Parole in 3d laboratorio ita 4

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G.E. Mordan

Classe

G.E. Mordan

4

Letture: 240 pagine Laboratorio di italiano: 96 pagine Lessico e scrittura creativa: 72 pagine Riflessione linguistica: 132 pagine Linguaggi espressivi: 156 pagine

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Letture: 264 pagine Laboratorio di italiano: 108 pagine Lessico e scrittura creativa: 72 pagine Riflessione linguistica: 132 pagine

LIBRO DIGITALE con all’interno: volumi sfogliabili con selezione di esercizi interattivi audiolibri libro liquido: versione accessibile dei volumi per alunni con BES e DSA. Funzioni specifiche: scelta del carattere ad alta leggibilità scelta della dimensione del carattere scelta delle impostazioni di interlinea scelta del colore di fondo della pagina t ext to speech (TTS) per la sintesi vocale di tutti i testi e sercizi interattivi disponibili con carattere ad alta leggibilità

e n z o u r p   ne o s n e r p less co  com

.

LABORATORIO DI ITALIANO

Classe

digitali con tenuti

esercizi interattivi extra simulazioni di prove nazionali INVALSI tracce audio percorsi semplificati stampabili per alunni con BES e DSA mappe grammaticali interattive, con attività

Allegato a Parole in 3D Non vendibile separatamente.

cover PAROLE in 3D laboratorio ITA 4.indd 1-3

o i r o t a r o b a l o n a i l a t di I d o .

4 AUDIOLIBRO

LIBRO DIGITALE

LIBRO LIQUIDO

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IL RACCONTO

FANTASTICO UOMO SELVATICO IN FUGA

Quella mattina il giornale dell’edicola strillava a caratteri cubitali: Quando venne il momento di dormire Jacopo si girava tra le coperte senza riuscire a prender sonno: gli pareva di sentir frusciare il fogliame della boscaglia di fronte alla finestra della sua camera. Sentì anche degli scricchiolii strani in giardino e come dei rochi grugniti soffocati. Era appena caduto in un sonno agitato, quando fu svegliato dal rumore della sua finestra che si apriva: ai suoi occhi increduli apparve allora il faccione peloso dell’Abominevole Selvatico. – Non strilla tu! – disse subito il bestione. – Io non fa nulla, io non mangia i bambini. Mangia tutta frutta io… Sono scappato da circo e fatto male gamba per strappare catena. Tu aiuta me: tu disinfetta caviglia e poi fascia. Con acqua ossigenata, prego. Non con alcol che pizzica! Jacopo era stupefatto e forse tremava anche un po’, ma fece tutto quello che l’Abominevole gli aveva chiesto. – Loro mi cercano – disse ancora l’Abominevole quando fu fasciato. – Tu nasconde me qui, prego. Si sdraiò lungo disteso accanto al letto di Jacopo e poi si addormentò profondamente. Jacopo si allungò di nuovo sotto le coperte e si mise a dormire a sua volta. Tutta la stanza profumava gradevolmente di muschio. C. Mariniello, Jacopo e l’Abominevole Selvatico, Piemme

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Il racconto fantastico 0 0Le 0 ss 00 ic0o0 1 Segna con una X il significato esatto delle parole e delle espressioni evidenziate nel testo.

1

caratteri cubitali:

caratteri a forma di cubo

caratteri molto grandi

frusciare:

produrre un rumore leggero

scivolare lentamente

scricchiolii:

denti che battono

rumori secchi e crepitanti

rochi grugniti:

rauchi brontolii

parole urlate

sonno agitato:

sonno turbato da incubi

sonno senza sogni

increduli:

ben aperti

non disposti a credere

abominevole:

mostruoso

senza nome

stupefatto:

annoiato

meravigliato

2 Ora completa utilizzando in modo opportuno le parole e le espressioni evidenziate nel testo. • I l cinghiale, inseguito dai cani, fuggiva emettendo dei ................................................................................. • G uardavo ................................................................................ il giardino imbiancato dalla neve. • C ambiava il tempo e il vecchio mobile era pieno di strani ................................................................................. • S entivo ................................................................................ l’erba alta del prato al passaggio del vento. • I tifosi assistettero ................................................................................ alla vittoria degli avversari. • Aveva mangiato troppo a cena e cadde in un ................................................................................. • P er carnevale preparammo un pupazzo dall’aspetto veramente ................................................................................. • I l manifesto annunciava una vendita straordinaria a ................................................................................ .

