L’uomo e la religione
L’INCONTRO con Sara, l’archeologa IL PERCORSO
1.1 La religione dalle origini dell’umanità ad oggi
1.2 Come è fatta una religione? 1.3 Le religioni nel mondo di oggi
DOSSIER FOTOGRAFICO Non c’è più ...religione? IN SINTESI COMPITI FINALI
Menhir a Brittany, in Francia.
Dio, dèi, divino, mistero… religione: tutti noi abbiamo sentito molte volte nominare questi termini. Anzi, se facciamo una piccola indagine in classe, o tra i nostri amici, forse troviamo qualcuno che si dice “religioso”, oppure chi dice di non credere in nessuna “religione”.
Non solo: sempre più spesso nella nostra società sentiamo parlare o addirittura incontriamo persone di religioni diverse. Questo succede anche perché il nostro mon do è diventato sempre più “piccolo”: siamo a con tatto sempre di più con Paesi lontani, le persone si muovono e arrivano nelle nostre città da luoghi che magari nemmeno conosciamo. Televisione, internet, viaggi… tutto questo ci mette in contatto e ci fa incontrare anche ciò che riguarda le religioni.
Ma cosa vuol dire religione. O religioso?
Di cosa parliamo quando diciamo divino? O soprannaturale? O anche ...mistero?
Nelle pagine che seguono avviamo una ricerca proprio su questi argomenti, per conoscere meglio il fenomeno religioso e le sue tante diver sità. Le molte religioni che popolano il mondo, ad esempio. Attenzione: da sempre. Cioè fin dall’antichità, dai primi uomini e donne che si sono trovati su questa Terra fino ai nostri giorni, perché la religione è una componente essenziale anche delle nostre società moderne.
QRCODE
I contenuti digitali dell’Unità
Alla fine di questo percorso sull’approfondimento della dimensione religiosa da sempre esistente nell’umanità ciascuno potrà:
riconoscere gli elementi fondamentali di alcune grandi religioni del mondo; spiegare il significato di alcuni termini-chiave: religione, religioso, divino, etc.; apprezzare le diversità in ambito religioso, mostrando un atteggiamento aperto e rispettoso verso tutti.
L’archeologia studia le civiltà umane del passato e le loro relazioni con l’ambiente circostante, ricercandone anche antichissimi reperti.
con Sara, l’archeologa
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Il mestiere dell’archeologo e archeologa affascinano da sempre un po’ tutti... e ’ cosi ’ anche per te? Racconta.
Sara ha ventotto anni. È una tipa molto dinamica: ama la natura e nel tempo libero fa lunghe escursioni in collina e in montagna. Il trekking è la sua passione. Ma se questo è il suo hobby, il suo mestiere è la cosa davvero interessante: questa giovane donna è un’archeologa. Sta per partire, proprio per il suo lavoro, per la Mauritania, ma prima è stata invitata a incontrare una classe prima B dall’insegnante di Storia.
«Un’archeologa? Qui da noi?» esclama la classe quasi all’unisono.
«Certo! Vi sembra strano?» fa eco Andrea.
Andrea, uno degli studenti, ha appena comunicato agli amici la sua piccola scoperta. A scuola, nell’ora di Storia, stanno parlando di come si ricostruiscono le civiltà del passato e di quali fonti sono indispensabili per gli storici per svolgere il loro mestiere. E appena la professoressa ha parlato del lavoro dell’archeologo, Andrea aveva alzato la mano e aveva detto: «Nell’appartamento vicino a dove abito io vive una donna che di mestiere fa l’archeologa!».
I compagni al principio non ci hanno creduto. E anche l’insegnante era un po’ dubbiosa: Andrea avrà forse capito male? Poi l’insegnante ha avuto una buona idea: «Chi andrà con Andrea a intervistare la sua vicina?».
Ed ora eccoli qui: Andrea, Marco, Giulia e Emma. Sono il piccolo gruppo di ricerca che suona il campanello della casa di Sara. E quando lei apre la sua porta, e li guarda sorridendo, i tre si rendono conto che la “signora” è una tipa molto giovane e simpatica.
«Avanti, avanti! Senza paura!» dice la giovane archeologa, facendo loro cenno di oltrepassare la soglia di casa.
PAROLE NUOVE Archeologo
Il professionista che studia i siti e i reperti che hanno un valore storico, perlopiù legati a un passato piuttosto remoto.
Il Museo MUSE di Trento contiene ricche sezioni dedicate alla storia e alla preistoria.
1 Guarda questa immagine. Cosa pensi dello studio e approfondimento dei fatti della storia passata?
Molte, moltissime cose sono successe prima di te, credi valga la pena “darci un’occhiata”?
PAROLE NUOVE Planisfero
Carta geografica che rappresenta tutta la superficie del pianeta Terra.
Tra gli studi che preparano alla professione dell’archeologo vi è, dopo le scuole superiori, la Scuola di Specializzazione in Beni archeologici, della durata in genere di due anni.
1.1 LA RELIGIONE DALLE ORIGINI DELL’UMANITÀ A OGGI
POD CAST«L’insegnante di religione - invitato dalla sua collega di Storia - ascolta la relazione sull’intervista a Sara che Andrea, Marco, Giulia e Emma presentano durante l’ora di Storia.
