I GRANDI CLASSICI LeggerMENTE è la nuova collana di narrativa per la scuola secondaria. Il suo obiettivo principale è offrire ai ragazzi libri classici o inediti, storie di attualità o di fantasia, per riscoprire pagina dopo pagina il piacere della lettura.
Pirandello La mosca Ciàula scopre la luna Il treno ha fischiato Lumìe di Sicilia
La patente La morte addosso Marsina stretta
• Dossier sulla vita e le opere di Pirandello • Attività didattiche ispirate alla metodologia Invalsi
E 6 a T 1ig EL 37 Sp SC -3 La LLE -468 VE -88 NO 978 BN
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NOVELLE SCELTE
• Novelle scelte: I galletti del bottaio La giara La morta e la viva
Luigi Pirandello
Il volume propone una raccolta di dieci novelle tra le più famose dell’autore, scelte in base al criterio della leggibilità per giovani lettori e suddivise secondo tre principi tematici che le accomunano: la comicità e l’umorismo; la vita dei poveri; apparenza e verità. I testi sono accompagnati da note esplicative e note di approfondimento lessicale.
I GRANDI CLASSICI
Invito alla lettura
Indice Nota introduttiva .................................................................................... 3 La comicità e l’umorismo I galletti del bottajo ................................................................................. 6 La giara ...................................................................................................... 19 La morta e la viva ................................................................................... 40 La vita dei poveri La mosca ................................................................................................... 60 Ciaula scopre la luna ............................................................................... 79 Il treno ha fischiato ................................................................................. 96 Lumìe di Sicilia ........................................................................................ 113 Apparenza e verità La patente ................................................................................................. 139 La morte addosso .................................................................................... 156 Marsina stretta ......................................................................................... 172 Dossier Pirandello: la vita e le opere .................................................................. 199 Intervista all’illustratrice ........................................................................ 204 Luigi Pirandello – Novelle scelte a cura di Alberto Cristofori Responsabile editoriale: Beatrice Loreti Art director: Marco Mercatali Responsabile di produzione: Francesco Capitano Redazione: Carla Quattrini Progetto grafico: Airone Comunicazione – Sergio Elisei Impaginazione: Airone Comunicazione – Marcello Muzi Illustrazioni: Laura Re Copertina: Adami Design Illustrazione: Laura Re
© 2015 Eli – La Spiga Edizioni Via Brecce – Loreto tel. 071 750 701 info@elilaspigaedizioni.it www.elilaspigaedizioni.it Stampato in Italia presso Tecnostampa – Recanati 15.83.002.0 ISBN 978–88–468–3371–6 Le fotocopie non autorizzate sono illegali. Tutti i diritti riservati. È vietata la riproduzione totale o parziale così come la sua trasmissione sotto qualsiasi forma o con qualunque mezzo senza previa autorizzazione scritta da parte dell’editore.
Nota introduttiva Luigi Pirandello è uno degli scrittori italiani più famosi. L’aggettivo “pirandelliano” esiste non solo in italiano, ma in tutte le principali lingue europee. Le sue opere teatrali sono, insieme a quelle di Carlo Goldoni, tra le più rappresentate in Italia e in tutto il mondo. Il teatro è il genere che ha dato a Pirandello la fama e che ancor oggi è influenzato dalle sue geniali innovazioni. Pirandello, tuttavia, si è dedicato anche ad altri generi, e in particolare alla novella o racconto breve (i due termini sono equivalenti). In questo libro ti proponiamo dieci novelle di Pirandello. Alcune sono famosissime, altre sono meno note; alcune sono divertenti, altre drammatiche; alcune sono più semplici, altre più impegnative. Queste differenze, questa varietà di toni e di stili, non sono casuali: Pirandello aveva l’ambizione di rappresentare nelle sue novelle tutta la realtà, tutta la complessità e la varietà degli uomini e della loro vita. Se hai già “studiato” Pirandello, penserai di sapere cosa aspettarti. Ebbene, la nostra speranza è che questa lettura invece ti sorprenderà. Pirandello, soprattutto nelle novelle, è sempre alla ricerca di nuovi temi, di nuovi linguaggi, di nuove situazioni e di un rapporto con il lettore basato sulla sorpresa, sulla suspense, sul colpo di scena. Largo dunque alla curiosità e buona lettura. Alberto Cristofori Le parole in neretto sono accompagnate da note più ampie, per l’arricchimento del lessico; le parole in rosso sono spiegate nella rubrica “Modi di dire” alla fine della novella.
