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Mondi alieni
SCOPRO nuovi significati
alieno: nel linguaggio fantascientifico indica l’abitante di un altro pianeta, di un altro sistema o di un’altra galassia
Quello che Paul avrebbe veramente desiderato era vedere uno di quei mondi alieni di cui suo padre gli aveva parlato tanto. E magari atterrarci… Riprese a guardare lo spazio attraverso l’oblò. – Dove stiamo andando? – chiese Paul. – Verso una stella qui vicino – rispose il padre – che ha due pianeti che le girano intorno. Uno dei due è gigantesco, dieci volte più grande della Terra. Ho pensato che ti sarebbe piaciuto vederlo. – Possiamo atterrare? – chiese Paul emozionatissimo, ma suo padre scosse la testa. – Ho proprio paura che non sia possibile – disse il signor Carder. – Il pianeta è composto soprattutto di gas e di liquidi. Ma riusciremo ad avvicinarci. Ne varrà sicuramente la pena. Pare che questo gigantesco pianeta abbia una Luna sulla quale ci sono alcune forme di vita: animali e piante. – Potremo avvicinarci? – chiese Paul. – Penso di sì – rispose suo padre. – Non potremmo proprio atterrare, papà? – supplicò Paul. – È meglio di no, Paul – disse suo padre. – Non sappiamo che cosa ci sia laggiù. Ci avvicineremo il più possibile, volando a bassa quota. Dopo poco si trovarono sopra una grande foresta, così fitta di alberi e di cespugli da sembrare una giungla. L’astronave si abbassò fino quasi a sfiorare l’intreccio di foglie verdi, arancioni, marroni e gialle. Paul guardò in basso: la giungla era troppo intricata e non gli permetteva di vedere il terreno né se per caso ci fossero delle creature aliene.
Poi, di colpo, due mostruosi esseri volanti si lanciarono nella loro direzione, seguiti da un intero stormo. Ciascuno era due volte più grande dell’astronave. Avevano enormi ali e una pelle violacea e rugosa. Le loro piccole zanne e gli artigli acuminati scintillavano come metallo lucente. Il padre di Paul cercò di cambiare rotta, ma le creature volanti gli erano addosso. L’astronave cominciò a sobbalzare, poi si sentì un rumore secco: erano finiti contro la cima di un albero. – Dobbiamo atterrare – gridò il padre di Paul, – prima che quei mostri ci distruggano l’astronave! Mentre parlava, si accorse che la giungla giù in basso si era diradata; in mezzo al fitto degli alberi si intravedeva un ampio spiazzo verde. Il signor Carder puntò verso la radura e Paul vide con sollievo che le creature volanti non li inseguivano più. Mentre atterravano, il padre sorrise a Paul. – Il tuo desiderio è stato esaudito, figliolo. Adesso mettiti la tuta spaziale e usciamo a vedere se l’astronave è danneggiata.
D. Hill, I mostri della Luna. 5 storie di mostri e alieni, Mondadori
OMPRENDOC
il testo
Dividi il testo nelle tre parti che lo formano e segnale con parentesi del colore corrispondente: inizio, svolgimento, conclusione. Nello svolgimento, individua e registra le sequenze narrative.
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NALIA ZZO
il testo
All’interno della narrazione ci sono due sequenze descrittive. Che cosa viene descritto e quali caratteristiche vengono messe in evidenza? 1a descrizione
2a descrizione