Ecco quanto i quattro studenti riportano, raccontando tutto per filo e per segno, anche i dialoghi avvenuti tra loro e la giovane archeologa. Tutti in classe ascoltano attentamente: pare loro di rivivere la cosa in diretta.
L’appartamento di Sara è piccolo: una sala con angolo cottura, un bagno e una piccola camera da letto, ma alle pareti della sala sono appesi dei poster che rendono grande anche uno spazio così limitato.
Una parete è quasi completamente occupata da un planisfero, con alcuni punti del mondo evidenziati con delle piccole bandierine adesive: in Europa (Francia e Spagna meridionale, Italia centrale...), in Africa, in Asia, ma verso le coste del Me-
diterraneo. Alle altre pareti, invece, ci sono immagini di luoghi che appartengono alla storia degli uomini primitivi e degli uomini antichi. I ragazzi riconoscono Stonehenge, le grotte di Lascaux, l’interno di una tomba etrusca, la sala dipinta di un tempio egizio, un affresco con i rossi accesi di una villa romana di Pompei.
L’interno di una delle grotte francesi di Lascaux e, più in alto, un dolmen.
Il sito archeologico di Pompei, in Campania, continua ad offrire inaspettate e vivide testimonianze del passato circa la vita quotidiana degli antichi romani.
Sara dispone davanti ai ragazzi, su un tavolino, bibite dolci e patatine.
Intanto il loro sguardo è passato ad esaminare alcune vetrinette disposte lungo le pareti. Ci sono riproduzioni di punte di lance e di frecce del paleolitico, di scodelle in terracotta molto rudimentali, di un piccolo vaso greco con decorazioni geometriche accuratamente ricostruito.
Su un tavolo alle loro spalle c’è una valigia aperta e semipiena di vestiti.
«Sei in partenza?» domanda Andrea.
MINIMAP
ARCHEOLOGIA UOMO DIO
studio di siti antichi
RELIGIONE
PAROLE NUOVE Mauritania
Stato dell’Africa occidentale con Nouakchott come capitale e più di tre milioni di abitanti.
Sara si accomoda sulla poltrona davanti a loro. Hanno deciso di darsi del “tu”.
«Sì, - sorride, contenta all’idea del viaggio imminente - vado in Mauritania per una missione di scavo di tre mesi. Lo sapete dov’è la Mauritania, vero?».
«In Africa?» propone timida Emma.
Sara si alza e va verso il planisfero: «Sì, in Africa, e precisamente ...qui!» e indica, appunto, la Mauritania. I ragazzi notano che si tratta di uno dei Paesi segnati da una bandierina.
Antica testa africana in pietra ritrovata presso scavi archeologici.
«Sono tutti i Paesi in cui hai scavato?» domanda Marco alludendo a quei segnali.
«No. Sono i Paesi dove in questo momento si stanno svolgendo degli scavi che mi interessano, alla ricerca di tracce e reperti di civiltà molto antiche, di epoca preistorica. Ho potuto partecipare a poche tra queste ricerche, perché sono ancora giovane. Ma con questo viaggio in Mauritania spero di conoscere altri colleghi e spero anche di farmi conoscere».
«E cosa cercate? - domanda Giulia - Sugli uomini primitivi sappiamo tutto, non è così? Avevano una vita molto semplice e facevano un po’ tutti le stesse cose».
Sara è molto incuriosita da questa osservazione: «Sappiamo tutto, su di loro? Tu credi?» chiede.
Anche in Italia vi sono numerosi siti archeologici. Il loro numero si avvicina alle 300 unità.
«Beh, forse lei esagera, - interviene Emma - però anch’io mi chiedo cosa potete trovare ancora oltre a armi e utensili in pietra, vasi, resti di ossa di animali catturati e qualche incisione sulle pareti di una grotta che rappresenta ancora animali e cacciatori...».
Sara avvicina il volto a quello dei ragazzi, con aria misteriosa. E loro capiscono che devono ascoltare le sue parole con particolare attenzione.
«Sapete cosa ci manca? Quali sono i ritrovamenti di cui abbiamo ancora bisogno per saperne davvero di più?».
I quattro fanno segno di no, non lo immaginano.
«Abbiamo bisogno di trovare delle tombe» conclude l’archeologa. «Tombe?». «Sì». «E perché?».
«Perché in ogni civiltà preistorica è grazie alle tombe che scopriamo due cose fondamentali sui nostri antenati, oltre a dove abitavano, cosa mangiavano e come se lo procuravano: scopriamo in cosa credevano quegli uomini e quelle donne e cosa consideravano veramente prezioso».
Sara prende un libro illustrato da uno scaffale, apre sicura il volume e trova una pagina che mostra ai ragazzi. Una serie di fotografie mostra l’angolo di una grotta, dove giace quello che a prima vista è un piccolo cerchio di pietre, come quello che si fa per accendere un fuoco all’aperto.
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Anche oggi i posti nei quali riposano i nostri cari defunti sono importanti. Qual e ’ il tuo rapporto con questi luoghi e con questa tematica?
