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Gli Egizi

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Facciamo il punto

Facciamo il punto

Il nome Egitto deriva dalla parola Hut-ka-Ptah che significa “Tempio del dio Ptah”, il dio creatore in cui credeva questo popolo. Gli antichi Egizi, però, chiamavano il proprio Paese Kemet, che significa “Terra nera”, contrapposta a Dashret, “Terra rossa” o “Deserto”. Intorno al 5000 a.C., alcuni gruppi nomadi si insediarono nella valle che si estendeva lungo il fiume Nilo. Questo fiume nasce nel cuore dell’Africa e sfocia nel Mar Mediterraneo attraversando tutto il Paese come una lunga striscia circondata dal deserto. Ogni anno, per circa tre mesi, il fiume straripava e inondava le terre circostanti depositandovi il limo, un fango scuro e ricco di sostanze nutritive che rendeva il terreno fertile. Grazie al Nilo era possibile coltivare le terre, rifornirsi d’acqua e abbeverare gli animali, ma anche spostarsi e scambiare merci e conoscenze, perché questo fiume è sempre stato navigabile.

Carta geostorica

Osserva la carta e rispondi. ● In quale mare sfocia il Nilo?

● Dove si trova la parte pianeggiante della regione indicata nella carta? Tra le montagne Lungo le rive del fiume Vicino al mare

Linea del tempo

La civiltà egizia è fiorita per un lunghissimo periodo di tempo. Osserva la linea del tempo ed evidenzia le date più importanti: ti aiuteranno a memorizzare meglio le informazioni che troverai nelle pagine seguenti.

L’Alto e il Basso Egitto si unificano (3100 a.C.)

2050 a.C. 1550 a.C. Gli Assiri occupano l’Egitto (670 a.C.) 1070 a.C.

Antico Regno Medio Regno Nuovo Regno

4000 a.C. 3000 a.C. 2000 a.C. 1000 a.C. 500 a.C.

Oggi

La Repubblica araba d’Egitto occupa oggi il territorio dove si sviluppò la civiltà egizia. Ancora oggi la maggioranza della popolazione vive lungo le rive del fiume Nilo. I monumenti millenari e i reperti dell’epoca degli antichi Egizi attirano ogni anno milioni di turisti. Nella capitale, Il Cairo, si trova il museo che ospita la più grande collezione del mondo di testimonianze di questa civiltà.

Le stagioni del Nilo

Le piene del Nilo dividevano l’anno in tre stagioni e condizionavano il lavoro nei campi.

Akhet da luglio a novembre Peret da novembre a marzo Shemu da marzo a luglio

Le acque del Nilo sommergevano le terre. I contadini non potevano lavorare e venivano impiegati come operai. Le acque si ritiravano lasciando il limo. I contadini potevano arare, seminare e controllare dighe e canali. Era il tempo della raccolta. I contadini mietevano e consegnavano il raccolto, che veniva conservato nei magazzini in città.

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