Gisella Gaudenzi
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Con la prefazione di Maria Falcone
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EDUCAZIONE ALLA LEGALITA EDUCAZIONE CIVICA MUSICA
Il piacere di apprendere
Gruppo Editoriale ELi
con la cultura La criminalità organizzata sarà sconfitta e definitivamente sradicata o, “la mafia sarà e l’istruzione. Come disse un grande scrittore siciliano, Gesualdo Bufalin vinta da un esercito di maestre elementari”. ti e da tanti anni Noi della Fondazione Giovanni Falcone ne siamo sempre stati convin sostenere siamo impegnati, in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, a e le ragazze, fin le insegnanti e gli insegnanti nel prezioso lavoro di educare i ragazzi e gelosi della loro dalla più tenere età, perché da grandi siano coscienti dei loro diritti o ignavia. libertà, e non rassegnati a subire la prepotenza e l’arbitrio per paura amente a Il progetto elaborato dalla Fondazione Mariele Ventre risponde perfett à che ha senso solo se ha come fine quello ne alla legalità, zione ucazio educa questa visione dell’ed un giorno cittadini di far crescere i bambini e le bambine di oggi in modo che diventino tto si prevedano e cittadine a pieno titolo. Ed è molto interessante che in questo proge é è giusto rivolgersi anche la musica e il canto come parte del percorso formativo, perch ai loro cuori, non solo alle menti dei piccoli allievi e delle piccole allieve, ma anche , per far diventare alle loro emozioni. E le canzoni sono il mezzo perfetto per trasmetterle . Tutti noi adulti il senso della giustizia e della libertà parte essenziale del proprio essere accompagnato e adulte ricordiamo ancora le canzoni dello “Zecchino d’oro” che hanno le Ventre, che la nostra infanzia, come ricordiamo Cino Tortorella, il mago Zurlì, e Marie a portante. di quell’appuntamento annuale con noi bambini e bambine era la colonn gli alunni e le È fondamentale che l’insegnamento coinvolga anche emozionalmente buoni sentimenti. alunne, altrimenti c’è il rischio che tutto si riduca a vuota retorica dei essenziale Il senso della giustizia e del bene comune devono diventare elemento cittadine del modo di essere, di pensare e, soprattutto, di agire dei cittadini e delle é, Contano le azioni, non le parole”, disse una volta Giovanni Falcone, perch del futuro. “Conta e irreprensibili”. aggiunse, “se dovessimo dar credito ai discorsi, saremmo tutti bravi in questo Certi valori hanno senso se indirizzano tutte le nostre attività, e anche l’educazione il progetto della Fondazione Mariele Ventre coglie un punto essenziale: are deve coinvolgere ogni aspetto alla legalità non può che essere interdisciplinare, da tutto il resto. dell’agire, non può e non deve essere relegata in un angolo, separata , un’Italia È così che potremo avere cittadini e cittadine migliori e, di conseguenza migliore.
Maria Falcone
INDICE 2
Insieme per non dimenticare
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Due facce della stessa medaglia
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Giovanni Falcone e Paolo Borsellino
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Nessun uomo è un’isola
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Il diario di bordo
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La stazione, come un paese
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Legalità: che cosa significa?
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Diritti o capricci?
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Ragioniamo su Tonio e gli altri
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La marcia dei diritti dei bambini
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Avviso ai naviganti
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La carta dei diritti... secondo Pietro
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Acquarello
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A diritto risponde dovere
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Differenze
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Monarchia e Repubblica
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Martin Luther King
56
Povero re
12
Dal bambino Martin fino a te
58
C’era una volta un re!
14
Diario di bordo corale
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Il simbolo della Repubblica Italiana
16
Questione di stile
61
Un pullman per noi
18
Tolleranza
62
Noi, noi, noi
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La bottiglia dal collo storto
22
Fatto o opinione?
24
Le generalizzazioni
25
I proverbi
26
Il triangolo Paiù
30
Gentilezza è una parola leggera
31
Wonder
32
Da Auggie fino a te
33
Il mondo degli
PER
NAVIGB E N ARE
PER
NAVIGB E N ARE
Uomini-Bambini 34
Standing ovation
36
Imparare il rispetto
38
Io posso, sono un bambino!
