Pepper GEOGRAFIA 3

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3 e la Scuola nel Parco

GEOGRAFIA

GEOGRAFIA

4 Un lavoro di squadra GLI STRUMENTI

6 FARE GEOGRAFIA CON… LO STORYTELLING

Orientarsi… nella Preistoria

8 L’osservazione del paesaggio

10 Rappresentare lo spazio

12 Le carte geografiche

14 La riduzione in scala

15 La legenda

16 Orientamento e punti cardinali

18 Una bussola… fai da te

• TECNOLOGIA

19 Caccia al tesoro… con la bussola

sulesperienza campo

20 A TU PER TU CON...

GLI STRUMENTI

DELLA GEOGRAFIA

AMBIENTI E PAESAGGI

22 FARE GEOGRAFIA CON… LO STORYTELLING

Paesaggi in poesia

24 Cambiamenti naturali

26 Cambiamenti antropici

28 Città in espansione

30 Clima e paesaggio

32 La crisi climatica

• EDUCAZIONE CIVICA

34 A TU PER TU CON...

In vetta è un altro mondo!

L’origine delle montagne 40 Montagne… di fuoco 41 Simulare un vulcano

• TECNOLOGIA

42 Gli elementi

della montagna

44 La montagna: flora e fauna

46 La vita in montagna

47 La riforestazione

• EDUCAZIONE CIVICA

48 L’origine delle colline

49 Gli elementi della collina

50 La collina: flora e fauna

51 La vita in collina

52 L’origine delle pianure

53 Gli elementi della pianura

54 Le caratteristiche della pianura

55 La vita in pianura

56 A TU PER TU CON... AMBIENTI E PAESAGGI DI TERRA

E PAESAGGI

58 FARE GEOGRAFIA CON… LO STORYTELLING Diario di un weekend al lago

60 Il mare e i suoi elementi

62 Il mare: flora e fauna

64 La vita lungo le coste

66 Zoom… sui fiumi

AMBIENTI E PAESAGGI AMBIENTI E PAESAGGI

68 Gli elementi del fiume

70 Zoom… sui laghi

72 L’origine dei laghi

73 Il fiume e il lago: flora e fauna

74 La vita lungo i fiumi e i laghi

75 Crespi d’Adda

• EDUCAZIONE CIVICA

76 A TU PER TU CON... AMBIENTI E PAESAGGI D’ACQUA

ESERCIZI

i MIEI e MAPPE le MIE

78 Che cos’è la Geografia

79 La cartografia

80 L’orientamento: i punti cardinali

81 Le carte geografiche MAPPA

81 L’orientamento MAPPA

82 La montagna

83 Gli elementi della montagna

84 La montagna MAPPA

85 La collina

86 La collina MAPPA

87 La pianura

88 Le attività in pianura

89 La pianura MAPPA

90 Il mare

91 Gli elementi del mare

92 Il mare MAPPA

93 Il fiume e il lago

94 Il fiume MAPPA

95 Il lago MAPPA

96 Ambientiamoci!

ALLA SCOPERTA DELLA GEOGRAFIA

La parola “Geografia” deriva dal greco antico e significa “descrizione della Terra”: la Geografia, infatti, è la scienza che studia, descrive e rappresenta la Terra

PARLIAMONE

Con i compagni e le compagne, elenca tutte le parole di tua conoscenza che riguardano la Geografia.

Con le parole del vostro elenco, predisponete delle categorie di termini raggruppati in base a un criterio comune, per esempio: strumenti, rappresentazioni cartografiche, termini specifici, paesaggi/ambienti naturali o modificati dall’essere umano, ecologia…

PER CAPIRE

STUDIARE

Osserva le immagini, descrivile e leggi le didascalie.

Il mappamondo o globo terrestre è la rappresentazione tridimensionale della Terra.

I grafici rappresentano i dati relativi a una certa situazione o a un fenomeno e ne consentono una visualizzazione e comprensione immediata. In questo caso si tratta di un areogramma.

I fiumi sono corsi d’acqua dolce che nascono da una sorgente, solitamente in montagna, e scorrono verso il mare, dove sfociano.

Il porto è una struttura costruita sul litorale marittimo o sulla riva di un lago per consentire l’approdo delle imbarcazioni.

pianura
collina montagna

bussola è uno strumento usato per orientarsi in un territorio, individuando i punti cardinali (Nord, Est, Sud, Ovest).

mappa stradale riproduce una porzione di territorio del quale riporta le strade e altri collegamenti tra due o più località.

La carta geografica fisica rappresenta in piano le caratteristiche di un territorio (rilievi, pianure, corsi d’acqua, laghi, mari…).

Il navigatore satellitare è un dispositivo che consente di localizzare la posizione in cui ci si trova e dare indicazioni stradali sulla meta da raggiungere.

Al lavoro come un GEOGRAFO e una GEOGRAFA

Con i compagni e le compagne, raccogliete immagini che rappresentano i diversi aspetti della Geografia e predisponete un catalogo… geografico.

• Incollate ogni immagine su un foglio da raccoglitore ad anelli e scrivete una breve descrizione evidenziando le “parole della Geografia”.

• Inserite tutti i fogli in un raccoglitore ad anelli, organizzandoli in capitoli, in base alle categorie di appartenenza che deciderete insieme (strumenti, rappresentazioni cartografiche, paesaggi naturali, paesaggi modificati dall’essere umano…).

UN LAVORO DI SQUADRA

La Geografia è la scienza che studia, descrive e rappresenta la Terra. Il geografo e la geografa studiano tutti gli aspetti fisici di un paesaggio e anche le sue relazioni con l’essere umano, in collaborazione con altri esperti e altre esperte.

PARLIAMONE

Rispondi alle domande confrontandoti con i compagni e le compagne.

• Secondo te, quali sono le relazioni fra un certo territorio e gli esseri umani?

• Perché sono importanti dal punto di vista geografico?

• Perché i geografi e le geografe hanno bisogno della collaborazione di altri esperti?

Il fotografo/La fotografa

Fotografa gli ambienti periodicamente e da diversi punti di osservazione, per documentare, attraverso le fotografie, i cambiamenti che avvengono nel corso degli anni.

Il botanico/La botanica

Studia l’insieme delle specie vegetali, cioè i diversi tipi di vegetali che vivono in un certo ambiente, e l’influenza che hanno sulla vita degli esseri umani e degli animali.

Il cartografo/La cartografa

Utilizza le immagini e i dati matematici forniti dagli strumenti terrestri e satellitari per riprodurre la superficie della Terra e i mari sulle carte geografiche

Lo zoologo/La zoologa

Osserva e studia il comportamento degli animali e, più in particolare, come vivono, come si riproducono e come si adattano all’ambiente.

Il geologo/La geologa

Studia la conformazione del suolo e del sottosuolo, analizzandone la struttura, l’origine e le trasformazioni. Talvolta riesce anche a prevedere i rischi, come frane o alluvioni.

Il climatologo/La climatologa

Studia le variazioni del clima, che si verificano in periodi brevi oppure lunghi, e raccoglie elementi utili per stabilire le caratteristiche climatiche di un territorio.

Scrivi il nome dell’esperto/a corrispondente a ciascuna definizione.

• Riproduce la superficie della Terra sulle carte:

• Studia la vita degli animali:

• Studia la conformazione delle rocce:

• Studia i vegetali presenti in un determinato ambiente:

• Studia le caratteristiche climatiche di un territorio:

• Fotografa gli ambienti per documentarne i cambiamenti:

GLI STRUMENTI DELLA GEOGRAFIA

ORIENTARSI…

NELLA PREISTORIA

I cacciatori della tribù erano soliti spostarsi in continuazione a seguito dei branchi di mammut che vagavano nel territorio. Erano sulle loro orme ormai da tre lune, ma ancora non avevano avvistato il branco.

Kung, il capotribù, si accorse che alle sue spalle, oltre la fitta boscaglia che avevano appena attraversato, stava calando di nuovo il Sole e sapeva che, senza punti di riferimento, sarebbe stato pericoloso avventurarsi di notte in quel territorio sconosciuto. Kung, fatto segno ai cacciatori di fermarsi, si arrampicò sul ramo più alto di un albero e cominciò a scrutare l’orizzonte. Davanti a sé, oltre le basse colline in direzione di dove sorge il Sole, riusciva a intravvedere una distesa erbosa e un riverbero luminoso: forse un lago o un corso d’acqua. Kung osservava con sguardo attento e acuto ogni particolare; doveva prendere una decisione: accamparsi lì per la notte, con il rischio di perdere le tracce del branco dei mammut e non potersi procurare la carne per tutta la tribù o correre il rischio di proseguire il cammino. Valutò a lungo entrambe le possibilità e prese la sua decisione: si sarebbero fermati lì, sugli alberi, in attesa del sorgere del Sole, per poi riprendere la battuta di caccia. Alla luce del giorno, sarebbe stato molto più facile orientarsi in quelle terre sconosciute.

L. Meda

FARE GEOGRAFIA CON… LO

STORYTELLING

PARLIAMONE

Con i compagni e le compagne, discuti sulla decisione presa da Kung cercando le informazioni nel racconto.

• Quali elementi del cielo considera Kung per stabilire il passare dei giorni?

• Da quanto dura la battuta di caccia ai mammut?

• In quale momento della giornata il capotribù deve decidere se è meglio accamparsi o proseguire? Perché?

• Perché decide di accamparsi?

FARE PER IMPARARE

Nel testo, sottolinea tutti gli elementi del paesaggio, poi disegna sul quaderno che cosa vede Kung davanti e dietro a sé.

L’OSSERVAZIONE DEL PAESAGGIO

Per studiare un territorio, il geografo e la geografa devono raccogliere tutte le informazioni possibili sul paesaggio.

Tali informazioni possono essere ottenute sia attraverso l’osservazione diretta, cioè recandosi sul posto, sia con l’osservazione indiretta, cioè utilizzando fotografie e carte geografiche. Dopo aver raccolto le informazioni, il geografo e la geografa possono trarre conclusioni e capire i motivi dell’aspetto di un territorio, analizzarne i cambiamenti avvenuti nel tempo e prevedere come quel territorio potrebbe modificarsi in futuro.

Le fotografie sono molto importanti, perché forniscono informazioni diverse, a seconda del momento in cui sono state scattate (foto attuali o storiche) e della parte di territorio che hanno ritratto.

VOLO TRA LE PAROLE

Territorio: porzione di terra di una certa grandezza.

Piazza Cordusio a Milano in una fotografia del 1924.

Le fotografie storiche permettono di registrare i cambiamenti che la natura o l’essere umano hanno causato a un luogo e a un paesaggio. A distanza di tempo, può diventare difficile riconoscere uno stesso luogo: con il trascorrere degli anni, per esempio, nei luoghi antropizzati come la città possono cambiare il numero e l’aspetto degli edifici, la disposizione delle strade, i mezzi di trasporto e tanto altro ancora.

Piazza Cordusio a Milano in una fotografia attuale.

Le foto da terra possono ritrarre una discreta parte di territorio, come nel caso di questa famosa piazza che si trova a Siena.

Le foto aeree permettono una visione dall’alto e molto ampia di un territorio. Questo genere di foto (ma sono utilizzati anche video) mostra aspetti del territorio che non si possono cogliere da terra.

Le foto satellitari sono scattate dai satelliti artificiali che ruotano attorno alla Terra e permettono di ritrarre territori amplissimi della superficie terrestre, anche interi continenti.

PER CAPIRE

STUDIARE

Quando studi un testo, le immagini sono sempre un aiuto prezioso per comprenderne il contenuto.

Dopo aver letto le spiegazioni relative alle fotografie di queste due pagine, con dei foglietti copri il relativo testo che le affianca e descrivi ciascuna di esse.

RAPPRESENTARE LO SPAZIO

Fin dall’antichità, gli uomini hanno disegnato il territorio su una superficie piana. Utilizzavano disegni e simboli per ricordare e far “leggere” a tutti dove si trovava un dato territorio e che cosa c’era in esso.

Tra gli strumenti fondamentali per il geografo e la geografa ci sono le carte geografiche, che sono realizzate dal cartografo o dalla cartografa.

Essi riportano tutti gli elementi fotografati di un territorio in un disegno, secondo precisi criteri:

Una carta antica che rappresenta l’Italia.

• rimpiccioliscono il territorio e lo rappresentano usando la riduzione in scala;

• riportano solo gli elementi importanti;

• rappresentano gli elementi reali con dei simboli, che sono spiegati in una legenda (vedi pagina 15).

Le carte geografiche quindi sono:

• ridotte, perché il territorio rappresentato è più piccolo rispetto alla realtà;

• simboliche, perché utilizzano simboli per rappresentare elementi reali;

• approssimate, perché rappresentano su un piano la superficie sferica della Terra.