Sono numerose le tombe antiche scoperte in tutto il mondo, di varie epoche.
Le tombe dell’antica necropoli di Calicantone, in Sicilia.
Una delle grotte del Parco Nazionale del Circeo, presso Latina.
Poi però i ragazzi guardano meglio, e ascoltano la spiegazione dell’archeologa.
«Ecco, osservate bene. In una grotta del Monte Circeo, non lontano da Roma, gli archeologi hanno trovato il cranio di un uomo di Neanderthal, vissuto tra i 200.000 e i 50.000 anni fa. La testa di quest’uomo defunto è stata posta dai suoi simili in questa posizione e circondata da un cerchio di pietre. Come vedete, l’uomo del paleolitico non ha voluto abbandonare il corpo del suo simile in una posizione qualsiasi, in mezzo alla foresta, ma ha circondato almeno la sua testa con una specie di disegno simbolico».
Gli antichi egizi avevano un culto dei morti molto significativo e ricco di elementi rituali. Qui vedi il processo di mummificazione raffigurato nella tomba di re Tutankhamun.
«E qual era il significato di questa cosa?» chiede un ragazzo. «Non lo sappiamo con certezza. Forse le pietre indicano una protezione contro i pericoli: una protezione che, evidentemente, vale anche per la vita oltre la morte dell’uomo ormai defunto». Sara volta le pagine del libro e mostra un’altra immagine.
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Cosa fai quando ti senti in pericolo o hai paura di qualcosa? Ricorri a qualche azione o pensiero in particolare?
«Ora guardate qui. Questo disegno riproduce la sepoltura della testa di un bambino ritrovata a Teshik-Tash, in Uzbekistan. il cranio in questo caso è stato collocate entro un cerchio di corna di stambecco e gli studiosi hanno individuato nella sepoltura tracce di un letto di fiori».
«Ma accanto al capo c’erano anche schegge di pietra, - continua a spiegare l’archeologa - di quelle usate per fare da punta di freccia. Capite come i nostri antenati volevano onorare i loro cari preparando per loro un degno luogo di riposo! Ma non solo: essi pensavano che in qualche modo la vita continua dopo la morte, perciò fornivano ai defunti strumenti di caccia e la compagnia di animali. In alcune di queste sepolture sono state trovate, insieme ai resti del corpo, anche ossa di orso. A volte i corpi venivano ricoperti con una polvere rossa, ricavata dallo sbriciolamento di pietre tenere, forse le stesse dalle quali i primitivi traevano il colore per disegnare le pareti delle grotte».
PAROLE NUOVE
Ocra rossa È l’ocra rossa, polverizzata, che in antichità veniva spesso cosparsa sui corpi dei defunti nei luoghi della loro sepoltura. Tracce di questa pratica sono state rinvenute anche nel nostro Paese, ad esempio in Sardegna nella necropoli di Li Muri, presso Arzachena.
I ragazzi seguono con molta attenzione. Ora Sara accende il suo computer portatile e mostra un’altra serie di immagini. «Ora veniamo a un epoca più recente. Guardate: questa è una scena dipinta da uomini che vivevano verso la fine del Paleolitico, in Africa. Mostra una processione con il solenne trasporto di un morto, che viene sollevato in alto in segno di preghiera. In quest’altra immagine siamo di nuovo in Italia, in Val Camonica, Lombardia. Quattromila anni circa prima di Cristo uomini che credevano nella necessità di preparare con cura la sepoltura dei loro defunti hanno rappresentato un gruppo di loro simili impegnati in una danza e nella preghiera accanto a un cadavere, mentre tut-
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1.3 LE RELIGIONI NEL MONDO DI OGGI
POD CAST
Fin qui l’insegnante di Religione ha parlato delle religioni usando soprattutto esempi tratti dalle più antiche civiltà.
I ragazzi hanno seguito con attenzione, anche perché si tratta di un argomento affascinante e ricco di tante cose, ma anche di misteri. Emma, però, ha un dubbio: «Ma, prof, queste sono religioni tutte del passato! Quali sono invece le religioni di oggi? Dove le incontriamo? Chi sono e quanti sono gli uomini e le donne che le seguono?». L’insegnante apprezza la curiosità di Emma e quella dei compagni, che aggiungono altre domande. «Per parlare delle origini e delle caratteristiche delle religioni abbiamo lavorato insieme all’insegnante di Storia. Ora ci rivolgeremo a un’altra disciplina scolastica: la Geografia, che ci dà le statistiche - zona per zona - delle religioni più diffuse oggi, in Europa e nel mondo intero. Poi cercheremo di comprendere, in breve, alcune caratteristiche fondamentali delle religioni più importanti. Sarà comunque nel corso del nostro terzo anno, più avanti, che le approfondiremo ancora meglio. Ma cominciamo».
PAROLE NUOVE
Cristo
Termine che deriva dalla lingua antica greca e significa “l’unto”, “il prescelto”, “il consacrato”.
