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Una storia da non dimenticare
UNA STORIA DA NON storia IL RESTO èstoria IL RESTOè DIMENTICARE
– Ero una ragazzina che stava simpatica a tutti una volta, Julian – mi ha detto la nonna. – Avevo molti amici e abiti graziosi, ero una ragazza frivola e viziata. Quando i tedeschi sono arrivati in Francia, io non sapevo praticamente nulla. Sapevo che alcune famiglie ebree del mio paese se ne stavano andando, ma la mia famiglia era così cosmopolita. I miei genitori erano degli intellettuali. Atei. Non andavano nemmeno in Sinagoga. C’era un ragazzo nella mia scuola, che si chiamava… be’ tutti lo chiamavano Tourteau, che in francese vuol dire Granchio, lui aveva le gambe deformi, per via della polio. Gli servivano due bastoni, per camminare. E la sua schiena era tutta storta e camminava tutto sbieco, come un granchio. Tourteau era mingherlino, tutto rattrappito. Nessuno di noi gli rivolgeva la parola perché ci faceva sentire a disagio. Era così diverso. Una mattina un signore è arrivato di corsa a scuola. Lo conoscevano tutti, era un partigiano. Lo sai che cos’è un partigiano? Stava contro i tedeschi. Si è precipitato dentro la scuola e ha detto ai professori che i tedeschi stavano venendo a prendere i ragazzi ebrei per portarli via. Come? Che roba era? Non riuscivo a credere alle mie orecchie! Gli insegnanti della scuola sono andati in giro classe per classe e hanno radunato tutti i ragazzini ebrei. Ci hanno detto che dovevamo seguire il signor partigiano nei boschi. Ci saremmo dovuti nascondere. Nevicava quella mattina e faceva molto freddo, ma l’unica cosa che riuscivo a pensare era che nei boschi le mie splendide scarpe rosse si sarebbero rovinate. Pensavo alle scarpe e non mi chiedevo dove fossero mamma e papà. Invece di seguire il partigiano, sono sgattaiolata fuori dal gruppo e sono andata a nascondermi nella torretta della scuola. Una stanzetta minuscola, piena di scatoloni. E poi sono arrivati i tedeschi. C’era una finestrella stretta nella torre e sono riuscita a vederli perfettamente. Li ho guardati mentre correvano nei boschi, dietro ai bambini. Non ci hanno messo molto, a trovarli. Sono tornati indietro insieme i tedeschi, i bambini e il partigiano.