Competenze essenziali per il biennio
• Il volume promuove una didattica innovativa, inclusiva e multidisciplinare;
• Un ricettario di cocktail analcolici chiude il volume. • A completamento dell’offerta didattica il volume Benvenuti in Sala-Bar
Insieme per il ripasso e il consolidamento dei concetti appresi e per gli studenti con difficoltà di apprendimento.
• L’Agenda per l’insegnante contiene la programmazione biennale,
indicazioni didattiche per ciascuna unità di apprendimento e le soluzioni di tutte le attività proposte nel volume.
• Videolezioni fruibili sia nel libro digitale che attraverso i numerosi
QRcode presenti nelle unità.
• Libro liquido accessibile
978-88-94988-87-1 978-88-94988-88-8
PER L’INSEGNANTE Agenda
AGENDA 2030
equilibri #PROGETTOPARITÀ
Benvenuti in Sala-Bar Competenze essenziali per il biennio
Competenze essenziali per il biennio
PER LA CLASSE Benvenuti in Sala-Bar + libro digitale Benvenuti in Sala-Bar Insieme + libro digitale
Benvenuti in Sala-Bar
rispecchia i nuovi orientamenti della formazione che promuovono uno studio finalizzato al conseguimento di competenze professionali, relazionali e organizzative. Nel testo sono centrali sia l’interdisciplinarietà, con attività individuali e di gruppo che coinvolgono in modo trasversale e coordinato le discipline dell’area generale e di indirizzo, sia la didattica laboratoriale, volta a esplicitare il lavoro pratico attraverso spiegazioni puntuali delle diverse fasi operative.
Luigi Manzo
Benvenuti in Sala-Bar
Luigi Manzo
Sistema Digitale Accessibile • UDA multidisciplinari
97
ino nc O lo IT al TU R l t RA DP 8) de G d, 97 to NE , I. /1 vis IO . 3 27 ov P , c 6 pr AM t. 2 PR e s i C Ar , D m rs ( .6 R lu ra VA , n an -BA vo ide o I t. 4 Pl L A 1 to ns p Ar ni SA 7es co cam e io IN IO -8 Qu a ri 72 z I 9 di T ENN 988 è d uo 1 U / f E 3 EN BI -94 63 NV 88 BE 8-
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Il piacere di apprendere
• Educazione civica
• Videolezioni
Ricettario cocktail
Luigi Manzo
Benvenuti in Sala-Bar Competenze essenziali per il biennio
Il piacere di apprendere
Il mio libro UDA
4 LA SALA
UDA
4 LA SALA
Le aperture anticipano i contenuti delle unità di apprendimento ponendo l’accento sulle conoscenze, abilità e competenze intermedie attivate.
Innovazione e sostenibilità in sala Innovazione e sostenibilità in sala
Conoscenze
• Conoscenze di base dei
principali processi organizzativi, produttivi e gestionali dei diversi settori della filiera. • Principi base di economia: i bisogni, i beni, i servizi, il consumo, la domanda e l’offerta, la produzione, il mercato, le forme di mercato. • Filiere produttive: dall’origine del prodotto alla trasformazione e commercializzazione degli alimenti. • Organizzazione del lavoro in équipe: ruoli, funzioni e gerarchia. • Tecniche di base di comunicazione e relazione interpersonale.
Abilità
• Applicare semplici procedure
di gestione aziendale. • Applicare modalità di trattamento e trasformazione delle materie prime di base. • Applicare metodologie di base di lavoro in équipe. • Identificare i possibili ambiti di consumo dei prodotti e servizi enogastronomici e di ospitalità alberghiera.
Competenze intermedie
• Applicare procedure standard di gestione dei processi di approvvigionamento, di produzione e di vendita di prodotti e servizi di filiera in contesti strutturati e noti.
Conoscenze
base dei Educazione • Conoscenze dicivica
Abilità
Apprendere leprincipali norme delprocessi galateo eorganizzativi, il comportamento da tenere in una sala ristorante. Conoscere bon ton e produttivi e gestionali deiil diversi le regole da seguire in della un locale pubblico come cliente. settori filiera.
Competenze intermedie
semplici procedure Agenda 2030 • Applicare
Educazione civica
Applicare procedure standard
trattamento e trasformazione approvvigionamento, di Lodelle sviluppo industriale materie primeinclusivo di base.e sostenibile è la priproduzione e di vendita di ma fonte di generazione di reddito; esso permette un i bisogni, i beni, i servizi, Applicare metodologie base •aumento rapido e sostenutodidel tenore di vita delle e servizi di filiera in prodotti il consumo, la domanda e di lavoro in équipe. persone e fornisce soluzioni tecnologiche per un’inducontesti strutturati e noti. l’offerta, la produzione, il rispetti l’ambiente. Identificare che i possibili ambiti •strializzazione mercato, le forme di mercato. Il di progresso tecnologico è alla base consumo dei prodotti e degli sforzi per raggiungere obiettivi legati all’ambiente, come l’aumento servizi enogastronomici e di • Filiere produttive: dall’origine delle risorse e l’efficienza energetica. Senza tecnologia del prodotto alla trasformazione ospitalità alberghiera. e innovazione, non vi sarà industrializzazione, e senza e commercializzazione degli industrializzazione non vi sarà sviluppo. alimenti. • Organizzazione del lavoro in équipe: ruoli, funzioni e gerarchia. • Tecniche di base di comunicazione e relazione UDA multidisciplinare – La prima colazione interpersonale. Assi culturali coinvolti: asse dei linguaggi e asse scientifico-tecnologico e professionale.
• Principi base di economia:
UDA 4 • LA SALA
UDA 4 • LA SALA
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Assi culturali coinvolti: asse dei linguaggi e asse scientifico-tecnologico e professionale. Discipline coinvolte: Scienza e Cultura dell’alimentazione, Enogastronomia, Italiano e Storia.
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UDA 4 • LA SALA
UDA 4 • LA SALA
1 Dalla vite al vino Il vino è una bevanda alcolica fermentata, ottenuta esclusivamente dalla fermentazione (totale o parziale) del frutto della vite, l’uva (sia essa pigiata o meno), o del mosto d’uva.
Il frutto della Vitis vinifera Vitigno È una varietà di vite, che si caratterizza per forma e colore di foglie, grappoli e frutti, periodo di maturazione, territorio in cui è coltivata. È internazionale quando è coltivato in tutto il mondo, autoctono quando è coltivato nella zona di origine.
L’uva viene raccolta a grappoli, diversi nella forma e nel colore a seconda del vitigno. Il grappolo è formato dal raspo e dal frutto. Il raspo, la parte legnosa, dispone di racimoli e pedicelli, che danno prima i fiori e poi i frutti. Contiene poca acqua e zuccheri, ma molte sostanze tanniche, cellulosa e pectine. Il frutto è costituito da bacche tonde o ovali (gli acini). Negli acini possiamo poi distinguere la buccia, la polpa e i vinaccioli.
Vinaccioli (endocarpo) Sono i semi della pianta e sono generalmente 4 per acino. Derivano dagli ovuli fecondati. Poiché contengono molte sostanze oleose (16% circa), non devono essere schiacciati per non pregiudicare la qualità del vino.
La trattazione è chiara e sintetica, ma allo stesso tempo esaustiva e finalizzata ad acquisire le competenze disciplinari.
Il processo di vinificazione La vinificazione è il processo che riguarda la produzione, la maturazione e l’eventuale affinamento del vino. L’uva raccolta durante la vendemmia viene portata in cantina e sottoposta prima a diraspatura (vengono tolti i raspi) e poi a pigiatura. Si ottiene così il mosto, che viene inviato alla fermentazione, in presenza o in assenza delle vinacce. La fermentazione si attiva con la pigiatura delle uve e trasforma il mosto in vino grazie all’azione dei lieviti, funghi microscopici presenti nella buccia dell’uva, nei tralci, nel terreno e anche nell’ambiente. I lieviti, con la loro azione, trasformano gli zuccheri presenti nel mosto in alcol etilico e anidride carbonica, producendo anche calore. Terminata la fermentazione, inizia la maturazione, che si protrae fino all’imbottigliamento e permette al vino di acquisire le sue caratteristiche distintive in termini di colore, profumo, gusto e aroma. Per i vini rossi la maturazione è seguita da un periodo di affinamento (o invecchiamento), che avviene prima in piccole botti di legno (le barrique) e poi in bottiglia. Esistono tre tipi principali di vinificazione: la vinificazione in rosso, la vinificazione in bianco e la vinificazione in rosato.
Vinacce Sono costituite da bucce, vinaccioli e parti fibrose della polpa.
La storia del vino
L’uva raccolta durante la vendemmia viene pigiata e il mosto ottenuto si avvia a fermentazione con l’azione di lieviti, per terminare il suo viaggio con l’affinamento in botti.
Buccia (epicarpo) È composta da strati sottili di cellulosa, ricchi di pectina, pigmenti colorati e sostanze aromatiche.
Polpa (mesocarpo) Rappresenta la parte interna dell’acino e contiene un succo acidulo zuccherino e poco colorato.
L’uva cresce a grappoli, diversi nella forma e nel colore a seconda del vitigno.
Oltre alle posate destinate all’ospite, la posateria di sala prevede anche utensili da utilizzare per il servizio, come mestoli, cucchiaioni, palette, pinze e molle. Nella posateria di sala, hanno un ruolo fondamentale anche i coltelli, impiegati per operazioni come il taglio, la sfilettatura la trinciatura e il trancio.
Film Un’ottima annata
Cucchiaione
UDA 6 • IL VINO E LA PROFESSIONE DEL SOMMELIER
UDA 6 • IL VINO E LA PROFESSIONE DEL SOMMELIER
Mestolo per salse
Molla per dolci
Pinza per dolci
La cristalleria comprende tutti i bicchieri da utilizzare nel servizio al ristorante, le caraffe per il servizio del vino alla spina, le caraffe per la decantazione (usate per travasare i grandi vini rossi invecchiati dalla bottiglia e farli ossigenare prima del servizio agli ospiti).
Coltello per pane
Coltello da cuoco
Coltello per sfilettare
Ha lama rigida e seghettata. È usato per tagliare pane, pizza, torte.
Ha lama rigida, a volte alveolata, ed è usato per tagliare carni crude e verdure o per tritare.
Ha lama lunga e appuntita. È usato per sfilettare pesci.
Calice per grandi vini rossi
Calice per vini rossi giovani
Calice per vini bianchi
Va oltre il 12,5% di volume, ha una forma arrotondata ed ampia per esaltare i profumi complessi del vino.
È simile al precedente, ma di forma più allungata, con una bocca di minore ampiezza.
Ha una forma allungata, con una bocca di media grandezza che esalta i profumi floreali e fruttati, di cui sono ricchi i vini bianchi.
Bicchiere da acqua
Flûte
Coppa Asti o coppa per spumanti dolci
È il più capiente di tutti. Può essere un tumbler basso (o altro bicchiere simile) oppure un bicchiere a calice. Questo bicchiere deve essere sempre presente a tavola ed è anche l’ultimo ad essere sbarazzato.
È utilizzato sia per lo champagne sia per lo spumante. È un calice alto e stretto. La forma serve ad accentuare il perlage, ossia il filo di “perline” provocato dall’anidride carbonica (le bollicine).
Ha una forma bassa e larga ed evidenzia, grazie alla sua bocca larga, la ricchezza dei profumi dolci (infatti è usata per gustare gli spumanti dolci tipo moscato).
Caraffa per la decantazione
Harp decanter (per decantazione)
Le caraffe
Coltello per salmone
Coltello per prosciutto
Coltello per arrosti
Forchettone
Ha lama sottile, flessibile e alveolata (per far sì che le carni non si attacchino alla lama).
Ha lama lunga e flessibile.
Ha lama liscia ed è usato per tagliare in fette le carni cotte.
È usato per tenere ferma la carne.
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La caraffa Fibonacci
I bicchieri
321
Paletta per torte da servire in fette 28/11/23 16:00
BS2014_U6_318_368.indd 320-321
Grande attenzione viene posta alle tecniche da seguire e alle attrezzature anche grazie al ricco apparato fotografico.
Mestolo per servire minestre in brodo
La cristalleria
Film The chateau Moreaux (Il vino della vita)
Ulisse e l’inganno al Ciclope
320
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Vengono presentati i temi di educazione civica e Agenda 2030.
Videolezioni in apertura di alcune unità.
Lezione
Obiettivo 9: Costruire un’infrastruttura resiliente e promuovere l’innovazione e una industrializzazione equa, responsabile e sostenibile. Lo sviluppo industriale inclusivo e sostenibile è la prima fonte di generazione di reddito; esso permette un aumento rapido e sostenuto del tenore di vita delle persone e fornisce soluzioni tecnologiche per un’industrializzazione che rispetti l’ambiente. Il progresso tecnologico è alla base degli sforzi per raggiungere obiettivi legati all’ambiente, come l’aumento delle risorse e l’efficienza energetica. Senza tecnologia e innovazione, non vi sarà industrializzazione, e senza industrializzazione non vi sarà sviluppo.
UDA multidisciplinare – La prima colazione
Discipline coinvolte: Scienza e Cultura dell’alimentazione, Enogastronomia, Italiano e Storia.
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Agenda 2030
Apprendere le norme del galateo e il comportamento da tenere in una sala ristorante. Conoscere il bon ton e le regole da seguire in un locale pubblico come cliente.
di gestione aziendale. Obiettivo 9: Costruire un’infrastruttura resiliente
• promuovere l’innovazione e una industrializzaApplicare modalità di •ezione di gestione dei processi di equa, responsabile e sostenibile.
UDA 4 • LA SALA
Caraffa classica
UDA 4 • LA SALA
BS2014_U4_138_227.indd 146-147
147
08/11/23 09:30
IL MIO LIBRO
III
Il testo è corredato da video Lezione pratici girati dall’autore per 2 La brigata di sala illustrare tutti i passaggi Lezione delle operazioni di Sala La carta d’identità del maître La brigata di sala e fruibili tramite QR2code.
La carta d’identità del maître Il maître (o maître d’hôtel) è a capo della brigata di sala. Questo professionista: • ha conoscenze approfondite di enogastronomia; • conosce le tecniche di cucina e di servizio; • parla inglese e almeno un’altra lingua straniera; • ha buone capacità organizzative e gestionali; • sa gestire i rapporti con gli ospiti per le sue buone abilità relazionali. Può essere coadiuvato da un secondo maître e da un terzo maître.
La brigata di sala è l’insieme degli addetti incaricati del servizio di sala. È guidata dal maître e comprende gli chef de rang e i commis de rang, i runner e i commis débarasseur, oltre al sommelier e al commis sommelier. Nelle strutture più grandi, alla sua guida si trova il direttore di sala, affiancato dallo steward/hostess di sala, che prende le prenotazioni telefoniche e accoglie gli ospiti. • étages e comNegli alberghi con servizio in camera, comprende anche chef aux mis aux étages. •
Introduzione alla sala e vendita
Maître
Introduzione alla sala e vendita
I doveri del datore di lavoro e dei lavoratori
La brigata di sala
Medico competente È incaricato della sorveglianza sanitaria e svolge visite preventive e periodiche Chefaide rang lavoratori. Prende decisioni sull’assegnazione delle mansioni.
Commis de rang/Runner/
Commis sommelier
debarasseur e tutti i lavoratori di La gestione della sicurezza coinvolge il datoreCommis di lavoro tutti i reparti aziendali. Il datore di lavoro:Maître • esegue l’analisi dei rischi per stabilire i fattori di rischio, le misure di sicurezza e i sistemi per monitorare la loro applicazione; 40 • informa e forma tutti i lavoratori; • nomina il medico competente; • fornisce ai lavoratori idonei dispositivi di protezione individuale (DPI), cioè tutte le attrezzature che proteggono da un rischio (guanti, caschi, cuffie, mascherine, scarpe antiscivolo); • verifica periodicamente che tutti mettano in atto le misure di prevenzione e Sommelier Chef protezione stabilite (ad esempio, che i lavoratori utilizzino i dispositivi di proaux étages tezione). I lavoratori devono: • frequentare appositi corsi di formazione; • rispettare le procedure aziendali; • segnalare eventuali anomalie. La prima misura di sicurezza è l’attenzione.
I compiti del maître
Il maître (o maître d’hôtel) Gestisce è a capo della brigata di sala. Questo professionista: il personale Prende le comande (turni, ferie,di compiti giornalieri) ha conoscenze approfondite enogastronomia; conosce le tecniche di cucina e di servizio; • parla inglese e almeno Stabilisce un’altra lingua straniera; Coordina e controlla l’esecuzione la mise en place del servizio • ha buone capacità organizzative e gestionali; • sa gestire i rapporti con gli ospiti per le sue buone abilità relazionali. Redige il menu (con il food & beverage Può essere coadiuvato da un secondo maître e da un terzoEsegue maître. la cucina di sala manager e lo chef di cucina)
La brigata di sala
La brigata di sala è l’insieme degli addetti incaricati del servizio di sala. È guidata dal maître e comprende gli chef de rang e i commis de rang, i runner e i commis débarasseur, oltre al sommelier e al commis sommelier. Chef de rang Sommelier Nelle strutture più grandi, alla sua guida si trova il direttore di sala, affiancato dallo steward/hostess di sala, che prende le prenotazioni telefoniche e accoglie gli ospiti. Negli alberghi con servizio in camera, comprende anche chef aux étages e commis aux étages.
Mise en place
Allestimento della sala, dei tavoli e dei posti a tavola (coperti)
Redige la carta dei vini (con il food & beverage manager e il sommelier)
I compiti del maître
Mise en place
Allestimento della sala, dei tavoli e dei posti a tavola (coperti)
Fa applicare la normativa igienico-sanitaria e di sicurezza sul lavoro
Chef aux étages
Gestisce il personale Gestisce le prenotazioni (turni, ferie, compiti giornalieri)
Prende le comande
Accoglie gli ospiti
Gli obblighi dei lavoratori
Commis aux étages
Coordina e controlla l’esecuzione del servizio
Stabilisce la mise enCLIL place ITALIANO Frequentare corsi sulla FRANCESE sicurezza
INGLESE
TEDESCO
serveur
waiter
Kellner (f), Ober (m)
camarero
Maître
maître
head-waiter
Maître (m)
maître
UDA 2 • I PROFESSIONISTI DELLA RISTORAZIONE
Redige il menu (con il food & beverage manager e lo chef di cucina)
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Esegue la cucina di sala
Adottare comportamenti idonei alla salvaguardia della propria salute e sicurezza
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Rispettare le procedure aziendali di sicurezza
SPAGNOLO
Cameriere
Redige la carta dei vini (con il food & beverage manager e il sommelier)
Usare i dispositivi di protezione individuali previsti 28/11/23 14:48
Fa applicare la normativa igienico-sanitaria e di sicurezza sul lavoro
Segnalare situazioni di pericolo e anomale
Si fa ampio ricorso a tabelle e schematizzazioni per agevolare lo studio.
Le figure coinvolte nella gestione della sicurezza
Gestisce le prenotazioni I servizi di ispezione pubblici controllano l'applicazione della normativa.