Le carte geografiche rappresentano un territorio molto grande come una regione, uno Stato, un continente…

Nelle due immagini qui sotto, puoi vedere una foto satellitare della Lombardia e la corrispondente carta geografica.

fotografia satellitare carta geografica mappa di un quartiere pianta di un appartamento

Le piante o mappe rappresentano un piccolo territorio come una casa, una scuola, un quartiere. Queste carte sono ricche di particolari. STUDIARE PER CAPIRE

Quando studi un testo, le parole evidenziate hanno particolare importanza perché sono parole chiave, cioè parole o espressioni che ti aiutano a individuare le informazioni principali.

Dopo aver letto i testi di queste due pagine, elenca sul quaderno le parole chiave e scrivine il significato con parole tue.

Mincio

LE CARTE GEOGRAFICHE

Le carte geografiche rappresentano il paesaggio come se fosse visto dall’alto e rimpicciolito, e prendono nomi diversi a seconda della grandezza del territorio che rappresentano e delle informazioni che offrono.

carta fisica

La carta fisica mostra gli aspetti naturali di un territorio, cioè montagne, colline, pianure, mari, fiumi…

La carta politica rappresenta come è organizzato un territorio: i confini tra gli Stati, le regioni, le città, i paesi… carta politica

carta tematica

La carta tematica rappresenta un aspetto particolare del territorio, come le temperature annuali, un settore dell’economia, i luoghi d’arte, le coltivazioni…

Il planisfero è la rappresentazione su un piano di tutta la superficie terrestre. planisfero mappamondo

Il mappamondo rappresenta la superficie della Terra nella sua forma sferica.

CAPIRE PER OSSERVARE

Osserva la carta geografica qui a lato e rispondi.

• Che tipo di carta geografica è?

• Che cosa rappresenta?

• Quali informazioni puoi ricavare?

STUDIARE PER CAPIRE

Su quaderno, elenca le parole chiave di queste due pagine e spiegane con parole tue la funzione geografica, cioè che cosa rappresentano.

LA RIDUZIONE IN SCALA

Quando il cartografo o la cartografa riproduce sulla carta un territorio, tutti gli elementi devono essere ridotti in proporzione

Questo procedimento si chiama riduzione in scala.

Sulla carta geografica la riduzione in scala è indicata con i numeri. Per esempio, sotto la prima carta a sinistra, è indicato scala 1 : 10 000 (si legge 1 a 10 000):

significa che 1 cm sulla carta corrisponde a 10 000 cm nella realtà, cioè tutti gli elementi disegnati sulla carta sono diecimila volte più piccoli rispetto alla realtà. Più grande è il secondo numero della scala, più ridotto è il territorio disegnato.

Infatti, sotto la seconda carta a destra, la scala è 1 : 100 000 e il territorio della prima carta corrisponde al rettangolo rosso.

Scala 1 : 10 000

Scala 1 : 100 000

Al lavoro come un CARTOGRAFO e una CARTOGRAFA

1 : 2 significa che 1 quadretto della casetta B corrisponde a 2 quadretti della casetta A.

Osserva le casette disegnate.

Qual è la scala di riduzione utilizzata per disegnare la casetta C? Conta i quadretti e completa la scala nel disegno. 1 : 2 1 : 1 : 1

Arcetri
Isolotto
Aeroporto Firenze Peretola Careggi
Poggio Gherardo Fiesole Bel Riposo FIRENZ E

LA LEGENDA

Come si “legge” una carta geografica?

Non tutti gli elementi del paesaggio possono entrare in una carta geografica, quindi si scelgono solo i principali, che sono rappresentati attraverso colori e simboli convenzionali, cioè uguali per tutte le carte geografiche del mondo. Colori e simboli sono spiegati nella legenda della carta geografica.

Anche i simboli sono convenzionali, cioè hanno lo stesso significato in tutte le carte del mondo. Eccone alcuni qui a lato.

Marrone

Indica le montagne: più il marrone è scuro, più alta è la montagna.

Giallo

Indica le colline: anche in questo caso più il giallo è scuro, più alta è la collina.

Verde

Indica le pianure: il verde si fa più chiaro a mano a mano che la pianura si avvicina alle colline.

Azzurro

Indica mari, laghi e fiumi: più l’azzurro è scuro, più profonde sono le acque.

un cerchietto rosso indica una città piccola un quadratino rosso indica una città grande un aeroplano indica un aeroporto una doppia linea indica un’autostrada

I miei esercizi, p. 79

ORIENTAMENTO E PUNTI CARDINALI

Orientarsi in uno spazio significa capire in quale punto ci troviamo, dov’è il luogo che vogliamo raggiungere e in quale direzione dobbiamo muoverci. Lungo il nostro percorso, alcuni punti di riferimento (un negozio, un monumento…) possono confermarci che stiamo andando nella direzione giusta. In alcune situazioni, però, possiamo trovarci senza punti di riferimento, se ci troviamo per esempio in aperta campagna, in un bosco... Per potersi orientare in queste circostanze, fin dall’antichità l’essere umano utilizza come riferimento la posizione del Sole.

I punti cardinali

Come è possibile orientarsi sfruttando la posizione del Sole?

Nel corso della giornata, il Sole assume una differente posizione nel cielo, tracciando un arco e toccando alcuni punti, chiamati punti cardinali.

Il Sole, infatti, ogni mattina si vede sorgere a Est e ogni sera si vede tramontare a Ovest. Se allunghiamo il braccio destro verso Ovest e il braccio sinistro verso Est, avremo di fronte a noi il Sud, mentre il Nord sarà alle nostre spalle. Sono esattamente questi i quattro punti cardinali: Ovest (o occidente), Est (o oriente), Sud (o meridione) e Nord (o settentrione).

Sud (o meridione)

È la direzione in cui si trova il Sole a mezzogiorno.

Est (o oriente)

È la direzione in cui si vede sorgere il Sole ogni mattina.

Nord (o settentrione)

È la direzione in cui si vede tramontare il Sole ogni sera. Ovest (o occidente)

È la direzione opposta a quella in cui si trova il Sole a mezzogiorno.

Orientarsi di notte

Di notte non possiamo contare sul Sole come punto di riferimento per stabilire i punti cardinali, ma è ancora dal cielo che è possibile ricavarli.

Gli astronomi e le astronome, studiando le stelle, hanno individuato due costellazioni ben visibili e facilmente riconoscibili: il Grande Carro, detto anche Orsa Maggiore, e il Piccolo Carro, detto anche Orsa Minore.

La Stella Polare, riconoscibile nell’Orsa Maggiore, indica sempre il Nord. Una volta stabilito in quale direzione è il Nord, è facile ricostruire la direzione degli altri punti cardinali.

PER CAPIRE

STUDIARE

Completa la tabella.

Orientarsi in un bosco

Il muschio, un vegetale che richiede costante umidità, si forma sulla parte del tronco esposta a Nord, dove quindi non batte mai il Sole e, di conseguenza, la corteccia è più umida. Una volta stabilito che il Nord è nella direzione dove c’è il muschio, è facile ricostruire in quale direzione si trovano gli altri punti cardinali.

Altro termine per indicare il punto cardinale alba

Momento della giornata Punto cardinale

metà del giorno meridione tramonto settentrione

I miei esercizi, pp. 80-81

Orsa Maggiore
Stella Polare
Orsa Minore

UNA BUSSOLA… FAI DA TE

È possibile costruire una bussola perfettamente funzionante usando dei materiali facilmente reperibili.

CHE COSA SERVE

un dischetto di polistirolo • un ago da cucito una calamita • una bacinella con acqua • del nastro adesivo • un pennarello

PROCEDIMENTO

1 Scrivi i quattro punti cardinali lungo il bordo del dischetto.

2 Strofina la punta dell’ago sulla calamita, per almeno una ventina di volte.

3 Appoggia l’ago sul dischetto, con la punta sul Nord, e fissalo con un po’ di nastro adesivo.

4 Appoggia con cautela il dischetto al centro della bacinella con l’acqua e aspetta che sia perfettamente fermo.

PROVE DI UTILIZZO

• Usa la bussola che hai costruito per orientarti nel luogo dove ti trovi.

• Verso quale direzione c’è il Nord? E il Sud?

E gli altri due punti cardinali?

• Utilizza una bussola convenzionale per verificare il corretto funzionamento di quella che hai costruito.

• Che cosa succede all’ago calamitato?

• Se con un dito sposti il dischetto, che cosa succede?

• Se ruoti la bacinella in un’altra direzione, che cosa succede?

CACCIA AL TESORO…

CON LA BUSSOLA

CHE COSA SERVE

PROCEDIMENTO

Fase preparatoria

1 Disegna la mappa dettagliata di un luogo all’aperto e scrivi la legenda degli elementi presenti (alberi, cespugli, aiuole, panchine...).

una bussola a testa • 5 bandierine di colore differente foglio di carta • matita • gomma • pastelli 1 2 3 4

2 All’insaputa dei compagni e delle compagne, in cinque punti del percorso, nascondi una bandierina.

3 Sulla mappa, segna il punto di partenza e quello di arrivo.

4 Sotto la mappa, scrivi il percorso da effettuare, indicando di volta in volta, con i punti cardinali, la direzione da prendere e i relativi simboli delle varie tappe dove trovare via via le bandierine.

Fase operativa

1 Consegna la mappa a un compagno o una compagna che, seguendo il percorso con la bussola in mano, dovrà arrivare alla fine del percorso. È anche possibile effettuare il percorso a coppie o in piccolo gruppo.

2 Come prova della corretta esecuzione del percorso, chi lo effettua deve raccogliere le bandierine e segnare sulla mappa, con lo stesso colore della bandierina, il punto in cui era nascosta.

Il gioco che hai fatto ha un nome specifico: si chiama Orienteering ed è una vera e propria disciplina sportiva.

Se hai dei dubbi o delle incertezze nel completare le richieste, rileggi la pagina o le pagine di riferimento. Una volta che hai completato le richieste, controlla l'esito del tuo lavoro rileggendo quelle stesse pagine e, se ci sono errori, correggili.

Pagine di riferimento: 2-3

1 Indica con una X gli strumenti utilizzati da chi si occupa di studiare gli aspetti geografici di un territorio.

Pagine di riferimento: 4-5

2 Collega ciascun esperto/ciascuna esperta all’aspetto di cui si occupa.

Riproduce su carta la superficie di un territorio.

FOTOGRAFO/A

CARTOGRAFO/A

BOTANICO/A

GEOLOGO/A

ZOOLOGO/A

CLIMATOLOGO/A

Documenta con fotografie i cambiamenti che avvengono in un territorio.

Analizza e studia le caratteristiche climatiche di un territorio.

Analizza e studia la conformazione delle rocce e del suolo in genere.

Analizza, studia e documenta la tipologia di vegetali presenti in certo ambiente.

Studia la vita e le abitudini degli animali di un certo territorio.

Pagine di riferimento: 12-13

3 Per ciascuna carta, scrivi il numero della tipologia corrispondente.

1 Carta tematica 2 Mappa 3 Carta politica 4 Carta fisica

Pagine di riferimento: 12-13

4 Indica con una X se le affermazioni sono vere (V) o false (F).

• Le carte geografiche rappresentano il territorio visto da terra. V F

• Il planisfero è la rappresentazione su un piano di tutta la superficie terrestre. V F

• La carta politica rappresenta un aspetto particolare di un territorio: allevamento, agricoltura, luoghi d’arte… V F

• La scala indica di quanto il territorio rappresentato è stato rimpicciolito. V F

Pagina di riferimento: 16

5 Collega i nomi che indicano gli stessi punti cardinali.

Sud Occidente

Ovest Oriente

Nord Meridione

Est Settentrione

Pagine di riferimento: 16-17

6 Osserva l’immagine e, in base a dove vedi il muschio, scrivi i punti cardinali.

AMBIENTI E PAESAGGI

Disegna una linea

Disegna una linea piatta e la pianura è fatta.

Disegna una linea molle e avrai fatto un colle una a forma di ponte e avrai fatto un monte. In pianura mettici le zucche sul colle metti un pascolo di mucche sul monte metti un cervo o uno sciatore.

R. Piumini, Disegna una linea rid.

PAESAGGI IN POESIA

PARLIAMONE

Discuti con i compagni e le compagne.

• Quali sono gli ambienti nominati nella poesia e a che cosa sono paragonati?

• Perché per la pianura il poeta suggerisce una linea piatta?

• Perché la forma della collina viene paragonata a una linea molle?

• In che cosa la forma di un ponte ricorda la forma di un monte?

FARE GEOGRAFIA CON… LO

La collina

C’era una volta una collina verde vicino al mare.

E un uomo pensò di farsi una casa lassù in mezzo al bosco per vedere il sole che nasce e tramonta.