La comicità e l’umorismo • I galletti del bottajo • La giara • La morta e la viva Le tre novelle che costituiscono questa prima sezione sono ambientate in Sicilia, in tre zone molto diverse fra loro: – la prima in un paese dell’interno, nella montuosa provincia di Caltanissetta; – la seconda nella fascia settentrionale, in una zona agricola tra Messina e Palermo; – la terza nel sud, sulla costa, presso Agrigento. Anche le vicende che narrano sono molto diverse fra loro: – la prima è incentrata sul tradizionale conflitto tra un marito sciocco e una moglie astuta, che lo beffa per punirlo della sua stupidità; – anche la seconda novella mette in scena un conflitto, ma tra due personaggi iracondi e bizzosi, che si trovano a dover affrontare un caso imprevisto: la rottura di una grossa e preziosa giara; – nella terza novella il caso diventa il vero protagonista e il conflitto è tra coloro che affrontano l’imprevisto armati di ragionevolezza e di umanità, e coloro che invece agiscono e giudicano in maniera superficiale e maligna. Pirandello ha riflettuto a lungo sui concetti di comicità e di umorismo, e ha sintetizzato le sue riflessioni in un passo famoso del saggio intitolato appunto L’umorismo: 4
Vedo una vecchia signora, coi capelli ritinti, tutti unti non si sa di quale orribile manteca, e poi tutta goffamente imbellettata e parata d’abiti giovanili. Mi metto a ridere. Avverto che quella signora è il contrario di ciò che una vecchia rispettabile signora dovrebbe essere. Il comico è appunto un avvertimento del contrario. Ma se ora interviene in me la riflessione, e mi suggerisce che quella vecchia signora non prova forse nessun piacere a pararsi così come un pappagallo, ma che forse ne soffre e lo fa soltanto perché pietosamente s’inganna, ecco che io non posso più riderne come prima, perché appunto la riflessione, lavorando in me, mi ha fatto andar oltre: da quel primo avvertimento del contrario mi ha fatto passare a questo sentimento del contrario. Ed è tutta qui la differenza tra il comico e l’umoristico. Leggendo le tre novelle in sequenza, possiamo dunque verificare questo passaggio: la prima è decisamente comica, nella seconda comicità e umorismo si mescolano, la terza è un perfetto esempio di umorismo pirandelliano: la vicenda sembra ridicola solo a chi la osserva superficialmente, mentre a uno sguardo più attento rivela la sua natura commovente e ricca di drammaticità.
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I galletti del bottajo1 Struggevasi2 la moglie del bottajo Màrchica dal desiderio di desinare3 una volta sola almeno, nelle feste, in compagnia del marito, il quale ogni anno, il primo dí4 e a Carnevale, a Pasqua, a Natale, era solito di raccogliere intorno alla sua tavola parenti e amici con vivo rincrescimento5 della moglie, anzi a suo marcio dispetto. Aveva la buona donna quest’anno, per Natale, allevati due bei galletti; e mostrandoli al marito, la vigilia, disse: – Guarda che bei galletti! Se mi dai parola6, che domani non inviterai nessuno a desinar con noi, io stirerò loro il collo, e vedrai come son brava in arte magirica7! Avrai un manicaretto da re. Il bottajo promise; e la moglie tutta contenta. Venne la dimane8, e il bottajo, vestito da festa, salutò la moglie prima d’andare a messa. – No, marito mio; abbi pazienza: tu oggi non uscirai di casa. Son sicura, che se affacci il naso alla porta, mi tiri in casa qualcuno. Di messa, te ne basta una, quella di questa notte. – Ma io ti prometto... – Non sento promesse! Qua, a me, il berretto; oggi starà sotto chiave. Il bottajo sospirò, e diede alla moglie il berretto. bottajo: fabbricante di botti. Struggevasi: si tormentava, soffriva. Il verbo struggersi vuol dire “sciogliersi mediante il calore”, liquefarsi; in senso metaforico, consumarsi per un dolore, un desiderio, una pena. 3 desinare: pranzare. 1 2
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il primo dì: il giorno di Capodanno. 5 rincrescimento: dispiacere. 6 Se mi dai parola: Se mi prometti. 7 arte magirica: arte culinaria, cucina. 8 la dimane: l’indomani, il giorno dopo. 4
I galletti del bottajo
Seduto nella cucinetta, e rimirando la moglie più vispa del solito, accesa in volto dal calore del fuoco sotto la pentola, stretta la vitina da una veste nuova, a fiorami, protetta dal mantile9, egli pensava: «Ha ben ragione, la poverina! È così dolce star soli insieme, nell'intimità, senza visi estranei a tavola, che ti tengan sospeso, non abbia tu bene soddisfatti i loro gusti10... È tanto carina mia moglie! Par ch’io me n’accorga soltanto oggi per la prima volta! E in fin dei conti, che chiede ella? Ha piacere di restar sola meco11, di godersi la festa soltanto in mia compagnia... Oh, cara, cara!» E internamente12 si riprometteva di mai più per l’avvenire fare scontenta la moglie con l’invitar nelle feste parenti o amici. Ma il diavolo, anche quella volta, volle metterci la coda. La donna, nel comprar tutto l’occorrente pel manicaretto, la vigilia13, s’era dimenticato il prezzemolo: due centesimi di prezzemolo. – Ah, marito mio! e come si fa? – Da’ a me; vo a comprartelo io. – No, tu no! Tu oggi non esci di casa, ti ripeto. – Eh via, sciocchina! Credi che... L’erbaiola14 è qui, a due passi... – Inutile! Non sento ragioni... – E allora, vacci tu. – Io non posso, capisci? Come lasciare?15 Dio mio! Senti; mantile: grembiule. sospeso, non abbia… gusti: in ansia, per timore di non soddisfare bene i loro gusti. 11 meco: con me. 12 internamente: fra sé e sé.
