Parole in 3d letture 4

Page 1

4 G.E. Mordan

Classe

G.E. Mordan

4

Letture: 240 pagine Laboratorio di italiano: 96 pagine Lessico e scrittura creativa: 72 pagine Riflessione linguistica: 132 pagine Linguaggi espressivi: 156 pagine

Classe

5

digitali con tenuti LIBRO DIGITALE con all’interno: volumi sfogliabili con selezione di esercizi interattivi audiolibri libro liquido: versione accessibile dei volumi per alunni con BES e DSA. Funzioni specifiche: scelta del carattere ad alta leggibilità scelta della dimensione del carattere scelta delle impostazioni di interlinea scelta del colore di fondo della pagina t ext to speech (TTS) per la sintesi vocale di tutti i testi e sercizi interattivi disponibili con carattere ad alta leggibilità

LETTURE

Letture: 264 pagine Laboratorio di italiano: 108 pagine Lessico e scrittura creativa: 72 pagine Riflessione linguistica: 132 pagine

e r u let t

esercizi interattivi extra simulazioni di prove nazionali INVALSI tracce audio percorsi semplificati stampabili per alunni con BES e DSA mappe grammaticali interattive, con attività

4

ISBN 978-88-468-3773-8 BN

97

3D -8 in 4 7 73 l e re - 3 ro tu 468 Pa Let -888

IS

cover PAROLE in 3D Letture 4.indd 1-3

Questo volume sprovvisto del talloncino a fianco è da considerarsi campione gratuito fuori commercio

PREZZO MINISTERIALE

AUDIOLIBRO

LIBRO DIGITALE

LIBRO LIQUIDO

08/01/18 17:04


G.E. Mordan

e r u let t

4 AUDIOLIBRO

Parole in 3D 4_LETTURE_01-05.indd 1

LIBRO DIGITALE

LIBRO LIQUIDO

08/01/18 16:43


I N D ICE 6 SAPER LEGGERE 8 La lettura a mente 10 La lettura a voce alta 14 La lettura approfondita

16 QUESTIONI DI TESTO

18 I TESTI NARRATIVI 20 IL TESTO REALISTICO Ore sette e trenta 22 Una vacanza in campagna 24 Così ci divertivamo in estate 25 Il gioco della torcia 26 Da un giorno all’altro 28 Ammutinamento sulla zattera 29 Balaban... il tornado! 30 Un cucciolo di stambecco

32 LABORATORIO IL TESTO REALISTICO 34 DIMENSIONE SOCIALE Nessun uomo è un’isola

36 SAPER ASCOLTARE La principessa prigioniera

Sul tuo LIBRO DIGITALE troverai tanti esercizi interattivi 62

64 IL RACCONTO UMORISTICO Che vista! 66 A tavola 68 Compito per casa 69 Preso a calci 70 Operazione ghiaccio 72 Barzellette, colmi, freddure

74 LABORATORIO IL RACCONTO UMORISTICO Compito di realtà 76 Il Giornalino di Enigmistica 78 DIMENSIONE SOCIALE Vivere insieme

80 IL MITO Il popolo babilonese narra la creazione 82 La vita in un uovo 84 Prometeo e il fuoco 85 Il vaso di Pandora 86 Ulisse e Polifemo 88 Manu e il pesce

38 IL RACCONTO FANTASTICO

90 LABORATORIO IL MITO

Che puzza! 40 Capitan Uncino 42 Era una sera piovosa... 43 Dove si nascondono le fate? 44 Mary Poppins 46 Uno strano incontro

92 SAPER ASCOLTARE

48 LABORATORIO IL RACCONTO FANTASTICO 50 IL RACCONTO D AVVENTURA Che incontro! 52 Avventura o disavventura? 54 Solo contro tutti 56 Non ho paura! 58 Nel covo

60 LABORATORIO IL RACCONTO D’AVVENTURA

Parole in 3D 4_LETTURE_01-05.indd 3

L’alce ferito

94 LA LETTERA e IL DIARIO LA LETTERA 96 Appuntamento al rifugio 97 Lettera al Sindaco 98 Contatto in... tempo reale

IL DIARIO 100 Una giornata come tante 101 Pagine di diario 102 Diario di un’interrogazione 103 La guerra in un diario

104 LABORATORIO LA LETTERA e IL DIARIO

08/01/18 16:43


106 L AUTOBIOGRAFIA Nascita di una grande passione 108 Che bei ricordi! 109 Promosso “montanaro” 110 Charlie Chaplin 112 Un programma per il computer 113 Alla tua età

154 Persone e... 155 ... Personaggi

Gli animali 156 Febo, Socrate, Bruto 157 William, il gatto

I fenomeni naturali

114 LABORATORIO L’AUTOBIOGRAFIA

158 La natura fa... 159 ...capricci

116 SAPER ASCOLTARE

160 Momenti

Un colore per sopravvivere

118 IL TESTO INFORMATIVO Arctium lappa 120 C’è coda e coda 121 Comunicare con gli odori 122 Verso la “casa dell’eternità” 124 Nascita della scrittura 125 Creta e i suoi porti 126 “Contorni” e... dintorni 127 Invenzioni piccole ma... preziose

128 LABORATORIO IL TESTO INFORMATIVO 130 LA CRONACA GIORNALISTICA Un cane-eroe 132 Da volatili a nuotatori 133 L’amore sa fare grandi cose 134 Marte, il pianeta che accende la fantasia 136 Emergenza siccità

138 LABORATORIO LA CRONACA GIORNALISTICA 140

142 DIMENSIONE SOCIALE Dalle regole... alla Costituzione

144 IL TESTO DESCRITTIVO 146 Parole per descrivere

I luoghi 149 La città 150 Una stanza... Una casa... Un quartiere

Le persone 152 Il pirata Sandokan 153 Due tipi diversi

Parole in 3D 4_LETTURE_01-05.indd 4

La realtà Gli oggetti 161 La tavolozza di Renoir

162 LABORATORIO IL TESTO DESCRITTIVO mpito di realtà

Co 164 Caccia al tesoro

166 IL TESTO REGOLATIVO Regole per... Visitare una mostra di pittura 168 Passeggiando in un Parco Nazionale 169 La radiolina nel bosco 170 In bici sulla strada 171 Consigli per il mare 172 Per fare un leone 173 Il gioco della campana

