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Gli animali si adattano all’ambiente
Gli animali sono in stretto contatto con l’ambiente in cui vivono: per questo il loro comportamento e le loro caratteristiche fisiche cambiano in base all’ecosistema a cui appartengono. Osserviamo, per esempio, una marmotta: essa vive in alta montagna e in inverno non trova più niente da mangiare perché la neve copre l’erba e il suolo è gelato. Il suo adattamento consiste nell’andare in letargo, cioè nel dormire tutto l’inverno e svegliarsi in primavera. Verso la fine del periodo estivo, infatti, le marmotte mangiano moltissimo e ingrassano: il grasso accumulato sarà utilizzato come nutrimento durante il sonno invernale. Durante il letargo la temperatura corporea si abbassa e le funzioni del corpo vengono rallentate, così il bisogno di energia è ridotto al minimo. All’inizio della bella stagione, le marmotte riemergono
■ Le marmotte e gli orsi polari si sono adattati a vivere in ambienti molto freddi.
“magre” dalle loro tane e si nutrono subito di erba fresca. Alcuni animali che vivono al freddo, invece, hanno una folta pelliccia sul corpo. I peli dell’orso polare, per esempio, sono paragonabili a piccoli tubetti che riescono a concentrare al massimo i raggi solari sulla sua pelle. Anche l’orso polare in inverno dorme, ma il suo sonno invernale non è un vero e proprio letargo: se ha fame, infatti, l’orso si sveglia e mangia. Per superare la stagione invernale molti animali, per esempio gli uccelli, migrano, cioè si spostano in massa da una zona all’altra della Terra, spesso compiendo viaggi lunghissimi. Un altro modo di adattarsi all’ambiente è il mimetismo: alcuni animali sono capaci di confondersi con l’ambiente grazie a speciali colori del loro corpo, simili a ciò che li circonda. Altri, come l’insetto stecco, hanno una forma che li rende quasi irriconoscibili.