la vigilia: il giorno prima. l’erbaiola: la venditrice di erbe, verdure e ortaggi. 15 Come lasciare?: Come faccio a lasciare il cibo sul fuoco, a rischio che si bruci?
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La comicità e l'umorismo
Si recò in cucina, trasse dalla pentola i due galletti, e li nascose. – Adesso a noi, signor marito! Il bottajo rincasò con un buon fiasco di vino, tutto ansante, trafelato27. Trovò la moglie, in cucina, in pianto dirotto, coi capelli disfatti. – Che t’è avvenuto? – Ah se sapessi! Ah prete cane! – piangeva la moglie. – Il curato? Dov’è? Che t’è avvenuto? – Metterai senno28, ora? Mi porterai ancora gente in casa? Vedi che m’ha fatto il tuo signor curato? Vedi che m’ha fatto? – Che t’ha fatto? – Ah mamma mia! Madruccia mia, tu non hai certo sospettato che l’uomo al quale m’affidavi29 m’avrebbe un giorno lasciata così esposta alla discrezione della mala gente! – continuava a piangere inconsolabilmente la donna. – Insomma, posso sapere che t’è avvenuto? – Che? La moglie, calcolando che il buon curato a quell’ora, spinto dalla paura, su l’asinello, doveva esser già abbastanza lontano dal paese, si levò da sedere in gran furore: – Che m’è avvenuto? Il tuo buon curato, capisci? il tuo buon curato mi s’è cacciato in cucina e... guarda, guarda lì, la pentola! Vedi? Non c’è più nulla... – Rubato? – fece con tanto d'occhi il bottajo. – Tutti e due i galletti! – Ah birbante! Dici davvero? Possibile? Ah birbante! E dov'è? Dov'è? Per dove è andato via? trafelato: senza fiato per la corsa fatta. 28 Metterai senno: La smetterai di 27
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fare lo sciocco, metterai la testa a posto. 29 m’affidavi: mi davi in moglie.
I galletti del bottajo
ANALISI guida all'analisi La storia narrata La novella si può suddividere in tre parti – nella prima, brevissima, si spiega la situazione e l’antefatto: • il bottajo aveva il vizio di invitare troppi ospiti a casa; • la moglie ne era dispiaciuta; – nella seconda si racconta in che modo si svolge il giorno di Natale dei due sposi: • la moglie prepara i galletti; • il marito rinuncia ad andare a messa; • la moglie si accorge di aver dimenticato il prezzemolo; • il marito esce per comperarlo; • incontra il curato del paese vicino e lo invita, malgrado le promesse fatte alla donna; – nella terza si racconta l’astuta vendetta della donna: • prima convince il curato a fuggire, dicendogli che il marito è impazzito e vuole strappargli gli occhi; • poi dice al marito che il curato le ha rubato i galletti e lo manda all’inseguimento, così può mangiarsi i galletti in pace. Come si vede, il racconto è molto lineare, gli avvenimenti sono narrati nell’ordine in cui avvengono e si svolgono nel giro di poche ore. I personaggi La novella si basa su tre personaggi: – il bottajo, un uomo semplice, un po’ sciocco, che non capisce quanto il suo comportamento sia spiacevole per la moglie; – il curato, un anziano prete che rivela poca forza di carattere e poca astuzia: si lascia infatti invitare facilmente a pranzo dal bottajo e si lascia ingannare ancora più facilmente dalla moglie; – la moglie, una donna astuta e piena di risorse, che usa la propria intelligenza per vendicarsi del marito sciocco. I tre personaggi sono figure tipiche dei racconti popolari, quasi delle maschere: il marito sciocco, il prete anziano e ingenuo, la moglie furba. I temi: la beffa La novella affronta un tema classico della tradizione umoristica:
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ANALISI il tema della beffa (cioè della presa in giro, dello scherzo ai danni di uno sciocco). La beffa, in questo caso, è doppia: una ai danni del curato, l’altra ai danni del marito. Il laboratorio dello scrittore: far ridere mediante il doppio senso Pirandello ottiene effetti umoristici utilizzando un artificio tradizionale, il malinteso fra i personaggi dovuto al doppio senso di un’espressione: nelle ultime righe del testo, il bottajo grida “almeno uno!” riferendosi ai galletti, mentre il curato pensa che si riferisca ai suoi occhi.