Le religioni oggi in Europa: il Cristianesimo
La religione più diffusa in Europa è il Cristianesimo che, come saprai, ha questo nome perché nacque dalla predicazione di Gesù, detto il Cristo Gesù era un ebreo vissuto in Palestina al tempo degli imperatori romani Augusto e Tiberio. All’età di circa trent’anni si dedicò alla predicazione del suo “Vangelo”, cioè della “buona notizia” basata sull’amore di Dio, Padre misericordioso per gli uomini e sull’amore degli uomini tra loro.
Cosa pensi del fatto che nel mondo esistono tante religioni diverse tra loro?
Mosaico del Cristo Pantocrator (dal greco, “Creatore di ogni cosa”) del Duomo di Monreale, in provincia di Palermo.
MINIMAP RELIGIONI
POLITEISTE o ALTRO MONOTEISTE
Ebraismo Cristianesimo Islam
Religioni e correnti orientali
Nuove forme religiose
A-Z
Possiamo dire che la storia dell’Europa è in gran parte la storia dell’Europa cristiana.
I popoli germanici che si trasferirono progressivamente entro i confini dell’Impero romano abbracciarono il Cristianesimo ed esso fu il maggiore elemento di unione nell’Europa dei primi secoli del Medioevo. Intorno all’anno mille si convertirono anche i popoli dell’Est e da allora l’Europa divenne interamente cristiana. Approfondiremo tutto questo in alcune Unità più avanti.
PAROLE NUOVE
Europa
Anche il nome “Europa” deriverebbe dalla mitologia. Si tratterebbe del nome della figlia del re fenicio Agenore, rapita poi da Zeus.
PAROLE NUOVE
Ramadan
Poiché il calendario islamico si basa sul ciclo lunare, il sacro mese di ramadan retrocede di circa dieci giorni ogni anno. Nel 2023 è dal 22 marzo al 21 aprile.
I musulmani osservano cinque fondamentali regole di vita:
1. la professione di fede in Allah, l’unico Dio;
2. la preghiera cinque volte al giorno;
3. l’aiuto ai poveri;
4. il digiuno durante il mese di ramadan;
5. il pellegrinaggio a La Mecca, la città sacra, in Arabia, almeno una volta nella vita.
La grandiosa moschea Sharjah di Dubai, negli Emirati Arabi, e, qui sopra, un musulmano in preghiera nella sua casa.
L’Islam penetrò in Europa nell’VIII secolo, quando gli Arabi conquistarono e sottomisero vaste zone del territorio europeo, a cominciare dalla Spagna e dalla Sicilia. La religione islamica è oggi diffusa nella Penisola Balcanica, un’area rimasta nelle mani dell’Impero Ottomano fino al termine della prima guerra mondiale. Oggi si contano molti musulmani in Albania, Bulgaria e Bosnia-Erzegovina.
Un grande numero di fedeli dell’Islam è poi giunto in Europa negli ultimi decenni, a causa dei consistenti spostamenti migratori da Paesi a maggioranza musulmana come Algeria, Tunisia o Pakistan. Oggi l’Islam è la seconda religione più praticata in Europa.
Diffusione dell’Islam in Europa, a colori più scuri corrisponde una presenza numericamente più elevata.
L’uomo e la religione
Una presenza particolare e importante: l’Ebraismo
Cristianesimo e Islam fanno risalire le origini della loro fede ad Abramo, un personaggio vissuto in Palestina a cavallo tra il II e il I millennio a.C., è considerato il padre del popolo ebraico
Da Abramo hanno origine le tre grandi religioni monoteiste: Ebraismo, Cristianesimo e Islam. Di queste tre, dunque, l’Ebraismo è la più antica. A ragione si può quindi dare un posto di particolare importanza a quest’ultima.
L’Ebraismo si fonda sull’alleanza tra Dio e il popolo ebraico, da lui prescelto tra gli altri popoli per vivere in obbedienza alla sua Legge e attendere il suo inviato alla fine dei tempi. I testi sacri fondamentali dell’Ebraismo sono raccolti nei primi libri della Bibbia, all’inizio di quella parte che i cristiani chiamano Antico Testamento
È caratteristico e ben riconoscibile l’abbigliamento degli ebrei maschi più devoti (gli osservanti), con pesanti cappotti scuri, cappello e le peot, i lunghi riccioli di capelli.
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Ricerca nel tuo territorio la presenza di un’eventuale sinagoga ebraica.
L’interno di una sinagoga con, ben visibile, l’armadio detto bimah, che contiene le Sacre Scritture della Torah.
Ebraismo, Cristianesimo e Islam hanno molti elementi in co: Abramo è il padre e il modello di tutti i credenti in queste tre religioni, lo stesso Gesù Cristo venne educato nella fede ebraica e i primi convertiti al suo nuovo insegnamento furono ebrei.
Comunità ebraiche anche molto numerose erano presenti nel nostro continente molto tempo prima della nascita del Cristianesimo, ad esempio nella città di Roma, capitale dell’Impero romano. Con la crescente diffusione del Cristianesimo, purtroppo,
Abramo è considerato significativamente da tutte e tre le grandi religioni monoteiste.
MINIMAP
EBRAISMO patriarca capostitipe
ABRAMO ISLAM puro e “sottomesso”
CRISTIANESIMO padre nella fede
Illustrazione di un fedele sikh col suo tipico copricapo a turbante.
