3 minute read

A “caccia” di indizi

brividi schienalungo la

PRIMA

di ascoltare

Osserva con attenzione il disegno di queste pagine, perché ti fornisce alcune informazioni sul racconto giallo che ascolterai, e fai delle ipotesi.

Dove si svolge la vicenda?

Chi sono i personaggi?

Che cosa potrebbe essere successo?

Quali indizi si possono ricavare dall’immagine?

DURANTE

l’ascolto

Mentre ascolti, verifica se le tue ipotesi sono corrette e individua gli elementi che ti permettono di chiarire le idee sul giallo da risolvere.

A “CACCIA” DI INDIZI

– Dunque, signora Kanzler, lei è andata a fare la spesa e quando è ritornata si è accorta che la finestra della camera da letto era stata spalancata. E poi scopre che dalla stanza è stata rubata una cassetta con denaro e gioielli. È così? La signora Kanzler annuisce, mentre tenta di reprimere le lacrime. L’ispettore Roller solleva il naso e comincia a camminare nella stanza annusando incessantemente, poi si inginocchia e comincia a tastare il pavimento coperto da tappeti. Quando si rialza tiene qualcosa in mano. – Signora Kanzler, che professione fa suo marito? – È ispettore capo all’azienda del gas. – Avete avuto qualche artigiano in casa negli ultimi giorni? La signora Kanzler scuote il capo e fissa l’ispettore senza capire. Questi comincia a spiegare: – Nella stanza c’è un leggero odore di stucco. Inoltre ho trovato un pezzetto di legno con dello stucco attaccato: i ladri devono avere a che fare in qualche modo con stucco e legno. – La vetreria Moser – esclama la donna perplessa e sbalordita. Il vetraio Moser resta a bocca aperta quando quello che lui pensava fosse un cliente si presenta come ispettore della polizia criminale. – Devo presumere, signor Moser, che sotto il suo tetto si nasconda un ladro. Da una villetta vicina è stata trafugata una cassetta con del denaro.

Il vetraio Moser si contorce indignato: – Si tratta sicuramente di un errore, signor ispettore! Quando, poco dopo, viene ritrovata la cassetta sotto un sedile del furgone delle consegne, il signor Moser si precipita nella bottega-laboratorio dove lavorano i due apprendisti e spiega loro il perché della presenza dell’ispettore che inizia a chiedere: – Tra le dieci e le dieci e venti è avvenuto il furto della cassetta. Signor Weisel, che faceva lei a quell’ora? L’apprendista Karl Weisel deglutisce: – La cosa potrà sembrare un po’ comica, ma ero dal medico. L’ispettore annuisce e si rivolge al secondo apprendista: – E lei, signor Kostmann? Walter Kostmann abbassa gli occhi sul pavimento: – Io non so… ero qui, nel laboratorio! Poi all’improvviso alza la voce: – Non sono un ladro, io! Il vetraio Moser cerca di calmarlo e poi si rivolge all’ispettore Roller: – Ha già stabilito se il denaro e i gioielli si trovano ancora tutti nella cassetta? Forse… con le impronte digitali... L’ispettore fa un gesto di diniego: – Grazie, signor Moser, di sicuro c’è ancora tutto. E per quanto riguarda le impronte digitali, possiamo risparmiarci la fatica: so già chi è il ladro!

W. Ecke, L’uomo in nero, Edizioni EL

DOPO

aver ascoltato

Quali indizi raccoglie l’ispettore nella casa della signora Kanzler? Quali altri indizi, invece, scopre nella vetreria? Perché il signor Weisel e il signor Kostmann vengono coinvolti nell’indagine? Quali alibi forniscono all’ispettore? Quale elemento permette all’ispettore Roller di risolvere il caso?

Fai le tue ipotesi, confrontale con quelle dei compagni e delle compagne, poi leggi la soluzione del caso scritta in basso.

This article is from: