Incanto - Discipline 3

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Maria A. Procopio, Giulia Corasaniti

Il piacere di conoscere

Discipline

Storia

3

Geografia

Scienze con esperimenti

Tecnologia

Percorso per imparare a studiare

Educazione civica e cittadinanza

Sintesi e Prove di abilità

STE A M

piacere di apprendere
Il
ELi Oltre l’insegnamento Educ Ability
Gruppo Editoriale

2

2 Storia universale

4 Una giornata di oggi

STORIA

un NEL

TUFFO PASSATO

5 Una giornata al Tempo della pietra

6 La storia della Terra

7 Le origini dell’Universo

8 Il mito cinese di Pangu

9 La storia nelle rocce

10

12 Le fonti

14 Studiose e studiosi di…

16 I fossili

18

20 Le origini dell’Universo

22 Compare la Terra

24 Il calendario della Terra: le ere

26 Era arcaica: viventi invisibili

che

LA COS’È STORIA

51 L’età della pietra antica: il Paleolitico

52 Homo erectus: gambe forti per viaggiare

54 La scoperta del fuoco

56 L’homo di Neanderthal viene dai ghiacci

58 Nuove consapevolezze

60 L’homo sapiens: la nostra specie

62 Una giornata con gli artisti Cro-Magnon

64 Il linguaggio delle immagini

65 Pittura, religione e musica

66 Donne, madri, divinità

68 Il cammino dei primi homo in Italia

70 PROVA DI

la DELLA STORIA TERRA

28 Era primaria: la vita dall’acqua alla terra

30 Era secondaria: i dinosauri

32 I dinosauri escono di scena

33 Le terre emerse

34 Era terziaria: i mammiferi

36 Le scimmie: i nostri parenti più stretti

37 PROVA DI

38

40 L’essere umano fa capolino

41 Passo dopo passo

42 Primi ominidi

44 Il nostro antenato: l’australopiteco

46 Era quaternaria: la “nostra” era

47 IN BREVE • Che cosa abbiamo imparato sulle ere geologiche

48 Arriva il genere “homo”

72

74 L’età della pietra nuova: il Neolitico

il GRANDE CAMBIAMENTO

75 Gli uomini addomesticano gli animali

76 Le donne “addomesticano” le piante

77 PROVa DI ABILITÀ

78 I villaggi del Neolitico

79 Vivere nel Neolitico: le attività

80 LA MIA PRIMA EDUCAZIONE FINANZIARIA • Proprietà privata e scambio

81 IN BREVE • Che cosa abbiamo imparato sul Paleolitico

82 IN BREVE • Che cosa abbiamo imparato sul Neolitico

83 PROVA DI

EDUCAZIONE CIVICA E CITTADINANZA

84 Vivere in gruppo

85 Non scherziamo con il fuoco: salviamo gli alberi!

86 Donne e Scienza nella Preistoria

87 Ma solo gli uomini erano cacciatori?

88 Mescolarsi

INDICE CONTENUTI DIGITALI DELLA DISCIPLINA
la DELL’ PREISTORIA UMANITÀ

UN NEL TUFFO PASSATO

STORIA UNIVERSALE

In principio la Terra era tutta sbagliata, renderla più abitabile fu una bella faticata.

Per passare i fiumi non c’erano ponti.

Non c’erano sentieri per salire sui monti.

Ti volevi sedere?

Neanche l’ombra di un panchetto.

Cascavi dal sonno?

Non esisteva il letto.

Per non pungersi i piedi, né scarpe né stivali.

Se ci vedevi poco, non trovavi gli occhiali.

2

Per fare una partita non c’erano palloni: mancava la pentola e il fuoco per cuocere i maccheroni.

Anzi a guardare bene mancava anche la pasta. Non c’era nulla di niente.

Zero via zero, e basta.

C’erano solo gli uomini, con due braccia per lavorare e agli errori più grossi si poté rimediare.

Da correggere, però, ne restano ancora tanti: rimboccatevi le maniche, c’è lavoro per tutti quanti.

Salite sulla mia macchina del tempo con Rock e Roll! Pronti, partenza, via!

UNA GIORNATA DI OGGI

La quercia è un albero che vive per moltissimi anni. Oggi possiamo osservare grandi e maestose querce.

LA MAESTOSA QUERCIA

IMPARO A STUDI ARE C O N . . . L E I MMAGINI

Ascolta l’insegnante, poi osserva e confronta le immagini di queste due pagine, quindi rispondi.

• Qual è la scuola di Rock nel presente?

• E Roll preistorico quale scuola frequenta?

• Che cosa fanno Rock e Roll nelle due scene del presente e del passato?

• Che cosa guarda Rock prima di andare a dormire?

• E Roll preistorico?

UN TUFFO NEL PASSATO
Il testo si trova nella Guida docente. 4

UNA GIORNATA AL TEMPO DELLA PIETRA

Le grandi querce di oggi, però, tanto tempo fa furono piccole e giovani.

LA GIOVANE QUERCIA

IMPARO A STUDIARE CON . . .

LE TA BELLE

Ascolta ancora l’insegnante e completa.

PRESENTE: OGGI

GIOCHI ATTIVITÀ VESTITI MEZZI DI TRASPORTO

PASSATO: AL TEMPO DELLA PIETRA

GIOCHI ATTIVITÀ VESTITI

UN TUFFO NEL PASSATO
CIBI ABITAZIONI SCUOLA MEZZI DI TRASPORTO CIBI ABITAZIONI SCUOLA
Il testo si trova nella Guida docente. 5

Chi ha visto nascere la Terra?

LA STORIA DELLA TERRA

Sono un sole giallo, ma non sono il più grande e neanche il più luminoso dell’infinito Padre Universo: ho altri fratelli vicini e lontani. Sono ancora giovane e molti mondi sono nati intorno a me, tra cui la Terra, che, grazie alla mia luce, ha saputo far fiorire la vita. Ho visto Terra bambina, vivace e ardente con i suoi vulcani fumanti che infiammavano di rosso le acque. Ho visto poi Terra colorarsi dell’azzurro degli oceani che la accarezzavano con la loro spuma bianca e, a volte, la sconvolgevano con onde tempestose. A un certo punto, Terra ha cominciato a colorarsi di verde: alberi maestosi hanno formato le foreste e tappeti di piante e fiori si sono distesi ai loro piedi. L’acqua ha accolto i primi esseri microscopici, poi i pesci, le rane, i rettili e gli uccelli. A un certo punto sono apparsi animali in ogni angolo del Pianeta: alcuni enormi, altri piccolissimi. Quando, per ultimi, sono arrivati donne e uomini, Terra era bellissima: la mia luce, l’acqua, l’aria, le piante e gli altri esseri viventi avevano creato un luogo in cui la loro vita fosse possibile, anche se per donne e uomini non era facile! Ma io li ho visti unirsi in gruppo di fronte alle difficoltà, usare le gambe per mettersi in salvo, le mani per costruire, la parola e l’ingegno per trovare soluzioni sempre nuove. IMPARO

Osserva le immagini e racconta tu.

Ce

6 UN TUFFO NEL PASSATO
lo racconta il Sole!
CON . . . L E IMMAGINI
A STUDIARE

E chi ha visto nascere il Sole?

LE ORIGINI DELL’UNIVERSO

Le donne e gli uomini preistorici, dopo aver imparato a parlare, cominciarono a dare risposte “scientifiche” a domande più grandi di loro.

La loro “scienza”, o meglio “pre-scienza”, era ancora fantasiosa e si chiamava mito. Immaginavano l’origine di tutto come qualcosa di spaventoso; il caos, le tenebre, una grande nebbia che racchiudeva in sé tutte le componenti del mondo, come la luce, le acque, le terre, i viventi di ogni forma e dimensione.

Poi arrivò un essere gigantesco e si rimboccò le maniche per mettere tutto in ordine, come fanno i grandi quando scoprono il disordine in camera tua!

Utilizzando mezzi magici come un uovo, il fango e altro ancora, il potente personaggio dette vita a tutti gli elementi della natura, alla bellezza e all’armonia. Sedute intorno al fuoco a guardare il cielo, le grandi famiglie della notte dei tempi immaginavano e cominciavano a raccontare.

E non c’era niente di più bello per grandi e piccoli che ascoltare. Ascoltare mille volte il grande racconto delle origini!

Sei curioso/curiosa di scoprire uno di questi racconti?

Gira pagina!

UN TUFFO NEL PASSATO

IL MITO CINESE DI PANGU

In principio nell’Universo non esisteva nulla, solo il caos. Nel caos, tuttavia, si formò un uovo, che rimase dormiente per diciottomila anni.

All’interno dell’uovo, gli opposti yin e yang si mescolarono in modo così perfetto, che a un certo punto, senza che l’uovo si schiudesse, ne nacque Pangu, un essere gigantesco, con due grandi corna.

Pangu con un’ascia distrusse l’uovo cosmico e da esso nacquero la Terra e il Cielo.

Per diciottomila anni il gigante si mise tra Terra e Cielo per tenerli separati; ogni giorno la Terra si faceva più bassa e il Cielo più alto e Pangu diventava alto esattamente come la loro distanza.

Il gigante coraggioso non affrontò questa fatica da solo. Quattro animali leggendari lo aiutarono a separare il Cielo e la Terra: la tartaruga, la fenice, l’unicorno e il dragone.

Infine, Pangu terminò la sua creazione: i suoi occhi divennero il Sole e la Luna, la sua voce divenne il tuono e il suo respirò formò il vento.

Le sue corna e il suo corpo divennero alte montagne e così la Terra diventò come noi la conosciamo. IMPARO

Collega ogni immagine alla parte di testo corrispondente.

UN TUFFO NEL PASSATO 8
CON . . .
A STUDIARE
LE I M M AGINI

LA STORIA NELLE ROCCE

Con il passare del tempo, uomini e donne sono stati in grado di dare risposte sempre più scientifiche sull’origine della Terra e della vita.

Immaginate lo stupore quando, in un tempo molto più vicino a noi, hanno trovato, tra le rocce, dei giganteschi e mostruosi animali “di pietra” a loro sconosciuti, testimonianza di un passato a cui nessuno aveva mai pensato!

Erano dei sassi muti, dai petti svuotati dal fiato e dal calore, ma le loro orbite, come caverne, facevano davvero paura. Da vivi conquistarono ogni angolo della Terra e del cielo, ma una morte misteriosa li fece sparire. Erano i dinosauri.

Le studiose e gli studiosi sono riusciti a scoprire come nacquero, che cosa mangiavano, come cantavano, quali colori vedevano e, perfino, quali fiori annusavano!

Studiosi e studiose hanno saputo ritrovare la memoria del tempo nei sassi e conservarla.

Uomini e donne hanno ricostruito la Storia che stai per leggere nelle pagine di questo Libro!

UN TUFFO NEL PASSATO

che LA COS’È STORIA

10

Conosci già la parola “storia”, perché è legata ai racconti che ti sono stati letti o che hai letto. Quest’anno imparerai a conoscere la Storia con la S maiuscola, cioè il risultato dell’indagine e della ricerca che studiose e studiosi del passato (le storiche e gli storici) svolgono per ricostruire i fatti accaduti attraverso testimonianze e fonti

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LE FONTI

Per ricostruire il passato le storiche e gli storici usano le fonti

FONTI ORALI

Sono racconti, miti, leggende, canti popolari e testimonianze di eventi vissuti.

Nel ricostruire la tua storia personale, le fonti orali sono i racconti delle persone che c’erano quando sei nato/a o quando ero più piccolo/a.

Le FONTI non sono tutte dello stesso tipo: immaginale come tanti zampilli di una stessa fontana!

FONTI VISIVE

Sono tutte le immagini che rappresentano oggetti o persone (foto, video, dipinti, disegni su fogli e altri materiali). Probabilmente hai conservato qualche testimonianza del tuo passato: sono le tue fonti visive, che si chiamano anche fonti iconografiche.

12 CHE COS’È LA STORIA?

FONTI MATERIALI

Sono gli oggetti che le donne e gli uomini usavano e che sono stati ritrovati

Nel ricostruire la tua storia, le fonti materiali sono i reperti che ti riguardano personalmente, per esempio il primo bicchiere della Scuola dell’Infanzia, il primo

FONTI SCRITTE

Il certificato di iscrizione alla classe prima, la tua pagella e il biglietto per il parco divertimenti sono alcune scritte che documentano la tua storia personale.

Nel passato, i documenti erano scritti su tavolette d’argilla, pergamene che poi sono diventate rotoli e, con il tempo, veri e propri fogli di libri, di giornali, di documenti.

Gli uomini e le donne che hanno studiato il passato sono storici e storiche che analizzano le fonti stabilendo che cosa sono, da dove vengono, a quale periodo risalgano.

Osserva questa fonte del passato di Rock e Roll. Completa, fai delle ipotesi e rispondi.

Tipo di fonte:

A quando risale?

Da dove viene?

Quali altre informazioni puoi ricavare?

13 CHE COS’È LA STORIA?

STUDIOSE E STUDIOSI DI...

Ricostruire il passato non è un’impresa facile, richiede tante indagini accurate e una grande ricerca di testimonianze.

La Storia non è un testo di fantasia, ma un racconto scritto da storici e storiche, che si avvalgono della collaborazione di alcuni esperti ed esperte, ciascuno nel proprio settore.

... PALEONTO LOGIA

Cercano e studiano i resti di vegetali e animali, i fossili. Ci trasmettono informazioni rispondendo a queste domande:

Che cos’è? • A quale pianta o animale è appartenuto? •

Dove viveva? • In quale periodo è vissuto?

... PALEO-ANTROPO LOGIA

Cercano e studiano i resti dei primi esseri umani

Ci trasmettono informazioni rispondendo a queste domande:

Da quale luogo della Terra veniamo? • Come eravamo alle origini e come ci siamo evoluti nel tempo? • Qual è il nostro posto sulla Terra? Quando vengono trovati resti di oggetti e costruzioni realizzati dagli esseri umani, possiamo ottenere altre informazioni

rispondendo a queste domande:

Che cos’è? • A quale popolo è appartenuto? •

Dove veniva custodito? • In quale periodo è stato realizzato? • Per che cosa veniva usato?

CHE COS’È LA STORIA?
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... GEO LOGIA

Studiano le rocce e la composizione del terreno, per stabilire l’età dei resti e dei reperti.

Ci trasmettono informazioni rispondendo a queste domande: Che roccia è? • Quali sono le sue caratteristiche? • A quale epoca risale? • Come si è formata?

LE PAROLE DELL A ST O R I A

Osserva le parole che terminano con -LOGIA Logia, in greco, vuol dire “studio”. Ora leggi i seguenti significati e scrivi la definizione delle parole.

PALEO/PALEONTO: forme di vita nel passato

ANTROPO: essere umano

GEO: terra

Conoscere il significato delle parole ti aiuterà a ricordare meglio!

PALEONTOLOGIA : studia

PALEO-ANTROPOLOGIA : studia

GEOLOGIA : studia

CHE COS’È LA STORIA?
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Dove è stata scritta, per la prima volta, la storia della Terra? E da chi?

È stata scritta nelle dai… FOSSILI

I FOSSILI

Un grande aiuto per ricostruire il passato e per conoscere le forme di vita che si sono succedute nel tempo ci viene dai fossili. I fossili sono i resti di organismi viventi, animali o vegetali, vissuti milioni di anni fa, diventati come rocce. I fossili più conosciuti e studiati sono i resti di piante e di animali, come foglie, conchiglie, denti e ossa.

UN PESCE-FOSSILE… IN MONTAGNA!

Un milione di anni fa, due pesci morirono e finirono sul fondo marino. Uno si decompose rapidamente, l’altro fu ricoperto di fango, sabbia e sassi. Solo le parti molli si decomposero, mentre lo scheletro assorbì i sali minerali contenuti nel terreno. Con il passare del tempo lo scheletro del pesce è diventato a sua volta una roccia: si dice che diventò un fossile.

Sulla Terra, intanto, si verificarono dei profondi cambiamenti: alcuni mari si ritirarono e dal fondo marino emersero le montagne. Solo ai nostri giorni una paleontologa e un suo collega geologo, lavorando tra le rocce di una montagna, hanno ritrovato il pesce-fossile. Con i loro strumenti lo hanno recuperato e studiato attentamente insieme alla composizione delle rocce e agli altri reperti fossili. Gli studiosi sono giunti alla scoperta che il pesce si trovava proprio lì, dove una volta c’era il mare.

16 CHE COS’È LA STORIA?
CONTENUTI DIGITALI

LE DATE

Gli storici e le storiche stabiliscono quanti anni ha un fossile confrontandone alcuni della stessa specie e mettendoli in ordine dal più vecchio al più giovane. Come quando scriviamo sulla linea del tempo il mese di nascita dei tuoi compagni e delle tue compagne.

Le prime date e notizie scritte che abbiamo risalgono a 6.000 anni fa, perciò i fatti successi dopo questa data sono abbastanza sicuri e conosciuti. E prima? Le informazioni sono frutto di ricostruzioni di esperti ed esperte del passato, che hanno studiato rocce e resti sepolti nel Pianeta. È stato stabilito che, dopo un primo lunghissimo periodo in cui si formò la Terra, nacquero e morirono moltissime specie vegetali e animali. Uomini e donne comparvero molto più tardi: sono stati gli ultimi e le ultime arrivati. La storia dell’umanità è la parte finale e piccolissima di una lunghissima linea del tempo.

Cominciamo il nostro viaggio dalle origini dell’Universo fino all’Età della pietra antica e nuova (Preistoria)!

17
novembre AUGURI ERIC
giugno AUGURI LIN CHE COS’È LA STORIA?
9
27
PAOLO
13 marzo AUGURI
gennaio febbraio marzo aprile maggio giugno luglio agosto settembre ottobre novembre dicembre NASCITA DELLA TERRA: 5 miliardi di anni fa STORIA DELL’UMANITÀ

la DELLA STORIA TERRA

18

Gli esseri umani, fin dai tempi più antichi, si sono sempre chiesti come abbiano avuto origine la Terra e gli esseri viventi che la abitano.

* E TU, CHE COSA NE PENSI?

Qual è l’origine della Terra?

Dove pensi si sia sviluppata la prima forma di vita sul nostro Pianeta?

Al tempo dei dinosauri, c’erano anche gli esseri umani?

Hai mai visto un fossile? Sai dire che cos’è?

* CHE COSA SCOPRIRAI

Quando e come si è formata la Terra.

Quali sono state le prime forme di vita sulla Terra e la loro evoluzione.

Com’era la Terra quando era abitata dai dinosauri e… molto altro ancora!

19

LE ORIGINI DELL’UNIVERSO

Quando e come si è formata la Terra? Nessuno può descrivere come era il nostro Pianeta all’inizio, perché gli esseri umani non c’erano. Le studiose e gli studiosi di Geologia, esaminando attentamente le rocce più antiche, hanno potuto formulare diverse ipotesi sulle origini della Terra e del nostro Universo.

circa 14.000 milioni di anni fa

LA GRANDE ESPLOSIONE: IL BIG BANG

Gli scienziati e le scienziate continuano a formulare ipotesi sulla nascita dell’Universo, ma finora la più diffusa è quella del Big Bang

Immaginate tutta la materia dell’Universo raccolta in un minuscolo puntino, che a un certo punto non può più stare così compresso e quindi esplode.

Questo scoppio avvenne in un tempo lontanissimo, perché noi esistiamo solo da 0 milioni di anni a 2 battiti di ciglia

Il Big Bang è appunto un “grande scoppio”, la grande esplosione cosmica da cui tutto ha avuto origine. Sono state ritrovate alcune rocce che contengono i resti di questa esplosione e dalle analisi geologiche è stato possibile scoprire in maniera abbastanza certa quando si è verificata: circa 14.000 milioni di anni fa.

20
LA STORIA DELLA TERRA

UN DISCO INFUOCATO: L’UNIVERSO

Dopo il Big Bang, per quasi una decina di milioni di anni ancora, circa 5.000 milioni di anni fa, l’Universo era una nuvola incandescente che continuava a espandersi. Quando un disco di gas e polveri cominciò a ruotare su se stesso, al centro presero forma il Sole e le stelle, e dal Sole si staccarono parti di materiali infuocati, che diedero origine ai pianeti, tra cui la Terra

21 circa
LA STORIA DELLA TERRA
5.000 milioni di anni fa

COMPARE LA TERRA

UNA NUVOLA DI GAS

Girando su se stessa, la grande nuvola infuocata di polvere e gas si trasformò in una palla incandescente: nasceva così la Terra Molto lentamente la sua superficie si raffreddò, ma sotto la crosta rimase la materia infuocata, che, risalendo, fuoriusciva dalla bocca dei vulcani

22 LA STORIA DELLA TERRA
4.600 milioni di anni fa

E ACQUA SIA!

Ma come si formò l’acqua, cioè il motivo della fonte di vita sulla Terra? Secondo una prima ipotesi, i gas e i vapori dei vulcani, salendo verso il cielo, formarono grandi cumuli di nubi e, di conseguenza, si abbatterono sulla Terra piogge torrenziali che formarono mari e oceani. Secondo una recente teoria, l’acqua della superficie terrestre sarebbe arrivata da meteoriti che bombardavano il nostro Pianeta. Gli scienziati e le scienziate, grazie a nuovissime tecnologie, hanno infatti rinvenuto del ghiaccio in frammenti di meteoriti caduti di recente sulla Terra.

IL PRIMO PAESAGGIO:

MARI TEMPESTATI DA VULCANI

Immaginate la Terra primordiale come un’immensa distesa d’acqua, da cui, qua e là, emergevano bocche di fuoco e fumo: i primi vulcani. Non c’erano maremoti né terremoti e, quindi, neanche crepacci, strapiombi o montagne: tutto era completamente “piatto”. Insomma, un ambiente monotono e noioso! I ricercatori e le ricercatrici sono giunti a questa conclusione dopo il ritrovamento in Australia di frammenti di zircone, le rocce più antiche del nostro Pianeta, che contengono ossigeno e a volte sono trasparenti come pietre preziose. “La storia della Terra”, spiega lo scienziato Burnham, “è come un libro i cui primi capitoli sono scritti nelle rocce!”.

DISCIPLINE AMICHE geografia

Come si sono formate le montagne?

23 LA STORIA DELLA TERRA

IL CALENDARIO DELLA TERRA: LE ERE

La storia della Terra viene suddivisa in cinque periodi, chiamati “ere geologiche”. Ogni era è formata da migliaia di anni. Passo dopo passo, si sono aggiunti piante e animali nuovi o che si sono trasformati nel tempo. A un certo punto cominciamo a riconoscerci sempre più anche noi esseri umani…

24 LA STORIA DELLA TERRA
ESSERE UMANO SCIMMIA MAMMUT GRANDI MAMMIFERI ULTIMI DINOSAURI PIANTE CON FIORI ALGHE BATTERI

DINOSAURI

SPUGNE

IMPARO A STUDIARE CON . . . LE IMMAGINI

MEDUSE

Era arcaica

Era primaria o paleozoica

Era secondaria o mesozoica

Era terziaria o cenozoica

Era quaternaria o neozoica

Osserva l’immagine e scrivi quali esseri viventi hanno abitato la Terra nelle diverse ere geologiche.

• Era arcaica:

• Era primaria:

• Era secondaria:

• Era terzaria:

• Era quaternaria:

25 LA STORIA DELLA TERRA
INSETTI
RETTILI
ANFIBI
PIANTE TERRESTRI PESCI NASCITA DELLA TERRA

DURATA DELL’ERA

PROTAGONISTI

4.600 milioni di anni fa

4.000 milioni di anni i batteri

ERA ARCAICA: VIVENTI INVISIBILI

I PRIMI VIVENTI NELL’ACQUA

La Terra rimase priva di forme di vita per circa 1.000 milioni di anni. A un certo punto, nell’acqua successe qualcosa di straordinario per il nostro destino: presero vita microrganismi invisibili

4.600 milioni di anni fa

Erano microbi e batteri, che vivono ancora oggi nel nostro corpo.

Ma sono i batteri che ci fanno venire le infezioni?

Sì, ma non portano solo le malattie, sono anche necessari!

600 milioni di anni fa

26
STORIA DELLA TERRA
LA
NASCITA DELLA TERRA
NASCITA DELLA TERRA HOMO SAPIENS

ARIA NUOVA... DALLE MICROALGHE

Alcuni di questi batteri, le microalghe azzurre, per circa 2.500 milioni di anni edificarono delle vere e proprie torri vegetali, in acque probabilmente basse e salate.

Queste colossali bio-strutture produssero una quantità tale di ossigeno da cambiare radicalmente la composizione dell’atmosfera terrestre, rendendola unica tra i pianeti del Sistema Solare.

Secondo questa teoria, grazie alle alghe, la Terra ha potuto ospitare molte specie di viventi.

Secondo questa teoria chi ha prodotto l’ossigeno sulla Terra?

