Monografie_Scienze_1-2
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PER IL DOCENTE
Proposte opera ve graduali e diversificate, ineren :
L’AREA LINGUISTICA lingua italiana, anche per stranieri e alunni con difficoltà
L’AREA MATEMATICO SCIENTIFICA matema ca, scienze, tecnologia, informa ca
L’AREA LINGUISTICO ARTISTICO ESPRESSIVA religione ca olica, secondo le ul me disposizioni della Cei
L’AREA STORICO GEOGRAFICO SOCIALE storia, geografia, ci adinanza e cos tuzione
L’AREA ESPRESSIVA musica e movimento, arte e immagine, teatro
ES LE M PE RI ON OG E 97 NZ RA E 8F 88 DI SC IE S -4 PI 68 IE GA N -3 03 ZE 1 3-a2 a 3
10,50 euro ISBN 978-88-468-3033-3 Questo volume sprovvisto del talloncino a fianco è da considerarsi campione gratuito fuori commercio.
Classi 1-2
• strumen per la programmazione • approfondimen e spun di lavoro supplementari per arricchire e diversificare il lavoro con gli alunni • schede opera ve fotocopiabili per sviluppare le competenze dell’alunno a raverso un percorso graduale e diversificato
Esperienze di scienze
C o l l a n a d i tes a ca ra ere m o n o g rafi co, p e r l a co st r u z i o n e d i u n p e rco rs o fo r m a vo o rga n i co, a p p ro fo n d i to e a l co nte m p o e s s e n z i a l e , c h e co n s e nta a l l ’ i n s e g n a nte l a ver i fi ca d e l l e co n o s c e n ze e d e l l e co m p ete n ze a c q u i s i te d a g l i a l u n n i . U n s u s s i d i o co m p l eto p e r l a S c u o l a P r i m a r i a , c h e s i s n o d a a l l ’ i nter n o d i d i ffe re n a m b i d i s c i p l i n a r i, i nteg ra b i l i f ra l o ro, e c h e ved e c i a s c u n co nte n u to m o n o g rafi co svi l u p p a rs i s u più live lli.
RISORSE E STRUMENTI PER L’INSEGNANTE A R E A M AT E M AT I C O S C I E N T I F I C A
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AREA MATEMATICOͳSCIENTIFICA
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INDICE
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● Pagine destinate all’insegnante ■ Schede destinate all’alunno
INTRODUZIONE “Fare” scienze nella Scuola Primaria ………… 3 Le Indicazioni del Ministero della Pubblica Istruzione …………………………………… 3 Attrezzare un laboratorio ……………………… 3 “Fare” o “insegnare” scienze ………………… 4 Come “fare” scienze …………………………… 4 Rispettare le idee altrui………………………… 4 Come si impara ………………………………… 5 L’apprendimento ……………………………… 5 Una teoria di apprendimento: l’apprendimento significativo di David Ausubel …………… 5 La mappa delle scienze ……………………… 6 Come utilizzare questa Monografia …………… 7 Programmazione annuale ……………………… 8
● IO OSSERVO…
IL MONDO INTORNO A ME …………… 10 ■ C’era una volta… ……………………………11 ■ Attenzione ai particolari! ……………………12 ■ Il disegnatore sbadato……………………… 13 ■ Vive oppure no? …………………………… 14 ■ Tutto cambia ………………………………… 15 ■ Gli esseri viventi ………………………… 16-17
● IO PERCEPISCO… CON I SENSI ………… 18 ■ I cinque sensi ……………………………… 19 ■ La vista ……………………………………… 20 ■ L’udito………………………………………… 21 ■ L’odorato …………………………………… 22 ■ Il gusto ……………………………………… 23 ■ Il tatto ………………………………………… 24 ■ Conoscere con i cinque sensi……………… 25 ● Tutti i sensi sono importanti ……………… 26 ■ Tutti i sensi sono importanti…………………27 ● IO OSSERVO… LE PIANTE ……………… 28 ■ Le parti delle piante …………………… 29-30 ■ Alberi, arbusti, erbe …………………… 31-32 ■ Le foglie ……………………………………… 33 ■ La forma e il margine delle foglie ………… 34 ■ Tante piante diverse………………………… 35 ● Piccoli semi crescono ………………………36 ■ Piccoli semi crescono ……………………… 37 ● Ho bisogno di spazio! ………………………38 ■ Ho bisogno di spazio! ……………………… 39 ● Che sete! …………………………………… 40 ■ Che sete! …………………………………… 41 ● Il buio non mi piace …………………………42 ■ Il buio non mi piace ………………………… 43 ● Brr… che freddo! …………………………… 44 ■ Brr… che freddo! …………………………… 45
