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Indice Storia 2 4 6 8 10 12 14

La vita quotidiana in Grecia Ischia: la prima colonia Dall’altra parte del mondo: i Maya Curiosando nelle abitazioni etrusche Roma nelle province Una costruzione famosa: il Colosseo Per le vie dell’Impero

Geografia 16 Valle d’Aosta 18 Piemonte 20 Lombardia 22 Liguria 24 Veneto 26 Trentino-Alto Adige 28 Friuli-Venezia Giulia 30 Emilia-Romagna 32 Toscana 34 Marche 36 Umbria 38 Lazio 40 Abruzzo 42 Molise 44 Campania 46 Puglia

48 Basilicata 50 Calabria 52 Sicilia 54 Sardegna

Scienze 56 Il sostegno del corpo 57 Il corpo in movimento 58 Il circuito della vita 59 Dal cervello alla periferia 60 I cinque sensi 61 Respirare 62 Digerire, espellere 63 Maschi e femmine 64 Il sistema Terra-Luna

Matematica 66 I numeri al tempo dei Greci e dei Romani 67 I numeri delle strade romane 68 Che ore sono?

CLIL 9 Centurion and Gladiator Equipment 6 70 National Parks in Italy 71 The Human Body 72 The Solar System


LA VITA QUOTIDIANA IN GRECIA Il cittadino ateniese era solito dividere la sua giornata tra gli impegni di lavoro e quelli politici, ma si dedicava anche ad attività culturali o ricreative. L’agorà, la piazza pubblica, era il centro della vita quotidiana degli Ateniesi. Cittadini, mercanti e artigiani vi si ritrovavano per partecipare alle assemblee, per vendere, per comprare o semplicemente per passeggiare. Atene era la città più grande della Grecia; i suoi abitanti, circa trecentomila, amavano divertirsi. Gli spettacoli teatrali, tragedie e commedie, erano una delle prime occasioni di divertimento, ma erano molto apprezzate anche le esibizioni di prestigiatori e giocolieri che riempivano le strade. I giochi dei dadi e degli astràgali (ossicini del piede di capra usati come dadi) erano molto comuni in ciascuna classe sociale.

Giochi e passatempi erano presenti nella vita domestica o in situazioni difficili come quelle legate alle guerre. In quest’anfora gli eroi greci Achille e Aiace giocano ai dadi.

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In questo vaso è ritratto un vasaio al lavoro.

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Il lavoro variava a seconda del ceto: il grande proprietario terriero controllava la produzione, che invece era affidata al sovrintendente e agli schiavi. Per il resto poteva occuparsi di politica, ricoprendo anche cariche importanti, seguire gli insegnamenti dei filosofi, partecipare ai vari spettacoli. Il piccolo proprietario terriero, invece, o il commerciante o l’artigiano partecipava più direttamente e in modo continuativo al lavoro (pur avendo uno schiavo), tanto che il tempo da dedicare ad altro era proprio poco.


La “moda” al tempo dei Greci

L e donne ateniesi e spartane Salvo alcune eccezioni nelle classi più alte, la donna ateniese non aveva molta cultura e raramente partecipava ad attività culturali o politiche. Trascorreva le sue giornate in casa, nel gineceo, occupandosi dei figli maschi fino a che non fossero in grado di seguire il padre partecipando alla vita pubblica. Le bambine, invece, venivano educate a essere future madri e alla conduzione della casa. Le regole della vita femminile quotidiana erano precise: tessere abiti per la famiglia, preparare o curare i pasti, curare il proprio aspetto fisico, dirigere il lavoro del “personale” di casa. La donna, infatti, era aiutata dalle schiave, che variavano di numero secondo la classe sociale della signora.

Una schiava porge alla signora una scatola con i cosmetici. Le donne greche davano molta importanza all’igiene e alla bellezza.

La donna spartana, contrariamente alla donna ateniese, era educata a una vita più libera: praticava sport, gareggiando nelle competizioni sportive accanto agli uomini, e si dedicava ad attività culturali e ricreative. Ma le donne spartane potevano, soprattutto, possedere beni personali. I due quinti dei terreni intorno a Sparta appartenevano a donne. D’altro canto, però, la donna spartana doveva consegnare allo Stato il proprio figlio maschio nel momento in cui compiva 7 anni e non lo rivedeva più fino all’inizio del servizio militare.

Gli uomini indossavano il chitone in lana o in lino, una tunica stretta in vita da una cintura. Quando uscivano, si drappeggiavano su una spalla una stoffa che faceva da mantello. Ai piedi calzavano sandali di cuoio. Un altro tipo di tunica lasciava la spalla scoperta. Era indossata anche dagli schiavi e da chi faceva lavori pesanti. I lavoratori, i viaggiatori, i giovani e i soldati indossavano la clamide, una corta mantella di lana leggera poggiata sulla spalla sinistra e fermata da una fibbia in modo da lasciare scoperto il braccio destro. Le stoffe erano di colori accesi, dal violetto al giallo, dal verde al blu. Il bianco era destinato ai riti religiosi e alle feste, il nero al lutto. Le persone più agiate sfoggiavano le stoffe più preziose: il lino, la mussola. E le cinture che fermavano le tuniche in vita potevano essere di stoffa, di cuoio o addirittura d’oro. Le donne greche indossavano sottovesti leggere, sopra la tunica, ai piedi i sandali. Quando uscivano si coprivano con il peplo, un mantello che copriva anche il capo.

Sono numerose le statue greche di donne con il peplo. Il mantello largo che cadeva in pesanti pieghe era apprezzato dagli scultori greci, perché permetteva loro di creare un’opera armoniosa.

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ISCHIA: LA PRIMA COLONIA

I coloni che partirono dalla La prima colonia fondata in suolo italiano fu Ischia, Grecia per arrivare in Italia un’isola vulcanica al largo del golfo di Napoli. usarono imbarcazioni come I Greci vi arrivarono nell’VIII secolo a.C. e la chiamarono questa che vedi rappresentata Pithekoussai, il luogo “popolato dalle scimmie”, nome che rievoca in un acquerello del 1800. la credenza greca sull’esistenza dei Cercopi, esseri mitici che si pensava abitassero le terre vulcaniche. Ischia non fu scelta a caso. Nonostante fosse piccola, infatti, aveva tutto: sorgenti d’acqua (anche termale), terreno coltivabile, argilla per la produzione di ceramica e oro. Inoltre era sicura: era abbastanza lontana dalle popolazioni agguerrite della terraferma, e nel contempo era abbastanza vicina alla costa da permettere scambi commerciali con altre popolazioni. La piccola colonia si trasformò rapidamente in un fiorente centro di commerci, che furono sempre importantissimi per i coloni greci.Da Ischia partirono quelle conoscenze che poi arrivarono ai popoli italici: l’alfabeto, la lavorazione della ceramica al tornio, la lavorazione dei metalli, l’olio di oliva.

Regole per fondare una colonia Il consulto preliminare La prima consulenza la dava l’oracolo di Delfi. Nel santuario di Apollo andavano coloro che desideravano partire in cerca di informazioni su quali terre fossero più adatte. Il viaggio di prova Una volta stabilita la meta, partiva un gruppo di esploratori. Se tornavano, si cominciava a raccogliere i futuri coloni.

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Il periodo I viaggi erano compiuti tra aprile e settembre, quando il tempo era più favorevole. Imbarcazioni Si usavano le navi da guerra, perché erano più veloci.


D opo Ischia Dopo Ischia, i Greci fondarono altre importanti colonie sulla terraferma: la prima fu Cuma, seguì poi Napoli. Cuma nacque nella zona proprio davanti Ischia. La zona era già abitata da genti italiche e la presenza greca è fissata a partire dal 740 a.C. Cuma si estese rapidamente; a dimostrazione dell’importanza della colonia, vi furono costruiti: l’acropoli, il tempio di Apollo e l’Antro della Sibilla. Anche a Cuma, come a Delfi, esisteva una profetessa, Sibilla, la quale rilasciava consulti e profezie in un antro, che è stato scoperto dagli archeologi negli anni Venti del Novecento. L’antro è una profonda galleria scavata nel tufo, che trasmette al visitatore una sensazione di mistero. Non si riesce a capire la fine della galleria e forse, proprio per questo, si pensa a un luogo magico senza fine. La leggenda che parla di Sibilla, sacerdotessa amata dal dio Apollo, è magica quanto il luogo. Probabilmente, invece, l’antro aveva uno scopo difensivo per l’Acropoli sovrastante. L’antro della Sibilla.

Napoli nacque per opera degli abitanti di Partenope, fondata dai coloni di Cuma e diventata un porto importante per i commerci. I coloni avevano deciso di lasciare la “città madre”, così, intorno al 470 a.C., fondarono Napoli. Nel V secolo la città fu fortificata da una cinta muraria costruita con grossi blocchi di pietra locale, che protesse gli abitanti fino agli inizi del IV secolo, quando entrò in scena Roma. Resti della presenza dei coloni greci si possono ritrovare nel sottosuolo di alcune zone di Napoli. Qui puoi vedere dei frammenti di pavimento di epoca greca nei sotterranei della Basilica di San Lorenzo Maggiore.

Chi partiva Il gruppo di coloni veniva scelto soprattutto tra le persone ribelli ed emarginate dalla società, delle quali le poleis si volevano liberare. La polis pagava la costruzione delle navi occorrenti per la spedizione e chi veniva prescelto, se si rifiutava di partire, rischiava la pena di morte. I rematori erano 50 per nave, dotati di armi e rifornimenti; non mancavano semi e animali per la futura colonia.

La destinazione Di solito i coloni per approdare sceglievano un’isola poco distante dalla costa, che offrisse baie riparate, che avesse un’altura da cui ci si potesse difendere, che avesse una pianura coltivabile, spazio sufficiente per gli animali e soprattutto almeno un corso d’acqua. I coloni cercavano anche di trovare un luogo disabitato, per evitare lo scontro con gli eventuali abitanti.

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DALL’ALTRA PARTE DEL MONDO: I MAYA Dall’altro capo del mondo, intorno al 500 a.C., si sviluppò una civiltà che si caratterizzava per l’arte e l’architettura, per gli studi matematici e astronomici e per la scrittura. Questa civiltà si sviluppò nella penisola dello Yucatan, comprendendo le zone del Messico odierno, del Guatemala e dell’Honduras.

Una capanna ancora presente nello Yucatan ripropone la stessa struttura di quelle antiche.

I re maya si chiamavano ahau, comandavano sulla loro città e sui villaggi circostanti. Si consideravano di origine divina. Il popolo obbediva agli ahau perché credeva che potessero portare la pioggia e proteggerli dai castighi degli dèi. Per questo i contadini nutrivano gli ahau e costruivano per loro fastosi palazzi e templi. Se però mancavano le piogge o c’era una carestia, incolpavano il re.

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Nei villaggi che sorgevano fuori della città vivevano i contadini. Coltivavano i campi per produrre cibo per tutti e in più dovevano lavorare alla costruzione di templi e palazzi.

Il palazzo e il tempio di Palenque.


Nel palazzo l’ahau viveva nel lusso, circondato da nobili, allietato da musici e ballerini. Nella riproduzione qui a lato è rappresentato un momento della vita di corte. Il potere sacro del re si manteneva e diventava più forte anche grazie agli oggetti che gli artisti creavano per lui. Gli artisti si chiamavano its at ed erano considerati esseri straordinari, che possedevano poteri magici dati loro dagli dèi. Oltre a saper dipingere, dovevano anche conoscere la scrittura, perché la pittura si accompagnava sempre alla scrittura. Gli its at dipingevano su carta per i libri, su vasi di terracotta, ma scolpivano anche la pietra e intagliavano l’osso e il legno.

Cerimonia della vestizione del sovrano.

La scrittura maya era un sistema complesso che utilizzava centinaia di segni. Alcuni erano disegni stilizzati di persone, animali, esseri fantastici; altri rappresentavano suoni.

Sulla pietra è scolpita una figura di sovrano con un’incisione in alfabeto maya.

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CURIOSANDO NELLE ABITAZIONI ETRUSCHE Sappiamo com’era l’interno delle case etrusche attraverso l’interno delle... tombe. Proprio così! Infatti gli Etruschi costruirono e arredarono le tombe come le loro case pensando che una persona continuasse a vivere dopo la morte.

Ricostruzione di una tomba etrusca nel museo all’aperto “Alberto Manzi” a Pitigliano.

Illustrazione del 1800 che riproduce una tomba etrusca dopo il suo ritrovamento.

Braciere per cucinare le vivande.

Braciere per il riscaldamento.

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Vasellame vario.

La casa aristocratica era arredata con grandi scudi in bronzo appesi alle pareti, grandi poltrone con poggiapiedi, sgabelli pieghevoli e tavoli di legno. Sopra i mobili di legno facevano bella mostra di sé vasellame prezioso e astucci dove venivano riposti gioielli prodotti da abili artigiani dell’Oriente. In una casa etrusca si potevano vedere bruciaprofumi, bracieri per il riscaldamento e per cucinare. Le tombe hanno restituito interi servizi di vasi in bronzo e ceramica, ciascuno dei quali aveva una funzione specifica.


