INCANTO LIVE_volume_B

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Incanto

brani

Incanto

Dalla teoria alla pratica Antologia di brani

Il Gruppo Editoriale ELi offre proposte editoriali che coprono tutti i gradi e i rami scolastici, all’insegna della qualità, del rigore e dell’innovazione.

Intelligenza artificiale

Percorsi didattici con attività pratiche che mirano ad approfondire i principali strumenti di IA generativa per favorirne un utilizzo critico e consapevole.

EquiLibri

Progetto di ricerca costante che mira a eliminare gli stereotipi di genere dalle nostre pubblicazioni ponendo particolare attenzione alla scelta dei contenuti, a una valutazione iconografica ragionata e all’utilizzo di un linguaggio testuale inclusivo.

Inclusione

Sviluppo di una cultura dell’inclusione attraverso contenuti accessibili e adeguati ai diversi stili di apprendimento.

Orientamento

Approccio educativo e formativo volto a favorire la conoscenza di sé, delle proprie attitudini e delle proprie capacità oltre a sviluppare le competenze non cognitive e trasversali necessarie per le scelte del futuro.

Educazione civica

secondo le NUOVE Linee guida

Aggiornamento e ampliamento dei nuclei tematici attorno ai quali si articolano le competenze e gli obiettivi di apprendimento: Costituzione, Sviluppo economico e sostenibilità, Cittadinanza digitale.

Stem/Steam, CLil

Attivazione del pensiero scientifico e computazionale, approccio interdisciplinare e laboratoriale, sviluppo della competenza multilinguistica, attraverso attività STEM, STEAM e CLIL.

Digitale

Acquisizione delle competenze digitali e dell’alfabetizzazione informatica come aiuto all’inclusione sociale e alla cittadinanza attiva.

Educazione alle relazioni

Percorsi incentrati sullo sviluppo di empatia e di competenze relazionali che arricchiscono la consapevolezza del vissuto personale mettendolo in relazione con la realtà circostante.

Gruppo Editoriale ELi

Il piacere di apprendere

Il nuovo corso di musica vivo, contemporaneo, al passo con le tendenze musicali e le tecnologie di oggi.

GLI ORIZZONTI DELLA MUSICA

Sai qual è la differenza tra udire e ascoltare? E come si classificano gli strumenti musicali? Ed è possibile affrontare temi di cittadinanza e sostenibilità attraverso la musica? Con gli “orizzonti della musica” potrai approfondire tutti questi aspetti, imparare ad ascoltare e sviluppare soft e life skills.

LE PROFESSIONI DELLA MUSICA

15 tra professionisti e professioniste del mondo musicale raccontano in podcast e videopodcast la loro esperienza di crescita professionale. Sarà un modo per conoscere tè stesso, interrogarti sulle tue attitudini e scoprire professioni curiose e interessanti del campo musicale.

LA MUSICA NELLA STORIA

Come è cambiata la musica nel tempo? La musica di ogni epoca storica è il risultato di eventi storici, fenomeni sociali, economici, politici e artistici. Conoscerai la “musica nella storia” confrontando opere d’arte e musica e attraverso l’ascolto in due mosse: il senso di una musica, cioè il cosa esprime, e i suoi aspetti tecnici, il come lo esprime

DALLA TEORIA ALLA PRATICA

In questa sezione imparerai gli aspetti “tecnici” dalla musica, le regole che permettono alla varietà di suoni di comporsi in infiniti modi e a suonare il flauto, la chitarra, l’ukulele, la tastiera e la batteria

ANTOLOGIA

Una ricca antologia di brani da suonare e cantare attraverso i quali affrontare gli argomenti delle nuove linee guida di educazione civica . Come dice il titolo di questo corso, è un repertorio vivo e al passo con i generi musicali più nuovi.

Tutti i brani sono fruibili sull’app inmusica in musica .

STUDIAFACILE

Con questo volume potrai affrontare il ripasso dei contenuti storici, anche in inglese, cimentarti con compiti di realtà, attività che prevedono l’utilizzo dell’intelligenza artificiale e attività per lo sviluppo delle competenze musicali, organizzare un’orchestra di classe grazie ai numerosi brani per coro e orchestra. L’inserimento di spartiti di body percussion fanno di questo volume un vero strumento inclusivo!

CONTENUTI DIGITALI

Sono tutti accessibili attraverso il qr code o l’app librARsi

• lezioni in power point

• pillole d’autore

• videobiografie dei compositori

• videotutorial degli strumenti

• podcast e videopodcast con volti noti del panorama musicale

• audiosintesi e esercizi interattivi

• letture CLIL

• basi musicali

in musica

APP IN MUSICA pensata per facilitare lo studio delle partiture musicali su pentagramma.

Durante l’esecuzione del brano sono evidenziate le note che sono suonate in quel momento. Disponibile per tutti i branid ella sezione antologia del volume B potrai scegliere se ascoltare la base o la melodia, rallentare o velocizzare la riproduzione, cambiare tonalità e visualizzare l’esecuzione del brano su tastiera, chitarra o flauto.

DALLA TEORIA ALLA PRATICA PARTE 1

UNITÀ 1

ascolti

B1 Ascolta 1 15

B2 Ascolta 2 16

B3-B4 Ascolta 3 17

B5-B6 Ascolta 4 18

B7 Ascolta 5 18

B8-B9 Ascolta 6 19

B10 Ascolta 7 19

B11-B14 Ascolta 8 21 Tocca a te 22

UNITÀ 2

L’ALFABETO DEI SEGNI MUSICALI 23

Tocca a te 1

Tocca a te 2

B15-B19 Ascolta

UNITÀ 3

4.5

B20-B23 Ascolta 1 47

B24-B31 Tocca a te 1 48

B32-B35 Tocca a te 2 49

B36-B41 Tocca a te 1 50

B42-B46 Tocca a te 2 51

B47-B49 Ascolta 1 52

B50-B58 Tocca a te 1 52

B50 Il Si3 52

B51 Il La3 53

B52 IL SOL3 53

B53 Bandiera 53

B54 Battimuro 53

B55 Cavallina 53

B56 Guardie e ladri 53

B57 Mosca cieca 53

B58 La lontananza 53

B59-B62 Tocca a te 2 54

B63-B66 Ascolta 57

B67-B71 Tocca a te 57

B72-B75 Ascolta 58

B76-B78 Tocca a te 59

B76 IL DO4 59

B77 IL RE4 59

B78 J. PIERPOINT, Jingle Bells 59 in mu ica

B79-B84 Tocca a te 1 60

B85-B87 Tocca a te 2 61

B85 ANONIMO, Berceuse Morvandelle 61

B86 ANONIMO, Les oiseaux qui chantent 61

B87 M. PRAETORIUS, Gavotte 61

B88-B93 Tocca a te 3 61 Tocca a te 4 63

B94-B97 Tocca a te 1 64

B94 IL FA3 64

B95 IL MI3 64

B96 ANONIMO, Fandango 65

B97 MAMAS AND PAPAS, California Dreaming 65

B98-B101 Tocca a te 1 66

B98 IL RE3 66

B99 My horses ain’t hungry 66

B100 Hush, little baby 66

B101 B101 66 in musica in musica

B102-B107 Tocca a te 1 67

B108-B111 Tocca a te 2 68

B112-B116 Tocca a te 3 68

B112 ANONIMO, Pattinando 68

B113 ANONIMO, Baltas Sniegas 69

B114 ANONIMO, La corsa dei carri 69

B115 ANONIMO, Rimpiattino 69

B116 ANONIMO, Shanghai 69

B117-B121 Tocca a te 1 70

B117 IL DO3 70

B118 ANONIMO, Vieni sul mar 70

B119 ANONIMO, Petali bianchi 70

B120 RICCHI E POVERI, Che sarà 71

insica in musica

B121 G. MAINERIO, Ballo furlano 71

B122 DANZA SLAVA 72

B123 LEAVE HER JOHNNY 72

B124-B128 Tocca a te 1 73

B129-B131 Tocca a te 2 74

B129 Paw paw patch 74

in m sica in musica

B130 W.A. MOZART, Piccola serenata notturna 74

B131 ANONIMO, Tre tamburini 74

B132 Il ballo del qua qua 75

B133 Tocca a te 1 I colori 75 in musica

B134-B138 Tocca a te 1 77

B134 IL MI4 77

B135 IL FA4 77

in m sica in musica

B136 ANONIMO, Lamento di Tristano 77

B137 ANONIMO, Que no quieres 78

B138 ANONIMO, Il cacciatore 78

B139-B144 Tocca a te 1 80

B145-B149 Tocca a te 2 81

B150-B152 Tocca a te 3 83

B150 G. VERDI, Aida, Marcia trionfale 82

B151 S. WONDER, Isn’t she lovely 82

B152 R. WAGNER, Tánnhäuser, INTRODUZIONE 82

B153-B158 Tocca a te 1 84

B159-B161 Tocca a te 2 85

B159 Rig a Jig Jig, FOLK NORDAMERICANO 85

B160 ANONIMO, Le bon roi Dagobert 85

in musica insica in mu ica insica

B161 ANONIMO, Sulla giostra 85

B162-B167 Tocca a te 1 86

B168-B173 Tocca a te 2 87

B174-B175 Tocca a te 3 88

B174 ANONIMO, Le tre sorelle 88

B175 QUEEN, We will rock you 88

B176-B178 89

B179 Tocca a te 1 90

B180-B182 Tocca a te 2 91

B183-B184 Tocca a te 3 92

B183 CHUCK RIO, Tequila 92

B184 NEK, Sei grande 92

B185-B190 Tocca a te 1 93

B185 IL SIb3 93

B186 IL SOL# 3 O IL LAb 3 93

B187 B. JOHNSON, REAGAN SUNG, Ella’s song 94

B188 ANONIMO, Polly Wolly Doodle 94

in m sica

B189 ANONIMO, La betulla 94

B190 La lontananza, FOLK UCRAINO 95 Tocca a te 2 95

B191-B194 Tocca a te 96

B191 IL FA# 3 96

B192 J. P. RAMEAU, Rondò 96

insica

B193 Adiòs mi chaparita, CANTO SUDAMERICANO 97

B194 TRICARICO, Io sono Francesco 97

ANTOLOGIA PARTE 2

B195-B200 Tocca a te 98

B195 IL DO# 3 98

B196 IL DO# 4 98

sica

B197 Der Mann 98

B198 G.F. HÄNDEL, Gloria 99

B199 ANONIMO, Mazurka 99

B200 ANONIMO, Buffalo 99

B201-B205 Tocca a te 100

B201 IL SOL4 100

B202 IL LA4 100

B203 ANONIMO, Pop! Goes the weasel 100

B204 A. E E. MORRICONE, Nuovo Cinema Paradiso 101

B205 ANONIMO, Danny Boy 101

B206-B211 Tocca a te 102

B206 IL MIb3 102

B207 IL MIb4 102

B208 IL FA# 4 102

B209 Tulipani 102

B210 P. SIMON, The sound of silence 103

musica

B211 ANONIMO, Charlie is my darling 103

Tocca a te 1 104

B212-B216 Tocca a te 2 105

Tocca a te 110

B217 111

B218 112

B219-B228 Ascolta 113

2

2.1

2.2

2.3

2.4

Per colpa di chi?

2.5 COSTRUIRE LA PACE

Addio padre e madre, addio

La pace è gioia

B276 Tre tamburini. Trois jeunes tambours

C’era un ragazzo che come me cantava i

UNITÀ 3

POP/ROCK INTERNAZIONALE

You’ve got a friend

Waka Waka

Simply the best

If I were a boy

Girl just want to have

No woman no cry

Ob-La-Di Ob-La-Da

Can’t help falling in love

Viva la vida

Milion years ago

Hallelujiah

B296

B298

B310

What makes you beautiful

Another brick in the wall

The show must go on

UNITÀ 4

POP/ROCK ITALIANO

A modo tuo

Ma che freddo fa

Vita spericolata

Azzurro

Bandiera gialla

Notti magiche (Un’estate italiana)

Ah che sarà

Casa mia

E la luna bussò

La mia banda suona il rock

Tropicana

Mambo italiano

Sono solo canzonette

Donne

La bambola

Eppure sentire

La cura

Happy hour

Hanno ucciso l’uomo ragno

Onda alta

Occidentali’s karma

B315 PER CANTARE B316

B327 PER CANTARE B328

B330

B340

B342

B345

B347

B349 Per te

Supereroi

UNITÀ 5

CLASSICI

Marcia di Purcell

Alleluja di Handel

Inno alla gioia

Improvviso di Brahms

Tema della Moldava

Concerto per violino Shubert

Il ragazzo misterioso

Danza slava n.3

Apri gli occhi

C’è un fiore

Chi sorride lo sa

Di qua di qua

Il vagabondo

Se la neve vien giù

UNITÀ 6

SPIRITUAL

Working on a building. Se fossi un muratore

The wayfaring Stranger. Ramingo vo

Over my head. Sopra di me

Forza che si va

Tornerò

Go down Moses

UNITÀ 7

COLONNE SONORE

Alladin. A whole new world

Il re leone. Il cerchio della vita

Barry Lyndon. Sarabanda

B351

B353

B358

B359

B360

B361

B362

B366

B367

B368

B364

B370

B371

B372

B373

B375

PER SUONARE B376 PER CANTARE B377

PER SUONARE B378 PER CANTARE B379

B380

Schilndler

Momenti di gloria

C’era una volta l’America. Tema di

UNITÀ 8

MUSICAL

UNITÀ 9

UNITÀ 10

MUSICHE DAL MONDO

Nkosi sikelel’ i Africa

Israele. Arta Alinu

Tahiti. Hoe ana te uaka

Brasile. Tutu Marambà

B411 Venezuela. La lorita

Allunde Alluya

UNITÀ 11

La Morimorena

B412

B413

B414 La nanita nana

Quando nascette Ninno

Away in a manger (War is over)

Happy Xmas

Magico Natale

Oh Holy night

La piccola mangiatoia

Il piccolo tamburino

UNITÀ 12

INNI NAZIONALI

Italia Fratelli d’Italia

Regno Unito God save the King

Germania Einigkeit und Recht und Freiheit

Francia La Marseillaise

B415

B416

B417

SUONARE B418 PER CANTARE B419

SUONARE B421 PER CANTARE B422

1 DALLA TEORIA ALLA PRATICA PARTE

LE DIMENSIONI DEL SUONO 1 UNITÀ

Le onde sonore

Come si creano i suoni? Come si propagano?

La membrana di un tamburello percossa si mette a vibrare.

Tali vibrazioni si propagano nell'aria fino a giungere al nostro orecchio.

A queste domande risponde una scienza: l’acustica

La prima informazione che ci offre è che il suono è un fenomeno vibratorio della materia che si trasmette sotto forma di onda sonora

Se facciamo cadere un sassolino in uno specchio d’acqua, vediamo propagarsi le onde. Ogni particella d’acqua si mette a oscillare verticalmente e trasmette il suo moto alle particelle vicine, queste a loro volta a quelle successive, e così via. Ai nostri occhi sembra che l’acqua si sposti sulla superficie, ma è un moto solo apparente. Infatti se mettiamo un turacciolo sull’acqua noteremo che resta sempre allo stesso posto. Quando un corpo solido o fluido riceve un urto si mette a vibrare: e le sue vibrazioni si propagano allo strato d’aria circostante; questo a sua volta mette in vibrazione lo strato successivo, e così via. È così che le vibrazioni della sorgente sonora arrivano fino al nostro orecchio. Il suono si propaga anche attraverso i corpi solidi: lo puoi verificare appoggiando l’orecchio a un’estremità del banco e strofinando leggermente all’estremo opposto. Su questo principio si basa il telefono dei bambini, costruito con due barattoli collegati da un cordino: qui le vibrazioni si trasmettono da un capo all’altro del filo.

La velocità di trasmissione del suono varia a seconda del mezzo attraverso cui si propaga. Nell’aria è di 340 metri al secondo Il suono si propaga anche attraverso i liquidi; e ben lo sanno le nuotatrici del nuoto sincronizzato che quando sono immerse sentono distintamente la musica della loro coreografia. Nel vuoto il suono non si propaga, perché in esso non si possono formare le onde.

La propagazione nei corpi solidi. La propagazione nei mezzi liquidi.

Suoni e rumori

Quando un corpo vibra, non produce quasi mai una sola vibrazione. Produce una vibrazione fondamentale, ma anche altre, di minore intensità, che vengono chiamate armonici.

Se la vibrazione fondamentale si percepisce chiaramente, parliamo di suono determinato

Se non la si percepisce, come avviene quando gli armonici sono fitti e creano un suono confuso, abbiamo allora, un suono indeterminato: un rumore

Il flauto, la chitarra o il pianoforte producono suoni determinati; un battito di mani o la finestra che si chiude producono un suono indeterminato.

ascolta 1

Ascolta suoni determinati e suoni indeterminati (o rumori). Verifica se sai ben riconoscere gli uni e gli altri:

Il mondo in cui vivi è ricco di rumori. Ma se ascolti attentamente, scopriremo anche suoni determinati. Cercali e registrali col telefonino.

Suono determinato.
Suono indereminato.

I quattro campi della scrittura musicale

Nelle prime lezioni ti portiamo in un viaggio aereo, a esplorare dall’alto il territorio dei segni musicali. Scoprirai come si distinguono, imparerai a cosa servono e come si chiamano. Nelle lezioni successive scenderemo dal nostro drone, e un po’ alla volta impareremo a prendere confidenza con tutti quei segni, a uno a uno, ce ne serviremo per leggere la musica.

Il primo sguardo dall’alto ci fa vedere un territorio musicale diviso in quattro regioni. In ognuna si coltiva un carattere particolare dei suoni: il timbro, l’intensità, la durata, l’altezza

Come si scrive la musica? Per trascrivere la durata e l’altezza si usa un sistema rigoroso, preciso. L’intensità si indica invece con un sistema solo approssimativo.

Per indicare il timbro ci si limita a scrivere la fonte sonora (per esempio lo strumento che suona) e il modo in cui produrre il suono (per esempio percuotendo o pizzicando).

3.1 Il timbro

Se si produce una stessa nota musicale, per esempio un Do con il pianoforte, poi con il flauto, poi con la tromba, si nota una forte differenza tra l’una e l’altra. Questa differenza è legata alla forma dello strumento e alla sostanza (legno, ottone ecc.), di cui è fatto. Questo aspetto del suono si chiama timbro (o colore).

Sentirai una breve sequenza di suoni. Ogni volta la sequenza è ripetuta: riconosci se le due esecuzioni sono prodotte dallo stesso strumento oppure da due strumenti diversi. Sotto ciascuno scrivi S (cioè stesso) quando il secondo strumento è lo stesso del primo; scrivi D (cioè diverso) quando il secondo strumento è diverso dal primo.

3.2 L’intensità o volume

Un palloncino che scoppia produce un suono intenso (o forte). Una zanzara ne fa uno debole (o piano). Questo carattere del suono, che l’acustica chiama intensità, dipende dall’ampiezza dell’onda sonora. Naturalmente l’intensità con cui percepiamo il suono dipende anche dalla distanza alla quale ci troviamo: quanto maggiore è la distanza, tanto più debole ci arriva il suono.

Il volume percepito di un suono viene calcolato in decibel, talvolta abbreviato in dB. L’ampiezza delle onde sonore può essere aumentata appoggiando il corpo vibrante a un corpo vuoto: per esempio un elastico teso sopra una scatola.

ascolta 3

Ascolterai dieci coppie di suoni. Nello spazio libero scrivi p se il secondo suono è eseguito più piano del primo; scrivi f se il secondo suono è più forte:

Ascolterai coppie di suoni nelle quali il secondo cresce “dal piano al forte”o diminuisce “da forte a piano” rispetto al primo. Segna nella casella corrispondente se il secondo suono è un crescendo o un diminuendo

suono
debole suono forte
Il fruscio delle foglie è un suono debole.

ascolta 4

Anche quando si parla ci si esprime a piena voce (forte) o a mezza voce (mezzo forte), o sottovoce (piano), o sussurrando (pianissimo). Dipende dalle situazioni e da tante altre cose. Per esempio se vuoi incoraggiare i tuoi campioni preferiti in una gara sportiva la tua voce sarà la più forte possibile. Se vuoi spiegare al vicino di banco la regola che non ha capito, parlerai sottovoce. Gli attori del teatro e del cinema prestano molta attenzione al volume della voce. Ascolta questo breve dialogo, da una commedia dell’autore latino Plauto. Ti accorgi che il primo personaggio parla forte, il secondo sottovoce:

“Che dovrei fare?” “Vai a casa di sua madre, scusati, giura, pregala umilmente”

E adesso il contrario: il primo sussurra, il secondo strilla. È facile capire com’è diversa la situazione da un caso all’altro.

Ascolta questa breve strofa del poeta Giuseppe Giusti. Sopra le parole scrivi i segni dinamici che riconosci:

Dormi Europa, sicura:

più armi e più paura.

Strumento di conquista fu già la guerra; adesso

è affar da computista: vedete che progresso!

Pace a tutta la terra; a chi non compra, guerra!

3.3 La durata e la velocità

Se batti un colpo sul banco, il suono è corto All’opposto l’acqua che continua a scendere da un rubinetto produce un suono lungo nel tempo. Viene spontaneo disegnare i due suoni così:

battito

acqua corrente

Se batti un colpo sul banco, il suono è corto. All’opposto l’acqua che continua a scendere da un rubinetto produce un suono lungo nel tempo. Viene spontaneo disegnare i due suoni così:

Suoni corti

Suoni lunghi

Negli ambienti in cui vivi senti tutti i giorni suoni corti e suoni lunghi. Osserva le immagini.

Sotto ciascuna scrivi se il suono che produce è lungo (L) oppure corto (C).

Impariamo a non confondere la velocità dei suoni con la loro intensità. Lento, veloce, accelerando, rallentando si usano per la velocità.

Forte, piano, crescendo, diminuendo si usano per l’intensità.

Le parole riguardanti la velocità vengono chiamate segni agogici. La successione ordinata delle durate prende il nome di ritmo

ascolta 6

Ascolterai dieci sequenze di suoni. Nello spazio libero scrivi lento se la seconda sequenza è più lenta della prima. Scrivi veloce se la seconda sequenza è più veloce della prima. B8

Ora si alternano suoni che procedono da lento a veloce (accelerando) oppure da veloce a lento (rallentando). Riconosci gli uni e gli altri, scrivendo sotto ogni cifra: acc nel primo caso, rall nel secondo caso.

3.4 Quando si parla

Anche quando si parla ci si esprime velocemente o lentamente, a seconda dei casi. Dipende dalle situazioni. Per esempio se vuoi comunicare con una persona che parla una lingua diversa dalla tua, ti esprimerai parlando lentamente. Quando ripassi in fretta una lezione per la prova del giorno dopo potrai anche scorrere rapidamente il testo. Una categoria di persone che presta molta attenzione alla velocità con cui si parla è quella degli attori.

ascolta 7

Ascolta questa famosa favola dello scrittore latino Fedro. Il primo personaggio parla veloce, il secondo lento. Poi ascoltiamo il contrario: il primo parla lento, il secondo veloce. Come cambierà la situazione da un caso all’altro?

Sospinti dalla sete, erano scesi a bere, lupo e agnello, allo stesso ruscello. Più a monte stava il lupo,

più a valle assai l’agnello.

Ed ecco, il lupo ingordo, l’assassino, cerca un pretesto per attaccar lite: «Tu m’intorbidi l’acqua mentre bevo!»

Timido, quel batuffolo di lana:

«Ma no, scusami lupo, non può essere: l’acqua scorre da te verso me».

Poiché il discorso era giusto, il lupo:

«Sei mesi fa tu m’insultasti!» sèguita.

«Ma come, se non ero ancora nato!»

«Allora fu tuo padre!» E detto fatto, salta addosso all’agnello e te lo sbrana.

B10

3.4 L’altezza

Dal nostro drone sentiamo il suono di un fischietto, poi la sirena di una grossa nave. La differenza che salta subito all’orecchio riguarda la loro altezza. Il primo suono è più alto, più acuto del secondo; il secondo è più basso, più grave del primo.

L’acustica ci spiega che l’altezza di un suono dipende dalla frequenza delle vibrazioni del corpo sonoro. I suoni sono tanto più acuti, quanto maggiore è il numero delle vibrazioni. Il numero delle vibrazioni si misura in hertz, spesso abbreviato in Hz. L’orecchio umano può percepire suoni compresi fra 16 e 20.000 hertz. I suoni inferiori a 16 Hz si chiamano infrasuoni; quelli superiori a 20.000 Hz si chiamano ultrasuoni. Certi animali, come i cani o i pipistrelli, percepiscono anche gli ultrasuoni.

La parola giusta al posto giusto Altezza
alto, acuto
forte, intenso
veloce, presto
basso, grave
piano, debole
lento, adagio

ascolta 8

Riconosci qual è il più acuto fra i due suoni che ogni volta ascolterai:

è più acuto il primo è più acuto il secondo . B11

a b c d

e f g h

Ora riconosci qual è il più grave fra i tre suoni che volta ascolterai:

è più grave il primo è più grave il secondo è più grave il terzo B12

a b c d e f g h +

Da Cape Canaveral partono missili che volano verso l’alto; finita la missione ricadono. Quando salgono, anche il suono che producono sale, dal grave all’acuto. Quando tornano, anche il loro suono scende. Noi non vediamo se un missile parte verso il cielo, oppure ritorna alla base. Però ce lo dice l’orecchio. Ora ascoltiamo missili che partono e missili che tornano. Riconosci gli uni e gli altri.

B13 +

Il missile è fermo a terra parte verso il cielo ritorna a terra (suono stabile) (suono ascendente) (suono discendente)

a b c d e f g h

Facilmente confondiamo l’intensità con l’altezza. Diciamo alto per dire forte, diciamo basso per dire piano Questo esercizio serve per allenarti a distinguere e usare correttamente i termini. Ascolterai un breve motivo eseguito due volte. Però la seconda volta cambia l’intensità, oppure cambia l’altezza: scopri tu quale di queste due dimensioni cambia ogni volta. Metti una crocetta nella casella corrispondente:

B14 esempi nel secondo motivo cambia

Suoni altezza intensità

a b c d e f g h

Tocca a te

Ora che hai imparato a distinguere i suoni in base alle loro proprietà, puoi cimentarti anche tu come compositrice, o compositore. Immagina di commentare con i suoni le scenette che trovi qui sotto.

Per ognuna come sceglieresti l’intensità, la velocità, il timbro, l’altezza?

Usa i termini che hai imparato.

Per il timbro legno metallo membrana

Per l’intensità o volume piano forte crescendo diminuendo

Per la durata e la velocità lento veloce accelerando rallentando

Per l’altezza basso alto ascendente discendente

COSA esprime

1. Il temporale si avvicinò sempre più, poi a poco a poco cessò

2. Sono bloccato da un gelido dubbio

3. Angelo era furioso, ma subito capì che non era il caso, e si calmò

4. Un annuncio sensazionale interrompe la festa

5. Quando entro in casa il mio cagnolino salta dalla felicità

COME lo esprime

6. Nel cielo appare all’improvviso un luminoso arcobaleno intensità o volume durata e velocità altezza

timbro

L’ALFABETO DEI SEGNI MUSICALI

1

Scrivere i suoni

La civiltà mesopotamica, nel territorio mediorientale tra i fiumi Tigri ed Eufrate, fu la prima a trovare il sistema di scrivere le parole. La scrittura fu l’invenzione geniale che condurrà alla civiltà del nostro tempo, fissando le regole di convivenza, le leggi e le norme di quelle antiche società umane.

Così come in quel lontano tempo le persone parlavano come noi oggi, allo stesso modo le persone facevano musica, con la voce e con gli strumenti.

I primi segni, per scrivere e fare musica risalgono alla fine del primo millennio dopo Cristo, in pieno Medioevo. Come ti spieghi questo ritardo rispetto al linguaggio verbale? Fra le tante risposte a noi ne basta una: mentre le parole erano necessarie per impedire, o almeno limitare, i conflitti, la musica era soprattutto fonte di benessere, di festa, di amicizia.

«Stai lontano da chi non ama la musica», dicevano gli antichi. Se gli alfabeti sono necessari per frenare le violenze, non servono segni per esprimere con la voce o con uno strumento la gioia e il piacere di cantare e suonare. Ma da quando esiste il modo di scrivere i suoni, ognuno di noi può imparare rapidamente a diventare padrone del linguaggio musicale: guardando i suoi segni speciali imparerai a sentire i suoni che esprimono e a riprodurli con la voce o con uno strumento.

Particolare di un vaso greco con Apollo che suona la lira.
Suonatori in un affresco etrusco.
Trovi la prima notazione musicale nel capitolo Il Medioevo nel

Scrivere la durata

2.1 Le figure di durata

La durata dei suoni si indica con segni che si chiamano semplicemente figure di durata; oppure valori.

Non indicano una durata assoluta, per esempio mezzo secondo, ma una durata relativa: ossia una durata dimezzata rispetto alla figura precedente.

Queste sono le figure più usate. La loro durata è resa evidente dalla lunghezza dei segmenti posti a lato:

Queste sono le figure più usate. La loro durata è resa evidente dai segmenti posti a lato:

Queste sono le figure più usate. La loro durata è resa evidente dai segmenti posti a lato:

Semibreve

Semibreve

Minima

Minima

Queste sono le figure più usate. La loro durata è resa evidente dai segmenti posti a lato:

Semiminima

Semiminima

Croma

Croma

Semibreve

Semicroma

Semicroma

Minima

Biscroma

Biscroma

Semiminima

Croma

Semicroma

Biscroma

Per esempio se si stabilisce che la semibreve (b) dura quattro secondi, la minima (h) ne durerà due, la semiminima ( ) uno; e così via. Per convenzione, il segno della semibreve è usato come unità alla quale riferire tutte le durate inferiori. Per questa ragione la semibreve si chiama anche intero: = 1

Per esempio se si stabilisce che la semibreve (b) dura quattro secondi, la minima (h) ne durerà due, la semiminima ( ) uno; e così via. Per convenzione, il segno della semibreve è usato come unità alla quale riferire tutte le durate inferiori. Per questa ragione la semibreve si chiama anche intero: = 1

Come hai letto sopra, ogni segno che vedi dall’alto in basso indica un suono che dura la metà del precedente. Per esempio, se si stabilisce che la semibreve (  Semibreve ) dura quattro secondi, la minima (  Minima ) ne durerà due, la semiminima (  Semiminima ) uno; e così via.

Verifica questi rapporti tra le figure di durata:

Verifica questi rapporti tra le figure di durata:

NOMI

Il segno della semibreve è usato come unità alla quale riferire tutte le durate inferiori. Per questa ragione la semibreve si chiama anche intero:  Semibreve = 1

NOMI FIGUREDURATA FIGURA DI RIFERIMENTO (INTERO)

FIGUREDURATA FIGURA DI RIFERIMENTO (INTERO)

Per esempio se si stabilisce che la semibreve (b) dura quattro secondi, la minima (h) ne durerà due, la semiminima ( ) uno; e così via. Per convenzione, il segno della semibreve è usato come unità alla quale riferire tutte le durate inferiori. Per questa ragione la semibreve si chiama anche intero: = 1

Minima h metà di

Minima h metà di

Verifica questi rapporti tra le figure di durata:

Verifica questi rapporti tra le figure di durata:

Semiminima q quarto di

Croma ottavo di

Semicroma s sedicesimo di Biscroma z trentaduesimo di

Minima h metà di Semiminima q quarto di

Semiminima q quarto di Croma ottavo di Semicroma s sedicesimo di Biscroma z trentaduesimo di

Intero, metà, quarto, ottavo, sedicesimo, trentaduesimo sono anche i nomi che si usa dare alle figure di durata, al posto di semibreve, minima, semiminima, croma, semicroma, biscroma.

Intero, metà, quarto, ottavo, sedicesimo, trentaduesimo sono anche i nomi che si usa dare alle figure di durata, al posto di semibreve, minima, semiminima, croma, semicroma, biscroma.

Croma ottavo di Semicroma s sedicesimo di Biscroma z trentaduesimo di

Le figure di pausa

Le figure di pausa

Intero, metà, quarto, ottavo, sedicesimo, trentaduesimo sono anche i nomi che si usa dare alle figure di durata, al posto di semibreve, minima, semiminima, croma, semicroma, biscroma.

Una musica è fatta normalmente anche di silenzi, di pause. Anche di queste bisogna indicare la durata, cosa che si fa con le figure di pausa:

Una musica è fatta normalmente anche di silenzi, di pause. Anche di queste bisogna indicare la durata, cosa che si fa con le figure di pausa:

Intero, metà, quarto, ottavo, sedicesimo, trentaduesimo sono anche i nomi che si usa dare alle figure di durata, al posto di semibreve, minima, semiminima, croma, semicroma, biscroma

Pausa di semibreve W

Pausa di semibreve W

Pausa di minima H

Le figure di pausa

Pausa di minima H

Pausa di semiminima Q

Pausa di semiminima Q

Una musica è fatta normalmente anche di silenzi, di pause. Anche di queste bisogna indicare la durata, cosa che si fa con le figure di pausa:

Pausa di croma E

Pausa di croma E

Pausa di semibreve

Pausa di semicroma S

Pausa di semicroma S

Intero, metà, quarto, ottavo, sedicesimo, trentaduesimo sono anche i nomi che si usa dare alle figure di durata, al posto di semibreve, minima, semiminima, croma, semicroma, biscroma.

Intero, metà, quarto, ottavo, sedicesimo, trentaduesimo sono anche i nomi che si usa dare alle figure di durata, al posto di semibreve, minima, semiminima, croma, semicroma, biscroma.

Intero, metà, quarto, ottavo, sedicesimo, trentaduesimo sono anche i nomi che si usa dare alle figure di durata, al posto di semibreve, minima, semiminima, croma, semicroma, biscroma

2.2 Le figure del silenzio

Le figure di pausa

Le figure di pausa

Le figure di pausa

Una musica è fatta normalmente anche di silenzi, di pause. Anche di queste bisogna indicare la durata, cosa che si fa con le figure di pausa:

Una musica è fatta normalmente anche di silenzi, di pause. Anche di queste bisogna indicare la durata, cosa che si fa con le figure di pausa:

Una musica è fatta normalmente anche di silenzi, di pause. Anche queste devono essere indicate chiaramente: lo si fa con le figure di pausa

Una musica è fatta normalmente anche di silenzi, di pause. Anche di queste bisogna indicare la durata, cosa che si fa con le figure di pausa:

Pausa di semibreve W

Pausa di semibreve W

Pausa di semibreve W

Pausa di minima H

Pausa di minima H

Pausa di minima H

Pausa di semiminima Q

Pausa di semiminima Q

Pausa di semiminima Q

Pausa di croma E

Pausa di croma E

Pausa di croma E

Pausa di semicroma S

Pausa di semicroma S

Pausa di semicroma S

Pausa di biscroma

Pausa di biscroma

Pausa di biscroma

Anche per il valore delle pause vale lo stesso principio aritmetico. Per esempio se si stabilisce che la pausa di semibreve ( W) dura quattro secondi, la pausa di minima (H) ne durerà due, la pausa di semiminima (Q)uno; e così via.

Anche per la durata delle pause vale lo stesso principio aritmetico. Per esempio se si stabilisce che la pausa di semibreve  Pausa di Semibreve dura quattro secondi, la pausa di minima (  Pausa di Minima ) ne durerà due, la pausa di semiminima (  Pausa di Semiminima ) uno; e così via.

Anche per il valore delle pause vale lo stesso principio aritmetico. Per esempio se si stabilisce che la pausa di semibreve ( W) dura quattro secondi, la pausa di minima (H) ne durerà due, la pausa di semiminima (Q)uno; e così via.

Anche per il valore delle pause vale lo stesso principio aritmetico. Per esempio se si stabilisce che la pausa di semibreve ( W) dura quattro secondi, la pausa di minima (H) ne durerà due, la pausa di semiminima (Q)uno; e così via.

2.3 Il punto di valore e la legatura

Il segno più piccolo dell’alfabeto musicale è un semplice punto. Sembrerebbe un segno da niente, e invece è importantissimo: viene chiamato punto di valore.

Quando lo troverai collocato a destra di una nota dovrai allungare la nota di metà della sua durata. Per esempio:

Il trattino ricurvo posto fra due note uguali, come nell’esempio che vedi qui sopra, ha la funzione di fondere i due suoni in uno solo: si chiama legatura di valore.

Quando invece il segno è posto al di sopra di un gruppo di note indica che le note vanno eseguite ben unite fra di loro, non staccate. In questo caso si parla di legatura di portamento. Esempio:

Quando si vuole che una nota duri un po’ più della sua durata precisa, ma a piacere dell’esecutore, si pone sopra la nota un segno che si chiama corona

Scrivere l’intensità

3.1 I segni dinamici

Negli spartiti l’intensità dei suoni si indica semplicemente scrivendo i termini che la suggeriscono. Sul pentagramma questi termini sono scritti abbreviati. Questa è la successione dei termini usati e delle relative abbreviazioni:

termini fortissimo forte mezzoforte mezzopiano piano pianissimo abbreviazioni

Qualche compositore, se vuole ottenere un fortissimo di grande potenza, scrive addirittura tre o quattro , ,

Lo stesso per un pianissimo appena percettibile: ,

E quando si vuole aumentare gradatamente l’intensità?

Basta scrivere sotto le note: crescendo, oppure questo segno:

Per diminuire l’intensità, si scrive: diminuendo, oppure questo segno:

Per indicare che una nota va accentuata si usano diversi segni, secondo il tipo d’accento desiderato. Vengono posti sopra o sotto la nota:

marcato:

˙ - marcato indica un suono su cui si porta il peso

sforzato:

˙ > sforzato (oppure s ) indica un suono particolarmente accentato

ancora più marcato:

˙ ^ ancora più marcato indica un suono a cui dare ancora più intensità

Tutti questi segni si chiamano segni dinamici.

Sillabe

Lettere

Scrivere l’altezza

4.1 Il pentagramma

Ogni canzone è fatta di suoni non solo di diversa durata e di diversa intensità, ma anche di diversa altezza. Per indicare le altezze dei suoni si usa collocare le loro figure di durata entro un fascio di linee chiamato pentagramma o rigo musicale. Le linee tracciate per intero sono cinque. Collocando le figure sulle cinque linee e negli spazi fra una linea e l’altra, o sopra e sotto le linee stesse, si possono scrivere undici note musicali:

Pentagramma con note e numeri

Per scrivere note più acute o più gravi di queste si aggiungono pezzettini di linee supplementari sopra o sotto il pentagramma. Questi trattini vengono chiamati rispettivamente sopralinee e sottolinee:

Tagli addizionali

sottolinee sopralinee

A ogni posizione entro il pentagramma corrisponde un suono particolare, una particolare nota musicale. In Italia ogni nota si chiama con una sillaba particolare, Do, Re, Mi, Fa, Sol, La, Si. In altri paesi si usano le lettere dell’alfabeto.

Il segno

Chiave di violino

che si scrive all’inizio del pentagramma si chiama chiave di vio -

lino , o chiave di Sol

Esistono anche altre chiavi, come la chiave di basso o chiave di Fa , che serve per i suoni più gravi. La vedi nel rigo che segue.

Tocca a te 1

DISEGNO DELLA CHIAVE DI VIOLINO

La pagina che contiene la musica scritta per più voci o strumenti si chiama partitura. Si usa solitamente il termine spartito per indicare la riduzione di una partitura per essere eseguita dal pianoforte, o da pianoforte e canto.

Impara anche tu a scrivere correttamente la chiave di violino. Prima segui con la matita il disegno dei puntini, poi continua da solo.

4.2 Solo sette?

Come vedi, i suoni musicali sono molti, mentre i nomi delle note sono solo sette, che si ripetono nello stesso ordine sia salendo sia scendendo lungo il pentagramma. Ciò è dovuto al fatto che una volta arrivati al settimo suono, quello successivo presenta un carattere così simile al primo che si usa dargli lo stesso nome. La stessa cosa si verifica per tutti gli altri suoni.

La successione ordinata delle note prende il nome di scala musicale. Ogni serie di sette suoni, più l’ottavo che chiude la serie, prende il nome di ottava, A ciascuna si dà un numero progressivo. Qui cominci a vederle nel loro insieme, sulla tastiera:

La distanza tra un gradino e l’altro della scala musicale si chiama intervallo. L’intervallo si dice ascendente, quando procede da un suono verso un suono più acuto; si dice discendente nel caso opposto.

L’esecuzione simultanea di tre o più suoni diversi si chiama accordo:

Accordo

punto di partenza

Tocca a te 2

Ogni linea, ogni sopralinea, ogni sottolinea e ogni spazio del pentagramma ospita un suono particolare, il Do, il Re, e così via. Ti basta un piccolo esercizio per tenerli a mente.

Comincia scrivendo i nomi sotto queste note.

Poi scrivi anche tu a caso le note sopra questo pentagramma vuoto.

Consegnalo a un compagno e verifica se sotto ciascuna nota ha scritto correttamente il nome.

Ora l’esercizio inverso. Ascolta e scrivi nei pentagrammi vuoti le note cantate.