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Qual e ’ il tuo pensiero nei confronti di chi afferma di appartenere a una religione ma non la pratica nei fatti?
L’uomo e la religione
Gli italiani sono per il 97% cattolici; solo circa 100.000 sono gli ortodossi e 400.000 i protestanti. Gli ebrei italiani sono circa 30.000.
La religione non cristiana più praticata in Italia è oggi l’Islam, che conta circa un milione di fedeli ed è in costante ascesa per l’ingresso di immigrati da Paesi musulmani del Nord-Africa dal Medio Oriente.
In Italia vi è infine una discreta presenza anche di appartenenti al Sikhismo, soprattutto nelle Regioni del Nord, una religione a carattere monoteista che crede in un Dio considerato come “amore universale”.
Uno sguardo al mondo intero
Oggi milioni di persone che si dichiarano appartenenti a una religione - nel caso del Cristianesimo, per esempio, stiamo parlando della maggioranza - a volte non sono “praticanti”, cioè non frequentano regolarmente i riti e non seguono in tutto gli insegnamenti della propria religione di riferimento. Questo avviene perché il mondo odierno considera come valori della vita una serie di realtà che poco hanno a che fare con la parte spirituale e religiosa dell’uomo, come il denaro, il potere, il successo ad ogni costo.
Comunque, circa l’80% della popolazione mondiale si dichiara appartenente a una delle quattro religioni principali: il Cristianesimo, l’Islam, l’Induismo e il Buddhismo. Una percentuale più piccola pratica altri culti o religioni minori. Solo il 15% circa si dichiara apertamente e con convinzione non religioso o ateo - cioè che non crede nell’esistenza di Dio - e si tratta di persone che hanno scelto di vivere in completa autonomia anche da un legame molto generico con una religione tipica della propria famiglia o della società in cui vivono.
• Il Cristianesimo, diviso, come abbiamo visto, nelle sue tre confessioni principali, è oggi la religione più diffusa nel mondo con i suoi circa 2,2 miliardi di fedeli.
• L’Islam è professato da circa 1,8 miliardi di musulmani.
A-Z
PAROLE NUOVE
Ateo
La parola ateo viene dal greco theos (“Dio”) preceduto dalla cosidetta “alfa privativa”, ovvero una “a” che toglie/nega quanto segue. Quindi il significato è “senza Dio”.
Musulmani in preghiera a Torino, durante il mese di ramadan.
La
Chi sono gli ebrei? Il primo popolo monoteista, si dice. Ma in che cosa, in chi credono? E in che rapporto stanno con i cristiani? Un Papa li ha definiti addirittura i “fratelli maggiori” dei cristiani…
Qual è la loro storia, da dove vengono le loro tradizioni? E come hanno fatto a mantenersi così a lungo, dall’antichità a oggi?
Li hanno definiti “il popolo del libro”. Ma cosa vuol dire? Di che libro si parla?
Quante domande sugli ebrei e l’Ebraismo... E stia mo parlando di una religione che ha influenzato in modo molto importante lo sviluppo dell’umanità e specialmente quello del mondo occidentale. Una religione del passato ma anche del presente: è ben viva anche oggi, infatti. In tutto il mondo ci sono gruppi di ebrei che si ritrovano per rendere culto al loro Dio. C’è addirittura uno Stato, in Medio Oriente, che si chiama Israele, e viene immaginato come lo Stato degli ebrei. Ha una storia molto particolare e burrascosa. Ma cosa c’entra con la religione ebraica?
Un ragazzo ebreo dinanzi a un rotolo della Torah, il testo sacro della Bibbia ebraica.
A-Z
PAROLE NUOVE Monoteista
Che ritiene esista un solo Dio e non più divinità (posizione questa che, al contrario, è definita come politeista).
I contenuti digitali dell’Unità
Alla fine della nostra ricerca vorremmo essere in grado di capire di più il vasto e importante mondo dell’Ebraismo. In particolare, ciascuno dovrà:
conoscere gli elementi fondamentali della religione del popolo ebraico; individuare la struttura generale e le tappe importanti nella composizione della Bibbia; apprezzare l’originalità della fede ebraica.
A-Z
La sinagoga di Roma, detta Tempio Maggiore, costruita sull’antico ghetto ebraico agli inizi del ’900.
con Moshe, ebreo di Roma
PAROLE NUOVE
Torah
Parola ebraica che significa “insegnamento” e costituisce il Pentateuco, cioè i primi cinque libri della Bibbia.
Moshe Ben Azzali è un ebreo molto religioso. Vive a Roma e ogni giorno dedica buona parte del suo tempo alla lettura e alla meditazione della Torah. Non solo: alla mattina si avvolge nel tallit - uno scialle molto ampio, solitamente di lana, con lunghe frange - e prega.
Ha un aspetto che potremmo giudicare quantomeno originale. Ha capelli raccolti sotto un ampio cappello, dal quale scendono, ai bordi delle orecchie, due lunghi riccioli, i payot. Indossa un pastrano nero, che fa venire subito caldo.