● IO OSSERVO… GLI ANIMALI …………… 46 ■ L’ambiente di vita …………………………… 47 ■ Gli animali nascono ………………………… 48 ■ Gli animali si muovono ………………… 49-50 ■ Tante zampe diverse ……………………… 51 ■ Gli animali si nutrono ……………………… 52 ■ Gli animali e i loro amici …………………… 53 ■ Gli animali e il freddo…………………… 54-55 ■ Gli animali e l’ambiente………………… 56-57 ■ Confrontare gli animali …………………… 58 ■ Le tracce degli animali …………………… 59 ● Lombrichi al lavoro ………………………… 60 ■ Lombrichi al lavoro ………………………… 61 ● IO CONOSCO… I MATERIALI …………… 62 ■ Di quale materiale è fatto? ………………… 63 ■ I segreti degli oggetti ……………………… 64 ■ Le caratteristiche dei materiali …………… 65 ● Un libro speciale …………………………… 66 ■ Un libro speciale …………………………… 67 ● Diversi tipi di materiali …………………… 68 ■ Naturale o artificiale? ……………………… 69 ■ Un materiale artificiale: la carta …………… 70 ● Gli stati della materia……………………… 71 ■ I gas ………………………………………… 72 ■ Solidi, liquidi, polveri …………………… 73-74 ■ Solidi e polveri ……………………………… 75 ■ Un liquido speciale: l’acqua ……………… 76 ■ L’acqua e i cinque sensi …………………… 77 ■ Le trasformazioni dell’acqua ……………… 78 ■ Quanto evapora l’acqua? ………………… 79 ● L’acqua solleva ……………………………… 80 ■ L’acqua solleva ……………………………… 81 ● Galleggia oppure no? ……………………… 82 ■ Galleggia oppure no? ……………………… 83 ● Non sempre la buccia è inutile …………… 84 ■ Non sempre la buccia è inutile …………… 85 ● Solo i piccoli stanno a galla? ……………… 86 ■ Solo i piccoli stanno a galla? ……………… 87 ● Qui galleggio e qui no… ………………… 88 ■ Qui galleggio e qui no… ………………… 89 ● Prepariamo miscugli e soluzioni…………… 90 ■ Prepariamo miscugli e soluzioni…………… 91 ● Separare i miscugli ………………………… 92 ■ Separare i miscugli ………………………… 93 ● Separare le soluzioni ……………………… 94 ■ Separare le soluzioni ……………………… 95
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Introduzione
“Fare” scienze nella Scuola Primaria Le Indicazioni del Ministero della Pubblica Istruzione Le nuove Indicazioni per il Curricolo emanate dal Ministero della Pubblica Istruzione sono il documento programmatico cui ogni insegnante dovrebbe fare riferimento per la stesura del programma di lavoro annuale. Il termine stesso “Indicazioni” fa capire che non sono direttive obbligatorie, ma indicazioni didattiche, consigli e, al tempo stesso, importanti riferimenti teorici. Ogni insegnante le potrà adattare alla propria realtà, alle esigenze della classe e alle caratteristiche specifiche degli alunni. Riportiamo di seguito alcuni estratti dalle Indicazioni perché ad esse si è ispirato il lavoro didattico proposto nella presente Monografia. “Ogni bambino… ha bisogno di essere aiutato a scoprire il valore di se stesso, delle cose e della realtà. Questa persona, unica ed irripetibile, può essere educata a conoscere, ad accettare, a tirare fuori e costruire sé, solo entrando in rapporto con la realtà che la circonda”. Da questo passo fondamentale nasce lo scopo di questo libro: educare i bambini a conoscere, non in modo astratto, bensì in rapporto con la realtà ad essi vicina.