3

3 Collega ogni suono o rumore alla parola che lo “imita” (parola onomatopeica).  rumore di sfregamento

crepitio

rumore secco e crepitante

grugnito

verso incomprensibile

fruscio

urlo prolungato

guaito

verso acuto e lamentoso

ululato

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0Co 0m 0p 0 re 00 0 0 0 0 Il racconto fantastico   ns0io

ne

1 Segna con una X il personaggio che rende questa storia un racconto fantastico.

Il bambino, perché non si spaventa alla vista di un essere mostruoso. L’Abominevole Selvatico, perché è un mostro di fantasia, con alcuni aspetti umani. Il padrone del circo, perché si preoccupa per la fuga di una delle attrazioni.

2 Colora il luogo in cui si svolge la vicenda. sotto il tendone di un circo

nel giardino zoologico

nella camera da letto di un bimbo

3 Colora il tempo in cui si svolge la vicenda. mattina, mezzogiorno, pomeriggio

pomeriggio, sera, notte

mattina, sera, notte

4 Ora rispondi segnando con una X. • Da dove è fuggito l’Abominevole Selvatico?

Dalla foresta.

Dal circo.

Dal giardino zoologico.

• Quali caratteristiche ha l’Abominevole Selvatico?

È un feroce carnivoro.

Si nutre solo di frutta.

Si nutre solo di insetti.

5 Sottolinea in giallo la situazione iniziale, in verde lo sviluppo della vicenda, in azzurro la conclusione. • Bambino e creatura mostruosa si addormentano tranquilli nella stessa camera. • Una creatura mostruosa fugge dal circo dove era tenuta prigioniera. • La creatura mostruosa cerca rifugio presso un bambino di nome Jacopo, che supera la paura e lo accoglie nella sua cameretta. 6 Completa inserendo al posto giusto le parole date. protagonista • situazione iniziale • fantastico • reale • fantasia • tempo • conclusione • I l testo che ho letto è un racconto ........................................................, perché i fatti che vi si narrano non sono reali, ma frutto della ........................................................ dell’autore. • Anche nel racconto fantastico posso individuare un ........................................................ e altri personaggi. • I fatti narrati possono avere il loro svolgimento in un luogo ........................................................ e in un ........................................................ definito. • Nel racconto fantastico è possibile distinguere una ......................................................., uno sviluppo della vicenda e una .........................................................

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Il racconto fantastico 0 0P0 0d 0uz 00 00 io0ne ro 1 “Espandi” le frasi rispondendo alle domande, come nell’esempio.

Jacopo lesse: il titolo • che cosa? ............................................................... di un giornale • di che cosa? ............................................................... all’edicola • dove? ...............................................................

L’Abominevole Selvatico era fuggito: • quando? ............................................................... • da dove? ............................................................... • per quale motivo? ...............................................................

Jacopo fu svegliato: • quando? ............................................................... • da che cosa? ............................................................... • di che cosa? ...............................................................

L’Abominevole Selvatico si sdraiò: • come? ............................................................... • dove? ............................................................... • di chi? ...............................................................

2 Collega in modo logico le due parti di frase. Quella mattina il giornale annunciava…

quando fu svegliato da un rumore.

Jacopo si girava tra le coperte…

e gli apparve un faccione peloso.

Si era appena addormentato…

che era fuggito l’Abominevole Selvatico.

La finestra si aprì…

ma si era ferito a una gamba.

L’Abominevole era riuscito a scappare…

perché non riusciva a prendere sonno.

3 Completa ogni frase in due modi diversi, utilizzando le parole-legame date. • L’Abominevole fugge

perché

• Jacopo non dorme

perché

• L’Abominevole si sdraia

e

però

così

...............................................................................................................................................................................

...................................................................................................................................................................................... ...............................................................................................................................................................................

........................................................................................................................................................................................

...............................................................................................................................................................................................

dopo che

.........................................................................................................................................................................

