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La pubblicità
La PUBBLICITÀ, per raggiungere più facilmente il pubblico e convincerlo della qualità del prodotto presentato, si serve di testi informativi, in cui il messaggio è trasmesso attraverso SLOGAN BREVI ED EFFICACI, accompagnati da IMMAGINI D’EFFETTO.
IOMUSICISTA
La pubblicità, per richiamare alla mente il prodotto che sponsorizza, fa uso di musiche e jingle che si ricordano facilmente, spesso accompagnati da frasi in rima che si imparano in fretta. Provate, in classe, a inventare una pubblicità che sponsorizzi la vostra scuola, inventando un breve testo e accompagnandolo con una piacevole musichetta di vostra invenzione.
LA PUBBLICITÀ
La pubblicità ha origini remote. Già nell’antica Roma se ne faceva uso, in qualche modo. Basta dire che a Pompei sono state ritrovate tracce di iscrizioni murali che propagandavano il nome di un candidato politico e tavolette incise che riproducevano il lavoro e i prodotti degli artigiani locali. Se fossimo vissuti nel Medioevo, invece, ci saremmo facilmente imbattuti in uno dei tanti banditori che richiamavano l’attenzione della gente verso sagre, mercati, fiere. Con la nascita dei primi giornali, tra Sei e Settecento, compaiono le inserzioni pubblicitarie su carta stampata. INDUSTRIA E RÉCLAME È solo alla fine dell’Ottocento, in seguito alle trasformazioni portate dallo sviluppo industriale, che la pubblicità su giornali e riviste assume importanza e si diffonde. Sul mercato vengono costantemente immessi nuovi prodotti e si sviluppa la concorrenza tra le diverse ditte che lavorano nello stesso campo. Si afferma così la réclame (vocabolo francese che deriva dal verbo réclamer, cioè “richiamare”), che ha lo scopo di mostrare le qualità positive di un prodotto.
PUBBLICITÀ IN MOVIMENTO Nei primi del Novecento la pubblicità su stampa si evolve, diventando più curata ed espressiva. Nel 1904, grazie ai fratelli Lumière, inventori del cinematografo, viene proiettato sullo schermo un vero e proprio messaggio pubblicitario in movimento: da una bottiglia sgorga lo champagne di una casa vinicola francese. La pubblicità comincia in questo periodo a utilizzare mezzi di comunicazione che prima non esistevano: la radio e il cinema. LO SPOT TELEVISIVO La televisione, che si diffonde nel 1950, segna l’affermarsi dello spot (in inglese “macchia”, “punto”), una brevissima storia con lo scopo di parlare di un prodotto: durava inizialmente cinque o sei minuti. In seguito, è prevalso l’uso di presentare spot televisivi molto più brevi, realizzati con un rapido accostamento di immagini e motivi musicali facili e orecchiabili.
S. Alvaro, T. Viganò, Sulle orme del testo, De Agostini
OMPRENDOC
il testo
Indica con X. Le pubblicità più remote risalgono: al tempo del Medioevo. al tempo dell’antica Roma. al Settecento.
La pubblicità si sviluppa con l’industrializzazione per: sconfiggere la concorrenza. rendere più interessanti giornali e riviste. nascondere i pregi di un prodotto. Nei primi anni del ’900 la pubblicità si serve anche di: radio e cinema. giornali e riviste. banditori e giullari. Lo spot, a partire dal 1950, si afferma con l’avvento: della radio. del cinema. della televisione. NALIA ZZO
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Questo testo informativo è organizzato secondo un ordine: logico. cronologico. causale.
DE BATE !
Siamo circondati dalla pubblicità: in televisione, sui giornali, per la strada… Tu, i tuoi compagni e le tue compagne che cosa ne pensate? Chi è favorevole? Chi è contrario? Aprite il dibattito!