Prima sono cantate su la la la, poi con il loro nome: B15 B19

armature di chiave

4.3 Diesis e bemolle

Oltre alle sette note, dal Do al Si, troverai altri due segni importanti, che si chiamano rispettivamente diesis e bemolle. Li troverai sempre posti davanti a una nota.

I suoni prodotti dai tasti neri di una tastiera di pianoforte vengono chiamati col nome del tasto bianco alla loro sinistra, con l’aggiunta del simbolo diesis ( ), oppure col nome del tasto bianco posto alla loro destra, aggiungendo il simbolo del bemolle ( ). La scala che si produce suonando i tasti bianchi di una tastiera si chiama scala diatonica; quella che si ottiene premendo in successione i tasti bianchi e i neri si chiama scala cromatica Diesis e bemolle sono detti alterazioni, o accidenti, e le note col diesis o col bemolle vengono dette note alterate Naturali sono invece dette le note non alterate.

Ascoltando il suono dei tasti neri ti accorgi che è a metà strada tra i due suoni dei tasti bianchi che lo affiancano; per esempio il tasto nero tra il Do e il Re, cioè il Do # o Re b , produce un suono un po’ più acuto del Do naturale e un po’ più grave del Re naturale. Questo perché l’intervallo tra Do e Re naturali è di un tono, mentre tra Do e Do # è di un semitono. Le note alterate possono capitare occasionalmente in un brano: in questo caso si parla di alterazioni transitorie, e il segno del diesis o del bemolle si mette accanto alla nota. Quando una stessa nota rimane alterata in tutto il brano si parla di alterazione permanente. Per evitare di scrivere il segno dell’alterazione ogni volta che la nota alterata compare nel pezzo, si scrive il segno una sola volta per tutte all’inizio del brano: è l’armatura di chiave. L’alterazione viene scritta vicino alla chiave e posta esattamente sul rigo o sullo spazio della nota che si desidera rimanga alterata per tutto il brano.

Do

Smeraldo. 09

battuta

Fa diesis

Osserva il rigo sopra: si chiama battuta lo spazio compreso tra due stanghette verticali. Se un’alterazione provvisoria compare più volte nel corso di una battuta, la si scrive solo davanti alla prima nota alterata della battuta stessa, come vedi nel rigo seguente.

Se alla nota alterata fa seguito nella stessa battuta una nota naturale si scrive davanti a questa un nuovo segno, che si chiama bequadro: n . In una medesima battuta il bequadro fa tornare naturale una nota che era stata alterata.

Note chiave per il ripasso

CHE COS’È IL PENTAGRAMMA?

Il pentagramma o rigo musicale è un fascio di cinque righe che serve per scrivere le note musicali. In totale si possono scrivere undici note. Sopra ogni riga o in ogni spazio si scrivono le note, che sono i simboli dei suoni.

A ogni suono corrisponde una nota musicale che può essere indicata con un nome: Do, Re, Mi, Fa, Sol, La, Si.

All’inizio del rigo musicale si scrive la chiave di violino, o chiave di Sol, un segno che serve per indicare la posizione della nota Sol. La successione ordinata dei suoni musicali, dall’alto al basso e viceversa, si chiama scala.

CHE COSA SONO LE FIGURE DI DURATA E LE FIGURE DI PAUSA?

Le figure di durata sono dei segni che indicano la durata di un suono rispetto a quello che lo ha preceduto. Le figure di pausa sono dei segni che indicano le pause e i silenzi tra i suoni.

CHE COSA SONO IL DIESIL E IL BEMOLLE?

Diesis ( # ) e bemolle ( b )sono detti alterazioni perché alterano il suono delle sette note verso un suono più acuto o più grave. Sul pentagramma compaiono come due segni posti davanti alla nota.

Verifica

1. Scrivi il nome delle note sotto la corrispondente figura di valore sul pentagramma.

2. Scegli se l'affermazione è vera (v) o falsa (F).

a La scala cromatica serve a far corrispondere un colore a una nota. V F

b L’intervallo è la distanza tra un suono e un altro della scala. V F

c Il diesis è un segno che innalza di un semitono l’altezza di una nota. V F

d Una minima dura complessivamente come cinque crome. V F

SUONARE I NOSTRI STRUMENTI 3 UNITÀ

campana

piede

fori

corpo centrale

testa

fischietto

imboccatura

mano destra
mignolo
anulare
medio
indice mano sinistra

Legenda foro chiuso foro aperto foro chiuso a metà B diteggiatura per flauto barocco

suoni naturali

1.1 Come si suona il flauto

II flauto si suona tenendolo in questo modo:

• le dita della mano sinistra chiudono i tre fori superiori e il foro retrostante;

• le dita della mano destra coprono i quattro fori inferiori;

• la testa e la schiena si tengono ben diritte.

L’imboccatura si tiene fra le labbra, senza toccare i denti.

La regola più importante, quando si suona qualunque strumento, è essere rilassati. A questo fine pratichiamo questi semplici esercizi.

1. Proviamo a tenere fra le mani il flauto e, a occhi chiusi, concentriamoci per percepire bene le diverse parti del corpo che saranno coinvolte: rilassiamo prima le spalle poi le braccia e le dita

2. Muoviamo le dita a una a una sullo strumento, in modo da sentire i polpastrelli chiudere perfettamente i fori: chiudendo bene i fori otteniamo i suoni corretti.

1.2 Diteggiatura per il flauto dolce soprano

Scala 1 p. 42

& w w w w w w w w w w w w w w w

suoni

alterati

Scala 2 p. 42

3. Teniamo lo strumento fra le mani, e intanto respiriamo profondamente con la parte bassa dei polmoni utilizzando il diaframma Stiamo ben attenti a non contrarre le braccia o alzare le spalle.

4. Appoggiamo l’imboccatura del flauto sul nostro labbro inferiore, tenendo rilassato il labbro superiore. Per consentire un flusso d’aria corretto, quando suoniamo è importante non corrugare il labbro superiore.

Attenzione. In alcuni flauti il 6° e il 7° foro anteriore sono costituiti ciascuno da due piccoli fori vicini. Quando si chiudono entrambi si ha il foro chiuso, chiudendone soltanto uno si ha l’effetto del foro semiaperto

Ora possiamo provare a produrre il suono: espiriamo nell’imboccatura senza forzare l’uscita dell’aria ma con decisione Per ottenere un buon risultato, soffiando immaginiamo di pronunciare ogni volta la sillaba “du”.

1.3 Diteggiatura per il flauto dolce contralto

suoni naturali

Scala 1 p. 43

suoni

Scala 2 p. 43

La chitarra

La chitarra è uno strumento dalle grandi risorse, per il quale i musicisti di ogni epoca hanno scritto pagine meravigliose.

Ma è anche lo strumento ideale per accompagnare il canto, perché basta conoscere e sapere eseguire discretamente pochi accordi per creare un’armonia suggestiva intorno alla voce. Con una chitarra è più facile ritrovarsi in gruppo e divertirsi cantando i motivi preferiti.

2.1 Come si tiene la chitarra

La chitarra può essere suonata assumendo diverse posizioni a seconda delle situazioni. Se si deve rimanere in piedi, come ad esempio se si suona in un gruppo rock, la si sorregge con l’aiuto di una cinghia fatta passare dietro al collo e sotto il braccio destro.

Se invece si suona restando seduti, oppure con un gruppo di amici come accompagnamento al canto, la posizione da tenere è quella indicata nell’immagine 1 : piede sinistro leggermente alzato, posato su uno sgabello, e gomito destro posato sulla cassa armonica per poter muovere l’avambraccio e il polso con morbidezza, senza irrigidire il muscolo.

2.2 La mano destra

La mano destra deve essere tenuta in posizione perpendicolare sulla buca 2 per pizzicare le corde con il pollice, l’indice, il medio e l’anulare. Il pollice pizzica le corde più gravi (Mi, La, Re) muovendosi dall’alto verso il basso mentre le altre dita si muovono dal basso verso l’alto.

Il mignolo della mano destra non si usa mai. Quando si effettua l’accompagnamento di un canto spesso si preferisce usare il plettro (una piccola lamina di materiale plastico) con cui si sollecitano le corde simultaneamente. In questo modo aumenta la massa sonora che lo strumento produce, fondamentale se si canta in gruppo.

2.3 La mano sinistra

La mano sinistra si muove lungo la tastiera 3 premendo le corde in corrispondenza dei tasti con la punta dei polpastrelli. Le dita che si usano sono: indice, medio, anulare, mignolo.

Per accorciare la porzione vibrante di tutte le corde si distende il dito indice trasversalmente su tutta la cordiera, come si vede nell'immagine 4 . Questa pratica si chiama barré

La chitarra

Il pollice non si usa mai. Bisogna fare attenzione a tenere le dita ben arcuate per evitare che si schiaccino le corde con le altre falangi. Quando la corda è fatta vibrare senza che le dita della mano destra la tocchino, si dice corda vuota. Premendo le dita sui tasti sempre più vicini alla buca, otteniamo suoni via via più acuti.

corde

tasti

tastiera

2) Si mette un dito sul 5° tasto della corda Re: si produce un Sol; con questo suono si verifica che la terza corda abbia la stessa intonazione.

3) Si mette un dito sul 4° tasto della corda Sol. Si produce un Si; con questo suono si verifica l’intonazione della seconda corda

4) Si mette un dito sul 5° tasto della corda Si. Si produce il Mi; si verifica questo suono con la prima corda, il Mi cantino.

5) Con il Mi cantino si verifica l’intonazione del Mi basso, cioè la sesta corda

cassa armonica
buca
barrette
ponticello
cordiera
paletta
piroli
piroli

2.5 Principali accordi per chitarra

La tastiera

“Tastiera” è propriamente il nome che si dà all’insieme dei tasti che si azionano su strumenti come il pianoforte, il clavicembalo, l’organo, la fisarmonica. Il nome si è poi esteso a indicare tutti gli strumenti dotati di una tastiera, prima di tutto gli strumenti elettronici, ma anche strumenti più semplici, come le melodiche o claviette.

3.1 Come suonare

Ecco i suggerimenti essenziali per arrivare a suonare correttamente su una tastiera elettronica o su una melodica. Anche davanti a una tastiera la prima regola è stare rilassati:

• stiamo seduti davanti alla tastiera con i piedi comodamente appoggiati a terra; regoliamo perciò adeguatamente l’altezza della panchetta su cui siamo seduti;

• teniamo gli avambracci allineati sopra la tastiera e le braccia accostate elasticamente ai fianchi;

Il pianoforte

Come è fatto e come si suona Cluster

• respiriamo agendo sul diaframma; questa raccomandazione vale per il flauto come per qualunque altro strumento, e anche per il canto;

• teniamo le mani leggermente arcuate;

• teniamo le dita sulla tastiera con il pollice che tocca di taglio il tasto;

• disponiamo le mani in modo che il pollice tocchi il tasto lateralmente.

Nei casi più comuni, con la mano destra si suona la melodia, scritta nel pentagramma con la chiave di violino; con la mano sinistra si suona l’accompagnamento, scritto nel pentagramma con la chiave di basso.

Ogni dito della mano preme un tasto. Per indicare le dita si usano i numeri, da 1 per il pollice, a 5 per il mignolo:

I tasti bianchi forniscono le sette note della scala naturale: Do, Re, Mi, Fa, Sol, La, Si. Per trovarle, basta osservare come sono disposti i tasti neri: si alternano costantemente gruppi di due e gruppi di tre. Il tasto bianco a sinistra dei gruppi

Trovi gli strumenti ad ancia nel VOLUME A

3.3 Principali accordi per tastiera

L’ukulele soprano

4.1 Com’è fatto l’ukulele

L’ukulele nasce nel 1879 alle Hawaii per merito di alcuni marinai portoghesi che si erano stabiliti in quel meraviglioso arcipelago. Lo strumento non fu però creato dal nulla bensì è una trasformazione di un altro strumento, il “machete de braga” o “cavaquinho”, originario di Madeira. Maneggevole, leggero, spesso decorato ha un suono ricco e piacevole, perfetto per accompagnare il canto. La sua forma ricorda quella di una piccola chitarra acustica, con quattro corde invece di sei. I nomi delle parti che lo compongono sono, quindi, uguali a quelle della chitarra (p.36).

4.2 Come si tiene l’ukulele

L’ukulele può essere suonato sia in piedi sia restando seduti e il suo posizionamento non cambia. La corretta posizione dello strumento prevede che venga poggiato con delicatezza tra l’avambraccio destro e il corpo, riposando contemporaneamente nel cavo del gomito. Il manico dell’ukulele punta verso la spalla sinistra e si posiziona il pollice della mano sinistra dietro il manico mentre le altre quattro dita premono sulle diverse corde in corrispondenza dei tasti, in modo da ottenere tutti suoni della scala. Come per la chitarra, lo si può sorreggere con una cinghia fatta passare dietro al collo.

Nelle indicazioni che riproducono i tasti dello strumento che esemplificano come ottenere gli accordi o i suoni singoli, le dita vengono indicate con i numeri, da 1 (indice) a 4 (mignolo).

Chitarra acustica e ukulele a confronto.

4.3 Come accordare l’ukulele

Per accordare l’ukulele si può usare come riferimento il flauto dolce o la tastiera del pianoforte.

Pizzicando le corde vuote dell’ukulele, dall’alto verso il basso, dovrai ottenere questi suoni:

• Quarta corda: Sol

• Terza corda: Do

• Seconda corda: Mi

• Prima corda: La

4.4 I primi passi

L’ukulele si suona principalmente per accompagnare le canzoni con gli accordi. L’accordo è l’insieme di tre o più suoni diversi eseguiti simultaneamente. I due principali accordi si distinguono in maggiore e minore

Con l’ukulele è anche possibile eseguire le melodie delle diverse musiche; in questo caso le corde verranno pizzicate dalle dita della mano destra una dopo l’altra mentre le dita della mano sinistra premeranno le corde in corrispondenza dei diversi tasti per ottenere i suoni desiderati.

COMINCIAMO dal Do M

Il primo accordo che impariamo è l’accordo di Do M. Lo ottieni premendo la sola corda 4 sul tasto 3 con il dito 3 (anulare), muovendo la mano destra dall’alto in basso e viceversa percuotendo tutte e quattro le corde con le punte delle dita raggruppate o con un plettro, così:

La m L’accordo di La minore, si ottiene premendo la quarta corda sul secondo tasto con il dito medio (dito 2)

Fa M L’accordo di Fa maggiore, si ottiene premendo la seconda corda sul primo tasto e la quarta corda sul secondo tasto con il dito medio (dito 2)

Sol7 L’accordo di Sol7, si ottiene premendo la seconda corda sul primo tasto, la prima sul secondo e la terza corda sempre sul secondo tasto con il dito medio (dito 2).

Accordatura dello strumento.

Esegui l’accordo di Do M per otto pulsazioni. Continua allo stesso modo con la nota La m, sempre per otto pulsazioni. Ottieni l’accordo di La minore

• Per quattro pulsazioni esegui l’accordo di Fa M;

• Ora per quattro pulsazioni l’accordo di Sol7;

• Chiudi il Passo uno ripetendo il primo accordo, l’accordo di Do M, per otto pulsazioni.

Il giro di Do è un accompagnamento tra i più usati nelle canzoni.

4.5 Principali accordi per ukulele soprano

Trovi le percussioni nel capitolo Il meraviglioso mondo degli strumenti musicali nel VOLUME A

Le percussioni

5.1 Xilofoni e metallofoni

Sono strumenti formati da una serie di barre di legno o di metallo che devono essere percosse con appositi battenti. Possono essere formati da barre che risuonano ciascuna con una nota della scala naturale (vengono detti diatonici) oppure da barre che risuonano con le note della scala cromatica (vengono detti cromatici). Con xilofoni e metallofoni possiamo: rinforzare le melodie, eseguire controcanti, creare alternanze con i flauti dolci in determinati momenti del brano, eseguire accordi.

Strumenti Come si suonano

Il glockenspiel è un metallofono.

Legnetti Si battono fra loro appoggiati sul cavo della mano

Blocco Si colpisce con un battente

Triangolo Si colpisce con una barretta di metallo

Piatto sospeso

Si colpisce con un battente. Offre diverse possibilità a seconda che venga colpito con le bacchette o con lo spazzolino, sul bordo o nel mezzo o nel centro. Per un effetto speciale si tiene appoggiata sul piatto una catenina.

Piatti Si battono fra loro

Tamburello, Tamburo, Djembè

Tamburello basco

Maracas, Sonagliera

Si battono con le mani, o con un battente; possono essere suonati in diversi punti della pelle o anche sul bordo del tamburo stesso.

Si scuotono / Si colpiscono con la mano

Nacchere Sono unite con una cordicella e si tengono fra le dita di una mano

Cluster

La batteria

Come è fatta e come si suona

5.2 I battenti

Un suonatore di percussioni (percussionista) o di batteria (batterista) ha sempre a disposizione una varietà di battenti, con cui si ottengono sonorità diverse: un battente con la testa di feltro produce un suono morbido; uno con la testa di legno ne produce uno più secco. Altri hanno la testa di gomma o di plastica. La spazzola, con le sue dita di metallo, permette di produrre effetti struscianti. Gli strumenti elencati nella tabella sono preziosi per eseguire i ritmi in accompagnamento alle nostre musiche, ma anche per creare effetti sonori speciali.

5.3 Body percussion

Per fare musica insieme non è sempre indispensabile avere un ricco strumentario. Abbiamo la voce, che ci permette sia di cantare, sia di produrre suoni e ritmi. Inoltre possiamo ottenere effetti speciali come schioccare la lingua, o fischiare.

E poi abbiamo il nostro corpo, che può essere utilizzato per fini musicali. Body percussion è l'espressione inglese che significa percussione corporea, ossia produzione di ritmi agendo su una parte o l’altra del nostro corpo. Esistono gruppi musicali che si sono specializzati proprio in queste performance musicali. Queste le principali azioni che si possono praticare:

• battere le mani;

• battere i piedi;

• schioccare le dita;

• sfregare le mani tra di loro o sulle cosce;

• battere le mani sul petto, sulle gambe o altre parti del corpo;

• colpire le guance tenendo la bocca aperta a imbuto;

• schioccare la lingua sul palato.

Nelle attività ritmiche che praticheremo ricordiamoci dunque che abbiamo a disposizione non solo strumenti, o materiali sostitutivi, di legno, di metallo o d’altro materiale. Prima ancora abbiamo a disposizione tutte le risorse della body percussion.

SUONARE RITMI E MELODIE 4

La pulsazione

Lo fa con questa musica di Johann Strauss padre: La marcia di Radetzky Il pubblico batte le mani sul ritornello. Scriviamo così i battiti: 1

A Capodanno il pubblico che gremisce la più importante sala da concerto di Vienna aspetta emozionato la fine del concerto, quando il direttore si gira verso di lui e lo invita a battere le mani a tempo, mentre suona l’orchestra.

Battiti di mani

Facciamolo anche noi.

Facciamolo un’altra volta. Però adesso eseguiamo solo tre battiti, il quarto lo pensiamo. Continuiamo così: tre pulsazioni sonore, la quarta pulsazione solo pensata, in silenzio.

Ci serve un altro segno per far capire che la quarta pulsazione è pensata. Eccolo:

Pausa di Semiminima

È la pausa di semiminima.

Ricorda: in una pagina di musica anche i silenzi, le pause, vanno scritti

Nel caso precedente scriveremo:

La cifra 4 scritta all’inizio dice semplicemente che le pulsazioni sono raccolte a quattro a quattro. Impareremo bene questo elemento musicale, che propriamente si chiama metro o misura

Ogni raggruppamento, fra una stanghetta verticale e l’altra, prende il nome di battuta.

Un altro segno prezioso, che ci fa risparmiare carta e penna, è il segno del ritornello. Sono due punti seguiti da una doppia stanghetta:

Vuol dire che la musica che lo precede va ripetuta. Così si evita di riscriverla da capo.

Osserva queste quattro righe di ritmi.

Prima le ascolterai nell’ordine in cui le vedi scritte. Ognuna è eseguita due volte.

Poi le sentirai eseguire in un ordine diverso: a te il compito di riconoscere in che ordine saranno eseguite.

Esegui i seguenti ritmi battendo le mani.

Poi ripetili con la voce: di’ “Ta” sulla nota, mentre resta in silenzio sulla pausa. La base audio sostiene i nostri ritmi.

Eseguiamoli in diversi modi:

1. la prima volta forte, la seconda piano; 2. in crescendo, poi in diminuendo; 3. leggendo da destra a sinistra; 4. divisi in due gruppi: ci si alterna a ogni battuta; 5. inventa tu un altro modo di eseguirli.

p. 36. Letture ritmiche

Dopo avere imparato a eseguire ritmi a una voce ora proviamo a due voci. Possiamo farlo in due modi:

1. a coppie o in due gruppi: il primo gruppo esegue la riga superiore, il secondo l’inferiore; 2. tutti insieme: mentre con la voce si esegue la riga superiore, col battito di mani si esegue quella inferiore.

Tocca a te 1

Minima e semibreve

Leggiamo i valori più lunghi. Eseguiamoli con la voce, oppure con uno strumento: in modo che sia rispettata la durata della minima e della semibreve.

Esegui i seguenti ritmi battendo le mani.

Poi ripetili con la voce: di’ “Ta” sulla nota, mentre resta in silenzio sulla pausa. La base audio sostiene i nostri ritmi.

Eseguiamoli in diversi modi:

1. la prima volta forte, la seconda piano;

2. in crescendo, poi in diminuendo;

p. 38. Letture ritmiche: semibreve, minime e semiminime

3. leggendo da destra a sinistra;

p. 38. Letture ritmiche: semibreve, minime e semiminime

p. 38. Letture ritmiche:

4. divisi in due gruppi: ci si alterna a ogni battuta;

p. 38. Letture ritmiche:

5. inventa tu un altro modo di eseguirli.

p. 38. Letture ritmiche: semibreve, minime e semiminime

p. 38. Letture ritmiche: semibreve, minime e semiminime

Dopo avere imparato a eseguire ritmi a una voce ora proviamo a due voci. Possiamo farlo in due modi:

1. a coppie o in due gruppi: il primo gruppo esegue la riga superiore, il secondo l’inferiore; 2. tutti insieme: mentre con la voce si esegue la riga superiore, col battito di mani si esegue quella inferiore.

B42 B46

ascolta

Una, due, tre note sul pentagramma

Le prime note che impariamo – Si3 , La3 , Sol3 – ci permettono di cominciare subito a suonare e a cantare leggendo. Lo schema che vedi qui ti mostra come produrle su tastiera, flauto dolce e chitarra.

p. 40. Allena l'udito

p. 40. Allena l'udito

Osserva queste tre melodie. Prima le ascolterai nell’ordine in cui le vedi scritte.

Ognuna è eseguita due volte.

Tocca a te 1

Esegui i seguenti ritmi e melodie. Il Si3

Ora le sentirai eseguire in un ordine diverso: a te riconoscere in che ordine saranno eseguite

A: è la numero

B: è la numero

C: è la numero

p. 40. Allena l'udito

B51 Il Sol3

B52

Bandiera

B53

Battimuro

B54

Cavallina B55

B56

Guardie e ladri

Mosca cieca B57

Bandiera ex Il ricordo

Battimuro ex Il fabbro

Cavallina ex L'arrotino

Guardie e ladri ex Scivolando

Moscacieca ex L'attesa

Rialzo ex

La lontananza

B58

Tocca a te 2

Eseguite a coppie, oppure divisi in due gruppi, le seguenti melodie.

Suoniamole anche noi; e cantiamole la prima volta dicendo “ta” sulla nota; la seconda volta chiamando ogni nota col suo nome: Sol, La, Si.

Possiamo farlo in diversi modi:

1. La prima volta forte, la seconda piano

2. In crescendo, poi in diminuendo.

3. Da destra a sinistra

4. Divisi in due gruppi: ci si alterna a ogni battuta

Il metro, o misura

Un plotone di soldati in marcia, con il caporalmaggiore che scandisce i loro passi per farli andare a tempo: “Un due, un due...”. Su un si muove il piede sinistro, su due il destro.

&2Qœœ

Du

cia

Tre soldati in 2/4

Ma c’è un modo più simpatico di camminare a tempo: seguire le pulsazioni della musica. Anche la musica può scandire i suoi passi, a due a due. È quello che succede nel nostro motivetto. Ascoltiamolo e impariamolo:

Tre soldati in 3/4 &2Qœœ Du

sull'e œ œ stranea ˙ ter ˙ ra.

Tre soldati in 3/4

Tre soldati in 2/4 & 3 Q ˙

Tre soldati in 2/4 & 3 Q

Tre soldati in 3/4 & 3 Q

ciar œœ sull'e œ œ stranea ˙ ter ˙ ra. ----

Ora ascoltiamo e cantiamo la stessa canzone con un’importante novità: i tempi non si raggruppano più a due a due, ma a tre a tre. Questo cambiamento modifica completamente il senso della canzone: ora i soldati non marciano più, ballano!

In ogni musica della nostra tradizione i tempi, o pulsazioni, si raggruppano in modo regolare. Questo modo di raggrupparsi si chiama propriamente metro, o misura. Ogni raggruppamento si chiama battuta, e viene separato dagli altri mediante un trattino verticale, che chiamiamo stanghetta. Al termine di ogni brano si pone una doppia stanghetta

Le misure fondamentali sono:

• metro binario o misura binaria: i tempi si raggruppano a due a due.

• metro ternario o misura ternaria: i tempi si raggruppano a tre a tre.

• metro quaternario o misura quaternaria: i tempi si raggruppano a quattro a quattro.

• metro quinario o misura quinaria: i tempi si raggruppano a cinque a cinque.

Figura di durata usata per designare il metro intero metà quarto ottavo

METRO binario

ternario quaternario quinario

In ogni battuta, il primo tempo si distingue dai successivi perché è posto in evidenza: si chiama per questo tempo forte. Gli altri si chiamano deboli. Nella misura quaternaria il terzo tempo si chiama mezzoforte. Nella misura quinaria è mezzoforte in certi casi il terzo, in altri casi il quarto.

Per dirigere un coro o un’orchestra, il direttore muove la mano dall’alto in basso sul tempo forte e in aria sugli altri tempi. Per questo il primo tempo di una battuta si dice in battere e gli altri tempi in levare, ossia in “alzare”.

Per indicare graficamente la misura si pone all’inizio del rigo musicale la cifra che indica la misura: 2 per la misura binaria; 3 per la ternaria; 4 per la quaternaria; 5 per la quinaria.

Sotto la cifra si scrive la figura che rappresenta la pulsazione. Hai imparato che per indicare la pulsazione si può usare qualunque figura. Se scegliamo quella più comunemente usata, la semiminima, scriveremo, a seconda del metro:

Segnatura del tempo con semiminime

Segnatura del tempo con minime

Se invece scegliamo una delle altre figure, la indicheremo anche questa volta sotto la cifra che dice qual è il metro:

23

4

5

Il metro segno H 23 H 4 H 5 H

Segnatura del tempo con minime si può indicare anche con il simbolo detto “tempo tagliato o a cappella”.

Segnatura del tempo con semiminime si può indicare anche con il simbolo detto “tempo ordinario”.

Il metro segno Q 23 Q 4 Q 5 Q

ascolta

Ascolta questa serie di brevi motivi. Riconosci ogni volta qual è il metro su cui il motivo si basa:

Motivi binario ternario

A B C D B63 B66

Tocca a te

Ritmi

Il Re4 e il Do4

Pratichiamo queste due nuove note, con lo strumento e con la voce. E impariamo anche a leggere il punto di valore, che hai conosciuto a pag. 27: quel semplice punto che, messo a destra di una nota, ne prolunga la durata di metà del suo valore:

ascolta

Osserva queste quattro melodie.

p. 48. Re4

p.

Prima le ascolterai nell’ordine in cui le vedi scritte.

Poi le sentirai eseguire in un ordine diverso: a te il compito di riconoscere in che ordine saranno eseguite.

Tocca a te

Esegui le seguenti melodie. Ricorda che il punto a destra di una nota aumenta di metà la sua durata.

Smeraldo.Concerto

Il Do

Re4

3 Q

& . . 2 Q

Smeraldo.Concerto

Jingle bells JAMES PIERPOINT

Jingle bells B78 in musica

4 Q

La cellula ritmica

Una cellula ritmica è un raggruppamento particolare di note, ben individuabile nello scorrere delle pulsazioni. In questa lezione conosciamo la cellula più semplice, formata da due crome:

  I cellula: due crome

A volte troviamo una pausa di croma al posto di una croma

Fai bene attenzione alla durata del suono e della pausa. j œ ‰ Croma con pausa oppure ‰ J œ pausa più nota

Esegui questi ritmi, insieme alla musica della traccia.

Esegui le seguenti melodie.

ANONIMO Berceuse Morvandelle

B85

ANONIMO Les oiseaux qui chantent B86

Anonimo. Les oiseaux qui chantent

MICHAEL PRAETORIUS Gavotte

Michael Praetorius. Gavotta

Michael Praetorius. Gavotta

Eseguiamo ora ritmi a due voci con le crome. Ricorda che potete eseguire questi ritmi in due modi: in coppia o in due gruppi se il primo gruppo esegue la riga superiore, il secondo l’inferiore; tutti insieme se con la voce si canta la riga superiore e col battito di mani quella inferiore.

Tocca a te 4

Organizzate con i vostri compagni una tombolata. Dividetevi in piccoli gruppi di 3 o 4 alunni. Ogni gruppo sceglie una delle cartelle dei ritmi che si trova qui. L’insegnante esegue a uno a uno i diversi ritmi, in ordine casuale. Ogni ritmo viene ripetuto. Quando il gruppo riconosce che il ritmo eseguito è uno di quelli scritti nella sua cartella, lo segna con la matita. Il primo gruppo che arriva a segnarli tutti e cinque, fa tombola. A un nuovo turno di gioco, ogni gruppo cambia cartella.

Esegui le seguenti melodie.

Il Fa3 e il Mi3

Ti ricordi? La figura di valore che dura la metà della semiminima è la croma: Si scrive aggiungendo al valore di un quarto un uncino che si chiama cediglia

La pausa di croma si scrive cosi:

Due o più crome consecutive si possono scrivere unendo le cediglie:

Il trattino ricurvo sotto due note uguali significa che le due note legate si suonano come fossero un suono solo; così:

ANONIMO

Fandango B96

MAMAS AND PAPAS

California Dreaming B97

p.55. Anonimo. Fandango

Esegui le seguenti melodie.

Esegui i seguenti ritmi.

Ritmi e melodie di quattro semicrome

La figura di valore che ha una durata che è metà della croma e è la semicroma Come vedi, per scriverla si aggiunge alla semiminima una doppia cediglia.

La pausa di semicroma si scrive così . Due o più semicrome consecutive si scrivono unendo le cediglie.

Leggiamo la cellula ritmica formata da 4 semicrome. Esercitati a leggerla in questo modo: Voce:

Eseguite

Esegui le seguenti melodie.

Pattinando B112

p.58. Anonimo.Baltas sniegas

p.58. Anonimo.La corsa dei carri ANONIMO

p.58. Anonimo.La corsa dei carri

Tocca a te 1

Esegui i seguenti ritmi e melodie.

Il Do3

Il Do3 è una nota particolarmente impegnativa da produrre sul flauto dolce. Per ottenere un bel suono è necessario che tutti i fori siano perfettamente chiusi e occorre inoltre imparare a dosare bene il fiato. Prima ripeti più volte la nota, poi allenati ad arrivarci da ognuna delle altre note della scala.

ANONIMO

Vieni sul mar

B118

ANONIMO

Petali bianchi B119

p.61. Petali bianchi. Antica melodia cinese

p.61. Petali bianchi. Antica melodia cinese

RICCHI E POVERI

Che sarà B120

Ballo furlano B121 in musica

GIORGIO MAINERIO

p.60. Che sarà

L’anacrusi

Smeraldo 47

Danza slava B122

Smeraldo 47 Dvoràk: Danza slava op. 46 n. 1 attacco in battere

Abbiamo visto che un brano musicale può iniziare sul primo tempo di una battuta e allora si dice che inizia in battere, come nel caso della Danza slava di Antonin Dvorák.

Dvoràk: Danza slava op. 46 n. 1

attacco in battere

Smeraldo 48

Smeraldo 48

Leave her Johnny B123

Leave her Johnny (chanty inglese)

Ma abbiamo anche visto che un brano può iniziare sull’ultimo tempo di una battuta, e si dice che inizia in levare, come nel caso di questo brano popolare.

Leave her Johnny (chanty inglese)

attacco in levare

attacco in levare

&œœœœœœœœœ.œj

p. 64. Letture ritmiche con

L’attacco in levare prende il nome di anacrùsi; l’ultima battuta, che resta incompleta, si completa con l’attacco in levare che precede la prima battuta. L’attacco in levare può verificarsi anche su una suddivisione della pulsazione, come evidenziato nei seguenti righi:

ultima battuta incompleta

ultima battuta incompleta

Tocca a te 2

Eseguite le seguenti melodie. & Q 2

The paw-paw patch. p. 85

The paw-paw patch. p. 85 & Q 2

Smeraldo. Concerto ex p. 68

Piccola serenata notturna

Piccola serenata notturna

Smeraldo 52

Smeraldo 52

Smeraldo 52

Tre tamburini & Q 2

Legato e staccato

La seguente melodia contiene due segni nuovi, piccoli ma importanti: un semplice punto sotto (o sopra) la nota, e un trattino ricurvo che “lega” più note.

Smeraldo 26. Il ballo del qua qua

Il ballo del qua qua

B132 in musica

Il punto posto sotto (o sopra) la nota indica che la nota va eseguita con un tocco rapido, o con un soffio rapido nel caso del flauto, in modo che ciascuna nota risulti nettamente staccata da quella che precede e da quella che la segue. Questo modo di pronunciare le note prende il nome, appunto, di staccato.

Il trattino sotto la nota dice che quel suono, invece, va prolungato un po’, e si dice che la nota deve essere tenuta.

Se invece diverse note vanno eseguite una dopo l’altra senza che sia percepibile uno stacco tra loro, questo modo di pronunciarle si chiamerà legato, o legatura di portamento. Si indica con un arco posto sopra (o sotto) le note.

Attenzione a non confondere la legatura di portamento con la legatura di valore, il piccolo arco che unisce due note uguali per farne un unico suono. & Q 4

Smeraldo.27 bis legatura di portamento

Smeraldo.27 bis legatura di portamento

legatura di valore

legatura di valore

Smeraldo

Esegui la melodia che segue. Decidi tu dove mettere segni di staccato e di legato.

Gli abbellimenti

In qualche caso il compositore di musiche da cantare o suonare aggiunge a una o più note una specie di “ricamo sonoro” formato da una serie di suoni molto rapidi. Normalmente non scrive questa serie di note per esteso, ma la indica mediante segni speciali: i segni di abbellimento. Quelli che vedi nella seguente tabella sono i più usati.

Abbellimento Segno Come si suona Significato

Acciaccatura

Mordente

Trillo

Gruppetto

Una nota breve che precede la nota principale

Una alternanza rapida del suono principale e del suono più vicino superiore o inferiore

La ripetizione continuata del suono principale e del suono più vicino

Due note vicine al suono principale, che gli girano attorno dall’alto al basso Gruppetto inferiore

Due note vicine al suono principale, che gli girano attorno dal basso all’alto

Tocca a te

Esegui le seguenti melodie.

Smeraldo.

Smeraldo.

Smeraldo.

Smeraldo

Smeraldo

Smeraldo 57 ter & 3

Smeraldo 57 ter & 3 E

Que no quiere

Que no quiere

Que no quiere

Que no quiere

La terzina

Impareremo ora una nuova cellula ritmica. Batti una serie di pulsazioni regolari con le mani. E intanto ripeti: “Cor-ri, Cor-ri ….”:

Smeraldo 61

Voce Mani

Ora batti le mani, con la massima regolarità, e intanto ripeti: “Sci-vo-la, sci-vola, …”. Invece delle due crome di prima occorre scriverne tre. È una cellula ritmica di tre crome che insieme però durano quanto le due precedenti:

Perché sia chiaro che le tre crome di “sci-vo-la” durano quanto le due di “corri”, si pone sopra o sotto le tre note la cifra 3:

Smeraldo 63

Voce

Mani

Questa nuova cellula ritmica si chiama terzina. In una terzina, al posto di una nota, a volte può stare una pausa. La terzina può inoltre essere formata da altre figure di valore che possono avere una durata maggiore o minore della croma; inserendo un archetto o il numero solo si indica con chiarezza il gruppo di tre note.

Eseguite i seguenti ritmi a due voci. La linea superiore contiene cellule con le terzine insieme ad altre cellule. B145 B149

Ritmi in tandem p. 99

p.73. Aida. Marcia trionfale

Esegui le seguenti melodie con la terzina.

Wagner, Tannhäuser, Introduzione

Wagner, Tannhäuser, Introduzione

RICHARD WAGNER Tannhäuser, Introduzione

Wagner, Tannhäuser, Introduzione

Il tempo composto

La terzina che abbiamo conosciuto nelle pagine precedenti è una cellula ritmica che può capitare occasionalmente nel brano alterando la regolarità del suo ritmo. Se ogni pulsazione di tutte le battute è sempre suddivisa in tre crome invece delle normali due crome, il ritmo che risulta prende il nome di tempo composto. Quelli che fin qui abbiamo studiato e suonato sono invece tempi semplici. All’inizio del rigo il tempo composto può essere segnalato aggiungendo un punto alla semiminima:

= + œ.

semiminima punto

Smeraldo 65

Smeraldo 65 semiminima punto

semiminima punto

Smeraldo 65

Un altro modo di indicare il tempo composto è quello di contare quante crome sono contenute in ogni battuta. Per esempio, una battuta in tempo composto e in misura binaria contiene 6 crome: tre per ciascuno dei due tempi. Poiché la croma si indica come ottavo (ossia come 1/8 della figura di riferimento, che è la semibreve), i tempi composti si possono anche segnalare così:

Nel tempo composto la pulsazione si suddivide in tre figure di durata uguali; nel tempo semplice si suddivide in due figure di durata uguali. In una musica in tempo composto può capitare occasionalmente una suddivisione binaria della pulsazione. Il suo nome è duina. Si indica scrivendo la cifra 2 sopra le note:

Esegui i seguenti ritmi.

Esegui le seguenti melodie con tempi composti.

Tocca a te 1

Esegui i seguenti ritmi.

Cellule complesse

Chiamiamo cellula ritmica ogni particolare raggruppamento di durate. La combinazione di crome e semicrome permette la creazione di nuove cellule ritmiche e quindi di una varietà di ritmi. Impariamo a praticare ritmi che contengono queste cellule.

Smeraldo 30

Mani

Voce: Mani: Voce ta

Tocca a te 2

Eseguite i seguenti ritmi. Negli esercizi la linea superiore contiene cellule con le semicrome; quella inferiore è priva di queste cellule.

Queen

p.80. We will rock you

Sincope e contrattempo

Il ritmo è una serie di pulsazioni, o tempi, caratterizzate da accenti forti e accenti deboli. In ogni battuta la prima pulsazione è di solito con accento forte ed è chiamata tempo forte, o in battere; le pulsazioni che seguono hanno accenti deboli, e sono dette tempi deboli, o in levare. Nelle canzoni succede spesso che il cantante attacchi le battute in anticipo o in ritardo rispetto alla normale regolarità dell’attacco in battere. In questi casi si ha una sincope, quando cioè il suono incomincia non sul tempo forte di una battuta, ma sul tempo debole della battuta precedente. Quando sul tempo forte figura invece una pausa, si ha una sincope particolare, che si chiama contrattempo. Li vedi entrambi negli esempi che seguono:

Smeraldo 33

Smeraldo 33 sincope sincope

contrattempo contrattempocontrattempo

contrattempo contrattempocontrattempo

contrattempo contrattempocontrattempo

Le sincopi e i contrattempi il più delle volte non vengono scritti. Sono lasciati alla libera iniziativa dell’interprete. Vedi qui un esempio. La famosa canzone americana Red river valley, è scritta qui in tre dei modi in cui potresti ascoltarla: senza sincopi; con sincopi moderate; con contrattempi.

Smeraldo 37

Tocca a te 1

Esegui il ritmo. Un piccolo esercizio per allenarti al contrattempo.

B179

Esegui i ritmi in coppia o in due gruppi per allenarvi alla sincope e al contrattempo.

Smeraldo 35

Smeraldo

A

B

C

3 Q 3 Q

Esegui le seguenti melodie sincopate.

Chuck Rio

CHUCK RIO

Tequila B183 NEK

Sei

B184

p.84. Sei grande

Il Sib3 e il Sol#3 o Lab3 19

Tocca a te 1

Esegui i seguenti ritmi e melodie.

Sai già che sulla tastiera del pianoforte troviamo le note alterate: sono quelle prodotte premendo i tasti neri.

I loro suoni sono un po’ più acuti del tasto bianco alla loro sinistra e un po’ più gravi del tasto bianco alla loro destra. Stanno quindi a un’altezza intermedia tra i suoni prodotti dai due tasti bianchi vicini: più precisamente a distanza di un semitono

Già sai che sul pentagramma si scrivono ponendo il segno # davanti alla nota a sinistra, oppure ponendo il segno b davanti alla nota a destra.

