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Storie per crescere
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Storie con i fiocchi Mariagrazia Bertarini • Mauro Martini Raccasi Diego Mecenero • Maria Vago • Giorgio Di Vita
Cinque storie scritte da cinque autori diversi che prendono per mano i ragazzi e li guidano attraverso esperienze reali, fantastiche, avventurose, divertenti e talvolta sorprendenti alla scoperta dello spirito natalizio. Le storie raccontano di Silvia e la nascita del fratellino che mette in pericolo l’arrivo dei regali; di Babbo Natale che per un incidente si ritrova senza la renna capo-slitta; degli alberi del bosco che gareggiano per chi sarà il più bello; di Arturo che vuole assolutamente vedere Babbo Natale e di un papà che rivive il suo passato nascosto in un calendario dell’avvento.
Avventure fantastiche e realistiche per ragazzi che già leggono da soli. Libri per scoprire il piacere di viaggiare con la mente seguendo un filo d’inchiostro. Romanzi e storie per lettori esperti. Libri per esplorare per filo e per sogno il mondo dentro e intorno a noi. A ciascun colore corrisponde un livello di difficoltà sia linguistica che tematica. Ogni libro accompagna i ragazzi lungo un progressivo apprendimento delle tecniche di lettura attraverso argomenti che rispondono al loro gusto.
Classici Avventure sempreverdi che contribuiscono alla crescita culturale e individuale di ogni ragazzo.
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ISBN 978-88-468-3008-1
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Racconti e fiabe in stampato maiuscolo o minuscolo per imparare a leggere da soli. Storie per scoprire il piacere di un avvincente gioco lungo un libro.
La macchina del tempo Vicende ambientate nel passato, per vivere avventure a contatto con la nostra storia.
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La collana L’albero dei libri vuole proporre ai ragazzi della Scuola Primaria racconti e romanzi che rispettino i loro gusti e la loro graduale capacità di leggere e comprendere una storia, sia dal punto di vista linguistico che dal punto di vista tematico.
Storie per crescere Storie che nascono da argomenti quotidiani e raccontano in modo fantastico o reale i problemi dei ragazzi di oggi.
Ogni storia è seguita dalle indicazioni per la realizzazione di un oggettino da regalare a chi si vuol bene!
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AUTORI VARI STORIE CON I FIOCCHI
Alistar Alistar è nata in una città con il mare, le colline e un faro, dove si vede tanto cielo. Sin da bambina giocava con le immagini e i colori e da grande ha mantenuto la promessa. Negli anni si è spostata in molti luoghi, sempre alla ricerca di nuovi stimoli. Ora vive tra l’Italia e Tbilisi nel Caucaso, luogo di grande poesia e magia che l’ha rapita con il suo incanto.
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Mariagrazia Bertarini • Mauro Martini Raccasi Diego Mecenero • Maria Vago • Giorgio Di Vita
www.alberodeilibri.com
5,50
Cartoline Avventure in cui il paesaggio diventa uno dei protagonisti per stimolare i ragazzi a conoscere il mondo in cui viviamo. Artè Storie che hanno come filo conduttore l’arte in tutte le sue manifestazioni, dalla pittura alla musica al teatro.
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Con attività di BRICOLAGE per il NATALE
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indice
cap.1 • Chi li porta i miei regali?
Le matite magiche cap.2 • Renne e strenne Come è dolce il Natale! cap.3 • Il concorso per Alberi di Natale Uno per tutti... cap.4 • A Natale sono tutti buoni? La gara dei Babbi Natale cap.5 • Il calendario magico Un pupazzo di neve che scalda il cuore
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Capitolo 1
Chi li porta i miei regali? Quello, per Silvia, era proprio un anno terribile. L’anno più brutto della sua vita. Ripensando a sei dei suoi otto anni (dei primi due, però, non ricordava un granche) nessuno era stato così terrificante. Il 20 agosto, per il lavoro di papà, si erano tutti trasferiti da Roma a Milano. Il 2 settembre era stata chiamata dalle maestre della nuova scuola insieme a mamma e papà e aveva scoperto di essere indietro con il programma di storia, così aveva dovuto studiare tutti i giorni per due settimane.
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Capitolo 1
un paio di scarpe da ginnastica ‘super alla moda’ e un ricettario di cucina biologica. Solo per ultimo, fingendo indifferenza, nominava PipìPappaUeeUee. Comunque, Silvia si mise d’impegno e scrisse una lettera alla Befana e una a Babbo Natale. Andò nello studio di papà, prese due buste e… ecco un altro dubbio.
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Chi li porta i miei regali?
“E se poi questi due si conoscono e se lo dicono? Se pensano che sia un’imbrogliona che vuole i regali doppi? Se si arrabbiano e per punizione non viene né uno né l’altra?” Il cervelletto di Silvia non aveva pace. “Su una letterina potrei firmare con il nome di Debby.