Comprò un pezzo di bosco e si fece una casa.

Un altro uomo comprò un altro pezzo di terra e si fece una casa.

Altri uomini

costruirono case sulla collina. Dentro le mura nessuno vedeva più il sole che nasceva e tramontava.

M. Lodi, La collina rid.

PARLIAMONE

Discuti con i compagni e le compagne.

• Perché alla fine della poesia si dice che nessuno riusciva più a vedere il sorgere e il tramontare del sole?

• Che cosa è successo al paesaggio collinare?

FARE PER IMPARARE

Su una striscia di carta divisa in quattro parti uguali, disegna le fasi di trasformazione della collina come sono indicate nella poesia. Confronta la tua striscia con quella realizzata dai compagni e dalle compagne: in che cosa sono simili e in che cosa si differenziano?

CAMBIAMENTI NATURALI

Il paesaggio è in continua trasformazione: molti cambiamenti che si verificano possono derivare dagli eventi naturali e possono avvenire in modo lento o rapidissimo.

La pioggia, il vento, il costante movimento delle onde del mare o lo scorrere dei fiumi modellano la Terra a poco a poco, trasformando il paesaggio nel corso dei secoli. Pioggia e vento, per esempio, hanno la capacità di erodere le rocce, cioè di staccarne dalla superficie piccoli pezzi fino a modificarne la forma.

La roccia dell’Elefante in Sardegna è stata modellata dagli agenti atmosferici.

Gli Orridi di Uriezzo in Piemonte sono stati originati dall’erosione dell’acqua dei torrenti sotterranei durante l’ultima glaciazione.

Fenomeni violenti come i terremoti, le alluvioni, le eruzioni vulcaniche, i tornado, le frane, le valanghe trasformano il paesaggio in modo rapido. Un terremoto violento, per esempio, può provocare una spaccatura profonda del suolo.

Le piogge intense e prolungate causano alluvioni che inondano i terreni circostanti, causando gravi danni.

Sulla Terra ci sono molti vulcani ancora attivi. Alcuni sono presenti anche in Italia, come l’Etna, il Vesuvio, lo Stromboli. Durante le eruzioni, il magma che sale in superficie scende a valle e modifica il territorio circostante.

STUDIARE PER CAPIRE

I terremoti continuano a manifestarsi tutt’oggi. L’Italia è una zona sismica, cioè è un territorio in cui sono frequenti i terremoti.

Collega ciascun evento naturale alla trasformazione che produce, poi scrivi L se si tratta di una trasformazione lenta o R se si tratta di una trasformazione rapida.

Il movimento delle onde del mare erodono le rocce.

Un terremoto modella l’aspetto delle coste.

La pioggia e il vento può creare spaccature profonde nel terreno.

CAMBIAMENTI ANTROPICI

Nel corso del tempo, i paesaggi possono cambiare anche per le modifiche fatte dagli esseri umani, che trasfomano l’ambiente sia per sfruttarne le risorse sia per adattarlo alle proprie esigenze di vita.

Quando si tagliano gli alberi per poter coltivare il terreno 1 o per usare il legname, quando si scavano le montagne per costruire tunnel o per estrarre minerali 2 , quando si costruiscono vie di comunicazione per poterci spostare 3 , ponti per oltrepassare i fiumi, dighe per creare laghi artificiali, porti e aeroporti 4 si modifica l’ambiente che ci circonda.

La natura e gli esseri umani, quindi, agiscono insieme e, nel tempo, trasformano il paesaggio.

CAPIRE PER OSSERVARE

Indica con una X le trasformazioni causate dall’essere umano.

Osserva l’immagine, individua gli elementi antropici e spiega il motivo della loro realizzazione.

• Elementi antropici:

• Funzioni:

BIBLIOTECHI

AMO

J. Cabrera, Amica Terra, Gallucci

Puoi vivere grandi avventure scoprendo le meraviglie del pianeta Terra… anche rimanendo a casa tua!

CITTÀ IN ESPANSIONE

Per comprendere come un territorio è stato modificato nel tempo, il confronto tra le mappe di epoche diverse risulta particolarmente efficace.

CAPIRE PER OSSERVARE

Osserva in tutti i particolari le due mappe della città di Pisa. Mettile a confronto e discutine con i compagni e le compagne, poi rispondi.

Mappa della città di Pisa come era nel 1640.

• Quanti anni sono passati tra le due mappe?

Mappa della città di Pisa come era nel 1927.

• Che cosa è rimasto immutato in tutti questi anni?

• In quale anno la città era più estesa?

• Quali sono gli elementi urbani che sono stati introdotti nel tempo?

Anche il confronto tra le fotografie di epoche diverse dello stesso territorio fornisce indizi utili a comprendere come il paesaggio cambia nel tempo e quali sono gli elementi che sono stati modificati o introdotti.

PER OSSERVARE

CAPIRE

Osserva in tutti i particolari le due fotografie della stessa zona di Milano.

Mettile a confronto e discutine con i compagni e le compagne. Poi rispondi.

• Quanti anni sono passati tra i due scatti fotografici?

• Quali sono gli elementi che sono rimasti con il passare del tempo?

• Quali modifiche sono state apportate dal 1963 al 2015?

Al lavoro come un CARTOGRAFO e una CARTOGRAFA

Se ne hai la possibilità, procurati:

• alcune mappe del tuo territorio riferite a periodi diversi e mettile a confronto; con i compagni e le compagne, individua i cambiamenti e cerca di spiegarne le cause e le conseguenze;

• immagini fotografiche del tuo territorio in epoche diverse, fino ai nostri giorni; con i compagni e le compagne, realizza una striscia del tempo indicando di ciascuna foto l’anno e il luogo fotografato.

Via San Marco a Milano nel 1950.
Via San Marco a Milano nel 2015.

CLIMA E PAESAGGIO

Le caratteristiche di un paesaggio sono strettamente legate al clima

Il clima può influenzare diversi aspetti di un territorio, svolgendo un ruolo fondamentale nella formazione delle sue caratteristiche e determinando anche la tipologia di flora e fauna in esso presenti. Paesaggi diversi presentano quindi climi diversi. I climi rigidi, cioè quelli troppo freddi o troppo caldi, non sono molto adatti alla vita degli esseri umani, mentre i climi temperati, cioè quelli né troppo freddi né troppo caldi, sono i più favorevoli alla vita delle persone. L’Italia ha, nel complesso, un clima temperato.

Ecco il clima che puoi trovare nei principali ambienti presenti in Italia.

montagna collina

In montagna il clima è molto freddo d’inverno, con abbondanti precipitazioni nevose; le estati, invece, sono fresche e brevi. In alta montagna si possono trovare i ghiacciai, distese di ghiaccio che non si sciolgono mai del tutto, nemmeno in estate.

VOLO TRA LE PAROLE

Clima: insieme delle condizioni atmosferiche che si manifestano in un luogo durante un tempo prolungato.

In collina le estati sono calde e gli inverni sono meno freddi che in montagna. Quindi si tratta di un clima mite, temperato, molto adatto alla vita degli esseri umani.

pianura

In pianura gli inverni sono piuttosto freddi e caratterizzati da nebbia; le estati sono calde e c’è molta umidità. In autunno e in primavera piove spesso.

mare e lago

Il clima del mare e del lago è mite: significa che nessuna stagione è troppo fredda o troppo calda. L’acqua in inverno libera il calore che ha accumulato in estate e riscalda l’aria, mentre in estate diffonde frescura rendendo l’aria un po’ meno calda.

PARLIAMONE

Tu in quale tipo di ambiente vivi? Montagna. Collina. Pianura. Mare/Lago.

Il clima del luogo in cui vivi corrisponde a quello descritto? Che cosa puoi aggiungere del clima del tuo ambiente di vita?

Ti sembra che quest’anno il clima sia stato diverso rispetto all’anno scorso? Chiediti, per esempio, se hai sofferto di più il freddo oppure il caldo, se ha piovuto più spesso, se si sono verificati episodi particolari legati al clima, come alluvioni, trombe d’aria...

CIVICA EDUCAZIONE

PARLIAMONE

SVILUPPO ECONOMICO E SOSTENIBILITÀ

Individuare alcune trasformazioni ambientali e gli effetti dei cambiamenti climatici.

LA CRISI CLIMATICA

Hai sentito parlare del riscaldamento globale?

Quando e da chi? Sai di che cosa si tratta?

Discutine con i compagni e le compagne.

Negli ultimi decenni, i livelli del mare sono aumentati, mentre si verificano sempre più spesso fenomeni come siccità, desertificazione o scomparsa di laghi.

Questi eventi hanno a che fare con la crisi climatica, causata dall’aumento della temperatura media del pianeta dovuto in gran parte all’azione degli esseri umani. Se la temperatura della Terra continua ad aumentare, milioni di specie animali e vegetali potrebbero scomparire per sempre. La quantità di ghiaccio presente al Polo Nord e al Polo Sud è diminuita perché il ghiaccio si è sciolto e il livello del mare si è alzato. Questo potrebbe far sì che tra pochi anni alcuni luoghi scompaiano del tutto, sommersi dal mare.

Bisogna prendere dei provvedimenti e farlo in fretta! Devono essere i potenti

Ecco alcuni comportamenti che puoi mettere in atto per rallentare il riscaldamento globale.

Per ciascun tipo di comportamento, scrivi:

S se si tratta di un comportamento che fai sempre;

O se lo fai ogni tanto;

M se non lo fai mai.

Per spostarti utilizza i mezzi pubblici, la bicicletta o i tuoi piedi.

Le automobili producono emissioni di gas che causano l’aumento delle temperature.

Pianta un albero considerando le caratteristiche ecologiche della zona in cui vivi.

Pensa che cinque alberi possono assorbire fino a una tonnellata di gas nocivo durante la loro vita.

Ricicla gli oggetti, i vestiti, i giocattoli che non usi più.

Produrre nuovi oggetti partendo dalle materie prime richiede molta più energia e causa più inquinamento.

Riduci l’uso della plastica, evita per esempio di comprare l’acqua imbottigliata o frutta e verdura confezionate.

La fabbricazione della plastica implica grandi emissioni di gas che causano il riscaldamento della Terra.

Spegni le luci, la TV, il computer, i condizionatori, i termosifoni quando non sono necessari.

Se risparmiamo elettricità, riduciamo anche lo spreco di energia e l’inquinamento che ne deriva per produrla.

E PAESAGGI

Se hai dei dubbi o delle incertezze nel completare le richieste, rileggi la pagina o le pagine di riferimento. Una volta che hai completato le richieste, controlla l'esito del tuo lavoro rileggendo quelle stesse pagine e, se ci sono errori, correggili.

Pagine di riferimento: 24-27

1 Per ciascuna immagine, indica se si tratta di un paesaggio naturale (N) o trasformato (T).

Pagine di riferimento: 24-25

2 Traccia una riga sulle parole sbagliate.

• I paesaggi subiscono continue erosioni / modificazioni che possono essere lente o rapide / frequenti.

• Il movimento delle onde erode le spaccature / coste modificandone la forma.

• Vento, pioggia, ghiaccio modellano le rocce / falde sgretolandole.

• Terremoti, frane e valanghe sono catastrofi naturali / artificiali che cambiano il territorio in modo lento / violento.

• Le piogge intense e prolungate causano spaccature / alluvioni.

Pagine di riferimento: 24-27

3 Osserva l’immagine e scrivi nei quadratini N se è indicato un elemento naturale e A se è indicato un elemento antropico.

Pagine di riferimento: 24-27

4 Indica con una X se le affermazioni sono vere (V) o false (F).

• I paesaggi antropici sono quelli che ci offre la natura. V F

• I cambiamenti del paesaggio avvengono solo per cause naturali. V F

• Pioggia e vento possono modificare la forma delle rocce. V F

• L’abbattimento degli alberi trasforma profondamente il paesaggio. V F

• Un’eruzione vulcanica può modificare velocemente un paesaggio. V F

Pagine di riferimento: 30-31

5 Indica con una X se le affermazioni sono vere (V) o false (F).

• Il clima è l’insieme delle condizioni atmosferiche che si manifestano in un luogo durante un periodo di tempo prolungato. V F

• Le caratteristiche di un paesaggio sono indipendenti dal clima. V F

• Il clima determina anche la tipologia di flora e fauna presenti in un certo paesaggio. V F

• Il clima più mite si trova in montagna e in collina. V F

• Il clima della pianura è simile a quello della montagna. V F

• L’acqua dei mari e dei laghi rende il clima mite. V F

AMBIENTI E PAESAGGI DI TERRA

IN VETTA È UN ALTRO MONDO!

