Musica e movimento Classi 4-5

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PER IL DOCENTE

Proposte opera ve graduali e diversificate, ineren :

Classi 4-5

• strumen per la programmazione con obie vi differenzia per classe • approfondimen e spun di lavoro supplementari per arricchire e diversificare il lavoro con gli alunni • schede opera ve fotocopiabili per sviluppare le competenze dell’alunno a raverso un percorso graduale e diversificato

Musica e movimento

C o l l a n a d i tes a ca ra ere m o n o g rafi co, p e r l a co st r u z i o n e d i u n p e rco rs o fo r m a vo o rga n i co, a p p ro fo n d i to e a l co nte m p o e s s e n z i a l e , c h e co n s e nta a l l ’ i n s e g n a nte l a ver i fi ca d e l l e co n o s c e n ze e d e l l e co m p ete n ze a c q u i s i te d a g l i a l u n n i . U n s u s s i d i o co m p l eto p e r l a S c u o l a P r i m a r i a , c h e s i s n o d a a l l ’ i nter n o d i d i ffe re n a m b i d i s c i p l i n a r i, i nteg ra b i l i f ra l o ro, e c h e ved e c i a s c u n co nte n u to m o n o g rafi co svi l u p p ato s u più live lli.

RISORSE E STRUMENTI P E R L’ I N S E G N A N T E A R E A E S P R E S S I VA

Musica e movimento Classi

L’AREA LINGUISTICA lingua italiana, anche per stranieri e alunni con difficoltà

L’AREA MATEMATICO SCIENTIFICA matema ca, scienze, tecnologia, informa ca

L’AREA LINGUISTICO ARTISTICO ESPRESSIVA religione ca olica, secondo le ul me disposizioni della Cei

L’AREA STORICO GEOGRAFICO SOCIALE

di o u A D con C

storia, geografia, ci adinanza e cos tuzione

L’AREA ESPRESSIVA musica e movimento, arte e immagine, teatro

Monografia + CD-Audio LE

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11,90 euro

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ISBN 978-88-468-2782-1 Questo volume sprovvisto del talloncino a fianco è da considerarsi campione gratuito fuori commercio.

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INDICE Parte prima • Per una teoria pratica ……………………………………………………………………………………… 3 La musica nelle Indicazioni per il Curricolo per la Scuola Primaria ……………………………………………………… 4 Per una rilettura sintetica e applicata delle Indicazioni …………………………………………………………………… 5 Le scienze motorie negli orientamenti per il Curricolo per la Scuola Primaria ………………………………………… 6 Movimento, benessere e concetto di salute “dinamica” ………………………………………………………………… 7 Alimentazione e attività motoria: una questione di salute e di benessere ……………………………………………… 8 Parte seconda • Per una scuola operativa ……………………………………………………………………………… 11 PRIMO PERCORSO • Coordinazione ed equilibrio ……………………………………………………………………… 12 Alla ricerca dell’equilibrio ………………………………………………………………………………………………… 12 SECONDO PERCORSO • L’equilibrio della voce e della musica ……………………………………………………… 26 La voce espressiva ………………………………………………………………………………………………………… 26 Il canto naturale …………………………………………………………………………………………………………… 27 Per fare musica e per comprendere la musica…………………………………………………………………………… 28 I gradi della scala musicale ………………………………………………………………………………………………… 29 I gesti musicali: la chironomia……………………………………………………………………………………………… 30 Per il discorso musicale • Monodia e polifonia ………………………………………………………………………… 31 Melodia, armonia, accordi ………………………………………………………………………………………………… 33 Le “altezze” della voce …………………………………………………………………………………………………… 34 TERZO PERCORSO • Generi musicali e sport …………………………………………………………………………… 36 I generi musicali …………………………………………………………………………………………………………… 36 Il canto popolare – Uno spazzacamino in musica ……………………………………………………………………… 39 Una semplice analisi dell’interpretazione esecutiva del brano ………………………………………………………… 40 Cantando l’amore attraverso il canto popolare ………………………………………………………………………… 40 Cantando il desiderio di giustizia e di libertà: le work song …………………………………………………………… 41 Cantando la propria dignità: lo spiritual ………………………………………………………………………………… 42 Interpretando uno spiritual ……………………………………………………………………………………………… 43 Il gioco sport ………………………………………………………………………………………………………………… 45 Giocando a suonare ………………………………………………………………………………………………………… 49 QUARTO PERCORSO • Per stare bene …………………………………………………………………………………… 51 Mangiare bene ……………………………………………………………………………………………………………… 51 Parte terza • Schede operative …………………………………………………………………………………………… 53


