Nuvola 4 - Percorsi di italiano

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NUVOLA 4

E. COSTA • L. DONISELLI • A. TAINO

e

Class

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PER L’ALUNNO

• Letture (240 pagine): letture per argomenti, analisi delle tipologie testuali, compiti di realtà, apprendimento cooperativo, Clil • Percorsi di italiano (72 pagine + 48 pagine Quaderno di scrittura): strategie di lettura, comprensione, riassunto, scrittura • Riflessione linguistica (120 pagine): grammatiche esplicita, funzionale, valenziale • Linguaggi espressivi (168 pagine): percorsi di arte e immagine, cinema, musica, teatro (classi 4-5) • Libro digitale scaricabile

e

Class

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PER L’ALUNNO

4-5

PER L’INSEGNANTE E LA CLASSE

• Traguardo competenze: per acquisire competenze attraverso la trattazione di un argomento (classi 4-5) • FACILmente 4: adattamento e semplificazione per alunni con BES e DSA dei percorsi contenuti nel libro • FACILmente 5 • Guida linguaggi 4-5 • Poster murali classi 4-5 • Libro digitale in DVD e scaricabile

Allegato a NUVOLA 4 Non vendibile separatamente

cover Nuvola • Percorsi di italiano 4.indd 1-3

MATERIALI MULTIMEDIALI LIBRO DIGITALE con all’interno: • volumi sfogliabili con selezione di esercizi interattivi • libro liquido: versione accessibile dei volumi per alunni con BES e DSA.

Percorsi di Italiano

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Class

NUVOLA

• Letture (264 pagine): letture per argomenti, analisi delle tipologie testuali, compiti di realtà, apprendimento cooperativo, Clil • Percorsi di Italiano (72 pagine + 48 pagine Quaderno di scrittura): strategie di lettura, comprensione, riassunto, scrittura • Riflessione linguistica(120 pagine): grammatiche esplicita, funzionale, valenziale • Libro digitale scaricabile

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E. COSTA L. DONISELLI A. TAINO

V L U O A N Gruppo Ricerca e Sperimentazione DIDATTICA

rsi Perco aliano di

It

● STRATEGIE D I LETTURA ● COMPRENSIO NE ● RIASSUNTO ● SCRITTURA

Funzioni specifiche: • scelta del carattere ad alta leggibilità • scelta della dimensione del carattere • scelta delle impostazioni di interlinea • scelta del colore di sfondo della pagina • text to speech (TTS) per la sintesi vocale di tutti i testi • esercizi interattivi disponibili con carattere ad alta leggibilità • esercizi interattivi extra • simulazioni di prove nazionali INVALSI • tracce audio • percorsi semplificati stampabili per alunni con BES e DSA • mappe grammaticali interattive, con attività

AUDIOLIBRO

LIBRO DIGITALE

LIBRO LIQUIDO

LIBRO INCLUSIVO 19/12/16 17:25


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E. COSTA L. DONISELLI A. TAINO

V L U O A N Gruppo Ricerca e Sperimentazione DIDATTICA

rsi Perco aliano di

It

● STRATEGIE D I LETTURA ● COMPRENSIO NE ● RIASSUNTO ● SCRITTURA

AUDIOLIBRO

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LIBRO DIGITALE

LIBRO LIQUIDO

LIBRO INCLUSIVO 19/12/16 17:32


I N DI C E 4

IL PERCORSO DIDATTICO

STRATEGIE DI LETTURA Gli scopi della lettura 5

6 8 9 10 11

Leggere è soprattutto un piacere Leggere bene Leggere a colpo d’occhio Anticipare le parole Leggere gruppi di parole 17 COMPRENSIONE Capire

12 Leggere rispettando le pause della punteggiatura 13 Leggere con espressione 14 Lo studio 15 La ricerca di informazioni 16 Ora so leggere bene

DEL TESTO

ciò che leggi

18 Lo scopo comunicativo

20 Comprendere dal titolo 21 Il significato letterale delle parole 22 Il significato figurato delle parole 24 L’idea principale 26 Il contesto 28 Gli elementi fondamentali di un racconto

31 Le informazioni esplicite 33 Le inferenze 35 Le informazioni esplicite e le inferenze 36 Le relazioni tra gli elementi del testo 38 Anticipare i fatti 39 Ora so comprendere un testo

42 La MAPPA della comprensione

43 RIASSUNTO

Per riferire i fatti principali 4 4 La trama 4 5 4 8 5 0 5 2 5 4 5 8

Le Le Le Le Le Le

sequenze sequenze sequenze sequenze sequenze sequenze

dialogiche descrittive riflessive narrative principali

6 2 6 3 6 4 6 6 6 8 70

La frase chiave Le frasi chiave e le sequenze dialogiche Lo smontaggio Dallo smontaggio al riassunto Il riassunto Ora so fare un riassunto

7 2 La MAPPA del riassunto

73 QUADERNO DEI MIEI TESTI 74 Che cos’è un testo 75 Da dove devo partire? 76 La correzione 7 8 Progettare il testo: lo schema e la scaletta 7 9 Collegare le frasi 8 0 La coesione: uso del lessico appropriato 81 La coesione: le sequenze contemporanee 8 2 La coesione: le sequenze non contemporanee 8 3 Arricchire il testo: le sequenze dialogiche 85 Arricchire il testo: le sequenze descrittive 8 7 Arricchire il testo Percorsi di italiano 4_01-72.indd 3

89 93 97 101 105 109 111 113 114 115 117

rricchire un testo realistico A I l mito Il racconto d’avventura Il racconto fantasy Il racconto autobiografico La lettera Il diario La filastrocca Il nonsense e il limerik Il testo poetico Il testo descrittivo 22/12/16 13:56


IL PERCORSO DIDATTICO Per raggiungere una meta è importante seguire un percorso che ci conduca fino al traguardo senza presentarci troppi ostacoli. Nello stesso modo, per acquisire abilità, conoscenze e competenze ci possono venire in aiuto percorsi didattici che ci guidino tappa dopo tappa. In questo libro troverai tutte le tappe necessarie per lavorare sul testo.

PERCORSI PER LAVORARE SUL TESTO

LETTURA

• strategie: per imparare a leggere bene e velocemente • scopo: per imparare a adeguare la lettura allo scopo per cui leggi

COMPRENSIONE

identificare: • l’argomento • i fatti • come i fatti si legano tra loro

arricchire il lessico

RIASSUNTO

• comprendere la trama • riferire con una frase ciascun fatto principale • raccontare in modo essenziale e chiaro i fatti

LAVORARE SUL TESTO VUOL DIRE: godere della lettura di un testo comprendere che un autore ha trattato un argomento utilizzando la tipologia testuale adatta a ciò che voleva esprimere arricchire le conoscenze e vivere emozioni imparare a organizzare le proprie idee per trattare un argomento imparare a riflettere sulla nostra lingua per utilizzare bene le sue regole

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STRATEGIE DI

LETTURA

Gli scopi della lettura Leggere bene vuol dire leggere senza incertezze e con espressione per poter comprendere ciò che è contenuto nel testo. Un buon lettore deve saper leggere bene, velocemente, ma deve anche sapere per quale scopo legge un brano o un libro.

Leggere per il piacere di leggere

Leggere per studiare

Leggere per cercare informazioni

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STRATEGIE DI LETTURA

LEGGERE È SOPRATTUTTO UN PIACERE Quando leggi per il piacere di leggere puoi rispettare i tuoi ritmi di lettura, cioè leggere più velocemente alcune parti, soffermarti su altre, saltare pezzi che non ti interessano, tornare su parti già lette.

L A GA B B I A Mia nonna ha un pappagallo. Si chiama Toto, che brutto nome! Un giorno gli ho detto: – Povero Toto, chissà quanto ti annoi chiuso nella tua gabbia! Dai, apro la porta, svignatela, vai a raggiungere i tuoi compagni in Amazzonia. – No, ma dico, sei pazzo? – mi ha risposto Toto. – Non la conosco mica la strada, io. Alla prima svolta, sono sicuro di perdermi. – Non ti preoccupare – gli ho detto, – devi solo imparare la geografia. Tieni, ecco un atlante. Toto è un uccello strano. Tempo un mese e sapeva la geografia a mena piuma. Allora gli ho detto: – Beh, adesso puoi andare. Che cosa aspetti? – Ma sei completamente fuori o che cosa? – mi ha risposto Toto. – E i cani, i gatti e i cacciatori, credi forse che si faranno scrupoli? Non appena metterò il becco fuori di qui, pam pam pam, spezzatino di pappagallo! – Fifone! – gli ho detto. – Perché non ti difendi? Vieni, che ti porto dal mio maestro di judo. Toto è un pappagallo tosto e dopo un mese era cintura nera di judo e come se non bastasse campione di karate.

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STRATEGIE DI LETTURA

Allora gli ho detto: – È oggi il gran giorno della partenza? Beh, ciao e buon viaggio! – Ma che, dai i numeri? – mi ha risposto Toto. – Non sono abituato a dormire fuori, creperò di freddo. – Di salute cagionevole, l’uccellino! – gli ho detto. – Non devi far altro che imparare a sferruzzare. Ti porto la lana e i ferri. Toto è tutto un programma. Dopo un mese si era fatto un berretto, una sciarpa, i calzini e tre maglioni. Allora gli ho detto: – Adesso, Toto, hai tutto quello che ti serve. Puoi lasciare la tua gabbia. – Vabbè, vabbè – mi ha risposto Toto, – sono pronto, vado! È uscito dalla sua gabbia, ha sgranchito le ali e si è lanciato dritto verso il cielo. Due mesi dopo ho ricevuto una cartolina di Toto: È stupendo qui. E tu, come stai? Quand’è che lasci la tua gabbia? Ti aspetto. È matto, quel Toto, non la conosco la strada, io. Alla prima svolta sono sicuro di perdermi! Bernard Friot, Il mio mondo a testa in giù, Il Castoro

Puoi leggere per il piacere di leggere, ma puoi leggere anche per far provare ad altri il piacere di ascoltare un racconto. Pensa a quante volte, quando eri piccolo, i “grandi” hanno letto per te e quante volte l’insegnante ti aiuta a immaginare, sognare o conoscere mondi nuovi attraverso la lettura. LA LETTURA

SILENZIOSA

Se leggi in modo silenzioso, leggi per te stesso.