40
Post-it
PER
NAVIGB E N ARE
OC CII MO AM P RIIA AR PA REEP PR GIIO GG O AG VIIA P R IILL V PEER
INSIEME PER NON DIMENTICARE “Un appuntamento che si rinnova ogni anno ma che non MAFIA: qualsiasi vuole essere, e non è, un’abitudine. Il 23 maggio è ormai organizzazione una data simbolo nella lotta contro tutte le mafie. È dal criminale di persone 2002, in occasione del decennale della strage di Capaci, che impone la propria che il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della volontà contro la Ricerca, in collaborazione con la Fondazione Giovanni legge, per arricchirsi e Francesca Falcone, si rivolge alle scuole di tutta Italia o per favorire se per realizzare insieme iniziative di educazione alla legalità stessa a danno dello che hanno il loro momento conclusivo proprio Stato. nell’anniversario del 23 maggio. Nel ricordo del sacrificio di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Due eroi, nella memoria di tutti. Due esempi, nel messaggio che la scuola vuole custodire e trasmettere ai cittadini di domani”. Ogni anno, per la ricorrenza di Capaci, viene anche promosso un concorso. Al concorso è legato il viaggio della “Nave della legalità”, da Civitavecchia a Palermo. Un viaggio che punta a lasciare una traccia nella vita dei ragazzi che vi partecipano. Dal sito ufficiale del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
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OC CII MO AM P RIIA AR PA REEP PR GIIO GG O AG VIIA P R IILL V PEER
GIOVANNI FALCONE E PAOLO BORSELLINO Giovanni Falcone e Paolo Borsellino sono due magistrati che con coraggio hanno dedicato la loro vita alla lotta contro le prepotenze della mafia. Purtroppo a entrambi è stata tolta la vita: prima a Giovanni e poi a Paolo; negli attentati hanno perso la vita anche la moglie di Giovanni e gli uomini e le donne delle rispettive scorte. Le loro idee e il loro impegno, però, vivono ancora oggi grazie al lavoro di altre persone e di tutti i giovani e le giovani che credono che la prepotenza della mafia debba essere sconfitta, comportandosi onestamente ogni giorno, secondo la legge. Giovanni Falcone e Paolo Borsellino pensavano che tutti e tutte siamo chiamati a compiere il nostro dovere rifiutando le cose sbagliate e conservando sempre la volontà di volerle cambiare. I due magistrati avevano una grande fiducia nei giovani e nelle giovani. Scriveva infatti Borsellino: “Quando questi giovani saranno adulti avranno più forza di combattere di quanto io e la mia generazione ne abbiamo avuta”. Aggiungeva Falcone: “Gli uomini passano, ma le idee restano e continueranno a camminare sulle gambe di altri uomini”. idee Così oggi le i e Paolo n n a v io G i d amminare, c a o n a u contin ambine b a e t a n g e cons e te che m o c i in b e a bam porteranno le o n r io g un loro vita. a ll e n i t n a av 3
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IL DIARIO DI BORDO I bambini e le bambine che in questo libro fanno da filo conduttore appartengono al coro di una scuola Primaria di Bologna e sono diretti al porto di Civitavecchia, da cui partirà la Nave della Legalità con il suo carico di ragazzi, ragazze e insegnanti. Prima della partenza i bambini e le bambine del coro intoneranno l’Inno d’Italia alla presenza del Presidente della Repubblica e delle più alte autorità dello Stato. Le loro riflessioni nascono dall’esperienza di quel viaggio meraviglioso, che non dimenticheranno mai e il diario di bordo diventa l’occasione per riflettere sulla consapevolezza di sé, sulle differenze, sulle regole del vivere, sulla convivenza civile, sui diritti e i doveri universali. I bambini e le bambine raccontano, disegnano, esprimono pensieri, sperimentano, traggono conclusioni, intonano melodie. Nelle pagine seguenti sono raccolti pensieri ed emozioni che si riferiscono al viaggio in treno da Bologna a Roma, fino all’arrivo del pullman che condurrà bambini e bambine al porto di Civitavecchia.
onosci il nome dell’attuale Presidente C della Repubblica? .................................................................................................
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LEGALITÀ: CHE COSA SIGNIFICA? I bambini e le bambine che scrivono questo diario di bordo si imbarcheranno sulla Nave della Legalità. Ma che cosa significa la parola legalità? Vuol dire comportarsi secondo la legge. La legalità è importante, in qualsiasi luogo, anche nelle aule di scuola. Leggi attentamente il brano.