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IL RACCONTO

FANTASTICO

UN DRAGO PER AMICO

Mai dimenticherò quel mattino d’aprile in cui lo vidi per la prima volta. Ero andato con mio fratello nel porcile per vedere i porcellini nati durante la notte. La grande scrofa era distesa sulla paglia e attorno a lei si accalcavano ben dieci porcellini. Tutto solo in un angolo se ne stava un altro animale più piccolo e più gracile, un verde drago dagli occhi cattivi. Mio fratello e io scendevamo ogni giorno nel porcile, per portare qualcosa da mangiare al drago: moccoli di candela, spaghi, tappi e tutte quelle cose che piacciono ai draghi. Mi ricordo che una volta era caduto nel trogolo, dove mangia la scrofa. Come fosse finito là non lo so, ma non dimenticherò mai lo spettacolo del piccolo drago che nuotava su e giù, tranquillo, felice e sicuro di sé. Mio fratello lo ripescò con un bastone e lo mise ad asciugare sulla paglia. Si scrollò di dosso le bucce di patata che schizzarono attorno a lui, rise in modo sommesso e ci fissò con i suoi occhi rossi. A volte ci teneva il muso per tutto il giorno, senza che si sapesse il motivo… Un giorno, al tramonto del sole, il cielo luminoso era pieno di mille colori e una sottile nebbiolina si alzava sui prati. Era una di quelle sere in cui si sente nostalgia di qualcosa, ma non si sa di che cosa. In quel momento venne da me il drago. Mi posò su una guancia una sua zampetta fredda, gli occhi rossi pieni di lacrime. E poi, inaspettatamente, volò via! Si alzò dritto in aria e volò in direzione del sole che stava tramontando. Alla fine scorgemmo solo un piccolo punto nero contro il rosso del sole. E lo sentimmo cantare con una chiara, limpida voce, mentre volava. Credo che fosse felice. Quella sera non lessi nessuna fiaba. Rimasi a piangere sotto le coperte sul nostro drago verde dagli occhi rossi. A. Lindgren, Il drago dagli occhi rossi, Mondadori

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Il racconto fantastico 0 0Le 0 ss 00 ic0o0 1 Segna con una X il significato esatto delle parole e delle espressioni evidenziate nel testo, tenendo conto del contesto. scrofa:

femmina del maiale

femmina di drago

si accalcavano:

si nascondevano

si pigiavano

gracile:

debole, malaticcio

gracchiante

moccoli:

mozziconi, avanzi

fazzolettini

trogolo:

tronco d’albero

vasca per il cibo

sommesso:

singhiozzante

debole, leggero

nostalgia:

malinconia, rimpianto

noia

2 Ora completa utilizzando in modo opportuno le parole e le espressioni evidenziate nel testo. • A bbiamo ancora molta ............................................................ dei luoghi visitati l’anno scorso. • La ............................................................ ha fatto la sua prima uscita nell’aia con i suoi piccoli. • Nei candelieri erano rimasti molti ............................................................ di candela. • L’agnellino era ancora molto ............................................................ e si reggeva appena sulle zampe. • I viaggiatori ............................................................ allo sportello per acquistare il biglietto del treno. • Il contadino versò nel ............................................................ il pastone per i maiali. • Canticchiava in modo ............................................................ il motivetto di una canzone molto conosciuta. 3 Completa lo schema (campo semantico) di alcune delle parole in rapporto di significato con quella data, come nell’esempio. FATTORIA

animali

attrezzi

attività

edifici

prodotti

scrofa ..........................................

roncola ..........................................

allevare ..........................................

porcilaia ..........................................

granoturco ..........................................

..........................................

..........................................

..........................................

..........................................

..........................................

..........................................

..........................................

..........................................

..........................................

..........................................

..........................................

..........................................

..........................................

..........................................

..........................................

..........................................

..........................................

..........................................

..........................................

..........................................

..........................................

..........................................

..........................................

..........................................

..........................................

..........................................

..........................................

..........................................

..........................................

..........................................

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0Co 0m 0p 0 re 00 0 0 0 0 Il racconto fantastico   ns0io

ne

1 Osserva la MAPPA, poi completa la scheda del racconto fantastico che hai letto, come nell’esempio. RACCONTO FANTASTICO STRUTTURA situazione iniziale sviluppo della vicenda conclusione

PERSONAGGI REALI E/O IMMAGINARI

protagonista comprimario personaggi secondari

CARATTERISTICHE

SCOPI

tempo determinato o indeterminato

intrattenere divertire

luogo definito o indefinito

fantasticare

fatti immaginari

meravigliare

STRUTTURA In una stalla nasce un piccolo drago. Il piccolo drago viene allevato da un. bambino e da suo fratello. Il drago, ormai adulto, se ne vola via. PERSONAGGI Il drago. Il bambino che lo alleva. Il fratello del bambino. CARATTERISTICHE Nel porcile. Un mattino d’aprile. Nascita di un drago. SCOPI Si racconta una storia. Il drago nuota nel trogolo. Il drago diventa amico del bambino. Il drago spicca il volo.

Situazione iniziale ..................................................................................................................................... ..................................................................................................................................... .....................................................................................................................................

..................................................................................................................................... ..................................................................................................................................... .....................................................................................................................................

..................................................................................................................................... ..................................................................................................................................... .....................................................................................................................................

..................................................................................................................................... ..................................................................................................................................... ..................................................................................................................................... .....................................................................................................................................