174 LABORATORIO IL TESTO REGOLATIVO 92 SAPER ASCOLTARE Le tre piume

178 IL TESTO POETICO Fanciulla e ruscello • favoletta 180 Conte, ninne nanne, filastrocche 182 Nonsense • Limerick 183 L’haiku 184 E l’acqua L’allitterazione 185 L’uccellino del freddo L’onomatopea 186 La prima pioggia • Autunno La personificazione 187 Stagioni La similitudine 188 Girotondo • Il coraggio L’anafora 189 Marzo • Nuvole • Il sole si è spezzato La metafora

190 LABORATORIO IL TESTO POETICO

08/01/18 16:43


VE R I FICH E

Autunno 192 In collina • Autunno sul monte 193 Per ogni bimbo un mondo migliore 194 Notte di Halloween 195 La streghetta di Halloween • Filastrocca paurosa

210 Il testo realistico Nasce un vitellino 212 Il racconto fantastico Un sogno... alato 214 Il racconto d’avventura Un incontro... da brivido

216 A CHE PUNTO SONO? Competenze 218 Il racconto umoristico Un lavoretto semplice semplice... 220 Il mito Il ratto di Proserpina 222 La lettera e il diario 224 L’autobiografia

Inverno 196 I giorni dell’inverno 197 La vigilia di Natale 198 Una fine d’anno particolare 199 Addio Carnevale!

Tutta colpa di una poesia...

226 A CHE PUNTO SONO? Competenze

200 Tempo d’inverno CIAK Frozen, il regno di ghiaccio

Primavera

228 Il testo informativo Cedrus libani 230 La cronaca giornalistica La missione in mongolia per salvare dall’estinzione i leopardi delle nevi 232 Il testo descrittivo Tempo di vendemmia • Il ballo delle foglie • Il respiro del mare

234 A CHE PUNTO SONO? Competenze

202 Sorprese di… primavera 203 Benvenute le terre! 204 Aria di Pasqua 205 Questione di... uova 206 Tempo di primavera Oceania

236 Il testo regolativo La lettera misteriosa 238 Il testo poetico Finestra • Foresta fischiona • More e lamponi

CIAK

240 La

Estate

scuola è finita: è tempo di vacanza

!

208 Quel giorno d’estate 209 Un’estate in collina

Parole in 3D 4_LETTURE_01-05.indd 5

11/01/18 13:32


SAPER

E R E G G E L

Prova a ricordare quando, in classe prima, hai imparato le lettere… Probabilmente ti sembrava di essere di fronte a una montagna irraggiungibile: le riconoscevi, ma trovavi la cosa deludente. Finché un giorno, un bellissimo giorno… hai visto improvvisamente le lettere andare al loro posto e davanti ai tuoi occhi è “sbocciata” la tua prima parola! Non importa che parola fosse: ormai avevi imparato a leggere e ti sembrava di... aver conquistato il mondo!

E poi che cosa è successo? Il traguardo di quel giorno è finito in un angolino nascosto della tua testa e ne è rimasto solo un vago ricordo? Oppure ti piace ancora leggere? Proviamo insieme a scoprire il piacere di...

SAPER LEGGERE!

6 Parole in 3D 4_LETTURE_06-49.indd 6

08/01/18 17:06


Cominciamo a scoprire in quanti modi si può leggere. Osserva la mappa. per gli altri

silenziosa, fatta per se stessi

per farsi velocemente un’idea del contenuto

a voce alta

a mente

orientativa

LETTURA

animata

per analizzare il testo

approfondita

a più voci, cioè dialogata

per scoprire il significato delle parole

a balzi

collettiva solo uno legge, gli altri ascoltano a libro chiuso

facendo cadere lo sguardo solo su poche parole, per ricercare in un testo...

... una notizia

espressiva rispettando la punteggiatura

variando il tono di voce

... un argomento

Nelle prossime pagine troverai un percorso per approfondire e migliorare la lettura: • a mente • espressiva • approfondita

silenziosa rispettando la punteggiatura variando il tono di voce per scoprire il significato delle parole

7 Parole in 3D 4_LETTURE_06-49.indd 7

08/01/18 17:06


SAPER

LEGGERE

LA LETTURA A MENTE

La lettura a mente o silenziosa è il modo di leggere che usiamo più di frequente, per questo dobbiamo imparare a renderla sempre più fluida. Il trucco è saper “abbracciare” con un solo sguardo tutta una riga o almeno un gruppo di parole. Per farlo non devi partire da sinistra, ma puntare lo sguardo al centro della frase. Prova!

Leggi a mente questi gruppi di parole, puntando prima lo sguardo al centro, dove c’è il pallino, e poi spingendolo verso i due lati esterni. Copri man mano le righe con un foglio e scrivi che cosa hai letto. All’ora esatta

Con tanta fretta

In mezzo all’incrocio

Correre all’impazzata

Boschi di querce e castagni

Uno stormo di anatre vola

Il vento soffia sulle nuvole.

Sul mare in burrasca una vela.

Un acquazzone allaga le strade.

Il sole tramonta dietro i monti.

Una lunga fila di macchine attende di ripartire.

Un branco di delfini fa le capriole fra le onde del mare.

Rispondi segnando con una X. • Che cosa pensi dopo aver provato questa “ginnastica” per gli occhi?

È troppo difficile.

È inutile.

È impossibile.

È utile.

8 Parole in 3D 4_LETTURE_06-49.indd 8

11/01/18 12:17


Esercitati con altre frasi, e ricordati: punta sempre lo sguardo al centro. Leggi, poi completa segnando con una X, in modo sincero: ricordati che stai imparando, non stai facendo una gara! Marco questa mattina è uscito in ritardo. • Per leggere l’intera frase ho impiegato: pochi secondi. più di un minuto. • Ho letto: parola per parola. più parole in una volta sola. • Il senso della frase è: Marco non è uscito all’ora giusta. Oggi Marco si è svegliato tardi. Luisa! Ogni volta che ti chiamo, devi rispondere immediatamente. • Per leggere l’intera frase ho impiegato: pochi secondi. • Ho letto:

più di un minuto.

parola per parola. più parole in una volta sola. la parola più lunga sillaba per sillaba. • Il senso della frase è: Luisa è arrabbiata con la mamma e non le risponde. Luisa deve rispondere subito quando viene chiamata. Le immagini che vediamo vengono immagazzinate nella nostra memoria. • Per leggere l’intera frase ho impiegato: più di un minuto. • Leggendo:

più di due minuti.

non ho “abbracciato” tutta la riga con un solo sguardo. sono riuscito ad “abbracciare” più parole in una volta. • Ho letto: solo la parola più lunga sillaba per sillaba. più di una parola sillaba per sillaba. ritornando indietro con lo sguardo per finire di leggere una parola. • Il senso della frase è: Noi ricordiamo tutto ciò che vediamo. Nella nostra memoria rimangono impresse tutte le immagini viste.

