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Riassumo un racconto realistico
per riassumere bene
RIASSUMO UN RACCONTO REALISTICO
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LA FEBBRE DELLE ORECCHIE
Lo sciroppo granuloso color fragola ammuffita farà anche passare il mal di gola, ma in compenso fa venire voglia di vomitare. Ecco, Mattia lo berrebbe senza tapparsi il naso, se servisse a farlo guarire dalla Febbre delle Orecchie. Purtroppo, però, la Febbre delle Orecchie non è una malattia e non può essere curata. Secondo il dottor Passerelli è il modo che il corpo di Mattia usa per dirgli che è un ragazzino timido. Mattia sa benissimo di essere timido, anche senza orecchie rosse: è per questo che rimane imbambolato ogni volta che una persona che non conosce gli rivolge la parola. – Ehi, dico a te! Una ragazzina con i capelli neri neri legati in una treccia, una borsetta a forma di fragola a tracolla e le mani macchiate di vernice lilla è uscita dal portone e lo ha raggiunto di corsa in cortile. Lo ha salutato e ha detto che si chiama Margherita (e anche altre cose a cui Mattia non ha prestato attenzione perché era concentrato a coprirsi le orecchie rosse con i capelli). Lui ha smesso di giocare a basket e non ha risposto niente. – Mi sono affacciata e ho visto che stavi giocando e allora sono scesa per presentarmi. Sono arrivata oggi. Mi sono trasferita qui con Ornella, che è la mia mamma. Lei fa l’ingegnere chimico, si occupa dei processi produttivi industriali e… e… Ah, sì! Anche degli impianti chimici. Tu come ti chiami? – Io… Mattia… – Piacere! Ora torno a casa, così finisco di dipingere la mia stanza: come colore ho scelto il lilla. Ah, io abito al secondo piano. Tu? – Io… al terzo… – Allora siamo vicini di casa! Però in verticale! La Febbre delle Orecchie stava salendo vertiginosamente. Per farla scendere non basterà che Margherita vada via e Mattia torni a giocare da solo, in silenzio. Occorrerà la Terapia Sottozero. È una terapia per i casi di emergenza inventata da Gianni, il papà di Mattia, il giorno in cui avevano preso l’ascensore con Achille, il nuovo inquilino del quarto piano. Achille faceva
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molte domande e ad ogni risposta le orecchie di Mattia diventavano sempre più rosse. Quando finalmente erano entrati in casa, Gianni aveva preso due tovagliolini di carta, li aveva inumiditi e messi qualche minuto in freezer. Poi li aveva appoggiati sulle orecchie di fuoco di Mattia, fino a quando erano tornate del solito rosa pallido. – Allora Mattia, io vado. Ci vediamo presto. Mattia guarda Margherita che si allontana di corsa. Quella ragazzina è riuscita in tre minuti a dire le parole che lui pronuncia in una settimana. Una cosa è certa: non diventeranno mai amici.
C. Capria, Quasi fratelli, Mondadori
Dividi il testo in sequenze, poi sottolinea in ognuna le informazioni principali e scrivi il riassunto, usando le regole che hai imparato.