I controlli e le ispezioni Accoglie gli ospiti dell’applicazione della normativa Il controllo
I doveri del datore di lavoro e dei lavoratori
Medico competente
È incaricato della sorveglianza sanitaria e svolge visite preventive e periodiche ai lavoratori. Prende decisioni sull’assegnazione delle mansioni.
Commis de del datore di lavoro Gli obblighi
La gestione della sicurezza coinvolge il datore di lavoro e tutti i rang/Runner/ lavoratori di tutti i reparti aziendali. Commis debarasseur Il datore di lavoro: • esegue l’analisi dei rischi per stabilire i fattori di rischio, le misure di sicurezza e i sistemi per monitorare la loro applicazione; • informa e forma tutti i lavoratori; • nomina il medico competente; • fornisce ai lavoratori idonei dispositivi di protezione individuale (DPI), cioè tutte le attrezzature che proteggono da un rischio (guanti, caschi, cuffie, mascherine, scarpe antiscivolo); • verifica periodicamente che tutti mettano in atto le misure di prevenzione e protezione stabilite (ad esempio, che i lavoratori utilizzino i dispositivi di protezione). I lavoratori devono: • frequentare appositi corsi di formazione; • rispettare le procedure aziendali; • segnalare eventuali anomalie. La prima misura di sicurezza è l’attenzione.
Gli obblighi dei lavoratori
Commis sommelier
Rispettare le procedure aziendali di sicurezza
Usare i dispositivi di protezione individuali previsti
salvaguardia della propria salute e sicurezza
Segnalare situazioni di pericolo e anomale
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Garantire un ambiente di lavoro sicuro
Eseguire l’analisi dei rischi
Organizzare corsi sulla sicurezza per i dipendenti
Il controllo dell’applicazione della normativa spetta al datore di lavoro e a servizi di ispezione pubblici come: • l’Ispettorato del Lavoro; • l’INAIL; • i Vigili del Fuoco; • l’ASL competente per territorio; • gli organi di Polizia giudiziaria. Tutti gli obblighi, se non espletati del tutto o parzialmente, sono sanzionabili.
Fornire idonei dispositivi di protezione individuale
FRANCESE
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78
TEDESCO
SPAGNOLO
équipement de protection individuelle (epi)
personal protectice equipment (ppe)
persönliche Shutzsausrüstung (PSA) (f)
equipo de protección individual
accident
accident
Unfall (m)
accidente
Pericolo Prevenzione
Verificare periodicamente che tutti mettano in atto le misure di prevenzione e protezione
INGLESE
Dispositivo di protezione individuale (DPI)
Rischio
UDA 3 • LA SICUREZZA ALIMENTARE E L’HACCP
Fornire idonei dispositivi di protezione individuale
Infortunio
danger prévention
Fornire attrezzatureResponsabilità a norma di responsabilité legge Fornire attrezzature a norma di legge
ITALIANO
CLIL
ITALIANO
Mettere in atto tutte le misure di sicurezza, comprese quelle di evacuazione e prevenzione incendi
risque
danger prevention
Gefahr
peligro
Vorsorge (f), Verhütung (f)
prevención
Verificare periodicamente che tutti mettano responsabilidad in atto leriesgomisure di prevenzione e protezione
responsibility
Verantwortung (f)
risk
Risiko (f), Gefahr (f)
Salute
santé
health
Gesundheit (f)
salud
Sicurezza sul lavoro
sécurité au travail
work safety
Arbeitsschutz (m), Arbeitehmerschutz (m)
seguridad en el trabajo
UDA 3 • LA SICUREZZA ALIMENTARE E L’HACCP
UDA 3 • LA SICUREZZA ALIMENTARE E L’HACCP
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SPAGNOLO camarero maître
FRANCESE équipement de protection individuelle (epi)
INGLESE personal protectice equipment (ppe)
SPAGNOLO
equipo de protección individual
Infortunio
accident
accident
Unfall (m)
accidente
Pericolo
danger
danger
Gefahr
peligro
Prevenzione
prévention
prevention
Vorsorge (f), Verhütung (f)
prevención
Responsabilità
responsabilité
responsibility
Verantwortung (f)
responsabilidad
Rischio
risque
risk
Risiko (f), Gefahr (f)
riesgo
Salute
santé
health
Gesundheit (f)
salud
Sicurezza sul lavoro
sécurité au travail
work safety
Arbeitsschutz (m), Arbeitehmerschutz (m)
seguridad en el trabajo
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UDA 3 • LA SICUREZZA ALIMENTARE E L’HACCP
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UDA
MULTI DISCIPLINARE
Il menu
8:00
9:00
10:00 11:00 12:00 13:00 14:00 15:00 16:00 17:00 18:00 19:00 20:00 21:00 22:00 23:00 24:00
Brunch Pranzo Coffee break
Cena Supper
Film Il pranzo di Babette
20
Il menu è l’insieme di cibi e bevande che compongono un pasto. Nella ristorazione il menu è anche la lista delle pietanze e delle bevande che gli ospiti possono consultare per scegliere che cosa consumare. La lista può essere un foglio, una cartella con più fogli, un documento digitale da aprire con lo smartphone, ma anche una lavagna o una tovaglietta prestampata. Il menu deve riportare il nome della pietanza o della bevanda e il relativo prezzo. A volte il nome è completato da una breve descrizione. Il menu dipende dall’orario in cui avviene il servizio. Inoltre, può essere organizzato in tre diverse tipologie: il menu fisso, il menu à la carte e il menu per banchetti.
I principali momenti di servizio sono tre: la colazione, il pranzo e la cena. La colazione può essere continentale e prevedere prodotti da forno, marmellate e confetture, bevande calde e fredde. In alternativa, può assumere la forma dell’English breakfast, in cui si servono anche formaggi, carni, pesce, uova, yogurt e frutta. Il servizio può avvenire al tavolo o a buffet. Il pranzo può prevedere un piatto unico o tre portate e propone di solito piatti leggeri. La cena, che nella ristorazione è il momento di servizio più importante, prevede più portate (anche fino a sette), diverse da quelle offerte a pranzo. Può assumere la forma della cena di gala, un evento formale che richiede una cura speciale del menu e del servizio. Vi sono poi altri momenti di servizio tra cui: • il coffee break, che è servito a metà mattina e a metà pomeriggio, prevede un buffet con preparazioni dolci e salate, bevande calde e fredde (succhi di frutta, bibite e, nel pomeriggio, anche bevande a bassa gradazione alcolica); • il brunch, che si trova a metà strada tra la colazione e il pranzo e prevede un’offerta variegata di preparazioni salate e dolci sia calde sia fredde, servite in genere a buffet; • la supper, che è una cena servita in tarda serata e consiste in un pasto leggero.
UDA MULTIDISCIPLINARE • IL MENU
BS2014_U1_002_033.indd 20-21
IL MIO LIBRO
7:00
Coffee break
I momenti di servizio e l’ordine delle portate
IV
I momenti di servizio
Colazione
I primi menu
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TEDESCO persönliche Shutzsausrüstung (PSA) (f)
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Ogni unità è completata da una UDA multidisciplinare organizzata per assi culturali e per discipline coinvolte.
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CLIL Dispositivo di protezione individuale (DPI)
Mettere in atto tutte le misure di sicurezza, comprese quelle di evacuazione e prevenzione incendi
TEDESCO
Kellner (f), Ober (m)
Maître (m)
UDA 2 • I PROFESSIONISTI DELLA RISTORAZIONE
Organizzare corsi sulla sicurezza per i dipendenti
Eseguire l’analisi dei rischi e le ispezioni I controlli
Informare i dipendenti dei rischi ai quali sono esposti
Le figure coinvolte nella gestione della sicurezza
I servizi di ispezione pubblici controllano l'applicazione della normativa.
spetta al datore di lavoro e a servizi di ispezione pubblici come: • l’Ispettorato del Lavoro; CLIL • l’INAIL; • i Vigili del Fuoco; ITALIANO FRANCESE INGLESE l’ASL competente per territorio; Cameriere • serveur waiter • gli organi di Polizia giudiziaria. Maître maître head-waiter Tutti gli obblighi, se non espletati del tutto o parzialmente, sono sanzionabili.
Tabelle CLIL con le parole chiave in cinque lingue.
Informare i dipendenti dei rischi ai quali sono esposti
Garantire un ambienteAdottare di lavoro sicuro comportamenti idonei alla
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Gli obblighi del datore di lavoro
Commis aux étages
Frequentare corsi sulla sicurezza
All’interno di un pasto le diverse portate sono servite tenendo conto di alcune regole: • si servono prima le pietanze fredde e poi quelle calde; • si servono prima le pietanze più leggere e poi quelle più complesse. Inoltre, le pietanze vanno servite seguendo quello che è chiamato ordine classico delle portate, illustrato nello schema.
L’ordine classico con cui servire le portate 1
Antipasti
• Prima quelli freddi, poi quelli caldi • Prima quelli magri, poi quelli grassi
2
Minestre in brodo
• Di solito senza antipasto • Prima il riso, poi la pasta
3
Minestre asciutte
4.
Uova
5
Crostacei
6
Pesci
7
Carni
• Prima quelle bianche, poi quelle rosse, infine quelle nere
8
Insalate
• Come contorno, da mangiare prima o dopo la pietanza principale
9
Formaggi
10
Dessert
• Prima i dolci freddi (nell’ordine dolci al cucchiaio, torte, gelato), poi quelli caldi • Per ultima la frutta UDA MULTIDISCIPLINARE • IL MENU
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Educazione Civica Agendacivica 2030 Grande attenzione è posta ai temi dell’Educazione e dell’Agenda 2030, con particolare Il galateo e il comportamento in una sala ristorante Obiettivo 9: Costruire un’infrastruttura resiliente e promuovere l’innovazione e una industrializzazione riguardo alla sostenibilità e alla lotta allo spreco. equa, responsabile e sostenibile Il bon ton e le regole da seguire in un locale pubblico come cliente
pubblicato nel 1558. Il volume godette fin dalla pubblicazione di grande successo. In realtà il primo autore del galateo, su come si sta a tavola, sull’uso dei costumi, dei profumi, del parlare ecc., è stato Clemente Alessandrino, che ne Il pedagogo spiega appunto tutte queste regole che fanno un buon cristiano (Clemente Alessandrino è stato un teologo e scrittore cristiano, considerato uno dei primi Padri della Chiesa).
Con il termine “galateo” (a volte identificato anche con il sinonimo “bon ton”) si definisce l’insieme di norme comportamentali che designano la buona educazione. Contrariamente a quello che si pensa, il galateo non si applica solo a tavola o in occasioni speciali, ma indica proprio un tipo di comportamento sociale. In generale il galateo è un codice orale, anche se in alcuni casi può dar luogo a codificazioni scritte (i vari cerimoniali). Il termine deriva da Galeazzo Florimonte, vescovo della diocesi di Sessa Aurunca, che ispirò a monsignor Giovanni Della Casa il celebre Galateo overo de’ costumi, primo trattato specifico sull’argomento, scritto probabilmente dopo il 1551 ma
Gli investimenti in infrastrutture – trasporti, irrigazione, energia e tecnologie dell’informazione e Educazione Civica della comunicazione – sono cruciali per realizzare Il galateo e il comportamento in una sala ristorante lo sviluppo sostenibile e per rafforzare le capacità delle comunità Ilinbon molti Paesi. Ormai è assodato pubblicato nel 1558. Il volume godette fin dalla ton e le regole da seguire in un locale pubblico cliente pubblicazione di grande successo. che la crescita della produttività e deicome redditi, così In realtà il primo autore del galateo, su come si Con il termine “galateo” (a volte identificato ancome migliori risultati sanità nell’istruzione, sta a tavola, sull’uso dei costumi, dei profumi, del che connella il sinonimo “boneton”) si definisce l’insieparlare ecc., è stato Clemente Alessandrino, che me di norme comportamentali che designano la richiedono investimenti nelle infrastrutture. ne Il pedagogo spiega appunto tutte queste rebuona educazione. Contrariamente a quello che Lo sviluppo industriale è lao gole che fanno un buon cristiano (Clemente Alessi pensa, inclusivo il galateo nonesi sostenibile applica solo a tavola sandrino è stato un teologo e scrittore cristiano, in occasioni speciali, indica proprio un pertipo di prima fonte di generazione di ma reddito; esso considerato uno dei primi Padri della Chiesa). comportamento sociale. In generale il galateo è mette un aumentounrapido e sostenuto del tenore di codice orale, anche se in alcuni casi può dar a codificazioni scritte (i tecnologiche vari cerimoniali). vita delle persone luogo e fornisce soluzioni Lavoriamo assieme Il termine deriva da Galeazzo Florimonte, vescoper un’industrializzazione chedirispetti l’ambiente. Da dove deriva il termine “galateo”? Quali posvo della diocesi Sessa Aurunca, che ispirò a sono essere i suoi sinonimi? Fate una ricerca per monsignorèGiovanni Della Casa il celebre Il progresso tecnologico alla base degli sforziGalateo per approfondire uno dei cerimoniali del galateo e poi overo de’ costumi, primo trattato specifico sull’ardescrivetelo alla classe. raggiungere obiettivi legati all’ambiente, come gomento, scritto probabilmente dopo il 1551 ma l’aumento delle risorse e l’efficienza energetica. Senza tecnologia e innovazione, non vi sarà industrializzazione, e senza industrializzazione non vi sarà sviluppo.
Lavoriamo assieme Da dove deriva il termine “galateo”? Quali possono essere i suoi sinonimi? Fate una ricerca per approfondire uno dei cerimoniali del galateo e poi descrivetelo alla classe.
I traguardi
Tra i traguardi prefissi dall’obiettivo 9 dell’Agenda
UDA 4 • AGENDA 2030
Conoscenze
Conoscenze
d. si riferisce anche al processo e. dipende anche dall’ambiente di erogazione
Rispondi alle domande. 1. 1. Che cos’è la ristorazione? 2. Quali sono i principali criteri di classificazione delle aziende ristorative? 3. Che cos’è un servizio ristorativo? 4. Quali sono le caratteristiche del servizio ristorativo? 5. Da che cosa dipende la qualità del servizio ristorativo? 6. A quali aree è riferita la valutazione della qualità del servizio ristorativo? Indica se le affermazioni sono vere o false. 1. La relazione con il cliente è fondamentale V F per le aziende della ristorazione 2. La ristorazione riguarda solo la vendita V F di pasti pronti 3. Le aziende della ristorazione si differenziano anche per il tipo V F di clientela 4. La ristorazione riguarda la vendita di vivande solo per il consumo V F sul posto 5. L’offerta di cibo e bevande è uguale V F per tutte le aziende ristorative
....................................... ....................................... ....................................... ....................................... ....................................... ....................................... Cartello 4
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Completa scegliendo tra gli elementi elencati.
D Indica se si tratta di una componente tangibile (T) o intangibile (I) del servizio ristorativo. 1. Arredi 2. Tovagliato 3. Comfort ambientale
5. Cortesia del personale 6. Divisa del personale 7. Durata del servizio 8. Gestione dei tempi morti 9. Illuminazione 10. Varietà del menu 11. Cibo e bevande 12. Mise en place 13. Orari e giorni di apertura 14. Parcheggio di proprietà 15. Mezzi di pagamento accettati 16. Professionalità del personale 17. Pulizia 18. Raggiungibilità 19. Tempi di attesa 20. Ubicazione
Indica se le affermazioni sono vere o false. 1. La relazione con il cliente è fondamentale V F per le aziende della ristorazione 2. La ristorazione riguarda solo la vendita V F di pasti pronti 3. Le aziende della ristorazione si differenziano anche per il tipo V F di clientela 4. La ristorazione riguarda la vendita di vivande solo per il consumo V F sul posto 5. L’offerta di cibo e bevande è uguale V F per tutte le aziende ristorative
Cliente Erogato Immagazzinato Immateriale Imparziale Interazione
Luogo Materiale Oggettiva Pasti Presenza Processo
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si basano sulla
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9. Gli stili di servizio A
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Segnali di obbligo
Significato
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per il consumo
sul posto in altro ................................
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4. ......................................... Non prevede tavoli per gli ospiti.
5. ......................................... Prevede una distribuzione delle vivande a catena, in un ordine prestabilito.
6. ......................................... Le pietanze sono esposte tutte nello stesso momento.
7. ......................................... Alcune portate sono servite con la formula del buffet in piedi, altre con il servizio al tavolo.
sul posto in altro 8. ......................................... Il buffet è composto da varie isole, ciascuna allestita in modo indipendente e ................................ autonomo e destinata a una categoria di preparazioni.
UDA 1 • LABORATORIO
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3. ......................................... Le pietanze sono esposte secondo l’ordine classico delle portate.
I compiti di realtà consentono a studentesse e studenti di svolgere attività direttamente sul campo.
9. ......................................... Sono offerte solo preparazioni fredde.
................................................
.......................................................................................................................... 9. ......................................... Sono offerte solo preparazioni fredde. .......................................................................................................................... .......................................................................................................................... In gruppo organizzate un banchetto per 30 persone. Ipotizzate un menu e scegliete tra .......................................................................................................................... .......................................................................................................................... servizio all’italiana e servizio all’inglese. Fate un elenco delle attrezzature necessarie e .......................................................................................................................... delle materie prime necessarie. .......................................................................................................................... .......................................................................................................................... ..........................................................................................................................
In gruppo organizzate il buffet per 30 persone per un cocktail party da tenersi in chiusura di una riunione di lavoro. Fate un elenco dei cibi, delle bevande e delle attrezzature. Descrivete l’organizzazione passo passo e l’allestimento del buffet.
IL CLIENTE MISTERIOSO
125 La missione di oggi consiste nel controllare come è strutturata la sala di un ristorante. Naturalmente non dovrete controllare tutto il locale, basterà vedere come sono fatti i tavoli (le forme e la grandezza), il colore delle pareti e le posate che utilizzano. La missione questa volta è fuori dal laboratorio di 08/11/23 09:47 sala, in mezzo alla gente, la prima volta che si va al ristorante insieme ai genitori oppure agli amici. Buona caccia al particolare.
UDA 3 • COMPETENZE ALLA PROVA
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La scienza in cucina e l’arte di mangiare bene di Pellegrino Artusi
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COMPITO DI REALTÀ IL CLIENTE MISTERIOSO
La missione di oggi consiste nel controllare come è strutturata la sala di un ristorante. Naturalmente non dovrete controllare tutto il locale, basterà vedere come sono fatti i tavoli (le forme e la grandezza), il colore delle pareti e le posate che utilizzano. La missione questa volta è fuori dal laboratorio di sala, in mezzo alla gente, la prima volta che si va al ristorante insieme ai genitori oppure agli amici. Buona caccia al particolare.
UDA 4 • COMPETENZE ALLA PROVA
UDA 4 • COMPETENZE ALLA PROVA
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esistono in
................................ 1. .......................................... Alcune preparazioni sono ultimate in sala con fry top, griglie o lampade da sala e mantenute calde con chafing dish, lampade a raggi infrarossi, piani ................................ caldi. offerta di ................. 2. ......................................... Prevede l’allestimento di tavoli per gli ospiti. ................................
per
7. ......................................... Alcune portate sono servite con la formula del buffet in piedi, altre con il .......................................................................................................................... .......................................................................................................................... ................................................ ................................................ servizio al tavolo. .......................................................................................................................... ................................................ ................................................ .......................................................................................................................... 8. ......................................... Il buffet è composto da varie isole, ciascuna allestita in modo indipendente e .......................................................................................................................... autonomo e destinata a una categoria di preparazioni. ..........................................................................................................................