27 LA STORIA DELLA TERRA

PROTAGONISTA

370 milioni di anni il primo pesce

ERA PRIMARIA: LA VITA DALL’ACQUA ALLA TERRA

ESSERI ACQUATICI INVERTEBRATI E VERTEBRATI

Dopo un tempo lunghissimo, grazie all’evoluzione, i mari pian piano si popolarono di meduse, spugne, coralli e stelle marine. Erano tutti senza colonna vertebrale e, per tale motivo, gli scienziati e le scienziate diedero loro il nome di invertebrati.

I più bizzarri, i trilobiti, avevano sviluppato una corazza per difendersi, divisa in tre parti, e si spostavano con numerose paia di zampe.

Sempre grazie all’evoluzione, ad alcuni organismi marini si formò poi lo scheletro: comparvero i pesci, i primi animali vertebrati, e i crostacei. I pesci hanno in comune con noi esseri umani una sorta di colonna vertebrale fatta di lische.

LE PAROLE DELL A ST O R I A

Sai che cos’è l’evoluzione? È una lenta trasformazione che porta a forme di vita sempre più complesse sulla Terra.

28
DURATA DELL’ERA
LA STORIA DELLA TERRA
NASCITA DELLA TERRA
milioni
anni fa
milioni di anni fa
HOMO SAPIENS
230
di
600

LE PIANTE: VERSO LA TERRA FERMA

Finalmente, dalla grande distesa di acqua tempestata dai vulcani, emersero le prime vere grandi isole. Così, sulla Terra, comparvero le prime piante, muschi e felci e, grazie a esse, nell’aria aumentò l’ossigeno

Le piante furono una grande attrattiva per gli animali, che, dopo aver popolato i mari, poterono diffondersi anche sulla Terra.

ANIMALI “ACQUA-TERRA”

In seguito al prosciugamento delle paludi, alcuni pesci, per sopravvivere, si trasformarono in modo da poter respirare anche fuori dall’acqua: erano nati gli anfibi, antenati delle rane.

Tra le piante si rifugiavano scorpioni, millepiedi e i primi insetti.

IMPARO A STUDIARE CON . . .

LE PA ROLE-CHIAVE

Rileggi queste due pagine e le precedenti. Poi ordina come sono comparsi i viventi numerando da 1 a 5.

meduse, spugne, coralli e stelle marine pesci

anfibi batteri

microalghe

29 LA STORIA DELLA TERRA

PROTAGONISTI

165 milioni di anni alberi e dinosauri

ERA SECONDARIA: I DINOSAURI

IL PRIMO RETTILE: UN NOSTRO “PARENTE”

I rettili preistorici sapevano mordere e ondeggiare.

Anche noi! Siamo parenti?

Finalmente gli oceani si popolarono di tutte le specie di animali marini simili a quelli che conosciamo oggi. Immaginate i primi squali e pesci con le pinne a forma di raggi, i “nonni” di salmoni e pesci spada.

Gli alberi furono i primi protagonisti giganti della vita sulla Terra e, nelle foreste, strisciavano e si arrampicavano i rettili.

230 milioni di anni fa

65 milioni di anni fa

30
DELL’ERA
DURATA
LA STORIA DELLA TERRA
NASCITA DELLA TERRA HOMO SAPIENS
CONTENUTI DIGITALI

I DINOSAURI

Dall’evoluzione di alcuni rettili ebbero origine i dinosauri: il loro nome significa “lucertole terribili”, perché giganteschi e, talvolta, feroci.

I dinosauri furono gli animali protagonisti indiscussi della terra, del cielo e del mare, per milioni e milioni di anni.

Si aggiravano nelle praterie e tra gli alberi, che erano diventati di conseguenza di grandi dimensioni. Le caratteristiche dei dinosauri erano estremamente diverse. Ve ne erano di enormi e di piccolissimi Alcuni vivevano in grandi branchi ed erano pacifici erbivori. Altri, dotati di enormi denti affilati, erano minacciosi predatori, che facevano razzia dei primi timidi mammiferi.

Tutti i dinosauri deponevano numerose uova in nidi circolari, scavati nel terreno.

PER SAPERNE D I PIÙ

SAI CHI È GRANDE?

Il brontosauro

Era il dinosauro più grande, lungo circa 21 metri e alto oltre 8, quasi come una palazzina di tre piani! Era erbivoro.

SAI CHI È FEROCE?

Il tirannosauro

Era il più terribile carnivoro: i suoi denti taglienti come coltelli potevano superare i 15 centimetri, circa la lunghezza di una matita. Era lungo 14 metri e alto quasi 6.

SAI CHI È VELOCE?

Il velociraptor

Cacciava correndo velocemente sulle lunghe zampe posteriori. La sua bocca era fornita di una fila di denti taglienti. Era lungo circa 2 metri e mezzo e alto quasi 2.

31 LA STORIA DELLA TERRA

I DINOSAURI ESCONO DI SCENA

Alla fine dell’era secondaria i dinosauri si estinsero insieme a molti altri animali e vegetali. Le ipotesi più accreditate della Scienza si riferiscono a due catastrofi naturali avvenute contemporaneamente:

1 massicce eruzioni vulcaniche; 2 caduta di un enorme meteorite

Queste eruzioni vulcaniche, mai viste prima sulla Terra, avrebbero sconvolto tutti gli ambienti e distrutto molte specie. I dinosauri erbivori morirono in massa, non trovando più di che cibarsi. Anche i carnivori morirono di conseguenza, non potendo nutrirsi dei loro compagni erbivori. I mammiferi che erano sopravvissuti erano troppo piccoli per sfamarli.

La polvere sollevata dal meteorite di dimensioni sproporzionate, poi, impedì ai raggi del Sole di raggiungere la Terra, provocando un rapido abbassamento della temperatura. I dinosauri sopravvissuti, già provati dalla fame, non riuscirono a resistere al freddo. Molte piante e animali più piccoli riuscirono a sopravvivere anche in queste condizioni estreme e, grazie a loro, la vita continuò anche dopo l’era più terribile della storia della Terra.

IMPARO A STUDIARE CON . . .

LE IM M A GINI

A quale catastrofi che provocarono l’estinzione dei dinosauri si riferiscono queste immagini? Numera con 1 e 2.

32
LA STORIA DELLA TERRA

LE TERRE EMERSE

Dopo l’era catastrofica in cui scomparvero i dinosauri, la Terra era già suddivisa in cinque continenti. I continenti della Terra si sono formati in seguito a profonde trasformazioni della crosta terrestre, avvenute in milioni e milioni di anni.

Un’unica enorme isola, Pangea, emerse dalla distesa di acqua, Pantalassa.

Lo studio delle rocce ha permesso di risalire alla formazione dei continenti, avvenuta quando scomparvero i dinosauri.

Con il tempo, iniziarono a formarsi delle spaccature nella grande isola.

Con il tempo, i continenti hanno assunto la forma e la posizione che hanno oggi.

PREVISIONI PER IL FUTURO: SEMPRE PIÙ DISTANTI

Gli scienziati e le scienziate stanno osservando che i continenti si spostano di 2 centimetri all’anno e prevedono che fra 10.000 anni la distanza tra i continenti sarà ben più netta.

33 LA STORIA DELLA TERRA
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PROTAGONISTI

DISCIPLINE AMICHE SCIENZE

L’adattamento ambientale indica la capacità degli organismi di sopravvivere nel luogo in cui abitano.

ERA TERZIARIA: I MAMMIFERI

Dopo l’estinzione dei dinosauri la Terra si ricoprì nuovamente di alberi di grandi dimensioni, come faggi e querce. Un albero sopravvissuto fino ai giorni nostri è il Ginkgo Biloba Anche i mammiferi e gli uccelli sopravvissuti diventarono sempre più numerosi. Secondo le scienziate e gli scienziati, i mammiferi riuscirono a sopravvivere alle catastrofi naturali dell’era secondaria perché svilupparono strategie e caratteristiche fisiche per adattarsi al nuovo ambiente

Rispetto ai dinosauri, i mammiferi potevano resistere meglio ai cambiamenti climatici, anche al gelo, perché dotati di sangue caldo, al contrario dei rettili, animali a sangue freddo. Altri fattori che aiutarono i mammiferi furono le loro dimensioni, il modo di alimentarsi e la cura dei cuccioli.

I mammiferi, infatti, essendo più piccoli dei dinosauri, avevano la possibilità di trovare più facilmente un rifugio per ripararsi.

34 LA STORIA DELLA TERRA
DURATA DELL’ERA
2 milioni di anni fa 65 milioni di anni fa NASCITA DELLA TERRA HOMO SAPIENS 63 milioni di anni le scimmie

Erano, inoltre, in grado di sfamarsi con quel poco che trovavano, a differenza dei dinosauri che avevano bisogno di grandi quantità di cibo, e ogni specie di mammiferi si nutriva con cibi diversi: alcuni mangiavano foglie, radici e germogli, altri la carne e altri ancora un po’ di tutto.

A differenza dei dinosauri, i mammiferi non deponevano le uova per riprodursi e quasi tutti avevano il corpo ricoperto di peli e pellicce. I mammiferi partorivano i loro piccoli, li allattavano e se ne

prendevano cura finché non diventavano autonomi nel difendersi e procurarsi il cibo.

IMPARO A STUDIARE CON . . .

LE TA B E L LE Sottolinea di blu le informazioni sui dinosauri e di rosso quelle sui mammiferi. Poi inseriscile in tabella.

PER SAPERNE D I PIÙ

L’ALBERO “DINOSAURO”

Il Ginkgo Biloba è un vero “fossile vivente”. I primi esemplari comparvero circa 245 milioni di anni fa. In autunno, ai piedi della pianta, le foglie cadute formano un tappeto giallo brillante, che sembra oro. Viste da vicino, le foglie sembrano minuscoli ventagli, eleganti e aggraziati.

I DINOSAURI SI SONO ESTINTI PERCHÉ… I MAMMIFERI SONO SOPRAVVISSUTI PERCHÉ…

Ora, a coppie, provate a esporre a voce i motivi dell’estinzione dei dinosauri e della sopravvivenza dei mammiferi.

35 LA STORIA DELLA TERRA

LE SCIMMIE: I NOSTRI PARENTI PIÙ STRETTI

Tra i mammiferi c’era una specie con una particolarità che la distingueva dagli altri animali: le zampe prensili, cioè capaci di afferrare oggetti e di aggrapparsi ai rami.

Erano le scimmie

Alle scimmie esistite circa 12 milioni di anni fa apparteneva il ramapiteco, che era in grado di usare le zampe come mani per raccogliere i frutti dal terreno e, per far questo, si reggeva in equilibrio sulle zampe posteriori

Immaginate l’evoluzione del ramapiteco come un albero con due rami: da uno si

svilupparono le grandi scimmie antropomorfe (scimpanzé, gorilla e orango, bonobo), dall’altro gli ominidi. Questo processo è stato lentissimo e ci sono voluti milioni e milioni di anni per passare dal ramapiteco al primo ominide.

Esatto!

Questa è

In milioni di anni gli esseri viventi hanno trasmesso a chi veniva dopo di loro le caratteristiche migliori per adattarsi all’ambiente.

Le scimmie antropomorfe hanno alcune caratteristiche simili a quelle degli esseri umani (dal greco: antropo, “essere umano”, e morfo, “sembianza”).

36 LA STORIA DELLA TERRA
LE PAROLE DELL A ST O R I A

PRIMA DELL’ESSERE UMANO

1 Ricostruisci l’ordine di comparsa sulla Terra degli esseri viventi. Numera da 1 a 6.

rettili meduse e trilobiti batteri anfibi e insetti mammiferi pesci

2 Indica con una ✕ l’era in cui si è verificato l’evento descritto.

• Nel mare compaiono le prime forme di vita. era arcaica era primaria

• Sulla Terra compaiono i primi mammiferi. era terziaria era secondaria

• I dinosauri occupano il Pianeta. era secondaria era arcaica

• Sulla terraferma appaiono i primi vegetali. era primaria era terziaria

• Dominano i mammiferi. era secondaria era terziaria

3 Indica con una ✕ le affermazioni corrette relative ai dinosauri.

Vissero nell’era secondaria. Deponevano le uova. Erano mammiferi. Erano erbivori o carnivori.

Vissero contemporaneamente all’essere umano. Avevano il corpo ricoperto di peli.

PROVA
COME SONO STATI QUESTI ESERCIZI? 37 • Conoscere le caratteristiche delle ere geologiche prima dell’avvento dell’essere umano.
DI
STORIA DELLA TERRA

la DELL’ PREISTORIA UMANITÀ

38

Gli ominidi, i nostri progenitori che comparvero sulla Terra circa 6 milioni di anni fa, non ebbero vita facile. L’ambiente era pieno di pericoli e loro non erano dotati di corporatura possente, corazze, artigli o zanne. Eppure, furono capaci di ottenere dalla natura il cibo necessario per la loro sopravvivenza.

* E TU, CHE COSA NE PENSI?

Come è stato possibile conoscere la vita dei primi esseri umani?

Dove abitavano?

Come comunicavano?

La scoperta del fuoco fu molto importante per la sopravvivenza. Perché?

* CHE COSA SCOPRIRAI

Molte informazioni che le storiche e gli storici ci hanno trasmesso su uomini e donne vissuti nella Preistoria: dove, quando e come vivevano; le loro invenzioni e scoperte; le loro passioni e i loro disegni.

39

L’ESSERE UMANO FA CAPOLINO

L’evoluzione della specie umana è un processo lunghissimo, che ebbe inizio 6 milioni di anni fa, prima della fine dell’era terziaria.

ERA TERZIARIA

NASCITA DELLA TERRA

INIZIO evoluzione specie umana

inizio PREISTORIA

6 milioni di anni fa 2,5 milioni di anni fa

HOMO

LA PREISTORIA

Con la comparsa sulla Terra di specie sempre più simili agli esseri umani (2,5 milioni di anni fa), ha inizio il periodo che gli studiosi e le studiose definiscono PREISTORIA .

Abbiamo notizie della vita nella Preistoria solo dai resti trovati nel suolo e dai disegni delle caverne. Quando gli essere umani inventarono la scrittura finì la Preistoria è inizio la Storia

40
LA PREISTORIA DELL’UMANITÀ
SAPIENS

AUSTRALOPITECO

PASSO DOPO PASSO

Partiamo alla scoperta dell’evoluzione della specie umana!

HOMO HABILIS

HOMO ERECTUS

Gli scienziati e le scienziate ci dicono che l’ evoluzione della specie umana non è una linea retta , ma assomiglia di più all’immagine di un albero molto ramificato , simile a un cespuglio , dove alcuni rami si fermano a indicare l’estinzione di un homo, mentre altri proseguono.

41 LA PREISTORIA DELL’UMANITÀ
HOMO DI NEANDERTHAL HOMO SAPIENS PRIMA HOMO SAPIENS DOPO

PRIMI OMINIDI

Circa 6 milioni di anni fa la Terra era popolata da molte specie viventi, ma le donne e gli uomini come li vediamo oggi non c’erano ancora. Esistevano, come abbiamo visto, le scimmie antropomorfe, i primati

LA CULLA DELL’UMANITÀ

Nel corno dell’Africa Orientale, dove adesso si trova l’Etiopia, si stavano creando le condizioni climatiche e ambientali per accogliere la nostra specie.

Violenti sconvolgimenti della crosta terrestre crearono una spaccatura nel terreno, che i geologi e le geologhe hanno chiamato Rift Valley 1 . Quell’ambiente venne così diviso in due parti: in una rimase la foresta tropicale 2 e nell’altra si formò una distesa pianeggiante, dove il clima era secco e vegetavano pochi alberi. Era la savana 3 , la prima culla dell’umanità.

42 LA PREISTORIA DELL’UMANITÀ
IMPARO A STUDIARE CON . . . L E IMMAGINI Scrivi i nomi sulla carta al posto giusto. FORESTA TROPICALE • RIFT VALLEY • SAVANA DOVE
1 2 3

DA 4 A… 2 ZAMPE

Le scimmie antropomorfe della foresta tropicale erano in grado di spostarsi da un ramo all’altro grazie alle zampe prensili, con le quali riuscivano anche a sfuggire ai predatori. Quando alcune di loro cominciarono ad avanzare nel nuovo ambiente, curiose di scoprire altro cibo e altri spazi più aperti, successe una cosa che non avevano immaginato. Fino a quel momento era stata la fitta vegetazione della foresta che le aveva protette, ma, nella savana, l’unico modo per mettersi in salvo era quello di alzarsi in piedi per avvistare i pericoli e correre. Inizialmente, le scimmie alternavano l’andatura da quadrupedi (4 zampe) e quella da bipedi (2 zampe). Secondo gli scienziati e le scienziate lo sviluppo del cervello ominide iniziò proprio dai piedi, ossia dal modo di camminare

PER SAPERNE DI PIÙ

DUE SIGNORE PREISTORICHE

ARDI è la nostra più lontana “nonna”, nata poco dopo che ci siamo diramati dalle scimmie africane. Era una femmina, camminava su due zampe e si spostava con quattro zampe tra i rami.

LUCY è una femmina di australopiteco. Era alta circa 1 metro e 20 e pesava 40 chili. La sua testa era piuttosto piccola e il volto ancora scimmiesco; era vegetariana e si nutriva di frutti, semi e tuberi. Sapeva muoversi in posizione eretta con molta sicurezza.

43 LA PREISTORIA DELL’UMANITÀ
ARDI ha 4,4 milioni di anni LUCY ha 3,2 milioni di anni

IL NOSTRO ANTENATO: L’AUSTRALOPITECO

Gli australopitechi, i primi ominidi che avevano iniziato a spostarsi in posizione eretta, vivevano in Africa. Camminare su due piedi significava avere la libertà di usare le braccia e le mani. Grazie a questa prima conquista, il cervello degli ominidi ebbe un importante sviluppo e, da allora, diventò sempre più simile al nostro.

Erano bassi di statura perché misuravano meno di 1 metro e 30. Il loro cranio era molto piccolo, ma il cervello era più sviluppato rispetto a quello delle scimmie, ciò fa pensare che fossero più intelligenti. La faccia era simile a quella delle scimmie, con una mascella robusta per schiacciare anche grossi frutti con il guscio.

Vivevano nella savana senza fissa dimora, ma stavano in gruppo con i loro simili per difendersi dagli animali e comunicavano tra loro con dei versi Si nutrivano di radici, semi e germogli e forse anche di uova, insetti e larve che raccoglievano dalla terra.

Le mani degli ominidi erano prive di artigli e permettevano di tenere in braccio i piccoli e coccolarli. Grazie al pollice opponibile, che dava loro libertà di movimento, potevano anche difendersi lanciando sassi e bastoni e, successivamente, costruire i primi strumenti di difesa e di lavoro.

Colora gli argomenti come le parti del testo cui si riferiscono. ASPETTO

IARE CON . . .
AR G O M ENTI
GLI
FISICO AMBIENTE
LINGUAGGIO MODO DI VIVERE CONQUISTA 44
ALIMENTAZIONE
LA PREISTORIA DELL’UMANITÀ
AUSTRALOPITECO

IMPARO A STUDI ARE CON . . . LO SCHEMA

In coppia, completate lo schema con le informazioni sui nostri antenati.

CHI?

australopiteco

COM’ERA?

IN QUALE AMBIENTE VIVEVA?

DI CHE COSA SI NUTRIVA?

COME VIVEVA?

ISOLATO. IN GRUPPO.

QUANDO È COMPARSO?

3 milioni di anni fa

DOVE VIVEVA?

COME COMUNICAVA?

CHE COSA SAPEVA FARE?

QUALI FURONO LE SUE SCOPERTE/CONQUISTE?

1 milione di anni fa

Ora provate a raccontare ad alta voce le informazioni che avete scritto.

45 LA PREISTORIA DELL’UMANITÀ
AMERICA AFRICA ASIA EUROPA AUSTRALIA

DURATA DELL’ERA

2 milioni di anni

ERA QUATERNARIA: LA “NOSTRA” ERA

PROTAGONISTA

il genere umano

L’era quaternaria è l’era in cui avviene l’evoluzione del genere umano da australopiteco fino a diventare come siamo oggi.

È l’ultima parte della linea del tempo che hai incontrato nelle pagine precedenti.

2 milioni di anni fa

oggi

Quindi la Preistoria che stiamo scoprendo comincia nell’era terziaria e finisce nella quaternaria!

Io l’ho disegnata qui sotto. Colorala di blu!

Bravissimi!

46
LA PREISTORIA DELL’UMANITÀ
Rock NASCITA DELLA TERRA HOMO SAPIENS ERA QUATERNARIA ERA TERZIARIA

CHE COSA ABBIAMO IMPARATO sulle ERE GEOLOGICHE

ERE GEOLOGICHE

nascita Terra

era arcaica

era primaria

era secondaria

da 4.500 milioni di anni fa

da 4.000 milioni

a 600 milioni di anni fa

Osserviamo i passi fatti dalle forme di vita sulla Terra.

nei mari

nei mari

da 600 a 230 milioni di anni fa

era terziaria

da 230

a 65 milioni di anni fa

da 65 a 2 milioni di anni fa

sulla terraferma

nuove piante

• rettili, fra cui i dinosauri

• uccelli

• piccoli mammiferi mammiferi

era quaternaria

da 2 milioni di anni fa

a oggi

homo habilis

homo sapiens

47

DOVE

ARRIVA IL GENERE “HOMO”

GLI UTENSILI

Ritorniamo, con gli scienziati e le scienziate che studiano i reperti, nella Rift Valley, nella Savana sulle rive del lago Turkana.

L’HOMO HABILIS SA COSTRUIRE

I fossili ritrovati testimoniano che gli ominidi di circa 3 milioni di anni fa avevano cominciato a fabbricare strumenti in pietra per cacciare, tagliare e affilare bastoni.

Usare con abilità le mani per costruire, secondo le studiose e gli studiosi, fu la prima caratteristica del genere “homo”. Per questo motivo, il primo rappresentante fu chiamato homo habilis

Gli homo habilis fabbricavano utensili, cioè oggetti utili per la vita di tutti i giorni. Le pietre scheggiate, dette chopper, furono i primi strumenti che questi ominidi inventarono, una sorta di tecnologia primitiva. Con i chopper i primi “homo” costruirono tutto il necessario per sopravvivere.

48
AUSTRALOPITECO HOMO HABILIS
LA PREISTORIA DELL’UMANITÀ

LA VITA DELL’HOMO HABILIS

L’homo habilis visse per un certo periodo con gli australopitechi. Camminava in maniera sicura e spedita sulle gambe, era alto 1 metro e 45 e pesava dai 32 ai 38 chili. Si nutriva di frutti spontanei, ma anche di carni crude, avanzi del pasto dei predatori carnivori.

Viveva in gruppi fino a venti individui. Mentre i maschi imparavano a cacciare, le femmine si prendevano cura e insegnavano alla prole a riconoscere i frutti e le bacche commestibili. Nessuno comunicava ancora con le parole, ma con versi e gesti

IMPARO A STUDIARE CON . .

Sottolinea nel testo con i colori corrispondenti.

49
.
GLI ARGOMENTI
DI VIVERE
INVENZIONI
ASPETTO FISICO LINGUAGGIO ALIMENTAZIONE AMBIENTE MODO
ATTIVITÀ
LA PREISTORIA DELL’UMANITÀ

IMPARO A STUDI ARE CON . . . LO SCHEMA

In coppia, completate lo schema con le informazioni sui nostri antenati.

CHI?

homo habilis

COM’ERA?

IN QUALE AMBIENTE VIVEVA?

DI CHE COSA SI NUTRIVA?

COME VIVEVA?

ISOLATO. IN GRUPPO.

QUANDO È COMPARSO?

DOVE VIVEVA?

COME COMUNICAVA?

CHE COSA SAPEVA FARE?

QUALI FURONO LE SUE SCOPERTE PIÙ IMPORTANTI?

Ora provate a raccontare ad alta voce le informazioni che avete scritto.

50
2,5 milioni di anni fa 1,5 milioni di anni fa LA PREISTORIA DELL’UMANITÀ
AMERICA AFRICA
EUROPA
ASIA
AUSTRALIA

L’ETÀ DELLA PIETRA ANTICA: IL PALEOLITICO

Quando si fa riferimento ai primi periodi della vita dell’essere umano sulla Terra, cioè nella Preistoria, si parla di “età della pietra”.

PALEOLITICO ETÀ DELLA PIETRA ANTICA

PREISTORIA

NEOLITICO ETÀ DELLA PIETRA NUOVA

Ma come mai si usa questa definizione? Pensando ai chopper hai già la risposta: i primi strumenti dell’umanità erano fatti appunto di pietra. La Preistoria, come vedi nella linea del tempo, si divide in due età della pietra:

• una antica, il PALEOLITICO, in cui gli strumenti erano di pietra scheggiata;

• una nuova, il NEOLITICO, dove per “pietra nuova” si intende la ceramica inventata da uomini e donne con la cottura dell’argilla.

LE PAROLE DELL A ST O R I A

PALEOLITICO è una parola che deriva dal greco.