LA LETTURA

A VOCE ALTA

Se leggi a voce alta, leggi per fare ascoltare a qualcun altro un testo. Devi quindi tenere un tono di voce che ti permetta di farti sentire da tutti e dare espressione per coinvolgere e mantenere l’attenzione.

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STRATEGIE DI LETTURA

LEGGERE BENE La lettura deve essere scorrevole perché le incertezze ti obbligano a soffermarti troppo su una parola. In questo modo, dimentichi ciò che hai letto prima e non riesci a comprendere il contenuto generale del testo.

Sottolinea le parole che hai letto in modo incerto, poi r ileggile per acquisire sicurezza. Quindi chiedi al tuo compagno di ascoltare nuovamente la lettura del testo.

Leggi a voce alta il testo a un tuo compagno e chiedigli di segnare su un foglio una crocetta blu ogni volta che hai incertezza nella lettura di una parola e una crocetta rossa ogni volta che leggi una parola in modo sbagliato.

U N A N U OVA C O M PAG N A Ernest non sorrideva mai. A scuola partecipava alle discussioni solo se chiamato per nome dal maestro. Le sue risposte erano esatte, ben calibrate ed efficaci, le sue osservazioni piene di buon senso. A Ernest la scuola piaceva. I maschi lo lasciavano tranquillo nel suo isolamento. Le femmine, invece, cercavano di farsi notare, di insinuarsi nel suo universo, di attiralo nei loro giochi. La vita di Ernest non conosceva imprevisti. Si ripeteva quotidianamente sempre allo stesso modo. Non c’erano mai state sorprese fino a quel lunedì dell’inizio di novembre. La direttrice entrò in aula all’improvviso, spingendo davanti a sé una nuova allieva: – Vi presento Victoire de Montardent. D’ora in poi farà parte della vostra classe. Ernest ebbe un leggero sussulto. Questa Victoire era diversa dalle altre. E siccome il banco vicino a lui era l’unico disponibile, il maestro invitò la bambina a prendere posto proprio lì. Victoire si sedette lanciando a Ernest, all’improvviso e senza complessi, un chiaro “Buongiorno”. Quando il maestro disse: “Ernest, conto su di te per spiegare alla nuova”, Ernest eseguì l’ordine, come un robot, senza guardarla in viso, ma assicurandosi che capisse con un “Siamo d’accordo, vero?”, e lei lo rassicurò con un “Ok, bello!”. Susie Morgenstern, Lettere misteriose , Bruno Mondadori

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STRATEGIE DI LETTURA

LEGGERE A COLPO D ' OCCHIO Per ogni immagine, scrivi quale potrebbe essere il contenuto del brano cui si riferisce, scegliendo tra:

LEGGERE LE IMMAGINI

Prima di affrontare la lettura di un testo sconosciuto, puoi osservare le immagini per dedurre il contenuto del brano.

1

2 Le razze canine.

foto di un cane con un bambino che lo abbraccia

RICONOSCERE

LE

Il cane, grande amico dell’uomo.

foto di un cane poliziotto o da ricerca di dispersi nella neve

LETTERE

Leggere a colpo d’occhio vuol dire individuare le parole dal riconoscimento rapido delle lettere che le formano.

Senza leggere tutte le parole, ma solo con un rapido colpo d’o cchio, trova in ogni insieme la parola in alto e sottolineala. padre ladre

colle madre

padri

padre

quadri

pozza pizza

colme

calle

culle

colle

valle

lama

limo

lume

lima

lima pozzo

pozza

puzza

pazza

lime

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STRATEGIE DI LETTURA

LO STUDIO Se leggi per studiare, per apprendere e memorizzare informazioni e poi ripeterle, la tua sarà una lettura analitica: • presterai molta attenzione alle parti più importanti e significative; • individuerai le parole chiave che ti permetteranno di ricordare i concetti fondamentali; • non effettuerai salti tralasciando alcune parti.

Non leggere il testo, ma passa subito agli esercizi !

G L I E G I Z I: I T E M P L I Il popolo degli Egizi era politeista, cioè adorava molti dèi. Consideravano divinità molti elementi della natura, come il Sole, la Terra, il Nilo e alcuni animali. Pensavano, inoltre, che lo stesso faraone avesse origini divine. Ogni faraone faceva erigere almeno un tempio per acquisire la benevolenza delle divinità. Il tempio era la casa del dio e le offerte dei fedeli il suo cibo. All’interno dei tempi egizi vi era una parte separata in cui potevano entrare solo il faraone e il primo sacerdote: il naos, la stanza in cui era conservata la statua della divinità.

I L T E M P I O D I E L L E S I JA Questo piccolo tempio fu fatto costruire da Tuthmosi III nel 1454 a.C. nel deserto, in una località situata circa a 200 km a sud di Assuan. Era dedicato agli dèi Horus e Sater. Nel tempio si trovano le statue di questi due dèi e del faraone stesso, Il tempio di Ellesija, come molti altri monumenti, era destinato a essere sommerso dalle acque del lago artificiale Nasser dopo la costruzione della diga di Assuan. Nel 1965 il Museo Egizio di Torino provvide a salvare il tempio di Ellesij a e così, l’anno seguente, il monumento fu generosamente donato dall’Egitto all’Italia e assegnato dal governo italiano al Museo Egizio.

Senza leggere l’intero testo, scrivi sul quaderno i titoli e accanto ad ognuno le parole chiave evidenziate. Ora cerca di capire che cosa le parole chiave possono indicare. A questo punto leggi il testo almeno due volte e scrivi sul quaderno tre informazioni che ritieni molto importanti. Confronta la tua scelta con quella fatta dai compagni, argomentandola.

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STRATEGIE DI LETTURA

LA RICERCA DI INFORMAZIONI Se leggi per cercare rapidamente informazioni la tua sarà una lettura esplorativa. Leggerai a “colpo d’occhio” per individuare solo le informazioni che ti sono utili. Adotti in genere questo tipo di lettura se devi consultare un elenco, un orario, un libro in uno scaffale…

L’insegnante a scuola ha parlato del tempio di Ellesija ricostruito al Museo Egizio di Torino e ora tu vuoi andare a visitarlo. Osser va la pianta del museo per cercare le informazioni necessarie.

• A che piano devi andare? ……………………………….........................................…….……… • C he cosa puoi visitare sullo stesso piano? ... …….........................………… ………………………………......................................................................................................................……………

PIANO 0 14. Galleria dei Re

• Toilette

15. Tempio di Ellesjia

PIANO – 1 1. Storia del Museo

• Biglietteria

• Guardaroba

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OR A SO LEG GER E BEN E I L GAT T O DA L L ’ O R O L O G I A I O Leggi prima silenziosamente utilizzando tutte le strategie per una lettura scorrevole. Poi leggi a voce alta mettendo in pratica tutte le strategie per la lettura espressiva.

Il signor Veneranda entrò nel negozio dell’orologiaio. – Scusi – disse educatamente mettendo un gatto sul banco, – vuol vedere che cos’ha? Resta indietro! – Come, come? – balbettò l’orologiaio. – Resta indietro? – Sì! Resta indietro! Quante volte glielo devo dire? – Io non capisco – l’orologiaio era sempre più perplesso. – Che cosa vuole da me? Io posso guardare l’orologio, non il gatto! – Non può guardare il gatto? – chiese il signor Veneranda. – Certo che non posso! – replicò spazientito l’altro. – Ah, questa è bella! – esclamò il signor Veneranda. – Lei non può guardare il gatto. È la prima volta che conosco una persona che non può guardare i gatti. Le fa male agli occhi guardare i gatti? – Io non… – balbettò l’orologiaio che non sapeva che cosa dire. – Beh, allora mi scusi tanto… – disse il signor Veneranda riprendo il gatto. – Io non lo sapevo proprio. E si allontanò contrariato con il suo gatto in braccio, borbottando tra sé: – Eppure gliel’ho detto che il gatto cammina sempre dietro di me. Chissà chi potrà mai aggiustarlo? Carlo Manzoni, 50 scontri con il signor Veneranda, Rizzoli

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E N O I S N E R P M CO

D E L T E S TO

Capire ciò che leggi Il termine comprendere deriva da una parola latina che vuol dire “prendere insieme”. Comprendere un testo significa dunque mettere insieme tutte le informazioni che ci sono in uno scritto per sapere che cosa ha voluto dire l’autore.

Le tappe fondamentali per la comprensione di un testo sono:

leggere attentamente più volte il testo;

capire l’idea principale: il fatto più importante attorno al quale l’autore ha costruito il suo racconto;

individuare i fatti e la loro successione nel tempo e nello spazio.

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COMPRENSIONE

LO SCOPO COMUNICATIVO Un autore scrive un testo con intenzioni diverse: per raccontare storie, per informare, per dare istruzioni, per suscitare sentimenti… Le intenzioni per le quali un autore scrive un testo è il suo scopo comunicativo. A seconda dello scopo comunicativo un autore sceglie il tipo di testo: narrativo, informativo, regolativo, descrittivo, poetico… Comprendere lo scopo comunicativo di un autore e individuare quale tipologia di testo ha usato, ci aiuta a capire quale tipo di informazioni ci può dare quel testo.

Leggi i brani e, per ognuno, scrivi lo scopo comunicativo: narrare, informare, descrivere, suscitare emozioni, dare istruzioni.

C H I U DE R E I L F R I G O R I F E R O Forse non ti sei mai chiesto quanta energia consuma il frigorifero che hai in casa per tenere bassa la temperatura al suo interno. Molta. Quindi è opportuno che tu prenda l’abitudine ad aprirlo e a richiuderlo con una certa rapidità o, per lo meno, a non lasciarlo aperto, poiché il freddo accumulato dal frigo si disperde e ci vuole nuova energia per ricrearlo. Atlante delle risorse Junior, Touring Junior

Scopo comunicativo:

………..........................................................................………………

I L LU P O E I L CA N E Un lupo affamato incontra un cane ben pasciuto. – Che hai mangiato per farti così grasso? – Basta che tu presti lo stesso mio servizio al padrone: tenere lontani i ladri la notte. – Ma io sono prontissimo! Lungo la via il lupo vede una spelatura al collo del cane. – Che roba è quella, amico mio?

– Qualche volta mi tengono legato. – Ma se hai voglia di uscire, è permesso? – Proprio, interamente, no… – Addio, caro. Io preferisco morire di fame piuttosto che rinunciare alla mia libertà. Fedro, Favole

Scopo comunicativo:

………................................................................