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................................ ................................ offerta di ................. ................................
UDA 1 • LABORATORIO D Associa il tipo di buffet alla definizione corretta. 7
diverse tipologie
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per
................................
UDA 1 • LABORATORIO
Completa la mappa.
Descrivi la procedura in figura.
Prodotto Rapporto Soddisfazione Soggettiva Venduto Vivande
diverse tipologie
................................
La ristorazione comprende le attività che si occupano di produrre e vendere 1 .............................., bevande T I hanno per T I e/o 2 .......................... pronti per il consumo in loco o in un 3 ............................. . L’attività di queste im-la obiettivo T I prese si basa sulla relazione il corrette. 4 ......................... e il loro obiettivo è la sua 5T I.......................................... C Scegli lecon opzioni Le aziende È corretto affermare che il servizio .. . Il servizio ristorativo 1.èristorativo: il rapporto di 6 ............................... tra impresa e cliente instaurato con l’obiettivo della ristorazione (più di una opzione è corretta) E Indica se le affermazioni sono vere a. è costituito solo da elementi tangibili di soddisfare un 7 .................................. . È un bene oeconomico 8 ......................................., può essere false. b. può essere erogato solo in presenza La qualità del servizio ristorativo: producono 9 ................................ solo in presenza del 10 ................................., non può essere 11 ....................... del cliente e vendono 1. dipende anche dalla qualità delle è unun bene momento economico materiale V F prime ................... né vendutoc. in successivo. Lamaterie valutazione della qualità del servizio ristorativo è d. può essere valutato solo da chi ne V F 2. non dipende dal personale 12 .................................. (può giudicarlo solo chi ne usufruisce), dipende da tutte le sue componenti (tangiusufruisce 3. è determinata solo dalle componenti e. puòa essere V F tangibili bili e intangibili) e si riferisce treimmagazzinato aree: 13 ..................................., 14 ................................... fisico e 15 ...... 2. La qualità del servizio ristorativo: V F 4. è soggettiva ............................. di erogazione. (più di una opzione è corretta) 5. dipende dalla pulizia del locale a. dipende da tutti gli elementi collegati all’erogazione b. è soggettiva c. non dipende dall’esperienza dell’ospite
Luogo Materiale Oggettiva Pasti Presenza Processo
Prodotto Rapporto Soddisfazione Soggettiva Competenze Venduto Completa la mappa. Vivande
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....................................... ....................................... ....................................... ....................................... ....................................... ....................................... ....................................... ....................................... .......................................5. ............................................... Segnali di pericolo 4. ............................................... ....................................... ....................................... ....................................... ................................................ ................................................ ....................................... ....................................... ....................................... ................................................ ................................................ Segnali antincendio ................................................ Forma Colore ................................................ Significato ................................................ ................................................ ................................................ ................................................ Segnali di salvataggio ....................................... ....................................... ....................................... e soccorso ....................................... ....................................... .......................................
UDA 3 • COMPETENZE ALLA PROVA
Cliente Erogato Immagazzinato Immateriale Imparziale Interazione
La ristorazione comprende le attività che si occupano di produrre e vendere 1 .............................., bevande e/o 2 .......................... pronti per il consumo in loco o in un 3 ............................. . L’attività di queste imprese si basa sulla relazione con il 4 ......................... e il loro obiettivo è la sua 5 .......................................... .. . Il servizio ristorativo è il rapporto di 6 ............................... tra impresa e cliente instaurato con l’obiettivo di soddisfare un 7 .................................. . È un bene economico 8 ......................................., può essere 9 ................................ solo in presenza del 10 ................................., non può essere 11 ....................... ................... né venduto in un momento successivo. La valutazione della qualità del servizio ristorativo è 12 .................................. (può giudicarlo solo chi ne usufruisce), dipende da tutte le sue componenti (tangibili e intangibili) e si riferisce a tre aree: 13 ..................................., 14 ................................... fisico e 15 ...... ............................. di erogazione.
....................................... ....................................... ....................................... scienza In gruppo organizzate il buffet per 30 persone per un cocktail party da Latenersi in chiusura ....................................... ....................................... ....................................... in cucina e l’arte B In gruppo organizzate un banchetto per 30 persone.EIpotizzate unvalutate menu e scegliete tra In gruppo se la segnaletica presente nei laboratori è sufficiente o se ci sono un elenco dei cibi, delle bevande e delle di mangiare bene ....................................... ....................................... ....................................... di una riunione di lavoro. Fate attrezzature. Deservizio all’italiana e servizio all’inglese. Fate un elencomancanze. delle attrezzature necessarie e elenco degli elementi che secondo voi andrebbero di Pellegrino Artusi Discutetene e fate un COMPITO DI REALTÀ scrivete l’organizzazione passo passo e l’allestimento del buffet. delle materie prime necessarie. aggiunti. 124
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Segnali di prescrizione
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Acquistato Alimenti Ambiente Assenza Bene Bisogno
hanno per I obiettivo la esistono in I Scegli le opzioni corrette. T I 1 2 3 Le aziende 1. È corretto affermare che il Competenze servizio B Completa le frasi con gli elementi mancanti. alla prova della ristorazione 1. I cartelli di divieto sono di forma ....................................., con pittogramma di colore ............................ ristorativo: (più di una1.opzione è corretta) E Indica se le affermazioni sono vere 1. ............................................... 2. ............................................... 3. ............................................... La segnaletica di sicurezza su fondo ........….................., con bordo e banda ........................... Indicano il divieto di fare qualcosa che ................................................ ................................................ ................................................ potrebbe essere pericoloso. a. è costituito solo da elementi tangibili o false. ................................................ ................................................ A Tutti i lavoratori devono conoscere i cartelli di sicurezza che si trovano all’interno 2. I cartelli di pericolo sono di forma .........….........................., con pittogramma di colore nero su................................................ fondo ..........................., con bordo nero. Indicano la necessità di agire con cautela perché si è in presenza di un b. può essere erogato solo inambienti presenza degli di lavoro, soprattutto in quelli aperti al pubblico. Descrivi a cosa servono ................................................ La qualità del servizio ristorativo: producono................................................ ................................ ................................................ pericolo. i cartelli in figura. ................................................ ................................................ ................................................ del cliente 9. Gli stili di servizio e ilvendono 3. I segnali di prescrizione sono di forma .......…........….................., conDpittogramma ...................... fon-definizione corretta. 1. dipende anche dalla qualità delle Associa tipo di buffetsualla ................................................ ................................................ ................................................ do .......................... Indicano l’obbligo di fare qualcosa per non correre un rischio. Cartello 1 Forma Colore Significato c. è un bene economico materiale V F materie prime A Descrivi la procedura in figura. 1. .......................................... Alcune preparazioni sono ultimate in sala con fry top, griglie o lampade da 4. I cartelli della segnaletica antincendio sono di forma ........................... o ..................…........., con pitto....................................... ....................................... sala e mantenute calde con chafing dish, lampade a raggi infrarossi, piani ................................... su fondo .........….........….................. d. può essere valutato solo da chi ne ....................................... V gramma F 2. non dipende dal personale ....................................... ....................................... ....................................... caldi. 5. I segnali di salvataggio e soccorso sono di forma .................................. o ..................…...... con pittogram....................................... ....................................... ....................................... usufruisce 2. ......................................... Prevede l’allestimento di tavoli per gli ospiti. ma ........….........….................. su fondo .........….................... Indicano il comportamento da tenere per ................................ 3. è determinata solo dalle componenti ....................................... ....................................... ....................................... mettersi in condizioni di sicurezza e i dispositivi per il primo soccorso. ....................................... ....................................... ....................................... e. può essere immagazzinato V F tangibili Cartello 2 Forma Colore Significato C Spiega dove vanno posizionati i seguenti cartelli. 3. ......................................... Le pietanze sono esposte secondo l’ordine classico delle portate. 2. La qualità del servizio ristorativo: V Uscita F di sicurezza: ..................................................................................................................................... 4. è soggettiva 1. ....................................... ....................................... ....................................... per il 1 2 3....................................................................................................................................................................... (più di una opzione è corretta) 5. dipende dalla pulizia del locale ....................................... ....................................... ....................................... 4. ......................................... Non prevede tavoli per gli ospiti. 2. Divieto di3.fumo: ......................................................................................................................................... consumo ................................ ............................................... 2. ............................................... ............................................... ....................................... ....................................... si basano sulla a. dipende da tutti gli elementi collegati V F ma 1.non dai....................................... tempi di attesa ................................................ ................................................ ................................................ ....................................... ....................................... ....................................... ....................................................................................................................................................................... ................................................ ................................................ ....................................... ....................................... ....................................... ................................................ all’erogazione 5. ......................................... Prevede una distribuzione delle vivande a catena, in un ordine prestabilito. 3. Pavimento bagnato: ................................................................................................................................... ................................................ ................................................ ................................................ Cartello 3 Forma Colore ................................................ Significato ................................................ ................................................ ....................................................................................................................................................................... b. è soggettiva 4. ............................................... 5. ............................................... ................................................ ................................................ ................................................ 6. ......................................................................................... Le pietanze sono esposte tutte nello stesso momento. ................................................ ....................................... ....................................... ....................................... D Individuate i cartelli di sicurezza che si trovano nella scuola, specialmente all’interno degli spazi c. non dipende dall’esperienza dell’ospite ....................................... ....................................... ....................................... ................................ laboratoriali. Elaborate una tabella per................................................ riassumerli e suddividerli nelle diverse categorie. ................................................ ....................................... ....................................... ....................................... UDA 1 • LABORATORIO
UDA 4 • AGENDA 2030
Sintesi
Esercizi interattivi d. si riferisce anche al processo e. dipende anche dall’ambiente di erogazione
Completa scegliendo tra gli elementi elencati. 4. Vasellame, bicchieri e posate
D Indica se si tratta di una componente tangibile (T) o intangibile (I) del servizio ristorativo. 1. Arredi 2. Tovagliato 3. Comfort ambientale 4. Vasellame, bicchieri e posate 5. Cortesia del personale 6. Divisa del personale 7. Durata del servizio 8. Gestione dei tempi morti 9. Illuminazione 10. Varietà del menu 11. Cibo e bevande 12. Mise en place 13. Orari e giorni di apertura 14. Parcheggio di proprietà 15. Mezzi di pagamento accettati 16. Professionalità del personale 17. Pulizia 18. Raggiungibilità 19. Tempi di attesa 20. Ubicazione
Rispondi alle domande. 1. 1. Che cos’è la ristorazione? 2. Quali sono i principali criteri di classificazione delle aziende ristorative? 3. Che cos’è un servizio ristorativo? 4. Quali sono le caratteristiche del servizio ristorativo? 5. Da che cosa dipende la qualità del servizio ristorativo? 6. A quali aree è riferita la valutazione della qualità del servizio ristorativo?
Sintesi
Esercizi interattivi
Gli esercizi del libro sono svolgibili in maniera interattiva sul libro digitale.
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Uno degli obiettivi per promuovere uno sviluppo sostenibile è investire sulla ricerca e sulle innovazioni.
il contesto nazionale, e raddoppiare questa quota nei Paesi meno sviluppati. Dal punto di vista economico, occorrerà incrementare l’accesso delle piccole imprese industriali e non, in particolare nei Paesi in via di sviluppo, ai servizi finanziari, compresi i prestiti a prezzi convenienti, e la loro integrazione nell’indotto e nei mercati. Infine, aumentare la ricerca scientifica, per migliorare le capacità tecnologiche del settore industriale in tutti gli Stati – in particolare in quelli in via di sviluppo – nonché incoraggiare le innovazioni e incrementare considerevolmente, entro il 2030, il numero di impiegati per ogni milione di persone, nel settore della ricerca e dello sviluppo e la spesa per la ricerca – sia pubblica che privata – e per lo sviluppo.
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I traguardi
Uno degli obiettivi per promuovere uno sviluppo sostenibile2030 vi è lo sviluppo di infrastrutture di qualità,
Alla fine di ogni unità sono presenti attività didattiche per valutare le conoscenze e le competenze acquisite.
UDA 4 • EDUCAZIONE CIVICA
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Gli investimenti in infrastrutture – trasporti, irrigazione, energia e tecnologie dell’informazione e della comunicazione – sono cruciali per realizzare lo sviluppo sostenibile e per rafforzare le capacità delle comunità in molti Paesi. Ormai è assodato che la crescita della produttività e dei redditi, così come migliori risultati nella sanità e nell’istruzione, richiedono investimenti nelle infrastrutture. Lo sviluppo industriale inclusivo e sostenibile è la prima fonte di generazione di reddito; esso permette un aumento rapido e sostenuto del tenore di vita delle persone e fornisce soluzioni tecnologiche per un’industrializzazione che rispetti l’ambiente. Il progresso tecnologico è alla base degli sforzi per raggiungere obiettivi legati all’ambiente, come l’aumento delle risorse e l’efficienza energetica. Senza tecnologia e innovazione, non vi sarà industrializzazione, e senza industrializzazione non vi sarà sviluppo.
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Il galateo è l’insieme di norme comportamentali che, a tavola e in società, rappresentano la buona educazione.
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Obiettivo 9: Costruire un’infrastruttura resiliente e promuovere l’innovazione e una industrializzazione equa, responsabile e sostenibile
affidabili, sostenibili e resilienti (comprese quelè investire sulla ricerca e sulle innovazioni. Tra i traguardi prefissi dall’obiettivo 9 dell’Agenda le regionali e transfrontaliere) per supportare lo sviluppo economico e il benessere degli individui, 2030 vi è lo sviluppo di infrastrutture di qualità, con particolare attenzione a un accesso equo e affidabili, sostenibili e resilienti (comprese quelil contesto nazionale, e raddoppiare questa quota conveniente per tutti. Nello stesso tempo bisognerà promuovere un’industrializzazione inclusile regionali e transfrontaliere) per supportare lo nei Paesi meno sviluppati. va e sostenibile e aumentare significativamente, sviluppo economico e il benessere degli individui, Dal punto di vista economico, occorrerà incremenentro il 2030, le quote di occupazione nell’industria e il prodotto interno lordo, in linea con con particolare attenzione a un accesso equo e tare l’accesso delle piccole imprese industriali e non, conveniente per tutti. Nello stesso tempo bisoin particolare nei Paesi in via di sviluppo, ai servizi Lavoriamo assieme gnerà promuovere un’industrializzazione inclusifinanziari, compresi i prestiti a prezzi convenienti, e Fate una ricerca per trovare quale sia un Paese mova e sostenibile e aumentare significativamente, la loro integrazione nell’indotto e nei mercati. dello dal punto di vista della ricerca scientifica, che gode di investimenti e impiegati nel settore. Poi entro il 2030, le quote di occupazione nell’inInfine, aumentare la ricerca scientifica, per micondividete in classe i risultati. Il galateo è l’insieme di norme comportamentali che, a tavola e in società, rappresentano la buona educazione. dustria e il prodotto interno lordo, in linea con gliorare le capacità tecnologiche del settore indu204 UDA 4 • EDUCAZIONE CIVICA striale in tutti gli Stati – in particolare in quelli in via di sviluppo – nonché incoraggiare le innovaLavoriamo assieme zioni e incrementare considerevolmente, entro il Fate una ricerca per trovare quale sia un Paese mo2030, il numero di impiegati per ogni milione di dello dal punto di vista della ricerca scientifica, che persone, nel settore della ricerca e dello sviluppo gode di investimenti e impiegati nel settore. Poi e la spesa per la ricerca – sia pubblica che privata condividete in classe i risultati. – e per lo sviluppo.
Sono proposte in itinere attività di lavoro comunitario da svolgere in classe così da incentivare le abilità di team building. 204
Agenda 2030
UDA 4 • COMPETENZE ALLA PROVA UDA 4 • COMPETENZE ALLA PROVA
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IL MIO LIBRO
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I vini, la vinificazione e il servizio
Come si ottiene
Dalla fermentazione dell’uva o del mosto d’uva
Che cos’è la vinificazione
Il processo di produzione, maturazione e a volte affinamento del vino
Vini spumanti e champagne
Che cosa sono i vini speciali
Vini liquorosi
Vini sottoposti a interventi tecnici o addizionati di altri componenti
IL VINO
Come si serve il vino
Vinificazione in rosso per i vini rossi Vinificazione in bianco per i vini bianchi Vinificazione in rosato per i vini rosati Macerazione carbonica per il vino novello
Aggiunta di liqueur de tirage per attivare la rifermentazione
Rifermentati in bottiglia (Metodo champenoise o Classico) Rifermentati in autoclave (Metodo Martinotti)
Aggiunta di mistella, alcol, acquavite o mosto concentrato (forticazione) per aumentare la gradazione alcolica come per Marsala, Porto, Sherry, Madeira)
Vini aromatizzati
Aggiunta di alcol, saccarosio e aromatizzanti come per il vermut
Vini passiti
Ottenuti da uve appassite (in pianta o dopo la vendemmia), uve da vendemmia tardiva o da uve con muffa nobile
Vini senza denominazione geografica
Come si classificano i vini
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Una mappa di sintesi con font ad alta leggibilità consente alle studentesse e agli studenti di schematizzare quanto appreso nell’unità.
Una bevanda alcolica fermentata
Che cos’è
Vini generici Vini varietali (per vitigno o annata)
Vini con denominazione geografica
Vini IGP Vini IGT
La bottiglia si presenta da sinistra, il vino si serve da destra, in senso orario. Il vino si serve dopo l’acqua. In un pasto si servono tre vini (al massimo cinque). Si servono prima i vini bianchi, poi i rosati e i rossi. Si serve in ordine crescente di età, temperatura di servizio, contenuto di zuccheri e contenuto di alcol.
Vini DOP Vini DOC Vini DOCG
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Un ricettario mirato per il biennio con preparazione di bevande analcoliche e caffetteria completa l’offerta del volume.
Intramontabili IBA
Il ricettario dedicato ai cocktail analcolici inizia con dei classici intramontabili (presenti in alcune codifiche IBA), spesso utilizzati come “prototipi” di analcolici per eccellenza.
Florida
Pussy Foot
Il Florida è uno degli analcolici per eccellenza, insieme allo Shirley Temple. Questo drink si presenta con aromi e gusti molto fruttati: per questo è stato preso ad esempio come classico analcolico a base di frutta. Pare che la ricetta originale risalga agli anni Trenta, con base alcolica (il gin). Con il trascorrere del tempo, ha subito diverse modifiche. Il bicchiere è passato dal tumbler alto alla coppetta; poi il cocktail è stato inserito nella categoria dei frozen, fino al termine della Seconda guerra mondiale quando si è tornati a utilizzare il tumbler alto e si è tolto il gin dagli ingredienti. Compare nella codifica ufficiale IBA negli anni Ottanta e Novanta. Ne proponiamo la ricetta originale degli anni Novanta, quando le misure erano in decimi (oggi tutti i cocktail sono presentati in millilitri).
