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Proserpina
Proserpina era bianca e bella e bionda e delicata, e amava i fiori: dai primi bucaneve agli ultimi crisantemi, li conosceva e li amava tutti. Sua madre Cerere, invece, era robusta e forte, coi capelli d’oro come spighe di grano, e proteggeva i raccolti: dove lei passava, il grano si alzava rigoglioso. Un giorno di primavera, mentre Proserpina e le sue compagne coglievano narcisi, si sentì sotto la terra un rumore sordo e rombante, come di tuono. Ed ecco, in mezzo al prato dei narcisi, la terra si aprì. Dal baratro uscì un carro di ferro, tirato da due cavalli neri come la pece e veloci come saette. Qualcuno afferrò Proserpina e la portò via. Cerere percorse tutta la Sicilia, andò in Grecia, nell’Egitto e in India; cercò per piani, monti, valli, paesi e foreste, ma sua figlia non la trovò. Intanto l’estate si avvicinava e i grani maturavano. Ma che grani! Piccoli e pallidi, perché Cerere non se n’era occupata, e i coltivatori si disperavano. Allora Cerere andò sull’Olimpo e parlò a Zeus. – Dimmi dov’è mia figlia, in modo che io possa andare a riprenderla. Zeus rispose: – L’ha rapita mio fratello Plutone, che abita le dimore sotterranee. Lui non voleva più star solo, voleva una moglie. Cerere gridò: – Di’ a tuo fratello che se Proserpina non tornerà, farò morire tutte le spighe nei campi: non ci sarà più nutrimento per gli uomini, ma solo miseria, rovina e fame! Giove, allora, propose un patto a Plutone: – A marzo rimanderai Proserpina da sua madre, a ottobre la riprenderai; così farai ogni anno. E così da allora ogni anno Proserpina, durante i mesi invernali, ama e cura sotto terra le sementi e le radici; nei mesi della bella stagione torna sulla terra, coglie ancora fiori e ne fa ghirlande, cantando con le sue compagne.
L. Orvieto, Storie di bambini molto antichi, Mondadori Nel MITO, spesso, i protagonisti sono DÈI e DEE che intervengono nelle vicende degli esseri umani per ostacolarli o favorirli, oppure possono essere in contrasto fra di loro.
NALIA ZZO
il testo
Individua nel testo l’inizio, lo svolgimento e la conclusione.
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Il mito di Proserpina spiega: un fenomeno naturale. la caratteristica di una pianta. la creazione del mondo. l’impresa di un eroe. Quale? Sottolinealo.