Nelle sale per i banchetti erano sistemati i letti; i più lussuosi erano rivestiti in lamine in bronzo. Venivano utilizzati non solo per mangiare, ma anche per dormire. In occasioni di festività o per qualche evento particolare, i letti venivano disposti lungo le pareti e gli invitati vi prendevano posto per mangiare e bere vino semidistesi. Davanti erano collocati tavoli di forma circolare o rettangolare. In Etruria i banchetti erano frequenti e sontuosi, tanto che gli stranieri ricordavano l’abbondanza dei cibi e la bontà del vino. Le stanze dove venivano organizzate queste feste erano abbellite con pregiati tappeti di vari colori.

In epoca più antica, il banchetto avveniva con i commensali seduti davanti a tavoli imbanditi, mentre la donna gestiva il controllo dei cibi e del vino. In un’epoca successiva, ai banchetti erano presenti anche le donne distese a fianco degli uomini, come puoi vedere nella riproduzione qui a lato del VI secolo a.C. In alcune occasioni, come quella in onore di un defunto, venivano consumate delle melagrane, un frutto sacro alle divinità dell’Oltretomba. Resti sono stati rinvenuti all’interno e compaiono anche sulle scene dipinte nelle tombe o scolpite sulle urne cinerarie.

Ricostruzione di una sala per il banchetto. Museo Civico Archeologico di Chianciano Terme.

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ROMA NELLE PROVINCE I Romani organizzarono le loro conquiste in province, il cui numero e la cui estensione cambiarono piÚ volte nel tempo. Anche se non imposero mai ai popoli sottomessi i loro usi e costumi, i Romani non esitarono a dare la loro impronta ai territori conquistati. Costruirono infatti strade, acquedotti, ponti e città modellate come la capitale dell’Impero: strade larghe e lastricate, teatri, anfiteatri e terme per il divertimento e il benessere di tutti gli abitanti.

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3 1 La città inglese di Bath è una famosa

località termale. I Romani la chiamavano Aquae Salis e vi costruirono nel 43 a.C. le prime terme, ancora oggi visitabili.

2 4

La città tunisina di Sousse, fondata dai Fenici, si schierò con i Romani nella terza guerra punica e assunse il nome latino di Hadrumetum. Qui puoi vedere un frammento dei magnifici mosaici.

3 La città tunisina di El Jem, che in epoca

romana si chiamava Thysdrus, ospita un’importante testimonianza romana in Africa: un grande anfiteatro con 35 000 posti a sedere.

5 4 Un imponente e lungo acquedotto

in blocchi di granito attraversa ancora oggi la città di Segovia, che faceva parte della provincia chiamata Tarraconense.

5

Il sito di Petra è stato riportato alla luce solo nel 1812, rivelando i magnifici edifici scavati nella pietra. Petra divenne romana quando fu annessa la Siria.

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6 Palmira era un antico centro carovaniero

che sorgeva in un’oasi. Entrò poi a far parte della provincia romana di Siria e l’imperatore Adriano la ribattezzò Palmira Hadriana. Quello che vedi nell’immagine è il tempio di Baalshamin, risalente al II secolo e anticamente adibito al culto del dio Mercurio. Purtroppo oggi questo splendido edificio non esiste più perché è stato distrutto nel 2015 durante gli eventi di guerra che hanno terribilmente interessato la regione.

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7

La città di Leptis Magna fu fondata dai Fenici, poi venne conquistata dai Cartaginesi, infine passò sotto il controllo dei Romani, che vi edificarono numerose opere, fra cui un bellissimo teatro.

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UNA COSTRUZIONE FAMOSA: IL COLOSSEO Una giornata intera, dall’alba al tramonto, al Colosseo era un grande evento, che coincideva di solito con una ricorrenza: una festività, un anniversario, la vittoria in una guerra. I giochi erano pubblicizzati sui muri di Roma, ma anche di tutte le città dove vi erano le arene. Uno di questi annunci è stato rinvenuto a Pompei. Ecco la sua traduzione:

Venti coppie di à di gladiatori, propriet io, Decimo Lucrezio Satr ri, iato e dieci coppie di glad sare e Ce proprietà di Neron anno Augusto, combatter 12 al a Pompei dall’8 aprile.

Gli spettatori sedevano su delle gradinate: la cavea.

Per riparare gli spettatori si poteva aprire un tendone in tessuto: il velarium.

Lo spazio dove si svolgevano i combattimenti si chiamava arena.

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Tutti i cittadini partecipavano con entusiasmo; non c’era differenza di classi sociali. L’ingresso era gratuito, offerto dagli organizzatori; ciò che cambiava era il posto assegnato a ciascuno: i senatori stavano nelle prime file, dietro di loro i cavalieri, fino ad arrivare ai piani più alti riservati agli schiavi. All’ingresso ciascuno riceveva un contrassegno in osso o in legno con l’indicazione del settore dove doveva sedersi e il numero di fila. Quando tutti erano seduti iniziava la processione solenne. L’organizzatore (l’imperatore in persona o un magistrato) entrava dall’ingresso principale preceduto dai littori; lo seguivano suonatori e aiutanti. Seguiva la verifica delle armi, infine entravano prima i gladiatori professionisti dopo i condannati.

I tre momenti La giornata si articolava in tre momenti: prima c’erano le venationes, cioè le cacce e lotte tra animali o tra animali e uomini; poi la messa a morte dei condannati, destinati a essere sbranati dagli animali; infine, nel pomeriggio, la gara dei gladiatori.

Sotto l’anfiteatro c’erano corridoi e locali di servizio e anche i montacarichi con cui venivano sollevate le belve.

L e regole dei gladiatori Regole precise prevedevano scontri tra coppie con lo stesso tipo di armi, inoltre l’impresario dei gladiatori faceva combattere gladiatori con uguale esperienza, così il duello durava più a lungo. Il combattimento avveniva, come pensano molti storici, finché uno dei combattenti alzava il dito in segno di resa. Se nessuno dei due prevaleva, l’arbitro poteva sospendere l’incontro. Se uno dei due cadeva ferito, poteva chiedere la resa alzando un dito: a quel punto si decideva il destino dello sconfitto.

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PER LE VIE DELL’IMPERO Per collegare le numerose province, i Romani costruirono un’efficiente rete stradale che facilitava i commerci e gli spostamenti degli eserciti. Roma importava dai territori conquistati vari generi di prodotti, in particolare quelli alimentari. Questi erano diretti soprattutto verso la capitale, dove nel corso del tempo era confluita una massa enorme di persone in cerca di nuove opportunità. Sulla carta puoi osservare le principali vie di comunicazione e i vari prodotti che vi transitavano: oltre alle derrate alimentari, si commerciavano materie prime (metalli e legname), manufatti, bestiame, pesce e schiavi.

Mare del Nord

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Le prime strade romane erano in terra battuta e seguivano l’andamento del terreno; successivamente vennero costruite strade lastricate, larghe almeno 4 metri e livellate, con ai lati i marciapiedi. Le vie cittadine avevano spesso al centro dei massi che permettevano ai pedoni di attraversarle.

Per rendere più agile il percorso, i Romani costruirono gallerie e ponti con avanzate tecniche di ingegneria. Quello che vedi raffigurato è un ponte detto “a schiena d’asino”.

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schiavi vino pesce

Lungo le strade venivano collocati dei blocchi verticali di marmo, chiamati pietre miliari, che riportavano incisi il nome della strada e la distanza da Roma.

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I primati della regione Primati italiani • Regione meno popolata • Prima a istituire un

Parco Nazionale (Gran Paradiso, 1922)

Primati europei • Montagna più alta:

Monte Bianco (4° posto nella classifica)

In primo piano

V alle d’Aosta in breve Monti

Settore primario

• Alpi Graie • Alpi Pennine

Agricoltura • Patate, orzo, mele e pere • Foraggio • Produzione di carne e latticini Allevamento Bovini

Cime più importanti: • Monte Bianco • Monte Cervino • Gran Paradiso • Monte Rosa

Settore secondario

Clima

Industria • Idroelettrica • Siderurgica • Meccanica • Del legno • Artigianato

Alpino

Settore terziario

Fiumi Dora Baltea

Turismo • Sviluppato tutto l’anno: invernale (sportivo), estivo (villeggiatura) • Rafting • Visite per castelli e vigne Commercio Molto sviluppato grazie al traforo e ai passi che collegano la regione con Francia e Svizzera

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• Parco Nazionale del Gran Paradiso • Presenza di numerosi castelli medievali e tardogotici (Cly, Fenis, Savoia, Ussel, Bard, Issogne...)


VIAGGIO D’ARTE…

in VALLE D’AOSTA Attraversare la Valle d’Aosta è un’esperienza particolare: per tutta la sua lunghezza, sui punti più elevati della montagna, sorgono tantissimi castelli, costruiti in epoche antiche per controllare i valichi di montagna. La maggior parte sono circondati da mura e fossati. Alcuni sono solo rovine, altri sono imponenti e importanti: se ne contano fino a 72 tra piccoli e grandi.

Castello di Verres.

Castello di Saint Pierre.

Nell’ambiente montano il legno è il materiale più importante e più facilmente reperibile. Veniva e viene usato nella costruzione delle abitazioni utilizzando ingegnosi metodi di incastro che evitano l’uso di chiodi. Ma il legno è utilizzato anche nella costruzione di mobili e di utensili domestici e nell’artigianato. Caratteristica è la tecnica di incisione del legno, nata per decorare gli oggetti di uso comune.

Castello di Issogne.

Castello di Fenis.

Nell’androne (cioè nell’ingresso) del castello ci sono diversi spazi affrescati con scene di vita medievale. Nel particolare, la bottega del sarto.

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• Piazza Vittorio (Torino) è la piazza porticata più grande • Porta Palatina (Torino) è la più grande porta romana • Museo Egizio più importante • Mercato di Porta Palazzo (Torino) è il più grande mercato all’aperto

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• Produzione di cioccolato • Maggior spesa in cultura

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I primati della regione

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In primo piano • Parco Nazionale del Gran Paradiso • Parco Nazionale della Val Grande

iemonte in breve

Pianure

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Pianura Padana

• Alpi: Cozie, Graie, Pennine, Lepontine, Marittime • Appennino Ligure

• Langhe • Monferrato

Laghi

Fiumi

Clima

• Lago Maggiore • Lago d’Orta

Po, con i suoi affluenti

• Alpino sui rilievi • Continentale in pianura • Temperato sulle sponde dei laghi

• Fitta rete di comunicazioni stradali e ferroviarie Siti UNESCO • Residenze sabaude • Sacri Monti • Zone vitivinicole Langhe e Monferrato

Settore primario

Settore secondario

Settore terziario

Agricoltura Riso, frumento, granoturco, frutta, ortaggi, barbabietola da zucchero, viticoltura Allevamento Bovini e suini

Industria • Automobilistica • Meccanica • Chimica • Elettronica • Tessile • Alimentare

Turismo • Sport Invernali (Oulx, Sestriere, Bardonecchia) • Lago Maggiore, d’Orta e Parchi Nazionali • Enogastronomico Commercio • Attività finanziarie • Culturali (università, editoria) • Trasporti

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in PIEMONTE

VIAGGIO D’ARTE…

La residenza di Stupinigi.

Il castello del Valentino.

Il Piemonte è stato per secoli il centro politico della famiglia reale dei Savoia. Nella regione, e diversi a Torino, sorgono palazzi bellissimi, alcuni denominati “regge” per la loro grandiosità. Furono residenze ufficiali cittadine o di villeggiatura, circondate da grandi parchi. Le residenze sabaude sono tante, ma tutte sorprendono per la grandiosità dell’edificio e per gli stili architettonici diversi. Oggi sono visitabili e offrono al visitatore la possibilità di immaginare la lussuosa vita di corte di un tempo.

La residenza di Racconigi.

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• Maggiori esportazioni • Al primo posto per reddito medio • Sistema agroalimentare più importante • 1° produttore di latte

Primati europei

Castiglione delle Stiviere

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I primati della regione

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• Parco Nazionale dello Stelvio

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• Alpi Retiche • Alpi Orobie • Cevedale • Adamello • Resegone

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• Lago Maggiore • Lago di Como • Lago d’Iseo • Lago di Garda

Po, Adda, Oglio, Ticino

• Alpino sui rilievi • Continentale in pianura • Temperato sulle sponde dei laghi

10 siti UNESCO, tra cui: • Crespi d’Adda, Bergamo •C enacolo e Santa Maria delle Grazie (Milano) • Valle Camonica • Ferrovia del Bernina • Mantova e Sabbioneta •M onte San Giorgio, Varese

Settore primario

Settore secondario

Settore terziario

Agricoltura Cereali (mais, riso, frumento), ortaggi, foraggio, barbabietole da zucchero, patate, viticoltura Allevamento Bovini, mucche da latte, suini (primato italiano), carni, latticini, insaccati

Industria • Metalmeccanica • Chimica • Tessile • Acciaierie (Dalmine) • Automobili • Energia elettrica • Farmaceutica • Alimentare

Turismo • Lacustre (Lago di Como, di Garda, d’Iseo) • Montano (Valli bergamasche e lecchesi, Bormio, Chiavenna, Ponte di Legno) • Città d’arte (Milano, Mantova…) Commercio • Finanza • Design e moda • Case editrici e università • Produzione televisiva e multimediale

20


VIAGGIO D’ARTE…

in LOMBARDIA

Quattordici cappelle punteggiano la Via Sacra a Varese, che si snoda per circa due chilometri dal basso verso il monte, dove sorge il santuario dedicato a Maria, che rappresenta la quindicesima cappella. Al visitatore che entra in questi luoghi si presenta una scena teatrale: su uno sfondo dipinto dai migliori pittori del ’600 sono disposte diverse statue che, in ciascun ambiente, rappresentano la vita della Madonna. Le statue sono ad altezza d’uomo e sono state intagliate nel legno e dipinte dai migliori artisti dell’epoca. Intorno alla metà del 1400, Andrea Mantegna venne chiamato dal duca Gonzaga per dipingere le stanze del Palazzo Ducale di Mantova. Nella Camera degli Sposi ha ritratto sulle pareti della stanza tutta la famiglia con alcuni personaggi della corte. Soffermandoti e ammirando l’affresco potrai cogliere non solo la bellezza dei colori e l’armoniosità della composizione, ma potrai anche accorgerti che il duca è il solo che siede su una sedia importante con i braccioli. Inoltre potrai osservare l’abbigliamento dell’epoca.