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Il racconto fantastico 0 0P0 0d 0uz 00 00 io0ne ro 1 Sostituisci le parole o le espressioni evidenziate con altre dal significato simile, utilizzando quelle date, come nell’esempio. scorderò • cantuccio • mi ero recato • maialini • quotidianamente • sono gradite • era sdraiata • scorsi • corde • si pigiavano • maligni • nella porcilaia • debole • mozziconi scorderò Mai dimenticherò ............................................................ quel mattino d’aprile in cui lo vidi ............................................................ per la prima volta. Ero andato ............................................................ con mio fratello nel porcile ........................................................... per vedere i porcellini ........................................................... nati durante la notte. La grande scrofa era distesa ............................................................ sulla paglia e attorno a lei si accalcavano ............................................................ ben dieci porcellini. Tutto solo in un angolo ............................................................ se ne stava un altro animale più piccolo e più gracile ......................................................., un verde drago dagli occhi cattivi ............................................................. Mio fratello e io scendevamo ogni giorno ............................................................ nel porcile, per portare qualcosa da mangiare al drago: moccoli ........................................................... di candela, spaghi ..........................................................., tappi e tutte quelle cose che piacciono ................................................................ ai draghi.

2 Ora sostituisci le parole o le espressioni evidenziate con altre dal significato simile. In quel momento venne da me ............................................................ il drago. Mi posò ............................................................ su una guancia una sua zampetta fredda ............................................................, gli occhi rossi ............................................................ pieni di lacrime. E poi, inaspettatamente ............................................................, volò via! Si alzò dritto in aria ........................................... e volò in direzione del sole che stava tramontando ............................................................. Alla fine scorgemmo ............................................................ solo un piccolo punto nero contro il rosso del sole. E lo sentimmo cantare con una chiara, limpida voce, mentre volava ............................................................. Credo che fosse felice ............................................ Quella sera non lessi nessuna fiaba.

3 Adesso “migliora” ogni frase introducendo, al posto del verbo fare, parole più precise.

• • • • • •

Quando devo fare ............................................................ il compito, mi ritiro nella mia cameretta. Con il compasso ho fatto ............................................................ un cerchio perfetto. Il pittore ha fatto ............................................................ un quadro che ritrae un magnifico paesaggio. La sarta mi ha fatto ............................................................ un vestito all’ultima moda. La nonna ha fatto ............................................................ della carne al rosmarino. La maestra ci ha detto di fare ............................................................ un tema sull’inquinamento dell’acqua.

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IL TESTO

INFORMATIVO IL BRADIPO Si crede comunemente che il bradipo sia una scimmia, ma in realtà non è nemmeno un suo lontano parente. Appartiene infatti all’ordine degli Sdentati, come il formichiere e l’armadillo. È molto diffuso nelle foreste del Brasile. Il nome bradipo deriva dal greco bradús, che vuol dire lento, e poús, che vuol dire piede, quindi “piede lento”, molto probabilmente in riferimento alle caratteristiche di movimento di questo particolarissimo animale. I bradipi hanno abitudini solitarie e dormono circa 19 ore al giorno. In natura vivono in media 12 anni.

Biologia A differenza degli altri mammiferi, i bradipi non sono capaci di mantenere la temperatura corporea costante: a causa di questa caratteristica, che li rende simili ai rettili, vivono solamente in ambienti tropicali umidi e a clima mite tutto l’anno. La pelliccia del bradipo ha una particolare caratteristica: è cosparsa da minuscole alghe. Questo a causa dell’elevata umidità dell’ambiente in cui vive e dei suoi movimenti molto lenti.

Famoso per la sua lentezza, il bradipo si muove a una velocità massima di circa 240 metri all’ora.

Alimentazione Il bradipo non beve acqua, ma la assume da frutta e verdura, che sono la base della sua alimentazione. La temperatura ambientale ideale per lui è intorno ai 22° C. Riproduzione La riproduzione avviene solitamente fra i mesi di marzo e aprile. Il periodo di gestazione è di sei mesi circa, conclusi i quali viene alla luce un solo bradipo, di 300-500 grammi circa. Per i sei mesi successivi, il piccolo non si separerà mai dalla madre, rimanendo saldamente aggrappato alla sua pelliccia, ma iniziando a cibarsi autonomamente da tale posizione già nel primo mese di vita. A sei mesi circa dalla nascita, la madre lascia l’albero al piccolo, il quale eredita la sua parte di territorio che, se maschio, non abbandonerà più per il resto della vita.