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Parte Prima

P ER UNA T EORIA PR AT ICA


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La valenza educativa della musica

La musica nelle Indicazioni per il Curricolo per la Scuola Primaria Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della Scuola Primaria • L’alunno esplora, discrimina ed elabora eventi sonori dal punto di vista qualitativo, spaziale e in riferimento alla loro fonte. • Gestisce diverse possibilità espressive della voce, di oggetti sonori e strumenti musicali, imparando ad ascoltare se stesso e gli altri; fa uso di forme di notazione analogiche o codificate. • Articola combinazioni timbriche, ritmiche e melodiche, applicando schemi elementari; le esegue con la voce, il corpo e gli strumenti, ivi compresi quelli della tecnologia informatica. • Esegue, da solo e in gruppo, semplici brani vocali o strumentali, utilizzando strumenti didattico e autocostruiti, appartenenti a generi e culture differenti. • Riconosce gli elementi linguistici costitutivi di un semplice brano musicale, sapendoli poi utilizzare. • Adotta prime strategie per l’ascolto, l’interpretazione, la descrizione e l’apprezzamento estetico di vari brani musicali.

Obiettivi di apprendimento al termine della classe quinta della Scuola Primaria • Utilizzare con gradualità voce, strumenti e nuove tecnologie sonore in modo creativo e consapevole, ampliando le proprie capacità di invenzione sonoro-musicale. • Eseguire collettivamente e individualmente brani vocali/strumentali anche polifonici, curando l’intonazione, l’espressività e l’interpretazione. • Valutare aspetti funzionali ed estetici in brani musicali di vario genere e stile, in relazione al riconoscimento di culture di tempi e luoghi diversi. • Riconoscere e classificare gli elementi costitutivi basilari del linguaggio musicale all’interno di brani esteticamente rilevanti, di vario genere e provenienza. • Rappresentare gli elementi sintattici basilari di eventi sonori e musicali attraverso sistemi simbolici convenzionali e non convenzionali. • Conoscere gli usi, le funzioni e i contesti della musica e dei suoni nella realtà multimediale (cinema, televisione, computer).

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La valenza educativa della musica

Per una rilettura sintetica e applicata delle Indicazioni Esplorare: entrare in diretto rapporto con il suono, come strumento di conoscenza e adesione al mondo; imparare ad ascoltare e a percepire i suoni della natura, delle persone, degli ambienti, delle cose. Questa esplorazione del paesaggio sonoro è “l’esperienza che l’uomo ne fa come musica”. Discriminare: cogliere le diversità insite nei vari suoni, soprattutto in relazione a: • timbro: caratteristica definita anche il “colore” di un suono per mezzo del quale è possibile distinguere la fonte sonora che lo emette e che lo differenzia da un’altra. Si parla di timbro dolce/aspro, morbido/duro, limpido/opaco ecc. • altezza: caratteristica del suono determinata dalla frequenza complessiva delle sue vibrazioni, per cui si parla di suoni acuti (alti) e di suoni gravi (bassi). • intensità: caratteristica del suono determinata dall’ampiezza delle vibrazioni prodotte da un suono, chiamata anche volume del suono e collegata al contrasto forte/debole. Viene indicata dai termini pianissimo, mezzopiano, piano, mezzoforte, forte, fortissimo. • durata: caratteristica del suono che ne indica la tenuta o la lunghezza. Possibilità espressive della voce: valorizzare la voce come strumento vero e proprio (recitazione, lettura espressiva), scoprire le tante possibilità sonore della voce parlata, sperimentare di gesti vocali e giochi vocali. Notazione analogica o codificata: parte della teoria musicale che si occupa dei segni e dei simboli utili per fissare su carta la musica; traduce il suono e il ritmo in nota, registrandoli in uno spartito. Generi musicali: categorie che raggruppano brani musicali che hanno precise caratteristiche in comune, tra cui l’organico strumentale, il contesto in cui si eseguono (recezione) e le persone a cui sono destinati (fruitori). Intonazione: riprodurre correttamente (all’altezza giusta) i suoni di una melodia. Espressività: evocare qualcosa in colui che ascolta e percepisce. Interpretazione musicale: attribuire un “senso” a un brano musicale o alle parti che lo formano. Stile musicale: complesso dei caratteri che contraddistinguono l’espressione musicale propria di un compositore, di un brano, di una scuola, di un’epoca. Elementi costitutivi basilari del linguaggio musicale: ritmo, melodia, parametri del suono (durata, altezza, intensità e timbro); simboli della notazione tradizionale (note sul pentagramma, figure e pause di durata, punto e legatura di valore, corona, alterazioni, intervalli, dinamica); forma (struttura della canzone: strofa, ritornello).

