Maria A. Procopio, Giulia Corasaniti
Il piacere di conoscere
Discipline
Storia
3
Geografia
Scienze con esperimenti
Tecnologia
Percorso per imparare a studiare
Educazione civica e cittadinanza
Sintesi e Prove di abilità
STE A M
piacere di apprendere
Il
ELi Oltre l’insegnamento Educ Ability
Gruppo Editoriale
2
2 Storia universale
4 Una giornata di oggi
STORIA
un NEL
TUFFO PASSATO
5 Una giornata al Tempo della pietra
6 La storia della Terra
7 Le origini dell’Universo
8 Il mito cinese di Pangu
9 La storia nelle rocce
10
12 Le fonti
14 Studiose e studiosi di…
16 I fossili
18
20 Le origini dell’Universo
22 Compare la Terra
24 Il calendario della Terra: le ere
26 Era arcaica: viventi invisibili
che
LA COS’È STORIA
51 L’età della pietra antica: il Paleolitico
52 Homo erectus: gambe forti per viaggiare
54 La scoperta del fuoco
56 L’homo di Neanderthal viene dai ghiacci
58 Nuove consapevolezze
60 L’homo sapiens: la nostra specie
62 Una giornata con gli artisti Cro-Magnon
64 Il linguaggio delle immagini
65 Pittura, religione e musica
66 Donne, madri, divinità
68 Il cammino dei primi homo in Italia
70 PROVA DI
la DELLA STORIA TERRA
28 Era primaria: la vita dall’acqua alla terra
30 Era secondaria: i dinosauri
32 I dinosauri escono di scena
33 Le terre emerse
34 Era terziaria: i mammiferi
36 Le scimmie: i nostri parenti più stretti
37 PROVA DI
38
40 L’essere umano fa capolino
41 Passo dopo passo
42 Primi ominidi
44 Il nostro antenato: l’australopiteco
46 Era quaternaria: la “nostra” era
47 IN BREVE • Che cosa abbiamo imparato sulle ere geologiche
48 Arriva il genere “homo”
72
74 L’età della pietra nuova: il Neolitico
il GRANDE CAMBIAMENTO
75 Gli uomini addomesticano gli animali
76 Le donne “addomesticano” le piante
77 PROVa DI ABILITÀ
78 I villaggi del Neolitico
79 Vivere nel Neolitico: le attività
80 LA MIA PRIMA EDUCAZIONE FINANZIARIA • Proprietà privata e scambio
81 IN BREVE • Che cosa abbiamo imparato sul Paleolitico
82 IN BREVE • Che cosa abbiamo imparato sul Neolitico
83 PROVA DI
EDUCAZIONE CIVICA E CITTADINANZA
84 Vivere in gruppo
85 Non scherziamo con il fuoco: salviamo gli alberi!
86 Donne e Scienza nella Preistoria
87 Ma solo gli uomini erano cacciatori?
88 Mescolarsi
INDICE CONTENUTI DIGITALI DELLA DISCIPLINA
la DELL’ PREISTORIA UMANITÀ
UN NEL TUFFO PASSATO
STORIA UNIVERSALE
In principio la Terra era tutta sbagliata, renderla più abitabile fu una bella faticata.
Per passare i fiumi non c’erano ponti.
Non c’erano sentieri per salire sui monti.
Ti volevi sedere?
Neanche l’ombra di un panchetto.
Cascavi dal sonno?
Non esisteva il letto.
Per non pungersi i piedi, né scarpe né stivali.
Se ci vedevi poco, non trovavi gli occhiali.
2
Per fare una partita non c’erano palloni: mancava la pentola e il fuoco per cuocere i maccheroni.
Anzi a guardare bene mancava anche la pasta. Non c’era nulla di niente.
Zero via zero, e basta.
C’erano solo gli uomini, con due braccia per lavorare e agli errori più grossi si poté rimediare.
Da correggere, però, ne restano ancora tanti: rimboccatevi le maniche, c’è lavoro per tutti quanti.
Gianni Rodari
Salite sulla mia macchina del tempo con Rock e Roll! Pronti, partenza, via!
UNA GIORNATA DI OGGI
La quercia è un albero che vive per moltissimi anni. Oggi possiamo osservare grandi e maestose querce.
LA MAESTOSA QUERCIA
IMPARO A STUDI ARE C O N . . . L E I MMAGINI
Ascolta l’insegnante, poi osserva e confronta le immagini di queste due pagine, quindi rispondi.
• Qual è la scuola di Rock nel presente?
• E Roll preistorico quale scuola frequenta?
• Che cosa fanno Rock e Roll nelle due scene del presente e del passato?
• Che cosa guarda Rock prima di andare a dormire?
• E Roll preistorico?
UN TUFFO NEL PASSATO
Il testo si trova nella Guida docente. 4
UNA GIORNATA AL TEMPO DELLA PIETRA
Le grandi querce di oggi, però, tanto tempo fa furono piccole e giovani.
LA GIOVANE QUERCIA
IMPARO A STUDIARE CON . . .
LE TA BELLE
Ascolta ancora l’insegnante e completa.
PRESENTE: OGGI
GIOCHI ATTIVITÀ VESTITI MEZZI DI TRASPORTO
PASSATO: AL TEMPO DELLA PIETRA
GIOCHI ATTIVITÀ VESTITI
UN TUFFO NEL PASSATO
CIBI ABITAZIONI SCUOLA
MEZZI DI TRASPORTO
CIBI ABITAZIONI SCUOLA
Il testo si trova nella Guida docente. 5
Chi ha visto nascere la Terra?
LA STORIA DELLA TERRA
Sono un sole giallo, ma non sono il più grande e neanche il più luminoso dell’infinito Padre Universo: ho altri fratelli vicini e lontani. Sono ancora giovane e molti mondi sono nati intorno a me, tra cui la Terra, che, grazie alla mia luce, ha saputo far fiorire la vita. Ho visto Terra bambina, vivace e ardente con i suoi vulcani fumanti che infiammavano di rosso le acque. Ho visto poi Terra colorarsi dell’azzurro degli oceani che la accarezzavano con la loro spuma bianca e, a volte, la sconvolgevano con onde tempestose. A un certo punto, Terra ha cominciato a colorarsi di verde: alberi maestosi hanno formato le foreste e tappeti di piante e fiori si sono distesi ai loro piedi. L’acqua ha accolto i primi esseri microscopici, poi i pesci, le rane, i rettili e gli uccelli. A un certo punto sono apparsi animali in ogni angolo del Pianeta: alcuni enormi, altri piccolissimi. Quando, per ultimi, sono arrivati donne e uomini, Terra era bellissima: la mia luce, l’acqua, l’aria, le piante e gli altri esseri viventi avevano creato un luogo in cui la loro vita fosse possibile, anche se per donne e uomini non era facile! Ma io li ho visti unirsi in gruppo di fronte alle difficoltà, usare le gambe per mettersi in salvo, le mani per costruire, la parola e l’ingegno per trovare soluzioni sempre nuove. IMPARO
Osserva le immagini e racconta tu.
Ce
6 UN TUFFO NEL PASSATO
lo racconta il Sole!
CON . . . L E IMMAGINI
A STUDIARE
E chi ha visto nascere il Sole?
LE ORIGINI DELL’UNIVERSO
Le donne e gli uomini preistorici, dopo aver imparato a parlare, cominciarono a dare risposte “scientifiche” a domande più grandi di loro.
La loro “scienza”, o meglio “pre-scienza”, era ancora fantasiosa e si chiamava mito. Immaginavano l’origine di tutto come qualcosa di spaventoso; il caos, le tenebre, una grande nebbia che racchiudeva in sé tutte le componenti del mondo, come la luce, le acque, le terre, i viventi di ogni forma e dimensione.
Poi arrivò un essere gigantesco e si rimboccò le maniche per mettere tutto in ordine, come fanno i grandi quando scoprono il disordine in camera tua!
Utilizzando mezzi magici come un uovo, il fango e altro ancora, il potente personaggio dette vita a tutti gli elementi della natura, alla bellezza e all’armonia. Sedute intorno al fuoco a guardare il cielo, le grandi famiglie della notte dei tempi immaginavano e cominciavano a raccontare.
E non c’era niente di più bello per grandi e piccoli che ascoltare. Ascoltare mille volte il grande racconto delle origini!
Sei curioso/curiosa di scoprire uno di questi racconti?
Gira pagina!
UN TUFFO NEL PASSATO
IL MITO CINESE DI PANGU
In principio nell’Universo non esisteva nulla, solo il caos. Nel caos, tuttavia, si formò un uovo, che rimase dormiente per diciottomila anni.
All’interno dell’uovo, gli opposti yin e yang si mescolarono in modo così perfetto, che a un certo punto, senza che l’uovo si schiudesse, ne nacque Pangu, un essere gigantesco, con due grandi corna.
Pangu con un’ascia distrusse l’uovo cosmico e da esso nacquero la Terra e il Cielo.
Per diciottomila anni il gigante si mise tra Terra e Cielo per tenerli separati; ogni giorno la Terra si faceva più bassa e il Cielo più alto e Pangu diventava alto esattamente come la loro distanza.
Il gigante coraggioso non affrontò questa fatica da solo. Quattro animali leggendari lo aiutarono a separare il Cielo e la Terra: la tartaruga, la fenice, l’unicorno e il dragone.
Infine, Pangu terminò la sua creazione: i suoi occhi divennero il Sole e la Luna, la sua voce divenne il tuono e il suo respirò formò il vento.
Le sue corna e il suo corpo divennero alte montagne e così la Terra diventò come noi la conosciamo. IMPARO
Collega ogni immagine alla parte di testo corrispondente.
UN TUFFO NEL PASSATO 8
CON . . .
A STUDIARE
LE I M M AGINI
LA STORIA NELLE ROCCE
Con il passare del tempo, uomini e donne sono stati in grado di dare risposte sempre più scientifiche sull’origine della Terra e della vita.
Immaginate lo stupore quando, in un tempo molto più vicino a noi, hanno trovato, tra le rocce, dei giganteschi e mostruosi animali “di pietra” a loro sconosciuti, testimonianza di un passato a cui nessuno aveva mai pensato!
Erano dei sassi muti, dai petti svuotati dal fiato e dal calore, ma le loro orbite, come caverne, facevano davvero paura. Da vivi conquistarono ogni angolo della Terra e del cielo, ma una morte misteriosa li fece sparire. Erano i dinosauri.
Le studiose e gli studiosi sono riusciti a scoprire come nacquero, che cosa mangiavano, come cantavano, quali colori vedevano e, perfino, quali fiori annusavano!
Studiosi e studiose hanno saputo ritrovare la memoria del tempo nei sassi e conservarla.
Uomini e donne hanno ricostruito la Storia che stai per leggere nelle pagine di questo Libro!
UN TUFFO NEL PASSATO
che LA COS’È STORIA
10
Conosci già la parola “storia”, perché è legata ai racconti che ti sono stati letti o che hai letto. Quest’anno imparerai a conoscere la Storia con la S maiuscola, cioè il risultato dell’indagine e della ricerca che studiose e studiosi del passato (le storiche e gli storici) svolgono per ricostruire i fatti accaduti attraverso testimonianze e fonti
11
LE FONTI
Per ricostruire il passato le storiche e gli storici usano le fonti
FONTI ORALI
Sono racconti, miti, leggende, canti popolari e testimonianze di eventi vissuti.
Nel ricostruire la tua storia personale, le fonti orali sono i racconti delle persone che c’erano quando sei nato/a o quando ero più piccolo/a.
Le FONTI non sono tutte dello stesso tipo: immaginale come tanti zampilli di una stessa fontana!
FONTI VISIVE
Sono tutte le immagini che rappresentano oggetti o persone (foto, video, dipinti, disegni su fogli e altri materiali). Probabilmente hai conservato qualche testimonianza del tuo passato: sono le tue fonti visive, che si chiamano anche fonti iconografiche.
12 CHE COS’È LA STORIA?
FONTI MATERIALI
Sono gli oggetti che le donne e gli uomini usavano e che sono stati ritrovati
Nel ricostruire la tua storia, le fonti materiali sono i reperti che ti riguardano personalmente, per esempio il primo bicchiere della Scuola dell’Infanzia, il primo
FONTI SCRITTE
Il certificato di iscrizione alla classe prima, la tua pagella e il biglietto per il parco divertimenti sono alcune scritte che documentano la tua storia personale.
Nel passato, i documenti erano scritti su tavolette d’argilla, pergamene che poi sono diventate rotoli e, con il tempo, veri e propri fogli di libri, di giornali, di documenti.
Gli uomini e le donne che hanno studiato il passato sono storici e storiche che analizzano le fonti stabilendo che cosa sono, da dove vengono, a quale periodo risalgano.
Osserva questa fonte del passato di Rock e Roll. Completa, fai delle ipotesi e rispondi.
Tipo di fonte:
A quando risale?
Da dove viene?
Quali altre informazioni puoi ricavare?
13 CHE COS’È LA STORIA?
STUDIOSE E STUDIOSI DI...
Ricostruire il passato non è un’impresa facile, richiede tante indagini accurate e una grande ricerca di testimonianze.
La Storia non è un testo di fantasia, ma un racconto scritto da storici e storiche, che si avvalgono della collaborazione di alcuni esperti ed esperte, ciascuno nel proprio settore.
... PALEONTO LOGIA
Cercano e studiano i resti di vegetali e animali, i fossili. Ci trasmettono informazioni rispondendo a queste domande:
Che cos’è? • A quale pianta o animale è appartenuto? •
Dove viveva? • In quale periodo è vissuto?
... PALEO-ANTROPO LOGIA
Cercano e studiano i resti dei primi esseri umani
Ci trasmettono informazioni rispondendo a queste domande:
Da quale luogo della Terra veniamo? • Come eravamo alle origini e come ci siamo evoluti nel tempo? • Qual è il nostro posto sulla Terra? Quando vengono trovati resti di oggetti e costruzioni realizzati dagli esseri umani, possiamo ottenere altre informazioni
rispondendo a queste domande:
Che cos’è? • A quale popolo è appartenuto? •
Dove veniva custodito? • In quale periodo è stato realizzato? • Per che cosa veniva usato?
CHE COS’È LA STORIA?
14
... GEO LOGIA
Studiano le rocce e la composizione del terreno, per stabilire l’età dei resti e dei reperti.
Ci trasmettono informazioni rispondendo a queste domande: Che roccia è? • Quali sono le sue caratteristiche? • A quale epoca risale? • Come si è formata?
LE PAROLE DELL A ST O R I A
Osserva le parole che terminano con -LOGIA Logia, in greco, vuol dire “studio”. Ora leggi i seguenti significati e scrivi la definizione delle parole.
PALEO/PALEONTO: forme di vita nel passato
ANTROPO: essere umano
GEO: terra
Conoscere il significato delle parole ti aiuterà a ricordare meglio!
PALEONTOLOGIA : studia
PALEO-ANTROPOLOGIA : studia
GEOLOGIA : studia
CHE COS’È LA STORIA?
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Dove è stata scritta, per la prima volta, la storia della Terra? E da chi?
È stata scritta nelle dai… FOSSILI
I FOSSILI
Un grande aiuto per ricostruire il passato e per conoscere le forme di vita che si sono succedute nel tempo ci viene dai fossili. I fossili sono i resti di organismi viventi, animali o vegetali, vissuti milioni di anni fa, diventati come rocce. I fossili più conosciuti e studiati sono i resti di piante e di animali, come foglie, conchiglie, denti e ossa.
UN PESCE-FOSSILE… IN MONTAGNA!
Un milione di anni fa, due pesci morirono e finirono sul fondo marino. Uno si decompose rapidamente, l’altro fu ricoperto di fango, sabbia e sassi. Solo le parti molli si decomposero, mentre lo scheletro assorbì i sali minerali contenuti nel terreno. Con il passare del tempo lo scheletro del pesce è diventato a sua volta una roccia: si dice che diventò un fossile.
Sulla Terra, intanto, si verificarono dei profondi cambiamenti: alcuni mari si ritirarono e dal fondo marino emersero le montagne. Solo ai nostri giorni una paleontologa e un suo collega geologo, lavorando tra le rocce di una montagna, hanno ritrovato il pesce-fossile. Con i loro strumenti lo hanno recuperato e studiato attentamente insieme alla composizione delle rocce e agli altri reperti fossili. Gli studiosi sono giunti alla scoperta che il pesce si trovava proprio lì, dove una volta c’era il mare.
16 CHE COS’È LA STORIA?
CONTENUTI DIGITALI
LE DATE
Gli storici e le storiche stabiliscono quanti anni ha un fossile confrontandone alcuni della stessa specie e mettendoli in ordine dal più vecchio al più giovane. Come quando scriviamo sulla linea del tempo il mese di nascita dei tuoi compagni e delle tue compagne.
Le prime date e notizie scritte che abbiamo risalgono a 6.000 anni fa, perciò i fatti successi dopo questa data sono abbastanza sicuri e conosciuti. E prima? Le informazioni sono frutto di ricostruzioni di esperti ed esperte del passato, che hanno studiato rocce e resti sepolti nel Pianeta. È stato stabilito che, dopo un primo lunghissimo periodo in cui si formò la Terra, nacquero e morirono moltissime specie vegetali e animali. Uomini e donne comparvero molto più tardi: sono stati gli ultimi e le ultime arrivati. La storia dell’umanità è la parte finale e piccolissima di una lunghissima linea del tempo.
Cominciamo il nostro viaggio dalle origini dell’Universo fino all’Età della pietra antica e nuova (Preistoria)!
17
novembre AUGURI ERIC
giugno AUGURI LIN CHE COS’È LA STORIA?
9
27
PAOLO
13 marzo AUGURI
gennaio febbraio marzo aprile maggio giugno luglio agosto settembre ottobre novembre dicembre
NASCITA DELLA TERRA:
5 miliardi di anni fa
STORIA DELL’UMANITÀ
la DELLA STORIA TERRA
18
Gli esseri umani, fin dai tempi più antichi, si sono sempre chiesti come abbiano avuto origine la Terra e gli esseri viventi che la abitano.
* E TU, CHE COSA NE PENSI?
Qual è l’origine della Terra?
Dove pensi si sia sviluppata la prima forma di vita sul nostro Pianeta?
Al tempo dei dinosauri, c’erano anche gli esseri umani?
Hai mai visto un fossile? Sai dire che cos’è?
* CHE COSA SCOPRIRAI
Quando e come si è formata la Terra.
Quali sono state le prime forme di vita sulla Terra e la loro evoluzione.
Com’era la Terra quando era abitata dai dinosauri e… molto altro ancora!
19
LE ORIGINI DELL’UNIVERSO
Quando e come si è formata la Terra? Nessuno può descrivere come era il nostro Pianeta all’inizio, perché gli esseri umani non c’erano. Le studiose e gli studiosi di Geologia, esaminando attentamente le rocce più antiche, hanno potuto formulare diverse ipotesi sulle origini della Terra e del nostro Universo.
circa 14.000 milioni di anni fa
LA GRANDE ESPLOSIONE: IL BIG BANG
Gli scienziati e le scienziate continuano a formulare ipotesi sulla nascita dell’Universo, ma finora la più diffusa è quella del Big Bang
Immaginate tutta la materia dell’Universo raccolta in un minuscolo puntino, che a un certo punto non può più stare così compresso e quindi esplode.
Questo scoppio avvenne in un tempo lontanissimo, perché noi esistiamo solo da 0 milioni di anni a 2 battiti di ciglia
Il Big Bang è appunto un “grande scoppio”, la grande esplosione cosmica da cui tutto ha avuto origine. Sono state ritrovate alcune rocce che contengono i resti di questa esplosione e dalle analisi geologiche è stato possibile scoprire in maniera abbastanza certa quando si è verificata: circa 14.000 milioni di anni fa.
20
LA STORIA DELLA TERRA
UN DISCO INFUOCATO: L’UNIVERSO
Dopo il Big Bang, per quasi una decina di milioni di anni ancora, circa 5.000 milioni di anni fa, l’Universo era una nuvola incandescente che continuava a espandersi. Quando un disco di gas e polveri cominciò a ruotare su se stesso, al centro presero forma il Sole e le stelle, e dal Sole si staccarono parti di materiali infuocati, che diedero origine ai pianeti, tra cui la Terra
21 circa
LA STORIA DELLA TERRA
5.000 milioni di anni fa
COMPARE LA TERRA
UNA NUVOLA DI GAS
Girando su se stessa, la grande nuvola infuocata di polvere e gas si trasformò in una palla incandescente: nasceva così la Terra Molto lentamente la sua superficie si raffreddò, ma sotto la crosta rimase la materia infuocata, che, risalendo, fuoriusciva dalla bocca dei vulcani
22 LA STORIA DELLA TERRA
4.600 milioni di anni fa
E ACQUA SIA!
Ma come si formò l’acqua, cioè il motivo della fonte di vita sulla Terra? Secondo una prima ipotesi, i gas e i vapori dei vulcani, salendo verso il cielo, formarono grandi cumuli di nubi e, di conseguenza, si abbatterono sulla Terra piogge torrenziali che formarono mari e oceani. Secondo una recente teoria, l’acqua della superficie terrestre sarebbe arrivata da meteoriti che bombardavano il nostro Pianeta. Gli scienziati e le scienziate, grazie a nuovissime tecnologie, hanno infatti rinvenuto del ghiaccio in frammenti di meteoriti caduti di recente sulla Terra.
IL PRIMO PAESAGGIO:
MARI TEMPESTATI DA VULCANI
Immaginate la Terra primordiale come un’immensa distesa d’acqua, da cui, qua e là, emergevano bocche di fuoco e fumo: i primi vulcani. Non c’erano maremoti né terremoti e, quindi, neanche crepacci, strapiombi o montagne: tutto era completamente “piatto”. Insomma, un ambiente monotono e noioso! I ricercatori e le ricercatrici sono giunti a questa conclusione dopo il ritrovamento in Australia di frammenti di zircone, le rocce più antiche del nostro Pianeta, che contengono ossigeno e a volte sono trasparenti come pietre preziose. “La storia della Terra”, spiega lo scienziato Burnham, “è come un libro i cui primi capitoli sono scritti nelle rocce!”.
DISCIPLINE AMICHE geografia
Come si sono formate le montagne?
23 LA STORIA DELLA TERRA
IL CALENDARIO DELLA TERRA: LE ERE
La storia della Terra viene suddivisa in cinque periodi, chiamati “ere geologiche”. Ogni era è formata da migliaia di anni. Passo dopo passo, si sono aggiunti piante e animali nuovi o che si sono trasformati nel tempo. A un certo punto cominciamo a riconoscerci sempre più anche noi esseri umani…
24 LA STORIA DELLA TERRA
ESSERE UMANO
SCIMMIA
MAMMUT
GRANDI MAMMIFERI
ULTIMI DINOSAURI
PIANTE CON FIORI
ALGHE
BATTERI
DINOSAURI
SPUGNE
IMPARO A STUDIARE CON . . . LE IMMAGINI
MEDUSE
Era arcaica
Era primaria o paleozoica
Era secondaria o mesozoica
Era terziaria o cenozoica
Era quaternaria o neozoica
Osserva l’immagine e scrivi quali esseri viventi hanno abitato la Terra nelle diverse ere geologiche.
• Era arcaica:
• Era primaria:
• Era secondaria:
• Era terzaria:
• Era quaternaria:
25 LA STORIA DELLA TERRA
INSETTI
RETTILI
ANFIBI
PIANTE TERRESTRI
PESCI
NASCITA DELLA TERRA
DURATA DELL’ERA
PROTAGONISTI
4.600 milioni di anni fa
4.000 milioni di anni i batteri
ERA ARCAICA: VIVENTI INVISIBILI
I PRIMI VIVENTI NELL’ACQUA
La Terra rimase priva di forme di vita per circa 1.000 milioni di anni. A un certo punto, nell’acqua successe qualcosa di straordinario per il nostro destino: presero vita microrganismi invisibili
4.600 milioni di anni fa
Erano microbi e batteri, che vivono ancora oggi nel nostro corpo.
Ma sono i batteri che ci fanno venire le infezioni?
Sì, ma non portano solo le malattie, sono anche necessari!
600 milioni di anni fa
26
STORIA DELLA TERRA
LA
NASCITA DELLA TERRA
NASCITA DELLA TERRA
HOMO SAPIENS
ARIA NUOVA... DALLE MICROALGHE
Alcuni di questi batteri, le microalghe azzurre, per circa 2.500 milioni di anni edificarono delle vere e proprie torri vegetali, in acque probabilmente basse e salate.
Queste colossali bio-strutture produssero una quantità tale di ossigeno da cambiare radicalmente la composizione dell’atmosfera terrestre, rendendola unica tra i pianeti del Sistema Solare.
Secondo questa teoria, grazie alle alghe, la Terra ha potuto ospitare molte specie di viventi.
Secondo questa teoria chi ha prodotto l’ossigeno sulla Terra?
