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Tecnologia

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Facciamo il punto

Facciamo il punto

■ Il bassorilievo raffigura un carro da guerra ittita con ruote a sei raggi.

La lavorazione del ferro

Caratteristica della civiltà ittita fu la grande capacità tecnologica. Gli Ittiti, infatti, sapevano lavorare il ferro, con cui fabbricavano armi in grado di rompere facilmente le spade di bronzo dei loro nemici. Usavano un particolare procedimento di lavorazione del ferro, mantenuto segreto a lungo, che consisteva nel riscaldare, martellare e successivamente immergere in acqua il metallo.

La ruota a sei raggi

Gli Ittiti realizzarono la ruota a sei raggi che, oltre a essere più leggera rispetto a quella piena dei Sumeri, era anche più resistente. In questo modo i carri da guerra erano più veloci e in grado di resistere ai dislivelli del terreno.

La religione

Gli Ittiti erano conosciuti come il popolo dei mille dèi: erano politeisti e, oltre alle proprie, adoravano anche le divinità dei popoli conquistati. Poiché la loro attività economica principale era l’agricoltura e desideravano che i raccolti fossero buoni, associavano le loro attività alle forze della natura a cui chiedevano aiuto attraverso i riti sacri. Teshub, il dio delle tempeste, era considerato il capo di tutti gli dèi e il suo simbolo era il toro. Nelle pitture e nei bassorilievi gli dèi erano spesso raffigurati con un cappello con le corna, il cui numero indicava il potere del dio. Il re svolgeva anche la funzione di sommo sacerdote.

Per Studiare

Trova e sottolinea nel testo le risposte alle seguenti domande. ● Perché le divinità ittite erano associate alle forze della natura? ● Che cosa indicavano le corna che ornavano il cappello con cui erano raffigurati gli dèi ittiti? ● Chi era il sommo sacerdote?

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