PALEO: antico

LITHOS: pietra

Se NEO vuol dire “nuovo”, che cosa vorrà dire Neolitico?

milioni di anni fa 12 mila anni fa
mila anni fa
2,5
5
51 LA PREISTORIA DELL’UMANITÀ

HOMO ERECTUS: GAMBE FORTI PER VIAGGIARE

AUSTRALOPITECO

HOMO

Nei fondali del Lago Turkana, in Africa, i paleontologi e le paleontologhe hanno scoperto i resti di una nuova specie di “homo”, con caratteristiche diverse, specialmente riguardo alle gambe. Da studi più approfonditi si è scoperto che il cervello di questa nuova specie era di dimensioni doppie rispetto a quello dell’australopiteco. Inoltre, resti simili a quelli ritrovati in Africa vennero rinvenuti anche in luoghi molto distanti tra loro, come in Europa e in Cina, a dimostrazione che questa specie era stata in grado di migrare, spostandosi per migliaia e migliaia di chilometri, gradualmente, nell’arco di un milione di anni.

52 LA PREISTORIA DELL’UMANITÀ
HABILIS
Proprio perché in grado di camminare in modo stabile sulle gambe, questa nuova specie fu denominata homo erectus. HOMO ERECTUS
DOVE?

LA VITA DELL’HOMO ERECTUS

La terra d’origine dell’homo erectus fu la savana della Rift Valley, dove viveva in gruppi a carattere familiare e nomadi, cambiando spesso dimora in cerca di selvaggina o zone ricche di bacche e frutti di bosco.

Questa specie si nutriva di vegetali spontanei, di pesce e, raramente, quando la caccia andava a buon fine, di carne.

Gli uomini partivano in tanti e per lunghi periodi, cacciando animali di grossa taglia, come bisonti, cervi, elefanti, ippopotami e rinoceronti. Per coordinarsi durante la caccia e darsi istruzioni gli homo erectus comunicavano con versi e gesti elaborati.

Gli accampamenti degli homo erectus erano formati da capanne geometriche, a forma di triangolo o ad arco, realizzate con pali conficcati nel terreno, che poi venivano ricoperte di pelli. Con la soffice vegetazione formavano i giacigli per riposare.

I popoli nomadi non occupano in modo stabile un territorio.

PAROLE DELL A ST O R I A 53
LE
LA PREISTORIA DELL’UMANITÀ

LA SCOPERTA DEL FUOCO

L’homo erectus convisse per un periodo con l’homo habilis e con l’australopiteco e diede un grande contributo all’umanità scoprendo l’uso del fuoco. Il primo contatto con il fuoco probabilmente fu durante l’incendio di un albero provocato da un fulmine. Gli homo erectus, prima spaventati poi affascinati, impararono a mantenere viva la fiamma dei tizzoni, per allontanare i predatori, illuminare, cuocere il cibo e riscaldarsi anche dopo il tramonto. Successivamente, mentre scheggiavano le pietre o strofinavano due rami, videro formarsi delle scintille e impararono così anche ad accenderlo.

LA VITA INTORNO AL FUOCO

Il fuoco, che doveva essere costantemente alimentato, accresceva la necessità di stare insieme e, per questo, gli homo erectus migliorarono la capacità di comunicare e diventarono più abili nella realizzazione di strumenti di pietra. L’invenzione più significativa degli erectus fu l’amigdala, una pietra a forma di mandorla, affilata su due lati per avere più possibilità di tagliare; con le parti piatte, invece, si poteva raschiare la pelle degli animali.

DISCIPLINE AMICHE SCIENZE

Il fuoco rimane in vita grazie all’aria.

54
LA PREISTORIA DELL’UMANITÀ CONTENUTI DIGITALI

IMPARO A STUDI ARE CON . . . LO SCHEMA

In coppia, completate lo schema con le informazioni sui nostri antenati.

CHI?

homo erectus

COM’ERA?

DOVE VIVEVA?

IN QUALE AMBIENTE VIVEVA?

COME COMUNICAVA?

DI CHE COSA SI NUTRIVA?

COME VIVEVA?

ISOLATO. IN GRUPPO.

QUANDO È COMPARSO?

CHE COSA SAPEVA FARE?

QUALI FURONO LE SUE SCOPERTE PIÙ IMPORTANTI?

Ora provate a rispondere in gruppo: quali vantaggi portò la scoperta del fuoco?

55 LA PREISTORIA DELL’UMANITÀ
2 milioni di anni fa 30 mila anni fa
AMERICA AFRICA ASIA EUROPA AUSTRALIA

L’HOMO DI NEANDERTHAL VIENE DAI GHIACCI

Sul nostro Pianeta, soprattutto nell’era quaternaria, si verificarono molti cambiamenti climatici. Periodi caldi e secchi si alternarono a periodi molto freddi: le glaciazioni. All’inizio dell’ultimo periodo glaciale, l’Asia e buona parte dell’Europa, fino alle Alpi, erano un’immensa distesa di ghiaccio. Nonostante il clima rigido, alcuni rappresentanti della specie homo erectus riuscirono a sopravvivere e a evolversi. Alcuni fossili trovati in Germania, nel ghiacciaio di Neanderthal, testimoniano l’esistenza di una nuova specie di “homo”, che prese appunto il nome da questa località: l’homo di Neanderthal

DISCIPLINE AMICHE geografia

Che cos’è un ghiacciaio?

LA PREISTORIA DELL’UMANITÀ
DOVE?
56
AUSTRALOPITECO
HOMO HABILIS
HOMO ERECTUS HOMO DI NEANDERTHAL

LA VITA DELL’HOMO DI NEANDERTHAL

I neanderthaliani erano piccoli, tozzi, muscolosi e con delle ossa molto robuste. Il cranio, dalla fronte bassa, si sviluppava in direzione davanti-dietro, come una palla di rugby.

Questa specie si spostava per cacciare grandi animali e, durante i periodi più freddi, si riparava in caverne riscaldate dal fuoco, abitate da diversi gruppi di famiglie: i clan Durante la caccia i clan allestivano

LA PREISTORIA DELL’UMANITÀ
57

NUOVE CONSAPEVOLEZZE

STRUMENTI E USANZE

I neanderthaliani avevano la necessità di dotarsi di strumenti grandi e taglienti per cacciare e per difendersi, quindi furono abili scheggiatori di pietre. Con la selce, una pietra molto tagliente, realizzarono asce e le inserirono in manici di legno.

Gli adulti accudivano i piccoli fino a quando, crescendo, non diventavano autonomi e aiutavano e curavano i membri anziani dei clan. Furono i primi a seppellire con rispetto i morti: i resti venivano deposti in fosse scavate all’interno delle caverne, in posizione rannicchiata, con accanto armi, cibo e fiori.

I PRIMI RACCONTI

Nei lunghi periodi di gelo trascorsi intorno al fuoco, vicini gli uni agli altri, alcuni neanderthaliani incominciarono a raccontare storie guardando il cielo. Si pensa che i primi miti siano nati appunto in quel periodo storico. I disegni nelle caverne sono prove a sostegno di questa affascinante ipotesi.

Raccontavano i miti che sono giunti fino a noi!

Era un bel modo di far passare un lungo inverno...

58
LA PREISTORIA DELL’UMANITÀ

IMPARO A STUDI ARE CON . . . LO SCHEMA

In coppia, completate lo schema con le informazioni sui nostri antenati.

CHI?

homo di Neanderthal

COM’ERA?

DOVE VIVEVA?

IN QUALE AMBIENTE VIVEVA?

COME COMUNICAVA?

DI CHE COSA SI NUTRIVA?

COME VIVEVA?

ISOLATO. IN GRUPPO.

CHE COSA SAPEVA FARE?

QUALI FURONO LE SUE SCOPERTE PIÙ IMPORTANTI?

QUANDO È COMPARSO? 25

Ora provate ad alternarvi rispondendo a voce a una domanda ciascuno/a.

59
mila anni fa
mila anni fa LA PREISTORIA DELL’UMANITÀ
250
AMERICA AFRICA ASIA EUROPA AUSTRALIA

L’HOMO SAPIENS: LA NOSTRA SPECIE

Nell’ultimo periodo della glaciazione che investì Asia ed Europa fino alle Alpi, si sviluppò la specie homo sapiens, la specie dalla quale discendiamo. I primi rappresentanti dei sapiens partirono dalla Rift Valley africana e arrivarono probabilmente fino in America e in Australia, oltre che in Europa e in Asia, terre tutte ghiacciate. I sapiens erano dei grandi migranti, sicuramente per necessità di cibo e risorse.

DOVE?

60 LA PREISTORIA DELL’UMANITÀ
AUSTRALOPITECO HOMO HABILIS HOMO ERECTUS HOMO DI NEANDERTHAL HOMO SAPIENS PRIMA

NEANDERTHALIANI E SAPIENS

Dai resti umani trovati nella località di Cro-Magnon, in Francia, i ricercatori e le ricercatrici capirono che questa antica forma di sapiens europei aveva conosciuto i neandertaliani. Da loro sembra, infatti, che avessero appreso la realizzazione degli strumenti per la caccia.

Studi più recenti hanno dimostrato che i geni ereditati dai neanderthaliani hanno aiutato

i sapiens a resistere ad alcune malattie.

I sapiens vivevano per lungo periodo nello stesso luogo, organizzandosi in famiglie e gruppi stabili (clan), in cui comunicavano con il linguaggio parlato, mentre esprimevano le emozioni con forme d’arte

Si nutrivano di carne, grano, carote, cipolle, rape e pesce, quindi avevano una dieta più bilanciata rispetto ai neanderthaliani. Questo diede loro anche un aspetto più slanciato.

IMPARO A STUDIARE CON . . .

GLI A R G O M ENTI

Sottolinea nel testo con i colori corrispondenti.

ASPETTO FISICO AMBIENTE ALIMENTAZIONE

61 LA PREISTORIA DELL’UMANITÀ
LINGUAGGIO MODO DI VIVERE

UNA GIORNATA CON GLI ARTISTI CRO-MAGNON

abete rosso primigenio

Immaginiamo di raggiungere un villaggio di sapiens Cro-Magnon nel nord della Spagna. IMPARO

Ascolta l’insegnante e scrivi nei cartellini.

LE PAROLE DEL L A ST ORIA

L’abete rosso primigenio

risale all’era primaria.

A STUDIARE CON . . . L E IMMAGINI
LA PREISTORIA DELL’UMANITÀ
Il testo si trova nella Guida docente. 62

IMPARO A STUDIARE CON .

. . LE

IMMAGINI

Osserva, ripensa alla lettura dell’insegnante e rispondi.

• Durante la bella stagione, dove si trasferiscono i sapiens Cro-Magnon?

• Perché ai sapiens Cro-Magnon piace la vita da nomadi?

• Da quante persone è composto il clan?

• Come sono gli occhi e la pelle dei sapiens Cro-Magnon?

• Che forma hanno le capanne?

• Con che cosa sono costruite?

LA PREISTORIA DELL’UMANITÀ
Il testo si trova nella Guida docente. 63

LE PAROLE DELL A STORIA

Le pitture rupestri sono incisioni e disegni sulle rocce.

IL LINGUAGGIO DELLE IMMAGINI

Per restare in un posto era necessario per i sapiens CroMagnon conoscere l’ambiente circostante e comunicare tra loro per indicarsi dove si trovava il cibo e il necessario per sopravvivere.

Per questo, i sapiens Cro-Magnon crearono un linguaggio sempre più ricco, arricchito dalle immagini: le pitture rupestri. Furono dei veri artisti, anche se questo non fu abbastanza per farli vivere sempre nello stesso posto, perché le risorse a un certo punto finivano e dovevano spostarsi.

PER SAPERNE DI PIÙ

PRIME MAPPE

La conoscenza dell’ambiente si trasmetteva di generazione in generazione: in una grotta spagnola è stata rinvenuta una mappa di circa 14.000 anni fa incisa dai sapiens Cro-Magnon su pietra, con l’indicazione di fiumi, montagne e luoghi dove trovare gli animali.

Grotta di Altamira, Spagna
64 LA PREISTORIA DELL’UMANITÀ
Grotta di Lascaux, Francia

PITTURA, RELIGIONE E MUSICA

Ai sapiens piaceva dipingere per raccontare avventure, emozioni o paure. Dedicavano la loro arte alle divinità della natura, misteriose e spaventose, come buon auspicio per la caccia.

Per vincere la paura della morte deponevano il corpo dei defunti in tombe e li onoravano con riti di passaggio per l’aldilà.

Oltre ai disegni, si esprimevano anche con dei suoni: con le canne, il legno, le pelli tese degli animali realizzarono i primi strumenti musicali

IMPARO A STUDIARE CON . . . LE IM M A G INI

Osserva queste immagini di pitture rupestri e rispondi.

• Quale animale riconosci?

• Sono prede di caccia? Da che cosa lo capisci?

• Quale strumento puoi notare?

Le rocce disegnate e dipinte erano come un libro di racconti.

Come un fumetto!

65
LA PREISTORIA DELL’UMANITÀ

Veneri preistoriche

LA DEA MADRE

DONNE, MADRI, DIVINITÀ

La vita nell’era glaciale era messa a dura prova dalle continue migrazioni: alcune donne incinte morivano, nascevano pochi bambini e molti perdevano la vita da piccoli. Nonostante la popolazione crescesse lentamente, i sapiens sopravvissero fino ad arrivare ai nostri giorni, dimostrando un’eccellente capacità di adattamento all’ambiente.

Il primo grande culto umano fu quello della dea madre, che rappresentava fertilità e natura. La figura femminile, perciò, era considerata fonte di vita e venerata.

I sapiens sapevano scolpire la pietra e realizzarono piccole statuette di figure femminili, chiamate “Veneri”, con pietre, ossa, corna e zanne.

“LA SIGNORA ROSSA”

Nella caverna di El Mirón nelle Asturie, in Spagna, è stato ritrovato il fossile di una donna Cro-Magnon. Poiché venne sepolta con il corpo dipinto di ocra rossa, si è ipotizzato che fosse un membro importante della comunità a cui apparteneva.

66 LA PREISTORIA DELL’UMANITÀ

IMPARO A STUDI ARE CON . . .

In coppia, completate lo schema con le informazioni sui nostri antenati.

CHI?

homo sapiens

COM’ERA?

DOVE VIVEVA?

IN QUALE AMBIENTE VIVEVA?

COME COMUNICAVA?

DI CHE COSA SI NUTRIVA?

COME VIVEVA?

ISOLATO. IN GRUPPO.

QUANDO È COMPARSO?

CHE COSA SAPEVA FARE?

QUALI FURONO LE SUE SCOPERTE/CONQUISTE?

Ora provate ad alternarvi rispondendo a voce a una domanda ciascuno/a.

200 mila anni fa

30 mila anni fa

67
LA PREISTORIA DELL’UMANITÀ
LO SCHEMA
AMERICA AFRICA ASIA EUROPA AUSTRALIA

IL CAMMINO DEI PRIMI HOMO IN ITALIA

Vediamo insieme la mappa dei ritrovamenti delle tracce lasciate in Italia dagli ominidi e dai sapiens. Una vera e propria escursione nella Preistoria!

GROTTE DI TOIRANO (LIGURIA)

Famose per essere il più grande cimitero di orsi delle caverne d’Europa ed essere uno dei pochi siti dove si trovano tracce dell’homo erectus e dell’homo di Neanderthal.

GROTTA DEL CIRCEO (LAZIO)

Scoperti i resti di nove homo di Neanderthal: otto vissuti tra i 50 mila e i 68 mila anni fa, il più antico avrebbe tra i 100 mila e i 90 mila anni.

GROTTE DELL’ADDAURA (SICILIA)

Incisioni preistoriche testimoniano la presenza dei sapiens sul monte Pellegrino: rappresentano in modo realistico abili acrobati, ma potrebbe trattarsi anche della rappresentazione di un rituale.

68 UN TUFFO NEL PASSATO

GROTTA IL BUCO NEL PIOMBO (LOMBARDIA)

Ritrovato il cosiddetto “Banco degli orsi”, un grande accumulo di ossa di orso delle caverne, estinto durante l’ultima glaciazione; gruppi di sapiens nomadi, vissuti 40 mila anni fa, hanno lasciato le loro tracce in questa grotta.

ISERNIA LA PINETA (MOLISE)

Rinvenuto un dente di un bambino deceduto all’età di circa 5-6 anni e vissuto circa 600 mila anni fa. Apparteneva alla specie dell’homo erectus.

GROTTE DI ALTAMURA (PUGLIA)

Ritrovati i resti di un homo di Neanderthal vissuto circa 180 mila anni fa.

GROTTA DEL ROMITO (CALABRIA)

Luogo speciale, abitato dall’homo sapiens sin dai tempi di Cro-Magnon.

IMPARO

A STUDI A R E C O N . . . LE IMMAGINI

Leggi le informazioni sui siti e scrivi le specie di homo che sono vissute in Italia.

69 UN TUFFO NEL PASSATO

PROVA DI

PREISTORIA: IL PALEOLITICO

1 Collega ogni immagine alla specie umana corrispondente.

HOMO HABILIS HOMO ERECTUS HOMO DI NEANDERTHAL HOMO SAPIENS

2 Per ogni frase, scrivi se si riferisce all’homo habilis, all’austalopiteco o a entrambi.

• Cacciava piccole prede.

• Aveva una posizione eretta.

• Fabbricava chopper.

• Dormiva sugli alberi.

• Aveva il cervello più grande e sviluppato

3 Sottolinea con lo stesso colore che cosa era in grado di fare l’ominide.

HOMO HABILIS HOMO ERECTUS

• Fabbricava chopper.

• Sapeva accendere il fuoco.

• Cacciava piccole prede.

• Conoscere alcuni aspetti del Paleolitico.

• Levigava la pietra su due lati.

• Utilizzava il fuoco per cuocere gli alimenti.

70

4 Per ogni frase, scrivi se si riferisce all’homo di Neanderthal, all’homo sapiens o a entrambi.

• Visse in Asia e in Europa.

• Viveva in tende costruite con ossa e pelli.

• Si estinse.

• Visse in tutto il Mondo.

• Era un artista.

• Fu il primo a seppellire i morti.

• Fu il primo a utilizzare semplici parole per comunicare.

5 Indica con una ✕ .

• Quale fu il primo ominide? Australopiteco. Homo erectus.

• Quale strumento era affilato su due lati? Amigdala. Chopper.

• Chi accese per primo il fuoco? Homo erectus. Homo habilis.

• Dove visse l’uomo di Neanderthal? Asia. Africa.

• Chi dipinse le pareti delle grotte? Homo erectus. Homo sapiens.

• Quale venne dopo quello di Neanderthal? Homo erectus. Homo sapiens.

6 Indica vero (V) o falso (F).

L’homo di Neanderthal:

• viveva sempre nello stesso posto.

V F

• costruiva utensili scheggiando pietre. V F

• costruiva capanne. V F

• dipingeva sulle pareti. V F

• seppelliva i morti. V F

L’ homo sapiens:

• aveva il cervello simile al nostro. V F

• fu il primo ad accendere un fuoco. V F

• comunicava con urla e gesti. V F

• si diffuse solo in Africa. V F

• sviluppò capacità artistiche. V F

COME SONO STATI QUESTI ESERCIZI? 71
PALEOLITICO

il GRANDE CAMBIAMENTO

72

Circa 12 mila anni fa il clima sulla Terra diventò più mite e i ghiacci cominciarono a ritirarsi. La vita di tutti gli esseri viventi, animali ed esseri umani, cominciò quindi a cambiare, adattandosi al nuovo ambiente.

* E TU, CHE COSA NE PENSI?

Quali saranno stati i cambiamenti dell’essere umano?

Quali abilità aveva sviluppato per sopravvivere?

E la sua vita era sempre più simile alla nostra?

* CHE COSA SCOPRIRAI

Come l’essere umano è riuscito ad adattarsi al nuovo clima e a sopravvivere.

Come cambiarono le specie vegetali e animali.

La vita sedentaria dell’essere umano e lo sviluppo dell’allevamento e dell’agricoltura.

73

L’ETÀ DELLA PIETRA NUOVA: IL NEOLITICO

CLIMA NUOVO, VITA NUOVA

Con la fine dell’era glaciale, il clima diventò più mite e, quando i ghiacciai nelle zone pianeggianti lasciarono posto alla vegetazione, la vita dei nostri progenitori subì cambiamenti decisivi

Alcuni sapiens continuarono a dedicarsi alla caccia, ma i grandi mammiferi come i mammut si erano estinti e le renne si erano spostate nelle zone più fredde. La maggior parte delle donne e degli uomini, sempre alla ricerca di ambienti più ricchi di risorse, scelsero zone verdi bagnate da fiumi o da laghi in cui stabilirsi con le loro famiglie. Qui impararono anche a produrre il cibo di cui avevano bisogno: diventarono agricoltori e allevatori Per conservare i prodotti di queste attività fabbricarono contenitori in ceramica, la “pietra nuova”.

74 IL GRANDE CAMBIAMENTO
AUSTRALOPITECO HOMO HABILIS HOMO ERECTUS HOMO DI NEANDERTHAL HOMO SAPIENS PRIMA HOMO SAPIENS DOPO

GLI UOMINI ADDOMESTICANO

GLI ANIMALI

Alcuni cacciatori si accorsero che, una volta catturati, i cuccioli si abituavano alla presenza dell’essere umano e diventavano domestici. Fu così che i nostri progenitori impararono ad addomesticare gli animali. Il primo fu il lupo, che risultò essere un valido aiuto nella caccia, un buon guardiano del gregge e un animale da compagnia.

L’ALLEVAMENTO

Donne e uomini si accorsero che maiale, capra, pecora e mucca addomesticati offrivano carne e latte, ma anche lana per realizzare indumenti. L’asino e il bue erano invece un valido aiuto nel trasporto e nel lavoro dei campi.

A quel punto i sapiens del Neolitico capirono i vantaggi della vita da sedentari: nel villaggio avevano a disposizione quasi tutto quello di cui avevano bisogno per sopravvivere. Gli unici a rimanere nomadi furono i pastori, sempre alla ricerca di nuovi pascoli.

IMPARO A STUDIARE CON . . .

LE TA BELLE

Leggi il testo e scrivi il nome degli animali al posto giusto.

PER CARNE E LATTE

PER CACCIA E COMPAGNIA

PER LA LANA

PER IL LAVORO

NEI CAMPI

75 IL GRANDE CAMBIAMENTO

LE DONNE “ADDOMESTICANO”

LE PIANTE

Secondo gli studiosi e le studiose, le donne avrebbero scoperto l’agricoltura osservando che dai semi caduti a terra potevano nascere nuove piante. Impararono quindi a coltivare i cereali e i legumi come farro, orzo, miglio, grano, piselli e ceci.

Oltre al falcetto in pietra per tagliare le spighe e ai bastoni appuntiti per spingere i semi nella terra, i sapiens del Neolitico inventarono:

• la zappa in pietra infilata su un bastone per rompere le zolle prima di piantare i semi;

• l’aratro formato da un ramo robusto con due punte di diversa larghezza per lavorare la terra più in fretta e con meno fatica.

Per poter coltivare, donne e uomini cominciarono a incendiare e abbattere gli alberi creando più spazio per i loro villaggi e le loro piantagioni.

DISCIPLINE AMICHE SCIENZE

Noi ci nutriamo anche di piante, ma le piante di che cosa si nutrono?

IMPARO A STUDIARE CON . . .

LE PA R O LE- CHIAVE Completa.

L’ è stata scoperta dalle che capirono che le piante nascevano dai

Le prime piante coltivate furono i e i

I nuovi strumenti agricoli furono la per rompere le zolle e l’ per lavorare la terra.

EDUCAZIONE CIVICA

EDUCAZIONE CIVICA

UN BOSCO PER AMICO

OGGI, A DIFFERENZA

DEL NEOLITICO, LA DISTRUZIONE

DI AREE BOSCHIVE

STA DIVENTANDO

UN PROBLEMA.

LEGGETE LA PAGINA 85

E CONFRONTATEVI IN CLASSE

76 IL GRANDE CAMBIAMENTO

ALLEVAMENTO E AGRICOLTURA

Quali furono le cause e le conseguenze della scoperta dell’agricoltura e dell’allevamento? Completa la tabella scrivendo le frasi al posto giusto.

CAUSE FATTO CONSEGUENZA

SCOPERTA DELL’AGRICOLTURA E DELL’ALLEVAMENTO

• L’alimentazione divenne più ricca.

• Il clima della Terra cambiò.

• I cuccioli catturati diventarono domestici.

• Donne e uomini iniziarono a trasformare l’ambiente.

• Venne abbandonata la vita nomade.

77 SCOPERTE

I VILLAGGI DEL NEOLITICO

Per aspettare il nuovo raccolto e occuparsi degli animali bisognava restare nello stesso luogo, quindi i sapiens del Neolitico sostituirono gli accampamenti di tende di pelli di animali con veri villaggi circondati da steccati, che sorgevano vicino ai fiumi, e con capanne vicine tra loro.