27 LA STORIA DELLA TERRA
PROTAGONISTA
370 milioni di anni il primo pesce
ERA PRIMARIA: LA VITA DALL’ACQUA ALLA TERRA
ESSERI ACQUATICI INVERTEBRATI E VERTEBRATI
Dopo un tempo lunghissimo, grazie all’evoluzione, i mari pian piano si popolarono di meduse, spugne, coralli e stelle marine. Erano tutti senza colonna vertebrale e, per tale motivo, gli scienziati e le scienziate diedero loro il nome di invertebrati.
I più bizzarri, i trilobiti, avevano sviluppato una corazza per difendersi, divisa in tre parti, e si spostavano con numerose paia di zampe.
Sempre grazie all’evoluzione, ad alcuni organismi marini si formò poi lo scheletro: comparvero i pesci, i primi animali vertebrati, e i crostacei. I pesci hanno in comune con noi esseri umani una sorta di colonna vertebrale fatta di lische.
LE PAROLE DELL A ST O R I A
Sai che cos’è l’evoluzione? È una lenta trasformazione che porta a forme di vita sempre più complesse sulla Terra.
28
DURATA DELL’ERA
LA STORIA DELLA TERRA
NASCITA DELLA TERRA
milioni
anni fa
milioni di anni fa
HOMO SAPIENS
230
di
600
LE PIANTE: VERSO LA TERRA FERMA
Finalmente, dalla grande distesa di acqua tempestata dai vulcani, emersero le prime vere grandi isole. Così, sulla Terra, comparvero le prime piante, muschi e felci e, grazie a esse, nell’aria aumentò l’ossigeno
Le piante furono una grande attrattiva per gli animali, che, dopo aver popolato i mari, poterono diffondersi anche sulla Terra.
ANIMALI “ACQUA-TERRA”
In seguito al prosciugamento delle paludi, alcuni pesci, per sopravvivere, si trasformarono in modo da poter respirare anche fuori dall’acqua: erano nati gli anfibi, antenati delle rane.
Tra le piante si rifugiavano scorpioni, millepiedi e i primi insetti.
IMPARO A STUDIARE CON . . .
LE PA ROLE-CHIAVE
Rileggi queste due pagine e le precedenti. Poi ordina come sono comparsi i viventi numerando da 1 a 5.
meduse, spugne, coralli e stelle marine pesci
anfibi batteri
microalghe
29 LA STORIA DELLA TERRA
PROTAGONISTI
165 milioni di anni alberi e dinosauri
ERA SECONDARIA: I DINOSAURI
IL PRIMO RETTILE: UN NOSTRO “PARENTE”
I rettili preistorici sapevano mordere e ondeggiare.
Anche noi! Siamo parenti?
Finalmente gli oceani si popolarono di tutte le specie di animali marini simili a quelli che conosciamo oggi. Immaginate i primi squali e pesci con le pinne a forma di raggi, i “nonni” di salmoni e pesci spada.
Gli alberi furono i primi protagonisti giganti della vita sulla Terra e, nelle foreste, strisciavano e si arrampicavano i rettili.
230 milioni di anni fa
65 milioni di anni fa
30
DELL’ERA
DURATA
LA STORIA DELLA TERRA
NASCITA DELLA TERRA
HOMO SAPIENS
CONTENUTI DIGITALI
I DINOSAURI
Dall’evoluzione di alcuni rettili ebbero origine i dinosauri: il loro nome significa “lucertole terribili”, perché giganteschi e, talvolta, feroci.
I dinosauri furono gli animali protagonisti indiscussi della terra, del cielo e del mare, per milioni e milioni di anni.
Si aggiravano nelle praterie e tra gli alberi, che erano diventati di conseguenza di grandi dimensioni. Le caratteristiche dei dinosauri erano estremamente diverse. Ve ne erano di enormi e di piccolissimi Alcuni vivevano in grandi branchi ed erano pacifici erbivori. Altri, dotati di enormi denti affilati, erano minacciosi predatori, che facevano razzia dei primi timidi mammiferi.
Tutti i dinosauri deponevano numerose uova in nidi circolari, scavati nel terreno.
PER SAPERNE D I PIÙ
SAI CHI È GRANDE?
Il brontosauro
Era il dinosauro più grande, lungo circa 21 metri e alto oltre 8, quasi come una palazzina di tre piani! Era erbivoro.
SAI CHI È FEROCE?
Il tirannosauro
Era il più terribile carnivoro: i suoi denti taglienti come coltelli potevano superare i 15 centimetri, circa la lunghezza di una matita. Era lungo 14 metri e alto quasi 6.
SAI CHI È VELOCE?
Il velociraptor
Cacciava correndo velocemente sulle lunghe zampe posteriori. La sua bocca era fornita di una fila di denti taglienti. Era lungo circa 2 metri e mezzo e alto quasi 2.
31 LA STORIA DELLA TERRA
I DINOSAURI ESCONO DI SCENA
Alla fine dell’era secondaria i dinosauri si estinsero insieme a molti altri animali e vegetali. Le ipotesi più accreditate della Scienza si riferiscono a due catastrofi naturali avvenute contemporaneamente:
1 massicce eruzioni vulcaniche; 2 caduta di un enorme meteorite
Queste eruzioni vulcaniche, mai viste prima sulla Terra, avrebbero sconvolto tutti gli ambienti e distrutto molte specie. I dinosauri erbivori morirono in massa, non trovando più di che cibarsi. Anche i carnivori morirono di conseguenza, non potendo nutrirsi dei loro compagni erbivori. I mammiferi che erano sopravvissuti erano troppo piccoli per sfamarli.
La polvere sollevata dal meteorite di dimensioni sproporzionate, poi, impedì ai raggi del Sole di raggiungere la Terra, provocando un rapido abbassamento della temperatura. I dinosauri sopravvissuti, già provati dalla fame, non riuscirono a resistere al freddo. Molte piante e animali più piccoli riuscirono a sopravvivere anche in queste condizioni estreme e, grazie a loro, la vita continuò anche dopo l’era più terribile della storia della Terra.
IMPARO A STUDIARE CON . . .
LE IM M A GINI
A quale catastrofi che provocarono l’estinzione dei dinosauri si riferiscono queste immagini? Numera con 1 e 2.
32
LA STORIA DELLA TERRA
LE TERRE EMERSE
Dopo l’era catastrofica in cui scomparvero i dinosauri, la Terra era già suddivisa in cinque continenti. I continenti della Terra si sono formati in seguito a profonde trasformazioni della crosta terrestre, avvenute in milioni e milioni di anni.
Un’unica enorme isola, Pangea, emerse dalla distesa di acqua, Pantalassa.
Lo studio delle rocce ha permesso di risalire alla formazione dei continenti, avvenuta quando scomparvero i dinosauri.
Con il tempo, iniziarono a formarsi delle spaccature nella grande isola.
Con il tempo, i continenti hanno assunto la forma e la posizione che hanno oggi.
PREVISIONI PER IL FUTURO: SEMPRE PIÙ DISTANTI
Gli scienziati e le scienziate stanno osservando che i continenti si spostano di 2 centimetri all’anno e prevedono che fra 10.000 anni la distanza tra i continenti sarà ben più netta.
33 LA STORIA DELLA TERRA
1 2 3 4
PROTAGONISTI
DISCIPLINE AMICHE SCIENZE
L’adattamento ambientale indica la capacità degli organismi di sopravvivere nel luogo in cui abitano.
ERA TERZIARIA: I MAMMIFERI
Dopo l’estinzione dei dinosauri la Terra si ricoprì nuovamente di alberi di grandi dimensioni, come faggi e querce. Un albero sopravvissuto fino ai giorni nostri è il Ginkgo Biloba Anche i mammiferi e gli uccelli sopravvissuti diventarono sempre più numerosi. Secondo le scienziate e gli scienziati, i mammiferi riuscirono a sopravvivere alle catastrofi naturali dell’era secondaria perché svilupparono strategie e caratteristiche fisiche per adattarsi al nuovo ambiente
Rispetto ai dinosauri, i mammiferi potevano resistere meglio ai cambiamenti climatici, anche al gelo, perché dotati di sangue caldo, al contrario dei rettili, animali a sangue freddo. Altri fattori che aiutarono i mammiferi furono le loro dimensioni, il modo di alimentarsi e la cura dei cuccioli.
I mammiferi, infatti, essendo più piccoli dei dinosauri, avevano la possibilità di trovare più facilmente un rifugio per ripararsi.
34 LA STORIA DELLA TERRA
DURATA DELL’ERA
2 milioni di anni fa
65 milioni di anni fa
NASCITA DELLA TERRA
HOMO SAPIENS
63 milioni di anni le scimmie
Erano, inoltre, in grado di sfamarsi con quel poco che trovavano, a differenza dei dinosauri che avevano bisogno di grandi quantità di cibo, e ogni specie di mammiferi si nutriva con cibi diversi: alcuni mangiavano foglie, radici e germogli, altri la carne e altri ancora un po’ di tutto.
A differenza dei dinosauri, i mammiferi non deponevano le uova per riprodursi e quasi tutti avevano il corpo ricoperto di peli e pellicce. I mammiferi partorivano i loro piccoli, li allattavano e se ne
prendevano cura finché non diventavano autonomi nel difendersi e procurarsi il cibo.
IMPARO A STUDIARE CON . . .
LE TA B E L LE Sottolinea di blu le informazioni sui dinosauri e di rosso quelle sui mammiferi. Poi inseriscile in tabella.
PER SAPERNE D I PIÙ
L’ALBERO “DINOSAURO”
Il Ginkgo Biloba è un vero “fossile vivente”. I primi esemplari comparvero circa 245 milioni di anni fa. In autunno, ai piedi della pianta, le foglie cadute formano un tappeto giallo brillante, che sembra oro. Viste da vicino, le foglie sembrano minuscoli ventagli, eleganti e aggraziati.
I DINOSAURI SI SONO ESTINTI PERCHÉ… I MAMMIFERI SONO SOPRAVVISSUTI PERCHÉ…
Ora, a coppie, provate a esporre a voce i motivi dell’estinzione dei dinosauri e della sopravvivenza dei mammiferi.
35 LA STORIA DELLA TERRA
LE SCIMMIE: I NOSTRI PARENTI PIÙ STRETTI
Tra i mammiferi c’era una specie con una particolarità che la distingueva dagli altri animali: le zampe prensili, cioè capaci di afferrare oggetti e di aggrapparsi ai rami.
Erano le scimmie
Alle scimmie esistite circa 12 milioni di anni fa apparteneva il ramapiteco, che era in grado di usare le zampe come mani per raccogliere i frutti dal terreno e, per far questo, si reggeva in equilibrio sulle zampe posteriori
Immaginate l’evoluzione del ramapiteco come un albero con due rami: da uno si
svilupparono le grandi scimmie antropomorfe (scimpanzé, gorilla e orango, bonobo), dall’altro gli ominidi. Questo processo è stato lentissimo e ci sono voluti milioni e milioni di anni per passare dal ramapiteco al primo ominide.
Esatto!
Questa è
In milioni di anni gli esseri viventi hanno trasmesso a chi veniva dopo di loro le caratteristiche migliori per adattarsi all’ambiente.
Le scimmie antropomorfe hanno alcune caratteristiche simili a quelle degli esseri umani (dal greco: antropo, “essere umano”, e morfo, “sembianza”).
36 LA STORIA DELLA TERRA
LE PAROLE DELL A ST O R I A
PRIMA DELL’ESSERE UMANO
1 Ricostruisci l’ordine di comparsa sulla Terra degli esseri viventi. Numera da 1 a 6.
rettili meduse e trilobiti batteri anfibi e insetti mammiferi pesci
2 Indica con una ✕ l’era in cui si è verificato l’evento descritto.
• Nel mare compaiono le prime forme di vita. era arcaica era primaria
• Sulla Terra compaiono i primi mammiferi. era terziaria era secondaria
• I dinosauri occupano il Pianeta. era secondaria era arcaica
• Sulla terraferma appaiono i primi vegetali. era primaria era terziaria
• Dominano i mammiferi. era secondaria era terziaria
3 Indica con una ✕ le affermazioni corrette relative ai dinosauri.
Vissero nell’era secondaria. Deponevano le uova. Erano mammiferi. Erano erbivori o carnivori.
Vissero contemporaneamente all’essere umano. Avevano il corpo ricoperto di peli.
PROVA
COME SONO STATI QUESTI ESERCIZI? 37 • Conoscere le caratteristiche delle ere geologiche prima dell’avvento dell’essere umano.
DI
STORIA DELLA TERRA
la DELL’ PREISTORIA UMANITÀ
38
Gli ominidi, i nostri progenitori che comparvero sulla Terra circa 6 milioni di anni fa, non ebbero vita facile. L’ambiente era pieno di pericoli e loro non erano dotati di corporatura possente, corazze, artigli o zanne. Eppure, furono capaci di ottenere dalla natura il cibo necessario per la loro sopravvivenza.
* E TU, CHE COSA NE PENSI?
Come è stato possibile conoscere la vita dei primi esseri umani?
Dove abitavano?
Come comunicavano?
La scoperta del fuoco fu molto importante per la sopravvivenza. Perché?
* CHE COSA SCOPRIRAI
Molte informazioni che le storiche e gli storici ci hanno trasmesso su uomini e donne vissuti nella Preistoria: dove, quando e come vivevano; le loro invenzioni e scoperte; le loro passioni e i loro disegni.
39
L’ESSERE UMANO FA CAPOLINO
L’evoluzione della specie umana è un processo lunghissimo, che ebbe inizio 6 milioni di anni fa, prima della fine dell’era terziaria.
ERA TERZIARIA
NASCITA DELLA TERRA
INIZIO evoluzione specie umana
inizio PREISTORIA
6 milioni di anni fa 2,5 milioni di anni fa
HOMO
LA PREISTORIA
Con la comparsa sulla Terra di specie sempre più simili agli esseri umani (2,5 milioni di anni fa), ha inizio il periodo che gli studiosi e le studiose definiscono PREISTORIA .
Abbiamo notizie della vita nella Preistoria solo dai resti trovati nel suolo e dai disegni delle caverne. Quando gli essere umani inventarono la scrittura finì la Preistoria è inizio la Storia
40
LA PREISTORIA DELL’UMANITÀ
SAPIENS
AUSTRALOPITECO
PASSO DOPO PASSO
Partiamo alla scoperta dell’evoluzione della specie umana!
HOMO HABILIS
HOMO ERECTUS
Gli scienziati e le scienziate ci dicono che l’ evoluzione della specie umana non è una linea retta , ma assomiglia di più all’immagine di un albero molto ramificato , simile a un cespuglio , dove alcuni rami si fermano a indicare l’estinzione di un homo, mentre altri proseguono.
41 LA PREISTORIA DELL’UMANITÀ
HOMO DI NEANDERTHAL
HOMO SAPIENS PRIMA
HOMO SAPIENS DOPO
PRIMI OMINIDI
Circa 6 milioni di anni fa la Terra era popolata da molte specie viventi, ma le donne e gli uomini come li vediamo oggi non c’erano ancora. Esistevano, come abbiamo visto, le scimmie antropomorfe, i primati
LA CULLA DELL’UMANITÀ
Nel corno dell’Africa Orientale, dove adesso si trova l’Etiopia, si stavano creando le condizioni climatiche e ambientali per accogliere la nostra specie.
Violenti sconvolgimenti della crosta terrestre crearono una spaccatura nel terreno, che i geologi e le geologhe hanno chiamato Rift Valley 1 . Quell’ambiente venne così diviso in due parti: in una rimase la foresta tropicale 2 e nell’altra si formò una distesa pianeggiante, dove il clima era secco e vegetavano pochi alberi. Era la savana 3 , la prima culla dell’umanità.
42 LA PREISTORIA DELL’UMANITÀ
IMPARO A STUDIARE CON . . . L E IMMAGINI Scrivi i nomi sulla carta al posto giusto. FORESTA TROPICALE • RIFT VALLEY • SAVANA DOVE
1 2 3
DA 4 A… 2 ZAMPE
Le scimmie antropomorfe della foresta tropicale erano in grado di spostarsi da un ramo all’altro grazie alle zampe prensili, con le quali riuscivano anche a sfuggire ai predatori. Quando alcune di loro cominciarono ad avanzare nel nuovo ambiente, curiose di scoprire altro cibo e altri spazi più aperti, successe una cosa che non avevano immaginato. Fino a quel momento era stata la fitta vegetazione della foresta che le aveva protette, ma, nella savana, l’unico modo per mettersi in salvo era quello di alzarsi in piedi per avvistare i pericoli e correre. Inizialmente, le scimmie alternavano l’andatura da quadrupedi (4 zampe) e quella da bipedi (2 zampe). Secondo gli scienziati e le scienziate lo sviluppo del cervello ominide iniziò proprio dai piedi, ossia dal modo di camminare
PER SAPERNE DI PIÙ
DUE SIGNORE PREISTORICHE
ARDI è la nostra più lontana “nonna”, nata poco dopo che ci siamo diramati dalle scimmie africane. Era una femmina, camminava su due zampe e si spostava con quattro zampe tra i rami.
LUCY è una femmina di australopiteco. Era alta circa 1 metro e 20 e pesava 40 chili. La sua testa era piuttosto piccola e il volto ancora scimmiesco; era vegetariana e si nutriva di frutti, semi e tuberi. Sapeva muoversi in posizione eretta con molta sicurezza.
43 LA PREISTORIA DELL’UMANITÀ
ARDI ha 4,4 milioni di anni
LUCY ha 3,2 milioni di anni
IL NOSTRO ANTENATO: L’AUSTRALOPITECO
Gli australopitechi, i primi ominidi che avevano iniziato a spostarsi in posizione eretta, vivevano in Africa. Camminare su due piedi significava avere la libertà di usare le braccia e le mani. Grazie a questa prima conquista, il cervello degli ominidi ebbe un importante sviluppo e, da allora, diventò sempre più simile al nostro.
Erano bassi di statura perché misuravano meno di 1 metro e 30. Il loro cranio era molto piccolo, ma il cervello era più sviluppato rispetto a quello delle scimmie, ciò fa pensare che fossero più intelligenti. La faccia era simile a quella delle scimmie, con una mascella robusta per schiacciare anche grossi frutti con il guscio.
Vivevano nella savana senza fissa dimora, ma stavano in gruppo con i loro simili per difendersi dagli animali e comunicavano tra loro con dei versi Si nutrivano di radici, semi e germogli e forse anche di uova, insetti e larve che raccoglievano dalla terra.
Le mani degli ominidi erano prive di artigli e permettevano di tenere in braccio i piccoli e coccolarli. Grazie al pollice opponibile, che dava loro libertà di movimento, potevano anche difendersi lanciando sassi e bastoni e, successivamente, costruire i primi strumenti di difesa e di lavoro.
Colora gli argomenti come le parti del testo cui si riferiscono. ASPETTO
IARE CON . . .
AR G O M ENTI
GLI
FISICO AMBIENTE
LINGUAGGIO MODO DI VIVERE CONQUISTA 44
ALIMENTAZIONE
LA PREISTORIA DELL’UMANITÀ
AUSTRALOPITECO
IMPARO A STUDI ARE CON . . . LO SCHEMA
In coppia, completate lo schema con le informazioni sui nostri antenati.
CHI?
australopiteco
COM’ERA?
IN QUALE AMBIENTE VIVEVA?
DI CHE COSA SI NUTRIVA?
COME VIVEVA?
ISOLATO. IN GRUPPO.
QUANDO È COMPARSO?
3 milioni di anni fa
DOVE VIVEVA?
COME COMUNICAVA?
CHE COSA SAPEVA FARE?
QUALI FURONO LE SUE SCOPERTE/CONQUISTE?
1 milione di anni fa
Ora provate a raccontare ad alta voce le informazioni che avete scritto.
45 LA PREISTORIA DELL’UMANITÀ
AMERICA AFRICA ASIA EUROPA AUSTRALIA
DURATA DELL’ERA
2 milioni di anni
ERA QUATERNARIA: LA “NOSTRA” ERA
PROTAGONISTA
il genere umano
L’era quaternaria è l’era in cui avviene l’evoluzione del genere umano da australopiteco fino a diventare come siamo oggi.
È l’ultima parte della linea del tempo che hai incontrato nelle pagine precedenti.
2 milioni di anni fa
oggi
Quindi la Preistoria che stiamo scoprendo comincia nell’era terziaria e finisce nella quaternaria!
Io l’ho disegnata qui sotto. Colorala di blu!
Bravissimi!
46
LA PREISTORIA DELL’UMANITÀ
Rock
NASCITA DELLA TERRA
HOMO SAPIENS
ERA QUATERNARIA
ERA TERZIARIA
CHE COSA ABBIAMO IMPARATO sulle ERE GEOLOGICHE
ERE GEOLOGICHE
nascita Terra
era arcaica
era primaria
era secondaria
da 4.500 milioni di anni fa
da 4.000 milioni
a 600 milioni di anni fa
Osserviamo i passi fatti dalle forme di vita sulla Terra.
nei mari
nei mari
da 600 a 230 milioni di anni fa
era terziaria
da 230
a 65 milioni di anni fa
da 65 a 2 milioni di anni fa
sulla terraferma
nuove piante
• rettili, fra cui i dinosauri
• uccelli
• piccoli mammiferi mammiferi
era quaternaria
da 2 milioni di anni fa
a oggi
homo habilis
homo sapiens
47
DOVE
ARRIVA IL GENERE “HOMO”
GLI UTENSILI
Ritorniamo, con gli scienziati e le scienziate che studiano i reperti, nella Rift Valley, nella Savana sulle rive del lago Turkana.
L’HOMO HABILIS SA COSTRUIRE
I fossili ritrovati testimoniano che gli ominidi di circa 3 milioni di anni fa avevano cominciato a fabbricare strumenti in pietra per cacciare, tagliare e affilare bastoni.
Usare con abilità le mani per costruire, secondo le studiose e gli studiosi, fu la prima caratteristica del genere “homo”. Per questo motivo, il primo rappresentante fu chiamato homo habilis
Gli homo habilis fabbricavano utensili, cioè oggetti utili per la vita di tutti i giorni. Le pietre scheggiate, dette chopper, furono i primi strumenti che questi ominidi inventarono, una sorta di tecnologia primitiva. Con i chopper i primi “homo” costruirono tutto il necessario per sopravvivere.
48
AUSTRALOPITECO HOMO HABILIS
LA PREISTORIA DELL’UMANITÀ
LA VITA DELL’HOMO HABILIS
L’homo habilis visse per un certo periodo con gli australopitechi. Camminava in maniera sicura e spedita sulle gambe, era alto 1 metro e 45 e pesava dai 32 ai 38 chili. Si nutriva di frutti spontanei, ma anche di carni crude, avanzi del pasto dei predatori carnivori.
Viveva in gruppi fino a venti individui. Mentre i maschi imparavano a cacciare, le femmine si prendevano cura e insegnavano alla prole a riconoscere i frutti e le bacche commestibili. Nessuno comunicava ancora con le parole, ma con versi e gesti
IMPARO A STUDIARE CON . .
Sottolinea nel testo con i colori corrispondenti.
49
.
GLI ARGOMENTI
DI VIVERE
INVENZIONI
ASPETTO FISICO LINGUAGGIO ALIMENTAZIONE AMBIENTE MODO
ATTIVITÀ
LA PREISTORIA DELL’UMANITÀ
IMPARO A STUDI ARE CON . . . LO SCHEMA
In coppia, completate lo schema con le informazioni sui nostri antenati.
CHI?
homo habilis
COM’ERA?
IN QUALE AMBIENTE VIVEVA?
DI CHE COSA SI NUTRIVA?
COME VIVEVA?
ISOLATO. IN GRUPPO.
QUANDO È COMPARSO?
DOVE VIVEVA?
COME COMUNICAVA?
CHE COSA SAPEVA FARE?
QUALI FURONO LE SUE SCOPERTE PIÙ IMPORTANTI?
Ora provate a raccontare ad alta voce le informazioni che avete scritto.
50
2,5 milioni di anni fa 1,5 milioni di anni fa LA PREISTORIA DELL’UMANITÀ
AMERICA AFRICA
EUROPA
ASIA
AUSTRALIA
L’ETÀ DELLA PIETRA ANTICA: IL PALEOLITICO
Quando si fa riferimento ai primi periodi della vita dell’essere umano sulla Terra, cioè nella Preistoria, si parla di “età della pietra”.
PALEOLITICO ETÀ DELLA PIETRA ANTICA
PREISTORIA
NEOLITICO ETÀ DELLA PIETRA NUOVA
Ma come mai si usa questa definizione? Pensando ai chopper hai già la risposta: i primi strumenti dell’umanità erano fatti appunto di pietra. La Preistoria, come vedi nella linea del tempo, si divide in due età della pietra:
• una antica, il PALEOLITICO, in cui gli strumenti erano di pietra scheggiata;
• una nuova, il NEOLITICO, dove per “pietra nuova” si intende la ceramica inventata da uomini e donne con la cottura dell’argilla.