Quando lo incontriamo sta camminando a passo spedito, con una borsa nera sotto il braccio destro. «Vado alla sinagoga per la lettura della Torah e la preghiera», spiega. «Alla sinagoga?».
«Certo, è vicino al Tevere. È un grande edificio che serve proprio per incontrarci, pregare insieme, leggere e ascoltare la Torah».
«Ah, capito, ma cos’è questa Torah?».
Moshe sorride. “Beata ignoranza”, pensa tra sé. Poi risponde senza esitazione: «La Torah è la Legge, la Scrittura, la Parola del Signore, che è il Santo Benedetto». E mentre lo dice fa come un inchino. Poi si rimette in cammino, come se le domande lo infastidissero.
«Si fermi, si fermi!… Vorrei saperne di più. Della Torah… degli ebrei».
Moshe si ferma e sorride di nuovo. È gentile, ma anche risoluto. «È una buona idea, ma non basta certo una chiacchierata per strada. Abbiamo una tradizione di oltre 4 mila anni, mica posso parlarne qui in cinque minuti. Vieni, vieni alla sinagoga e vedrai che ci sarà da imparare!».
PAROLE NUOVE
Sinagoga
Parola derivante dal greco con signidicato di “riunirsi insieme”, “adunanza”.
La sinagoga di Roma (la cupola più grande a destra) vista dal Giardino degli Aranci.
1 Guarda queste immagini. Con l’aiuto dell’insegnante sapresti mettere a ciascuna una didascalia?
2 Quali caratteristiche conosci degli ebrei e dell’Ebraismo?
Si può dividere la classe a gruppi, affidando a ciascuno il compito di rispondere alla domanda, facendo una specie di elenco ragionato. Poi ogni gruppo riferirà a tutti gli altri, per avviare confronto e riflessione in classe.
A-Z
IL PERCORSO
PAROLE NUOVE
Kippah
Copricapo religioso ebraico che i maschi indossano come segno di rispetto di Dio, separando il proprio capo dal “cielo” che è la sua dimora.
2.1 ALL’INIZIO, L’ESPERIENZA DI ABRAMO
Entrando nella sinagoga, insieme a Moshe Ben Azzali, la prima cosa che ci invita a fare è mettere sulla testa un curioso copricapo, la kippah.
Si tratta, spiega Moshe, di un atto di rispetto verso Dio: bisogna coprirsi il capo all’interno della sinagoga, che è un luogo sacro: «Mettiamo la kippah sulla nostra testa, sul nostro punto più alto, per ricordarci che c’è qualcosa di ancora più in alto di noi, cui dobbiamo riverenza: Dio e la sua sapienza infinita». Per cercare di capire cos’è l’Ebraismo possiamo partire da qui, dalla kippah, da un oggetto e da un gesto semplice però molto significativo: la vita di un ebreo è segnata dal riconoscimento e dalla fede in un Dio assoluto, unico, cui si rivolge con timore. Ma anche con confidenza.
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Questo Abramo si e ’ fidato ciecamente di uno che nemmeno conosceva bene: come vedi la questione FIDUCIA verso i tuoi amici e gli adulti?
Timore e confidenza sono due sentimenti all’origine della fede ebraica, che facciamo risalire ad Abram/Abramo, il grande patriarca, un pastore nomade che possiamo collocare nel tempo e nello spazio: sarebbe vissuto, infatti, circa 4 mila anni fa, nel 2000 a.C., in una zona molto fertile lungo le rive del fiume Eufrate. Di Abramo abbiamo testimonianza nel primo libro della Bibbia, la Genesi.
La promessa
Quest’uomo, originario di Ur, nella Mesopotamia, si spostava con la sua tribù e le greggi alla ricerca di pascoli. Il libro della Genesi lo individua a Carran, località a nord di Ur, dove vive un’esperienza specialissima: Dio si rivolge direttamente a lui e gli formula alcune promesse.
Sulla foto panoramica del deserto presso Ugarit l’opera pittorica di József Molnár, Viaggio di Abramo, 1850, Museo Nazionale Ungherese, Budapest.
Il Signore disse ad Abram: «Vattene dalla tua terra, dalla tua parentela e dalla casa di tuo padre, verso la terra che io ti indicherò. Farò di te una grande nazione e ti benedirò, renderò grande il tuo nome e possa tu essere una benedizione. Benedirò coloro che ti benediranno e coloro che ti malediranno maledirò, e in te si diranno benedette tutte le famiglie della terra». (Gen 12,1-3)
Abramo risponde senza esitazione.
Allora Abram partì, come gli aveva ordinato il Signore, e con lui partì Lot. Abram aveva settantacinque anni quando lasciò Carran. Abram prese la moglie Sarai e Lot, figlio di suo fratello, e tutti i beni che avevano acquistati in Carran e tutte le persone che lì si erano procurate e si incamminarono verso la terra di Canaan. Arrivarono nella terra di Canaan e Abram la attraversò fino alla località di Sichem, presso la Quercia di Morè. Nella terra si trovavano allora i Cananei.
Il Signore apparve ad Abram e gli disse: «Alla tua discendenza io darò questa terra». Allora Abram costruì in quel luogo un altare al Signore che gli era apparso.