.......................................................................................................................………………

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COMPRENSIONE

C I E LO Dentro di te abita il vento. Dentro di te abitano i sogni. E tu sei così grande che anche le nuvole si perdono e gli uomini non vi possono nemmeno entrare. Alice Sturiale, Il libro di Alice , Rizzoli

Scopo comunicativo:

………..........................................................................………………

VIN CENZO Vincenzo era il risultato dell’incrocio di diverse razze: aveva il corpo tozzo e muscoloso del bulldog, le orecchie del cocker, il muso allungato del levriero e le zampette corte del bassotto; il pelo era bianco a macchie nere come il dalmata, ma certe altre macchie verdi facevano pensare che fra i suoi antenati ci fosse anche qualche cane marziano. Stefano Bordiglioni, La fattoria di Luigi , Edizioni Scolastiche Juvenilia

Scopo comunicativo:

………..........................................................................…

C O M E C I R C O L A R E I N B I C I C L E T TA 1. Chi va in bicicletta deve circolare sul lato destro della strada. 2. La bicicletta deve essere tenuta in efficienza per quanto riguarda freni, luci e pneumatici. 3. Bisogna utilizzare, quando esistono, le piste ciclabili. 4. È obbligatorio segnalare con il braccio eventuali cambiamenti di direzione. Bruno Mantovani, Azione gesto sport , Edi-Ermes

Scopo comunicativo:

………..........................................................................….....……

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COMPRENSIONE

COMPRENDERE DAL TITOLO Il titolo riassume in poche parole quello di cui si parlerà in modo diffuso nel testo. Il titolo anticipa l’argomento di un brano o di un libro e rappresenta la prima importante informazione per la comprensione della trama. Il titolo è composto da una o poche parole che devono attirare l’attenzione del lettore.

G L I A N I M A L I DA I F I G L I TAS CA B I L I Prova a ricavare dal titolo alcune informazioni. Segna con una X. Il testo parlerà:

di cuccioli.

di canguri.

di un allevamento di animali piccoli.

di una storia in cui piccoli animali sono stati nascosti in tasca.

Ora leggi il testo, poi rispondi. Anna e Tommi hanno iniziato il loro viaggio in Australia. Attraversano sterminate distese in cui è raro incontrare uomini o case. Finalmente i primi incontri. Sono i canguri giganti: grossi maschi alti un metro e mezzo o anche più, con una coda enorme e lunga, femmine con piccoli affacciati al “balconcino” del marsupio, la tasca ventrale che fa loro da culla. – Mica sono sempre così grandi i canguri – dice l’autista – qui in Australia: ne abbiamo una cinquantina di specie di tutte le misure, a partire dalle dimensioni di un topo. E quei cangurini che vedete alloggiati nella tasca materna, quando nascono sono piccoli come fagioli. Non hanno nemmeno la forza di succhiare. Morirebbero se speciali muscoli materni non provvedessero a sprizzare loro il latte direttamente in bocca. È buffo vedere che alcuni, avendo sentito rumori sospetti, ruotano curiosamente le orecchie in tutte le direzioni. Solo qualche pauroso si allontana a balzelloni facendo leva sulla coda muscolosa. Gli altri rimangono sul posto come se niente fosse. Isabella Lattes Coifmann, Le avventure di Nick e Tom , Fabbri

La tua ipotesi era giusta?

………..........................................................................………………

Ritieni che il titolo sia adatto al testo?

………..........................................................................………………

Scrivi tu un altro titolo che ti sembra adatto a questo testo. ………....................................................................................................................................................................................................................................................................………………

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COMPRENSIONE

IL SIGNIFICATO LETTERALE DELLE PAROLE Per comprendere un testo devi comprendere bene anche il significato delle parole. Rispetto alle parole che non conosci puoi: • d edurre il significato dal contesto, cioè dall’insieme di parole tra le quali è inserito il termine sconosciuto e dal contenuto del testo; • cercare il significato della parola sul dizionario cartaceo oppure online.

Leggi i brani e scrivi il significato delle parole sottolineate, deducendolo dal contesto. La strada saliva e scendeva, aggomitolandosi in curve strettissime sui fianchi delle colline rocciose, ma da qualche varco la vista spaziava sempre sull'orizzonte. Ogni tanto, da una curva della strada o dal crinale di una collina, sbucava una torre solitaria di granito e rossa di muschi e licheni. Bianca Pitzorno, Sulle tracce del tesoro scomparso , Mondadori

Aggomitolandosi: Varco:

..........................................................................................................................................................................

............................................................................................................................................................................................................

Crinale:

.........................................................................................................................................................................................................

Gli pareva trascorsa un’eternità dacché stava peregrinando e vagando nella foresta alla ricerca del fiume e del sentiero che lo riportasse dai bianchi. Poco dopo il terreno rimbombò sotto il calpestio di numerosi cavalli e le voci degli uomini risuonarono nella piazza. Al primo drappello, una cinquantina di cavalieri che erano già intenti a dissellare bestie, s’unì poco dopo un secondo e poi un terzo. Alberto Manzi, Orzowei , Bompiani Ragazzi

Dacché:

......................................................................................................................................................................................

Peregrinando: Vagando:

...................................................................................................................................................................

..............................................................................................................................................................................

Calpestio:

...........................................................................................................................................................................

Drappello:

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Dissellare:

.........................................................................................................................................................................

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COMPRENSIONE

IL SIGNIFICATO FIGURATO DELLE PAROLE Le parole possono essere usate per il loro significato reale o figurato. Usare una parola con un significato figurato vuol dire sostituire il significato reale con un altro più ampio che riesce a farti immaginare (“figurare”) meglio una situazione.

Leggi ponendo particolare attenzione alle parole sottolineate. La nostra maestra è molto carina ed è per questo che noi cerchiamo di non farla andare troppo in bestia. – Ragazzi – ha detto Rocco, – giochiamo a palla avvelenata? – Sei tutto matto? – ha risposto Turi. – La maestra ci fa una testa così, e poi di sicuro rompiamo un vetro! – Beh – ha detto Walter, – basta aprire le finestre! Questa è stata una buona idea, così siamo andati tutti ad aprire le finestre, escluso Benigno che ripassava la lezione di storia a voce alta, con le mani sulle orecchie. È fuso Benigno! Poi abbiamo aperto le finestre ed era fortissimo, perché il vento soffiava verso la classe e ci divertivamo a prendere l’acqua in faccia. Abbiamo sentito un grido esagerato; era la maestra che stava rientrando. – Ma vi ha dato di volta il cervello? – ha urlato la maestra.

Segna con una X il significato figurato di ogni espressione. Andare in bestia:

comportarsi come un animale.

arrabbiarsi moltissimo.

non scontentare una persona.

Fare una testa così:

mettere la testa sul banco.

fissarsi su una particolare idea.

rimproverare a lungo.

Essere fusi:

avere comportamenti strani.

non fare ciò che fanno gli amici.

non vedere ciò che accade intorno.

Dare di volta il cervello:

svenire per un capogiro.

ragionare in modo completamente sbagliato. capire il contrario di ciò che viene detto.

René Goscinny, Gli amici di Nicola , EL

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COMPRENSIONE Leggi ponendo particolare attenzione alle parole sottolineate, poi scrivi tu che cosa vuol dire l’a utore in questo contesto.

Caro diario, la giornata è cominciata in salita con lo sciopero dei mezzi pubblici. Io non me ne ero ricordata e così ho dovuto chiedere a mia madre di accompagnarmi. Tra la sua vecchia carretta e la processione di altre tartarughe in fila come noi, ce l’ho fatta ad arrivare tardi fin dal primo giorno. Ero piuttosto nervosa e mi sentivo la coda di paglia per non essermi svegliata prima; ma non tutto era perduto. In classe, al posto del prof. di scienze, c’era quella pasta d’uomo del bidello Giuseppe, per cui niente terzo grado. AA.VV., Le regole e l’immaginazione , Zanichelli

Vecchia carretta:

...................................................................................................................................................................................................................................................

Processione di altre tartarughe: Pasta d’uomo:

.........................................................................................................................................................................................................

...........................................................................................................................................................................................................................................................

Segna con una X l’e spressione figurata adatta al contesto. Una persona sfacciata ha: un diavolo per capello.

Una persona di cattivo umore: ha la luna per traverso.

la faccia di bronzo.

ha il sole in fronte.

una faccia d’angelo.

vede le stelle. Una persona molto forte e sicura di sé si sente:

Chi sa di non correre alcun pericolo è:

in un mare di guai.

un pesce fuor d’acqua.

in una botte di ferro.

un leone in gabbia.

in una bolla d’aria.

un leone.

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COMPRENSIONE

ANTICIPARE I FATTI Se hai imparato a comprendere le informazioni che trovi in una parte di testo e a collegarle tra loro, puoi “essere in grado di prevedere” che cosa potrà accadere passando da una sequenza all’altra.

Leggi con attenzione le diverse parti del racconto individuando quali sono le informazioni principali contenute in ognuna di esse. Poi leggi la domanda e prova a fare un’ipotesi su che cosa potrà accadere.

AVA DA K E DAV R A Un bagliore d’oro rosso divampò all’improvviso nel soffitto incantato sopra di loro e uno spicchio di sole accecante apparve sul davanzale della finestra più vicina. La luce colpì i due volti nello stesso momento e quello di Voldemort divenne una macchia infuocata. Harry udì la voce acuta di Voldemort che, mentre puntava la sua Bacchetta di Sambuco, strillava la più tremenda maledizione che un mago potesse lanciare: – Avada Kedavra! Urlò anche lui la sua speranza estrema verso il cielo, puntando la bacchetta magica: – Expelliarmus! Che cosa può accadere ora che le formule sono state pronunciate? Lo scoppio fu come un colpo di cannone e le fiamme dorate eruppero tra loro; al centro esatto del cerchio che avevano disegnato, segnarono il punto in cui gli incantesimi si scontrarono. Harry vide il lampo verde di Voldemort urtare il proprio incantesimo, vide la Bacchetta di Sambuco di Voldemort volare in alto, scura contro l’alba, roteante come la testa del serpente Nagini contro il soffitto incantato, verso Harry, il suo nuovo padrone. Che fine farà la Bacchetta di Sambuco? Harry la prese al volo con la mano libera mentre Voldemort cadeva all’indietro, le braccia spalancate, le pupille a fessura degli occhi scarlatti che si giravano verso l’alto. Crollò sul pavimento con banale solennità, il corpo fiacco rattrappito, le mani bianche vuote, il volto da serpente inespressivo e ignaro. Voldemort avrà una reazione? Voldemort era morto, ucciso dal rimbalzo della sua stessa maledizione, e Harry fissava, con due bacchette in mano, il guscio vuoto del suo nemico. Joanne Kathleen Rowling, Harry Potter e i doni della morte , Salani

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ORA SO COMPRENDERE UN TESTO PE R FO RT U N A E N T RÒ U N’A PE C O M P R E N D E R E DA L T I T O L O

Dal titolo puoi comprendere che il testo parlerà di:

la vita in un alveare. un episodio in cui un’ape ha un ruolo positivo. un episodio in cui un’ape ha un ruolo negativo. Leggi con attenzione.