Ora hai imparato “il trucco”, ma questi pochi esercizi non bastano. Ogni giorno, prova a leggere con lo stesso metodo altre righe di testo e vedrai: leggere a mente ti piacerà sempre di più!

Parole in 3D 4_LETTURE_06-49.indd 9

9 08/01/18 17:07


SAPER

LEGGERE

La punteggiatura

LA LETTURA A VOCE ALTA

Gli esercizi proposti per la lettura a mente ti sono utili anche per la lettura a voce alta, perché ti permettono di leggere in modo più scorrevole e veloce. Però, quando leggi a voce alta, per far vedere che sai leggere non devi correre... devi rispettare la punteggiatura. Per questo, può essere utile segnare le pause: / // ///

indica indica indica indica

una pausa breve , ; : una pausa lunga . ! ? uno stacco (separazione di parti o puntini di sospensione) un cambiamento di tono

Ascolta leggere l’insegnante e poi leggi tu il racconto a voce alta, rispettando le indicazioni di pausa e di cambio di tono.

La nuvola Olga vola in giro nel cielo, / e non sa dove andare a dormire. // Dopo un po’ si ferma sopra un gatto che dorme. // A Olga scappa tantissimo di fare la pioggia. // Ma il gatto apre i suoi occhi gialli, / e dice: / – Non vorrai farla proprio qui! /// Olga se ne va e si ferma sopra la gallina Giacomina, / che va a spasso con i suoi pulcini. // A Olga scappa sempre di più la pioggia. // La gallina guarda in su e dice: / – Non la farai mica sopra i miei bambini! // Olga se ne va e si ferma sopra un campo di girasoli. // Ormai non ne può più, / deve proprio fare la pioggia. // Ma il capo dei girasoli dice: / – Ti prego, non farla qui. // Sei troppo piccola per dar da bere a tutti noi! /// E di nuovo Olga se ne va. // È disperata. /// Per fortuna incontra altre nuvole. // Olga vola dalle sue amiche, / e tutte insieme fanno una bella pioggia senza chiedere il permesso a nessuno. // N. Costa, La nuvola Olga, Emme ed.

Rispondi segnando con una X. • Come ti sembra di aver letto? Meglio del solito. Come al solito.

Con fatica.

10 Parole in 3D 4_LETTURE_06-49.indd 10

08/01/18 17:07


Insieme ai compagni e all’insegnante, inserisci le indicazioni di pausa e di cambio di tono nel racconto. Poi leggi.

UN CANE “POMPIERE” Una volta si incendiò una casa. Quando i pompieri vi giunsero, verso di loro accorse una donna. Piangeva disperata, dicendo che nella casa era rimasta una bambina di due anni. I pompieri mandarono Bob, il loro cane. Cinque minuti dopo il cane corse fuori dalla casa, tenendo la bambina per la camiciola. La mamma si precipitò verso la bimba, piangendo per la gioia di averla ritrovata viva. I pompieri accarezzarono il cane, ma Bob si agitava e si precipitò di nuovo nella casa. I pompieri pensarono che vi fosse qualcun altro. Il cane corse nella casa, e poco dopo uscì velocemente reggendo qualcosa tra i denti. Quando la gente poté vedere che cosa portava, tutti scoppiarono a ridere: portava una grossa bambola! Racconti per bambini, Edizioni Malyš Mosca

ra inserisci tu le indicazioni di pausa e di cambio di tono. O Poi, prima di leggere, confrontati con i tuoi compagni.

UN CANE AL CINEMA In un cinema, durante la proiezione del film “Incompreso”, un cane piange a dirotto, mugolando durante le scene più commoventi. Nell’intervallo la maschera si avvicina al padrone del cane e gli dice: – Incredibile, un cane che piange così al cinema! E il padrone, con aria stupita e rassegnata insieme, risponde: – Che strano... e pensare che a casa, quando ha letto il libro, non gli era piaciuto per niente! S. Zai, Storie da ridere, Vita e Pensiero

ispondi segnando con una X. R • Hai incontrato difficoltà in questo esercizio? Sì. No. Qualche volta.

Le indicazioni di pausa segnalano la frase che devi “abbracciare” per intero con lo sguardo. Questo ti permetterà di leggere in modo più lineare, senza far cadere la voce a metà frase.

11 Parole in 3D 4_LETTURE_06-49.indd 11

08/01/18 17:07


SAPER

LEGGERE

L’intonazione

LA LETTURA A VOCE ALTA

Nei fumetti è molto semplice capire quale tono di voce usare, perché vengono utilizzate sia nuvolette di diversa forma sia una scrittura adatta. Osserva:

Chissà dove è andato a nascondersi!

Indica un pensiero, si pronuncia a bassa voce.

AIUTOO!!!! Indica un grido, si pronuncia a voce molto alta.

SSSS… Silenzio! Non farti sentire!

Indica che si deve sussurrare.

Nella lettura di testi scritti, invece, quando si incontra un dialogo, per poter usare il tono di voce adatto è necessario fare molta attenzione al verbo che precede o che segue le parole pronunciate dal personaggio. Osserva. Griska correva in cerca di Iakù e la chiamò a gran voce: – Iakù, Iakù!

Se fosse un fumetto vedresti questa scritta: subito che devi gridare.

IAKÙ, IAKÙ e sapresti

Ma nel testo scritto devi tener conto delle parole chiave, in questo caso: la chiamò a gran voce. Osserva questi altri esempi. – Presto muoviamoci! – ordinò il pirata.

La parola chiave in questo caso è: ordinò. Dovrai leggere con voce alta chiara e ferma, ma senza gridare, proprio come si addice a un comando. – Non posso farcela! Non posso proprio! – piagnucolò il ragazzino.

La parola chiave in questo caso è: piagnucolò. Le parole vanno lette con una voce tremante e simile al pianto, per far capire a chi ascolta che chi parla ha paura e si sente in pericolo.