Secondo notizie ufficiose, pare che il Pussy Foot sia nato intorno agli anni Venti e il suo ideatore fosse William E. Johnson, famoso attivista del proibizionismo: “Pussyfoot” era il soprannome che affibbiarono a Johnson per via della sua felina furtività durante le indagini che svolgeva in Oklahoma, per scovare traffici illeciti di alcol. William Eugene “Pussyfoot” Johnson svolse la professione di avvocato e ufficiale delle forze dell’ordine; sotto copertura visitò decine e decine di bar, fingendosi un cliente e raccogliendo informazioni per incastrare i proprietari.
4/10 succo di pompelmo 2/10 succo di limone 2/10 succo d’arancia 2/10 sciroppo di zucchero soda water
1 tuorlo d’uovo 3/10 succo di limone 7/10 succo d’arancia Si prepara nello shaker con ghiaccio. Versare nel tumbler. Completare con spruzzo di sciroppo di granatina.
Si prepara nello shaker con ghiaccio. Filtrare nel bicchiere tumbler con ghiaccio. Guarnire germoglio di menta. Servire con cannucce.
Parson’s Special Shirley Temple Si tratta di uno degli analcolici più in voga negli anni Ottanta, che ha resistito nella codifica IBA sino agli anni Novanta. Nella versione proposta, si può scegliere tra limonata e ginger ale, successivamente è stata eliminata la limonata e anche la spirale di limone che ricordava il “ricciolo d’oro” dell’attrice americana da cui prende il nome.
Il Parson’s Special nacque negli anni Ottanta ed entrò nella codificazione IBA solo il decennio successivo, esattamente nel 1993. Il Parson’s Special è un ottimo cocktail analcolico tonificante, si presta bene anche a essere bevuto per placare la sete a tutte le ore del giorno. È stato incluso nel famoso libro del bartenders Harry Craddocks dal titolo The Cocktail Book Savoy. 6/10 succo d’arancia 2/10 sciroppo di granatina 2/10 soda water 1/2 tuorlo d’uovo
2 cl sciroppo di granatina Ginger ale o limonata Si prepara direttamente nel bicchiere tumbler pieno di ghiaccio, inserendo una lunga spirale di limone che fuoriesce dal bicchiere. Versare nel bicchiere lo sciroppo di granatina, completando con il ginger ale o la limonata.
Cocktail analcolici
Bad Kiss
Questa serie di cocktail analcolici è stata ideata durante un esperimento di classe di un Istituto professionale per i servizi di enogastronomia. Il compito era ideare una drink list di soli analcolici avendo a disposizione un paniere ben preciso. I drink proposti si possono preparare con tecnica shake&strain, versando in bicchieri fantasia o da long drink. L’unità di misura stabilita è 20 cl per tutti i drink. 370
RICETTARIO
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Si prepara nello shaker con ghiaccio senza soda water. Filtrare nel tumbler con ghiaccio. Infine completare con soda water.
9 cl succo d’ananas 3 cl succo d’arancia 3 cl succo di mirtillo 3 cl ginger ale 2 cl sciroppo di granita Nota: il ginger ale va aggiunto alla fine
RICETTARIO
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Bianchina Ace Passion
Cocktail analcolici
3 cl succo di limone 4 cl succo d’arancia 5 cl succo ace 2 cl succo di pesca 1 cl sciroppo di fragole
Bad Kiss
Questa serie di cocktail analcolici è stata ideata durante un esperimento di classe di un Istituto professionale per i servizi di enogastronomia. Il compito era ideare una drink list di soli analcolici avendo a disposizione un paniere ben preciso. I drink proposti si possono preparare con tecnica shake&strain, versando in bicchieri fantasia o da long drink. L’unità di misura stabilita è 20 cl per tutti i drink.
8 cl ace 7 cl succo di mela verde 3 cl sciroppo di maracuja 2 cl succo di ananas
9 cl succo d’ananas 3 cl succo d’arancia 3 cl succo di mirtillo 3 cl ginger ale 2 cl sciroppo di granita Nota: il ginger ale va aggiunto alla fine
Bianchina
Big Red
Amore frizzantino
Ace Passion
3 cl succo di limone 4 cl succo d’arancia 5 cl succo ace 2 cl succo di pesca 1 cl sciroppo di fragole
8 cl ace 7 cl succo di mela verde 3 cl sciroppo di maracuja 2 cl succo di ananas
10 cl succo di mirtillo 7 cl succo d’arancia 3 cl sprite Nota: la sprite va aggiunta alla fine
5 cl succo di mirtillo 4 cl sciroppo di fragola 7 Red cl succo d’ananas Big 10 cl succo di mirtillo Sprite a completare 7 cl succo d’arancia
Amore frizzantino 5 cl succo di mirtillo 4 cl sciroppo di fragola 7 cl succo d’ananas Sprite a completare
Black Forest
3 cl sprite Nota: la sprite va aggiunta alla fine
Analogico
8 cl succo di mirtillo 2 cl sciroppo di granita 8 cl succo di ananas 2 cl Maracuja
Black 6 cl Forest succo d’arancia
Analogico
8 cl succo di mirtillo 2 cl sciroppo di granita 8 cl succo di ananas 2 cl Maracuja
6 cl succo d’arancia 3 cl maracuja 6 cl succo ace 2 cl sciroppo di fragola Sprite a completare
3 cl maracuja 6 cl succo ace 2 cl sciroppo di fragola BMW 10 cl succo di mirtillo Sprite a completare 3 cl sciroppo d’arancia
Apple 10 cl succo d’arancia 7 cl succo di mela verde 3 cl sciroppo di granatina
BMW
5 cl limonata Nota: la limonata va aggiunta alla fine
Apple
10 cl succo di mirtillo 3 cl sciroppo d’arancia 5 cl limonata Nota: la limonata va aggiunta alla fine
10 cl succo d’arancia 7 cl succo di mela verde 3 cl sciroppo di granatina
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UDA 1 • LA RISTORAZIONE RICETTARIO
UDA 1 • LA RISTORAZIONE RICETTARIO
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VI
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UDA 1 • LA RISTORAZIONE RICETTARIO
Gli ingredienti e le quantità sono indicati in maniera chiara.
UDA 1 • LA RISTORAZIONE RICETTARIO
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IL MIO LIBRO BS2014_Ricettario_369_388.indd 374-375
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Indice UDA
Agenda 2030
1 LA RISTORAZIONE
Obiettivo 3: Assicurare la salute e il benessere per tutti e per tutte le età
19
UDA multidisciplinare
Lezione 1
Il menu
20
I momenti di servizio e l’ordine delle portate
20
Il menu fisso: circoscrivere le opzioni di scelta
22
La ristorazione e il servizio ristorativo
4
Che cos’è il servizio ristorativo
4
Il menu à la carte per una scelta più ampia
23
5
Il menu per banchetti, studiato con il committente
23
Quali regole seguire per la redazione del menu
24
Una carta diversa per i dessert e i vini
25
La carta per l’offerta del bar
26
LABORATORIO Conoscenze Sintesi Competenze Competenze alla prova
27 28 28 29
Come proporre un servizio ristorativo di qualità LABORATORIO Conoscenze Sintesi Competenze
6 7 7
Lezione 2
Le forme e i servizi di ristorazione
8
Nel digitale
La ristorazione commerciale nei pubblici esercizi
9
La ristorazione collettiva nelle aziende e in viaggio
• Videolezione La lunga storia dell’alimentazione umana
10
Il catering
12
• Lavorare come steward e hostess di bordo e di terra
Il banqueting
13
LABORATORIO Conoscenze Sintesi Competenze
14 15 15
MAPPA
16
Sana alimentazione e benessere della comunità
18
Educazione Civica
• Lavorare sulle navi da crociera • I primi menu • Film Il pranzo di Babette • I caffè
INDICE
VII
UDA
I PROFESSIONISTI 2 DELLA RISTORAZIONE
Lezione 1
Organizzare il personale
36
Di cosa si occupa il food & beverage manager
36
Come sono organizzate le brigate
36
LABORATORIO Conoscenze Sintesi Competenze
38 38 39
52
Il wine manager
53
Il barchef
53
Il bartender per catering
54
Il tea sommelier
54
L’esperto di fruit carving
54
LABORATORIO Conoscenze Sintesi Competenze MAPPA
Lo chef e il commis de rang
42
Il ruolo del sommelier
43
Le figure dello chef e del commis aux étages
43
LABORATORIO Conoscenze Sintesi Competenze
44 44 45
Lezione 3
46
La figura del capobarman
46
Il barman, il barista e il bartender
48
I barback
48
I camerieri e i runner di sala
48
Obiettivo 8: Incentivare una crescita economica duratura, inclusiva e sostenibile, un’occupazione piena e produttiva e un lavoro dignitoso per tutti
55 56 58
60
La deontologia professionale dell’operatore di sala
60
L’importanza del galateo
60
Il ruolo del cerimoniale
62
Le regole di comportamento fondamentali
62
LABORATORIO Conoscenze Sintesi Competenze Competenze alla prova
Nel digitale 49 50 51
59
Il codice deontologico
• Introduzione alla sala e vendita • Intervista al Professor Enrico Huber • I grandi barman • La latte art
INDICE
55
UDA multidisciplinare
• The bartender di Perez
VIII
55
Agenda 2030 40 41
LABORATORIO Conoscenze Sintesi Competenze
52
Il banqueting manager
Il diritto del lavoro
La carta d’identità del maître
La brigata di bar
Le altre figure professionali
Educazione Civica
Lezione 2
La brigata di sala
Lezione 4
66 67 67 68
Lezione 3
• Film Sapori e dissapori • Fabiola Marchet, Manuale di Bon Ton
La sicurezza alimentare e l’HACCP
• Film Come comportarsi al ristorante • Ordine di servizio per le cerimonie ufficiali
92
• Come variano i titoli abbinati ai titoli di cortesia
La regolamentazione della sicurezza alimentare
92
• Il cerimoniale diplomatico
Il percorso dei prodotti alimentari e la rintracciabilità
94
L’HACCP, analisi dei rischi e punti di controllo
95
La nascita del protocollo HACCP
96
Le fasi di un piano HACCP
96
• Film Lunga vita alla signora • La resa del conto • Tim Roth esamina i gesti e la mimica in Lie to me
LA SICUREZZA UDA 3 ALIMENTARE E L’HACCP
LABORATORIO Conoscenze Sintesi Competenze
Lezione 4
Lezione 1
La salute e la sicurezza dei lavoratori
76
I doveri del datore di lavoro e dei lavoratori
78
I controlli e le ispezioni
79
LABORATORIO Conoscenze Sintesi Competenze
80 81 81
Le norme igieniche
100
L’igiene nella ristorazione
100
Il Covid-19 e la ristorazione
100
L’igiene del personale
102
L’igiene delle mani
103
La pulizia dei locali e delle attrezzature
105
Il processo di sanificazione
105
La lotta agli infestanti
106
La corretta gestione dei rifiuti
106
L’igienizzazione della sala e dell’office
Lezione 2
Il piano per la sicurezza nella ristorazione
98 99 99
107
Il lavaggio dei pavimenti
108
La pulizia di mobili, specchi e vetri
108
Lavare e lucidare la posateria
109
82
La pulizia della cristalleria
109
I requisiti strutturali
82
I cartelli di sicurezza
84
Il lavaggio di vasellame e altre attrezzature
110
Uso e manutenzione delle attrezzature
85
La pulizia delle attrezzature elettriche
110
I rischi che corrono i lavoratori nella ristorazione
85
Gli interventi di primo soccorso
88
LABORATORIO Conoscenze Sintesi Competenze
89 89 90
LABORATORIO Conoscenze Sintesi Competenze
111 112 112
MAPPA
114
Educazione Civica Il risparmio idrico
116 INDICE
IX
• La manipolazione degli alimenti
Agenda 2030 Obiettivo 12: Garantire modelli sostenibili 117 di produzione e di consumo
• Che cos’è la shelf-life di un prodotto alimentare?
UDA multidisciplinare L’etichettatura degli alimenti
118
• Il manifesto del Futurismo: quando i futuristi volevano abolire la pasta
L’etichettatura dei prodotti alimentari sfusi
118
• Film Mangia Prega Ama
L’etichettatura dei prodotti alimentari preincartati
119
L’etichettatura dei prodotti alimentari preconfezionati
119
Gli ingredienti che provocano reazioni allergiche
119
La durabilità dei prodotti
120
La dichiarazione nutrizionale
120
Il modo corretto di leggere l’etichetta
121
LABORATORIO Conoscenze Sintesi Competenze Competenze alla prova
122 123 123 124
Nel digitale
UDA
4 LA SALA
Lezione 1
La sala ristorante
140
I requisiti della sala ristorante
140
Le caratteristiche dell’office
141
Il tipo di arredamento
142
Le attrezzature in dotazione
143
Il tovagliato
143
La posateria
144
La cristalleria
147
• Come si utilizza un estintore
Il vasellame
148
• Come si trasportano correttamente i coltelli
Le altre attrezzature
148
• Videolezione L’igiene in ambito ristorativo • Le figure coinvolte nella gestione della sicurezza
• Come raccogliere vetri rotti da terra • Come asciugare i bicchieri • Come rimuovere un bicchiere rotto dal tavolo durante il pasto • Le principali procedure di primo soccorso • La sicurezza alimentare e l’Agenda 2030 • La pulizia dei pavimenti
LABORATORIO Conoscenze Sintesi Competenze
150 151 152
Lezione 2
Il lavoro svolto in sala
154
• Il ripasso delle posate
Le operazioni della mise en place
154
• Il ripasso dei bicchieri
Le attività del servizio
154
• La pulizia dei bicchieri
Il riassetto finale della sala
156
• Analizziamo l’etichetta di alcuni prodotti alimentari
LABORATORIO Conoscenze Sintesi Competenze
157 157
• Come funziona il sistema delle allerte alimentari?