Attrezzare un laboratorio Nelle Indicazioni per il Curricolo, nella parte dedicata alle Scienze Naturali e Sperimentali, si legge: “Presupposto di un efficace insegnamento/apprendimento delle scienze è un’interazione diretta degli alunni con gli oggetti e le idee coinvolti nell’osservazione e nello studio, che ha bisogno sia di spazi fisici adatti alle esperienze concrete e alle sperimentazioni sia di tempi e modalità di lavoro che diano ampio margine alla discussione e al confronto”. Spesso nelle scuole è impossibile attrezzare un’aula come laboratorio di scienze. Pochi sono i fortunati insegnanti che dispongono di luoghi e attrezzature adatte a insegnare scienze attraverso esperienze concrete. Ciò, però, non è e non deve essere un ostacolo insormontabile. Per allestire un semplice laboratorio di scienze basta molto poco: un piccolo spazio in un armadio in cui riporre un fornello elettrico, una o più lenti d’ingrandimento, alcuni contenitori in vetro, una bilancia e un po’ di materiale presente in ogni casa (cucchiai, bastoncini…). È importante, però, che gli alunni abbiano sempre chiare le regole che vanno osservate durante le attività di laboratorio, in particolar modo quando saranno invitati a operare con materiali particolari, che potrebbero anche essere pericolosi se utilizzati in maniera non opportuna. Pertanto sarà utile, prima di iniziare l’attività, stabilire insieme le regole comuni, che potrebbero essere: • non assaggiare mai le sostanze utilizzate, se non dietro preciso invito dell’insegnante; • avvicinarsi alle fonti di calore con molta precauzione; • muoversi con tranquillità senza danneggiare il materiale; • seguire le indicazioni di lavoro date dall’insegnante.
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Introduzione “Fare” o “insegnare” scienze Facciamo ancora riferimento alle Indicazioni Nazionali, in cui è scritto: “…Molte dimensioni sono comuni alle diverse discipline scientifiche: osservare i fenomeni nel loro verificarsi, sia nell’esperienza quotidiana sia in situazioni controllate di laboratorio (imparare a guardare – imparare a vedere); descrivere e registrare quanto si vede e si fa accadere, dandogli forma attraverso linguaggi appropriati; interpretare fatti e processi attraverso modelli e quadri teorici, anche schematici; fare previsioni riguardo a quanto può (esser fatto) accadere e controllare la loro attendibilità; arricchire e rivedere le interpretazioni in base a nuovi strumenti sperimentali e interpretativi”. È evidente che gli alunni potranno imparare a utilizzare queste modalità di lavoro solo applicandole concretamente, osservando, facendo ipotesi, controllando i risultati…: tutto ciò significa operare utilizzando il metodo scientifico di indagine della realtà.
Come “fare” scienze Talvolta nella Scuola Primaria l’insegnamento delle scienze si basa soprattutto sulla spiegazione data dall’insegnante o dalla lettura del testo in uso nella classe. È importante invece che i bambini assumano un atteggiamento differente: nelle scienze, infatti, più che in altre discipline, è fondamentale imparare dall’osservazione e dalla riflessione. Nell’insegnamento/apprendimento delle scienze è necessario dunque un approccio attivo in cui il bambino diventi il soggetto che costruisce le proprie conoscenze attraverso l’esperienza diretta. L’obiettivo che ogni insegnante deve porsi non è trasformare tutti gli allievi in scienziati, ma aiutarli ad acquisire un atteggiamento scientifico. Lavorare come uno scienziato significa porsi delle domande, osservare, cercare delle risposte, effettuare rilievi nella realtà, ma anche costruire esperienze guidate. Un vero scienziato sa, inoltre, che le sue affermazioni potrebbero sempre dimostrarsi errate, con il progredire della conoscenza. È quindi capace di accettare sia l’errore sia il cambiamento; anzi, dall’errore e dal fallimento trae spunto per modificare le proprie idee. Imparando ad adottare il metodo scientifico si rafforza l’autostima dei bambini: sbagliare non diventa un problema, ma un motivo per cercare nuove strade e nuovi percorsi di apprendimento.