La tua classe è una piccola città guidata dalla maestra che detta le regole, punisce chi non si comporta bene. (...) La maestra ha il compito di far rispettare la legge. Mettiamo il caso che un giorno uno studente, chiamiamolo Tonio, si presenta e ti ordina: – Dammi i soldi che hai in tasca. Non è giusto. Allora tu vai dalla maestra per farti difendere. Lei ne dice quattro a Tonio. Tonio ci riprova. Tu torni dalla maestra. La maestra porta Tonio dal Dirigente, che lo sospende per una settimana dalla scuola. È stata applicata la legge e tu sei stato difeso giustamente. Mettiamo invece che tu non vada dalla maestra, ma, spaventato, gli dia i tuoi cinque euro. E tutti i tuoi compagni di classe fanno lo stesso. Tutti tranne uno, che chiamiamo Simone. Lui non ha paura, non paga, ma un giorno Tonio, che è più grande e più forte, gli lega le stringhe delle scarpe e lo butta giù dalle scale. Tonio dovrebbe essere punito, ma la maestra non può farlo perché non ha visto la scena e chi l’ha vista sta zitto per paura. Così Tonio può continuare indisturbato. Il risultato è che nella tua classe ora esistono due leggi: quella giusta, della maestra, l’unica che dovrebbe valere; e quella di Tonio, illegale, la legge del più forte. L. Garlando, Per questo mi chiamo Giovanni, RCS
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RAGIONIAMO SU TONIO E GLI ALTRI Rileggi bene il brano della pagina precedente e rispondi.
1 Quali tra i personaggi del racconto si sono comportati secondo
legalità? �������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������� ��������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������
2 Quali regole della classe infastidiscono Tonio e perché?
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3 In che modo la maestra ha fatto rispettare la legge?
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4 Di fronte alle prepotenze di Tonio la classe tace. Ti sembra
giusto? �������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������� ��������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������
5 Che cosa pensi di Simone? Avresti fatto come lui?
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6 Ti è capitato di vivere una situazione simile? Che cosa hai fatto
o che cosa faresti se in futuro dovesse capitarti? �������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������� �������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������� ��������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������
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AVVISO AI NAVIGANTI Stai per iniziare con noi questo viaggio emozionante. Per partire occorrerà:
lasciare andare qualcosa per viaggiare più leggero/a; ripensare un po’ il passato per capire e vivere meglio il presente; scegliere le parole per imparare a usarle meglio; vedere, in noi e negli altri, persone da rispettare e con cui cooperare per il bene di tutti e tutte; capire che le leggi sono uno strumento importante per vivere meglio; riconoscere che tutti gli Italiani e tutte le Italiane, senza distinzione, devono impegnarsi per accogliere, insegnare, vivere con dignità e cultura cultura; conoscere la testimonianza di chi ha dato la vita per il proprio Paese per fare in modo che tutti noi e tutte noi potessimo vivere liberi.
onfrontati con l’insegnante e con i compagni e le compagne C sul significato di questo particolare avviso ai naviganti. COOPERARE: lavorare insieme, collaborare per realizzare un’iniziativa. DIGNITÀ: sentimento che nasce dal sapere quanto la propria vita e quella degli altri esseri umani siano importanti e debbano essere rispettate. CULTURA: insieme di saperi, modi di pensare, modi di vivere e opinioni caratteristici di un gruppo umano particolare.
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ACQUARELLO Questa canzone racconta di un foglio di carta che, come per magia, si riempie di persone, cose, luoghi, tutti disegnati e dipinti secondo i colori tenui di un acquarello, in cui tutto è in armonia e nessuno vuole essere più importante dell’altro. Così il mondo diventa più bello e più sereno.
Sopra un foglio di carta Lo vedi il sole è giallo Ma se piove due segni di biro Ti danno un ombrello. […] Verso il mare a volare e il mare È tutto blu E una nave a navigare ha una vela Non di più Ma sott’acqua i pesci sanno dove andare Dove gli pare non dove vuoi tu. E il cielo sta a guardare E il cielo è sempre blu C’è un aereo lassù in alto E l’aereo scende giù. […] Sopra un foglio di carta Lo vedi chi viaggia in un treno Sono tre buoni amici che mangiano e Parlano piano Da un’America all’altra è uno scherzo Ci vuole un secondo Basta fare un bel cerchio Ed ecco che hai tutto il mondo. […] Toquinho, M. Fabrizio, V. de Moraes, G. Morra, Acquarello
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Contribuisci anche tu a rendere più bello e ricco l’acquarello della canzone. Rileggi bene il testo, poi disegna e colora i particolari che mancano.