Ellas' song & 3

Smeraldo. Concerto ex p. 71

Smeraldo. Concerto ex p. 71

Smeraldo. Concerto ex p. 71

Smeraldo. Concerto ex p. 71

Polly Wolly Doodle

Polly Wolly Doodle

Polly Wolly Doodle ANONIMO

Polly Wolly Doodle B188 in musica

Estensione

Tonalità per suonare Estensione

Tonalità per cantare Estensione

Tonalità per cantare Estensione Difficoltà Ellas' song

Difficoltà

p.88. La lontananza. Folk ucraino La lontananza, folk ucraino

Tocca a te 2 & 4 Q

Cinque note bastano per creare una varietà di composizioni musicali. Prova a comporre della musica con le note che abbiamo studiato fin qui. Prova a utilizzare anche le seguenti cellule ritmiche:

Ecco tre possibili inizi:

Tocca a te

Esegui i seguenti ritmi e melodie.

Fa#3

JEAN-PHILIPPE RAMEAU

FA# 3 p. 107 Il Fa#3 B191

Adiós mi chaparita, canto sudamericano

Il Do#3 e il Do#4 21

Esegui i seguenti ritmi e melodie.

Handel: A te la gloria

Handel:

Handel: A te la gloria

Anonimo, Buffalo p.97

Tocca a te

Esegui i seguenti ritmi e melodie.

Il Sol4 e il La4

ANONIMO

Pop!

Anonimo, Danny boy

Anonimo, Danny boy

Anonimo, Danny boy

Tocca a te

Esegui le seguenti melodie.

Smeraldo 74

Smeraldo 74

Paul Simon,

Paul Simon,

Paul Simon, The sound

Paul Simon,

Paul

Charlie

Smeraldo 74 Charlie

ANONIMO

Charlie

Charlie

Altre figure per la pulsazione

Fin qui la pulsazione, o tempo, che si trova sul rigo accanto alla chiave e indica il

metro o misura, è stata scritta utilizzando la figura di valore della semiminima: q Ma questa non è la sola figura di valore che possiamo trovare all’inizio del pentagramma negli spartiti per indicare il metro.

A volte si usano altre figure, come la minima h oppure la croma e, oppure anche la figura di valore della semicroma x.

Anticamente si usava invece l’intero w, o valori ancora più lunghi.

La figura di valore che si scrive all’inizio del rigo, quando usiamo la semiminima, come già sai, è la seguente:

Smeraldo 54 o

Smeraldo 55

Se invece si sceglie di utilizzare la minima o la croma, si scrive, rispettivamente:

Smeraldo

Aumentazione e diminuzione

Se osservi bene i frammenti musicali che seguono ti accorgerai che il secondo è molto simile al primo perché le note in entrambi i frammenti sono le stesse, mentre le durate sono raddoppiate. Questo procedimento di composizione si chiama aumentazione o scrittura a valori aumentati. Quando invece si riscrive un brano dimezzando i suoi valori, si dice che si procede per diminuzione e si ottiene una scrittura a valori diminuiti: Il risultato della diminuzione è un raddoppio della velocità del brano, il risultato

& b b b 4

œ œ œ œ œ œ œ ˙ Bach. p. 86 es. 2 della aumentazione è un dimezzamento della velocità.

Bach. p. 86 es. 1 & b b b 4

Tocca a te 1

Trascrivi il seguente ritmo in 2/4.

Trascrivi il seguente ritmo in 3/4.

Trascrivi il seguente ritmo in 4/2.

Esegui i ritmi che hai trascritto.

Eseguite i seguenti ritmi.

B212 B216

B C D E A

. H 2 H 2

suoni lunghi quali li suggeriscono minima e semibreve, la parte con la mano può essere realizzata sfregando la mano, o meglio, le unghie sul banco

Le tonalità e il trasporto

Quando cantiamo, capita facilmente di partire con note troppo basse o troppo alte per la nostra voce, e allora ci viene spontaneo ripartire da note più comode. La melodia resta la stessa, ma è per così dire trasportata più su o più giù. Trasporto è proprio il nome che prende questa pratica abituale.

Verifichiamolo con la celebre canzone natalizia Astro del ciel. Parte dalla nota Sol3 e sale fino al Fa4: una nota acuta, il Fa4 , che non sempre riusciamo a intonare bene.

Proviamo allora a cantarla partendo dalla nota Mi3, così:

Ti accorgi subito che qualcosa non quadra. Tutto si raddrizza se invece del Fa suoni Fa#, invece del Sol suoni il Sol#, e invece del Do suoni Do#:

Con questi cambiamenti tutta la scala musicale è stata trasportata più in alto. Quello rimane costante è la distanza fra un grado e l’altro della scala. Sostituendo le note Do Fa Sol con le note Do#, Fa# e Sol# tutta la melodia è spostata più in basso.

Quello che non cambia, e che ci fa capire che la canzone è rimasta proprio la stessa, sono gli intervalli fra i gradi della scala. Sui sette intervalli della scala, cinque sono di tono (T), e due di semitono (S). Guarda.

T - T - S - T - T - T - S

Il suono fondamentale: la tonica

In ogni musica della nostra tradizione c’è una nota che serve da fondamento, da punto d’appoggio, da momento di stabilità: è questa che il più delle volte conclude un brano. Si chiama tònica. Quando una melodia ha come suono fondamentale, come tonica, il Do, i suoni che la compongono si dicono naturali: quelli dati per esempio dai tasti bianchi del pianoforte. Quando invece una melodia ha come tonica un suono diverso da Do, è necessario fare ricorso a uno o più suoni alterati (diesis o bemolli), in sostituzione dei corrispondenti suoni naturali, in modo da rispettare la successione di toni e semitoni negli intervalli.

Quando una stessa melodia la facciamo partire da un suono diverso, come abbiamo fatto con Astro del ciel, si dice che è trasportata. La melodia resta identica a se stessa, solo è “spostata” su suoni diversi, più alti o più bassi. Questo spostamento si chiama trasporto

In uno stesso brano può capitare che si passi da una scala all’altra: per esempio dalla scala di Do a quella di Sol. Questo passaggio si chiama modulazione

Ogni grado della scala riceve un nome particolare:

Gradi della scala Nome

Primo Tonica

Secondo Sopratonica

Terzo Mediante o Modale o Caratteristica

Quarto Sottodominante

Quinto Dominante

Sesto Sopradominante

Settimo Sensibile o Sottotonica

A seconda della tonica su cui si basa una melodia, si dice che la melodia stessa cambia la sua tonalità. Se una musica ha come tonica il Do si dice che è “in tonalità di Do”, o è basata sulla scala di Do; se ha come tonica il Re si dice che è in tonalità di Re, o è basata sulla scala di Re. E così via.

Ogni tonalità presenta un numero fisso di suoni alterati con il diesis o il bemolle. Per sapere qual è la tonalità di un brano, si guarda perciò quali sono i suoni alterati: sono scritti all’inizio del rigo musicale, nella cosiddetta armatura di chiave (ossia posta subito dopo la chiave: di violino, di basso, di Do). Per esempio, se

Tocca a te

all’inizio del rigo è scritto un bemolle sulla terza linea, la linea del Si, vuol dire che tutti i Si del brano sono bemolli. Nelle pagine precedenti hai già incontrato musiche in tonalità diverse da quella di Do. Le riconosci dal fatto che portano una o più alterazioni nell’armatura di chiave. Il seguente specchietto ci mostra quali e quante sono le alterazioni in ciascuna delle tonalità più ricorrenti:

Alterazioni: 3 bemolle

Alterazioni: 4 bemolle

Tonalità: Lab

Con questo esercizio potrai educare l’orecchio a percepire le diverse tonalità. Prima canta le scale nelle diverse tonalità, una dopo l’altra. Poi canta un motivetto facile, come Fra Martino, partendo dalla nota che ti dà l’insegnante.

C’è modo e modo

Una famosa canzone americana ci serve per capire una particolarità importante del linguaggio musicale, che si chiama semplicemente modo. Le musiche che abbiamo conosciuto in questo tuo testo, e la grande maggioranza di quelle che ascoltiamo quotidianamente, si distinguono proprio secondo la loro appartenenza a un modo che chiamiamo maggiore, o a un altro che chiamiamo minore

Avrai certamente sentito dire che una certa musica è “in modo maggiore”, un’altra “in modo minore”. La prima cosa che li distingue è il diverso effetto espressivo di ciascuno, è la sensazione particolare che ciascun modo produce in chi ascolta. Te ne accorgi facilmente se ascolti o canti un motivo prima in un modo poi nell’altro.

Verifichiamolo con questa famosa canzone americana. Ascoltiamola nella base che abbiamo preparato. Poi cantiamola.

Ho la came scia from to A l'A la la ba ba ma ma with col my mio ban ban jo jo%e on con my un -- -- -knee, fior I'm me ne going va to do%in Lou Lu i i sia sia na na my per do true nar love lo%al for mio to te see. sor.-

Ho la came scia from to A l'A la la ba ba ma ma with col my mio ban ban jo jo%e on con my un knee, fior I'm me ne going va to do%in Lou Lu i i sia sia na na my per do true nar love lo%al for mio to te see. sor.-

I

I Ho la came scia from to A l'A la la ba ba ma ma with col my mio ban ban jo jo%e on con my un -- -- -knee, fior I'm me ne going va to do%in Lou Lu i i sia sia na na my per do true nar love lo%al for mio to te see. sor.-

I

Oh

Oh

Oh Su Su san san na, na oh non don't pian you ge cry re for per me, me: I've ho lacome scia from to A l'A la la ba ba ma ma with per my re ban star vi jo on ci my no%a knee. te. For Da it quel te. knee. -

Oh Su Su san san na, na oh non don't pian you ge cry re for per me, me: I've ho lacome scia from to A l'A la la ba ba ma ma with per my re ban star vi jo on ci my no%a knee. te. For Da it quel te. knee. -- --

Oh Oh Su Su san san na, na oh non don't pian you ge cry re for per me, me: I've ho lacome scia from to A l'A la la ba ba ma ma with per my re ban star vi jo on ci my no%a knee. te. For Da it quel te. knee.I Ho la came scia from to A l'A la la ba ba ma ma with col my mio ban ban jo jo%e on con my un knee, fior I'm me ne going va to do%in Lou Lu i i sia sia na na my per do true nar love lo%al for mio to te see. sor.-

Oh Oh Su Su san san na, na oh non don't pian you ge cry re for per me, me: I've ho lacome scia from to A l'A la la ba ba ma ma with per my re ban star vi jo on ci my no%a knee. te. For Da it quel te. knee. -- --

1. Ho lasciato l’Alabama col mio banjo e con un fior, me ne vado in Louisiana: per donarlo al mio tesor.

Oh, Susanna, non piangere per me: ho lasciato l’Alabama per restar vicino a te.

2. Da quel dì che son partito quanto freddo all’imbrunir; quanto caldo ho mai patito, gelo e afa a non finir. Oh, Susanna...

3. Come arriverò a New Orleans dappertutto guarderò: quando troverò Susanna dalla gioia scoppierò. Oh, Susanna...

4. Ma se non vedrò il suo volto, di sicuro morirò. Quando poi mi avran sepolto non piangetemi, no, no! Oh, Susanna...

La canzone è in modo maggiore. Basta poco per trasformarla in modo minore. Proviamo a ricantare in modo minore anche solo una strofa.

I Ho la came scia from to A l'A la la ba ba ma ma with col my mio ban ban jo jo%e on con my un-- -- --

knee, fior I'm me ne going va to do%in Lou Lu i i sia sia na na my per do true nar love lo%al for mio to te sor see.-

knee, fior I'm me ne going va to do%in Lou Lu i i sia sia na na my per do true nar love lo%al for mio to te sor see. ---

I Ho la came scia from to A l'A la la ba ba ma ma with col my mio ban ban jo jo%e on con my un ----- -- -knee, fior I'm me ne going va to do%in Lou Lu i i sia sia na na my per do true nar love lo%al for mio to te sor see.-

Oh

Oh

Oh

Oh Su Su san san na, na oh non don't pian you ge cry re for per me, me: I've ho lacome scia from to A l'A la la ba ba ma ma with per my re ban star jo vi on ci my no%a te. knee. Da For quel it te. knee.I Ho la came scia from to A l'A la la ba ba ma ma with col my mio ban ban jo jo%e on con my un -

Oh Su Su san san na, na oh non don't pian you ge cry re for per me, me: I've ho la --come scia from to A l'A la la ba ba ma ma with per my re ban star jo vi on ci my no%a te. knee. Da For quel it te. knee. -- --- -- -- -

Oh Su Su san san na, na oh non don't pian you ge cry re for per me, me: I've ho lacome scia from to A l'A la la ba ba ma ma with per my re ban star jo vi on ci my no%a te knee. Da For quel it te knee.I Ho la came scia from to A l'A la la ba ba ma ma with col my mio ban ban jo jo%e on con my unknee, fior I'm me ne going va to do%in Lou Lu i i sia sia na na my per do true nar love lo%al for mio to te sor see. ---

Oh Oh Su Su san san na, na oh non don't pian you ge cry re for per me, me: I've ho lacome scia from to A l'A la la ba ba ma ma with per my re ban star jo vi on ci my no%a te. knee. Da For quel it te. knee. -- --- -- -- -

Che cosa diventa la canzone? Che cosa sarà successo al povero innamorato che è venuto apposta dall’Alabama per stare con la sua Susanna? Se cambiamo il modo di una musica, cambia profondamente anche il suo carattere. Cantata in modo maggiore appare serena, fiduciosa, positiva; in modo minore appare più ombrosa, sfiduciata, persino triste.

B218

La geometria dei modi

Per essere bravi ascoltatori è importante anche riconoscere se la musica che stiamo ascoltando è in modo maggiore o minore. Se poi vogliamo capire in maniera rigorosa come funziona il meccanismo dei modi, non c’è che da studiare quello che li distingue non più solo all’orecchio, ma anche in teoria: la teoria avanzata che spiega com’è fatta la scala musicale.

La scala di modo maggiore alterna intervalli di tono e di semitono come vedi scorrendo i tasti bianche di questa tastiera; gli intervalli si susseguono così: due toni, un semitono, tre toni, un semitono

Per passare al modo minore, basta che sempre sui tasti bianchi partiamo non dal Do ma dal La: avremo così questa successione di intervalli: un tono, un semitono, due toni, un semitono, due toni

Ascolta questi brevi motivi eseguiti alcuni in modo maggiore, altri in modo minore. Prova a riconoscerli:

A. maggiore minore

B. maggiore minore

C. maggiore minore

D. maggiore minore

E. maggiore minore

F. maggiore minore

G. maggiore minore

H. maggiore minore

I. maggiore minore L. maggiore minore

I tre modi minori

A ogni scala naturale di modo maggiore ne corrisponde una di modo minore, che usa gli stessi suoni della prima. Si parla in questo caso di modo minore naturale. Esistono però altri due modi minori, a partire da una stessa tonica. Qui di seguito puoi vedere le tre scale di La minore. Nota il criterio diverso con cui si dispongono gli intervalli in ciascuna (S = semitono - T = tono):

Modo minore naturale

Modo minore melodico

Osserva la precedente scala minore melodica ascendente. Il modo minore melodico è usato nelle melodie ascendenti fino al La. Quando la melodia scende dal La si ritorna agli intervalli del modo minore naturale:

Modo minore armonico

In qualsiasi tonalità, il suono o nota musicale che nel modo maggiore è collocata nella posizione del sesto grado della scala, nel modo minore diventa la tonica. Osserva i seguenti esempi. Nella scala di Do maggiore, per esempio, il sesto grado è la nota La. Il La quindi diventa la tonica del modo minore.

scala maggiore

scala minore

Nella scala di Re maggiore il sesto grado è il Si. Il Si diventa la tonica del modo minore.

scala maggiore

Tonica

scala minore

Armonia e accompagnamento

31.1 Le triadi e le posizioni

Una triade è un accordo di tre suoni; più esattamente un accordo di tre suoni posti a intervalli di terza fra loro. Le triadi possono essere di diversa specie, secondo l’ampiezza dei due intervalli di cui consta (ampiezza di due toni, oppure di un tono più un semitono):

Bicordi: superiore inferiore

Tono + semitono Due toni Due toni Tono + semitono Due toni Tono + semitono Due toni Tono + semitono

Ogni triade, come qualsiasi accordo, può risultare nella forma vista sopra, che prende il nome di posizione fondamentale, oppure scambiando reciprocamente di posto le note che la formano: si dice rivolto: secondo rivolto posizione fondamentale primo rivolto

Quando le note di un accordo sono vicine fra loro, l’accordo si dice a parti strette; quando sono lontane, l’accordo si dice a parti late: a parti strette a parti late

Quando una nota di un accordo è ripetuta a intervallo di ottava, si dice raddoppiata: raddoppio all’ottava

Do 4

Do 3

Quando le note di un accordo sono eseguite una dopo l’altra, in successione melodica, si parla di accordo spezzato, o arpeggiato: accordo intero accordi spezzati

31.2 Gli accordi di settima

Gli accordi più usati nelle nostre musiche, dopo le triadi, sono gli accordi di settima. Ne esistono vari tipi. Alla pagina seguente ne vedi degli esempi, costruiti nella tonalità di Do.

SETTIME NOTE È FORMATO DA

Accordo di settima di Dominante

Accordo di settima minore

Accordo di settima di Sensibile

Accordo di settima maggiore

Accordo di settima diminuita

Fa Re Si

Sol

Do

La Fa

Re

La Fa Re

Si

Si Sol Mi

Do

La Fa Re

Si

Triade di modo maggiore più la nota posta a distanza di un tono più un semitono dalla quinta.

Triade di modo minore più la nota posta a distanza di un tono e un semitono dalla quinta.

Triade diminuita più la nota posta a distanza di due toni dalla quinta.

Triade di modo maggiore più la nota posta a distanza di due toni dalla quinta.

Triade diminuita più la nota posta a distanza di un tono e un semitono dalla quinta.

31.3 Come si indicano gli accordi

Nella pratica corrente, gli accordi sono indicati con abbreviazioni.

Eccole, prendendo come esempio gli accordi impostati sulla nota Do:

Accordo Abbreviazioni

Triade maggiore

Triade minore

Triade aumentata

Triade diminuita

Settima maggiore

Settima minore

Settima di dominante

Settima di sensibile

Settima diminuita

Do

Dom Domin Do–

Do5+ Doaum

Do5– Dodim

Do7+

Dom7 Domin7 Do–7

Do7

Dodim7

Do7dim

Quando a fianco dell’accordo è posta una barra (/), per esempio Do/Mi o Re/Fa, significa che si deve suonare l’accordo indicato dalla prima nota, mentre al basso si suona la seconda.

In molti paesi le sette note della scala sono indicate con le lettere dell’alfabeto. In questo modo:

A = La B = Si C = Do D = Re E = Mi F = Fa G = Sol

Per questo, in certi spartiti, per designare gli accordi puoi trovare scritto per esempio C7 invece di Do7, Em invece di Mim, e così via.

GLI ORIZZONTI DELLA MUSICA 2 PARTE ANTOLOGIA DI BRANI

LE PROFESSIONI

DELLA MUSICA

PRIMO CONCERTO 1

Accompagniamo con i ritmi i seguenti motivi. Incominciamo a suonare come una vera orchestra

Quando a fianco dell’accordo è posta una barra ( / ), per esempio Do/Mi, significa che si deve suonare l’accordo indicato dalla prima nota, mentre al basso si suona singolarmente la seconda.

interprete • Paul Anka autori • Paul Anka, Joe Sherman

La sottile linea rossa

We Wish you a Merry Christmas

BES.

Colazione da Tiffany. Moon River

autore • Henry Mancini
suonare
DoM

Sonata n. 11 K331

Mary Poppins. Cam-caminì

autori • Hans Zimmer, Lisa Gerrard
autori • R. M. Sherman, R. B. Sherman, I. Kostal

Rock a my Soul

origine • spiritual anglo-americano

Trovi Gherardello nel VOLUME A
autore • Gherardello da Firenze
autore • E.W. Elgar

Abbronzatissima

autore • Edoardo Vianello • 1963 • Italia • 1986 • USA interprete • Edoardo Vianello

LA MUSICA PER L’EDUCAZIONE CIVICA 2

Trovi il rapporto musica ed educazione civica nel capitolo La musica racconta del volume A.

B242

2.1 Lotta alla poverta

In troppi Paesi del mondo si soffre, ancora oggi, per la povertà e la fame. Questo spiega perché tante persone tentano disperatamente di emigrare dal loro Paese di origine. Anche in questo caso, la musica ci offre spunti di riflessione. Lo fa con le opere dei grandi compositori del passato, ma anche con le canzoni popolari. In particolare le canzoni italiane raccontano le fatiche e le sofferenze di un mondo contadino ancora arcaico, dove i lavoratori cantano la speranza di trovare una vita migliore emigrando nelle Americhe o nel Nord Europa.

Io parto per l’America

origine • Italia settentrionale

Do3 – Re4

La decisione è presa. L’uomo partirà, lasciando sola la sua fidanzata. A leggere le parole di questa canzone sembra che i due innamorati si facciano solo un dispetto: anche la musica è allegra e scanzonata. Ma è veramente un dispetto? O non è una reazione allo sconforto? Quante lacrime e quanto amore dietro queste parole dispettose!

Io par to per l'A me ri ca, par to sul ba sti men to, -- -- -- --

Io par to per l'A me ri ca, par to sul ba sti men to,

par to e son con ten to di non ve der ti più. -

par to e son con ten to di non ve der ti più. -

Lei Quando sarai partito ti troverai pentito ti troverai pentito d’avermi abbandonà.

Lui Quando sarò in America sposo un’americana la bella italiana la lascio in abbandon.

Lei L’anel che tu mi hai dato l’ho messo sotto i piedi o bello se non credi te lo farò veder!

Lui O donna sei volubile o donna senza cuore tu mi giurasti amore con grande falsità.

Lei O dammi le mie lettere o dammi il mio ritratto l’amor con te, vigliacco non lo farò mai più.

B243 B244

Per non morir si canta

origine • Guyana

ESTENSIONE per suonare • (La2) Do#3 – Fa4 per cantare • Sol2 – Mib4

Per non morire si canta, dice questa canzone pugliese. Ma non è un canto di rassegnazione. Dietro il lamento c’è la rabbia del bracciante che si vede soffocato dalla crudele indifferenza del proprietario dei terreni.

TONALITÀ per suonare • Rem per cantare • DoM

Per non mo rir si can ta, can tan do

Per non mo rir si can ta, can tan do

Per non mo rir si can ta, can tan do

poi si muo re, uc ci si di fa

poi si muo re, uc ci si di fa

poi si muo re, uc ci si di fa

ti ca, ba gna ti di su do re. -

ti ca, ba gna ti di su do re. -

ti ca, ba gna ti di su do re. -- -- -

Quan to ti vo glio be ne, pa dro ne mi o, un abito tut to -- -- -

Quan to ti vo glio be ne, pa dro ne mi o, un abito tut to -

Quan to ti vo glio be ne, pa dro ne mi o, un abito tut to -

d'o ro ti fa re i efi no%in al to ma re ti trar -

d'o ro ti fa re i efi no%in al to ma re ti trar -

d'o ro ti fa re i efi no%in al to ma re ti trar -

re i: nel l'ac qua sì ti but te re i.-

re i: nel l'ac qua sì ti but te re i. - -

re i: nel l'ac qua sì ti but te re i. -- - -

interprete • David Bowie

autori • David Bowie, Brian Eno

C’è chi cerca di dividere l’umanità in “noi” e “gli altri”. Si costruiscono muri, si combattono guerre, si creano divisioni e si inculcano nella testa della gente pregiudizi senza fondamento. La musica prova a dare un altro messaggio, rivoluzionario: l’amore è l’unica salvezza.

I, I wish you could swim

I, I wish you could swim

I, I wish you could swim

I, I wish you could swim

dol phins, like dol phins can swim

Like the

Like the

Like the

Though

dol phins, like dol phins can swim Though

no thing, no thing will keep us to ge ther

Like the dol phins, like dol phins can swim Though -no thing, no thing will keep us to ge ther

dol phins, like dol phins can swim Though no thing, no thing will keep us to ge ther

We can

We can -- --

no thing, no thing will keep us to ge ther

We can beat them, for e ver and e ver

beat them, for e ver and e ver

beat them, for e ver and e ver

beat them, for e ver and e ver

roes, just for oneda y

roes, just for oneda y --

We can

Oh we can be He -

Oh we can be He -

Oh we can be Heroes, just for oneda y

Oh we can be Heroes, just for oneda y

I, I will be king

And you, you will be queen

Though nothing will drive them away

We can be Heroes, just for one day

We can be us, just for one day

I, I can remember (I remember)

Standing, by the wall (by the wall)

And the guns, shot above our heads (over our heads)

And we kissed, as though nothing could fall (nothing could fall)

And the shame, was on the other side

Oh we can beat them, for ever and ever

Then we could be Heroes, just for one day

We can be Heroes (3 volte)

Just for one day

We can be Heroes

We’re nothing, and nothing will help us

Maybe we’re lying, then you better not stay

But we could be safer, just for one day

Oh-oh-oh-ohh, oh-oh-oh-ohh, just for one day

Mamma mia dammi cento lire

origine • Italia settentrionale

A casa, la solitudine angoscia la fidanzata. Cosa non darebbe per imbarcarsi anche lei sul prossimo piroscafo. La mamma in una lunga vita di fatiche si è messa via qualche soldino. Perché non glieli presta per andare a raggiungere il suo fidanzato? Anche i fratelli la appoggiano. Ma la mamma vorrebbe tenere la figlia con sé. E poi ha paura: il viaggio è pericoloso.

Mam ma mia dam mi cento li re che%in A -

me ri ca vo glio%an dar. Mam ma mia dam mi cento -

li re che%in A me ri ca vo che%in A me ri ca vo glio%andar e vo glio%an dar. - -

2. “Cento lire io te le do, ma in America no poi no”.

3. Suoi fratelli alla finestra: “Mamma mia, lasciala andar!”

4. “Va’ va’ pure o figlia ingrata che qualcosa ti succederà!”

Andiamo in America

Emigrare era un’esperienza drammatica. Eppure c’era anche chi ne magnificava gli straordinari vantaggi: erano gli agenti delle Società di Navigazione.  L’allettamento avveniva di solito con menzognere promesse e al canto di un monotono ritornello, che magnificava i vantaggi del clima, del soggiorno, della sicura sistemazione economica, eccetera. Oggi ci sono gli scafisti, spregiudicati trafficanti di esseri umani che spingono gli infelici che fuggono la miseria a imbarcarsi, nella speranza di trovare una vita accettabile al di là del mare. Andiamo in America viene dal Polesine, la zona della foce del Po, e risale a fine ’800. A cantare questa canzone non potevano essere gli emigranti: le parole e la musica hanno un fare rassicurante, manca quel carattere “paesano”, di musica tipica della gente di campagna. Sembra più una marcia. Ce lo fa capire il ritmo caratteristico: la cellula puntata.

Là si la vo ra, là si gua da gna, ve -- -- -

sti ti leg ge ri e ben ca ser ma ti. An -- -- -- -

dia mo a van ti fra tel li%i ta lian, an dia mo%in A

origine • Polesine

LA PARITÀ DI GENERE E LA LOTTA ALLE DISUGUAGLIANZE 2.1

Fino a un passato non lontano, la donna era privata dei più elementari diritti. Basti pensare che il diritto di voto femminile risale alla prima metà del Novecento. Nonostante i progressi che si sono verificati nel secolo scorso, soprattutto nel mondo occidentale, le disuguaglianze sono ancora molte, e la parità di genere è ancora lontana dall’essere raggiunta.

Questa canzone toscana di fine Ottocento, Dirindina la Malcontenta, racconta che le donne venivano lasciate sole nell’accudimento della prole. Oggi, per fortuna, anche i padri partecipano alla crescita dei loro figli e figlie. origine • Toscana

Dirindinalamalcontenta,babbo ---

godeemammastenta.Babbovaall'osteriamammatribulatuttavia ------

* tribula = soffre

2. Dirindina dirindella sette pecore e ’n’agnella, dirindino dirindino sette pecore e ’n agnellino.

3. Dirindina la mal contenta, babbo tribula e mamma stenta. Babbo mangia bon bocconi, mamma tribula co’ figlioli.

4. Babbo mangia e beve ’l vino, mamma tribula col cittino. Babbo mangia caci e pere, mamma tribula ch’è ’n piacere.

5. Babbo mangia all’osteria, mamma tribula tutta via. Babbo mangia l’erbe cotte, mamma tribula giorno e notte.

In questa ballata americana, il maschio non ha ritegno a raccontare il delitto che ha commesso: ha ucciso la donna amata perchè sospettava che lei lo tradisse. L’Ohio è un fiume (e uno Stato) degli USA; si pronuncia o-hà-io origine • Stati Uniti

Chie I si%al asked mio%a my mor: love vie to ni take con a me walk, vie to ni take con a --

Chie I si%al asked mio%a my mor: love vie to ni take con a me walk, vie to ni take con a --

Chie I si%al asked mio%a my mor: love vie to ni take con a me walk, vie to ni take con a ---me walk, so just lo%un a po' lit con tle

Chie I si%al asked mio%a my mor: love vie to ni take con a me walk, vie to ni take con a --

me walk, so just lo%un a po' lit con tle me, walk, pres down so%a by ---

Chie I si%al asked mio%a my mor: love vie to ni take con a me walk, vie to ni take con a ---me walk, so just lo%un a po' lit con tle me, walk, pres down so%a by ---

Chie I si%al asked mio%a my mor: love vie to ni take con a me walk, vie to ni take con a -me walk, so just lo%un a po' lit con tle me, walk, pres down so%a by ---

me walk, so just lo%un a po' lit con tle me, walk, pres down so%a by ---

me walk, so just lo%un a po' lit con tle me, walk, pres down so%a by ---

te side io where mi the sie wa de ters rò flow, lun down go by la the ri -banks va of del the l'O O

te side io where mi the sie wa de ters rò flow, lun down go by la the ri -banks va of del the l'O O hi hi

And dim on mi ly-

te side io where mi the sie wa de ters rò flow, lun down go by la the ri -banks va of del the l'O O hi hi

te side io where mi the sie wa de ters rò flow, lun down go by la the ri -banks va of del the l'O O hi hi o. o. E And dim on mi ly -----

te side io where mi the sie wa de ters rò flow, lun down go by la the ri -banks

te side io where mi the sie wa de ters rò flow, lun down go by la the ri -banks va of del the l'O O hi hi o. o. E And dim on mi ly-

va of del the l'O O hi hi o. o. E And dim on mi ly-

sol say che that mia you'll sa be rai mine e that che in nes no --

sol say che that mia you'll sa be rai mine e that che in nes no --

And dim on mi lysol say che that mia you'll sa be rai mine e that che in nes no -oth sun ers più arms non ent amerai. wine, Pres down so%a be ---

sol say che that mia you'll sa be rai mine e that che in nes no --

oth sun ers più arms non ent amerai. wine, Pres down so%a be-

te side io where mi the sie wa de ters rò flow, lun down go by la the ---

te side io where mi the sie wa de ters rò flow, lun down go by la the-

o. E And dim on mi ly -----sol say che that mia you'll sa be rai mine e that che in nes no -oth sun ers più arms non ent amerai. wine, Pres down so%a be ---te side io where mi the sie wa de ters

oth sun ers più arms non ent amerai. wine, Pres down so%a be ---teiomisiederòlungola ---

oth sun ers più arms non ent amerai. wine, Pres down so%a be---

teiomisiederòlungola -

te side io where mi the sie wa de ters rò flow, lun down go by la theri banks va of del the l'O O hi hi o --o.

2. L’acqua era chiara, il prato in fior.

Il mio coltello brillava al sol.

Lei gridò: «Oh, Willy, abbi pietà!

Non sono pronta per l’eternità».

Coro E dimmi sol che mia sarai, e che nessun più non amerai.

Presso a te io mi siederò, lungo la riva dell’Ohio.

3. Era già l’una quando tornai:

«Oh Dio, che ho fatto, che ho fatto mai!

O Lucy mia, dove sei tu?

Non mi hai voluto, non ti avrò mai più ».

Coro E dimmi sol...

2. I held a knife against her breast as into my arms she pressed. She cried, «Oh Willie, don’t murder me, I’m not prepared for eternity».

Coro And only say that you’ll be mine, that in no other’s arms entwine, down beside where the waters flow, down by the banks of the Ohio.

3. I started home ’tween twelve and one, I cried, «My God! What have I done? Killed the only woman I loved, because she would not be my bride».

Coro And only say... .

Giannetta - Jeannette

origine • Centroamerica

In passato la donna non poteva sottrarsi al matrimonio combinato per lei dalla famiglia. Se osava tanto, per lei c’era solo il ripudio, e in casi estremi persino la morte.

Jeannette

È quello che succede a Giannetta, la protagonista di questa canzone popolare francese del Quattrocento, Jeannette

&bœ Ne Non 2 Q.œj œ pleu pian re ge Fa œœ pas, re, Jean Gian

œ net net Do----

œ ‰ te. ta. Rem œ. j œ Tra Tra la la Do

la la la la la la la la œœœœ la la la la la la la la &bœœ la la la la Fa Do œ‰J œ la. la. Ne Non Fa œ. J œ pleu pian re ge œœ pas, re Jean Gian œ. J œ net net Do œ. j œ te, ta, nous noi Rem--

œœœœ te ti ma ma ri ri e te Do œœ œ œ rons, rem, nous noi te ti ma ma Fa Si b œœ ri ri e te Fa/Do Do7 œ ‰j œ rons. rem strum. Fa ------

Fa Si b œœ Fa/Do Do7 œ Fa

œ.. œœœ Do œœ œ

2. Col figlio d’un gran principe o quello di un baron (bis).

3. Tenetevi il gran principe, tenetevi il baron. (bis)

4. Io vo’ il mio amico Piero che sta nella prigion. (bis)

5. Tu non l’avrai il tuo Piero: noi lo impiccherem. (bis)

6. Se voi impiccate Piero, impiccate pure me. (bis)

7. (lento) E impiccaron Pier e la Giannetta insiem. (bis)

2. Avec le fils d’un prince ou celui d’un baron. (bis)

3. Je ne veux pas d’un prince, encore moins d’un baron. (bis)

4. Je veux mon ami Pierre qui est dans la prison. (bis)

5. Tu n’auras pas ton Pierre: nous le penduillerons. (bis)

6. Si vous pendouillez Pierre, pendouillez-moi avec. (bis)

7. Et l’on pendouilla Pierre et sa Jeannette avec. (bis)

Ma prima ancora dei diritti nei rapporti sentimentali, sono i rapporti di lavoro che spingono le donne a rivendicare l’uguaglianza dei trattamenti.

Sciurpadrundalebellebraghebiancheforalepa -------

lanche,foralepalanche.Sciurpadrundallebelebraghe --

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biancheforalepalanche,che%andiamo%acà.Ci scusi,sciurpadrunsetribolòpernoi,eranleprime volte,eranleprimevolte.Ciscusi,sciurpadrun,se tribolòpernoi,eranleprimevolteefaremomegliopoi.

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2. Prima si sradicava e dopo si strappava, e ora che l’abbiam colto salutiam ce n’andiam via.

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Rit. Sciur padrun…

3. E non va più a mesi e nemmeno a settimane: la va a pochi giorni e poi dopo andiamo a cà.

Rit. Sciur padrun…

4. Il nostro sciur padrun è buono come il pane: da sopra di quell’argine ci dice: « Fate andar quelle man ».

Rit. Sciur padrun…

5. Oggi è l’ultimo giorno, domani è la partenza, farem la riverenza al nostro sciur padrun. Rit. Sciur padrun…

origine • Nord Italia (Piemonte e Lombardia)

B252 B253

origine • Perù

TONALITÀ per suonare • Lam per cantare • Mim LIVELLO La schiava india

ESTENSIONE per suonare • Mi3 – Mi4 per cantare • Si2 – Si3

Questa donna della campagna peruviana si è vista privata brutalmente anche dell’unico bene che le permetteva di lavorare, il suo asinello. Sarebbe potuta succedere la stessa cosa anche a un uomo? La canzone è stata composta da Atahualpa Yupanqui, uno dei massimi esponenti della musica popolare sudamericana.

En Pres las so%il a la guas godi delTol Tol tén tén tras tra%i tu ce pi spu do gli ma tut torr ti%in al, fior

En Pres las so%il a la guas godi delTol Tol tén tén tras tra%i tu ce pi spu do gli ma tut torr ti%in al, --fior ----

En

Pres las so%il a la guas godi delTol Tol tén tén tras tra%i tu ce pi spu do gli ma tut torr ti%in al, fior

En

Pres las so%il a la guas godi delTol Tol tén tén tras tra%i tu ce pi spu do gli ma tut torr ti%in al, fior

En

con len do ta nai men ro te so l'in vai diavien, vén il la suo va scial la%in le dia va%a su la cha-

con

len do ta nai men ro te so l'in vai diavien, vén il la suo va scial la%in le dia va%a su la cha------

con len do ta nai men ro te so l'in vai diavien, vén il la suo va scial la%in le dia va%a su la cha-

Pres las so%il a la guas godi delTol Tol tén tén tras tra%i tu ce pi spu do gli ma tut torr ti%in al, fior con len do ta nai men ro te so l'in vai diavien, vén il la suo va scial la%in le dia va%a su la cha-

con len do ta nai men ro te so l'in vai diavien, vén il la suo va scial la%in le dia va%a su la cha-

var. mal.

Si%al Se%en za%in de pie re di, za,%yse si de ra spe sciu ja ga -

var. mal. Si%al Se%en za%in de pie re di, za,%yse si de ra spe sciu ja ga -----

var. mal. Si%al Se%en za%in de pie re di, za,%yse si de ra spe sciu ja ga -

var. mal. Si%al Se%en za%in de pie re di, za,%yse si de ra spe sciu ja ga----

var. mal.

su%am

Si%al Se%en za%in de pie re di, za,%yse si de ra spe sciu ja ga -

su%am l'am plia pia fren fron te%y te%e con conpas ra sion zón le lan va%al za%al cie ay lo%il re suo su%hon la da

su%am

l'am plia pia fren fron te%y te%e con conpas ra sion zón le lan va%al za%al cie ay lo%il re suo su%hon la da

su%am l'am plia pia fren fron te%y te%e con conpas ra sion zón le lan va%al za%al cie ay lo%il re suo su%hon la --da ----

su%am

l'am plia pia fren fron te%y te%e con conpas ra sion zón le lan va%al za%al cie ay lo%il re suo su%hon la da men que to, ja u a na mane fle ra bi de lecan can zon: ción:Guin Bian co! co! -

l'am plia pia fren fron te%y te%e con conpas ra sion zón le lan va%al za%al cie ay lo%il re suo su%hon la da

men que to, ja u a na mane fle ra bi de lecan can zon: ción:Guin Bian co! co! -

men que to, ja u a na mane fle ra bi de lecan can zon: ción:Guin Bian co! --co! ----

men que to, ja u a na mane fle ra bi de lecan can zon: ción:Guin Bian co! --co! ----

men que to, ja u a na mane fle ra bi de lecan can zon: ción:Guin Bian co! co! -

Sebben che siamo donne (La lega delle donne)

origine • Lombardia

Il cammino delle donne per conquistare quei diritti che oggi ci sembrano normali è stato lungo e difficile.

Spesso le loro lotte per vedere riconosciuti i propri diritti sono state accompagnate dalle canzoni, come questa Sebben che siamo donne. Nata fra il 1890 e il 1914, al tempo della nascita delle prime unioni di contadini contro i padroni, è stata adottata dalle mondine.

Sebbenchesiamodonnepaur --anonabbiamopera ------

Sebbenchesiamodonnepaur --anonabbiamopera ------

Sebbenchesiamodonnepauranonabbiamopera

Sebbenchesiamodonnepauranonabbiamopera

Sebbenchesiamodonnepauranonabbiamopera

Sebbenchesiamodonnepauranonabbiamopera

mordeinostrifigliperamordeinostrifiglisebbenchesiamodonnepa-

mordeinostrifigliperamordeinostrifiglisebbenchesiamodonnepa-

mordeinostrifigliperamordeinostrifiglisebbenchesiamodonnepa ---------

mordeinostrifigliperamordeinostrifiglisebbenchesiamodonnepauranonabbiamoperamordeinostrifigliinlegacimettiamo. -

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A%oilìoilìoilàel--alegalacresceràenoialtrilavoratorienoi ----------

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A%oilìoilìoilàelalegalacresceràenoialtrilavoratorienoi -altrilavoratori.A%oilìoilìoilàel --alegalacresceràenoi ---------altrilavoratorivogliamolalibertà.

E la libertà non viene perché non c’è l’unione; crumiri col padrone son tutti da ammazzà.

A%oilìoilìoilàel--alegalacresceràenoialtrilavoratorienoi ---------altrilavoratori.A%oilìoilìoilàelalegalacresceràenoi -altrilavoratorivogliamolalibertà. ----------

A%oilìoilìoilàel--alegalacresceràenoialtrilavoratorienoi ---------altrilavoratori.A%oilìoilìoilàelalegalacresceràenoi -altrilavoratorivogliamolalibertà. ----------

altrilavoratori.A%oilìoilìoilàelalegalacresceràenoi -altrilavoratorivogliamolalibertà.

