bosco Un piccolo bruco era chiuso al caldo nel suo bozzolo. Il bozzolo era caldo, morbido come velluto…

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Tecnologia • SCIENZE 2 Nome __________________________________ Classe _______ Data ____________

SCHEDA

30

UN LIBRO SPECIALE Colora i cartellini dei materiali che hai utilizzato per il tuo libretto tattile.

cotone

velluto

vetro

carta vetro a grana grossa

carta carta vetro a grana fine

canapa carta velina

cartoncino

cartoncino ondulato

carta da forno

plastica carta alluminio

Se hai utilizzato altri materiali, scrivili, poi completa. Altri materiali: ________________________________________________________________. Nel mio libro: il materiale più ruvido è ______________________________________________________. il materiale più morbido è ____________________________________________________. il materiale più duro è ________________________________________________________. il materiale più leggero è _____________________________________________________. il materiale che fa più rumore se lo sfrego è _____________________________________.

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con O.A.: ri

oscere le caratteristiche dei di

fferenti m

ateriali.

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Ipotesi di lavoro per l’insegnante

O

Diversi tipi di materiali Finalità Dopo aver analizzato globalmente i materiali e le loro caratteristiche, i bambini saranno condotti a ­distinguere tra materiali naturali e artificiali.

Obiettivo  Distinguere materiali naturali e artificiali Premessa Poiché i bambini sono piccoli, si consiglia di limitare l’osservazione ai materiali naturali e a quelli artificiali, rimandando la classificazione tra organico e non organico agli anni successivi. È bene, però, che l’insegnante abbia chiaro che potrebbe anche essere notata da qualche alunno la differenza tra materiali organici e non. Materiali organici: sono i materiali, naturali oppure no, che derivano da organismi viventi (lana, cotone, pelle, olio, legno, petrolio, segatura…). Materiali inorganici (o non organici): sono i materiali, naturali oppure no, che derivano da non viventi (acqua, sabbia, vetro…). Materiali naturali: sono materiali, organici o non organici, che vengono utilizzati così come si trovano in natura (sabbia, roccia, legno, acqua, petrolio…). Materiale artificiale: sono materiali, organici o non organici, che vengono prodotti dall’uomo (vetro, cemento, ceramica, plastica…). Attività • La differenza tra materiali naturali e artificiali può essere compresa dal bambino osservando con attenzione il materiale di cui si parla e deducendo la sua provenienza. • L’insegnante chiederà, per esempio: “Di quale materiale è fatta la sedia?”, (Se di legno) “Il legno esiste in natura o lo ha fatto l’uomo?”. • Queste domande possono essere ripetute per qualsiasi oggetto. L’insegnante avrà cura di scegliere, inizialmente, oggetti fatti con un solo materiale; solo in seguito si prenderanno in considerazione oggetti formati da più materiali (plastica e legno, vetro e metallo…). • È importante chiarire che si sta parlando del materiale che compone l’oggetto: il maglione di lana non esiste in natura, ma il materiale che lo compone sì. Perciò la lana è un materiale naturale. La palla è fatta di plastica, ma questo materiale non esiste in natura e viene realizzato utilizzando il petrolio. Approfondimenti Viene proposta una scheda di approfondimento relativa alla carta, materiale artificiale molto utilizzato dai bambini.

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Tecnologia • SCIENZE 2 Nome __________________________________ Classe _______ Data ____________

SCHEDA

31

NATURALE O ARTIFICIALE? Per ogni materiale, scrivi N se è naturale o A se è artificiale. ceramica marmo

cemento ferro

lana

cotone legno vetro

sabbia

plastica

Completa e disegna un materiale adatto.

I materiali naturali si trovano in

I materiali artificiali sono stati fatti da

__________________________________.

__________________________________.

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O.A.: distinguere materiali n aturali e a

rtificiali.

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SCHEDA

32

Tecnologia • SCIENZE 2 Nome __________________________________ Classe _______ Data ____________

UN MATERIALE ARTIFICIALE: LA CARTA Osserva come si produce la carta e completa. Dai _________________ degli alberi viene tolta la corteccia, troppo dura per essere utilizzata.

I _________________ vengono triturati in apposite _________________.

Alla segatura ottenuta si aggiungono sostanze che servono per “incollare” e si mescola bene con l’ _________________.

La poltiglia ottenuta viene sgocciolata dall’acqua e poi passa attraverso dei grandi rulli che la schiacciano e la trasformano in enormi _________________.

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li e a O.A.: distinguere materiali natura

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rtificiali.

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Ipotesi di lavoro per l’insegnante

GLI STATI DELLA MATERIA Le attività di questa sezione hanno lo scopo di portare i bambini a riconoscere i differenti stati della materia, le proprietà di gas, solidi, liquidi, polveri e a osservare le caratteristiche dell’acqua, elemento fondamentale per la vita. Obiettivi  Conoscere gli stati della materia  Conoscere le principali caratteristiche di gas, solidi, liquidi, polveri  Conoscere le caratteristiche dell’acqua Attività • Come sempre, è bene partire dall’osservazione della realtà per individuare se ciò che ci circonda si presenta in forme diverse. • L’insegnante chiederà ai bambini: “Che cos’hanno in comune un sasso, un cubetto di ghiaccio, una sedia?”, “In che cosa è diverso un cubetto di ghiaccio da un bicchiere di acqua?”, “Nella stanza in cui ci troviamo, oltre agli oggetti visibili, c’è qualcosa di invisibile, ma fondamentale per la vita?”. • La conoscenza delle proprietà dei gas si limiterà alle caratteristiche più rilevanti, per rimandare un ­approfondimento agli anni successivi. I bambini piccoli già conoscono la parola “gas”, fa parte del loro vocabolario anche se riescono solo a intuire le caratteristiche dei materiali gassosi. Perciò si partirà dalle loro conoscenze pregresse per ­formalizzarle e approfondirle. L’insegnante chiederà: “Avete mai sentito la parola gas?”, “Avete mai visto un gas?”, “Avete proprio visto il gas o il contenitore?”, “Avete visto il gas o i suoi effetti (il fuoco del fornello della cucina)?”, “È possibile toccare un gas?”. Farà poi comprendere che i gas esistono e talvolta sono percepibili con alcuni sensi (soprattutto con l’odorato). Con la vista se ne rilevano spesso gli effetti. È necessario che i bambini capiscano che i gas sono elementi concreti, non astratti, e che alcuni di essi sono fondamentali per la vita. • Saranno poi proposti esperimenti con i solidi, i liquidi e le polveri per individuarne le caratteristiche. I bambini porteranno a scuola farina, caffè, zucchero… e li osserveranno scoprendo le differenze tra ­solidi e polveri e intuendo che la maggior parte delle polveri deriva da solidi macinati. • Infine, si proporranno esperienze con l’acqua, l’elemento che può essere osservato sotto i tre stati: ­solido, liquido, gassoso. • Nelle schede a seguire sono inseriti molti riferimenti a esperienze che hanno lo scopo di osservare ip ­ assaggi di stato dell’acqua. Si consiglia di compiere l’esperienza prima di sottoporre al bambino la scheda, che potrà poi essere un valido strumento per ricordare il lavoro svolto e sistematizzare le ­conoscenze.