X
• Il Triclinio di Roberto Bompiani
INDICE
157
Lezione 3
La mise en place
158
La pulizia della sala
159
La disposizione di tavoli e sedie
159
Lo spazio tra i tavoli
160
La disposizione delle sedie
160
La stesura del tovagliato
161
La preparazione del coperto e degli elementi secondari
164
La gestione delle attrezzature
164
Il ménage
165
Il controllo finale
165
Il briefing prima del servizio
165
LABORATORIO Conoscenze Sintesi Competenze
166 166 167
Lezione 4
Il coperto per l’ospite
168
Il trasporto di piatti e altre attrezzature
182
La pulizia del tavolo e lo sbarazzo
184
Lo sbarazzo di piatti e posate
184
Lo sbarazzo dei bicchieri
185
Il servizio delle bevande
186
Il servizio dell’acqua
187
Il servizio del caffè
187
Il servizio dei digestivi
188
LABORATORIO Conoscenze Sintesi Competenze
189 190 191
Lezione 6
I diversi stili di servizio
192
Il servizio all’italiana o servizio al piatto
193
Il servizio all’inglese con il piatto di portata o il vassoio
194
Il servizio alla francese in due metodi
195
Il metodo indiretto
195
Il metodo diretto
195
Le regole per allestire il coperto
168
La corretta posizione degli elementi
170
Il servizio alla russa o servizio al guéridon
196
Le posate da dessert
170
Il servizio a buffet
197
I bicchieri
171
Il piatto da pane
171
Le occasioni e i momenti ristorativi
198
Il coperto base
172
I compiti del personale di sala
198
Il coperto per menu fisso o concordato
172
LABORATORIO Conoscenze Sintesi Competenze
200 200 201
MAPPA
202
La mise en place eseguita per singole portate
173
Aggiungere o rimuovere coperti o elementi singoli
175
LABORATORIO Conoscenze Sintesi Competenze
176 177 178
Lezione 5
Le abilità di base nel servizio
180
Il servizio: posizione e precedenze
180
L’utilizzo della clip durante il servizio
181
I diversi tipi di buffet
197
Educazione Civica Il galateo e il comportamento in una sala ristorante
204
Agenda 2030 Obiettivo 9: Costruire un’infrastruttura resiliente e promuovere l’innovazione e una industrializzazione equa, responsabile 205 e sostenibile
UDA multidisciplinare La prima colazione
206 INDICE
XI
Il momento della colazione nelle strutture ricettive
206
UDA
Il continental breakfast o colazione continentale
207
L’English breakfast o colazione all’inglese
207
La colazione a buffet
208
La mise en place della colazione
208
La sequenza di lavoro per il mattino
209
L’allestimento del buffet colazioni
209
5 IL BAR
Lezione 1
Il panorama dei bar
230
Il servizio ai piani
211
Le differenti tipologie di bar
230
I vassoi per la colazione in camera
211
Il lavoro del barman
232
La consegna e il ritiro dei vassoi
211
LABORATORIO Conoscenze Sintesi Competenze Competenze alla prova
212 212 212 214
Nel digitale • Videolezione Innovazione e sostenibilità in sala • Colazione da Ledoyen
Le indicazioni operative di base
234
La fidelizzazione dell’ospite
235
Come relazionarsi con l’ospite
235
Come relazionarsi con i colleghi
235
Le aree operative
236
Il cuore del locale: il banco bar
237
L’office, un locale di servizio
237
L’area dedicata agli ospiti
237
Le attrezzature del barman
237
• La caraffa Fibonacci
Attrezzature per bevande calde
237
• Film Continuavano a chiamarlo Trinità
La gamma di bicchieri
239
• Film La vita è bella
Le attrezzature per la miscelazione
243
• Come stendere la tovaglia
LABORATORIO Conoscenze Sintesi Competenze
246 246 247
• Alcuni suggerimenti per la mise en place a tavola • Film Fantozzi a cena dalla contessa • L’uso della clip nel servizio di sala • Introduzione al trasporto di piatti • Suggerimenti per il trasporto dei piatti • Lo sbarazzo dei bicchieri • Il servizio all’inglese • Il servizio alla francese diretto • Il servizio dell’orata
Lezione 2
Le bevande calde di caffetteria Il caffè
248 248
• Il servizio delle insalate
La Coffea arabica e la Coffea robusta
249
• Il servizio dei formaggi
Il processo di produzione del caffè
250
• Il servizio dei dolci
La fase della tostatura
251
• Il taglio della banana, del kiwi e dell’ananas
I processi di macinazione e miscelazione
252
• Breakfast time, morning games
Il confezionamento
252
• Il mangiafagioli di Annibale Carracci • La scienza in cucina e l’arte di mangiare bene di Pellegrino Artusi
Il caffè espresso La regola delle cinque M Le imperfezioni dell’espresso Le varianti dell’espresso
XII
INDICE
253 254 257 258
Il cappuccino
259
La birra
285
La corretta temperatura del latte
259
La fermentazione
285
Le creazioni artistiche della latte art
261
La temperatura di servizio e il bicchiere
285
Altre bevande a base di caffè
262
La spillatura
286
Il caffè d’orzo
263
Le bevande superalcoliche
287
La cioccolata
264
Come servire i distillati
287
Gli infusi e le tisane
265
Come servire i liquori
289
I cocktail
Il canarino
265
Il Rooibos
265
I cocktail analcolici
291
266
I cocktail IBA
291
Come preparare il tè
267
Come calcolare le dosi
291
Come servire il tè
268
Quali sono le tecniche di mescita
292
268
Le differenze tra il metodo classico e il flair bartending
292
Il tè
Il tè freddo LABORATORIO Conoscenze Sintesi Competenze
270 271 272
Lezione 3
Le bevande con o senza alcol
274
290
Quali sono le tecniche per preparare i cocktail 292 LABORATORIO Conoscenze Sintesi Competenze
294 295 295
MAPPA
298
Educazione Civica L’alcol e il suo uso nella miscelazione
300
La classificazione delle bevande
274
Le bibite
276
La soda
277
L’acqua tonica
277
La limonata
277
La cola
277
Il ginger ale
277
Gli aperitivi analcolici
278
Come conservare le bottiglie di acqua
302
279
Gli sciroppi
Agenda 2030 Obiettivo 6: Garantire a tutti la disponibilità e la gestione sostenibile dell’acqua 301 e delle strutture igienico-sanitarie
UDA multidisciplinare L’acqua
302
Le acque minerali naturali
302
La granatina
279
Come leggere l’etichetta delle acque minerali naturali
304
L’orzata
279
Che cosa sono il seltz e la soda
304
Gli sciroppi alla frutta
280
Come servire l’acqua minerale
304
Lo sciroppo di canna da zucchero
280
I succhi freschi e i succhi di frutta
280
Le spremute
280
I succhi preparati con il blender
281
I centrifugati e gli estratti
281
I succhi di frutta industriali
282
I succhi nella miscelazione
282
I frullati e i frappè
283 INDICE
XIII
LABORATORIO Conoscenze Sintesi Competenze Competenze alla prova
305 305 305 306
Nel digitale • Videolezione Conoscere prodotti e tradizioni • Storia del caffè • La nascita dei caffè storici italiani • Come creare una rosa • Come creare un tulipano • Conversazione al caffè di Giovanni Boldini • La birra e la miscelazione • La distillazione • Marc de champagne: la “grappa” francese • Whisky e gin • Rum, tequila e mezcal
UDA
IL VINO E LA 6 PROFESSIONE DEL SOMMELIER
Lezione 1
Dalla vite al vino
320
Il frutto della Vitis vinifera
320
Il processo di vinificazione
321
La vinificazione in rosso
322
La vinificazione in bianco
322
La vinificazione in rosato
322
La tecnica della macerazione carbonica
323
I vini speciali
323
• Il mondo degli amari
I vini spumanti
323
• Storia dei cocktail e della miscelazione
I vini liquorosi
323
• Il mondo della miscelazione al cinema e in TV
I vini aromatizzati
323
• Le associazioni per i barman
I vini passiti
324
• I cocktail IBA: ricette e foto
LABORATORIO Conoscenze Sintesi Competenze
325 326 327
• L’evoluzione della miscelazione: i cocktail IBA 2020 • Film Cocktail • Metodo classico e flair bartending • Storia dello shaker • Il cocktail Manhattan • Il Martini Dry • Intervista a Rosa Ballini
XIV
INDICE
Lezione 2
La classificazione e l’etichetta del vino
328
I vini senza denominazione geografica
328
I vini con denominazione geografica
328
Vini a Denominazione di Origine Controllata (DOC)
329
Vini a Denominazione di Origine Controllata e Garantita (DOCG)
329
L’etichettatura del vino
330
LABORATORIO Conoscenze Sintesi Competenze
331 331 331
Lezione 3
La conservazione del vino
L’accostamento del giusto vino ai cibi 332
La cantina, il luogo ideale per conservare il vino
332
La cantina del giorno o cave du jour
333
L’approvvigionamento dei vini
333
Le caratteristiche delle bottiglie da vino
333
LABORATORIO Conoscenze Sintesi Competenze
335 336 336
Lezione 4
Il servizio del vino
La scuola inglese
354
La scuola francese
354
La scuola italiana
355
LABORATORIO Conoscenze Sintesi
356 357
MAPPA
358
Educazione Civica L’importanza dell’inclusione nel mondo della ristorazione
Obiettivo 12: Garantire modelli sostenibili 361 di produzione e di consumo
UDA multidisciplinare Arte ed enogastronomia del territorio 338
Nel digitale
I calici da vino
340
• Ulisse e l’inganno al Ciclope
La temperatura di servizio dei vini
341
• La storia del vino
362
• Film Un’ottima annata 341
• Film The chateau Moreaux (Il vino della vita) • Il pranzo dei canottieri
La sequenza operativa e le regole per il servizio
342
• Intervista a Fabio Frediani Sommelier
La decantazione
344
• Franco Curvo, L’ora del vino
Il servizio dei vini al bicchiere
345
• La decantazione • Film Agente 007 Missione Goldfinger
346 347 347
Ricettario
Lezione 5
La degustazione e l’accostamento con il cibo
online
Competenze alla prova
338
LABORATORIO Conoscenze Sintesi Competenze
360
Agenda 2030
Gli strumenti per servire il vino
L’ordine di servizio dei vini durante un pasto
354
350
La degustazione
350
L’esame visivo
351
L’esame olfattivo
353
L’esame gusto-olfattivo
353
I cocktail analcolici
369
Intramontabili IBA
370
Long drink analcolici
372
Cocktail analcolici
374
Schede tecniche
388
Orientamento
390
INDICE
XV
UDA
LA 1 RISTORAZIONE
La lunga storia dell’alimentazione umana
Conoscenze
• Le principali strutture ricettive, i pubblici esercizi e le figure professionali di riferimento. • L’organizzazione del lavoro, i ruoli e le gerarchie dei diversi settori professionali. • Terminologia tecnica di base di settore. • Tecniche di base per la realizzazione di prodotti e servizi dell’enogastronomia e ospitalità alberghiera. • Software applicativi di base. • Utilizzo e cura degli strumenti e delle attrezzature del settore. • Concetti di base della comunicazione verbale e non verbale nelle diverse situazioni. • Linee guida per una sana alimentazione: i principi nutritivi; nutrizione e alimentazione. 2
UDA 1 • LA RISTORAZIONE
Abilità
• Riconoscere le caratteristiche principali delle strutture e delle figure professionali correlate alla filiera dell’enogastronomia e dell’ospitalità alberghiera. • Eseguire le tecniche di base nella produzione e nel servizio dei prodotti enogastronomici. • Utilizzare in maniera appropriata gli strumenti e le attrezzature professionali, curandone l’efficienza. • Utilizzare i principali software applicativi. • Applicare le regole della comunicazione nei contesti professionali di riferimento. • Applicare tecniche di base per la promozione di prodotti e servizi.
Competenze intermedie
• Applicare tecniche di base di lavorazione, organizzazione e commercializzazione dei servizi e dei prodotti enogastronomici, ristorativi e di accoglienza turisticoalberghiera, secondo criteri prestabiliti, in contesti strutturati e sotto diretta supervisione.
Educazione civica Porre l’attenzione sul legame tra una sana alimentazione individuale e benessere del cittadino, ricordandosi che il termine dieta deriva da una parola del greco antico il cui significato è “modo di vivere”. Inoltre si deve porre l’attenzione su come una sana alimentazione abbia delle ricadute non solo a livello individuale ma anche sul benessere della comunità.
Agenda 2030 Obiettivo 3: Assicurare la salute e il benessere per tutti e per tutte le età. Per raggiungere lo sviluppo sostenibile è fondamentale garantire una vita sana e promuovere il benessere di tutti a tutte le età. Sono stati fatti grandi progressi per quanto riguarda l’aumento dell’aspettativa di vita e la riduzione di alcune delle cause di morte più comuni legate alla mortalità infantile e materna. In questo caso anche la ristorazione deve fare la sua parte, assicurando non solo un servizio di qualità, ma anche cibi di qualità.
UDA multidisciplinare – Il menu Assi culturali coinvolti: asse dei linguaggi e asse scientifico-tecnologico e professionale. Discipline coinvolte: Enogastronomia, Scienza e Cultura dell’alimentazione, Italiano e Storia, Lingua Inglese. UDA 1 • LA RISTORAZIONE
3
Lezione
La ristorazione 1 e il servizio ristorativo La ristorazione consiste nella produzione e vendita di alimenti, bevande e pasti pronti per il consumo sul posto o in altro luogo. Le aziende della ristorazione: • basano la loro attività sulla relazione con il cliente; • hanno per obiettivo la soddisfazione del cliente; • esistono in numerose diverse tipologie.
I principali criteri di classificazione delle aziende ristorative Come sono organizzate
Quanto sono grandi
Che cosa offrono
A chi si rivolgono
ORGANIZZAZIONE
DIMENSIONI
OFFERTA DI CIBO E BEVANDE
CLIENTELA
Che cos’è il servizio ristorativo
Intangibile
Privo di consistenza fisica, immateriale
Le aziende della ristorazione erogano servizi, cioè interagiscono con il cliente per soddisfare un suo bisogno. Il servizio ristorativo: • è un bene economico immateriale (cioè ha un prezzo ed è intangibile); • può essere erogato solo in presenza del cliente; • non può essere immagazzinato e venduto in un secondo momento (un coperto al ristorante è perso definitivamente se rimane invenduto); • è composto da elementi tangibili e intangibili; • può essere valutato solo da chi ne usufruisce.
CLIL ITALIANO
FRANCESE
INGLESE
TEDESCO
SPAGNOLO
Ristorante
restaurant
restaurant
Restaurant (n)
restaurante
Ristorazione
restauration
catering industry, foodservice
Gaststättengewerbe (n), Gastgewerbe (n) Gatronomie (f)
restauración
Servizio
service
service
Bedienung (f)
servicio
4
UDA 1 • LA RISTORAZIONE
Le componenti del servizio ristorativo Componenti tangibili
Componenti intangibili
• Prodotto (cibo e bevande) • Divisa del personale • Arredi e mobilio • Mise en place • Menu (supporto fisico) • Varietà del menu • Illuminazione • Pulizia • Dotazioni (biancheria, stoviglie, bicchieri, posate) • Ubicazione • Infrastrutture (parcheggi, mezzi pubblici)
• Personale (professionalità, cortesia e disponibilità) • Comfort ambientale • Durata del servizio • Tempi di attesa • Gestione dei tempi morti • Orari e giorni di apertura • Mezzi di pagamento accettati • Raggiungibilità
Come proporre un servizio ristorativo di qualità La qualità del servizio ristorativo dipende dal cibo, dalle bevande e da tutte le altre componenti, tangibili e intangibili. In particolare, la valutazione della qualità di un pasto al ristorante si riferisce a tre aree principali: • il prodotto, che riguarda il cibo e le bevande serviti; • l’ambiente fisico (il ristorante, la mensa, il fast food); • il processo di erogazione. La valutazione della qualità del servizio è soggettiva e dipende dal giudizio dell’ospite: una struttura ristorativa è di qualità quando l’ospite è soddisfatto e desidera farvi ritorno.
Le componenti della qualità del servizio ristorativo Prodotto
Ambiente fisico
Processo di erogazione
• Varietà del menu (cibo e bevande) • Grado di cottura del cibo • Temperatura del cibo • Temperatura delle bevande • Porzioni • Aspetto estetico • Gustosità delle preparazioni
• Raggiungibilità • Estetica • Illuminazione • Climatizzazione • Comodità di tavoli e sedie • Pulizia dei locali • Igiene delle stoviglie
• Periodo e orario di apertura • Professionalità, cortesia e disponibilità del personale • Chiarezza e disponibilità di informazioni nel menu • Stile di servizio • Tempi di attesa • Mezzi di pagamento accettati
CLIL ITALIANO Mensa
FRANCESE cantine
INGLESE canteen
TEDESCO Betriebskantine (f)
SPAGNOLO cantina
UDA 1 • LA RISTORAZIONE
5
Conoscenze A
Rispondi alle domande. 1. 1. Che cos’è la ristorazione? 2. Quali sono i principali criteri di classificazione delle aziende ristorative? 3. Che cos’è un servizio ristorativo? 4. Quali sono le caratteristiche del servizio ristorativo? 5. Da che cosa dipende la qualità del servizio ristorativo? 6. A quali aree è riferita la valutazione della qualità del servizio ristorativo?
B Indica se le affermazioni sono vere o false. 1. La relazione con il cliente è fondamentale V F per le aziende della ristorazione 2. La ristorazione riguarda solo la vendita V F di pasti pronti 3. Le aziende della ristorazione si differenziano anche per il tipo V F di clientela 4. La ristorazione riguarda la vendita di vivande solo per il consumo V F sul posto 5. L’offerta di cibo e bevande è uguale V F per tutte le aziende ristorative
C
Scegli le opzioni corrette. 1. È corretto affermare che il servizio ristorativo: (più di una opzione è corretta) a. è costituito solo da elementi tangibili b. può essere erogato solo in presenza del cliente c. è un bene economico materiale d. può essere valutato solo da chi ne usufruisce e. può essere immagazzinato 2. La qualità del servizio ristorativo: (più di una opzione è corretta) a. dipende da tutti gli elementi collegati all’erogazione b. è soggettiva c. non dipende dall’esperienza dell’ospite 6
UDA 1 • LABORATORIO
✔ Esercizi interattivi d. si riferisce anche al processo e. dipende anche dall’ambiente di erogazione
D Indica se si tratta di una componente tangibile (T) o intangibile (I) del servizio ristorativo. 1. Arredi 2. Tovagliato 3. Comfort ambientale 4. Vasellame, bicchieri e posate 5. Cortesia del personale 6. Divisa del personale 7. Durata del servizio 8. Gestione dei tempi morti 9. Illuminazione 10. Varietà del menu 11. Cibo e bevande 12. Mise en place 13. Orari e giorni di apertura 14. Parcheggio di proprietà 15. Mezzi di pagamento accettati 16. Professionalità del personale 17. Pulizia 18. Raggiungibilità 19. Tempi di attesa 20. Ubicazione
T
I
T
I
T
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I
T
I
E Indica se le affermazioni sono vere o false. La qualità del servizio ristorativo: 1. dipende anche dalla qualità delle materie prime 2. non dipende dal personale 3. è determinata solo dalle componenti tangibili 4. è soggettiva 5. dipende dalla pulizia del locale ma non dai tempi di attesa
V F V F V F V F V F
Sintesi Completa scegliendo tra gli elementi elencati. Acquistato Alimenti Ambiente Assenza Bene Bisogno
Cliente Erogato Immagazzinato Immateriale Imparziale Interazione
Luogo Materiale Oggettiva Pasti Presenza Processo
Prodotto Rapporto Soddisfazione Soggettiva Venduto Vivande
La ristorazione comprende le attività che si occupano di produrre e vendere 1 .............................., bevande e/o 2 .......................... pronti per il consumo in loco o in un 3 ............................. . L’attività di queste imprese si basa sulla relazione con il 4 ......................... e il loro obiettivo è la sua 5 .......................................... .. . Il servizio ristorativo è il rapporto di 6 ............................... tra impresa e cliente instaurato con l’obiettivo di soddisfare un 7 .................................. . È un bene economico 8 ......................................., può essere 9 ................................ solo in presenza del 10 ................................., non può essere 11 ....................... ................... né venduto in un momento successivo. La valutazione della qualità del servizio ristorativo è 12 .................................. (può giudicarlo solo chi ne usufruisce), dipende da tutte le sue componenti (tangibili e intangibili) e si riferisce a tre aree: 13 ..................................., 14 ................................... fisico e 15 ...... ............................. di erogazione.
Competenze Completa la mappa. ................................
diverse tipologie
hanno per obiettivo la
esistono in
per
................................ ................................ offerta di ................. ................................
Le aziende della ristorazione producono e vendono
................................
................................
si basano sulla
................................
per il consumo
sul posto in altro ................................
................................ UDA 1 • LABORATORIO
7
Lezione
Le forme e i servizi 2 di ristorazione
Pubblico esercizio
Locale aperto al pubblico nel quale si svolge un’attività di tipo commerciale.
In base al tipo di clientela si distinguono due forme di ristorazione: la ristorazione commerciale e la ristorazione collettiva. In aggiunta ad esse, vanno considerati, per la loro diffusione, anche i servizi di catering e banqueting.
Ristorazione commerciale
A chi si rivolge?
In quali locali
A tutti
In pubblici esercizi
Ristorazione collettiva
A gruppi chiusi di utenti
Nelle mense Sui mezzi di trasporto
CLIL ITALIANO
FRANCESE
INGLESE
TEDESCO
SPAGNOLO
Ristorazione collettiva
restauration sociale, restauration collective
mass catering, catering services
Massenverpflegung (f)
catering sociales
Ristorazione commerciale
restauration commerciale
commercial catering
kommerzielle Gatronomie (f)
restauración comerciale
8
UDA 1 • LA RISTORAZIONE
La ristorazione commerciale nei pubblici esercizi Nella ristorazione commerciale la clientela: • è la più varia e ha bisogni diversificati; • usufruisce del servizio in modo saltuario; • paga subito l’intero prezzo della consumazione; • consuma le vivande sul posto o in un altro luogo. Le strutture di questa categoria: • sono pubblici esercizi e, di conseguenza, sono aperte a tutti; • hanno fine di lucro.
I caffè
Nella ristorazione commerciale, specialmente in quella veloce, la consegna a domicilio di pasti pronti è ormai molto diffusa.
Le forme di ristorazione commerciale Ristorazione tradizionale
Ristorazione alberghiera
• Ristoranti (gourmet, tradizionali, tipici, a tema, di affari, d’intrattenimento, etnici, alternativi), pizzerie, trattorie, osterie, agriturismi
Ristorazione veloce
• Ristoranti e bar all’interno di strutture ricettive
• Fast food, bar a tema, paninoteche, rosticcerie, self-service, snack bar, take-away
CLIL ITALIANO Ristorazione veloce
FRANCESE restauration rapide, restauration-minute, resto-rapide, prêt-à-manger
INGLESE fast food
TEDESCO Schnellrestaurant (n), Fast Foodr
SPAGNOLO comida rápida
UDA 1 • LA RISTORAZIONE
9
La ristorazione collettiva nelle aziende e in viaggio Nella ristorazione collettiva la clientela: • è costituita da un gruppo chiuso di utenti (i dipendenti di un’azienda, gli studenti di una scuola, gli anziani di una casa di riposo, i degenti di un ospedale, i passeggeri di un aereo); • ha lo stesso bisogno (consumare uno o più pasti fuori casa); • può usufruire del servizio in modo sia occasionale sia continuativo. La ristorazione collettiva può avere: • finalità sociale (ristorazione collettiva sociale), quando il servizio è erogato all’interno di strutture pubbliche (scuole, università, ospedali, case di cura e riposo, carceri, caserme) e l’utente paga solo una parte del costo del servizio (a volte l’intero costo è a carico della struttura in cui è erogato); • fine di lucro (ristorazione collettiva commerciale), come nelle mense aziendali o nella ristorazione viaggiante. Quest’ultima è erogata a bordo di mezzi di trasporto (aerei, navi, traghetti, treni). Il servizio può essere anche di livello elevato e la sua organizzazione dipende sempre dalle caratteristiche del mezzo di trasporto.
Le forme di ristorazione collettiva Commerciale Ristorazione aziendale
Aziende private e pubbliche Ristorazione viaggiante
Aerei, treni, traghetti, navi
10
UDA 1 • LA RISTORAZIONE
La ristorazione a bordo delle navi da crociera, ad esempio, è diversificata e di alto livello. Riguarda migliaia di pasti al giorno a favore di passeggeri e membri dell’equipaggio. Per questo sono fondamentali la stima corretta degli approvvigionamenti e lo stoccaggio delle derrate a bordo.