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PPA PRIMA TAT PR I MA A PPA
DIFFERENZE Vai a pagina 63, leggi le frasi-slogan che trovi sul tema delle differenze e scegli quella che ti piace di più. Ritagliala e incollala qui nella nuvola.
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MARTIN LUTHER KING Martin Luther King nasce ad Atlanta (Stati Uniti) il 15 gennaio 1929 e dedica tutta la sua vita alla difesa dell’uguaglianza di tutti gli uomini e di tutte le donne e dei loro diritti, battendosi contro il razzismo in America. Martin Luther King non usa la violenza nella sua battaglia ma il dialogo pacifico, il ragionamento, l’incontro tra gli esseri umani. Egli diventa un punto di riferimento per tantissime persone e nel 1964 riceve il premio Nobel per la pace. Probabilmente a causa delle sue idee completamente nuove e straordinarie, viene ucciso a soli 39 anni. La forza e la verità dei suoi pensieri, però, rimangono a ricordare che tutte le donne e tutti gli uomini devono essere liberi e rispettati. PREMIO NOBEL: importante premio di valore mondiale che ogni anno viene assegnato a una persona vivente che si è distinta per la sua opera e il suo impegno a favore dell’umanità.
PER B EN NAV IGAR
E
ai mai sentito parlare H di Martin Luther King? Insieme alle compagne e ai compagni e con l’aiuto dell’insegnante, fai una ricerca su Internet per conoscere meglio questo importante personaggio.
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PPA PRIMA TAT PR I MA A PPA
DAL BAMBINO MARTIN FINO A TE Ciao. Mi chiamo Martin e ho sei anni. Tra qualche giorno io e il mio più caro amico di giochi cominceremo la scuola. Sono proprio contento di stare con lui: ci conosciamo da quando avevamo tre anni. Adesso vado a chiamarlo a casa… - Buongiorno signora, suo figlio può venire a giocare con me? - No. - Perché? Sta forse male? - No, torna a casa. È così e basta. Me ne vad,o ma il giorno dopo ritorno e la risposta è sempre la stessa e così il giorno dopo ancora. Alla fine la signora, di fronte alla mia insistenza, spiega: - Non potrete più incontrarvi perché da domani lui inizierà una scuola diversa dalla tua. Mio figlio frequenterà una scuola per “white” (bianchi) e tu una per “colored” (neri). Devi renderti conto che tu sei diverso. Torno a casa sconvolto: non riesco a comprendere perché io, a causa della mia carnagione marroncina, debba essere costretto a separarmi dal mio amico. Chiedo il perché alla mamma e lei mi spiega che cos’è il razzismo e dei tanti pregiudizi che molti bianchi hanno ancora nei confronti della gente di colore. Lascio a te, però, bambino o bambina di oggi, le ultime parole della mamma, che custodirò per sempre dentro di me: - Qualunque cosa ti diranno, non dovrai mai dubitare di essere un bambino come gli altri. RAZZISMO: distinguere le persone in base alle razze, esaltando le qualità superiori di una razza rispetto all’altra. PREGIUDIZIO: idea nata senza la conoscenza di fatti e persone e che perciò può portare a dare giudizi sbagliati e cattivi su di esse.
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PR I MA TA PPA
Di fronte alla separazione dal suo amico, Martin prova un grande dispiacere e si accorge che nel suo Paese gli uomini di pelle scura non possono frequentare gli stessi locali dei bianchi, non possono sedersi nei posti dei bianchi sugli autobus... Così Martin Luther King decide di far capire a tutti che quel modo di pensare è ingiusto usando la forza del dialogo. È famoso il suo discorso “Io ho un sogno”, che tiene il 28 agosto 1963 a Washington, negli Stati Uniti, in cui si chiede che un giorno la popolazione di colore possa avere gli stessi diritti di quella bianca.
Io ho un sogno. Che i miei quattro figli piccoli potranno vivere un giorno in una nazione nella quale non saranno giudicati per il colore della pelle, ma per le qualità del loro carattere. Ho un sogno. Che un giorno lo stato di Alabama diverrà un luogo dove i bambini e le bambine di colore daranno la mano ai bambini e alle bambine bianchi, e cammineranno insieme come fratelli e sorelle... Disegna nel cuore il sogno di Martin.
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