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Il testo informativo 0 0Le 0 ss 00 ic0o0 1 Segna con una X il significato esatto delle parole e delle espressioni evidenziate nel testo, tenendo conto del contesto. biologia:

raccolta differenziata

scienza della vita

tropicali:

dei tropici, caldissimi

esagerati, enormi

alghe:

chiazze verdi

organismi vegetali acquatici

assume:

prende, ingerisce

raccoglie, acquista

gestazione:

gravidanza

movimento scomposto

autonomamente: con la propria auto

in modo indipendente

Molte parole della nostra lingua sono composte con l’utilizzo di elementi derivati dal greco. tele = da lontano auto = da sé, di se stesso geo = Terra, globo terrestre metro = misura idro = acqua bio = vita, essere vivente mega = grande, esagerato, moltiplicato per 1 000 000

2 Collega ogni termine al suo significato, come nell’esempio. bioagricoltura

combustibile ottenuto dai vegetali

bioarchitettura

differenza tra individui dello stesso ecosistema

biocarburante

narrazione della vita di un personaggio

biocompatibile

che utilizza fertilizzanti e antiparassitari naturali

biodegradabile

materiale organico da cui ricavare energia

biodiversità

insieme degli organismi viventi sulla Terra

biografia

tecniche per la produzione di materiali biologici

biomassa

che può essere decomposto dai microrganismi

biotecnologia

edilizia che utilizza materiali biodegradabili

biosfera

che non ha effetti nocivi sulla vita degli organismi

3 Sul vocabolario, prova a cercare parole formate dagli elementi derivati dal greco indicati nel riquadro di spiegazione.

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0Co 0m 0p 0 re 00 0 0 0 0 Il testo informativo   ns0io

ne

1 Completa segnando con una X. • Il brano che ho letto è un testo informativo, perché:

narra una vicenda realmente accaduta.

ha lo scopo di rappresentare con precisione un ambiente.

ha lo scopo di far conoscere in modo approfondito un argomento.

• Un testo informativo è:

oggettivo, perché fornisce una serie di notizie senza esprimere giudizi.

soggettivo, perché contiene molti elementi che rappresentano il punto di vista di chi scrive.

• Il linguaggio usato è:

molto preciso e sintetico. ricco di aggettivi.

ricco di termini scientifici. schematico.

di tipo colloquiale. pieno di similitudini.

2 Per ogni affermazione, segna V se è vera o F se è falsa. • I bradipi sono “parenti” delle scimmie.

V

F

• Sono molto diffusi nelle foreste brasiliane.

V

F

• Il loro nome significa “piede lento”.

V

F

• Vivono in grandi gruppi.

V

F

• I maschi trascorrono tutta la loro vita sempre sullo stesso albero.

V

F

• Sono animali molto longevi e vivono fino a 50 anni.

V

F

• Possono vivere soltanto in ambienti tropicali caldo-umidi.

V

F

• Come i rettili, non riescono a mantenere la temperatura corporea costante.

V

F

• Sulla loro pelliccia si trovano numerose piccole alghe.

V

F

• Si alimentano soprattutto di insetti e piccoli mammiferi.

V

F

• Le madri danno alla luce i loro piccoli dopo sei mesi di gestazione.

V

F

• I piccoli sono in grado di alimentarsi da soli e lasciano subito la loro madre.

V

F

• Un piccolo bradipo eredita l’albero sul quale viveva la madre.

V

F

• Le madri vanno in cerca di un altro albero su cui vivere.

V

F

3 Completa inserendo al posto giusto le parole date. preciso • schematica • informazioni • enciclopedia • paragrafi • scientifici • argomento • U n testo informativo, come quello che ho letto, tratto da una ............................................................, ha per scopo quello di fornire ............................................................ o spiegazioni utili per comprendere un concetto, conoscere e approfondire un ............................................................. • P uò presentarsi in forma discorsiva o in forma in piccoli ............................................................. • Il linguaggio usato è molto

............................................................,

............................................................

e fa uso di termini

se il testo è articolato

.............................................................

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Il testo informativo 0 0P0 0d 0uz 00 00 io0ne ro 1 Utilizzando i seguenti “appunti” e come modello il testo “Il bradipo”, prova a produrre un testo informativo sul gatto. Nome:

gatto, dal latino cattus; appartiene alla famiglia dei Felidi

Significato del nome:

cattus = “prendere” oppure “vista acuta”

Dove vive:

diffuso in tutto il mondo

Abitudini:

animale domestico; dorme in media 15/18 ore al giorno; attività notturna per la caccia

Biologia:

si adatta a vivere in ogni tipo di clima; il pelo aiuta a mantenere la temperatura corporea costante; grazie alla lingua ruvida, mantiene il suo pelo pulito e sempre ben “pettinato”; nel maschio il pelo può essere solo di due colori, nella femmina anche di tre; ha una grande agilità; vive anche più di 20 anni

Alimentazione:

è un animale carnivoro; se vive in casa si nutre di cibi vari; per il gatto il cioccolato è veleno

Riproduzione:

la gestazione dura circa 10 settimane; i piccoli nascono sordi e ciechi; a 5 settimane la madre li addestra alla caccia; dopo 10/12 settimane la madre li allontana

Il gatto Il nome gatto deriva dal

.................................................................................................................................