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SCHEDA

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Gli stati della materia • SCIENZE 2 Nome __________________________________ Classe _______ Data ____________

I GAS Colora tutte le espressioni in cui si parla di gas, poi rispondi. I gas di scarico delle automobili sono molto fastidiosi.

Attenzione: il gas è acceso! La tua auto ha l’impianto a gas.

Quella bibita è molto gassata.

Spegni il gas!

I subacquei devono usare le bombole con l’ossigeno.

L’aria di montagna è molto pura.

Apri le finestre: facciamo cambiare un po’ l’aria.

Hai colorato tutte le frasi? ____________ Per ogni affermazione, segna V (vero) o F (falso) • I gas sono sostanze che non esistono. V F • I gas sono sostanze che non riusciamo a toccare. V F • L’aria è un gas. V F • I gas sono tutti nocivi. V F • I gas sono molto leggeri. V F • Tutti i gas hanno cattivo odore. V F Collega ogni oggetto al gas che contiene. Ossigeno Aria Calda Elio

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e di gas, solidi, liquidi e pol tteristich veri. O.A.: conoscere le principali cara

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Gli stati della materia • SCIENZE 2 Nome __________________________________ Classe _______ Data ____________

SCHEDA

34

SOLIDI, LIQUIDI, POLVERI Per ogni materiale, scrivi S se è solido, L se è liquido, P se è polvere.

quaderno

farina

olio

zucchero acqua caffè macinato foglia astuccio ramo

caffè in grani

pane grattugiato

aranciata

spugna sasso

sabbia

cacao

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sale

O.A.: conoscere

matita

ip le princ

ali caratteristiche di gas, solidi,

liquidi e p olveri.

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SCHEDA

35

Gli stati della materia • SCIENZE 2 Nome __________________________________ Classe _______ Data ____________

SOLIDI, LIQUIDI, POLVERI Cancella le parole sbagliate. I solidi hanno/non hanno una forma propria che non cambia/cambia se l’oggetto viene spostato.

I liquidi hanno/non hanno una forma propria: essi assumono/non assumono la forma del contenitore in cui sono messi.

Le polveri hanno/non hanno una forma propria.

Osserva e completa.

Il caffè era in forma di ________________, ma è stato trasformato in __________________.

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e di gas, solidi, liquidi e pol tteristich veri. O.A.: conoscere le principali cara

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Gli stati della materia • SCIENZE 2 Nome __________________________________ Classe _______ Data ____________

SCHEDA

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SOLIDI E POLVERI Collega ogni solido alla polvere che da esso si ricava. SEME DEL CAFFÈ

GRA NO

Farina bianca

Farina gialla

Segatura MAIS

SEME DEL CACAO

Caffè LEGNO

ROCCIA E CONCHIGLIE

Cacao

Sabbia

Sale marino

FOGLIE DI TÈ

Rispondi. • Quale tra le polveri indicate non si ricava da un solido? ____________________________________ • Da dove si ottiene? _______________________________

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O.A.: conoscere

ip le princ

ali caratteristiche di gas, solidi,

liquidi e p olveri.

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SCHEDA

37

Gli stati della materia • SCIENZE 2 Nome __________________________________ Classe _______ Data ____________

UN LIQUIDO SPECIALE: L’ACQUA sserva i disegni e scrivi se l’acqua si presenta sotto forma di un solido (S) O o di un liquido (L) oppure di un gas (G).

Completa. • Possiamo osservare l’acqua sia in forma liquida sia in forma ________________ sia in forma gassosa. •Q uando l’acqua diventa solida si chiama ________________.

•Q uando si trasforma in un gas si chiama ________________ acqueo.

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. dell’acqua O.A.: conoscere le caratteristiche

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Gli stati della materia • SCIENZE 2 Nome __________________________________ Classe _______ Data ____________

SCHEDA

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L’ACQUA E I CINQUE SENSI rendi un bicchiere di acqua e un cubetto di ghiaccio e cerca di scoprirne P le caratteristiche utilizzando tutti i sensi. Poi completa la tabella.

Se tocco mi accorgo che…

Se annuso percepisco che…

Se assaggio sento che...

Se guardo comprendo che…

Se agito il bicchiere d’acqua o il cubetto di ghiaccio, ascolto…

________________

________________

________________

________________

________________

________________

________________

________________

________________

________________

________________

________________

________________

________________

________________

________________

________________

________________

________________

________________

________________

________________

________________

________________

________________

________________

________________

________________

________________

________________

Ora, sotto la supervisione di un adulto, prova a mettere una mano sul vapore che sale da una pentola che bolle, prestando attenzione a non scottarti, e descrivi le sensazioni che senti. ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________

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O.A.: conoscere le caratte

ristiche d ell’acqua.

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SCHEDA

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Gli stati della materia • SCIENZE 2 Nome __________________________________ Classe _______ Data ____________

LE TRASFORMAZIONI DELL’ACQUA Osserva le trasformazioni dell’acqua e completa segnando con una X. L’acqua contenuta nei vestiti: è sparita. si è trasformata in vapore. si è trasformata in vento.

L’acqua diventerà ghiaccio perché: nel freezer fa molto freddo. il frigorifero ha un motore potente. il freezer è chiuso molto bene.

Le goccioline che si sono formate all’interno del vetro della finestra: sono gocce di pioggia. erivano dall’umidità delle mani d della bambina. il vapore che c’era nella stanza è che si è trasformato in acqua.

Completa inserendo le parole al posto giusto. evapora • bassa • solidifica • calore • L ’acqua si trasforma in ghiaccio quando la temperatura è molto __________________, sotto lo zero. •Q uando l’acqua si trasforma in ghiaccio si _____________________________________.

•P erché l’acqua si trasformi in vapore occorre ___________________________________. •Q uando l’acqua si trasforma in vapore ________________________________________.

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. dell’acqua O.A.: conoscere le caratteristiche

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Gli stati della materia • SCIENZE 2 Nome __________________________________ Classe _______ Data ____________

SCHEDA

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QUANTO EVAPORA L’ACQUA? Metti la stessa quantità di acqua in un contenitore molto largo e in uno stretto.

Poni i due contenitori in un luogo caldo, ma riparato. Dopo alcuni giorni travasa il contenuto in due bicchieri uguali.