Mi avevano ricoverato per la febbre alta. La mamma non poteva tenermi compagnia a tutte le ore e quanto avrebbe voluto: e io dovevo restarmene a letto, solo solo, ad aspettarla. 5 Vedevo, dalla finestra socchiusa, passare le nuvole e la cima di un ciliegio in fiore che mi sembrava rabbrividire come me, quando sentivo la febbre. Una mattina avevo fame, dopo aver preso la solita cucchiaiata di medicina, e non veniva nessuno. Avevo voglia d’alzarmi, 10 ma più di piangere. Le coperte mi schiacciavano come le montagne e mi pareva che tutte quelle nuvole me le facessero più pesanti. C’era, a capo del letto, il campanello elettrico, ma non lo suonavo perché il suo squillo mi faceva peggio. Entrò un’ape. Mossi la testa per guardarla meglio. Sbattendo contro i vetri 15 cominciò a ronzare; ma con un ronzio così dolce che mi fece subito un effetto di benessere. Allora, mi ricordai dei fichi maturi e di tutta l’altra frutta. Chissà quale odore giù nei campi! Mi pareva, perfino, di sentirne il sapore in bocca. 20 L’ape girò da una trave all’altra del soffitto, poi tornò alla finestra! Non piangevo più, assorto in quel suo rumore uguale, che allora mi pareva una specie di musica a cui avrei dovuto trovare le parole. Quando venne la mamma, facendola fuggire, mi dispiacque; 25 e ci pensai tutto il giorno, sorpreso di non pensare ad altro. 1

Federigo Tozzi, Bestie, Theoria

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ORA SO COMPRENDERE UN TESTO L ' I D E A P R I N C I PA L E

L’idea principale del testo è: la solitudine di un bambino malato. come un bambino supera un momento di solitudine. l’osservazione di un animale fuori dal suo ambiente. I L C O N T E STO

G L I E L E M E N T I F O N DA M E N TA L I

Il luogo in cui si svolge la storia è: una stanza di ospedale. la stanza di un bambino. la camera da letto dei genitori.

Il protagonista è: la mamma. un bambino. un’ape.

I l tempo in cui si svolge il racconto è: i l periodo di malattia del bambino. una mattina di primavera. l ’attimo in cui l’ape entra nella stanza.

Il personaggio secondario è: la mamma. un bambino. un’ape.

I L S I G N I F I C AT O D E L L E PA R O L E

“A capo del letto” (riga 12) significa: sul letto. in fondo al letto. vicino al cuscino. “Assorto” (riga 21) significa: immerso in un pensiero. immerso nel sonno. assordato da un rumore.

Q uali tra i seguenti fatti non sono importanti? Un bambino è in ospedale. I l bambino guarda il ciliegio. Il bambino si sente solo. Le coperte schiacciano il bambino. Entra un’ape. I l bambino pensa ai fichi maturi. Il bambino si distrae. L a mamma scaccia l’ape.

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LE INFO RMA ZI O NI ESPLI CITE

Perché il bambino era a letto solo solo?

...........................................................................................................

.........................................................................................................................................................................................................................................................................................

Perché il bambino non suonava il campanello?

. . .....................................................................................

.........................................................................................................................................................................................................................................................................................

A che cosa pensa il bambino quando vede l’ape?

..............................................................................

.........................................................................................................................................................................................................................................................................................

LE INFERENZE

“Mi avevano ricoverato” vuol dire che il bambino: era stato messo in una stanza da solo. non poteva vedere la mamma. era stato portato all’ospedale. I l bambino vuole trovare le parole da unire al ronzio dell’ape per: scrivere una canzone. far parlare l’ape. f are una sorpresa alla mamma.

L E R E L A Z I O N I T R A G L I E L E M E N T I D E L T E STO

Alla riga 19 c’è scritto “sentirne il sapore in bocca”. “Ne” si riferisce: ai campi. alla frutta. al ronzio.

Alla riga 25 c’è scritto “ci pensai tutto il giorno”. “Ci” si riferisce: all’ape. alla frutta. alla febbre.

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COMPRENSIONE

LA MAPPA E N O I S N E R P M O C A L L E D lo scopo comunicativo

il tipo di testo

l’idea principale

i fatti principali

COMPRENDERE

il significato delle parole

il contesto le informazioni gli elementi del testo (protagonista, tempo, luogo)

esplicite, cioè chiaramente espresse

le relazioni tra gli elementi del testo (cioè a chi si riferiscono le informazioni)

implicite, cioè “nascoste tra le parole” (inferenze) 42 Percorsi di italiano 4_01-72.indd 42

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R I A S S U N TO Per riferire i fatti principali Per raccontare il contenuto di un testo bisogna farne il riassunto, cioè bisogna esporre in modo essenziale l’argomento trattato. Il riassunto, per essere chiaro, deve essere breve, ma esauriente.

Le tappe fondamentali per riassumere un testo sono:

leggere piĂš volte il racconto per comprendere bene quali sono i fatti che accadono;

individuare tutte le sequenze che contengono i fatti, le descrizioni, i dialoghi‌;

scrivere la frase chiave di ogni sequenza importante.

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RIASSUNTO

LA TRAMA I fatti narrati nel racconto in ordine logico e cronologico costituiscono la trama del racconto.

Leggi più volte il testo per comprenderne bene il contenuto.

L A T E STA N E L L A Z U P P I E R A A Emil piaceva tanto la minestra in brodo. Quel giorno tutti mangiarono a sazietà. In fondo era rimasto un goccino di brodo. Emil lo voleva. L’unico sistema per averlo era infilare la testa nella zuppiera e succhiare su. Fu ciò che fece. Quando cercò di tirar fuori la testa… non ci riuscì! Era incastrato! Emil afferrò il recipiente strillando. La mamma, preoccupata, disse: – Come tiriamo fuori il piccolo? Prendiamo il ferro del camino e spacchiamo la zuppiera! – Mai e poi mai! – disse il padre. – La zuppiera è costata quattro corone. Andiamo dal medico: lui riuscirà a levarla; prende solo tre corone, costa meno che rompere la zuppiera. Quando entrarono nello studio il medico si limitò a dire: – Buongiorno! Che cosa ci fai là dentro? Anche se Emil non vedeva il dottore, doveva pur salutarlo: perciò fece un inchino. Fu allora che la zuppiera andò in pezzi. Emil aveva sbattuto tanto energicamente la testa contro la scrivania che la zuppiera si spaccò. Astrid Lindgren, Emil , Vallecchi

Ora che hai letto bene il testo prova a immaginare la trama come se fosse un film. Disegna i fotogrammi mancanti. Fai riferimento alle sequenze.

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RIASSUNTO

LE SEQUENZE Ciascun fatto è una sequenza. Si passa da una sequenza a un’altra quando: • interviene un nuovo personaggio; • cambia il tempo in cui si svolge la vicenda; • cambia il luogo in cui accadono i fatti; • accade un fatto nuovo.

Rileggi il testo della pagina precedente, poi completa.

Il primo fatto nuovo che avviene rispetto alla situazione iniziale è che Emil

………............................................................................................................................................................................................................……………….

• Il primo nuovo personaggio a intervenire è ........................................................................................................... • Il primo cambio di luogo è quando la famiglia ................................................................................................. ……….............................................................................................................................................................................................….................………….

Segna nel testo con parentesi colorate le parti che si riferiscono alle seguenti sequenze.

vuole bere l’ultima goccia di brodo. • Emil infila la testa nella zuppiera. • Emil mamma di Emil propone di rompere la zuppiera. • La Il papà Emil decide di andare dal dottore • per nondirompere la zuppiera. saluta il bambino. • IlE mildottore batte la testa sulla scrivania del dottore • e rompe la zuppiera.

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RIASSUNTO

LE SEQUENZE Leggi più volte il testo per capire bene la trama.

BAC C O E R E M I DA Un giorno Bacco, dio del vino, volle sdebitarsi con il re Mida per un favore che aveva ricevuto da lui. Si recò nella reggia del sovrano per chiedergli che cosa desiderasse. Il re entrò nella sala e disse che avrebbe voluto imparare a trasformare in oro tutto quello che toccava. Bacco l’accontentò e appena re Mida toccò un albero, questo divenne d’oro massiccio. Il re era al colmo della felicità. E intanto toccava un fiore, una fontana, un mobile… oro, oro, oro. Tutto diventava d’oro. Quando si sedette a tavola per mangiare e bere, appena avvicinò le labbra alla coppa del vino, questo si trasformò in metallo prezioso e così la frutta, gli arrosti, il pane. Tutto diventava oro lucente. Il giorno seguente il re si rese conto di quanto fosse stata sciocca la sua richiesta e invocò, piangendo, l’aiuto di Bacco: aveva paura di morire di fame e di sete. Il dio del vino, generosamente, lo liberò dall’incantesimo. Stelio Martello, Racconti mitologici , Dami

Nella seconda sequenza cambia:

il tempo.

il luogo.

Nella terza sequenza:

avviene un fatto nuovo.

interviene un nuovo personaggio.

il tempo.

il luogo.

Nella sesta sequenza:

interviene un nuovo personaggio.

Nella quarta sequenza:

Nella quinta sequenza cambia:

i nterviene un nuovo

avviene un fatto nuovo.

personaggio.

avviene un fatto nuovo.

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RIASSUNTO Leggi più volte il racconto per capire bene la trama.