Una volta, ai piedi di una bellissima montagna della Bolivia, viveva una donna di nome Lydia Huayllas. Da sempre, Lydia e le sue amiche cucinavano per gli alpinisti prima che lasciassero i campi base per scalare la montagna. Lydia li guardava prima di partire e notava l’entusiasmo che avevano negli occhi.

Al contrario dei loro mariti e dei loro figli, Lydia e le altre donne non conoscevano la cima della montagna. Gli uomini, infatti, accompagnavano i gruppi di alpinisti sulle vette e li riportavano alla base, mentre le donne restavano nella valle, a occuparsi di tutto ciò che era necessario per la vita quotidiana. Un giorno, Lydia disse alle amiche: – Andiamo a vedere com’è lassù.

Quando le donne infilarono gli scarponi e i ramponi sotto le loro gonne colorate (le cholitas), gli uomini risero di loro. – Non potete indossare le cholitas! – dissero. – Serve un abbigliamento adatto per scalare le montagne. – Sciocchezze! – rispose Lydia, allacciandosi il casco. –Possiamo vestirci come ci pare. Siamo alpiniste con le cholitas! E infatti, sfidando i venti e le tempeste di neve, le donne conquistarono una vetta dopo l’altra. – Siamo forti. Vogliamo scalare otto montagne – dicevano. E mentre voi state leggendo queste pagine, loro probabilmente stanno avanzando nella neve, con le gonne colorate che roteano al vento, piene dell’entusiasmo che si prova nel guardare in mondo dalla vetta dell’ennesima montagna.

E. Favilli - F. Cavallo, Storie della buona notte per bambine ribelli, Mondadori

FARE GEOGRAFIA CON… LO

CAPIRE PER OSSERVARE

Leggi, individua e cerchia sul planisfero la Cordigliera delle Ande.

La Cordigliera delle Ande, nell’America del Sud, è una catena montuosa che si sviluppa per circa 7 500 chilometri da Nord a Sud, attraversando otto Stati.

L’ORIGINE DELLE MONTAGNE

La crosta terrestre è formata da placche tettoniche, cioè da enormi lastre solide unite tra loro come i pezzi di un puzzle, che si muovono continuamente a causa delle spinte interne alla Terra.

A volte i movimenti sono stati così violenti, che alcune parti della crosta terrestre si sono scontrate: sulla crosta terrestre si sono formate delle “pieghe” che hanno dato origine alle montagne (origine da corrugamento).

Altre volte le parti della crosta terrestre si sono sollevate formando le montagne (origine tettonica). Ecco perché sui monti si possono trovare dei fossili di conchiglie e pesci: vuol dire che quelle montagne si sono formate per il sollevamento marino.

In altri casi il magma, la roccia fusa proveniente dall’interno della Terra, è fuoriuscito dalle spaccature del terreno, si è raffreddato, solidificato e accumulato, dando origine alla montagna (origine vulcanica).

Cime dolomitiche di origine tettonica, Val di Fassa, Trento.

Trasformazioni nel tempo

Con il passare dei millenni, i rilievi sono stati modellati dagli agenti atmosferici, cioè dall’azione della pioggia, del vento, del calore e del gelo. Il lento e costante lavoro di tali agenti ha provocato e provoca tutt’ora la degradazione e l’erosione delle rocce:

• la pioggia stacca e fa scivolare verso il basso terriccio, sassi e piccoli frammenti di roccia;

• il vento, sollevando e spostando miliardi di granelli di sabbia che finiscono contro le pareti delle montagne, scava e leviga le rocce;

• il calore e il gelo provocano spaccature e crepe, sbriciolando le rocce.

Roccia erosa dal calore.

STUDIARE PER CAPIRE

Completa la mappa ed esponi a voce.

di origine a causa del sollevamento della crosta terrestre

Le montagne possono essere

di origine a causa della fuoriuscita di magma dalla crosta terrestre

di origine a causa dello scontro della crosta terrestre

I miei esercizi, p. 82

MONTAGNE… DI FUOCO

Il vulcano è una spaccatura della crosta terrestre da cui esce, in maniera più o meno esplosiva, il magma. Il magma è costituito da rocce fuse, caldissime, provenienti dal centro della Terra.

Quando il magma esce in superficie, avviene l’eruzione. Il magma prende il nome di lava quando perde gran parte dei gas che lo compongono.

Durante l’eruzione, il magma fuoriesce dal cratere principale del vulcano o da un cratere secondario.

PER CAPIRE

STUDIARE

Cerca e sottolinea le informazioni che ti consentono di dare una risposta alle domande, poi formula le risposte con parole tue.

• Che cos’è un vulcano?

• Da che cosa è costituito il magma?

• Da dove proviene il magma?

• Da dove fuoriesce il magma?

• Che cos’è la lava?

• Quando avviene un’eruzione?

cratere principale lava magma cratere secondario

SIMULARE UN VULCANO

Segui le istruzioni per simulare l’eruzione di un vulcano.

CHE COSA SERVE TECNOLOGIA

• un imbuto

• una bottiglia di plastica da mezzo litro

• un bicchiere di aceto bianco

• un cono di cartoncino giallo o marrone

• bicarbonato di sodio

• due cucchiaini di detersivo per piatti

• colorante alimentare o tempera rossa

• un piattino di plastica o un sottovaso

PROCEDIMENTO

1 Costruisci un cono con il cartoncino colorato. Metti la bottiglia dentro il cono: l’apertura della bottiglia rappresenterà il cratere. Appoggia il “vulcano” su un piatto di plastica o su un sottovaso.

2 In un bicchiere unisci all’aceto il colorante alimentare (o la tempera rossa) e mescola, poi versa con l’imbuto il contenuto del bicchiere nella bottiglia.

3 Aggiungi due o tre cucchiaini di detersivo per piatti.

4 Aggiungi tre cucchiai di bicarbonato di sodio e... attendi l’eruzione!

GLI ELEMENTI DELLA MONTAGNA

La montagna è un rilievo, cioè un innalzamento del suolo, che supera i 600 metri di altitudine

In una montagna si possono distinguere alcuni elementi.

• Cima o vetta: è il punto più alto di una montagna.

• Ghiacciaio: è una distesa di ghiaccio che si trova oltre i 3 000 metri, dove la neve non si scioglie mai.

• Versante o pendio: è il fianco di una montagna.

• Valle: è una zona pianeggiante che si trova tra due montagne.

• Passo o valico: è il punto più basso di una catena montuosa, dove è possibile superarla.

• Piede: è il punto più basso di una montagna.

Il clima freddo della montagna condiziona la vita delle piante (flora) e degli animali (fauna). Flora e fauna variano in base all’esposizione al sole e all’altitudine, infatti più si sale più si abbassa la temperatura.

VOLO TRA LE PAROLE

Altitudine: altezza di un luogo rispetto al livello del mare.

Le valli

Le valli fluviali sono state erose dai torrenti. Sono strette e hanno una forma a V

Le valli glaciali sono state formate dai ghiacciai. Sono larghe e hanno la caratteristica forma a U

Ghiacciaio dell’Aletsch, il più grande delle Alpi.

PER CAPIRE

STUDIARE

Aiutandoti con le parole chiave, descrivi l’ambiente montano illustrato.

PARLIAMONE

cima o vetta

passo o valico

ghiacciaio

versante

valle

fondovalle

piede

Perché in montagna i centri abitati si trovano per la maggior parte nel fondovalle? Discutine con i compagni e le compagne.

Al

lavoro

come un GEOGRAFO e una GEOGRAFA

Procurati l’immagine fotografica di un paesaggio di montagna e descrivilo utilizzando la nomenclatura degli elementi presenti.

LA MONTAGNA: FLORA E FAUNA

Le montagne, in genere, sono disposte una accanto all’altra e formano le catene montuose

Al di sopra dei 3 000 metri, il suolo è costituito da rocce e da ghiacciai.

Dai 2 000 ai 3 000 metri si estendono grandi distese di prati che, salendo verso l’alto, diventano sempre più radi. È l’ambiente delle aquile, degli stambecchi e delle marmotte.

Tra i 1 300 e i 2 000 metri di quota si trovano boschi di conifere: larici, pini e abeti. Sono alberi aghifoglie che non perdono mai completamente le foglie.

Qui vivono cervi e orsi.

Fra il fondovalle e i 1 000 metri di quota dominano i boschi di latifoglie, alberi che perdono le foglie in autunno: querce, castagni, farnie e faggi. Nei boschi vi abitano tassi, piccoli mammiferi, lupi, volpi, caprioli

STUDIARE PER CAPIRE

Completa la tabella ed esponi a voce.

Dal fondovalle a 1 000 metri di quota

Tra i 1 300 e i 2 000 metri di quota

abete

stambecco

I miei esercizi, p. 84

Tra i 2 000 e i 3 000 metri di quota

Flora Flora
funghi aquila reale
stella alpina
rododendro
lupo
scoiattolo rosso
muschio
castagno
marmotta
orso bruno
cervo

LA VITA IN MONTAGNA

Il paesaggio della montagna è poco adatto all’insediamento umano: nei periodi invernali il clima è molto freddo; gli spostamenti possono essere difficoltosi; gli spazi adatti all’agricoltura sono ridotti. Tuttavia, gli esseri umani hanno abitato fin dai tempi antichi i territori montani, perché hanno saputo modificarli in base alle proprie necessità.

Le abitazioni

I paesi sono stati costruiti sui pendii soleggiati, in modo da sfruttare il calore del sole, oppure nei fondovalle, dove il territorio è pianeggiante.

La tipica abitazione di alta montagna, la baita, è costruita in pietra e legno con i tetti spioventi, in modo da evitare l’accumulo di neve.

Le attività

La presenza di pascoli ha reso possibile lo sviluppo dell’allevamento di bovini (mucche) e di ovini (pecore e capre). Il loro latte ha favorito la produzione di vari tipi di formaggio e burro. Durante l’estate, questi animali vengono portati nei pascoli ad alta quota (alpeggio); in inverno restano nelle stalle dei paesi e sono nutriti con il fieno.

Nei fondovalle e sui pendii soleggiati si pratica l’agricoltura Si coltivano patate, grano, orzo, mele, pere e viti. I boschi forniscono grandi quantità di legname, utilizzato per costruire abitazioni, mobili e oggetti di artigianato

PER CAPIRE

STUDIARE

In genere le zone di montagna sono ricche di corsi d’acqua, il cui movimento viene sfruttato per produrre energia elettrica, attraverso le centrali idroelettriche. Oggi la risorsa più importante è il turismo, sia in estate sia in inverno. Per facilitare gli spostamenti, sono stati costruiti trafori, viadotti e strade.

Aiutandoti con le parole chiave, spiega con parole tue quali sono le attività che si svolgono in montagna.

CIVICA EDUCAZIONE

LA RIFORESTAZIONE

L’azione dell’essere umano, che da sempre ha sfruttato senza moderazione le risorse naturali per soddisfare i propri bisogni, ha causato gravi problemi anche ai territori di montagna. La causa principale di frane e valanghe, per esempio, è il disboscamento, cioè il taglio degli alberi dovuto alla grande richiesta di legname e agli interventi per ampliare le strutture turistiche (piste da sci, impianti di risalita…). Gli alberi, infatti, con le loro radici, trattengono il terreno e impediscono che scivoli a valle: se si disbosca troppo, viene meno la naturale protezione dei terreni in pendenza.

Le grandi foreste del pianeta sono minacciate dal disboscamento e da incendi devastanti. Negli ultimi vent’anni, però, molte persone sono diventate consapevoli della necessità di salvaguardare le foreste. Gli ultimi decenni hanno visto un incremento della superficie coperta di foreste nel nostro continente, l’Europa: grandi aree di montagna prima destinate alle abitazioni, all’allevamento, al taglio del legno sono infatti ritornate libere per essere “riforestate”. Dei buoni progetti per la riforestazione permetteranno di preservare anche le tradizioni locali e le specie animali in pericolo. La rinaturalizzazione (o rewilding, così si chiama questo fenomeno) è presente anche nelle Alpi italiane: specie animali, o minacciate sono tornate e sono in salute. Arambì. Insieme per dare una mano alla Terra, adatt. Feltrinelli Kids

FARE PER IMPARARE

Tutti e tutte insieme, in classe, pensate e scrivete un messaggio per comunicare l’esigenza di rinaturalizzare le foreste.

L’ORIGINE DELLE COLLINE

Le colline sono rilievi antichissimi con origini diverse

Le colline vulcaniche sono antichi vulcani spenti, che sono stati modellati dai venti e dalle piogge e che si sono coperti di vegetazione.

Le colline moreniche sono formate da morene, cioè da enormi quantità di detriti spinti verso le valli milioni di anni fa dallo scivolamento dei ghiacciai.

Le colline strutturali si sono formate da antiche montagne erose dagli agenti atmosferici, cioè da pioggia, neve, grandine, ghiaccio, che hanno dato loro la forma arrotondata.