LE PAROLE DELL A ST O R I A
PALEOLITICO è una parola che deriva dal greco.
PALEO: antico
LITHOS: pietra
Se NEO vuol dire “nuovo”, che cosa vorrà dire Neolitico?
milioni di anni fa 12 mila anni fa
mila anni fa
2,5
5
51 LA PREISTORIA DELL’UMANITÀ
HOMO ERECTUS: GAMBE FORTI PER VIAGGIARE
AUSTRALOPITECO
HOMO
Nei fondali del Lago Turkana, in Africa, i paleontologi e le paleontologhe hanno scoperto i resti di una nuova specie di “homo”, con caratteristiche diverse, specialmente riguardo alle gambe. Da studi più approfonditi si è scoperto che il cervello di questa nuova specie era di dimensioni doppie rispetto a quello dell’australopiteco. Inoltre, resti simili a quelli ritrovati in Africa vennero rinvenuti anche in luoghi molto distanti tra loro, come in Europa e in Cina, a dimostrazione che questa specie era stata in grado di migrare, spostandosi per migliaia e migliaia di chilometri, gradualmente, nell’arco di un milione di anni.
52 LA PREISTORIA DELL’UMANITÀ
HABILIS
Proprio perché in grado di camminare in modo stabile sulle gambe, questa nuova specie fu denominata homo erectus. HOMO ERECTUS
DOVE?
LA VITA DELL’HOMO ERECTUS
La terra d’origine dell’homo erectus fu la savana della Rift Valley, dove viveva in gruppi a carattere familiare e nomadi, cambiando spesso dimora in cerca di selvaggina o zone ricche di bacche e frutti di bosco.
Questa specie si nutriva di vegetali spontanei, di pesce e, raramente, quando la caccia andava a buon fine, di carne.
Gli uomini partivano in tanti e per lunghi periodi, cacciando animali di grossa taglia, come bisonti, cervi, elefanti, ippopotami e rinoceronti. Per coordinarsi durante la caccia e darsi istruzioni gli homo erectus comunicavano con versi e gesti elaborati.
Gli accampamenti degli homo erectus erano formati da capanne geometriche, a forma di triangolo o ad arco, realizzate con pali conficcati nel terreno, che poi venivano ricoperte di pelli. Con la soffice vegetazione formavano i giacigli per riposare.
I popoli nomadi non occupano in modo stabile un territorio.
PAROLE DELL A ST O R I A 53
LE
LA PREISTORIA DELL’UMANITÀ
LA SCOPERTA DEL FUOCO
L’homo erectus convisse per un periodo con l’homo habilis e con l’australopiteco e diede un grande contributo all’umanità scoprendo l’uso del fuoco. Il primo contatto con il fuoco probabilmente fu durante l’incendio di un albero provocato da un fulmine. Gli homo erectus, prima spaventati poi affascinati, impararono a mantenere viva la fiamma dei tizzoni, per allontanare i predatori, illuminare, cuocere il cibo e riscaldarsi anche dopo il tramonto. Successivamente, mentre scheggiavano le pietre o strofinavano due rami, videro formarsi delle scintille e impararono così anche ad accenderlo.
LA VITA INTORNO AL FUOCO
Il fuoco, che doveva essere costantemente alimentato, accresceva la necessità di stare insieme e, per questo, gli homo erectus migliorarono la capacità di comunicare e diventarono più abili nella realizzazione di strumenti di pietra. L’invenzione più significativa degli erectus fu l’amigdala, una pietra a forma di mandorla, affilata su due lati per avere più possibilità di tagliare; con le parti piatte, invece, si poteva raschiare la pelle degli animali.
DISCIPLINE AMICHE SCIENZE
Il fuoco rimane in vita grazie all’aria.
54
LA PREISTORIA DELL’UMANITÀ CONTENUTI DIGITALI
IMPARO A STUDI ARE CON . . . LO SCHEMA
In coppia, completate lo schema con le informazioni sui nostri antenati.
CHI?
homo erectus
COM’ERA?
DOVE VIVEVA?
IN QUALE AMBIENTE VIVEVA?
COME COMUNICAVA?
DI CHE COSA SI NUTRIVA?
COME VIVEVA?
ISOLATO. IN GRUPPO.
QUANDO È COMPARSO?
CHE COSA SAPEVA FARE?
QUALI FURONO LE SUE SCOPERTE PIÙ IMPORTANTI?
Ora provate a rispondere in gruppo: quali vantaggi portò la scoperta del fuoco?
55 LA PREISTORIA DELL’UMANITÀ
2 milioni di anni fa 30 mila anni fa
AMERICA AFRICA ASIA EUROPA AUSTRALIA
L’HOMO DI NEANDERTHAL VIENE DAI GHIACCI
Sul nostro Pianeta, soprattutto nell’era quaternaria, si verificarono molti cambiamenti climatici. Periodi caldi e secchi si alternarono a periodi molto freddi: le glaciazioni. All’inizio dell’ultimo periodo glaciale, l’Asia e buona parte dell’Europa, fino alle Alpi, erano un’immensa distesa di ghiaccio. Nonostante il clima rigido, alcuni rappresentanti della specie homo erectus riuscirono a sopravvivere e a evolversi. Alcuni fossili trovati in Germania, nel ghiacciaio di Neanderthal, testimoniano l’esistenza di una nuova specie di “homo”, che prese appunto il nome da questa località: l’homo di Neanderthal
DISCIPLINE AMICHE geografia
Che cos’è un ghiacciaio?
LA PREISTORIA DELL’UMANITÀ
DOVE?
56
AUSTRALOPITECO
HOMO HABILIS
HOMO ERECTUS HOMO DI NEANDERTHAL
LA VITA DELL’HOMO DI NEANDERTHAL
I neanderthaliani erano piccoli, tozzi, muscolosi e con delle ossa molto robuste. Il cranio, dalla fronte bassa, si sviluppava in direzione davanti-dietro, come una palla di rugby.
Questa specie si spostava per cacciare grandi animali e, durante i periodi più freddi, si riparava in caverne riscaldate dal fuoco, abitate da diversi gruppi di famiglie: i clan Durante la caccia i clan allestivano
LA PREISTORIA DELL’UMANITÀ
57
NUOVE CONSAPEVOLEZZE
STRUMENTI E USANZE
I neanderthaliani avevano la necessità di dotarsi di strumenti grandi e taglienti per cacciare e per difendersi, quindi furono abili scheggiatori di pietre. Con la selce, una pietra molto tagliente, realizzarono asce e le inserirono in manici di legno.
Gli adulti accudivano i piccoli fino a quando, crescendo, non diventavano autonomi e aiutavano e curavano i membri anziani dei clan. Furono i primi a seppellire con rispetto i morti: i resti venivano deposti in fosse scavate all’interno delle caverne, in posizione rannicchiata, con accanto armi, cibo e fiori.
I PRIMI RACCONTI
Nei lunghi periodi di gelo trascorsi intorno al fuoco, vicini gli uni agli altri, alcuni neanderthaliani incominciarono a raccontare storie guardando il cielo. Si pensa che i primi miti siano nati appunto in quel periodo storico. I disegni nelle caverne sono prove a sostegno di questa affascinante ipotesi.
Raccontavano i miti che sono giunti fino a noi!
Era un bel modo di far passare un lungo inverno...
58
LA PREISTORIA DELL’UMANITÀ
IMPARO A STUDI ARE CON . . . LO SCHEMA
In coppia, completate lo schema con le informazioni sui nostri antenati.
CHI?
homo di Neanderthal
COM’ERA?
DOVE VIVEVA?
IN QUALE AMBIENTE VIVEVA?
COME COMUNICAVA?
DI CHE COSA SI NUTRIVA?
COME VIVEVA?
ISOLATO. IN GRUPPO.
CHE COSA SAPEVA FARE?
QUALI FURONO LE SUE SCOPERTE PIÙ IMPORTANTI?
QUANDO È COMPARSO? 25
Ora provate ad alternarvi rispondendo a voce a una domanda ciascuno/a.
59
mila anni fa
mila anni fa LA PREISTORIA DELL’UMANITÀ
250
AMERICA AFRICA ASIA EUROPA AUSTRALIA
L’HOMO SAPIENS: LA NOSTRA SPECIE
Nell’ultimo periodo della glaciazione che investì Asia ed Europa fino alle Alpi, si sviluppò la specie homo sapiens, la specie dalla quale discendiamo. I primi rappresentanti dei sapiens partirono dalla Rift Valley africana e arrivarono probabilmente fino in America e in Australia, oltre che in Europa e in Asia, terre tutte ghiacciate. I sapiens erano dei grandi migranti, sicuramente per necessità di cibo e risorse.
DOVE?
60 LA PREISTORIA DELL’UMANITÀ
AUSTRALOPITECO HOMO HABILIS
HOMO ERECTUS HOMO DI NEANDERTHAL
HOMO SAPIENS PRIMA
NEANDERTHALIANI E SAPIENS
Dai resti umani trovati nella località di Cro-Magnon, in Francia, i ricercatori e le ricercatrici capirono che questa antica forma di sapiens europei aveva conosciuto i neandertaliani. Da loro sembra, infatti, che avessero appreso la realizzazione degli strumenti per la caccia.
Studi più recenti hanno dimostrato che i geni ereditati dai neanderthaliani hanno aiutato
i sapiens a resistere ad alcune malattie.
I sapiens vivevano per lungo periodo nello stesso luogo, organizzandosi in famiglie e gruppi stabili (clan), in cui comunicavano con il linguaggio parlato, mentre esprimevano le emozioni con forme d’arte
Si nutrivano di carne, grano, carote, cipolle, rape e pesce, quindi avevano una dieta più bilanciata rispetto ai neanderthaliani. Questo diede loro anche un aspetto più slanciato.
IMPARO A STUDIARE CON . . .
GLI A R G O M ENTI
Sottolinea nel testo con i colori corrispondenti.
ASPETTO FISICO AMBIENTE ALIMENTAZIONE
61 LA PREISTORIA DELL’UMANITÀ
LINGUAGGIO MODO DI VIVERE
UNA GIORNATA CON GLI ARTISTI CRO-MAGNON
abete rosso primigenio
Immaginiamo di raggiungere un villaggio di sapiens Cro-Magnon nel nord della Spagna. IMPARO
Ascolta l’insegnante e scrivi nei cartellini.
LE PAROLE DEL L A ST ORIA
L’abete rosso primigenio
risale all’era primaria.
A STUDIARE CON . . . L E IMMAGINI
LA PREISTORIA DELL’UMANITÀ
Il testo si trova nella Guida docente. 62
IMPARO A STUDIARE CON .
. . LE
IMMAGINI
Osserva, ripensa alla lettura dell’insegnante e rispondi.
• Durante la bella stagione, dove si trasferiscono i sapiens Cro-Magnon?
• Perché ai sapiens Cro-Magnon piace la vita da nomadi?
• Da quante persone è composto il clan?
• Come sono gli occhi e la pelle dei sapiens Cro-Magnon?
• Che forma hanno le capanne?
• Con che cosa sono costruite?
LA PREISTORIA DELL’UMANITÀ
Il testo si trova nella Guida docente. 63
LE PAROLE DELL A STORIA
Le pitture rupestri sono incisioni e disegni sulle rocce.
IL LINGUAGGIO DELLE IMMAGINI
Per restare in un posto era necessario per i sapiens CroMagnon conoscere l’ambiente circostante e comunicare tra loro per indicarsi dove si trovava il cibo e il necessario per sopravvivere.
Per questo, i sapiens Cro-Magnon crearono un linguaggio sempre più ricco, arricchito dalle immagini: le pitture rupestri. Furono dei veri artisti, anche se questo non fu abbastanza per farli vivere sempre nello stesso posto, perché le risorse a un certo punto finivano e dovevano spostarsi.
PER SAPERNE DI PIÙ
PRIME MAPPE
La conoscenza dell’ambiente si trasmetteva di generazione in generazione: in una grotta spagnola è stata rinvenuta una mappa di circa 14.000 anni fa incisa dai sapiens Cro-Magnon su pietra, con l’indicazione di fiumi, montagne e luoghi dove trovare gli animali.
Grotta di Altamira, Spagna
64 LA PREISTORIA DELL’UMANITÀ
Grotta di Lascaux, Francia
PITTURA, RELIGIONE E MUSICA
Ai sapiens piaceva dipingere per raccontare avventure, emozioni o paure. Dedicavano la loro arte alle divinità della natura, misteriose e spaventose, come buon auspicio per la caccia.
Per vincere la paura della morte deponevano il corpo dei defunti in tombe e li onoravano con riti di passaggio per l’aldilà.
Oltre ai disegni, si esprimevano anche con dei suoni: con le canne, il legno, le pelli tese degli animali realizzarono i primi strumenti musicali
IMPARO A STUDIARE CON . . . LE IM M A G INI
Osserva queste immagini di pitture rupestri e rispondi.
• Quale animale riconosci?
• Sono prede di caccia? Da che cosa lo capisci?
• Quale strumento puoi notare?
Le rocce disegnate e dipinte erano come un libro di racconti.
Come un fumetto!
65
LA PREISTORIA DELL’UMANITÀ
Veneri preistoriche
LA DEA MADRE
DONNE, MADRI, DIVINITÀ
La vita nell’era glaciale era messa a dura prova dalle continue migrazioni: alcune donne incinte morivano, nascevano pochi bambini e molti perdevano la vita da piccoli. Nonostante la popolazione crescesse lentamente, i sapiens sopravvissero fino ad arrivare ai nostri giorni, dimostrando un’eccellente capacità di adattamento all’ambiente.
Il primo grande culto umano fu quello della dea madre, che rappresentava fertilità e natura. La figura femminile, perciò, era considerata fonte di vita e venerata.
I sapiens sapevano scolpire la pietra e realizzarono piccole statuette di figure femminili, chiamate “Veneri”, con pietre, ossa, corna e zanne.
“LA SIGNORA ROSSA”
Nella caverna di El Mirón nelle Asturie, in Spagna, è stato ritrovato il fossile di una donna Cro-Magnon. Poiché venne sepolta con il corpo dipinto di ocra rossa, si è ipotizzato che fosse un membro importante della comunità a cui apparteneva.
66 LA PREISTORIA DELL’UMANITÀ
IMPARO A STUDI ARE CON . . .
In coppia, completate lo schema con le informazioni sui nostri antenati.
CHI?
homo sapiens
COM’ERA?
DOVE VIVEVA?
IN QUALE AMBIENTE VIVEVA?
COME COMUNICAVA?
DI CHE COSA SI NUTRIVA?
COME VIVEVA?
ISOLATO. IN GRUPPO.
QUANDO È COMPARSO?
CHE COSA SAPEVA FARE?
QUALI FURONO LE SUE SCOPERTE/CONQUISTE?
Ora provate ad alternarvi rispondendo a voce a una domanda ciascuno/a.
200 mila anni fa
30 mila anni fa
67
LA PREISTORIA DELL’UMANITÀ
LO SCHEMA
AMERICA AFRICA ASIA EUROPA AUSTRALIA
IL CAMMINO DEI PRIMI HOMO IN ITALIA
Vediamo insieme la mappa dei ritrovamenti delle tracce lasciate in Italia dagli ominidi e dai sapiens. Una vera e propria escursione nella Preistoria!
GROTTE DI TOIRANO (LIGURIA)
Famose per essere il più grande cimitero di orsi delle caverne d’Europa ed essere uno dei pochi siti dove si trovano tracce dell’homo erectus e dell’homo di Neanderthal.
GROTTA DEL CIRCEO (LAZIO)
Scoperti i resti di nove homo di Neanderthal: otto vissuti tra i 50 mila e i 68 mila anni fa, il più antico avrebbe tra i 100 mila e i 90 mila anni.
GROTTE DELL’ADDAURA (SICILIA)
Incisioni preistoriche testimoniano la presenza dei sapiens sul monte Pellegrino: rappresentano in modo realistico abili acrobati, ma potrebbe trattarsi anche della rappresentazione di un rituale.
68 UN TUFFO NEL PASSATO
GROTTA IL BUCO NEL PIOMBO (LOMBARDIA)
Ritrovato il cosiddetto “Banco degli orsi”, un grande accumulo di ossa di orso delle caverne, estinto durante l’ultima glaciazione; gruppi di sapiens nomadi, vissuti 40 mila anni fa, hanno lasciato le loro tracce in questa grotta.
ISERNIA LA PINETA (MOLISE)
Rinvenuto un dente di un bambino deceduto all’età di circa 5-6 anni e vissuto circa 600 mila anni fa. Apparteneva alla specie dell’homo erectus.
GROTTE DI ALTAMURA (PUGLIA)
Ritrovati i resti di un homo di Neanderthal vissuto circa 180 mila anni fa.
GROTTA DEL ROMITO (CALABRIA)
Luogo speciale, abitato dall’homo sapiens sin dai tempi di Cro-Magnon.
IMPARO
A STUDI A R E C O N . . . LE IMMAGINI
Leggi le informazioni sui siti e scrivi le specie di homo che sono vissute in Italia.
69 UN TUFFO NEL PASSATO
PROVA DI
PREISTORIA: IL PALEOLITICO
1 Collega ogni immagine alla specie umana corrispondente.
HOMO HABILIS HOMO ERECTUS HOMO DI NEANDERTHAL HOMO SAPIENS
2 Per ogni frase, scrivi se si riferisce all’homo habilis, all’austalopiteco o a entrambi.
• Cacciava piccole prede.
• Aveva una posizione eretta.
• Fabbricava chopper.
• Dormiva sugli alberi.
• Aveva il cervello più grande e sviluppato
3 Sottolinea con lo stesso colore che cosa era in grado di fare l’ominide.
HOMO HABILIS HOMO ERECTUS
• Fabbricava chopper.
• Sapeva accendere il fuoco.
• Cacciava piccole prede.
• Conoscere alcuni aspetti del Paleolitico.
• Levigava la pietra su due lati.
• Utilizzava il fuoco per cuocere gli alimenti.
70
4 Per ogni frase, scrivi se si riferisce all’homo di Neanderthal, all’homo sapiens o a entrambi.
• Visse in Asia e in Europa.
• Viveva in tende costruite con ossa e pelli.
• Si estinse.
• Visse in tutto il Mondo.
• Era un artista.
• Fu il primo a seppellire i morti.
• Fu il primo a utilizzare semplici parole per comunicare.
5 Indica con una ✕ .
• Quale fu il primo ominide? Australopiteco. Homo erectus.
• Quale strumento era affilato su due lati? Amigdala. Chopper.
• Chi accese per primo il fuoco? Homo erectus. Homo habilis.
• Dove visse l’uomo di Neanderthal? Asia. Africa.
• Chi dipinse le pareti delle grotte? Homo erectus. Homo sapiens.
• Quale venne dopo quello di Neanderthal? Homo erectus. Homo sapiens.
6 Indica vero (V) o falso (F).
L’homo di Neanderthal:
• viveva sempre nello stesso posto.
V F
• costruiva utensili scheggiando pietre. V F
• costruiva capanne. V F
• dipingeva sulle pareti. V F
• seppelliva i morti. V F
L’ homo sapiens:
• aveva il cervello simile al nostro. V F
• fu il primo ad accendere un fuoco. V F
• comunicava con urla e gesti. V F
• si diffuse solo in Africa. V F
• sviluppò capacità artistiche. V F
COME SONO STATI QUESTI ESERCIZI? 71
PALEOLITICO
il GRANDE CAMBIAMENTO
72
Circa 12 mila anni fa il clima sulla Terra diventò più mite e i ghiacci cominciarono a ritirarsi. La vita di tutti gli esseri viventi, animali ed esseri umani, cominciò quindi a cambiare, adattandosi al nuovo ambiente.
* E TU, CHE COSA NE PENSI?
Quali saranno stati i cambiamenti dell’essere umano?
Quali abilità aveva sviluppato per sopravvivere?
E la sua vita era sempre più simile alla nostra?
* CHE COSA SCOPRIRAI
Come l’essere umano è riuscito ad adattarsi al nuovo clima e a sopravvivere.
Come cambiarono le specie vegetali e animali.
La vita sedentaria dell’essere umano e lo sviluppo dell’allevamento e dell’agricoltura.
73
L’ETÀ DELLA PIETRA NUOVA: IL NEOLITICO
CLIMA NUOVO, VITA NUOVA
Con la fine dell’era glaciale, il clima diventò più mite e, quando i ghiacciai nelle zone pianeggianti lasciarono posto alla vegetazione, la vita dei nostri progenitori subì cambiamenti decisivi
Alcuni sapiens continuarono a dedicarsi alla caccia, ma i grandi mammiferi come i mammut si erano estinti e le renne si erano spostate nelle zone più fredde. La maggior parte delle donne e degli uomini, sempre alla ricerca di ambienti più ricchi di risorse, scelsero zone verdi bagnate da fiumi o da laghi in cui stabilirsi con le loro famiglie. Qui impararono anche a produrre il cibo di cui avevano bisogno: diventarono agricoltori e allevatori Per conservare i prodotti di queste attività fabbricarono contenitori in ceramica, la “pietra nuova”.
74 IL GRANDE CAMBIAMENTO
AUSTRALOPITECO HOMO HABILIS
HOMO ERECTUS
HOMO DI NEANDERTHAL HOMO SAPIENS PRIMA
HOMO SAPIENS DOPO
GLI UOMINI ADDOMESTICANO
GLI ANIMALI
Alcuni cacciatori si accorsero che, una volta catturati, i cuccioli si abituavano alla presenza dell’essere umano e diventavano domestici. Fu così che i nostri progenitori impararono ad addomesticare gli animali. Il primo fu il lupo, che risultò essere un valido aiuto nella caccia, un buon guardiano del gregge e un animale da compagnia.
L’ALLEVAMENTO
Donne e uomini si accorsero che maiale, capra, pecora e mucca addomesticati offrivano carne e latte, ma anche lana per realizzare indumenti. L’asino e il bue erano invece un valido aiuto nel trasporto e nel lavoro dei campi.
A quel punto i sapiens del Neolitico capirono i vantaggi della vita da sedentari: nel villaggio avevano a disposizione quasi tutto quello di cui avevano bisogno per sopravvivere. Gli unici a rimanere nomadi furono i pastori, sempre alla ricerca di nuovi pascoli.
IMPARO A STUDIARE CON . . .
LE TA BELLE
Leggi il testo e scrivi il nome degli animali al posto giusto.
PER CARNE E LATTE
PER CACCIA E COMPAGNIA
PER LA LANA
PER IL LAVORO
NEI CAMPI
75 IL GRANDE CAMBIAMENTO
LE DONNE “ADDOMESTICANO”
LE PIANTE
Secondo gli studiosi e le studiose, le donne avrebbero scoperto l’agricoltura osservando che dai semi caduti a terra potevano nascere nuove piante. Impararono quindi a coltivare i cereali e i legumi come farro, orzo, miglio, grano, piselli e ceci.
Oltre al falcetto in pietra per tagliare le spighe e ai bastoni appuntiti per spingere i semi nella terra, i sapiens del Neolitico inventarono:
• la zappa in pietra infilata su un bastone per rompere le zolle prima di piantare i semi;
• l’aratro formato da un ramo robusto con due punte di diversa larghezza per lavorare la terra più in fretta e con meno fatica.
Per poter coltivare, donne e uomini cominciarono a incendiare e abbattere gli alberi creando più spazio per i loro villaggi e le loro piantagioni.
DISCIPLINE AMICHE SCIENZE
Noi ci nutriamo anche di piante, ma le piante di che cosa si nutrono?
IMPARO A STUDIARE CON . . .
LE PA R O LE- CHIAVE Completa.
L’ è stata scoperta dalle che capirono che le piante nascevano dai
Le prime piante coltivate furono i e i
I nuovi strumenti agricoli furono la per rompere le zolle e l’ per lavorare la terra.
EDUCAZIONE CIVICA
EDUCAZIONE CIVICA
UN BOSCO PER AMICO
OGGI, A DIFFERENZA
DEL NEOLITICO, LA DISTRUZIONE
DI AREE BOSCHIVE
STA DIVENTANDO
UN PROBLEMA.
LEGGETE LA PAGINA 85
E CONFRONTATEVI IN CLASSE
76 IL GRANDE CAMBIAMENTO
ALLEVAMENTO E AGRICOLTURA
Quali furono le cause e le conseguenze della scoperta dell’agricoltura e dell’allevamento? Completa la tabella scrivendo le frasi al posto giusto.
CAUSE FATTO CONSEGUENZA
SCOPERTA DELL’AGRICOLTURA E DELL’ALLEVAMENTO
• L’alimentazione divenne più ricca.
• Il clima della Terra cambiò.
• I cuccioli catturati diventarono domestici.
• Donne e uomini iniziarono a trasformare l’ambiente.
• Venne abbandonata la vita nomade.
77 SCOPERTE
I VILLAGGI DEL NEOLITICO
Per aspettare il nuovo raccolto e occuparsi degli animali bisognava restare nello stesso luogo, quindi i sapiens del Neolitico sostituirono gli accampamenti di tende di pelli di animali con veri villaggi circondati da steccati, che sorgevano vicino ai fiumi, e con capanne vicine tra loro.
