PUNTERUOLO ROSSO – un problema per il nostro territorio Il più grande coleottero segnalato in Italia dal 2005 ,originario dell’estremo oriente e diffuso in Nord Africa e Europa ,ha trovato un habitat naturale nel bacino del mediterraneo. Per questo insetto i due paesi più proliferi sono Spagna ed Egitto. La propagazione del fitofago è da attribuire principalmente al commercio (più delle volte senza quarantena) internazionale di palme giovani e adulte ma anche ai trasporti in container (sempre internazionali) dove il ristagno dell’acqua permette alla larva di prolificarsi per arrivare da noi come insetto. Bisogna ammettere , però , che le uova sono talmente nascoste nello stipide delle palme adulte ed è quindi molto difficile intercettarli. Nello stesso stipide l’insetto compie il proprio ciclo vitale. Le femmine depongono in media 300 uova in fori praticati alla base delle foglie. Le larve neonate cominciano a scavare gallerie all’interno dello stipide a spese dei tessuti .
Figura 1-Ciclo vitale del Punteruolo
Figura 2-Larva del punteruolo
Il punteruolo rosso non compare solo nella Phoenix Canariensis (come è solito pensare) ma in molte altre specie di palme come la Cocos Nocifera , Trachycarpus Fortunei e la Washingtonia. I sintomi agli occhi meno esperti sono la presenza di foglie spezzate e lo schiacciamento della stessa.
Figura 3- Esemplare palmizio durante l’attacco del Punteruolo Rosso
Le Marche hanno risentito particolarmente dell’attacco del punteruolo (nello specifico San Benedetto del Tronto, porto d’Ascoli e Grottammare con i loro viali storici di Phoenix Canariensis). Dopo vari tentativi con insetticidi di vario tipo e dendrochirurgia * non esiste una lotta con risultati eccellenti. L’organizzazione che svolge controlli per individuare le palme malate si chiama Assam con sede in Ancona. Inoltre chiunque nota la presenza della malattia deve segnalarlo all’Assam che di conseguenza provvederanno al controllo ed eventuale abbattimento. Nella provincia di Macerata è stato abbattuto 1 esemplare nel 2010 (salvo esemplari nel verde privato abbattuti in clandestinità). Andando nello specifico solo nel comune di Grottammare erano presenti 850 Phoenix pubbliche (dato trascritto dal censimento 2010) che nel corso degli anni sono state attaccate dal punteruolo , precisamente 247 esemplari infestati nel 2009, 222 esemplari nel 2010 e 159 esemplari nel 2011. Figura 4- Phoenix Canariensis dopo la cura contro il Punteruolo
Figura 5- esempio di Palme capitozzate nel lungomare di Grottammare
Figura 6- esempio di Palme capitozzate nel lungomare di Grottammare
La notizia positiva è che dopo la messa in sicurezza sono riusciti a salvare circa il 70% di palme. Questo è un grande traguardo per la salvaguardia del nostro territorio in quanto queste piante costituiscono uno dei patrimoni ambientali più importanti delle Marche. In particolare il comune di San Benedetto ha impostato strutture ricettive e varie manifestazioni della città lungo questo viale dalla ricca vegetazione (che cresce anche nella spiaggia chiara e vellutata della riviera creando ambientazioni veramente incantevoli) acquisendo il nome di “Riviera delle Palme”. Ancora oggi la città è una delle mete turistiche più apprezzate nelle Marche, una città sul mare ma a pochi chilometri da verdeggianti colline e importanti borghi medioevali per gli appassionati di arte e storia.
Figura 7- Lungomare San Benedetto del Tronto
E’ un peccato ammirare come il commercio e la globalizzazione stiano trasformando le nostre ricchezze naturali creando mutazioni e cambiamenti nelle nostre “povere” piante, ricchezze gratuite e UNICHE. Inoltre le Marche sono apprezzate per i paesaggi suggestivi sia delle coste che degli Appennini creando un connubio perfetto tra mare,monti,sport,arte e poesia e soprattutto storia. Impariamo ad apprezzare le “vere” ricchezze.
* Previene patologie vegetali come carie del legno o batteriosi ,cura ferite e lesioni attraverso interventi meccanici con attrezzi affilati e disinfettati.
PACCAMICCIO VIVAI PIANTE