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La valenza educativa delle scienze motorie e sportive

Le scienze motorie e sportive nelle Indicazioni per il Curricolo per la Scuola Primaria Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della Scuola Primaria • L’alunno acquisisce consapevolezza di sé attraverso la percezione e la padronanza degli schemi motori e posturali, nel continuo adattamento alle variabili spaziali e temporali contingenti. • Utilizza il linguaggio corporeo e motorio per comunicare ed esprimere i propri stati d’animo, anche attraverso la drammatizzazione e le esperienze ritmico-musicali e coreutiche. • Sperimenta una pluralità di esperienze che permettono di maturare competenze di gioco sport, anche come orientamento alla futura pratica sportiva. • Sperimenta, in forma semplificata e progressivamente sempre più complessa, diverse gestualità tecniche. • Agisce rispettando i criteri base di sicurezza per sé e per gli altri, sia nel movimento che nell’uso degli attrezzi e trasferisce tale competenza nell’ambito scolastico ed extrascolastico. • Comprende all’interno delle varie occasioni di gioco e di sport il valore delle regole e l’importanza di rispettarle.

Obiettivi di apprendimento al termine della classe quinta della Scuola Primaria Il corpo e la sua relazione con lo spazio tempo • Coordinare e utilizzare diversi schemi motori combinati tra loro, inizialmente in forma successiva e poi in forma simultanea (correre/saltare, afferrare/lanciare ecc). • Riconoscere e valutare traiettorie, distanze, ritmi esecutivi e successioni temporali delle azioni motorie, sapendo organizzare il proprio movimento nello spazio, in relazione a sé, agli oggetti, agli altri.

Il linguaggio del corpo come modalità comunicativo-espressiva • Utilizzare in forma originale e creativa modalità espressive e corporee, anche attraverso forme di drammatizzazione, sapendo trasmettere nel contempo contenuti emozionali. • Elaborare ed eseguire semplici sequenze di movimento o semplici coreografie, individuali e collettive. Il gioco, lo sport, le regole e il fair play • Conoscere e applicare correttamente modalità esecutive di diverse proposte di gioco-sport. • Saper utilizzare numerosi giochi derivanti dalla tradizione popolare, applicandone indicazioni e regole. • Partecipare attivamente alle varie forme di gioco, organizzate anche in forma di gara, collaborando con gli altri. • Nella competizione, saper accettare la sconfitta con equilibrio e vivere la vittoria con il rispetto dei perdenti, rispettando le regole, accettando le diversità, manifestando senso di responsabilità. Sicurezza e prevenzione, salute e benessere • Assumere comportamenti adeguati per la prevenzione degli infortuni e per la sicurezza nei vari ambienti di vita. • Riconoscere il rapporto tra alimentazione, esercizio fisico e salute, assumendo adeguati comportamenti e stili di vita salutistici. • Acquisire consapevolezza delle funzioni fisiologiche (cardio-circolatorie e muscolari) e dei loro cambiamenti in relazione all’esercizio fisico.

