Maria Vago
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Storie per crescere Storie per crescere
Titolo Tanti auguri! Casa editrice La Spiga Autrice Maria Vago Illustratrice Barbara Bongini 112 pagine
È una raccolta di cinque brevi racconti, con ambientazioni e protagonisti diversi, ma tutti legati al giorno del compleanno. Orchetto che riceve come regalo un bambino da sgranocchiare, Martina a cui lo zio regala una mappa del tesoro, Ale preoccupatissimo perché nessuno sembra ricordarsi la sua festa, Andrea che la combina grossa con la storia delle orecchie e la Principessa Marianna che riceve il regalo che desidera di più al mondo.
Maria Vago
Il compleanno è un giorno speciale per tutti: bambini, principesse e anche orchi, soprattutto quando sono ancora orchi bambini. Che bello festeggiare, che bello ricevere i regali… Ma se il regalo fosse un bambino da sgranocchiare? O una mappa del tesoro? E se invece non ci sarà nessun regalo, perché nessuno sembra ricordare che tu compi gli anni? Che brutta situazione, non è vero? Beh, è anche peggio se qualcuno aspetta quel giorno per tirarti le orecchie fino a… strappartele! Vuoi divertirti, vuoi spaventarti, vuoi sorprenderti? Ecco cinque fantastici racconti tutti per te!
Racconti e fiabe in stampato maiuscolo o minuscolo per imparare a leggere da soli. Storie per scoprire il piacere di un avvincente gioco lungo un libro. Avventure fantastiche e realistiche per ragazzi che già leggono da soli. Libri per scoprire il piacere di viaggiare con la mente seguendo un filo d’inchiostro. Romanzi e storie per lettori esperti. Libri per esplorare per filo e per sogno il mondo dentro e intorno a noi. A ciascun colore corrisponde un livello di difficoltà sia linguistica che tematica. Ogni libro accompagna i ragazzi lungo un progressivo apprendimento delle tecniche di lettura attraverso argomenti che rispondono al loro gusto. Storie per crescere Storie che nascono da argomenti quotidiani e raccontano in modo fantastico o reale i problemi dei ragazzi di oggi. La macchina del tempo Vicende ambientate nel passato, per vivere avventure a contatto con la nostra storia. Classici Avventure sempreverdi che contribuiscono alla crescita culturale e individuale di ogni ragazzo.
ISBN 978-88-468-3009-8
www.alberodeilibri.com
5,50
Cartoline Avventure in cui il paesaggio diventa uno dei protagonisti per stimolare i ragazzi a conoscere il mondo in cui viviamo. Artè Storie che hanno come filo conduttore l’arte in tutte le sue manifestazioni, dalla pittura alla musica al teatro.
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Barbara Bongini Autrice e illustratrice specializzata nel settore dell’editoria per ragazzi, lavora da anni con le maggiori case editrici italiane.
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Tanti auguri!
MARIA VAGO TANTI AUGURI!
Maria Vago Laureata in Pedagogia, è da sempre appassionata di letteratura per ragazzi. Dopo dieci anni di insegnamento e dieci di giornalismo, ora si dedica a tempo pieno alla scrittura. Ha scritto anche Pizza, pidocchi e un genio nell’astuccio.
La collana L’albero dei libri vuole proporre ai ragazzi della Scuola Primaria racconti e romanzi che rispettino i loro gusti e la loro graduale capacità di leggere e comprendere una storia, sia dal punto di vista linguistico che dal punto di vista tematico.
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indice
Un regalo da… gustare Giochi da orco Un regalo originale Giochi in bottiglia Ehi, qualcuno si ricorda? E tu… ti ricordi? Che sciocca usanza… Giochi per te Un regalo… regale Giochi o regali?
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Primo racconto
Un regalo da… gustare “Questo è il compleanno più bello della mia vita” pensa Orchetto. Sono arrivati tutti i parenti, anche quelli che abitano oltre la montagna, per festeggiarlo. Ha ricevuto un sacco di regali. Un sacco grande e pesante, che quasi non riesce a trascinare, anche se lui è un orchetto forte per la sua età. E ancora non è finita: manca il regalo del nonno. Il nonno gli fa sempre regali speciali. Orchetto guarda il nonno. Il nonno sorride sotto i baffoni bianchi. Finalmente si decide ad andare a prendere il suo regalo. L’aveva nascosto nel deposito delle asce! Orchetto
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Primo racconto
non l’avrebbe mai trovato perché non ha il permesso di entrarci, non ancora. Il nonno torna reggendo una gabbia incartata. Dentro qualcosa si agita. Qualcosa di… vivo! – Un orso! Mi regali un cucciolo di orso! – grida Orchetto tutto contento. Ha sempre
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Un regalo da… gustare
sognato di avere un orso tutto per sé e di giocarci insieme a fare la lotta e di ammaestrarlo. Il nonno scuote la testa e toglie la carta. – Oh! – esclama Orchetto un po’ deluso. Nella gabbia c’è un bambino. È quasi impossibile ammaestrare gli umani perché non sono tanto intelligenti. Non sono nemmeno tanto forti e non c’è gusto a fare la lotta con loro. Il nonno indovina i suoi pensieri. – Non è per farci la lotta – gli dice. – È per mangiarlo. I cuccioli umani sono teneri e molto saporiti. Questo poi deve essere speciale. Tutti si accostano alla gabbia per osservare il bambino da vicino. Il nonno ha ragione. – È cicciottello al punto giusto – dice uno.