Sebben che siamo donne paura non abbiamo abbiam delle belle buone lingue e ben ci difendiamo.

E voi altri signoroni che ci avete tanto orgoglio abbassate la superbia e aprite il portafoglio.

LOTTA AL BULLISMO 2.3

La musica è una potente voce contro il bullismo. Attraverso le parole e le melodie, queste canzoni danno voce a chi si è sentito escluso, ferito o oppresso, trasformando il dolore in un messaggio di forza e resilienza.

B255

B256

Guerriero

interprete • Marco Mengoni autore • Marco Mengoni, Fortunato Zampaglione

Guerriero

LIVELLO

ESTENSIONE

interprete • Taylor Swift

You, with your Rem

You with your Rem

switch ing sides and your Do

DIFENDERE LA NATURA 2.4

B258

Si inquinano le falde acquifere, i fiumi, i laghi, gli oceani. Le montagne, i boschi, i campi, le spiagge si riempiono di spazzatura e di rifiuti pericolosi. L’aria si fa sempre meno respirabile. Lo sfruttamento delle risorse naturali impoverisce sempre più il nostro pianeta. Ai problemi ambientali si è aggiunta la piaga degli allevamenti intensivi che non si preoccupano del bene degli animali. Per tutti questi motivi abbiamo il dovere di preservare il nostro pianeta e tutte le specie viventi che via abitano perché il nostro benessere passa inevitabilmente dall’equilibrio del pianeta.

Questa terra è tua •

This Land Is Your Land

origine • Stati Uniti

ESTENSIONE Re3 – Do4

La Terra è di tutti, dice questa canzone americana. Sono di tutti gli Stati degli USA e le città, le foreste e il mare.

SolM

Que This sta ter land ra%è is tu your a land, que this sta ter land ra%è is - -- -mi my a land dal from laCa Ca li li for for nia nia fi to no%a the New New York Yorkis City. land. -------

Dal From la the fred red da%A wood la for ska est fi to no%a the la Gulf Flo Stream ri wa da -ters,--

la this ter land ra%è was fat made ta for perte%e you per and me. me.

TONALITÀ
LIVELLO

Il ritorno a casa ti riempie delle sue gioie, dei profumi, dei colori familiari. Se poi ti sei trasferito dalla città, rumorosa e inquinata, in campagna, il ritorno è ancora più piacevole. Oleana, il titolo della canzone, è il nome di una colonia-modello norvegese in Nord America.

Songiuntoqui%incampagna,lasciandolame tropoli,quinoncisono%ostacoliin-

Songiuntoqui%incampagna,lasciandolame tropoli,quinoncisono%ostacoliin -------

Songiuntoqui%incampagna,lasciandolame -----tropoli,quinoncisono%ostacoliin-

Songiuntoqui%incampagna,lasciandolame -----tropoli,quinoncisono%ostacoliin-

Songiuntoqui%incampagna,lasciandolame tropoli,quinoncisono%ostacoliin -------

quinamenti%addio.Ole,Olean --a ------

quinamenti%addio.Ole,Olean-a

quinamenti%addio.Ole,Olean-a

quinamenti%addio.Ole,Olean-a

quinamenti%addio.Ole,Olean --a ------

Ole,Olean --ana,Ole,Ole,Ole,Ole, -------

Ole,Oleanana,Ole,Ole,Ole,Ole, -

Ole,Oleanana,Ole,Ole,Ole,Ole, -

Ole,Oleanana,Ole,Ole,Ole,Ole, -

Ole,Olean --ana,Ole,Ole,Ole,Ole, -------

Ole,Oleanan-aana. -

Ole,Oleanan-aana. -

Ole,Oleanan --aana. ----

2. La terra ad Oleana non costa proprio niente e il grano che dal suolo cresce a fasci sembra d’oro. Ole, Oleana...

Ole,Oleanan --aana. ----

Ole,Oleanan-aana. -

3. Si trebbia tanto grano, si colman mille sacchi, Sir, così felice puoi dormir sdraiato sull’erba, Sir! Ole, Oleana...

4. C’è un limpido ruscello, vi guizzan tanti pesci, Sir, ti saltano in padella, te li friggi e te li mangi, Sir. Ole, Oleana...

5. Son giunto ad Oleana, non piango la mia casa. Ho fatto la mia scelta: terre fredde addio addio. Ole, Oleana...

origine • Norvegia

Il lago Wayapu

La nostalgia di casa, il desiderio di ritrovare i paesaggi naturali in cui siamo cresciuti, accomuna un po’ tutti, in tutto il mondo. La canzone norvegese su Oleana trova riscontro in quest’altra canzone che viene dal capo opposto del mondo, dalla Nuova Zelanda.

Ate va%il mio pen sie ro, bel la go Wa ya pu -

Ate va%il mio pen sie ro, bel la go Wa ya pu -

Ate va%il mio pen sie ro, bel la go Wa ya pu -- -- -

Ate va%il mio pen sie ro, bel la go Wa ya pu -- -

al l'onda tua lu cen te, se re na co me%il ciel. -- -- -- -

al l'onda tua lu cen te, se re na co me%il ciel. -

al l'onda tua lu cen te, se re na co me%il ciel. -

al l'onda lu te, se re na co ciel.

E "E quan hi do%al ne fin hè, ri ho tor ki ne mai rò: rà,-- - --

E "E quan hi do%al ne fin hè, ri ho tor ki ne mai rò: rà, -- ---

E "E quan hi do%al ne fin hè, ri ho tor ki ne mai rò: rà,-

E quan hi do%al ne fin hè, ri ho tor ki ne mai rò: rà,-

con sei tut dei ta Ma l'a o ni ri ma la can fe tar li vor ci rò. tà".-

con sei tut dei ta Ma l'a o ni ri ma la can fe tar li vor ci rò. tà". -- ---- -- -

con sei tut dei ta Ma l'a o ni ri

ma la can fe tar ci rò. tà". -

con sei tut dei ta Ma l'a o ni ri ma la can fe tar li vor ci rò. tà".-

Le acque azzurre e chiare del lago Wayapu son nella mia memoria sì, per l’eternità. E se un bel dì ritornerò con tanta gioia in cor cantar vorrò: “E-hi-ne-hè, ho-ki-mai-rà, lago dei padri, mai più me ne andrò”.

Il ragazzo della via Gluck

autori • Luciano Beretta, Mario del Prete (testo), Adriano Celentano (musica)

Il ragazzo della via Gluck

Con questa canzone Adriano Celentano si presentò al Festival di Sanremo nel 1966. Dopo i successi all’insegna del rock’n’roll, il cantante vuole mostrarsi diverso, più impegnato socialmente, ma il pezzo non arriva nemmeno in finale. Il pubblico giovanile invece lo accolse con entusiasmo: infatti risultò essere il quarto singolo più venduto nell’anno e venne tradotto in cinque lingue diverse.

Questa è la storia / di uno di noi, / anche lui nato per caso in via Gluck, / in una casa, fuori città, / gente tranquilla, che lavorava. / Là dove c’era l’erba ora c’è / una città, / e quella casa in mezzo al verde ormai / dove sarà?

Questo ragazzo della via Gluck, / si divertiva a giocare con me, / ma un giorno disse, / vado in città, / e lo diceva mentre piangeva, / io gli domando amico, / non sei contento? / Vai finalmente a stare in città. / Là troverai le cose che non hai avuto qui, / potrai lavarti in casa senza andar / giù nel cortile!

Mio caro amico, disse, / qui sono nato, / in questa strada / ora lascio il mio cuore.

Ma come fai a non capire, / è una fortuna, per voi che

restate / a piedi nudi a giocare nei prati, / mentre là in centro respiro il cemento.

Ma verrà un giorno che ritornerò / ancora qui / e sentirò l’amico treno / che fischia così, / “wa wa”!

Passano gli anni, / ma otto son lunghi, / però quel ragazzo ne ha fatta di strada, / ma non si scorda la sua prima casa, / ora coi soldi lui può comperarla / torna e non trova gli amici che aveva, / solo case su case, / catrame e cemento.

Là dove c’era l’erba ora c’è / una città, / e quella casa in mezzo al verde ormai / dove sarà.

Là dove c’era l’erba ora c’è / una città, / e quella casa in mezzo al verde ormai / dove sarà.

Ma il cielo è sempre più blu

autore • Rino Gaetano

Come attraverso gli scatti di un fotografo, un ritratto graffiante della realtà che circonda questo acuto cantautore. L’originale dura ben otto minuti, ma appena uscito, nel 1975, viene censurato. Alcune parti vengono quindi modificate, e così diventa una delle canzoni più trasmesse alla radio. Rino Gaetano muore a trent’anni in un incidente d’auto. Anche se soccorso prontamente, il cantautore, gravemente ferito, viene rifiutato da cinque ospedali prima di essere accolto ormai in fin di vita. Come aveva cantato in una delle sue canzoni.

& # . . Q 4 Œ‰ j

œœ œ œ œ

& # Œ‰ j

Sol j œ . œœ œ œ Œ re Mim

œœ œ œ œ chiamal'amo

Chivive%inbarac Sol j œ . œ Ó ca, Mim Œ‰ j œœ œ œ œ chisuda%ilsala

Sol j œ . œ Ó rio, Mim

j œœ œ œ œ e%isognidiglo Sol j œ . œ Ó ria, Mim ----& # Œ‰ j

œœ œ œ œ chirubapensio

Œ‰ j

œœ œ œ œ

Chimangia%unavol

Œ‰ j

œœ œ œ œ

Sol j œ œ j œœ œ œ œ ni,chi%hascarsamemo Re j œ . œ Ó ria. Do ∑ -----& #

Sol j œ . œ Ó ta, Mim Œ‰ j œœ œ œ œ chitira%ilbersa Sol j œ . œ Ó glio, Mim -& # %

Sol j œ . œ Ó to, ni, Mim

chi chi so vuo gna le mi l'au lio men

œœ œ œ œ

Œ‰ j

chi chi gio gio ca%a ca San d'az re zar Sol j œ . œ Ó mo, do, Mim-----& # Œ‰ j

œœ œ œ œ

œœ œ œ œ

chi chi por gio ta ca gli%oc coi chia fi Sol j œ œ j œœ œ œ œ li, li, chi chi%ha va fat sot to to%un l'in tre dia Re j œ . œ Ó no. no. Do ∑----& # Œ‰ j

Chi Chi a fa%il ma con la ta zi di Sol j œ . œ Ó a no, Mim Œ‰ j

Sol Ma il cielo è sempre più blu

chi chi va%a spaz Por za%i ta cor Pi ti Sol j

œœ œ œ œ

œ . œ Ó a li, Mim -------& # Œ‰ j

œœ œ œ œ

chi chi tro ru va ba,

chi chi tro ru va ba, scon chi ta lot

na na na na na na na na na nana. na.

j œ

œ œ œ ta, to,chi chi%ha co fat me%ha to tro la va spi Mim

Chi è assunto alla Zecca, chi ha fatto cilecca, chi ha crisi interiori, chi scava nei cuori, chi legge la mano, chi regna sovrano, chi suda, chi lotta, chi mangia una volta, chi gli manca la casa, chi vive da solo, chi prende assai poco, chi gioca col fuoco, chi vive in Calabria, chi vive d’amore, chi ha fatto la guerra, chi prende i sessanta, chi arriva agli ottanta, chi muore al lavoro.

Ma il cielo è sempre più blu...

Chi è assicurato, chi è stato multato, chi possiede ed è avuto, chi va in farmacia, chi è morto di invidia o di gelosia, chi ha torto o ragione, chi è Napoleone, chi grida “al ladro!”, chi ha l’antifurto, chi ha fatto un bel quadro, chi scrive sui muri,

chi reagisce d’istinto, chi ha perso, chi ha vinto, chi mangia una volta, chi vuole l’aumento, chi cambia la barca felice e contento, chi come ha trovato, chi tutto sommato chi sogna i milioni, chi gioca d’azzardo, chi parte per Beirut e ha in tasca un miliardo, chi è stato multato, chi odia i terroni, chi canta Prévert, chi copia Baglioni, chi fa il contadino, chi ha fatto la spia, chi è morto d’invidia o di gelosia, chi legge la mano, chi vende amuleti, chi scrive poesie, chi tira le reti, chi mangia patate, chi beve un bicchiere, chi solo ogni tanto, chi tutte le sere

Ma il cielo è sempre più blu...

Una canzone che ha fatto epoca: nel 1975 rimase nella Hit Parade per mesi. Da un testo di Gianni Rodari nasce un pezzo giocoso e poetico, composto per farci riflettere su quanto dobbiamo alla natura.

Per fa re%un ta vo lo ci vuo le%il le gno per fa re%il - -

le gno ci vuo le%un al be ro per fa re l'alberoci vuo le%il

se me, per fa re%il se me ci vuo le%un frut to per fa re%un

Per fare un fiore ci vuole il ramo, per fare il ramo ci vuole l’albero, per fare l’albero ci vuole il bosco, per fare il bosco ci vuole il monte,

per fare il monte ci vuol la terra, per far la terra ci vuole un fiore. Per fare tutto ci vuole un fiore.

autore • Gianni Rodari (testo), Sergio Endrigo, Luis Bacalov (musica)

Mother Earth (Natural Anthem)

Anche il cantautore americano Neil Young ci vuole ricordare che ci sarà un futuro solo con il rispetto della natura e con la consapevolezza del fatto che l’uomo è solo un elemento del grande ingranaggio che regola la vita sulla terra.

Questa canzone, che è un “Natural Anthem”, un “inno naturale”, vuole essere una preghiera rivolta a tutti noi perché la nostra voce si trasformi in cambiamenti concreti. Neal Young è sempre stato un attento ecologista, da prima ancora che diventasse “di moda”.

Oh, Oh, Oh, Mo ball free ther of dom Earth fire land, with in can your the you fields sum let of mer this green sky go-

Once Your Down more heal to laid ing the down light, streets by your where the pa the hun rade num gry of bershand days grow How Are Re long they spect can be Mo you trayed ther%Earth give by and and the her not men giv re of ing-

ceive ways po wer

And Who Or feed hold trade this this a world world way ruled ourchil by dren's in their chang ing greed hands days

And They Or feed hold trade this the a world world way ruled ourchil by dren's in their chang ing greed. hands. days. --

autore • Neil Young

We Need to Wake Up è l’inno di “Friday for Future” il movimento internazionale che si è creato spontaneamente seguendo l’esempio di Greta Thumberg, la studentessa svedese che ogni venerdì, per mesi, non è andata a scuola per sedersi davanti al palazzo del governo a manifestare contro il disinteresse delle nazioni verso il problema dell’ambiente.

L’invito è chiaro: tutti siamo responsabili, tutti dobbiamo fare qualcosa perché la nostra casa, il pianeta Terra, continui a essere un luogo ospitale.

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We need to wake up

We need to wise up

We need to open our eyes

And do it now now now

We need to build a better future

And we need to start right now

We’re on a planet

That has a problem

We’ve got to solve it, get involved

And do it now now now

We need to build a better future

And we need to start right now

Make it greener

Make it cleaner

Make it last, make it fast

And do it now now now

We need to build a better future

And we need to start right now

No point in waiting

Or hesitating

We must get wise, take no more lies

And do it now now now

We need to build a better future

And we need to start right now.

Dobbiamo svegliarci

Diventare più saggi

Dobbiamo aprire gli occhi

E dobbiamo farlo adesso adesso adesso

Dobbiamo costruire un futuro migliore

E dobbiamo iniziare proprio ora

Siamo su un pianeta

Che ha un problema

Dobbiamo risolverlo, essere coinvolti

E farlo ora ora adesso

Abbiamo bisogno di costruire un futuro migliore

E dobbiamo iniziare proprio ora

Rendere il mondo più verde

Rendere il mondo più pulito

Dobbiamo farlo durare, dobbiamo farlo velocemente

Ora adesso adesso

Dobbiamo costruire un futuro migliore

E dobbiamo iniziare proprio adesso

Non ha senso aspettare

O esitare

Dobbiamo diventare più saggi, basta con le bugie

E dobbiamo farlo adesso adesso adesso

Dobbiamo costruire un futuro migliore

E dobbiamo iniziare proprio ora

What a Wonderful World

Sicuramente il mondo del 1968, l’anno in cui il grande trombettista Louis Armstrong incise questa canzone, era meno in pericolo di oggi. Inquinamento e sfruttamento sconsiderato delle risorse ambientali stanno compromettendo inesorabilmente il benessere del nostro pianeta. Fermarsi a pensare e ricordare le meraviglie della natura ci può sicuramente aiutare a cambiare il nostro modo di vivere. Il testo ottimista e la melodia orecchiabile passarono quasi inosservati negli Stati Uniti, ma diventarono invece un grande successo in Europa. Ancora oggi è uno dei pezzi che hanno avuto il maggior numero di cover (ossia di rifacimenti) da parte di grandi cantanti di tutto il mondo.

prettyinthesky,are

1. Vedo alberi verdi, anche rose rosse, li vedo sbocciare per me e per te e penso dentro di me: che mondo meraviglioso!

2. Vedo cieli azzurri e nuvole bianche, il benedetto giorno luminoso, la sacra notte scura e penso dentro di me: che mondo meraviglioso!

3. I colori dell’arcobaleno, così graziosi nel cielo sono anche sui volti della gente che passa: vedo amici stringersi la mano, dicendo: “Come stai?” E in realtà dicono: “Ti voglio bene!”

4. Sento bimbi piangere, li guardo crescere: impareranno più di quanto io saprò mai, e penso dentro di me: che mondo meraviglioso. Sì, penso dentro di me: che mondo meraviglioso!

Il gatto di Montego Bay

I gatti e i topi sono eterni nemici: lo abbiamo visto tante volte nei cartoni animati. Eppure a volte si alleano e stringono un patto alimentare, come in questa canzone, Il gatto di Montego Bay.

C'e Long ra%u time na a vol go ta%a down Mon Ja te mai go ca Bay way, un cat gat and to%e%un the to rat po, they mai would-

lo like di to rei: play. This era is no%a the mi sto ry ci%e of gio their ca fun va one no, day, -

e%i down boc by con the ci sea ni in ru Mon ba te va go no Bay. Lai, Lai, lai, lai, lai, lai, la, lai lai, lai, lai, lai, lai. lai. Lai, Lai, lai, lai, lai, lai, lai, lai, lai, lai, lai, lai, lai. lai. Lai, Lai, lai, lai, lai, lai, la, lai

lai, lai, lai, lai, lai. lai. Lai, Lai, lai, lai lai, lai, lai, lai, lai, lai, lai, lai, lai. lai.

2. Uno dormiva sull’albero, e miagolava al crepuscolo; l’altro saltava sul trespolo e rosicchiava la trappola fino a papparsela tutta. Lai, lai, lai, lai, lai, la lai, lai, lai, lai, lai, la.

autore

Il coccodrillo

origine • Guyana

Basta evitare di fare il bagno vicino alla sua tana, o nel suo fiume, per non avere problemi con questo affamato animaletto (animaletto per modo di dire: ce n’è uno lungo fino a 7 metri!). Anche a lui madre natura assegna un ruolo adeguato nell’equilibrio del mondo.

Vi rac con to che%è suc ces Do so l'al tro ie ri%a mez zo gior

Vi rac Do con to che%è suc ces so l'al tro ie ri%a mez zo

Lun go%il Do fiu me Mag da le na sci vo la va%un cocco -- -- - -- -- -

dril lo. Lun go%il Do fiu me Mag da le na sci vo la va%a mez zo -

dì. Il coc co Do dril lo se ne va, su%e giù peril fiu mi cel lo il cocco Do

dril lo se ne va su%e giù per il fiu mi cel lo Do

2. Quanto mangia il coccodrillo, che sorpresa per chi guarda!

Quanto mangia il coccodrillo, che sorpresa a mezzodì.

Mangia pane e marmellata, beve litri di aranciata. Mangia pane e marmellata, beve litri a mezzodì.

Rit II coccodrillo se ne va, su e giù per il fiumicello. II coccodrillo se ne va, su e giù per il fiumicello.

3. Ma quel giorno poverino gli è finita la provvista.. Ma quel giorno poverino gli è finita a mezzodì.

E per non morir di fame, si è mangiato il chitarrista. E per non morir di fame, l’ha mangiato a mezzodì.

Rit II coccodrillo…

origine • canto yiddish

Re3 – Do4

Come i coccodrilli, anche noi umani ci nutriamo di carne animale. Questo però crea molti problemi a un numero sempre maggiore di persone, che si ribellano alle sofferenze che vengono procurate agli animali che uccidiamo per nutrirci. Si tratta di coloro che decidono di rinunciare a cibarsi di carne e di altri prodotti di origine animale. È un argomento serio, che può essere oggetto di una bella discussione in classe. Mangiare carne si può giustificare; quello che non è possibile giustificare sono i maltrattamenti e gli abusi, come ad esempio la caccia indiscriminata, gli allevamenti intensivi, i macelli che non rispettano il benessere degli animali. Questa canzone, di origine yiddish (la lingua comune degli ebrei dell’Europa centro-orientale), racconta di un capretto (un vitello nella versione in inglese) portato al macello.

On Den a tro%un wa car gon ro bound ben for le mar ga ket, to there's un a ca calf pret with to%al a ma

-

mourn cel ful lo eye. va.

High Al a to%in bove cie him lo there's so a pra%i swal tet low ti ---- --wing vo la%un ing pas swift ly se ro%in through li the ber sky. tà. How Co the me winds ri are donlaugh l'a ing. li They nel laugh cie with lo all del their l'e might, state.

Laugh Co and me laugh so the no-

tri all day through, sti and le half be the stie%in sum ca mer's te night na te. Do Do na na do do na na do do na na --

2. Basta piangere, disse l’uomo, non sei arbitro del destin. Non hai l’ali per volare, come il passero su nel ciel.

Rit. Come ridon l’ali...

3. I capretti son legati, macellati con crudeltà, e chi vuole viver libero nascer passero dovrà.

Rit Come ridon l’ali...

2. Stop complaining, said the farmer, Who told you a calf to be, Why don’t you have wings to fly with, like swallow so proud and free?

Rit How the winds are laughing...

3. Calves are easily bound and slaughtered, Never knowing the reason why. But whover treasures freedom, Like the swallow has learned to fly. Rit How the winds are laughing….

Non due animali qualunque, ma due personaggi del libro Pinocchio di Carlo Collodi, la volpe e il gatto, raccontati in musica.

Nel disco di Edoardo Bennato sono due lazzaroni che, a ritmo di rock, cercano di imbrogliare il povero burattino. Gli stanno promettendo fama e celebrità nel mondo dello spettacolo; un invito sempre attuale a non confondere la vita vera con le luci della ribalta.

Puoi parlarci dei tuoi problemi, dei tuoi guai

I migliori, in questo campo siamo noi

È una ditta specializzata, fa un contratto e vedrai

Che non ti pentirai

Noi scopriamo talenti e non sbagliamo mai

Noi sapremo sfruttare le tue qualità

Dacci solo quattro monete e ti iscriviamo al concorso

Per la celebrità

Chi non ha mai avuto un amico a quattro zampe non lo sa. Non sa che il gatto o il cane di casa sono membri della famiglia a tutti gli effetti e sentono, capiscono, partecipano alla vita degli umani con intensità e con un affetto incondizionato.

Lo dice anche il protagonista della canzone che, alla comodità e alla bellezza di una dimora più confortevole, contrappone il ricordo di una casa più umile ma resa più ricca affettivamente dalla presenza di una gatta.

Brano funky del cantautore reggiano, dal ritmo sfrenato e dal testo irriverente, sospeso tra gioco e nonsense. Dal “chicchirichì” del gallo al “ky” di funky al “chi” pronome personale. Una canzone giocosa che fa venir voglia di ballare.

Per colpa di chi - Zucchero

Per colpa di chi - Zucchero

Funky gallo, come sono in ballo questa sera ho voglia di sudare e sono più goloso di una mela. Oh avanti o popolo con la chitarra rossa che in tanto il tempo passa e lei non torna più.

Per colpa di chi chi chi chi chichichirichi stanotte voglio stare acceso e dire sempre di sì.

Per colpa di chi chi chi chi chichichirichi

I’m a hootchiee cootchiee man, hootchiee cootchiee man yeah

Tieni il tempo, non ho tempo I wanna dance all night. Il sentimento è troppo denso I wanna dance all night.

Funky gallo, coi pensieri sconci nelle dita forse sono in fallo, ma mi piace molto madre Rita Oh avanti o popolo con la lambretta rossa che intanto il tempo passa e lei non torna più.

Per colpa di chi chi chi chi chichichirichi stanotte voglio stare acceso e dire sempre di sì.

Per colpa di chi chi chi chi chichichirichi

I’m a hootchiee cootchiee man, hootchiee cootchiee man yeah

Tieni il tempo, non ho tempo I wanna dance all night il sentimento è troppo denso I wanna dance all night tieni il tempo (che) non ho tempo

Da Capo al % poi Coda

I wanna dance all night sono in fiamme le mie donne

I wanna dance all night fun time!

COSTRUIRE LA PACE 2.5

Il Ventesimo secolo è stato teatro di diversi conflitti – il più sanguinoso è stato la Seconda Guerra Mondiale, che ha provocato in tutto il mondo circa 70 milioni di morti. Ma i conflitti hanno accompagnato la storia dell’umanità, in tutte le epoche. Si calcola che il commercio degli schiavi verso le Americhe abbia provocato 16 milioni di morti, contro i 17 della conquista delle Americhe. La Prima Guerra Mondiale ha provocato circa 16 milioni di morti e 20 milioni di feriti. Oggi non possiamo ancora, purtroppo, parlare di pace mondiale, e i conflitti continuano a sconvolgere ampie aree del nostro pianeta. La musica può contribuire al raggiungimento della pace, ricordandoci i drammi provocati dalle guerre, e facendoci capire quanto sia bello vivere in tempo di pace.

B274

Addio padre e madre, addio

origine • Sicilia

ESTENSIONE Do3 – Do4 TONALITÀ FaM LIVELLO

Nelle trincee l’unico conforto veniva dal pensiero dei propri cari. Qualcuno arrivava a immaginarsi già colpito da un soldato nemico e di mandare l’ultimo saluto ai suoi cari.

Ad La di sciò o la pa mo dre, glie o con ma du dre, e ad bam di bi o ni che o per ca la -ra -

Ad La di sciò o la pa mo dre, glie o con ma du dre, e ad bam di bi o ni che o per ca la -ra -

guer mam ra ma mitoc pen cadi sa par ci tir. tu.

guer mam ra ma mitoc pen cadi sa par ci tir. tu.

Ma Quan' che sa fu rò%in tri mez ste zo il a mi que o gli%as de sas ---

Ma Quan' che sa fu rò%in tri mez ste zo il a mi que o gli%as de sas ---------

sti si no ni che mi%uc per ci l'I de ta ran lia no%e mi non toc mi ca ve di dran mo no rir. più.-------

sti si no ni che mi%uc per ci l'I de ta ran lia no%e mi non toc mi ca ve di dran mo no rir. più.-

3.Quandofuistatointerraaustriaca subitol'ordineamearrivò.

3.Quandofuistatointerraaustriaca subitol'ordineamearrivò.

Midanl'assalto,lanettaincanna addiritturaunmacellodiventò.

Midanl'assalto,lanettaincanna addiritturaunmacellodiventò.

origine • Israele

(Si2) Re3 – Re4

Dove c’è guerra c’è solo il male, l’odio, la ferocia, la brutalità, la sofferenza, la morte. Dove c’è pace c’è amore, comprensione, gioia, vita. Nessuna ragione può giustificare l’uso delle armi. Questa composizione, che celebra la pace, viene dal folklore ebraico; il titolo originale è Gilu Haligalim, “La gioia regni in Galilea”.

La pa ce%è gio ia, o gni uo mo%è%un fra -

tel lo, get ta%il fu ci le non ci son più ne -- -- -

mi ci. A pri%il tuo cuo re%e%ab brac cia tut ta la

gen te, nien te più guer re%in o gni par te del mon do.

B276

Marlborough

origine • Francia

Do3 – Re4

I libri di storia di tutto il mondo ricordano le imprese dei signori della guerra, da Giulio Cesare a Federico Barbarossa, da Napoleone a Garibaldi. Ma forse sarebbe meglio ricordarli come facevano i soldati francesi pensando al Duca di Marlborough, un grande generale inglese vissuto all’epoca del re di Francia Luigi XIV, il Re Sole. Marlborough al tempo fu un grande avversario della Francia, e i soldati Francesi lo ribattezzarono Malbrù (che è come si pronuncia il nome inglese) in questa ironica canzoncina, che cantavano tutte le volte che affrontavano gli Inglesi, per schernirli.

Mal Marl brù borough è%an s'en da va to%in t'en guer guer ra re, Mi Mi ron ron ton, ton, ton ton ton ton mi mi ron ron ter ter ra, ra, Mal Marl --

Mal Marl brù borough è%an s'en da va to%in t'en guer guer ra re, Mi Mi ron ron ton, ton, ton ton ton ton mi mi ron ron ter ter ra, ra, Mal Marl --

Mal Marl brù borough è%an s'en da va to%in t'en guer guer ra re, Mi Mi ron ron ton, ton, ton ton ton ton mi mi ron ron ter ter ra, ra, Mal Marl --

brù borough è%an s'en da va to%in t'en guer guer ra, re, chis ne sà sait se quand tor re ne viendra.

rà?Chis Ne sà sait se quand tor re ne -vien-

brù borough è%an s'en da va to%in t'en guer guer ra, re, chis ne sà sait se quand tor re ne viendra.

rà?Chis Ne sà sait se quand tor re ne --vien ----

brù borough è%an s'en da va to%in t'en guer guer ra, re, chis ne sà sait se quand tor re ne viendra. rà?Chis Ne sà sait se quand tor re ne vien ---------

rà dra chis ne sà sait se quand tor re ne vien rà? dra. Ri Il più. pas. Mal Marl -

rà dra chis ne sà sait se quand tor re ne vien rà? dra.

rà dra chis ne sà sait se quand tor re ne vien

2. Ritornerà per Pasqua, Mironton, ton ton mironterra, ritornerà per Pasqua o forse per Natal o forse per Natal o forse per Natal

3. Natale è già passato Mironton, ton ton mironterra, Natale è già passato

Marlborough non torna più

Marlborough non torna più

Marlborough non torna più

Ri Il più. pas. Mal Marl -

rà? dra. Ri Il più. pas. Mal Marl--

2. Il revendria-z-à-Pâques Mironton, ton ton mironterra, il revendria-z-à-Pâques ou à la Trinité ou à la Trinité ou à la Trinité

3. La Trinité se passe, Mironton, ton ton mironterra, la trinité se passe, Marlborough ne revient pas! Marlborough ne revient pas! Marlborough ne revient pas!

LIVELLO

Tre tamburini • Trois jeunes tambours

origine • Francia

Nei campi di battaglia di una volta non c’erano solo i soldati: c’erano anche i tamburini, che spesso erano solo dei ragazzi. Il loro compito era quello di dare la cadenza, il ritmo, alla marcia dei soldati; il loro posto era di fianco alla prima linea dei militari, specie durante gli assalti. Non avendo armi, questo li esponeva più di tutti alla morte. Ecco perché i tre tamburini di ritorno dalla guerra in questa canzone francese non vedono l’ora di tornare al loro paese, dove le ragazze sono più belle anche della figlia del re.

1. Tre tamburin

tornavan dalla guerra

E rin e ran, ran ta ta plan tornavan dalla guerra

2. Il più carin

teneva un fiore in bocca

E rin e ran, ran ta ta plan teneva un fiore in bocca

3. Figlia del re guardava alla finestra

E rin e ran, ran ta ta plan guardava alla finestra

4. “Bel tamburin. regalami il tuo fiore

E rin e ran, ran ta ta plan regalami il tuo fiore

5. “Io te lo do, ma tu mi dai il tuo cuore

E rin e ran, ran ta ta plan

ma tu mi dai il tuo cuore”

6. “Bel tamburin, domandalo a mio padre

E rin e ran, ran ta ta plan domandalo a mio padre”

7. “O maestà, mi date vostra figlia?

E rin e ran, ran ta ta plan mi date vostra figlia?!

8. “Bel tamburin, tu non sei tanto ricco

E rin e ran, ran ta ta plan tu non sei tanto ricco”

9. “Ho due vascelli in mezzo al mare azzurro

E rin e ran, ran ta ta plan in mezzo al mare azzurro

10. Son pieni d’or, d’argento e di diamanti

E rin e ran, ran ta ta plan d’argento e di diamanti”

11. “Bel tamburin, allora avrai mia figlia

E rin e ran, ran ta ta plan allora avrei mia figlia”

12. “No maestà, io vi ringrazio tanto

E rin e ran, ran ta ta plan io vi ringrazio tanto

13. La mia città ne ha di più belle

E rin e ran, ran ta ta plan ne ha di più belle”

C’era un ragazzo

interprete • Gianni Morandi

Autore • Franco Migliacci, Mauro Lusini

C'era un ragazzo

Stop coi Rolling Stones

Stop coi Beatles

M’han detto va nel Vietnam

E spara ai Viet Cong

C’era un ragazzo

Che come me

Amava i Beatles e i Rolling Stones

Uno strumento che sempre dà

La stessa nota

Non ha più amici, non ha più fans

Vede la gente cadere giù

In America non tornerà

Adesso è morto nel Vietnam

Stop coi Rolling Stones

Imagine no possessions

I wonder if you can

No need for greed or hunger

A brotherhood of man

Imagine all the people

Sharing all the world

You

You may say I’m a dreamer

But I’m not the only one I hope someday you’ll join us

And the world will live as one

POP/ROCK INTERNAZIONALE 3

Una selezione di brani iconici che hanno segnato epoche diverse, rappresentando stili e artisti di fama internazionale. B281 B282

This Ro me ois bleed ing but you can't see his blood. -

ti's no thing but some feel ings that this old dog kicked up

This Ro me ois bleed ing but you can't see his blood.ti's no thing but some feel ings that this old dog kicked up --

This Ro me ois bleed ing but you can't see his blood.ti's no thing but some feel ings that this old dog kicked up

This Ro me ois bleed ing but you can't see his blood. --ti's no thing but some feel ings that this old dog kicked up

This Ro me ois bleed ing but you can't see his blood.ti's no thing but some feel ings that this old dog kicked up

This Ro me ois bleed ing but you can't see his blood. -

ti's no thing but some feel ings that this old dog kicked up --

It's been rain ing since you left me now I'm drowningintheflood-youseeI'vealwaysbeenafighterbutwithout you I give up. -- -

It's been rain ing since you left me now I'm drowningintheflood-youseeI'vealwaysbeenafighterbutwithout you I give up -

It's been rain ing since you left me now I'm drowningintheflood-youseeI'vealwaysbeenafighterbutwithout you I give up. -- -

It's been rain ing since you left me now I'm drowningintheflood-youseeI'vealwaysbeenafighterbutwithout you I give up. -

It's been rain ing since you left me now I'm drowningintheflood-youseeI'vealwaysbeenafighterbutwithout you I give up. -

It's been rain ing since you left me now I'm drowningintheflood-youseeI'vealwaysbeenafighterbutwithout you I give up -

Now I can't sing a love song like the way it's meant to be, well I guessI'mnotthegoodanymore,butbaby,that'sjustme.Yeah, -

Now I can't sing a love song like the way it's meant to be, well I guessI'mnotthegoodanymore,butbaby,that'sjustme.Yeah, -

Now I can't sing a love song like the way it's meant to be, well I guessI'mnotthegoodanymore,butbaby,that'sjustme.Yeah,IwillloveyoubabyAlwaysandI'llbetherefor

Now I can't sing a love song like the way it's meant to be, well I guessI'mnotthegoodanymore,butbaby,that'sjustme.Yeah,IwillloveyoubabyAlwaysandI'llbetherefor

Now I can't sing a love song like the way it's meant to be, well I guessI'mnotthegoodanymore,butbaby,that'sjustme.Yeah, --IwillloveyoubabyAlwaysandI'llbetherefor

Now I can't sing a love song like the way it's meant to be, well I guessI'mnotthegoodanymore,butbaby,that'sjustme.Yeah,IwillloveyoubabyAlwaysandI'llbetherefor

autore • Jon Bon Jovi

guessI'mnotthegoodanymore,butbaby,that'sjustme.Yeah,IwillloveyoubabyAlwaysandI'llbethereforeverandadayAlwaysI'llbetheretillthestarsdon'tshine,tillthe -

guessI'mnotthegoodanymore,butbaby,that'sjustme.Yeah, -

guessI'mnotthegoodanymore,butbaby,that'sjustme.Yeah,IwillloveyoubabyAlwaysandI'llbetherefor --everandadayAlwaysI'llbetheretillthestarsdon'tshine,tillthe -

IwillloveyoubabyAlwaysandI'llbethereforeverandadayAlwaysI'llbetheretillthestarsdon'tshine,tillthe -

IwillloveyoubabyAlwaysandI'llbethereforeverandadayAlwaysI'llbetheretillthestarsdon'tshine,tillthe -

heavensburstandthewordsdon'trhyme,Iknowwhe -nIdieyou'llbeonmymindandI'll loveyou,always-.Nowyour guessI'mnotthegoodanymore,butbaby,that'sjustme.Yeah, ---

heavensburstandthewordsdon'trhyme,Iknowwhe -nIdieyou'llbeonmymindandI'll loveyou,always-.Nowyour

heavensburstandthewordsdon'trhyme,Iknowwhe -nIdieyou'llbeonmymindandI'll

heavensburstandthewordsdon'trhyme,Iknowwhe -nIdieyou'llbeonmymindandI'll loveyou,always-.Nowyour

loveyou,alwaysNowyour -

Scarica il file mp3 con la pronuncia inglese corretta

B283 B284

Le Météque

interprete • Georges Moustaki autori • Georges Moustaki, Davis Boyer

LIVELLO

ESTENSIONE

per suonare • (Si2) Do3 – Fa4 per cantare • Sol#2 – Re4

Chi sono “i diversi”? Se ci pensiamo bene, siamo tutti diversi e stranieri per qualcun’altro. Ma se ci fermiamo e ci parliamo, possiamo scoprire che nel cuore abbiamo gli stessi desideri, proviamo gli stessi sentimenti. La canzone è stata tradotta in italiano da Bruno Lauzi con il titolo Lo straniero.

TONALITÀ per suonare • DoM per cantare • LaM

A vec ma gueule de mé tèque, De Juif er rant, de pâ tre

A vec ma gueule de mé tèque, De Juif er rant, de pâ tre -- --

grec. Et mes che veux aux qua tre vents,

A vec ma gueule de mé tèque, De Juif er rant, de pâ tre grec. Et mes che veux aux qua tre vents,

A vec ma gueule de mé tèque, De Juif er rant, de pâ tre

A vec mes yeux toutdéla -

A vec ma gueule de mé tèque, De Juif er rant, de pâ tre

A vec ma gueule de mé tèque, De Juif er rant, de pâ tre grec. Et mes che veux aux qua tre vents,

grec. Et mes che veux aux qua tre vents,

vésQuimedonnentl'airderêver,Moiquine rêveplussouvent, -

grec. Et mes che veux aux qua tre vents,

grec. Et mes che veux aux qua tre vents, A vec mes yeux toutdélavésQuimedonnentl'airderêver,Moiquine rêveplussouvent, -

A vec mes yeux toutdélavésQuimedonnentl'airderêver,Moiquine rêveplussouvent, -

A vec mes yeux toutdéla -

A vec mes yeux toutdéla -

A vec mes yeux toutdélavésQuimedonnentl'airderêver,Moiquine rêveplussouvent, -

vésQuimedonnentl'airderêver,Moiquine rêveplussouvent, -

A vec mes mains de ma rau deur, de mu si cien et de rô

vésQuimedonnentl'airderêver,Moiquine rêveplussouvent, -

A vec mes mains de ma rau deur, de mu si cien et de rô deur Qui ont pil lé tant de jar dins,

A vec mes mains de ma rau deur, de mu si cien et de rô

A vec mes mains de ma rau deur, de mu si cien et de rô

deur Qui ont pil lé tant de jar dins,

A vec mes mains de ma rau deur, de mu si cien et de rô deur Qui ont pil lé tant de jar dins,

deur Qui ont pil lé tant de jar dins, A vec ma bouche quia bu, Qui aem bras sé et mor du Sans ja mais as sou vir sa faim..

A vec ma bouche quia -- --

A vec ma bouche quia -- --

deur Qui ont pil lé tant de jar dins, A vec ma bouche quia

A vec ma bouche quia bu, Qui aem bras sé et mor du Sans ja mais as sou vir sa faim..