Ma Mantegna non si è fermato alle pareti: ha pensato di dipingere anche il soffitto. Guarda: è un balcone dal quale si affacciano dame di corte, animali e piccoli angeli. Questo balcone è molto famoso, perché l’artista è stato così abile nell’uso della prospettiva da creare una sorprendente illusione: sembra che il soffitto sia aperto sul cielo!

In Lombardia passarono alcuni tra i più grandi artisti del Rinascimento (1500). Soggiornò per diverso tempo anche Leonardo da Vinci, che dipinse nel refettorio della chiesa di Santa Maria delle Grazie a Milano un affresco bellissimo, ma delicatissimo. L’affresco richiede una tecnica particolare: si deve stendere la calce bagnata sulla parete e poi dipingere subito prima che asciughi. Leonardo era un personaggio un po’ particolare, per lui “subito” non esisteva, per cui si inventò una tecnica tutta sua, che gli permise tempi più lenti, ma che causò nel tempo molti problemi di tenuta del colore. Oggi, per ammirare l’Ultima Cena, possono entrare solo piccoli gruppi di persone per non alterare troppo l’atmosfera dell’ambiente.

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Agricoltura Fiori, frutta, ortaggi (pomodori, carciofi, asparagi), ulivo, viticoltura Pesca Sarde, sgombri, alici

• Scrivia, Trebbia • Verso il mare: corso breve e spesso in secca

Coste • A ovest: basse e sabbiose • A est: alte e rocciose

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Settore secondario Industria • Acciaierie • Cantieri navali • Chimica • Olearia e alimentare

Settore terziario Turismo Balneare (Riviera Ligure e Cinque Terre)

Fasce bianche e nere anche su alcune case dei “caruggi”.

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In primo piano Siti UNESCO: • Cinque Terre • Portovenere • Genova: Stradanuova, Palazzi dei Rolli, Acquario di Genova


VIAGGIO D’ARTE…

in LIGURIA La cattedrale di Genova.

La chiesa di Sant’Andrea a Levanto.

La chiesa di Santo Stefano a Genova.

Ciascuna città o paese della Liguria ha una chiesa. Spesso è antica e caratterizzata da fasce nere e bianche tipiche del gotico ligure. Lo stile gotico nacque in Francia nel Medioevo, ed ebbe la sua massima espressione nella costruzione di cattedrali e chiese, che furono edificate alte, con grandi vetrate, con finestre slanciate e con tante guglie e statue. In Italia le costruzioni gotiche sono spesso meno slanciate e risentono della tradizione romanica precedente (lo stile romanico è più massiccio e robusto).

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• Monti Berici • Colli Euganei

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• Lago di Garda

Po, Adige, Brenta, Piave, Tagliamento

Alpino, continentale, temperato

Siti UNESCO: • Venezia • Ville del Palladio (Vicenza) • Orto Botanico di Padova • Verona • Dolomiti

Settore primario

Settore secondario

Settore terziario

Agricoltura Riso, cereali e mais, frutta, ortaggi, viticoltura, noci Allevamento Bovini, suini, pollame

Industria • Meccanica • Idroelettrica • Petrolchimica • Tessile • Ottica

Turismo • Montano (invernale ed estivo) • Enogastronomico • Culturale • Balneare Commercio • Attività finanziarie • Culturali (università, editoria) • Trasporti

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VIAGGIO D’ARTE…

in VENETO A Padova c’è una piccola chiesa dall’aspetto tranquillo, quasi dimesso: è una cappella fatta costruire nel Trecento dalla famiglia degli Scrovegni. La sorpresa è appena si varca la porta d’ingresso: si entra in un ambiente completamente decorato, pareti e soffitto, dagli splendidi affreschi di Giotto. Il colore è l’elemento che colpisce per primo: il blu profondo, il rosso, il verde..., poi sono le scene, ricche di dettagli, che raccontano la storia di Gesù Cristo. Giotto fu un artista importantissimo; fu lui a dare una svolta alla pittura: le figure, da statiche (come erano nella pittura precedente), presero vita, acquistarono un volume definito, un’espressione nel volto che comunicava sentimenti di dolore, pietà e meraviglia...

Villa Pisani.

Villa La Rotonda.

A Venezia sono tantissime le opere d’arte da vedere: ci sono i palazzi, c’è la grande cattedrale di San Marco e poi ci sono tante piccole o grandi chiese che custodiscono dei veri capolavori per la storia dell’arte. Sono affreschi oppure grandi tele, dipinte da alcuni tra i più grandi pittori del Rinascimento. Se entri a Santa Maria dei Frari, puoi scoprire sulla parte sinistra della chiesa la Madonna di Ca’ Pesaro, un quadro maestoso di Tiziano, uno dei più grandi pittori di questo periodo. Osserva l’architettura che raccoglie la scena, ammira i colori: forti, caldi, preziosi. Osserva i personaggi: ce n’è addirittura uno che ti guarda!

Le nobili famiglie di Venezia avevano quasi sempre una seconda casa in campagna, magari sulle rive di un fiume, raggiungibili via acqua. Lungo il fiume Brenta se ne possono ammirare ancora molte, accomunate dal fatto di essere state progettate da un architetto geniale: Andrea Palladio, che riprese gli elementi caratteristici dell’architettura della Roma imperiale.

Villa Godi Malinverni.

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In primo piano

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Settore primario

• Alpi Retiche • Dolomiti (Cevedale, Ortles, Marmolada,Tre Cime di Lavaredo, Gruppo del Sella...)

Agricoltura Patate, ortaggi, alberi da frutto (mele), viticoltura Allevamento Bovini e ovini

Laghi

Industria • Idroelettrica • Alimentare • Del legno e della carta Artigianato Legno intagliato, mobilio

• Lago di Garda • Lago di Resia • Lago di Caldonazzo

Fiumi Adige, attraversa la regione da nord a sud, Isarco, Brenta

Clima Alpino

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Settore secondario

Settore terziario Turismo • Montano: invernale (sportivo) ed estivo • Termale (Merano, Levico Terme)

• Parco Nazionale dello Stelvio • Trento e Bolzano: località turistiche e centri economici Siti UNESCO: • Dolomiti • Siti palafitticoli preistorici


VIAGGIO D’ARTE… Il Trentino assomiglia un po’ alla Valle d’Aosta: anche questa regione è infatti piena di castelli, ne ha ben 50. La posizione strategica tra le terre della Germania e la Pianura Padana ha richiesto, nei vari secoli, la costruzione di castelli per il controllo dei commerci e anche come difesa delle terre circostanti. Alcuni di questi sono diventati di proprietà statale, altri sono rimasti proprietà di famiglie private, ma facilmente visitabili. Questo nell’immagine è Castel Toblino uno dei tanti che puoi vedere. Si trova sulle sponde del lago omonimo, ha un aspetto suggestivo, come suggestive sono le leggende che raccontano degli amori fra gli antichi castellani.

in TRENTINOALTO ADIGE

Il castello del Buonconsiglio a Trento è tra tutti il più grande e importante. È stato per lungo tempo, tra il Medioevo e il 1700, residenza dei vescovi, governatori della città. Intorno al 1400 il vescovo del tempo commissionò a un artista straniero un ciclo di affreschi: il Ciclo dei Mesi. Il ciclo comprende 11 riquadri sui dodici mesi dell’anno (il dodicesimo, il mese di marzo, è andato perduto); ciascun riquadro illustra le attività agricole o pastorali tipiche del mese, ma mostra anche scene di vita della nobiltà. Nel mese di gennaio (qui a lato) sono raffigurati dei cacciatori, su un lato della scena, e le dame e i cavalieri del castello mentre giocano a palle di neve. Nel mese di settembre (qui sotto), i contadini pigiano l’uva, mentre le dame della nobiltà passeggiano tra i filari raccogliendo i tralci più maturi.

Mese di gennaio.

Mese di settembre.

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• Grotta Gigante (Trieste): la grotta con la sala naturale più grande

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• Porti principali: Trieste, Monfalcone, Grado Siti UNESCO: • Aquileia • Cividale del Friuli • Dolomiti appartenenti alle province di Pordenone e Udine • Siti palafitticoli (Pordenone)

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• Alpi Carniche • Alpi Giulie

• Prealpi Carniche • Prealpi Giulie • Carso

Tagliamento, Isonzo

• Alpino sui rilievi • Continentale in pianura • Marittimo sulle coste

Settore primario

Settore secondario

Settore terziario

Agricoltura Cereali, foraggi, frutta, viticoltura, produzione di grappa Allevamento Bovini da carne e latte, suini, prodotti ittici

Industria • Metallurgica • Meccanica • Chimica • Raffinerie e cantieri navali • Produzione di macchine agricole e tessili • Mobili • Agroalimentare

Turismo • Montano (estivo e invernale) • Balneare (Lignano Sabbiadoro, Grado) • Centri storici e artistici (Aquileia, Cividale, Trieste)

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VIAGGIO D’ARTE…

in FRIULIVENEZIA GIULIA

Piazza Unità d’Italia a Trieste è la più grande piazza d’Europa aperta sul mare. È il cuore della vita cittadina, dove i Triestini si incontrano, passeggiano e partecipano a eventi di vario genere. Sulla piazza si affacciano palazzi antichi dall’architettura austera ed elegante.

Nella piazza c’è la fontana dei Quattro Continenti, costruita tra il 1751 e il 1754, che doveva simboleggiare Trieste come una città aperta al commercio. Il mondo è rappresentato da quattro statue che richiamano le caratteristiche fisiche degli abitanti dei quattro continenti a quel tempo conosciuti: Europa, Asia, Africa e America.

A Cividale del Friuli si trova un luogo prezioso conosciuto come Tempietto Longobardo, risalente alla metà del 700 d.C. Purtroppo gli affreschi non sono in buono stato di conservazione e alcuni sono stati tolti dalle pareti e conservati nel museo archeologico della cittadina. Nonostante ciò, c’è ancora tanto che colpisce in questo luogo: sono le eleganti figure di sante intagliate nello stucco e le decorazioni sempre in stucco così finemente lavorate da sembrare dei merletti. La decorazione principale è il tralcio di vite a spirale con grappoli racchiusi all’interno di una doppia cornice.

29


EMILIA-ROMAGNA

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• Valli di Comacchio • Coste basse e sabbiose

Laghi

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• Lago di Suviana • Lago di Brasimone • Lago Santo Parmense • Lago Santo Modenese • Lago Calamone • Lago di Quarto

Po, Trebbia, Taro, Secchia, Panaro

• Continentale • Marittimo sulle coste

Primati italiani • Prima nella raccolta differenziata • Primo produttore di piastrelle di ceramica • L’università più antica, fondata a Bologna nel 1088

In primo piano

Settore primario

Settore secondario

Settore terziario

Agricoltura Cereali, foraggio, frutta, ortaggi, barbabietole da zucchero, viticoltura Allevamento Pollame, bovini e suini, latte, carne suina pregiata; formaggi tradizionali: grana e parmigiano Pesca (Valli di Comacchio): anguille e pesce azzurro

Industria • Legata a prodotti agricoli e all’allevamento • Alimentari • Chimiche e meccaniche • Maranello, fabbrica Ferrari • Abbigliamento • Ceramiche

Turismo • Termale (Salsomaggiore, Porretta Terme) • Balneare (Riviera Romagnola, Rimini, Riccione, Cervia) • Città d’arte (Ravenna, Ferrara, Modena)

30

MARINO

M. Fumaiolo

• Parco Nazionale del Monte Falterona, Campigna e delle Foreste Casentinesi Siti UNESCO: • Ferrara • Delta del Po • Delizie Estensi • Ravenna • Modena • Riserva dell’Appennino Tosco-Emiliano


VIAGGIO D’ARTE…

in EMILIAROMAGNA

La Cattedrale di Parma ha una cupola straordinaria. È stata interamente affrescata intorno al 1500 da un grande pittore emiliano: Correggio. La rappresentazione è quella dell’Assunzione, cioè della salita in cielo della Madonna accompagnata da una moltitudine di angeli. Tutta la scena pensata da Correggio è illusoria: è affollata di angeli e santi che si librano in volo; non ha una architettura rigida, ma solo un parapetto dove alcune figure stanno in equilibrio precario. Al centro c’è una luce dorata luminosissima.

