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Una bambina speciale
Maisie era una bambina normale e una bambina speciale, come del resto siamo tutti noi, per un verso o per l’altro. I capelli, per esempio, erano normali: lunghi, castani e diritti, comodi per farci la coda o due trecce, sempre che la proprietaria avesse la pazienza di stare seduta fino alla fine dell’operazione. Gli occhi erano speciali: grandi, un po’ distanti e di colore azzurro, intensi. Il resto era normale, naso, altezza, corporatura. Speciale era la curiosità: a essere molto curiosi si viene chiamati ficcanaso, ma non è detto che si voglia proprio sempre sapere le cose degli altri, è che a volte si fanno delle domande o si cercano delle risposte, e insomma, si finisce per scoprire anche più del necessario. Speciale era l’orologio che portava sempre al polso: grande, d’oro, per niente adatto a una bambina. Ma lei ci teneva tanto e non se ne separava mai. L’orologio era un regalo di nonna Pen, che era un’altra cosa speciale nella vita di Maisie, anzi: una persona speciale.
B. Masini, Maisie e la tigre di Cleopatra, Fabbri Editori
NALIA ZZO
il testo RIFLETTO e DICO la MIA
E tu, ti senti speciale? Perché? E i tuoi amici e le tue amiche? In che cosa sono speciali?
Che cosa ha Maisie di normale e di speciale? Individua le informazioni e completa lo schema.
La descrizione che hai letto è ricca di aggettivi, che rendono più evidenti le caratteristiche di Maisie. Sottolineali.
Di normale ha: Di speciale ha:
LegalitàL viaggionella
Che cosa significa la parola VARIETÀ? Vuol dire presentarsi mediante una diversità di aspetti che arricchiscono conoscenza ed esperienza.
Leggi questa storia “diversa”.
In una grande vetreria sono nate tante bottiglie di ogni dimensione e colore. Tra qualche giorno saranno spedite in tutto il mondo. Un ultimo controllo del supervisore, poi... via sui camion! Ecco il supervisore... passa di lì, le accarezza, le osserva attentamente. All’improvviso spalanca gli occhi ed esclama: – Com’è possibile? Non ci posso credere! E adesso che cosa ne faremo? Eh già, che cosa ne faranno di quell’unica bottiglia diversa? Una bottiglia alta e snella, di colore verde trasparente ma... con il collo storto, incredibilmente e irrimediabilmente storto.
Trova una conclusione adatta per la storia che hai letto. Scegli con X. Poi, confronta la tua scelta con quelle delle tue compagne e dei tuoi compagni. La bottiglia viene: messa in un angolo in un magazzino. messa sugli scaffali insieme alle altre. rimessa nel forno per essere aggiustata. spedita insieme alle altre. presa in giro da persone che la deridono. riempita con un vino speciale. invidiata da tutti per la sua forma speciale. affidata alle cure di un mago che le raddrizzi il collo. esposta in vetrina per essere studiata da esperti. gettata via.
EDUCAZIONE CIVICA
La bottiglia dal collo storto è diversa: che cosa proverà vivendo tra bottiglie che hanno tutte il collo diritto? Leggi i sentimenti, poi colora la bottiglia dal collo storto con il colore del sentimento che, secondo te, prova.
Allegria Tristezza Rabbia Calma Paura Indifferenza
Ora rispondi.
La bottiglia è nata con il collo storto e questa cosa agli altri non sembra giusta. Ma chi ha stabilito che sia più giusto che una bottiglia abbia il collo diritto e non storto?
Se tutte le bottiglie nascessero con il collo storto e una sola con il collo diritto, quale sarebbe quella diversa?