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I GRANDI CLASSICI LeggerMENTE è la nuova collana di narrativa per la scuola secondaria. Il suo obiettivo principale è offrire ai ragazzi libri classici o inediti, storie di attualità o di fantasia, per riscoprire pagina dopo pagina il piacere della lettura.

Le avventure di Tom Sawyer

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www.leggermente.info Questo volume sprovvisto del talloncino a fianco è da considerarsi campione gratuito fuori commercio.

€ 7,70

LE AVVENTURE DI TOM SAWYER

Nel romanzo di Mark Twain trova spazio quasi tutto: l’avventura la passione l’amicizia la rivalità e la perfidia di cui solo i ragazzi sanno essere interpreti tanto raffinati; sullo sfondo una natura benigna e amabile a cui fa da contrappeso una struttura sociale opaca, segnata dalle miserie dell’animo umano che l’autore ci sottopone senza attenuanti e senza moralismi. • Focus sulla guerra di secessione • Focus sul Mississippi • Incontro immaginario con l’autore • Attività di comprensione ispirate alla metodologia Invalsi • Caffè letterario

Mark Twain

In un modo tutto suo, Tom Sawyer è il ragazzo che tutti siamo stati o avremmo dovuto essere: la sua leggerezza è la variabilità di una giornata di primavera, egli è infatti capace di trasformare una tragedia in farsa a dispetto degli adulti, irrimediabilmente paralizzati nelle loro disperate certezze.

I GRANDI CLASSICI

Invito alla lettura


Capitolo I «Tom!» Nessuno rispose. «Tom!» Nessuno rispose. «Che cosa sta combinando quel ragazzo? Vorrei proprio saperlo. Ehi, Tom!» L’anziana signora abbassò gli occhiali e, al di sopra di essi, guardò intorno a sé nella stanza; poi li spinse di nuovo in su e guardò di sotto a essi. Quello era il suo migliore paio di occhiali, il suo orgoglio, occhiali fatti per “eleganza”, non per utilità; avrebbe potuto vederci altrettanto bene attraverso un paio di coperchi per stufe. Ora, per un momento, parve perplessa e disse, non minacciosamente, ma con una voce così forte da farsi sentire anche dai mobili della stanza: «Se ti metto le mani addosso, io...» Non completò la frase perché, nel frattempo, si era chinata e stava sferrando colpi con la scopa sotto il letto... e pertanto le occorreva fiato per ritmare i colpi stessi. Non riuscì a scovare altro che il gatto. «Non ho mai conosciuto nessuno più scavezzacollo di quel ragazzo!» Si avvicinò alla porta aperta, rimase in piedi sulla soglia e guardò fuori, tra le piante di pomodoro e l’erba stramonio che costituivano l’orto. Niente Tom. Pertanto alzò ulteriormente la voce e urlò: «Ehi, tu-u-uu Tom!» Vi fu un lieve suono alle sue spalle e lei si girò giusto in tempo per afferrare un lembo della giacchetta del ragazzino e bloccarne la fuga. «Preso! Avrei dovuto pensare a quell’armadio a muro.

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Che cosa ci stavi facendo là dentro?» «Niente». «Niente! Guarda in che stato hai le mani e la bocca. Cos’è quella roba?» «Non lo so, zia». «Be’, lo so io. È marmellata, ecco che cos’è! Mille volte ti avrò detto che, se non ti fossi deciso a lasciare stare la marmellata, ti avrei scorticato vivo. Dammi la bacchetta». La bacchetta rimase librata a mezz’aria. Il pericolo era gravissimo. «Mamma mia! Guarda dietro di te, zietta!» L’anziana signora girò di scatto sui tacchi, sollevando al contempo, per prudenza, la gonna, e il ragazzo fuggì all’istante, si arrampicò su per l’alta recinzione di assi e scomparve al di là di essa. Zia Polly rimase immobile, sorpresa, per un momento, poi ridacchiò sommessamente. «Diavolo di un ragazzo, possibile che io non riesca a imparare mai niente? Non me ne ha giocati abbastanza di tiri, ormai, perché debba stare in guardia? Ma i vecchi stolti sono i più grandi stolti che esistano. Il cane troppo avanti negli anni non impara niente, come si suol dire. Però, santo cielo, quel monello ne combina sempre di nuove ogni due giorni, e come può sapere, una povera creatura, che cosa l’aspetta? Tom sembra capire fino a qual punto può tormentarmi prima che perda la pazienza, e sa come farmi arrabbiare soltanto per un momento o farmi ridere, dopodiché tutto è passato e perdonato e non riesco a dargliele come merita. Non sto facendo il mio dovere, con quel ragazzo, e questa è la pura verità, Dio lo sa bene. Risparmia la verga e vizierai il bambino, come dice il buon libro. Sto preparando peccati e sofferenze per entrambi, me ne rendo conto. È un ragazzino indemoniato, ma, il Signore mi perdoni, è figlio della mia defunta sorella, povera creatura, e, non so come, non trovo 8