Mausoleo di Galla Placidia.

Basilica di San Vitale.

La città di Ravenna fu capitale dell’Impero Romano d’Occidente e poi dell’Impero Bizantino. L’influenza bizantina è ben visibile nella Basilica di San Vitale e nel Mausoleo di Galla Placidia. La decorazione è costituita da mosaici (piccole tessere di vario materiale, come vetro, pietre, conchiglie, e di vari colori), che colpiscono non solo per i soggetti ma anche per i colori vividi: oro, verde brillante, azzurro pavone, arancione.

Una caratteristica della città di Bologna sono i portici che uniscono strade e palazzi. Sono così numerosi che solo nel centro storico sono lunghi più di 35 chilometri. Questa particolarità fa sì che Bologna sia considerata la città con più portici al mondo. Poi ci sono le torri. Nel Medioevo se ne contavano circa cento, ora ce ne sono ventidue, ma le due più famose sono le torri degli Asinelli e la Garisenda da cui si gode una vista ampia e bella della città.

31


TOSCANA Passo della Cisa 1041

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• Appennino Tosco-Emiliano

• Monti del Chianti • Colline Metallifere

Fiumi

Clima

• Arno • Fiumi minori soggetti a secca

• Appenninico sui rilievi • Marittimo lungo le coste

Siti UNESCO: • Firenze • Pisa • Centro storico di San Gimignano • Siena • Comuni della Val d’Orcia • Ville e giardini medicei

Settore primario

Settore secondario

Settore terziario

Agricoltura Vite, ulivo, cereali, frutta, ortaggi, barbabietole da zucchero, tabacco Allevamento Bovini e suini Pesca Viareggio, Cecina e Livorno scali di pescherecci, ma pesca poco sviluppata

Industria • Alimentare • Siderurgica (Piombino) • Geotermica • Meccanica / Cantieri navali • Vetro • Abbigliamento e calzature • Tessile • Concia della pelle • Estrazione marmo e alabastro

Turismo (molto sviluppato): • Città d’arte (Firenze, Pisa, Siena, Arezzo, zona etrusca, Lucca…) • Balneare (Viareggio, Isola d’Elba e isole dell’Arcipelago Toscano, Argentario) • Termale (Montecatini, Chianciano, Bagni di Lucca)

32


VIAGGIO D’ARTE…

in TOSCANA

Giotto, Ascensione di San Giovanni, Cappella Peruzzi.

Giotto, Esequie di San Francesco, Cappella Bardi.

Ti ricordi di Giotto? L’abbiamo incontrato a Padova nella Cappella degli Scrovegni. Lo ritroviamo anche in Toscana a dimostrazione di come i più grandi talenti nella pittura e nella scultura non rimasero mai confinati nel loro paese d’origine, ma viaggiarono, si fermarono e lavorarono anche per periodi lunghi in altre città, favorendo la conoscenza e lo scambio di idee. A Firenze Giotto dipinse, nella Basilica di Santa Croce, due cicli di affreschi. Uno nella Cappella Peruzzi (1318-1322 circa), dedicato ai Santi Giovanni Evangelista e Giovanni Battista, l’altro nella Cappella Bardi (1325 circa) dedicato a San Francesco d’Assisi. Nei particolari qui sopra puoi osservare gli edifici con le architetture classiche, la capacità di Giotto di dare profondità alla scena e, soprattutto, l’attenzione nel rappresentare le emozioni. Guarda: le figure dei frati intorno a San Francesco defunto sono imponenti e solenni, ma nei volti espressivi si può “leggere” il dolore. Nell’Ascensione di san Giovanni, invece, la salita al cielo del santo attraverso il soffitto genera stupore: c’è chi guarda la fossa vuota, c’è chi si porta la mano davanti alla bocca, c’è chi alza lo sguardo portandosi una mano alla fronte.

Siena è una cittadina dove sembra che il tempo si sia fermato nel 1200. Tante sono le cose da vedere: entra nel Palazzo Pubblico, fermati nella Sala dei Nove e ammira un’opera dal nome lunghissimo: l’Allegoria del Buono e del Cattivo Governo e dei loro effetti in città e campagna. L’affresco è importante non solo dal punto di vista artistico, ma anche perché permette di conoscere come erano le case, gli abiti, la vita cittadina nel Medioevo.

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• Basse e sabbiose • Promontorio Monte Conero

• Appenninico sui rilievi • Marittimo sulle coste

• Parco Nazionale dei Monti Sibillini • Parco Naturale Regionale della Gola della Rossa e di Frasassi (Grotte di Frasassi) • Ancona: porto importante, fu Repubblica Marinara (commerci con la Grecia) • Quintana di Ascoli Piceno Siti UNESCO: • Città di Urbino

Settore primario

Settore secondario

Settore terziario

Agricoltura Orzo, frumento, barbabietole da zucchero, viticoltura, ulivo, foraggio Allevamento Suini Pesca Terza in Italia

Industria • Cantieri navali (Ancona, San Benedetto del Tronto) • Raffinerie e impianti chimici • Piccole aziende (oleifici, zuccherifici, produzione di insaccati, tessili, calzature, ceramiche) • Strumenti musicali e carta (Fabriano)

Turismo • Balneare (Riviera del Conero, Porto Recanati, Fano, Gabicce) • Artistico (città storiche e pellegrinaggi religiosi), Urbino, Macerata, Ascoli Piceno

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VIAGGIO D’ARTE…

nelle MARCHE

A Urbino c’è un grande e poderoso castello, fatto costruire nel XV secolo dal duca Federico di Montefeltro, governatore della città. Il castello ospita la Galleria Nazionale delle Marche, piena di dipinti bellissimi e importanti. É possibile inoltre visitare molte stanze del castello. Il percorso della visita porta a un certo punto in una piccola stanza: lo studiolo privato del duca Federico. Questo studiolo è sorprendente: è interamente ricoperto da lastre di legno (che si chiamano tarsie), tutte decorate con varie figure: le armi del duca, gli animali, i libri, gli strumenti musicali... Ammirandolo si rimane stupiti della bravura degli artisti che, attraverso la prospettiva, hanno saputo unire realtà e illusione.

Il Palazzo Ducale di Urbino.

Tre Tarsie dello Studiolo del Duca Federico.

Ed eccolo Federico da Montefeltro, in un dipinto di un pittore spagnolo. È ritratto insieme al figlio Guidobaldo. Accanto a Federico ci sono le sue armi per dimostrare che era un signore potente, ma nelle mani ha anche un libro, per dimostrare che era un uomo colto. Infatti realizzò una grande biblioteca, unica in quel periodo per i libri di pregio che vi conteneva.

Pala Gozzi del Tiziano.

Ad Ancona ritroviamo un pittore che abbiamo già incontrato a Venezia: Tiziano. Tiziano dipinse, per due chiese di Ancona, due grandi tavole, che sono conservate nella pinacoteca della città. Ambedue riprendono i colori caldi e le figure espressive tipiche di questo pittore.

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Primati europei • Foresta Fossile di Dunarobba, tra le più importanti del mondo • Teatro della Concordia (Montecastello di Vibio), il più piccolo avente lo stile architettonico del ’700 • Cascata delle Marmore (165 m): la più alta d’Europa

Cascate delle Marmore

Narni

• Ai primi posti per il sistema museale • Grotte carsiche di Monte Cucco tra le più grandi dell’Italia centrale • Maggior numero di alberghi diffusi • Servizi per l’infanzia

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• Appennino Umbro-Marchigiano • Monti Sibillini (Monte Vettore)

Trasimeno

Tevere, Nera, Velino con la Cascata delle Marmore

• Appenninico sui rilievi • Mite in collina

• Parco Nazionale dei Monti Sibillini Siti UNESCO: • Assisi • San Salvatore a Spoleto

Settore primario

Settore secondario

Settore terziario

Agricoltura Cereali, ulivo, viticoltura, tartufi (Norcia), leguminose (lenticchie di Castelluccio) Allevamento Suini, pecore

Industria • Energia elettrica (presso la Cascata delle Marmore) • Tessili e abbigliamento • Alimentari • Tipografica Artigianato Carta

Turismo • Città d’arte (Orvieto, Narni, Todi...) • Santuari (Assisi, Spoleto)

Raccolta di legname

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VIAGGIO D’ARTE…

in UMBRIA Un viaggio in Umbria obbliga a fermarsi ad Assisi e a entrare nella Basilica di San Francesco, dove sono concentrati una serie di capolavori. Ad affrescarne le pareti furono chiamati i più grandi artisti del Duecento e del Trecento: Cimabue, i fratelli Lorenzetti, Simone Martini, Giotto. Colpiscono i colori: tanto oro, perché era il colore riservato ai dipinti religiosi, ma anche tanto azzurro profondo a scandire i 28 riquadri di Giotto sulla vita di San Francesco.

Pinturicchio, La disputa di Gesù con i dottori.

Giotto, Le storie di San Francesco.

Nella piazza principale di Perugia c’è una Fontana proprio bella da vedere, scolpita nella pietra intorno al 1275 da Nicolò Pisano, uno degli scultori più importanti dell’epoca. È formata da due vasche sormontate da una tazza in bronzo decorata con un gruppo di ninfe dalle quali sgorga l’acqua. La fontana ha 50 bassorilievi e 24 statue. I bassorilievi della fontana inferiore sono delle piccole storie: raffigurano i mesi dell’anno con i segni zodiacali e scene dei lavori agricoli stagionali. Le statue nella prima vasca in alto raffigurano, invece, personaggi biblici e santi.

Figure delicate, ambienti armoniosi con un buon senso della profondità, scene di gruppo con tanti particolari decorativi, colori suggestivi sono le caratteristiche della pittura di Pinturicchio, un pittore umbro molto richiesto nella sua epoca. Lo puoi incontrare e ammirare a Spello, un’antica cittadina umbra tutta in salita, dove ha affrescato la Cappella Baglioni.

La Fontana Maggiore a Perugia.

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Isole Ponziane I. Ventotene

• Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise • Parco Nazionale del Circeo • Giardino dei mostri di Bomarzo Siti UNESCO: • Roma • Villa Adriana • Villa d’Este • Necropoli etrusche (Cerveteri)

I. Zannone I. Palmarola

In primo piano

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• Agro Romano • Agro Pontino • Maremma Laziale

• Monti Reatini (Monte Terminillo), Simbruini, Ernici

Origine vulcanica: • di Bolsena • di Vico • di Bracciano

Fiumi

Coste

Clima

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• Basse e sabbiose

• Appenninico sui rilievi • Marittimo sulle coste

• di Albano • di Nemi

Settore primario

Settore secondario

Settore terziario

Agricoltura Cereali, grano, ortaggi, alberi da frutto, agrumi, ulivi, viticoltura (vino da tavola, primo posto in Italia) Pascolo Allevamento Bovini, ovini, bufali Pesca Abbastanza sviluppata

Industria • Meccanica • Alimentare • Famaceutica • Chimica • Carta • Abbigliamento • Cinematografica • Centro nucleare (Frascati) Artigianato • Ceramica

Turismo (molto sviluppato): • Città d’arte e santuari (Roma, Vaticano, Latina, Tarquinia, Cerveteri...) • Balneare (Ostia, Tarquinia, Civitavecchia, isole ponziane)

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VIAGGIO D’ARTE…

nel LAZIO I Fori Imperiali a Roma.

Impossibile suggerire che cosa vedere a Roma. A Roma sono infatti rappresentati, dal punto di vista artistico, tutti i secoli. C’è l’origine di Roma: il Colosseo e i Fori Imperiali (una serie di piazze monumentali fatte edificare in epoca imperiale). E c’è anche una presenza straordinaria delle opere dei più grandi artisti del ’500 e del ’600: Michelangelo, che ha dipinto la Cappella Sistina in Vaticano; Caravaggio, pittore inquieto che ha portato la realtà della vita nei dipinti.

Il soffitto della Cappella Sistina, dipinto da Michelangelo.

Il Lazio conserva la più grande testimonianza della civiltà etrusca: le necropoli di Cerveteri e di Tarquinia. Le due necropoli hanno caratteristiche diverse: quella di Cerveteri è organizzata come una città con strade e quartieri. Alcune tombe sono molto ampie e comprendono, nella medesima tomba, più camere funerarie appartenenti alla stessa famiglia. Nella necropoli di Tarquinia, invece, le tombe sono scavate nella roccia e costruite per ospitare una sola coppia. Le pareti sono decorate con affreschi raffiguranti scene di banchetti, danzatori, paesaggi... Sono molto importanti sia dal punto di vista artistico, perché mostrano l’arte etrusca, sia dal punto di vista storico, perchè documentano la vita degli Etruschi.

In una cappella della chiesa di San Luigi dei Francesi sono conservati tre capolavori di Caravaggio: la Vocazione di San Matteo, il Martirio di San Matteo, San Matteo e l’angelo.