LE CAPANNE
Il villaggio comprendeva 20-30 capanne a base circolare o rettangolare, costruite con pietre e legname. In alcune zone si costruivano muri impastando argilla e paglia; in altre si realizzavano mattoni di argilla seccata al sole. I pavimenti erano soprattutto di terra battuta e i tetti di paglia e giunchi. C’era quasi sempre una capanna spaziosa per le riunioni e altre più piccole per conservare il raccolto.
LE PALAFITTE
Per difendersi dagli animali e proteggersi dalle inondazioni vennero realizzate delle palafitte, cioè capanne sorrette da pali conficcati nell’acqua. Erano dotate di una passerella che conduceva sulla riva. Le palafitte erano molto diffuse in Italia, nella regione alpina e nella pianura Padana.
78 IL GRANDE CAMBIAMENTO
VIVERE NEL NEOLITICO: LE ATTIVITÀ
Il villaggio sorgeva al centro delle terre coltivate e aveva recinti per proteggere gli animali allevati. I campi e le loro risorse appartenevano a tutti gli abitanti e, poiché il villaggio aveva tante necessità, con il tempo nacquero anche i vari mestieri.
Le persone che si dedicavano prevalentemente alla produzione di oggetti fatti a mano erano gli artigiani, specializzati nella produzione di tessuti, ceramica, cesti in vimini o armi
LA CERAMICA
Per conservare i prodotti dell’allevamento e dell’agricoltura vennero realizzati dei contenitori in argilla, un tipo di terra raccolta vicino ai fiumi e facilmente modellabile, che si induriva poi con il calore del fuoco. L’argilla impastata con acqua, paglia o segatura serviva per costruire recipienti, vasi o ciotole. Dopo la cottura diventava “terracotta”, la ceramica più antica.
I VESTITI IN TESSUTO
Le donne scoprirono che arrotolando la lana si potevano ricavare dei fili che, una volta intrecciati, diventavano dei tessuti. Inventarono così prima il fuso e poi il telaio per realizzare i tessuti, che si cucivano con aghi di osso e si tingevano con colori vegetali per realizzare capi di abbigliamento.
79 IL GRANDE CAMBIAMENTO
CONTENUTI DIGITALI
PROPRIETÀ PRIVATA E SCAMBIO
Nelle comunità più antiche tutto apparteneva a tutti. Con la nascita dei mestieri si diffuse sempre più l’abitudine di accumulare i prodotti del proprio lavoro e di scambiarli con altri membri della comunità per procurarsi le cose di cui si aveva bisogno: nasceva il baratto
LE PAROLE DELL A STORIA
Il baratto è lo scambio di oggetti o prodotti considerati uguali per valore.
IMPARO A STUDIARE CON . . . LE IMMAGINI
Prova a scrivere alcuni possibili scambi.
LA MIA PRIMA 80 EDUCAZIONE FINANZIARIA 80 Educazione finanziaria: contributo, cooperazione.
SUl PALEOLITICO
PALEOLITICO
da 2 milioni e 500 mila a 12 000 anni fa
attività
• caccia e pesca
• raccolta
strumenti selce scheggiata: chopper, amigdala, raschiatoi, lame…
abitazione
caverne e capanne fatte di rami e pelli di animali
vita nomade si spostavano in cerca di cibo (migrazione)
società
• clan
• tribù
• essere umano abile nella caccia arte e religione
• dipinti rupestri
• veneri preistoriche
• sepoltura dei morti
IN BREVE 81 CHE COSA ABBIAMO IMPARATO
NEOLITICO
da 12 000 a 5 000 anni fa strumenti
attività
CHE COSA ABBIAMO IMPARATO SUl NEOLITICO
• agricoltura
• allevamento
• artigianato
pietra levigata, falce, zappa, aratro, telaio…
abitazione
• capanne fatte di legno, mattoni e pietre
• primi villaggi
vita sedentaria
vivevano nello stesso posto
società
arte e religione
• clan
• capofamiglia
• consiglio degli anziani
• mestieri
• incisioni rupestri
• manufatti di argilla
• riti e legame con l’aldilà
82
IN BREVE
PREISTORIA: IL NEOLITICO
1 Osserva il disegno e scrivi le lettere al posto giusto.
Nel villaggio neolitico c’era chi si occupava di:
A coltivare i campi;
B accudire gli animali;
C andare a caccia;
D fabbricare utensili in terracotta;
E tessere la lana;
F intrecciare i panieri di vimini;
G imparare il mestiere guardando gli adulti;
H barattare prodotti.
2 In coppia, ripercorrete le pagine sul Neolitico (da pagina 74) e raccontatevi gli argomenti a vicenda, seguendo parole-chiave e schemi. Poi, quando vi sentirete pronti/e, provate a scrivere sul quaderno un breve testo dal titolo: “Bambini e bambine del Neolitico”.
PROVA DI COME SONO STATI QUESTI ESERCIZI? 83 83 NEOLITICO
• Conoscere alcuni aspetti del Neolitico.
VIVERE IN GRUPPO
Abbiamo imparato che nella Storia dell’essere umano vivere in gruppo è stato necessario per la sopravvivenza. Donne e uomini della Preistoria capirono da subito che non avrebbero potuto affrontare i pericoli e gli animali feroci da sole e da soli.
Per noi, oggi è normale vivere in una società organizzata e in pochi ormai scelgono di stare da soli, in luoghi isolati senza i loro simili.
Anche tu vivi immerso/immersa in vari gruppi sociali: sono le persone con cui hai rapporti di parentela, affetto, amicizia e solidarietà.
Per vivere bene in un gruppo è necessario decidere insieme delle regole che, per potersi aiutare, giocare, studiare e lavorare in armonia, devono essere rispettate.
Collega ogni gruppo sociale a uno dei suoi compiti.
CANTIAMO EDUCAZIONEINSIEMECIVICA EDUCAZIONE CIVICA E CITTADINANZA 84
nutrire, prendersi cura, volersi bene imparare, avere amici/amiche imparare, avere amici/amiche
LA FAMIGLIA
LA CLASSE
L’ASSOCIAZIONE SPORTIVA
NON SCHERZIAMO CON IL FUOCO: SALVIAMO GLI ALBERI!
Con l’affermazione dell’agricoltura assistiamo, a partire dal Neolitico, al fenomeno dell’incendio boschivo. Se all’inizio anche questo faceva parte del processo di sopravvivenza, come cacciare gli animali, oggi appiccare un fuoco può accadere senza una ragione precisa, per esempio lasciando incustodito un falò. A esclusione degli incendi provocati da fenomeni naturali, come fulmini o eruzioni vulcaniche, sono quasi sempre gli esseri umani ad appiccare un fuoco che poi si trasforma in un incendio
La nostra sopravvivenza su questo Pianeta dipende dall’ossigeno e dal ristoro che ci danno gli alberi.
Distruggere foreste millenarie per far spazio alle città può essere molto rischioso: solo le piante sono in grado di salvarci dalle catastrofi climatiche e ambientali. Abbracciamo un albero come un amico, sarà un gesto che farà stare bene entrambi.
PER SAPERNE DI PIÙ
ALBERI PREISTORICI CHE VIVONO ANCORA
Negli Stati Uniti il bosco più longevo del Mondo, chiamato Pando 1 , ha 80.000 anni ed è formato da pioppi tremuli. In Svezia vive un abete rosso, chiamato Old Tjikko 2 , di 9.500 anni.
EDUCAZIONE CIVICA E CITTADINANZA 85
1 2
DONNE E SCIENZA NELLA PREISTORIA
TITOLO TITOLO
In studi recenti, gli antropologi e le antropologhe hanno dichiarato che, nella Preistoria, la donna ricopriva un ruolo importante: infatti la sopravvivenza non dipendeva solo dalle battute di caccia degli uomini, ma anche dall’organizzazione del clan che rimaneva nelle grotte e nei villaggi. Durante le lunghe assenze dei cacciatori, infatti, il gruppo poteva sopravvivere solo grazie alle donne, che guidavano piccoli e anziani verso fonti di acqua e cibo. Si ipotizza anche che le donne del Paleolitico, grazie alla loro esperienza nella raccolta dei vegetali, siano state le prime a riconoscere le erbe medicinali e a trasformarle in rimedi contro le malattie, producendo anche cosmetici per le danze e i rituali. Furono quindi le prime dottoresse ed estetiste della storia!
CANTIAMO INSIEME
EDUCAZIONE CIVICA EDUCAZIONE CIVICA E CITTADINANZA 86
MA SOLO GLI UOMINI ERANO CACCIATORI?
Una recente scoperta archeologica ha riportato alla luce i resti di una donna di età compresa tra i 17 e i 19 anni, sepolta circa 9.000 anni fa nelle Ande peruviane, in America, insieme a un variegato corredo di armi da caccia
Nello stesso luogo sono state ritrovate 11 donne e 16 uomini che avevano vissuto cacciando. Grazie a questo ritrovamento, si pensa che nel continente americano circa un terzo dei cacciatori del Neolitico fosse costituito da donne. I ricercatori e le ricercatrici hanno concluso che la divisione del lavoro tra donne e uomini, nel passato di cacciatori e raccoglitori, fu probabilmente equilibrata.
CIVICA E CITTADINANZA
EDUCAZIONE
TITOLO TITOLO
MESCOLARSI
La specie umana, nella sua lunga storia, ha sempre manifestato la necessità di migrare, spostandosi dai suoi luoghi di origine.
Gli esseri umani incontravano così altre specie e sottospecie: vivevano insieme e avevano dei figli che ereditavano caratteristiche dagli uni e dagli altri.
Per millenni, il mescolarsi ha portato alla formazione di un’unica grande specie umana su tutto il Pianeta.
L’homo sapiens, a cui tutti apparteniamo, tramanda la ricchezza ereditata dalle specie precedenti
EDUCAZIONE CIVICA EDUCAZIONE CIVICA E CITTADINANZA 88
GEOGRAFIA INDICE
90
90 La Terra prima e dopo
92 Intorno a noi
93 Studiare l’ambiente
nelDELLA MONDO GEOGRAFIA
94
96 Gli spazi terrestri
98 La montagna
paesaggi TERRESTRI
100 Come si sono formate le montagne?
101 Una montagna di lava: il vulcano
102 Piante e animali della montagna
104 Vivere in montagna
106 La collina
107 Vivere in collina
108 La pianura
110 Vivere in pianura
111 Fattorie nel Mondo
112 La città
113 Vivere in città
118
120 Il fiume
122 La vita lungo i fiumi
EDUCAZIONE CIVICA E CITTADINANZA
123 Un percorso difficile
124 Il lago
126 Il mare
128 Piante e animali nel mare
130 Vivere al mare
EDUCAZIONE CIVICA E CITTADINANZA
132 L’inquinamento del mare
133 Vogliamo un mare pulito!
paesaggi ACQUATICI
EDUCAZIONE CIVICA E CITTADINANZA
114 Convivere in città
116 PROVa DI ABILITÀ
117 PROVA DI
134 PROVA DI
135 IN BREVE • Che cosa abbiamo imparato sui paesaggi
136
138 Osservare lo spazio
140 Rappresentare lo spazio
142 Dalle piante alle carte
145 PROVA DI
EDUCAZIONE CIVICA E CITTADINANZA
146 Noi, turisti e turiste
lE DELLA CARTE GEOGRAFIA
CONTENUTI DIGITALI DELLA DISCIPLINA
nelDELLA MONDO GEOGRAFIA
LA TERRA PRIMA E DOPO
Sai com’era la Terra da bambina? Era una palla avvolta dall’acqua dalla quale i numerosi vulcani eruttavano fuoco. E adesso, com’è? È tutta blu, il colore delle sue acque, da dove emergono grandissime isole verdi. Nel nostro Pianeta, la Terra, incontriamo mari, fiumi, laghi… i grandi spazi acquatici! E gli spazi terrestri: montagne, colline, pianure…
90
Parte il nostro viaggio nella Geografia!
Pronti, partenza, via!
INTORNO A NOI
Quello è il bosco dove passeggiamo e là ci sono il fiume e il mare
La Geografia è la scienza che studia SPAZIO CHE CI CIRCONDA .
Ecco la nostra casa, la scuola e il borgo.
ESSERE UMANO E NATURA
La Geografia si occupa degli aspetti naturali e antropici di un territorio. Studia e descrive come è un territorio senza l’intervento dell’essere umano (aspetto naturale) e come è stato modificato per poterci abitare, viaggiare, lavorare (aspetto antropico).
LE PAROLE DELL A G E O GRAFIA
Antropico: che riguarda le azioni dell’essere umano.
92 NEL MONDO DELLA GEOGRAFIA
STUDIARE L’AMBIENTE
Gli esperti e le esperte di Geografia, ovvero i geografi e le geografe, studiano i paesaggi terrestri e acquatici del nostro Pianeta. Per farlo, hanno bisogno di alcuni strumenti.
macchina fotografica per scattare foto
LE
La parola Geografia deriva dal greco: geo, “terra”, e grafia, “descrizione”.
termometro per rilevare la temperatura
altimetro
(strumento che rileva l’altezza), per conoscere se un luogo è in collina, in montagna…
navigatore o mappa per individuare la posizione in cui si è
bussola per orientarsi
PAROLE DELL
G E O G R AF IA NEL MONDO DELLA GEOGRAFIA
A
paesaggi TERRESTRI
94 94
Ogni angolo della Terra presenta delle caratteristiche in base all’ambiente in cui si trova.
* E TU, CHE COSA NE PENSI?
Sai descrivere le caratteristiche dell’ambiente in cui vivi? E le differenze tra una zona in collina e una in montagna?
* CHE COSA SCOPRIRAI
Quali sono le caratteristiche dei principali spazi terrestri. Come descrivere gli elementi naturali dei paesaggi e conoscere le attività dei vari ambienti.
95 CONTENUTI DIGITALI
GLI SPAZI TERRESTRI
Le grandi isole verdi che si vedono in mezzo al blu delle acque della Terra sono gli spazi terrestri e sono molto diversi tra di loro.
MONTAGNA
Oltre i 600 metri sopra il livello del mare; la parte più alta si chiama vetta.
96 PAESAGGI TERRESTRI
LE PAROLE DELL A
Partendo dal livello del mare, si calcola l’altezza (altitudine) di un luogo.
COLLINA
Cima “morbida”, tra i 200 e i 600 metri sopra il livello del mare.
sopra il livello del mare
Per esplorare prendiamo sempre come punto di partenza il LIVELLO DEL MARE, il LIVELLO 0.
PIANURA
Spazio quasi completamente piatto, tra 0 e 200 metri di altezza sopra il livello del mare.
PAESAGGI TERRESTRI
GE O G R A F I A
97 97
LA MONTAGNA
I rilievi più alti della superficie terrestre sono le montagne. Le montagne che si susseguono una vicino all’altra formano una catena montuosa. In Italia le principali catene montuose sono le Alpi e gli Appennini
VETTA
È il punto più alto e aguzzo della montagna. Le vette hanno tutte forme diverse: il vento, l’acqua e i ghiacciai, infatti, le hanno scolpite nel tempo e ogni vetta è in continua trasformazione.
GHIACCIAIO
È una massa di ghiaccio che, man mano che si scioglie, scivola verso il basso. Dalle acque sciolte dei ghiacciai si formano i corsi d’acqua.
IMPARO A STUDIARE CON .
IM M A GINI
Osserva e leggi tutti gli elementi della montagna. Poi copri i cartellini e descrivi tutte le sue parti.
98
. .
LE
PAESAGGI TERRESTRI
VERSANTE
È il fianco di una montagna. I fianchi più ripidi si chiamano pareti.
VALLE
È lo spazio tra due versanti vicini. Le valli più larghe, a forma di U, sono scavate dai ghiacciai mentre scivolano dalle vette. Le valli più strette, a forma di V, sono scavate dai corsi d’acqua.
DISCIPLINE AMICHE STORIA
Nella storia della Terra, i ghiacciai sono sempre stati estesi come oggi?
99 PAESAGGI TERRESTRI
PIEDE
È la parte più bassa, la base della montagna.
COME SI SONO FORMATE LE MONTAGNE?
Prima che esistessero gli esseri umani, la superficie della Terra era in continuo movimento. Il cuore della Terra era un nucleo di lava e magma infuocato e la superficie era ricoperta da una crosta di rocce dure. Alcuni frequenti terremoti cambiarono questa crosta ed enormi masse di roccia dura cominciarono a muoversi sulle rocce fuse sottostanti Da questi movimenti si sono formate le montagne.
I MOVIMENTI DELLE MONTAGNE
I movimenti che hanno dato origine alle montagne sono tre.
Origine per corrugamento 1 : quando masse di roccia si ripiegano, increspandosi.
Origine per sollevamento 2 : quando la crosta terrestre si solleva per una forte spinta dall’interno.
Origine vulcanica 3 : quando la lava fuoriesce dalla crosta terrestre e si deposita prendendo la forma di un cono sulla superficie.
CORRUGAMENTO
SOLLEVAMENTO
100
VULCANICA
PAESAGGI TERRESTRI 1 2 3
UNA MONTAGNA DI LAVA: IL VULCANO
Il vulcano è una montagna a forma di cono che nasce dai depositi di lava. Sulla cima si trova il cratere da cui, durante l’eruzione, fuoriescono lava, cenere e lapilli provenienti dal centro della Terra.
Il canale che collega l’interno della Terra con il cratere si chiama camino
Un vulcano non è sempre attivo: infatti, alterna periodi di attività a lunghi periodi di silenzio
In Italia ci sono due grandi vulcani: l’Etna (Sicilia) e il Vesuvio (Campania).
LAPILLI CRATERE
CAMINO
PAESAGGI TERRESTRI
LAVA
101
CENERE
ETNA
VESUVIO
PIANTE E ANIMALI DELLA MONTAGNA
La montagna ospita varie specie di animali (fauna) e di piante (flora), diverse per ogni altitudine.
Oltre i 3.000 metri regnano sovrani i ghiacciai.
Oltre i 2.500 metri si trovano rocce e pochi cespugli. Qui vivono uccelli rapaci come l’aquila e l’avvoltoio.
Oltre i 2.000 metri si possono trovare erbe, arbusti, muschi e licheni. Un fiore che resiste al gelo è la stella alpina. Qui vivono lo stambecco, il camoscio e la marmotta
Tra 1.000 e 2.000 metri troviamo boschi di aghifoglie (alberi con foglie a forma di ago) come larici, pini e abeti. Qui vivono lo scoiattolo, la volpe, il cervo e il falco; in alcuni parchi protetti troviamo anche il lupo, il cinghiale e l’orso bruno.
Lungo i fianchi più bassi della montagna la vegetazione è molto abbondante e si trovano boschi di latifoglie (alberi con foglie larghe) come quercia, castagno e faggio.
102
PAESAGGI TERRESTRI
IMPARO A STUDI ARE C O N . . . LE IMMAGINI
Disegna e descrivi sul quaderno almeno una pianta per ogni altitudine.
DISCIPLINE AMICHE SCIENZE Che differenza c’è tra alberi e arbusti?
103 PAESAGGI TERRESTRI
VIVERE IN MONTAGNA
La vita in montagna non è facile. Il clima è rigido e l’ambiente, specie nelle zone più alte e rocciose, è poco ospitale: è difficile coltivare la terra e costruire strade.
La montagna, però, è ricca di pascoli che permettono l’allevamento del bestiame. I boschi forniscono legname alle industrie della pianura, che fabbricano mobili e altri prodotti in legno.
L’acqua è fonte di vita e sviluppo in ogni settore e, in montagna, permette di produrre energia elettrica
Le bellezze della natura, poi, soprattutto la neve, è oggetto di ammirazione e favorisce il turismo
IMPARO A STUDIARE C O N . . . GLI ARGOMENTI
Riquadra di rosso la parte del testo che parla delle difficoltà della montagna e di verde quella che parla delle sue risorse
104 PAESAGGI TERRESTRI
Completa inserendo le parole al posto giusto.
• lavorare la terra • clima freddo
• costruire strade • pascoli: allevamento
• acqua: energia • boschi: legname
• bellezza: turismo
DIFFICOLTÀ DELLA MONTAGNA
RISORSE DELLA MONTAGNA
105 PAESAGGI TERRESTRI
C O N . . . L O SCHEMA
IMPARO A STUDIARE
LA COLLINA
La collina è un’altura dalla cima e dai fianchi arrotondati. Questo rilievo non supera i 600 metri sopra il livello del mare.
La collina offre un ambiente più ospitale rispetto alla montagna: il clima è più mite ed è più facile coltivare la terra e costruire vie di comunicazione.
È il punto più alto della collina.
È la parte in salita della collina.
È la parte più bassa della collina.
106
PAESAGGI TERRESTRI
CIMA
FIANCO
PIEDE
VIVERE IN COLLINA
Fin dai tempi più antichi la collina è stata un luogo adatto per costruire villaggi e borghi fortificati, poiché dalle cime gli abitanti potevano controllare le valli e proteggersi da eventuali attacchi.
L’attività principale è l’agricoltura, che nel tempo ha sviluppato sistemi sempre più efficaci per coltivare anche sui pendii, grazie a gradinate di terreno sostenute da muretti in pietra (terrazzamenti) e canali di irrigazione.
Nelle zone più soleggiate si coltivano viti, ulivi, alberi da frutto, castagni. Mentre sui pendii e nelle zone in ombra si allevano soprattutto bovini, ovini e caprini
Sono molto sviluppati l’artigianato e la piccola industria, che trasforma i prodotti dell’agricoltura e dell’allevamento. Si producono soprattutto olio, marmellata e conserve, formaggi e salumi. La bellezza dei paesaggi e i borghi storici attirano molti turisti e turiste che possono soggiornare in confortevoli fattorie (agriturismi), dove è possibile vivere a contatto con gli animali e degustare prodotti naturali.
IMPARO A STUDIARE CON . . . LE PAROLE-CHIAVE
Osserva il disegno della collina della pagina accanto e rileggi le parole-chiave in grassetto. Poi copri il testo e prova a descrivere tutti i dettagli che ricordi.
107 PAESAGGI TERRESTRI
LA PIANURA
Se ti trovi in uno spazio aperto, piatto, dove il tuo sguardo si perde, ti trovi in pianura: essa infatti non supera i 200 metri sopra il livello del mare. Il clima è caldo e afoso in estate e freddo e umido in inverno. Poiché in pianura l’acqua non scorre via con facilità, in passato molti terreni erano ricoperti di acqua stagnante e malsana, per cui sono state necessarie importanti opere di bonifica. La pianura è facile da coltivare e da percorrere: per questo è l’ambiente scelto da moltissime persone dove abitare. Fin dal Neolitico uomini e donne hanno sottratto alle foreste spazio da destinare all’allevamento e all’agricoltura. Ancora oggi il disboscamento viene praticato per ampliare le grandi città, che sorgono principalmente nelle pianure.
IMPARO A STUD I A R E CON. . . GLI ARGOMENTI
Riquadra nel testo con i colori corrispondenti. Definizione di pianura
Clima
Acqua e bonifica Foresta e disboscamento
Bonifica: asciugare e purificare terreni paludosi. Disboscamento: tagliare completamente un bosco.
PAESAGGI TERRESTRI
108
LE PAROLE DELL A G E O G R AF IA
FLORA E FAUNA
A causa delle opere di bonifica e disboscamento la vegetazione spontanea è stata quasi interamente sostituita dalle coltivazioni. Continuano però a vegetare in modo naturale salici e pioppi, che crescono lungo i corsi d’acqua.
Sempre per effetto del disboscamento, gli animali selvatici non trovando cibo e rifugio, si sono allontanati dalle pianure, lasciando il posto agli animali di allevamento. Sopravvivono sempre meno numerosi tassi, lepri, ricci e volpi
Le zone paludose esistenti sono diventate dei parchi naturali, dove vivono molte specie di anfibi e nidificano uccelli come aironi e cicogne.
Completa inserendo i titoli al posto giusto. ANIMALI SELVATICI
PAESAGGI TERRESTRI
109 IMPARO A STUDIARE CON . . . L E PAROLE-CHIAVE
• PIANTE SPONTANEE • PARCHI NATURALI
VIVERE IN PIANURA
La pianura è molto popolata perché il terreno pianeggiante e fertile insieme all’abbondanza di acqua hanno reso facile la vita degli esseri umani. Gli elementi artificiali (antropici) sono, perciò, molti di più rispetto a quelli naturali. Sono state costruite le cascine, dove si conservano attrezzi agricoli e si allevano gli animali, sono nati i paesi e soprattutto le città.
L’agricoltura è molto sviluppata; nella Pianura Padana la più bassa delle pianure italiane, si coltivano riso e foraggio destinato agli allevamenti di bovini e di suini. Si coltivano in grandi estensioni anche frumento, granoturco, soia e alberi da frutto I campi sono attraversati da canali per irrigare
In pianura sono molto sviluppate anche le industrie perché i trasporti delle merci sono resi possibili grazie alla fitta rete di strade e di autostrade.