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La valenza educativa delle scienze motorie e sportive

Movimento, benessere e concetto di salute “dinamica” La scuola dovrebbe promuovere il benessere del bambino e aiutarlo ad acquisire uno stile di vita armonico e gratificante, sia dal punto di vista fisico sia dal punto di vista psichico. In tale senso anche la pratica delle scienze motorie diventa preziosa, in grado di favorire lo sviluppo pieno ed equilibrato del corpo in tutte le sue parti. Le scienze motorie perseguono perciò un concetto di salute “dinamica”, che implica una condizione di vita non solo immune da malattie (salute “statica”), ma che mette la persona in grado di vivere al meglio delle sue possibilità. Le componenti fisiche della “salute dinamica” si possono distinguere in organiche (o generali), relative soprattutto agli apparati cardiocircolatorio e respiratorio e neuromuscolari (resistenza, forza muscolare, controllo dei movimenti, accresciuta armonia emotiva). L’attività motoria inoltre non sviluppa solo i muscoli ma anche lo stesso sistema nervoso e può accrescere lo sviluppo del midollo osseo, quindi la produzione di globuli rossi, la quale, insieme all’aumentata attività respiratoria, porta a una più intensa ossigenazione di tutti i tessuti dell’organismo. Le componenti psichiche della salute “dinamica”, invece, riguardano soprattutto l’educazione emotiva e affettiva nei seguenti aspetti: • integrazione e sviluppo della personalità per effetto dell’attività motoria; soddisfacimento del bisogno di espressione creativa; • raggiungimento di stati d’animo come la serenità e la gioia, sollievo dalla tensione nervosa; • autodominio, rafforzamento della volontà e del carattere; • acquisizione, per mezzo della pratica motoria, del senso della competenza e della fiducia in se stessi. La pratica delle scienze motorie promuove inoltre nel bambino l’acquisizione di alcune doti sociali. Esse possono essere così riassunte: • senso della collettività; • cooperazione al raggiungimento degli scopi del gruppo; • coscienza di essere membri attivi del gruppo e perciò consapevolezza del proprio valore, con la conseguente eliminazione di complessi di inferiorità e frustrazione; • cordialità dei rapporti con i compagni; • tolleranza reciproca.

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La valenza educativa delle scienze motorie

Alimentazione e attività motoria: una questione di salute e di benessere Se osserviamo i nostri bambini mentre salgono le scale o corrono o ancora mentre, semplicemente, camminano, possiamo notare come spesso i loro movimenti non siano coordinati, fluidi, sciolti. Pare che il moto di ogni giorno, anche quello non strutturato, generi in loro impaccio, disarmonia, una sorta di faticosa iniziazione al dinamismo. Sono probabilmente gli effetti di una società urbanizzata, in cui moderni mezzi di trasporto sembrano rendere anacronistici e scontati i naturali meccanismi corporei, generando spesso una sorta di sedentarietà “dinamica”. Così, paradossalmente, si impongono ritmi sostenuti alla giornata dei ragazzi, senza insegnare loro a godere del muoversi e a coglierne l’intrinseca e indispensabile armonia. La sperimentazione graduale delle unità-base del movimento viene così rimandata al dopo, mentre il tempo presente è caratterizzato da sedentarietà e da ore di immobilismo davanti a televisione, computer, videogiochi… La stessa cosa avviene nel campo dell’alimentazione. I nostri bambini mangiano sovente male e senza regole. Spesso i genitori non hanno il tempo di offrire loro una dieta variata e naturale. Così i bambini “mangiucchiano” merendine e quant’altro, arrivando al momento dei pasti principali senza il necessario appetito, vivendo quel momento svogliatamente, come un surrogato della propria giornata. Nel 2007, il Ministero della Salute, in collaborazione con la Disney, ha realizzato un opuscolo contenente fumetti, giochi, quiz e tante informazioni per crescere in salute, attivando una corretta alimentazione e una costante attività fisica. Se ne propongono qui alcuni interessanti e divertenti stralci, a esemplificazione di come è possibile e importante avvicinare con levità i bambini a una consapevole e corretta scelta di vita.