PER CAPIRE

STUDIARE

Le colline tettoniche si sono formate in tempi antichissimi per il sollevamento della crosta terrestre, a volte in corrispondenza del fondale marino.

Completa la mappa ed esponi a voce.

di origine vulcanica

Le colline possono essere

I miei esercizi, pp. 86, 96

di origine

formate da detriti di ghiacciai di origine

formate per l’erosione delle montagne da agenti atmosferici

di origine tettonica

GLI ELEMENTI DELLA COLLINA

Le colline sono rilievi più bassi delle montagne: la loro altitudine è compresa tra 200 e 600 metri

Le colline sono caratterizzate da cime arrotondate e pendii, cioè versanti, non troppo ripidi. Tra le colline si trovano ampie vallate, spesso percorse da fiumi

Fin dall’antichità, l’essere umano ha costruito i paesi sulla cima delle colline perché l’aria era migliore rispetto alle pianure, spesso paludose; inoltre, dall’alto era più facile difendersi da eventuali attacchi dei nemici. Dove il pendio era troppo ripido e il terreno poteva essere trascinato via dalla pioggia, è stato spianato il suolo e sono stati costruiti i terrazzamenti, cioè gradinate di terra sostenute da muretti di pietra su cui coltivare più facilmente.

I calanchi sono solchi profondi che si formano lungo i pendii di alcune colline. Sono causati dalla pioggia che scava nel terreno argilloso, che non assorbe l’acqua.

PER CAPIRE

STUDIARE

Completa le frasi.

• Le colline sono caratterizzate da

• L’essere umano ha costruito paesi in collina perché

• I terrazzamenti sono

• I calanchi sono

Terrazzamenti.

Calanchi.

LA COLLINA: FLORA E FAUNA

Boschi di latifoglie (castagni, querce e faggi) ricoprono i pendii delle colline. Ai margini del bosco, rovi e sambuchi crescono vicino ai sentieri.

Verso valle, i boschi lasciano il posto alle coltivazioni: frutteti, oliveti, agrumeti, campi di cereali, ma soprattutto vigneti, che si estendono sui terrazzamenti costruiti sui pendii.

PER CAPIRE

STUDIARE

In collina vivono animali selvatici come lepri, istrici, volpi, faine, scoiattoli, cinghiali... I miei esercizi, pp. 85-86,

Cerca e sottolinea, con i colori indicati, le informazioni che ti consentono di rispondere alle domande, poi formula le risposte con parole tue.

• Da che cosa sono ricoperti i pendii delle colline?

• Da quali piante spontanee è costituita la flora in collina?

• Quali animali selvatici vivono in collina?

nocciolo

gheppio

cinghiale

frassino

lepre
volpe
quercia
tasso

LA VITA IN COLLINA

La collina presenta caratteristiche favorevoli agli insediamenti umani perché:

• ha un clima generalmente mite;

• consente spostamenti più semplici rispetto alla montagna;

• ha un terreno abbastanza fertile, con pendii poco ripidi che permettono di utilizzare piccole macchine agricole.

Per rendere coltivabili i pendii, in collina vengono in genere costruiti i terrazzamenti 1 , su cui coltivare viti, ulivi e alberi da frutto. Dove non ci sono i terrazzamenti, si coltivano anche ortaggi e cereali

Castelli e borghi racchiusi da antiche mura sono elementi caratteristici delle colline e favoriscono il turismo. In questi borghi si sono sviluppate botteghe artigiane 2 , nelle quali si lavorano la ceramica, il cuoio, il ferro, i metalli.

Nelle aziende agricole, è diffuso l’allevamento di bovini, suini, polli e tacchini.

I prodotti dell’agricoltura e dell’allevamento vengono lavorati in industrie alimentari di piccole e medie dimensioni. Nelle zone collinari è diffuso l’agriturismo, che offre alle persone l’opportunità di soggiornare in campagna, mangiare cibi genuini, praticare sport all’aria aperta. Gli edifici tipici degli agriturismi sono antiche case coloniche 3 che sono state ristrutturate.

Completa la mappa ed esponi a voce.

La collina favorisce gli insediamenti umani perché il clima è il terreno è gli spostamenti sono

L’ORIGINE DELLE PIANURE

Le pianure si sono formate in milioni di anni e, come le montagne e le colline, si distinguono per la loro diversa origine.

Le pianure alluvionali sono state formate dai detriti che i fiumi hanno portato verso il mare. Ghiaia, ciottoli e terra hanno riempito lo spazio che prima era coperto dal mare e hanno formato nuove terre.

Canali di irrigazione nella Pianura Padana.

Le pianure di sollevamento sono nate milioni di anni fa in seguito al movimento della crosta terrestre. Il fondo marino si è sollevato e ha dato origine alle pianure. Si tratta di pianure povere di acqua.

Le pianure vulcaniche si sono formate ai piedi dei vulcani per l’accumulo di lava, lapilli e ceneri, che nel tempo si sono sgretolati e hanno reso il terreno molto fertile.

STUDIARE PER

Collega i materiali al tipo di pianura che hanno originato.

Lava, lapilli e ceneri

Detriti dei fiumi

Fondale marino

I miei esercizi,

GLI ELEMENTI DELLA PIANURA

La pianura è una grande distesa di terreno piatto o poco ondulato, che non supera i 200 metri di altitudine.

Alcune pianure, nel passato, erano delle paludi malsane che sono state bonificate. Oggi è l’ambiente più abitato dall’essere umano, che lo ha trasformato: ha ricavato campi da coltivare, ha costruito paesi, città, strade, fabbriche.

Le pianure sono attraversate da fiumi che formando curve nelle quali l’acqua ristagna, creando paludi e acquitrini. Le chiuse permettono di regolare la quantità dell’acqua nelle risaie e i canali di irrigazione portano acqua nei terreni coltivati.

fabbriche

VOLO TRA LE PAROLE

Bonificare: prosciugare una palude fino a ottenere un terreno asciutto e adatto alle coltivazioni.

canale d’irrigazione: canale che trasporta acqua per irrigare i campi

fattoria

fiume

città

risaia: campi allagati per la coltivazione di riso

PER CAPIRE

STUDIARE

Aiutandoti con le parole chiave dell’immagine, descrivi questo paesaggio di pianura.

I miei esercizi, pp. 87-89, 96

bosco
campi
stagno

LE CARATTERISTICHE DELLA PIANURA

Filari di pioppi appositamente piantati dall’essere umano costeggiano i sentieri delle campagne, dove sorgono aziende agricole piccole e grandi, nelle quali si allevano bovini, suini, bufali, pollame. I boschi sono di arbusti e latifoglie, come i salici, le betulle, i tigli, le robinie. Vi abitano animali come il coniglio selvatico, la volpe, il cinghiale, il riccio, la talpa...

Per la ricchezza di corsi d’acqua, sono presenti animali come la biscia, la rana, l’anatra selvatica, pesci d’acqua dolce e insetti quali la libellula, la zanzara...

In pianura spesso il clima in estate è caldo e afoso e in inverno rigido e nebbioso.

STUDIARE PER CAPIRE

Colora in giallo gli elementi della fauna selvatica in pianura e in blu quelli della flora spontanea. Fai attenzione agli intrusi.

cinghiali pioppi salici bufali ricci talpe

maiali galline robinie betulle tacchini volpi tigli

garzetta

tifa pioppi

natrice dal collare

germano reale
salice
tiglio
riccio

LA VITA IN PIANURA

La pianura è un territorio adatto alle attività umane perché è pianeggiante, fertile e ricco di acqua. Gli interventi sul paesaggio sono stati molti. Oltre ad aver bonificato le zone paludose, l’essere umano ha disboscato la vegetazione spontanea, ha costruito argini per impedire le inondazioni dei fiumi, ha creato una fitta rete di canali per irrigare i campi, ha costruito centri abitati. Si sono formati così due tipi di ambienti:

• rurale, con centri agricoli e allevamenti moderni circondati da campi;

• urbano, con centri abitati molto sviluppati circondati da vie di comunicazione e da centri industriali.

L’agricoltura

Nelle zone di pianura, l’agricoltura è in genere molto sviluppata: le macchine agricole svolgono quasi tutti i lavori. Si coltivano soprattutto cereali (grano, mais, riso, orzo), piante industriali (barbabietole da zucchero, soia…), ortaggi, alberi da frutto, foraggio che diventa cibo per gli animali.

L’allevamento

È molto sviluppato l’allevamento di bovini, cavalli, maiali e animali da cortile (polli, conigli e anatre). Dall’allevamento si ricavano carne, latte, pellame.

Le industrie e il commercio

La pianura è il luogo adatto allo sviluppo di attività industriali, perché offre spazi per i capannoni, una grande quantità di acqua per le lavorazioni, vie di comunicazione per il trasporto dei prodotti. Per la trasformazione dei prodotti agricoli e dell’allevamento sono sorte industrie come pastifici, salumifici, calzaturifici, ma anche industrie meccaniche, chimiche, elettroniche, siderurgiche. In pianura si è poi sviluppata una fitta rete di vie di comunicazione che facilita il commercio e la circolazione delle persone e delle merci.

La pianura

Completa la mappa ed esponi a voce. caratteristiche:

attività produttive:

E PAESAGGI DI TERRA

Se hai dei dubbi o delle incertezze nel completare le richieste, rileggi la pagina o le pagine di riferimento. Una volta che hai completato le richieste, controlla l'esito del tuo lavoro rileggendo quelle stesse pagine e, se ci sono errori, correggili.

Pagine di riferimento: 38-39

1 A ciascuna immagine, attribuisci il numero della relativa origine delle montagne.

1 Origine vulcanica 2 Origine da corrugamento 3 Origine tettonica

Pagina di riferimento: 48

2 A ciascuna immagine, attribuisci il numero della relativa origine delle colline.

1 Origine vulcanica 2 Origine morenica 3 Origine strutturale 4 Origine tettonica

Pagine di riferimento: 42-43, 49

3 Collega ciascun termine alla definizione corrispondente.

CIMA O VETTA Punto più alto di una montagna.

TERRAZZAMENTI

CALANCHI

PASSO O VALICO

Pagina di riferimento: 52

Gradinate di terra sostenuta da muretti.

Zona pianeggiante che si trova tra due montagne.

Solchi profondi lungo i pendii delle colline.

4 Collega l’origine delle pianure alla spiegazione corrispondente.

Si sono formate in seguito ai movimenti della crosta terrestre che hanno sollevato il fondale marino.

PIANURE VULCANICHE

PIANURE ALLUVIONALI

PIANURE DI SOLLEVAMENTO

Pagina di riferimento: 53-55

Si sono formate ai piedi di un vulcano con la lava e le ceneri che si sono depositate strato su strato.

Si sono formate con i detriti (sabbia, ghiaia, terra, ciottoli…) trasportati a valle dai fiumi.

5 Indica con una X se le affermazioni sono vere (V) o false (F).

• La pianura è un territorio poco adatto allo sviluppo delle città. V F

• Gli esseri umani hanno modificato molto il paesaggio della pianura. V F

• La pianura è un ambiente adatto alle attività umane. V F

• La pianura è ricca di vie di comunicazione. V F

• Nelle zone di pianura, in genere, l’agricoltura è poco sviluppata. V F

• In pianura si sono sviluppate molte attività industriali. V F

AMBIENTI E D’ PAESAGGI ACQUA

Giovedì 10 aprile

Mamma e papà mi comunicano con grande entusiasmo che sabato mattina andiamo in camper sul lago di Como. Io mugugno. Che idea quella del lago! Che cosa ci sarà di bello da fare? Ancora troppo freddo per nuotare. Chissà che noia!

DIARIO DI UN WEEKEND AL LAGO

Sabato 12 aprile

Lasciato il camper in uno dei tanti camping di Domaso, zainetti in spalla con cibarie varie per il pranzo al sacco, abbiamo percorso a piedi la passeggiata fino a Colico (circa 4 ore!!! Per fortuna, al ritorno abbiamo preso l’autobus!). Alla partenza entusiasmo meno di ZERO, ma… lungo la passeggiata mi sono in parte ricreduta. Non avevo mai visto da vicino una coppia di cigni con i loro piccoli e li ho anche fotografati. E poi, quel pescatore che ostinatamente e pazientemente lanciava a più riprese la lenza della sua canna fino a quando… ecco un bel pesce! E che pesce! Un persico!

Domenica 13 aprile

In mattinata, escursione lungo il torrente Livo fino alle pozze e alla cascate (scarpinata lungo un sentiero ripido e accidentato). Acqua salterina, cristallina, gelida. Ho visto anche qualche trota.

A un certo punto della salita, ho visto in lontananza anche i fiumi Mera e Adda, che entrano nel lago (immissari, direbbe il mio

maestro di geografia!).