Rispettare le idee altrui Imparare a rispettare il materiale è fondamentale, ma, e non solo nel laboratorio di scienze, è altrettanto fondamentale imparare a rispettare le idee altrui. Ogni esperienza, infatti, sarà sempre accompagnata da una riflessione di gruppo prima e dopo la sua realizzazione, talvolta anche durante le fasi di lavoro. Gli alunni dovranno comprendere e rispettare dunque alcune semplici regole: • si parla uno alla volta; • si rispettano le idee dei compagni; • si ascoltano le idee dei compagni per confrontarle con le proprie e trarre conclusioni.
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Introduzione Come si impara Ormai da tempo è chiaro che i bambini non arrivano a scuola come una “tabula rasa”, ma con una precisa visione della realtà e con idee già consolidate sulle strutture che regolano il mondo naturale e fisico. Talvolta queste idee sono giuste, talvolta no. Se l’insegnante proporrà la corretta interpretazione dei fenomeni, questa sarà “appresa” dagli alunni, ma presto dimenticata e gli antichi preconcetti salteranno di nuovo fuori. Il primo compito, per un insegnamento efficace, è dunque individuare quanto i bambini già sanno riguardo all’argomento trattato. Le conoscenze pregresse saranno raccolte dall’insegnante e da esse si partirà per articolare il percorso didattico.
L’apprendimento Nel processo di apprendimento le conoscenze possono essere acquisite: • per ricezione: l’informazione viene acquisita attraverso lezioni frontali e\o studio su libri; • per scoperta personale: l’alunno individua attraverso l’osservazione e la sperimentazione, in modo attivo, le informazioni e le regole generali. È evidente che il metodo della scoperta favorisce un apprendimento duraturo. In qualsiasi modo sia avvenuto il processo di apprendimento, è necessario che le conoscenze acquisite siano correlate con le conoscenze già possedute. Solo in questo modo esse non saranno frammentarie, ma diventeranno un modo per interpretare la realtà. È perciò necessario che gli alunni imparino a organizzare le informazioni e le conoscenze in modelli interpretativi della realtà. Per rendere più visibile e guidare questo processo può essere molto utile, al termine di ogni unità di lavoro, riassumere quanto appreso attraverso una mappa concettuale.
Una teoria di apprendimento: l’apprendimento significativo di David Ausubel David Ausubel nasce a New York nel 1918. I suoi studi sono fondamentali per capire come si struttura l’apprendimento. Lo schema interpretativo che forniamo non è certo esaustivo del pensiero di Ausubel, ma può essere comunque di aiuto all’insegnante.