IMPARO A STUDIARE CON . .
Osserva le fotografie e scrivi se prevalgono elementi antropici o naturali. Poi confrontatevi in classe: avete dato tutti e tutte le stesse risposte?
PAESAGGI TERRESTRI 110
. LE IMMAGINI
DOVE
FATTORIE NEL MONDO
La fattoria è una costruzione tipica della pianura in cui, di solito, vivono e lavorano coloro chi si occupano di agricoltura e allevamento. In Italia, sono edifici bassi e lunghi, con spazi per conservare i macchinari e silos per il raccolto. Intorno ci sono campi di cereali, riso e orti, dove crescono verdure e tuberi. Le fattorie del Mondo, però, non sono tutte uguali…
ASIA
È costituita da abitazioni collegate fra loro. Vengono allevati anatre, maiali e bufali d’acqua. La coltivazione principale è il riso.
AFRICA
Formata da una capanna. Vengono allevate galline e mucche. Le colture principali sono manioca, fagioli e sorgo.
AUSTRALIA E AMERICA DEL NORD
È un edificio di legno, su un piano, con un portico. Intorno si trovano silos, granai e recinti per il bestiame.
AMERICA CENTRALE
Si chiama “hacienda” ed è bassa con un grande patio di legno. Intorno ci sono campi di cereali, fagioli e tabacco. Gli animali sono allevati in libertà.
AMERICA DEL SUD
Nelle terre pianeggianti, dette Pampas, le fattorie sono basse e in legno, circondate da campi di canna da zucchero, mais, avena e pascoli per bovini e ovini.
PAESAGGI TERRESTRI
111
LA CITTÀ
Come sai, l’essere umano ha modificato alcuni ambienti naturali trasformandoli in antropici, per esempio, costruendo città
Lo spazio urbano è occupato da abitazioni vicine tra loro e da palazzi anche molto grandi. In città vivono a stretto contatto migliaia di persone e le strade sono spesso molto trafficate. La città è divisa in quartieri, che “ruotano” intorno al centro storico.
Nel centro storico, spesso vietato al transito dei veicoli, si trovano le costruzioni più antiche e caratteristiche. Qui, un tempo, vi erano botteghe e negozi di artigiani, mentre oggi ci sono negozi, ristoranti, uffici e banche. Le scuole sono diffuse in tutta la città.
La periferia comprende le zone più distanti dal centro, dove trovano spazio palazzi alti, grandi centri commerciali e zone industriali.
Scrivi i nomi al posto giusto. centro storico • quartiere • periferia
PAESAGGI TERRESTRI 112 IMPARO A STUDI A R E C O N . . . LE IMMAGINI
VIVERE IN CITTÀ
La città offre svariate possibilità di lavoro, opportunità culturali e di svago per chi vi abita.
I servizi a disposizione dei cittadini e delle cittadine sono numerosi:
• servizi amministrativi (uffici comunali, regionali, tribunale, questura);
• servizi culturali (scuola, università, musei, biblioteche, cinema, teatri, centri sportivi);
• servizi commerciali (banche, trasporti pubblici, negozi).
La città favorisce inoltre varie attività industriali, commerciali, culturali, religiose, artistiche e scientifiche.
IMPARO A STUDIARE CON . . . LE PAROLE-CHIAVE
Sottolinea nel testo le parole-chiave per completare.
• Il tribunale è un servizio
• La scuola è un servizio
• I negozi sono un servizio
Servizi: attività necessarie per soddisfare i bisogni e consentire una vita sociale organizzata.
PAESAGGI TERRESTRI
113
LE PAROLE DELL A G E O G R AF IA
TITOLO TITOLO
CONVIVERE IN CITTÀ
Le persone che scelgono di vivere in città sono consapevoli tanto delle risorse quanto delle difficoltà che essa offre, dovute principalmente alla convivenza a stretto contatto con migliaia di persone. Uno dei problemi da fronteggiare in città è il traffico. Per muoversi nelle zone antropizzate è necessario conoscere e rispettare le regole del Codice della Strada, che ci dà indicazione sui giusti comportamenti da adottare attraverso i segnali stradali.
I segnali stradali hanno forme geometriche e già dalla loro forma si può comprendere un primo messaggio:
• il triangolo ci avvisa di un pericolo e di fare attenzione; se ha un vertice rivolto verso il basso, vuol dire “fermati” e dai la precedenza;
• il cerchio esprime un divieto se è rosso o un obbligo se è blu;
• il quadrato e il rettangolo forniscono indicazioni.
CANTIAMO INSIEME
EDUCAZIONE CIVICA EDUCAZIONE CIVICA E CITTADINANZA
114
GIOCHIAMO: IL DOMINO DEI SEGNALI
Scopri con i compagni e le compagne il significato dei cartelli stradali di queste pagine. Poi fate una ricerca e scoprite il significato di almeno altri dieci segnali. Aiutatevi con lo schema qui sotto.
Quindi costruite il domino: sulla metà di una tessera disegnate il segnale, sulla metà di un’altra tessera scrivete il significato. Quando avrete scritto e disegnato tutti i segnali e i relativi significati, sarete pronti per giocare.
SIGNIFICATO DEI PIÙ IMPORTANTI SEGNALI STRADALI
Pericolo: attraversamento ciclabile/pedonale, pericolo di incendio
Divieto: senso vietato, transito vietato alle biciclette, transito vietato ai pedoni
Precedenza: dare la precedenza, fermarsi e dare la precedenza
Indicazione: scuolabus, sottopassaggio
Obbligo: percorso pedonale/fine del percorso pedonale, percorso ciclabile/ fine del percorso ciclabile, direzioni consentite dritto/destra/sinistra
CIVICA E CITTADINANZA 115
EDUCAZIONE
PAESI PICCOLI E PAESI GRANDI
Osserva e completa inserendo le parole al posto giusto. chiesa • mercato • primaria • meccanico • strade • santo • negozi • merci • commercio • paesi
Esistono paesi piccoli e grandi. Di solito, le case sono attorno alla piazza principale, dove sorge la parrocchiale. La chiesa è dedicata a un , patrono del paese.
Nel paese ci sono piccoli che vendono un po’ di tutto: l’edicola, alcuni bar, qualche trattoria.
Quasi tutti i paesi hanno la scuola dell’infanzia e la scuola , alcuni anche la scuola secondaria.
Nei paesi più grandi esistono ancora le botteghe del falegname, quella del calzolaio e l’officina del In alcune zone si trovano anche botteghe di artigiani del cuoio e della terracotta. I paesi sono collegati con i centri più grossi per mezzo di Una volta a settimana si svolge il , dove i venditori espongono le sulle bancarelle. Il mercato porta un grande movimento perché c’è e arrivano persone anche dai paesi vicini.
116
PAESI GRANDI E PICCOLI
GLI SPAZI TERRESTRI
1 Leggi le definizioni e scrivi il nome dello spazio terrestre corrispondente.
Poi collega alla relativa immagine, numerando.
• Rilievo che supera i 600 metri sul livello del mare.
• Rilievo che non supera i 600 metri sul livello del mare.
• Spazio che non supera i 200 metri sul livello del mare.
2 Completa inserendo le frasi al posto giusto.
• forma arrotondata, coperta da boschi e coltivazioni di viti e ulivi
• un piede, i versanti, la vetta e i ghiacciai
• campi coltivati, industrie e città
L’estate scorsa siamo andati con i nonni in vacanza e abbiamo ammirato vari tipi di paesaggi.
Abbiamo attraversato in auto una pianura con
Ci siamo fermati per la merenda in un bar ai piedi di una collina dalla
Finalmente, verso sera, siamo arrivati al rifugio, dove una guida alpina ci ha spiegato che le montagne hanno
COME SONO STATI QUESTI ESERCIZI? 117
PROVA DI
PAESAGGI TERRESTRI • Conoscere le principali caratteristiche degli spazi terrestri.
1 2 3
paesaggi ACQUATICI
118 118
Sulla Terra gli spazi acquatici si dividono in ambienti di acqua dolce e acqua salata. I principali sono il fiume, il lago, il mare, fino agli immensi oceani.
* E TU, CHE COSA NE PENSI?
Sai descrivere l’ambiente vicino a un fiume o a un lago?
E le differenze tra costa sabbiosa e rocciosa?
* CHE COSA SCOPRIRAI
Quali sono le caratteristiche dei principali spazi acquatici.
Come si presentano gli ambienti del fiume, del lago e del mare.
119
IL FIUME
Il fiume nasce dalle acque zampillanti della sorgente o dalle acque di un ghiacciaio. Nel suo percorso il fiume è alimentato dagli affluenti, cioè corsi d’acqua più brevi e impetuosi che si uniscono al suo percorso. Scorre in un solco, chiamato letto, che scava da solo e che attraversa la valle.
I lati del fiume si chiamano argini e bagnano il terreno a destra e a sinistra (le rive). Se il fiume incontra dei dirupi, nella discesa dalla montagna verso la valle, si possono formare delle cascate. Attraverso vari ambienti naturali, città e paesi, il fiume giunge fino al mare, dove si getta in un punto chiamato foce, che può essere a imbuto (foce a estuario) oppure a forma ramificata (foce a delta).
120
PAESAGGI ACQUATICI
LETTO MARE FOCE A DELTA FOCE A ESTUARIO RIVA
CASCATA ARGINE SORGENTE AFFLUENTE GHIACCIAIO
FLORA E FAUNA
Lungo gli argini di un fiume crescono diverse varietà di piante, in particolare pioppi, salici e canneti, dove nidificano molte specie di uccelli come l’airone, il cormorano e il martin pescatore Il fiume ospita diverse varietà di pesci di acqua dolce, tra i quali trote, lucci e carpe È facile incontrare anfibi, come rane e rospi, e insetti come libellule, zanzare, grilli e cavallette.
IMPARO A STUDIARE CON . . .
LE PARO L E - CHIAVE
Osserva il disegno del fiume della pagina accanto e rileggi le parole-chiave in grassetto. Poi copri il testo e prova a descrivere tutti i dettagli che ricordi.
DISCIPLINE AMICHE
SCIENZE
Conosci gli stati dell’acqua?
LIQUIDO
SOLIDO GASSOSO
121 PAESAGGI ACQUATICI
LA VITA LUNGO I FIUMI
Il fiume è da sempre fonte di risorse per le attività umane.
Lungo i suoi argini sono nate le prime grandi civiltà, perché il terreno fertile aveva reso possibile lo sviluppo dell’agricoltura. Nel tempo, gli esseri umani hanno poi realizzato una fitta rete di canali per l’irrigazione dei terreni coltivati.
Molti fiumi sono particolarmente pescosi e i popoli che vivono lungo gli argini si nutrono esclusivamente di pesce, la principale risorsa. Il letto e le rive del fiume contengono ghiaia e sabbia, utilizzati per costruire edifici. L’acqua dei fiumi, inoltre, viene impiegata per raffreddare gli impianti delle grandi industrie e anche per produrre energia elettrica, raccogliendo l’acqua in grandi bacini sbarrati da dighe. Alcuni grandi fiumi sono navigabili e rappresentano importanti vie di comunicazione e attrattive per i turisti
LE
DELL A
Bacino: lago artificiale ottenuto sbarrando un fiume con una diga.
122 PAESAGGI ACQUATICI
PAROLE
Diga: opera muraria che si realizza per modificare o sbarrare il corso di un fiume. G E O G R AF IA
UN PERCORSO DIFFICILE
Purtroppo le acque dei fiumi oggi non sono limpide come alla sorgente.
Spesso, quando arriva in pianura, il fiume viene invaso dagli scarichi delle industrie e dai rifiuti urbani abbandonati lungo gli argini, come plastica, lattine e cartacce.
Anche i prodotti chimici usati in agricoltura, come pesticidi e diserbanti, contribuiscono a inquinare le acque dei fiumi.
Il fiume è una fonte di vita preziosa e, se inquinato, può diventare veicolo di veleni.
Secondo te, quali di queste soluzioni sono adatte per combattere l’inquinamento delle acque dei fiumi?
Chiudere le fabbriche.
Limitare l’uso di prodotti chimici e di fertilizzanti.
Evitare di coltivare vicino ai fiumi.
In classe, scrivete tre regole per prevenire l’inquinamento dei fiumi. 1 2 3
123
EDUCAZIONE CIVICA E CITTADINANZA
IL LAGO
Il lago è una massa d’acqua dolce raccolta in un avvallamento del terreno a forma di conca. Esistono laghi naturali e laghi artificiali, cioè costruiti dall’essere umano.
Nelle acque del lago, di solito, si immette un fiume, che viene detto immissario. L’immissario fa in modo che le acque del lago non si prosciughino.
Quando le acque diventano troppo abbondanti e la conca si riempie, il lago apre un varco e da lì nasce un altro fiume, che viene chiamato emissario, perché le sue acque sono appunto “emesse” dal lago.
Altri laghi, invece, sono alimentati da sorgenti sotterranee. Tutti si arricchiscono con piogge e precipitazioni dal cielo.
124
PAESAGGI ACQUATICI
ARTIFICIALE
LAGO
IMMISSARIO
EMISSARIO
LAGO NATURALE
ORIGINE DEI LAGHI
Sai perché i laghi hanno forme diverse? Tutto dipende dalla loro origine
I laghi a forma circolare sono di origine vulcanica: si sono formati dai crateri di vulcani spenti, che nel corso dei millenni si sono riempiti dell’acqua piovana.
I laghi dalle forme ovali e irregolari che si trovano nelle valli sono invece di origine glaciale: si sono formati nelle valli scavate dalle acque disciolte dei ghiacciai.
I laghi che si trovano in pianura, dalle forme più allungate, sono di origine alluvionale: si sono formati da fiumi sbarrati da detriti e materiali trasportati dalle acque durante le alluvioni.
I laghi che si trovano lungo la costa, dalle forme allungate, sono tratti di mare racchiusi da cumuli di sabbia creati dalle onde. La loro acqua è leggermente salata.
IMPARO A STUDIARE CON . . . LE PA R O L E - CHIAVE
Indica vero (V) o falso (F).
• Il lago è una grande massa di acqua dolce. V F
• Quando le acque del lago escono, formano un immissario. V F
• I laghi di origine vulcanica hanno forma circolare. V F
• I laghi di origine glaciale si trovano in pianura. V F
125 PAESAGGI ACQUATICI
IL MARE
Il mare è uno spazio acquatico che occupa la maggior parte del nostro Pianeta; i grandi mari si chiamano oceani
La terra bagnata dal mare prende il nome di costa. Se le terre vicino al mare sono montuose, la costa è alta e rocciosa, mentre se è pianeggiante, la costa è bassa e sabbiosa
La terra interamente bagnata dal mare si chiama isola e tante isole vicine formano un arcipelago
Un tratto di terra che si allunga nel mare forma la penisola; l’Italia è una penisola a forma di stivale, attaccato alla terra solo da un lato.
Quando il mare penetra nella costa forma un’insenatura, che, se è molto ampia e profonda, prende il nome di golfo. Il mare è in continuo movimento; le onde si formano poiché le acque in superficie sono mosse dai venti e, nelle profondità, dalle correnti calde o fredde.
Anche la Luna e il Sole sono responsabili dei movimenti del mare, poiché attraggono le sue acque causando alte e basse maree
Golf di Ta rant Golfo Napoli Golfo di Venezia Golfo di Genova 126
PAESAGGI ACQUATICI INSENATURE
IMPARO A STUDIARE C O N . . . LE IMMAGINI
Osserva le immagini e rileggi le parole-chiave in grassetto. Poi copri il testo e prova a descrivere tutti i dettagli che ricordi.
DISCIPLINE AMICHE
STORIA
Quali sono state le prime forme di vita del Pianeta? Dove sono apparse?
127 PAESAGGI ACQUATICI
COSTA
ISOLA
ARCIPELAGO
ALTA MAREA BASSA MAREA
PIANTE E ANIMALI NEL MARE
Gli esseri viventi della Terra, come sai, hanno preso vita nel mare e si sono poi adattati, nel tempo, ai diversi ambienti: dall’altitudine delle montagne alle profondità del mare. Studiose e studiosi hanno individuato quattro zone del mare: dalla più luminosa in superficie, alla più buia nelle profondità.
1 La zona illuminata: da 0 a 200 metri sotto il livello del mare. Ospita tutti i vegetali, come le alghe, che hanno bisogno di luce, e la maggior parte dei molluschi, dei crostacei, dei pesci e dei mammiferi come balene e delfini.
2 La zona crepuscolare: fino a 1000 metri sotto il livello del mare. Rappresenta la profondità massima raggiunta dalla luce. La temperatura è molto bassa e la pressione, dovuta al “peso” dell’acqua sovrastante, è molto forte. Solo alcune specie resistono in queste condizioni, per esempio, i calamari e i capodogli.
3 La zona oscura: tra 1000 e 4000 metri di profondità. Qui la temperatura è vicina a zero gradi. È il regno del silenzio e della notte, frequentato solo da pesci dalle insolite forme, come il pesce lanterna.
4 La zona degli abissi: oltre 4000 metri di profondità. Nelle grandi fosse oceaniche gelide e tenebrose solo pochi pesci si sono adattati: uno di questi è il calamaro gigante.
128
PAESAGGI ACQUATICI
PER SAPERNE D I PIÙ PERCHÉ IL MARE È SALATO?
L’acqua del mare è salata perché contiene i sali minerali disciolti dalle rocce nel fondo marino e i sali trasportati dall’acqua piovana e dai fiumi. I mari racchiusi delle terre, come il mar Nero, sono più salati degli oceani.
DISCIPLINE AMICHE SCIENZE
Conosci la vegetazione e i mammiferi del mare?
129
PAESAGGI ACQUATICI
VIVERE AL MARE
IL CLIMA
L’acqua del mare, come quella del lago, si riscalda e si raffredda più lentamente della terra. Durante l’estate il mare accumula il calore del Sole e lo restituisce durante l’inverno Tale fenomeno rende il clima delle terre costiere più mite rispetto all’entroterra.
130
PAESAGGI ACQUATICI ESTATE INVERNO
LE ATTIVITÀ
Fin dai tempi antichi il mare è sempre stato la via privilegiata per comunicazioni e scambi. Le ricchezze del mare sono numerose, ma le principali sono il pesce, ottimo nutrimento, e il sale, necessario per cucinare e conservare cibi. La pesca, il commercio e il turismo sono perciò le attività con le quali vivono gli abitanti delle zone costiere. Per svolgere queste attività è stato necessario “trasformare” il paesaggio, facendo attenzione a conservare le bellezze naturali: sono stati costruiti porti, cantieri navali, villaggi turistici, alberghi e stabilimenti balneari
I porti commerciali sono destinati alle attività dei pescatori e dei commercianti, e permettono il trasporto delle merci su navi.
Nei porti turistici navigano barche a vela e battelli, per le partenze e gli approdi dei visitatori e delle visitatrici, che vengono accolti nelle varie strutture.
Le industrie tipiche delle zone marine sono i cantieri navali, dove si costruiscono le imbarcazioni
IMPARO A STUDIARE CON . . .
LE PARO L E - C H I AV E
Completa.
Il mare è una di comunicazione e di
Tra le numerose ricchezze offre il e il
Le principali attività sono la , il e il turismo. I porti possono essere o Nei navali si costruiscono
131 PAESAGGI ACQUATICI
TITOLO TITOLO
L’INQUINAMENTO DEL MARE
Osserva l’immagine e completa il testo.
Un tempo gli esseri umani sulla Terra erano pochi, vivevano semplicemente e consumavano poco. Il mare inghiottiva i pochi rifiuti, li trasformava e li distruggeva senza avvelenarsi.
Oggi gli esseri umani sulla Terra sono , consumano moltissimo e creano montagne di
Il mare non riesce a trasformare questi rifiuti e si con sostanze e batteri. Così in molte zone il mare è ed è proibito fare
il perché l’acqua potrebbe trasmetterci malattie come il colera e l’epatite virale.
L’essere umano inquina il mare soprattutto con la
CANTIAMO INSIEME
EDUCAZIONE CIVICA EDUCAZIONE CIVICA E CITTADINANZA 132
VOGLIAMO UN MARE PULITO!
Le ricerche hanno rivelato un dato sconcertante: solo il 20% della plastica presente nei mari proviene da attività legate effettivamente al mare, come la pesca o il trasporto mercantile e turistico.
L’80% è il prodotto, invece, della spazzatura depositata presso le spiagge, che viene trascinata dalle onde verso il mare aperto o trasportata dai fiumi.
Solo la coscienza civica e l’educazione ambientale di tutti e tutte ci potranno restituire un mare pulito!
Dividetevi in gruppi e preparate ciascuno un cartellone pubblicitario per lanciare una nuova località balneare (scegliete un nome di fantasia). Il cartellone deve suscitare nei visitatori e nelle visitatrici l’amore verso il mare, con consigli positivi per abbellire la spiaggia e tenerla pulita.
EDUCAZIONE CIVICA E CITTADINANZA 133
GLI SPAZI ACQUATICI
1 Leggi le definizioni e scrivi il nome dello spazio terrestre corrispondente. Poi collega alla relativa immagine, numerando.
• Corso d’acqua dolce che scorre dalla sorgente fino al mare
• Massa d’acqua che si raccoglie in una grande conca nel terreno.
• Spazio acquatico che occupa gran parte del nostro Pianeta.
2 Completa il testo inserendo le parole al posto giusto.
letto • sponde • vulcanica • cascate • alta e rocciosa • onde • glaciale • foce • affluenti • costiera • artificiale • alluvionale • salata • costa • sorgente • bassa e sabbiosa
Il fiume ha origine da una Lo spazio in cui scorre si chiama e le sue parti laterali sono le A volte compie dei salti che si chiamano
Gli sono dei corsi d’acqua che alimentano un fiume maggiore.
Il punto in cui il fiume si getta nel mare si chiama
Il lago può avere origine , , o Può anche essere , cioè costruito dall’essere umano.
Il mare è una distesa di acqua ; l’azione del vento sul mare provoca le Il punto a contatto con la terra si chiama , che può essere o
• Conoscere le principali caratteristiche degli spazi acquatici.
PROVA DI COME SONO STATI QUESTI ESERCIZI? 134
PAESAGGI ACQUATICI 1 2 3
ABBIAMO IMPARATO SUI PAESAGGI
Possono essere:
TERRESTRI montagna
collina pianura
rilievo che supera i 600 metri di altitudine
rilievo compreso tra i 200 e 600 metri
distesa piatta tra 0 e 200 metri
ACQUATICI fiume
lago
lungo corso di acqua dolce
massa di acqua dolce
mare
enorme distesa di acqua salata
parole-chiave: vetta, ghiacciaio, versante, valle, piede, clima rigido, allevamento, industrie di legname, turismo
parole-chiave:
fianco, piede, terrazzamenti, allevamento, artigianato, agriturismo
parole-chiave:
centri rurali, centri urbani, clima caldo-umido, agricoltura, allevamento, industrie, vie di comunicazione
parole-chiave:
sorgente, ghiacciaio, cascata, riva, argine, letto, affluenti, foce a delta o a estuario, vie di comunicazione, attività
parole-chiave: naturale o artificiale, immissario, emissario, pesca, turismo
parole-chiave: onde, maree, coste, insenature, porti, spiaggie, isole, arcipelago, penisole, golfo, pesca, turismo, cantieri navali
IN BREVE 135 CHE COSA
lE DELLA CARTE GEOGRAFIA
136 136
CONTENUTI DIGITALI
Disegnare con precisione ogni luogo è molto importante. Le carte geografiche riescono a farci scoprire le bellezze naturali e le opere costruite dagli esseri umani nel corso dei secoli.
* E TU, CHE COSA NE PENSI?
Sai dire quali sono gli elementi naturali e fisici di un territorio?
Quali elementi artificiali e antropici ricordi?
Conosci una carta geografica?
* CHE COSA SCOPRIRAI
Quali sono i tipi di carte della Geografia. Come leggere le carte che descrivono le bellezze naturali e le opere costruite dagli esseri umani.
137
OSSERVARE LO SPAZIO
VISTA DALL’ALTO
Per rappresentare uno spazio bisogna osservarlo da un punto di vista Più è grande lo spazio da rappresentare più è necessario salire in alto per poterlo vedere.
Abbiamo imparato a conoscere gli ambienti osservando le FOTOGRAFIE e i DISEGNI che rappresentano il territorio.
Immaginiamo salire su una scala per osservare l’aula. Da questa altezza possiamo disegnare una PIANTINA!
PUNTI VI VISTA
In questa fotografia è rappresentata una veduta del golfo di Napoli. Il punto di vista è una collina vicino al mare. Sullo sfondo il vulcano Vesuvio.
138 LE CARTE DELLA GEOGRAFIA
GOLFO DI NAPOLI
VESUVIO
Per poter vedere un territorio più ampio servono delle fotografie aeree, scattate da droni o satelliti, come in questa, che mostra il golfo di Napoli visto dal satellite.