comprensione 1 Verifica la comprensione del testo rispondendo alle seguenti domande: – Che mestiere fa il protagonista della novella? – Perché sua moglie, il giorno di Natale, gli impedisce di andare a messa? – Perché a un certo punto la moglie lascia uscire di casa il protagonista? – Che cosa dice la moglie del protagonista al curato? – Perché il protagonista alla fine insegue il curato?
analisi Attenzione ai dettagli 2 Dove si svolge il racconto? – in un piccolo paese
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Luigi Pirandello Luigi Pirandello (1867-1936)
La vita Luigi Pirandello (1867–1936) nacque in Sicilia, ad Agrigento. Proveniente da un’agiata famiglia di proprietari terrieri, egli visse gli anni dell’adolescenza a Palermo, dove frequentò il liceo e si iscrisse alla facoltà di lettere. Nel 1887 si trasferì all’Università di Roma e, due anni dopo, a quella di Bonn, in Germania, dove visse fino al 1892, laureandosi con una tesi sul dialetto di Agrigento. Al suo rientro in Italia si stabilì definitivamente a Roma, dove entrò in contatto con il mondo della cultura pubblicando recensioni e novelle su diverse riviste. Nel 1903, dopo nove anni di matrimonio, apparvero i primi sintomi della malattia mentale della
moglie, che la porterà all’internamento in manicomio. Questo dramma familiare avrà un effetto sconvolgente nella vita di Pirandello e significherà per lui la perdita del riferimento sicuro della famiglia. Contemporaneamente lo scrittore fu coinvolto economicamente nel fallimento delle miniere di zolfo del padre. Da quel momento in poi mantenne la famiglia con la sua attività di professore universitario e di scrittore: in quegli anni egli pubblicò infatti molti dei suoi romanzi e racconti. Nel 1910 Pirandello esordì come autore teatrale, ma solo nel 1917 l’impegno per il teatro lo distolse almeno parzialmente dalla narrativa. Dopo aver raggiunto fama internazionale con il dramma Sei personaggi in cerca d’autore del 1921,
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Casa natale di Pirandello
lasciò l’insegnamento e si dedicò alla Le opere • Scrittore aperto alle sperimentazioni composizione e messa in scena delle e alle novità, Pirandello ottenne i sue opere teatrali. A questo scopo nel primi successi come romanziere. 1925 fondò una sua compagnia teatrale, Ricordiamo i suoi titoli più importanti: quella del Teatro d’Arte di Roma, che L’esclusa (1893), Il turno (1902), Il seguì personalmente nelle numerose fu Mattia Pascal (1904), I vecchi e i tournées in Germania, Inghilterra, Stati giovani (1913), Quaderni di Serafino Uniti, Sud America. Gubbio operatore (1916–1925), Uno, Si tenne così per lunghi periodi lontano nessuno e centomila (1926). dall’Italia, dove era considerato con crescente ostilità dal regime fascista, • Vastissima è la produzione di novelle nonostante la sua iscrizione a quel (oltre 250), che l’autore riunì sotto il partito nel 1924. Morì nel 1936, due titolo complessivo di Novelle per un anni dopo aver ricevuto il premio anno. Nobel per la letteratura. L’opera di Pirandello è caratterizzata da • Anche le opere teatrali (per cui Pirandello ottenne fama al di fuori una grande varietà di generi. Egli scrisse dall’Italia ed è oggi considerato uno infatti: poesie, romanzi, novelle, opere dei grandi innovatori del teatro del teatrali e saggi.
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