Lavorare come steward e hostess di bordo e di terra
I buoni pasto (ticket restaurant) sono invece un’alternativa diffusa nelle mense aziendali. L’azienda richiede questi buoni (di valore prestabilito) a una società emittente e li consegna ai propri dipendenti, che possono spenderli nei pubblici esercizi convenzionati. Lavorare sulle navi da crociera
I buoni pasto possono essere spesi in ristoranti, bar e negozi convenzionati e rappresentano un benefit per i dipendenti.
Sociale Ristorazione scolastica e universitaria
Ristorazione sanitaria
Scuole e università
Ospedali
Ristorazione assistenziale
Ristorazione in comunità
• Case di cura e riposo • Pasti pronti a domicilio
Carceri, caserme, istituti religiosi
UDA 1 • LA RISTORAZIONE
11
Il catering Somministrazione Vendita/distribuzione per il consumo sul posto.
Il catering riguarda la preparazione, la consegna e la somministrazione di alimenti, bevande e/o pasti pronti in un luogo diverso da quello di produzione. Il catering: • è diffuso specialmente nella ristorazione collettiva (sociale e viaggiante) ma anche nella ristorazione commerciale; • può riguardare tutti i momenti ristorativi e tutte le occasioni; • può includere anche il servizio delle pietanze e il riassetto della sala.
La preparazione delle pietanze nel catering Preparazione
Trasporto
Finitura
Le pietanze sono allestite nella cucina centralizzata del caterer
Le pietanze sono trasportate presso il luogo di consumo
Le preparazioni sono ultimate in una cucina decentrata presso il luogo di consumo
Nella ristorazione aerea le pietanze sono preparate da una società di catering che le consegna alla compagnia aerea. Il personale di bordo provvede alla rigenerazione e al servizio. Il tipo di pasto dipende dalla durata del viaggio, dalla classe di volo e dal tipo di biglietto.
Le compagnie aeree si servono di società di catering per la ristorazione.
12
UDA 1 • LA RISTORAZIONE
Il banqueting Il banqueting riguarda l’organizzazione di banchetti e ricevimenti, in occasione di cerimonie e ricorrenze familiari od occasioni formali (pranzi e cene di gala, convegni, inaugurazioni). Si differenzia dal catering perché prevede una serie di servizi a corredo di quello ristorativo vero e proprio.
I servizi offerti dal banqueting
Allestimento della location (locali privati o spazi affittati come ville o palazzi d’epoca)
Noleggio delle attrezzature (tendoni, gazebo, tavoli, sedie, tovagliato, vasellame, bicchieri, posateria)
Organizzazione dei dettagli dell’evento (menu e carta dei vini, inviti, conferme, assegnazione dei posti,decorazioni)
Organizzazione dell’intrattenimento degli ospiti
Preparazione delle pietanze
Trasporto delle vivande presso il luogo di consumo
Servizio di sala da parte di personale qualificato
Riassetto finale degli spazi
UDA 1 • LA RISTORAZIONE
13
Conoscenze A
Rispondi alle domande. 1. Quale criterio distingue la ristorazione commerciale dalla ristorazione collettiva? 2. Quali sono le caratteristiche della ristorazione commerciale? 3. Quali sono le caratteristiche della ristorazione collettiva? 4. Che cosa si intende per catering? 5. Quali sono le caratteristiche del catering? 6. Che cosa si intende per banqueting e perché è diverso dal catering?
B Indica se le affermazioni sono vere o false. 1. La ristorazione commerciale si rivolge V F a gruppi chiusi di clienti 2. La ristorazione commerciale comprende la ristorazione veloce V F e alberghiera 3. La ristorazione collettiva si rivolge a gruppi chiusi di persone con bisogni V F omogenei 4. Nella ristorazione collettiva l’utente paga sempre subito l’intero prezzo V F della consumazione 5. La ristorazione assistenziale e quella ospedaliera sono forme V F di ristorazione commerciale 6. La ristorazione viaggiante è una forma di ristorazione collettiva con finalità sociale erogata a bordo di mezzi V F di trasporto 7. I servizi di ristorazione collettiva con finalità sociale comprendono V F le mense aziendali 8. Nella ristorazione collettiva la clientela può usufruire del servizio in modo V F continuativo 9. I servizi di ristorazione commerciale V F sono erogati in pubblici esercizi 10. I pasti pronti a domicilio sono una forma di ristorazione assistenziale V F
14
UDA 1 • LABORATORIO
✔ Esercizi interattivi C Scegli tra ristorazione commerciale (A) e ristorazione collettiva (B). 1. Si rivolge a una clientela varia A B con bisogni diversificati 2. Si rivolge a individui che manifestano A B lo stesso bisogno 3. Il cliente usufruisce del servizio in modo saltuario e paga subito l’intero prezzo della consumazione A B 4. Comprende la ristorazione A B in comunità e aziendale 5. Comprende la ristorazione tradizionale, A B alberghiera e veloce 6. Può avere finalità sociale o fine A B di lucro A B 7. Si rivolge a gruppi chiusi di utenti 8. L’utente usufruisce del servizio A B in modo continuativo 9. È costituita da pubblici esercizi diversi per dimensione, organizzazione A B e offerta 10. A volte il costo del servizio è interamente a carico di chi lo eroga A B
D Indica se le affermazioni sono vere o false. 1. Nel catering le pietanze sono somministrate in un luogo diverso da V F quello di produzione 2. Nel catering la preparazione delle pietanze avviene in una cucina decentrata presso il luogo di consumo V F 3. Il catering può riguardare solo alcuni V F momenti ristorativi 4. Il banqueting riguarda solo cerimonie ufficiali ma non ricorrenze familiari V F 5. Il banqueting non include mai il servizio delle pietanze e il riassetto V F dei locali
Sintesi A
Completa scegliendo tra gli elementi elencati.
Clientela Collettiva
Commerciale Aziendale
Sociale Lucro Viaggiante
In base al tipo di 1 ............................. la ristorazione si articola in ristorazione 2 ............................. (ristorazione tradizionale, alberghiera e veloce), ristorazione 3 ............................. con fine di 4 ............................. (ristorazione 5 ............................., ristorazione 6 .............................) o con finalità 7 ............................. (ristorazione scolastica e universitaria, ospedaliera, assistenziale e in comunità).
B
Scegli l’opzione corretta.
La ristorazione commerciale riunisce i 1 pubblici esercizi/servizi pubblici che preparano, vendono e somministrano cibo e bevande, da consumare in loco o in altro luogo dietro pagamento 2 immediato/parziale del relativo prezzo. La clientela è la più 3 varia/fissa e usufruisce del servizio in modo 4 saltuario/regolare. La ristorazione collettiva si rivolge a gruppi 5 omogenei/disomogenei di utenti, che hanno caratteristiche 6 diverse/simili e un 7 diverso/medesimo bisogno. Essi usufruiscono del servizio in modo 8 solo regolare/ anche continuativo. Questa forma di ristorazione può avere 9 anche/solo fine di lucro (nel caso di ristorazione 10 viaggiante/a domicilio e 11 aziendale/privata). Ha invece finalità 12 sociale/pubblica nel caso della ristorazione scolastica e universitaria, ospedaliera, assistenziale e in comunità.
C
Completa con l’informazione mancante.
Il 1 ............................. riguarda la preparazione, la consegna e la somministrazione di vivande in un luogo 2 ............................. . Le pietanze sono allestite 3 ............................. del caterer, 4 ............................. presso il luogo di consumo e ultimate 5 ............................. ivi allestita. Il catering riguarda tutti i 6 ............................. e tutte le occasioni. Può includere anche il 7 ............................................. e il 8 ................................. . Il 9 ............................. riguarda l’organizzazione di banchetti o ricevimenti e prevede 10 ............................. e 11 ............................. più alcuni servizi aggiuntivi, tra i quali 12 ............................., 13 ............................., 14 ............................., 15 ............................. .
Competenze Fate un elenco delle strutture ristorative che vi vengono in mente e suddividetele tra ristorazione commerciale e collettiva. .......................................................................................................................... Ristorazione commerciale .......................................................................................................................... .......................................................................................................................... .......................................................................................................................... Ristorazione collettiva .......................................................................................................................... .......................................................................................................................... UDA 1 • LABORATORIO
15
La ristorazione e il servizio ristorativo
LE AZIENDE DELLA RISTORAZIONE
Come si classificano
Qual è il loro obiettivo
Che cosa fanno Hanno l’obiettivo di soddisfare un bisogno dell’ospite Producono e vendono alimenti, bevande e pasti pronti da consumare in loco o in altro luogo
16
UDA 1 • MAPPA
Si classificano in base al tipo di clientela
A chi si rivolge
Ristorazione commerciale
In
qua li
In quali forme
loca li
I servizi sono erogati in pubblici esercizi
• Ristorazione tradizionale (ristoranti, pizzerie, trattorie, osterie, agriturismi) • Ristorazione alberghiera (ristoranti e bar nelle strutture ricettive) • Ristorazione veloce (fast food, bar, self-service, take-away)
i A chi s rivolge
Ristorazione collettiva
Si rivolge a tutti
Si rivolge a gruppi chiusi di utenti con lo stesso bisogno
In qua li loca li
I servizi sono erogati nelle mense, sui mezzi di trasporto
In quali forme
Con fine di lucro (l’utente paga l’intero costo) • Ristorazione aziendale (mense di aziende private e pubbliche) • Ristorazione viaggiante (servizi ristorativi su mezzi di trasporto)
Con finalità sociale (l’utente paga solo una parte del costo) • Ristorazione scolastica e universitaria (mense in scuole e università) • Ristorazione sanitaria (mense negli ospedali) • Ristorazione assistenziale (mense in case di cura e riposo, pasti pronti a domicilio) • Ristorazione in comunità (mense in carceri, caserme, istituti religiosi) UDA 1 • MAPPA
17
Educazione Civica
Sana alimentazione e benessere della comunità Per l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) la salute è uno “stato di completo benessere fisico, mentale e sociale” e non semplicemente l’assenza di malattia o infermità. Quello che mangiamo e come ci nutriamo aiutano decisamente a raggiungere questo obiettivo. Infatti un buono stato nutrizionale è determinato dal cibo che mangiamo in relazione alla capacità di digerire, assorbire e utilizzare le sostanze nutritive ed è direttamente influenzato dagli alimenti e dal loro contenuto in nutrienti.
Variare la dieta Sappiamo che nessun alimento preso singolarmente contiene tutti i nutrienti necessari ed è questo il motivo per cui si cerca di variare la dieta il più possibile. Un’alimentazione varia ed equilibrata è alla base di una vita in salute; invece un’alimentazione non corretta, oltre ad incidere sul benessere psico-fisico, rappresenta uno dei principali fattori di rischio per l’insorgenza di malattie croniche non trasmissibili.
L’educazione alimentare L’educazione alimentare rappresenta il primo ed efficace strumento di prevenzione a tutela della salute, tanto come azione quanto come prevenzione. Non a caso il medico sociale Bernardino Ramazzini da Carpi, vissuto nella seconda metà del Seicento, coniò la frase “prevenire è meglio che curare”. Un’alimentazione varia ed equilibrata è quindi alla base di una vita in salute. Cattive abitudini alimentari e uno stile di vita sedentario rappresentano uno dei principali fattori di rischio per l’insorgenza di numerose malattie croniche. Ma in che modo la prevenzione ha una ricaduta sull’aspetto sociale? Semplice: una popolazione più sana avrà meno bisogno delle strutture pubbliche della sanità. Infatti lo scopo di una società civile non è quello di costruire più ospedali, ma di fare in modo che la società sia sana e questo si ottiene partendo da un’educazione alimentare corretta.
Lavoriamo assieme Cosa significa per te “variare la dieta”? Approfondisci il tema e poi discutine in classe. Una dieta varia, basata soprattutto su frutta e verdura, rappresenta una solida base sulla quale costruire il proprio benessere fin da bambini.
18
UDA 1 • EDUCAZIONE CIVICA
Agenda 2030
Obiettivo 3: Assicurare la salute e il benessere per tutti e per tutte le età La ristorazione ha un ruolo importante per l’obiettivo 3 dell’Agenda 2030. Infatti per raggiungere lo sviluppo sostenibile è fondamentale garantire una vita sana e promuovere il benessere di tutti a tutte le età. Questo avviene anche grazie alla qualità di cibo e di bevande che decidiamo di offrire ai nostri ospiti, soprattutto nelle mense scolastiche. Sono stati fatti grandi progressi per quanto riguarda l’aumento dell’aspettativa di vita e la riduzione di alcune delle cause di morte più comuni legate alla mortalità infantile e materna. Gli stessi sforzi sono stati profusi per garantire l’accesso all’acqua pulita e condizioni accettabili di igiene, tanto che diverse malattie si sono notevolmente ridotte, come la malaria, la tubercolosi, la poliomielite e la diffusione dell’HIV/AIDS. Nonostante ciò, sono necessarie molte altre azioni per sradicare completamente un’ampia varietà di malattie e affrontare numerose e diverse questioni relative alla salute, siano esse recenti o persistenti nel tempo.
Conoscere anche solo una parte di questi traguardi permette di affrontare meglio il percorso per diventare cittadini consapevoli e protagonisti del proprio futuro e di quello del proprio Paese.
Lavoriamo assieme Fate una ricerca sui Paesi dove la salute di bambini e bambine è messa più a rischio dall’uso di acqua non potabile e poi condividete in classe i risultati. Nei Paesi più poveri molte malattie, soprattutto nei bambini, sono legate al consumo di acqua non potabile.
I traguardi L’Agenda 2030 pone diversi traguardi da raggiungere, eccone alcuni: • Entro il 2030, porre fine alle morti prevenibili di neonati e bambini sotto i 5 anni di età. Tutti i Paesi dovranno cercare di ridurre la mortalità neonatale ad almeno 12 per ogni 1.000 bambini nati vivi e la mortalità dei bambini sotto i 5 anni di età ad almeno 25 per 1.000 bambini nati vivi. • Entro il 2030, porre fine alle epidemie di AIDS, tubercolosi, malaria e malattie tropicali trascurate; combattere l’epatite, le malattie di origine idrica e le altre malattie trasmissibili. • Rafforzare la prevenzione e il trattamento di abuso di sostanze, tra cui l’abuso di stupefacenti e il consumo nocivo di alcol. UDA 1 • AGENDA 2030
19
UDA
MULTI DISCIPLINARE
I primi menu
Il menu
Il menu è l’insieme di cibi e bevande che compongono un pasto. Nella ristorazione il menu è anche la lista delle pietanze e delle bevande che gli ospiti possono consultare per scegliere che cosa consumare. La lista può essere un foglio, una cartella con più fogli, un documento digitale da aprire con lo smartphone, ma anche una lavagna o una tovaglietta prestampata. Il menu deve riportare il nome della pietanza o della bevanda e il relativo prezzo. A volte il nome è completato da una breve descrizione. Il menu dipende dall’orario in cui avviene il servizio. Inoltre, può essere organizzato in tre diverse tipologie: il menu fisso, il menu à la carte e il menu per banchetti.
I momenti di servizio e l’ordine delle portate
Film Il pranzo di Babette
20
I principali momenti di servizio sono tre: la colazione, il pranzo e la cena. La colazione può essere continentale e prevedere prodotti da forno, marmellate e confetture, bevande calde e fredde. In alternativa, può assumere la forma dell’English breakfast, in cui si servono anche formaggi, carni, pesce, uova, yogurt e frutta. Il servizio può avvenire al tavolo o a buffet. Il pranzo può prevedere un piatto unico o tre portate e propone di solito piatti leggeri. La cena, che nella ristorazione è il momento di servizio più importante, prevede più portate (anche fino a sette), diverse da quelle offerte a pranzo. Può assumere la forma della cena di gala, un evento formale che richiede una cura speciale del menu e del servizio. Vi sono poi altri momenti di servizio tra cui: • il coffee break, che è servito a metà mattina e a metà pomeriggio, prevede un buffet con preparazioni dolci e salate, bevande calde e fredde (succhi di frutta, bibite e, nel pomeriggio, anche bevande a bassa gradazione alcolica); • il brunch, che si trova a metà strada tra la colazione e il pranzo e prevede un’offerta variegata di preparazioni salate e dolci sia calde sia fredde, servite in genere a buffet; • la supper, che è una cena servita in tarda serata e consiste in un pasto leggero.
UDA MULTIDISCIPLINARE • IL MENU
I momenti di servizio 7:00
8:00
9:00
10:00 11:00 12:00 13:00 14:00 15:00 16:00 17:00 18:00 19:00 20:00 21:00 22:00 23:00 24:00
Colazione Coffee break
Brunch Pranzo Coffee break
Cena Supper
All’interno di un pasto le diverse portate sono servite tenendo conto di alcune regole: • si servono prima le pietanze fredde e poi quelle calde; • si servono prima le pietanze più leggere e poi quelle più complesse. Inoltre, le pietanze vanno servite seguendo quello che è chiamato ordine classico delle portate, illustrato nello schema.
L’ordine classico con cui servire le portate 1
Antipasti
• Prima quelli freddi, poi quelli caldi • Prima quelli magri, poi quelli grassi
2
Minestre in brodo
• Di solito senza antipasto
3
Minestre asciutte
• Prima il riso, poi la pasta
4.
Uova
5
Crostacei
6
Pesci
7
Carni
• Prima quelle bianche, poi quelle rosse, infine quelle nere
8
Insalate
• Come contorno, da mangiare prima o dopo la pietanza principale
9
Formaggi
10
Dessert
• Prima i dolci freddi (nell’ordine dolci al cucchiaio, torte, gelato), poi quelli caldi • Per ultima la frutta UDA MULTIDISCIPLINARE • IL MENU
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Il menu fisso: circoscrivere le opzioni di scelta Il menu fisso è formato da una serie di pietanze che non si possono variare. A volte prevede una scelta tra due o tre opzioni per tipo. Il prezzo è fisso e si deve segnalare in modo chiaro che cosa comprende. Negli alberghi, ad esempio, si può scegliere la sera prima che cosa consumare al tavolo e viene allestito un buffet con antipasti, insalate e dessert dove gli ospiti si possono servire. Un esempio di menu fisso è il menu del giorno: comprende solitamente due primi e due secondi tra cui l’ospite può scegliere. I piatti offerti possono variare in base alla stagionalità o alle materie prime acquistate (e tenere conto quindi di eventuali offerte). Altri esempi di menu fisso sono: • il menu di lavoro, che può prevedere anche la formula del piatto unico (un piatto composto da piccole porzioni di primo e secondo o un’unica proposta completa); • il menu degustazione, che propone una selezione dei piatti di punta di un ristorante di livello medio-alto o alto; • il menu All You Can Eat, che viene proposto nella ristorazione veloce e in quella etnica, comprende le pietanze ma non le bevande, può escludere alcune preparazioni e, per usufruirne, spesso si deve mangiare tutto quello che si ordina; • i menu per bambini, che prevede piatti graditi ai più piccoli, in porzioni equilibrate e a un prezzo conveniente; • i menu per diete particolari, come il menu per vegani, vegetariani e per celiaci. Il menu fisso permette di semplificare il lavoro di sala e di cucina: • i camerieri possono eseguire la mise en place prima dell’inizio del servizio; • la cucina può preparare le pietanze in anticipo.