Il · indica il punto da cui è stata scattata la veduta della pagina accanto e la il verso dell’inquadratura.
Per osservare una città più da vicino serve uno zoom, un ingrandimento. In questa fotografia si vede una mappa, la pianta della città di Napoli: i palazzi e le case sono rettangoli e quadrati, le vie e le strade delle linee.
139 LE CARTE DELLA GEOGRAFIA
· GOLFO DI NAPOLI
VESUVIO
RAPPRESENTARE LO SPAZIO
PIANTE O MAPPE
In questa fotografia si vede il centro della città di Palmanova in Friuli-Venezia Giulia. I palazzi e le strade si vedono bene.
Se ci allontaniamo, salendo verso l’alto, la visione del centro diventa più piccola Si possono però osservare più particolari intorno, come gli spazi verdi.
Se saliamo ancora, i palazzi e le strade sono molto più piccoli, ma lo spazio intorno alla città è molto più ampio.
PIÙ IN ALTO vado, PIÙ PICCOLO vedo, ma PIÙ SPAZIO inquadro!
140 LE CARTE DELLA GEOGRAFIA
· · ·
IMPARO A STUDI ARE CON . . . LE CARTE
Leggi, osserva e completa inserendo le parole al posto giusto. palazzi • ampio • intorno • fiume • strade • rosso • cerchio • campi • piccolo
Questa è la riproduzione di una cittadina vista da 300 metri di altezza. Il cerchio che la racchiude è grande e si possono riconoscere e
Questa è la stessa cittadina vista da 800 metri di altezza.
Il che la racchiude è più , ma lo spazio intorno è più
Questa è ancora la cittadina vista da 3.000 metri di altezza, per esempio da un drone. Il cerchio è più piccolo ma lo spazio è sempre più ampio.
Questa è la cittadina ripresa da un aereo. Il cerchio si rimpicciolisce ancora e diventa un cerchio
Lo spazio intorno è così ampio che vediamo un e dei
141 LE CARTE DELLA GEOGRAFIA
DALLE
CARTA FISICA DELL’ITALIA
PIANURE
Le pianure si indicano con il colore verde.
I monti si indicano con il colore marrone scuro. COLLINE
Le colline e le basse montagne si indicano con il colore marrone chiaro.
Riconoscere e rappresentare i territori usando le mappe è il primo passo per realizzare le carte geografiche. Le carte geografiche rappresentano nel piccolo spazio di un foglio un territorio molto grande, come se si guardasse lo stesso territorio da un aereo ad alta quota o da una navicella spaziale. Poiché da queste altezze non si potrebbero distinguere chiaramente i monti, le colline, i fiumi, i mari, le città e i paesi, per indicare questi elementi nelle carte geografiche si usano colori e simboli. Nella carta fisica si rappresentano l’aspetto e l’ambiente naturale di un territorio usando i colori
SAN MARINO Torino Aosta Milano Trento Venezia Bologna Genova Firenze Ancona Perugia CITTÀ DEL VATICANO ROMA L’Aquila Campobasso Napoli Bari Potenza Catanzaro Palermo Cagliari Trieste Bocche di Bonifacio Golfo dell’Asinara Coghinas Costa Smeralda Golfo di Orosei Golfo di Oristano Golfo di Cagliari Golfodi Castellammare Stretto di Messina Golfo di Gela Golfo di Catania Mar T irreno M a r e M e d i t e r r a n e o Belice Ma r Ionio Golfo di Sant’Eufemia Golfo di Squillace Golfo di Ta rant o G. di Policastro Crati L. di Varano L. di Lesina Golfo di Salerno Golfo di Gaeta L. di Bracciano L. di Bolsena Tevere Tevere Lago Trasimeno Arno Arno Po Foce de l P o Po Po Adige Lago di Garda Adige Piave Mar Ligure M a r e A d r i a t i c o Golfo di Venezia G. di Trieste Lago d’Iseo Lago di Como Lago Maggiore L. di Lugano Dora B. Golfo di Genova Tag liamento Brenta Mincio Oglio Ticino Dora R. Tanaro Trebbia Taro Secchia Reno Metauro Chienti Tronto Pescara Biferno Fortore Ofanto Basento Sele Volturno Liri Nera Ombrone Simeto Tirso Adda Adige Le M u r g e Maddalena Caprera Gallura Tavolara Asinara IglesienteCampidano San Pietro Sant’Antioco Barbagia Ustica Filicudi Alicudi Salina Panarea Stromboli Vulcano Lipari Isole Eolie Isole Egadi Levanzo Marettimo Favignana Pantelleria Lampione Linosa Lampedusa Isole Pelagie A p p e n n ni o orbalaC Appennino Luca n o Salento Tavoliere San Domino Isole Tremiti Cilento AppenninoCampano Irpinia Sannio Ischia Capri Ventotene Palmarola Ponza Isole Ponziane AppenninoAbruzzese Agro Pontino Ciociaria App . Umbro-Marchigiano Giannutri Gorgona Pianosa Montecristo Giglio Capraia Isola d’Elba A r cipelago Toscano M a r e m ma Appennino Tosco-Emiliano Dolomiti Al pi G i u l i e Alpi Carniche Carnia Al pi A t e s i n e Alpi Orobie AlpiRetiche Appen n i n o Ligure Carso Pianura Padana Pia nur a V e n e t a P r e a l p i l o m b a rde P r e al pi v e n e t e Alp i P ennine Alpi G r a i e AlpiCozie Alpi Maritt i me Gennargentu 1834 Etna 3323 1847 Monti Nebrodi 1979 Madonie 986 Monti Iblei Aspromonte 1955 1928 La Sila M. Pollino 2248 M. Volturino 1056 1836 Gargano Vesuvio 1281 La Meta 2241 2064 MontiErnici Terminillo 2216 2912 Gran Sasso d’Italia La Maiella 2795 Colline Metallifere 1060 M. Amiata 1738 903 Passo della Futa Passo della Cisa 1039 M. Grappa 1775 3343 Marmolada 3221 M. Cristallo 2912 Vetta d’Italia Tonale 1883 Ortles 2758 Stelvio 3905 Spluga 2115 Bernina 4049 2083 Gran Paradiso 4478 Cervino Moncenisio 4061 4807 M. Bianco Fréjus 2541 3841 Monviso Argentera 3297 Colle di Tenda 1908 M. Rosa 4634 142
PIANTE
ALLE CARTE
LE CARTE DELLA GEOGRAFIA
MONTI
IMPARO A STUDIARE CON . . . LE CARTE
Colora nella maniera giusta gli elementi del territorio rappresentato.
Nella carta dell’Italia, ripassa di marrone la cornice dei monti che hai colorato e di verde la Pianura Padana. La freccia indica il golfo di Napoli, scrivilo tu.
Napoli 143 LE CARTE DELLA GEOGRAFIA
Per rappresentare il territorio organizzato e trasformato dall’essere umano sono stati realizzati altri tipi di carte geografiche.
Una di queste è la carta politica. La carta che vedi qui a lato rappresenta sempre l’Italia, ma in modo diverso: sono riportati i nomi e i territori delle Regioni, come pezzi di un puzzle di colori diversi, i nomi delle città e dei mari.
Se la carta è ingrandita, si possono vedere anche le vie di comunicazione come strade, autostrade, ferrovie, aeroporti…
Per indicare alcuni elementi, nelle carte vengono usati dei simboli, riassunti, di solito, in una parte della carta che si chiama legenda.
IMPARO A STUDIARE CON . . .
CARTA POLITICA DELL’ITALIA
LE CA RT E
Dove si trova la città di Napoli? Indicala con una freccia blu. La città capitale d’Italia è una sola: indicala con una freccia rossa.
144 LE CARTE DELLA GEOGRAFIA
CAPITALE CITTÀ GRANDE CITTÀ PICCOLA
LEGENDA
CARTE GEOGRAFICHE
1 Osserva queste carte e ordinale da quella vista da più in basso a quella vista da più in alto. Numera da 1 a 4.
2 Scrivi di che tipo di carta si tratta: fisica o politica.
• Rappresenta l’aspetto e l’ambiente naturale di un territorio.
• Rappresentare il territorio organizzato e trasformato dall’essere umano.
3 Osserva la carta fisica del Lazio, completa e rispondi.
• Il territorio è formato da montagne, da e
• Ci sono laghi? SÌ NO
• E fiumi? SÌ NO
• Quale mare bagna il Lazio?
• Qual è la città più grande, la capitale d’Italia?
PROVA DI
SONO STATI QUESTI ESERCIZI?
COME
Rieti M. Terminillo 2216 V e l ino A p p e n n i n o L a zi ale MontiSimbruini M. Viglio Monti Ernici M. Cornacchia 2003 2247 M. Petroso 2241 La Meta Frosinone G a r gl onai Liri Monti Aurunci Monti Auson Sacco Monte Circeo Latina Ag ro Pontino Monti Lepini L. di Nemi L. di AlbanoCampagna di Ro m a Aniene Colli Albani Agro Ro m a n o ROMA MaremmaLazial e L. di Bolsena Tevere L. di Vico Viterbo L. di Bracciano Sabi n a Ci o c i a r i a I. di Gavi I. S. Stefano I. Zannone I. Ventotene I. Palmarola I. di Ponza Isole Ponziane Monti Re atini Monti Sabatini Mont i Cimini Monti Volsini M a r T i r r e n o (Latina) M. Pellecchia Mella Salto Fiora L. di Fogliano M onti Sabi n i Turano 1535 1090 541 2158 949 1368 2458 M. Gorzano TOSCANA UMBRI A ABRUZZO MOLIS E C AMPA N I A MARCHE LE CARTE DELLA GEOGRAFIA • Conoscere le principali caratteristiche delle carte geografiche. 145
NOI, TURISTI E TURISTE
Viaggiare è un’esperienza importante per la crescita di ognuno e ognuna di noi, ed è un’occasione perfetta per osservare e ammirare le bellezze naturali e artificiali che ci circondano.
Al giorno d’oggi spostarsi è sempre più semplice e veloce.
Per ogni luogo esistono molte possibilità di conoscere la Storia, i monumenti e i musei: dalle brochure turistiche alle carte dei centri storici, reperibili negli Info Point.
La tecnologia, usata nella maniera adeguata, resta un valido aiuto, grazie a mappe online e audio-guide, ma, in assenza di connessione, troveremo senz’altro informazioni nelle piante, mappe e carte geografiche.
Allora, buon viaggio sulle vie del nostro meraviglioso pianeta Terra!
EDUCAZIONE CIVICA EDUCAZIONE CIVICA E CITTADINANZA 146
148
148 Intorno a noi
150 Il metodo scientifico
SCIENZE E TECNOLOGIA
152
154 Gli stati della materia
155 Gli stati dell’acqua
156 Esperimento • La forza dell’acqua
157 Esperimento • Una nuvola in casa
158 Acqua dolce, acqua salata
EDUCAZIONE CIVICA E CITTADINANZA
159 L’acqua è preziosa
160 Esperimento • Il mare in bottiglia
162 L’aria
163 Esperimento • Spegnere il fuoco
164 Il suolo a strati
165 Esperimento • Il suolo in un vaso
166 Il prato: sotto e sopra
168 PROVA DI
170
169 IN BREVE • Che cosa abbiamo imparato su acqua, aria e suolo i NOI VIVENTI e
172 Le classi degli animali
173 Invertebrati del mare
174 Vertebrati del mare
176 Animali acquatici e terrestri
178 Ecosistemi
180 Esperimento • La fine dei dinosauri
182 Animali dell’aria
184 Noi e gli alberi
186 Come si nutrono le piante
187 Esperimento • Apriti petalo!
188 PROVA DI
189 IN BREVE • Che cosa abbiamo imparato su piante e animali
190
192 Gli utensili
193 Caratteristiche e usi dei materilai
194 Tanti materiali per un solo oggetto
196 L’origine dei materiali
EDUCAZIONE CIVICA E CITTADINANZA
198 La tecnologia che ama la natura
200 PROVA DI
201 IN BREVE • Che cosa abbiamo imparato sui materiali
202
STEAM
202 Una piccola scienziata
203 Un mondo capovolto in natura
204 Un mondo capovolto nell’arte
205 Un pittore di sogni: Miró
206 Il blu del sogno
207 Sogni geometrici
208 Disegnare come Miró
209 I colori primari e secondari
210 Il mio sogno
211 L’autunno nell’arte
212 L’inverno in poesia e nell’arte
214 La primavera in poesia e nell’arte
215 L’estate in poesia
216 Viva le vacanze!
INDICE CONTENUTI DIGITALI DELLA DISCIPLINA
nel DELLE MONDO SCIENZE la DEL NOI MONDO MATERIA e
MATERIALITECNOLOGIA
E
NATURA DELLA
nel DELLE MONDO SCIENZE
INTORNO A NOI
Le Scienze hanno il compito di rispondere alle domande che possiamo farci sui fenomeni naturali osservati nel Mondo che ci circonda. Un fenomeno è tutto ciò che è osservabile con i cinque sensi. A seconda dei fenomeni di cui si occupano, gli scienziati e le scienziate prendono nomi diversi: l’astronomo/a, che studia Sole, stelle e pianeti; il biologo/la biologa, che studia gli esseri viventi; lo zoologo/la zoologa, che studia gli animali; il geologo/la geologa, che studia le rocce; il chimico/la chimica, che studia la composizione degli esseri viventi e non viventi; il botanico/la botanica, che studia le piante.
148 148
Parte il nostro viaggio nelle Scienze. Pronti, partenza, via!
IL METODO SCIENTIFICO
Il metodo scientifico è il modo in cui studiosi e studiose di Scienze raggiungono le conoscenze. Vediamo le fasi.
Noi da grandi vogliamo fare lo scienziato e la scienziata!
Allora dovrete osservare i fenomeni naturali e capire come e perché accadono.
Seguendo il METODO SCIENTIFICO.
1 OSSERVO un fenomeno e lo descrivo. Queste piantine di fagiolo vicino alla finestra hanno i fusticini tutti piegati da un lato.
2 Perché accade? FACCIAMO INSIEME delle IPOTESI.
Potrebbero cercare la luce oppure il calore.
3 SCELGO un’ipotesi e PREVEDO che cosa succederà.
Con poca luce le piantine diventeranno gialle e appassiranno: per sopravvivere cercheranno anche il più piccolo spiraglio.
4 FACCIO un ESPERIMENTO per sapere se la mia idea è falsa o vera.
Mettiamo una nuova piantina di fagiolo dentro una scatola di cartone che ha un buco su una delle sue pareti.
NEL MONDO DELLE SCIENZE 150 150
5 MISURO o ANNOTO che cosa succede. Osservo le piantine per una decina di giorni: crescono con i fusticini storti e un po’ ingialliti; a un certo punto sono sbucati dal forellino.
6 CONCLUDO rispondendo alla domanda: l’ipotesi si è verificata o no?
Poi MI CONFRONTO con gli altri.
Le foglie delle piantine al buio sono ingiallite e hanno cercato la luce. Quindi le piante per vivere hanno bisogno della luce.
7 COMUNICO la mia scoperta, così anche altri possono verificarla o smentirla.
IMPARO A STUDIARE CON . . . L O S C H EMA
Numera da 1 a 7 i “passi” del metodo scientifico e memorizzali.
FACCIO un ESPERIMENTO.
OSSERVO un fenomeno e lo descrivo.
FACCIO delle IPOTESI.
COMUNICO la mia scoperta.
SCELGO un’ipotesi e PREVEDO che cosa succederà.
CONCLUDO e MI CONFRONTO con gli altri.
MISURO o ANNOTO che cosa succede.
151 NEL MONDO DELLE SCIENZE
la DEL
NOI MONDO MATERIA e
152 152
Tutte le cose intorno a noi sono fatte di materia: l’aria che respiriamo, l’acqua che beviamo e la terra su cui camminiamo.
* E TU, CHE COSA NE PENSI?
Sai che cos’è un gas?
Da dove viene il ghiaccio?
Che forma ha l’acqua?
Come brucia il fuoco?
* CHE COSA SCOPRIRAI
Quali sono gli stati in cui si trova la materia.
Perché acqua, aria e suolo sono importanti per la vita.
153
GLI STATI DELLA MATERIA
Tutto ciò che ci circonda è fatto di materia: gli esseri viventi e le cose non viventi. Piante, animali e acqua sono materia.
Tutta la materia occupa uno spazio, anche quando non la vedi. L’aria che respiri, per esempio, non si vede, ma c’è e occupa uno spazio. La materia si può presentare in tre diversi stati: solido, liquido e gassoso
STATO SOLIDO
Le cose che puoi toccare e che, anche se le giri e le rigiri, mantengono la stessa forma sono fatte di materia allo stato solido.
STATO GASSOSO
STATO LIQUIDO
Le cose che puoi toccare e che prendono la forma del contenitore sono fatte di materia allo stato liquido, come l’acqua.
Ci sono “cose” che non si possono afferrare né tenere in mano. Sono materia allo stato gassoso come l’aria.
154 154 NOI E LA MATERIA DEL MONDO
GLI STATI DELL’ACQUA
È più frequente osservare l’acqua allo stato liquido nei mari, nei fiumi, nei laghi e quando scorre dai rubinetti. Di certo abbiamo visto anche l’acqua allo stato solido, sotto forma di ghiaccio o di neve, ma hai mai pensato che esiste perfino allo stato gassoso? L’acqua si diffonde nell’aria sotto forma di vapore acqueo.
L’ACQUA SI TRASFORMA
Quando fa molto freddo, dal cielo cade la neve o si forma il ghiaccio. Se fa un po’ più caldo, neve e ghiaccio diventano acqua. Se mettiamo una pentola d’acqua a bollire, vediamo salire del “fumo”, cioè l’acqua allo stato gassoso: il vapore acqueo, che si mescola ai gas presenti nell’aria. Quando il vapore acqueo incontra l’aria più fredda, si trasforma di nuovo in gocce d’acqua, cioè si condensa. Il caldo e il freddo, cioè la temperatura, fanno cambiare all’acqua il suo stato.
LE PAROLE-CHIAV E
Rileggi e sottolinea le parole-chiave con i colori corrispondenti. Poi rispondi. Dove incontri, in natura, l’acqua allo stato liquido?
Come la incontri allo stato solido?
Come si chiama quando è allo stato gassoso?
155
GLI STATI DELL’ACQUA
LIQUIDO GASSOSO
SOLIDO
SOLIDO LIQUIDO GASSOSO
. .
IMPARO A STUDIARE CON .
NOI E LA MATERIA DEL MONDO
LA FORZA DELL’ACQUA
1 OSSERVO un fenomeno e lo descrivo. Quando Rock e Roll sono andati in montagna e c’era la neve, il nonno ha detto che l’acqua aveva rotto i tubi di casa, così hanno chiamato l’idraulico.
2 Perché accade? FACCIAMO INSIEME delle IPOTESI. Forse perché il ghiaccio è duro oppure l’acqua.
3 SCELGO un’ipotesi e PREVEDO che cosa succederà. L’acqua nel congelatore si muoverà con più velocità.
4 FACCIO un ESPERIMENTO per sapere se la mia idea è falsa o vera.
OCCORRENTE : una bottiglia di plastica, acqua, congelatore.
• Riempi d’acqua fino all’orlo la bottiglia di plastica e chiudila avvitando bene il tappo.
• Mettila nel congelatore e attendi.
5 MISURO o ANNOTO che cosa succede. Dopo 12 ore l’acqua della bottiglia si è quasi gelata.
Dopo 24 ore l’acqua è diventata ghiaccio, la bottiglia si è deformata e in un punto c’è una spaccatura.
6 CONCLUDO rispondendo alla domanda: l’ipotesi si è verificata o no?
Poi MI CONFRONTO con gli altri.
L’ipotesi non si è verificata: l’acqua, gelando, ha bisogno di più spazio e spinge contro la bottiglia, la deforma e, a volte, la rompe (come i tubi).
7 COMUNICO la mia scoperta, così anche altri possono verificarla o smentirla.
Il ghiaccio è più ”grande“ della stessa quantità di acqua.
156
UNA NUVOLA IN CASA
1 OSSERVO un fenomeno e lo descrivo. Le nuvole sono soffici e vaporose.
2 Perché accade? FACCIAMO INSIEME delle IPOTESI. Forse sono fatte di vapore oppure di fumo.
3 SCELGO un’ipotesi e PREVEDO che cosa succederà. Se trasformo con il calore l’acqua in vapore, si formano delle nuvole.
4 FACCIO un ESPERIMENTO per sapere se la mia idea è falsa o vera.
OCCORRENTE (CON L’AIUTO DI UNA PERSONA ADULTA) : una stanza che puoi rendere buia, una terrina trasparente, un piatto per coprire la terrina, acqua molto calda, ghiaccio, una torcia.
• Metti il ghiaccio nel piatto e chiedi a un adulto di riempire la terrina, poco più della metà, con acqua molto calda.
• Copri la terrina con piatto e ghiaccio lasciando lo spazio di almeno una mano. Spegni la luce e illumina con la torcia.
5 MISURO o ANNOTO che cosa succede.
Osservo delle piccole gocce sulle pareti della terrina. Dopo qualche minuto, sempre al buio, sollevo il piatto e vedo apparire una specie di nuvola. Rimetto il piatto sulla terrina e, dopo 15 minuti, nella terrina cadono delle gocce d’acqua.
6 CONCLUDO rispondendo alla domanda: l’ipotesi si è verificata o no? Poi MI CONFRONTO con gli altri.
L’ipotesi si è verificata in parte: per fare una nuvola serve vapore, ma anche ghiaccio.
7 COMUNICO la mia scoperta, così anche altri possono verificarla o smentirla. Una nuvola si forma quando il vapore incontra una superficie fredda, come l’aria fredda che condensa l’acqua del mare trasformata in vapore dal Sole.
157
ACQUA DOLCE, ACQUA SALATA
L’acqua presente sulla Terra è per la maggior parte salata, infatti si trova negli oceani e nei mari, che occupano il posto più vasto nel Pianeta. Nei fiumi, nei laghi, negli stagni, come anche negli acquedotti, scorre l’acqua dolce Ma perché l’acqua del mare è salata? Per spiegarlo devi ricordare che cosa accade durante il ciclo dell’acqua. Quando piove, l’acqua scorre sul terreno e raccoglie una parte dei sali minerali che si trovano nel suolo. L’acqua piovana, poi, si raccoglie nei torrenti e nei fiumi.
Quando giunge al mare, l’acqua deposita i sali minerali che ha portato con sé: essi si uniscono ai sali già presenti nel mare e così l’acqua diventa molto salata. Il sale più presente nell’acqua marina è il cloruro di sodio, il comune sale da cucina che usiamo per gli alimenti.
LE PAROLE DE L L E S CIENZE
Nella zona dove il fiume sfocia nel mare l’acqua è salmastra, cioè salata, ma un po’ meno rispetto a quella del mare aperto.
DISCIPLINE AMICHE
geografia
Ricordi da dove vengono i sali già presenti nel mare?
IMPARO A STUDIARE CON . . . LE PAROLE-CHIAV E
Rileggi e sottolinea le parole-chiave con i colori corrispondenti. Poi rispondi. Dove si trova l’acqua salata?
E l’acqua dolce?
Qual è il sale più presente nell’acqua di mare?
158 158
NOI E LA MATERIA DEL MONDO
L’ACQUA È PREZIOSA
L’acqua è indispensabile alla vita di tutti gli esseri viventi: infatti le prime forme di vita del nostro Pianeta si sono sviluppate proprio nell’acqua.
L’essere umano usa l’acqua per dissetarsi, lavarsi, irrigare i campi, abbeverare gli animali e produrre energia.
L’acqua che esce dal rubinetto è acqua potabile, cioè che si può bere. È un’acqua preziosa perché, per renderla potabile, sono necessari molti controlli e trattamenti che eliminano tutte le sostanze dannose per l’essere umano.
Spesso utilizziamo l’acqua potabile anche quando non è necessario. Secondo te, per lavare l’auto o per innaffiare i fiori è giusto utilizzare l’acqua potabile? Che cosa si potrebbe fare? Discutine in classe.
EDUCAZIONE CIVICA E CITTADINANZA
PAROLE
ESPERIMENTO IL MARE IN BOTTIGLIA
1 OSSERVO un fenomeno e lo descrivo. L’acqua del mare è salata, mentre quella del fiume è dolce.
2 Perché accade? FACCIAMO INSIEME delle IPOTESI. Forse il sale e lo zucchero si sciolgono nell’acqua e negli altri liquidi.
3 SCELGO un’ipotesi e PREVEDO che cosa succederà. Se metto sale e olio nell’acqua, si sciolgono.
4 FACCIO un ESPERIMENTO per sapere se la mia idea è falsa o vera.
OCCORRENTE : acqua, un cucchiaio di sale, colorante alimentare blu, olio di oliva o di semi, imbuto, una bottiglia vuota da due litri con il tappo.
PRIMA PARTE: IL SALE
• Prendi la bottiglia e rimpila per 2 3 di acqua dolce.