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Secondo racconto
– Proprio come Teseo nel labirinto del Minotauro! Lo spago percorre tutto il giardino girando intorno al tronco del tiglio e poi alla colonna della fontanella e poi al bracciolo della sedia a sdraio e alla maniglia del cancello… e poi precipita dentro il finestrino della cantina. Martina non può certo seguirlo per quella strada: il finestrino è chiuso da una grata
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Un regalo originale
di ferro. Lancia di sotto il gomitolo e decide di recuperarlo scendendo in cantina per le scale. Sono scale piuttosto ripide e la cantina è profonda. Martina preme l’interruttore, ma… niente luce. Riprova, niente. Clic… clic… clic… La lampadina non si illumina. – Proprio adesso dovevi bruciarti? Però subito le viene il sospetto che c’entri
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Terzo racconto
– Io non posso rinunciare a nessuno dei miei impegni – si è affrettata a precisare Teresa. Scommetto per paura che mamma tirasse ancora una volta in ballo il discorso che nessuno l’aiuta e che da una figlia praticamente adulta si aspetta un sostegno eccetera… – Anzi – ha aggiunto precipitosamente la sorellona, – la settimana prossima incomincia un interessantissimo corso di
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Ehi, qualcuno si ricorda?
yoga. Pensavo di iscrivermi. – Yoga? Tu? Un corso di yogurt non c’è, per caso? Sarebbe più utile – ha riso Nico. – Tu pensa ai tuoi allenamenti e alle prove con la tua Saraband, che dovreste piuttosto chiamare Scassaband, e ai tuoi… Ho interrotto io Teresa. – Comunque dovreste controllare bene quello che c’è scritto sul calendario. E anche sul maialino magnetico – ho detto.
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E tu... ti ricordi? Somaraccio è un nome alterato. Cerchia i falsi alterati che si sono infilati nell’elenco.
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POSTICINO LIBRETTO POSTINO BOTTONE FRINGUELLO PIEDINO
PASTICCINO LIBRONE CAGNACCIO SECCHIELLO VERSACCIO BALCONE
TORRONE MATTONE CANTINA MATTINO MARTELLO
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Collega le parole straniere con il corrispondente italiano.
GARAGE
SPETTACOLO
SCOTCH
AUTORIMESSA
SHOW
LAMPO
FLASH
NASTRO ADESIVO
Il protagonista si sente molle come un polpo lesso. Oppure potrebbe essere vispo come un grillo… Completa.
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noioso come ..…...................………… affamato come ........................………… addormentato come ..................…………….. dispettoso come .................……….. sporco come ............…………… fedele come ...............……………. astuto come ..................………….. silenzioso come .........………….. veloce come .....…………… lento come .......………….
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Quarto racconto
– In questo periodo proprio no! Mi aspetta una giornata di fuoco! – Oggi? Non se ne parla nemmeno. Ho un appuntamento che è già stato rimandato tre volte! – Ma oggi è il mio compleanno! È l’unico regalo che vi chiedo. Potremmo tornare al museo dello spazio – insisteva Andrea. – Chiedilo al nonno – aveva proposto la mamma. – Poi, ormai il regalo te l’abbiamo preso. Lo vedrai stasera. La serata possiamo dedicartela – aveva concluso il papà.
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Che sciocca usanza…
Andrea ci rimane male, poi ha un’idea. È fortunato: il suo compleanno quest’anno è vicino al Carnevale e le cartolerie traboccano di maschere orrende. In una vetrina vede quella che fa al caso suo. La compera e ritaglia le orecchie di gomma. Sono della misura giusta, appena un po’ più grandi delle sue. Il giorno del compleanno, dopo essersi preparato per andare a scuola, le infila sopra quelle vere.
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Quinto racconto
anche il bucato ai quattro stracci che la vecchia, cioè la fata, tirò fuori da una cassapanca tarlata. Finalmente, poté andare a riposare e si trascinò sul pagliericcio. Due ore dopo lo svegliarono la luce dell’alba e il cinguettio degli uccelli o forse il calcio della vecchia. – Va a mungere la capra – gli ordinò. – La capra è morta ieri – le ricordò il principe. – Oh, povera me. Come farò? – gracchiò la vecchia. Ubaldo sapeva che era tutta una finta. Di sicuro lei conosceva la formula magica per trasformare l’acqua del torrente in latte profumato, ma si affrettò a offrirle tutte le monete che aveva con sé perché potesse comprare una capra nuova. Non erano molte, Ubaldo non era un principe ricco. – Ora devo andare – disse il principe prendendo il suo cavallo.
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Un regalo… regale
– Ehm… ehm… Ho fatto tutto quello che mi hai chiesto. Sono stato gentile. Tu in cambio non mi dai niente? La vecchia prese un cesto e glielo diede. Un gatto! C’era dentro un gatto! Aveva il pelo tutto bianco e due grandi occhi verdi e al collo aveva un nastrino di seta rosa.
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