.................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................... .................................................................................................................................................................................................... ....................................................................................................................................................................................................

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IL TESTO

INFORMATIVO Cercare foto

La Terra, il terzo pianeta, si trova nella cosiddetta “fascia della vita”, cioè nella zona dove il calore del Sole arriva nella misura giusta per consentire l’esistenza di acqua allo stato liquido, indispensabile per la vita e l’evoluzione di organismi viventi.

anidride carbonica: gas incolore, inodore, insapore, che può trovarsi anche allo stato solido sotto forma di ghiaccio secco. azoto: gas incolore, insapore, inodore, inerte, il più diffuso nell’aria, che non mantiene la combustione e la respirazione.

LA TERRA

La Terra è il terzo pianeta a partire dal Sole e, per quanto ne sappiamo, l’unico a ospitare la vita. Dallo spazio il nostro pianeta si presenta diverso da qualsiasi altro. Dominano i colori blu dell’acqua, che copre i due terzi del pianeta, e il bianco delle formazioni nuvolose. Sui continenti non è visibile alcun cratere, il “marchio di fabbrica” impresso su quasi tutti i pianeti rocciosi satelliti del Sistema Solare. La Terra è infatti estremamente dinamica. I movimenti magmatici del suo interno rimodellano in continuazione la crosta superficiale spostando i continenti come enormi zattere, costruendo e distruggendo i fondali oceanici, creando montagne, ridisegnando continuamente la sua geografia. 200 milioni di anni fa la Terra era riunita in un unico super-continente, Pangea, circondato da un unico super-oceano, Thetys. Le prime tracce di organismi viventi, semplici batteri, sono state trovate in rocce di 3,5 miliardi di anni fa. La vita è quindi apparsa sul nostro pianeta in epoche ancora più remote: intorno a 4 miliardi di anni fa. L’atmosfera terrestre è cambiata del tutto nel corso del tempo. Sulla Terra appena nata l’atmosfera era composta principalmente di anidride carbonica, di azoto e di vapore acqueo. Oltre un miliardo di anni fa i primi organismi fotosintetici, capaci come le piante di trasformare l’anidride carbonica in sostanze nutritive grazie alla luce del Sole, cominciarono a emettere ossigeno come “scoria”. È grazie a questo “inquinamento” atmosferico che la vita si è potuta evolvere verso forme più complesse, che hanno portato fino all’uomo. L. Pinna, Il cosmo, Idealibri

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Il testo informativo 0 0Le 0 ss 00 ic0o0 1 Segna con una X il significato esatto delle parole e delle espressioni evidenziate nel testo, tenendo conto del contesto.

dinamica: magmatici: continenti: batteri: remote: fotosintetici: scoria: evolvere:

in movimento di rocce allo stato fuso enormi contenitori piccoli pesci lontane, antiche in grado di fotografare residuo, scarto rotolare

in grado di produrre elettricità che producono macchie terre emerse molto estese organismi monocellulari prive di movimento che utilizzano la luce corteccia ruvida trasformarsi, progredire

2 Completa utilizzando le parole evidenziate nel testo. • Partecipa a tutte le iniziative: è una persona molto • Noi non conosciamo le vicende

.............................................................

............................................................

• Nel ventre della Terra si muovono dei veri e propri fiumi • G li elementi nutritive.

............................................................

• L a situazione continua ad cosa fare.

di questa persona. ....................................................

delle foglie producono sostanze

............................................................

e non sappiamo più

• Molti ............................................................ sono definiti patogeni, poiché provocano delle infezioni. • Sul nostro pianeta sono emersi cinque

.............................................................

• U na ............................................................ radioattiva rappresenta un grave pericolo per l’ambiente.