A vec mes mains de ma rau deur, de mu si cien et de rô deur Qui ont pil lé tant de jar dins, A vec ma bouche quia bu, Qui aem bras sé et mor du Sans ja mais as sou vir sa faim.. -- -- --

bu, Qui aem bras sé et mor du Sans ja mais as sou vir sa faim..

bu, Qui aem bras sé et mor du Sans ja mais as sou vir sa faim..

bu, Qui aem bras sé et mor du Sans ja mais as sou vir sa faim.. -- -- --

Avec ma gueule de métèque

De Juif errant, de pâtre grec

De voleur et de vagabond

Avec ma peau qui s’est frottée

Au soleil de tous les étés

Et tout ce qui portait jupon

Avec mon coeur qui a su faire

Souffrir autant qu’il a souffert

Sans pour cela faire d’histoires

Avec mon âme qui n’a plus

La moindre chance de salut

Pour éviter le purgatoire

Avec ma gueule de métèque

De Juif errant, de pâtre grec

Et mes cheveux aux quatre vents

Je viendrai, ma douce captive

Mon âme soeur, ma source vive

Je viendrai boire tes vingt ans

Et je serai prince de sang

Rêveur ou bien adolescent

Comme il te plaira de choisir

Et nous ferons de chaque jour

Toute une éternité d’amour

Que nous vivrons à en mourir

Et nous ferons de chaque jour

Toute une éternité d’amour

Que nous vivrons à en mourir.

Ruby Tuesday B285 B286

interpreti • The Rolling Stones autori • Mick Jagger, Keith Richards • 1967

ESTENSIONE per suonare • Do3 – Fa4 per cantare • La2 – Re4

È uno dei cavalli di battaglia dei Rolling Stones, il gruppo rock antagonista dei Beatles sulla scena musicale inglese degli anni Sessanta. La loro carriera è continuata con successo fino ai giorni nostri, mentre i Beatles si sono sciolti nel 1970.

Ruby Tuesday è la storia di una ragazza libera e imprevedibile, probabilmente una groupie, una delle ragazze che seguivano i gruppi rock nelle loro tournée, che i Rolling Stones avevano conosciuto.

per suonare • DoM per cantare • FaM

She would nev er say where she came from -

She would nev er say where she came from -

She would nev er say where she came from -

She would nev er say where she came from -

She would nev er say where she came from -

She would nev er say where she came from -

Yes ter day don't ma ter if it's gone -

Yes ter day don't ma ter if it's gone -

Yes ter day don't ma ter if it's gone -

Yes ter day don't ma ter if it's gone -

Yes ter day don't ma ter if it's gone ---

Yes ter day don't ma ter if it's gone -

WhilethesunisbrightorinthedarkestnightNoonek -nows, she comes and goes. Good bye -

WhilethesunisbrightorinthedarkestnightNoonek -nows, she comes and goes. Good bye -

WhilethesunisbrightorinthedarkestnightNoonek -nows, she comes and goes. Good bye -

WhilethesunisbrightorinthedarkestnightNoonek -nows, she comes and goes. Good bye -

WhilethesunisbrightorinthedarkestnightNoonek -nows, she comes and goes. Good bye -

WhilethesunisbrightorinthedarkestnightNoonek -nows, she comes and goes. Good bye -

WhilethesunisbrightorinthedarkestnightNoonek -nows, comes goes. bye -

Ru by Tues day

Ru by Tues day

Who could hang a name on you

Ru by Tues day Who could hang a name on you

Who could hang a name on you

Ru by Tues day Who could hang a name on you

Ru by Tues day

Ru by Tues day

Who could hang a name on you

Ru Tues Who could hang a name on you

Who could hang a name on you

When change with ev 'ry new day Still I'm gon na miss you.

When change with ev 'ry new day Still I'm gon na miss you.

When change with ev 'ry new day Still I'm gon na miss you. --

When change with ev 'ry new day Still I'm gon na miss you.

When change with ev 'ry new day Still I'm gon na miss you. --

When change with ev 'ry new day Still I'm gon na miss you.

When change with 'ry day Still I'm gon miss

Don't would nev er say she cameday don't ma it's gone -

Don't

Don't

Don't

Don't

Don't

Don’t question why she needs to be so free

She’ll tell you it’s the only way to be

She just can’t be chained

To a life where nothing’s gained

Or nothing’s lost, at such a cost

Goodbye Ruby Tuesday

Who could hang a name on you?

When you change with every new day

Still I’m gonna miss you

«There’s no time to lose, « I heard her say Catch your dreams before they slip away

Dying all the time

Lose your dreams and you will lose your mind

Ain’t life unkind?

Goodbye Ruby Tuesday

Who could hang a name on you?

When you change with every new day

Still I’m gonna miss you

Goodbye Ruby Tuesday

Who could hang a name on you?

When you change with every new day

Still I’m gonna miss you

Scarica il file mp3 con la pronuncia inglese corretta
autore • Madonna • Patrick Leonard

B288 B289

TONALITÀ per suonare • Rem per cantare • Dom LIVELLO

ESTENSIONE per suonare • Do3 – Re4 per cantare • Sib2 – Do4

Are you going to Scar bo rough Fair?

Are you going to Scar bo rough Fair?

Are you going to Scar bo rough Fair? --

Are you going to Scar bo rough Fair?

Are you going to Scar bo rough Fair?

Are you going to Scar bo rough Fair?

Pars ley, sage, rose ma ry and thyme. -

Pars ley, sage, rose ma ry and thyme. -- -

Pars ley, sage, rose ma ry and thyme. -

Pars ley, sage, rose ma ry and thyme. -- -

Pars ley, sage, rose ma ry and thyme. -

Pars ley, sage, rose ma ry and thyme. -

Re mem ber me to one who lives there, she once was a true love of mine.

Re mem ber me to one who lives there, -she once was a true love of mine.

Re mem ber me to one who lives there, she once was a true love of mine.

Re mem ber me to one who lives there, she once was a true love of mine.

Re mem ber me to one who lives there, she once was a true love of mine.

Re mem ber me to one who lives there, -she once was a true love of mine.

Tell her to make me a cam bric shirt. Par sley, sage, rose -- -

Tell her to make me a cam bric shirt.

Par sley, sage, rose -

Tell her to make me a cam bric shirt. Par sley, sage, rose -

Tell her to make me a cam bric shirt.

Par sley, sage, rose -- -

Tell her to make me a cam bric shirt. Par sley, sage, rose -- -

Tell her to make me a cam bric shirt. Par sley, sage, rose -

ma ry and thyme. Wi thout no seems nor

ma ry and thyme.

ma ry and thyme.

Wi thout no seems nor

ma ry and thyme. Wi thout no seems nor

ma ry and thyme. Wi thout no seems nor nee dle work then she'll be a true love of mine.

nee dle work then she'll be a true love of mine.

Wi thout no seems nor nee dle work then she'll be a true love of -mine.

ma ry and thyme. Wi thout no seems nor

nee dle work then she'll be a true love of mine.

nee dle work then she'll be a true love of mine.

nee dle work then she'll be a true love of mine.

Scarica il file mp3 con la pronuncia inglese corretta

Because the Night

Composta da Bruce Springsteen, la canzone è stata “regalata“ alla rocker Patti Smith, ed è ancora oggi uno dei suoi maggiori successi. Cantante, artista, poetessa, Patti Smith è una vera e propria icona pop, in grado di riempire gli stadi in tutto il mondo.

Comeonnow,tryand Do Re

takemyhandasthe Sol Do

takemyhandasthe Sol Do

takemyhandasthe Sol Do

Because the night - P. Smith

œ

inyourhands, Re & # J œ œ J œœ œ

takemyhandasthe Sol Do

œ takemyhandasthe Sol Do

can'thurtyounow. Si4

With love we sleep

With doubt the vicious circle

Turns and burns

Without you, oh, I cannot live

Forgive, the yearning burning I believe it’s time, too real to feel So touch me now, touch me now, touch me now

Because the night…

Because tonight there are two lovers

If we believe in the night we trust

Because the night belongs to lovers

Because the night belongs to lust

Because the night

Belongs to lovers

Because the night

Belongs to us

‘Cause we believe tonight we’re lovers ‘Cause we believe, in the night we trust

Because the night belongs to lovers

interprete • Shakira autori • Shakira, John Hill, Golden Sounds

You're a good sol dier choos ing your bat tles, -

pick your self up and dust your self off and back in the sad dle. -- -

You're on the front line, ev 'ry one's watch ing.

You know it's ser i ous we're get ting clos er this is n't ov er.

The pres sure's on, you feel it, but you got it all, be lieve it. - -

When you fall, get up oh oh, and if you fall, get up eh,eh.

Tsa mi na mi na zan ga le wa, ah. 'cause this is Af ri ca.

Tsa mi na mi na eh, eh. Wa ka Wa ka eh,eh. -

Listen to your God, this is our motto

Your time to shine, don’t wait in line

Y vamos por todo

People are raising their expectations

Go on and feed them, this is your moment

No hesitations

Today’s your day, I feel it

You paved the way, believe it

If you get down, get up, oh oh

When you get down, get up, eh eh

Tsamina mina zangalewa

This time for Africa

Tsamina mina, eh eh

Waka waka, eh eh

Tsamina mina zangalewa

Anawa ah ah

Tsamina mina, eh eh

Waka waka, eh eh

Tsamina mina zangalewa

This time for Africa

Scarica il file mp3 con la pronuncia inglese corretta

I call you I need you my heart's on fire, You come to me, come to me, wild and wired.

I call you I need you my heart's on fire, You come to me, come to me, wild and wired.

I call you I need you my heart's on fire, You come to me, come to me, wild and wired.

Oh you come to me, give me ev 'ry thing I need. Give me a

Oh you come to me, give me ev 'ry thing I need. Give me a

Oh you come to me, give me ev 'ry thing I need. Give me a

Oh you come to me, give me ev 'ry thing I need. Give me a --

I call you I need you my heart's on fire, You come to me, come to me, wild and wired.

I call you I need you my heart's on fire, You come to me, come to me, wild and wired. Oh you come to me, give me ev 'ry thing I need. Give me a

You're sim ply the best, bet ter than alltherest -,betterthan -anyone,anyoneI'veevermet, I'm stuck on your -- -- -

ba by I would ra ther be dead. In your --

ba by I would ra ther be dead. In your --

You're sim ply the best, bet ter than alltherest -,betterthan anyone,anyoneI'veevermet, I'm stuck on your -- --heart, I hang on ev 'ry word you say, tear us a part --

You're sim ply the best, bet ter than alltherest -,betterthan anyone,anyoneI'veevermet, I'm stuck on your -

You're sim ply the best, bet ter than alltherest -,betterthan anyone,anyoneI'veevermet, I'm stuck on your -

heart, I hang on ev 'ry word you say, tear us a part --

heart, I hang on ev 'ry word you say, tear us a part -ba by I would ra ther be dead. In your --

You're sim ply the best, bet ter than alltherest -,betterthan -anyone,anyoneI'veevermet, I'm stuck on yourheart, I hang on ev 'ry word you say, tear us a part ba by I would ra ther be dead. In your Each time you leave me, I start los ing con trol you're --

You're sim ply the best, bet ter than alltherest -,betterthan anyone,anyoneI'veevermet, I'm stuck on yourheart, I hang on ev 'ry word you say, tear us a part ba by I would ra ther be dead. In your Each time you leave me, I start los ing con trol you're

Each time you leave me, I start los ing con trol you're

Each time you leave me, I start los ing con trol you're walk ing a way with my heart and my soul. I can feel you e ven -- -

Each time you leave me, I start los ing con trol you're walk ing with heart and soul. I feel

walk ing a way with my heart and my soul. I can feel you e ven -- -

You're sim ply the best, bet ter than alltherest -,betterthan -anyone,anyoneI'veevermet, I'm stuck on your -- --heart, I hang on ev 'ry word you say, tear us a part ba by I would ra ther be dead. In your Each time you leave me, I start los ing con trol you're walk ing a way with my heart and my soul. I can feel you e ven -- -

walk ing a way with my heart and my soul. I can feel you e ven --I call you I need you my heart's on fire, You come to me, come to me, wild and wired. Oh you come to me, give me ev 'ry thing I need. Give me a

heart, I hang on ev 'ry word you say, tear us a part -ba by I would ra ther be dead. In your -Each time you leave me, I start los ing con trol you're walk ing a way with my heart and my soul. I can feel you e ven -

I call I need heart's on fire, You me, me, me, give 'ry thing I best, ter -,betterthan anyone,an on your on ev you say, tear us a part ra your me, I a way my my I can you e

walk ing a way with my heart and my soul. I can feel you e venI call you I need you my heart's on fire, You come to me, come to me, wild and wired. Oh you come to me, give me ev 'ry thing I need. Give me a

Each time you leave me, I start los ing con trol you're -walk ing a way with my heart and my soul. I can feel you e ven -- -

when I'm a lone. Oh ba by, you're my soul.

Give me a lifetime of promises and a world of dreams

Speak the language of love like you know what it means Mm, and it can’t be wrong

Take my heart and make it strong, babe

You’re simply the best…

In your heart, I see the start of every night and every day

In your eyes, I get lost, I get washed away

Just as long as I’m here in your arms

Scarica il file mp3 con la pronuncia inglese corretta

I could be in no better place

You’re simply the best…

Each time you leave me, I start losing control

You’re walking away with my heart and my soul

I can feel you even when I’m alone

Oh, baby, don’t let go

Ooh, you’re the best

If I Were a Boy

interprete • Beyoncé autori • BC Jean, Tony Gad

cantare • Mib3 - Do4

Una ballata che affronta le diffeenze psicologiche tra uomo e donna e racconta di come spesso le incomprensioni nascano proprio da un modo diverso di essere e di intendere l’amore.

IfIwereaboyevenjustforaday -

IfIwereaboyevenjustforaday -

IfIwereaboyevenjustforaday -

I'drolloutofbedinthemorningand -

I'drolloutofbedinthemorningand -

I'drolloutofbedinthemorningand -

throwonwhatIwantedandgo.Drinkbeerwiththeguys -

throwonwhatIwantedandgo.Drinkbeerwiththeguys -

and chase af ter girls I'd kick -

and chase af ter girls I'd kick -

throwonwhatIwantedandgo.Drinkbeerwiththeguysand chase af ter girls I'd kick -

it with who I want ed and I'd ne ver get con front ed for it

it with who I want ed and I'd ne ver get con front ed for it -- --

it with who I want ed and I'd ne ver get con front ed for it

Be cause they'd stick up for me.

If I were aboy -

Be cause they'd stick up for me.

If I were aboy -

Be cause they'd stick up for me. If I were aboy -

If I were a boy, even just for a day

I'd roll outta bed in the mornin'

And throw on what I wanted, then go

Drink beer with the guys

And chase after girls

I'd kick it with who I wanted

And I'd never get confronted for it

'Cause they'd stick up for me

If I were a boy

I think I could understand

How it feels to love a girl

I swear I'd be a better man

I'd listen to her

'Cause I know how it hurts

When you lose the one you wanted

'Cause he's taken you for granted

And everything you had got destroyed

If I were a boy

I would turn off my phone

Tell everyone it's broken

So they'd think that I was sleepin' alone

I'd put myself first

And make the rules as I go

'Cause I know that she'd be faithful

Waitin' for me to come home, to come home

If I were a boy

I think I could understand How it feels to love a girl

I swear I'd be a better man

I'd listen to her

'Cause I know how it hurts

When you lose the one you wanted (wanted)

'Cause he's taken you for granted (granted)

And everything you had got destroyed

It's a little too late for you to come back

Say it's just a mistake

Think I'd forgive you like that

If you thought I would wait for you

You thought wrong

But you're just a boy

You don't understand

Yeah, you don't understand, oh

How it feels to love a girl, someday

You'll wish you were a better man

You don't listen to her

You don't care how it hurts

Until you lose the one you wanted

'Cause you've taken her for granted

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B297 B298

Girls Just Want to Have Fun

interprete • Cindy Lauper autori • Robert Hazard, Cindy Lauper

per suonare • Do3 - Mi4 per cantare • La2 - Do #4

Quasi un manifesto della cantautrice newyorkese che contrappone alla visione retrograda e proibizionista delle vecchie generazioni, lo spirito libero e anticonformista delle nuove generazioni di ragazze che rivendicano il loro diritto di divertirsi. La canzone è diventata l’inno di tutte le donne che invocano parità e uguaglianza.

I come home in the morn ing light my moth

I come in the morn ing light my moth

I come home in the morn ing light my moth

I come home in the morn ing light my moth

I come home in the morn ing light my moth --

er says "when you gon na -liveyourliferight?"Ohmotherdearwe'renotthe -fortunateonesandgirlstheywanttohavefunoh

er says "when you gon na -liveyourliferight?"Ohmotherdearwe'renotthe fortunateonesandgirlstheywanttohavefunoh

er says "when you gon na -liveyourliferight?"Ohmotherdearwe'renotthe fortunateonesandgirlstheywanttohavefunoh

er says "when you gon na -liveyourliferight?"Ohmotherdearwe'renotthe fortunateonesandgirlstheywanttohavefunoh

er says you gon na -liveyourliferight?"Ohmotherdearwe'renotthe -

girlsjustwannahavefun -

girlsjustwannahavefun -

girlsjustwannahavefun -

girlsjustwannahavefunwant some -

That's all they real ly want some fun -

That's all they real ly want some fun

That's all they real ly want some fun -

That's all they real ly want some fun -

When the work ing day is done oh girlsthey wan na have fun oh girls just wan na have fun -I come in the ing moth -er says -

When the work is done oh they wan na have fun oh girls just wan na have fun

When the work ing day is done oh girlsthey wan na have fun oh girls just wan na have fun - -

When the work ing day is done oh girlsthey wan na have fun oh girls just wan na have fun - -

When the work ing day is done oh girlsthey wan na have fun oh girls just wan na have fun - -

When the work ing day is done oh girlsthey wan na have fun oh girls just wan na have fun - -

The phone rings, in the middle of the night

My father yells "What you gonna do with your life?"

Oh daddy dear, you know you're still number one

But girls they wanna have fun

Oh girls just wanna have

That's all they really want

Some fun

When the workin' day is done

Oh girls, they wanna have fun

Ho hoo girls just wanna have (girls) fun (they want)

(Wanna have fun)

(Girls)

(Wanna have)

Some boys take a beautiful girl

And hide her away from the rest o' the world

I wanna be the one to walk in the sun

Oh girls, they wanna have fun

Ho hoo girls just wanna have

That's all they really want

Is some fun

When the workin' day is done

Oh girls, they wanna have fun

Oh girls just wanna have (girls) fun (they want)

(Wanna have fun)

(Girls)

(Wanna have)

They just want, they just wanna (girls)

They just want, they just wanna (girls just wanna have fun)

Oh girls

Girls just wanna have fun

(Just want, they just wanna)

They just wanna, they just wanna (girls)

They just want, they just wanna (girls just wanna have fun)

Girls, girls just wanna have fun

When the workin'

When the workin' day is done

Oh, when the workin' day is done

Oh, girls

Girls just wanna have fun

They just want, they just wanna (girls)

They just want, they just wanna (girls just wanna have fun)

Oh, girls

Girls just wanna have fun

(They just wanna, they just wanna)

When the workin'

When the working day is done (they just want, they just wanna)

Oh, when the working day is done (oh, girls)

(Girls just wanna have fun)

(They just want, they just wanna)

Scarica il file mp3 con la pronuncia inglese corretta

Bob Marley, autore di questo brano, è diventato un mito della canzone e ha usato la sua fama per denunciare le ingiustizie e la povertà che aveva conosciuto da bambino. Una canzone può essere il modo migliore per far riflettere e far sì che qualcosa cambi.

No wo man no cry

No wo man no cry

wo man no cry -no wo man no cry

wo man no cry

wo man no cry - -

wo man no cry

Said%I re mem ber

Said%I re mem ber when we usedto sit In the go ver ne ment yard in Trench town obaoba ser ving -

when we usedto sit In the go ver ne ment yard in Trench town obaoba ser ving -

the hy po cri tes as they would min gle with the good people we meet.

wo man no cry Said%I re mem ber when we usedto sit In the go ver ne ment yard in Trench town obaoba ser vingthe hy po cri tes as they would min gle with the good people we meet.

the hy po cri tes as they would min gle with the good people we meet. -- --

when we usedto sit In the go ver ne ment yard in Trench town obaoba ser ving -- --the hy po cri tes as they would min gle with the good people we meet.

when we usedto sit In the go ver ne ment yard in Trench town obaoba ser ving

the hy po cri tes as they would min gle with the good people we meet.

when we usedto sit In the go ver ne ment yard in Trench town obaoba ser vingthe hy po cri tes as they would min gle with the good people we meet.

Good friends we have oh good friends we've lost a long the wayin this greatfu ture tou can for get your past so dry your tears I say --

Good

Good friends we have oh good friends we've lost a long the wayin this greatfu ture tou can for get your past so dry your tears I say

Good friends we have oh good friends we've lost a long the wayin this greatfu ture tou can for get your past so dry your tears I say

Good friends we have oh good friends we've lost a long the wayin this greatfu ture tou can for get your past so dry your tears I say No wo man no cry

No wo man no

No wo man no cry no wo manno cry -oh little dar ling don't shed no tears no wo man no cry.

No wo man no cry no wo manno cry -oh little dar ling don't shed no tears no wo man no cry.

No wo man no cry no wo manno cry -oh little dar ling don't shed no tears no wo man no cry.

Every things gon na be all right! Every things gon na be all right!

Every things gon na be all right! Every things gon na be all right!

Every things gon na be all right! Every things gon na be all right!

Every things gon na be all right! Every things gon na be all right!

Every things gon na be all right! Every things gon na be all right!

Every things gon na be all right! in

Every things gon na be all right!

Every things gon na be all right!

Every things gon na be all right!

Said, said, said, I remember when-a we used to sit

In the government yard in Trenchtown

And then Georgie would make the fire lights, I seh

A log wood burnin’ through the night

Then we would cook cornmeal porridge, I seh

Of which I’ll share with you

My feet is my only carriage

And so I’ve got to push on through

But while I’m gone

Everything’s gonna be all right

Everything’s gonna be all right

Everything’s gonna be all right

Everything’s gonna be all right

Everything’s gonna be all right

Everything’s gonna be all right

Everything’s gonna be all right

Everything’s gonna be all right

So no woman, no cry

No woman, no cry

I say, oh little oh little darling, don’t shed no tears

No woman, no cry

No woman, no woman, no woman, no cry

No woman, no cry, one more time I’ve got to say

Oh little little darling, please don’t shed no tears

No woman, no cry

No woman, no woman no cry

things gon na be all right!

Every things gon na be all right!

(Si2) Do3 – Do4

La vita di una giovane coppia raccontata con leggerezza e con un pizzico di humour, l’umorismo inglese. E uno dei brani più famosi dei Beatles. Il testo italiano è la versione del gruppo pop I Ribelli.

band

Des mond has a bar row in the mar ket place Mollyis the sin ger in a -

Des mond has a bar row in the mar ket place Mollyis the sin ger in a -

Des mond has a bar row in the mar ket place Mollyis the sin ger in a -- -- -

Des mond has a bar row in the mar ket place Mollyis the sin ger in a -- -- -

Des mond has a bar row in the mar ket place Mollyis the sin ger in a -

band Des mond says to Mol ly "Girl I like your face" and Mollysays this as she takes him by the hand.O bla di o bla da life goes on -- --

Des mond has a bar row in the mar ket place Mollyis the sin ger in aband Des mond says to Mol ly "Girl I like your face" and Mollysays this as she takes him by the hand.O bla di o bla da life goes on

Des mond has a bar row in the mar ket place Mollyis the sin ger in a -- --band Des mond says to Mol ly "Girl I like your face" and Mollysays this as she takes him by the hand.O bla di o bla da life goes on

band Des mond says to Mol ly "Girl I like your face" and Mollysays this as she takes him by the hand.O bla di o bla da life goes on

band Des mond says to Mol ly "Girl I like your face" and Molly --says this as she takes him by the hand.O bla di o bla da life goes on

Des mond says to Mol ly "Girl I like your face" and Molly --says this as she takes him by the hand.O bla di o bla da life goes on

band Des mond says to Mol ly "Girl I like your face" and Mollysays this as she takes him by the hand.O bla di o bla da life goes on

bra

bra

bra

bra La la how the life goes on O bla di --obladalifegoesonbraLalahowthelifegoeson -

bra La la how the life goes on O bla diobladalifegoesonbraLalahowthelifegoeson -

La la how the life goes on O bla diobladalifegoesonbraLalahowthelifegoeson -

bra La la how the life goes on O bla diobladalifegoesonbraLalahowthelifegoeson -

La la how the life goes on O bla di -

La la how the life goes on O bla di -

obladalifegoesonbraLalahowthelifegoeson -

obladalifegoesonbraLalahowthelifegoeson -

bra La la how the life goes on O bla diobladalifegoesonbraLalahowthelifegoeson -

In a cou ple of years they have built ahomesweet homewith a cou ple of kids run ning in the yard of Des mond and Molly Jones

In a cou ple of years they have built ahomesweet homewith a cou ple of kids run ning in the yard of Des mond and Molly Jones -- --

In a cou ple of years they have built ahomesweet homewith a cou ple of kids run ning in the yard of Des mond and Molly Jones

In a cou ple of years they have built ahomesweet homewith a cou ple of kids run ning in the yard of Des mond and Molly Jones

In a cou ple of years they have built ahomesweet homewith a cou ple of kids run ning in the yard of Des mond and Molly Jones -- -interpreti • The Beatles autori • John Lennon, Paul McCartney • 1968

In a cou ple of years they have built ahomesweet homewith a cou ple of kids run ning in the yard of Des mond and Molly Jones

And if you want some fun take o bla di%o bla da. -- --

And if you want some fun take o bla di%o bla da.

In a cou ple of years they have built ahomesweet homewith a cou ple of kids run ning in the yard of Des mond and Molly Jones And if you want

And if you want some fun take o bla di%o bla da.

And if you want some fun take o bla di%o bla da.

And if you want some fun take o bla di%o bla da.

Happy ever after in the market place

Desmond lets the children lend a hand (arm!) (leg!)

Molly stays at home and does her pretty face

And in the evening she still sings it with the band

Yes!

Ob-la-di, ob-la-da…

Gianni compra a rate una pietra blu

Con l’anello in tasca esce dal bar

Lilly sulla strada aspetta va su e giu’

E poi felice con l’anello va a cantar...

Obladì obladà è la vita

La la vita è tutta qua

Obladì obladà è la vita

La la vita è tutta qua...

La casa si fa lui la fa per lei per lui...

Il bambino verrà lei lo fa per lui

Per fare felice lui...

Gianni fa le pizze ancora al Superbar

Lilly col bambino sta a aspettar

Lui ritorna a casa alle otto e tre

Nessuno più felice a questo mondo c’è

Obladì obladà è la vita…

autore • George David Weiss, Hugo Peretti, Luigi Creatore interprete •

autore • Ed Sheeran

Perfect in Fa magg. Ed Shareen

ful and sweet Oh, I ne ver Rem

ful and sweet Oh, I ne ver Rem

me We were just kids when we Do

me We were just kids when we Do

me We were just kids when we Do

give you up this Si b

me We were just kids when we Do

We were just kids when we Do

me We were just kids when we Do

give you up this Si b

all I own And in your Rem

knew you were the some one wait ing for

knew you were the some one wait ing for

fell in love not know ing Fa

time. But darl ing, just Fa Do

time. But darl ing, just Fa Do

time. But darl ing, just Fa Do

time. But darl ing, just Fa Do

time. But darl ing, just Fa Do

what it was I will not Rem -

dark With you be tween my .

fa vourite song.When you said you looked a Rem Si b

mess I whis pered un der neath my Fa Do - - - -

J

b œ j œ j œ

breath but you heard it Darl ing Rem Si b

.

breath but you heard it Darl ing Rem Si

you look per fect to Fa Do .

you look per fect to Fa Do

Well, I found a Do

dreams, I hope that some day I'll share her

dreams, I hope that some day I'll share her

dreams, I hope that some day I'll share her Si b

home I found a Do

more than just my se crets To car ry Rem

more than just my se crets To car ry Rem

own We are still kids, but we're Do

love, to car ry chil dren of our

to

fourth, the fifth, the Fa Sol

fourth, the fifth, the

Hallelujah - L. Cohen

Hallelujah - L. Cohen

Hallelujah - L. Cohen

Hallelujah - L. Cohen

Hallelujah - L. Cohen

Hallelujah - L. Cohen

Cohen autore • Leonard Cohen interprete • Leonard Cohen

Hallelujah - L.

What bakes you beautifull

Another Brick in the Wall

autore • Roger Waters interprete • Pink Floyd

Con la musica i ragazzi possono esprimere il loro disagio e il desiderio di sentirsi liberi e accettati nel mondo degli adulti. Uno dei brani più famosi dei Pink Floyd, fa parte della loro opera rock The Wall; nel 1980 fu adottata dagli studenti neri sudafricani che protestavano contro la propaganda razziale.

We don't need no educa tion. -

We don't need no thought con trol. No dark sar casm in the class room. Tea chers leave them kids a lone. -

Hey! Tea chers leave them kids a lone

All in all it's just a no ther brickin the wall.

All in all it's just a no ther brickin the wall.

The show must go on

POP/ROCK ITALIANO

Dai grandi cantautori agli artisti contemporanei, queste canzoni hanno accompagnato intere generazioni.

A modo tuo

rò biar di lo%è sa dif per fi ne di ci Solm

rò biar di lo%è sa dif per fi ne di ci Solm

rà "Tan co ti%au me gu de ri%a Do

& b œ j œ œ j œ rà "Tan co ti%au me gu de ri%a Do

‰ œ œ œ più le Sa Sa rà rà dif dif

œ œ œ œ fi fi ci ci le le Si b . œ ‰ ‰ œ œ Ma Di sa re, Fa

rà "Tan co ti%au me gu de ri%a Do

& b œ j œ œ j œ rà "Tan co ti%au me gu de ri%a Do

"Tan co ti%au me gu de ri%a

v'es

v'es te" se re Met A%o te gni Rem

suonare • Do3 – Mib4

D'in ver no%il so le stan co%a let to pre sto se ne va noncelafa - -

più non ce la fa più. La not te%ades so scen de conle sue ma nifred de su di me ma che fred do fa ma che fred do fa -- -

Ba ste reb be%u na ca rez za per un cuore di ra gazza for se%al lo ra

sì che t'a me rei. Co s'è la vi ta sen za l'a mo re èso lo%un al be ro che fo glie nonha più esen za%il ven to un ven to fred do co me le fo glie le speran ze but ta giù. Ah! Que sta vi ta co s'è se man chi tu

autore • Franco Migliacci (testo) - Claudio Mattone (musica)

D’inverno il sole stanco

A letto presto se ne va

Non ce la fa più

Non ce la fa più

La notte adesso scende

Con le sue mani fredde su di me

Ma che freddo fa

Ma che freddo fa

Basterebbe una carezza

Per un cuore di ragazza

Forse allora sì

Che t’amerei

Cos’è la vita

Senza l’amore

È solo un albero

Che foglie non ha più

E s’alza il vento

Un vento freddo

Come le foglie, le speranze butta giù

Ma questa vita cos’è se manchi tu

Mi sento una farfalla

Che sui fiori non vola più

Che non vola più

Che non vola più

Mi son bruciata al fuoco

Del tuo grande amore che si è spento già

Ma che freddo fa

Ma che freddo fa

Tu ragazzo mi hai delusa

E hai rubato dal mio viso

Quel sorriso che

Non tornerà

Cos’è la vita

Senza l’amore

È solo un albero

Che foglie non ha più

E s’alza il vento

Un vento freddo

Come le foglie, le speranze butta giù

Non mi ami più

Che freddo fa

Non mi ami più

Che freddo fa

Ma questa vita cos’è

Se manchi tu

B321

Azzurro

interprete • Adriano Celentano autori • Vito Pallavicini (testo), Paolo Conte (musica) • 1968 ESTENSIONE (Sol2) Do3 – Mib4

Un ritmo di marcia per un racconto di vita vera: il caldo, la noia, la solitudine dell’estate in città. Vale per i ragazzi, a cui mancano gli amici, ma anche per gli adulti, a cui manca la persona amata. È uno dei più grandi successi di Adriano Celentano.

Dom

Cer co l'e sta te tut to l'an no e%al l'im prov vi so ec co la -- -- - -- -- --

Cer co l'e sta te tut to l'an no e%al l'im prov vi so ec co la -

Cer co l'e sta te tut to l'an no e%al l'im prov vi so ec co la -

Cer co l'e sta te tut to l'an no e%al l'im prov vi so ec co la -

qua. Lei è par ti ta perle spiag ge esono - -

Lei è par ti ta perle spiag ge esono -- - -

qua. Lei è par ti ta perle spiag ge esono - -

Cer co l'e sta te tut to l'an no e%al l'im prov vi so ec co la -- -- - -- -- --

Cer co l'e sta te tut to l'an no e%al l'im prov vi so ec co laqua. Lei è par ti ta perle spiag ge esono -- - -

qua. Lei è par ti ta perle spiag ge esono -so lo quas sù%in cit tà; sen to fi schia re so pra%i -

so lo quas sù%in cit tà; sen to fi schia re so pra%i -

so lo quas sù%in cit tà; sen to fi schia re so pra%i -

Lei è par ti ta perle spiag ge esono -- -so lo quas sù%in cit tà; sen to fi schia re so pra%i -

so lo quas sù%in cit tà; sen to fi schia re so pra%i -

so lo quas sù%in cit tà; sen to fi schia re so pra%i -

Cer co l'e sta te tut to l'an no e%al l'im prov vi so ec co laqua. Lei è par ti ta perle spiag ge esono -so lo quas sù%in cit tà; sen to fi schia re so pra%i - -- -- -tet ti un ae ro pla no chesene va. Az - ---

tet ti un ae ro pla no chesene va. Az --

tet ti un ae ro pla no chesene va. Az --

tet ti un ae ro pla no chesene va. Az --

tet ti un ae ro pla no chesene va. Az --

tet ti un ae ro pla no chesene va. Az --

tet ti un ae ro pla no chesene va. Az --

zur ro il po me rig gio%è trop po%az zur ro%e lun go per me. Mi%ac-

zur ro il po me rig gio%è trop po%az zur ro%e lun go per me. Mi%ac-

zur ro il po me rig gio%è trop po%az zur ro%e lun go per me. Mi%ac - ---

zur ro il po me rig gio%è trop po%az zur ro%e lun go per me. Mi%ac-- ---

zur ro il po me rig gio%è trop po%az zur ro%e lun go per me. Mi%ac-

zur ro il po me rig gio%è trop po%az zur ro%e lun go per me. Mi%ac-

zur ro il po me rig gio%è trop po%az zur ro%e lun go per me. Mi%ac-

cor go di non a ve re più ris sor se sen za di te, e%al-

di non a ve re più ris sor se sen za di te, e%al-

cor go

cor go di non a ve re più ris sor se sen za di te, e%al-

cor go di non a ve re più ris sor se sen za di te, e%al-

cor go di non a ve re più ris sor se sen za di te, e%al-- -- -

cor go di non a ve re più ris sor se sen za di te, e%al-

di non a ve re più ris sor se sen za di te, e%al-

cor go

lo ra io qua si qua si pren do%il tre no%e ven go, ven go da- -

lo ra io qua si qua si pren do%il tre no%e ven go, ven go da- -

lo ra io qua si qua si pren do%il tre no%e ven go, ven go da- -

lo ra io qua si qua si pren do%il tre no%e ven go, ven go da-te, ma%il tre no dei de si de ri nei mieipen --

te, ma%il tre no dei de si de ri nei mieipen

lo ra io qua si qua si pren do%il tre no%e ven go, ven go da-te, ma%il tre

lo ra io qua si qua si pren do%il tre no%e ven go, ven go da-te, ma%il tre no dei de si de ri nei mieipen --

lo ra io qua si qua si pren do%il tre no%e ven go, ven go da - -- --nei mieip

te, ma%il tre no dei de si de ri nei mieipen --

sie ri%al l'in con tra rio va. -- -- -

Sembra quand’ero all’oratorio

Con tanto sole, tanti anni fa Quelle domeniche da solo

In un cortile, a passeggiar

Ora mi annoio più di allora

Neanche un prete per chiacchierar

Azzurro

Il pomeriggio è troppo azzurro

E lungo per me

Mi accorgo

Di non avere più risorse

Senza di te

E allora

Io quasi quasi prendo il treno

E vengo, vengo da te

Il treno dei desideri

Nei miei pensieri all’incontrario va

Cerco un po’ d’Africa in giardino

Tra l’oleandro e il baab

Come facevo da bambino

Ma qui c’è gente, non si può più

Stanno innaffiando le tue rose

Non c’è il leone, chissà dov’è

Azzurro

Il pomeriggio è troppo azzurro

E lungo per me

Mi accorgo

Di non avere più risorse Senza di te

E allora

Io quasi quasi prendo il treno

E vengo, vengo da te

Ma il treno dei desideri

Nei miei pensieri all’incontrario va

interprete • Gianni Pettenati autori • Alberto Testa, Nisa; Crispian St Peters

Ispirato al programma radiofonico degli anni Sessanta “Bandiera Gialla” di Renzo Arbore e Gianni Boncompagni, il brano è la versione italiana di The Pied Piper del gruppo inglese Crispin St Peters. Il programma era destinato soprattutto ai giovani, e alle novità internazionali della musica pop e rock.

Sì,questasera%èfestagrandenoiscendia --

mo%in pis ta su bi to ese vuoi di ver tir ti -

vie ni qua ti ter re mo tra di noi - --

e bal le rai! Fin chéve -- --

drai sven to lar ban die ra gial la tu sa prai - -

che qui si bal la eil tem po vo le ra... -Sa cuo re bat te rà... -

Finché vedrai sventolar bandiera gialla

Tu saprai che qui si balla

Ed il tempo volerà

Saprai quando c’è bandiera gialla

Che la gioventù è bella

E il tuo cuore batterà

Sai quelli che non ci voglion bene È perché non si ricordano

Di esser stati ragazzi giovani

E di avere avuto già la nostra età

Finché vedrai sventolar bandiera gialla

Tu saprai che qui si balla

Ed il tempo volerà

Saprai quando c’è bandiera gialla

Che la gioventù è bella

E il tuo cuore batterà

Finché vedrai sventolar bandiera gialla

Tu saprai che qui si balla

Ed il tempo volerà

Saprai quando c’è bandiera gialla

Che la gioventù è bella

E il tuo cuore batterà

Siamo noi, siamo noi bandiera gialla

Vieni qui, che qui si balla

Vieni qui, che qui si balla

Siamo noi bandiera gialla Video con l’esecuzione al flauto Cluster

B323

B324

Notti

(Un’estate italiana)

interpreti • Gianna Nannini, Edoardo Bennato

autori • Giorgio Moroder (musica), E. Bennato, G. Nannini (testo)

LIVELLO

ESTENSIONE

per suonare • Do3 – Fa4 per cantare • La2 – Re4

Un’estate italiana, più conosciuta come Notti magiche, era la canzone ufficiale del Campionato Mondiale di calcio tenutosi in Italia nel 1990. Diventata subito un grande successo, ha accompagnato anche la premiazioni dell’Italia vittoriosa ai Mondiali del 2006.

TONALITÀ per suonare • DoM per cantare • LaM

For se non sa rà una can zo ne -- -- -

For se non sa rà una can zo ne -

For se non sa rà una can zo ne -

For se non sa rà una can zo nea cam bia re le re go le del gio co ma vo glio

vi ver la co sì que st'av ven tu ra. -

For se non sa rà una can zo ne -- --a cam bia re le re go le del gio co ma vo glio vi ver la co sì que st'av ven tu ra. -- -- -- -

vi ver la co sì que st'av ven tu ra. -

a cam bia re le re go le del gio co ma vo glio -- -- --

a cam bia re le re go le del gio co ma vo glio -- -- --

a cam bia re le re go le del gio co ma vo glio vi ver la co sì que st'av ven tu ra. -

For se non sa rà una can zo nea cam bia re le re go le del gio co ma vo glio vi ver la co sì que st'av ven tu ra. -- -- -- -

For se non sa rà una can zo nea cam bia re le re go le del gio co ma vo glio -- -- -vi ver la co sì que st'av ven tu ra. -

Sen za fron tie re con il cuo re%in go la

Sen za fron tie re con il cuo re%in go la

Not ti

vi ver la co sì que st'av ven tu ra.Sen za fron tie re con il cuo re%in go la Not ti

Sen za fron tie re con il cuo re%in go la Not ti -- -- --

Not ti

Sen za fron tie re con il cuo re%in go la Not ti -- -- --

Sen za fron tie re con il cuo re%in go la

Sen za fron tie re con il cuo re%in go la

Not ti -- -- --

Not ti

ma gi che in se guen do%un goal sot to il

ma gi che in se guen do%un goal sot to il -- -- --

ma gi che in se guen do%un goal sot to il cie lo di un' e sta te ita lia na. Enegli%oc chi tuoi

ma gi che in se guen do%un goal sot to il cie lo di un' e sta te ita lia na. Enegli%oc chi tuoi vo glia di vin ce re un'e -- -- -

ma gi che in se guen do%un goal sot to il cie lo di un' e sta te ita lia na. Enegli%oc chi tuoi vo glia di vin ce re un'e -

ma gi che in se guen do%un goal sot to il cie lo di un' e sta te ita lia na. Enegli%oc chi tuoi vo glia di vin ce re un'e -

cie lo di un' e sta te ita lia na. Enegli%oc chi tuoi

ma gi che in se guen do%un goal sot to il cie lo di un' e sta te ita lia na. Enegli%oc chi tuoi vo glia di vin ce re un'e -

cie lo di un' e sta te ita lia na. Enegli%oc chi tuoi

vo glia di vin ce re un'esta te

vo glia di vin ce re un'e -- -- -

sta te un' av ven tu ra%in più!

sta te un' av ven tu ra%in più!