12 Parole in 3D 4_LETTURE_06-49.indd 12

08/01/18 17:07


Come già detto “allargare lo sguardo” e “abbracciare” il numero maggiore di parole è importantissimo, perché permette di vedere in anticipo le parole chiave e sapere che tono di voce usare. Sottolinea le parole chiave e completa. Poi leggi usando il tono di voce adatto. Marco sussurrò: – Seguimi senza far rumore, dobbiamo sorprenderli! La parola chiave è: Le parole vanno lette per far capire a chi ascolta che

,

– Uffa, è sempre la solita storia! – si lamentò Chiara. La parola chiave è: Le parole vanno lette per far capire a chi ascolta che

,

– Eccolo! – gridò una voce. – È lui! La parola chiave è: Le parole vanno lette per far capire a chi ascolta che

,

– Che panorama stupendo! – esclamò Giovannino. La parola chiave è: Le parole vanno lette per far capire a chi ascolta che

,

Sergio mormorò: – Mi dispiace, ma è colpa mia se Tom è caduto. La parola chiave è: Le parole vanno lette per far capire a chi ascolta che

,

– Vuoi venire con noi al cinema? – domandò Federico. La parola chiave è: Le parole vanno lette per far capire a chi ascolta che

,

Ogni volta che devi affrontare la lettura di un nuovo brano, prova prima a leggerlo una volta a mente, segnando sia le pause sia le parole chiave. Ti accorgerai di come via via migliorerà la tua capacità di lettura!

13 Parole in 3D 4_LETTURE_06-49.indd 13

08/01/18 17:07


SAPER

LEGGERE LA LETTURA APPROFONDITA

Arrivato a questo punto sai che saper leggere vuol dire: • saper “allargare” lo sguardo; • rispettare la punteggiatura; • dare la giusta intonazione.

Ma saper leggere significa anche e soprattutto... comprendere ciò che si legge! Per comprendere a fondo un testo è necessario conoscere il significato di tutte le parole che lo compongono. Che cosa puoi fare se non conosci il significato di alcune parole o espressioni? Ecco alcuni suggerimenti.

a Aiutati con il contesto, cioè analizzando la frase in cui la parola è inserita. Con determinazione Alessandro risalì sulla bicicletta e appoggiò di nuovo i piedi sui pedali. Questa volta ce l’avrebbe fatta! Leggendo la frase si può capire che Alessandro, che sta imparando ad andare in bicicletta, è caduto di nuovo, ma continua a tentare. Quindi determinazione significa: grande volontà, testardaggine, ferma decisione.

Il gorilla si grattò la testa perplesso, come se si stesse chiedendo perché mai la sua presenza non avesse cacciato gli intrusi. Il gorilla si gratta la testa, non capisce che cosa succede. Quindi perplesso significa: incerto, dubbioso o anche stupito.

b Per le parole più difficili o specifiche puoi ricorrere al vocabolario, che raccoglie tutte le parole e ne spiega il significato.

Per uscire dal porto si doveva orzeggiare, modificare la rotta verso il vento. Il cutter, andando di bolina, si piegava ma continuava a correre. Queste parole sono specifiche del mondo della vela, quindi è normale non conoscerle. Ma si possono cercare sul vocabolario! orzeggiare: portare la prua in direzione del vento. cutter: piccolo veliero da gara o da svago, con un solo albero. bolina: fune posta sull’orlo delle vele quadre per manovrarle.

14 Parole in 3D 4_LETTURE_06-49.indd 14

08/01/18 17:07


c Per alcuni modi di dire o per alcuni proverbi a volte basta aiutarsi con il contesto, altre volte si può ricorrere al vocabolario, anche se bisogna fare attenzione a che cosa cercare.

Il nonno ha regalato a Sergio un dizionario. Sergio è deluso, ma la mamma gli dice: – A caval donato, non si guarda in bocca! Tenendo conto del contesto potresti dire che, nella frase, questo proverbio significa Se non riesci a ricavare il significato, dovrai cercare sul vocabolario la parola “cavallo”. Lì troverai sia il significato della parola sia i modi di dire sia i proverbi. Attenzione: leggi tutto, e ricordati che c. sta per cavallo.

cavallo: mammifero erbivoro di grossa taglia, con testa allungata, orecchie dritte e corte, collo slanciato ornato di criniera, arti snelli, zampa con un solo dito ricoperto dallo zoccolo; è usato dall’uomo come mezzo di trasporto e di traino: c. da corsa, da tiro || febbre da c., altissima | c. di battaglia, ciò in cui si è più preparati, pezzo forte | essere a c., a buon punto, in vantaggio, a posto | nei prov. a caval donato non si guarda in bocca, i regali non si criticano; campa cavallo che l’erba cresce!, invito ad armarsi di pazienza.

Prova a scrivere il significato di queste frasi. Aiutati con il contesto o consulta il vocabolario. Scendeva sul sentiero a rotta di collo. Questa frase significa Si avventurò sul sentiero montano con i piedi di piombo. Questa frase significa Il pubblico esilarato chiese il bis. Questa frase significa

Questi sono solo alcuni suggerimenti, per farti comprendere che, quando leggi, devi tener conto di tutte le parole per riuscire a capire a fondo il testo che hai davanti.

15 Parole in 3D 4_LETTURE_06-49.indd 15

08/01/18 17:07


DI

QUESTIONI

TESTO

CHE COS’È UN TESTO? Il testo è un insieme di parole o di frasi con un significato specifico, che ci comunica un messaggio comprensibile, completo e coerente.

Colora solo i fumetti che contengono un testo comprensibile, completo e coerente.

Siamo ieri Roma andati.

Venite a Roma con noi?

I testi si distinguono, innanzitutto, in orali e scritti. • I testi orali sono tutti quelli che si trasmettono attraverso le parole e che vengono ascoltati, come le conversazioni con parenti e amici, le telefonate, le trasmissioni radiofoniche o televisive, le lezioni scolastiche… • I testi scritti, invece, sono quelli che si trasmettono per mezzo della scrittura e possono essere letti, come i libri scolastici, i giornali, i libri di ogni genere. Sono classificati in base allo scopo per cui sono stati scritti e si suddividono in: • narrativi; • non narrativi.

Oggi non vado a scuola, perché ho la febbre.