L’entrata delle tombe nella necropoli di Tarquinia.

Le tombe nella necropoli di Cerveteri.

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• Appennino Abruzzese • Gran Sasso, Monte Amaro

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Coste

Clima

• Basse e sabbiose

• Appenninico sui rilievi • Marittimo sulle coste

Settore primario

Settore secondario

Settore terziario

Agricoltura Frumento, orzo, leguminose, frutta, ortaggi, liquirizia (Atri), zafferano (Conca Aquilana) Allevamento Ovini, bovini

Industria • Alimentare • Tessile • Edilizia • Metalmeccanica (Chieti e Pescara) • Energia elettrica • Chimica Artigianato Ceramiche, maioliche

Turismo • Montano (invernale ed estivo), marittimo (balneare) • Borghi e città d’arte • Escursionismo nei Parchi Nazionali

40

I primati della regione

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• Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise • Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga • Parco Nazionale della Maiella Siti UNESCO: • La Faggeta Vetusta del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise


VIAGGIO D’ARTE… Tutta l’Italia, come avrai avuto modo di vedere in questo nostro viaggio nell’arte, è piena di chiese più o meno grandi. La maggior parte di esse è stata edificata in uno stile caratteristico delle varie epoche. Il Duomo di Teramo, come spesso accade negli edifici costruiti in un lungo periodo di tempo, presenta influssi sia del periodo romanico sia del periodo gotico e possiede una torre-campanile che ha diverse campane, tutte con un suono differente. Nel Duomo è conservato un polittico di Iacobello da Fiore, che rappresenta un magnifico esempio di arte quattrocentesca. Il polittico è una pala d’altare (cioè un dipinto su legno che veniva posto sulla parete alle spalle dell’altare), costituito da vari scomparti uniti tra loro, spesso con l’uso di cerniere. Questo che vedi è composto da sedici tavole su fondo oro disposte su due file e raffigura l’incoronazione di Maria al centro e una serie di Santi ai lati. Sotto l’Incoronazione di Maria, è raffigurata la città di Teramo tra due fiumi, come era nel passato. Questa immagine è diventata simbolo della città, tanto da essere raffigurata nel logo dell’università di Teramo.

in ABRUZZO

Il Duomo di Teramo.

Polittico con l’Incoronazione della Vergine e figure di santi nel Duomo di Teramo.

La Basilica di Santa Maria di Collemaggio è molto antica: risale al 1288. La Basilica ha una storia lunghissima di costruzione, che si ritrova nei diversi stili che la compongono: romanico, gotico, barocco nell’interno. È il simbolo della città de L’Aquila ed è considerata monumento nazionale. La facciata rettangolare con una decorazione bicromatica è quella che la rende particolare. La chiesa, purtroppo, è stata parecchio ricostruita negli anni a causa dei frequenti terremoti, l’ultimo dei quali, nel 2009, l’ha pesantemente danneggiata. 441 1


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Settore primario

• Appennino Sannita • Monti della Meta, (Monte Miletto), Monti del Matese

Agricoltura Patate, fagioli, cereali, olio (fabbisogno familiare). frutta, ortaggi Allevamento Ovini

Fiumi Biferno, Fortore, Volturno

Settore secondario

Laghi

Coste

Industria • Automobilistica (Termoli) • Produzione di campane (Agnone) • Alimentare (oleifici, caseifici, conservifici) Artigianato Pizzo (tombolo) e coltelli (a Frosolone)

• Basse e sabbiose • Promontorio a Termoli

Settore terziario

Clima

Turismo • Siti archeologici (Sepino, Pietrabbondante, Larino) • Balneare a Termoli, montano • Culturale

• Lago di Occhito • Lago di Guardialfiera

• Appenninico sui rilievi • Marittimo sulle coste

42

In primo piano • Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise Siti UNESCO: • Riserve ambientali di Collemeluccio e Montedimezzo


VIAGGIO D’ARTE…

in MOLISE

La Cattedrale romanica di San Basso a Termoli si erge nella grande Piazza del Duomo. Ha una struttura imponente, caratterizzata da sette arcate, ciascuna diversa dall’altra e decorate con foglie o figure. Al centro un’arcata più ampia racchiude il portale.

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Il Monforte è il simbolo di Campobasso. La costruzione viene attribuita al conte Nicola dei Monforte nel 1459. Probabilmente il conte fece abbattere le case rimaste sul colle dopo il terremoto del 1456 e spostò il paese più in basso costituendo con il castello una zona fortificata. Il castello presenta una imponente pianta quadrangolare, con un ponte levatoio e alcune torri laterali.

La Fontana Fraterna a Isernia è composta da blocchi di pietra locale ed è formata da una serie di archi. I primi tre sono sorretti da colonne circolari (quelli a sinistra) mentre dall’altro lato le colonne sono di forma ottagonale. Alla base di queste colonne sono presenti dei lastroni di pietra. Alcuni di esse potrebbero provenire da costruzioni di epoca romana, di cui era ricca la città di Isernia: su una lastra, infatti, sono incise alcune lettere latine. Al centro della fontana c’è una lastra di marmo più grande delle altre, decorata con due delfini e un fiore. Infine, sulla parte superiore della fontana, sono presenti dodici archetti sorretti da piccole mensole, ciascuna con un disegno diverso dall’altra.

La Fontana Fraterna.

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Coste

Clima

• Pianura Campana • Piana del Sele

• Appennino Campano • Rilievi di origine vulcanica: Campi Flegrei, Vesuvio

• Sele, Volturno • Altri a carattere torrentizio

• Basse e sabbiose • Alte e rocciose • Arcipelago Campano

• Mediterraneo • Continentale sui rilievi

• Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano • Parco Nazionale del Vesuvio Siti UNESCO • Centro storico di Napoli • Reggia di Caserta • Pompei • Ercolano • Torre Annunziata • Comuni della costiera amalfitana • Santa Sofia (Benevento) • Paestum • Velia • Certosa di Padula

Settore primario

Settore secondario

Settore terziario

Agricoltura Ortaggi (pomodori, patate, melanzane), grano, agrumi, ulivo, viticoltura, tabacco Allevamento Bovini, bufali, ovini (capre) Pesca (non molto sviluppata) Molluschi e crostacei

Industria • Alimentare (salami, conserve di pomodoro, formaggi, pastifici) • Meccaniche • Siderurgiche • Cantieri Navali • Chimica farmaceutica • Raffinerie di petrolio • Cotonifici Artigianato Ricami, intarsi, camei, porcellane. Lavorazione di coralli, pietra vulcanica e madreperla

Turismo • Siti archeologici (Pompei, Paestum, Ercolano) • Balneare (Capri, Ischia) • Culturale, città d’arte

44


VIAGGIO D’ARTE…

in CAMPANIA

Da dove cominciare il nostro viaggio d’arte in Campania? Ad esempio dalla Reggia di Caserta. La prima cosa che colpisce della Reggia è la sua vastità; essa infatti aveva il compito di rappresentare la grandezza e l’importanza politica dei Borboni, l’antica famiglia di re che la fece edificare. Ha un parco immenso, con due lunghi viali paralleli che portano ai giardini e alla serie di fontane: la fontana dei Delfini, quella di Diana, quella di Venere..., tanto che l’intero complesso, palazzo più parco, costituisce la residenza reale più grande al mondo. Ha 1200 stanze e 1742 finestre, 34 scale e all’interno dell’edificio si aprono quattro vasti cortili interni su cui si affacciano dei fabbricati. Nella Reggia era allestito anche il Presepe Reale, fatto costruire da uno dei re, appassionato di figure del presepe. La struttura era realizzata in sughero con 1200 figure (le più importanti realizzate in terracotta). Ciò che oggi si vede è una parziale ricostruzione del 1988. Visitare Pompei ed Ercolano, città distrutte dall’eruzione del Vesuvio nel 79 d.C., permette di conoscere da vicino com’era strutturata ed edificata una città romana. Ma consente anche di osservare e ammirare l’arte romana. Le pitture degli interni, infatti, ne hanno messo in rilievo alcuni schemi ricorrenti: pareti dipinte imitando le venature del marmo o rappresentando finti elementi architettonici come mensole, cornici, colonne; colori forti e accesi come il rosso. 445 5


PUGLIA I. Capraia I. San Domino I. San Nicola

Isole Tremiti

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• Primo produttore di impianti eolici • Primo produttore di olio d’oliva (5 oli DOP su 9 totali in Italia)

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Siti UNESCO: • Castel del Monte di Andria • Trulli (Alberobello) • Santuario di San Michele

P uglia in breve Pianure

Monti

Colline

Fiumi

Laghi

Coste

Clima

• Tavoliere • Penisola Salentina

• Promontorio del Gargano • Monti della Daunia

Murge

• Fortore • Ofanto

Costieri: • Lesina • Varano

• Basse e sabbiose • Alte e rocciose nel Gargano e nella Penisola Salentina

• Mediterraneo

Settore primario

Settore secondario

Settore terziario

Agricoltura (tra le più rilevanti d’Italia): ulivo, viticoltura, uva da tavola, mandorle, ortaggi, grano duro, fichi, barbabietole da zucchero, legumi, frutta (ciliegie) Allevamento Soprattutto ovini, meno bovini Pesca Crostacei e molluschi

Industria • Raffinerie di petrolio (Bari, Taranto) • Produzione di materie plastiche e fibre sintetiche • Meccanica • Cantieri navali • Impianto siderurgico • Alimentari (lattiero-caseario, pastifici) • Tessile

Turismo • Balneare (Gargano e Salento) • Città storiche e santuari (Altamura, Lecce, Castel del Monte…)

46


VIAGGIO D’ARTE…

in PUGLIA

La Cattedrale di San Nicola a Bari e quella di Trani, che sembra una vela sul mare, sono entrambe in stile romanico.

Un particolare della facciata barocca della Cattedrale a Lecce, ricca di decorazioni.

In Puglia sono rappresentati tutti gli stili artistici principali: il romanico, semplice e austero, il gotico più decorato, il barocco con decorazioni più elaborate e ridondanti. La cattedrale di Ostuni è stata edificata in stile gotico; nella lunetta del portale c’è un pregevole altorilievo che raffigura la Madonna con il Bambino, sormontato da un rosone a 24 raggi, notevole per dimensione e ricchezza di intagli.

La Puglia non è regione di castelli, ma ne ha uno veramente particolare, considerato fra i maggiori esempi di architettura medievale. Si tratta del castello di Castel del Monte fatto erigere dal re tedesco Federico II di Svevia nel XIII secolo. Il castello ha forma ottagonale e presenta stili diversi: dal romanico dei leoni dell’ingresso alla cornice gotica delle torri. 447 7


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• Regione con il più alto numero di occupati in campo agricolo • Regione a economia “verde” • Primo produttore di fragole • Il più alto numero di piccoli comuni (meno di 1000 abitanti)

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• Corso breve e a carattere torrentizio • Sinni, Basento

Coste

Clima

• Basse e sabbiose sullo Ionio • Alte e rocciose sul Tirreno

• Appenninico sui rilievi • Marittimo sulle coste

• Parco Nazionale del Pollino • Priva di grandi città, tradizione rurale • Zona interessante da un punto di vista archeologico, colonie greche (Metaponto) • Zona colonizzata dai Normanni (castello di Melfi) • Matera: capitale europea della cultura 2019 Siti UNESCO: • Sassi di Matera

Settore primario

Settore secondario

Settore terziario

Agricoltura Cereali, barbabietole da zucchero, agrumi, tabacco, ulivo, viticoltura, pomodori, fragole, noci, fichi Allevamento Ovini e caprini

Industria • Alimentare (lavorazione di prodotti locali) • Mineraria (metano, petrolio) • Automobilistica (Melfi) Artigianato • Ceramiche • Utensili in legno

Turismo • Città di Matera • Balneare (Costa di Maratea) • Siti archeologici (Metaponto)

48


VIAGGIO D’ARTE…

in BASILICATA

Matera è una cittadina molto particolare: ha interi quartieri costruiti nella roccia. Fino agli anni ’50 del Novecento la gente ha vissuto nelle grotte, poi è stata trasferita in quartieri più moderni ed è cominciata un’opera di ristrutturazione per rendere vivibili e visitabili i rioni più antichi. Il più antico di questi è Civita, formato da una fitta rete di grotte. A Matera sono tante le chiese rupestri, come quella di Santa Maria di Idris, di cui puoi vedere l’interno scavato nella roccia.

Il suggestivo interno della chiesa di Santa Maria di Idris.