• Aggiungi all’acqua il sale e agitala, poi assaggiala.
5 MISURO o ANNOTO che cosa succede. Il sale non si distingue nell’acqua, ma c’è.
Sciogliendo il sale nell’acqua hai ottenuto una SOLUZIONE, dove l’acqua è il SOLVENTE e il sale è il SOLUTO
CONTINUO l’ESPERIMENTO.
SECONDA PARTE: IL COLORANTE
• Ora aggiungi all’acqua alcune gocce di colorante blu e agita la bottiglia, finché l’acqua non diventa di un blu intenso e uniforme.
160
5 MISURO o ANNOTO che cosa succede. Il colore si è sciolto: in questa soluzione l’acqua è il solvente e il colorante è il soluto.
CONTINUO l’ESPERIMENTO.
TERZA PARTE: L’OLIO
• Riempi di olio fino all’orlo il resto della bottiglia e chiudi bene con il tappo.
• Comincia ad alzare e ad abbassare uno dei due estremi.
5 MISURO o ANNOTO che cosa succede. L’olio non si scioglie.
6 CONCLUDO rispondendo alla domanda: l’ipotesi si è verificata o no? Poi MI CONFRONTO con gli altri.
L’ipotesi è vera in parte : il sale e il colorante si sciolgono nell’acqua, ma l’olio no.
7 COMUNICO la mia scoperta, così anche altri possono verificarla o smentirla.
L’acqua salata del mare è una soluzione di acqua e sale. L’olio galleggia nell’acqua, quindi è più leggero. L’acqua colorata, muovendosi, incontra l’olio, ma, a causa delle loro diverse proprietà, non riescono a mescolarsi.
LE PAROLE DE L L E S CIENZE
La soluzione è un miscuglio di due o più sostanze che si confondono tra di loro. Il solvente è una sostanza
capace di sciogliere altre sostanze.
Il soluto è la sostanza che
ESPERIMENTO 161
L’ARIA
L’aria è trasparente e non ha colore, tuttavia noi siamo circondati da essa, che entra ed esce dal nostro corpo attraverso la respirazione. Possiamo resistere qualche giorno senza bere, ma solo alcuni secondi senza respirare; l’aria quindi è indispensabile per tutti gli esseri viventi.
CHE COS’È L’ARIA?
Lo strato d’aria che circonda la Terra si chiama atmosfera In essa sono presenti miscugli di gas: i principali sono l’azoto e l’ossigeno. Questi due gas rendono l’aria respirabile. Nell’aria sono anche presenti piccole quantità di vapore acqueo, anidride carbonica, gas rari e minuscole particelle di polvere. anidride carbonica, se presente in grandi quantità, inquina l’aria ed è “velenosa” perché prodotta dalla combustione di materiali come legno, petrolio e carbone. L’anidride carbonica è prodotta anche da noi quando respiriamo. La diamo alle piante che in cambio ci offrono ossigeno.
ANIDRIDE CARBONICA E ALTRI GAS 1%
IMPARO A STUDI ARE C O N . . . LE IMMAGINI
Osserva il grafico che indica le quantità dei gas che compongono l’aria e completa.
• Il gas più abbondante nell’aria è
• L’aria contiene più: ossigeno. anidride carbonica.
OSSIGENO 21%
AZOTO 78%
162 162
NOI E LA MATERIA DEL MONDO
SPEGNERE IL FUOCO
1 OSSERVO un fenomeno e lo descrivo. Per spegnere le candeline della torta bisogna soffiarci sopra.
2 Perché accade? FACCIAMO INSIEME delle IPOTESI Forse si possono spegnere con l’acqua o mettendo sopra un bicchiere.
3 SCELGO un’ipotesi e PREVEDO che cosa succederà. Mettiamo sotto la candela un piatto con dell’acqua e copriamolo con un bicchiere.
4 FACCIO un ESPERIMENTO per sapere se la mia idea è falsa o vera.
OCCORRENTE (CON L’AIUTO DI UNA PERSONA ADULTA) : un piatto con acqua, una candela piccola, accendino, bicchiere vuoto.
• Posiziona al centro del piatto la candela.
• Chiedi a un adulto di accenderla e metti il bicchiere rovesciato sopra la candela.
5 MISURO o ANNOTO che cosa succede. L’acqua a poco a poco sale nel bicchiere e la candela si spegne.
6 CONCLUDO rispondendo alla domanda: l’ipotesi si è verificata o no? Poi MI CONFRONTO con gli altri.
L’ipotesi si è verificata in parte: la fiamma non si è spenta subito ma dopo aver consumato l’ossigeno nel bicchiere e nell’acqua.
7 COMUNICO la mia scoperta, così anche altri possono verificarla o smentirla.
Il fuoco si spegne quando con la sua combustione consuma tutto l’ossigeno.
Combustione: fenomeno attraverso il quale una sostanza brucia consumando ossigeno, sviluppando luce e calore.
PAROLE ESPERIMENTO 163
LE PAROLE DE L L E S CIENZE
IMPARO
Osserva il disegno, poi scrivi dove si trova ogni componente. argilla e ghiaia • lettiera • humus • roccia madre • sabbia e sassi
IL SUOLO A STRATI
Il suolo è la parte più superficiale della crosta terrestre. È composto da sostanze organiche, resti di vegetali e animali, e da materiali di natura inorganica, cioè che non fanno parte degli esseri viventi, come sabbia e sassi. Infine, ci sono aria e acqua, indispensabili per la vita di piante e animali.
In basso vedi una “fetta” di suolo con tutti i materiali disposti a strati.
1 La parte più esterna è la lettiera: un tappeto di foglie, rametti, corteccia ed escrementi di animali.
2 Il primo strato del suolo è l’humus
3 Nel secondo strato ci sono argilla e ghiaia.
4 Nel terzo strato ci sono sassi e sabbia.
5 Infine, si raggiunge la roccia madre
164 164
IMMAGINI
A STUDI A R E C O N . . . LE
4 5 NOI E LA MATERIA DEL MONDO
1 2 3
IL SUOLO IN UN VASO
1 OSSERVO un fenomeno e lo descrivo.
Vicino alla casa di Rock e Roll c’è un grande scavo nel terreno, con sabbia, sassi, grandi rocce.
2 Perché accade? FACCIAMO INSIEME delle IPOTESI.
Gli strati del terreno hanno un ordine o forse non è sempre così.
3 SCELGO un’ipotesi e PREVEDO che cosa succederà. Mescolando della terra mista si riordinano gli strati, dai più leggeri ai più pesanti.
4 FACCIO un ESPERIMENTO per sapere se la mia idea è falsa o vera.
OCCORRENTE : un grande vaso trasparente con il tappo, acqua, terra mista.
• Scava una buca nel terreno e metti nel vaso una manciata di terra di strati sempre più profondi (aggiungi anche argilla e sassi), poi versa dell’acqua e chiudi il vaso con il tappo.
5 MISURO o ANNOTO che cosa succede.
Ogni giorno l’acqua diventa meno torbida: dopo dieci giorni sul fondo si depositano i sassi e sopra la sabbia. Si vedono l’acqua sull’argilla e in superficie l’humus.
6 CONCLUDO rispondendo alla domanda: l’ipotesi si è verificata o no?
Poi MI CONFRONTO con gli altri. L’ipotesi si è verificata: gli strati hanno un ordine.
7 COMUNICO la mia scoperta, così anche altri possono verificarla o smentirla.
Se mescoliamo terra mista e acqua, dopo qualche giorno si formano degli strati in ordine di peso, come il suolo in natura.
165
IL PRATO: SOTTO E SOPRA
La grande quercia con le sue radici a forma di mano sembra voglia proteggere la Terra, accarezzare l’erba, i fiori e gli animaletti che si nascondono o svolazzano intorno.
Nella distesa verde, il prato, fioriscono il trifoglio e vari fiori colorati, specialmente in primavera, come la margherita, il ranuncolo e il papavero. Intorno si aggirano millepiedi, chiocciole e ragnetti.
Le farfalle e le api volano tra i fiori alla ricerca del nettare, un liquido dolce come lo zucchero. Le cavallette, invece, si difendono dagli uccelli predatori confondendosi con il colore verde dell’erba.
166 166
NOI E LA MATERIA DEL MONDO
Tra le radici della quercia e quelle delle altre piante, ma anche sotto grosse pietre, sono nascosti i formicai. Spesso, dopo una giornata di pioggia, si possono vedere i lombrichi che scavano cunicoli sotto terra, ingoiando e rimescolando il terreno. Grazie a loro il suolo diventa soffice e ricco di humus. Le talpe vivono sotto terra ed escono dalle loro tane a caccia di insetti. Hanno le zampe corte con unghie molto robuste adatte a scavare lunghe gallerie nel terreno.
IMPARO A STUDIARE CON . . . LE PAROLE-CHIAVE
Rileggi e sottolinea le parole-chiave con i colori corrispondenti. Poi rispondi. Quali animali si possono osservare tra le erbe e i fiori del prato?
Quali, invece, vivono generalmente sotto terra?
167
NOI E LA MATERIA DEL MONDO
LA MATERIA
1 Completa.
L’acqua può presentarsi allo stato:
• solido come ;
• liquido come ;
• gassoso come È preziosa perché serve
L’aria è un miscuglio di gas composto da:
• ;
• ;
• anidride carbonica e altri gas;
• ;
• ossigeno.
È indispensabile per la di piante, animali ed esseri umani.
Permette la , cioè fa bruciare la fiamma di una candela.
2 Collega ogni strato del terreno al suo componente.
Parte più esterna
Primo strato
Secondo strato
Terzo strato
Ultimo strato
Humus
Lettiera
Argilla e ghiaia
Sassi e sabbia
Roccia madre
Obiettivo. TESTI NARRATIVI REALISTICI
•
COME SONO STATI QUESTI ESERCIZI? 168 Conoscere le principali caratteristiche di acqua, aria e suolo. ACQUA, ARIA E SUOLO
PROVA DI
L’ACQUA
In natura per la È presente allo stato solido, liquido, gassoso.
È la parte più esterna della crosta terrestre.
Si trasforma grazie al calore del Sole.
L’ARIA
Noi e gli animali, quando respiriamo, produciamo anidride carbonica necessaria alle piante per fornirci ossigeno.
IL SUOLO
Contiene:
• aria
• acqua
• sostanze organiche
• sostanze inorganiche
È composto da vari strati:
• lettiera
• humus
• argilla e ghiaia
• sassi e sabbia
• roccia madre
IN BREVE
CHE COSA ABBIAMO IMPARATO SU acqua, aria e suolo
169
NOI VIVENTI e
i
170 170
Aria, acqua e suolo sono la materia del Mondo, ma lo sono anche gli ambienti che ospitano moltissime specie di animali e piante, esseri viventi tutti diversi fra loro.
* E TU, CHE COSA NE PENSI?
Come si nutrono gli animali?
E le piante?
Sai che cos’è un vertebrato?
* CHE COSA SCOPRIRAI
Le caratteristiche più importanti di animali e piante. In che modo piante e animali vivono nei diversi ambienti della Terra.
171
LE CLASSI DEGLI ANIMALI
Gli animali sono diversi tra loro per dimensioni e aspetto, e vivono in ambienti diversi
Per sopravvivere devono procurarsi il cibo, sono cioè consumatori. Gli erbivori mangiano erbe, foglie o frutti, i carnivori si nutrono della carne degli altri animali, mentre gli onnivori si cibano sia di vegetali sia di carne.
Gli animali si dividono in due grandi gruppi: vertebrati e invertebrati.
I vertebrati possiedono uno scheletro interno con la colonna vertebrale, che serve a sostenere il corpo. Questo gruppo comprende i pesci, gli anfibi, i rettili, gli uccelli e i mammiferi
Gli insetti, come le farfalle e le api, i lombrichi, le stelle marine e le meduse, sono invece tutti animali invertebrati perché non hanno lo scheletro interno.
IMPARO A STUDI ARE C O N . . . L O SCHEMA
Scrivi i seguenti animali al posto giusto. medusa • lucertola • ape • cane • farfalla • pesce
VERTEBRATI
INVERTEBRATI
NOI E I VIVENTI
172
LE PAROLE DEL L E S C I E NZE INVERTEBRATI
DEL MARE
Oltre alle meduse e alle stelle marine, anche i molluschi, come i mitili e le cozze, le aragoste, gli anemoni e i ricci marini sono animali invertebrati.
Una corazza o una conchiglia proteggono il loro corpo; se la natura non li ha dotati di queste protezioni, gli invertebrati possono rifugiarsi in conchiglie vuote.
IMPARO A STUDIARE C O N LE PAROLE-CHIAVE
Rileggi e sottolinea le parole-chiave con il colore corrispondente. Poi completa.
Nel mare molti animali invertebrati cercano rifugio nelle
I molluschi sono animali per lo più acquatici, con il corpo molle e spesso protetto da una conchiglia.
PER SAPERNE DI PIÙ
SONO PIÙ I VERTEBRATI O GLI INVERTEBRATI?
Gli animali invertebrati costituiscono la maggior parte degli esseri viventi diffusi sulla Terra. Vivono in tutti gli ambienti: nell’acqua dolce e salata, nell’aria, nel terreno e perfino nel corpo di altri animali.
NOI E I VIVENTI
173
VERTEBRATI DEL MARE
Nel mare che bagna la nostra penisola, il Mediterraneo, esistono molte specie di pesci. Le più abbondanti sono quelle chiamate pesce azzurro, che comprendono, per esempio, le sardine, le acciughe e gli sgombri. Ci sono poi i pescispada e i tonni. I pesci sono vertebrati e il loro scheletro è comunemente chiamato lisca.
I pesci si riproducono attraverso le uova. Per spostarsi usano le pinne, che consentono di cambiare direzione, restare in equilibrio e fermarsi. Il corpo è coperto di squame a forma allungata, per scivolare agevolmente nell’acqua.
I pesci non possono respirare fuori dall’acqua, perché non hanno i polmoni. Possiedono invece le branchie, organi capaci di utilizzare l’ossigeno disciolto nell’acqua.
I MAMMIFERI ACQUATICI
I delfini e le balene non sono pesci, ma mammiferi acquatici: hanno polmoni e per respirare emergono in superficie. Come i mammiferi terrestri, partoriscono e allattano i loro piccoli.
NOI E I VIVENTI 174
BRANCHIE
PINNE
SQUAME
PER SAPERNE D I PIÙ
VERTEBRATI E INVERTEBRATI IN SIMBIOSI
Il pesce pagliaccio vive solo se ospitato dagli anemoni marini, invertebrati simili a fiori.
Il pesce pagliaccio non è un gran nuotatore e questo lo rende una preda facile, per questo ha sviluppato la capacità di resistere ai tentacoli orticanti degli anemoni e può rifugiarsi e deporre le uova al suo interno senza essere punto, a differenza dei suoi predatori.
A loro volta, gli anemoni traggono beneficio nell’ospitare il pesce pagliaccio; infatti, quando qualche pesce tenta di assaggiare i tentacoli, il pesce pagliaccio lo insegue.
Inoltre offre nutrimento all’anemone con gli scarti del suo cibo. Questi due esseri marini, dunque, traggono un vantaggio reciproco a vivere a stretto contatto: la vita dell’uno dipende dall’altro e viceversa. Questo rapporto si chiama simbiosi.
Rileggi e sottolinea le parole-chiave con i colori corrispondenti. Poi completa.
I pesci sono e respirano
La simbiosi è una collaborazione tra I mammiferi acquatici respirano con
Osserva la fotografia e spiega la simbiosi che lega questi due pesci.
NOI E I VIVENTI 175
IMPARO A STUDIARE C O N . . . L E PAROLE-CHIAVE
IMPARO A STUDI ARE C O N . . . LE IMMAGINI
ANIMALI ACQUATICI E TERRESTRI
Gli anfibi sono animali vertebrati che trascorrono parte della loro vita in acqua e parte sulla terra. I tritoni e le salamandre sono anfibi con la coda: le rane, i rospi e le raganelle, invece, sono anfibi senza coda.
DAL GIRINO ALLA RANA
1 All’arrivo della primavera la rana adulta depone centinaia di uova, avvolte da una sostanza gelatinosa, nell’acqua dello stagno.
2 Dalle uova nascono i girini; essi sono simili ai pesci perché respirano l’ossigeno disciolto nell’acqua per mezzo delle branchie e hanno la coda.
3 Sul corpo del girino compaiono prima le zampe posteriori, poi quelle anteriori e la coda si accorcia fino a scomparire.
4 Infine, le branchie “si trasformano” in polmoni permettendo al piccolo anfibio di vivere anche nell’ambiente terrestre.
176 NOI E I VIVENTI
1 2 3 4
Da piccoli vivono in acqua e respirano con le branchie.
In seguito, subiscono una metamorfosi: le branchie si trasformano in polmoni.
DISCIPLINE AMICHE geografia
Quali sono i paesaggi terrestri?
E quelli acquatici?
IMPARO A STUDIARE CON . . .
LE PAROLE DE L L E S
Metamorfosi: l’insieme dei cambiamenti che trasformano il girino in rana adulta.
Carta d’identità: I RETTILI
Depongono le uova sulla terraferma. Respirano con i polmoni: sono per lo più terrestri, ma alcuni di essi vivono in ambienti acquatici.
La temperatura del loro corpo non è costante: per questo molti rettili temono il freddo e cercano il calore del Sole.
Alcune specie di rettili non hanno zampe: sono i serpenti.
Sono rettili, per esempio, le lucertole, le tartarughe e i coccodrilli.
LE IMMAGIN I
Rileggi con attenzione il testo, osserva e rispondi.
Come si chiama la trasformazione con la quale il girino diventa una rana adulta?
Che cosa succede nei vari passaggi?
177 NOI E I VIVENTI
CIENZE
ECOSISTEMI
Gli esseri viventi sono tutti collegati tra di loro, come gli anelli di una catena. Il motivo di questo legame è il cibo
In natura tutto è in equilibrio, facciamo parte di una naturale armonia, che si chiama ecosistema.
IL CERCHIO DELLA VITA
Nel bosco, un leprotto sta gustando dei ciuffettini di erba fresca, ma una volpe affamata gli piomba addosso e ne fa un sol boccone.
La volpe si sta ancora leccando i baffi, quando un lupo, che non mangia da due giorni, le tende un agguato e anche la volpe fa la fine del leprotto.
Non ci sono consumatori che gradiscono la carne del lupo, ma, alla sua morte, il corpo del lupo sarà decomposto dai microrganismi decompositori e diventerà humus.
Dall’humus del lupo germoglieranno nuovi cespugli e piante che, oltre a sfamare altri leprotti, produrranno ossigeno per tutti gli esseri viventi. E la catena alimentare, l’ecosistema, ricomincerà il suo giro.
178 NOI E I VIVENTI
CONTENUTI DIGITALI
In un ecosistema, l’insieme degli organismi viventi e della materia non vivente interagiscono in modo autosufficiente e in equilibrio. Lo stagno e la savana sono esempi di ecosistema.
IMPARO A STUDI ARE CON . . .
LE IMMAG I N I
Rileggi il testo con attenzione, osserva e completa.
Il leprotto si nutre di La volpe mangia il Il lupo tende un agguato alla
Alla sua morte, i microrganismi trasformano il corpo del lupo in Dall’humus nascono nuovi e , e la alimentare ricomincia.
Le piante producono per tutti i viventi.
Nello stagno, nella savana e in altri ambienti naturali, se tutti i viventi e la materia non vivente vivono in equilibrio, sono un
179 NOI E I VIVENTI
PAROLE
ESPERIMENTO LA FINE DEI DINOSAURI
1 STUDIO un fenomeno e lo descrivo.
65 milioni di anni fa i dinosauri si estinsero, dopo aver regnato indiscussi sul Pianeta per circa 160 milioni di anni.
2 Perché accade?
ECCO le IPOTESI della Scienza. Tra le tante ipotesi degli scienziati e delle scienziate eccone due:
• massiccie eruzioni vulcaniche;
• caduta di un enorme meteorite.
3 SCELGO un’ipotesi e PREVEDO che cosa succederà.
Il meteorite forse ha rotto l’equilibrio del loro ecosistema a partire da una coltre di polvere che ha oscurato il Sole.
4 FACCIO un ESPERIMENTO per sapere se la mia idea è falsa o vera.
OCCORRENTE : una palla, della farina, del muschio raccolto ai piedi di un albero o su un muro.
• Appoggia il muschio su uno strato abbondante di farina, in modo da creare un boschetto.
• Lancia forte la palla sulla farina.
180
5 MISURO o ANNOTO che cosa succede. Scrivo le mie osservazioni, aiutandomi con le parole colorate. aria • ricopre • in sospensione
Cadendo, la palla solleva in la farina. Una parte di farina il boschetto, altra farina resta per qualche tempo nell’aria.
6 CONCLUDO rispondendo alla domanda: l’ipotesi si è verificata o no? Poi MI CONFRONTO con gli altri.
L’ipotesi è vera: come la farina alzata con la palla, così il meteorite, in dimensioni molto più ampie, ha avvolto la Terra in una nube di polvere, che si è distribuita nell’atmosfera, impedendo ai raggi del Sole di arrivare fino alla Terra.
7 COMUNICO la mia scoperta, così anche altri possono verificarla o smentirla. Il meteorite ha rotto l’equilibrio dell’ecosistema in cui vivevano i dinosauri, generando la morte delle piante, dei dinosauri erbivori e, di conseguenza, di quelli carnivori.
Se si rompe un anello della catena alimentare, si sconvolge un intero ecosistema.
PAROLE ESPERIMENTO 181
ANIMALI DELL’ARIA
Per volare, agli uccelli non è sufficiente avere le ali. Essi volano anche perché il loro corpo è adatto al volo. Le ossa, per esempio sono cave e perciò molto leggere; la forma del corpo è allungata per sfrecciare nell’aria.
COME RESPIRANO
GLI UCCELLI
L’aria nei polmoni degli uccelli viene soffiata dentro da ben nove sacchi aerei: così facendo, questi “palloncini” permettono all’aria inspirata di penetrare nei polmoni e poi di essere espulsa. Per questo devi fare attenzione quando prendi in mano un volatile: se lo comprimi involontariamente, potresti danneggiare i suoi sacchi aerei e farlo soffocare.
182
NOI E I VIVENTI
SPAZI AEREI NELLE OSSA
BRONCO
SACCHI AEREI CONTENENTI I PARABRONCHI
POLMONI
PICCOLI MIGRATORI DEL PIANETA
Diverse specie di uccelli migrano per sottrarsi al freddo e alla mancanza di cibo e per cercare luoghi adatti alla nascita dei piccoli
Scienziate e scienziati stanno ancora cercando di scoprire quali fattori guidano la navigazione aerea degli uccelli, ma non ci sono riusciti del tutto. Sappiamo che gli uccelli migratori, per l’orientamento di giorno, utilizzano la posizione del Sole e, di notte, osservano le stelle. Ma è il loro naturale istinto a guidarli.
Carta d’identità: GLI UCCELLI
Hanno il corpo ricoperto da ........................................................................... e piume.
Non hanno denti, ma un ................................................................ robusto.
Sono animali ovipari, cioè depongono le ..........................................................................., dalle quali
nasceranno i ............................................................................
Respirano grazie ai polmoni e ai ............................................... aerei.
IMPARO A STUDIARE CON . . . LE PA ROLE-CHIAVE
Rileggi con attenzione il testo, osserva ed esponi tutto quello che hai scoperto sugli uccelli.
183
NOI E I VIVENTI
NOI E GLI ALBERI
Sulla Terra ci sono 3.040.000.000.000 alberi, circa 420 per ogni essere umano. Gli alberi sono gli abitanti più numerosi della Terra.
Come tutti i vegetali, sono il primo anello del cerchio della vita, la catena alimentare: infatti offrono nutrimento a moltissime specie. Non consumano cibo come gli animali, ma lo producono da soli. Grazie ai loro processi di respirazione, forniscono ossigeno, indispensabile alla vita. Inoltre, aiutano a combattere il riscaldamento climatico, assorbendo l’anidride carbonica e dando in tal modo il loro contributo alla pulizia dell’aria. Gli alberi ci aiutano anche ad avere acqua pulita, poiché assorbono le sostanze nocive portate nel terreno dalla pioggia. Mantengono saldo il terreno con le loro radici, in particolare durante le alluvioni, evitando le frane.
Amare e difendere gli alberi significa difendere il nostro benessere, il nostro Pianeta, verde per la vegetazione, bianco per le nuvole e blu per l’acqua. La Terra non esisterebbe senza gli alberi: sarebbe solo una palla di roccia.
184
NOI E I VIVENTI
ALBERO
CLASSIFICARE LE PIANTE
Sulla Terra ci sono tantissime piante diverse. Una prima differenza tra tutte loro si può fare osservando il fusto, cioè la parte che sostiene le piante.
Le erbe hanno il fusto sottile e verde, lo stelo.
Gli arbusti hanno il fusto legnoso ma sono bassi.