LE CAPANNE

Il villaggio comprendeva 20-30 capanne a base circolare o rettangolare, costruite con pietre e legname. In alcune zone si costruivano muri impastando argilla e paglia; in altre si realizzavano mattoni di argilla seccata al sole. I pavimenti erano soprattutto di terra battuta e i tetti di paglia e giunchi. C’era quasi sempre una capanna spaziosa per le riunioni e altre più piccole per conservare il raccolto.

LE PALAFITTE

Per difendersi dagli animali e proteggersi dalle inondazioni vennero realizzate delle palafitte, cioè capanne sorrette da pali conficcati nell’acqua. Erano dotate di una passerella che conduceva sulla riva. Le palafitte erano molto diffuse in Italia, nella regione alpina e nella pianura Padana.

78 IL GRANDE CAMBIAMENTO

VIVERE NEL NEOLITICO: LE ATTIVITÀ

Il villaggio sorgeva al centro delle terre coltivate e aveva recinti per proteggere gli animali allevati. I campi e le loro risorse appartenevano a tutti gli abitanti e, poiché il villaggio aveva tante necessità, con il tempo nacquero anche i vari mestieri.

Le persone che si dedicavano prevalentemente alla produzione di oggetti fatti a mano erano gli artigiani, specializzati nella produzione di tessuti, ceramica, cesti in vimini o armi

LA CERAMICA

Per conservare i prodotti dell’allevamento e dell’agricoltura vennero realizzati dei contenitori in argilla, un tipo di terra raccolta vicino ai fiumi e facilmente modellabile, che si induriva poi con il calore del fuoco. L’argilla impastata con acqua, paglia o segatura serviva per costruire recipienti, vasi o ciotole. Dopo la cottura diventava “terracotta”, la ceramica più antica.

I VESTITI IN TESSUTO

Le donne scoprirono che arrotolando la lana si potevano ricavare dei fili che, una volta intrecciati, diventavano dei tessuti. Inventarono così prima il fuso e poi il telaio per realizzare i tessuti, che si cucivano con aghi di osso e si tingevano con colori vegetali per realizzare capi di abbigliamento.

79 IL GRANDE CAMBIAMENTO
CONTENUTI DIGITALI

PROPRIETÀ PRIVATA E SCAMBIO

Nelle comunità più antiche tutto apparteneva a tutti. Con la nascita dei mestieri si diffuse sempre più l’abitudine di accumulare i prodotti del proprio lavoro e di scambiarli con altri membri della comunità per procurarsi le cose di cui si aveva bisogno: nasceva il baratto

LE PAROLE DELL A STORIA

Il baratto è lo scambio di oggetti o prodotti considerati uguali per valore.

IMPARO A STUDIARE CON . . . LE IMMAGINI

Prova a scrivere alcuni possibili scambi.

LA MIA PRIMA 80 EDUCAZIONE FINANZIARIA 80 Educazione finanziaria: contributo, cooperazione.

SUl PALEOLITICO

PALEOLITICO

da 2 milioni e 500 mila a 12 000 anni fa

attività

• caccia e pesca

• raccolta

strumenti selce scheggiata: chopper, amigdala, raschiatoi, lame…

abitazione

caverne e capanne fatte di rami e pelli di animali

vita nomade si spostavano in cerca di cibo (migrazione)

società

• clan

• tribù

• essere umano abile nella caccia arte e religione

• dipinti rupestri

• veneri preistoriche

• sepoltura dei morti

IN BREVE 81 CHE COSA ABBIAMO IMPARATO

NEOLITICO

da 12 000 a 5 000 anni fa strumenti

attività

CHE COSA ABBIAMO IMPARATO SUl NEOLITICO

• agricoltura

• allevamento

• artigianato

pietra levigata, falce, zappa, aratro, telaio…

abitazione

• capanne fatte di legno, mattoni e pietre

• primi villaggi

vita sedentaria

vivevano nello stesso posto

società

arte e religione

• clan

• capofamiglia

• consiglio degli anziani

• mestieri

• incisioni rupestri

• manufatti di argilla

• riti e legame con l’aldilà

82
IN BREVE

PREISTORIA: IL NEOLITICO

1 Osserva il disegno e scrivi le lettere al posto giusto.

Nel villaggio neolitico c’era chi si occupava di:

A coltivare i campi;

B accudire gli animali;

C andare a caccia;

D fabbricare utensili in terracotta;

E tessere la lana;

F intrecciare i panieri di vimini;

G imparare il mestiere guardando gli adulti;

H barattare prodotti.

2 In coppia, ripercorrete le pagine sul Neolitico (da pagina 74) e raccontatevi gli argomenti a vicenda, seguendo parole-chiave e schemi. Poi, quando vi sentirete pronti/e, provate a scrivere sul quaderno un breve testo dal titolo: “Bambini e bambine del Neolitico”.

PROVA DI COME SONO STATI QUESTI ESERCIZI? 83 83 NEOLITICO
• Conoscere alcuni aspetti del Neolitico.

VIVERE IN GRUPPO

Abbiamo imparato che nella Storia dell’essere umano vivere in gruppo è stato necessario per la sopravvivenza. Donne e uomini della Preistoria capirono da subito che non avrebbero potuto affrontare i pericoli e gli animali feroci da sole e da soli.

Per noi, oggi è normale vivere in una società organizzata e in pochi ormai scelgono di stare da soli, in luoghi isolati senza i loro simili.

Anche tu vivi immerso/immersa in vari gruppi sociali: sono le persone con cui hai rapporti di parentela, affetto, amicizia e solidarietà.

Per vivere bene in un gruppo è necessario decidere insieme delle regole che, per potersi aiutare, giocare, studiare e lavorare in armonia, devono essere rispettate.

Collega ogni gruppo sociale a uno dei suoi compiti.

CANTIAMO EDUCAZIONEINSIEMECIVICA EDUCAZIONE CIVICA E CITTADINANZA 84
nutrire, prendersi cura, volersi bene imparare, avere amici/amiche imparare, avere amici/amiche
LA FAMIGLIA LA CLASSE L’ASSOCIAZIONE SPORTIVA

NON SCHERZIAMO CON IL FUOCO: SALVIAMO GLI ALBERI!

Con l’affermazione dell’agricoltura assistiamo, a partire dal Neolitico, al fenomeno dell’incendio boschivo. Se all’inizio anche questo faceva parte del processo di sopravvivenza, come cacciare gli animali, oggi appiccare un fuoco può accadere senza una ragione precisa, per esempio lasciando incustodito un falò. A esclusione degli incendi provocati da fenomeni naturali, come fulmini o eruzioni vulcaniche, sono quasi sempre gli esseri umani ad appiccare un fuoco che poi si trasforma in un incendio

La nostra sopravvivenza su questo Pianeta dipende dall’ossigeno e dal ristoro che ci danno gli alberi.

Distruggere foreste millenarie per far spazio alle città può essere molto rischioso: solo le piante sono in grado di salvarci dalle catastrofi climatiche e ambientali. Abbracciamo un albero come un amico, sarà un gesto che farà stare bene entrambi.

ALBERI PREISTORICI CHE VIVONO ANCORA

Negli Stati Uniti il bosco più longevo del Mondo, chiamato Pando 1 , ha 80.000 anni ed è formato da pioppi tremuli. In Svezia vive un abete rosso, chiamato Old Tjikko 2 , di 9.500 anni.

EDUCAZIONE CIVICA E CITTADINANZA 85
1 2

DONNE E SCIENZA NELLA PREISTORIA

TITOLO TITOLO

In studi recenti, gli antropologi e le antropologhe hanno dichiarato che, nella Preistoria, la donna ricopriva un ruolo importante: infatti la sopravvivenza non dipendeva solo dalle battute di caccia degli uomini, ma anche dall’organizzazione del clan che rimaneva nelle grotte e nei villaggi. Durante le lunghe assenze dei cacciatori, infatti, il gruppo poteva sopravvivere solo grazie alle donne, che guidavano piccoli e anziani verso fonti di acqua e cibo. Si ipotizza anche che le donne del Paleolitico, grazie alla loro esperienza nella raccolta dei vegetali, siano state le prime a riconoscere le erbe medicinali e a trasformarle in rimedi contro le malattie, producendo anche cosmetici per le danze e i rituali. Furono quindi le prime dottoresse ed estetiste della storia!

CANTIAMO INSIEME
EDUCAZIONE CIVICA EDUCAZIONE CIVICA E CITTADINANZA 86

MA SOLO GLI UOMINI ERANO CACCIATORI?

Una recente scoperta archeologica ha riportato alla luce i resti di una donna di età compresa tra i 17 e i 19 anni, sepolta circa 9.000 anni fa nelle Ande peruviane, in America, insieme a un variegato corredo di armi da caccia

Nello stesso luogo sono state ritrovate 11 donne e 16 uomini che avevano vissuto cacciando. Grazie a questo ritrovamento, si pensa che nel continente americano circa un terzo dei cacciatori del Neolitico fosse costituito da donne. I ricercatori e le ricercatrici hanno concluso che la divisione del lavoro tra donne e uomini, nel passato di cacciatori e raccoglitori, fu probabilmente equilibrata.

CIVICA E CITTADINANZA
EDUCAZIONE

TITOLO TITOLO

MESCOLARSI

La specie umana, nella sua lunga storia, ha sempre manifestato la necessità di migrare, spostandosi dai suoi luoghi di origine.

Gli esseri umani incontravano così altre specie e sottospecie: vivevano insieme e avevano dei figli che ereditavano caratteristiche dagli uni e dagli altri.

Per millenni, il mescolarsi ha portato alla formazione di un’unica grande specie umana su tutto il Pianeta.

L’homo sapiens, a cui tutti apparteniamo, tramanda la ricchezza ereditata dalle specie precedenti

EDUCAZIONE CIVICA EDUCAZIONE CIVICA E CITTADINANZA 88

GEOGRAFIA INDICE

90

90 La Terra prima e dopo

92 Intorno a noi

93 Studiare l’ambiente

nelDELLA MONDO GEOGRAFIA

94

96 Gli spazi terrestri

98 La montagna

paesaggi TERRESTRI

100 Come si sono formate le montagne?

101 Una montagna di lava: il vulcano

102 Piante e animali della montagna

104 Vivere in montagna

106 La collina

107 Vivere in collina

108 La pianura

110 Vivere in pianura

111 Fattorie nel Mondo

112 La città

113 Vivere in città

118

120 Il fiume

122 La vita lungo i fiumi

EDUCAZIONE CIVICA E CITTADINANZA

123 Un percorso difficile

124 Il lago

126 Il mare

128 Piante e animali nel mare

130 Vivere al mare

EDUCAZIONE CIVICA E CITTADINANZA

132 L’inquinamento del mare

133 Vogliamo un mare pulito!

paesaggi ACQUATICI

EDUCAZIONE CIVICA E CITTADINANZA

114 Convivere in città

116 PROVa DI ABILITÀ

117 PROVA DI

134 PROVA DI

135 IN BREVE • Che cosa abbiamo imparato sui paesaggi

136

138 Osservare lo spazio

140 Rappresentare lo spazio

142 Dalle piante alle carte

145 PROVA DI

EDUCAZIONE CIVICA E CITTADINANZA

146 Noi, turisti e turiste

lE DELLA CARTE GEOGRAFIA

CONTENUTI DIGITALI DELLA DISCIPLINA

nelDELLA MONDO GEOGRAFIA

LA TERRA PRIMA E DOPO

Sai com’era la Terra da bambina? Era una palla avvolta dall’acqua dalla quale i numerosi vulcani eruttavano fuoco. E adesso, com’è? È tutta blu, il colore delle sue acque, da dove emergono grandissime isole verdi. Nel nostro Pianeta, la Terra, incontriamo mari, fiumi, laghi… i grandi spazi acquatici! E gli spazi terrestri: montagne, colline, pianure…

90

Parte il nostro viaggio nella Geografia!

Pronti, partenza, via!

INTORNO A NOI

Quello è il bosco dove passeggiamo e là ci sono il fiume e il mare

La Geografia è la scienza che studia SPAZIO CHE CI CIRCONDA .

Ecco la nostra casa, la scuola e il borgo.

ESSERE UMANO E NATURA

La Geografia si occupa degli aspetti naturali e antropici di un territorio. Studia e descrive come è un territorio senza l’intervento dell’essere umano (aspetto naturale) e come è stato modificato per poterci abitare, viaggiare, lavorare (aspetto antropico).

LE PAROLE DELL A G E O GRAFIA

Antropico: che riguarda le azioni dell’essere umano.

92 NEL MONDO DELLA GEOGRAFIA

STUDIARE L’AMBIENTE

Gli esperti e le esperte di Geografia, ovvero i geografi e le geografe, studiano i paesaggi terrestri e acquatici del nostro Pianeta. Per farlo, hanno bisogno di alcuni strumenti.

macchina fotografica per scattare foto

LE

La parola Geografia deriva dal greco: geo, “terra”, e grafia, “descrizione”.

termometro per rilevare la temperatura

altimetro

(strumento che rileva l’altezza), per conoscere se un luogo è in collina, in montagna…

navigatore o mappa per individuare la posizione in cui si è

bussola per orientarsi

PAROLE DELL
G E O G R AF IA NEL MONDO DELLA GEOGRAFIA
A

paesaggi TERRESTRI

94 94

Ogni angolo della Terra presenta delle caratteristiche in base all’ambiente in cui si trova.

* E TU, CHE COSA NE PENSI?

Sai descrivere le caratteristiche dell’ambiente in cui vivi? E le differenze tra una zona in collina e una in montagna?

* CHE COSA SCOPRIRAI

Quali sono le caratteristiche dei principali spazi terrestri. Come descrivere gli elementi naturali dei paesaggi e conoscere le attività dei vari ambienti.

95 CONTENUTI DIGITALI

GLI SPAZI TERRESTRI

Le grandi isole verdi che si vedono in mezzo al blu delle acque della Terra sono gli spazi terrestri e sono molto diversi tra di loro.

MONTAGNA

Oltre i 600 metri sopra il livello del mare; la parte più alta si chiama vetta.

96 PAESAGGI TERRESTRI

LE PAROLE DELL A

Partendo dal livello del mare, si calcola l’altezza (altitudine) di un luogo.

COLLINA

Cima “morbida”, tra i 200 e i 600 metri sopra il livello del mare.

sopra il livello del mare

Per esplorare prendiamo sempre come punto di partenza il LIVELLO DEL MARE, il LIVELLO 0.

PIANURA

Spazio quasi completamente piatto, tra 0 e 200 metri di altezza sopra il livello del mare.

PAESAGGI TERRESTRI
GE O G R A F I A
97 97

LA MONTAGNA

I rilievi più alti della superficie terrestre sono le montagne. Le montagne che si susseguono una vicino all’altra formano una catena montuosa. In Italia le principali catene montuose sono le Alpi e gli Appennini

VETTA

È il punto più alto e aguzzo della montagna. Le vette hanno tutte forme diverse: il vento, l’acqua e i ghiacciai, infatti, le hanno scolpite nel tempo e ogni vetta è in continua trasformazione.

GHIACCIAIO

È una massa di ghiaccio che, man mano che si scioglie, scivola verso il basso. Dalle acque sciolte dei ghiacciai si formano i corsi d’acqua.

IMPARO A STUDIARE CON .

IM M A GINI

Osserva e leggi tutti gli elementi della montagna. Poi copri i cartellini e descrivi tutte le sue parti.

98
. .
LE
PAESAGGI TERRESTRI

VERSANTE

È il fianco di una montagna. I fianchi più ripidi si chiamano pareti.

VALLE

È lo spazio tra due versanti vicini. Le valli più larghe, a forma di U, sono scavate dai ghiacciai mentre scivolano dalle vette. Le valli più strette, a forma di V, sono scavate dai corsi d’acqua.

DISCIPLINE AMICHE STORIA

Nella storia della Terra, i ghiacciai sono sempre stati estesi come oggi?

99 PAESAGGI TERRESTRI
PIEDE È la parte più bassa, la base della montagna.

COME SI SONO FORMATE LE MONTAGNE?

Prima che esistessero gli esseri umani, la superficie della Terra era in continuo movimento. Il cuore della Terra era un nucleo di lava e magma infuocato e la superficie era ricoperta da una crosta di rocce dure. Alcuni frequenti terremoti cambiarono questa crosta ed enormi masse di roccia dura cominciarono a muoversi sulle rocce fuse sottostanti Da questi movimenti si sono formate le montagne.

I MOVIMENTI DELLE MONTAGNE

I movimenti che hanno dato origine alle montagne sono tre.

Origine per corrugamento 1 : quando masse di roccia si ripiegano, increspandosi.

Origine per sollevamento 2 : quando la crosta terrestre si solleva per una forte spinta dall’interno.

Origine vulcanica 3 : quando la lava fuoriesce dalla crosta terrestre e si deposita prendendo la forma di un cono sulla superficie.

CORRUGAMENTO SOLLEVAMENTO
100
VULCANICA
PAESAGGI TERRESTRI 1 2 3

UNA MONTAGNA DI LAVA: IL VULCANO

Il vulcano è una montagna a forma di cono che nasce dai depositi di lava. Sulla cima si trova il cratere da cui, durante l’eruzione, fuoriescono lava, cenere e lapilli provenienti dal centro della Terra.

Il canale che collega l’interno della Terra con il cratere si chiama camino

Un vulcano non è sempre attivo: infatti, alterna periodi di attività a lunghi periodi di silenzio

In Italia ci sono due grandi vulcani: l’Etna (Sicilia) e il Vesuvio (Campania).

LAPILLI CRATERE CAMINO
PAESAGGI TERRESTRI
LAVA
101
CENERE ETNA VESUVIO

PIANTE E ANIMALI DELLA MONTAGNA

La montagna ospita varie specie di animali (fauna) e di piante (flora), diverse per ogni altitudine.

Oltre i 3.000 metri regnano sovrani i ghiacciai.

Oltre i 2.500 metri si trovano rocce e pochi cespugli. Qui vivono uccelli rapaci come l’aquila e l’avvoltoio.

Oltre i 2.000 metri si possono trovare erbe, arbusti, muschi e licheni. Un fiore che resiste al gelo è la stella alpina. Qui vivono lo stambecco, il camoscio e la marmotta

Tra 1.000 e 2.000 metri troviamo boschi di aghifoglie (alberi con foglie a forma di ago) come larici, pini e abeti. Qui vivono lo scoiattolo, la volpe, il cervo e il falco; in alcuni parchi protetti troviamo anche il lupo, il cinghiale e l’orso bruno.

Lungo i fianchi più bassi della montagna la vegetazione è molto abbondante e si trovano boschi di latifoglie (alberi con foglie larghe) come quercia, castagno e faggio.

102
PAESAGGI TERRESTRI

IMPARO A STUDI ARE C O N . . . LE IMMAGINI

Disegna e descrivi sul quaderno almeno una pianta per ogni altitudine.

DISCIPLINE AMICHE SCIENZE Che differenza c’è tra alberi e arbusti?

103 PAESAGGI TERRESTRI

VIVERE IN MONTAGNA

La vita in montagna non è facile. Il clima è rigido e l’ambiente, specie nelle zone più alte e rocciose, è poco ospitale: è difficile coltivare la terra e costruire strade.

La montagna, però, è ricca di pascoli che permettono l’allevamento del bestiame. I boschi forniscono legname alle industrie della pianura, che fabbricano mobili e altri prodotti in legno.

L’acqua è fonte di vita e sviluppo in ogni settore e, in montagna, permette di produrre energia elettrica

Le bellezze della natura, poi, soprattutto la neve, è oggetto di ammirazione e favorisce il turismo

IMPARO A STUDIARE C O N . . . GLI ARGOMENTI

Riquadra di rosso la parte del testo che parla delle difficoltà della montagna e di verde quella che parla delle sue risorse

104 PAESAGGI TERRESTRI

Completa inserendo le parole al posto giusto.

• lavorare la terra • clima freddo

• costruire strade • pascoli: allevamento

• acqua: energia • boschi: legname

• bellezza: turismo

DIFFICOLTÀ DELLA MONTAGNA

RISORSE DELLA MONTAGNA

105 PAESAGGI TERRESTRI
C O N . . . L O SCHEMA
IMPARO A STUDIARE

LA COLLINA

La collina è un’altura dalla cima e dai fianchi arrotondati. Questo rilievo non supera i 600 metri sopra il livello del mare.

La collina offre un ambiente più ospitale rispetto alla montagna: il clima è più mite ed è più facile coltivare la terra e costruire vie di comunicazione.

È il punto più alto della collina.

È la parte in salita della collina.

È la parte più bassa della collina.

106
PAESAGGI TERRESTRI
CIMA FIANCO
PIEDE

VIVERE IN COLLINA

Fin dai tempi più antichi la collina è stata un luogo adatto per costruire villaggi e borghi fortificati, poiché dalle cime gli abitanti potevano controllare le valli e proteggersi da eventuali attacchi.

L’attività principale è l’agricoltura, che nel tempo ha sviluppato sistemi sempre più efficaci per coltivare anche sui pendii, grazie a gradinate di terreno sostenute da muretti in pietra (terrazzamenti) e canali di irrigazione.

Nelle zone più soleggiate si coltivano viti, ulivi, alberi da frutto, castagni. Mentre sui pendii e nelle zone in ombra si allevano soprattutto bovini, ovini e caprini

Sono molto sviluppati l’artigianato e la piccola industria, che trasforma i prodotti dell’agricoltura e dell’allevamento. Si producono soprattutto olio, marmellata e conserve, formaggi e salumi. La bellezza dei paesaggi e i borghi storici attirano molti turisti e turiste che possono soggiornare in confortevoli fattorie (agriturismi), dove è possibile vivere a contatto con gli animali e degustare prodotti naturali.

IMPARO A STUDIARE CON . . . LE PAROLE-CHIAVE

Osserva il disegno della collina della pagina accanto e rileggi le parole-chiave in grassetto. Poi copri il testo e prova a descrivere tutti i dettagli che ricordi.

107 PAESAGGI TERRESTRI

LA PIANURA

Se ti trovi in uno spazio aperto, piatto, dove il tuo sguardo si perde, ti trovi in pianura: essa infatti non supera i 200 metri sopra il livello del mare. Il clima è caldo e afoso in estate e freddo e umido in inverno. Poiché in pianura l’acqua non scorre via con facilità, in passato molti terreni erano ricoperti di acqua stagnante e malsana, per cui sono state necessarie importanti opere di bonifica. La pianura è facile da coltivare e da percorrere: per questo è l’ambiente scelto da moltissime persone dove abitare. Fin dal Neolitico uomini e donne hanno sottratto alle foreste spazio da destinare all’allevamento e all’agricoltura. Ancora oggi il disboscamento viene praticato per ampliare le grandi città, che sorgono principalmente nelle pianure.

IMPARO A STUD I A R E CON. . . GLI ARGOMENTI

Riquadra nel testo con i colori corrispondenti. Definizione di pianura

Clima

Acqua e bonifica Foresta e disboscamento

Bonifica: asciugare e purificare terreni paludosi. Disboscamento: tagliare completamente un bosco.

PAESAGGI TERRESTRI
108
LE PAROLE DELL A G E O G R AF IA

FLORA E FAUNA

A causa delle opere di bonifica e disboscamento la vegetazione spontanea è stata quasi interamente sostituita dalle coltivazioni. Continuano però a vegetare in modo naturale salici e pioppi, che crescono lungo i corsi d’acqua.

Sempre per effetto del disboscamento, gli animali selvatici non trovando cibo e rifugio, si sono allontanati dalle pianure, lasciando il posto agli animali di allevamento. Sopravvivono sempre meno numerosi tassi, lepri, ricci e volpi

Le zone paludose esistenti sono diventate dei parchi naturali, dove vivono molte specie di anfibi e nidificano uccelli come aironi e cicogne.

Completa inserendo i titoli al posto giusto. ANIMALI SELVATICI

PAESAGGI TERRESTRI
109 IMPARO A STUDIARE CON . . . L E PAROLE-CHIAVE
• PIANTE SPONTANEE • PARCHI NATURALI

VIVERE IN PIANURA

La pianura è molto popolata perché il terreno pianeggiante e fertile insieme all’abbondanza di acqua hanno reso facile la vita degli esseri umani. Gli elementi artificiali (antropici) sono, perciò, molti di più rispetto a quelli naturali. Sono state costruite le cascine, dove si conservano attrezzi agricoli e si allevano gli animali, sono nati i paesi e soprattutto le città.

L’agricoltura è molto sviluppata; nella Pianura Padana la più bassa delle pianure italiane, si coltivano riso e foraggio destinato agli allevamenti di bovini e di suini. Si coltivano in grandi estensioni anche frumento, granoturco, soia e alberi da frutto I campi sono attraversati da canali per irrigare

In pianura sono molto sviluppate anche le industrie perché i trasporti delle merci sono resi possibili grazie alla fitta rete di strade e di autostrade.

IMPARO A STUDIARE CON . .

Osserva le fotografie e scrivi se prevalgono elementi antropici o naturali. Poi confrontatevi in classe: avete dato tutti e tutte le stesse risposte?