Il menu bambini è una soluzione apprezzata dalle famiglie in quanto spesso permette di contenere i costi del pasto.
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UDA MULTIDISCIPLINARE • IL MENU
Nei banchetti, il menù prevede solitamente un numero limitato di alternative tra i piatti.
Il menu à la carte per una scelta più ampia Il menu à la carte riporta l’assortimento di piatti per le diverse portate tra cui l’ospite può scegliere. Questo menu può includere spesso anche piatti più pregiati o più particolari, che l’ospite deve ordinare in anticipo rispetto al pasto. Gli operatori allestiscono una mise en place “di partenza” che verrà integrata in base alle pietanze ordinate. L’ordine delle pietanze avviene in più momenti: • l’ospite può ordinare l’antipasto insieme al primo piatto ma preferire attendere per l’ordine del secondo piatto; • il dessert viene sempre ordinato quando l’ospite ha ultimato il secondo (e le posate per il dessert vanno collocate quindi solo al momento del servizio). Cucina e sala devono essere quindi coordinate per evitare che i tempi di attesa siano troppo lunghi.
Il menu per banchetti, studiato con il committente Il menu per banchetti viene studiato insieme al committente per occasioni particolari (matrimoni, compleanni o altre cerimonie familiari, eventi di lavoro). Questi menu sono redditizi perché permettono di acquistare le materie prime in anticipo e nella quantità necessaria. Devono prevedere alternative (non scritte ma disponibili) per coloro che non mangiano alcune preparazioni per scelta o religione o per motivi di salute. Gli operatori allestiscono la mise en place completa tenendo conto che non possono esserci più di tre posate per parte né più di quattro bicchieri.
I celiaci non possono consumare i cereali che contengono glutine, tra cui frumento, segale, orzo, farro e KAMUT®). Possono mangiare i cereali che ne sono privi, come il riso, il mais e il grano saraceno.
Il menu à la carte è tipico dei ristoranti più raffinati.
UDA MULTIDISCIPLINARE • IL MENU
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Quali regole seguire per la redazione del menu
Il menu rappresenta il primo biglietto da visita di ogni esercizio di ristorazone che si rispetti. Per questo deve essere redatto con cura e facendo attenzione a evidenziare quei piatti della tradizione che incontrano sempre il gusto della cientela.
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Il menu viene redatto dal maître e dallo chef di cucina. Può essere stilato periodicamente (per esempio, ogni due mesi o per ogni stagione) ma anche ogni settimana. In genere, è preferibile attenersi ad alcune regole: • privilegiare prodotti di stagione e materie prime facili da reperire; • proporre piatti equilibrati e nutrienti, adatti anche alla stagione (per esempio, leggeri d’estate); • fare attenzione a scegliere materie prime non suscettibili di variazione di prezzo nel breve periodo (come lo scatolame, le conserve e così via) in modo da non incorrere in riduzioni inattese del ricarico; • fare una valutazione del tipo di clientela e offrire piatti adeguati (in una località turistica, ad esempio, è preferibile offrire piatti e vini locali); • non creare una lista dei piatti troppo lunga; • inserire meno piatti ma più personalizzati in modo da “firmare” la cucina; • affiancare ai piatti creati dallo chef anche dei piatti della cucina tradizionale italiana. A livello pratico, è bene ricordare che: • lo stile grafico deve essere adeguato a quello del locale; • il font usato deve essere leggibile e chiaro; • è bene che al nome dei piatti sia abbinata anche la fotografia; • si devono realizzare anche delle copie senza il prezzo delle pietanze (l’organizzatore di un evento potrebbe chiedere che gli invitati non vengano a conoscenza dei prezzi delle pietanze per evitare imbarazzo al momento dell’ordine) e copie tradotte nelle lingue straniere più richieste.
UDA MULTIDISCIPLINARE • IL MENU
Una carta diversa per i dessert e i vini Oltre al menu principale vi sono anche le carte, che illustrano l’offerta riferita a una portata (come la carta dei dessert), o a una bevanda (la carta dei vini, la carta dei tè, delle tisane e degli infusi, la carta dei caffè). È chiaro che per realizzare una carta si deve contare su una sufficiente varietà della proposta, che determina anche l’organizzazione della carta stessa. Se forniamo una carta dei dessert separata dal menu, riusciremo a invogliare a ordinare il dolce anche l’ospite che non ne aveva l’intenzione. In base al numero di proposte, possiamo dividere i dolci per categoria (torte, dolci al cucchiaio, piccola pasticceria, frutta, gelati e così via). Oltre al prezzo possiamo indicare un vino in abbinamento. I dolci tra cui scegliere non devono essere troppo numerosi: è bene inserire qualche dolce classico, da tenere fisso e affiancare a qualche nuova proposta, un po’ particolare per invogliare alla scelta e da cambiare periodicamente. Oltre alla specialità del ristorante, prevediamo un paio di proposte al cioccolato, un paio alla frutta (o in alternativa dei sorbetti) per chi è più attento alla linea e un dolce tipico della zona. Inseriamo e mettiamo in evidenza i dolci fatti in casa, che fanno pensare a una cucina genuina. Anche la frutta è importante: variamola in base alla stagione e offriamola tagliata servita al piatto, in coppetta e in macedonia. Disponendo di una varietà sufficiente possiamo allestire anche una carta dei vini, nella quale elenchiamo le etichette divise per tipologia (spumanti, bianchi, rosati, rossi) oppure per origine (per nazione e poi per regione). Per ogni vino indichiamo: il nome e la denominazione di origine, la cantina di produzione, l’annata e il prezzo.
UDA MULTIDISCIPLINARE • IL MENU
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La carta per l’offerta del bar La carta del bar riporta l’offerta di vivande del locale. Una sezione della carta può essere più articolata delle altre, a seconda della tipologia di struttura. Tutte le voci della carta vanno completate con il prezzo e una descrizione. Se possibile, possiamo completare con una fotografia.
Bevande di caffetteria (caffè e derivati, caffè d’orzo, latte, tè, tisane, infusi, cioccolate)
Acqua e bevande analcoliche (bibite, succhi di frutta, spremute, estratti di frutta, frullati, frappè)
Bevande alcoliche (birre, vini, distillati e liquori)
Bevande miscelate alcoliche e analcoliche (pre dinner, after dinner, long drink)
Snack salati e dolci
CLIL ITALIANO
FRANCESE
INGLESE
TEDESCO
SPAGNOLO
Carta
carte
menu, list
Karte (f)
carta, lista, menú
Carta dei vini
carte des vins
wine list
Weinkarte (f)
carta de los vinos
Carta dei dessert
carte des desserts
dessert list
Dessertkarte (f)
carta de postres
Menu
menu, carte
menu
Menü (n), Speisekarte (f) menú
Menu a prezzo fisso
menu à prix fixe
fixed-price menu
festpreis menü (n)
menú fijo
Menu à la carte
menu à la carte
à la carte menu
Menü a la carte
menú a la carta
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UDA MULTIDISCIPLINARE • IL MENU
Conoscenze A
✔ Esercizi interattivi
Indica se le affermazioni sono vere o false. 1. Il menu fisso riporta tutti i piatti offerti divisi per portata 2. Il menu è redatto dal maître e dallo chef di cucina 3. Il menu è l’elenco delle vivande servite in un pasto 4. Il menu deve essere obbligatoriamente in formato cartaceo 5. Il menu per bambini è un tipo di menu à la carte 6. È preferibile non creare una carta dei dessert separata dal menu 7. Il menu degustazione è una forma di menu per banchetti 8. Si devono avere a disposizione anche copie del menu senza prezzo 9. La carta del bar riporta le vivande in ordine alfabetico 10. Nella carta dei vini le etichette possono essere suddivise anche per origine
V
F
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F
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F
V
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V
F
V
F
B Completa con gli elementi mancanti. 1. Dopo le minestre in brodo e asciutte si servono le ............................. . 2. I ............................. vanno serviti dopo i secondi piatti, prima dei dessert. 3. Si servono prima le carni ............................., poi quelle ............................. e per ultime quelle ............................. . 4. La ............................. va servita per ultima. 5. Si servono prima gli antipasti ............................. o ............................. poi quelli ............................. o ............................. . 6. Si servono prima le minestre ............................., poi quelle ............................. . 7. I ............................. vanno serviti prima delle torte e del gelato. 8. I ............................. si servono dopo le uova ma prima dei pesci. 9. Le ............................. vanno servite come contorno. 10. Di solito le ............................. non sono precedute dall’antipasto.
UDA MULTIDISCIPLINARE • LABORATORIO
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Sintesi Completa con gli elementi mancanti. 1. Il menu è l’insieme di cibi e bevande che compongono un pasto. Nella ristorazione il menu è anche la lista delle pietanze e delle bevande da cui gli ospiti scelgono che cosa consumare. Il menu riporta il nome della pietanza o della bevanda, il relativo 1 ............................. e, a volte, una breve 2 ............................. con la fotografia. Esistono principalmente tre tipologie di menu: il menu fisso, il menu à la carte e il menu per banchetti. Il menu 3 ............................. è un menu a prezzo 4 ............................. che è formato da una serie di pietanze che non si possono variare o può prevedere una scelta tra due o tre opzioni per tipo. Sono esempi in questo senso il menu 5 ............................., il menu di lavoro, il menu 6 ............................., il menu All You Can Eat, il menu per bambini, i menu per diete particolari. Il menu 7 ............................. riporta l’assortimento di piatti per le diverse 8 ............................. . Il menu 9 ............................. viene studiato con il committente per occasioni particolari. 2. Le carte illustrano l’offerta riferita a una 1 ............................. (come la carta dei dessert), o a una 2 ............................. (la carta dei vini, la carta dei tè, delle tisane e degli infusi, la carta dei caffè). 3. La carta del bar riporta l’offerta di vivande del locale suddivisa in categorie: bevande di 1 ............................. (caffè e derivati, caffè d’orzo, latte, tè, tisane, infusi, cioccolate), acqua e bevande 2 ............................. (bibite, succhi di frutta, spremute, estratti di frutta, frullati, frappè), bevande 3 ............................. (birre, vini, distillati e liquori), bevande 4 ............................. alcoliche e analcoliche (pre dinner, after dinner, long drink) e snack salati e dolci. Tutte le voci vanno completate con il prezzo, una descrizione e una fotografia.
Competenze A
Visita un bar a tua scelta oppure il suo sito web. Prendi visione o scarica la carta. Descrivine le caratteristiche, evidenziando i punti di forza e gli eventuali punti deboli. Ipotizza anche dei miglioramenti.
B
In gruppo create la carta di un bar caffè tradizionale. Per completare la carta ricordate che: • è bene inserire una breve descrizione dei prodotti offerti; • per alcune preparazioni vanno elencati gli ingredienti; • per le bevande alcoliche va indicato il contenuto di alcol (in volume e/o in grammi). Per aiutarvi nella compilazione, rispondete alle domande. 1. In quali categorie intendete suddividere l’offerta? 2. In quale ordine volete disporre le diverse categorie? 3. In quale ordine intendete elencare i diversi prodotti?
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UDA MULTIDISCIPLINARE • LABORATORIO
Competenze alla prova
✔ Esercizi interattivi
1. Statistiche sul consumo di pasti fuori casa A Fate una breve indagine in classe sul consumo dei pasti fuori casa delle vostre famiglie e completate la tabella sulla base dei dati raccolti. Il consumo di pasti fuori casa Numero di famiglie Numero di persone (da 3 anni in su)
................................................................................ ................................................................................
Numero di persone che non mangiano mai fuori casa
................................................................................
Numero di persone che consumano fuori casa almeno un pasto alla settimana
................................................................................
Numero di persone che consumano fuori casa 2-3 pasti alla settimana
................................................................................
Numero di persone che consumano fuori casa 4-5 pasti alla settimana
................................................................................
Numero di persone che mangiano in una mensa (scolastica, universitaria, aziendale)
................................................................................
Numero di persone che consumano il pranzo o la cena in un locale pubblico
................................................................................
Numero di persone che fanno colazione al bar Numero di persone che consumano il pranzo fuori casa Numero di persone che consumano la cena fuori casa
................................................................................ ................................................................................ ................................................................................
UDA 1 • COMPETENZE ALLA PROVA
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B A partire dai dati della tabella Il consumo di pasti fuori casa, elaborate un istogramma che rappresenti quali e quanti pasti sono consumati fuori casa.
C A partire dai dati della tabella Il consumo di pasti fuori casa, completate il grafico per rappresentare il consumo di pasti fuori casa da parte delle vostre famiglie.
….% Non mangiano mai fuori casa ….% Consumano 1 pasto fuori casa ….% Consumano 2-3 pasti fuori casa ….% Consumano 4-5 pasti fuori casa
D A partire dai dati della tabella Il consumo di pasti fuori casa, elaborate un istogramma per rappresentare quante persone fanno colazione al bar, quante consumano il pranzo/la cena in una mensa e in un locale pubblico.
30
UDA 1 • COMPETENZE ALLA PROVA
2. La ristorazione commerciale
✔ Esercizi interattivi
Nella ristorazione commerciale ogni locale si caratterizza per l’offerta di cucina e di servizio. Individuate la definizione corretta tra quelle elencate. Agriturismo Osteria Pizzeria Ristorante a tema
Tipi di locale
Ristorante alternativo Ristorante d’intrattenimento Ristorante di affari Ristorante etnico
Ristorante gourmet Ristorante tipico Ristorante tradizionale Trattoria
Caratteristiche
1
Locale elegante, con una cucina di livello elevato ......................................................................... e un servizio di alta qualità, a prezzi alti
2
Locale in ambiente rurale, a gestione familiare, che offre una cucina basata sui prodotti ......................................................................... dell’azienda agricola nella quale si trova
3
Locale informale, che offre piatti semplici della ......................................................................... tradizione e si specializza nel servizio dei vini
4
Locale specializzato in un tipo di prodotto ......................................................................... (ristorante di pesce, di carne, vegetariano)
5
Locale che affianca al servizio ristorativo ......................................................................... spettacoli per l’intrattenimento degli ospiti
6
Locale dal servizio esclusivo, con un’offerta atten......................................................................... ta alla clientela internazionale
7
Locale informale, che offre un’ampia varietà di pizze e una cucina semplice, con servizio rapido, ......................................................................... a prezzi modici
8
Locale che propone la cucina di un Paese straniero (ristorante messicano, cinese, ......................................................................... giapponese, libanese, greco, indiano)
9
Locale caratteristico che offre una cucina del ......................................................................... territorio, basata su prodotti locali
10
Locale a gestione familiare, che offre una cucina semplice (generalmente locale) e un servizio ......................................................................... informale, a prezzi moderati
11
Locale di livello medio, con una cucina ......................................................................... particolare a prezzi moderati
12
Locale che offre una cucina nazionale e internazionale e una buona carta dei vini, ......................................................................... con servizio e prezzi di livello medio UDA 1 • COMPETENZE ALLA PROVA
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3. Il self-service Leggi il testo, quindi completa lo schema e la tabella. Il self-service è tra le forme più diffuse di ristorazione veloce e permette di servire contemporaneamente un numero elevato di persone. Non prevede il servizio al tavolo: i clienti prelevano le vivande, le dispongono su di un vassoio con le attrezzature per il consumo (posate, bicchiere), pagano il conto e si accomodano in sala. Nel self-service tradizionale la distribuzione avviene a catena e il cliente segue un percorso obbligato lungo il quale cibi e bevande sono esposti in un ordine prestabilito. Nel self-service free flow l’ospite si muove liberamente tra le isole destinate all’esposizione delle vivande (isola degli antipasti, dei primi piatti, dei secondi piatti, dei contorni, dei dolci e della frutta). Il self-service a isole evita la formazione di code ma richiede più spazio. In entrambe le tipologie il personale può essere adibito al servizio delle preparazioni, soprattutto dei piatti caldi.
Self-service tradizionale Come si muovono gli ospiti? È la formula che richiede più spazio? Favorisce la formazione di code? Prevede il servizio al tavolo? Quando si paga il conto? Sono previsti operatori per il servizio delle pietanze?
Self-service free flow
.............................................. ............................................... .............................................. .............................................. .............................................. .............................................. .............................................. .............................................. .............................................. .............................................. .............................................. ..............................................
4. La ristorazione veloce Leggi l’articolo adattato da www.infofranchising.it e completa la tabella.
Ristorazione veloce: significato, storia e franchising La ristorazione veloce, oramai internazionalmente nota come fast food, rappresenta un considerevole segmento del mercato internazionale e italiano odierno. Analizziamo la ristorazione veloce per capirne le caratteristiche primarie e il significato, la sua storia e la sua evoluzione sino al mercato odierno, terra di innumerevoli reti franchising di fast food. 32
UDA 1 • COMPETENZE ALLA PROVA
Significato e caratteristiche Il fast food, così come suggerisce lo stesso nome, è una tipologia di ristorazione veloce sia da consumare che da preparare, caratterizzata da un servizio ridotto al minimo nonché da prezzi generalmente molto bassi. I cibi tipici e classici della ristorazione veloce sono generalmente molto ricchi di calorie, grassi e zuccheri e poveri di altri nutrimenti.
I cibi che meglio si adattano a questa tipologia di ristorazione, grazie a una preparazione che richiede poco tempo, ai bassi costi per le materie prime nonché al sapore generalmente apprezzato, sono soprattutto hamburger, panini, pizza, patatine fritte, pollo fritto, hot dog, kebab e altre tipologie di cibi fritti. La ristorazione veloce si è da sempre rivolta a un pubblico prettamente giovane, negli ultimi anni tuttavia, complici i ritmi di vita frenetici, il poco tempo a disposizione e il budget ridotto per i pasti fuori casa, i fast food stanno riscuotendo un grande successo tra persone di ogni età.
Storia ed evoluzione La ristorazione veloce è da sempre esistita nei pub, nelle tavole calde e nei chioschi ambulanti che vendevano panini. Tuttavia, la ristorazione veloce come oggi la conosciamo ha iniziato a diffondersi solo agli inizi del 1950. […] Risale proprio agli anni ’50 infatti il primo vero fast food, nato negli Stati Uniti. Tuttavia, i primi
rudimentali fast food sono nati già agli inizi del 1900, e non solo in America. McDonald’s è da molti considerato il primo vero fast food, ed è indubbiamente complice e responsabile della diffusione di questa tipologia di ristorazione a livello internazionale, nonché uno dei maggiori colossi del settore odierno, insieme a Burger King. […] Oggi i fast food hanno subito notevoli mutamenti. Se è vero che da sempre l’Europa è stata nettamente più attenta degli Stati Uniti alla qualità e salubrità dei cibi e delle materie prime, anche nei fast food, ad oggi si può parlare di una tendenza più salutistica nel settore dei fast food a livello internazionale. Sempre di più sono le catene di ristorazione veloce e fast food che puntano su ingredienti selezionati, biologici, sicuri e controllati e propongono menu diversificati e più salutari, comprensivi di frutta e verdura, insalate, proposte vegane e per celiaci nonché proposte ipocaloriche e light.