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e n o i z a z z i l Rea Disegna, ritaglia, incolla e realizza simpatici simboli di Natale.
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Attorciglia rato uno scovolino colo a una matita.
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Fissa con il nastro adesivo il tuo simbolo natalizio all’estremità libera dello scovolino e‌
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Ecco fatto! e Le tue matit ia Frena-Rabb ! sono pronte
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Ogni matita può anche essere un originale SEGNAPOSTO per il pranzo di Natale oppure un PENSIERINO per amici e parenti.
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Capitolo 2
vestito rosso che ti ostini a indossare è vecchio di cento anni. – Hai preso la lista dei regali? – Uuuuuuuhhh, la lista! – ululò Babbo sbuffando mentre si arrampicava con fatica sulla slitta cigolante per il peso della sua pancia. – Me la stavo dimenticando! Datemela, presto! È nel mio grembiule dei lavori da falegname! In bottega, vicino al camino e all’agrifoglio. Uno dei verdi elfi corse a recuperarla e Babbo Natale si sentì rincuorato solo quando l’ebbe stretta al petto, sotto la giubba rossa.
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Mentre decollava verso il cielo stellato, salutando i piccoli elfi rimasti nella sua bottega di Rovaniemi in Lapponia, si diede una pacca sulla fronte: – La lista! Rischiavo di dimenticarla un’altra volta! Alla mia età la memoria non è più quella di una volta! Intanto, contò mentalmente le renne che volavano davanti a lui trainandolo: Blitzen, Vixen, Comet, Dancer, Cupid, Donner, Prancher, Dasher e la numero uno, Ellie. Sì, c’erano tutte e nove. Le renne erano già più contente: quella notte avrebbero volato sui tetti della Florida, in America, consegnando doni giù per i camini delle case tra palme e spiagge bianche ma, soprattutto, al caldo!
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Capitolo 3
l’Albicocco, la Vite, il Susino e altri cento. – Ehi, tu! Che ci fai qui? – chiese il Pino a una pianta con una folta chioma di sottili e lunghi rametti che scendevano giù come una cascata. Si trattava del Salice Piangente: anche lui, bel bello pettinato, era in coda davanti all’Ufficio Alberi di Natale. – Già, che ci fai qui? – chiese anche il Ciliegio – Non vorrai mica iscriverti al concorso? Con la faccia e il nome che ti ritrovi di certo faresti piangere tutti i bambini del mondo! Il povero Salice Piangente abbassò le
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chiome, triste triste, ma gli altri alberi continuarono a punzecchiarlo. – Un Salice Piangente come albero di Natale? Ah! Ah! Ah! Sai che ridere… – sghignazzò il Pesco. – Che ridere? Che piangere, non che ridere! Ah! Ah! Ah! – lo interruppe la Quercia. La povera pianta scoppiò in lacrime.
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Capitolo 4
Si accende la luce e Lionello, ancora mezzo accecato dal flash, vede che è proprio un bambino con gli occhiali rotondi, il pigiama a righe e una macchina fotografica. – E tu chi sei? – gli domanda. – Sono Arturo Biagiotto. E tu sei Babbo Natale, naturalmente. – Hai fatto tu questo marchingegno? – si stupisce Lionello. – Ho fatto tutto da solo – si vanta Arturo. – E adesso passiamo al punto B. Toglie dalla tasca del pigiama un foglio e una matita. – Punto A: sorprendere e catturare Babbo Natale – legge, e segna a fianco una crocetta. Poi continua: – Punto B: ricevere i regali da Babbo Natale. – Io non sono Babbo Natale – sbuffa Lionello. – Dici così perché non vuoi ammettere di essere stato scoperto. Ma io non ci casco. – Non sono Babbo Natale – insiste Lionello.
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A Natale sono tutti buoni?
– Allora chi sei? – gli domanda Arturo. – Potrei essere un ladro – dice Lionello.
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Capitolo 5
la fontana ghiacciata e la carriola con gli attrezzi da giardinaggio, ma non riuscĂŹ ad evitare un vaso con una grande pianta di Stelle di Natale fiorite. I petali volarono qua e lĂ come farfalle fuori stagione, ricadendo sul solco che lo slittino improvvisato aveva lasciato dietro di sĂŠ mentre continuava la sua corsa. Anna e Michele non stanno nella
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Il calendario magico
pelle, vogliono conoscere il resto della storia, così Michele chiede al papà di aprire un’altra finestrella, ed ecco che compare un abete dai rami carichi di neve. Il papà sorride e continua: – Gegè non se l’aspettava proprio che la bacinella potesse filare così veloce e, soprattutto, non aveva idea di come frenare. L’unica cosa capace di interromperne la corsa fu il grande albero in fondo al giardino. Il bambino fece appena in tempo a rotolare via da una parte, cadendo sulla neve soffice, ma la bacinella colpì l’albero facendo cadere la massa bianca che gli
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