Metaponto fu fondata da coloni greci nel VII secolo a.C. e fu un centro ricco e fiorente. Nell’area archeologica si possono vedere le tavole palatine, le colonne rimaste del tempio dedicato alla dea Hera. Testimonianze storiche importanti sono conservate anche nel Museo Archeologico della città. 449 9


CALABRIA B A S I L I C ATA Praia a Mare

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Isola di Capo Rizzuto

In primo piano • Parco Nazionale della Sila • Parco Nazionale del Pollino • Parco Nazionale dell’Aspromonte

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• Importante porto di Gioia Tauro, maggior scalo per il trasbordo dei container

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• Il Viadotto Italia è il ponte autostradale più alto (259 m); si trova sull’autostrada SalernoReggio Calabria

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• Museo Nazionale di Reggio Calabria: Bronzi di Riace

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Coste

Clima

Costiere

• Appennino Calabro • Cime principali: Pollino, Altopiano della Sila, Aspromonte

Corso breve e a carattere torrentizio

• Basse e sabbiose sullo Ionio • Alte e rocciose sul Tirreno

• Mediterraneo

Settore primario

Settore secondario

Settore terziario

Agricoltura Tabacco, ortaggi, fiori, ulivi, arance, fichi, mandorle, viticoltura; cedro e bergamotto Allevamento Bovini Pesca (non molto sviluppata): Pesce spada

Industria • Meccanica • Impianti per la lavorazione dei minerali di alluminio • Alimentari (tonno in scatola produzione liquirizia), lavorazione del latte Artigianato Tappeti, ceramiche, tessuti, legni intagliati

Turismo • Balneare (Tropea, Capo Rizzuto) • Montano (Parchi nazionali, Sila) • Borghi e aree culturali

50


VIAGGIO D’ARTE…

in CALABRIA I Bronzi di Riace sono i guerrieri più famosi d’Italia. Sono due imponenti e bellissime statue ritrovate nel 1972 nel fondo del Mar Ionio davanti alla costa di Riace. Gli studiosi pensano che risalgano al V secolo a.C. e che siano di provenienza greca. Sono statue alte circa due metri e sono state trovate in un buono stato di conservazione. Gli studi recenti hanno dato un nome a questi eroi: uno di questi potrebbe rappresentare Tideo, figlio del dio Ares, mentre la figura più anziana potrebbe rappresentare un profeta guerriero. Le statue furono realizzate probabilmente ad Atene e poi imbarcate per essere trasportate a Roma.

La Calabria fu terra ricca di colonie greche. Vicino a Crotone sorge un grande Parco archeologico, quello di Capo Colonna. Quest’area era una delle più note aree sacre della Magna Grecia e si estendeva intorno al tempio di Hera Lacinia, un imponente complesso con 48 colonne in stile dorico.

La colonna di Capo Colonna.

551 1


SICILIA

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• Costiere • Piana di Catania

• Peloritani • Nebrodi • Madonie • Iblei • Etna

• Corso breve e a carattere torrentizio • Simeto

Coste

Clima

• Basse e sabbiose sullo Ionio • Alte e frastagliate sul Tirreno • Sabbiose sul Mediterraneo

• Mediterraneo

Primati italiani • Il parlamento siciliano è il più antico • Aree di parco urbano più vaste

Primati europei • Patrimonio storico-artistico tra i più vasti • L’albero più grande e antico: il Castagno dei Cento Cavalli

Settore primario

Settore secondario

Settore terziario

Agricoltura Grano, cereali, agrumi, ulivi, viticoltura, frutta, legumi, ortaggi, mandorli, noccioli, fichi Allevamento Bovini, ovini (secondo posto dopo la Sardegna) Pesca Pesce spada, pesce azzurro, tonno, molluschi, crostacei (Mazara del Vallo, Sciacca)

Industria • Estrazione minerali (salgemma, saline) • Raffinerie di petrolio • Chimiche • Alimentari • Elettroniche • Costruzioni navali Artigianato • Ceramiche di Caltagirone

Turismo • Balneare (Taormina, Cefalù) • Città d’arte e siti archeologici (Agrigento, Siracusa) • Etna

52

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Isole Pelagie

I. di Lampione I. di Lampedusa

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In primo piano •S iti archeologici: resti di templi, teatri greci e numerosi mosaici di epoca romana Siti UNESCO: • Immateriali: Teatro dei Pupi, coltivazione della vite ad alberello di Pantelleria • Materiali: Villa del Casale di Piazza Armerina, Valle dei Templi Agrigentini, Parchi archeologici di Selinunte e Segesta, Arcipelago delle Eolie, Parco dell’Etna, Val di Noto, Siracusa, Palermo


VIAGGIO D’ARTE…

in SICILIA

Vicino a Enna, nella cittadina di Piazza Armerina, si trova la Villa Romana del Casale, risalente alla fine del IV secolo d.C., appartenuta a un alto esponente dell’aristocrazia senatoria. La Villa è una tipica abitazione rurale di epoca imperiale. È particolarmente caratteristica e importante dal punto di vista artistico per i numerosi mosaici che abbelliscono i pavimenti e le pareti. Nei mosaici si distinguono diversi temi: uno dedicato alla mitologia e ai poemi omerici, l’altro alla natura e a scene di vita quotidiana dell’aristocrazia romana. La grandiosità della villa e la presenza di una vasta pavimentazione a mosaico hanno fatto sì che la residenza sia stata inserita nella lista dei siti dell’UNESCO. Il mosaico, conosciuto come le “Fanciulle in bikini” (in alto), è la prima raffigurazione nell’antichità di donne in costume. Qui stanno compiendo esercizi atletici.

A Monreale c’è la Cattedrale di Santa Maria Nuova, Patrimonio dell’Umanità (UNESCO) dal 2015. La cattedrale mostra splendidi mosaici che la ricoprono sulle pareti e sui pavimenti. La decorazione è molto vasta e presenta un repertorio di soggetti numeroso e vario. I mosaici sono in stile bizantino, come quelli di Ravenna, e colpiscono lo spettatore per i colori caldi e intensi e per il fondo oro, simbolo della sacralità.

L’arte dei mosaici è particolarmente presente in Sicilia. Anche nel capoluogo, Palermo, sono presenti nella Cappella Palatina, una Basilica compresa nel complesso del Palazzo dei Normanni. I mosaici che ricoprono la cupola e varie parti della chiesa sono considerati tra i più importanti della regione.

A Monreale è da ammirare è anche il chiostro, circondato da colonne che presentano un’infinita varietà di motivi: alcune sono attorcigliate altre dritte, altre ancora decorate. Anche le basi delle colonne hanno decori particolari: foglie stilizzate, rosette, zampe di leone, teste di animali. 553 3


SARDEGNA

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• Longevità della popolazione • Primo produttore di sughero • Maggior numero di prodotti DOP e IGP (Indicazione Geografica Protetta)

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Siti UNESCO: • Insediamento nuragico di Su Nuraxi

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Corso breve e a carattere torrentizio (sbarramenti di dighe per creare bacini artificiali)

Coste

Isole

Clima

• Basse e sabbiose a ovest e a sud • Alte e rocciose sulla costa est

• Sant’Antioco • San Pietro • Asinara • Maddalena

Mediterraneo

Settore primario

Settore secondario

Settore terziario

Agricoltura Ulivi, viticoltura, frumento, orzo, ortaggi, barbabietole, arance, querce da sughero, mandorli Allevamento Ovini Pesca Tonni, aragoste, anguille, cefali, coralli

Industria • Complessi petrolchimici (Porto Torres, Sassari, Cagliari) • Energia elettrica • Tessile • Alimentare (formaggi) Artigianato Ceramiche, tessuti, tappeti, cesti e panieri

Turismo • Balneare (Porto Torres, Costa Smeralda, Alghero, Orosei, Villasimius...) • Paesaggistico, naturalistico • Storico-culturale

54


VIAGGIO D’ARTE…

in SARDEGNA Murales a Tinnura.

La Sardegna mostra al viaggiatore un’arte davvero particolare e moderna: quella dei murales, creazioni pittoriche eseguite soprattutto sui muri delle case. Ce ne sono davvero di bellissimi e suggestivi in molti paesi della regione. A Tinnura, ad esempio, i murales che decorano le case della cittadina ne raccontano tradizioni, vita quotidiana, abbigliamento caratteristico. Altri, bellissimi, sono i murales di Orgosolo (150 a partire dal 1975) e quelli di Sperate (con 300 opere).

Murales a Fonni.

Caratteristico della Sardegna è il nuraghe, fortificazione in pietra costruito dagli antichi Sardi. Quello che vedi nell’immagine è il nuraghe del complesso nuragico di Santa Sabina, che convive insieme alla chiesa omonima di epoca bizantina. 555 5


IL SOSTEGNO DEL CORPO Il sistema scheletrico è l’insieme di tutte le ossa del corpo umano e ha la funzione di sostenerlo e di proteggerne gli organi interni.

CURIOSITÀ

cranio mandibola mascella clavicola scapola

LA TESTA DI UN NEONATO Nel neonato le ossa della testa non sono perfettamente saldate, perciò toccandogliela delicatamente si può sentire la “fontanella”, ovvero il punto in cui esse non sono ancora completamente unite.

sterno

PIÙ LUNGO, PIÙ CORTO L’osso più lungo dello scheletro è il femore che unisce anca e ginocchio. Ma non è solo costole il più lungo, è anche il più pesante e robusto. colonna Le tre ossa più piccole, vertebrale invece, si trovano nell’orecchio. La staffa detiene dischi il record: misura solo vertebrali 5 millimetri.

omero radio

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metacarpo femore falangi

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falangi

56

calcagno

LA SALUTE DELLE OSSA Il calcio e la vitamina D sono importantissime per la salute delle ossa. Se non si assumono a sufficienza si rischia che le ossa si deformino.


CURIOSITÀ

IL CORPO IN MOVIMENTO

PIÙ GRANDE, PIÙ PICCOLO Il muscolo più grande è il grande gluteo, quello più piccolo è lo stapedio, all’interno dell’orecchio, che è lungo solo qualche millimetro. Il muscolo più mobile è la lingua.

Il sistema muscolare è costituito dall’insieme dei muscoli che, collegati alle ossa, permettono all’uomo di muoversi.

IL PIÙ FORTE Il muscolo più forte si chiama massetere ed è situato nella mandibola. Prova a stringere i denti: puoi individuarlo con facilità. Il suo compito è quello di aprire e chiudere la bocca per permetterci di masticare gli alimenti. Il massetere può esercitare una pressione fino a 90 chilogrammi.

frontale

orbicolare dell’occhio orbicolare della bocca sternocleidomastoideo deltoide

IL TALLONE D’ACHILLE Il tallone d’Achille è un tendine che collega il muscolo del polpaccio al tallone. Si può rompere con una certa facilità, soprattutto se si corre prima del necessario riscaldamento. Si chiama così per via di Achille, il mitico eroe greco. Achille, da neonato, era stato immerso nel fiume Stige dalla madre Teti per renderlo invincibile. I poteri del fiume magico lo protessero in tutte le parti del corpo, tranne nel tallone, il punto da cui la madre lo aveva sorretto. Achille morì, durante la guerra di Troia, solo quando fu colpito da una freccia al tallone!

grande pettorale bicipite tricipite brachioradiale retto dell’addome tendine flessore della mano tendini estensori della mano

ATTIVITÀ PER TUTTI I MUSCOLI Le attività sportive sviluppano muscoli diversi. Il tennis irrobustisce i muscoli delle braccia. La danza rafforza soprattutto i muscoli delle gambe e dei piedi. Volteggiando su anelli e sbarre, i ginnasti irrobustiscono i muscoli delle spalle, oltre a quelli dei pettorali e delle braccia. I nuotatori traggono forza nelle bracciate utilizzando l’ossigeno fornito da cuore e polmoni. I pattinatori sviluppano il grande gluteo e i muscoli delle gambe. E il canto sviluppa il diaframma.

adduttore lungo retto femorale vasto laterale vasto mediano sartorio

tendine del quadricipite tendini estensori delle dita

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tibiale anteriore peroneo lungo

tendine lungo estensore dell’alluce

57


CURIOSITÀ

IL CIRCUITO DELLA VITA L’apparato circolatorio, per mezzo del sangue, rifornisce tutte le cellule del nostro corpo di ossigeno e sostanze nutritive e le libera dalle scorie.

arteria carotide arteria succlavia vena succlavia vena cava superiore

vena giugulare atrio

vasi sanguigni dei polmoni

vena cava inferiore vena omerale aorta

vena iliaca vena safena

arteria femorale

vena femorale

58

NEL CUORE DI UN BAMBINO In un bambino il cuore batte circa 80, 100 volte al minuto: più di 120 mila volte al giorno! PICCOLISSIMI! I capillari sono i vasi sanguigni più piccoli. Sono così stretti che i globuli rossi, le cellule più piccole del nostro corpo, devono passare uno alla volta.

ventricolo

arteria omerale

IL SISTEMA CIRCOLATORIO Prima del XVII secolo non si sapeva esattamente come funzionasse il sistema circolatorio. Alcuni studiosi del passato pensavano che i vasi sanguigni trasportassero aria, altri che il sangue fluisse e rifluisse come la marea. Fu William Harvey, un medico inglese, a dimostrare, premendo sulle vene, che il sangue fluisce in un’unica direzione verso il cuore, non tornando indietro.

PERCHÉ IL SANGUE È ROSSO... Il sangue contiene globuli rossi, globuli bianchi e piastrine. I globuli rossi contengono l’emoglobina, un pigmento rosso. Quando l’emoglobina assorbe ossigeno dai polmoni è rosso brillante, quando lo deposita nei tessuti diventa rosso bluastro. Ecco perché le vene sembrano blu. arteria iliaca ...MA PUÒ ESSERE ANCHE BLU Non tutti gli esseri viventi hanno il sangue rosso. L’aragosta, ad esempio, ce l’ha blu. Il suo sangue invece di possedere emoglobina ha l’emocianina, un pigmento bluastro contenente rame.