Tutto sommato, non mi sono annoiata come pensavo. Chissà, però, come sarebbe in estate!

Mi sa che proporrò a mamma e papà di fare un altro weekend in quel periodo!

Nella mappa è indicato il percorso della passeggiata pedonale della quale si parla nel diario. Osserva ed esegui.

• Circonda in verde il punto di partenza e in rosso quello di arrivo.

• Indica con una X il punto in cui i fiumi Mera e Adda entrano nel lago. CAPIRE PER OSSERVARE

• Elenca tutte le località che si trovano lungo la passeggiata.

IL MARE E I SUOI ELEMENTI

Il mare è una grande distesa di acqua salata che si perde all’orizzonte, tanto da non riuscire a scorgerne la fine.

I movimenti

del mare

Ricopre per oltre due terzi la superficie della Terra ed è sempre in movimento a causa di alcuni fenomeni:

• le onde, formate dai venti;

• le correnti, che sono masse d’acqua calda o fredda che scorrono sotto la sua superficie;

• le maree, che sono fenomeni di innalzamento e di abbassamento delle acque e dipendono dall’attrazione della Luna sulla superficie del mare; quando l’acqua del mare si abbassa si parla di bassa marea, quando si alza si parla di alta marea. Il mare rappresenta una risorsa molto preziosa per l’essere umano.

Gli elementi del paesaggio marino

In un paesaggio marino si possono distinguere diversi elementi.

La costa è il punto in cui il mare e la terra si incontrano; può essere alta e rocciosa oppure e sabbiosa. Nel paesaggio costiero ci sono sporgenze che si allungano nel mare e si chiamano:

• promontori, se sono alti e rocciosi;

• penisole, se sono ampie lingue di terra bagnate dal mare su tre lati.

Il golfo è un’ampia rientranza della costa.

La baia è una piccola rientranza della costa. Le isole sono porzioni di terraferma completamente circondate dal mare.

Un gruppo di isole viene chiamato arcipelago

Costa bassa e sabbiosa.
Costa alta e rocciosa.

STUDIARE PER CAPIRE

Aiutandoti con le parole chiave dell’immagine, descrivi questo paesaggio di mare.

I miei esercizi, pp. 90-92, 96

costa bassa
golfo
baia
isola
arcipelago
penisola promontorio
costa alta

gabbiano

IL MARE: FLORA E FAUNA

Il clima mite che caratterizza le zone di mare ha favorito lo sviluppo di una vegetazione molto particolare chiamata macchia mediterranea. La macchia mediterranea è composta da alberi di alto fusto come il pino marittimo e le querce e da arbusti più bassi, disseminati tra gli alberi, costituiti da mirto, lentisco, ginepro, fiori vari. Nel folto della macchia mediterranea vivono cinghiali, volpi, caprioli, istrici, tassi, bisce, lucertole, gechi e molte specie di uccelli: tordi, capinere, cinciallegre, cardellini, gabbiani…

VOLO TRA LE PAROLE

Clima mite: si definisce “mite” un clima dolce, mai troppo caldo o troppo freddo.

STUDIARE PER CAPIRE

Completa le frasi.

• La macchia mediterranea è

• La flora della macchia mediterranea è composta da

• Nella macchia mediterranea vivono

istrice

cardellino

cinciallegra

cinghiale

geco

La quercia da sughero è un particolare tipo di quercia, tipica dell’ambiente marino.

È un sempreverde ed è caratteristica per la corteccia, da cui viene ricavato il sughero, utilizzato, per esempio, nella produzione dei turaccioli.

Mirto, lentisco, ginepro, alloro sono piante aromatiche, capaci di resistere al caldo e ai periodi di poca pioggia. In primavera iniziano a fiorire e durante l’autunno mostrano frutti dai colori vivaci.

Il fico d’India è una pianta originaria del Messico, ma frequentissima sulle nostre coste. Ha foglie piatte e spesse, ricoperte di spine. È caratteristico per il frutto ovale ricco di vitamine, con tonalità giallo-arancione e ciuffetti di spine sulle braccia.

Il geco è un piccolo rettile simile alla lucertola; vive in ambienti caldi e ha zampe “adesive”, che gli consentono di appendersi ai soffitti oppure di arrampicarsi su pareti verticali anche lisce, come il vetro. I miei esercizi, pp. 92, 96

LA VITA LUNGO LE COSTE

Il mare offre molte risorse e ha permesso agli esseri umani di svolgere numerose attività sin dai tempi più lontani.

La pesca

La pesca è la più antica attività legata al mare e ancora oggi è molto praticata, con piccole imbarcazioni o imponenti pescherecci.

Alcuni pescherecci sono attrezzati per una prima lavorazione del pescato, che viene lavato, pulito e surgelato direttamente sull’imbarcazione.

Oggi il pesce viene anche allevato. In alcune zone costiere, nelle lagune, viene praticata l’acquacoltura: in tratti di mare recintato, si allevano pesci e molluschi.

Le saline

In alcune località marine, sono state predisposte le saline per ricavare il sale dal mare. Si tratta di grandi vasche all’aperto, poco profonde, in cui viene fatta confluire l’acqua del mare.

Con il calore del Sole, l’acqua evapora e sul fondo delle vasche resta uno strato bianco di cristalli di sale, che viene raccolto, lavato e poi confezionato.

Salina.

Acquacoltura.

Le vie di comunicazione e le industrie

Il mare è stato da sempre una importante via di comunicazione: grandi mercantili trasportano merci da un porto all’altro e i traghetti sono utilizzati per il trasferimento delle persone.

Vicino ai porti sono nate numerose industrie, dove le navi scaricano le materie prime e caricano i prodotti finiti ottenuti dalla lavorazione industriale.

Le industrie più diffuse sono:

• i cantieri navali, che si occupano della costruzione e della riparazione delle imbarcazioni;

• le industrie alimentari, che lavorano e conservano i prodotti del mare;

• le acciaierie e le industrie siderurgiche, che lavorano le materie prime come ferro, acciaio e metalli in genere;

• le raffinerie, che lavorano il petrolio trasportato dalle petroliere.

Il turismo

Altra importante attività legata all’ambiente del mare è il turismo, soprattutto quello estivo.

Le coste sono state spesso profondamente modificate per costruire grandi alberghi e strutture adatte ad accogliere milioni di turisti che tutte le estati affollano le spiagge: ristoranti, negozi, bar, stabilimenti balneari.

Stabilimento balnerare.

STUDIARE PER CAPIRE

Cerca e sottolinea, con i colori indicati, le principali informazioni relative ai seguenti punti, poi esponi a voce.

• pesca

• saline

• vie di comunicazione

• industrie

• turismo

I miei esercizi, pp. 90, 92, 96

Porto.

ZOOM... SUI FIUMI

CAPIRE PER OSSERVARE

Osserva l’immagine in tutti i particolari, poi rispondi a voce alle domande confrontandoti con i compagni e le compagne.

• Da dove è stata scattata la fotografia, cioè da quale punto di vista?

• Di quale ambiente geografico si tratta? Da che cosa lo hai capito?

• Quali sono gli elementi paesaggistici presenti?

• Segui con un dito il percorso del fiume. Come lo definiresti?

Al lavoro come un CARTOGRAFO e una CARTOGRAFA

Sovrapponi all’immagine fotografica un foglio di carta da lucido, fermandolo agli angoli con un po’ di nastro adesivo di carta. Con la matita ripassa le linee di tutti gli elementi geografici e, con i pastelli, colorali come sono nella fotografia. Stacca il foglio di carta da lucido e confronta la tua “carta geografica” con quella dei compagni e delle compagne.

In ciascuna delle due fotografie, mancano delle parti. Osserva i tasselli mancanti e scrivi il numero nel cerchiolino corrispondente. Fai attenzione: ci sono due tasselli intrusi!

GLI ELEMENTI DEL FIUME

Il fiume nasce da una sorgente e, durante il suo percorso, scorre in un letto, cioè in un profondo solco formato dall’acqua. Nel suo corso, attraversa campagne e città. A volte entra in un lago e prende il nome di immissario, mentre quando ne esce si chiama emissario

Lungo il percorso, alcuni corsi d’acqua si riversano nel fiume: sono i suoi affluenti.

Quando raggiunge la pianura, il fiume scorre lentamente, diventa più largo e forma ampie curve, dette anse o meandri

Alla fine del suo viaggio, il fiume raggiunge il mare: il punto in cui si getta nel mare si chiama foce.

La foce può essere:

• a delta, quando il fiume si divide in più canali;

• a estuario, quando il fiume si getta in mare con un unico ramo a forma di imbuto.

affluente

letto

foce a delta

emissario

ansa

sorgente

ruscello

torrente

cascata

fiume

immissario

PER CAPIRE

STUDIARE

Per ciascuna definizione, scrivi il nome dell’elemento corrispondente.

• Punto in cui ha origine il fiume

• Solco nel quale scorre il fiume

• Fiume che entra in un lago

• Fiume che esce da un lago

• Fiume che si congiunge con un altro fiume più grande

• Ampia curva lungo il corso del fiume o

• Punto in cui il fiume entra nel mare

I miei esercizi, pp. 93-94, 96

ZOOM... SUI LAGHI

CAPIRE PER OSSERVARE

Osserva questa immagine satellitare in tutti i particolari: a sinistra vedi il lago

Maggiore (Verbano), al centro il lago di Lugano (Ceresio), a destra il lago di Como (Lario); ci sono anche altri laghi minori.

Rispondi a voce alle domande confrontandoti con i compagni e le compagne.

• In che cosa sono simili i tre laghi?

• Qual è il lago più grande?

• Quanti laghi minori riesci a individuare?

• Dove si trovano quasi tutti i laghi minori?

• Oltre ai laghi, quali altri elementi geografici sono riconoscibili in questa foto satellitare?

• Che cosa sono le “macchie” bianche?

Al lavoro come un CARTOGRAFO e una CARTOGRAFA

Sovrapponi all’immagine fotografica un foglio di carta da lucido, fermandolo agli angoli con un po’ di nastro adesivo di carta.

Con la matita ripassa il contorno del solo lago di Como e coloralo. Stacca il foglio di carta da lucido e confronta la tua “carta geografica” con quella dei compagni e delle compagne.

A che cosa ti fa pensare la forma di questo lago?

Lago di Como.

L’ORIGINE DEI LAGHI

Il lago è una distesa più o meno estesa di acqua dolce, raccolta in un avvallamento del terreno e può essere alimentato dalle piogge, da sorgenti o da fiumi. L’estensione, la profondità e la forma di un lago variano a seconda della sua origine. In base alla loro origine, i laghi si distinguono in glaciali, vulcanici, costieri e di sbarramento

I laghi glaciali hanno una forma stretta e allungata e sono alimentati da un fiume. Si sono formati nelle grandi conche scavate anticamente dai ghiacciai e sbarrate dai loro detriti, chiamati morene.

I laghi costieri si trovano lungo le coste e sono tratti di mare racchiusi da cumuli di sabbia creati dalle onde. Hanno forma allungata e la loro acqua è leggermente salata.

I laghi vulcanici hanno forma circolare e sono nati quando la pioggia ha riempito i crateri di antichi vulcani spenti.

I laghi di sbarramento si formano quando una frana o dei detriti bloccano il corso dei fiumi. Sono considerati laghi di sbarramento anche i laghi artificiali creati dall’essere umano con la costruzione delle dighe

PER CAPIRE

STUDIARE

Sul quaderno scrivi con parole tue le caratteristiche di ciascun tipo di lago in base alla relativa origine.

I miei esercizi, pp. 93, 95-96

IL FIUME E IL LAGO: FLORA E FAUNA

La fauna del fiume e del lago è ricca di pesci d”acqua dolce (pesce persico, il luccio, il lavarello) e di uccelli (aironi, cigni, anatre...).

Nel fiume, fra i tanti pesci, vi si trovano le trote, che prediligono i torrenti, dove trovano acque pulite e abbondanza di invertebrati di cui cibarsi.

Sulle sponde dei fiumi è facile trovare il salice, le cui radici contribuiscono a rendere più forti gli argini. Le cavità nel tronco offrono rifugio a diversi uccelli, mentre numerosi insetti si nutrono delle foglie e dell’interno dei rami.

La vegetazione dell’ambiente lacustre è composta da piante e fiori dai colori e profumi intensi, come piante di limone, robinie, oleandri, alloro, ma anche magnolie, camelie, azalee e rododendri

Lago Maggiore.

PER CAPIRE

STUDIARE

Cerca e sottolinea, con i colori indicati, le informazioni indicate, poi esponi con parole tue.

• I pesci che vivono nelle acque di fiumi e laghi.

• Gli uccelli che vivono negli ambienti di fiume e di lago.