PAESAGGI TERRESTRI 110
. LE IMMAGINI
DOVE

FATTORIE NEL MONDO

La fattoria è una costruzione tipica della pianura in cui, di solito, vivono e lavorano coloro chi si occupano di agricoltura e allevamento. In Italia, sono edifici bassi e lunghi, con spazi per conservare i macchinari e silos per il raccolto. Intorno ci sono campi di cereali, riso e orti, dove crescono verdure e tuberi. Le fattorie del Mondo, però, non sono tutte uguali…

ASIA

È costituita da abitazioni collegate fra loro. Vengono allevati anatre, maiali e bufali d’acqua. La coltivazione principale è il riso.

AFRICA

Formata da una capanna. Vengono allevate galline e mucche. Le colture principali sono manioca, fagioli e sorgo.

AUSTRALIA E AMERICA DEL NORD

È un edificio di legno, su un piano, con un portico. Intorno si trovano silos, granai e recinti per il bestiame.

AMERICA CENTRALE

Si chiama “hacienda” ed è bassa con un grande patio di legno. Intorno ci sono campi di cereali, fagioli e tabacco. Gli animali sono allevati in libertà.

AMERICA DEL SUD

Nelle terre pianeggianti, dette Pampas, le fattorie sono basse e in legno, circondate da campi di canna da zucchero, mais, avena e pascoli per bovini e ovini.

PAESAGGI TERRESTRI
111

LA CITTÀ

Come sai, l’essere umano ha modificato alcuni ambienti naturali trasformandoli in antropici, per esempio, costruendo città

Lo spazio urbano è occupato da abitazioni vicine tra loro e da palazzi anche molto grandi. In città vivono a stretto contatto migliaia di persone e le strade sono spesso molto trafficate. La città è divisa in quartieri, che “ruotano” intorno al centro storico.

Nel centro storico, spesso vietato al transito dei veicoli, si trovano le costruzioni più antiche e caratteristiche. Qui, un tempo, vi erano botteghe e negozi di artigiani, mentre oggi ci sono negozi, ristoranti, uffici e banche. Le scuole sono diffuse in tutta la città.

La periferia comprende le zone più distanti dal centro, dove trovano spazio palazzi alti, grandi centri commerciali e zone industriali.

Scrivi i nomi al posto giusto. centro storico • quartiere • periferia

PAESAGGI TERRESTRI 112 IMPARO A STUDI A R E C O N . . . LE IMMAGINI

VIVERE IN CITTÀ

La città offre svariate possibilità di lavoro, opportunità culturali e di svago per chi vi abita.

I servizi a disposizione dei cittadini e delle cittadine sono numerosi:

• servizi amministrativi (uffici comunali, regionali, tribunale, questura);

• servizi culturali (scuola, università, musei, biblioteche, cinema, teatri, centri sportivi);

• servizi commerciali (banche, trasporti pubblici, negozi).

La città favorisce inoltre varie attività industriali, commerciali, culturali, religiose, artistiche e scientifiche.

IMPARO A STUDIARE CON . . . LE PAROLE-CHIAVE

Sottolinea nel testo le parole-chiave per completare.

• Il tribunale è un servizio

• La scuola è un servizio

• I negozi sono un servizio

Servizi: attività necessarie per soddisfare i bisogni e consentire una vita sociale organizzata.

PAESAGGI TERRESTRI
113
LE PAROLE DELL A G E O G R AF IA

TITOLO TITOLO

CONVIVERE IN CITTÀ

Le persone che scelgono di vivere in città sono consapevoli tanto delle risorse quanto delle difficoltà che essa offre, dovute principalmente alla convivenza a stretto contatto con migliaia di persone. Uno dei problemi da fronteggiare in città è il traffico. Per muoversi nelle zone antropizzate è necessario conoscere e rispettare le regole del Codice della Strada, che ci dà indicazione sui giusti comportamenti da adottare attraverso i segnali stradali.

I segnali stradali hanno forme geometriche e già dalla loro forma si può comprendere un primo messaggio:

• il triangolo ci avvisa di un pericolo e di fare attenzione; se ha un vertice rivolto verso il basso, vuol dire “fermati” e dai la precedenza;

• il cerchio esprime un divieto se è rosso o un obbligo se è blu;

• il quadrato e il rettangolo forniscono indicazioni.

CANTIAMO INSIEME
EDUCAZIONE CIVICA EDUCAZIONE CIVICA E CITTADINANZA
114

GIOCHIAMO: IL DOMINO DEI SEGNALI

Scopri con i compagni e le compagne il significato dei cartelli stradali di queste pagine. Poi fate una ricerca e scoprite il significato di almeno altri dieci segnali. Aiutatevi con lo schema qui sotto.

Quindi costruite il domino: sulla metà di una tessera disegnate il segnale, sulla metà di un’altra tessera scrivete il significato. Quando avrete scritto e disegnato tutti i segnali e i relativi significati, sarete pronti per giocare.

SIGNIFICATO DEI PIÙ IMPORTANTI SEGNALI STRADALI

Pericolo: attraversamento ciclabile/pedonale, pericolo di incendio

Divieto: senso vietato, transito vietato alle biciclette, transito vietato ai pedoni

Precedenza: dare la precedenza, fermarsi e dare la precedenza

Indicazione: scuolabus, sottopassaggio

Obbligo: percorso pedonale/fine del percorso pedonale, percorso ciclabile/ fine del percorso ciclabile, direzioni consentite dritto/destra/sinistra

CIVICA E CITTADINANZA 115
EDUCAZIONE

PAESI PICCOLI E PAESI GRANDI

Osserva e completa inserendo le parole al posto giusto. chiesa • mercato • primaria • meccanico • strade • santo • negozi • merci • commercio • paesi

Esistono paesi piccoli e grandi. Di solito, le case sono attorno alla piazza principale, dove sorge la parrocchiale. La chiesa è dedicata a un , patrono del paese.

Nel paese ci sono piccoli che vendono un po’ di tutto: l’edicola, alcuni bar, qualche trattoria.

Quasi tutti i paesi hanno la scuola dell’infanzia e la scuola , alcuni anche la scuola secondaria.

Nei paesi più grandi esistono ancora le botteghe del falegname, quella del calzolaio e l’officina del In alcune zone si trovano anche botteghe di artigiani del cuoio e della terracotta. I paesi sono collegati con i centri più grossi per mezzo di Una volta a settimana si svolge il , dove i venditori espongono le sulle bancarelle. Il mercato porta un grande movimento perché c’è e arrivano persone anche dai paesi vicini.

116
PAESI GRANDI E PICCOLI

GLI SPAZI TERRESTRI

1 Leggi le definizioni e scrivi il nome dello spazio terrestre corrispondente.

Poi collega alla relativa immagine, numerando.

• Rilievo che supera i 600 metri sul livello del mare.

• Rilievo che non supera i 600 metri sul livello del mare.

• Spazio che non supera i 200 metri sul livello del mare.

2 Completa inserendo le frasi al posto giusto.

• forma arrotondata, coperta da boschi e coltivazioni di viti e ulivi

• un piede, i versanti, la vetta e i ghiacciai

• campi coltivati, industrie e città

L’estate scorsa siamo andati con i nonni in vacanza e abbiamo ammirato vari tipi di paesaggi.

Abbiamo attraversato in auto una pianura con

Ci siamo fermati per la merenda in un bar ai piedi di una collina dalla

Finalmente, verso sera, siamo arrivati al rifugio, dove una guida alpina ci ha spiegato che le montagne hanno

COME SONO STATI QUESTI ESERCIZI? 117
PROVA DI
PAESAGGI TERRESTRI • Conoscere le principali caratteristiche degli spazi terrestri.
1 2 3

paesaggi ACQUATICI

118 118

Sulla Terra gli spazi acquatici si dividono in ambienti di acqua dolce e acqua salata. I principali sono il fiume, il lago, il mare, fino agli immensi oceani.

* E TU, CHE COSA NE PENSI?

Sai descrivere l’ambiente vicino a un fiume o a un lago?

E le differenze tra costa sabbiosa e rocciosa?

* CHE COSA SCOPRIRAI

Quali sono le caratteristiche dei principali spazi acquatici.

Come si presentano gli ambienti del fiume, del lago e del mare.

119

IL FIUME

Il fiume nasce dalle acque zampillanti della sorgente o dalle acque di un ghiacciaio. Nel suo percorso il fiume è alimentato dagli affluenti, cioè corsi d’acqua più brevi e impetuosi che si uniscono al suo percorso. Scorre in un solco, chiamato letto, che scava da solo e che attraversa la valle.

I lati del fiume si chiamano argini e bagnano il terreno a destra e a sinistra (le rive). Se il fiume incontra dei dirupi, nella discesa dalla montagna verso la valle, si possono formare delle cascate. Attraverso vari ambienti naturali, città e paesi, il fiume giunge fino al mare, dove si getta in un punto chiamato foce, che può essere a imbuto (foce a estuario) oppure a forma ramificata (foce a delta).

120
PAESAGGI ACQUATICI
LETTO MARE FOCE A DELTA FOCE A ESTUARIO RIVA
CASCATA ARGINE SORGENTE AFFLUENTE GHIACCIAIO

FLORA E FAUNA

Lungo gli argini di un fiume crescono diverse varietà di piante, in particolare pioppi, salici e canneti, dove nidificano molte specie di uccelli come l’airone, il cormorano e il martin pescatore Il fiume ospita diverse varietà di pesci di acqua dolce, tra i quali trote, lucci e carpe È facile incontrare anfibi, come rane e rospi, e insetti come libellule, zanzare, grilli e cavallette.

IMPARO A STUDIARE CON . . .

LE PARO L E - CHIAVE

Osserva il disegno del fiume della pagina accanto e rileggi le parole-chiave in grassetto. Poi copri il testo e prova a descrivere tutti i dettagli che ricordi.

DISCIPLINE AMICHE

SCIENZE

Conosci gli stati dell’acqua?

LIQUIDO

SOLIDO GASSOSO

121 PAESAGGI ACQUATICI

LA VITA LUNGO I FIUMI

Il fiume è da sempre fonte di risorse per le attività umane.

Lungo i suoi argini sono nate le prime grandi civiltà, perché il terreno fertile aveva reso possibile lo sviluppo dell’agricoltura. Nel tempo, gli esseri umani hanno poi realizzato una fitta rete di canali per l’irrigazione dei terreni coltivati.

Molti fiumi sono particolarmente pescosi e i popoli che vivono lungo gli argini si nutrono esclusivamente di pesce, la principale risorsa. Il letto e le rive del fiume contengono ghiaia e sabbia, utilizzati per costruire edifici. L’acqua dei fiumi, inoltre, viene impiegata per raffreddare gli impianti delle grandi industrie e anche per produrre energia elettrica, raccogliendo l’acqua in grandi bacini sbarrati da dighe. Alcuni grandi fiumi sono navigabili e rappresentano importanti vie di comunicazione e attrattive per i turisti

LE

DELL A

Bacino: lago artificiale ottenuto sbarrando un fiume con una diga.

122 PAESAGGI ACQUATICI
PAROLE
Diga: opera muraria che si realizza per modificare o sbarrare il corso di un fiume. G E O G R AF IA

UN PERCORSO DIFFICILE

Purtroppo le acque dei fiumi oggi non sono limpide come alla sorgente.

Spesso, quando arriva in pianura, il fiume viene invaso dagli scarichi delle industrie e dai rifiuti urbani abbandonati lungo gli argini, come plastica, lattine e cartacce.

Anche i prodotti chimici usati in agricoltura, come pesticidi e diserbanti, contribuiscono a inquinare le acque dei fiumi.

Il fiume è una fonte di vita preziosa e, se inquinato, può diventare veicolo di veleni.

Secondo te, quali di queste soluzioni sono adatte per combattere l’inquinamento delle acque dei fiumi?

Chiudere le fabbriche.

Limitare l’uso di prodotti chimici e di fertilizzanti.

Evitare di coltivare vicino ai fiumi.

In classe, scrivete tre regole per prevenire l’inquinamento dei fiumi. 1 2 3

123
EDUCAZIONE CIVICA E CITTADINANZA

IL LAGO

Il lago è una massa d’acqua dolce raccolta in un avvallamento del terreno a forma di conca. Esistono laghi naturali e laghi artificiali, cioè costruiti dall’essere umano.

Nelle acque del lago, di solito, si immette un fiume, che viene detto immissario. L’immissario fa in modo che le acque del lago non si prosciughino.

Quando le acque diventano troppo abbondanti e la conca si riempie, il lago apre un varco e da lì nasce un altro fiume, che viene chiamato emissario, perché le sue acque sono appunto “emesse” dal lago.

Altri laghi, invece, sono alimentati da sorgenti sotterranee. Tutti si arricchiscono con piogge e precipitazioni dal cielo.

124
PAESAGGI ACQUATICI
ARTIFICIALE
LAGO IMMISSARIO EMISSARIO LAGO NATURALE

ORIGINE DEI LAGHI

Sai perché i laghi hanno forme diverse? Tutto dipende dalla loro origine

I laghi a forma circolare sono di origine vulcanica: si sono formati dai crateri di vulcani spenti, che nel corso dei millenni si sono riempiti dell’acqua piovana.

I laghi dalle forme ovali e irregolari che si trovano nelle valli sono invece di origine glaciale: si sono formati nelle valli scavate dalle acque disciolte dei ghiacciai.

I laghi che si trovano in pianura, dalle forme più allungate, sono di origine alluvionale: si sono formati da fiumi sbarrati da detriti e materiali trasportati dalle acque durante le alluvioni.

I laghi che si trovano lungo la costa, dalle forme allungate, sono tratti di mare racchiusi da cumuli di sabbia creati dalle onde. La loro acqua è leggermente salata.

IMPARO A STUDIARE CON . . . LE PA R O L E - CHIAVE

Indica vero (V) o falso (F).

• Il lago è una grande massa di acqua dolce. V F

• Quando le acque del lago escono, formano un immissario. V F

• I laghi di origine vulcanica hanno forma circolare. V F

• I laghi di origine glaciale si trovano in pianura. V F

125 PAESAGGI ACQUATICI

IL MARE

Il mare è uno spazio acquatico che occupa la maggior parte del nostro Pianeta; i grandi mari si chiamano oceani

La terra bagnata dal mare prende il nome di costa. Se le terre vicino al mare sono montuose, la costa è alta e rocciosa, mentre se è pianeggiante, la costa è bassa e sabbiosa

La terra interamente bagnata dal mare si chiama isola e tante isole vicine formano un arcipelago

Un tratto di terra che si allunga nel mare forma la penisola; l’Italia è una penisola a forma di stivale, attaccato alla terra solo da un lato.

Quando il mare penetra nella costa forma un’insenatura, che, se è molto ampia e profonda, prende il nome di golfo. Il mare è in continuo movimento; le onde si formano poiché le acque in superficie sono mosse dai venti e, nelle profondità, dalle correnti calde o fredde.

Anche la Luna e il Sole sono responsabili dei movimenti del mare, poiché attraggono le sue acque causando alte e basse maree

Golf di Ta rant Golfo Napoli Golfo di Venezia Golfo di Genova 126
PAESAGGI ACQUATICI INSENATURE

IMPARO A STUDIARE C O N . . . LE IMMAGINI

Osserva le immagini e rileggi le parole-chiave in grassetto. Poi copri il testo e prova a descrivere tutti i dettagli che ricordi.

DISCIPLINE AMICHE

STORIA

Quali sono state le prime forme di vita del Pianeta? Dove sono apparse?

127 PAESAGGI ACQUATICI
COSTA ISOLA ARCIPELAGO ALTA MAREA BASSA MAREA

PIANTE E ANIMALI NEL MARE

Gli esseri viventi della Terra, come sai, hanno preso vita nel mare e si sono poi adattati, nel tempo, ai diversi ambienti: dall’altitudine delle montagne alle profondità del mare. Studiose e studiosi hanno individuato quattro zone del mare: dalla più luminosa in superficie, alla più buia nelle profondità.

1 La zona illuminata: da 0 a 200 metri sotto il livello del mare. Ospita tutti i vegetali, come le alghe, che hanno bisogno di luce, e la maggior parte dei molluschi, dei crostacei, dei pesci e dei mammiferi come balene e delfini.

2 La zona crepuscolare: fino a 1000 metri sotto il livello del mare. Rappresenta la profondità massima raggiunta dalla luce. La temperatura è molto bassa e la pressione, dovuta al “peso” dell’acqua sovrastante, è molto forte. Solo alcune specie resistono in queste condizioni, per esempio, i calamari e i capodogli.

3 La zona oscura: tra 1000 e 4000 metri di profondità. Qui la temperatura è vicina a zero gradi. È il regno del silenzio e della notte, frequentato solo da pesci dalle insolite forme, come il pesce lanterna.

4 La zona degli abissi: oltre 4000 metri di profondità. Nelle grandi fosse oceaniche gelide e tenebrose solo pochi pesci si sono adattati: uno di questi è il calamaro gigante.

128
PAESAGGI ACQUATICI

PER SAPERNE D I PIÙ PERCHÉ IL MARE È SALATO?

L’acqua del mare è salata perché contiene i sali minerali disciolti dalle rocce nel fondo marino e i sali trasportati dall’acqua piovana e dai fiumi. I mari racchiusi delle terre, come il mar Nero, sono più salati degli oceani.

DISCIPLINE AMICHE SCIENZE

Conosci la vegetazione e i mammiferi del mare?

129
PAESAGGI ACQUATICI

VIVERE AL MARE

IL CLIMA

L’acqua del mare, come quella del lago, si riscalda e si raffredda più lentamente della terra. Durante l’estate il mare accumula il calore del Sole e lo restituisce durante l’inverno Tale fenomeno rende il clima delle terre costiere più mite rispetto all’entroterra.

130
PAESAGGI ACQUATICI ESTATE INVERNO

LE ATTIVITÀ

Fin dai tempi antichi il mare è sempre stato la via privilegiata per comunicazioni e scambi. Le ricchezze del mare sono numerose, ma le principali sono il pesce, ottimo nutrimento, e il sale, necessario per cucinare e conservare cibi. La pesca, il commercio e il turismo sono perciò le attività con le quali vivono gli abitanti delle zone costiere. Per svolgere queste attività è stato necessario “trasformare” il paesaggio, facendo attenzione a conservare le bellezze naturali: sono stati costruiti porti, cantieri navali, villaggi turistici, alberghi e stabilimenti balneari

I porti commerciali sono destinati alle attività dei pescatori e dei commercianti, e permettono il trasporto delle merci su navi.

Nei porti turistici navigano barche a vela e battelli, per le partenze e gli approdi dei visitatori e delle visitatrici, che vengono accolti nelle varie strutture.

Le industrie tipiche delle zone marine sono i cantieri navali, dove si costruiscono le imbarcazioni

IMPARO A STUDIARE CON . . .

LE PARO L E - C H I AV E

Completa.

Il mare è una di comunicazione e di

Tra le numerose ricchezze offre il e il

Le principali attività sono la , il e il turismo. I porti possono essere o Nei navali si costruiscono

131 PAESAGGI ACQUATICI

TITOLO TITOLO

L’INQUINAMENTO DEL MARE

Osserva l’immagine e completa il testo.

Un tempo gli esseri umani sulla Terra erano pochi, vivevano semplicemente e consumavano poco. Il mare inghiottiva i pochi rifiuti, li trasformava e li distruggeva senza avvelenarsi.

Oggi gli esseri umani sulla Terra sono , consumano moltissimo e creano montagne di

Il mare non riesce a trasformare questi rifiuti e si con sostanze e batteri. Così in molte zone il mare è ed è proibito fare

il perché l’acqua potrebbe trasmetterci malattie come il colera e l’epatite virale.

L’essere umano inquina il mare soprattutto con la

CANTIAMO INSIEME
EDUCAZIONE CIVICA EDUCAZIONE CIVICA E CITTADINANZA 132

VOGLIAMO UN MARE PULITO!

Le ricerche hanno rivelato un dato sconcertante: solo il 20% della plastica presente nei mari proviene da attività legate effettivamente al mare, come la pesca o il trasporto mercantile e turistico.

L’80% è il prodotto, invece, della spazzatura depositata presso le spiagge, che viene trascinata dalle onde verso il mare aperto o trasportata dai fiumi.

Solo la coscienza civica e l’educazione ambientale di tutti e tutte ci potranno restituire un mare pulito!

Dividetevi in gruppi e preparate ciascuno un cartellone pubblicitario per lanciare una nuova località balneare (scegliete un nome di fantasia). Il cartellone deve suscitare nei visitatori e nelle visitatrici l’amore verso il mare, con consigli positivi per abbellire la spiaggia e tenerla pulita.

EDUCAZIONE CIVICA E CITTADINANZA 133

GLI SPAZI ACQUATICI

1 Leggi le definizioni e scrivi il nome dello spazio terrestre corrispondente. Poi collega alla relativa immagine, numerando.

• Corso d’acqua dolce che scorre dalla sorgente fino al mare

• Massa d’acqua che si raccoglie in una grande conca nel terreno.

• Spazio acquatico che occupa gran parte del nostro Pianeta.

2 Completa il testo inserendo le parole al posto giusto.

letto • sponde • vulcanica • cascate • alta e rocciosa • onde • glaciale • foce • affluenti • costiera • artificiale • alluvionale • salata • costa • sorgente • bassa e sabbiosa

Il fiume ha origine da una Lo spazio in cui scorre si chiama e le sue parti laterali sono le A volte compie dei salti che si chiamano

Gli sono dei corsi d’acqua che alimentano un fiume maggiore.

Il punto in cui il fiume si getta nel mare si chiama

Il lago può avere origine , , o Può anche essere , cioè costruito dall’essere umano.

Il mare è una distesa di acqua ; l’azione del vento sul mare provoca le Il punto a contatto con la terra si chiama , che può essere o

• Conoscere le principali caratteristiche degli spazi acquatici.

PROVA DI COME SONO STATI QUESTI ESERCIZI? 134
PAESAGGI ACQUATICI 1 2 3

ABBIAMO IMPARATO SUI PAESAGGI

Possono essere:

TERRESTRI montagna

collina pianura

rilievo che supera i 600 metri di altitudine

rilievo compreso tra i 200 e 600 metri

distesa piatta tra 0 e 200 metri

ACQUATICI fiume

lago

lungo corso di acqua dolce

massa di acqua dolce

mare

enorme distesa di acqua salata

parole-chiave: vetta, ghiacciaio, versante, valle, piede, clima rigido, allevamento, industrie di legname, turismo

parole-chiave:

fianco, piede, terrazzamenti, allevamento, artigianato, agriturismo

parole-chiave:

centri rurali, centri urbani, clima caldo-umido, agricoltura, allevamento, industrie, vie di comunicazione

parole-chiave:

sorgente, ghiacciaio, cascata, riva, argine, letto, affluenti, foce a delta o a estuario, vie di comunicazione, attività

parole-chiave: naturale o artificiale, immissario, emissario, pesca, turismo

parole-chiave: onde, maree, coste, insenature, porti, spiaggie, isole, arcipelago, penisole, golfo, pesca, turismo, cantieri navali

IN BREVE 135 CHE COSA

lE DELLA CARTE GEOGRAFIA

136 136
CONTENUTI DIGITALI

Disegnare con precisione ogni luogo è molto importante. Le carte geografiche riescono a farci scoprire le bellezze naturali e le opere costruite dagli esseri umani nel corso dei secoli.

* E TU, CHE COSA NE PENSI?

Sai dire quali sono gli elementi naturali e fisici di un territorio?

Quali elementi artificiali e antropici ricordi?

Conosci una carta geografica?

* CHE COSA SCOPRIRAI

Quali sono i tipi di carte della Geografia. Come leggere le carte che descrivono le bellezze naturali e le opere costruite dagli esseri umani.

137

OSSERVARE LO SPAZIO

VISTA DALL’ALTO

Per rappresentare uno spazio bisogna osservarlo da un punto di vista Più è grande lo spazio da rappresentare più è necessario salire in alto per poterlo vedere.

Abbiamo imparato a conoscere gli ambienti osservando le FOTOGRAFIE e i DISEGNI che rappresentano il territorio.

Immaginiamo salire su una scala per osservare l’aula. Da questa altezza possiamo disegnare una PIANTINA!

PUNTI VI VISTA

In questa fotografia è rappresentata una veduta del golfo di Napoli. Il punto di vista è una collina vicino al mare. Sullo sfondo il vulcano Vesuvio.

138 LE CARTE DELLA GEOGRAFIA
GOLFO DI NAPOLI VESUVIO

Per poter vedere un territorio più ampio servono delle fotografie aeree, scattate da droni o satelliti, come in questa, che mostra il golfo di Napoli visto dal satellite.

Il · indica il punto da cui è stata scattata la veduta della pagina accanto e la il verso dell’inquadratura.

Per osservare una città più da vicino serve uno zoom, un ingrandimento. In questa fotografia si vede una mappa, la pianta della città di Napoli: i palazzi e le case sono rettangoli e quadrati, le vie e le strade delle linee.