Forse non sarà una canzone a cambiare le regole del gioco, ma voglio viverla così quest’avventura, senza frontiere e con il cuore in gola.

Notti magiche inseguendo un goal sotto il cielo di un’estate italiana. E negli occhi tuoi voglia di vincere un’estate un’avventura in più!

E il mondo in una giostra di colori e il vento accarezza le bandiere. Arriva un brivido e ti trascina via e sciogli in un abbraccio la follia.

Notti magiche inseguendo un goal sotto il cielo di un’estate italiana e negli occhi tuoi voglia di vincere un’estate un’avventura in più!

Quel sogno che comincia da bambino e che ti porta sempre più lontano non è una favola, e dagli spogliatoi escono i ragazzi e siamo noi.

Notti magiche inseguendo un goal sotto il cielo di un’estate italiana. E negli occhi tuoi voglia di vincere un’estate un’avventura in più un’avventura un’avventura in più un’avventura goal...

Video con l’esecuzione al flauto Cluster

B325

Re3 – Do4

Rem

interprete • Fiorella Mannoia autori • Chico Buarque, Ivano Fossati

Cantante impegnata anche socialmente, Fiorella Mannoia ha sempre cantato il mondo femminile e tutto quell’insieme di sentimenti contraddittori e complessi che animano il cuore umano. Rispetto e riconoscenza per tutti quelli che hanno la fortuna di conoscere il sentimento più alto, l’amore.

Ah, che sa rà che sa rà chevan no so spi ran do nel le%al co -- -- -- -- -

Ah, che sa rà che sa rà

Ah, che sa rà che sa rà

Ah, che sa rà che sa rà

chevan no so spi ran do nel le%al co -

chevan no so spi ran do nel le%al co -

chevan no so spi ran do nel le%al co -

Ah, che sa rà che sa rà chevan no so spi ran do nel le%al co -

Ah, che sa rà che sa rà chevan no so spi ran do nel le%al co -- -- -- -- -

Ah, che sa rà che sa rà chevan no so spi ran do nel le%al co -- -- -- -- -

ve che van no sus sur ran do in ver si%e stro fe che van no combi

ve che van no sus sur ran do in ver si%e stro fe che van no combi

ve che van no sus sur ran do in ver si%e stro fe che van no combi

ve che van no sus sur ran do in ver si%e stro fe che van no combi

ve che van no sus sur ran do in ver si%e stro fe che van no combi

ve che van no sus sur ran do in ver si%e stro fe che van no combi

ve che van no sus sur ran do in ver si%e stro fe che van no combi

nan do in fon do%al bu io chegiranel le te ste enel le pa ro -

nan do in fon do%al bu io chegiranel le te ste enel le pa ro -- -- -- -- -

nan do in fon do%al bu io chegiranel le te ste enel le pa ro -- -- -- -- -

nan do in fon do%al bu io chegiranel le te ste enel le pa ro -

nan do in fon do%al bu io chegiranel le te ste enel le pa ro -

nan do in fon do%al bu io chegiranel le te ste enel le pa ro -

nan do in fon do%al bu io chegiranel le te ste enel le pa ro -

le che%ac cen de can de le nel le pro ces sio ni cheva par lando -

le che%ac cen de can de le nel le pro ces sio ni cheva par lando -

le che%ac cen de can de le nel le pro ces sio ni cheva par lando -- -- -- -- -- -

le che%ac cen de can de le nel le pro ces sio ni cheva par landofor te nei por to ni e gri da nei mer ca ti checon cer - -- -- - -

le che%ac cen de can de le nel le pro ces sio ni cheva par lando -

for te nei por to ni e gri da nei mer ca ti checon cer - - -

le che%ac cen de can de le nel le pro ces sio ni cheva par landofor te nei por to ni e gri da nei mer ca ti checon cer - - -

for te nei por to ni e gri da nei mer ca ti checon cer - -- -- - -

for te nei por to ni e gri da nei mer ca ti checon cer - - -

le che%ac cen de can de le nel le pro ces sio ni cheva par landofor te nei por to ni e gri da nei mer ca ti checon cer - - -

for te nei por to ni e gri da nei mer ca ti checon cer - - -

tez za sta nel la na tu ra nel la bel lez za quel chenon ha ra -- -- -- --

tez za sta nel la na tu ra nel la bel lez za quel chenon ha ra

tez za sta nel la na tu ra nel la bel lez za quel chenon ha ra gio ne né mai ce l'a vrà quel chenon ha ri me dio né mai ce l'a - -- - -

tez za sta nel la na tu ra nel la bel lez za quel chenon ha ra gio ne né mai ce l'a vrà quel chenon ha ri me dio né mai ce l'a - - -

tez za sta nel la na tu ra nel la bel lez za quel chenon ha ra -- -- -- --

gio ne né mai ce l'a vrà quel chenon ha ri me dio né mai ce l'a - - -

gio ne né mai ce l'a vrà quel chenon ha ri me dio né mai ce l'a - - -

tez za sta nel la na tu ra nel la bel lez za quel chenon ha ra gio ne né mai ce l'a vrà quel chenon ha ri me dio né mai ce l'a - - -

tez za sta nel la na tu ra nel la bel lez za quel chenon ha ra -- -- -- -gio ne né mai ce l'a vrà quel chenon ha ri me dio né mai ce l'a - - -

gio ne né mai ce l'a vrà quel chenon ha ri me dio né mai ce l'a - - -

vrà quel che non ha mi su ra.

vrà quel che non ha mi su ra.

vrà quel che non ha mi su ra. --

vrà quel che non ha mi su ra.

vrà quel che non ha mi su ra.

vrà quel che non ha mi su ra.

vrà quel che non ha mi su ra.

Ah che sarà che sarà che vive nell’idea di questi amanti che cantano i poeti più deliranti che giurano i profeti ubriacati che sta sul cammino dei mutilati e nella fantasia degli infelici che sta nel dai e dai delle meretrici nel piano derelitto dei bambini ah che sarà che sarà quel che non ha decenza né mai ce l’avrà quel che non ha censura né mai ce l’avrà quel che non ha ragione.

Ah che sarà che sarà che tutti i loro avvisi non potranno evitare che tutte le risate andranno a sfidare che tutte le campane andranno a cantare e tutti i figli insieme a consacrare e tutti i figli insieme a purificare e i nostri destini ad incontrare perfino il Padre Eterno da così lontano guardando quell’inferno dovrà benedire quel che non ha governo né mai ce l’avrà quel che non ha vergogna né mai ce l’avrà quel che non ha giudizio.

Ah che sarà che sarà quel che non ha governo né mai ce l’avrà quel che non ha vergogna né mai ce l’avrà quel che non ha giudizio.

Ah che sarà che sarà quel che non ha governo né mai ce l’avrà quel che non ha vergogna né mai ce l’avrà quel che non ha giudizio.

interpreti • Equipe 84

autori • Luigi Albertelli, Lorenzo Soffici

(Sol2) Do3 – Do4

Nel 1971 non esisteva ancora il fenomeno dell’emigrazione clandestina, ma anche allora le persone si recavano all’estero alla ricerca di lavoro e di una vita migliore. Era un fenomeno che riguardava, e riguarda ancora, anche molti ragazzi italiani, che partivano verso i paesi del nord Europa, disposti a svolgere anche i lavori più umili.

Dadandadandadandadan dadandadandadandadan

Dadandadandadandadan dadandadandadandadan

Dadandadandadandadan dadandadandadandadan

Dadandadandadandadan dadandadandadandadan

Tor no%a ca sa sia mo%in tan ti sul tre no, -

Dadandadandadandadan dadandadandadandadan

Tor no%a ca sa sia mo%in tan ti sul tre no, -

Dadandadandadandadan dadandadandadandadan

Tor no%a ca sa sia mo%in tan ti sul tre no, -

Tor no%a ca sa sia mo%in tan ti sul tre no, -

oc chi stan chi ma nel cuo re%il se re no. -

oc chi stan chi ma nel cuo re%il se re no -

Tor no%a ca sa sia mo%in tan ti sul tre no, -

oc chi stan chi ma nel cuo re%il se re no. -

oc chi stan chi ma nel cuo re%il se re no. -

Do po tan ti me si di la vo ro mi ri po se rò, -

Tor no%a ca sa sia mo%in tan ti sul tre no,oc chi stan chi ma nel cuo re%il se re no. -

oc chi stan chi ma nel cuo re%il se re no. -

Do po tan ti me si di la vo ro mi ri po se rò, -

Do po tan ti me si di la vo ro mi ri po se rò, -- -- -- -- -

Do po tan ti me si di la vo ro mi ri po se rò, -

Do po tan ti me si di la vo ro mi ri po se rò,die tro quel la por ta le mie co se io ri tro ve rò -- -- -- -

Do po tan ti me si di la vo ro mi ri po se rò, -- -- -- --die tro quel la por ta le mie co se io ri tro ve rò -

die tro quel la por ta le mie co se io ri tro ve rò -

die tro quel la por ta le mie co se io ri tro ve rò -

la mia lin gua sen ti rò quel chedicocapirò - -

die tro quel la por ta le mie co se io ri tro ve rò -

la mia lin gua sen ti rò quel chedicocapirò - -

die tro quel la por ta le mie co se io ri tro ve rò -

la mia lin gua sen ti rò quel chedicocapirò - -

la mia lin gua sen ti rò quel chedicocapirò - -

la mia lin gua sen ti rò quel chedicocapirò - -

Da dan da dan

la mia lin ti rò quel chedic irò

Da dan da dan da dan da dan

-

die tro quel la por ta le mie co se io ri tro ve ròla mia lin gua sen ti rò

die tro quel la por ta le mie co se io ri tro ve rò -

la mia lin gua sen ti rò

quel chedicocapirò -- - -- -

quel chedicocapirò - -

la mia lin gua sen ti rò

quel chedicocapirò - -

Da dan da dan

Da dan da dan

Da dan da dan

da dan da dan

da dan da dan

da dan da dan

Dolce sposa nel tuo letto riposa al mattino so di averti vicino apri la valigia c’è il vestito che sognavi tu guardati allo specchio tu sei bella non levarlo più nostalgia che passa e va fino a quando durerà ah ah ah

Dadanda dan

Dadanda dan

Dadadan dan

Dadanda dan

Da dan da dan da dan da dan

Da dan da dan da dan da dan

Da dan da dan da dan da dan

da dan da dan

da dan da dan

da dan da dan

Casa mia devo ancora andar via non chiamarmi io non posso voltarmi porto nel mio sguardo la mia donna e tutto quel che ho torno verso occhi sconosciuti che amar non so

Questa volta chi lo sa forse l’ultima sarà ah ah ah

Dadanda dan

Dadanda dan

Dadadan dan

Dadanda dan

B327 B328

E la luna bussò

interprete • Loredana Berté autori • Mario Lavezzi, Oscar Avogadro, Daniele Pace

LIVELLO

ESTENSIONE per suonare • Re3 – Mi4 per cantare • La2 – Si3

Ritmi sincopati e modi accattivanti per una canzone che è un vero e proprio manifesto politico. Basta con la società finta e patinata: le cose vere sono altrove, lontano dal glamour.

TONALITÀ per suonare • Mim per cantare • Sim

Elalunabussòalleportedelbuiofammi%entrare

Elalunabussòalleportedelbuiofammi%entrare

Elalunabussòalleportedelbuiofammi%entrare -- -- -- --

Elalunabussòalleportedelbuiofammi%entrare

Elalunabussòalleportedelbuiofammi%entrare

Elalunabussòalleportedelbuiofammi%entrare -- --

lui ri spo se di no

elalunabus sò do ve c'e ra%il si len zio -- -- -- --

lui ri spo se di no

Elalunabussòalleportedelbuiofammi%entrare

lui ri spo se di no

lui ri spo se di no

lui ri spo se di no

lui ri spo se di no

elalunabus sò do ve c'e ra%il si len zio

elalunabus sò do ve c'e ra%il si len zio

elalunabus sò do ve c'e ra%il si len zio

elalunabus sò do ve c'e ra%il si len zio

ma%u na vo ce sgua ia ta dis se non c'è più tem po quin di spa lan -

elalunabus sò do ve c'e ra%il si len zio

ma%u na vo ce sgua ia ta dis se non c'è più tem po quin di spa lan -

lui ri spo se di no

elalunabus sò do ve c'e ra%il si len zio

ma%u na vo ce sgua ia ta dis se non c'è più tem po quin di spa lan -

ma%u na vo ce sgua ia ta dis se non c'è più tem po quin di spa lan -- -- -- -- -

ma%u na vo ce sgua ia ta dis se non c'è più tem po quin di spa lan

cò le fi ne stre del ven to%e se ne%an dò a cer ca re%unpo' più%in là qual checosada fa re -

cò le fi ne stre del ven to%e se ne%an dò a cer ca re%unpo' più%in là qual checosada fa re -- --

ma%u na vo ce sgua ia ta dis se non c'è più tem po quin di spa lan -

ma%u na vo ce sgua ia ta dis se non c'è più tem po quin di spa lan -- -- -- -- -

cò le fi ne stre del ven to%e se ne%an dò a cer ca re%unpo' più%in là qual checosada fa re -

cò le fi ne stre del ven to%e se ne%an dò a cer ca re%unpo' più%in là qual checosada fa re -

cò le fi ne stre del ven to%e se ne%an dò a cer ca re%unpo' più%in là qual checosada fa re -

do po%a ve re pian to%un po' per un al tro no perunal tro no chele dis se%il ma

cò le fi ne stre del ven to%e se ne%an dò a cer ca re%unpo' più%in là qual checosada fa re -

do po%a ve re pian to%un po' per un al tro no perunal tro no chele dis se%il ma -- -- -- --

cò le fi ne stre del ven to%e se ne%an dò a cer ca re%unpo' più%in là qual checosada fa re -

do po%a ve re pian to%un po' per un al tro no perunal tro no chele dis se%il ma

do po%a ve re pian to%un po' per un al tro no perunal tro no chele dis se%il ma

do po%a ve re pian to%un po' per un al tro no perunal tro no chele dis se%il ma

re che le dis se%il ma re

do po%a ve re pian to%un po' per un al tro no perunal tro no chele dis se%il ma

e%al lo ra giùqua si per ca so più vi ci no%ai mar cia pie di do ve%è ve ro quel che -

re che le dis se%il ma re e%al lo ra giùqua si per ca so più vi ci no%ai mar cia pie di do ve%è ve ro quel che -

re che le dis se%il ma re e%al lo ra giù -

re che le dis se%il ma re e%al lo ra giù -

re che le dis se%il ma re e%al lo ra giù -

re che le dis se%il ma re e%al lo ra giù -

qua si per ca so più vi ci no%ai mar cia pie di do ve%è ve ro quel che -

do po%a ve re pian to%un po' per un al tro no perunal tro no chele dis se%il ma re che le dis se%il ma re e%al lo ra giù -

qua si per ca so più vi ci no%ai mar cia pie di do ve%è ve ro quel che -

qua si per ca so più vi ci no%ai mar cia pie di do ve%è ve ro quel che -

qua si per ca so

ve di e%al lo ra giù sen za bus sa re

più vi ci no%ai mar cia pie di do ve%è ve ro quel che -

tra le ci glia di%un bam

ve di e%al lo ra giù sen za bus sa re tra le ci glia di%un bam

qua si per ca so

più vi ci no%ai mar cia pie di do ve%è ve ro quel che -

ve di e%al lo ra giù sen za bus sa re tra le ci glia di%un bam

ve di e%al lo ra giù

sen za bus sa re

tra le ci glia di%un bam

ve di e%al lo ra giù sen za bus sa re tra le ci glia di%un bam

ve di e%al lo ra giù sen za bus sa re tra le ci glia di%un bam -- -- -- --

ve di e%al lo ra giù sen za bus sa re tra le ci glia di%un bam

ve di e%al lo ra giù sen za bus sa re tra le ci glia di%un bam

bi no per po ter si%ad dor men ta re e%al lo ra giù fra strac ci%e%a mo re do ve%è%un lus so la for tu na c'è bi so gno della lu na e%al lo ra giù

E la luna bussò su due occhiali da sole

Quello sguardo non si accorse di lei

Ed allora provò ad un party in piscina

Senza invito non entra nemmeno la luna

Quindi rotolò su champagne e caviale e se ne andò

A cercare un po’ più in là

Qualche cosa da fare

Dopo avere pianto un po’ per un altro no

Per un altro no di un cameriere

E allora giù

Quasi per caso

Più vicino ai marciapiedi

Dove è vero quel che vedi

E allora giù

Senza bussare

Tra le ciglia di un bambino

Per potersi addormentare

E allora giù

Fra stracci e amore

Dove è un lusso la fortuna

C’è bisogno della luna

E allora giù

Giù, giù

E allora giù

Quasi per caso

Più vicino ai marciapiedi

Dove è vero quel che vedi

E allora giù, giù

Senza bussare

Tra le ciglia di un bambino

Per potersi addormentare

E allora giù

Fra stracci e amore

Dove è un lusso la fortuna

C’è bisogno della luna

E allora giù

Giù

Giù, giù, giù, giù

Giù

Cluster

B329 B330

La mia banda suona il rock

interprete • Ivano Fossati autore • Ivano Fossati

ESTENSIONE per suonare • Sol3 – Mi4 per cantare • Re3 – Si3 LIVELLO

TONALITÀ per suonare • Lam per cantare • Mim

La mia ban da suo na%il rock, e tut to%il re sto%al l'%oc cor - - -

Video con l’esecuzione al flauto

ren za sap pia mo be ne che da noi fa re tut to%è%un'e si gen za èun rock bam - -

bi no sol tan to%un po' la ti no,u na mu si ca che%è spe -

ran za unamusica che%è pa zien za%è co me%un tre no che%èpas -

sa to con un ca ri co di frut ti erava mo%al la sta zio ne sì ma dor mi va mo -

tut ti%e la mia ban da suo na%il rock per chi l'havi sto%eper chi non c'era e per chi quel gior no lì in se gui va la sua chi me ra%e non sve

interpreti • Gruppo Italiano autori • Chicco Santulli, Gigi Folino, Raffaella Riva

Re3 – Re4

Ancora un inno all’estate, stagione di divertimento per eccellenza. Un testo scanzonato su una melodia orecchiabile, che snoda su un ritmo di ispirazione sudamericana. Insomma il prodotto ideale per muoversi in libertà, provando magari a inventarsi sempre nuove coreografie.

Ma che stra no so gno di%un vul ca no%e%una cit tà -

gen te che bal la va so pra%u n'i so la. Suo - -

men te%ad est. L'e splo sio ne%epoi... dolcedol ce - -

u n'ab bronzaturaa to mi ca tra la mu si ca

dol ce dol ce tut to an da va giù.

Men tre la ti vù - -

men tre la ti vù

be vi la perché è tro pi ca na jé - -- -- --

autore • Renato Carosone

LIVELLO

ESTENSIONE per suonare • La2 – Si3 per cantare • Re3 – Mi4

Negli anni successivi al dopoguerra (periodo subito seguente al 1945, anno della fine della Seconda Guerra Mondiale) tutto quello che arrivava dagli Stati Uniti era considerato il massimo: le automobili, la Coca Cola, il chewing-gum, la musica da ballo. In Mambo italiano Renato Carosone interpreta magistralmente e con senso dell’umorismo quel momento, mescolando tradizione e modernità.

per suonare • Rem per cantare • Lam

ri tor na to%a Na po li do po die ci%an ni%a

ri tor na to%a Na po li do po die ci%an ni%a

ri tor na to%a Na po li do po die ci%an ni%a

ri tor na to%a Na po li do po die ci%an ni%a -- -- -- --

Brook lin Pa squa le%a me ri ca no bal - -

Pa

Brook lin Pa squa le%a me ri ca no bal - -

Brook lin Pa squa le%a me ri ca no bal - -

Brook lin Pa squa le%a me ri ca no bal - -

Brook lin Pa squa le%a me ri ca no bal - -

lan do%il mam bo%al l'i ta lian. -

Brook lin Pa squa le%a me ri ca no bal - -

lan do%il mam bo%al l'i ta lian. -

lan do%il mam bo%al l'i ta lian. -

lan do%il mam bo%al l'i ta lian. -

lan do%il mam bo%al l'i ta lian. -

lan do%il mam bo%al l'i ta lian. -

lan do%il mam bo%al l'i ta lian. -

Ehi mam bo mam bo italia no ehi mam bo -- -- -- -

Ehi mam bo mam bo italia no ehi mam bo -- -- -- -

Ehi mam bo mam bo italia no ehi mam bo -

Ehi mam bo mam bo italia no ehi mam bo -- -- -- -

Ehi mam bo mam bo italia no ehi mam bo -

Ehi mam bo mam bo italia no ehi mam bo -- -- -- -

Ehi mam bo mam bo italia no ehi mam bo -

mam bo italia no no, no, no, nonè si ci li ano -

mam bo italia no no, no, no, nonè si ci li ano -- -- -- -- -

mam bo italia no no, no, no, nonè si ci li anononècalabrese,nonè%unmambopiemontese%e%allora.Ehimambo mamboitalianoehimambomamboitalian --o. ---------

mam bo italia no no, no, no, nonè si ci li ano -

nonècalabrese,nonè%unmambopiemontese%e%allora.Ehimambo mamboitalianoehimambomamboitalian --o. ---------

mam bo italia no no, no, no, nonè si ci li anononècalabrese,nonè%unmambopiemontese%e%allora.Ehimambo mamboitalianoehimambomamboitalian --o. ---------

mam bo italia no no, no, no, nonè si ci li ano -- -- -- -- -

nonècalabrese,nonè%unmambopiemontese%e%allora.Ehimambo mamboitalianoehimambomamboitalian-o.

mam bo italia no no, no, no, nonè si ci li anononècalabrese,nonè%unmambopiemontese%e%allora.Ehimambo mamboitalianoehimambomamboitalian --o. ---------

ifinita,èdan -oi È ri tor na Na po li do po die ci%an ni%a

nonècalabrese,nonè%unmambopiemontese%e%allora.Ehimambo mamboitalianoehimambomamboitalian-o. No,no,nolastoria èquifinita,èdanoi

nonècalabrese,nonè%unmambopiemontese%e%allora.Ehimambo mamboitalianoehimambomamboitalian-o. No,no,nolastoria èquifinita,èdan --oi -

No,no,nolastoria èquifinita,èdan -oi

semprerestatacolsuomamboital --i -----

Sono solo canzonette

interprete • Edoardo Bennato

autore • Edoardo Bennato

ESTENSIONE per suonare • Re3 – Fa4 per cantare • La2 – Do4 LIVELLO

per suonare • SolM per cantare • ReM

Mi ri cor do che%an ni fa di sfug gi ta den tro%un bar - -

Mi ri cor do che%an ni fa di sfug gi ta den tro%un bar - -

Mi ri cor do che%an ni fa di sfug gi ta den tro%un bar - -

Mi ri cor do che%an ni fa di sfug gi ta den tro%un bar -- - -- -

Mi ri cor do che%an ni fa di sfug gi ta den tro%un bar - -

Mi ri cor do che%an ni fa di sfug gi ta den tro%un bar - -

ho sen ti to%un juke box che suo na va enei so gni di bam bi no -

ho sen ti to%un juke box che suo na va enei so gni di bam bi no -

ho sen ti to%un juke box che suo na va enei so gni di bam bi no -- -- -- -

ho sen ti to%un juke box che suo na va enei so gni di bam bi no -

ho sen ti to%un juke box che suo na va enei so gni di bam bi no -- -- -- -

ho sen ti to%un juke box che suo na va enei so gni di bam bi no -

la chi tar ra%e ra%u na spa da%e chi non ci cre de va%era%un pi ra ta. - -

la chi tar ra%e ra%u na spa da%e chi non ci cre de va%era%un pi ra ta. - -

la chi tar ra%e ra%u na spa da%e chi non ci cre de va%era%un pi ra ta. - -

la chi tar ra%e ra%u na spa da%e chi non ci cre de va%era%un pi ra ta. -- -- - -- -- -

la chi tar ra%e ra%u na spa da%e chi non ci cre de va%era%un pi ra ta. -- -- - -- -- -

la chi tar ra%e ra%u na spa da%e chi non ci cre de va%era%un pi ra ta. - -

Elavo glia di can ta re elavogliadivolareforsemi%èvenut --aproprio%al --------

Elavo glia di can ta re elavogliadivolareforsemi%èvenutaproprio%al

Elavo glia di can ta re elavogliadivolareforsemi%èvenutaproprio%al

Elavo glia di can ta re elavogliadivolareforsemi%èvenutaproprio%al

Elavo glia di can ta re elavogliadivolareforsemi%èvenutaproprio%al

Elavo glia di can ta re elavogliadivolareforsemi%èvenutaproprio%al

lora for se%è sta ta%un a paz zi ape rò è l'u ni ca ma nie ra di -

lora for se%è sta ta%un a paz zi ape rò è l'u ni ca ma nie ra di -

lora for se%è sta ta%un a paz zi ape rò è l'u ni ca ma nie ra di -

lora for se%è sta ta%un a paz zi ape rò è l'u ni ca ma nie ra di - -- -- -- -- --

lora for se%è sta ta%un a paz zi ape rò è l'u ni ca ma nie ra di -

lora for se%è sta ta%un a paz zi ape rò è l'u ni ca ma nie ra di -

di re sem pre quel lo che mi va. -

di re sem pre quel lo che mi va. -

di re sem pre quel lo che mi va. -

di re sem pre quel lo che mi va. -

di re sem pre quel lo che mi va. -

di re sem pre quel lo che mi va. -

Non potrò mai diventare

Direttore generale

Delle poste o delle ferrovie

Non potrò mai far carriera

Nel giornale della sera

Anche perché finirei in galera

Mai nessuno mi darà

Il suo voto per parlare

O per decidere del suo futuro

Nella mia categoria

È tutta gente poco seria

Di cui non ci si può fidare

Guarda invece che scienziati

Che dottori, che avvocati

Che folla di ministri e deputati

Pensa che in questo momento

Proprio mentre io sto cantando

Stanno seriamente lavorando

Per i dubbi e le domande

Che ti assillano la mente

Va da loro e non ti preoccupare

Sono a tua disposizione

E sempre, senza esitazione

Loro ti risponderanno

Io di risposte non ne ho

Io faccio solo rock’n’roll

Se vi conviene, bene

Io più di tanto non posso fare

Gli impresari di partito

Mi hanno fatto un altro invito

E hanno detto che finisce male

Se non vado pure io

Al raduno generale

Della grande festa nazionale

Hanno detto che non posso

Rifiutarmi proprio adesso

Che anche a loro devo il mio successo

Che son pazzo ed incosciente

Sono un irriconoscente

Un sovversivo, un mezzo criminale

Ma che ci volete fare

Non vi sembrerò normale

Ma è l’istinto che mi fa volare

Non c’è gioco né finzione

Perché l’unica illusione

È quella della realtà, della ragione

Però a quelli in malafede

Sempre a caccia delle streghe

Dico: “No, non è una cosa seria”

E così è se vi pare

Ma lasciatemi sfogare

Non mettetemi alle strette

Oh, con quanto fiato ho in gola

Vi urlerò: “Non c’è paura

Ma che politica, che cultura”

Sono solo canzonette

Non mettetemi alle strette

Sono s- sono s- sono solo canzonette

Sono solo canzonette

interprete • Zucchero Fornaciari autore • Zucchero Fornaciari

Do3 – Re4

Zucchero racconta le sfaccettature dell’essere donna nel mondo contemporaneo, sottolineandone le abitudini, le qualità, le debolezze e i pregi. Una celebrazione della donna e del rispetto che merita.

Don ne du du du in cer ca di gua i donne%a%un te le fo no che -

Don ne du du du in cer ca di gua i donne%a%un te le fo no che -

Don ne du du du in cer ca di gua i donne%a%un te le fo no che -

Don ne du du du in cer ca di gua i donne%a%un te le fo no che -

Don ne du du du in cer ca di gua i donne%a%un te le fo no che -

nonsuonamai.Donnedududuinmezzo%a%unavia

nonsuonamai.Donnedududuinmezzo%a%unavia

nonsuonamai.Donnedududuinmezzo%a%unavia

nonsuonamai.Donnedududuinmezzo%a%unavia

nonsuonamai.Donnedududuinmezzo%a%unavia

Don ne du du du in cer ca di gua i donne%a%un te le fo no chenonsuonamai.Donnedududuinmezzo%a%unavia

Don ne du du du in cer ca di gua i donne%a%un te le fo no chenonsuonamai.Donnedududuinmezzo%a%unavia

don ne%al lo sban do sen za compa gni a. Ne gli%occhi -

don ne%al lo sban do sen za compa gni a. Ne gli%occhi -

don ne%al lo sban do sen za compa gni a. Ne gli%occhi -

don ne%al lo sban do sen za compa gni a. Ne gli%occhi -

don ne%al lo sban do sen za compa gni a. Ne gli%occhi -

don ne%al lo sban do sen za compa gni a. Ne gli%occhi -

don ne%al lo sban do sen za compa gni a. Ne gli%occhi -

han no dei con si gli%e tan ta vo glia di%av ven tu re%e se%han no -- -- -- -- -

han no dei con si gli%e tan ta vo glia di%av ven tu re%e se%han no -

han no dei con si gli%e tan ta vo glia di%av ven tu re%e se%han no -

han no dei con si gli%e tan ta vo glia di%av ven tu re%e se%han no -

han no dei con si gli%e tan ta vo glia di%av ven tu re%e se%han no -

han no dei con si gli%e tan ta vo glia di%av ven tu re%e se%han no -

han no dei con si gli%e tan ta vo glia di%av ven tu re%e se%han no -

fat to mol ti sba gli so no pie ne di pa u re. Le ve di

fat to mol ti sba gli so no pie ne di pa u re. Le ve di

fat to mol ti sba gli so no pie ne di pa u re. Le ve di

fat to mol ti sba gli so no pie ne di pa u re. Le ve di

fat to mol ti sba gli so no pie ne di pa u re. Le ve di -- -- -- --

fat to mol ti sba gli so no pie ne di pa u re. Le ve di

fat to mol ti sba gli so no pie ne di pa u re. Le ve di

cam mi na re%in sie me nel la piog gia%o sot to%il so le den tro

cam mi na re%in sie me nel la piog gia%o sot to%il so le den tro

cam mi na re%in sie me nel la piog gia%o sot to%il so le den tro

cam mi na re%in sie me nel la piog gia%o sot to%il so le den tro

cam mi na re%in sie me nel la piog gia%o sot to%il so le den tro

cam mi na re%in sie me nel la piog gia%o sot to%il so le den tro

cam mi na re%in sie me nel la piog gia%o sot to%il so le den tro po me rig gi%o pa chi sen za gio ia né do lo re. -

po me rig gi%o pa chi sen za gio ia né do lo re. -

po me rig gi%o pa chi sen za gio ia né do lo re. -

po me rig gi%o pa chi sen za gio ia né do lo re. -- -- -- --

po me rig gi%o pa chi sen za gio ia né do lo re. -

po me rig gi%o pa chi sen za gio ia né do lo re. -- -- -- --

Don ne Don ne

Donne, tu-du-du

In cerca di guai

Donne a un telefono che non suona mai

Donne, tu-du-du

In mezzo a una via

Donne allo sbando senza compagnia

Negli occhi hanno dei consigli

E tanta voglia di avventure

E se hanno fatto molti sbagli

Sono piene di paure

Le vedi camminare insieme

Nella pioggia o sotto il sole

Dentro pomeriggi opachi

Senza gioia né dolore

Donne, tu-du-du

Pianeti dispersi

Per tutti gli uomini così diversi

Donne, tu-du-du

Amiche di sempre

Donne alla moda, donne contro corrente

com pa gni a

Negli occhi hanno gli aeroplani

Per volare ad alta quota

Dove si respira l’aria

E la vita non è vuota

Le vedi camminare insieme

Nella pioggia o sotto il sole

Dentro pomeriggi opachi

Senza gioia ne dolore

Donne (oh no)

Donne

Donne, tu-du-du

In cerca di guai

Donne a un telefono che non suona mai

Donne, tu-du-du

In mezzo a una via

Donne allo sbando senza compagnia

Donne

Du du

B337 B338

La bambola

interprete • Patty Pravo autori • Ruggero Cini, Franco Migliacci, Bruno Zambrini

ESTENSIONE per suonare • Do#3 – Sol4 per cantare • Sol#2 – Re4 LIVELLO TONALITÀ per suonare • Rem per cantare • Lam

Questa canzone trasformò Patty Pravo da “ragazza del Piper“ (il Piper era una famosa discoteca romana degli anni Sessanta) a stella di prima grandezza. La bambola racconta il mondo dei giovani: da una parte un ragazzo egoista, dall’altra una ragazza che si ribella.

Tu mi fai gi rar

Tu mi fai gi rar tu mi fai gi rar co me fos si%u na - - -

Tu mi fai gi rar

Tu mi fai gi rar

Tu mi fai gi rar tu mi fai gi rar co me fos si%u na - - -

tu mi fai gi rar co me fos si%u na - - -- -

tu mi fai gi rar co me fos si%u na - - -

tu mi fai gi rar co me fos si%u na - - -

bam bo la poi mi but ti giù poimibut ti giù co me fos si%u na -- - - -- -

bam bo la poi mi but ti giù poimibut ti giù co me fos si%u na - - -

bam bo la poi mi but ti giù poimibut ti giù co me fos si%u na - - -

bam bo la.

Non ti%ac cor gi quan do pian go, quan do so no

bam bo la poi mi but ti giù poimibut ti giù co me fos si%u na -- - - -- -

bam bo la poi mi but ti giù poimibut ti giù co me fos si%u na - - -

bam bo la poi mi but ti giù poimibut ti giù co me fos si%u na - - -

bam bo la.

bam bo la.

bam bo la.

bam bo la.

bam bo la.

Non ti%ac cor gi quan do pian go, quan do so no

Non ti%ac cor gi quan do pian go, quan do so no

Non ti%ac cor gi quan do pian go, quan do so no

Non ti%ac cor gi quan do pian go, quan do so no

Non ti%ac cor gi quan do pian go, quan do so no

tri ste%e stan ca tu pen si so lo per te. più. -- --

tri ste%e stan ca tu pen si so lo per te. più.

tri ste%e stan ca tu pen si so lo per te. più.

tri ste%e stan ca tu pen si so lo per te. più.

tri ste%e stan ca tu pen si so lo per te. più. -- --

tri ste%e stan ca tu pen si so lo per te. più.

No, ra gaz zo no tu non mi met te rai tra le die ci -

No, ra gaz zo no tu non mi met te rai tra le die ci -

No, ra gaz zo no tu non mi met te rai tra le die ci -- -- -

No, ra gaz zo no tu non mi met te rai tra le die ci -- -- -

No, ra gaz zo no tu non mi met te rai tra le die ci -

No, ra gaz zo no tu non mi met te rai tra le die ci -- -- -

bam bo le che non ti piac cio no più oh no,oh

bam bo le che non ti piac cio no più oh no,oh Tu mi fai gi rar tu mi fai gi rar co me fos si%u na - - -

bam bo le che non ti piac cio no più oh no,oh

bam bo le che non ti piac cio no più oh no,oh

bam bo le che non ti piac cio no più oh no,oh

bam bo le che non ti piac cio no più oh no,oh

Tu mi faigirar tu mi fai gi rar.-

Tu mi faigirar tu mi fai gi rar.poi mi but ti giù poi mi butti giù

mi but ti giù poi mi butti giù Tu mi faigi rar-

Tu mi fai girar, tu mi fai girar come fossi una bambola poi mi butti giù, poi mi butti giù come fossi una bambola.

Non ti accorgi quando piango quando sono triste e stanca, tu pensi solo per te.

No ragazzo, no, No ragazzo, no Del mio amore non ridere Non ci gioco più quando giochi tu sai far male da piangere.

Da stasera la mia vita nelle mani di un ragazzo, no, non la metterò più.

No ragazzo, no tu non mi metterai tra le dieci bambole che non ti piacciono più oh no, oh no.

Tu mi fai girar, tu mi fai girar come fossi una bambola poi mi butti giù, poi mi butti giù come fossi una bambola.

Non ti accorgi quando piango, quando sono triste e stanca,

No ragazzo, no tu non mi metterai tra le dieci bambole che non ti piacciono più oh no, oh no.

(Tu mi fai girar) tu mi fai girar (poi mi butti giù) poi mi butti giù (Tu mi fai girar) tu mi fai girar (poi mi butti giù) poi mi butti giù

Eppure sentire

so.

so.

so.

so.

Video con l’esecuzione al flauto

ESTENSIONE per suonare • Do3 – Fa4 per cantare • La2 – Re3

TONALITÀ per suonare • Sim per cantare • Rem

A%unpassodalpossibilea%unpassodate. -

A%unpassodalpossibilea%unpassodate. -

A%unpassodalpossibilea%unpassodate. -----

A%unpassodalpossibilea%unpassodate. -----

Di tut to quel lo che non so Di tut to quel lo chenon

Di tut to quel lo che non so Di tut to quel lo chenon

A%unpassodalpossibilea%unpassodate. -

A%unpassodalpossibilea%unpassodate. -

Di tut to quel lo che non so Di tut to quel lo chenon

Di tut to quel lo che non so

Ep pu re sen ti re nei fio ri tra l'a sfal to -

Di tut to quel lo chenon

Ep pu re sen ti re nei fio ri tra l'a sfal to -

Di tut to quel lo che non so Di tut to quel lo chenon

Ep pu re sen ti re nei fio ri tra l'a sfal to -

Di tut to quel lo che non so Di tut to quel lo chenon

Ep pu re sen ti re nei fio ri tra l'a sfal to -

nei cie li di co bal to c'è. (len) zio c'è.un -- - -

so. Ep pu re sen ti re nei fio ri tra l'a sfal to -

so.

nei cie li di co bal to c'è. (len) zio c'è.un - -

nei cie li di co bal to c'è. (len) zio c'è.un - -

Ep pu re sen ti re nei fio ri tra l'a sfal to -

nei cie li di co bal to c'è. (len) zio c'è.un - -

sen so di te mmm c'è%un mmmmm mmm

nei cie li di co bal to c'è. (len) zio c'è.un

sen so di te mmm c'è%un mm

nei cie li di co bal to c'è. (len) zio c'è.un

sen so di

sen so di te mmm c'è%un mmmmm mmm

sen so di te mmm mm mmm c'è%un -

sen so di te mmm mm mmm c'è%un -

sen so di te mmm -

sen so di te mmm -

autore • Elisa (testo) - Paolo Buonvino (musica)

sen so di te mmm mm mmm c'è%un -

sen so di te mmm mm mmm c'è%un -

sen so di te mmm -

sen so di te mmmmmm mmm

La cura

autore • Franco Battiato, Manlio Sgalambro interprete • Franco Battiato

& 4 Q œ œ œ œ œ œ

Di Di co co no no che che tut na to sci

Do œ œ œ œ œ œ sia so co lo mun per que sof scrit fri to re Sol

œ œ œ œ œ quin ma di se tan sof to fri va be le ne Re -

Lam

Lam

œ œ œ œ

tan sof to fri va be le ne Re&

se tan sof to fri va be le ne Re-- -- -- -&

quin ma di se tan sof to fri va be le ne

œ œ œ œ œ muo chi ri non da sal pom ta pie l'ec re" ce Sol . œ j œ œ œ di zio co ne no. è Re -- ---- ---& œ

œ œ che vin non ci%il su pre di: mio

che vin non ci%il su pre di: mio

œ

œ œ che vin non ci%il su pre di: mio

Lam

œ œ

che vin non ci%il su pre di: mio Lam

œ œ che vin non ci%il su pre di: mio

œ œ œ œ œ "Na di sci con da%in so cen la dia zio rio ne, Do

che vin non ci%il su pre di: mio

che vin non ci%il su pre di: mio Lam

Lam

Lam

Lam

Lam

"Na di sci con da%in so cen la dia zio rio ne, Do

Di Di co co no no che che%i de so vi gni Do

"Na di sci con da%in so cen la dia zio rio ne, Do

"Na di sci con da%in so cen la dia zio rio ne, Do

Di Di co co no no che che%i de so vi gni Do

œ "Na di sci con da%in so cen la dia zio rio ne, Do

œ œ œ œ "Na di sci con da%in so cen la dia zio rio ne, Do

œ œ œ œ œ "Na di sci con da%in so cen la dia zio rio ne, Do

œ œ œ œ œ

œ œ œ œ œ muo chi ri non da sal pom ta pie l'ec re" ce Sol . œ j

œ œ œ œ muo chi ri non da sal pom ta pie l'ec re" ce Sol . œ j œ

œ œ œ œ muo chi ri non da sal pom ta pie l'ec re" ce Sol . œ j œ

œ œ œ œ muo chi ri non da sal pom ta pie l'ec re" ce Sol . œ j

œ di zio co ne no. è Re

Di Di co co no no che che%i de so vi gni Do

Di Di co co no no che che%i de so vi gni Do

Di Di co co no no che che%i de so vi gni Do

Di Di co co no no che che%i de so vi gni Do

Di Di co co no no che che%i de so vi gni Do

œ œ œ œ œ

œ œ œ œ pro so prio no far tut ti ti fuo gra ri tis, Sol

œ pro so prio no far tut ti ti fuo gra ri tis, Sol

pro so prio no far tut ti ti fuo gra ri tis, Sol

œ pro so prio no far tut ti ti fuo gra ri tis, Sol

se ma vuoi son fa qua re%il si rock tut in ti Re

œ œ œ œ qual quan che ti%u mo sa do ti, che Lam

œ œ œ œ qual quan che ti%u mo sa do ti, che

œ œ œ qual quan che ti%u mo sa do ti, che Lam

œ œ œ œ pro so prio no far tut ti ti fuo gra ri tis, Sol œ œ œ œ œ œ se ma vuoi son fa qua re%il si rock tut in ti Re - - -

œ œ œ pro so prio no far tut ti ti fuo gra ri tis, Sol

œ œ œ œ œ se ma vuoi son fa qua re%il si rock tut in ti Re - -&

œ œ œ œ œ pro so prio no far tut ti ti fuo gra ri tis, Sol œ œ œ œ œ œ se ma vuoi son fa qua re%il si rock tut in ti Re - - -

se ma vuoi son fa qua re%il si rock tut in ti

œ œ œ œ œ se ma vuoi son fa qua re%il si rock tut in ti Re - - -

Lam œ œ œ œ œ œ ti co por pri tia ti mo%i per fio be ri ne Do

œ œ œ œ œ qual quan che ti%u mo sa do ti, che

qual quan che ti%u mo sa do ti, che

& œ œ œ œ œ qual quan che ti%u mo sa do ti, che

& œ œ œ œ œ qual quan che ti%u mo sa do ti, che

œ œ œ œ ti co por pri tia ti mo%i per fio be ri ne Do

œ œ ti co por pri tia ti mo%i per fio be ri

ti co por pri tia ti mo%i per fio be ri

œ œ ti co por pri tia ti mo%i per fio be ri ne Do

œ œ œ œ œ lì che nei non ci ti mi con te vie ri ne%il Sol . œ j

œ œ œ œ œ lì che nei non ci ti mi con te vie ri ne%il

œ œ œ œ œ lì che nei non ci ti mi con te vie ri ne%il

œ œ œ œ œ lì che nei

œ œ œ œ lì che nei non ci ti mi con te vie

Alla centrale della polizia

Il commissario dice: “Che volete che sia”

Quel che è successo non ci fermerà

Il crimine non vincerà

Ma nelle strade c’è panico ormai

Nessuno esce di casa, nessuno vuole guai

Ed agli appelli alla calma in TV

Adesso chi ci crede più

Hanno ucciso l’Uomo Ragno, chi sia stato non si sa Forse quelli della mala, forse la pubblicità

Hanno ucciso l’Uomo Ragno, non si sa neanche il perché

Avrà fatto qualche sgarro a qualche industria di caffè

Giù nelle strade si vedono gangs

Di ragionieri in doppiopetto pieni di stress

Se non ti vendo mi venderai tu

Per cento lire o poco più, eh

Le facce di Vogue sono miti per noi

Attori troppo belli sono gli unici eroi

Invece lui, sì lui era una star

Ma tanto non ritornerà

Hanno ucciso l’Uomo Ragno, chi sia stato non si sa Forse quelli della mala, forse la pubblicità

Hanno ucciso l’Uomo Ragno, non si sa neanche il perché

Avrà fatto qualche sgarro a qualche industria di caffè

menoEnonl'hai Rem7+

Rem7+

Rem7+

Da qui alla fine, le tastiere eseguono tutto all'ottava superiore & b . . œ œ œ œ

van van do, do, sta%ar sta%ar ri ri van van do do l'on l'on da da Rem

van van do, do, sta%ar sta%ar ri ri van van do do l'on l'on da da Rem

‰ œ œ al al ta ta Stia Non mo ci

al al ta ta Stia Non mo ci

fer

fer re mi, sta non che si pre par ga la%e re non fin si ché------ - --& b . œ

sal pas ta sa Sen Sem ti%il bri

sal pas ta sa Sen Sem ti%il bri

bri ti vi mi do, do ti%ho Mi%hai de sor Fa

bri ti vi mi do, do ti%ho Mi%hai de sor Fa

lu ri so so lo o so no? Sia So mo no --& b . . œ

già dei pro sal mes va so gen spo ti so sul con la u

Solm

allacontraereasopra%un Si b

Rem strum. - -& b

autore • Francesco Gabbani

interprete • Jovanotti

autore • Jovanotti, M. Centonze, Saturnino

ESTENSIONE

CLASSICI 5

Le grandi melodie che hanno fatto la storia della musica.