3 Collega ogni termine (il prefisso “foto” significa “luce”) al suo significato, come nell’esempio. fotoamatore

duplicazione mediante procedimento fotografico

fotocamera

che trasforma la luce in energia elettrica

fotocellula

immagine ottenuta grazie alla luce

fotocopia

narrazione mediante sequenze fotografiche

fotodegradabile

appassionato di fotografia

fotofobia

cellula sensibile alla luce

fotografia

corpo della macchina fotografica

fotoromanzo

che può essere distrutto dalla luce del Sole

fotovoltaico

avversione alla luce

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0Co 0m 0p 0 re 00 0 0 0 0 Il testo informativo   ns0io

ne

1 Segna con una X solo gli elementi presenti nel testo “La Terra”.

narratore parole in grassetto capoversi mittente didascalie fotografie dati sensoriali illustrazioni

informazioni personaggi descrizioni elenchi istruzioni riquadri data destinatario

2 Per ogni affermazione, segna V se è vera o F se è falsa. • La Terra occupa il quarto posto nel Sistema Solare.

V

F

• Vista dallo spazio appare blu, poiché i due terzi del pianeta sono oceani.

V

F

• La Terra è sempre rimasta uguale a se stessa.

V

F

• Il nostro pianeta è continuamente modificato dai movimenti magmatici.

V

F

• In un tempo molto lontano esisteva solo un unico grande continente: Pangea.

V

F

• La vita apparve sulla Terra circa quattro miliardi di anni fa.

V

F

• Le prime forme di vita furono i pesci.

V

F

• Le prime forme di vita furono dei microrganismi: i batteri.

V

F

• I batteri erano in grado di utilizzare la luce per fabbricare sostanze nutritive.

V

F

• I batteri producevano l’ossigeno che permise l’evolversi della vita.

V

F

3 Completa inserendo al posto giusto le parole date. riunioni • approfondire • informativo • scolastici • spiegazioni • discorsivo • preciso Il testo

............................................................,

detto anche espositivo, usa un linguaggio chiaro, ............................................................ e il più possibile oggettivo. Fornisce informazioni o ............................................................ utili per comprendere, conoscere e ............................................................ un argomento. Può essere organizzato in modo ............................................................ o in modo schematico. Sono testi informativi: • le “voci” di un dizionario o di un’enciclopedia; • una guida turistica; • i manuali

............................................................

di storia, geografia, scienze, informatica…;

• le relazioni di ricerche, esperimenti e visite didattiche; • i verbali di

............................................................,

gare, processi…

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Il testo informativo 0 0P0 0d 0uz 00 00 io0ne ro 1 Utilizzando i seguenti “appunti” e come modello il testo “La Terra ”, prova a produrre un testo informativo sull’effetto serra. Atmosfera:

insieme di gas; protegge la Terra; rende possibile la vita

Struttura:

cinque strati, il primo è la troposfera

Troposfera:

fino a 10 km di altezza

Composizione:

ossigeno, anidride carbonica, ozono, vapore acqueo

Ossigeno:

permette la respirazione degli esseri viventi

Anidride carbonica:

utilizzata dalle piante per la fotosintesi; produce l’effetto serra

Effetto serra:

permette alla Terra di non perdere calore durante la notte

Eccesso di anidride carbonica:

attività umane producono un eccesso di anidride carbonica, la Terra si surriscalda

Effetti:

cambiamenti climatici, siccità, inondazioni

Conseguenze:

danni spesso irreparabili alla natura; danni all’agricoltura

L’effetto serra L’atmosfera è composta da un insieme di gas. Avvolge tutta la Terra e rende possibile la vita. È formata da

......................................................................................................................................................................................................................

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Ver ific are le com pet enz e Il micetto di Dovre 1

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C’era una volta nel Finmark, una parte della Lapponia nell’estremo nord della Norvegia, un uomo che aveva catturato un grosso orso bianco e voleva portarlo al re di Danimarca. Capitò che egli giungesse a Dovre proprio la vigilia di Natale, e che arrivasse a una casa dove abitava un uomo di nome Halvor. A costui l’uomo chiese ospitalità per la notte, per sé e per il suo orso. – Che il Signore mi aiuti! – esclamò Halvor. – Come potrei offrire ospitalità a qualcuno? Ogni vigilia di Natale arrivano qui così tanti troll che io stesso devo andarmene altrove con i miei familiari e non ho più un tetto sulla testa. – Certo che potete darmi ospitalità – insistette l’uomo. – Il mio orso può coricarsi qui, dietro la stufa, e io mi sdraierò sotto il letto. Halvor non aveva niente in contrario, tuttavia preferì andarsene con la sua famiglia, dopo aver fatto preparare la cena per i troll: le tavole furono imbandite con sformati di riso, baccalà, salsicce e tutto quanto si addice a un sontuoso banchetto. Poco dopo arrivarono i troll. Certi erano grandi, altri erano piccoli; certi avevano code lunghe, altri invece non ne avevano affatto. Certuni, infine, avevano enormi nasoni. Tutti mangiarono e bevvero di ottimo umore, finché uno dei giovani notò l’orso sdraiato dietro la stufa. Allora infilzò un pezzo di salsiccia con la forchetta e lo mise sotto il naso dell’orso. – Ehi, micetto, lo vuoi anche tu un pezzo di salsiccia? – gli chiese. L’orso allora balzò in piedi e cominciò a ruggire paurosamente, facendo scappare dalla casa tutti i troll difilato, grandi e piccoli. Passò quasi un anno, e un pomeriggio Halvor si trovava nel bosco a spaccar legna. Di lì a poco sarebbe arrivato il Natale e lui aspettava come al solito l’arrivo dei troll. Quand’ecco che, a un tratto, udì una voce risuonare nel bosco: – Halvor! Halvor! – Sì? – disse Halvor. – Hai ancora quel micione in casa? – Certo! – rispose Halvor. – Adesso ha pure sette cuccioli, che sono ancora più grossi e cattivi di lui. – Allora non verremo mai più da te! – gridò il troll nel bosco. E fu così che, da quel giorno in poi, i troll non tornarono mai più per il cenone natalizio a casa di Halvor, a Dovre. C. Strich, Alla luce della luna; Fiabe e leggende, Edizioni EL