139 LE CARTE DELLA GEOGRAFIA
· GOLFO DI NAPOLI VESUVIO

RAPPRESENTARE LO SPAZIO

PIANTE O MAPPE

In questa fotografia si vede il centro della città di Palmanova in Friuli-Venezia Giulia. I palazzi e le strade si vedono bene.

Se ci allontaniamo, salendo verso l’alto, la visione del centro diventa più piccola Si possono però osservare più particolari intorno, come gli spazi verdi.

Se saliamo ancora, i palazzi e le strade sono molto più piccoli, ma lo spazio intorno alla città è molto più ampio.

PIÙ IN ALTO vado, PIÙ PICCOLO vedo, ma PIÙ SPAZIO inquadro!

140 LE CARTE DELLA GEOGRAFIA
· · ·

IMPARO A STUDI ARE CON . . . LE CARTE

Leggi, osserva e completa inserendo le parole al posto giusto. palazzi • ampio • intorno • fiume • strade • rosso • cerchio • campi • piccolo

Questa è la riproduzione di una cittadina vista da 300 metri di altezza. Il cerchio che la racchiude è grande e si possono riconoscere e

Questa è la stessa cittadina vista da 800 metri di altezza.

Il che la racchiude è più , ma lo spazio intorno è più

Questa è ancora la cittadina vista da 3.000 metri di altezza, per esempio da un drone. Il cerchio è più piccolo ma lo spazio è sempre più ampio.

Questa è la cittadina ripresa da un aereo. Il cerchio si rimpicciolisce ancora e diventa un cerchio

Lo spazio intorno è così ampio che vediamo un e dei

141 LE CARTE DELLA GEOGRAFIA

DALLE

CARTA FISICA DELL’ITALIA

PIANURE

Le pianure si indicano con il colore verde.

I monti si indicano con il colore marrone scuro. COLLINE

Le colline e le basse montagne si indicano con il colore marrone chiaro.

Riconoscere e rappresentare i territori usando le mappe è il primo passo per realizzare le carte geografiche. Le carte geografiche rappresentano nel piccolo spazio di un foglio un territorio molto grande, come se si guardasse lo stesso territorio da un aereo ad alta quota o da una navicella spaziale. Poiché da queste altezze non si potrebbero distinguere chiaramente i monti, le colline, i fiumi, i mari, le città e i paesi, per indicare questi elementi nelle carte geografiche si usano colori e simboli. Nella carta fisica si rappresentano l’aspetto e l’ambiente naturale di un territorio usando i colori

SAN MARINO Torino Aosta Milano Trento Venezia Bologna Genova Firenze Ancona Perugia CITTÀ DEL VATICANO ROMA L’Aquila Campobasso Napoli Bari Potenza Catanzaro Palermo Cagliari Trieste Bocche di Bonifacio Golfo dell’Asinara Coghinas Costa Smeralda Golfo di Orosei Golfo di Oristano Golfo di Cagliari Golfodi Castellammare Stretto di Messina Golfo di Gela Golfo di Catania Mar T irreno M a r e M e d i t e r r a n e o Belice Ma r Ionio Golfo di Sant’Eufemia Golfo di Squillace Golfo di Ta rant o G. di Policastro Crati L. di Varano L. di Lesina Golfo di Salerno Golfo di Gaeta L. di Bracciano L. di Bolsena Tevere Tevere Lago Trasimeno Arno Arno Po Foce de l P o Po Po Adige Lago di Garda Adige Piave Mar Ligure M a r e A d r i a t i c o Golfo di Venezia G. di Trieste Lago d’Iseo Lago di Como Lago Maggiore L. di Lugano Dora B. Golfo di Genova Tag liamento Brenta Mincio Oglio Ticino Dora R. Tanaro Trebbia Taro Secchia Reno Metauro Chienti Tronto Pescara Biferno Fortore Ofanto Basento Sele Volturno Liri Nera Ombrone Simeto Tirso Adda Adige Le M u r g e Maddalena Caprera Gallura Tavolara Asinara IglesienteCampidano San Pietro Sant’Antioco Barbagia Ustica Filicudi Alicudi Salina Panarea Stromboli Vulcano Lipari Isole Eolie Isole Egadi Levanzo Marettimo Favignana Pantelleria Lampione Linosa Lampedusa Isole Pelagie A p p e n n ni o orbalaC Appennino Luca n o Salento Tavoliere San Domino Isole Tremiti Cilento AppenninoCampano Irpinia Sannio Ischia Capri Ventotene Palmarola Ponza Isole Ponziane AppenninoAbruzzese Agro Pontino Ciociaria App . Umbro-Marchigiano Giannutri Gorgona Pianosa Montecristo Giglio Capraia Isola d’Elba A r cipelago Toscano M a r e m ma Appennino Tosco-Emiliano Dolomiti Al pi G i u l i e Alpi Carniche Carnia Al pi A t e s i n e Alpi Orobie AlpiRetiche Appen n i n o Ligure Carso Pianura Padana Pia nur a V e n e t a P r e a l p i l o m b a rde P r e al pi v e n e t e Alp i P ennine Alpi G r a i e AlpiCozie Alpi Maritt i me Gennargentu 1834 Etna 3323 1847 Monti Nebrodi 1979 Madonie 986 Monti Iblei Aspromonte 1955 1928 La Sila M. Pollino 2248 M. Volturino 1056 1836 Gargano Vesuvio 1281 La Meta 2241 2064 MontiErnici Terminillo 2216 2912 Gran Sasso d’Italia La Maiella 2795 Colline Metallifere 1060 M. Amiata 1738 903 Passo della Futa Passo della Cisa 1039 M. Grappa 1775 3343 Marmolada 3221 M. Cristallo 2912 Vetta d’Italia Tonale 1883 Ortles 2758 Stelvio 3905 Spluga 2115 Bernina 4049 2083 Gran Paradiso 4478 Cervino Moncenisio 4061 4807 M. Bianco Fréjus 2541 3841 Monviso Argentera 3297 Colle di Tenda 1908 M. Rosa 4634 142
PIANTE
ALLE CARTE
LE CARTE DELLA GEOGRAFIA
MONTI

IMPARO A STUDIARE CON . . . LE CARTE

Colora nella maniera giusta gli elementi del territorio rappresentato.

Nella carta dell’Italia, ripassa di marrone la cornice dei monti che hai colorato e di verde la Pianura Padana. La freccia indica il golfo di Napoli, scrivilo tu.

Napoli 143 LE CARTE DELLA GEOGRAFIA

Per rappresentare il territorio organizzato e trasformato dall’essere umano sono stati realizzati altri tipi di carte geografiche.

Una di queste è la carta politica. La carta che vedi qui a lato rappresenta sempre l’Italia, ma in modo diverso: sono riportati i nomi e i territori delle Regioni, come pezzi di un puzzle di colori diversi, i nomi delle città e dei mari.

Se la carta è ingrandita, si possono vedere anche le vie di comunicazione come strade, autostrade, ferrovie, aeroporti…

Per indicare alcuni elementi, nelle carte vengono usati dei simboli, riassunti, di solito, in una parte della carta che si chiama legenda.

IMPARO A STUDIARE CON . . .

CARTA POLITICA DELL’ITALIA

LE CA RT E

Dove si trova la città di Napoli? Indicala con una freccia blu. La città capitale d’Italia è una sola: indicala con una freccia rossa.

144 LE CARTE DELLA GEOGRAFIA
CAPITALE CITTÀ GRANDE CITTÀ PICCOLA
LEGENDA

CARTE GEOGRAFICHE

1 Osserva queste carte e ordinale da quella vista da più in basso a quella vista da più in alto. Numera da 1 a 4.

2 Scrivi di che tipo di carta si tratta: fisica o politica.

• Rappresenta l’aspetto e l’ambiente naturale di un territorio.

• Rappresentare il territorio organizzato e trasformato dall’essere umano.

3 Osserva la carta fisica del Lazio, completa e rispondi.

• Il territorio è formato da montagne, da e

• Ci sono laghi? SÌ NO

• E fiumi? SÌ NO

• Quale mare bagna il Lazio?

• Qual è la città più grande, la capitale d’Italia?

PROVA DI
SONO STATI QUESTI ESERCIZI?
COME
Rieti M. Terminillo 2216 V e l ino A p p e n n i n o L a zi ale MontiSimbruini M. Viglio Monti Ernici M. Cornacchia 2003 2247 M. Petroso 2241 La Meta Frosinone G a r gl onai Liri Monti Aurunci Monti Auson Sacco Monte Circeo Latina Ag ro Pontino Monti Lepini L. di Nemi L. di AlbanoCampagna di Ro m a Aniene Colli Albani Agro Ro m a n o ROMA MaremmaLazial e L. di Bolsena Tevere L. di Vico Viterbo L. di Bracciano Sabi n a Ci o c i a r i a I. di Gavi I. S. Stefano I. Zannone I. Ventotene I. Palmarola I. di Ponza Isole Ponziane Monti Re atini Monti Sabatini Mont i Cimini Monti Volsini M a r T i r r e n o (Latina) M. Pellecchia Mella Salto Fiora L. di Fogliano M onti Sabi n i Turano 1535 1090 541 2158 949 1368 2458 M. Gorzano TOSCANA UMBRI A ABRUZZO MOLIS E C AMPA N I A MARCHE LE CARTE DELLA GEOGRAFIA • Conoscere le principali caratteristiche delle carte geografiche. 145

NOI, TURISTI E TURISTE

Viaggiare è un’esperienza importante per la crescita di ognuno e ognuna di noi, ed è un’occasione perfetta per osservare e ammirare le bellezze naturali e artificiali che ci circondano.

Al giorno d’oggi spostarsi è sempre più semplice e veloce.

Per ogni luogo esistono molte possibilità di conoscere la Storia, i monumenti e i musei: dalle brochure turistiche alle carte dei centri storici, reperibili negli Info Point.

La tecnologia, usata nella maniera adeguata, resta un valido aiuto, grazie a mappe online e audio-guide, ma, in assenza di connessione, troveremo senz’altro informazioni nelle piante, mappe e carte geografiche.

Allora, buon viaggio sulle vie del nostro meraviglioso pianeta Terra!

EDUCAZIONE CIVICA EDUCAZIONE CIVICA E CITTADINANZA 146

148

148 Intorno a noi

150 Il metodo scientifico

SCIENZE E TECNOLOGIA

152

154 Gli stati della materia

155 Gli stati dell’acqua

156 Esperimento • La forza dell’acqua

157 Esperimento • Una nuvola in casa

158 Acqua dolce, acqua salata

EDUCAZIONE CIVICA E CITTADINANZA

159 L’acqua è preziosa

160 Esperimento • Il mare in bottiglia

162 L’aria

163 Esperimento • Spegnere il fuoco

164 Il suolo a strati

165 Esperimento • Il suolo in un vaso

166 Il prato: sotto e sopra

168 PROVA DI

170

169 IN BREVE • Che cosa abbiamo imparato su acqua, aria e suolo i NOI VIVENTI e

172 Le classi degli animali

173 Invertebrati del mare

174 Vertebrati del mare

176 Animali acquatici e terrestri

178 Ecosistemi

180 Esperimento • La fine dei dinosauri

182 Animali dell’aria

184 Noi e gli alberi

186 Come si nutrono le piante

187 Esperimento • Apriti petalo!

188 PROVA DI

189 IN BREVE • Che cosa abbiamo imparato su piante e animali

190

192 Gli utensili

193 Caratteristiche e usi dei materilai

194 Tanti materiali per un solo oggetto

196 L’origine dei materiali

EDUCAZIONE CIVICA E CITTADINANZA

198 La tecnologia che ama la natura

200 PROVA DI

201 IN BREVE • Che cosa abbiamo imparato sui materiali

202

STEAM

202 Una piccola scienziata

203 Un mondo capovolto in natura

204 Un mondo capovolto nell’arte

205 Un pittore di sogni: Miró

206 Il blu del sogno

207 Sogni geometrici

208 Disegnare come Miró

209 I colori primari e secondari

210 Il mio sogno

211 L’autunno nell’arte

212 L’inverno in poesia e nell’arte

214 La primavera in poesia e nell’arte

215 L’estate in poesia

216 Viva le vacanze!

INDICE CONTENUTI DIGITALI DELLA DISCIPLINA
nel DELLE MONDO SCIENZE la DEL NOI MONDO MATERIA e
MATERIALITECNOLOGIA
E
NATURA DELLA

nel DELLE MONDO SCIENZE

INTORNO A NOI

Le Scienze hanno il compito di rispondere alle domande che possiamo farci sui fenomeni naturali osservati nel Mondo che ci circonda. Un fenomeno è tutto ciò che è osservabile con i cinque sensi. A seconda dei fenomeni di cui si occupano, gli scienziati e le scienziate prendono nomi diversi: l’astronomo/a, che studia Sole, stelle e pianeti; il biologo/la biologa, che studia gli esseri viventi; lo zoologo/la zoologa, che studia gli animali; il geologo/la geologa, che studia le rocce; il chimico/la chimica, che studia la composizione degli esseri viventi e non viventi; il botanico/la botanica, che studia le piante.

148 148

Parte il nostro viaggio nelle Scienze. Pronti, partenza, via!

IL METODO SCIENTIFICO

Il metodo scientifico è il modo in cui studiosi e studiose di Scienze raggiungono le conoscenze. Vediamo le fasi.

Noi da grandi vogliamo fare lo scienziato e la scienziata!

Allora dovrete osservare i fenomeni naturali e capire come e perché accadono.

Seguendo il METODO SCIENTIFICO.

1 OSSERVO un fenomeno e lo descrivo. Queste piantine di fagiolo vicino alla finestra hanno i fusticini tutti piegati da un lato.

2 Perché accade? FACCIAMO INSIEME delle IPOTESI.

Potrebbero cercare la luce oppure il calore.

3 SCELGO un’ipotesi e PREVEDO che cosa succederà.

Con poca luce le piantine diventeranno gialle e appassiranno: per sopravvivere cercheranno anche il più piccolo spiraglio.

4 FACCIO un ESPERIMENTO per sapere se la mia idea è falsa o vera.

Mettiamo una nuova piantina di fagiolo dentro una scatola di cartone che ha un buco su una delle sue pareti.

NEL MONDO DELLE SCIENZE 150 150

5 MISURO o ANNOTO che cosa succede. Osservo le piantine per una decina di giorni: crescono con i fusticini storti e un po’ ingialliti; a un certo punto sono sbucati dal forellino.

6 CONCLUDO rispondendo alla domanda: l’ipotesi si è verificata o no?

Poi MI CONFRONTO con gli altri.

Le foglie delle piantine al buio sono ingiallite e hanno cercato la luce. Quindi le piante per vivere hanno bisogno della luce.

7 COMUNICO la mia scoperta, così anche altri possono verificarla o smentirla.

IMPARO A STUDIARE CON . . . L O S C H EMA

Numera da 1 a 7 i “passi” del metodo scientifico e memorizzali.

FACCIO un ESPERIMENTO.

OSSERVO un fenomeno e lo descrivo.

FACCIO delle IPOTESI.

COMUNICO la mia scoperta.

SCELGO un’ipotesi e PREVEDO che cosa succederà.

CONCLUDO e MI CONFRONTO con gli altri.

MISURO o ANNOTO che cosa succede.

151 NEL MONDO DELLE SCIENZE

la DEL

NOI MONDO MATERIA e

152 152

Tutte le cose intorno a noi sono fatte di materia: l’aria che respiriamo, l’acqua che beviamo e la terra su cui camminiamo.

* E TU, CHE COSA NE PENSI?

Sai che cos’è un gas?

Da dove viene il ghiaccio?

Che forma ha l’acqua?

Come brucia il fuoco?

* CHE COSA SCOPRIRAI

Quali sono gli stati in cui si trova la materia.

Perché acqua, aria e suolo sono importanti per la vita.

153

GLI STATI DELLA MATERIA

Tutto ciò che ci circonda è fatto di materia: gli esseri viventi e le cose non viventi. Piante, animali e acqua sono materia.

Tutta la materia occupa uno spazio, anche quando non la vedi. L’aria che respiri, per esempio, non si vede, ma c’è e occupa uno spazio. La materia si può presentare in tre diversi stati: solido, liquido e gassoso

STATO SOLIDO

Le cose che puoi toccare e che, anche se le giri e le rigiri, mantengono la stessa forma sono fatte di materia allo stato solido.

STATO GASSOSO

STATO LIQUIDO

Le cose che puoi toccare e che prendono la forma del contenitore sono fatte di materia allo stato liquido, come l’acqua.

Ci sono “cose” che non si possono afferrare né tenere in mano. Sono materia allo stato gassoso come l’aria.

154 154 NOI E LA MATERIA DEL MONDO

GLI STATI DELL’ACQUA

È più frequente osservare l’acqua allo stato liquido nei mari, nei fiumi, nei laghi e quando scorre dai rubinetti. Di certo abbiamo visto anche l’acqua allo stato solido, sotto forma di ghiaccio o di neve, ma hai mai pensato che esiste perfino allo stato gassoso? L’acqua si diffonde nell’aria sotto forma di vapore acqueo.

L’ACQUA SI TRASFORMA

Quando fa molto freddo, dal cielo cade la neve o si forma il ghiaccio. Se fa un po’ più caldo, neve e ghiaccio diventano acqua. Se mettiamo una pentola d’acqua a bollire, vediamo salire del “fumo”, cioè l’acqua allo stato gassoso: il vapore acqueo, che si mescola ai gas presenti nell’aria. Quando il vapore acqueo incontra l’aria più fredda, si trasforma di nuovo in gocce d’acqua, cioè si condensa. Il caldo e il freddo, cioè la temperatura, fanno cambiare all’acqua il suo stato.

LE PAROLE-CHIAV E

Rileggi e sottolinea le parole-chiave con i colori corrispondenti. Poi rispondi. Dove incontri, in natura, l’acqua allo stato liquido?

Come la incontri allo stato solido?

Come si chiama quando è allo stato gassoso?

155
GLI STATI DELL’ACQUA LIQUIDO GASSOSO SOLIDO SOLIDO LIQUIDO GASSOSO
. .
IMPARO A STUDIARE CON .
NOI E LA MATERIA DEL MONDO

LA FORZA DELL’ACQUA

1 OSSERVO un fenomeno e lo descrivo. Quando Rock e Roll sono andati in montagna e c’era la neve, il nonno ha detto che l’acqua aveva rotto i tubi di casa, così hanno chiamato l’idraulico.

2 Perché accade? FACCIAMO INSIEME delle IPOTESI. Forse perché il ghiaccio è duro oppure l’acqua.

3 SCELGO un’ipotesi e PREVEDO che cosa succederà. L’acqua nel congelatore si muoverà con più velocità.

4 FACCIO un ESPERIMENTO per sapere se la mia idea è falsa o vera.

OCCORRENTE : una bottiglia di plastica, acqua, congelatore.

• Riempi d’acqua fino all’orlo la bottiglia di plastica e chiudila avvitando bene il tappo.

• Mettila nel congelatore e attendi.

5 MISURO o ANNOTO che cosa succede. Dopo 12 ore l’acqua della bottiglia si è quasi gelata.

Dopo 24 ore l’acqua è diventata ghiaccio, la bottiglia si è deformata e in un punto c’è una spaccatura.

6 CONCLUDO rispondendo alla domanda: l’ipotesi si è verificata o no?

Poi MI CONFRONTO con gli altri.

L’ipotesi non si è verificata: l’acqua, gelando, ha bisogno di più spazio e spinge contro la bottiglia, la deforma e, a volte, la rompe (come i tubi).

7 COMUNICO la mia scoperta, così anche altri possono verificarla o smentirla.

Il ghiaccio è più ”grande“ della stessa quantità di acqua.

156

UNA NUVOLA IN CASA

1 OSSERVO un fenomeno e lo descrivo. Le nuvole sono soffici e vaporose.

2 Perché accade? FACCIAMO INSIEME delle IPOTESI. Forse sono fatte di vapore oppure di fumo.

3 SCELGO un’ipotesi e PREVEDO che cosa succederà. Se trasformo con il calore l’acqua in vapore, si formano delle nuvole.

4 FACCIO un ESPERIMENTO per sapere se la mia idea è falsa o vera.

OCCORRENTE (CON L’AIUTO DI UNA PERSONA ADULTA) : una stanza che puoi rendere buia, una terrina trasparente, un piatto per coprire la terrina, acqua molto calda, ghiaccio, una torcia.

• Metti il ghiaccio nel piatto e chiedi a un adulto di riempire la terrina, poco più della metà, con acqua molto calda.

• Copri la terrina con piatto e ghiaccio lasciando lo spazio di almeno una mano. Spegni la luce e illumina con la torcia.

5 MISURO o ANNOTO che cosa succede.

Osservo delle piccole gocce sulle pareti della terrina. Dopo qualche minuto, sempre al buio, sollevo il piatto e vedo apparire una specie di nuvola. Rimetto il piatto sulla terrina e, dopo 15 minuti, nella terrina cadono delle gocce d’acqua.

6 CONCLUDO rispondendo alla domanda: l’ipotesi si è verificata o no? Poi MI CONFRONTO con gli altri.

L’ipotesi si è verificata in parte: per fare una nuvola serve vapore, ma anche ghiaccio.

7 COMUNICO la mia scoperta, così anche altri possono verificarla o smentirla. Una nuvola si forma quando il vapore incontra una superficie fredda, come l’aria fredda che condensa l’acqua del mare trasformata in vapore dal Sole.

157

ACQUA DOLCE, ACQUA SALATA

L’acqua presente sulla Terra è per la maggior parte salata, infatti si trova negli oceani e nei mari, che occupano il posto più vasto nel Pianeta. Nei fiumi, nei laghi, negli stagni, come anche negli acquedotti, scorre l’acqua dolce Ma perché l’acqua del mare è salata? Per spiegarlo devi ricordare che cosa accade durante il ciclo dell’acqua. Quando piove, l’acqua scorre sul terreno e raccoglie una parte dei sali minerali che si trovano nel suolo. L’acqua piovana, poi, si raccoglie nei torrenti e nei fiumi.

Quando giunge al mare, l’acqua deposita i sali minerali che ha portato con sé: essi si uniscono ai sali già presenti nel mare e così l’acqua diventa molto salata. Il sale più presente nell’acqua marina è il cloruro di sodio, il comune sale da cucina che usiamo per gli alimenti.

LE PAROLE DE L L E S CIENZE

Nella zona dove il fiume sfocia nel mare l’acqua è salmastra, cioè salata, ma un po’ meno rispetto a quella del mare aperto.

DISCIPLINE AMICHE

geografia

Ricordi da dove vengono i sali già presenti nel mare?

IMPARO A STUDIARE CON . . . LE PAROLE-CHIAV E

Rileggi e sottolinea le parole-chiave con i colori corrispondenti. Poi rispondi. Dove si trova l’acqua salata?

E l’acqua dolce?

Qual è il sale più presente nell’acqua di mare?

158 158
NOI E LA MATERIA DEL MONDO

L’ACQUA È PREZIOSA

L’acqua è indispensabile alla vita di tutti gli esseri viventi: infatti le prime forme di vita del nostro Pianeta si sono sviluppate proprio nell’acqua.

L’essere umano usa l’acqua per dissetarsi, lavarsi, irrigare i campi, abbeverare gli animali e produrre energia.

L’acqua che esce dal rubinetto è acqua potabile, cioè che si può bere. È un’acqua preziosa perché, per renderla potabile, sono necessari molti controlli e trattamenti che eliminano tutte le sostanze dannose per l’essere umano.

Spesso utilizziamo l’acqua potabile anche quando non è necessario. Secondo te, per lavare l’auto o per innaffiare i fiori è giusto utilizzare l’acqua potabile? Che cosa si potrebbe fare? Discutine in classe.

EDUCAZIONE CIVICA E CITTADINANZA

PAROLE

ESPERIMENTO IL MARE IN BOTTIGLIA

1 OSSERVO un fenomeno e lo descrivo. L’acqua del mare è salata, mentre quella del fiume è dolce.

2 Perché accade? FACCIAMO INSIEME delle IPOTESI. Forse il sale e lo zucchero si sciolgono nell’acqua e negli altri liquidi.

3 SCELGO un’ipotesi e PREVEDO che cosa succederà. Se metto sale e olio nell’acqua, si sciolgono.

4 FACCIO un ESPERIMENTO per sapere se la mia idea è falsa o vera.

OCCORRENTE : acqua, un cucchiaio di sale, colorante alimentare blu, olio di oliva o di semi, imbuto, una bottiglia vuota da due litri con il tappo.

PRIMA PARTE: IL SALE

• Prendi la bottiglia e rimpila per 2 3 di acqua dolce.

• Aggiungi all’acqua il sale e agitala, poi assaggiala.

5 MISURO o ANNOTO che cosa succede. Il sale non si distingue nell’acqua, ma c’è.

Sciogliendo il sale nell’acqua hai ottenuto una SOLUZIONE, dove l’acqua è il SOLVENTE e il sale è il SOLUTO

CONTINUO l’ESPERIMENTO.

SECONDA PARTE: IL COLORANTE

• Ora aggiungi all’acqua alcune gocce di colorante blu e agita la bottiglia, finché l’acqua non diventa di un blu intenso e uniforme.