• La vegetazione lacustre.

Un airone.

LA VITA LUNGO I FIUMI E I LAGHI

Fin dalla Preistoria, in prossimità dei laghi e dei fiumi furono costruiti i primi villaggi. La presenza di acqua dolce era, e lo è ancora, una grande risorsa per la vita quotidiana; infatti, viene utilizzata per usi domestici, per irrigare i campi, dissetare il bestiame allevato e, ai nostri giorni, per produrre energia elettrica che alimenta abitazioni e industrie. I pesci costituiscono una grande risorsa alimentare, tanto che vengono anche allevati in apposite aree (allevamenti ittici).

Fiumi e laghi, in passato, sono stati vie di comunicazione privilegiate; ai nostri giorni, invece, sono percorsi prevalentemente per motivi turistici. Il clima mite dei laghi, favorisce il turismo con tutte le attività connesse (alberghi e hotel, ristoranti, negozi…).

Navigazione turistica sul lago.

Il corso di alcuni fiumi, soprattutto in montagna, è bloccato da dighe che formano laghi artificiali. La forza dell’acqua che precipita da una elevata altezza spinge su una turbina, una specie di mulino ad acqua. La turbina, a sua volta, fa ruotare un alimentatore che genera corrente elettrica

Per approfondire, leggi la pagina 54 del volume di Scienze.

PER CAPIRE

STUDIARE

Cerca e sottolinea, con i colori indicati, le informazioni che ti consentono di rispondere alle domande, poi formula le risposte con parole tue.

• Per che cosa viene utilizzata l’acqua di fiumi e laghi?

I miei esercizi, pp. 93-96

Navigazione turistica sul fiume.

• Quali attività sono collegate ai fiumi?

CIVICA EDUCAZIONE

SVILUPPO ECONOMICO E SOSTENIBILITÀ

Individuare nel proprio territorio le strutture che tutelano i beni artistici, culturali e ambientali e conoscerne i principali servizi.

CRESPI D’ADDA

Lungo un tratto del fiume Adda, nel territorio in provincia di Bergamo (Lombardia), si trova il villaggio operaio di Crespi d’Adda che, dal 1995 rientra nella lista dei siti Patrimonio dell’Umanità individuati dall’UNESCO. Nel 1887, Benigno Crespi, un commerciante di cotone originario del varesotto, decise di costruire un’industria tessile e un villaggio per ospitare tutti gli operai impegnati nella sua azienda.

Per realizzare il suo progetto, individuò e scelse questa zona, un territorio allora selvaggio e poco ospitale, delimitato da tre confini naturali: il fiume Adda, il fiume Brembo e il Fosso Bergamasco. Crespi, per aumentare il lavoro della propria industria, sfruttò le acque del fiume Adda per la produzione di energia elettrica: fece costruire una centrale idroelettrica che forniva elettricità sia ai macchinari sia alle abitazioni.

Successivamente, nel comune di Trezzo d’Adda, fu costruita una seconda centrale idroelettrica per soddisfare la crescente necessità di aumentare la produzione di energia elettrica.

Centrale idroelettrica, Trezzo d’Adda.

L’UNESCO è l’Organizzazione delle Nazioni Unite, fondata nel 1945, che opera nei settori di educazione, scienza, cultura, comunicazione e informazione. A livello mondiale, individua edifici, costruzioni e aree geografiche che rappresentano un importante aspetto culturale di un certo Stato e che, pertanto, vanno tutelati e salvaguardati come Patrimonio dell’Umanità.

La vecchia turbina della centrale idroelettrica di Crespi d’Adda.

A TU PER TU CON... AMBIENTI E PAESAGGI D’ACQUA

Se hai dei dubbi o delle incertezze nel completare le richieste, rileggi la pagina o le pagine di riferimento. Una volta che hai completato le richieste, controlla l'esito del tuo lavoro rileggendo quelle stesse pagine e, se ci sono errori, correggili.

Pagine di riferimento: 60-61

1 In ciascuna frase, sottolinea le parole esatte.

• Il mare è una enorme distesa d’acqua dolce / insipida / salata

• Il punto di incontro fra la terraferma e il mare è la spiaggia / costa / baia.

• Il golfo / porto / promontorio è una lingua di terra che entra nel mare.

Pagine di riferimento: 60-61

2 Scrivi al posto giusto il numero di ciascun elemento.

1 costa bassa

2 spiaggia

3 golfo

4 penisola

5 promontorio

6 baia

7 costa alta

8 arcipelago

9 isola

Pagine di riferimento: 68-69

3 Collega ciascun termine alla definizione corrispondente.

SORGENTE

LETTO

AFFLUENTE

FOCE

Solco nel quale scorre il fiume.

Corso d’acqua che entra in un fiume.

Punto in cui il fiume si getta nel mare.

Punto dove nasce un fiume.

Pagine di riferimento: 68-69

4 Scrivi al posto giusto il numero di ciascun elemento.

1 sorgente 2 affluente 3 immissario 4 cascata

Pagine di riferimento: 72

5 Scrivi quale può essere l’origine dei laghi.

Pagine di riferimento: 73

6 Colora il nome dei pesci che vivono nei fiumi e nei laghi.

tonno luccio trota lavarello
pesce palla sardina pescegatto sogliola

CHE COS’È LA GEOGRAFIA

1 Completa il testo con le seguenti parole.

Terra • Geografia • esseri umani • cambiamenti • natura • strumenti • carte geografiche • spazi

La è la scienza che studia la , le sue trasformazioni e le relazioni che gli hanno con gli ambienti in cui vivono.

La Geografia aiuta a comprendere quali sono prodotti dall’essere umano e quali dalla . Inoltre, attraverso alcuni , come le , dà la possibilità di capire come sono fatti gli intorno a noi.

2 Collega ciascun/ciascuna aiutante del geografo o della geografa all’attività corrispondente.

Riproduce la superficie terrestre sulle carte geografiche.

Fotografo/a

Cartografo/a

Geologo/a

Climatologo/a

Botanico/a

Studia la conformazione del suolo e del sottosuolo.

Fotografa gli ambienti per studiarli e registrarne i cambiamenti.

Studia la tipologia delle piante che vivono in un certo ambiente.

Studia le variazioni del clima e stabilisce le caratteristiche climatiche di un territorio.

LA CARTOGRAFIA

2 Indica con una X.

1 Osserva la carta geografica, scrivi che cosa rappresentano i colori, poi completa le frasi.

Marrone:

Giallo:

Verde:

Azzurro:

• Più il marrone è scuro, più è la montagna.

• Più il giallo è scuro, più è la collina.

• Il verde si fa più chiaro a mano a mano che la pianura si avvicina alle

• Più l’azzurro è scuro, più le acque sono

• Quella qui sopra è una carta fisica perché rappresenta: come è organizzato e suddiviso un territorio. un aspetto particolare di un territorio. gli aspetti naturali di un territorio. le vie di comunicazione di un territorio.

3 Osserva le rappresentazioni cartografiche e scrivi di quale tipo di carta si tratta.

L’ORIENTAMENTO: I PUNTI CARDINALI

1 È mezzogiorno e la bambina guarda il Sole. Scrivi i punti cardinali.

2 È notte e il bambino ha alle sue spalle la Stella Polare. Scrivi i punti cardinali.

3 Indica con una X se le affermazioni sono vere (V) o false (F).

• Il Sole sorge a Sud. V F

• I punti cardinali cambiano a seconda del posto in cui ti trovi. V F

• Il Nord è opposto al Sud. V F

• Il punto in cui il Sole si trova a mezzogiorno si chiama Est. V F

• Il Sole tramonta a Ovest. V F

• Il Sud è opposto all’Est. V F

• I punti cardinali sono i principali punti di riferimento per orientarsi. V F

4 Colora nello stesso modo le parole che indicano lo stesso punto cardinale.

Utilizza le mappe per ripassare e poi per esporre con parole tue.

LE CARTE GEOGRAFICHE

rappresentano un territorio visto dall’alto con elementi ridotti in scala, spiegati in una legenda

si distinguono in

rappresentano un piccolo territorio, sono ricche di particolari piante o mappe

carte geografiche

• fisiche: rappresentano gli aspetti naturali di un territorio

• politiche: rappresentano come è organizzato un territorio (confini, regioni, città…)

• tematiche: rappresentano un aspetto particolare di un territorio (clima, coltivazioni…)

rappresenta la superficie della Terra nella sua forma sferica mappamondo

rappresenta la superficie della Terra su un piano planisfero

Sole

L’ORIENTAMENTO

richiede punti di riferimento

a seconda della posizione del Sole, si identificano i punti cardinali

Ovest (occidente)

Nord (settentrione)

Sud (meridione)

Stella Polare

Est (oriente)

indica sempre il Nord

LA MONTAGNA

1 Colora nello stesso modo gli animali, le piante e l’altitudine in cui vivono.

fino a 1000 m abeti, pini, larici… aquile, stambecchi, marmotte…

fra i 1300 e i 2000 m prati piccoli mammiferi, lupi, volpi, caprioli…

oltre i 2000 m castagni, querce, faggi, roveri… cervi, orsi…

2 Traccia una riga sui termini sbagliati.

• La montagna è un rilievo caratterizzato da cime arrotondate / aguzze

• Il fianco di una montagna si chiama fondovalle / versante

• Il ghiacciaio in montagna si trova oltre i 3 000 / al di sotto dei 2 000 metri.

• Nel fondovalle più soleggiato si pratica l’agricoltura / l’alpeggio.

• La baita / diga è la tipica abitazione della montagna.

• Grazie alla ricchezza d’acqua, sono state costruite centrali idroelettriche / siderurgiche

• Per facilitare gli spostamenti sono stati costruiti trafori / acquedotti.

3 Spiega con parole tue due diverse origini delle montagne.

• Montagne di origine tettonica:

• Montagne di origine vulcanica:

GLI ELEMENTI DELLA MONTAGNA

1 Scrivi al posto giusto i numeri corrispondenti agli elementi della montagna.

1 vetta 3 valle 5 passo

2 piede 4 versante 6 ghiacciaio

2 Osserva l’immagine e scrivi a che cosa si riferiscono le definizioni.

• È il punto più alto della montagna.

• È la zona pianeggiante tra le montagne.

• È un accumulo di neve ghiacciata.

• È il fianco della montagna.

3 Osserva l’immagine qui a lato e descrivila. Si tratta di una , tipica abitazione di montagna, costruita

Utilizza la mappa per ripassare e poi per esporre con parole tue.

LA MONTAGNA

rilievo che supera i 600 metri di altitudine

origine

elementi

• da corrugamento: in seguito allo scontrarsi di alcune parti della crosta terrestre

• tettonica: in seguito al sollevamento di alcune parti della crosta terrestre

• cima o vetta: punto più alto

• ghiacciaio: oltre i 3000 metri, dove la neve non si scioglie mai

• versante o pendio: fianco della montagna

• valle: zona pianeggiante tra due montagne; si distiguono valli:

• fluviali: erose dai terreni, strette, forma a V

• vulcanica: in seguito all’accumulo del magma fuoriuscito dalle spaccature del terreno

• glaciali: formate dai ghiacciai, larghe, forma a U

• passo o valico: punto più basso di una catena montuosa

• piede: punto più basso di una montagna

clima freddo; più si sale più la temperatura si abbassa

flora e fauna

risorse e attività

• oltre i 3000 metri: rocce e ghiacciai, muschi e licheni; aquile

• dai 2000 ai 3000 metri: distese di prati; aquile, stambecchi, marmotte

• tra i 1300 e i 2000 metri: conifere; cervi, orsi

• tra il fondovalle e i 1000 metri: latifoglie; piccoli mammiferi, caprioli

• legname artigianato

• corsi d’acqua centrali idroelettriche

• agricoltura (mele, pere, viti…)

• allevamento (bovini, ovini)

• turismo estivo e invernale

LA COLLINA

1 Completa il testo con le seguenti parole.

mite • 200 • arrotondate • torre • fertile • 600 • rilievo • ripidi • borghi

• La collina è un con un’altitudine cha va da a metri sul livello del mare.

• È caratterizzata da cime e pendii non troppo

• Fin dall’antichità è stata abitata dagli esseri umani per il clima e il terreno

• Sulla sommità si possono trovano circondati da antiche mura, con la chiesa, il castello o la

2 Colora solo i riquadri che contengono informazioni sulla collina.

Vi si è sviluppato l’agriturismo.

Vi si praticano gli sport invernali: sci, alpinismo...

Il clima ha estati calde e inverni non molto rigidi. È coperta da boschi di latifoglie.