L’APPRENDIMENTO comporta
acquisizione di nuove informazioni tramite
scoperta personale
ricezione
che sono
assimilate in modo
significativo
meccanico
da cui derivano
integrazione attiva con le pre-conoscenze
costruzione di mappe concettuali
da cui deriva
collegamento arbitrario con le pre-conoscenze
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Introduzione La mappa delle scienze
LE SCIENZE
sviluppano
studiano
utilizzano
una metodologia attiva basata sul “fare”
i fenomeni naturali
per
atteggiamenti
capire
capacità
spiegare
di
osservare
e utilizzare
fare ipotesi
le nuove conoscenze per migliorare la vita umana
trarre deduzioni
di curiosità
6
critici
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Introduzione
Come utilizzare questa Monografia Questo testo è il primo di quattro volumi che si prefiggono di dare un supporto didattico e spunti operativi agli insegnanti che intendono ”fare scienze”. Le esperienze proposte e le schede operative sono: • adatte a bambini dai 6 agli 8 anni; • graduate in base alle difficoltà. Non è stata fatta una rigorosa e schematica divisione tra le classi prima e seconda perché ciascun insegnante possa inserire nella sua programmazione annuale le parti che ritiene opportune. La programmazione di scienze nelle classi prima e seconda non è scandita in modo preciso: l’insegnante potrà pertanto scegliere gli argomenti da trattare. • Argomenti consigliati per la classe prima: Io osservo… il mondo intorno a me (da pagina 10 a pagina 17), Io percepisco… con i sensi (da pagina 18 a pagina 27). • Argomenti consigliati per la classe seconda: Io osservo… le piante (da pagina 28 a pagina 45), Io osservo… gli animali (da pagina 46 a pagina 61), Io conosco… i materiali (da pagina 62 a pagina 95). Sono proposte differenti esperienze, che, pur avendo come obiettivo lo sviluppo di diverse e molteplici abilità e competenze, possono essere riassunte in due grandi gruppi: osservare e sperimentare. Poiché il testo si rivolge ad alunni delle prime classi della Scuola Primaria è fondamentale iniziare con attività di osservazione: in questo modo i bambini imparano che dal mondo che li circonda e dall’esperienza diretta possono ricavare molte informazioni. “Fare scienze”, infatti, significa innanzitutto attivare degli strumenti per interpretare la realtà. Nella presente Monografia si alternano: • pagine destinate all’insegnante, in cui sono descritte e spiegate le attività da svolgere, gli obiettivi che si desidera conseguire, le indicazioni metodologiche e i presupposti teorici che sottendono l’esperienza; • schede destinate agli alunni, in cui sono inserite attività di riflessione e di lavoro che si riferiscono all’esperienza effettuata oppure attività di approfondimento sul tema trattato. L’insegnante farà con i bambini le esperienze proposte, solleciterà riflessioni, deduzioni, domande, ascolterà le loro impressioni. La scheda operativa servirà poi per ripensare al lavoro svolto e fissare in modo coerente quanto imparato per poterlo ricordare e assimilare meglio. Nel testo si propongono: • esperimenti: servono per verificare le ipotesi e dimostrare le leggi della natura; • esperienze: servono per ricavare dati dall’osservazione. Tuttavia, entrambi possono essere considerati come esperienze attive da compiere per imparare facendo. Tutte le esperienze sono state testate, ma esiste comunque la possibilità che un esperimento non dia l’effetto atteso. In tal caso, l’insegnante cercherà di capire i motivi che hanno portato a una conclusione diversa da quella attesa, cercando di individuare la variabile intervenuta. Le esperienze andranno all’inizio totalmente guidate dall’insegnante, ma poi, man mano che gli alunni impareranno a maneggiare le attrezzature, dovranno essere invitati a lavorare in gruppo. In questo modo si svilupperanno la collaborazione e la riflessione personale. Mentre nel gruppo classe qualche allievo potrebbe anche adottare un atteggiamento passivo, nel piccolo gruppo questo atteggiamento risulta più difficile da sostenere. Saranno gli stessi bambini a richiamare i loro compagni affinché ognuno apporti il proprio contributo. L’atteggiamento dell’insegnante sarà vigile e inviterà ogni gruppo a eseguire a rotazione le esperienze richieste, senza delegare all’alunno più attivo il lavoro. Compito dell’insegnante sarà quello di stimolare i bambini a porsi delle domande, a cercare delle risposte attraverso delle prove, a testare le prove, a riflettere su quanto accaduto.
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Introduzione
Programmazione annuale Obiettivi generali • Imparare a osservare, descrivere, confrontare e classificare, fare ipotesi, dedurre. • Ricavare informazioni. • Comprendere le relazioni che legano più avvenimenti. • Cogliere il nesso di causa ed effetto.