L A FATA LU N N OTA R Nel tempo più lontano che ci sia, quando non erano ancora apparsi né il Sole né la Luna, quando non c’erano che l’aria e il mare, Lunnotar, la bella Fata della Natura, viveva nella sua casa tutta azzurra. Un giorno Lunnotar lasciò la sua abitazione e cominciò a vagare sul mare. Si adagiò sulle onde e un dolce sonno la prese. Un’aquila enorme apparve nel cielo: era stanca e cercava un luogo dove posarsi. Lunnotar sollevò lentamente un ginocchio fuori dalle acque e l’aquila vi si posò. Sul ginocchio della Fata l’uccello fece il suo nido, vi depose sei uova d’oro e uno di ferro e le covò. Per un giorno, per due giorni, per tre giorni l’aquila covò e le uova diventavano sempre più calde. Al quarto giorno il calore divenne così forte che la Fata non poté più sopportarlo. Si mosse di colpo: ecco che le uova rotolarono e si ruppero. Una cosa meravigliosa accadde allora. Il guscio delle uova d’oro si ingrandì e formò la volta del cielo e la superficie ricurva della Terra. I rossi formarono gli astri: il Sole, la Luna, le stelle. I piccoli frammenti dell’uovo di ferro divennero le nubi e corsero rapide sul mare. E il mondo sorse. Mito finlandese, in Kalevala , Giunti-Marzocco

Segna nel testo con parentesi colorate le parti del testo in cui trovi le seguenti situazioni.

iniziale. • Situazione un nuovo personaggio. • Interviene il tempo in cui si svolge la vicenda. • Cambia il luogo in cui accadono i fatti. • Cambia • Accade un fatto nuovo.

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RIASSUNTO

LA FRASE CHIAVE La frase chiave di una sequenza è quella che dà l’informazione più importante e permette di individuare qual è il fatto che la sequenza narra.

Leggi il testo per comprendere la trama. Segna con delle parentesi le sequenze. Osser va le parti evidenziate e completa le frasi chiave.

ONDINA La piccola fata Ondina viveva felice nel lago di Carezza , uno specchio d’acqua circondato dai monti: parlava e giocava con i pesci e gli uccelli, si tuffava nelle onde sollevate dal vento, scherzava con i raggi del sole. Di lei s’innamorò un potente mago che abitava nel grande bosco nero. Ondina non voleva corrispondere al suo amore, perciò il mago decise di rapirla: si trasformò in una lontra e si nascose tra le piante della riva, in attesa che la fatina uscisse dal lago. Ma gli uccelli avevano visto tutto e, appena Ondina affiorò dalle acque, l’avvertirono del pericolo e la fata ebbe il tempo di rituffarsi prima di essere rapita. Allora il mago, per attirare la sua attenzione, costruì uno splendido arcobaleno e lo collocò sopra il lago. Ondina emerse per contemplare quella meraviglia, ma di nuovo gli uccelli l’avvertirono dell’insidia, mandando a vuoto l’attesa del mago. Costui s’infuriò talmente che ruppe l’arcobaleno in mille pezzi e lo gettò nelle onde. Ecco perché le acque del lago di Carezza hanno i riflessi di tutti i colori dell’arcobaleno.

Nel lago di Carezza

...........................................................

.............................................................................................................................

Un potente mago

..................................................................

............................................................................................................................

Il mago

..................................................................................................

............................................................................................................................

Gli uccelli

.. ..........................................................................................

............................................................................................................................

Il mago

..................................................................................................

............................................................................................................................

Gli uccelli Il mago

.. ..........................................................................................

..................................................................................................

Da allora

.............................................................................................

............................................................................................................................

Ruggero Y. Quintavalle - Domenico Volpi, Letture geografiche, La Scuola

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RIASSUNTO

LE FRASI CHIAVE E LE SEQUENZE DIALOGICHE Leggi il testo per comprendere la trama. Segna con delle parentesi le sequenze. Osser va le parti evidenziate e completa le frasi chiave, trasformando il discorso diretto in discorso indiretto

SIEGFRIED E O DETTE Il principe Siegfried arrivò a un lago dove nuotavano molti cigni, il più bello di tutti i cigni aveva in testa ..una corona d’oro! Siegfried mise una freccia nell’arco per colpire il cigno. In quel momento accadde una cosa stupefacente: il cigno si trasformò in una fanciulla. La fanciulla-cigno era la principessa Odette, caduta sotto l’incantesimo del perfido mago Rothbart. Il malvagio Rothbart anche di notte, trasformato in un gufo, non la perdeva mai d’occhio. – Solo l’amore può spezzare l’incantesimo – spiegò Odette a Siegfried. – Allora sei salva. Io ti amo – disse Siegfried. Attirata nel lago dalla terribile magia, Odette si staccò dal principe e, nell’attimo in cui il piede sfiorò l’acqua, le sue braccia si aprirono in bianche ali. – Vieni questa sera al castello – le gridò Siegfried. – Si tiene un ballo per il mio compleanno. Sceglierò te come sposa. In quell’istante si udì lo stridio di un gufo. – Non credere sia facile rompere i miei incantesimi – rise il mago.

Il principe Siegfried vide

.. ....................................................

...................................................................................................................................

Siegfried cercò di colpire .................................................................

..................................................

che si trasformò

...................................................................................................................................

Il cigno era

.. ............................................................................................

...................................................................................................................................

Odette era sorvegliata

.........................................................

...................................................................................................................................

Odette spiegò che

.. ....................................................................

................................................................................................................................... ...................................................................................................................................

Siegfried invitò

..................................................................................

...................................................................................................................................

Il mago-gufo

.. ......................................................................................

...................................................................................................................................

Geraldine Mccaughrean, Il lago dei cigni , Edizioni EL

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RIASSUNTO

LO SMONTAGGIO Per fare lo smontaggio di un racconto devi: • individuare le sequenze narrative; • eliminare quelle che non sono importanti; • individuare per ciascuna sequenza la frase chiave; • scrivere in ordine cronologico le frasi chiave.

Leggi una prima volta tutto il testo senza interruzioni. Poi leggi ogni sequenza e segna con una X la frase chiave che si riferisce ad essa.

M I È S CA P PATO I L N AS O! Una mattina a Laveno, sul lago Maggiore, un signore che abitava di fronte al pontile dove si prendono i battelli si guardò allo specchio e gridò: – Il mio naso! Il naso, in mezzo alla faccia, non c’era più.

Un signore abitava di fronte al pontile.

Un signore, guardandosi allo specchio, non vide più il suo naso.

Corse sul balcone e vide il naso che si avvicinava al pontile e si imbarcava sul traghetto per Verbania: – Ferma, ferma! – gridò il signore. – Il mio naso! Al ladro!

Il signore gridò: – Al ladro!

Il signore vide che il suo naso si imbarcava sul traghetto.

La gente rideva: – Le hanno rubato il naso? Brutto affare.

La gente chiede al signore se gli hanno rubato il naso.

Questa sequenza non è fondamentale per capire la trama.

A quel signore non rimase che inseguire il fuggitivo. Purtroppo arrivò appena in tempo per vedere il battello che si staccava dal pontile; si tuffò in acqua per raggiungerlo, ma non vi riuscì.

Il signore non riesce a riprendersi il naso.

Il signore vede il battello.

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RIASSUNTO Qualche giorno dopo un pescatore trovò nella rete il naso e lo portò al mercato.

Un pescatore trovò nella sua rete il naso.

Un pescatore portò il naso al mercato.

La domestica di quel signore, recatasi al mercato, vide il naso tra le tinche e i lucci.

La domestica del signore andò al mercato.

La domestica del signore vide al mercato il naso del suo padrone.

– Ma è il naso del mio padrone! – esclamò inorridita. – Datemelo subito che glielo porto. – Io l’ho pescato e lo vendo a peso d’oro – dichiarò il pescatore.

Questa sequenza non è fondamentale per capire la trama.

Il pescatore vendeva a peso d’oro il naso.

La donna corse a informare il padrone. – Dagli quello che domanda! Voglio il mio naso. La domestica comprò il naso, lo avvolse in un fazzoletto e lo riportò al suo padrone che lo accolse emozionato.

Il signore accolse emozionato il suo naso.

La domestica comprò il naso del suo padrone.

– Ma perché sei scappato? Che cosa ti avevo fatto? Il naso disse: – Se vuoi che non scappi più, non metterti mai più le dita nel naso.

Il naso dice al padrone di non mettersi più le dita nel naso.

Il signore chiede al naso perché era scappato.

Gianni Rodari, Favole al telefono , Einaudi

LO S M O N TAG G I O Sul quaderno, copia in ordine le frasi chiave che hai scelto eliminando le due che non sono importanti per comprendere la trama del racconto.

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RIASSUNTO

DALLO SMONTAGGIO AL RIASSUNTO Riassumere un racconto vuol dire raccontare le sequenze principali della vicenda narrata. Per riassumere un racconto devi fare lo smontaggio e poi “legare” tra loro le frasi chiave utilizzando: • i connettivi temporali (in seguito, dopo qualche tempo, dopo aver…); • gli indicatori di luogo (vicino, a breve distanza, più lontano…); • gli indicatori di causa-effetto (perciò, perché, infatti…).

AS L A N E L A ST R E GA B I A N CA Appena la strega se ne fu andata, il leone Aslan, Peter e le sorelline si accamparono sulla riva del Grande Fiume e discussero su che cosa bisognasse fare per sconfiggere la cattiva strega. Le due sorelline uscirono dalla tenda e videro il leone che se ne andava via, lentamente; si misero subito a seguirlo. Quando Aslan si staccò da loro, videro la Tavola di Pietra e, intorno, strane e orribili creature: orchi con denti mostruosi, uomini con teste di toro, streghe, arpie, spiriti, folletti e demoni. Accanto alla Tavola c’era lei, la Strega Bianca che scoppiò in una risata selvaggia e gridò: – Il pazzo è venuto davvero! Legatelo subito! Un orco tosò la criniera del leone mentre la strega ordinava di mettergli la museruola. Mentre i suoi aguzzini lo legavano con grosse corde, Aslan avrebbe potuto azzannarli, ma non si mosse neppure e così lo issarono sulla Tavola di Pietra. Alla fine anche la Strega Bianca si avvicinò alla Tavola di Pietra, si fermò accanto alla testa di Aslan e gli urlò: – Ora ti ucciderò, come era nel patto, ma con questo non riuscirai a salvare il paese di Narnia. Ciò detto gli vibrò un forte colpo. Quando le malvagie creature se ne furono andate, le sorelline uscirono dai cespugli; si avvicinarono al loro amico e tentarono inutilmente di togliere tutte quelle corde. Fu in quel momento che si accorsero che erano arrivati tantissimi topolini che si davano un gran daffare con i loro dentini riuscendo, così, a liberare il leone.