3 Completa il testo con le seguenti parole.

terrazzamenti • viti • muretti • fertile • frutto • cereali

Il terreno e non troppo ripido ha permesso all’essere umano di coltivare la collina con buoni risultati. In questo ambiente le colture più diffuse sono , ulivi e alberi da

Dove il terreno è più ripido, l’essere umano ha costruito i , gradini scavati sui pendii, sostenuti da di pietre.

Dove ci sono terreni più ampi, ha coltivato e ortaggi.

Un suo animale tipico è lo stambecco.

Vi vivono volpi, scoiattoli, lepri, faine, cinghiali...

Utilizza la mappa per ripassare e poi per esporre con parole tue.

LA COLLINA

rilievo tra i 200 e i 600 metri di altitudine

• vulcanica: da antichi vulcani spenti

origine

elementi

trasformazioni

• strutturale: da antiche montagne erose

• cime arrotondate

• pendii non troppo ripidi

• vallate

• naturali: calanchi

• antropiche: terrazzamenti

flora e fauna clima mite risorse e attività

• morenica: da detriti spinti a valle dallo scioglimento dei ghiacciai

• tettonica: dal sollevamento della crosta terrestre

• boschi di latifoglie e arbusti

• lepri, istrici, volpi, cinghiali…

• agricoltura (viti, ulivi, alberi da frutto; ortaggi e cereali)

• allevamento (bovini, suini, polli, tacchini)

• industrie alimentari

• artigianato (ceramica, cuoio, ferro…)

• agriturismo

LA PIANURA

1 Scrivi al posto giusto i numeri corrispondenti agli elementi della pianura.

1 fabbrica

2 paese

3 campi

4 fattoria

5 fiume

6 stagno

2 Collega ciascuna immagine all’origine della pianura corrispondente, numerando.

1 Origine alluvionale

2 Origine di sollevamento

3 Origine vulcanica

LE ATTIVITÀ IN PIANURA

1 Colora tutti gli elementi che si possono trovare in pianura.

distese erbose frutteti

ghiacciai allevamenti moderni fattorie

centri urbani

coltivazioni di cereali canali

rete di canali torrenti

dighe cascate terrazzamenti fiumi baite

2 Completa il testo con le seguenti parole.

ortaggi • allevamenti • coltivazioni • cereali • agricoltura • foraggio • industriali • macchine

Nelle zone di pianura, in genere l’ è molto sviluppata. La conformazione del terreno consente l’uso di grandi agricole in grado di svolgere quasi tutti i lavori necessari per le . Si coltivano soprattutto (grano, mais, orzo, riso…), piante (barbabietole da zucchero, soia…), , alberi da frutto, da utilizzare come cibo per gli animali che si trovano negli .

3 Traccia una riga sulle parole sbagliate.

• La pianura è un territorio inadatto / poco adatto / favorevole alle attività umane perché:

• è ricco di piante / acqua / animali;

• è pianeggiante / ondulato / erboso;

• è arido / roccioso / fertile.

• La pianura è un territorio particolarmente adatto anche alle attività artigianali / industriali / portuali.

Utilizza la mappa per ripassare e poi per esporre con parole tue.

LA PIANURA

distesa di terreno piatto che non supera i 200 metri di altitudine

origine

elementi

• alluvionale: dai

detriti portati dai fiumi verso il mare

• di sollevamento: dal sollevamento del fondo marino

• campi coltivati

• risorgive: sorgenti d’acqua

• fiumi, che creano gli stagni

• canali di irrigazione risaie

• fabbriche

• città

clima

flora e fauna

risorse e attività

• caldo e afoso in estate

• rigido e nebbioso in inverno

• vulcanica: dall’accumulo di lava e ceneri

• pioppi, arbusti, latifoglie

• bovini, suini, bufali, pollame, bisce, rane, insetti (zanzara)

• agricoltura industrializzata (cereali, barbabietola da zucchero, soia, ortaggi, alberi da frutto, foraggio)

• allevamento (bovini, cavalli, maiali, animali da cortile)

• industrie (trasformazione dei prodotti agricoli e dell’allevamento, meccaniche, chimiche, elettroniche, siderurgiche)

• fitta rete di vie di comunicazione

IL MARE

1 Per ciascun termine, scrivi la definizione.

• Costa: .

• Golfo:

• Promontorio:

• Penisola:

• Isola: .

2 Indica con una X se le affermazioni sono vere (V) o false (F).

• Il mare è sempre stato un’importante via di comunicazione. V F

• Le saline sono vasche dove vengono allevati pesci e molluschi. V F

• Nelle zone di mare è molto sviluppato il turismo invernale. V F

• In alcune zone costiere è praticata l’acquacoltura. V F

• Nel periodo estivo le zone di mare attirano il turismo. V F

• La principale risorsa delle zone di mare è l’artigianato. V F

• Sulle coste sono attivi numerosi cantieri navali. V F

• I pescherecci sono attrezzati per la lavorazione del pescato. V F

3 Rispondi con parole tue.

• Quali sono le caratteristiche del clima marino?

• Che cos’è la macchia mediterranea?

• Che cos’è l’acquacoltura?

• Quali sono le principali risorse che il mare ci offre?

i MIEI

GLI ELEMENTI DEL MARE

1 Collega ciascun termine all’immagine corrispondente.

2 Osserva le immagini e completa le didascalie.

Quando il terreno costiero è pianeggiante, la costa è e

Quando il terreno costiero è montuoso o collinare, la costa è e

Golfo
Arcipelago
Isola
Promontorio

Utilizza la mappa per ripassare e poi per esporre con parole tue.

IL MARE

grande distesa di acqua salata sempre in movimento a causa di:

• onde, formate dai venti

• correnti, masse d’acqua calda o fredda che scorrono sotto la superficie

• maree, innalzamenti o abbassamenti delle acque

• costa: punto in cui terra e mare si incontrano; può essere bassa e sabbiosa oppure alta e rocciosa

• promontorio: sporgenza alta e rocciosa

elementi

• penisola: lingua di terra bagnata dal mare su tre lati

• golfo: ampia rientranza della costa

• baia: piccola rientranza della costa

• isola: porzione di terraferma completamente circondata dal mare

• arcipelago: gruppo di isole

clima mite

flora e fauna

risorse e attività

• macchia mediterranea

• cinghiali, volpi, caprioli, istrici, tassi, bisce, lucertole, varie specie di uccelli

• pesca acquacoltura

• saline

• cantieri navali

• industrie alimentari, siderurgiche, raffinerie

• turismo, soprattutto estivo

IL FIUME E IL LAGO

1 Completa il testo con le seguenti parole.

emissario • estuario • foce • corso d’acqua • sorgente • delta • meandri • immissario • affluenti

• Il fiume è un dolce.

• Il punto in cui un fiume nasce si chiama

• Lungo il suo corso, un fiume riceve acqua da fiumi minori, gli

• In pianura, dove rallenta, il fiume crea ampie curve, i

• Alcuni fiumi nel loro corso incontrano dei laghi. Quando entra in un lago, il fiume diventa suo , quando ne esce si chiama

• Il punto in cui il fiume arriva al mare si chiama

• La foce può essere a quando il fiume si divide in tanti rami oppure a quando il fiume entra nel mare con un solo ramo.

2 Completa con parole tue.

Un lago si definisce:

• costiero quando ;

• di sbarramento quando ;

• glaciale quando ;

• vulcanico quando

3 Traccia una riga sulle parole sbagliate.

Un lago è un corso / una massa d’acqua dolce che occupa una cavità naturale.

Può essere alimentato da un immissario / emissario, ma anche da sorgenti / cascate sotterranee.

Sulle sue sponde / cime vivono anatre, cigni, aironi, martin pescatori, germani reali...

Il clima mite / polare permette la vita a vegetali come salici, ninfee, canne, giunchi...

Nelle sue acque vivono trote / balene, carpe, pescegatti / pescecani, lucci, alborelle.

Utilizza la mappa per ripassare e poi per esporre con parole tue.

IL FIUME

lungo corso d’acqua dolce che nasce in montagna da una sorgente

• letto: profondo solco d’acqua in cui scorre il fiume

• immissario: fiume che entra in un lago

• emissario: fiume che esce da un lago

• affluente: corso d’acqua che si riversa nel fiume

elementi

• ansa o meandro: curve formate dal fiume quando raggiunge la pianura

• cascata: area in cui il fiume subisce un salto a causa di un dislivello

• foce: punto in cui il fiume raggiunge il mare.

Può essere:

• a delta: il fiume si divide in più canali

• a estuario: il fiume si getta in mare con un unico ramo a forma di imbuto

clima diverso dalla sorgente, dove è freddo, alla foce, dove diventa via via più mite

flora e fauna

risorse e attività

• salici, pioppi, querce, giunchi, canne…

• trote, anguille, carpe, lucci, rane, aironi, martin pescatori, mammiferi roditori, insetti…

• pesca, acquicoltrura

• preparazione, attraverso sabbia e ghiaia, di materiali edili per la costruzione di strade e edifici

• acqua per: uso domestico e industriale, irrigare, dissetare il bestiame, produrre energia elettrica

• via di trasporto

Utilizza la mappa per ripassare e poi per esporre con parole tue.

IL LAGO

distesa di acqua dolce raccolta in un avvallamento del terreno

• glaciale: occupa le grandi conche scavate dai ghiacciai; forma stretta e allungata

origine risorse e attività

• costiera: tratti di mare racchiusi da cumuli di sabbia creati dalla onde; forma allungata

clima mite

• vulcanica: riempie il cratere di antichi vulcani spenti; forma circolare

• di sbarramento: creato da frane o dighe

• limoni, oleandri, alloro, magnolie, camelie, azalee, rododendri…

• aironi, cigni, anatre, lontre, pesci persici, lucci… flora e fauna

• pesca, allevamenti ittici

• acqua per: uso domestico e industriale, irrigare, dissetare il bestiame, produrre energia elettrica

• vie di comunicazione

• turismo

AMBIENTIAMOCI!

1 Collega ciascuna definizione all’ambiente naturale corrispondente.

È sempre in movimento a causa di onde, correnti, maree.

È una distesa di acqua dolce rinchiusa in un avvallamento.

È un territorio ricco di acqua che spesso è stato bonificato.

È spesso raggruppata in catene separate da valli.

È un rilievo compreso da 200 e 600 metri di altitudine. Rappresenta il paesaggio più diffuso in Italia.

Pianura

Mare Fiume

Lago

2 Scrivi a quale “oggetto geografico” si riferisce ciascun elenco.

• Cascata, letto, sorgente, ansa

• Fiume, città, coltivazioni, fattorie

• Porto, golfo, promontorio, acquacoltura

• Diga, ghiacciaio, fondovalle, valico

• Bacino di acqua dolce, clima mite, di sbarramento

• Rilievo “tondeggiante”, origine vulcanica, borghi

Può avere una foce a delta o a estuario. È caratterizzata da un clima freddo.

È un corso di acqua dolce con una foce. Di solito ha un immissario e un emissario.

Ricopre la maggior parte della superficie terrestre. È un terreno che non supera i 200 metri di altitudine.

Montagna Collina

Responsabile editoriale: Mafalda Brancaccio

Redazione: Cecilia Barletta, Gaia La Magra

Responsabile di produzione: Francesco Capitano

Progetto grafico e impaginazione: A come Ape di Alessia Zucchi

Supervisione grafica: Carmen Fragnelli

Illustrazioni: Bluedit, Maria Elena Gonano, Manuela Leporesi, Archivio Spiga

Copertina: A come Ape di Alessia Zucchi

Ricerca iconografica: Paola Rainaldi

Referenze iconografiche: Shutterstock, Archivio Spiga

Stampa: Tecnostampa – Pigini Group Printing Division Loreto – Trevi 25.84.031.0

È assolutamente vietata la riproduzione totale o parziale di questa pubblicazione, così come la trasmissione sotto qualsiasi forma o con qualunque mezzo, senza l’autorizzazione della Casa Editrice.

Produrre un testo scolastico comporta diversi e ripetuti controlli a ogni livello, soprattutto relativamente alla correttezza dei contenuti. Ciononostante, a pubblicazione avvenuta, è possibile che errori, refusi, imprecisioni permangano. Ce ne scusiamo fin da ora e vi saremo grati se vorrete segnalarceli al seguente indirizzo: redazione@elionline.com

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EquiLibri • Progetto Parità è un percorso intrapreso dal Gruppo Editoriale ELi, in collaborazione con l’Università di Macerata, per promuovere una cultura delle pari opportunità rispettosa delle differenze di genere, della multiculturalità e dell’inclusione.

Si tratta di un progetto complesso e in continuo divenire, per questo ringraziamo anticipatamente il corpo docente e coloro che vorranno contribuire con i loro suggerimenti al fine di rendere i nostri testi liberi da pregiudizi e sempre più adeguati alla realtà.

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ISBN per l’adozione 978-88-473-0755-1

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