Gli alberi hanno il fusto legnoso, robusto e alto, chiamato tronco.
Se osserviamo le foglie, possiamo dividere gli alberi in due classi: caducifoglie e sempreverdi. Querce e castagni, faggi e betulle, che perdono le foglie in autunno, appartengono alle caducifoglie. Pini e abeti sono invece sempreverdi, perché non perdono le foglie neanche d’inverno.
• Come si chiama il fusto delle erbe?
• Quali caratteristiche ha il fusto degli arbusti?
• Che differenza c’è tra caducifoglie e sempreverdi?
185 NOI E I VIVENTI
ERBE
A STUDIARE CON . . .
PARO L E - C H I AV E
ARBUSTO
IMPARO
LE
ALBERI CADUCIFOGLIE
ALBERI SEMPREVERDI
COME SI NUTRONO LE PIANTE
Le piante producono il proprio nutrimento con la fotosintesi clorofilliana. Le radici assorbono dal terreno l’acqua e i sali minerali
Queste sostanze, che costituiscono la linfa grezza, salgono dal fusto e raggiungono le foglie
Attraverso gli stomi, delle microscopiche “bocche” a forma di bollicine, la pianta cattura l’anidride carbonica dall’aria.
La clorofilla, una sostanza verde che si trova nelle foglie, assorbe l’energia del Sole. Grazie a questa energia, la pianta utilizza la linfa grezza e l’anidride carbonica per produrre la linfa elaborata, che serve per nutrirsi e crescere Durante questo processo, le foglie attraverso gli stomi liberano nell’aria ossigeno, il gas indispensabile per la respirazione di tutti gli esseri viventi.
IMPARO A STUDIARE C O N . . .
GLI ARGOMENTI
Che cosa utilizzano le piante per fabbricare il proprio nutrimento? Collega.
L’energia
L’anidride carbonica
L’acqua ai sali minerali
La clorofilla
dell’aria. delle foglie. del Sole. del terreno.
186
ACQUATICI
PAESAGGI
RADICI
ACQUA
E SALI MINERALI
STOMI
LINFA GREZZA
LINFA ELABORATA
CLOROFILLA OSSIGENO
ANIDRIDE CARBONICA
APRITI PETALO!
1 OSSERVO un fenomeno e lo descrivo. I petali dei fiori si aprono.
2 Perché accade? FACCIAMO INSIEME delle IPOTESI Forse grazie all’acqua oppure alla luce.
3 SCELGO un’ipotesi e PREVEDO che cosa succederà. I fiori si aprono grazie all’acqua.
4 FACCIO un ESPERIMENTO per sapere se la mia idea è falsa o vera.
OCCORRENTE : un bicchiere, acqua, un foglio di carta, forbici.
• Disegna sul foglio un fiore e ritaglialo.
• Piega i petali completamente e appoggialo sulla superficie dell’acqua.
5 MISURO o ANNOTO che cosa succede. Dopo alcuni secondi il fiore di carta si riapre.
6 CONCLUDO rispondendo alla domanda: l’ipotesi si è verificata o no? Poi MI CONFRONTO con gli altri. L’ipotesi è vera: con l’acqua i petali si aprono.
7 COMUNICO la mia scoperta, così anche altri possono verificarla o smentirla.
In natura, quando c’è il sole, le piante respirano attraverso gli stomi, che si riempiono dell’acqua assorbita dalle radici e che circola in ogni pianta. Gli stomi, come bollicine piene, danno una spinta verso l’esterno per eliminare l’ossigeno e l’acqua sotto forma di vapore, per questo i petali si aprono.
Questo processo è la respirazione, l’evaporazione e la traspirazione delle piante.
187
IL MONDO VIVENTE
1 Completa inserendo le parole al posto giusto e i nomi degli animali. invertebrati • produttori • animali • piante • fotosintesi • viventi • clorofilla • vertebre • terreno • vertebrati • consumatori • Sole • invertebrati • linfa elaborata • ossigeno • aria
Il mondo dei viventi è costituito da: e
Le piante sono gli unici esseri viventi , capaci di fabbricarsi da soli il cibo.
Grazie alla verde , all’energia del , all’acqua e ai sali minerali del e all’anidride carbonica dell’ , le foglie svolgono il processo della , così trasformano la linfa grezza in e producono , che serve per la respirazione di tutti gli
Gli animali sono tutti esseri viventi , che non sono capaci di fabbricarsi il proprio cibo.
Si classificano in animali , cioè senza la colonna vertebrale, e animali , cioè con lo
I più numerosi sono gli
Sono vertebrati:
Conoscere le principali caratteristiche del mondo vivente.
• Obiettivo. TESTI NARRATIVI REALISTICI PROVA DI COME SONO STATI QUESTI ESERCIZI? 188 PIANTE E ANIMALI
si dividono in:
• alberi
• arbusti
• erbe
vertebrati:
• mammiferi
• uccelli
• pesci
• anfibi
• rettili
LE PIANTE
sono formate da:
• foglie trasformano acqua e sali minerali in nutrimento
• rami sostengono le foglie
• tronchi sostengono la pianta e trasportano le
sostanze assorbite dal terreno
• radici assorbono dal terreno
acqua e sali minerali
GLI ANIMALI
si dividono in:
funzioni:
• fotosintesi clorofilliana
• respirazione
• traspirazione
• evaporazione
invertebrati: insetti crostacei molluschi vermi
IN BREVE 189
IMPARATO
CHE COSA ABBIAMO
SU piante e animali
EMATERIALITECNOLOGIA NATURA DELLA
190 190
Tutti i giorni usiamo oggetti che sono fatti dei materiali più svariati: legno, plastica, ferro, stoffa. Non tutti, però, provengono dalla materia che si trova in natura, perché sono realizzati dagli esseri umani.
* E TU, CHE COSA NE PENSI?
Perché si fabbricano alcuni oggetti con il legno?
E perché altri sono in plastica o in metallo?
Secondo te, la plastica è un materiale naturale?
Hai qualche gioco fatto di materiali naturali?
* CHE COSA SCOPRIRAI
La differenza tra materiali naturali e materiali creati dall’essere umano. Le caratteristiche dei materiali.
Le nuove tecnologie che realizzano materiali speciali ispirandosi ad alcune proprietà di animali e piante.
191
GLI UTENSILI
DISCIPLINE AMICHE STORIA
Ricordi quali strumenti inventarono gli uomini e le donne del Neolitico?
IMPARO A STUDIARE CON . . . LE IMMAGINI
Donne e uomini fin dalla Preistoria hanno realizzato strumenti e inventato utensili per rendere più facile la loro vita. Basta pensare ai chopper o l’amigdala, ma anche ai bastoni appuntiti per difendersi o per estrarre dal terreno piante e radici. Gli esseri umani sono stati da sempre “scienziate” e “scienziati”. Nelle cucine di molte famiglie ci sono utensili che servono per cuocere il cibo, come le pentole con i coperchi di acciaio, le teglie di alluminio e i tegami di terracotta. Ma ci sono anche cucchiai e mestoli di legno o plastica.
Altri oggetti, invece, vengono utilizzati per tagliare, come i coltelli, le forbici da cucina o il tagliere. Ogni giorno, utilizziamo utensili che facilitano il nostro lavoro. Alcuni li avevano inventati già nel Neolitico, ma li abbiamo perfezionati nel corso del tempo. Altri invece sono più moderni, come gli elettrodomestici.
Circonda gli utensili che, secondo te, servono per preparare una torta.
192 MATERIALI E TECNOLOGIA DELLA NATURA
CARATTERISTICHE E USI DEI MATERIALI
Gli utensili sono costruiti ciascuno con il materiale più adatto alla propria funzione. Per esempio, un coltello non può essere di carta né un quaderno di marmo. Prima di usare un materiale, la Tecnologia studia le sue caratteristiche e associa il materiale adatto per ogni oggetto da costruire.
IMPARO A STUDIARE CON . . .
LE TABELLE
Completa la tabella. Per ogni funzione, scrivi il nome dell’oggetto e il materiale che ha le caratteristiche più adatte.
OGGETTO: quaderno • chiodo • finestra • pallone
MATERIALE: acciaio • gomma • vetro • carta
OGGETTO A CHE COSA SERVE?/ LA FUNZIONE MATERIALE CARATTERISTICHE
Per vedere all’esterno.
Per essere riempito d’aria e rimbalzare.
Entrare nella parete e sostenere un peso.
Poterci scrivere sopra e portare in cartella.
trasparente, fragile elastico resistente leggero, ci si può lasciare un segno
193 MATERIALI E TECNOLOGIA DELLA NATURA
TANTI MATERIALI PER UN SOLO OGGETTO
Conoscendo le caratteristiche dei materiali, l’essere umano ha potuto realizzare ponti di metallo molto resistenti e oggetti di plastica leggerissimi.
Spesso, però, per fabbricare un oggetto non si utilizza un solo materiale, ma se ne scelgono diversi.
In una bicicletta, per esempio, il telaio, la catena e i pedali sono di metalli solidi, rigidi e resistenti. Il sellino può essere rivestito di plastica, di pelle o di stoffa perché deve essere morbido e comodo. Le ruote hanno pneumatici di gomma per aderire bene al terreno.
IMPARO A STUDIARE CON . . . LE IMMAGINI
Leggi, osserva e scrivi i materiali utilizzati per realizzare una bicicletta.
194
SELLINO PEDALI
TELAIO CATENA
MATERIALI E TECNOLOGIA DELLA NATURA
RUOTE
Ora osserva e scrivi i materiali che sono stati utilizzati per realizzare questi oggetti.
195
MATERIALI E TECNOLOGIA DELLA NATURA
L’ORIGINE DEI MATERIALI
Alcuni materiali sono di origine naturale, cioè si trovano in natura, altri invece sono di origine artificiale, cioè sono prodotti dall’essere umano.
Il legno, la lana, la seta, il cotone, il ferro e il marmo sono alcuni dei materiali naturali che l’essere umano ha imparato presto a usare
La plastica, la ceramica, il vetro, il cemento e l’acciaio sono, invece, prodotti che l’essere umano ha imparato a ottenere mescolando sostanze diverse tra loro.
Per fabbricare il vetro, per esempio, si utilizza un miscuglio di sabbia e di altre sostanze che vengono scaldati ad alte temperature.
PER SAPERNE DI PIÙ
CONOSCERE I MATERIALI
I materiali naturali possono essere di:
• origine animale, come la lana, il cuoio e la seta
• origine vegetale, come il cotone, il lino, il sughero e il legno
• origine minerale, come il marmo, il ferro e l’argilla
196
MATERIALI E TECNOLOGIA DELLA NATURA
Completa collegando ogni oggetto alle proprietà corrispondenti.
Il maglione di lana è
La gomma del trampolino è
Il chiodo di acciaio è
Il vetro della finestra è
elastica, perché confortevole, perché trasparente, perché resistente, perché
è rigido. è caldo e morbido.
si modifica ma ritorna alla forma iniziale.
lascia passare i raggi luminosi.
197
STUDI ARE CON . . .
IMPARO A
LO SCHEMA
MATERIALI E TECNOLOGIA DELLA NATURA
LA TECNOLOGIA CHE AMA LA NATURA
LA SETA DEL RAGNO D’ORO
La seta che produce il ragno, in particolare la specie che vive in America, il ragno dalla tela d’oro, potrebbe diventare uno dei materiali del futuro. A prima vista fragile e poco resistente, questo materiale è tre volte più duro dell’acciaio. Pensate che una ragnatela, se fosse della dimensione di un campo da calcio, potrebbe intrappolare un aereo in volo senza spezzarsi. Si stanno studiando cinture di sicurezza e giubbotti antiproiettile leggeri e ultra resistenti che imitano la seta del ragno d’oro. Ma, tra le infinite applicazioni, quella più sensazionale è certamente un materiale al posto della plastica: le nostre bottiglie potrebbero essere biodegradabili e antibatteriche!
Stefano Roccio, La natura non ha copyright, Trasversale Beisler
CANTIAMO EDUCAZIONEINSIEMECIVICA EDUCAZIONE CIVICA E CITTADINANZA
LE LAMPALUCCIOLE
Le lucciole sono piccoli insetti che illuminano i boschi e i campi durante le tiepide notti d’estate. Emettono luce con due scopi principali: difendersi dai predatori e lanciare segnali di comunicazione, soprattutto amorosi. Gli scienziati hanno pensato di imitare il meccanismo di bioluminescenza e la cuticola delle lucciole per realizzare delle nuove lampadine a LED. Questa tecnologia permette di avere il doppio della luce e quindi dimezzare il consumo di energia. La strategia può essere applicata anche ai fari delle nostre auto o ai display delle televisioni, degli smartphone o dei computer.
SCIACQUONE NATURALE
Oggi, per circa la metà della popolazione mondiale, l’acqua potabile è scarsa, figuriamoci l’acqua impiegata per gli sciacquoni! In alcune zone del Pianeta esistono, quindi, zone di ristagno all’aperto dei bisogni, che inquinano l’acqua diffondendo malattie. Circa 1.500 bambini e bambine ogni giorno muoiono proprio per la mancanza di igiene. Le piante sono nostre alleate da sempre e hanno ispirato con il loro processo di respirazione, evaporazione e traspirazione la realizzazione di WC portatili a basso costo. Questi non utilizzano né acqua né energia, ma possiedono una membrana permeabile che permette di far evaporare l’acqua che si forma dagli scarti, mentre la parte secca rimane all’interno. Questi WC sono stati installati nei bagni di astronauti e astronaute, sulle navicelle spaziali.
199
EDUCAZIONE CIVICA E CITTADINANZA
MATERIALI ARTIFICIALI E NATURALI
1 Completa.
I materiali si distinguono in: e Alcuni materiali artificiali sono vetro, gomma e acciaio. Hanno diverse proprietà: il vetro è trasparente e , la gomma è , l’acciaio è
Si utilizzano per costruire finestre, , per costruire palloni, , per costruire chiodi,
I materiali naturali possono essere di origine animale, per esempio cuoio, ; di origine vegetale, per esempio cotone, ; oppure di origine minerale, per esempio argilla,
2 Completa inserendo le parole al posto giusto. inquinamento • la natura • bisogno • salute • igienici • acqua • pulita
Le nuove tecnologie, osservando , realizzano materiali nuovi per costruire ciò di cui abbiamo Grazie a questi materiali potremo avere meno , più , l’energia , servizi , e benessere per tutti.
• Obiettivo. TESTI NARRATIVI REALISTICI PROVA DI COME SONO STATI QUESTI ESERCIZI? 200 MATERIALI E TECNOLOGIA DELLA NATURA
le principali caratteristiche dei materiali.
Conoscere
di origine artificiale
prodotti dall’essere umano, che mescola diverse sostanze
La materia forma tutti
I MATERIALI
di origine naturale
possono essere di tipo
animale, vegetale o minerale
servono per realizzare oggetti, e vengono scelti in base alle loro proprietà
IN BREVE 201 CHE COSA ABBIAMO IMPARATO SUI MATERIALI
STE M
A
UNA PICCOLA SCIENZIATA
NOME: Gitanjali Rao
NATA: il 19 novembre 2005
SCUOLA: Istituto superiore: STEM, ovvero: “Scienza, Tecnologia, Ingegneria (E) e Matematica”
ATTIVITÀ: studentessa e scienziata
TEMPO LIBERO: scout e pianoforte
INVENZIONE FAMOSA: Teti, un apparecchio che rivela se l’acqua è pura o se ci sono tracce di piombo, sostanza velenosa per i viventi.
A CHE COSA STA LAVORANDO: Kindly, un’app per combattere il cyberbullismo, che avvisa quando si accorge che ci sono parole “da bulli” in un messaggio.
SEGNI PARTICOLARI: quando parla di Scienze, Tecnologia e Ambiente, tutti la ascoltano e la seguono!
Trova anche il tempo per dedicarsi all’arte della musica: pratica le STEM+A come Arte: le STEA M!
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UN MONDO CAPOVOLTO IN NATURA
Leggiamo, recitiamo cantando, poi facciamo una scenetta insieme.
RIVOLUZIONE
Ho visto una formica in un giorno freddo e triste donare alla cicala metà delle sue provviste.
Tutto cambia: le nuvole, le favole, le persone… La formica si fa generosa… È una rivoluzione.
Gianni Rodari
Quale significato ti suggerisce il titolo?
Confusione.
Tutto cambia.
Questa poesia sembra: la favola della cicala e la formica alla rovescia. una favola tutta nuova.
Quale significato ha, secondo te?
Cambia tutto, per creare confusione. Cambia tutto, per essere più generosi e gentili.
Cambia tutto, per divertimento.
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UN MONDO CAPOVOLTO NELL’ARTE
Nei versi di questa poesia potrai ritrovare il quadro che vedi sotto.
Sottolineali di rosso.
Inventa dei gesti e una coreografia in cerchio per recirare e ballare.
Rivoluzione è il mondo che sa di nuovo, è disegnare un albero in cielo e il sole come un rosso d’uovo. È disegnare una nuvola giocosa con dentro un pesce sbilenco, dicendo che è la gonna vaporosa, di una ballerina di flamenco. È disegnare un vestito e tagliarlo a pezzi se mentre lo fai lo accarezzi. In arte tutto è consentito. Il museo non è un luogo cupo, lì è divertente anche il lupo. Puoi entrare con allegria, fare un balletto e scatenare la fantasia.
Scegli dei versi della poesia a cui ti puoi ispirare e disegna un mondo a rovescio.
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Natalia Goncharova, Composizione decorativa
UN PITTORE DI SOGNI: MIRÓ
Hola, eccomi qua!
Sono Joan Miró, un pittore spagnolo. Mi piace disegnare, che per me è come sognare. Non mi piace disegnare ciò che vedo, ma quello che sogno, per lo meno credo...
Di sicuro quello che c’è nella mia testa e tra forme e colori, la carta e il pennello fanno festa!
Sono un artista surrealista:
la pittura è inseparabile dalla musica e dalla poesia che insieme al sogno nascono dalla fantasia.
L’ARTE DI MIRÓ
Per i pittori come Miró, l’arte dei bambini e delle bambine è in grado di disegnare tutto quello che è nascosto in noi. Miró ha creato una pittura originale fatta di forme, punti, linee e colori. Guardando i suoi quadri puoi sognare e immaginare, cantare e inventare poesie. Miró ha trovato una via di mezzo tra l’arte figurativa, che rappresenta la realtà, e l’arte astratta, che rappresenta le emozioni.
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IL BLU DEL SOGNO
Ecco dei quadri con lo sfondo blu che rappresenta il sogno.
Secondo te, che cosa “ha sognato” Miró?
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SOGNI GEOMETRICI
Che cosa ti sembrano queste figure dipinte da Miró? Presta attenzione ai colori e alle forme e prova a descriverle.
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DISEGNARE COME MIRÓ
Premo la punta del pennello, nasce un punto.
È un buono spunto: lo rifaccio, nasce suo fratello, un punto anche lui, anche lui bello…
Quando ogni punto va a fare una passeggiata dalla matita esce una linea corta e dritta, o leggermente arcuata.
Linea su linea traccio un po’ di figure: cerchi, triangoli, ovali, stelle nere o blu, fili, baffi, occhi, girandole e più e più… Mezze lune tutte nere, lucide e morbide come code di pantere: non importa se son vere.
A me danno una grande emozione, come cantare una canzone.
La mia arte bambina è un’allegra melodia perché io dipingo il mondo dei sogni con la mia geometria.
Teresa Porcella, Giorgia Atzeni (adattamento)
Leggiamo, recitiamo e disegniamo nell’aria segni e forme.
Nella pagina vedi alcune forme di Miró. Che cosa rappresentano, secondo te? Discuti in classe, poi realizzate ciascuno/a il vostro quadretto scegliendo le forme preferite.
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I COLORI PRIMARI E SECONDARI
Osserva tutti i precedenti quadri di Miró: quali sono i colori che l’artista usa di più?
Ti do due terzetti:
arancione, verde, viola?
Oppure rosso giallo e blu?
Hai osservato bene tu, non manca mai il colore dei sogni. Il terzetto rosso, verde e blu è quello dei colori primari, e se li mescoli vengon fuori tutti gli altri, i colori secondari.
Proviamo insieme: l’arte è fantasia, anzi di più, vera magia!
Colora il quadro a sinistra con i colori primari e quello a destra con i colori secondari.
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L’AUTUNNO NELL’ARTE
Che cosa ti sembrano queste figure dipinte da due artisti?
Presta attenzione ai colori e alle forme e prova a descriverle.
Quali immagini o colori ti colpiscono in questo quadro?
Per te è: figurativo. astratto.
Wassily Kandinsky, Autunno
Che cosa vedi in questo quadro che ti richiama l’autunno?
Per te è: figurativo. astratto.
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Natalia Goncharova, Autunno
L’INVERNO IN POESIA E NELL’ARTE
ALBERI D’INVERNO
D’estate col caldo cocente gli alberi sono coperti di foglie. Ma sotto la neve, col freddo pungente… gli alberi si denudano e non indossano niente.
Georgie Adams, Selina Young (adattamento)
LE PAROLE NELLO Z A I N O
Cocente: molto caldo
Poeta, poetessa, artista, scienziato o scienziata osservano la realtà con occhi nuovi e ci fanno riflettere sul perché delle cose. Secondo te, quale domanda si pongono le autrici di “Alberi d’inverno”?
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SOGNANDO PANNA DAL CIELO
Questa notte un sogno planetario accarezza le palpebre di ogni bambino. Un manto bianco nel cuore del buio per addolcire le tenebre di chi è triste e stanco.
Una gazza nera guarda incredula sulla staccionata, ha la coda ghiacciata ma rimane lì aggrappata, meravigliata.
Panna in gocce, panna in fiocchi panna che cade a ritmo, con silenziosi rintocchi.
Panna spalmata sui tetti, panna sugli stecchi, dolci come lecca-lecca.
Panna sui rami di quell’albero, custode di ogni casa, fantasma curioso che ne culla il riposo. Questo sogno è la neve, e di tutti è il più lieve.
Claude Monet, La gazza
Osserva il dipinto di Monet mentre leggi la poesia Sognando panna dal cielo: dove si parla del quadro? Sottolinea i versi simili.
PER ACCOMPAGNARE CON LA MUSICA
Antonio Vivaldi, Le quattro stagioni: Inverno
Ludwig Van Beethoven, Chiaro di luna, sonata per pianoforte
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LA PRIMAVERA IN POESIA E NELL’ARTE
A chi si riferiscono le azioni della poesia?
gioca
ridono
suona
Nel quadro, qual è la cosa che ti fa capire subito che è primavera?
BAMBINI SUL PRATO
Gioca una schiera di bambini e bambine sul prato. È mite il giorno.
Piena di luci e di carezze intorno aleggia la primavera. Ridono i cieli e l’erbe nuove: senza fronde, pura biancheggia la fioritura di mandorle, peschi e meli. Il pifferaio suona una dolce melodia che risveglia i cuori e coccola i bambini, il soffice prato, animali e fiori.
Ada Negri (adattamento)
Quali suoni ti sembra di udire?
PER ACCOMPAGNARE CON LA MUSICA
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Kate Greenaway, Il pifferaio di Hamelin
Antonio Vivaldi, Le quattro stagioni: Primavera
VEDO
Il mare è sempre in movimento, come il suo colore: è sempre in mutamento. Lo puoi vedere calmo la mattina, di un azzurro “fata Turchina”. Scuro scuro la sera come una cornacchia nera. Crespo di mille onde che il forte vento confonde. Forse c’è un vento anche in fondo al mare, dove tanti abitanti puoi trovare.
Grazia Restelli
L’ESTATE IN POESIA
SOGNANDO IL MARE
Stiamo navigando con la mia barca-letto. Ho issato una vela con il copriletto. Voglio veder pirati di mari lontani, una balena e stormi di gabbiani. Ho portato biscotti e caramelle, le ho messe sul ponte insieme alle ciambelle.
Georgie Adams, Selina Young
Quante volte cambia il mare nella poesia?
Sottolinea solo tre parole.
Ezio Bosso, Oceans
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ACCOMPAGNARE CON LA MUSICA
PER
VIVA LE VACANZE!
Non mi va la libertà se qualcuno me ne dà solamente un angolino come al cane nel giardino: questa è, se non sbaglio, libertà col guinzaglio.
Marcello Argilli
Quale altro titolo sceglieresti per questa poesia?
Scrivilo sui puntini in alto.
Che cosa dice il poeta nel primo verso?
Dice questo perché gliene danno poca: quale parola
te lo fa capire? Sottolineala.
Che le vostre vacanze siano divertentissime e libere come… una poesia!
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Coordinamento e redazione: Valentina Cammilli
Revisione didattica: Giuseppina Ricucci
Responsabile di produzione: Francesco Capitano
Progetto grafico: Elisabetta Giovannini
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Illustrazioni: Manuela Leporesi, Mauro Sacco ed Elsia Vallarino
Copertina: A come Ape di Alessia Zucchi
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