Obiettivi specifici Sperimentare con oggetti e materiali • Imparare a osservare. • Cogliere somiglianze e differenze. • Capire le incongruenze. • Cogliere la funzione degli oggetti. • Osservare e comprendere le caratteristiche di alcuni materiali. • Riconoscere i differenti materiali che compongono un oggetto. • Comprendere la funzione di un oggetto. • Riconoscere le caratteristiche dei differenti materiali. • Distinguere materiali naturali e artificiali. • Distinguere materiali organici e non organici. • Cogliere la relazione tra la funzione di un oggetto e i materiali che lo compongono. • Riconoscere le caratteristiche dei differenti materiali. • Utilizzare il senso del tatto per cogliere le caratteristiche degli oggetti. • Conoscere gli stati della materia. • Conoscere le principali caratteristiche di gas, solidi, liquidi, polveri. • Conoscere le caratteristiche dell’acqua. • Comprendere che il galleggiamento dipende dal materiale e dalla forma dell’oggetto. • Comprendere che il galleggiamento dipende dal liquido nel quale l’oggetto è immerso. • Provocare trasformazioni variandone le modalità. • Comprendere la differenza tra soluzioni e miscugli. • Capire che cos’è un miscuglio. • Capire che cos’è una soluzione. • Intuire la differenza tra reversibile e irreversibile.
L’uomo, i viventi e l’ambiente • Conoscere i cinque sensi e i rispettivi organi di senso. • Utilizzare i cinque sensi per esplorare il mondo circostante. • Utilizzare i cinque sensi per conoscere la realtà e porsi in relazione con gli oggetti. • Conoscere le caratteristiche degli esseri viventi. • Distinguere esseri viventi e non viventi e osservarne le caratteristiche. • Cogliere somiglianze e differenze. • Osservare forme e trasformazioni nelle piante. • Intuire la funzione delle parti che compongono una pianta. • Rilevare le parti che compongono i semi. • Comprendere l’importanza della luce per le piante. • Comprendere che le foglie delle piante sono adatte all’ambiente in cui vivono. • Conoscere le caratteristiche di alcuni animali. • Osservare forme e comportamenti negli animali. • Intuire il rapporto tra esseri viventi e ambiente. • Cogliere le differenze e le somiglianze tra animali e piante.
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QUADERNO DI SCIENZE Nome e Cognome _____________________________ _____________________________ Classe _____________________________ Anno scolastico
Io sperimento
Io osservo
Io deduco Io conosco
GLI ESSERI VIVENTI I CINQUE SENSI
L’ACQUA I MATERIALI
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e m a o rn to in o d n o m il … o rv Io osse Finalità Le attività proposte in questa Monografia vogliono invitare gli alunni a “sperimentare” le scienze attraverso una metodologia attiva che propone di “utilizzare le mani”, provando, controllando i risultati e verificando le ipotesi. Prima di invitare i bambini a compiere esperimenti, è necessario che essi sviluppino le capacità di osservare e di trarre deduzioni da quanto hanno visto. Perciò la prima parte del libro, che mira a indagare le caratteristiche degli esseri viventi, è dedicata soprattutto allo sviluppo della capacità di osservazione; per questo motivo il numero di esperimenti proposti è inferiore a quello dei capitoli successivi.