Segna il livello raggiunto dall’acqua nei due contenitori.

egna il livello raggiunto dall’acqua S nei due bicchieri e rispondi. A B

• Dai due contenitori è evaporata la stessa quantità di acqua? ______________ • Da quale contenitore è evaporata la maggiore quantità? ___________________

Metti la stessa quantità di acqua in due bicchieri uguali: ne metterai uno in un luogo fresco e l’altro in un luogo caldo. Segna il livello raggiunto dall’acqua nei due bicchieri dopo un giorno e rispondi. Bicchiere posto al caldo

A

Bicchiere posto al freddo

B

• Dai due bicchieri è evaporata la stessa quantità di acqua? ___________________________ • Da quale bicchiere è evaporata la maggiore quantità? ______________________________ • Che cosa hai dimostrato con questi esperimenti? __________________________________

______________________________________________________________________________

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O.A.: conoscere le caratte

ristiche d ell’acqua.

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Ipotesi di lavoro per l’insegnante

O

L’acqua solleva Che cosa si vuole dimostrare L’acqua spinge verso l’alto i corpi.

Obiettivi  Saper osservare e cogliere relazioni  Intuire che un corpo immerso nell’acqua riceve una spinta dal basso Occorrente • una bacinella piuttosto grande • alcuni oggetti pesanti • un secchiello Prima dell’esperimento L’insegnante chiede ai bambini se hanno mai provato a sollevare qualcosa immerso nell’acqua o se sono stati sollevati in braccio da qualcuno mentre facevano il bagno nel mare o in piscina. L’insegnante ascolta il racconto delle esperienze e poi chiede: “Secondo voi, occorre più o meno forza per sollevare qualcosa immerso nell’acqua?”, “Il peso di un oggetto cambia quando viene immerso ­nell’acqua?”. Esperimento 1) Prendere alcuni oggetti pesanti (sassi o altro materiale che non si danneggi con l’acqua). 2) Metterli nel secchiello. 3) Far tenere in mano a tutti i bambini il secchiello per alcuni secondi per saggiarne il peso. 4) Riempire la bacinella di acqua e appoggiare il secchiello in modo che tocchi il fondo, ma non venga sommerso dall’acqua. 5) Far sollevare a tutti i bambini il secchiello immerso nell’acqua. 6) Valutare se hanno fatto più fatica nel sollevare il secchiello fuori o dentro l’acqua.

Q

Conclusioni È più facile sollevare un corpo immerso nell’acqua. È importante che i bambini riflettano sul fatto che il corpo non può aver diminuito il suo peso perché la materia che lo compone non è cambiata. Perciò non è il peso dell’oggetto che diminuisce, ma la forza dell’acqua che lo spinge e fa fare meno fatica a chi solleva.

Approfondimenti Questo esperimento e i successivi sul galleggiamento dimostrano il Principio di Archimede, che afferma che ogni corpo immerso nell’acqua riceve una spinta dal basso verso l’alto pari al peso dell’acqua s­ postata. Non è opportuno enunciare il principio perché i bambini sono troppo piccoli, ma si può dire loro che famosi scienziati hanno già fatto esperimenti simili a questo da loro compiuto e hanno capito che l’acqua ha una forza che spinge gli oggetti verso l’alto.

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Io sperimento… con l’acqua • SCIENZE 2 Nome __________________________________ Classe _______ Data ____________

SCHEDA

41

L’ACQUA SOLLEVA Descrivi le fasi dell’esperimento, completando le frasi e disegnando gli oggetti nel secchiello. 1

2

Abbiamo messo nel secchiello

Abbiamo sollevato il secchiello: era

_____________________________________

_____________________________________

_____________________________________.

_____________________________________.

3

4

Abbiamo messo il secchiello

Abbiamo sollevato il secchiello mentre era

_____________________________________

nell’acqua: ___________________________

_____________________________________.

_____________________________________.

Completa. Con questo esperimento mi sono accorto che __________________________________ ___________________________________________________________________________.

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O.A.: intuire che

o un corp

immerso nell’acqua riceve una s

pinta dal

basso.

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Ipotesi di lavoro per l’insegnante

O

Galleggia oppure no? Che cosa si vuole dimostrare Il galleggiamento dipende dal materiale.

Obiettivi  Saper osservare e cogliere relazioni Occorrente • una bacinella piena d’acqua • vari oggetti È opportuno avere a disposizione: un tappo di sughero, un pezzetto di corteccia, una spugna, un piccolo foglio di carta, un panino e, se possibile, un pezzo di lana di vetro (facilmente reperibile in un negozio di ferramenta). È necessario, infatti, che i bambini osservino anche oggetti che probabilmente manipolano raramente, quali il sughero o la corteccia. Se possibile, sostituire la bacinella con un piccolo acquario trasparente o un contenitore grande in vetro o plastica trasparente, in modo che i bambini possano osservare gli oggetti sia dall’alto sia di fronte. Prima dell’esperimento Prima di proporre gli esperimenti di questa sezione, sarà utile porre agli alunni alcune domande, facendo raccontare esperienze personali legate al galleggiamento. I bambini racconteranno le loro esperienze al mare o in piscina: qualcuno saprà già nuotare, altri avranno bisogno ancora del salvagente o dei braccioli; qualcuno avrà visto oggetti galleggiare nella vasca da bagno o su un fiume; qualcuno avrà giocato gettando sassi nel mare. L’insegnante ascolterà le esperienze dei bambini, senza dare giudizi, ma solo ­rimarcando le esperienze che possono essere più significative. I bambini devono essere invitati a ­raccontare le loro esperienze, ma sempre rimanendo nel tema proposto. Se qualcuno dovesse divagare, l’insegnante riporterà la discussione nell’indirizzo dovuto con domande opportune. Esperimento 1) L’insegnante e i bambini scelgono alcuni oggetti. 2) L’insegnante chiede agli alunni di fare delle ipotesi sul galleggiamento: “Quali tra questi oggetti, ­secondo voi, galleggeranno?”. 3) Immergere gli oggetti nell’acqua. 4) I bambini osservano il comportamento degli oggetti e lo confrontano con le ipotesi che hanno ­formulato. 5) L’insegnante fa notare il comportamento particolare di alcuni oggetti che prima galleggiano, poi vanno a fondo e chiede ai bambini di formulare un’ipotesi del perché ciò accade.

Q

Conclusioni Alcuni oggetti galleggiano, altri vanno subito a fondo, altri ancora hanno la particolarità di galleggiare appena messi nell’acqua, ma di andare poi a fondo quando sono impregnati di acqua.

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Io sperimento… con l’acqua • SCIENZE 2 Nome __________________________________ Classe _______ Data ____________

SCHEDA

42

GALLEGGIA OPPURE NO? ompleta la tabella: nella prima colonna scrivi il nome e fai il disegno C di alcuni oggetti che hai immerso nell’acqua, poi segna con una X il comportamento di ognuno di essi. Oggetto

Galleggia

Non galleggia

Prima galleggia, poi va a fondo

spugna

________________

________________

________________

R ispondi. Con questo esperimento che cosa hai dimostrato? _______________________________ ____________________________________________________________________________

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O.A.: saper osservare

e coglier e relazioni.