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Ver ific are le com pet enz e 1 Qual è la ragione più probabile per cui l’uomo che aveva catturato l’orso “voleva portarlo al re di Danimarca” (riga 3)?

A. Per liberare la Lapponia da questo pericoloso animale

B. Per farne un animale da compagnia

C. Per ottenere una ricompensa

D. Per essere assunto dal re come cacciatore

2 Che cosa significa “chiese ospitalità” (riga 6)?

A. Chiese il ricovero in ospedale

B. Chiese accoglienza

C. Chiese la carità

D. Chiese del cibo

3 La vicenda si svolge:

A. Il giorno di Natale

C. Tre giorni prima di Natale

B. La vigilia di Natale

D. La mattina di Natale

4 Che cosa vuole intendere Halvor con “non ho più un tetto sulla testa” (righe 9-10)?

A. Non ho più una casa

C. Ho perso il cappello

B. Il tetto sta crollando

D. Il tetto fa acqua

5 Come è il rapporto tra Halvor e i troll?

A. Halvor e i troll sono amici

B. I troll sono perseguitati da Halvor

C. Halvor subisce le prepotenze dei troll

D. Halvor e i troll si rispettano

6 Che cos’è un “sontuoso banchetto” (riga 16)?

A. Un banco molto grande

B. Un tavolo per molte persone

C. Un pranzo all’aperto

D. Un pranzo con cibi prelibati

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Ver ific are le com pet enz e 7 Quali troll non erano presenti al banchetto?

L’anno dopo, dove si trova Halvor? 13

A. Troll grandi e piccoli

A. Nel campo a seminare patate

B. Troll con la coda e senza coda

B. In casa a cucinare

C. Troll con le corna

C. Nella stalla a mungere

D. Troll con enormi nasoni

D. Nel bosco a spaccar legna

8 Quale espressione può sostituire “non ne avevano affatto” (riga 18)?

Che cosa chiede ad Halvor il troll del bosco? 14

A. Se c’è ancora lo strano micione

B. Se la tavola è apparecchiata

C. Se ha avvertito gli altri troll D. Se c’è da mangiare per tutti

A. Ne erano privi

B. Non l’avevano fatto

C. Avevano fatto

D. Ne avevano una più lunga

Perché il troll fa questa domanda ad Halvor? 15

9 Dove si era coricato l’orso?

A. Sotto il letto

B. Vicino al camino

C. Dietro la stufa

D. Sul divano

Che cosa fa uno dei troll? 10

A. Offre una salsiccia all’orso

B. Fa una carezza all’orso

C. Inciampa nell’orso

D. Infilza l’orso con la forchetta

11 Come reagisce l’orso?

A. Per chiamare gli altri troll

B. Per paura dell’orso

C. Per pura curiosità

D. Per intimorire Halvor

Come risponde Halvor? 16

A. Dicendo la verità

B. Dicendo una bugia

C. Minacciando il troll

D. Supplicando il troll

17 Come si conclude il racconto?

A. I troll fanno festa

B. I troll danneggiano la casa

A. Si mette a ballare

C. Halvor invita in casa i troll

B. Accetta l’offerta di cibo

D. Halvor si libera dei troll

C. Ruggisce paurosamente

D. Scappa via

Che cosa significa “difilato” (riga 25)? 12

A. Avvolto in un filo di lana

B. Rapidamente

C. Di nascosto

D. In fila indiana

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