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Lo scriba

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Facciamo il punto

Facciamo il punto

La scrittura egizia era difficile e perciò chi sapeva scrivere godeva di grande considerazione. Per diventare scriba si frequentavano scuole dove si imparava a leggere, scrivere e contare. Inizialmente lo scriba si esercitava su pezzetti di terracotta e successivamente su tavolette di legno; diventato abile, poteva scrivere su fogli di papiro, utilizzando cannucce intinte nell’inchiostro nero, se ricavato dal carbone, o rosso, se ricavato dall’ocra, una terra di colore rossiccio. Dopo i dodici anni, i futuri scribi iniziavano la scuola superiore dove imparavano Storia, Geografia, Matematica e Lingue straniere. Anche se il mestiere dello scriba era riservato ai maschi delle famiglie più ricche, dalle iscrizioni ritrovate in alcune tombe sembra che alcune donne abbiano esercitato questa funzione. ■ Il cosiddetto “scriba rosso”, risalente al 2620-2350 a.C. circa. La statuetta fu rinvenuta a Saqqara.

Il papiro, la “carta” degli antichi Egizi

Gli Egizi ricavavano i fogli su cui scrivere dalle piante del papiro. Prima tagliavano gli steli delle piante in lunghe strisce, che mettevano a macerare nell’acqua. Poi formavano uno strato di strisce e a questo ne sovrapponevano un altro, perpendicolare al primo. Battevano i due strati per unirli e li facevano essiccare al sole. Infine, incollavano i fogli e li arrotolavano su asticelle di legno.

Competenze in azione

Osserva l’alfabeto geroglifico e “traduci” il messaggio misterioso, ricordando che si legge da destra verso sinistra.

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