DIAMOCI UNA MOSSA! IN FORMA MUOVENDOCI Prima di tutto, chiariamoci le idee: muoversi non significa gareggiare in qualche sport o scolpire i muscoli per diventare il re della palestra o la reginetta della spiaggia. Fare movimento è importante perché IL NOSTRO CORPO È COME UN MERAVIGLIOSO MECCANISMO, “COSTRUITO” APPOSTA PER MUOVERSI; non usarlo è un vero spreco, come lasciare una moto da corsa a impolverarsi in garage fino a farla arrugginire e trasformarla in un rottame! E soprattutto, muoversi non significa per forza “fare fatica”: anzi, dovrebbe diventare un piacere e un divertimento, che ti aiuterà a stare meglio nella vita di tutti i giorni. L’importante è cominciare e, appunto… darsi una mossa nei modi più diversi… Moto perpetuo …o, almeno, moto quotidiano. Praticare uno sport va benissimo, ma ci sono anche un sacco di occasioni per muoversi tutti i giorni che vanno colte al volo… Anche se vivi in città, l’importante è divertirsi a mettersi alla prova: puoi “giocare” con il movimento più banale e normale coinvolgendo anche gli amici, e magari mamma e papà! Basta avere un po’ di voglia e di fantasia: salire le scale, andare a scuola a piedi o in bici, accompagnare i genitori a fare la spesa (spingendo il carrello del supermarket), e chi più ne ha più ne metta! Movimento fa rima con… buonumore! Hai avuto una giornataccia? Sei in ansia per il compito in classe di domani e hai il cervello che ti frigge a furia di studiare? Invece di sprofondarti nella poltrona davanti alla TV nel tentativo di rilassarti… muoviti! Una camminata di buon passo, un giro in bici, una corsa nel parco sono tutti ottimi “scacciapensieri”, da soli o in compagnia!

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La valenza educativa delle scienze motorie Muovi… la testa! Salire le scale senza ascensore ti sembra una prova di alpinismo no limits? Andare a scuola a piedi è come affrontare una marcia nel deserto? Se a bloccarti è la pigrizia, prova a pensare che questo “freno” è quasi sempre più nella nostra testa che nei nostri muscoli, anche se poco allenati. Insomma, molto spesso a fermarci è la paura dell’IDEA di far fatica. Non lasciarla vincere… e battila in astuzia: se per esempio non sei abituato a fare tre piani a piedi, comincia da uno, e poi, pian piano, aumenta. Vedrai che con il tempo sarai in grado anche di scalare senza problemi una VERA montagna!

BUON APPETITO! SALUTE IN TAVOLA Immagina di essere un’automobile: per fare andare il motore, ti serve il carburante. Ma se usi quello sbagliato (il diesel al posto della benzina o viceversa) o scadente o in quantità eccessiva, succede un patatrac. E per quella MERAVIGLIOSA “MACCHINA” CHE È IL TUO CORPO (molto più sofisticata anche della più perfetta quattroruote) è lo stesso: per funzionare bene, dev’essere alimentato con il carburante (cioè il cibo) giusto e nelle giuste quantità. Meglio si mangia, meglio si sta! Guarda nel piatto Per sapere che cosa mangi, leggi le etichette nutrizionali, cioè la carta d’identità degli alimenti. I prodotti più sani, in genere, hanno pochi ingredienti. Anche per frutta e verdura leggi l’etichetta e scegli quelli raccolti più vicino: hanno viaggiato meno e quindi sono più freschi. Il troppo stroppia Non è con il “tanto” che ci si sazia, quanto con una giusta quantità di cibo. Mangiando più del necessario si ottiene solo l’effetto di sentirsi appesantiti. E poi, occhio agli eccessi di sale e di zucchero: alta pressione e sovrappeso sono in agguato! 3 + 2… e poi basta! Il nostro corpo ha bisogno di un rifornimento regolare, meglio se sempre alle stesse ore. I pasti principali sono tre: la colazione, il pranzo e la cena. E se la giornata è lunga e “in movimento”, ben vengano anche due leggere merende, una a metà mattina e una a metà pomeriggio. Crudo e colorato Un semplice “trucco-salute”: mangia ogni giorno qualcosa di crudo. Ma che sia anche colorato, perché il colore (ovviamente naturale, non aggiunto!) indica che il cibo contiene sostanze preziose. Ricorda, però: tutti i giorni. Fare ogni tanto una scorpacciata di insalata non vale. Di tutto un po’ Ti metteresti sempre lo stesso vestito, anche se fosse il più comodo e bello che hai? No, vero? Allo stesso modo, non puoi mangiare sempre le stesse cose, tanto più che non esiste un cibo completo, con tutti gli elementi nutritivi necessari nelle giuste quantità e proporzioni: cerca quindi di seguire un menu il più possibile variato. Con calma! A tavola non avere fretta. Non mandare giù il cibo come se dovessi vincere una gara, ma mastica bene ogni boccone: la digestione comincia in bocca! E se davvero hai poco tempo? Mangia un po’ meno.