(Gen 12,4-8)
Sieger Köder, La notte di Hebron, 2013, collezione personale. «Guarda in cielo e conta le stelle, se riesci a contarle. Tale sarà la tua discendenza» (cfr Gen 15,5).
In molti paesi si decorano le strade con fiori (infiorate) in alcune feste religiose.
Non c’è più ...religione?
Sei un giornalista fotoreporter inviato a scattare delle immagini per un dossier di che intende documentare elementi - luoghi, persone, eventi - inaspettatamente legati alla religione. Realtà spesso sotto i nostri occhi che, però, non vengono generalmente percepite come direttamente o indirettamente collegate alla religione.
1 Hai realizzato gli scatti che vedi in queste pagine. Da’ ora un titolo a ciascuna foto e spiega quali pensieri ed riflessioni ti suscita.
In alcune feste religiose ci si veste con abiti tradizionali. Qui siamo a Cagliari alla festa di Sant’Efisio.
INCOLLA QUI LA TUA FOTO
In questo concerto la cantante statunitense Goapele Mohlabane porta un orecchino con una croce.
2 Cerca, ritaglia e incolla qui un’ultima immagine cercandola tra giornali e riviste. Mostrala alla classe e scrivi qui una sintesi del pensiero di tutti a riguardo: quali pensieri e riflessioni suscita nei tuoi compagni?
Archeologi e storici affermano che la religione è un fenomeno presente nella vita degli uomini da sempre L’uomo primitivo viveva a contatto con la natura e sapeva sviluppare le tecniche giuste per procurarsi cibo e riparo. Tuttavia, si rendeva conto che ci sono forze della natura che non dipendono da lui e ci sono domande e sfide che egli non riesce ad affrontare con le sue sole risorse. La malattia e la morte, in particolare, pesano sulla vita degli uomini perché ricordano a tutti i limiti delle nostre conoscenze e delle nostre possibilità.
Ma anche i fatti più belli sono un mistero e non dipendono dall’azione dell’uomo: la vita stessa, la nascita di un figlio, la generosità dei frutti della natura. Dunque l’uomo si è sempre posto delle domande fondamentali: Chi sono io? Chi c’è all’origine del mondo? C’è qualcuno che può aiutarmi? Cosa c’è dopo la morte? Qual è la differenza tra il bene e il male?
A queste domande l’uomo ha cercato di rispondere immaginando che intorno a lui ci sia un mondo abitato da spiriti e divinità: esseri superiori che compongono il mondo del divino.
La religione è l’insieme delle convinzioni e delle pratiche con cui l’uomo cerca di entrare in contatto con il divino e di vivere in armonia con esso.
Fin dall’antichità, l’uomo ha pensato all’esistenza di divinità che dominano le forze naturali, ma anche a divinità che rappresentano le passioni della vita: l’amore, il coraggio, la bellezza, la saggezza e così via. Ogni popolo e ogni civiltà ha ideato e trasmesso ai propri figli i miti, cioè narrazioni che servivano a spiegare grandi eventi e grandi fenomeni della natura proprio a partire dall’incontro tra gli uomini, la natura e Dio.
Le religioni sono molto diverse fra loro, ma hanno alcuni elementi in comune:
• spesso hanno un fondatore, cioè un uomo ispirato che ha predicato agli altri la propria conoscenza di Dio e la via da lui sperimentata per mettersi in contatto con lui;
• gli insegnamenti della religione sono spesso raccolti in testi sacri (ad esempio, la Bibbia per ebrei e cristiani e il Corano per i musulmani);
• ogni religione ha maestri o sacerdoti, cioè persone incaricate di guidare gli altri nella fede e di celebrare riti;
• ogni religione ha preghiere e liturgie, feste e solennità;
• ogni religione ha luoghi sacri: chiese, moschee, templi dove pregare e dove fare offerte ai propri dèi.
Le religioni non appartengono solo alle origini e all’antichità della storia degli uomini. Anche oggi, nel mondo attuale, alcune religioni sono diffuse e hanno milioni di fedeli.
In Europa, la religione più diffusa è il Cristianesimo, seguita dall’Islam e dalle religioni orientali, che sono praticate da migliaia di immigrati provenienti dall’Africa e dall’Asia. L’Ebraismo è ancora presente, anche se ha perso molti dei suoi fedeli a causa delle persecuzioni e, soprattutto, della terribile persecuzione dei nazisti contro gli ebrei nel corso della Seconda guerra mondiale.
Nel mondo, insieme al Cristianesimo, troviamo centinaia di milioni di musulmani, oltre un miliardo di induisti in India, milioni di seguaci del Buddhismo in India, Sud-est asiatico, Cina a Giappone. In questi due ultimi Paesi hanno grande importanza culturale antiche filosofie di vita e religioni: Confucianesimo, Taoismo e Shintoismo.
#Bellezza
«Se si insegnasse la bellezza alla gente, la si fornirebbe di un’arma contro la rassegnazione, la paura e l’omertà».
(Peppino Impastato, giornalista e attivista italiano, ucciso dalla mafia)
CHE COS’È LA BELLEZZA?