Cluster

autore • Henry Purcell
TONALITÀ per suonare
Marcia
B354
Video con l’esecuzione al flauto
Trovi H. Purcell nel VOLUME A
Trovi G.F. Händel nel capitolo Prima metà del Settecento del VOLUME A
autore • Georg Friedrich Händel, Messia (1741)

B356

Inno alla Gioia

autore • Ludwig van Beethoven, Sinfonia n. 9, op. 125 (1824), Friedrich Schiller (testo)

Trovi L. van Beethoven nel capitolo Il Classicismo nel VOLUME A

LIVELLO

ESTENSIONE Do3 – Do4

TONALITÀ Fa M

Freu Gio de, ia, schö fi ner glia Göt del ter la fun lu ken, ce, Toch Dea ter de' aus car E mi,-----

Dea ly si dei um, fior! wir Il be tuo tre ge ten nio feu ne er con trum du ken, ce Himm per li sen sche, tie dein ri --

Hei di lig splen tum! dor. Dei Il ne tuo Zau rag ber gio%a bin sciu den ga il wie pian der, to,--

was sper die de Mo l'i de ra%e streng fu ge ga%il teilt; duol! al Vien! le Sor Men ri schen di%a- ---

wer noi den d'ac Brü can der to wo Pri dein mo sanf ge ter ni Flü ta gel del weilt. Sol!-- -

autore • Johannes Brahms
Trovi J. Brahms nel VOLUME A

Tema della Moldava

Video con l’esecuzione al flauto
Cluster
autore • Bedrich Smetana, La Moldava
(Si3) Do3 – Mi4
Trovi F. Schubert nel capitolo Il Romanticismo del VOLUME A
autore • Franz Schubert

Il

origine • Gran Bretagna

Do3 – Do4

Chissà da quale lontano Paese questo misterioso ragazzo arriva nella nostra scuola. Chissà quante e quali esperienze ha fatto, che noi nemmeno sospettiamo: e se lo invitassimo a giocare con noi? Con le belle maniere, s’intende.

DoM

Fra%i com de pa po gni co%e del non la si clas fa se sen mi ti a re, ce en n'è tra u pri no mo,%è -- -- --

Ri

Ri Fra%i com de pa po gni co%e del non la si clas fa se sen mi ti a re, ce en n'è tra u pri no mo,%è -- -- --

Fra%i com de pa po gni co%e del non la si clas fa se sen mi ti a re, ce en n'è tra u pri no mo,%è

Ri

Fra%i com de pa po gni co%e del non la si clas fa se sen mi ti a re, ce en n'è tra u pri no mo,%è -- -- --

Ri

che l'ul non ti so mo%ad chi u si sci a. re. Fra%i Ri com de pa po gni co%e del non la si clas fa se sen-- ------

Ri

Fra%i com de pa po gni co%e del non la si clas fa se sen mi ti a re, ce en n'è tra u pri no mo,%è -- -- --- -- --

che l'ul non ti so mo%ad chi u si sci a. re.

Fra%i Ri com de pa po gni co%e del non la si clas fa se sen-- ------

che l'ul non ti so mo%ad chi u si sci a. re.

Fra%i Ri com de pa po gni co%e del non la si clas fa se sen- - -

che l'ul non ti so mo%ad chi u si sci a. re.

Fra%i Ri com de pa po gni co%e del non la si clas fa se sen- - -

che l'ul non ti so mo%ad chi u si sci a. re.

mi ti a re, ce en n'è tra u pri no mo%è che ul non ti so mo%ad chi u si sci a. re.---- ---

Fra%i Ri com de pa po gni co%e del non la si clas fa se sen- - -

mi ti a re, ce en n'è tra u pri no mo%è

che ul non ti so mo%ad chi u si sci a. re.---- ---

mi ti a re, ce en n'è tra u pri no mo%è

che ul non ti so mo%ad chi u si sci a. re. - --

mi ti a re, ce en n'è tra u pri no mo%è che ul non ti so mo%ad chi u si sci a. re - --

Par la, bel lo con ta qual che frot to la, - -

mi ti a re, ce en n'è tra u pri no mo%è che ul non ti so mo%ad chi u si sci a. re.---- ---

Par la, bel lo con ta qual che frot to la, -- -- - -

Par la, bel lo con ta qual che frot to la, -- -- - -

Par la, bel lo con ta qual che frot to la, - -

Par la, bel lo con ta qual che frot to la, - -

sve glia bel lo, ti fa rò%u na coc co la. - -

sve glia bel lo, ti fa rò%u na coc co la. - -

sve glia bel lo, ti fa rò%u na coc co la. -- -- - -

sve glia bel lo, ti fa rò%u na coc co la. - -

sve glia bel lo, ti fa rò%u na coc co la. - -

Danza slava n. 3

Trovi A. Dvorák nel capitolo La Belle Epoque del VOLUME A

Video con l’esecuzione al flauto Cluster

autore • Antonin Dvorák, Danze slave op. 46
Mi3 – Re4

Trovi I. Stravinskij nel capitolo Il Novecento del VOLUME A

A pri gli%oc so li chi le bri%e son si%è tan le le ti%a set va mi te to ci dai ed che%av dal il ven let mon tu to do%in re%in sal tor o ta no%a gnigiù te dì!

c'è%un ha%i Sco bel ni pri gior zia sem no to pre che la co ti%a sua se spet cor nuo ta sa ve vie chis bel ni%a sà lo%è -

vi quan vi ver do ve lo%an fi re che ni co tu. rà. An Gio che%il chi, sì.

B364

musica • Igor Stravinskij C’è un fiore

per suonare • La2 – Re4 per cantare • Do3 – Fa4

C’è%un fio di gior re ce no che che fa ie de re ri vo mo%u non spe na c’e ra fe ra re sta l’ho che%un il scor gior so to no le in qui sufon lui noi do%al tor bril giar ne le din. rà. rà. ha%i la io pe guer vi ta ra vo li ti%ha con bian fat que chi%e to sta pro sol spe fu da ran-- -

C’è%un fio di gior re ce no che che fa ie de re ri vo mo%u non spe na c’e ra fe ra re sta l’ho che%un il scor gior so to no le in qui sufon lui noi do%al tor bril giar ne le din rà. rà. ha%i la io pe guer vi ta ra vo li ti%ha con bian fat que chi%e to sta pro sol spe fu da ran-- -

C’è%un fio di gior re ce no che che fa ie de re ri vo mo%u non spe na c’e ra fe ra re sta l’ho che%un il scor gior so to no le in qui su -- --fon lui noi do%al tor bril giar ne le din rà. rà. ha%i la io pe guer vi ta ra vo li ti%ha con bian fat que chi%e to sta pro sol spe fu da ran--ma to za son ma%un bel cer gior fio

Mi Quel-- --- -

ma to za son ma%un bel cer gior fio ta%è%un no re mes fi con sag ni so gio ta la%il per sa mio me! rà! cuor!

Mi Quel ----

ta%è%un no re mes fi con sag ni so gio ta la%il per sa mio me! rà! cuor!

ma to za son ma%un bel cer gior fio ta%è%un no re mes fi con sag ni so gio ta la%il per sa mio me! rà! cuor!

Mi Quel-- --- -

LIVELLO

Chi sorride lo sa

musica • Igor Stravinskij

Il vagabondo

musica • Igor Stravinskij

star sar splen le de%il mie so sto le,%il rie cie nar lo%è re blu rò que per sto i ba cuo sta%e ri nul ri la scal

più. dar. Can Ol to%e tre%i vi mon vo%in ti li ver ber so%il tà mar fin so ché gne pos re so mo lo di fa viagrò giar quan ma do%i l’e sol sta di te fi tor ni ne rò rà al e pa so e che se ri tor par ne ti rò. Fred do%in rò.-- -- --

Di qua, di qua B367 TONALITÀ FaM

musica • Igor Stravinskij

ESTENSIONE Do3 – Do4 LIVELLO

Di qua, di qua

Di qua, di qua & b . . œ Di 2 Q Allegro Fa4 œ œ qua, qua, me, di di con œ œ œ qua qua me se se pas vi buon sa%il œ œ œ va vi tem di no po man vuoi leg œ œ œ giar ber ger La La Qui cu can si --- -& b

Allegro

& b . . œ

Di 2 Q

Fa4 œ œ qua, qua, me, di di con œ œ œ qua qua me se se pas vi buon sa%il

œ œ œ ci ti can na%è na%è ta, sem ri qui pre%a for si œ œ œ œ per ni bal ta ta la Sen Bian Mi ti co, glior œ œ œ che ros po buon so%o sto o ro non œ œ œ dor? sé? c’è? Per Su Pas pa se se - - - - - --

Di qua, di qua & b . . œ Di 2 Q Allegro Fa4 œ œ qua, qua, me, di di con œ œ œ qua qua me se se pas vi buon sa%il œ œ œ va vi tem di no po man vuoi leg œ œ œ giar ber ger La La Qui cu can si --- -& b œ œ œ œ ci ti can na%è na%è ta, sem ri qui pre%a for si

œ œ œ va vi tem di no po man vuoi leg œ œ œ giar ber ger La La Qui cu can si --- -& b

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œ œ œ œ ci ti can na%è na%è ta, sem ri qui pre%a for si œ œ œ œ per ni bal ta ta la Sen Bian Mi ti co, glior œ œ œ che ros po buon so%o sto o ro non œ œ œ dor? sé? c’è? Per Su Pas pa se se - - - - - -- - - - - - -- - - - -& b . . œ œ œ œ ga de re re te mo non vi%al la c’è mio not œ œ œ œ fret de ta ta sco ta Che Non Con mi ab la œ œ œ sen bia gio to%un te ia si ti nel 1, 2 œ œ gnor! mor! Di Con 3 œ Œ cuor! - - -- - - - -- - - -

œ œ œ ga de re re te mo non vi%al la c’è mio not œ œ œ œ fret de ta ta sco Che Non Con mi ab la œ œ œ sen bia gio to%un te ia si ti nel 1, 2 œ œ gnor! mor! Di Con 3 œ Œ cuor! -

ga de re re te mo non vi%al la c’è mio not œ œ œ œ fret de ta ta sco ta Che Non Con mi ab la œ œ œ sen bia gio to%un te ia si ti nel 1, 2. œ œ gnor! mor! Di Con 3. œ Œ cuor! -

Selaneveviengiùtuttodiventa

candido%e%ilmondo%unpaesefatatosembra

disognar.Co Tut me%un ti bian tor co nan man bam tel -bin

co ri pre%e do na no%e scon si de sa tut lu to%e ta i no suo con ni u lon na -----------

ta stret ni ta sus di sur ma ri no vo al glia le dicantar. gridanelcuor. -

musica

SPIRITUAL 6

Il lavoro è l’esperienza che fa sentire ogni essere umano valorizzato, gratificato e soprattutto libero. Tranne dove è costretto a lavorare da una mano prepotente e violenta, che lo ha ridotto in schiavitù.

Il fenomeno del caporalato, che sfrutta la manodopera degli immigrati per la raccolta di frutta e verdura nei campi, è ancora oggi una forma di schiavitù. In America, terra in cui il fenomeno della schiavitù è stato forse più diffuso, gli schiavi hanno creato nei secoli uno straordinario repertorio di canti: i working song e gli spiritual

Trovi l’origine degli spiritual nel capitolo Il jazz del VOLUME A

I working song, i canti di lavoro, aiutavano gli schiavi a coordinarsi e a mantenere il tempo durante i lavori ripetitivi. Gli spiritual invece erano canti spirituali, di ispirazione cristiana, che servivano ad alleviare la fatica e le sofferenze degli schiavi con la speranza di una vita migliore nell’aldilà.

Working on a building • Se fossi un muratore

Nei Paesi come il nostro il lavoro è pensato come un grande bene, che non permette solo di vivere decorosamente ma fa sentire cittadini liberi e apprezzati. Anche gli schiavi non sognavano un Paradiso dove si vive senza far niente. Sognavano proprio di essere apprezzati, fosse anche come muratori.

 build ti ing. ca;

 build ti ing. ca;

for io my fa Lord, rò, Do -----

for io my fa Lord, rò, Do -&

œ œ œ œ  for io my fa Lord. rò! Fa

œ œ œ œ  for io my fa Lord. rò! Fa

œ . œ œ . œ œ I'm la work ca ing sa on del a Si

I'm la work ca ing sa on del a Si

 build gno ing re œ œ œ œ

build gno ing re

It's co the me%il Ho so ly le Ghost d’e

It's co the me%il Ho so ly le Ghost d’e

 build glo ing ria

build sta ing. te:

It's co the me%un Ho in ly no Ghost di -

It's co the me%un Ho in ly no Ghost di& b   build glo ing ria

for al my Si Lord, gnor, Do

for al my Si Lord. gnor! Fa

œ  for al my Si Lord, gnor, Do œ œ œ  for al my Si Lord. gnor! Fa

Œ-

B370

The Wayfaring Stranger • Ramingo vo

origine • Stati Uniti

ESTENSIONE Do3 – Re4 LIVELLO TONALITÀ Rem

The Wayfaring Stranger (Il viandante straniero) parla delle pene che una persona deve sopportare durante il lungo viaggio della vita. Ma al termine del viaggio ci attende la gioia del ritrovare i nostri cari in Paradiso.

I'm Ra just min a go poor vo way col far mio ing tor stran men ger, to a per trav' que ling sta ter through this ra world di of do-

woe. lor. But Ma there's non no c'è pe sick ness, na, toil non nor c'è dan sten ger to in nel le that bright con tra world to de which del I Si go. gnor. I'm Ri go tro ing ve there rò to las see sù my mio -

fa pa ther, dre, I'm so go che ing mai there più no non more sof to fri roam. rò. I'm Cam just mi a nego rò ing fi ov no%al er Gior Jor da dan, no: I'm la just pa a ce%e go ter ing na ov tro er ve home. rò. -- -- -- --

Over

origine • Stati Uniti

Sfiancato e stordito, lo schiavo a fine giornata sente i suoni del mondo intorno a sé come se fossero una musica che scende dal cielo.

O Die ver tro my di head, me I sen hear to mu mu sic si in ca, the do air. v'è? --

O Die ver tro my di head, me, I sen hear to mu mu sic si in ca, the do air. v'è? --

O Die ver tro my di head, me I sen hear to mu mu sic si in ca, the do air. v'è ------

Theremust an be ge a lo%ac God can some to%a where. me.----

origine • Stati Uniti

Il battito regolare aiuta gli operai ad alleviare la fatica. C’è persino il tempo di pensare al lavoro dimenticando non solo la fatica ma soprattutto l’oppressione dei padroni.

Quan I've ti been gior work ni, ing quan on ti the me rail si road son all pas the sa live ti%or long mai: day, -------

con I've la been van work ga%e ing con on la the pa rail la, road oh to quan pass to the la time vo a rai! way.-

Sen Down ti%a to des hear so%il the fi whis schio%al tle le blow gro ing: è%il rise tre up no so che ear ti ly chia in ma the già. morn, -- -

Gri down da%il to ca hear po%a the tut capt ta ain vo shout ce: ing: "Sve "Di glia nah tut blow ti your qua! horn!" -

For Di za nah che won't si you va, blow, for Di za nah che won't si you va, blow. sen Di ti%il nah fi won't schio you del blow tre your-

ni horn? no. For Di za nah che won't si you va, blow, for Di za na che won't si you va, blow,fi Di nal nah men won't te%a you ca blow sa%an your diam. horn?-

Fra gli schiavi l’unico conforto nel quale sperare era la mano divina che li avrebbe aspettati in Cielo

Tornerò,tornerò,tornerò,torne

rò,tornerò,torneròallacasadelPadre.Angelo -

santofammitornar.Angelosantofammitornar.An

gelo santofammitornarallacasadelPadre.TornePadre. ---------

2. Condurrò i miei compagni alla casa del Padre.

Canterò inni di gioia alla casa del Padre.

3. Poserò il capo stanco alla casa del Padre.

Lascerò il mio dolor alla casa del Padre.

Go down Moses

COLONNE SONORE 7

B376

B377

Aladdin. A Whole New World

autore • Alan Menken, Tim Rice (testo)

I can show you the world Shin ing, shim mer ing, splen did -- --

I can show you the world Shin ing, shim mer ing, splen did

I can show you the world Shin ing, shim mer ing, splen did -- --

I can show you the world Shin ing, shim mer ing, splen did

I can show you the world Shin ing, shim mer ing, splen did

Tell me, prin cess, now when did You last let your heart de cide?

Tell me, prin cess, now when did You last let your heart de cide?

Tell me, prin cess, now when did You last let your heart de cide?

Tell me, prin cess, now when did You last let your heart de cide?

Tell me, prin cess, now when did You last let your heart de cide? --

I can o pen your eyes

I can o pen your eyes

Take you won der by won der -

I can o pen your eyes

Take you won der by won der -- -

I can o pen your eyes

I can o pen your eyes

Take you won der by won der -

Take you won der by won der -

Take you won der by won der -

O ver, side ways and un der On a ma gic car pet ride. A whole new -- -- -

O ver, side ways and un der On a ma gic car pet ride. A whole new -- -- -

O ver, side ways and un der On a ma gic car pet ride. A whole new -

O ver, side ways and un der On a ma gic car pet ride. A whole new -

world A new fan ta stic point of view No one to -

O ver, side ways and un der On a ma gic car pet ride. A whole new -- --world A new fan ta stic point of view No one to -

world A new fan ta stic point of view No one to -- -

world A new fan ta stic point of view No one totell us, "No" Or where to go Or say we're on ly -

world A new fan ta stic point of view No one totell us, "No" Or where to go Or say we're on ly -

Trovi il rapporto tra musica e cinema nel capitolo La musica racconta nel VOLUME A
La musica al servizio del cinema

world A new fan ta stic point of view No one to -

world A new fan ta stic point of view No one to -- -

world A new fan ta stic point of view No one to -

world A new fan ta stic point of view No one to -- -

tell us, "No" Or where to go

tell us, "No" Or where to go

tell us, "No" Or where to go

tell us, "No" Or where to go

Or say we're on ly -

Or say we're on ly -

Or say we're on ly -

Or say we're on ly -

dream ing.A whole new world A dazzl ing placeI ne ver knew -- -

dream ing.A whole new world

A dazzl ing placeI ne ver knew -

dream ing.A whole new world A dazzl ing placeI ne ver knew -

dream ing.A whole new world A dazzl ing placeI ne ver knew -- -

But when I'm way up here It's crystal clear That -

But when I'm way up here It's crystal clear That -

But when I'm way up here It's crystal clear That -

But when I'm way up here It's crystal clear That -

now I'm in a whole new world with you

now I'm in a whole new world with you

now I'm in a whole new world with you

now I'm in a whole new world with you

I can show you the world

Shining, shimmering, splendid

Tell me, princess, now when did You last let your heart decide?

I can open your eyes

Take you wonder by wonder

Over, sideways and under

On a magic carpet ride

A whole new world

A new fantastic point of view

No one to tell us, “No”

Or where to go

Or say we’re only dreaming

A whole new world

A dazzling place I never knew

But when I’m way up here

It’s crystal clear

That now I’m in a whole new world with you

(Now I’m in a whole new world with you)

Il Re Leone. Il cerchio della vita

E un bel giorno ti accorgi che esisti

Che sei parte del mondo anche tu Non per tua volontà e ti chiedi chissà

Siamo qui per volere di chi?

Poi un raggio di sole ti abbraccia

I tuoi occhi si tingon di blu

E ti basta così, ogni dubbio va via

E i perché non esistono più

È una giostra che va, questa vita che

Gira insieme a noi e non si ferma mai

E ogni vita lo sa che rinascerà

In un fiore e ancora vivrà

Uh, oh no

Poi un soffio di vento ti sfiora

Il calore che senti sarà

La forza di cui hai bisogno e se vuoi

Resterà forte dentro di te

Devi solo sentirti al sicuro

C’è qualcuno che è sempre con noi

Alza gli occhi e se vuoi tu vederlo potrai

E i perché svaniranno nel blu

È una giostra che va, questa vita che

Gira insieme a noi e non si ferma mai

E ogni vita lo sa che rinascerà

In un fiore e vita sarà

E gira insieme a noi e, e non si ferma mai

E ogni vita lo sa che rinascerà

In un fiore e ancora vivrà

Ancora vivrà

Barry Lyndon. Sarabanda

• Georg Friedrich Händel, dalla Suite n. 4 in re minore, HWV 437

Schindler’s List. Tema

autore • John Williams

autore

origine • canto popolare del Galles

Hu na blen tyn ar fy myn wes -

Hu na blen tyn ar fy myn wes -

Hu na blen tyn ar fy myn wes -

Hu na blen tyn ar fy myn wes -

Hu na blen tyn ar fy myn wes -- -

Hu na blen tyn ar fy myn wes -

Clyd a chy nnes yd yw hon - -

Clyd a chy nnes yd yw hon - -

Clyd a chy nnes yd yw hon - -

Clyd a chy nnes yd yw hon - -

Clyd a chy nnes yd yw hon - -

Clyd a chy nnes yd yw hon - -

Brei chiau mam sy'n dynn am da nat, - - -

Brei chiau mam sy'n dynn am da nat, - - -

Brei chiau mam sy'n dynn am da nat, - - -

Brei chiau mam sy'n dynn am da nat, - - -

Brei chiau mam sy'n dynn am da nat, - - -

Brei chiau mam sy'n dynn am da nat, - - -

Car iad mam sy dan fy mron -

Car iad mam sy dan fy mron -

Car iad mam sy dan fy mron -

Car iad mam sy dan fy mron -

Car iad mam sy dan fy mron -

Car iad mam sy dan fy mron -

Ni chaiff dim am har u'th gyn tun -

Ni chaiff dim am har u'th gyn tun -- -

Ni chaiff dim am har u'th gyn tun -- -

Ni chaiff dim am har u'th gyn tun -

Ni chaiff dim am har u'th gyn tun -

Ni chaiff dim am har u'th gyn tun -- -

Ni wna un dyn â thi gamHuna'n dawel,annwylblentynHuna'nfwynar -frondyfam.

Ni wna un dyn â thi gamHuna'n dawel,annwylblentynHuna'nfwynar -frondyfam. - -tyn fy myn

Ni wna un dyn â thi gamHuna'n dawel,annwylblentynHuna'nfwynar -frondyfam.

Ni wna un dyn â thi gamHuna'n dawel,annwylblentynHuna'nfwynar -frondyfam.

Ni wna un dyn â thi gamHuna'n dawel,annwylblentynHuna'nfwynar -frondyfam.

Ni wna un dyn â thi gamHuna'n dawel,annwylblentynHuna'nfwynar -frondyfam.

Momenti di gloria. Chariots of Fire (Tema)

autore • Vangelis

C’era una volta in America. Tema di Deborah

B385 B386

Titanic. My Heart Will Go On

per suonare • Do3 – Mi4 per cantare • La2 - Do#3

La canzone, di grande popolarità (nota anche con il sottotitolo Love Theme from Titanic) è il tema portante della colonna sonora di un kolossal della cinematografia americana come Titanic; ha scalato le classifiche internazionali, diventando il singolo più venduto al mondo nel 1998.

Eve Far ry a night cross in the my dist dreams ance I And see spa you, ces I bet-- --

feel ween you, us That You is have how come I to know show you you go go on on

Near, Once far, more whe you re op ver en you the are door I And be you're-

lieve here that in the my heart heart does and go My on heart will go on and on

Near, Once far, more whe you re op ver en you the are door I And be you're-

lieve that the heart does go on

autore • James Horner, Will Jennings (testo)

lieve here that in the my heart heart does and go My on heart will go on and on

Every night in my dreams I see you, I feel you that is how I know you, go on.

Far across the distance and spaces, between us you have come to show you, go on.

Near, far, wherever you are I believe that the heart does, go on once more you open the door and you’re here in my heart and my heart will go on, and on.

Love can touch us one time and last for a life time and never let go till we’re gone.

Love was when I loved you one true time, I hold to in my life we’ll always, go on.

Near, far, wherever you are I believe that the heart does, go on once more you open the door and you’re here in my heart and my heart will go on and on.

You’re here, there’s nothing I fear and I know that my heart will go on we’ll stay, forever this way you are safe in my heart and my heart will go on and on.

Scarica il file mp3 con la pronuncia inglese corretta
Video con l’esecuzione al flauto Cluster

El dorado & # 4

autore • Elton John (musica) Tim Rice (testo).

B389 B390

MUSICAL 8

Il musical è una forma d’arte che unisce recitazione, canto e danza per raccontare storie emozionanti.

Memory

interprete • Barbra Streisand autore • Andrew Lloyd Webber

Una delle canzoni più toccanti del musical Cats eseguita da Grizabella, una vecchia gatta emarginata e sola che ricorda i bei tempi passati. Questa è un’occasione per farci riflettere su quanti animali vengono trattati come giocattoli, accolti da cuccioli nelle nostre case per poi essere abbandonati. Non dobbiamo più permettere che questo accada.

Midnightnotasoundfromthepavementhasthemoonlosther --

Midnightnotasoundfromthepavementhasthemoonlosther --

Midnightnotasoundfromthepavementhasthemoonlosther --

Midnightnotasoundfromthepavementhasthemoonlosther --

Midnightnotasoundfromthepavementhasthemoonlosther --

mem'ry.Sheissmilingalone.Inthelamplightwherewitheredleavescol -----lectatmyfeetandthewindbeginstomoon. -

mem'ry.Sheissmilingalone.Inthelamplightwherewitheredleavescol -lectatmyfeetandthewindbeginstomoon. -

mem'ry.Sheissmilingalone.Inthelamplightwherewitheredleavescol -lectatmyfeetandthewindbeginstomoon. -

mem'ry.Sheissmilingalone.Inthelamplightwherewitheredleavescol -lectatmyfeetandthewindbeginstomoon. -

mem'ry.Sheissmilingalone.Inthelamplightwherewitheredleavescol -lectatmyfeetandthewindbeginstomoon. -

Ev'rystreetlampseemstobeatafatalisticmorning.Someonemuttersandastreetlampsputters --andsoonitwillbemornnig. -

Ev'rystreetlampseemstobeatafatalisticmorning.Someonemuttersandastreetlampsputters --andsoonitwillbemornnig. -

Ev'rystreetlampseemstobeatafatalisticmorning.Someonemuttersandastreetlampsputters --andsoonitwillbemornnig. -

Ev'rystreetlampseemstobeatafatalistic ----morning.Someonemuttersandastreetlampsputters --andsoonitwillbemornnig. -

Ev'rystreetlampseemstobeatafatalisticmorning.Someonemuttersandastreetlampsputters ---

Midnight, not a sound from the pavement

Has the moon lost her memory?

She is smiling alone

In the lamplight, the withered leaves collect at my feet

And the wind begins to moan

Memory, all alone in the moonlight I can dream of the old days

Life was beautiful then

I remember the time I knew what happiness was Let the memory live again

Every street lamp seems to beat

A fatalistic warning

Someone mutters and the street lamp sputters

And soon it will be morning

Daylight, I must wait for the sunrise I must think of a new life

And I mustn’t give in

When the dawn comes, tonight will be a memory too

And a new day will begin

Burnt out ends of smoky days

The stale, cold smell of morning

A street lamp dies, another night is over Another day is dawning

Touch me, it’s so easy to leave me

All alone with the memory

Of my days in the sun

If you touch me, you’ll understand what happiness is Look, a new day has begun

Summertime

interprete • George Gershwin (musica), DuBose Heyward,

per suonare • (La2) Do3 – Fa4 per cantare • Fa#2 – Re4

Questa volta è la voce della mamma che accompagna il suo bambino verso il magico mondo dei sogni.

Una delle ninne nanne d’autore più famose di sempre, Summertime, è stata composta da George Gershwin per la sua opera Porgy and Bess, che descrive la vita di un gruppo di afroamericani a Charleston, una città del Sud degli Stati Uniti, all’inizio degli anni Trenta del secolo scorso.

La realtà narrata è dolce, le immagini colorate. Niente di male può accadere quando si dorme tra le braccia della mamma.

Trovi G. Gershwin nel VOLUME A

Summertime morningsgoing and to the rise livin' up is you’re ---

Summertime morningsgoing and to the rise livin' up is you’re ---

Summertime morningsgoing and to the rise livin' up is you’re ---

sing easy: in'.

Summertime morningsgoing and to the rise livin' up is you’re ---

sing easy: in'.

fish Yes are you'll jump spread in' -yourwings

sing easy: in'.

fish Yes are you'll jump spread in' -yourwings

sing easy: in'.

fish Yes are you'll jump spread in' -yourwings and and the you'll cot take ton to is the high. sky.

fish Yes are you'll jump spread in' -yourwings and and the you'll cot take ton to is the high. sky.

Oh,your Buttillthat -

and and the you'll cot take ton to is the high. sky.

Oh,your Buttillthat -

and and the you'll cot take ton to is the high. sky.

Oh,your Buttillthat -

dad morn dy's in' rich there's andyour noth ma'is in' good can-look harm in', you.

Oh,your Buttillthat -

dad morn dy's in' rich there's andyour noth ma'is in' good can-look harm in', you.

dad morn dy's in' rich there's andyour noth ma'is in' good can--

so With hush, dad lit dy tle and ba mom by, my -

look harm in', you.

so With hush, dad lit dy tle and ba mom by, my -

so With hush, dad lit dy tle and ba mom by, my -

dad morn dy's in' rich there's andyour noth ma'is in' good can-lookin',sohush,littlebaby, -

don'tyoucry!Oneofthese

look harm in', you.

look harm in', you.

so With hush, dad lit dy tle and ba mom by, my -

so With hush, dad lit dy tle and ba mom by, my -

stand don'tyou in' cry! by. Oneofthese -

stand don'tyou in' cry! by.

Oneofthese -

Summertime and the livin’ is easy

Fish are jumpin’ and the cotton is high

Oh, your daddy’s rich and your ma is good lookin’

So hush, little baby, don’t you cry

One of these mornings

You gonna rise up singin’

Yes, you’ll spread your wings

And you’ll take to the sky

Mm, but ’til that morning

There is nothin’ can harm you

Yes, with daddy and mommy standin’ by

Summertime and the livin’ is easy

Fish are jumpin’ and the cotton is high

Oh, your daddy’s rich (daddy’s rich)

And your ma is good lookin’ (your ma is good lookin’)

So hush, little baby, baby don’t you cry

Oh, don’t you cry, oh, don’t you cry (don’t)

Oh, don’t you cry, oh, don’t you cry (cry)

I sud denl y lo se

I don't know how Do

B395

FOLK 9

In questa sezione troverai alcuni famosi balli tipici provenienti da diverse parti d’Italia. Sono musiche popolari che vengono tuttora ballate e cantate, e che servivano, e servono tuttora, a rafforzare il senso di appartenenza alla propria comunità locale.

Il ballo del fazzoletto

Re3 – Do4

Questa canzone popolare marchigiana è il dialogo tra un padre e una figlia. Il padre della ragazza vuole portarla al ballo, ma lei continua ad accampare scuse: non ho le scarpe, non ho il vestito, non ho il fazzoletto... origine • Marche

Figliamiamòvieni%alballo!Babbomioenoeno:sulla -

Figliamiamòvieni%alballo!Babbomioenoeno:sulla -

Figliamiamòvieni%alballo!Babbomioenoeno:sulla -

Figliamiamòvieni%alballo!Babbomioenoeno:sulla -

piaz za di Mon te gal lo, bab bo mio, non ven go no, bab bo mio non ven go - -

piaz za di Mon te gal lo, bab bo mio, non ven go no, bab bo mio non ven go -no, che le scar pet te non ce l'ho. Elo bab bo se ne die de%e le scar -

piaz za di Mon te gal lo, bab bo mio, non ven go no, bab bo mio non ven go -no, che le scar pet te non ce l'ho. Elo bab bo se ne die de%e le scarpet te glie le fe ce. La mam ma se ne ri dì a: scar pet ta ta%è la fi glia -

Figliamiamòvieni%alballo!Babbomioenoeno:sullapiaz za di Mon te gal lo, bab bo mio, non ven go no, bab bo mio non ven go -no, che le scar pet te non ce l'ho. Elo bab bo se ne die de%e le scarpet te glie le fe ce. La mam ma se ne ri dì a: scar pet ta ta%è la fi glia -

pet te glie le fe ce. La mam ma se ne ri dì a: scar pet ta ta%è la fi gliami a.

mi a. La le ro la la la le ro la la la le ro le ro la -

pet te glie le fe ce. La mam ma se ne ri dì a: scar pet ta ta%è la fi gliami a. La le ro la la la le ro la la la le ro le ro la -

mi a. La le ro la la la le ro la la la le ro le ro la -- -- -

piaz za di Mon te gal lo, bab bo mio, non ven go no, bab bo mio non ven go -no, che le scar pet te non ce l'ho. Elo bab bo se ne die de%e le scarpet te glie le fe ce. La mam ma se ne ri dì a: scar pet ta ta%è la fi gliami a. La le ro la la la le ro la la la le ro le ro la -- -- -

no, che le scar pet te non ce l'ho. Elo bab bo se ne die de%e le scar -

la. La le ro la la la le ro la la la le ro la la la la. -- -

la. La le ro la la la le ro la la la le ro la la la la. -

Figlia mia mò vieni al ballo... ...che le mutande non ce l’ho.

E lo babbo se ne diede e le mutande gliele fece, e la mamma se ne ridìa le mutande ha la figlia mia.

Figlia mia mò vieni al ballo. ...che li calzetti non ce l’ho.

E lo babbo se ne diede e li calzetti glieli fece e la mamma se ne ridìa è calzettata la figlia mia.

Figlia mia mò vieni al ballo. ...che lo vestito non ce l’ho.

E lo babbo se ne diede e lo vestito glielo fece e la mamma se ne ridìa è vestita la figlia mia.

Figlia mia mò vieni al ballo. ...che ‘l fazzoletto non ce l’ho.

E lo babbo se ne diede e ‘l fazzoletto glielo fece e la mamma se ne ridìa ha il fazzoletto la figlia mia.

origine • Calabria

La canzone, che fa parte della tradizione popolare calabrese, racconta l’innamoramento di un giovane per una ragazza, la calabrisella del titolo.

Men Nina tre ti li vit pan ti%al ni%a l’ac la qua si chi pa la la%‘am va pra vi… vi, ------

Men Nina tre ti li vit pan ti%al ni%a l’ac la qua si chi pa la la%‘am va pra vi… vi,

E io lu t’ar me rob co bai ri lu si meg jin ghiumuc chìud’a ca mu tu ri. ri. -------

E io lu t’ar me rob co bai ri lu si meg jin ghiumuc chìud’a ca mu tu ri. ri. ---

Men Nina tre ti li vit pan ti%al ni%a l’ac la qua si chi pa la la%‘am va pra vi… vi, E io lu t’ar me rob co bai ri lu si meg jin ghiumuc chìud’a ca mu tu ri. ri. -----

CalabrisellamiaCalabrisella --------

CalabrisellamiaCalabrisella -

CalabrisellamiaCalabrisella -

miaCalabrisellamiafacimmu%amuri -

miaCalabrisellamiafacimmu%amuri -

miaCalabrisellamiafacimmu%amuri ---------

Tirullalleru,lallerulallà‘staCalabri

Tirullalleru,lallerulallà‘staCalabri

sellamuririmifa!Tirullalfa! -----

Tirullalleru,lallerulallà‘staCalabri sellamuririmifa!Tirullalfa! -

sellamuririmifa!Tirullalfa! -

Lu Sciccareddu

origine • Sicilia

Do#3 - Re4

Lu Sciccareddu del titolo è il nome dell’asinello in siciliano. La canzone, malinconica, racconta il dolore di un contadino per la morte violenta del suo amato asino.