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La valenza educativa delle scienze motorie Voglia di stuzzico Snack e merendine sono buoni, ma anche molto nutrienti, quindi non esagerare! Scopri il piacere di “merendare” con frutta fresca o – perché no? – qualche verdura: sgranocchiare una carota calma la fame, fa bene ai denti, alla vista… e anche all’abbronzatura! Sorsi di salute Evita bevande zuccherate o con caffeina: meglio succhi naturali e spremute fatte in casa (senza aggiungere zucchero: non serve!). E bevi tanta acqua, anche prima di avere sete. Occhio alle bibite gassate, che gonfiano lo stomaco, e a quelle gelate, che rinfrescano solo in apparenza… ma spesso danno congestioni e mal di pancia!

(Ministero della Salute)

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Parte Seconda

PER UNA SCUOLA OPERATIVA


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Percorsi operativi strutturati

PRIMO PERCORSO Coordinazione ed equilibrio Traguardi per lo sviluppo delle competenze • Il bambino applica alcuni semplici schemi ritmici al movimento del corpo. • Il bambino coglie la pulsazione come elemento di equilibrio e regolarità insito nella musica. • Il bambino coglie l’intonazione come elemento di equilibrio della voce espressiva e della musica. • Il bambino utilizza il linguaggio corporeo e motorio per comunicare ed esprimere i propri stati d’animo, anche attraverso la drammatizzazione e le esperienze ritmico-musicali. • Il bambino usa forme di notazione codificata. • Il bambino riconosce alcuni essenziali principi relativi al proprio equilibrio e benessere psico-fisico legati alla cura del proprio corpo e a un corretto regime alimentare. • Il bambino coglie all’interno del gioco del calcio un’occasione per sperimentare l’equilibrio ludico e agonistico delle varie occasioni di gioco e di sport e il valore delle regole. Obiettivi di apprendimento • Mantenere o ristabilire l’equilibrio in una posizione di quiete relativa o nel corso di spostamenti molto lenti (equilibrio statico). • Sperimentare gli equilibri dinamici del corpo attraverso giochi e passi di danza. • Utilizzare in modo personale il corpo e il movimento per comunicare stati d’animo e sentimenti. • Ascoltare un brano musicale, individuare la sua pulsazione e riprodurla con il corpo e con la voce. • Valutare aspetti funzionali ed estetici in brani musicali di vario genere e stile, in relazione al riconoscimento di culture di tempi e luoghi diversi. • Sperimentare nel gioco del calcio il rispetto delle regole e dell’altro come elementi indispensabili dell’attività stessa. Trasversalità: italiano, cittadinanza e costituzione, scienze.