È la qualità di ciò che appare o è ritenuto bello ai nostri sensi, alla nostra sensibilità e al nostro spirito. Essa mette in relazione e fa dialogare il sensibile (quello che io vedo, che io tocco, che io guardo, che io sento, che io odoro) e il significato che il sensibile mi offre (le emozioni e le riflessioni che fa nascere in me). La bellezza è gratuita, ma va scoperta e allenata. È la nostra storia, la narrazione del nostro stesso essere. Non è un modo di guardare, ma un modo di stare, un modo di stare dentro il mondo.
CHE COS’È PER TE?
• Hai mai provato dello stupore e della meraviglia guardando, sentendo o toccando qualcosa per la prima volta?
• Ti sei mai meravigliato di qualcosa che pensavi di conoscere e che invece si è rivelato come nuovo ai tuoi sensi?
• Hai mai pensato che la meraviglia è un ottimo carburante per gli esseri umani?
ESERCIZIO DEL GIORNO
Per ognuno dei tuoi 5 sensi descrivi che cosa è bellezza e condividilo con la tua classe e i tuoi genitori. Vedrai quanta bellezza ci circonda e ci lega!
COME POTRESTI FAR DIVENTARE LA TUA SCUOLA UNA SCUOLA CAPACE DI MERAVIGLIARSI?
APPROFONDIMENTO
Nel libro digitale trovi utili e interessanti risorse audio-video per approfondire la tematica.
1 Ricostruisci il rapporto tra gli uomini primitivi e il mondo che li circondava.
• Fa’ esempi di cose che l’uomo riusciva a fare con le proprie risorse.
• Fa’ l’esempio di momenti della vita in cui l’uomo scopriva i suoi limiti.
• Fai l’esempio di grandi domande per l’umanità che nascono dal senso dei propri limiti.
2 Scegli le alternative giuste.
• Le religioni sono un fenomeno umano: di ogni epoca. dell’antichità.
• Le religioni traggono origine: dalle domande dell’uomo. da periodi di guerre e carestie.
• La religione è: lo sforzo dell’uomo di restare in contatto e in dialogo con il divino. lo sforzo dell’uomo di comprendere i fenomeni della natura con la scienza.
• I miti sono: le leggi dei popoli antichi. racconti sugli dèi e i misteri dell’Universo.
• In ogni società: c’è una sola religione. più religioni che convivono.
3 Riassumi con un breve scritto gli elementi fondamentali comuni a più religioni, spiegando di cosa si tratta e facendo qualche esempio. Aiutati con le seguenti parole-chiave: FONDATORE • LUOGO SACRO • TESTO SACRO • PREGHIERE • RITI • SACERDOTI
4 Scopri su internet una preghiera cristiana, una islamica, una dell’Ebraismo e una induista.
5 La religione cristiana è la più importante in Europa, anche se divisa in più “confessioni”. Spiega in un breve testo questa affermazione.
6 Se nella vostra classe ci sono alunni che appartengono ad altre religioni, provate a creare un confronto con loro a proposito degli argomenti di questa unità.
7 Segni della presenza della religione nell’ambiente in cui vivete. Svolgete una ricerca sui luoghi sacri, le persone sacre, i simboli, le attività, le feste legate alla religione nel vostro paese o nel vostro quartiere. Raccogliete materiale, fotografie, interviste e notizie e poi create un cartellone o pannello digitale dal titolo: La religione intorno a noi, una presenza visibile e viva
INCOLLA QUI UNA DELLE IMMAGINI TROVATE
#ReliScuola
IRC per la scuola secondaria di I grado
Libro digitale scaricabile dal sito www.gruppoeli.it/libridigitali con la versione digitale e interattiva del testo con tantissime risorse, tutti gli audio, i video, le espansioni digitali a disposizione e la possibilità di trasformare i testi rendendoli ad alta leggibilità (modifica di carattere, sfondo, sintetizzatore vocale).
ELI LINK la comodissima APP che ti consente di accedere subito a tutti gli audio e i video del corso direttamente con lo smartphone o tablet. Scopri come su www.gruppoeli.it/elilink
Contenuti di Religione riferiti agli obiettivi dell’Agenda 2030.
Contenuti integrativi online per la didattica digitale integrata
1#ReliScuola è un percorso per chi vuole davvero fare un “salto di qualità” nell’insegnamento della Religione cattolica. Riguardo il corso così si è espressa la Conferenza Episcopale Italiana rilasciando il nulla osta:
Il testo è di grande pregio, un corso che non è un “catechismo” ma, attento e preciso nei contenuti, permette una comprensione antropologica culturale e globale della società e dell’individuo con numerosi riferimenti alla Storia, all’Educazione alla Cittadinanza, all’Arte e alle tradizioni storiche e culturali. Si tratta perciò di un percorso ben scandito dal taglio culturale con cui la Religione cattolica viene presentata.
La scelta di utilizzare la tecnica della narrazione e del racconto, mediante l’incontro esperienziale con dei personaggi attuali, risulta particolarmente appropriata all’età dei discenti.
Anche la grafica si presenta gradevole e con piacevoli colori, accattivando l’attenzione e gli interessi degli studenti.