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VERIFICA FORMATIVA

... E ORA tocca a me!

brividi schienalungo la Come mi sento PRIMA di iniziare? tranquilla/o preoccupata/o

UN INCONTRO INASPETTATO!

VERIFICA FORMATIVA

Di notte il mulino non funzionava e le pale non giravano anche se c’era vento, perché venivano bloccate. Prima di addormentarsi nella sua stanzetta al primo piano, Martino sentiva il fruscio del vento sulle pale, il cigolio degli ingranaggi bloccati, il passo frettoloso dei topi e i tonfi leggeri di Farful che dava loro la caccia. A metà di una notte, Martino si svegliò: c’era uno strano rumore. Rimase fermo ad ascoltare. Era un rumore diverso dai soliti e veniva da una certa altezza, come se una delle pale fosse rotta. No, era come se qualcuno si stesse muovendo lassù. Martino si alzò e si avvicinò alla finestrella verso il mulino. La notte era buia perché il cielo era coperto di nuvole e si vedeva appena la sagoma delle pale. Martino aprì i vetri, si sporse e restò in ascolto, guardando in alto una pala che sbarrava il buio del cielo, ancora più buia. Non c’era vento, ma qualcosa sulla pala si muoveva. Sentì ancora quel rumore, proprio sopra di lui. – Farful? – chiamò adagio. Il rumore smise, poi riprese, avvicinandosi. – Farful, sei tu? – disse Martino, con il cuore che batteva perché conosceva il rumore del gatto ed era diverso dal rumore che sentiva in quel momento. All’improvviso, sopra il bordo della pala, apparve qualcosa: una faccia magra, in una luce pallida. Era una faccia strana, come la faccia di un bambino vecchio, e la luce pallida sembrava uscisse dalla pelle. – Non sono Farful, – disse una voce bassa, quasi un sussurro. – Farful sta dormendo, come dormono tutti nella casa, tranne te. – Chi sei? – chiese Martino appena riuscì a parlare. – Come vuoi chiamarmi? – disse quello. – Satanuccio, Belzebimbo, Gnaccarello? Scegli tu perché io ho molti nomi ma sono quello che sono e sono stanco di stare a chiacchierare. Voglio girare un po’ su questa giostra.

– Questa non è una giostra, è un mulino – disse a bassa voce Martino. – Un mulino? E allora deve girare e così farà la giostra per me! – Ma è notte e il mulino è bloccato – disse il bambino. Il diavolo si sporse d’improvviso verso il bambino, a testa in giù, e sorrise, mostrando due file di denti appuntiti e gialli. I suoi occhi mandavano una luce buia, che faceva venire la nausea.

R. Piumini, E. Dell’Oro, S. Bordiglioni, Uno… due… trema!, Einaudi Ragazzi

ANALISI DEL TESTO

1 Questo è un racconto: giallo. horror.

2 Quali sono gli elementi che ti hanno permesso di fare questa scelta?

3 In questo racconto ci sono due personaggi: quali? E quali sono le loro caratteristiche?

comprensione DEL TESTO

4 Individua nel racconto l’inizio, lo svolgimento e la conclusione e, per ognuno, scrivi gli avvenimenti fondamentali che vengono narrati.

Inizio

Svolgimento

Conclusione

5 Nella prima parte del racconto viene descritto l’ambiente attraverso alcuni dati uditivi, che non provocano ansia al protagonista perché sono i rumori di sempre. Che cosa viene messo in evidenza?

6 A metà di una notte Martino si svegliò. Perché?

7 Indica con X le informazioni che si possono capire dal dialogo fra i due personaggi. Il nome del personaggio misterioso. Il motivo della sua presenza al mulino. L’aspetto del personaggio misterioso. Lo stato d’animo di Martino.

com'è andata?

Durante la lettura del racconto: ho capito la storia senza difficoltà. ho avuto qualche difficoltà di comprensione. ho avuto molte difficoltà di comprensione.

Se ho avuto difficoltà di comprensione: ho riletto con più attenzione. ho chiesto spiegazioni all’insegnante. ho proseguito nella lettura.

Ho completato la parte di analisi del testo: senza difficoltà. con qualche difficoltà. Ho completato la parte di comprensione del testo: senza difficoltà. con qualche difficoltà.

Se ho incontrato qualche difficoltà, che cosa avrebbe potuto essermi di aiuto per superarla?

Quale parte del lavoro ti è sembrata più impegnativa?

Analisi del testo: attività n°

Comprensione del testo: attività n°

Come mi sento ALLA FINE del lavoro? soddisfatto/a potevo fare meglio non soddisfatto/a

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