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Le giornate di Susie Incantesimi
– Sì, – disse Susie Incantesimi posando il telefono sul fornello – essere magiche non è sempre rose e fiori. Si trovava nel suo appartamento e l’attendeva una giornata di duro lavoro. Doveva fare i compiti: imparare a memoria nuove formule magiche e ripassare quelle vecchie. Per non parlare delle pulizie di casa. Susie Incantesimi lanciò un’occhiata a un foglio attaccato in cucina su cui aveva elencato tutte le incombenze della giornata. C’era scritto: 1. ricordare all’aspirapolvere di pulire la camera da letto; 2. fare un incantesimo di lavatura e stiratura sulla pila di panni sporchi; 3. dirne quattro allo spolverino che non toglieva la polvere dagli scaffali dei libri. – Le case non si puliscono mica da sole, sai, – disse rivolta al suo topo magico che dormiva in un angolino della stanza. Herbert si grattò il muso velocemente, tanto per darsi un contegno, ma subito dopo tornò a dormire. Susie guardò il telefono e sospirò. Era proprio vero quel che diceva la gente: un telefono che si fissa con insistenza non suona mai. Ma proprio in quel momento dalla teiera partì un fischio acuto… – Pronto – disse Susie Incantesimi alzando il coperchio. Il RACCONTO FANTASTICO è un testo narrativo che narra FATTI IMMAGINARI, che non potrebbero accadere nella realtà.
T. Blacker, Susie nei guai, Edizioni EL
OMPRENDOC
il testo
Scrivi qual è l’aspetto magico degli oggetti della casa di Susie.
L’aspirapolvere Lo spolverino Il telefono è L’espressione “non è sempre rose e fiori” vuol dire: non è per niente bello e facile come può sembrare. non è facile non far appassire i fiori.