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Ipotesi di lavoro per l’insegnante

O

Non sempre la buccia è inutile Che cosa si vuole dimostrare L’aria aiuta il galleggiamento.

Obiettivi  Saper osservare e cogliere relazioni  Comprendere che il galleggiamento dipende dal materiale che compone l’oggetto Occorrente • alcune arance • una bacinella piena d’aqua • una bacinella da cucina Prima dell’esperimento I bambini pesano le arance e ne scelgono due che abbiano circa lo stesso peso. Esperimento 1) S bucciare una sola delle due arance scelte. 2) L’insegnante fa pesare i due frutti (quello sbucciato e quello con la buccia) notando che quello con la buccia è il più pesante. 3) Chiede ai bambini come, secondo loro, si comporteranno i due frutti, e li invita a motivare le proprie scelte. 4) I mmerge l’arancia sbucciata nella bacinella piena d’acqua. 5) Dopo aver notato che essa affonda, l’insegnante chiede di nuovo ai bambini di ipotizzare che cosa succederà all’arancia con la buccia che è più pesante della prima. 6) I mmerge nell’acqua anche l’arancia integra: quella con la buccia galleggerà, ma l’altra no. 7) I bambini formulano le loro ipotesi. 8) L ’insegnante raccoglie le risposte.

Q

Conclusioni Un’arancia non sbucciata galleggia perché la buccia è piena d’aria e funziona come un salvagente, sostenendo il frutto.

Collegamenti Collegando questo esperimento a quello precedente (“Galleggia oppure no?”), si farà notare come la spugna, il panino… stavano a galla finché avevano aria al loro interno; poi, quando l’aria è uscita, sono andati a fondo.

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Io sperimento… con l’acqua • SCIENZE 2 Nome __________________________________ Classe _______ Data ____________

SCHEDA

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NON SEMPRE LA BUCCIA È INUTILE isegna nell’acqua l’arancia D con la buccia.

isegna nell’acqua l’arancia D sbucciata.

R ispondi. • Qual era l’arancia più pesante? _______________________________________________

• Quale arancia galleggiava? ___________________________________________________ • Quale arancia non galleggiava? _______________________________________________ C ompleta. Questo esperimento dimostra che ______________________________________________ _____________________________________________________________________________. Che cosa ti suggerisce questo disegno?

_______________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________

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da nto dipende l materiale che compo ne l’oggetto. O.A.: comprendere che il galleggiame

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Ipotesi di lavoro per l’insegnante

O

Solo i piccoli stanno a galla? Che cosa si vuole dimostrare Il galleggiamento dipende dalla forma degli oggetti.

Obiettivi  Saper osservare e cogliere relazioni  Comprendere che il galleggiamento dipende dal materiale e dalla forma dell’oggetto Occorrente • una bacinella piena d’acqua • due fogli di carta stagnola • due pezzetti di pasta per modellare Prima dell’esperimento L’insegnante chiede ai bambini se hanno mai visto galleggiare oggetti di grandi dimensioni. Chiederà: “Secondo voi, come è possibile che un oggetto pesante come una nave da crociera non vada a fondo?”. Esperimento ppoggiare un foglio di carta stagnola sull’acqua: galleggerà. 1) A 2) Appallottolare l’altro foglio di carta stagnola e far formulare agli alunni le loro ipotesi. 3) I mmergere la pallina di carta stagnola: andrà a fondo. 4) Immergere poi la pallina di pasta per modellare: andrà a fondo. 5) M odellare l’altro pezzo di pasta per modellare a forma di barchetta: galleggerà.

Q

Conclusioni Il galleggiamento non dipende solo dal materiale, ma anche dalla forma.

Collegamenti Su un cartellone si disegnano tutti i grandi oggetti, nominati dai bambini, che galleggiano, suddividendoli tra quelli che galleggiano solo a causa del materiale di cui sono composti (per esempio la zattera) e quelli che galleggiano a causa della loro forma.

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44

Io sperimento... con l’acqua • SCIENZE 2 Nome __________________________________ Classe _______ Data ____________

SCHEDA

SOLO I PICCOLI STANNO A GALLA? Colora in rosso il quadratino degli oggetti che, durante l’esperimento, sono andati a fondo e in blu quello degli oggetti che sono rimasti a galla.

Foglio di alluminio Foglio di alluminio

Pasta per modellare Pasta per modellare Completa. • Il foglio di alluminio disteso galleggiava, mentre quello appallottolato ____________ __________________________________________________________________________. • La pallina di pongo è andata a fondo, mentre il pongo modellato __________________________________________________________________________. Circonda in verde l’oggetto che galleggia a causa della sua forma e in giallo l’oggetto che galleggia a causa del materiale di cui è fatto.

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ento d O.A.: compre ndere che il galleggiam

ipende dal materiale e dalla form

a dell’oggetto.

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Ipotesi di lavoro per l’insegnante

O

Qui galleggio e qui no… Che cosa si vuole dimostrare Il galleggiamento dipende dal liquido nel quale l’oggetto è immerso.

Obiettivi  Saper osservare e cogliere relazioni  Comprendere che il galleggiamento dipende dal liquido nel quale l’oggetto è immerso Occorrente • un contenitore • acqua • sale • un uovo • alcool denaturato • un tappo di plastica Prima dell’esperimento L’insegnante invita i bambini a formulare ipotesi: “Se cambiamo il liquido in cui sono immersi gli ­oggetti, essi galleggeranno ugualmente?”. Esperimento 1) R iempire il contenitore di acqua fino a circa 2/3. 2) I mmergere l’uovo: va a fondo. 3) Togliere l’uovo e sciogliere nell’acqua circa 3 cucchiai di sale. 4) Immergere di nuovo l’uovo: galleggia. 5) M ettere di nuovo acqua non salata nel contenitore. 6) I mmergere il tappo: galleggia. 7) T ogliere l’acqua e mettere dell’alcool nel contenitore. 8) Immergere il tappo: non galleggia.

Q

Conclusioni Il galleggiamento dipende anche dal liquido in cui è immerso un oggetto.

Collegamenti L’insegnante fa riflettere gli alunni sulle loro esperienze in piscina e al mare. Hanno notato differenze quando nuotavano? Dove è più facile stare a galla? Introdurre il concetto di variabile, concetto fondamentale nelle Scienze: per poter confrontare i risultati di un esperimento occorre variare un solo elemento per volta. Per esempio, non si sarebbe potuto confrontare l’uovo immerso nell’acqua non salata con il tappo nell’alcool perché le variabili intervenute erano due.

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Io sperimento… con l’acqua • SCIENZE 2 Nome __________________________________ Classe _______ Data ____________

SCHEDA

45

QUI GALLEGGIO E QUI NO… Per ogni disegno, scrivi il nome del liquido. ____________________

____________________

____________________

____________________

Rispondi. • Hai utilizzato lo stesso uovo? _______

• L’uovo galleggiava nell’acqua non salata? _______ • L’uovo galleggiava nell’acqua salata? _______

• In questa fase dell’esperimento quale variabile è stata cambiata? ___________________________________________________________________________ • Hai utilizzato lo stesso tappo? _______

• Per l’esperimento con il tappo hai utilizzato sempre lo stesso liquido? _____________ • In questa fase dell’esperimento quale variabile è stata cambiata?

___________________________________________________________________________ Completa, inserendo al posto giusto le parole liquido, forma, materiale. Avevamo già dimostrato che il galleggiamento dipende dal ______________ e dalla ______________ dell’oggetto. Ora abbiamo dimostrato che dipende anche dal ______________ in cui l’oggetto è immerso.

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O.A.: com

de dal liquido nel quale l’og to dipen getto è i prendere che il galleggiamen mmerso.

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Ipotesi di lavoro per l’insegnante

O

Prepariamo miscugli e soluzioni Che cosa si vuole dimostrare Non tutti i materiali (solidi o liquidi) si sciolgono in acqua.

Obiettivi  Provocare trasformazioni variandone le modalità  Comprendere la differenza tra soluzioni e miscugli  Capire che cos’è un miscuglio  Capire che cos’è una soluzione  Osservare e comprendere le caratteristiche di alcuni materiali Occorrente • contenitori • acqua • alcool • olio • aranciata • detersivo liquido sostanze solide varie (sabbia, sassi, caffè, detersivo in polvere, cacao, farina, sale, zucchero) • Prima dell’esperimento Le attività proposte con questo esperimento e i successivi vertono sui miscugli e sulle soluzioni. I bambini amano operare con materiali differenti e, partendo da questa loro naturale propensione, è possibile proporre alcune semplici esperienze che possono essere spunto per molte osservazioni. Ogni esperimento deve sempre essere preceduto da domande stimolo che invitino i bambini a ipotizzare che cosa accadrà. È altrettanto importante che i bambini sappiano poi raccontare con le loro parole le fasi e il risultato di ogni esperimento. L’insegnante sollecita i bambini alla riflessione (come suggeriscono le Indicazioni Nazionali) utilizzando le espressioni: “Che cosa succede se…”, “Che cosa è successo quando…”. È importante che ogni esperienza sia sempre accompagnata da momenti di discussione e di riflessione. Esperimento 1) Far precedere questo esperimento da semplici esperienze di miscugli tra solidi, utilizzando sostanze facilmente reperibili, quali sabbia, sassi, caffé, farina, sale, zucchero ecc. 2) I bambini manipolano queste sostanze, rilevando come, a volte, la differenza tra i due solidi sia ben visibile (sabbia e sassi, per esempio), altre volte le due sostanze sembrino indistinguibili (sale e zucchero), ma comunque rimangano separate perché prendendo un solo granellino di sostanza si capisce se si tratta di zucchero o sale. 3) I bambini mescolano con acqua le sostanze solide con cui hanno operato (una sola sostanza per volta). 4) A nnotare ciò che succede: alcuni solidi non si modificano, altri si sciolgono, ma lasciano traccia della loro presenza. I bambini assaggiano una piccola quantità di acqua con sale e di acqua con zucchero. 5) I bambini mescolano l’acqua con altri liquidi (quali alcool, olio, aranciata…). Alcuni liquidi non sono più distinguibili (alcool, aranciata), ma hanno cambiato il colore dell’acqua. Altri liquidi (acqua e olio) non si mescolano. Sul miscuglio tra queste due sostanze saranno poi proposte altre specifiche esperienze.

Q

Conclusioni Alcuni materiali solidi si sciolgono in acqua, altri no. Alcuni liquidi si mescolano, altri no. Se l’insegnante lo ritiene opportuno, dirà agli alunni che le sostanze che si sciolgono in acqua formano una soluzione, quelle che non si sciolgono formano un miscuglio particolare, chiamato “sospensione”.

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Io sperimento… miscugli e soluzioni • SCIENZE 2 Nome __________________________________ Classe _______ Data ____________

SCHEDA

46

PREPARIAMO MISCUGLI E SOLUZIONI Descrivi l’esperienza compiuta completando in modo opportuno. Abbiamo mescolato tra di loro alcune sostanze solide. Quando abbiamo mescolato insieme sabbia e sassi, le due sostanze erano ____________________. Quando abbiamo mescolato insieme zucchero e sale, le due sostanze sembravano indistinguibili, ma, assaggiando un granellino, abbiamo capito che ________________ ____________________________________. Mescolando tra loro due sostanze solide abbiamo ottenuto un ____________________. Nei miscugli le due sostanze rimangono ____________________. Completa la tabella. Sostanza messa nell’acqua

La sostanza si è sciolta o si vede ancora?

L’acqua appare alla vista differente da prima?

Cacao Zucchero Sale Caffè in polvere Farina Detersivo in polvere Olio Detersivo liquido Collega ogni termine alla definizione corrispondente. Miscuglio Soluzione

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Insieme di due sostanze di cui una è sciolta nell’altra. Insieme di due sostanze che rimangono separate. mprendere la differenza tra solu zioni e m O.A.: co iscugli.

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Ipotesi di lavoro per l’insegnante

O

Separare i miscugli Che cosa si vuole dimostrare Alcuni miscugli sono reversibili.

Obiettivi

 Capire che cos’è un miscuglio  Intuire la differenza tra reversibile e irreversibile Occorrente • sabbia • ghiaia (o sassolini) • farina • limatura di ferro • acqua • un colino • una calamita Prima dell’esperimento L’insegnante ricorda ai bambini che cos’è un miscuglio e i miscugli con cui già hanno operato. Chiede se i miscugli possono essere separati e ascolta le ipotesi. Avvertenza: in tutti i miscugli le due sostanze che li formano possono essere separati, ma non sempre agevolmente; perciò vanno proposte ai bambini solo esperienze facilmente realizzabili. Esperimento 1) I bambini preparano i seguenti miscugli: ghiaia e farina, sabbia e acqua, limatura di ferro e farina. 2) I bambini formulano ipotesi su come separare i due elementi mescolati insieme. 3) Separeranno ghiaia e farina, prendendo a uno a uno tutti i sassolini. 4) Come separare sabbia e acqua? Se i bambini non dovessero arrivare autonomamente all’idea di ­utilizzare un colino, l’insegnante suggerirà alcuni esempi quali: “Che cosa si fa per togliere gli spaghetti dall’acqua bollente senza scottarsi?” oppure: “Avete mai preparato il tè usando le f­oglioline?”. 5) Colare il miscuglio di sabbia e acqua. 6) Come separare limatura di ferro e farina? L’insegnante ricorda le proprietà del ferro. 7) Utilizzando una calamita, si separa la limatura di ferro dalla farina.

Q

Conclusioni I materiali che formano un miscuglio possono essere separati.