DAL CERVELLO ALLA PERIFERIA Il sistema nervoso gestisce le informazioni e le funzioni di tutti gli organi del corpo umano. Si distinguono il sistema nervoso centrale (encefalo e midollo spinale) e il sistema nervoso periferico (nervi).

encefalo

nervi periferici delle braccia

nervi intercostali

midollo spinale

CURIOSITÀ EMISFERO DESTRO E SINISTRO Gli emisferi sono uguali e lavorano insieme, ma ciascuno è responsabile di attività diverse. Ad esempio, il lato sinistro controlla il pensiero logico e il linguaggio, mentre quello destro la creatività. LE EMOZIONI Ridiamo per una battuta, piangiamo per un dispiacere o ci arrabbiamo per un torto subito... Queste emozioni e molte altre si formano in un gruppo di strutture chiamato sistema limbico, situato in una parte del cervello vicino all’encefalo. Ciò ha fatto pensare che il sistema limbico mescoli ragione ed emozione. Il sistema stabilisce il comportamento adeguato in relazione a un sentimento particolare: il pianto quando siamo tristi, la risata quando siamo felici. L’INDAFFARATO IPOTALAMO L’ipotalamo si trova nelle profondità del cervello. È un organo dalle dimensioni di una ciliegia, al quale è affidato un compito importante: controllare le funzioni fisiche ed emotive autonome del corpo. L’ipotalamo, dunque, mantiene la temperatura corporea intorno ai 37 gradi; regola il senso di fame e di sete e lo stato di veglia e di sonno. Aiuta l’ipofisi nel processo di crescita; è responsabile di alcune emozioni forti (paura, rabbia, felicità...) che possiamo provare.

nervi periferici della gamba

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I CINQUE SENSI L’ORECCHIO è l’organo che si occupa della percezione dei suoni. La sua parte più esterna è il padiglione auricolare 1 , che raccoglie i suoni e, attraverso il condotto uditivo 2 , li invia al timpano 3 , una specie di tamburo che, vibrando, stimola tre ossicini interni, detti martello 4 , incudine 5 e staffa 6 . Quest’ultima è in contatto con la parte più interna dell’orecchio, formata dalla coclea 7 , che trasforma i suoni in impulsi nervosi, e dal labirinto 8 , responsabile del nostro equilibrio. L’udito è il primo dei cinque sensi che si sviluppa nel feto.

1 La LINGUA è l’organo principale del gusto. Grazie alle papille gustative 1 , protuberanze disseminate su tutta la sua superficie, siamo in grado di distinguere i sapori fondamentali: dolce, amaro, acido e salato. Gli ultimi studi hanno individuato un quinto sapore, l’umami, termine giapponese che corrisponde a “saporito”.

8 4 5

1

2

7 3

6

Il NASO è l’organo dell’olfatto, che ci permette di percepire gli odori grazie ai recettori presenti nella mucosa, situata all’interno delle due fosse nasali 1 . L’olfatto è legato al gusto: entrambi sono in grado di rilevare la presenza di sostanze nell’aria (olfatto) e nel cibo o nelle bevande (gusto), contribuendo insieme alla percezione dei sapori.

1 1

2

La PELLE è l’organo di senso del tatto. È formata da una parte superficiale, detta epidermide 1 , che protegge il corpo dagli agenti esterni, e da una parte interna, il derma 2 , dove sono situati i recettori. Essi si concentrano soprattutto in determinate parti del corpo, che ci appaiono quindi più sensibili (come le labbra, dove avvertiamo in modo più distinto la sensazione di caldo, di freddo, di dolore...).

60

5

4

3 2 1

6

L’OCCHIO è l’organo della vista, che ci permette di percepire i colori e le forme. È formato da una parte bianca, la sclerotica 1 , all’interno della quale si trova l’iride 2 , che regola l’apertura della pupilla 3 . È proprio la pupilla che cattura la luce e la fa passare attraverso il cristallino 4 , una lente che proietta l’immagine sulla retina 5 . Qui le immagini arrivano piccole e capovolte: è il cervello a rielaborarle. La parte anteriore dell’occhio si chiama cornea 6 , e ricopre la pupilla e l’iride.


RESPIRARE L’apparato respiratorio rifornisce le cellule di ossigeno e permette di espellere l’anidride carbonica.

cavità nasali

laringe

faringe trachea

bronchi

bronchioli

polmone

CURIOSITÀ LO STARNUTO Lo starnuto è un riflesso che si ha quando un corpo estraneo irrita la mucosa nasale. I muscoli coinvolti nella respirazione si contraggono involontariamente, soffiando l’aria dal naso e dalla bocca, improvvisamente e violentemente. In questo modo il passaggio nasale viene liberato. Il record dello starnuto è detenuto da una donna inglese che ha starnutito per 977 giorni! È stato calcolato che il primo anno abbia starnutito un milione di volte!

LA VOCE Quando respiriamo, l’aria passa lungo la trachea attraversando la laringe, su i cui lati si trovano le corde vocali, costituite da una sostanza spessa come la pelle. Quando si contraggono i muscoli del collo, le corde vocali si chiudono creando uno stretto passaggio. L’aria che passa attraverso questo passaggio fa vibrare le corde emettendo un suono: la voce.

PERCHÉ SBADIGLIAMO Quando si è stanchi o annoiati la respirazione rallenta e diventa superficiale causando un aumento di anidride carbonica e una diminuzione dell’ossigeno nel sangue. Per reazione l’organismo ricorre a un respiro profondo, chiamato sbadiglio, che permette di assorbire velocemente un’abbondante quantità di ossigeno, liberandosi nel contempo dell’anidride carbonica in eccesso.

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DIGERIRE, ESPELLERE L’apparato digerente trasforma il cibo che ingeriamo in sostanze nutritive utili al nostro corpo per svolgere le sue funzioni. L’apparato escretore elimina dal corpo parte delle sostanze di rifiuto tramite l’urina. Oltre agli organi che lo costituiscono, puoi osservare la sua posizione rispetto alle ossa che lo contengono.

bocca faringe esofago

ghiandole salivari

aorta

stomaco

fegato cistifellea intestino crasso appendice

uretere pancreas

retto ano

rene

vena cava inferiore

vescica uretra

intestino tenue

CURIOSITÀ QUANDO SI INGHIOTTE In media una persona deglutisce 3000 volte al giorno. Per permetterci di inghiottire, la lingua sospinge gli alimenti o le bevande verso il fondo della bocca. Mentre si inghiotte, il naso e la trachea si chiudono automaticamente per impedire agli alimenti di entrare nel naso e nei polmoni.

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IL RIVESTIMENTO DELLO STOMACO Il rivestimento dello stomaco è disposto in pieghe che si espandono e si contraggono quando l’organo si riempie e si vuota. Queste pieghe contengono le ghiandole che producono i succhi gastrici necessari per decomporre gli alimenti. Lo stomaco è ricoperto da un muco spesso e vischioso per impedire che i succhi gastrici lo digeriscano insieme al bolo alimentare.

I RENI I reni sono affollati di vasi sanguigni con cui filtrano tutto il sangue dell’organismo 360 volte al giorno. Ogni minuto nei reni passa più di un litro di sangue. L’ANALISI DELLE URINE Anche nell’antichità si sapeva che l’urina forniva informazioni importanti su ciò che accadeva all’interno dell’organismo. I medici ne osservavano il colore, la consistenza e l’odore per cercare di diagnosticare le malattie. Oggi l’analisi delle urine viene effettuata in laboratori e serve a diagnosticare varie condizioni, dal funzionamento dei reni alle infezioni e alla gravidanza.


MASCHI E FEMMINE L’apparato riproduttore svolge l’importante funzione di dare vita a un nuovo essere umano: quando uno spermatozoo, il seme maschile, si unisce con un ovulo femminile (fecondazione) si forma una cellula, lo zigote, che si divide poi in tante cellule, formando l’embrione. Una volta che si sono sviluppati tutti gli organi del futuro bambino, l’embrione viene chiamato feto, il quale cresce all’interno dell’utero, fino al momento della nascita.

L’apparato genitale femminile è interno.

L’apparato genitale maschile è esterno.

tuba ovaia vagina

pene

testicolo

utero

CURIOSITÀ NOVE MESI PER CRESCERE La gravidanza dura nove mesi e viene suddivisa in tre trimestri. Nel primo trimestre l’uovo fecondato si impianta nell’utero. Poi le cellule si trasormano in embrione. Al termine del primo trimestre l’embrione è diventato un feto: cominciano a delinearsi i contorni del viso e braccia e gambe sono riconoscibili. Nel secondo trimestre iniziano a crescere capelli, ciglia e sopracciglia ed è possibile sentire il battito cardiaco. Cominciano i primi movimenti. Nel terzo trimestre il futuro neonato comincia a crescere velocemente. A momenti di sonno, il feto alterna momenti di veglia in cui si succhia il dito.

IL NUTRIMENTO Il feto si nutre attraverso la placenta e, sempre attraverso di essa, sono espulse le sostanze di scarto. Nell’utero il feto galleggia nel liquido amniotico, che lo protegge dai colpi, e riceve l’ossigeno attraverso il cordone ombelicale, che lo collega alla placenta. Solo dopo la nascita il bambino utilizza i polmoni.

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IL SISTEMA TERRA-LUNA La Luna è uno dei più grandi satelliti del Sistema Solare. Poiché è relativamente vicina alla Terra (384 000 chilometri di distanza), i due corpi celesti esercitano l’uno sull’altro un’attrazione gravitazionale che li fa interagire come fossero un sistema unico. Inoltre, i movimenti della Luna e quello che essa compie assieme alla Terra intorno al Sole sono all’origine di due importanti fenomeni: le fasi lunari e le eclissi.

Le fasi lunari Dal momento che i moti lunari di rotazione e di rivoluzione durano entrambi circa 29 giorni (mese lunare), la Luna mostra alla Terra sempre lo stesso emisfero. Nel corso del mese lunare, tuttavia, la porzione illuminata di quell’emisfero cambia di continuo, a causa delle diverse posizioni o fasi assunte dalla Luna rispetto alla Terra e al Sole. Le fasi principali sono quattro.

Primo quarto: la Luna mostra sul lato destro la parte rivolta verso il Sole, che appare come un semicerchio illuminato.

Luna piena (o plenilunio): la Terra si trova tra il Sole e la Luna e noi possiamo vedere il nostro satellite perché la faccia rivolta verso di noi è illuminata.

Luna nuova (o novilunio): la Luna si trova tra la Terra e il Sole e noi non possiamo vedere il nostro satellite perché la faccia rivolta verso di noi non è illuminata.

Ultimo quarto: a metà, come nel primo quarto, ma si trova sul lato sinistro.

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Le eclissi

Q

Nei loro movimenti nello spazio, può accadere che la Terra e la Luna si trovino allineate con il Sole, dando origine al fenomeno delle eclissi, che possono essere di Sole o di Luna.

U

LO EL

CHE VEDIA

M

O

E

O LL

CHE V ED IA

M

O

L’eclissi di Luna si verifica invece quando è la Terra a collocarsi tra il Sole e la Luna. Si tratta di un fenomeno più frequente e più lungo rispetto all’eclissi di Sole, poiché l’ombra della Terra è più grande rispetto a quella della Luna.

QU

L’eclissi di Sole si verifica quando la Luna si colloca tra il Sole e la Terra e i tre corpi sono perfettamente allineati. La Luna proietta così la sua ombra su una piccola regione della Terra e per un breve periodo (da 2 a 7 minuti) il Sole sembra oscurarsi.

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I NUMERI AL TEMPO DEI GRECI E DEI ROMANI U na matematica un po’ scomoda I Greci si distinsero per le loro invenzioni matematiche, specialmente in geometria, tramandandoci teorie che sono ancora oggi studiate nelle scuole. In compenso, però, furono meno talentuosi in matematica. Il loro sistema di numerazione, infatti, era piuttosto “scomodo”. Essi formavano i loro numeri in modo additivo e moltiplicativo contemporaneamente. Ad esempio, per scrivere 50 mettevano il segno che significava 10 dentro il segno 5 e per scrivere 12000 affiancavano i segni 10/100 e 12/100.

I

Romani, poco calcolatori

Anche i Romani disponevano di un sistema di calcolo poco pratico. Il loro sistema era additivo o sottrattivo. Per scrivere 2372, ad esempio, avevano bisogno di almeno 10 simboli. Di conseguenza usavano questi simboli per scrivere cifre (date, prezzi...) e non per i calcoli.

L’ abaco Per i calcoli i Romani facevano ricorso agli abachi. L’abaco è il progenitore del pallottoliere. La parola deriva dall’arabo abq che significa “polvere, sabbia”, infatti gli abachi più antichi erano tavoli ricoperti da uno strato sottile di sabbia, sui quali si eseguivano i calcoli con uno stilo. In Occidente è stato importato verso l’anno Mille ed è rimasto in uso fino al 1500 circa. I Romani lo utilizzarono nei loro calcoli. I calculi stavano a significare i “sassolini” che erano posti in tavolette con apposite scanalature, l’abaco, appunto. Si trattava di tavolette con 8 scanalature corte e parallele e 8 lunghe. In ciascuna di esse erano sistemate delle palline mobili. Ciascuna scanalatura indicava le unità, le decine, le centinaia... da destra verso sinistra.