160

5 MISURO o ANNOTO che cosa succede. Il colore si è sciolto: in questa soluzione l’acqua è il solvente e il colorante è il soluto.

CONTINUO l’ESPERIMENTO.

TERZA PARTE: L’OLIO

• Riempi di olio fino all’orlo il resto della bottiglia e chiudi bene con il tappo.

• Comincia ad alzare e ad abbassare uno dei due estremi.

5 MISURO o ANNOTO che cosa succede. L’olio non si scioglie.

6 CONCLUDO rispondendo alla domanda: l’ipotesi si è verificata o no? Poi MI CONFRONTO con gli altri.

L’ipotesi è vera in parte : il sale e il colorante si sciolgono nell’acqua, ma l’olio no.

7 COMUNICO la mia scoperta, così anche altri possono verificarla o smentirla.

L’acqua salata del mare è una soluzione di acqua e sale. L’olio galleggia nell’acqua, quindi è più leggero. L’acqua colorata, muovendosi, incontra l’olio, ma, a causa delle loro diverse proprietà, non riescono a mescolarsi.

LE PAROLE DE L L E S CIENZE

La soluzione è un miscuglio di due o più sostanze che si confondono tra di loro. Il solvente è una sostanza

capace di sciogliere altre sostanze.

Il soluto è la sostanza che

ESPERIMENTO 161

L’ARIA

L’aria è trasparente e non ha colore, tuttavia noi siamo circondati da essa, che entra ed esce dal nostro corpo attraverso la respirazione. Possiamo resistere qualche giorno senza bere, ma solo alcuni secondi senza respirare; l’aria quindi è indispensabile per tutti gli esseri viventi.

CHE COS’È L’ARIA?

Lo strato d’aria che circonda la Terra si chiama atmosfera In essa sono presenti miscugli di gas: i principali sono l’azoto e l’ossigeno. Questi due gas rendono l’aria respirabile. Nell’aria sono anche presenti piccole quantità di vapore acqueo, anidride carbonica, gas rari e minuscole particelle di polvere. anidride carbonica, se presente in grandi quantità, inquina l’aria ed è “velenosa” perché prodotta dalla combustione di materiali come legno, petrolio e carbone. L’anidride carbonica è prodotta anche da noi quando respiriamo. La diamo alle piante che in cambio ci offrono ossigeno.

ANIDRIDE CARBONICA E ALTRI GAS 1%

IMPARO A STUDI ARE C O N . . . LE IMMAGINI

Osserva il grafico che indica le quantità dei gas che compongono l’aria e completa.

• Il gas più abbondante nell’aria è

• L’aria contiene più: ossigeno. anidride carbonica.

OSSIGENO 21%

AZOTO 78%

162 162
NOI E LA MATERIA DEL MONDO

SPEGNERE IL FUOCO

1 OSSERVO un fenomeno e lo descrivo. Per spegnere le candeline della torta bisogna soffiarci sopra.

2 Perché accade? FACCIAMO INSIEME delle IPOTESI Forse si possono spegnere con l’acqua o mettendo sopra un bicchiere.

3 SCELGO un’ipotesi e PREVEDO che cosa succederà. Mettiamo sotto la candela un piatto con dell’acqua e copriamolo con un bicchiere.

4 FACCIO un ESPERIMENTO per sapere se la mia idea è falsa o vera.

OCCORRENTE (CON L’AIUTO DI UNA PERSONA ADULTA) : un piatto con acqua, una candela piccola, accendino, bicchiere vuoto.

• Posiziona al centro del piatto la candela.

• Chiedi a un adulto di accenderla e metti il bicchiere rovesciato sopra la candela.

5 MISURO o ANNOTO che cosa succede. L’acqua a poco a poco sale nel bicchiere e la candela si spegne.

6 CONCLUDO rispondendo alla domanda: l’ipotesi si è verificata o no? Poi MI CONFRONTO con gli altri.

L’ipotesi si è verificata in parte: la fiamma non si è spenta subito ma dopo aver consumato l’ossigeno nel bicchiere e nell’acqua.

7 COMUNICO la mia scoperta, così anche altri possono verificarla o smentirla.

Il fuoco si spegne quando con la sua combustione consuma tutto l’ossigeno.

Combustione: fenomeno attraverso il quale una sostanza brucia consumando ossigeno, sviluppando luce e calore.

PAROLE ESPERIMENTO 163
LE PAROLE DE L L E S CIENZE

IMPARO

Osserva il disegno, poi scrivi dove si trova ogni componente. argilla e ghiaia • lettiera • humus • roccia madre • sabbia e sassi

IL SUOLO A STRATI

Il suolo è la parte più superficiale della crosta terrestre. È composto da sostanze organiche, resti di vegetali e animali, e da materiali di natura inorganica, cioè che non fanno parte degli esseri viventi, come sabbia e sassi. Infine, ci sono aria e acqua, indispensabili per la vita di piante e animali.

In basso vedi una “fetta” di suolo con tutti i materiali disposti a strati.

1 La parte più esterna è la lettiera: un tappeto di foglie, rametti, corteccia ed escrementi di animali.

2 Il primo strato del suolo è l’humus

3 Nel secondo strato ci sono argilla e ghiaia.

4 Nel terzo strato ci sono sassi e sabbia.

5 Infine, si raggiunge la roccia madre

164 164
IMMAGINI
A STUDI A R E C O N . . . LE
4 5 NOI E LA MATERIA DEL MONDO
1 2 3

IL SUOLO IN UN VASO

1 OSSERVO un fenomeno e lo descrivo.

Vicino alla casa di Rock e Roll c’è un grande scavo nel terreno, con sabbia, sassi, grandi rocce.

2 Perché accade? FACCIAMO INSIEME delle IPOTESI.

Gli strati del terreno hanno un ordine o forse non è sempre così.

3 SCELGO un’ipotesi e PREVEDO che cosa succederà. Mescolando della terra mista si riordinano gli strati, dai più leggeri ai più pesanti.

4 FACCIO un ESPERIMENTO per sapere se la mia idea è falsa o vera.

OCCORRENTE : un grande vaso trasparente con il tappo, acqua, terra mista.

• Scava una buca nel terreno e metti nel vaso una manciata di terra di strati sempre più profondi (aggiungi anche argilla e sassi), poi versa dell’acqua e chiudi il vaso con il tappo.

5 MISURO o ANNOTO che cosa succede.

Ogni giorno l’acqua diventa meno torbida: dopo dieci giorni sul fondo si depositano i sassi e sopra la sabbia. Si vedono l’acqua sull’argilla e in superficie l’humus.

6 CONCLUDO rispondendo alla domanda: l’ipotesi si è verificata o no?

Poi MI CONFRONTO con gli altri. L’ipotesi si è verificata: gli strati hanno un ordine.

7 COMUNICO la mia scoperta, così anche altri possono verificarla o smentirla.

Se mescoliamo terra mista e acqua, dopo qualche giorno si formano degli strati in ordine di peso, come il suolo in natura.

165

IL PRATO: SOTTO E SOPRA

La grande quercia con le sue radici a forma di mano sembra voglia proteggere la Terra, accarezzare l’erba, i fiori e gli animaletti che si nascondono o svolazzano intorno.

Nella distesa verde, il prato, fioriscono il trifoglio e vari fiori colorati, specialmente in primavera, come la margherita, il ranuncolo e il papavero. Intorno si aggirano millepiedi, chiocciole e ragnetti.

Le farfalle e le api volano tra i fiori alla ricerca del nettare, un liquido dolce come lo zucchero. Le cavallette, invece, si difendono dagli uccelli predatori confondendosi con il colore verde dell’erba.

166 166
NOI E LA MATERIA DEL MONDO

Tra le radici della quercia e quelle delle altre piante, ma anche sotto grosse pietre, sono nascosti i formicai. Spesso, dopo una giornata di pioggia, si possono vedere i lombrichi che scavano cunicoli sotto terra, ingoiando e rimescolando il terreno. Grazie a loro il suolo diventa soffice e ricco di humus. Le talpe vivono sotto terra ed escono dalle loro tane a caccia di insetti. Hanno le zampe corte con unghie molto robuste adatte a scavare lunghe gallerie nel terreno.

IMPARO A STUDIARE CON . . . LE PAROLE-CHIAVE

Rileggi e sottolinea le parole-chiave con i colori corrispondenti. Poi rispondi. Quali animali si possono osservare tra le erbe e i fiori del prato?

Quali, invece, vivono generalmente sotto terra?

167
NOI E LA MATERIA DEL MONDO

LA MATERIA

1 Completa.

L’acqua può presentarsi allo stato:

• solido come ;

• liquido come ;

• gassoso come È preziosa perché serve

L’aria è un miscuglio di gas composto da:

• ;

• ;

• anidride carbonica e altri gas;

• ;

• ossigeno.

È indispensabile per la di piante, animali ed esseri umani.

Permette la , cioè fa bruciare la fiamma di una candela.

2 Collega ogni strato del terreno al suo componente.

Parte più esterna

Primo strato

Secondo strato

Terzo strato

Ultimo strato

Humus

Lettiera

Argilla e ghiaia

Sassi e sabbia

Roccia madre

Obiettivo. TESTI NARRATIVI REALISTICI
COME SONO STATI QUESTI ESERCIZI? 168 Conoscere le principali caratteristiche di acqua, aria e suolo. ACQUA, ARIA E SUOLO
PROVA DI

L’ACQUA

In natura per la È presente allo stato solido, liquido, gassoso.

È la parte più esterna della crosta terrestre.

Si trasforma grazie al calore del Sole.

L’ARIA

Noi e gli animali, quando respiriamo, produciamo anidride carbonica necessaria alle piante per fornirci ossigeno.

IL SUOLO

Contiene:

• aria

• acqua

• sostanze organiche

• sostanze inorganiche

È composto da vari strati:

• lettiera

• humus

• argilla e ghiaia

• sassi e sabbia

• roccia madre

IN BREVE
CHE COSA ABBIAMO IMPARATO SU acqua, aria e suolo
169

NOI VIVENTI e

i
170 170

Aria, acqua e suolo sono la materia del Mondo, ma lo sono anche gli ambienti che ospitano moltissime specie di animali e piante, esseri viventi tutti diversi fra loro.

* E TU, CHE COSA NE PENSI?

Come si nutrono gli animali?

E le piante?

Sai che cos’è un vertebrato?

* CHE COSA SCOPRIRAI

Le caratteristiche più importanti di animali e piante. In che modo piante e animali vivono nei diversi ambienti della Terra.

171

LE CLASSI DEGLI ANIMALI

Gli animali sono diversi tra loro per dimensioni e aspetto, e vivono in ambienti diversi

Per sopravvivere devono procurarsi il cibo, sono cioè consumatori. Gli erbivori mangiano erbe, foglie o frutti, i carnivori si nutrono della carne degli altri animali, mentre gli onnivori si cibano sia di vegetali sia di carne.

Gli animali si dividono in due grandi gruppi: vertebrati e invertebrati.

I vertebrati possiedono uno scheletro interno con la colonna vertebrale, che serve a sostenere il corpo. Questo gruppo comprende i pesci, gli anfibi, i rettili, gli uccelli e i mammiferi

Gli insetti, come le farfalle e le api, i lombrichi, le stelle marine e le meduse, sono invece tutti animali invertebrati perché non hanno lo scheletro interno.

IMPARO A STUDI ARE C O N . . . L O SCHEMA

Scrivi i seguenti animali al posto giusto. medusa • lucertola • ape • cane • farfalla • pesce

VERTEBRATI

INVERTEBRATI

NOI E I VIVENTI
172

LE PAROLE DEL L E S C I E NZE INVERTEBRATI

DEL MARE

Oltre alle meduse e alle stelle marine, anche i molluschi, come i mitili e le cozze, le aragoste, gli anemoni e i ricci marini sono animali invertebrati.

Una corazza o una conchiglia proteggono il loro corpo; se la natura non li ha dotati di queste protezioni, gli invertebrati possono rifugiarsi in conchiglie vuote.

IMPARO A STUDIARE C O N LE PAROLE-CHIAVE

Rileggi e sottolinea le parole-chiave con il colore corrispondente. Poi completa.

Nel mare molti animali invertebrati cercano rifugio nelle

I molluschi sono animali per lo più acquatici, con il corpo molle e spesso protetto da una conchiglia.

PER SAPERNE DI PIÙ

SONO PIÙ I VERTEBRATI O GLI INVERTEBRATI?

Gli animali invertebrati costituiscono la maggior parte degli esseri viventi diffusi sulla Terra. Vivono in tutti gli ambienti: nell’acqua dolce e salata, nell’aria, nel terreno e perfino nel corpo di altri animali.

NOI E I VIVENTI
173

VERTEBRATI DEL MARE

Nel mare che bagna la nostra penisola, il Mediterraneo, esistono molte specie di pesci. Le più abbondanti sono quelle chiamate pesce azzurro, che comprendono, per esempio, le sardine, le acciughe e gli sgombri. Ci sono poi i pescispada e i tonni. I pesci sono vertebrati e il loro scheletro è comunemente chiamato lisca.

I pesci si riproducono attraverso le uova. Per spostarsi usano le pinne, che consentono di cambiare direzione, restare in equilibrio e fermarsi. Il corpo è coperto di squame a forma allungata, per scivolare agevolmente nell’acqua.

I pesci non possono respirare fuori dall’acqua, perché non hanno i polmoni. Possiedono invece le branchie, organi capaci di utilizzare l’ossigeno disciolto nell’acqua.

I MAMMIFERI ACQUATICI

I delfini e le balene non sono pesci, ma mammiferi acquatici: hanno polmoni e per respirare emergono in superficie. Come i mammiferi terrestri, partoriscono e allattano i loro piccoli.

NOI E I VIVENTI 174
BRANCHIE PINNE SQUAME

PER SAPERNE D I PIÙ

VERTEBRATI E INVERTEBRATI IN SIMBIOSI

Il pesce pagliaccio vive solo se ospitato dagli anemoni marini, invertebrati simili a fiori.

Il pesce pagliaccio non è un gran nuotatore e questo lo rende una preda facile, per questo ha sviluppato la capacità di resistere ai tentacoli orticanti degli anemoni e può rifugiarsi e deporre le uova al suo interno senza essere punto, a differenza dei suoi predatori.

A loro volta, gli anemoni traggono beneficio nell’ospitare il pesce pagliaccio; infatti, quando qualche pesce tenta di assaggiare i tentacoli, il pesce pagliaccio lo insegue.

Inoltre offre nutrimento all’anemone con gli scarti del suo cibo. Questi due esseri marini, dunque, traggono un vantaggio reciproco a vivere a stretto contatto: la vita dell’uno dipende dall’altro e viceversa. Questo rapporto si chiama simbiosi.

Rileggi e sottolinea le parole-chiave con i colori corrispondenti. Poi completa.

I pesci sono e respirano

La simbiosi è una collaborazione tra I mammiferi acquatici respirano con

Osserva la fotografia e spiega la simbiosi che lega questi due pesci.

NOI E I VIVENTI 175
IMPARO A STUDIARE C O N . . . L E PAROLE-CHIAVE
IMPARO A STUDI ARE C O N . . . LE IMMAGINI

ANIMALI ACQUATICI E TERRESTRI

Gli anfibi sono animali vertebrati che trascorrono parte della loro vita in acqua e parte sulla terra. I tritoni e le salamandre sono anfibi con la coda: le rane, i rospi e le raganelle, invece, sono anfibi senza coda.

DAL GIRINO ALLA RANA

1 All’arrivo della primavera la rana adulta depone centinaia di uova, avvolte da una sostanza gelatinosa, nell’acqua dello stagno.

2 Dalle uova nascono i girini; essi sono simili ai pesci perché respirano l’ossigeno disciolto nell’acqua per mezzo delle branchie e hanno la coda.

3 Sul corpo del girino compaiono prima le zampe posteriori, poi quelle anteriori e la coda si accorcia fino a scomparire.

4 Infine, le branchie “si trasformano” in polmoni permettendo al piccolo anfibio di vivere anche nell’ambiente terrestre.

176 NOI E I VIVENTI
1 2 3 4

Da piccoli vivono in acqua e respirano con le branchie.

In seguito, subiscono una metamorfosi: le branchie si trasformano in polmoni.

DISCIPLINE AMICHE geografia

Quali sono i paesaggi terrestri?

E quelli acquatici?

IMPARO A STUDIARE CON . . .

LE PAROLE DE L L E S

Metamorfosi: l’insieme dei cambiamenti che trasformano il girino in rana adulta.

Carta d’identità: I RETTILI

Depongono le uova sulla terraferma. Respirano con i polmoni: sono per lo più terrestri, ma alcuni di essi vivono in ambienti acquatici.

La temperatura del loro corpo non è costante: per questo molti rettili temono il freddo e cercano il calore del Sole.

Alcune specie di rettili non hanno zampe: sono i serpenti.

Sono rettili, per esempio, le lucertole, le tartarughe e i coccodrilli.

LE IMMAGIN I

Rileggi con attenzione il testo, osserva e rispondi.

Come si chiama la trasformazione con la quale il girino diventa una rana adulta?

Che cosa succede nei vari passaggi?

177 NOI E I VIVENTI
CIENZE

ECOSISTEMI

Gli esseri viventi sono tutti collegati tra di loro, come gli anelli di una catena. Il motivo di questo legame è il cibo

In natura tutto è in equilibrio, facciamo parte di una naturale armonia, che si chiama ecosistema.

IL CERCHIO DELLA VITA

Nel bosco, un leprotto sta gustando dei ciuffettini di erba fresca, ma una volpe affamata gli piomba addosso e ne fa un sol boccone.

La volpe si sta ancora leccando i baffi, quando un lupo, che non mangia da due giorni, le tende un agguato e anche la volpe fa la fine del leprotto.

Non ci sono consumatori che gradiscono la carne del lupo, ma, alla sua morte, il corpo del lupo sarà decomposto dai microrganismi decompositori e diventerà humus.

Dall’humus del lupo germoglieranno nuovi cespugli e piante che, oltre a sfamare altri leprotti, produrranno ossigeno per tutti gli esseri viventi. E la catena alimentare, l’ecosistema, ricomincerà il suo giro.

178 NOI E I VIVENTI
CONTENUTI DIGITALI

In un ecosistema, l’insieme degli organismi viventi e della materia non vivente interagiscono in modo autosufficiente e in equilibrio. Lo stagno e la savana sono esempi di ecosistema.

IMPARO A STUDI ARE CON . . .

LE IMMAG I N I

Rileggi il testo con attenzione, osserva e completa.

Il leprotto si nutre di La volpe mangia il Il lupo tende un agguato alla

Alla sua morte, i microrganismi trasformano il corpo del lupo in Dall’humus nascono nuovi e , e la alimentare ricomincia.

Le piante producono per tutti i viventi.

Nello stagno, nella savana e in altri ambienti naturali, se tutti i viventi e la materia non vivente vivono in equilibrio, sono un

179 NOI E I VIVENTI

PAROLE

ESPERIMENTO LA FINE DEI DINOSAURI

1 STUDIO un fenomeno e lo descrivo.

65 milioni di anni fa i dinosauri si estinsero, dopo aver regnato indiscussi sul Pianeta per circa 160 milioni di anni.

2 Perché accade?

ECCO le IPOTESI della Scienza. Tra le tante ipotesi degli scienziati e delle scienziate eccone due:

• massiccie eruzioni vulcaniche;

• caduta di un enorme meteorite.

3 SCELGO un’ipotesi e PREVEDO che cosa succederà.

Il meteorite forse ha rotto l’equilibrio del loro ecosistema a partire da una coltre di polvere che ha oscurato il Sole.

4 FACCIO un ESPERIMENTO per sapere se la mia idea è falsa o vera.

OCCORRENTE : una palla, della farina, del muschio raccolto ai piedi di un albero o su un muro.

• Appoggia il muschio su uno strato abbondante di farina, in modo da creare un boschetto.

• Lancia forte la palla sulla farina.

180

5 MISURO o ANNOTO che cosa succede. Scrivo le mie osservazioni, aiutandomi con le parole colorate. aria • ricopre • in sospensione

Cadendo, la palla solleva in la farina. Una parte di farina il boschetto, altra farina resta per qualche tempo nell’aria.

6 CONCLUDO rispondendo alla domanda: l’ipotesi si è verificata o no? Poi MI CONFRONTO con gli altri.

L’ipotesi è vera: come la farina alzata con la palla, così il meteorite, in dimensioni molto più ampie, ha avvolto la Terra in una nube di polvere, che si è distribuita nell’atmosfera, impedendo ai raggi del Sole di arrivare fino alla Terra.

7 COMUNICO la mia scoperta, così anche altri possono verificarla o smentirla. Il meteorite ha rotto l’equilibrio dell’ecosistema in cui vivevano i dinosauri, generando la morte delle piante, dei dinosauri erbivori e, di conseguenza, di quelli carnivori.

Se si rompe un anello della catena alimentare, si sconvolge un intero ecosistema.

PAROLE ESPERIMENTO 181

ANIMALI DELL’ARIA

Per volare, agli uccelli non è sufficiente avere le ali. Essi volano anche perché il loro corpo è adatto al volo. Le ossa, per esempio sono cave e perciò molto leggere; la forma del corpo è allungata per sfrecciare nell’aria.

COME RESPIRANO

GLI UCCELLI

L’aria nei polmoni degli uccelli viene soffiata dentro da ben nove sacchi aerei: così facendo, questi “palloncini” permettono all’aria inspirata di penetrare nei polmoni e poi di essere espulsa. Per questo devi fare attenzione quando prendi in mano un volatile: se lo comprimi involontariamente, potresti danneggiare i suoi sacchi aerei e farlo soffocare.

182
NOI E I VIVENTI
SPAZI AEREI NELLE OSSA BRONCO
SACCHI AEREI CONTENENTI I PARABRONCHI
POLMONI

PICCOLI MIGRATORI DEL PIANETA

Diverse specie di uccelli migrano per sottrarsi al freddo e alla mancanza di cibo e per cercare luoghi adatti alla nascita dei piccoli

Scienziate e scienziati stanno ancora cercando di scoprire quali fattori guidano la navigazione aerea degli uccelli, ma non ci sono riusciti del tutto. Sappiamo che gli uccelli migratori, per l’orientamento di giorno, utilizzano la posizione del Sole e, di notte, osservano le stelle. Ma è il loro naturale istinto a guidarli.

Carta d’identità: GLI UCCELLI

Hanno il corpo ricoperto da ........................................................................... e piume.

Non hanno denti, ma un ................................................................ robusto.

Sono animali ovipari, cioè depongono le ..........................................................................., dalle quali

nasceranno i ............................................................................

Respirano grazie ai polmoni e ai ............................................... aerei.

IMPARO A STUDIARE CON . . . LE PA ROLE-CHIAVE

Rileggi con attenzione il testo, osserva ed esponi tutto quello che hai scoperto sugli uccelli.

183
NOI E I VIVENTI

NOI E GLI ALBERI

Sulla Terra ci sono 3.040.000.000.000 alberi, circa 420 per ogni essere umano. Gli alberi sono gli abitanti più numerosi della Terra.

Come tutti i vegetali, sono il primo anello del cerchio della vita, la catena alimentare: infatti offrono nutrimento a moltissime specie. Non consumano cibo come gli animali, ma lo producono da soli. Grazie ai loro processi di respirazione, forniscono ossigeno, indispensabile alla vita. Inoltre, aiutano a combattere il riscaldamento climatico, assorbendo l’anidride carbonica e dando in tal modo il loro contributo alla pulizia dell’aria. Gli alberi ci aiutano anche ad avere acqua pulita, poiché assorbono le sostanze nocive portate nel terreno dalla pioggia. Mantengono saldo il terreno con le loro radici, in particolare durante le alluvioni, evitando le frane.

Amare e difendere gli alberi significa difendere il nostro benessere, il nostro Pianeta, verde per la vegetazione, bianco per le nuvole e blu per l’acqua. La Terra non esisterebbe senza gli alberi: sarebbe solo una palla di roccia.

184
NOI E I VIVENTI
ALBERO

CLASSIFICARE LE PIANTE

Sulla Terra ci sono tantissime piante diverse. Una prima differenza tra tutte loro si può fare osservando il fusto, cioè la parte che sostiene le piante.

Le erbe hanno il fusto sottile e verde, lo stelo.

Gli arbusti hanno il fusto legnoso ma sono bassi.

Gli alberi hanno il fusto legnoso, robusto e alto, chiamato tronco.

Se osserviamo le foglie, possiamo dividere gli alberi in due classi: caducifoglie e sempreverdi. Querce e castagni, faggi e betulle, che perdono le foglie in autunno, appartengono alle caducifoglie. Pini e abeti sono invece sempreverdi, perché non perdono le foglie neanche d’inverno.

• Come si chiama il fusto delle erbe?

• Quali caratteristiche ha il fusto degli arbusti?

• Che differenza c’è tra caducifoglie e sempreverdi?