Le caratteristiche del fast food
............................................................................................. .............................................................................................
I cibi più diffusi
............................................................................................. .............................................................................................
Clientela
............................................................................................. .............................................................................................
Origini del fast food
............................................................................................. .............................................................................................
Periodo e luogo nascita del fast food
............................................................................................. .............................................................................................
Principali catene mondiali
............................................................................................. .............................................................................................
Nuove tendenze
............................................................................................. .............................................................................................
UDA 1 • COMPETENZE ALLA PROVA
33
UDA
I PROFESSIONISTI 2 DELLA RISTORAZIONE
Conoscenze
• Concetti di base della comunicazione verbale e non verbale nelle diverse situazioni. • Tecniche di base per la comunicazione professionale applicata alla vendita dei servizi e all’assistenza clienti. • Lessico professionale di base in italiano e in lingua straniera. • Il rapporto tra alimentazione, cultura e società.
34
Abilità
• Presentarsi in modo professionale. • Controllare l’impatto degli elementi extralinguistici sul messaggio verbale e sulla relazione interpersonale. • Usare correttamente le forme di comunicazione per accogliere il cliente, interagire e presentare i prodotti/servizi offerti. • Individuare all’interno del ciclo cliente gli aspetti sociali, religiosi e dietetici specifici delle diverse culture.
UDA 2 • I PROFESSIONISTI DELLA RISTORAZIONE
Competenze intermedie
• Applicare procedure
di base per la cura del ciclo cliente in contesti strutturati e sotto supervisione, adottando idonee tecniche di comunicazione.
Educazione civica Art. 36. Il lavoratore ha diritto a una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un’esistenza libera e dignitosa. La durata massima della giornata lavorativa è stabilita dalla legge.
Agenda 2030 Obiettivo 8: Incentivare una crescita economica duratura, inclusiva e sostenibile, un’occupazione piena e produttiva e un lavoro dignitoso per tutti. Più o meno la metà della popolazione mondiale vive ancora con l’equivalente di circa due dollari al giorno. In molti luoghi, avere un lavoro non garantisce la possibilità di sottrarsi alla povertà. Questo progresso lento e disuguale richiede di riconsiderare e riorganizzare le nostre politiche economiche e sociali tese all’eliminazione della povertà. Una prolungata mancanza di opportunità di lavoro dignitose, investimenti insufficienti e sottoconsumo portano a un’erosione del contratto sociale di base a fondamento delle società democratiche, secondo cui tutti dobbiamo contribuire al progresso.
UDA multidisciplinare – Il codice deontologico Assi culturali coinvolti: asse dei linguaggi e asse scientifico-tecnologico e professionale. Discipline coinvolte: Italiano e Storia, Enogastronomia e Lingua Inglese. UDA 2 • I PROFESSIONISTI DELLA RISTORAZIONE
35
Lezione
Organizzare 1 il personale Normalmente in una struttura ristorativa sono previsti almeno tre reparti: la cucina, la sala e l’economato. Nelle strutture più grandi è presente anche il bar. Questi reparti sono gestiti e coordinati dal food & beverage manager.
Di cosa si occupa il food & beverage manager Il food & beverage manager è il responsabile dei servizi di ristorazione, cioè della cucina, della sala, del bar e dell’economato. Questo professionista: • ha una buona cultura generale; • conosce le tecniche di cucina e di servizio; • parla inglese e almeno un’altra lingua straniera; • ha buone capacità organizzative e gestionali; • è un esperto di comunicazione e pubbliche relazioni.
I compiti del food & beverage manager Organizza e coordina le attività dei reparti che gli fanno capo
Gestisce le risorse umane
Stabilisce politiche di vendita e strategie di marketing
Seleziona i fornitori
Definisce i budget dei diversi reparti
Monitora l’approvvigionamento, i costi e i ricavi
Budget
Disponibilità finanziaria; somma stanziata per un determinato obiettivo.
Mantiene gli standard di qualità previsti
Approvvigionamento
Gestione di acquisti e flussi di merce nell’azienda.
Come sono organizzate le brigate I professionisti che lavorano nei reparti che manipolano alimenti sono organizzati in brigate: la brigata di cucina, la brigata di sala e la brigata di bar. La brigata è un’organizzazione gerarchica: è una scala di potere, nella quale a ciascun gradino corrispondono specifiche mansioni e responsabilità. Chi occupa i gradini più alti coordina e monitora il lavoro degli operatori ai gradini inferiori: lo 36
UDA 2 • I PROFESSIONISTI DELLA RISTORAZIONE
chef di cucina è a capo della brigata di cucina, il maître della brigata di sala, il capobarman della brigata di bar. Il numero dei componenti delle brigate varia in base a diversi fattori, tra i quali le dimensioni della struttura, la categoria, il tipo di servizio e l’offerta enogastronomica. Nei piccoli ristoranti a conduzione familiare le brigate sono costituite da pochi elementi, nei grandi alberghi, invece, sono ancora piuttosto complesse.
Organigramma dei servizi ristorativi Chef di cucina
Brigata di cucina
Maître di sala
Brigata di sala
Capobarman
Brigata di bar
Cucina È il reparto incaricato della preparazione dei pasti.
Food & beverage manager
Sala È il reparto incaricato del servizio dei pasti agli ospiti.
Bar È il reparto incaricato della preparazione e del servizio di bevande e snack.
Economo
Organigramma
Rappresentazione grafica della struttura di un’azienda o di un reparto.
Economato Gestisce l’approvvigionamento. Comprende ufficio acquisti e magazzino.
CLIL ITALIANO Brigata
FRANCESE brigade
INGLESE brigade
TEDESCO staff Brigade (f)
SPAGNOLO brigada
UDA 2 • I PROFESSIONISTI DELLA RISTORAZIONE
37
Conoscenze
✔ Esercizi interattivi
A
Rispondi alle domande. 1. Quali reparti sono presenti in una struttura ristorativa? 2. Di che cosa si occupa la cucina? 3. Di che cosa si occupa la sala? 4. Che cos’è l’economato? 5. Di che cosa si occupa il bar? 6. Chi è, che cosa conosce e che cosa fa il food & beverage manager? 7. Che cosa sono le brigate? 8. Quali sono le brigate e chi le guida?
B
Indica se le affermazioni sono vere o false. Il food & beverage manager: 1. è responsabile solo della cucina
V F
2. è un esperto di comunicazione
V F
3. gestisce le risorse umane di cucina e sala
V F
4. parla almeno due lingue straniere 5. seleziona i fornitori
C
V F V F
Scegli l’opzione corretta. 1. I reparti di una grande struttura ristorativa sono: a. cucina, sala, bar, economato b. cucina, sala, economato 2. La brigata di cucina è guidata: a. dallo chef di cucina b. dal food & beverage manager 3. La brigata di sala: a. è guidata dal capomaître b. è un’organizzazione gerarchica 4. La composizione delle brigate: a. è fissa b. è variabile 5. Il capobarman è a capo: a. della brigata di bar b. della brigata di sala 6. È a capo del reparto che gestisce l’approvvigionamento: a. l’economo b. il maître
Sintesi Completa scegliendo tra gli elementi elencati. Alberghi Bar Brigata di bar Brigata di cucina Brigata di sala
Brigate Capobarman Categoria Chef di cucina Cucina
Dimensioni Economato Enogastronomica Food & beverage manager Gerarchico
Maître Ristorazione Sala Servizio Variabile
In una struttura ristorativa sono presenti quattro reparti: 1 ..................................., 2 ..................................., 3 .............................. e 4 .............................. . Questi reparti sono gestiti e coordinati dal 5 ........................... ..., che è il responsabile dei servizi di 6 .............................. . Gli operatori di cucina, sala e bar sono organizzati in 7 ..............................: la 8 .............................. guidata dallo 9 .............................., la 10 ....................... ......., guidata dal 11 .............................., la 12 .............................., guidata dal 13 .............................. . La brigata è un’organizzazione di tipo 14 .............................. . La sua composizione è 15 ............................. e dipende da: 16 .............................. della struttura, 17 .............................., tipo di 18 .............................. e offerta 19 .............................. . Nei piccoli ristoranti le brigate sono costituite da pochi elementi, nei grandi 20 .............................. sono piuttosto complesse.
38
UDA 2 • LABORATORIO
Competenze Completa le mappe. I servizi di ristorazione di un albergo 2 ............................
sono organizzati in
3 ............................ 1 ............. reparti
che sono 4 ............................ 5 ............................ che sono coordinati dal
6 ............................ ...............................
Gli operatori di
4 ............................
1 ............................ 2 ............................
sono organizzati in
che sono
che hanno
organizzazioni 5 ............................
composizione 6............................
in base a
3 ............................
7 ............................
tipo di 9 .................
8 ............................
offerta 10 ...........................
UDA 2 • LABORATORIO
39
Lezione
La brigata di sala 2
Introduzione alla sala e vendita
La brigata di sala è l’insieme degli addetti incaricati del servizio di sala. È guidata dal maître e comprende gli chef de rang e i commis de rang, i runner e i commis débarasseur, oltre al sommelier e al commis sommelier. Nelle strutture più grandi, alla sua guida si trova il direttore di sala, affiancato dallo steward/hostess di sala, che prende le prenotazioni telefoniche e accoglie gli ospiti. Negli alberghi con servizio in camera, comprende anche chef aux étages e commis aux étages.
La brigata di sala Maître
40
Chef de rang
Sommelier
Chef aux étages
Commis de rang/Runner/ Commis debarasseur
Commis sommelier
Commis aux étages
La carta d’identità del maître Il maître (o maître d’hôtel) è a capo della brigata di sala. Questo professionista: • ha conoscenze approfondite di enogastronomia; • conosce le tecniche di cucina e di servizio; • parla inglese e almeno un’altra lingua straniera; • ha buone capacità organizzative e gestionali; • sa gestire i rapporti con gli ospiti per le sue buone abilità relazionali. Può essere coadiuvato da un secondo maître e da un terzo maître.
Mise en place
Allestimento della sala, dei tavoli e dei posti a tavola (coperti)
I compiti del maître Gestisce il personale (turni, ferie, compiti giornalieri)
Prende le comande
Stabilisce la mise en place
Coordina e controlla l’esecuzione del servizio
Redige il menu (con il food & beverage manager e lo chef di cucina)
Esegue la cucina di sala
Redige la carta dei vini (con il food & beverage manager e il sommelier)
Fa applicare la normativa igienico-sanitaria e di sicurezza sul lavoro
Gestisce le prenotazioni
Accoglie gli ospiti
CLIL ITALIANO
FRANCESE
INGLESE
TEDESCO
SPAGNOLO
Cameriere
serveur
waiter
Kellner (f), Ober (m)
camarero
Maître
maître
head-waiter
Maître (m)
maître
UDA 2 • I PROFESSIONISTI DELLA RISTORAZIONE
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Lo chef e il commis de rang Rango
Parte della sala costituita da 6-7 tavoli per un totale di 20- 30 coperti
Lo chef de rang è il professionista responsabile di un rango, all’interno del quale: • cura la mise en place; • accoglie gli ospiti e prende le comande in assenza del maître; • esegue il servizio al guéridon; • è incaricato della cucina di sala. È coadiuvato da uno o più commis de rang. I commis de rang sono operatori all’inizio della carriera che: • allestiscono i tavoli; • prelevano le pietanze e i piatti pronti dalla cucina; • servono le pietanze divise in porzioni dallo chef de rang nel servizio al guéridon; • eseguono lo sbarazzo; • tengono in ordine la panadora e il guéridon; • riordinano la sala e le attrezzature. I commis de rang possono essere affiancati da un runner, incaricato soltanto di portare i piatti a tavola, e da un commis débarasseur, addetto allo sbarazzo.
Lo chef trancheur è un cuoco o uno chef de rang che il maître incarica di trinciare grossi pezzi di carne, sfilettare pesci, tagliare il prosciutto al coltello, tagliare formaggi e dolci.
Il sommelier è un profondo conoscitore dei vini e delle cucine, e guida l’ospite nell’abbinamento cibo-vino.
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UDA 2 • I PROFESSIONISTI DELLA RISTORAZIONE
Il ruolo del sommelier
Enologia
Riguarda il processo di viticoltura, vinificazione, maturazione, affinamento, imbottigliamento e la degustazione del vino.
Il sommelier ha profonde conoscenze di enologia ed enografia conseguite con la frequenza a corsi specifici tenuti da associazioni come l’AIS (Associazione Italiana Sommelier), la FISAR (Federazione Italiana Sommelier Albergatori e Ristoratori), la FIS (Fondazione Italiana Sommelier), l’ASPI (Associazione Sommellerie Professionale Italiana) ed altre ancora. Oltre a conoscere i vini, specialmente quelli del territorio, ha conoscenze approfondite di cucina regionale, nazionale e internazionale per guidare l’ospite nell’abbinamento cibo-vino. Può essere affiancato da un commis sommelier.
Enografia
È lo studio dei vini in relazione al territorio (vitigni, suolo, clima, tecniche di vigna, pratiche enologiche).
I compiti del sommelier Gestisce la cantina (acquisto e conservazione dei vini)
Prende le comande dei vini ed esegue il servizio
Collabora alla stesura della carta dei vini e alla selezione dei fornitori
Esegue la degustazione e descrive le caratteristiche del vino
Suggerisce i vini in abbinamento con i piatti del menu
Serve aperitivi e distillati
Le figure dello chef e del commis aux étages Lo chef aux étages (o chef d’étages) è uno chef de rang incaricato di gestire il room service (servizio in camera). Lavora nell’office ai piani e si occupa di prendere le comande, consegnare e ritirare carrelli e vassoi. Alle sue dipendenze lavora il commis aux étages (o commis d’étages), che collabora all’allestimento di carrelli e vassoi e mantiene pulito l’office ai piani (attrezzature comprese).
CLIL ITALIANO Sommelier
FRANCESE sommelier
INGLESE sommelier
TEDESCO Sommelier (m)
SPAGNOLO sumiller
UDA 2 • I PROFESSIONISTI DELLA RISTORAZIONE
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Conoscenze A
Rispondi alle domande. 1. Che cos’è la brigata di sala? 2. Chi guida la brigata di sala? 3. Da quali figure è composta la brigata di sala? 4. Quali sono le mansioni del maître? 5. Quali sono le mansioni dello chef e del commis de rang? 6. Quali sono le mansioni del sommelier?
B
Indica se le affermazioni sono vere o false. 1. La brigata di sala è guidata dal maître V F 2. Lo chef aux étages è responsabile V F di un rango 3. Il maître fa applicare la normativa igienicoV F sanitaria e di sicurezza sul lavoro 4. Il direttore e la hostess di sala sono presenti anche nelle piccole strutture V F 5. Un rango comprende 6-7 tavoli V F per 20-30 coperti
C
Scegli l’opzione corretta. 1. Esegue lo sbarazzo: a. chef de rang b. commis de rang 2. Gestisce il room service:
✔ Esercizi interattivi a. chef de rang b. chef aux étages 3. Serve aperitivi e distillati: a. commis de rang b. sommelier 4. Collabora alla redazione del menu: a. chef de rang b. maître 5. Accoglie gli ospiti e prende le comande: a. steward/hostess di sala b. maître 6. Gestisce la cantina: a. sommelier b. commis de sommelier 7. Esegue il servizio al guéridon: a. commis de rang b. chef de rang 8. Prende le comande nel room service: a. chef aux étages b. chef de rang 9. Tiene in ordine la panadora e il guéridon: a. commis sommelier b. commis de rang 10. Imposta la mise en place: a. maître b. chef de rang
Sintesi A
Completa scegliendo tra gli elementi elencati.
20-30 6-7 Chef aux étages Chef de rang
Commis aux étages Commis de rang Commis sommelier Coperti
Direttore Maître Rango Servizio in camera
Sommelier Steward/hostess Tavoli
La brigata di sala riunisce il personale di sala ed è guidata dal 1 ............................. o, nelle grandi strutture, dal 2 ............................., affiancato dallo 3 ............................. . Oltre al maître, la brigata comprende: • gli 4 ............................., che sono uno per 5 ............................. (parte della sala che comprende 6 ............................. 7 ............................. per un totale di 8 ............................. 9 .............................) e sono affiancati dal 10 .............................; • il 11 ............................., affiancato dal 12 ............................. • lo 13 ............................. affiancato dal 14 ............................. negli alberghi con 15 ............................. . 44
UDA 2 • LABORATORIO
B
Completa scegliendo tra gli elementi elencati.
Accoglienza Carta dei vini Comande
Cucina (2) Enogastronomia Igienico-sanitaria
Inglese Menu Mise en place
Organizzative Personale Prenotazioni Relazionali
Il maître (o maître d’hôtel) ha conoscenze approfondite di 1 ............................. e tecniche di 2 ............................. e di 3 ............................. . Ha buone capacità 4 ............................., gestionali e 5 ............................. . Parla 6 ............................. e almeno un’altra lingua straniera. Può essere coadiuvato da un 7 ............................. maître e da un 8 ............................. maître. Tra i suoi compiti figurano: gestione del 9 ............................. di sala, impostazione della 10 ............................. di sala e tavoli, redazione del 11 ............................. e della 12 ............................., gestione delle 13 ............................., 14 ............................. degli ospiti, presa delle 15 ............................., coordinamento delle attività di servizio, 16 ............................. di sala, sorveglianza sull’applicazione della normativa 17 ............................. e di 18 ............................. sul lavoro.
C
Indica chi esegue l’azione descritta scegliendo tra chef de rang (A), commis de rang (B), chef aux étages (C) e commis aux étages (D). 1. Allestisce i tavoli 2. Collabora all’allestimento di carrelli e vassoi nel room service 3. Consegna carrelli e vassoi nel room service 4. Cura la mise en place del rango di sua competenza
5. Esegue il servizio al guéridon 6. Gestisce il room service 7. Preleva le pietanze dalla cucina 8. Prende le comande nel room service 9. È responsabile di un rango 10. Serve gli ospiti nel servizio al guéridon 11. Tiene in ordina panadora e guéridon 12. Esegue lo sbarazzo 13. Tiene pulito l’office ai piani 14. Ritira carrelli e vassoi nel room service 15. Può essere affiancato da un commis débarasseur
D Completa con l’elemento mancante. Il sommelier è un esperto di 1 ............................. con conoscenze approfondite di 2 ............................. per guidare l’ospite nello 3 ............................. cibo-vino. Può essere affiancato da un 4 ............................. . Tra i suoi compiti figurano: gestione della 5 ............................., stesura della 6 ............................., selezione dei fornitori, abbinamento di vini ai piatti del 7 ............................., presa delle comande dei vini, 8 ............................. di vini, 9 ............................. e 10 ............................., degustazione del vino.
Competenze
Intervista al Professor Enrico Huber
In qualità di responsabile di un ristorante con 30 tavoli e un massimo di 150 coperti, hai la possibilità di scegliere il tuo personale a partire dal maître fino ai commis de rang. Elenca le figure che ti occorrono per completare la brigata, specificando brevemente le mansioni. Disegna anche l’organigramma della tua brigata. UDA 2 • LABORATORIO
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