1 2 3 4 5 6 7 8 9 Migliaia

10 20 30 40 50 60 70 80 90 Centinaia

1000 = M 100 = C 2000 = MM 200 = CC 3000 = MMM 300 = CCC 400 = CD 500 = D 600 = DC 700 = DCC 800 = DCCC 900 = CM

100 200 500 900 1000 5000 7000 10000 50000

10 = X 20 = XX 30 = XXX 40 = XL 50 = L 60 = LX 70 = LXX 80 = LXXX 90 = XC

Unità

1=I 2 = II 3 = III 4 = IV 5=V 6 = VI 7 = VII 8 = VIII 9 = IX

Possiamo vedere i numeri romani in diversi luoghi: negli orologi antichi di palazzi, in qualche statua... ma anche in alcuni orologi moderni.

Abaco romano.

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Decine


I NUMERI DELLE STRADE ROMANE Gli antichi Romani utilizzavano come unità di misura di lunghezza il piede, con i suoi multipli e sottomultipli. Osserva nella tabella le lunghezze usate a Roma.

Unità romana

Latino

Sistema decimale

dito

digitus

1,85 cm

oncia

uncia

2,47 cm

palmo

palmus

7,41 cm

piede

pes

29,65 cm

cubito (gomito)

cubitus

44,47 cm

passo semplice

gradus

0,74 m

passo doppio

passus

1,48 m

pertica

pertica

2,96 m

atto

actus

35,52 m

stadio

stadium

185 m

miglio

miliarium

1,48 km

lega

leuga

2,22 km

Sulle strade romane erano posti, all’inizio di ciascun miglio, le pietre miliari, che segnalavano la distanza da Roma. Le pietre miliari erano fondamentali per il viaggiatore. Erano dei cippi di pietra cilindrici posti, come dice il nome, a “mille passi” di distanza uno dall’altro, cioè un miglio romano (1478,5 metri). Una falcata di circa un metro e mezzo può sembrare tanto per chi cammina, ma per “passo” si intendeva il momento in cui lo stesso piede toccava il suolo per la seconda volta, completando il ciclo della camminata. Le pietre miliari possono essere considerate le antenate dei moderni segnali stradali.

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CHE ORE SONO? L a meridiana Nell’antica Roma non era possibile conoscere l’ora esatta. I Romani disponevano di sistemi poco precisi per calcolare le ore. Il sistema più diffuso era quello delle meridiane. Ne esistevano di molti tipi e di tutte le dimensioni. La più grande meridiana era stata voluta da Augusto e posta al Campo Marzio. Aveva le dimensioni di una grande piazza (60 metri x 160 metri) e l’asta che proiettava l’ombra (lo gnomone) era costituita da un obelisco portato dall’Egitto. Questo obelisco esiste ancora oggi e si trova davanti a Montecitorio, il palazzo del Parlamento italiano. Duemila anni fa questo obelisco-asta proiettava la sua ombra sulla piazza: delle linee graduate di bronzo permettevano di capire l’ora e la data. Ancora oggi sui palazzi o edifici pubblici si trovano molte meridiane più semplici e comuni.

G li orologi ad acqua

Obelisco.

Una meridiana su una cattedrale in Umbria.

All’epoca dell’imperatore Traiano erano molto diffusi nelle case degli aristocratici gli orologi ad acqua. Erano costituiti da vasi di vetro dentro i quali cadevano delle gocce d’acqua da un contenitore soprastante. Rispetto alle meridiane questi orologi avevano un grande vantaggio: indicavano, con il salire del livello dell’acqua, l’ora del giorno, quella della notte e le ore anche nelle giornate nuvolose.

M a quante ore ha la giornata?

Una meridiana su una casa di Bolzano.

I Romani contavano dodici ore diurne e dodici notturne. Si cominciava all’alba con l’hora prima, e si procedeva con l’hora secunda, l’hora tertia... fino al tramonto, quando c’era l’hora duodecima. Da quel momento si proseguiva di notte con altre dodici ore, fino all’alba, quando poi il ciclo riprendeva. Le ore notturne erano chiamate vigiliae (veglie), letteralmente “turni di guardia”, così ogni notte era suddivisa in quattro veglie di tre ore ciascuna Ma le ore non erano identiche alle nostre. Prima di tutto perché non si parlava di minuti e secondi (in mancanza di orologi precisi) e poi perché le ore non erano proprio uguali in quanto dipendono dalla stagione. Le ore estive, infatti, duravano più delle ore invernali. Il punto di riferimento centrale dei Romani era il mezzogiorno, quando il sole è nel punto più alto del cielo. In quel momento la giornata è alla sua metà: sono trascorse sei ore dall’alba e ne mancano sei al tramonto. Alberto Angela, Una giornata nell’antica Roma rid. ed adatt., Mondadori

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CENTURION AND MATTER GLADIATOR EQUIPMENT

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• Ascolta e collega, numerando. 1 2 3 4 5 6 7

helmet crest helmet cloak scarf woolen tunic body armour arm protection

8 9 10 11 12 13

shield dagger groin protection sword leg protection leather sandals

1 2 3 4 5

helmet shoulder protection arm protection padded cloth shield

6 7 8 9 10

shorts leg protection leather strapping spear leather sandals

GLADIATOR

CENTURION

• Osserva l’immagine e segna con una X. 1 The centurion is wearing a blue scarf. TF 2 He’s wearing a blue cloak. TF 3 He’s got two swords. TF 4 He’s got a shield. TF 5 He’s a wearing a skirt. TF 6 He’s wearing a helmet. TF 7 He’s got hand protection. TF 8 He isn’t wearing shoes. TF 9 He’s wearing leg protection. TF 10 He’s got a dagger. TF

• Rispondi segnando con una X. centurion gladiator both • Who is wearing a helmet with a crest? • Who is wearing leather sandals? • Who has got padded clothes? • Who has got shoulder protection? • Who has got body armour?

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NATIONAL PARKS IN ITALY

• Ascolta e scegli la parola giusta.

• Ascolta e completa scrivendo i numeri dati al posto giusto.

40 • 24 • 2 • 300 • 60 In Italy there are ........ national parks and many regional reserves. A famous national park in Italy is the Parco Nazionale dell’Abruzzo. The park preserves nature in three regions: Abruzzo, Lazio and Molise. The park has got ........ species of mammals, ........ varieties of birds, ........ types of reptiles, fish, amphibious species and many kinds of insects. In the park you can see the wonderful Golden Eagle and ........ species in danger of extinction: the Marsican brown bear and the Italian wolf. M A R C H E

Martinsicuro

to

n Tro

O

M

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de ti

I

d’I t

2914

alia

Silvi Marina Montesilvano

Penne

Loreto Aprutino

L’AQUILA

p

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Conca dell’Aquila

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Pe

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The Golden Eagle’s scientific name is Aquila chrysaetos. It is a very small / large dark brown bird. The wings / legs can be from 66 to 102cm long. Adults are dark grey / brown with a golden colour on the back and grey on the tail / head. It usually hunts during the night / day. It eats about 250g of food each day. It can live about 13 / 30 years. The Golden Eagle isn’t a threatened species.

Pescara Francavilla al Mare

Chieti

Lanciano

Ortona

Fossacesia

ro n M. Sirente 2349 Massiccio Vasto ng Sa o Forca La Maiella 2795 Celano Caruso Conca 1120 di Sulmona Atessa San Salvo della Maiella A Mo b Sulmona n t i Avezzanoa Conca del r S im r Fucino u bru Monti d s in i z ei Fr Lago di i z c a Scanno 1412 enta e ni s ov e et Lago di L Barrea 891 onti dell M A Bocca di Forlì aM eta M. Petroso Z 2247 I S O I L M O

Monte Velino 2487

Tr ig

M

no

Z

Vomano

Corno Grande

M a r e

Giulianova A d r i a t i c o Roseto degli Abruzzi

Teramo

Gr a n Sas s o

Pizzoli

Tortoreto

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n 2458

p

A

Lag

M. Gorzano

Lago di Campotosto

A

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Va

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km 0

20

40

• Ascolta e sottolinea le parole che non conosci. The Italian wolf’s scientific name is Canis lupus italicus. It weighs about of 30kg. It is about 130cm long and 60cm tall. The fur is generally grey-red. It lives in groups of 2-7 individuals. The Italian wolf usually hunts during the night. It eats medium and small animals, but also domestic animals and plants. It is a vulnerable species and it is strictly protected.

70

• Ascolta e leggi. The Marsican brown bear’s scientific name is Ursus arctos marsicanus. It can weigh about 200kg and when it stands up it can be 2m tall. The bear is a solitary animal and often only appears at night. During the winter, it digs a hole in the ground or hibernates in a cavity in a rock. It eats roots, tubers, fruits and berries and sometimes it eats small animals. It is a critically endangered species.


THE HUMAN BODY

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• Completa scrivendo le parole date al posto giusto. Poi ascolta e controlla.

B ————

— — — —T

• heart • brain • kidney • bladder • small intestine • liver • large intestine • trachea • lung • stomach

—R————— ——N—

———E—

—T — — — — —

— — — — —Y

————E

——————R

—M———

—————————

—————————

• Leggi e collega, numerando. Poi ascolta e controlla. Skeletal System

Muscular System

Respiratory System

1

2

Circulatory System

Reproductive System

3

4

Digestive System

Nervous System

5

6

7

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THE SOLAR SYSTEM

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• Completa scrivendo le parole date al posto giusto. Poi ascolta e controlla. • Neptune • Uranus • Jupiter • asteroid belt • Pluto

• Mercury • Mars • Venus • The Sun • Saturn

Our galaxy is called the .................................. and it consists of millions of stars. .................................. is the star at the centre of our Solar System.

• Milky Way • Earth • dwarf planets

.................................. is called a terrestrial planet, because it is made of rocks and hard substances.

.................................. is a terrestrial planet. It is often called Earth’s sister planet.

.................................. is our planet. It is a terrestrial planet and it has got 1 moon.

.................................. is a terrestrial planet it has got 2 moons. It is often called the Red Planet.

The huge .................................. between Mars and Jupiter consists of millions of asteroids.

.................................. is the gas giant. It has got about 67 moons.

.................................. is a gas planet. It has got nine rings. They are made of ice and dust. Saturn has got 62 moons.

.................................. is a gas planet. It has got 27 moons.

.................................. is a gas planet. It is often called Uranus’s twin brother. It has got 17 moons.

72

Our Solar System has got 5 .................................. . They are .................................., Ceres, Haumea, Makemake and Eris.



Nuovi

i d r a u g r @ T

CODING DELLA DIDATTICA

METODO TESSITORE

Atl@nte

ambito ANTROPOLOGICO

ISBN per l’adozione: 978-88-468-4190-2

• Sussidiario Storia con Quaderno operativo 5: 120 + 72 pagine • Sussidiario Geografia con Quaderno operativo 5: 96 + 72 pagine • Quaderno delle Verifiche Storia-Geografia 5: 48 pagine • Mappe mentali (ambito antropologico e scientifico) 5: 72 pagine • Atlante multidisciplinare (ambito antropologico e scientifico) 5: 72 pagine • Educazione Civica 4-5: 96 pagine

ambito SCIENTIFICO

ISBN per l’adozione: 978-88-468-4191-9

• Sussidiario Scienze e Tecnologia con Quaderno operativo 5: 96 + 72 pagine • Sussidiario Matematica con Quaderno operativo 5: 144 + 96 pagine • Quaderno delle Verifiche Matematica-Scienze-Tecnologia 5: 48 pagine • La Mia Matematica Attiva 4-5: 144 pagine

#altuofianco

Didattica Digitale Integrata

è disponibile anche la versione in TOMO ISBN per l’adozione: 978-88-468-4193-3

DOCENTE comprensivo di guida alla programmazione, facilitati • KperITalunni con BES e DSA e tutto il necessario per il corso. L IBRO DIGITALE (scaricalo scaricalo subito seguendo le istruzioni all’interno della • copertina copertina): volumi sfogliabili, esercizi interattivi, audiolibri, tracce audio,

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libro liquido, attivazione dell’Atlante, percorsi semplificati stampabili.

di STORIA GEOGRAFIA SCIENZE

VILLA SAPERI è un ambiente di apprendimento

interattivo, un parco giochi tematico in cui tutto può essere sperimentato sotto forma di gioco e attività. Realizzato in grafica cartoon, rappresenta un valido strumento per la verifica delle competenze e offre tanti oggetti digitali didattici, esperimenti e mini-giochi di storia, geografia, matematica, scienze, tecnologia. Miss Velonosa, Madame Plum Cake, Erudito De Sapientis, Clara e Tobia accompagneranno bambine e bambini negli ambienti tematici che compongono la villa, in un tour educativo ricco di esperienze, divertimento e conoscenze.

GIOCHIAMO tutti insieme con

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IL GIOCO DELLO SVILUPPO SOSTENIBILE

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