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RIASSUNTO Ormai l’alba aveva preso il posto della notte. Fu allora che si accorsero che la Tavola di Pietra si era rotta in due pezzi e il corpo di Aslan non c’era più. Le due bambine si guardarono intorno. Là, splendido nella luce del sole nascente, c’era Aslan! Clive S. Lewis, Le cronache di Narnia: il leone, la strega, l’armadio , Mondadori

Per controllare di aver compreso bene la trama, spiega oralmente chi sono i personaggi del testo e di che lotta si parla. Per ogni sequenza, sottolinea i fatti principali. Per individuarli, rispondi oralmente alle seguenti domande.

• Di che cosa discussero Aslan e i suoi amici quando la Strega se ne andò? • Chi c’era accanto alla Tavola di Pietra e che cosa ordinò di fare? • Che cosa fecero le creature malvagie? • Che cosa fece la Strega Bianca? • Chi aiutò le sorelline a liberare Aslan? • All’alba, di che cosa si accorsero Lucy e Susan? • Chi scorsero quando spuntò il sole? Scrivi la frase chiave di ogni sequenza per fare lo smontaggio.

• Aslan e i suoi amici discussero ......................................................................................................................................................................................... • Accanto alla tavola di Pietra c’era .............................................................................. che .................................................................................. • Le creature malvagie .................................................................................................................................................................................................................... • La Strega Bianca ................................................................................................................................................................................................................................. • I topolini ........................................................................................................................................................................................................................................................ • All’alba ............................................................................................................................................................................................................................................................ • Le sorelline scorsero ..................................................................................................................................................................................................................... Collega tra loro le frasi chiave per fare il riassunto.

Appena

................................................................................................................................................................................................................................................................

.......................................................................................................................................

Uscite dalla

............................................................................................................

.........................................................................................................................................................................................................................................................................................

Quando giunsero

....................................................................................................................................................................................................................................

.......................................................................................................................................

…......................................................…........................................................

Solo allora la Strega

.......................................................................................................................................

intervennero in aiuto

All’alba

Subito le creature

..........................................................................................

....................................................................................................

Dopo che se ne andarono

..................................................................

...........................................................................................................................................................................................................................

…………………………………………………......................................................................................................…………...........………………

, e con il sorgere

........................................................................................................................................................................................................................................................................................

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RIASSUNTO

IL RIASSUNTO Per fare lo smontaggio e poi il riassunto devi imparare ad eliminare le sequenze che non sono necessarie per riferire la trama del racconto. Esse servono solo ad arricchire e rendere avvincente il testo.

M OWG L I, I L C U C C I O LO D’U O M O I cespugli frusciarono leggermente. Babbo lupo si preparò per il balzo… ma si arrestò a metà. – Un uomo! – borbottò. – Un cucciolo d’uomo! Proprio di fronte a lui stava un bambino tutto nudo che sapeva appena camminare. Era un esserino soffice e grassoccio come mai ne erano capitati nella tana di un lupo. – Com’è piccino, e com’è nudo e coraggioso! – disse ammirata mamma lupa. Intanto il bambino era strisciato fino ai lupacchiotti e cercava di avvicinarsi al pelame caldo della lupa. – Ecco che vuol mangiare come gli altri. C’è un’altra lupa che possa vantarsi di avere un cucciolo d’uomo tra i suoi piccoli? – Ho sentito parlare di fatti simili, ma non è mai accaduto nel nostro branco – disse babbo lupo. – Potrei ucciderlo solo a toccarlo con una zampa. Ma lui non ha paura. All’improvviso la luce della luna sparì dall’ingresso della tana, perché Shere Khan, la tigre, ne aveva occupato l’apertura. – Shere Khan, ci fai un grande onore a venire qui – disse babbo lupo, ma i suoi occhi erano pieni di collera. – Che cosa vuoi? – Voglio la mia preda – rispose Shere Khan. – Un cucciolo d’uomo è venuto qui. Dammelo! Babbo lupo sapeva che l’apertura della tana era troppo stretta perché una tigre potesse passarci. – I lupi sono un popolo libero – disse. – Prendono ordini dal capo del branco e non da un qualunque ammazza buoi con la pelle a strisce. – Io sono Shere Khan! Devo forse star qui ad annusare la vostra tana di cani per avere la preda che mi spetta?

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RIASSUNTO

Mamma lupa balzò in avanti, fissando con i suoi occhi, simili a due lune verdi, gli occhi fiammeggianti di Shere Khan. – E io sono Raksha, la lupa. Il cucciolo d’uomo è mio. Non sarà ucciso e vivrà per andare a caccia con il nostro branco. E alla fine, darà la caccia a te, mangiatore di ranocchi e ammazza pesci. – Sei decisa a tenerlo? – le chiese babbo lupo. – Certo! – rispose lei. Poi, rivolta al cucciolo d’uomo: – Stai tranquillo, ranocchietto! Stai tranquillo Mowgli, perché Mowgli, il Ranocchio, ti voglio chiamare! Rudyard Kipling, Il libro della giungla , Fabbri

Dopo aver letto il testo, completa per controllare di aver compreso la trama.

• I personaggi sono: …………………………………………………............................................................................................................……………...…………… • Il racconto parla …………………………………………………..................................................................................................................………………………… Ora leggi il testo senza le parti sottolineate che ser vivano ad arricchire il racconto: puoi ancora capire qual è la trama? ...........................................

Per ogni sequenza, sottolinea in rosso i fatti principali. Per individuarli, rispondi oralmente alle seguenti domande.

• Chi trovò babbo lupo? • Che cosa fece il cucciolo d’uomo? • Chi arrivò all’improvviso? • Che cosa voleva?

• Come reagì babbo lupo? • Che cosa fece mamma lupa? • Che decisione prese mamma lupa? • Come chiamò il cucciolo d’uomo?

Completa la frase chiave di ogni sequenza per fare lo smontaggio.

• Babbo lupo …………………………………………………..............................................................................................................................……………...…………… • Il cucciolo d’uomo …………………………………………………............................................................................................................................................. • Arrivò …………………………………………………..............................................................................................................................……................………...…………… • Shere Khan …………………………………………………..............................................................................................................................……................………..... • Babbo lupo …………………………………………………..............................................................................................................................……................……….... • Mamma lupa …………………………………………………..............................................................................................................................……............……….... • Mamma lupa …………………………………………………..............................................................................................................................……............……….... • Mamma lupa …………………………………………………..............................................................................................................................……............……….... Sul quaderno collega tra loro le frasi chiave per fare il riassunto.

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ORA SO FARE UN RIASSUNTO I SAS S O L I N I FATAT I Le acque del fiume scorrevano lente e tranquille, mentre i raggi del sole facevano scintillare la superficie che sembrava colpita da lampi d’argento. Lungo le rive camminava un povero boscaiolo. Nei suoi occhi si poteva leggere il suo sconforto. Con angoscia pensava quanto era triste la sua vita: non aveva denaro, il lavoro era poco e aveva tante bocche da sfamare. Dalle acque del fiume uscì un grande luccio che aveva tra i denti tre sassolini lucenti come perle: – Sono sassolini fatati – disse. – Questo ha il potere di procurare tutti i cibi che si desiderano; quest’altro fornisce armi e armature; quest’ultimo ha il potere di fornire oggetti preziosi e vesti. Puoi sceglierne uno solo e domani mi restituirai i due sassolini che non ti interessano. Giunto a casa, il boscaiolo raccontò quello che era accaduto e mostrò i tre sassolini. – Voglio il primo – disse la moglie. – Così avremo di che sfamarci. – Vogliamo il secondo – urlarono i figli maschi. – Diventeremo guerrieri forti e rispettati. – Vogliamo il terzo – urlarono le figlie. – Saremo belle ed eleganti e troveremo marito. Passarono tutta la notte a litigare. La mattina dopo il boscaiolo tornò in riva al fiume e disse al luccio: – Ti restituisco tutti i sassolini. Non li voglio perché hanno creato discordia nella mia casa. – Sei onesto e saggio. Per premiarti te li regalerò tutti e tre – disse il luccio. E scomparve. Il giorno successivo il boscaiolo andò a vendere i tre sassolini lucenti e ne ricavò tanto denaro da vivere felice con la sua famiglia. Enciclopedia delle fiaba, Principato

Segna con delle parentesi la sequenza descrittiva e quella riflessiva per poterle escludere.

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Rispondi oralmente alle domande per individuare i fatti principali e dividere il racconto in sequenze. • Chi cammina lungo le rive del fiume? • Che cosa accade al boscaiolo? • Che cosa succede quando il boscaiolo torna a casa? • Che cosa fa il boscaiolo la mattina seguente? • Che cosa fa il luccio? • Che cosa accade il giorno successivo? Rispondi alle domande dell’esercizio precedente per scrivere le frasi chiave e fare lo smontaggio.

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Collega tra loro le frasi chiave utilizzando i connettivi e scrivi il riassunto.

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RIASSUNTO

LA MAPPA DEL RIA SSUN TO Leggi piÚ volte il racconto per comprendere bene la trama, cioè quali sono i fatti che accadono.

Individua tutte le sequenze che contengono i fatti, le descrizioni, i dialoghi... Trasforma i dialoghi in sequenze narrative.

Elimina le sequenze non indispensabili per comprendere la trama del racconto.

Scrivi la frase chiave di ogni sequenza importante per capire lo sviluppo del racconto.

Fai lo smontaggio, cioè scrivi in ordine logico e cronologico le frasi chiave delle sequenze principali.

Scrivi il riassunto legando le frasi chiave con i connettivi logici e gli indicatori temporali.

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Qua er no ei m iei tes t i AIUTO!!! UNA PAGINA BIANCA! La classe trema… Arriva il

TEMA !

Quando l’insegnante assegna un tema che ti sembra difficile, non preoccuparti. Se ti agiti, è peggio! Invece, rifletti con calma. Davanti a un foglio bianco, di solito provi l’impulso di iniziare a scrivere oppure l’impulso immediato di… fuggire? Se davanti al foglio bianco vieni preso dal panico, segui i preziosi consigli di questo quaderno e vedrai che… non tremerai più!