Obiettivi ! Imparare ad osservare ! Cogliere somiglianze e differenze ! Cogliere la funzione degli oggetti ! Capire le incongruenze
Attività Esplorazione dell’ambiente circostante L’insegnante propone ai bambini di osservare con attenzione l’ambiente che li circonda: sceglierà un ambiente antropico (ad esempio la classe) e uno naturale (ad esempio il giardino della scuola, un bosco, un parco pubblico). È importante che l’ambiente da osservare sia circoscritto. Soprattutto se si trovano all’aperto, i bambini hanno la tendenza ad allargare le proprie osservazioni, talvolta anche divagando. È sicuramente importante che i bambini esprimano le proprie idee e comunichino le osservazioni: l’insegnante non darà giudizi di valore su quanto essi diranno, ma è necessario che li aiuti a rimanere aderenti all’argomento proposto. a) In classe l’attenzione sarà focalizzata: sulla posizione degli oggetti, sulla loro funzione, sui materiali che li compongono. Si stimoleranno i bambini con alcune domande come: “Quali oggetti vedi?”, “Che funzione hanno?”, “Perché sono stati messi in quella posizione?”, “Se spostassi la cattedra (o altro), che cosa succederebbe?”, “Perché posso spostare la cattedra, ma non la lavagna?”. b) Nel giardino della scuola, l’insegnante solleciterà gli alunni non solo ad elencare ciò che vedono, ma anche a catalogare le piante, scoprendo le differenze tra alberi, arbusti ed erbe. Chiederà loro, ad esempio: “Secondo voi, perché quell’albero è cresciuto lì?”, “Sarà stato piantato da qualcuno oppure no?”, “Se qualcuno lo trapiantasse in un altro luogo (ad esempio dietro la scuola oppure nel deserto o in alta montagna), crescerebbe meglio oppure no?”. Le domande che possono suscitare la discussione e favorire un atteggiamento scientifico sono veramente molte e l’insegnante utilizzerà quelle più adatte alla sua classe e alla situazione. Saranno poi proposte le successive schede che possono stimolare l’osservazione e la conoscenza delle caratteristiche degli esseri viventi. Viene suggerito anche un racconto che l’insegnante può utilizzare prima dell’esplorazione di un ambiente naturale (giardino, bosco, orto). Conoscere la natura è alla base dell’esperienza scientifica, ma è anche un’esperienza profonda che coinvolge completamente i bambini. Perciò il racconto mira a stimolare l’interesse, fornendo loro un approccio un po’ magico. Per coinvolgere maggiormente gli allievi, si consiglia di far disegnare a ciascuno di essi la propria noce magica e poi ritagliarla, tenendola con sé durante le attività di osservazione.
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C’era una volta… C’erano una volta dei bambini che, camminando camminando, arrivarono davanti a un cancello. Entrarono e, una volta entrati, videro tanti alberi alti alti. Intorno c’era un gran silenzio… Si sentivano solo gli uccellini che cantavano volando da un ramo all’altro degli alberi. E nel silenzio i bambini ascoltarono una storia. C’era una volta… C’erano una volta dei bambini che, camminando camminando, arrivarono davanti a un cancello. Entrarono e, una volta entrati, videro un albero alto alto con delle grandi foglie, un noce alto alto che faceva delle noci speciali, non quelle che si mangiano, ma delle noci nere. Erano dure come il legno di noce e, una volta aperte, nel guscio, se le si guardava bene, si poteva vedere il muso di un animale o un cuore o degli occhi o… Erano noci davvero speciali, delle noci magiche. Si diceva che chi possedeva un guscio di quelle noci poteva vedere le cose come non le aveva mai viste, cose meravigliose come un filo d’erba, un fiore, una foglia… E i bambini tutti ebbero in dono un guscio di noce della noce magica che fa vedere, come non si vede mai, la meraviglia delle cose.
da L’orto ritrovato, Comune di Milano e Università degli studi di Milano, Dipartimento di Biologia
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Io osservo… il mondo intorno a me
© La Spiga Edizioni
Nome __________________________ Classe _______ Data ____________
ATTENZIONE AI PARTICOLARI! Osserva i due disegni e nel secondo segna con delle ✗ gli 8 cambiamenti.
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Io osservo… il mondo intorno a me
© La Spiga Edizioni
Nome __________________________ Classe _______ Data ____________
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IL DISEGNATORE SBADATO Osserva il disegno e segna con delle ✗ i 10 errori.
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Io osservo‌ il mondo intorno a me
Š La Spiga Edizioni
Nome __________________________ Classe _______ Data ____________
VIVE OPPURE NO? Osserva il disegno e colora in blu il quadratino vicino agli organismi viventi e in rosso quello vicino ai non viventi.
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