Alla ricerca dell’equilibrio L’insegnante contestualizza attraverso la seguente lettura Gregorio stava crescendo, lo sentiva… Ogni giorno si guardava con insistenza allo specchio. Qualcosa di nuovo sotto il sole? Nuovi muscoletti all’orizzonte? Un nuovo sguardo da ragazzo di mondo? Magari!!! Lo specchio gli rimandava invece l’immagine di uno spilungone dall’espressione un po’ insicura, non sempre sciolto nei movimenti e che, a volte, finiva per inciampare nei propri piedi. Colpa delle scarpe sempre slacciate per via della moda? Mah! Certo era che bisognava fare qualcosa, studiare un nuovo look, fare amicizia con il proprio corpo in crescita, trovare nuove parole per il proprio linguaggio, cambiare musica, insomma. Così Gregorio decise di non perdersi d’animo e di partire all’attacco… alla ricerca del proprio equilibrio. Input all’attività L’equilibrio è importante non solo per compiere movimenti molto particolari. Avere equilibrio è importante per… rimanere bene in piedi.

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Percorsi operativi strutturati Attività: in piedi, in equilibrio (equilibrio statico) • Invitiamo i bambini a togliersi scarpe e calzini e ad alzarsi poi in piedi. • Raccomandiamo di mantenere le gambe unite e i piedi paralleli, per consentire una corretta postura del corpo (perfettamente diritto). • Chiediamo loro di distribuire equamente il peso del corpo su tutta la pianta del piede, facendolo ben aderire al suolo. • Facciamo notare che il vero centro della stabilità risiede nella colonna vertebrale, che bisogna imparare a “sentire” e a controllare.

Input all’attività La stabilità del corpo dipende da equilibri delicati, che possono essere turbati da cambiamenti anche minimi. “Gioca” a perdere l’equilibrio e cerca di comprendere le cause delle tue momentanee difficoltà. Attività: giocando ad oscillare • Invitiamo i bambini ad oscillare come una statua che all’improvviso prende vita e ha un capogiro provocato dall’emozione, avanti e poi indietro, lentamente, senza esagerare.

• Chiediamo poi loro di spostare il peso del corpo, lentamente, a destra, compiendo piccoli spostamenti sulla pianta del piede con conseguente disequilibrio del corpo. Poi facciamo ripetere con spostamento a sinistra. • Faremo eseguire entrambi gli spostamenti prima ad occhi aperti e poi ad occhi chiusi. Si potrà anche suggerire di spostare il peso da un piede all’altro su pianta, avampiede, tallone.

• Per aiutare i bambini a “visualizzare” meglio l’esercizio spieghiamo che il disequilibrio ottenuto assomiglia molto a quello della Torre di Pisa prima della sua recente e laboriosa ristrutturazione.

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Percorsi operativi strutturati • Individuiamo all’interno della classe alcuni bambini che possano fungere da “statue” e altri da rispettivi elementi di disturbo. Chiediamo poi a questi ultimi di spingere lievemente le loro statue di riferimento e invitiamo tutti a osservare con attenzione ciò che sta avvenendo: chi riesce a mantenere l’equilibrio? Chi oscilla? Chi perde completamente il controllo del proprio corpo? Qual è il segreto per rimanere abbastanza fermi? Ragioniamo insieme.

Input all’attività Il nostro corpo è in grado di svolgere tanti movimenti, di compiere tante azioni. Occorre ricordare però che ogni volta che si esercita un’azione sulle cose, agendo ad esempio su di esse e cambiandole, a sua volta queste rispondono con un’azione verso noi. Sembra cioè che le cose non “perdonino”, che si vogliano “vendicare” di noi. In realtà, ciò ci conferma che dobbiamo imparare a inviare impulsi corretti al nostro cervello, calcolando bene i tempi, coordinando movimenti e intenzioni, dosando bene le forze. Ricordando che “ogni azione produce un effetto”. Attività: cantando la coordinazione • Proponiamo ai bambini l’ascolto della canzone “La coordinazione” (si veda pagina 16), quindi insegniamola e facciamola eseguire. • Invitiamo i bambini a mimare i rispettivi movimenti delle azioni di cui si parla nella canzone, evidenziando i particolari di una esecuzione corretta e quelli che hanno determinato un effetto negativo. • Riassumiamo con i bambini le corrette regole di alcuni movimenti di azioni di base e sperimentiamole giocosamente.

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