Il segno della forbice indica che puoi ritagliare queste pagine e inserirle in un raccoglitore ad anelli per realizz are il tuo Q uaderno.

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CHE COS’ È UN TESTO? Il testo è un messaggio per mezzo del quale vuoi o devi sviluppare un argomento suggerito da una traccia, cioè da un titolo. La parola testo deriva da textum , vocabolo latino che significa intrecciato . Per intrecciare in modo opportuno i fili che ti permetteranno di ottenere un buon lavoro, devi tenere presente questi elementi, che costituiranno il “telaio”. Devi partire dal

titolo (o traccia) che ti indica l’argomento che dovrà essere trattato.

Devi aver presente lo

scopo cioè: r accontare una storia inventata da te; raccontare una tua esperienza, qualcosa che ti è capitato; d escrivere qualcosa o qualcuno; informare su fatti o avvenimenti; sostenere una tua opinione su un fatto o su un argomento…

Devi conoscere il

tipo di testo che devi realizzare per rispettare le caratteristiche della tipologia cui appartiene.

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DA DOVE DEVO PARTIRE? Ecco le tappe che devi rispettare per organizzare con metodo la stesura del tuo testo: 1. l eggi attentamente il titolo: rappresenta la traccia che ti suggerisce l’argomento da trattare; 2. f ai una lista delle idee, cioè scrivi tutto quello che ti viene in mente sull’argomento che devi trattare; 3. r ileggi la lista e scarta gli spunti meno importanti, poco o per nulla coerenti con l’argomento; 4. f ai una scaletta (o schema) per dare un ordine logico e cronologico alle idee che hai deciso di sviluppare nel tuo testo; 5. s tendi il testo preferibilmente in brutta copia per avere modo di rivederlo e migliorarlo. Ricorda che nella stesura del testo devono essere presenti: un’introduzione, nella quale esporrai in linea generale l’argomento che devi trattare; u no sviluppo, nel quale tratterai in modo esauriente l’argomento che è proposto dal titolo; una conclusione, nella quale riferirai le tue riflessioni finali sull’argomento trattato. Titolo: Ritorno a scuola

Lista delle idee Che cosa pensavo della scuola durante le vacanze Come è fatta la mia scuola Come mi sento all’idea di tornare a scuola Chi ho piacere di rivedere Dove ho trascorso le vacanze Che cosa porterò con me come portafortuna Ritroverò i miei insegnanti A chi vorrei stare vicino La scaletta Come mi sento all’idea di tornare a scuola Chi ho piacere di vedere A chi vorrei stare vicino Ritroverò i miei insegnanti Che cosa porterò con me come portafortuna Che cosa pensavo della scuola durante le vacanze

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LA CORREZIONE Ricomincia la scuola Questo è il testo scritto da Chiara: Domani torno a scuola, sono contenta, ma anche no. Sono contenta perché

rivedr il mio amico Filippo e sarei anche contenta di avere il mio posto vicino a lui. Chissà se le maestre mi accontentano. Ci raccontiamo tante

cose, mentre ero in vacan a non pensavo alla scuola, solo ci penso quando devo fare i compiti. Se sto vicino a Filippo ci possiamo anche aiutare.

E ci facciamo compagnia.

Quando Chiara ha terminato di scrivere il testo, lo corregge. Il risultato finale è questo: Domani ricomincia la scuola dopo quasi tre mesi di vacan a.

Sono contenta, perché ogni tanto in vacan a mi annoiavo, ma un po’

comunque mi dispiace.

Penso che dovr fare i compiti, studiare e che avr

meno tempo per correre

e divertirmi: Per fortuna si va a scuola quando anche il tempo non invita

a uscire, cos non sarà tanto brutto stare per parecchie ore al chiuso!

Una delle cose che mi fa più piacere è che rivedr il mio amico Filippo; noi andiamo proprio d’ accordo, anche se lui è un maschio!

Sarei proprio contenta di avere il posto vicino al suo. Chissà se le maestre mi accontenteranno.

Per dire la verità, ci facciamo compagnia, ci aiutiamo, ma chiacchieriamo

anche tanto! Abbiamo parecchie cose da raccontarci!

Mentre ero in vacan a non pensavo alla scuola, o meglio, ci pensavo solo quando dovevo fare i compiti.

Ora, invece, mi torneranno in mente spesso le mie meravigliose vacan e.

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Che cosa devi fare quando le tue pagine bianche si sono riempite di “pensieri e parole”? Rileggi attentamente il tuo testo, per verificare di aver rispettato: l a COERENZA: il contenuto, cioè ciò che hai scritto, risponde a quanto ti richiedeva il titolo? Hai “legato” tra loro i vari passaggi senza saltare da un argomento all’a ltro? l a COMPIUTEZZA: hai trattato l’argomento in modo completo e chiaro? l ’ORDINE: hai seguito un ordine nell’e sporre i tuoi pensieri? S e hai scelto l’o rdine cronologico i fatti sono esposti nella giusta sequenza temporale? Hai usato gli indicatori temporali ( prima, dopo, successivamente, in seguito, dopo qualche minuto, nello stesso tempo… )? S e hai scelto l’o rdine logico i fatti sono esposti seguendo il percorso causa-conseguenza? Hai usato i connettivi logici ( poiché, perciò, ma, sebbene )? l a COESIONE: hai corretto gli errori di ortografia? Hai usato un lessico appropriato? Hai evitato le ripetizioni usando i sinonimi? Hai usato in modo corretto la punteggiatura? Hai coniugato i verbi nei tempi e nei modi corretti (tempi contemporanei se le azioni sono contemporanee, congiuntivo se esprimi un pensiero, un desiderio, un dubbio)?

Bene, ora che hai controllato tutto, puoi consegnare il tuo capolavoro perché l’insegnante possa leggerlo, stupirsi e correggerlo. Quando l’insegnante ti restituirà il testo corretto, leggi con attenzione le sue correzioni e i suoi suggerimenti: ti ser viranno per migliorare.

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PROGETTARE IL TESTO: LO SCHEMA E LA SCALETTA Lo schema o scaletta è l’ordine logico e/o cronologico che intendi dare a ciò che vuoi raccontare sull’argomento che ti è stato indicato dal titolo o traccia.

Progetta il tuo testo seguendo le indicazioni. Tipo di testo (realistico, fantastico, esperienza personale, fiaba, favola, leggenda, avventura…): ................................................................................................................................................................... Titolo: ............................................................................................................................................................................................................................................................................................ Personaggio principale: .................................................................................................................................................................................................... Altri personaggi: ...................................................................................................................................................................................................................................... ..................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................

Ambiente: ......................................................................................................................................................................................................................................................................... Tempo: ..........................................................................................................................................................................................................................................................................................

Per costruire la trama scrivi (con la matita, così potrai inter venire in seguito) tutte le idee e i fatti che ti vengono in mente. ................................................................................................................................................................................................................

................................................................................................................................................................................................................

................................................................................................................................................................................................................

................................................................................................................................................................................................................

................................................................................................................................................................................................................

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................................................................................................................................................................................................................

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................................................................................................................................................................................................................

................................................................................................................................................................................................................

................................................................................................................................................................................................................

................................................................................................................................................................................................................

Rileggi le idee, cancella quelle che non ti convincono, sostituendole se lo ritieni opportuno. Quando sei sicuro, ordina le idee e i fatti seguendo un ordine logico e cronologico per compilare la tua scaletta. 1. ........................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................... 2. ........................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................... 3. ........................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................... 4. ........................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................... 5. ........................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................... 6. ...........................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................................

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COLLEGARE LE FRASI Le frasi e i periodi del tuo testo devono es s ere collegati in modo che la lettura risulti scorrevole e piacevole. Per q uesto dovrai collegare le frasi utiliz zando i connettivi logici e gli indicatori temporali e spaziali.

Completa scegliendo i connettivi logici adatti per collegare le frasi del testo. fortunatamente

tuttavia

infatti

nonostante

s ebbene

Ieri è stata una giornata speciale. ............................................................................................. il cielo fosse nuvoloso, papà ha deciso di fare una gita in montagna. ............................................................................................. quando siamo arrivati al parcheggio è uscito un raggio di sole. Io e mia sorella ci siamo messi a correre ............................................................................................. la strada fosse in salita, mentre la mamma e il papà camminavano con passo più lento. magari

perché

cioè

allora

siccome

Appena uscito dal bosco mi sono fermato di colpo ................................................................................................ ho visto qualcosa che si muoveva tra le rocce. ................................................................................................ mia sorella stava urlando il mio nome, le ho fatto segno di tacere. ................................................................................................ , in assoluto silenzio, ci siamo avvicinati alla roccia e abbiamo scoperto una famiglia di marmotte.

Completa scegliendo gli indicatori temporali e spaziali adatti per collegare le frasi del testo. q uando

nello stes so momento

da un lato

sono arrivati anche i miei genitori, le marmotte si sono insospettite per il rumore e sono sgattaiolate nella tana. ........................................................................................................................................... sopra le nostre teste volava un rapace. ...........................................................................................................................................

proprio allora

dopo

per q ualche istante

in un batter d’occhio

un marmottino è uscito dal suo rifugio. Mamma marmotta deve aver intuito il pericolo; ........................................................................................................................................... è uscita allo scoperto e, con il muso, ha spinto il suo piccolo al riparo.

...........................................................................................................................................

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LA COESIONE: USO DEL LESSICO APPROPRIATO Quando scrivi un testo devi utiliz zare un les sico appropriato, cioè termini che sono adeguati al tema che stai trattando. È importante anche utiliz zare un les sico ricco, cioè evitare ripetizioni, ricorrendo ai sinonimi, cercando termini specifici che facciano capire al lettore anche le sfumature di ciò che intendi dire.

Sostituisci le parole scritte in corsivo con uno dei temini tra parentesi.