Un giorno voi torniamo a casa.

Marco e Gigi vanno in gita.

Non ho sonno, perciò vado a dormire.

16 Parole in 3D 4_LETTURE_06-49.indd 16

08/01/18 17:07


Osserva questa mappa che ti aiuta a distinguere le varie tipologie di testi scritti.

fantastici

NARRATIVI

reali

• • • • • • • •

favola fiaba leggenda mito racconto fantastico racconto umoristico racconto d’avventura racconto del terrore

• • • •

testo realistico diario autobiografia lettera

TESTI descrittivi • • • •

NON NARRATIVI

descrizione descrizione descrizione descrizione

di di di di

ambienti oggetti animali persone

informativi • • • •

relazione verbale cronaca enciclopedia

poetici • • • • •

conte ninne nanne filastrocche poesie testi di canzoni

17 Parole in 3D 4_LETTURE_06-49.indd 17

08/01/18 17:07


I TESTI

I V I T A R NAR C’era una volta… Queste tre parole magiche ci dispongono subito all’ascolto, ci mettono in attesa di racconti di avventure, di eroi, di leggende incredibili, di fatti straordinari… Fin dai tempi più antichi gli uomini si sono raccolti attorno a chi aveva il dono di saper raccontare e di affascinare con le parole. È così che molte storie, leggende e credenze sono giunte fino a noi.

C’era una volta un re che aveva una figlia bellissima...

I testi narrativi sono i “figli scritti” di quelle storie e proprio grazie a essi noi, di volta in volta, possiamo tramandare agli altri i fatti che ci accadono, i racconti di un’impresa straordinaria, fiabe antiche e fiabe nuove…

Collega il verbo “narrare” e i suoi sinonimi al tipo di testo adatto, come nell’esempio. L’aggettivo “narrativi” richiama subito alla mente il verbo narrare, ma vi sono molti altri verbi che sono suoi sinonimi (cioè che hanno lo stesso significato), sebbene con qualche leggera differenza.

narrare raccontare riferire esporre parlare decantare

gesta di dèi ed eroi (mito) idee, paure, emozioni (testo realistico) di un personaggio (biografia) favole, fiabe, leggende un fatto un’avventura (racconto d’avventura)

18 Parole in 3D 4_LETTURE_06-49.indd 18

08/01/18 17:07


Tutti i testi narrativi condividono la medesima struttura. Osserva la mappa che ne riassume le caratteristiche.

I TESTI NARRATIVI il luogo

il tempo

si caratterizzano per

che può essere

che può essere

reale

fantastico

determinato

il titolo

la struttura

i personaggi

che può essere

articolata in

che si distinguono in

reale

fantastico

• situazione iniziale • svolgimento • sequenze • conclusione

che possono essere • • • •

narrative descrittive dialogiche riflessive

• • • • •

lo scopo

protagonista comprimario secondario antagonista narratore

interno se il racconto è in prima persona

indeterminato

• • • • •

narrare divertire insegnare comunicare sorprendere

esterno se il racconto è in terza persona

Colora il riquadro dei testi narrativi che hai già incontrato in classe terza. testo realistico

racconto fantastico

racconto del terrore

fiaba

racconto d’avventura

favola

diario

cronaca

leggenda

mito

lettera

autobiografia

19 Parole in 3D 4_LETTURE_06-49.indd 19

11/01/18 12:18


O T N O C C A R IL

O C I T S A T N FA Leggi il racconto, osserva le varie parti, poi completa e rispondi segnando con una X.

Il protagonista si presenta.

1a sequenza La cimice cerca compagnia.

2a sequenza Come mai la cimice resta sola.

CHE PUZZA! Sono una cimice che va in giro con il naso tappato, perché non sopporto la mia puzza.

Si sa che le cimici puzzano per natura, ma io non so rassegnarmi, mi vergogno di puzzare e non vado mai fuori da sola perché spero che così tutti attribuiscano la puzza alle mie compagne. Ma queste, quando si sono accorte della cosa, si sono offese e non vogliono più saperne della mia compagnia. Così io, cimice, mi trovo sola e abbandonata.

3a sequenza La cimice cerca un rimedio.

Ho provato a lavarmi con acqua e sapone, ma la puzza non va via, perché è una puzza naturale. Ho provato a profumarmi, ma la puzza è sempre più forte di tutti i profumi. Allora sono andata da una puzzola e mi sono fatta prestare un po’ della sua puzza.

4a sequenza Le amiche la deridono.

Ora tutti dicono: – Che strano, una cimice che puzza come una puzzola! Anche le mie amiche che mi hanno abbandonata dicono: – Che strano!

Alla fine la cimice ottiene ciò che desidera.

Che strano, che strano, ma intanto io, cimice, me ne vado a spasso felice e contenta senza più vergognarmi e, soprattutto, senza più tapparmi il naso!

1 Autore 2 Titolo del libro 3 Casa Editrice

Luigi Malerba, Storiette, Einaudi 1 2 3

38 Parole in 3D 4_LETTURE_06-49.indd 38

08/01/18 17:08


Questo è un racconto fantastico, perché: racconta un fatto reale, cioè che le cimici puzzano. il personaggio è reale, ma parla e pensa come gli umani.

TITOLO Anche nei racconti fantastici il titolo gioca un ruolo importante. • In questo caso, crea curiosità? • Il titolo di questo racconto è:

Sì. reale.

No. di fantasia.

INTRODUZIONE Nella situazione di partenza si trovano il tempo e il luogo. • In questo racconto il tempo: è specificato. non è specificato. • Secondo me, in questo testo il tempo è: determinato. indeterminato. • In questo racconto il luogo: è specificato. non è specificato. • Secondo me in questo racconto il luogo è: reale. fantastico.

SVILUPPO DELLA VICENDA Nella parte centrale del racconto si narrano i fatti, che di solito sono straordinari, impossibili, improbabili, e agiscono i personaggi, che possono essere reali o verosimili oppure inventati, cioè fantastici (animali parlanti, piante magiche, streghe, fate, folletti...). • In questo racconto il protagonista è • Il narratore è:

interno.

esterno.

All’interno di questo racconto si individuano sequenze: narrative il racconto dei fatti dialogiche il discorso diretto descrittive descrizione di cose o persone riflessive riflessioni o pensieri dei personaggi o del narratore CONCLUSIONE Nel racconto fantastico la conclusione contiene il “lieto fine”. • Anche in questo racconto c’è il lieto fine? • Infatti la cimice

Sì.