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Io sperimento… miscugli e soluzioni • SCIENZE 2 Nome __________________________________ Classe _______ Data ____________

SCHEDA

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SEPARARE I MISCUGLI Disegna e scrivi come hai potuto separare le due sostanze che formavano il miscuglio.

____________________________________

ghiaia + farina

____________________________________

____________________________________

sabbia + acqua

____________________________________

____________________________________ limatura di ferro + farina

____________________________________

Rispondi. Che cosa hai imparato da queste esperienze? ____________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________

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uire la differenza tra reversi bile e irr uglio; int eversibile. O.A.: capire che cos’è un misc

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Ipotesi di lavoro per l’insegnante

O

Separare le soluzioni Che cosa si vuole dimostrare Alcune soluzioni sono reversibili.

Obiettivi  Capire che cos’è una soluzione  Intuire la differenza tra reversibile e irreversibile Occorrente • acqua • sale • un pentolino • un fornellino elettrico Prima dell’esperimento L’insegnante ricorda ai bambini che cos’è una soluzione e le soluzioni con cui già hanno operato. Chiede se i materiali che formano una soluzione possono essere separati e ascolta le ipotesi. Esperimento 1) Preparare in un pentolino una soluzione con acqua e sale. ettere il pentolino sul fornellino acceso. 2) M 3) L asciare la soluzione sul fornello fino a completa evaporazione dell’acqua. 4) S ul fondo del pentolino rimarrà il sale. 5) L’insegnante spiega che l’acqua è evaporata e si è dispersa nell’aria: con altri esperimenti che saranno proposti nelle classi successive impareranno anche a recuperarla.

Q

Conclusioni Acqua e sale che formano la soluzione sono stati separati: il sale è rimasto nel pentolino e l’acqua si è trasformata in vapore acqueo.

Approfondimenti Ciò che i bambini hanno compreso con le esperienze relative a miscugli e soluzioni si può riassumere nei seguenti punti che l’insegnante, se lo riterrà utile, potrà far scrivere agli alunni, al termine delle esperienze. Il miscuglio è un insieme di due (o più) sostanze ciascuna delle quali mantiene le proprie caratteristiche. Le due sostanze si possono separare. I miscugli possono essere: • tra due solidi (per esempio farina e zucchero); • tra due liquidi (per esempio acqua e olio); • tra un solido e un liquido (per esempio sassi e acqua). Esistono anche miscugli tra gas e liquidi per esempio l’anidride carbonica e l’acqua (di questo tipo di ­miscugli non si propongono esperienze nel testo). La soluzione è l’insieme di due sostanze di cui una si è sciolta nell’altra. La sostanza che si scioglie si chiama soluto, quella che fa sciogliere si chiama solvente.

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Io sperimento… miscugli e soluzioni • SCIENZE 2 Nome __________________________________ Classe _______ Data ____________

SCHEDA

48

SEPARARE LE SOLUZIONI Descrivi le fasi dell’esperimento.

___________________________ ___________________________

___________________________

___________________________

___________________________

___________________________

___________________________

___________________________

___________________________

___________________________

___________________________

___________________________ ___________________________ ___________________________ ___________________________

Rispondi. Che cosa hai imparato da questa esperienza? ____________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________

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ire la differenza tra revers ione; intu ibile e irr O.A.: capire che cos’è una soluz eversibile.

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Scienze 2

griglia per la rilevazione del raggiungimento degli obiettivi OBIETTIVO

SÌ IN PARTE NO (da 8 a 10) (da 6 a 7) (da 4 a 5)

Cogliere somiglianze e differenze. Intuire la funzione delle parti che compongono una pianta. Imparare a osservare. Rilevare le parti che compongono i semi. Cogliere il nesso di causa ed effetto. Osservare e dedurre. Comprendere l’importanza della luce per le piante. Conoscere le caratteristiche di alcuni animali. Intuire il rapporto fra esseri viventi e ambiente. Osservare forme e comportamenti negli animali. Imparare a confrontare e classificare. Cogliere la relazione tra la funzione di un oggetto e i materiali che lo compongono. Riconoscere le caratteristiche dei differenti materiali. Distinguere materiali naturali e artificiali. Conoscere le principali caratteristiche di gas, solidi, liquidi e polveri. Conoscere le caratteristiche dell’acqua. Intuire che un corpo immerso nell’acqua riceve una spinta dal basso. Saper osservare e cogliere relazioni. Comprendere che il galleggiamento dipende dal materiale che compone un oggetto. Comprendere che il galleggiamento dipende dal materiale e dalla forma dell’oggetto. Comprendere che il galleggiamento dipende dal liquido nel quale l’oggetto è immerso. Comprendere la differenza fra soluzioni e miscugli. Capire che cos’è un miscuglio. Capire che cos’è una soluzione. Intuire la differenza tra reversibile e irreversibile.

Nome alunno: ____________________________________________________ Classe: __________________________________________________________ Data: ___________________________________________________________

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COMPITO DI REALTA LA MOSTRA DELLE PIANTE La vostra scuola sta organizzando una mostra sulle piante. Contribuite all’allestimento realizzando dei cartelloni descrittivi sulle foglie e sulle erbe. Che cosa serve: uno o più cartelloni bianchi, cestino di vimini, macchina fotografica.

1 Dividetevi in due gruppi, il “gruppo foglie” e il “gruppo erbe”, e preparate un’uscita nel cortile della scuola o nel parco pubblico.

2 Durante l’uscita, il “gruppo foglie” raccoglie varietà diverse di foglie

che si trovano a terra, sistemandole in un cestino di vimini; il “gruppo erbe” fotografa alcuni tipi di erbe.

3 Entrambi i gruppi durante l’uscita devono fare attenzione a non danneggiare o strappare le foglie e le erbe.

4 Con l’aiuto dell’insegnante, al rientro in classe i due gruppi raccolgono informazioni sulle foglie raccolte o sulle erbe fotografate: a quale pianta appartiene ogni foglia, come si chiama ogni tipo di erba...

5 Il “gruppo erbe” stampa le fotografie, mentre il “gruppo foglie” copre le foglie con libri pesanti per stenderle ed essiccarle.

6 Ogni gruppo prepara uno o più cartelloni

con le fotografie delle erbe e con le foglie essiccate, accompagnandole con le informazioni raccolte.

7 Adesso siete pronti per la mostra!

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O.A.: collaborare per realiz

zare un e

laborato.

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Cittadinanza

SCHEDA

griglia degli obiettivi e delle attivita

OBIETTIVI SPECIFICI

ATTIVITÀ

1

Riflettere sui rapporti con gli animali domestici.

Conversazione sui rapporti con gli animali domestici.

2

Riflettere su situazioni di benessere e di malessere.

Lettura di un brano e conversazione su esperienze personali.

3

Riflettere su situazioni di benessere e di malessere.

Discriminazione di situazioni di salute e di malattia.

4

Riflettere su situazioni di benessere e di malessere.