Piz z a per tutti! Domenica scorsa il papà ha detto (chiesto/domandato) ............................................................................................................ a me e a mia sorella Matilda: – Vi andrebbe di andare a mangiare una bella pizza? Io sono saltato in piedi e ho detto (risposto/gridato/affermato) ............................................................................................................: – Che domanda! Matilda, pigrona, ha detto (suggerito/proposto) ............................................................................................................: – Scegliamo però una pizzeria vicina! La mamma ha detto (consigliato/proposto) ............................................................................................................ la pizzeria in via dei Gigli. In dieci minuti eravamo già fuori di casa. Svoltato l’angolo della casa (del palazzo/dell’a bitazione/dello stabile) ............................................................................................................ ecco la pizzeria “Mozzarella e basilico”. Siamo entrati e il cameriere ci ha dato (assegnato/proposto/ indicato) ............................................................................................................ un tavolo vicino all’acquario con i pesci colorati. Matilda si è seduta (si è accomodata/ha preso posto/ ha scelto la sedia) ............................................................................................................ vicino a me. La mamma si è seduta (si è accomodata/ha preso posto/ ha scelto la sedia) ............................................................................................................ vicino al calorifero e il papà si è seduto sulla sedia che era rimasta libera. A quel punto ci hanno dato (portato/mostrato/consegnato) ............................................................................................................ il menu e ci hanno dato (offerto/portato/ ser vito) ............................................................................................................ anche alcune fette di focaccia calda. Quando è arrivato il cameriere, il papà ha ordinato una quattro stagioni, io ho ordinato (scelto/chiesto/preferito/deciso per) ............................................................................................................ la pizza con i würstel, Matilda ha ordinato (scelto/chiesto/preferito/deciso per) ............................................................................................................ quella con il prosciutto e la mamma invece ha ordinato (scelto/chiesto/ preferito/deciso per) ............................................................................................................ una margherita.

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Data ………..…………………………………………………………………

ARRICCHIRE IL TESTO Sviluppa un testo seguendo gli spunti suggeriti tra parentesi. Titolo:

CHE PIA CERE RIVEDERE UN A M ICO!

Quest’ estate (dove?)

ho conosciuto (come si chiama?)

(è un bambino o una bambina?)

della mia età che vive a (dove?)

,

. (Come vi siete conosciuti? In quale circostanza?)

Abbiamo fatto subito amici ia perché (che cosa ti è piaciuto in lui? Quale aspetto del

suo carattere hai apprezzato?)

Sono passati alcuni mesi e mi piacerebbe proprio rivederlo. (Perché vorresti

rivederlo? Perché andavate d’accordo?)

n fondo non abitiamo cos lontani…

(Che cosa hai fatto per convincere i tuoi genitori a esaudire questo tuo desiderio?)

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Finalmente ci siamo rivisti.

(Quando vi siete incontrati? Che cosa avete fatto quando siete stati insieme? Come ti sentivi? Che cosa hanno fatto i tuoi e i suoi genitori?)

Si sa, per , che il tempo passato in buona compagnia sembra volare via in un attimo. Cos è venuto il momento di lasciarci un’altra volta.

(Sei stato soddisfatto di questo incontro? PerchĂŠ?)

(Avete progettato un nuovo incontro? Come pensate di tenervi in contatto?)

Rileggi due volte il testo. Controlla di aver rispettato la coerenza e la coesione. Coerenza: .............................................. Coesione: .............................................. Voto complessivo: ..............................................

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Data ………..…………………………………………………………………

IL MITO Scrivi un mito utilizzando la scaletta proposta e seguendo gli spunti suggeriti tra parentesi. Titolo:

UNA EROINA PER LA PA CE

Protagonisti:

Melissa, figlia del re degli Waties.

Altri personaggi:

Delfio, re degli Waties; Ardelao, re cattivo dei Gossip;

Eirene, dea della pace.

Ambiente: Tempo:

Alghis, città governata da Delfio.

indeterminato.

mpresa dell’ eroe:

Scaletta

1 . Ardelao, re dei

portare la pace tra i popoli.

ossip, assedia Alghis, la città degli Waties.

2 . Ardelao pretende in sposa Melissa, la figlia di Delfio.

3 . Delfio, re degli Waties, decide di arrendersi per salvare il suo popolo.

4 . Eirene, dea della pace, appare in sogno a Melissa e le dice di opporsi alla

decisione del padre.

5 . Eirene trasforma Melissa in una serpe. 6 . Melissa uccide Ardelao con un morso. 7. Delfio decide di sterminare i

ossip per punirli per la loro crudeltà.

8 . Melissa chiede al padre di evitare una simile puni ione.

ntrodu ione

Ardelao, re dei

ossip, era crudele e spietato. Desideroso di possedere e

governare vasti territori aveva dichiarato guerra e distrutto numerose città.

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Ora voleva impossessarsi di Alghis. (Spiega che Alghis era la città degli Waties,

uomini pacifici, governati da Delfio.)

Alghis sorgeva in una posi ione importante. (Dove si trovava? Sulla cima di una

collina? Vicino al mare? Lungo il corso di un importante fiume? In una zona fertile?)

Svolgimento

La guerra durava ormai da molti anni. Ardelao circondava con il suo esercito

la città di Alghis, impedendo ai suoi abitanti di procurarsi il cibo.

li Waties morivano per fame e malattie, per questo non riuscivano più a di-

fendere la loro città.

Per porre fine alla guerra, Ardelao chiese in sposa Melissa, la bellissima figlia

di Delfio.

Delfio inform

Melissa della richiesta del terribile re.

(Come si sente Melissa? Che cosa chiede a suo padre? Perché insieme decidono di assecondare le richieste di Ardelao?)

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Melissa, rassegnata, si accinse a trascorrere l’ultima notte nella reggia del pa-

dre. Durante la notte... (spiega che Eirene, la dea della pace, appare in sogno a Melissa

e le suggerisce di opporsi. Melissa, però, non ha il coraggio di farlo.)

All’alba la dea Eirene, decisa ad aiutare Melissa, le offr . (che cosa? Un frutto

magico? Un infuso di erbe? Latte di un animale degli dèi? Melissa si fida.) Melissa si trasform

in un serpente velenoso.

Usc dalla finestra della sua stan a e (spiega che si dirige verso l’accampamento di

Ardelao. Qualcuno la scorge? Come fugge?)

iunta alla tenda del re dei

ossip (come entra? Come trova il re? Dorme? Spiega

che lo morde. Dove? Che cosa capita a Ardelao?)

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Con la morte di Ardelao, Melissa riprese le sue sembian e e torn del padre.

Delfio, per , era deciso a sterminare i

alla reggia

ossip per punirli per la loro crudeltĂ .

Melissa sa che quella decisione avrebbe portato nuove morti e nuove sofferen e.

(Inserisci una sequenza dialogica. Melissa convince il padre a desistere dal suo disegno.)

Nell’accampamento i

ossip si stavano preparando ad affrontare gli Waties

con le armi, perchĂŠ erano sicuri che Delfio volesse vendicarsi. La dea Eirene

apparve ai comandanti e annunci nunciare alla vendetta.

che Melissa aveva convinto il padre a ri-

(Inserisci le parole di Eirene per mezzo di una sequenza dialogica.)

Conclusione

(Scrivi una conclusione per dire che i due popoli vissero in pace e diventarono un unico popolo)

Rileggi due volte il testo. Controlla di aver rispettato la coerenza e la coesione. Coerenza: .............................................. Coesione: .............................................. Voto complessivo: ..............................................

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Data ………..…………………………………………………………………

IL RACCONTO D'AVVENTURA Scrivi un racconto d’a vventura utilizzando la scaletta proposta e seguendo gli spunti suggeriti tra parentesi. Titolo:

NEL B UI O DELLA

Protagonisti: curiosi.

Ambiente:

ROTTA

Zoe e Manuel, due raga

ini di undici anni intraprendenti e

un bosco e una grotta.

Scaletta

1 . Zoe e Manuel vanno nel bosco per raccogliere funghi. 2 . Si allontanano dal sentiero e trovano una grotta. 3 . Nella grotta trovano uno strano disegno.

4 . Esplorano la grotta e accade un fatto imprevisto. 5 . Hanno un momento di sconforto. 6 . Trovano una solu ione.

7. L’avventura ha termine.

ntrodu ione

Zoe e Manuel sono andati nel bosco in cerca di funghi. Sono partiti dalla loro

casa al mattino presto portando con loro una pila, perché era ancora buio, e

uno

ainetto con panini e acqua.

Svolgimento

Per tutta la mattina si sono tenuti nelle vicinan e del sentiero, per non smarrire la via per il ritorno.

Verso me

ogiorno lo stomaco di Manuel ha cominciato a lamentarsi: si sentiva

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vuoto e desiderava tanto il bel panino che se ne stava tranquillo nello Un po’ per la fame, un po’ per la stanche

a, i due raga

aino.

ini si sono seduti

su un tronco abbattuto da un fulmine e hanno dato fondo alle loro provviste.

Dopo quel meritato riposo hanno ripreso la loro ricerca. Dal momento che

durante la mattinata avevano trovato pochi funghi, hanno pensato che ci fosse dovuto al fatto che si erano tenuti troppo vicini al sentiero. Hanno cos deciso di inoltrarsi nel folto del bosco.

Mai più si sarebbero immaginati l’avventura che stavano per vivere.

All’improvviso si sono trovati davanti a una buia caverna.

(I due ragazzini entrano. Qual è il loro stato d’animo? Come procedono all’interno?)

Sulle pareti della caverna scorgono uno strano disegno.

(Che cosa rappresenta? È una mappa della caverna? Che cosa fanno Manuel e Zoe?)

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(Dove arrivano seguendo le indicazioni della mappa?)

All’improvviso, un colpo di scena. Mettono un piede in fallo e... (quale difficoltà

devono superare Manuel e Zoe? Descrivi che cosa succede.)

(Qual è lo stato d’animo di Manuel? Quale quello di Zoe? Come pensano di superare la difficoltà?)

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(Chi dei due dimostra spirito di iniziativa? Che cosa propone?)

Conclusione

(Come finisce l’avventura dei due ragazzini?)

Rileggi due volte il testo. Controlla di aver rispettato la coerenza e la coesione. Coerenza: .............................................. Coesione: .............................................. Voto complessivo: ..............................................

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Funzioni specifiche: • scelta del carattere ad alta leggibilità • scelta della dimensione del carattere • scelta delle impostazioni di interlinea • scelta del colore di sfondo della pagina • text to speech (TTS) per la sintesi vocale di tutti i testi • esercizi interattivi disponibili con carattere ad alta leggibilità • esercizi interattivi extra • simulazioni di prove nazionali INVALSI • tracce audio • percorsi semplificati stampabili per alunni con BES e DSA • mappe grammaticali interattive, con attività

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