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Le fonti • Miti dell’antichità

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Facciamo il punto

Facciamo il punto

Miti dell’antichità

Quante volte avrai detto “Sei un mito!”, “Mitico”; ma hai mai pensato a quando nacquero i primi miti? E quali furono i miti dei popoli dell’antichità? I Sumeri sono stati il primo popolo a raccontare, attraverso la scrittura, le imprese di un eroe mitico, Gilgamesh. Sono stati scoperti cinque testi scritti in lingua sumerica che parlano di lui e che furono composti intorno al terzo millennio a.C. Anche i Babilonesi scrissero di lui. Nella biblioteca assira di Ninive poi erano conservate tavolette cuneiformi che raccontavano la sua storia.

Gilgamesh

Al figlio della dea Ninsun, Gilgamesh, gli dèi donarono un corpo perfetto, la bellezza, il coraggio e la forza. Gli diedero anche la sapienza e la conoscenza: insegnava ogni cosa, conosceva i segreti più nascosti e i fatti più antichi. Era per due terzi dio e per un terzo uomo, per questo non aveva l’immortalità. Grazie alle sue qualità divenne il quinto re della nobile città di Uruk, che si trovava nella terra di Sumer. Governava come un tiranno: faceva lavorare tutti duramente e sfruttò il suo popolo, costringendolo a realizzare delle mura imponenti intorno alla città. Le donne allora pregarono per chiedere aiuto agli dèi. Gli dèi mandarono allora Enkidu. I due eroi all’inizio lottarono, ma dopo diventarono amici e compirono insieme gesta eroiche, tra cui l’uccisione del mostro Khumbaba. Per questo Enkidu fu punito dagli dèi con la morte. Gilgamesh, disperato, cercò in tutti i modi di riportarlo in vita, ma non ci riuscì.

Mito: la parola deriva dalla lingua greca e significa “racconto”. È la narrazione delle imprese eccezionali compiute da dèi, semidei, eroi e mostri.

Il mito del Diluvio

Nel tentativo di riportare in vita il suo amico Enkidu, Gilgamesh si mette in viaggio per incontrare Utnapishtim, l’uomo immortale, che aveva ottenuto questo dono per aver salvato gli esseri viventi durante il Diluvio. Ecco il suo racconto.

Gli Uomini erano molti sulla terra e disturbavano il sonno degli dèi, che decisero di distruggerli con un grande diluvio. Quando Enki, un dio amico, lo venne a sapere, decise di salvare almeno un uomo e mi apparve in sogno dicendomi di costruire una grande nave su cui far salire i miei familiari, i miei schiavi e gli animali. Al mio risveglio feci quanto mi era stato detto dal dio e, quando finii di far salire tutti, il cielo si oscurò. Infuriarono i venti, le acque ruppero gli argini e le dighe, la terra venne sommersa e fu avvolta dalle tenebre. Per sei giorni e sei notti il diluvio si abbatté sulla terra di Sumer ma all’alba del settimo giorno la tempesta finì e la nave si incagliò sulla cima di una montagna. Allora feci alzare in volo una colomba e una rondine, ma queste tornarono indietro perché non avevano trovato dove posarsi. Liberai un corvo e questo non tornò più; allora capii che aveva trovato alberi e terra, scesi dalla nave e ringraziai gli dèi facendo un sacrificio.

Competenze in azione

Leggi le domande e segna con una ✘ la risposta corretta. ● A quale fenomeno naturale potrebbe far riferimento questo mito?

Al terremoto.

All’alluvione. All’eruzione di un vulcano.

A una frana.

● Nella terra di Sumer come cercavano di difendersi da questo fenomeno?

Realizzando porti. Realizzando argini e dighe.

Realizzando case. Realizzando grandi vasche.

Competenze digitali

In classe organizzatevi in gruppi per cercare altri racconti e miti sul Diluvio. Realizzate una breve presentazione ed esponete ai compagni e alle compagne i risultati della vostra ricerca.

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