No.

39 Parole in 3D 4_LETTURE_06-49.indd 39

08/01/18 17:08


IL RACCONTO

FANTASTICO

CAPITAN UNCINO

DENTRO IL TESTO Completa segnando con una X. • Il tempo in cui si svolge il fatto è: determinato. indeterminato. • Il luogo è determinato ed è: l a nave dei pirati. l’isola di Peter Pan. il mare aperto. • Le vicende narrate sono: reali e possibili. impossibili e fantastiche. • I personaggi del racconto sono: r eali. fantastici. reali e fantastici. • L’antagonista è: i l coccodrillo. Capitan Uncino. Peter Pan.

Capitan Uncino, a bordo della sua nave, si mise a urlare: – Branco di fannulloni… muovetevi! O vi butto in pasto ai pescecani! – Capitano, laggiù, guardate… l’isola di Peter Pan! – disse la vedetta porgendogli il binocolo. – Ah… finalmente l’ho trovato! Peter Pan, hai i giorni contati. Puntiamo sull’isola! Le scialuppe con i pirati a bordo approdarono sull’isola. Capitan Uncino si diresse con i suoi uomini verso una casa vicina all’approdo. Spiando dalla finestra scorsero i piccoli amici di Peter Pan, ma lui non c’era... che disdetta per Uncino! – Dovrò cambiare il mio piano, ma non importa! Uomini, all’arrembaggio, catturiamo i bambini sperduti! – ordinò gridando il capitano. I bambini vennero trascinati sulla nave. La piccola fata Campanellino, che svolazzava intorno alla finestra, aveva assistito al rapimento. Aspettò che Peter ritornasse e quando lo vide gli raccontò l’accaduto. Uncino, intanto, passeggiava sul ponte della nave pensando alla sorte dei suoi prigionieri. Sapeva che Peter Pan teneva molto a loro e, per fargli dispiacere, decise di gettarli in mare.

Colora la barra laterale: • in verde per l’introduzione; • in blu per lo sviluppo della vicenda; • in rosa per la conclusione. ANALISI

40 Parole in 3D 4_LETTURE_06-49.indd 40

08/01/18 17:09


Li mandò a chiamare e i poveretti obbedirono: avevano le braccia legate dietro la schiena e, alle caviglie, pesanti catene. Insensibile al loro pianto, dette l’ordine che venissero scaraventati giù dalla nave. Ma… un tic-tac d’orologio in lontananza sconvolse i suoi piani. – Il coccodrillo!!! – gridò Uncino paonazzo, correndo a rifugiarsi nella cambusa. Ma… ecco la sorpresa: non era il coccodrillo… era Peter Pan seguito dalla fata Campanellino! Egli affrontò i pirati uno per uno con la sua piccola lancia. Alla fine solo uno resisteva: – O Uncino o io, questa volta! – lo sfidò Peter Pan. I due avversari presero a duellare, ma Uncino pensava solo a un modo per mettersi in salvo. Indietreggiò fino al bordo della nave e si tuffò… così, senza rendersene conto, si ritrovò nella bocca del suo terribile nemico: il coccodrillo! L’animale aveva infilzato, con uno dei suoi dentoni, i pantaloni del pirata, che, penzolando dal suo muso, gridava: – Lasciami, coccodrillo! …Chissà dove saranno ora!

PARLIAMONE INSIEME Leggi e discuti con i tuoi compagni. Dino piange e la mamma gli dice: – Queste sono lacrime di coccodrillo! • Che cosa vuol dire? • Quando si usa questa espressione? • Anche a voi è capitato che ve lo dicessero? • Che cosa era accaduto? Se non conosci il significato di questa espressione, vai a pagina 48. PRODUZIONE ORALE

J.M. Barrie, Peter Pan, Mondadori

LINK a…

Scienze

Il coccodrillo è un grosso rettile che vive lungo i fiumi delle regioni tropicali. È carnivoro e oviparo. Una delle sue caratteristiche è di avere le narici nella parte superiore della mascella: così, quando il resto del corpo è immerso nell’acqua, può comunque respirare. Nel suo habitat naturale si trovano anche molte specie di anfibi.

CL I L Crocodile is a reptile.

Frog is an amphibian.

41 Parole in 3D 4_LETTURE_06-49.indd 41

08/01/18 17:09


IL RACCONTO

FANTASTICO

DI PAROLA… IN PAROLA Nel testo, l’espressione “ticchettio uniforme” potrebbe essere sostituita con: “ticchettio sempre uguale”. Infatti l’aggettivo “uniforme” è formato da uno + forma, cioè una sola forma. Il nome “uniforme”, che indica la divisa dei militari, significa: abito della stessa forma, uguale per tutti. Anche il numero “undici”, se ci pensi, è formato da uno + dieci. Prova a trovare altre parole composte dal prefisso ˝uni˝ (uno) come: unicorno, unifamiliare, unificare... Se hai dei dubbi, aiutati con il vocabolario. Lessico

DENTRO IL TESTO Rispondi a voce. • I n quale tempo si svolge il fatto? • In quale luogo? • Che tipo di narratore è presente? • Qual è l’elemento fantastico? ANALISI

ERA UNA SERA PIOVOSA…

Anton è un ragazzo che ha come amici una coppia di bambini vampiri; insieme, vivono tante avventure. Anton era a letto e ascoltava nell’oscurità, a occhi spalancati, la pioggia. Le gocce battevano sui vetri producendo un ticchettio uniforme, che faceva venire sonno… Dopo un po’, però, il ticchettio divenne così rumoroso che il ragazzo si drizzò irritato: – E chi riesce a dormire con questo fracasso? – brontolò. Poi gli venne in mente che, magari, non era solo la pioggia a fare tutto quel rumore contro i vetri… Saltò giù dal letto e scostò le tende. Aveva ragione: sul davanzale c’era Anna. Aveva la faccia lucida di pioggia, ma sorrideva. Anton aprì la finestra e notò che la piccola vampira indossava un impermeabile nero con il cappuccio che le copriva la testa. – Ciao Anton – disse lei dolcemente. – Tu? – mormorò lui. – Pensavo che i vampiri non potessero volare quando piove! – E perché no? Basta che ci mettiamo l’impermeabile. Ne ho portato uno anche per te. – Per me? – chiese lui spaventato. – Sì, questa sera sei tu che devi aiutare me. – Io? Ma… Anna gli porse un mantello: – Questo è il mantello di zio Theodor; indossalo, e sopra ci metti l’impermeabile. Anton guardò la pioggia scrosciante. Con un tempo simile non si butterebbe fuori di casa neppure un cane! Lanciò un ultimo sguardo desideroso al suo letto caldo e asciutto, poi si mise il mantello, l’impermeabile e volarono via tutti e due. A. Sommer Bodenburg, Vampiretto innamorato, Salani

42 Parole in 3D 4_LETTURE_06-49.indd 42

08/01/18 17:09


IL RACCONTO

DOVE SI NASCONDONO LE FATE?