Riflessione su situazioni che portano benessere o malessere.

5

Conoscere stati di malessere e loro rimedi.

Osservazione di immagini, conversazione su stati di malessere e ipotesi per risolverle.

6-7

Attivare comportamenti adeguati per il proprio benessere.

Riflessione e conversazione sulle regole per una buona igiene personale.

8

Riflettere sulla propria alimentazione.

Lettura di un brano ed esposizione di esperienze personali.

9-10

Riflettere su una corretta alimentazione.

Riflessione sulle proprie scelte alimentari.

11

Conoscere le regole di una sana alimentazione.

Gioco per scoprire le regole di una sana alimentazione.

12

Prendersi cura di sé.

Lettura di un brano e riflessione sulle regole per praticare correttamente le attività sportive.

13

Conoscere le attrezzature idonee alla sicurezza.

Riflessione sulle attrezzature necessarie per praticare sport in sicurezza.

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Salute e benessere • CITTADINANZA

SCHEDA

Nome __________________________________ Classe _______ Data ____________

1

ANIMALI IN CASA Disegna l’animale che c’è nella tua casa o che vorresti avere.

Completa. Ho disegnato _______________________________________________________________. Si chiama ___________________________________________________________________. Ha il corpo ricoperto di _______________________, di colore _______________________. Di solito mangia _____________________________________________________________. Dorme _____________________________________________________________________. Gioca ______________________________________________________________________. Scrivi che cosa devi fare per prenderti cura dell’animale che hai descritto. ____________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________

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O.A.: riflettere sui rapporti con anim ali domestici.

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SCHEDA

2

Salute e benessere • CITTADINANZA Nome __________________________________ Classe _______ Data ____________

TRENTOTTO E DUE Luca torna da scuola e dice: – Mamma, ho freddo e mi fanno male le gambe! La mamma gli tocca la fronte ed esclama: – Ma tu scotti! Mi sa che hai la febbre. La mamma prende il termometro, prova la temperatura a Luca e dice: – Trentotto e due! Sarà meglio mettersi a letto. – No! – esclama Luca. – Proprio adesso che inizia il mio cartone preferito!

Che cosa dovrà fare Luca per guarire dalla febbre? Segna con delle X. Stare in casa al caldo. Prendere le medicine. Bere acqua o tè. Andare fuori a giocare con la bici. Mangiare cibi molto saporiti.

Anche a te sarà capitato di essere ammalato. Chi ti ha curato? Come? Racconta brevemente un episodio. ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________

100

d nessere e O.A.: riflettere su situazioni di be

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i malessere.

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Salute e benessere • CITTADINANZA Nome __________________________________ Classe _______ Data ____________

SCHEDA

3

FILASTROCCA DEL BIMBO MALATO Filastrocca del bimbo malato, con il decotto, con il citrato, con l’arancia sul comodino, tagliata a spicchi in un piattino. Per tutti i mali di testa e di pancia sul comodino c’è sempre un’arancia, tra un confetto ed un mentino per consolare il malatino. Viene il dottore, “Vediamo cos’è”, e ti fa dire trentatré. Poi di sera viene la sera, viene la mamma leggera leggera, e succhiando la sua menta il malatino s’addormenta. Gianni Rodari

Rispondi. • L’ultima volta che sei stato malato, che cosa è successo? _________________________ ___________________________________________________________________________ • Che sintomi avevi? __________________________________________________________

• Quanti giorni è durata la malattia? ____________________________________________ • Come ti sentivi? ____________________________________________________________

• Hai dovuto prendere delle medicine? __________________________________________

• Che cosa facevi nei giorni in cui eri malato? ____________________________________ ___________________________________________________________________________

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lettere su situazioni di benessere O.A.: rif e di male

ssere.

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SCHEDA

4

Salute e benessere • CITTADINANZA Nome __________________________________ Classe _______ Data ____________

LA SALUTE È UN BENE PREZIOSO Colora solo le situazioni che aiutano a stare bene.

102

d nessere e O.A.: riflettere su situazioni di be

Le monografie scienze cl1-2_98-112.indd 102

i malessere.

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Salute e benessere • CITTADINANZA Nome __________________________________ Classe _______ Data ____________

SCHEDA

5

PRONTO SOCCORSO IN CASA Collega ogni situazione al suo rimedio.

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O.A.: conoscere stati di malessere

e i loro rimedi.

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SCHEDA

6

Salute e benessere • CITTADINANZA Nome __________________________________ Classe _______ Data ____________

L’IGIENE PERSONALE Essere puliti non è soltanto un fatto estetico, cioè che ci fa essere più belli agli occhi degli altri, ma è molto importante per la propria salute perché la pulizia tiene lontano i microbi che sono portatori di malattie. Dedicare del tempo alla propria igiene deve quindi diventare un comportamento che si ripete più volte nel corso della giornata. Sai quali sono le regole per una buona igiene personale? Scrivi quello che è necessario fare da quando ti svegli a quando ti addormenti. Alla mattina: ________________________________________________ ___________________________________________________________ ___________________________________________________________ ___________________________________________________________ Prima di pranzo: ____________________________________________ Dopo pranzo: _______________________________________________ ___________________________________________________________ Dopo l’attività sportiva pomeridiana: ___________________________ ___________________________________________________________ Prima di cena: ______________________________________________ Dopo cena: _________________________________________________ ___________________________________________________________

È opportuno lavarsi le mani più volte durante la giornata.

Rispondi segnando con una X. Perché è importante avere questi comportamenti? Perché l’igiene personale è garanzia di salute. Perché è bello giocare con l’acqua.

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O.A.: attivare comportamenti ade

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g u at i p er

il proprio benessere.

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Salute e benessere • CITTADINANZA Nome __________________________________ Classe _______ Data ____________

SCHEDA

7

PRENDERSI CURA DI SÉ In casa ci sono tanti oggetti che servono all’igiene della nostra persona e che ci aiutano a rimanere puliti e sani. Completa la tabella. Oggetto

Nome

A che cosa serve?

___________________ __________________ ___________________ ___________________ __________________ ___________________ ___________________ __________________ ___________________ ___________________ __________________ ___________________

shampoo

___________________ __________________ ___________________ ___________________ __________________ ___________________

Per una vera igiene personale è indispensabile, però, un altro elemento oltre a quelli indicati nella tabella. Quale? ______________________________________________

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mportamenti adeguati per il pro prio bene tivare co ssere. O.A.: at

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SCHEDA

8

Alimentazione • CITTADINANZA Nome __________________________________ Classe _______ Data ____________

LA MERENDA A merenda, che allegria, mangiam tutti in compagnia! Chi panino col prosciutto, chi invece qualche frutto; la brioche mangia Renato, Giorgia solo cioccolato, i biscotti gusta Betta, Valentina la pizzetta; beve il succo Caterina, la focaccia è di Marina; Livia mangia una banana, la merenda… è sempre sana?