185 NOI E I VIVENTI
ERBE
A STUDIARE CON . . .
PARO L E - C H I AV E
ARBUSTO
IMPARO
LE
ALBERI CADUCIFOGLIE ALBERI SEMPREVERDI

COME SI NUTRONO LE PIANTE

Le piante producono il proprio nutrimento con la fotosintesi clorofilliana. Le radici assorbono dal terreno l’acqua e i sali minerali

Queste sostanze, che costituiscono la linfa grezza, salgono dal fusto e raggiungono le foglie

Attraverso gli stomi, delle microscopiche “bocche” a forma di bollicine, la pianta cattura l’anidride carbonica dall’aria.

La clorofilla, una sostanza verde che si trova nelle foglie, assorbe l’energia del Sole. Grazie a questa energia, la pianta utilizza la linfa grezza e l’anidride carbonica per produrre la linfa elaborata, che serve per nutrirsi e crescere Durante questo processo, le foglie attraverso gli stomi liberano nell’aria ossigeno, il gas indispensabile per la respirazione di tutti gli esseri viventi.

IMPARO A STUDIARE C O N . . .

GLI ARGOMENTI

Che cosa utilizzano le piante per fabbricare il proprio nutrimento? Collega.

L’energia

L’anidride carbonica

L’acqua ai sali minerali

La clorofilla

dell’aria. delle foglie. del Sole. del terreno.

186
ACQUATICI
PAESAGGI
RADICI
ACQUA
E SALI MINERALI
STOMI LINFA GREZZA LINFA ELABORATA CLOROFILLA OSSIGENO ANIDRIDE CARBONICA

APRITI PETALO!

1 OSSERVO un fenomeno e lo descrivo. I petali dei fiori si aprono.

2 Perché accade? FACCIAMO INSIEME delle IPOTESI Forse grazie all’acqua oppure alla luce.

3 SCELGO un’ipotesi e PREVEDO che cosa succederà. I fiori si aprono grazie all’acqua.

4 FACCIO un ESPERIMENTO per sapere se la mia idea è falsa o vera.

OCCORRENTE : un bicchiere, acqua, un foglio di carta, forbici.

• Disegna sul foglio un fiore e ritaglialo.

• Piega i petali completamente e appoggialo sulla superficie dell’acqua.

5 MISURO o ANNOTO che cosa succede. Dopo alcuni secondi il fiore di carta si riapre.

6 CONCLUDO rispondendo alla domanda: l’ipotesi si è verificata o no? Poi MI CONFRONTO con gli altri. L’ipotesi è vera: con l’acqua i petali si aprono.

7 COMUNICO la mia scoperta, così anche altri possono verificarla o smentirla.

In natura, quando c’è il sole, le piante respirano attraverso gli stomi, che si riempiono dell’acqua assorbita dalle radici e che circola in ogni pianta. Gli stomi, come bollicine piene, danno una spinta verso l’esterno per eliminare l’ossigeno e l’acqua sotto forma di vapore, per questo i petali si aprono.

Questo processo è la respirazione, l’evaporazione e la traspirazione delle piante.

187

IL MONDO VIVENTE

1 Completa inserendo le parole al posto giusto e i nomi degli animali. invertebrati • produttori • animali • piante • fotosintesi • viventi • clorofilla • vertebre • terreno • vertebrati • consumatori • Sole • invertebrati • linfa elaborata • ossigeno • aria

Il mondo dei viventi è costituito da: e

Le piante sono gli unici esseri viventi , capaci di fabbricarsi da soli il cibo.

Grazie alla verde , all’energia del , all’acqua e ai sali minerali del e all’anidride carbonica dell’ , le foglie svolgono il processo della , così trasformano la linfa grezza in e producono , che serve per la respirazione di tutti gli

Gli animali sono tutti esseri viventi , che non sono capaci di fabbricarsi il proprio cibo.

Si classificano in animali , cioè senza la colonna vertebrale, e animali , cioè con lo

I più numerosi sono gli

Sono vertebrati:

Conoscere le principali caratteristiche del mondo vivente.

• Obiettivo. TESTI NARRATIVI REALISTICI PROVA DI COME SONO STATI QUESTI ESERCIZI? 188 PIANTE E ANIMALI

si dividono in:

• alberi

• arbusti

• erbe

vertebrati:

• mammiferi

• uccelli

• pesci

• anfibi

• rettili

LE PIANTE

sono formate da:

• foglie trasformano acqua e sali minerali in nutrimento

• rami sostengono le foglie

• tronchi sostengono la pianta e trasportano le

sostanze assorbite dal terreno

• radici assorbono dal terreno

acqua e sali minerali

GLI ANIMALI

si dividono in:

funzioni:

• fotosintesi clorofilliana

• respirazione

• traspirazione

• evaporazione

invertebrati: insetti crostacei molluschi vermi

IN BREVE 189
IMPARATO
CHE COSA ABBIAMO
SU piante e animali

EMATERIALITECNOLOGIA NATURA DELLA

190 190

Tutti i giorni usiamo oggetti che sono fatti dei materiali più svariati: legno, plastica, ferro, stoffa. Non tutti, però, provengono dalla materia che si trova in natura, perché sono realizzati dagli esseri umani.

* E TU, CHE COSA NE PENSI?

Perché si fabbricano alcuni oggetti con il legno?

E perché altri sono in plastica o in metallo?

Secondo te, la plastica è un materiale naturale?

Hai qualche gioco fatto di materiali naturali?

* CHE COSA SCOPRIRAI

La differenza tra materiali naturali e materiali creati dall’essere umano. Le caratteristiche dei materiali.

Le nuove tecnologie che realizzano materiali speciali ispirandosi ad alcune proprietà di animali e piante.

191

GLI UTENSILI

DISCIPLINE AMICHE STORIA

Ricordi quali strumenti inventarono gli uomini e le donne del Neolitico?

IMPARO A STUDIARE CON . . . LE IMMAGINI

Donne e uomini fin dalla Preistoria hanno realizzato strumenti e inventato utensili per rendere più facile la loro vita. Basta pensare ai chopper o l’amigdala, ma anche ai bastoni appuntiti per difendersi o per estrarre dal terreno piante e radici. Gli esseri umani sono stati da sempre “scienziate” e “scienziati”. Nelle cucine di molte famiglie ci sono utensili che servono per cuocere il cibo, come le pentole con i coperchi di acciaio, le teglie di alluminio e i tegami di terracotta. Ma ci sono anche cucchiai e mestoli di legno o plastica.

Altri oggetti, invece, vengono utilizzati per tagliare, come i coltelli, le forbici da cucina o il tagliere. Ogni giorno, utilizziamo utensili che facilitano il nostro lavoro. Alcuni li avevano inventati già nel Neolitico, ma li abbiamo perfezionati nel corso del tempo. Altri invece sono più moderni, come gli elettrodomestici.

Circonda gli utensili che, secondo te, servono per preparare una torta.

192 MATERIALI E TECNOLOGIA DELLA NATURA

CARATTERISTICHE E USI DEI MATERIALI

Gli utensili sono costruiti ciascuno con il materiale più adatto alla propria funzione. Per esempio, un coltello non può essere di carta né un quaderno di marmo. Prima di usare un materiale, la Tecnologia studia le sue caratteristiche e associa il materiale adatto per ogni oggetto da costruire.

IMPARO A STUDIARE CON . . .

LE TABELLE

Completa la tabella. Per ogni funzione, scrivi il nome dell’oggetto e il materiale che ha le caratteristiche più adatte.

OGGETTO: quaderno • chiodo • finestra • pallone

MATERIALE: acciaio • gomma • vetro • carta

OGGETTO A CHE COSA SERVE?/ LA FUNZIONE MATERIALE CARATTERISTICHE

Per vedere all’esterno.

Per essere riempito d’aria e rimbalzare.

Entrare nella parete e sostenere un peso.

Poterci scrivere sopra e portare in cartella.

trasparente, fragile elastico resistente leggero, ci si può lasciare un segno

193 MATERIALI E TECNOLOGIA DELLA NATURA

TANTI MATERIALI PER UN SOLO OGGETTO

Conoscendo le caratteristiche dei materiali, l’essere umano ha potuto realizzare ponti di metallo molto resistenti e oggetti di plastica leggerissimi.

Spesso, però, per fabbricare un oggetto non si utilizza un solo materiale, ma se ne scelgono diversi.

In una bicicletta, per esempio, il telaio, la catena e i pedali sono di metalli solidi, rigidi e resistenti. Il sellino può essere rivestito di plastica, di pelle o di stoffa perché deve essere morbido e comodo. Le ruote hanno pneumatici di gomma per aderire bene al terreno.

IMPARO A STUDIARE CON . . . LE IMMAGINI

Leggi, osserva e scrivi i materiali utilizzati per realizzare una bicicletta.

194
SELLINO PEDALI TELAIO CATENA
MATERIALI E TECNOLOGIA DELLA NATURA
RUOTE

Ora osserva e scrivi i materiali che sono stati utilizzati per realizzare questi oggetti.

195
MATERIALI E TECNOLOGIA DELLA NATURA

L’ORIGINE DEI MATERIALI

Alcuni materiali sono di origine naturale, cioè si trovano in natura, altri invece sono di origine artificiale, cioè sono prodotti dall’essere umano.

Il legno, la lana, la seta, il cotone, il ferro e il marmo sono alcuni dei materiali naturali che l’essere umano ha imparato presto a usare

La plastica, la ceramica, il vetro, il cemento e l’acciaio sono, invece, prodotti che l’essere umano ha imparato a ottenere mescolando sostanze diverse tra loro.

Per fabbricare il vetro, per esempio, si utilizza un miscuglio di sabbia e di altre sostanze che vengono scaldati ad alte temperature.

PER SAPERNE DI PIÙ

CONOSCERE I MATERIALI

I materiali naturali possono essere di:

• origine animale, come la lana, il cuoio e la seta

• origine vegetale, come il cotone, il lino, il sughero e il legno

• origine minerale, come il marmo, il ferro e l’argilla

196
MATERIALI E TECNOLOGIA DELLA NATURA

Completa collegando ogni oggetto alle proprietà corrispondenti.

Il maglione di lana è

La gomma del trampolino è

Il chiodo di acciaio è

Il vetro della finestra è

elastica, perché confortevole, perché trasparente, perché resistente, perché

è rigido. è caldo e morbido.

si modifica ma ritorna alla forma iniziale.

lascia passare i raggi luminosi.

197
STUDI ARE CON . . .
IMPARO A
LO SCHEMA
MATERIALI E TECNOLOGIA DELLA NATURA

LA TECNOLOGIA CHE AMA LA NATURA

LA SETA DEL RAGNO D’ORO

La seta che produce il ragno, in particolare la specie che vive in America, il ragno dalla tela d’oro, potrebbe diventare uno dei materiali del futuro. A prima vista fragile e poco resistente, questo materiale è tre volte più duro dell’acciaio. Pensate che una ragnatela, se fosse della dimensione di un campo da calcio, potrebbe intrappolare un aereo in volo senza spezzarsi. Si stanno studiando cinture di sicurezza e giubbotti antiproiettile leggeri e ultra resistenti che imitano la seta del ragno d’oro. Ma, tra le infinite applicazioni, quella più sensazionale è certamente un materiale al posto della plastica: le nostre bottiglie potrebbero essere biodegradabili e antibatteriche!

Stefano Roccio, La natura non ha copyright, Trasversale Beisler

CANTIAMO EDUCAZIONEINSIEMECIVICA EDUCAZIONE CIVICA E CITTADINANZA

LE LAMPALUCCIOLE

Le lucciole sono piccoli insetti che illuminano i boschi e i campi durante le tiepide notti d’estate. Emettono luce con due scopi principali: difendersi dai predatori e lanciare segnali di comunicazione, soprattutto amorosi. Gli scienziati hanno pensato di imitare il meccanismo di bioluminescenza e la cuticola delle lucciole per realizzare delle nuove lampadine a LED. Questa tecnologia permette di avere il doppio della luce e quindi dimezzare il consumo di energia. La strategia può essere applicata anche ai fari delle nostre auto o ai display delle televisioni, degli smartphone o dei computer.

SCIACQUONE NATURALE

Oggi, per circa la metà della popolazione mondiale, l’acqua potabile è scarsa, figuriamoci l’acqua impiegata per gli sciacquoni! In alcune zone del Pianeta esistono, quindi, zone di ristagno all’aperto dei bisogni, che inquinano l’acqua diffondendo malattie. Circa 1.500 bambini e bambine ogni giorno muoiono proprio per la mancanza di igiene. Le piante sono nostre alleate da sempre e hanno ispirato con il loro processo di respirazione, evaporazione e traspirazione la realizzazione di WC portatili a basso costo. Questi non utilizzano né acqua né energia, ma possiedono una membrana permeabile che permette di far evaporare l’acqua che si forma dagli scarti, mentre la parte secca rimane all’interno. Questi WC sono stati installati nei bagni di astronauti e astronaute, sulle navicelle spaziali.

199
EDUCAZIONE CIVICA E CITTADINANZA

MATERIALI ARTIFICIALI E NATURALI

1 Completa.

I materiali si distinguono in: e Alcuni materiali artificiali sono vetro, gomma e acciaio. Hanno diverse proprietà: il vetro è trasparente e , la gomma è , l’acciaio è

Si utilizzano per costruire finestre, , per costruire palloni, , per costruire chiodi,

I materiali naturali possono essere di origine animale, per esempio cuoio, ; di origine vegetale, per esempio cotone, ; oppure di origine minerale, per esempio argilla,

2 Completa inserendo le parole al posto giusto. inquinamento • la natura • bisogno • salute • igienici • acqua • pulita

Le nuove tecnologie, osservando , realizzano materiali nuovi per costruire ciò di cui abbiamo Grazie a questi materiali potremo avere meno , più , l’energia , servizi , e benessere per tutti.

• Obiettivo. TESTI NARRATIVI REALISTICI PROVA DI COME SONO STATI QUESTI ESERCIZI? 200 MATERIALI E TECNOLOGIA DELLA NATURA
le principali caratteristiche dei materiali.
Conoscere

di origine artificiale

prodotti dall’essere umano, che mescola diverse sostanze

La materia forma tutti

I MATERIALI

di origine naturale

possono essere di tipo

animale, vegetale o minerale

servono per realizzare oggetti, e vengono scelti in base alle loro proprietà

IN BREVE 201 CHE COSA ABBIAMO IMPARATO SUI MATERIALI

STE M

A

UNA PICCOLA SCIENZIATA

NOME: Gitanjali Rao

NATA: il 19 novembre 2005

SCUOLA: Istituto superiore: STEM, ovvero: “Scienza, Tecnologia, Ingegneria (E) e Matematica”

ATTIVITÀ: studentessa e scienziata

TEMPO LIBERO: scout e pianoforte

INVENZIONE FAMOSA: Teti, un apparecchio che rivela se l’acqua è pura o se ci sono tracce di piombo, sostanza velenosa per i viventi.

A CHE COSA STA LAVORANDO: Kindly, un’app per combattere il cyberbullismo, che avvisa quando si accorge che ci sono parole “da bulli” in un messaggio.

SEGNI PARTICOLARI: quando parla di Scienze, Tecnologia e Ambiente, tutti la ascoltano e la seguono!

Trova anche il tempo per dedicarsi all’arte della musica: pratica le STEM+A come Arte: le STEA M!

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UN MONDO CAPOVOLTO IN NATURA

Leggiamo, recitiamo cantando, poi facciamo una scenetta insieme.

RIVOLUZIONE

Ho visto una formica in un giorno freddo e triste donare alla cicala metà delle sue provviste.

Tutto cambia: le nuvole, le favole, le persone… La formica si fa generosa… È una rivoluzione.

Quale significato ti suggerisce il titolo?

Confusione.

Tutto cambia.

Questa poesia sembra: la favola della cicala e la formica alla rovescia. una favola tutta nuova.

Quale significato ha, secondo te?

Cambia tutto, per creare confusione. Cambia tutto, per essere più generosi e gentili.

Cambia tutto, per divertimento.

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UN MONDO CAPOVOLTO NELL’ARTE

Nei versi di questa poesia potrai ritrovare il quadro che vedi sotto.

Sottolineali di rosso.

Inventa dei gesti e una coreografia in cerchio per recirare e ballare.

Rivoluzione è il mondo che sa di nuovo, è disegnare un albero in cielo e il sole come un rosso d’uovo. È disegnare una nuvola giocosa con dentro un pesce sbilenco, dicendo che è la gonna vaporosa, di una ballerina di flamenco. È disegnare un vestito e tagliarlo a pezzi se mentre lo fai lo accarezzi. In arte tutto è consentito. Il museo non è un luogo cupo, lì è divertente anche il lupo. Puoi entrare con allegria, fare un balletto e scatenare la fantasia.

Scegli dei versi della poesia a cui ti puoi ispirare e disegna un mondo a rovescio.

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Natalia Goncharova, Composizione decorativa

UN PITTORE DI SOGNI: MIRÓ

Hola, eccomi qua!

Sono Joan Miró, un pittore spagnolo. Mi piace disegnare, che per me è come sognare. Non mi piace disegnare ciò che vedo, ma quello che sogno, per lo meno credo...

Di sicuro quello che c’è nella mia testa e tra forme e colori, la carta e il pennello fanno festa!

Sono un artista surrealista:

la pittura è inseparabile dalla musica e dalla poesia che insieme al sogno nascono dalla fantasia.

L’ARTE DI MIRÓ

Per i pittori come Miró, l’arte dei bambini e delle bambine è in grado di disegnare tutto quello che è nascosto in noi. Miró ha creato una pittura originale fatta di forme, punti, linee e colori. Guardando i suoi quadri puoi sognare e immaginare, cantare e inventare poesie. Miró ha trovato una via di mezzo tra l’arte figurativa, che rappresenta la realtà, e l’arte astratta, che rappresenta le emozioni.

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IL BLU DEL SOGNO

Ecco dei quadri con lo sfondo blu che rappresenta il sogno.

Secondo te, che cosa “ha sognato” Miró?

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SOGNI GEOMETRICI

Che cosa ti sembrano queste figure dipinte da Miró? Presta attenzione ai colori e alle forme e prova a descriverle.

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DISEGNARE COME MIRÓ

Premo la punta del pennello, nasce un punto.

È un buono spunto: lo rifaccio, nasce suo fratello, un punto anche lui, anche lui bello…

Quando ogni punto va a fare una passeggiata dalla matita esce una linea corta e dritta, o leggermente arcuata.

Linea su linea traccio un po’ di figure: cerchi, triangoli, ovali, stelle nere o blu, fili, baffi, occhi, girandole e più e più… Mezze lune tutte nere, lucide e morbide come code di pantere: non importa se son vere.

A me danno una grande emozione, come cantare una canzone.

La mia arte bambina è un’allegra melodia perché io dipingo il mondo dei sogni con la mia geometria.

Teresa Porcella, Giorgia Atzeni (adattamento)

Leggiamo, recitiamo e disegniamo nell’aria segni e forme.

Nella pagina vedi alcune forme di Miró. Che cosa rappresentano, secondo te? Discuti in classe, poi realizzate ciascuno/a il vostro quadretto scegliendo le forme preferite.

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I COLORI PRIMARI E SECONDARI

Osserva tutti i precedenti quadri di Miró: quali sono i colori che l’artista usa di più?

Ti do due terzetti:

arancione, verde, viola?

Oppure rosso giallo e blu?

Hai osservato bene tu, non manca mai il colore dei sogni. Il terzetto rosso, verde e blu è quello dei colori primari, e se li mescoli vengon fuori tutti gli altri, i colori secondari.

Proviamo insieme: l’arte è fantasia, anzi di più, vera magia!

Colora il quadro a sinistra con i colori primari e quello a destra con i colori secondari.

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L’AUTUNNO NELL’ARTE

Che cosa ti sembrano queste figure dipinte da due artisti?

Presta attenzione ai colori e alle forme e prova a descriverle.

Quali immagini o colori ti colpiscono in questo quadro?

Per te è: figurativo. astratto.

Wassily Kandinsky, Autunno

Che cosa vedi in questo quadro che ti richiama l’autunno?

Per te è: figurativo. astratto.

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Natalia Goncharova, Autunno

L’INVERNO IN POESIA E NELL’ARTE

ALBERI D’INVERNO

D’estate col caldo cocente gli alberi sono coperti di foglie. Ma sotto la neve, col freddo pungente… gli alberi si denudano e non indossano niente.

Georgie Adams, Selina Young (adattamento)

LE PAROLE NELLO Z A I N O

Cocente: molto caldo

Poeta, poetessa, artista, scienziato o scienziata osservano la realtà con occhi nuovi e ci fanno riflettere sul perché delle cose. Secondo te, quale domanda si pongono le autrici di “Alberi d’inverno”?

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SOGNANDO PANNA DAL CIELO

Questa notte un sogno planetario accarezza le palpebre di ogni bambino. Un manto bianco nel cuore del buio per addolcire le tenebre di chi è triste e stanco.

Una gazza nera guarda incredula sulla staccionata, ha la coda ghiacciata ma rimane lì aggrappata, meravigliata.

Panna in gocce, panna in fiocchi panna che cade a ritmo, con silenziosi rintocchi.

Panna spalmata sui tetti, panna sugli stecchi, dolci come lecca-lecca.

Panna sui rami di quell’albero, custode di ogni casa, fantasma curioso che ne culla il riposo. Questo sogno è la neve, e di tutti è il più lieve.

Claude Monet, La gazza

Osserva il dipinto di Monet mentre leggi la poesia Sognando panna dal cielo: dove si parla del quadro? Sottolinea i versi simili.

PER ACCOMPAGNARE CON LA MUSICA

Antonio Vivaldi, Le quattro stagioni: Inverno

Ludwig Van Beethoven, Chiaro di luna, sonata per pianoforte

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LA PRIMAVERA IN POESIA E NELL’ARTE

A chi si riferiscono le azioni della poesia?

gioca

ridono

suona

Nel quadro, qual è la cosa che ti fa capire subito che è primavera?

BAMBINI SUL PRATO

Gioca una schiera di bambini e bambine sul prato. È mite il giorno.

Piena di luci e di carezze intorno aleggia la primavera. Ridono i cieli e l’erbe nuove: senza fronde, pura biancheggia la fioritura di mandorle, peschi e meli. Il pifferaio suona una dolce melodia che risveglia i cuori e coccola i bambini, il soffice prato, animali e fiori.

Ada Negri (adattamento)

Quali suoni ti sembra di udire?

PER ACCOMPAGNARE CON LA MUSICA

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Kate Greenaway, Il pifferaio di Hamelin Antonio Vivaldi, Le quattro stagioni: Primavera

VEDO

Il mare è sempre in movimento, come il suo colore: è sempre in mutamento. Lo puoi vedere calmo la mattina, di un azzurro “fata Turchina”. Scuro scuro la sera come una cornacchia nera. Crespo di mille onde che il forte vento confonde. Forse c’è un vento anche in fondo al mare, dove tanti abitanti puoi trovare.

L’ESTATE IN POESIA

SOGNANDO IL MARE

Stiamo navigando con la mia barca-letto. Ho issato una vela con il copriletto. Voglio veder pirati di mari lontani, una balena e stormi di gabbiani. Ho portato biscotti e caramelle, le ho messe sul ponte insieme alle ciambelle.

Quante volte cambia il mare nella poesia?

Sottolinea solo tre parole.

Ezio Bosso, Oceans

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ACCOMPAGNARE CON LA MUSICA
PER

VIVA LE VACANZE!

Non mi va la libertà se qualcuno me ne dà solamente un angolino come al cane nel giardino: questa è, se non sbaglio, libertà col guinzaglio.

Marcello Argilli

Quale altro titolo sceglieresti per questa poesia?

Scrivilo sui puntini in alto.

Che cosa dice il poeta nel primo verso?

Dice questo perché gliene danno poca: quale parola

te lo fa capire? Sottolineala.

Che le vostre vacanze siano divertentissime e libere come… una poesia!

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Responsabile editoriale: Mafalda Brancaccio

Coordinamento e redazione: Valentina Cammilli

Revisione didattica: Giuseppina Ricucci

Responsabile di produzione: Francesco Capitano

Progetto grafico: Elisabetta Giovannini

Impaginazione: Barbara Cherici

Illustrazioni: Manuela Leporesi, Mauro Sacco ed Elsia Vallarino

Copertina: A come Ape di Alessia Zucchi

Ricerca iconografica: Valentina Cammilli

Referenze iconografiche: Alamy, Getty, Shutterstock

Stampa: Tecnostampa – Pigini Group Printing Division

Loreto – Trevi 24.83.214.0

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ACCESSIBILE: volumi sfogliabili, esercizi interattivi, audiolibri, tracce audio, canzoni, video animati delle storie, video per la corretta grafia, video tutorial di matematica e discipline, percorsi semplificati stampabili

è un allegro ambiente di apprendimento interattivo che offre tanti oggetti digitali didattici sotto forma di gioco o attività per tutte le materie

Una serie di otto cartoni animati con simpatici personaggi attraverso i quali educare i bambini e le bambine al benessere psico-fisico e in particolare a una corretta alimentazione.

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