FANTASTICO

Tanto tempo fa ai bambini era proibito frequentare i giardini di Kensington, e a quel tempo, in quel posto, non c’erano fate; poi i bambini furono ammessi e le fate vennero a frotte quella stessa sera. Non possono fare a meno di seguirli, ma raramente le potete vedere. La ragione dell’inganno sta nel fatto che le fate quasi sempre fingono di essere fiori, perché un fiore ha meno probabilità di attirare l’attenzione. Si vestono esattamente come i fiori, e cambiano con le stagioni; vestono di bianco quando ci sono i gigli e di azzurro quando ci sono le campanule e così via. Amano più di tutto la stagione del croco e del giacinto, perché vanno matte per un po’ di colore, ma ritengono i tulipani troppo sgargianti (eccetto quelli bianchi, che sono le loro culle), e a volte rimandano giorni e giorni prima di vestirsi da tulipani, sicché le prime settimane della loro fioritura è quasi il periodo migliore per riuscire a sorprenderle. Se pensano che non le guardiate, sgambettano; ma se le guardate e se temono di non fare in tempo a nascondersi, stanno immobili fingendo di essere fiori. La Valletta delle Fate è tutta coperta di edera e qua e là vi crescono fiori. Molti son proprio fiori, ma alcuni sono fate. Non si può mai essere sicuri. Un buon stratagemma, però, è quello di camminare guardando dall’altra parte e poi voltarsi di scatto. Un altro buon stratagemma è di fermarsi a fissarle. Dopo molto tempo non possono fare a meno di battere le palpebre, e allora sarete certi che sono fate. J.M. Barrie, Peter Pan nei giardini di Kensington, Rizzoli

DENTRO IL TESTO Rispondi segnando con una X.

PAROLE, PAROLE, PAROLE... Segna con una X il significato esatto. • A frotte:

a gruppi numerosi.

velocemente.

• Inganno:

situazione, vicenda.

tranello, imbroglio.

• Sgargianti:

vivaci, vistosi.

urlanti, rumorosi.

• Stratagemma:

pietra preziosa.

modo furbo.

Le parole fiori e colori sono nomi generici, cioè comprendono tutti i nomi specifici dei fiori e dei colori. Nel testo, sottolinea i nomi specifici dei fiori e dei colori, trascrivili sul quaderno e aggiungine altri che conosci. Lessico

•S i può dire che questo è un testo fantastico? No, perché non è accaduto nulla di impossibile. Sì, perché parla delle fate, personaggi di fantasia, e dei loro trucchi per non farsi vedere. ANALISI

43 Parole in 3D 4_LETTURE_06-49.indd 43

08/01/18 17:09


IL RACCONTO

FANTASTICO

MARY POPPINS

DENTRO IL TESTO Completa e rispondi segnando con una X. •Q uesto è un racconto: r ealistico. fantastico. • Perché? I protagonisti sono dei bambini reali. Mary Poppins compie azioni magiche. Mary Poppins è una vera bambinaia. Nel testo, sottolinea tutte le frasi che ti fanno capire che Mary Poppins compie azioni fantastiche. ANALISI

Jane e Michael hanno avuto numerose bambinaie, ma tutte si sono dimesse. Finché un giorno Mary Poppins scende dal cielo volando con un ombrello. La signora Banks fece strada a Mary Poppins su per le scale, chiacchierando tutto il tempo senza fermarsi un momento, così non vide quel che stava succedendo dietro di lei. Ma Jane e Michael, che stavano osservando tutto dal ballatoio, videro perfettamente che la visitatrice seguiva la signora Banks su per le scale, tenendo la grande borsa con le due mani, mentre scivolava con leggerezza su per la ringhiera. Jane e Michael erano certi di non aver mai visto una cosa simile prima d’allora. In giù, sì: anche loro l’avevano fatto tante volte; ma in su, mai! Si misero a fissare curiosamente la nuova strana visitatrice. – Ebbene, bambini – disse la signora Banks, – questa è la vostra nuova bambinaia, Mary Poppins. Jane e Michael, salutate. Mary Poppins li esaminò attentamente, girando lo sguardo dall’uno all’altro, con l’aria di domandarsi se le piacevano o no. – Andiamo bene? – disse Michael. Uscita la madre, i bambini si avvicinarono lentamente a Mary Poppins, che se ne stava ferma come un palo, tenendo le mani incrociate. – Come hai fatto ad arrivare? – domandò Jane. – Sembrava che ti portasse il vento. – Così era, infatti – disse bruscamente Mary Poppins. E cominciò a sciogliersi la sciarpa dal collo e a togliersi il cappello, che gettò sul letto. Poi si chinò per aprire la grande borsa e Jane e Michael furono sorpresissimi di trovarla completamente vuota. – Come! – disse Jane. – Non c’è niente dentro! – Come sarebbe niente? – chiese Mary Poppins drizzandosi e guardandola come se fosse stata insultata. – Ti sembra niente?