Scrivi il nome della merenda di ogni bambino.

Tu che cosa mangi solitamente come merenda a scuola? Disegna e scrivi. _____________

_____________

_____________

_____________

____________________________________ ____________________________________

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ntazione. O.A.: riflettere sulla propria alime

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Alimentazione • CITTADINANZA Nome __________________________________ Classe _______ Data ____________

SCHEDA

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QUALE MERENDA? Scegli la merenda che ti piacerebbe portare a scuola domani mattina. Poi rispondi.

Merenda scelta: _____________________________________________________________ Perché hai scelto questa merenda? _____________________________________________ ______________________________________________________________________________

Merenda scelta: ______________________________________________________________ Perché hai scelto questa merenda? _____________________________________________ ____________________________________________________________________________

Merenda scelta: _____________________________________________________________ Perché hai scelto questa merenda? _____________________________________________ ____________________________________________________________________________ Confronta le tue scelte con quelle dei compagni, poi con l’insegnante riflettete sulle merende più sane. O.A.: riflettere su una corre

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tta alime

ntazione.

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SCHEDA

10

Alimentazione • CITTADINANZA Nome __________________________________ Classe _______ Data ____________

ALIMENTI SÌ, ALIMENTI NO Quali sono, secondo te, gli alimenti adatti a una sana merenda a scuola? Circondali e scrivi il loro nome.

___________________

___________________

___________________

___________________

___________________

___________________

___________________

___________________

___________________

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mentazio O.A.: riflettere su una corretta ali

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ne .

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Alimentazione • CITTADINANZA Nome __________________________________ Classe _______ Data ____________

SCHEDA

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MANGIARE SANO Che cosa significa mangiare sano? Mangiare sano significa rispettare quotidianamente una serie di indicazioni, suggerimenti e regole in modo da ottenere dagli alimenti il maggior beneficio possibile. Probabilmente conosci già le regole da seguire per avere un’alimentazione equilibrata; questo gioco ti permetterà di riscoprirle e di valutare quali rispetti ogni giorno e quali, invece, devi applicare con più attenzione. Segui il percorso colorando solo le caselle che ti permettono di proseguire fino ad arrivare all’ultima. PARTENZA

Varia il più possibile l’alimentazione.

Mangia molti alimenti ricchi di sale e di grassi.

Per iniziare bene la giornata è importante fare la prima colazione.

Non perdere troppo tempo a mangiare: fai in fretta, ci sono cose più importanti e interessanti da fare.

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Fai ogni giorno colazione, pranzo, cena e uno o due spuntini leggeri. Salta ogni giorno la prima colazione.

Limita il consumo di bevande zuccherate.

Mangia tutti i giorni alimenti ricchi di fibra: verdura, frutta e legumi.

Gli spuntini “fuori pasto” sono buoni e fanno bene: falli spesso.

Mangia pochi alimenti ricchi di sale e di grassi.

Mangia sempre con calma e mastica bene i cibi.

O.A.: con

ARRIVO

Queste sono le regole del mangiar sano. oscere le regole di una

sana alim

entazione.

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SCHEDA

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Sport e tempo libero • CITTADINANZA Nome __________________________________ Classe _______ Data ____________

TIZIANA E LO SPORT Tiziana è una bambina molto attiva. Le piace fare sempre nuove esperienze e quest’anno ha deciso di dedicare parte del suo tempo libero al pattinaggio a rotelle. Il lunedì e il giovedì pomeriggio, dopo la scuola, va al centro sportivo, dove c’è una bellissima pista per il pattinaggio a rotelle. Tiziana mette le ginocchiere e il casco, infila i pattini e… via! Seguendo le indicazioni di un istruttore inizia a muoversi sulla pista. Alla fine, dopo numerosi giri e qualche caduta, per fortuna senza gravi conseguenze, arriva l’ora di tornare a casa. Tiziana sa già che cosa deve fare appena arriva a casa: fa subito la doccia, poi disinfetta e cura le sbucciature che si è procurata e infine fa una sostanziosa merenda con tè, pane e marmellata. Rispondi. • Come utilizza Tiziana parte del suo tempo libero? _______________________________ • Perché utilizza le ginocchiere e il casco? _______________________________________

• Quando torna a casa Tiziana fa la doccia. Perché? _______________________________ ___________________________________________________________________________ • Disinfetta e cura le sbucciature. Perché? ________________________________________ ___________________________________________________________________________ • Fa una sostanziosa merenda. Perché? __________________________________________ ___________________________________________________________________________ E tu? Rispondi. • Che cosa fai per proteggerti durante le attività sportive o durante un gioco all’aperto? _________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________ • Che cosa fai dopo un’attività sportiva o un gioco all’aperto? ___________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________

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O.A.: prendersi cura di sé.

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Sport e tempo libero • CITTADINANZA Nome __________________________________ Classe _______ Data ____________

SCHEDA

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SPORT E SICUREZZA Molti amici di Tiziana praticano attività sportive. Disegna per ognuno di essi che cosa è indispensabile per un’attività sportiva in sicurezza. Samir pratica il ciclismo.

Elena si dedica alla pallavolo.

Simone fa il portiere in una squadra di calcio.

Alexandra pratica lo sci.

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O.A.: con

oscere le attrezzature id

onee alla

sicurezza.

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Cittadinanza

griglia per la rilevazione del raggiungimento degli obiettivi OBIETTIVO

SÌ (da 8 a 10)

IN PARTE (da 6 a 7)

NO (da 4 a 5)

Riflettere sui rapporti con gli animali domestici. Riflettere su situazioni di benessere e di malessere. Conoscere stati di malessere e loro rimedi. Attivare comportamenti adeguati per il proprio benessere. Riflettere sulla propria alimentazione. Riflettere su una corretta alimentazione. Conoscere le regole di una sana alimentazione. Prendersi cura di sé. Conoscere le attrezzature idonee alla sicurezza.

Nome alunno: ____________________________________________________ Classe: __________________________________________________________ Data: ___________________________________________________________

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A G I P S E I ONOGRAF

LE M

Collana di risorse per il docente volta alla costruzione di un percorso formativo organico, approfondito e al contempo essenziale, che consenta di verificare le conoscenze dell’alunno e la sua graduale acquisizione di competenze.

Strumenti per la programmazione e per integrare i contenuti curricolari attraverso: numerosissime schede fotocopiabili approfondimenti e spunti teorici verifiche compiti di realtà coding attività con metodologia Invalsi griglie degli obiettivi e delle attività griglie di rilevazione degli obiettivi finali

Per ogni anno, un volume con proposte operative graduali e diversificate di: lingua italiana: ortografia, poesia, logica linguistica, cittadinanza attiva storia e cittadinanza attiva geografia e cittadinanza attiva matematica: numeri e operazioni, spazio e figure, problemi, logica matematica scienze e tecnologia, con esperimenti e cittadinanza attiva

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