Rem

A via nu scic ca red du ma ve ru sa pu ri tu. A mia me l'am maz

A via nu scic ca red du ma ve ru sa pu ri tu. A mia me l'am maz

A via nu scic ca red du ma ve ru sa pu ri tu. A mia me l'am maz

za ru, po ve ru scic cu miu. Che beddavu ci%a vi a, -- - -- -- -

za ru, po ve ru scic cu miu. Che beddavu vi a,

za ru, po ve ru scic cu miu. Che beddavu ci%a vi a, - -

za ru, po ve ru scic cu miu. Che beddavu ci%a vi a, - -

A via nu scic ca red du ma ve ru sa pu ri tu. A mia me l'am maz -- -- -- -- -za ru, po ve ru scic cu miu. Che beddavu ci%a vi a, - -

pa ri a%un gran si gnu ri, scic ca red du di lu mi co ri co mu io t'ai a scur -

pa ri gran si gnu ri, scic ca red du di lu mi co ri co mu io t'ai a scur -

pa ri a%un gran si gnu ri, scic ca red du di lu mi co ri co mu io t'ai a scur -

pa ri a%un gran si gnu ri, scic ca red du di lu mi co ri co mu io t'ai a scur -

pa ri a%un gran si gnu ri, scic ca red du di lu mi co ri co mu io t'ai a scur -- -- -- -- -- -

da ri. E quan no can ta va fa ci ia:"I AI AI A", Scic ca -- -- -- -- -

da ri. E quan no can ta va fa ci ia:"I A", Scic ca

da ri. E quan no can ta va fa ci ia:"I AI AI A", Scic ca -

da ri. E quan no can ta va fa ci ia:"I AI AI A", Scic ca -

da ri. E quan no can ta va fa ci ia:"I AI AI A", Scic ca -

red du di lu mi co ri co mu io t'aia scur da ri. -- -- --

red du di lu mi co ri co mu io t'aia scur da ri. via nu scic ca red du ma ve ru sa pu tu. mia me l'am maz

red du di lu mi co ri co mu io t'aia scur da ri.

red du di lu co co mu io t'aia scur da ri.

red du di lu mi co ri co mu io t'aia scur da ri. * sapuritu = grazioso, simpatico

Quannu ‘ncuntrava ‘ncumpagnu subitu lu ciarava e dopu lu raspava ccu granni carità

Chi bedda vuci avia…

Avevo un asinello davvero saporito me l’hanno ammazzato povero asino mio

Che bella voce aveva pareva un gran tenore asinello del mio cuore come ti potrò mai scordare

e quando cantava faceva: iha, iha, iha... asinello del mio cuore come ti potrò mai scordare

Quando incontrava un compagno subito lo odorava e dopo lo grattava con grande carità Che bella voce aveva…

Re3 – Si3

Vola vola vola è un brano musicale di Guido Albanese e Luigi Dommarco del 1922. Scritto nel dialetto di Ortona, in Abruzzo, allude nel titolo e nel testo a un gioco infantile, pretesto per un ricordo d’amore.

Vu lès se fa 'rve nì pe' n'o ra so la -

Vu lès se fa 'rve nì pe' n'o ra so la -

Vu lès se fa 'rve nì pe' n'o ra so la -

Vu lès se fa 'rve nì pe' n'o ra so la -- - --

Vu lès se fa 'rve nì pe' n'o ra so la -

Vu lès se fa 'rve nì pe' n'o ra so la -- - --

lu tem pe bel le de la cun ten tèz ze; -

lu tem pe bel le de la cun ten tèz ze; -

lu tem pe bel le de la cun ten tèz ze; -

lu tem pe bel le de la cun ten tèz ze; -- -- -

lu tem pe bel le de la cun ten tèz ze; -- -- -

lu tem pe bel le de la cun ten tèz ze; -- -- -

quan dé paz zi ja và m'a «vo la vo la» -- -- -- -

quan dé paz zi ja và m'a «vo la vo la» -- -- -- -

quan dé paz zi ja và m'a «vo la vo la» -- -- -- -

quan dé paz zi ja và m'a «vo la vo la» -

quan dé paz zi ja và m'a «vo la vo la» -

eticu prè di va sce%e di ca rez ze.

eticu prè di va sce%e di ca rez ze.

eticu prè di va sce%e di ca rez ze.

eticu prè di va sce%e di ca rez ze. -- --

eticu prè di va sce%e di ca rez ze. -- --

quan dé paz zi ja và m'a «vo la vo la»eticu prè di va sce%e di ca rez ze. -- --

E vo la vo la vo la vo la e vo la lu pa

E vo la vo la vo la vo la e vo la lu pa

E vo la vo la vo la vo la e vo la lu pa

E vo la vo la vo la vo la e vo la lu pa

vo ne; si tie' lu co re bbo ne mo' fàm me ce%ar pru và! -

E vo la vo la vo la vo la e vo la lu pa vo ne; si tie' lu co re bbo ne mo' fàm me ce%ar pru và! -

1. Vorrei far ritornare per un’ora sola il tempo bello della contentezza; quando noi giocavamo a «vola, vola» e ti mandavo baci e una carezza. E vola vola vola vola e vola il pavone; se hai il cuore buono, su fammelo veder!

vo ne; si tie' lu co re bbo ne mo' fàm me ce%ar pru và! -

vo ne; si tie' lu co re bbo ne mo' fàm me ce%ar pru và! -

vo ne; si tie' lu co re bbo ne mo' fàm me ce%ar pru và! -

d’inginocchiarmi prima e di abbracciarti. E vola vola vola vola vola la colombella; per un’ora così bella mi vorrei sprofondar.

E vo la vo la vo la vo la e vo la lu pa vo ne; si tie' lu co re bbo ne mo' fàm me ce%ar pru và! -

2. Un giorno per riprendere il fazzoletto son stato condannato di baciarti; tu ti sei fatta rossa e poi mi hai detto

3. Allora eri una bimba capricciosa avevi lunghe trecce e un fossetto sul mento. Ora ti sei fatta seria, e vergognosa ma questi tuoi occhi mi danno tormento. E vola vola vola vola vola il gallinaccio, se tu mi guardi in faccia mi pare di sognar.

Me compare Giacometo

origine • Veneto

Do3 – Do4

Questa filastrocca, originaria del Veneto, racconta la triste storia del gallo di Giacometto, cucinato dalla padrona della fattoria.

Me com pa re Gia co me to el ga ve va%un bel ga

Me com pa re Gia co me to el ga ve va%un bel ga

Me com pa re Gia co me to el ga ve va%un bel ga

le to; quan do%el can ta%el ver ze%el be co -

le to; quan do%el can ta%el ver ze%el be co -

le to; quan do%el can ta%el ver ze%el be co -

el sa far chi ri chi chì.

el sa far chi ri chi chì.

Quan do%el can ta can ta -

Quan do%el can ta can ta -- -

el sa far chi ri chi chì.

Quan do%el can ta can ta -

can ta%el ver ze%el be co be co be co%elsa fa re fa re -- -

can ta%el ver ze%el be co be co be co%elsa fa re fa re -- -

can ta%el ver ze%el be co be co be co%elsa fa re fa re -

far chi ri chi chì.

far chi ri chi chì.

Quan do%el chì. -

Quan do%el chì. -- -

far chi ri chi chì.

Quan do%el chì. -

2. Ma un bel giorno la paróna, per far festa ai invitati, la ghe tira el cólo al galo e lo mete a cusinar. La ghe tira, tira, tira el colo al galo, galo, galo e lo mete, mete, mete a cusinar (2 volte)

3. Le galine, tute mate per la perdita del galo, le ghá roto el caponaro per la rabia che le ghá. Le ghá roto, roto, roto el caponaro, naro, naro per la rabia, rabia, rabia che le ghá (2 volte).

B401

origine • Abruzzo

per suonare • Solm per cantare • Mim Nebbi’a la valle

Nebbi'a la valle

Neb Ca bi'a sche la la val li le e ve e Solm

Ne Ca la sche cam la pa li gne ve e

per suonare • Re 3 Mib4 per cantare • Si 2 Do4

ca bi’ a sche la la mun gi

nun li ce frun sta ne ni gi ˙. sciu ne

J

MUSICHE DAL MONDO 10

La musica abbatte i confini

Cina. Hong Tsai B402

la i na dien tu dien ra na tu mo rin an gra ai zie ei rai. yo. -- --origine • canto tradizionale ESTENSIONE (Sol2) Do3 – Do4

Lam

Se%un Hong bel tsai mat ti me no me non più an pio ai ve ei rà, yo l'ar jang co do ba le na no mo lag -

giù an spun ai te ei rà! yo Sa ing rà%un tau tri pu shiau dio di jwe co lo ai ri ai nel ei cie yo lo

Corea. Arirang

Arirangarirangarari-

yoariranggogerulnomogen--

da.Narulporigogashirunnimun shimnidomokasobalpuongnenda.

Giamaica. Mango Walk

origine • canto tradizionale

ESTENSIONE Do3 – Re4

La Il mam mon ma do%è%un mi pa di ra ce di va so guar da da%a sco van pri ti, re,Mi Mi guel! guel! I Non -

La Il mam mon ma do%è%un mi pa di ra ce di va so guar da da%a sco van pri ti, re,Mi Mi guel! guel! I Non -

La Il mam mon ma do%è%un mi pa di ra ce di va so guar da da%a sco van pri ti, re,Mi Mi guel! guel! I Non -- -- -- -

star ni ci%a zia%a pen guar sar, dar con e ti non nua%a ti can fer tar. mar. La È vi que ta%è sta trop la po ri cor cet ta, ta dai, per sor la -

star ni ci%a zia%a pen guar sar, dar con e ti non nua%a ti can fer tar. mar. La È vi que ta%è sta trop la po ri cor cet ta, ta dai, per sor la -- -- -- -- -

star ni ci%a zia%a pen guar sar, dar con e ti non nua%a ti can fer tar. mar. La È vi que ta%è sta trop la po ri cor cet ta, ta dai, per sor la-- -- --

ri fe di, li Mi ci guel tà sei sei vi vi vo%an vo%an che che og og gi%e gi%e can can ta. ta! -- -- --

ri fe di, li Mi ci guel tà sei sei vi vi vo%an vo%an che che og og gi%e gi%e can can ta. ta! -- -- --

ri fe di, li Mi ci guel tà sei sei vi vi vo%an vo%an che che og og gi%e gi%e can can ta. ta! -

Brasile. Samba Lelê

Sam È%u ba na le ra lè gaz re za sta%a di ca que sa, le di che ce fan che%ha no ma sem le%al pre le le

gam stram be. be. Poi se ve de uno bal lar -

piange per ché vuo le far si%in vi tar. Sam ba, Sam ba,

Sam ba le lè, vie ni%a bal la re%an che tu qui con me. -- --

Nila Nila • Luna Luna

origine • India

Viviamo sulla Terra, grazie alla luce del Sole; ma siamo debitori anche alla Luna, che ci concilia il riposo notturno. Questa canzone, originaria dell’India, descrive proprio il calare della notte con le stesse parole che potremmo usare anche noi.

Ni Love Not la ly, te ni love scu la ly ra, o moon cie di I lo va see, blu --ni come nes la down su mal and no%è o live sve di with glio%or me. va. mai.-- --

Ni Love Not la ly, te ni love scu la ly ra, o moon cie di I lo va see, bluni come nes la down su mal and no%è o live sve di with glio%or me. va. mai.-- --

ni come nes la down su and no%è o live sve di with glio%or me. va. mai. -

Ni Love Not la ly, te ni love scu la ly ra, o moon cie di I lo va see, blu

Ni Love Not la ly, te ni love scu la ly ra, o moon cie di I lo va see, blu --

ni come nes la down su mal and no%è o live sve di with glio%or me. va. mai. -

Slide Ma La le the tua mæ moun mam le tain ma%è%ac a to can ri the to%a va seas, te-- -

Ma

Slide

Slide

Slide Ma La le the tua mæ moun mam le tain ma%è%ac a to can ri the to%a va seas, te-- -

La le the tua mæ moun mam le tain ma%è%ac a to can ri the to%a va seas, te-

Ma La le the tua mæ moun mam le tain ma%è%ac a to can ri the to%a va seas, te-

ma bring sem li me pre gai jas ti pu mine pro kon flow teg du ers ge va please. rà.

ma bring sem li me pre gai jas ti pu mine pro kon flow teg du ers ge va please. rà. -- --

ma bring sem li me pre gai jas ti pu mine pro kon flow teg du ers ge va please. rà.

ma bring sem li me pre gai jas ti pu mine pro kon flow teg du ers ge va please. rà.

Notte scura scendi giù, or mi riposerò. Bianca luna sorgerà, su di noi lei veglierà.

Dorme il mondo intorno a me: ma che gran tranquillità. E la notte puoi sognar. L’alba dolce che verrà.

Sudafrica. Nkosi Sikelel’ iAfrika • Dio benedici l’Africa

autore • Enoch Sontonga (1897)

ESTENSIONE Do3 – Do4

SolM

Nko Di si o si be ke ne le di l'i ci A l’A fri fri ca ca Ma Pos lu sa pa pro ka spe nyi ra swu re%in- -

Nko Di si o si be ke ne le di l'i ci A l’A fri fri ca ca Ma Pos lu sa pa pro ka spe nyi ra swu re%in- -

Nko Di si o si be ke ne le di l'i ci A l’A fri fri ca ca Ma Pos lu sa pa pro ka spe nyi ra swu re%in- -

du li mo lwa ber yo; tà. Yiz Gui wa da i ci%e mit pro han teg da gi zo tut ye ti tu, noi -

du li mo lwa ber yo; tà. Yiz Gui wa da i ci%e mit pro han teg da gi zo tut ye ti tu, noi -- -- -- -

du li mo lwa ber yo; tà. Yiz Gui wa da i ci%e mit pro han teg da gi zo tut ye ti tu, noi -- -- -- -

Nko Si si gnor, si siam ke fi le gli la, tuoi.

Nko Si si gnor, si siam ke fi le gli la, tuoi.

Nko Si si gnor, si siam ke fi le gli la, tuoi.

Nko Si si gnor si siam ke fi le gli la. tuoi. --------

Nko Si si gnor si siam ke fi le gli la tuoi.

Nko Si si gnor si siam ke fi le gli la --tuoi. --

WozaMoya, wozawoza WozaMoya, --wozawoza --

WozaMoya, wozawoza

WozaMoya, wozawoza

WozaMoya, wozawoza WozaMoya, wozawoza

WozaMoyaOyingewele,U Si si gnor ------

WozaMoyaOyingewele,U Si si gnor ------

WozaMoyaOyingewele,U Si si -gnor si siam ke fi le gli le, tuoi Zi Si na gnor lusa siam pho fi lwa gli yo. --tuoi. -

si siam ke fi le gli le, tuoi

si siam ke fi le gli le, tuoi

Zi Si na gnor lusa siam pho fi lwa gli yo. -tuoi.

Zi Si na gnor lusa siam pho fi lwa gli yo. -tuoi.

Israele. Artza Alinu (Vieni a danzare)

origine • canto tradizionale

ESTENSIONE Re3 – Re4

TONALITÀ Rem LIVELLO

Vie Ar ni%a tza dan a za li re, nu, non Ar e tza si a ta li re, nu, bal Ar la tza su%in a --------------sie li me%ame. nu. Per Ar im tza pa a ra li re, nu, de Ar vi tza pro a -va li re nu, e Ar poi tza ti a pia li ce rà. nu. Un K' pie var de%a cha ---- -

van rash ti, nu poi ve re gam sta za fer ra mo. nu, Fai K' un var sal cha tel rash lo, nubat ve ti gam le za ma ra ni, nu. ri A pe val ti%in od sie lo me%a kat me. zar Dai! --nu, ---Ri a pe val ti%in od sie lo me%a kat me. zar Dai! nu. Que A sta%è%u val na od dan lo za. kat-

Bal zar la, nu, que a sta%è%u val na od dan lo za. kat Bal zar la! nu. -

Tahiti. Hoe ana te uaka

origine • canto tradizionale ESTENSIONE (Si2) Re3 – Do4

La canzone, di grande popolarità (nota anche con il sottotitolo Love Theme from Titanic) è il tema portante della colonna sonora di un kolossal della cinematografia americana come Titanic; ha scalato le classifiche internazionali, diventando il singolo più venduto al mondo nel 1998.

Ho ea na te ua ka, Ho ea na, -

ITahi ti, Mo 'o re a, Ho ea na te ua ka.

Ti ai mai, Tae atu vau, -

Ia o e Ta úhe re.

Ho ea na te ua ka, Ho ea na, -

ITahi ti, Mo 'o re a, Ho ea na te ua ka.

Tutù Marambà

I bambini brasiliani per addormentarsi immaginano di sfidare e di scacciare il terribile mostro Tutù Marambà.

& b b j œ Tu 4 Q œœ œ œœ

Tutù Marambà & b b j œ Tu 4 Q œœ œ œœ œ tùMarambà,spa Solm

Tutù Marambà & b b j œ Tu 4 Q œœ

tùMarambà,spa

cifaipauranoi%in

cifaipauranoi%in Solm Fine

salvosiamo%ormai! Re7 Solm Dom

Vattenelontanocorri

cifaipauranoi%in

cifaipauranoi%in

Re

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prestonontornar. Re

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mostrocattivonon Re7 Sol

Scesa%è%ormailanottetutto%il Solm

Scesa%è%ormailanottetutto%il Solm

œ œ œ œ j œ ‰ faipiùpaura. Re7 Sol Do& b b . . œ

œ œ œ œ j œ ‰ faipiùpaura. Re7 Sol Do& b b . . œ œ œ œ œ œ œ œ Scesa%è%ormailanottetutto%il Solm œ œ œ # œ b œ Œ mondodormegià. Re

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Scesa%è%ormailanottetutto%il Solm

Venezuela. La lorita (La pappagallina)

Quan Cuan do do la la lo pe ri ri ta ca chie quie de re che%il que%el lo pe ri ri to co va va da%a ya%a mes mi sa, sa, lui se si le met van te%in ta dop bien pio tem -- -- -pet pra to no con y cra le vat plan ta%e cha con la bra ma ches mi sa. sa.

Allunde Alluya B413

origine • Sudan

(La2) Re3 – Re4

Forse ci piacerebbe tornare a quando qualcuno in casa ci cantava la ninna nanna per addormentarci. Come fanno le mamme del Sudan, che cantano questa canzone tradizionale, Allunde Alluya, in lingua swahili.

ReM

Si gno gior re no del lon cie ta lo no

pro sa teg rà gi%il gran mio de%e bim for bo. te - -

Qui Ma tra o le ra mie lo brac ten cia go Lui qui--

dor stret me to%al se mio re se no. no.

- -

Dor mi te sor dor mi te sor dor mi%eripo sa trale brac cia di

mam ma.

Ai yai yai yay, Ai yai yai Al - - -

lun de.

Ai yai yai yay

Ai yai yai, Ai yai yai, Ai yai yai yay.

Ai yai yai, Al lun de. -- -- - --

Ai yai yai yay Ai yai yai, Al lun de. -- -- - --

Ai yay yay yay, Ai yai yai, Al lun de. -

CANTI DI NATALE 11

I brani natalizi, con le loro melodie calde e i testi pieni di speranza, ci trasportano in un’atmosfera di gioia e riflessione.

La Marimorena

origine • Spagna

La Marimorena

& 2 Q

Vivace œ œ œ œ Buo An ni de, buo an ni de, Do

œ œ œ buo an ni de, buo an ni de,

cie por lo tal di de Be Be

œ œ

cam den pi y va%il San pa Jo

buo an ni, de,

œ œ œ buo an ni de, nel que%es la la

tlem lén me c'è hay la e

sto sé, re, y%el gui Ni da ño

ba la sta Ma con ri le mo

œ san No ta che

bot re te, na

not bue te. na Do

lu stre na llas, con sol le y

œ œ le que sue e pe stà%en co la

œ Œ rel cu le. na. Do

Su En nel el

Capo

origine • Spagna

& b 3 Q

Re3 – Re4

La nanita nana

& # # œ œ ˙ no no ro. ra. Re

œ œ œ œ U Rui si se gnol ñor che qu'en di la Re œ ˙ tril sel li va, La7 œ œ œ em can pi%il tan pia do%y

œ œ Œ no llo ro. ras. Re - - - - - -- - - - - -& # # œ b œ œ œ œ U Ca ni lla te%il mien vo tras stro la Solm œ ˙ can cu to na, Re œ œ œ là se nel ba la lan La7 œ œ œ Œ val ce le. a. Re - - - - -- - - - -& # # œ œ œ œ œ A A la la na na ni ni ta ta Solm œ ˙ na na na na, Re œ œ œ na na ni ni ta ta La7 œ œ ˙ e e a. lla. Re - - - - -- - - - - -

Quanno nascette Ninno

Je re Je sus ver, sus, laid and no Fa œ œ œ down love cry his me, ing sweet I He Solm ˙ œ head. pray. makes. The Bless I Do Do7 -- --& b œ œ œ œ stars all love in the Thee, the dear Lord Fa œ œ œ œ Hea chil Je ven dren sus, look in look œ œ œ down Thy down where ten from his der the ˙ œ œ lay, care, sky the and and Si b-& b . . œ œ œ lit fit stay tle us by Lord for my Do7 Solm œ œ œ œ Je Heav cra sus en dle a to till Fa œ œ œ sleep live morn on with ing the Thee in Do7 Solm/Si b ˙ hay. there. night. Fa - --Away

& b œ A The Be 3 Q œ œ œ œ way cat near in tle me, a are Lord Fa œ œ œ œ man low Je ger, ing, sus, no the I œ œ œ crib Ba ask or by Thee his a to ˙ œ œ bed, wakes, stay, the but close Si b -- - -& b œ œ œ lit lit by tle tle me Lord Lord fo Do7 Solm œ œ œ œ

Happy Xmas (War Is Over)

Christ mas and what have you Sol

Christ mas I hope you have Do

tastiere Happy Christmas autori • John Lennon e Yoko Ono

Oh Holy night B421 B422

origine • Francia

O Oh Not Ho te ly Night! San ta! The Ri Do

Oh Holy night

& .

vior's Ge birth! sù. Sol7 Do

Oh Not Ho te ly Night! San ta! The Ri Do œ j

. ˙ dear bi Sa no vior's Ge birth! sù. Sol7 Do

ESTENSIONE

TONALITÀ per suonare • DoM per cantare • LaM LIVELLO

Do3 - Sol4

La2 - Mi4

. ˙ stars splen are do brigh no tly le shi stel Fa/Do Do

4 Q. . œ œ j œ . œ œ j œ O Oh Not Ho te ly Night! San ta! The Ri Do œ j œ œ j œ . ˙ stars splen are do brigh no tly le shi stel

j

œ j

j œ . ˙

-

Fa/Do Do

ning. le It è is na the to%in night ter of ra%il the Bam

j œ

œ j œ ning. le It è is na the to%in night ter of ra%il the Bam

.

j

world cam pi in suo sin na and re er cia ror ra Fa

. œ œ j œ ning. le It è is na the to%in night ter of ra%il the Bam

j œ œ j

j

ning. le It è is na the to%in night ter of ra%il the Bam

world cam pi in suo sin na and re er cia ror ra Fa

. ˙ dear bi Sa no vior's Ge birth! sù. Sol7 Do . ˙ . œ œ j œ Long Sen lay ti the nei . œ œ j œ œ j œ œ j œ world cam pi in suo sin na and re er cia ror ra Fa

-

- -& . œ œ j œ . ˙ dear bi Sa no vior's Ge birth! sù. Sol7 Do . ˙ . œ œ j œ Long Sen lay ti the nei .

&

pi mel ning le till per he il ap Si Do

Sol7 Do . ˙ . œ œ j œ Long Sen lay ti the nei . œ œ j œ œ j œ

˙ j œ ‰ j

Do

˙ j œ ‰ j œ œ # j œ pi mel ning le till per he il ap Si Do

dear bi Sa no vior's Ge birth! sù.

# j œ pi mel ning le till per he il ap Si Do

. ˙ j œ ‰ j œ œ # j œ pi mel ning le till per he il ap Si Do .

pear'd gno and re the ve soul nu felt to His quag Mim/Si Si7

˙ Œ . . œ worth. giù. A Nel Mim . œ . œ . œ . œ thrill mon of do%in hope ter the ri Sol7/Si

pear'd gno and re the ve soul nu felt to His quag Mim/Si Si7 . ˙ Œ . . œ worth. giù. A Nel Mim . œ . œ . œ . œ thrill mon of do%in hope ter the ri Sol7/Si

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wea na ry sce world la re spe joi ran ces, za: for re

j œ world cam pi in suo sin na and re er cia ror ra Fa

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wea na ry sce world la re spe joi ran ces, za: for re

Do . œ . œ . œ . œ yon den der ta%e breaks sul a ta or Sol7/Si œ j œ œ j œ . œ œ ‰ new mai and l'u glo ma rious ni morn! tà. Do Do/Si

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wea na ry sce world la re spe joi ran ces, za: for re

Lam

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Do . œ . œ . œ . œ yon den der ta%e breaks sul a ta or Sol7/Si œ j œ œ j œ . œ œ ‰ new mai and l'u glo ma rious ni morn! tà. Do Do/Si---- - -

Fall U on mi your li%al Lam . ˙ . œ œ J œ knees, lor, Oh u Mim . ˙ œ j œ œ j œ hear di the te an la gel no Rem . ˙ . œ Œ J œ voi vel ces; la Oh Na Lam -

& . ˙ . œ œ j œ

˙ . œ œ J œ knees, lor, Oh u Mim . ˙ œ j œ œ j œ hear di the te an la gel no Rem . ˙ . œ Œ J œ voi vel ces; la Oh Na Lam - ----

Fall U on mi your li%al Lam

Do . œ . œ . œ . œ yon den der ta%e breaks sul a ta or Sol7/Si œ j œ œ j œ . œ œ ‰ new mai and l'u glo ma rious ni morn! tà. Do Do/Si---- - - --&

Fall U on mi your li%al

Fall U on mi your li%al Lam . ˙ . œ œ J œ knees, lor, Oh u Mim . ˙ œ j œ œ j œ hear di the te an la gel no Rem .

Fall U on mi your li%al Lam

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Fall U on mi your li%al Lam

˙ .

˙ . œ œ J œ knees, lor, Oh u Mim . ˙ œ j œ œ j œ hear di the te an la gel no Rem

Do/Sol Sol7/Fa . ˙ . œ œ j

J œ knees, lor, Oh u Mim . ˙ œ j œ œ j œ hear di the te an la gel no Rem

lor, Oh u Mim

j

voi vel ces; la Oh Na Lam

. œ Œ J

voi vel ces; la Oh Na Lam

j

ces; la Oh Na Lam

Night ta le, Di Na

˙ . œ œ j œ Night ta le, Di Na Do/Sol Sol7/Fa

ta le, Di Na Do/Sol Sol7/Fa

ta le, Di Na Do/Sol Sol7/Fa

vine, ta Oh le è Do/Mi Fa

hear di the te an la gel no Rem .

Night na when to%il Christ Re was den Do/Sol Sol7 . ˙ . œ . œ born, tor, Oh Na Do- - - - -&

-&

. œ œ j

Night ta le, Di Na Do/Sol Sol7/Fa

. œ . œ Night ta le, Di Na Sol Sol7/Fa 1 . ˙ . œ . œ vine, ta le Oh è Do/Mi Fa

Night ta le, Di Na Sol Sol7/Fa

.

œ j œ vine, ta Oh le è Do/Mi Fa

ta Oh le è Do/Mi Fa

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Night na when to%il Christ Re was den Do/Sol Sol7

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˙ œ j œ œ j œ Night na when to%il Christ Re was den Do/Sol Sol7

j œ Night na when to%il Christ Re was den Do/Sol Sol7

vel ces; la Oh

born, tor, Oh Do

˙ œ œ œ œ J œ Night, na Oh to il Night Re Di den Do/Sol Sol7 . w vine. tor! Do-- --

œ j œ Night na when to%il Christ Re was den Do/Sol Sol7 . ˙ . œ . œ born, tor, Oh

Re was den

.

.

Do/Sol Sol7/Fa

Night

Di Na

Night ta le, Di Na

Night

Night ta le, Di Na Sol Sol7/Fa

Do/Mi Fa

vine, ta Oh le è Do/Mi Fa

born, tor, Oh Na Do

Night, na Oh to il Night Re Di den Do/Sol Sol7 . w vine. tor! Do

Night na when to%il Christ Re was den Do/Sol Sol7 . ˙ . œ . œ born, tor, Oh Na Do

Night, na Oh to il Night Re Di den Do/Sol Sol7 . w vine. tor! Do-- --& 2 . ˙ œ J œ œ J œ ël, ta Oh le è

J

Night, na Oh to il Night Re Di den Do/Sol Sol7 . w vine tor! Do

# # 3 Q

La piccola mangiatoia. Sliczna Panienka

tamburino origine • Stati Uniti

& 2 Q . œ j œ

- -

Fa/Do Do

Come, Nel they la Do œ œ œ œ told not ta va, me, pa pa ( ) œ œ œ œ ra rum pa pum pum pam pum pam.

‰ j

œ œ œ A Un new ra born gaz Do

- - - - -

Our Il fi tam nest bu Sol

j

œ œ œ

Fa/Do Do

œ œ œ king zi to no%al see, le pa gro, œ œ œ œ rum ra pum pa pum pam pum. pam.

œ œ œ œ gifts ri we no%in bring, ma pa no œ œ œ œ rum fa pum ri pum suo pum. nar. ˙- - - - -& ‰ j

œ œ œ

To Al lay la be ca

œ œ œ œ for pan the na%in king, fret pa ta Do

œ rum vuo pam le%ar pum ri pum, var Do7/Mi Fa œ œ œ œ rum ra pum pa pum pam pum, pam, Do- - - - -&

œ œ œ œ rum ra rum pa pum pam pum. pam. Sol7

˙ . œ j œ So, E%il to tam Do

œ œ œ œ ho bu nor ro him, fa pa pa œ œ œ œ rum ra pum pa pum pam pum, pam, Fa/Do Do-& . . œ œ œ œ rum per pum la pum cit Sol7 ˙ pum. tà. Do

-

B425

B426

INNI NAZIONALI 12

Fratelli d’Italia • Italia

LIVELLO

ESTENSIONE per suonare • Do3 – Mi4 per cantare • La2 – Do4

per suonare • SolM per cantare • MiM

Fratellid'Italia,l'Italias'èdestaDel --------

Fratellid'Italia,l'Italias'èdestaDel

Fratellid'Italia,l'Italias'èdestaDel --------

Fratellid'Italia,l'Italias'èdestaDel

Fratellid'Italia,l'Italias'èdestaDel

Fratellid'Italia,l'Italias'èdestaDel

Fratellid'Italia,l'Italias'èdestaDel

l'el mo di Sci pio s'è cin ta la te sta. Do -- -- -

l'el mo di Sci pio s'è cin ta la te sta. Do -

l'el mo di Sci pio s'è cin ta la te sta. Do -- -- -

l'el mo di Sci pio s'è cin ta la te sta. Do -

l'el mo di Sci pio s'è cin ta la te sta. Do -

l'el mo di Sci pio s'è cin ta la te sta. Do -- -- -

l'el mo di Sci pio s'è cin ta la te sta. Do -- -- -

v'è la Vit to ria? Le porgala chio ma Ché

v'è la Vit to ria? Le porgala chio ma Ché

v'è la Vit to ria? Le porgala chio ma Ché

v'è la Vit to ria? Le porgala chio ma Ché

v'è la Vit to ria? Le porgala chio ma Ché

v'è la Vit to ria? Le porgala chio ma Ché -- --

v'è la Vit to ria? Le porgala chio ma Ché -- --

schia va di Ro ma Id dio la cre ò. - -

schia va di Ro ma Id dio la cre ò. -- - -

schia va di Ro ma Id dio la cre ò. - -

schia va di Ro ma Id dio la cre ò. - -

schia va di Ro ma Id dio la cre ò. -- - -

schia va di Ro ma Id dio la cre ò. - -

schia va di Ro ma Id dio la cre ò. - -

Fra tel li d'I ta lia, l'I ta lia s'è de sta. Del l'el mo di -

Fra tel li d'I ta lia, l'I ta lia s'è de sta. Del l'el mo di -

Fra tel li d'I ta lia, l'I ta lia s'è de sta. Del l'el mo di -

Fra tel li d'I ta lia, l'I ta lia s'è de sta. Del l'el mo di -- -- -- -- -

Fra tel li d'I ta lia, l'I ta lia s'è de sta. Del l'el mo di -

Fra tel li d'I ta lia, l'I ta lia s'è de sta. Del l'el mo di -

Fra tel li d'I ta lia, l'I ta lia s'è de sta. Del l'el mo di -

Sci pio s'è cin ta la te sta. Do v'è la Vit to ria? Le porgala -

Sci pio s'è cin ta la te sta. Do v'è la Vit to ria? Le porgala -

Sci pio s'è cin ta la te sta. Do v'è la Vit to ria? Le porgala -- -- -- -

Sci pio s'è cin ta la te sta. Do v'è la Vit to ria? Le porgala -

Sci pio s'è cin ta la te sta. Do v'è la Vit to ria? Le porgala -

Sci pio s'è cin ta la te sta. Do v'è la Vit to ria? Le porgala -

Sci pio s'è cin ta la te sta. Do v'è la Vit to ria? Le porgala -

chio ma Ché schia va di Ro ma Id dio la cre ò. Strin giam ci%a co

chio ma Ché schia va di Ro ma Id dio la cre ò. Strin giam ci%a co -- -- -- --

chio ma Ché schia va di Ro ma Id dio la cre ò. Strin giam ci%a co

chio ma Ché schia va di Ro ma Id dio la cre ò. Strin giam ci%a co

chio ma Ché schia va di Ro ma Id dio la cre ò. Strin giam ci%a co -- -- -- --

chio ma Ché schia va di Ro ma Id dio la cre ò. Strin giam ci%a co

chio ma Ché schia va di Ro ma Id dio la cre ò. Strin giam ci%a co

autori • Goffredo Mameli (testo), Michele Novaro (musica)

or te! Siam pron ti%al la mor te, Siam pron ti%al la mor te, L'I ta lia chia

mò. Strin giam ci%a co or te! Siam pron ti%al la mor te, Siam pron ti%al lamor te, l'I ta lia chia mò. Sì! Noi mò. Sì!

B428

B429

Einigkeit und Recht und Freiheit (Il canto dei Tedeschi) • Germania

autori • A.H.H. von Fallersleben (testo), Joseph Haydn (musica)

La2 - Re3 LIVELLO

ESTENSIONE

Do3 - Fa3

Ei nig keit und Recht und Frei heit für das -

Ei nig keit und Recht und Frei heit für das -

Ei nig keit und Recht und Frei heit für das -

Ei nig keit und Recht und Frei heit für das -- -

Ei nig keit und Recht und Frei heit für das -

deut sche Va ter land! Da nach lasst uns al le -

deut sche Va ter land! Da nach lasst uns al le -

deut sche Va ter land! Da nach lasst uns al le ----

Ei nig keit und Recht und Frei heit für dasdeut sche Va ter land! Da nach lasst uns al le -

deut sche Va ter land! Da nach lasst uns al le -

deut sche Va ter land! Da nach lasst uns al le -

stre ben, Brü der lich mit Herz und Hand! Ei nig -

stre ben, Brü der lich mit Herz und Hand! Ei nig -

stre ben, Brü der lich mit Herz und Hand! Ei nig -

stre ben, Brü der lich mit Herz und Hand! Ei nig -

stre ben, Brü der lich mit Herz und Hand! Ei nig -

stre ben, Brü der lich mit Herz und Hand! Ei nig -

keit und Recht und Frei heit Sind des Glü ckes Un ter pfand. Blüh im Glan ze die ses Glü ckes Blün he

keit und Recht und Frei heit Sind des Glü ckes Un ter pfand. Blüh im Glan ze die ses Glü ckes Blün he -- --

keit und Recht und Frei heit Sind des Glü ckes Un ter pfand. Blüh im Glan ze die ses Glü ckes Blün he deut sches Va ter land! Blüh im land! -

deut sches Va ter land! Blüh im land! -

deut sches Va ter land! Blüh im land! -

keit und Recht und Frei heit Sind des Glü ckes Un ter pfand. Blüh im Glan ze die ses Glü ckes Blün he deut sches Va ter land! Blüh im land! - --

keit und Recht und Frei heit Sind des Glü ckes Un ter pfand. Blüh im Glan ze die ses Glü ckes Blün he deut sches Va ter land! Blüh im land! - --

keit und Recht und Frei heit Sind des Glü ckes Un ter --pfand. Blüh im Glan ze die ses Glü ckes Blün he

deut sches Va ter land! Blüh im land! -

La Marseillaise (La Marsigliese) • Francia

autore • Claude Joseph Rouget de Lisle

Do3 – Re4

FaM

Allonsenfantsdelapatrie,lejourdegloireestarri

Allonsenfantsdelap --atrie,lejourdegloireestarri ----

Allonsenfantsdelapatrie,lejourdegloireestarri vé!Contrenousdelatyranniel'étendardsanglantestle

vé!Contrenousdelatyranniel'étendardsanglantestle vé!L'éten dard san glant est le vé!

Allonsenfantsdelapatrie,lejourdegloireestarri vé!Contrenousdelatyranniel'étendardsanglantestle vé!L'éten dard san glant est le vé! En ten dez vousdans les cam

Allonsenfantsdelap --atrie,lejourdegloireestarri ----

Allonsenfantsdelapatrie,lejourdegloireestarri vé!Contrenousdelatyranniel'étendardsanglantestle vé!L'éten dard san glant est le vé! En ten dez vousdans les cam -- -- -- --

vé!Contrenousdelatyranniel'étendardsanglantestle -------vé!L'éten dard san glant est le vé! En ten dez vousdans les cam

vé!Contrenousdelatyranniel'étendardsanglantestle vé!L'éten dard san glant est le vé! En ten dez vousdans les cam

En ten dez vousdans les cam -- -- -- --

vé!L'éten dard san glant est le vé! En ten dez vousdans les cam

Allonsenfantsdelap --atrie,lejourdegloireestarri ---vé!Contrenousdelatyranniel'étendardsanglantestle -------vé!L'éten dard san glant est le vé! En ten dez vousdans les cam

pa gnes mu gir ces fé ro ces sol dats? Ils vien nent jus que dans nos -

pa gnes mu gir ces fé ro ces sol dats? Ils vien nent jus que dans nos -- -- -- -

pa gnes mu gir ces fé ro ces sol dats? Ils vien nent jus que dans nos -

pa gnes mu gir ces fé ro ces sol dats? Ils vien nent jus que dans nos -

pa gnes mu gir ces fé ro ces sol dats? Ils vien nent jus que dans nos -

pa gnes mu gir ces fé ro ces sol dats? Ils vien nent jus que dans nos -

pa gnes mu gir ces fé ro ces sol dats? Ils vien nent jus que dans nos -- -- -- -

bras é gor ger vos fils et vos com pa gnes! Aux ar mes, ci toy -

bras é gor ger vos fils et vos com pa gnes! Aux ar mes, ci toy -

bras é gor ger vos fils et vos com pa gnes! Aux ar mes, ci toy -

bras é gor ger vos fils et vos com pa gnes! Aux ar mes, ci toy -

ens! For mez vos ba tail lons! Mar chons, mar -

bras é gor ger vos fils et vos com pa gnes! Aux ar mes, ci toyens! For mez vos ba tail lons! Mar chons, marchons, q'%un sang im pur a breu ve nos sil lons!

ens! For mez vos ba tail lons! Mar chons, marchons, q'%un sang im pur a breu ve nos sil lons!

chons, q'%un sang im pur a breu ve nos sil lons!

ens! For mez vos ba tail lons! Mar chons, mar - -- -chons, q'%un sang im pur a breu ve nos sil lons!

ens! For mez vos ba tail lons! Mar chons, marchons, q'%un sang im pur a breu ve nos sil lons! -- --

bras é gor ger vos fils et vos com pa gnes! Aux ar mes, ci toyens! For mez vos ba tail lons! Mar chons, marchons, q'%un sang im pur a breu ve nos sil lons!

bras é gor ger vos fils et vos com pa gnes! Aux ar mes, ci toyens! For mez vos ba tail lons! Mar chons, marchons, q'%un sang im pur a breu ve nos sil lons!

Coordinamento redazionale Marco Mauri

Responsabile editoriale Martina Mirabella

Redazione Martina Mirabella

Art director Enrica Bologni

Progetto grafico Edistudio

Impaginazione Studio Mizar Bergamo

Copertina Edistudio

Ricerca iconografica Martina Mirabella

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I testi in italiano del repertorio etnico e folk sono di Maria Luisa Merlo.

Libre s.c. - Torino

Contenuti digitali

Realizzazione bSmart labs, ITG Torino, Raffaele Rinciari, Vittorio Soana

Prima edizione: gennaio 2025

Printed in Italy

RINGRAZIAMENTI

Per la collaborazione alla realizzazione dei podcast e videopodcast per la rubrica Le professioni della musica si ringraziano:

Jordan Babev

Lele Battista

Teresa Brancia

Luca De Gennaro

Fenia Galtieri

Davide Ferrario

Eleonora Filipponi, Giorgio Mastrocola

Elisa Mattioli

Alessandro Perissinotto

Federico Poggipollini

Francesco Quadri

Sandro Rodeghiero

Saturnino

Alex Trecarichi

Jacopo Uberti

© 2025 - Proprietà letteraria riservata. È vietata la riproduzione, anche parziale, con qualsiasi mezzo effettuata, compresa la fotocopia, anche ad uso interno o didattico, non autorizzata. Le fotocopie per uso personale del lettore possono essere effettuate nei limiti del 15% di ciascun volume dietro pagamento alla SIAE del compenso previsto dall’art. 68, commi 4 e 5, della legge 22 aprile 1941 n. 633. Le riproduzioni per finalità di carattere professionale, economico o commerciale o comunque per uso diverso da quello personale, possono essere effettuate a seguito di specifica autorizzazione rilasciata da CLEARedi (Centro licenze e autorizzazioni per le riproduzioni editoriali), corso di Porta Romana 108, 20122 Milano, e-mail autorizzazioni@clearedi.org e sito web www.clearedi.org

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