44 Parole in 3D 4_LETTURE_06-49.indd 44

08/01/18 17:09


E subito tirò fuori dalla grande borsa vuota un grembiule bianco inamidato e se lo legò alla vita. Poi tirò fuori un grosso pezzo di sapone, uno spazzolino da denti, un pacchetto di forcine, una bottiglia di profumo, una poltroncina pieghevole e una scatola di pastiglie per la gola. Jane e Michael spalancarono gli occhi. – Ma ho guardato bene! – sussurrò Michael. – Era vuota! – Zitto – disse Jane, vedendo che Mary Poppins tirava fuori una bottiglia con un‘etichetta che diceva: “Un cucchiaino prima di coricarsi”. Al collo della bottiglia era attaccato un cucchiaino e Mary Poppins ci versò un liquido rosso scuro. – È la tua medicina? – domandò Michael con molto interesse. – No, la tua – disse Mary Poppins, avvicinandogli il cucchiaino alla bocca. Michael spalancò gli occhi, arricciò il naso, cominciò a protestare. – Non la voglio, non ne ho bisogno. Non la voglio! Ma Mary Poppins teneva gli occhi fissi su di lui e Michael comprese immediatamente che non si poteva disobbedirle. C’era qualcosa di strano, di straordinario in lei; qualcosa che turbava e allo stesso tempo elettrizzava. Il cucchiaino si avvicinava. Michael trattenne il respiro, chiuse gli occhi e aprì la bocca. Sentì un sapore delizioso. Si leccò le labbra. Inghiottì e un sorriso di felicità gli illuminò il viso. – Gelato di fragole! – disse rapito. – Ancora, ancora, ancora! Ma Mary Poppins, rigida in faccia come prima, stava versando la dose di Jane. Il cucchiaino si riempì, questa volta, di un liquido argenteo, verdolino, giallo. Jane lo provò. – Succo di mele! – esclamò estasiata. P.L. Travers, Mary Poppins, Bompiani

PAROLE, PAROLE, PAROLE... Tenendo conto del contesto, segna con una X il significato esatto. • Bruscamente: all’improvviso. freddamente, in modo seccato. • Turbava: faceva girare la testa. preoccupava, impensieriva. • Elettrizzava: dava la scarica elettrica. entusiasmava, eccitava. • Rapito: affascinato, incantato. rubato, sequestrato. Lessico

45 Parole in 3D 4_LETTURE_06-49.indd 45

08/01/18 17:09


IL RACCONTO

FANTASTICO

UNO STRANO INCONTRO

Il Piccolo Principe è un adulto-bambino che lascia il suo minuscolo asteroide per mettersi in viaggio nel cosmo. Un giorno giunge sulla Terra, nel deserto del Sahara, dove incontra un aviatore precipitato con il suo aereo. Ebbi un incidente con il mio aeroplano, nel deserto del Sahara. Qualche cosa si era rotta nel motore, e siccome non avevo con me né un meccanico né dei passeggeri, mi accinsi da solo a cercare di riparare il guasto. Era una questione di vita o di morte, perché avevo acqua da bere soltanto per una settimana. La prima notte, dormii sulla sabbia, a mille miglia da qualsiasi abitazione umana. Ero più isolato che un marinaio abbandonato in mezzo all’oceano, su una zattera, dopo un naufragio. Potete immaginare il mio stupore di essere svegliato all’alba da una strana vocetta: – Mi disegni, per favore, una pecora? – Che cosa? – Disegnami una pecora. Balzai in piedi come fossi stato colpito da un fulmine. Mi strofinai gli occhi più volte guardandomi attentamente intorno. E vidi una straordinaria personcina che mi stava esaminando con grande serietà. Ora guardavo fisso l’improvvisa apparizione con stupore. Dovete pensare che mi trovavo a mille miglia da una qualsiasi regione abitata, eppure il mio ometto non sembrava smarrito in mezzo alle sabbie, né tramortito per la fatica o per la fame o per la sete o per la paura. Niente di lui mi dava l’impressione di un bambino sperduto. Quando, finalmente, riuscii a parlare gli domandai: – Ma che cosa fai qui?

46 Parole in 3D 4_LETTURE_06-49.indd 46

08/01/18 17:09


Per tutta risposta, egli ripeté lentamente, come si trattasse di cosa molto importante: – Per piacere, disegnami una pecora... Tirai fuori dalla tasca un foglietto di carta e la penna stilografica e gli dissi un po’ di malumore, che non sapevo disegnare. Mi rispose: – Non importa. Disegnami una pecora... Ho bisogno di una pecora: disegnami una pecora. Feci il disegno. Lo guardò attentamente, e poi disse: – No! Questa pecora è malaticcia. Fammene un’altra. Feci un altro disegno. Il mio amico mi sorrise gentilmente, con indulgenza. – Lo puoi vedere da te – disse, – che questa non è una pecora. È un ariete. Ha le corna. Questa volta la mia pazienza era esaurita, avevo fretta di rimettere a posto il mio motore. Buttai giù un altro disegno: una scatola con tre fiori. E tirai fuori questa spiegazione: – Questa è soltanto la sua cassetta. La pecora che volevi sta dentro. Fui molto sorpreso di vedere il viso del mio piccolo giudice illuminarsi: – Questo è proprio quello che volevo. Pensi che questa pecora dovrà avere una gran quantità d’erba? – Perché? – Perché dove vivo io, tutto è molto piccolo... – Ci sarà certamente abbastanza erba per lei, è molto piccola anche la tua pecora. Si chinò sul disegno: – Non così piccola. Oh, guarda! Si è messa a dormire... E fu così che feci la conoscenza del Piccolo Principe. A. de Saint-Exupery, Il Piccolo Principe, Bompiani

IN BREVE… Sul quaderno, fai il riassunto, completando le frasi. •U n aviatore aveva avuto... ed era atterrato... • Viene svegliato da... • Il Piccolo Principe con aria molto seria gli chiede... • L’aviatore... • Il Piccolo Principe però... • Alla fine l’aviatore... • E il Piccolo Principe... RIASSUNTO

SE LEGGO, CAPISCO Rispondi segnando con una X. • Dove si svolge la vicenda? Su un pianeta sconosciuto. In mezzo al deserto. In una fattoria. • Quando? In un giorno ben preciso. In un tempo non ben specificato. • Chi racconta? Un narratore esterno. Il Piccolo Principe. L’aviatore. • C ome mai l’aviatore si trova lì? er esplorare il deserto. P Perché l’aereo si è guastato. Perché è stato invitato. • C he tipo di personaggio incontra? Una persona reale. Un personaggio fantastico. • C he cosa vuole il personaggio? are conversazione. F Il disegno di una pecora. Diventare suo amico. • P erché il Piccolo Principe sorride solo quando vede la cassetta? Perché gli piacciono le cassette. Perché può immaginare la pecora come desidera. Perché non vuole mortificare l’aviatore. COMPRENSIONE

47 Parole in 3D 4_LETTURE_06-49.indd 47

08/01/18 17:09


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.