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Capitolo II

a vapore Grande Missouri sgobbava e sudava al sole, l’artista a riposo sedette all’ombra su un barile lì accanto, fece dondolare le gambe, rosicchiò la mela e progettò il massacro di altri innocenti. La materia prima non mancò; altri ragazzi passarono di lì per caso, di tanto in tanto; si avvicinarono per prendere in giro e rimasero a imbiancare a calce. Quando Ben non ne poteva ormai più, Tom aveva barattato la possibilità successiva con Billy Fisher contro un aquilone in buono stato; e quando anche Billy fu sfinito, Johnny Miller pagò lo spasso di pitturare con un topo morto e un pezzo di spago per farlo girare in aria; e così via e così via, un’ora dopo l’altra. E allorché giunse la metà pomeriggio, Tom, che quel mattino era stato un ragazzo afflitto dalla miseria, si rotolava, letteralmente, tra le ricchezze. Oltre alle cose che ho già menzionato, possedeva dodici biglie, parte di uno scacciapensieri, un frammento di bottiglia blu per guardarci attraverso, un rocchetto, una chiave che non avrebbe mai aperto niente, un pezzo di gesso, il tappo di vetro di una caraffa, un soldatino di stagno, due girini, sei petardi, un gattino con un occhio solo, una maniglia di porta in ottone, un collare per cani, ma non il cane, il manico di un coltello, quattro pezzi di buccia d’arancia e un vecchio e malconcio telaio di finestra. Per tutto il tempo era rimasto in ozio divertendosi piacevolmente, in buona e numerosa compagnia, e la recinzione aveva ben tre strati di imbiancatura a calce! Se non fosse rimasto senza calce per imbiancare, avrebbe mandato in bancarotta tutti i ragazzi del villaggio. Tom disse a se stesso che il mondo non era poi così desolato, in fin dei conti. Senza rendersene conto, aveva scoperto una grande legge delle azioni umane, vale a dire che per indurre un uomo o un ragazzo a bramare qualcosa, è necessario soltanto far sì che quella cosa sia difficile da 23


Incontro immaginario con l'autore Mark Twain (1835-1910)

Samuel Langhorne Clemens, questo è il vero nome di MarK Twain, ci ha ricevuto nello studio della sua villetta immersa nel verde nei pressi di Hannibal, la cittadina sulle rive del Mississippi dove è nato nel 1835. L’aspetto è quello di un anziano, rispettabile signore che mostra con dignità le tracce della sua età: le rughe del volto segnato dal tempo parlano di una vita densa di avvenimenti. Siamo stati introdotti nello studio dove lo scrittore ci attendeva seduto dietro un'antica scrivania. Accanto i ritratti color seppia delle donne che Twain ha amato e che lo hanno lasciato solo ormai vecchio e stanco, ma non ancora rassegnato. Mr Twain, lei è noto in tutto il mondo per Tom Sawyer , uno dei

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risultati più felici della sua fantasia. Come è nato questo personaggio? Deve sapere che persi mio padre a 12 anni e dovetti imparare presto un mestiere, così andai nella bottega del tipografo che lavorava in paese. Può immaginare se un ragazzo a 12 anni voglia trascorrere il suo tempo a mettere in fila caratteri di piombo per stampare noiosissime pagine! Eppure in mezzo all’inchiostro, divenni di lì a qualche anno un abile tipografo e, mentre lavoravo alla composizione di pezzi scritti dagli altri, iniziai a scrivere anch’io. Allora le fu subito chiara la passione per la scrittura? Per niente! All’inizio ero attratto dall’avventura: ero cresciuto in riva al


grande Mississippi, simbolo di libertà e indipendenza, e non mi vedevo dietro a una scrivania a scrivere. Ero inoltre diventato pilota dei battelli che solcavano le acque placide del Mississippi da St. Louis a New Orleans. Devo a questa attività lo pseudonimo Mark Twain, ovvero “marca due”, un’ espressione usata frequentemente per segnalare la profondità dell’acqua durante la manovra del battello, per evitare che si incagliasse nei fondali meno profondi. Dal 1865 i miei racconti, prima pubblicati su varie riviste e poi riuniti in volume, ottennero un crescente successo, rendendomi in breve lo scrittore più letto d’America. Quale aspetto del suo stile ritiene più originale? Credo che verrò ricordato per la scelta del linguaggio con cui i miei personaggi hanno parlato, perché ho utilizzato le stesse parole della gente che vive lungo le rive del grande fiume. Grazie ai riverbooks (libri del fiume, da Vita primitiva a Vita sul Mississippi), e poi ai romanzi più famosi, ho offerto agli americani una descrizione chiara e vivace della vita nella valle del Mississippi. I miei personaggi sono ingenui e sprovveduti, ma dotati di humour e genuinità di sentimenti. La sua fama, Mr Twain, resta senza dubbio legata a due romanzi destinati ai ragazzi: Le avventure di Tom Sawyer del 1876 e

Le avventure di Huckleberry Finn del 1885. Ci dica qualcosa a questo riguardo. È vero. Le avventure di Tom Sawyer è stato ritenuto sin da subito un romanzo per ragazzi, anche se io scrivendolo non avevo in mente di rivolgermi solo a quel pubblico. Del resto la storia non parla soltanto di adolescenti, né le situazioni descritte si rivelano avvincenti in se stesse. Sta di fatto però che i temi e lo stile delle due opere divennero in breve tempo un punto di riferimento per gran parte della narrativa americana del Novecento. Come lei sa, in entrambe le opere sono narrate le vicende di un gruppo di ragazzi abitanti nella provincia del Sud-Ovest, caratterizzata da una struttura sociale rigida e tradizionalista, sullo sfondo di una natura incontaminata. Tom è un ragazzo che capovolge le convenzioni, ma non troppo (e, infatti, le sue escursioni si risolvono ogni volta in un regolare rientro all’ordine del villaggio), Huck Finn è protagonista di una genuinità assoluta. Nelle Avventure di Huckleberry Finn, il ragazzo che infrange ogni regola, alla ricerca di una propria identità, prende coscienza di sé nei confronti della società. L’incanto della vita lungo il Grande Fiume (il Mississippi) non vuole essere un sogno contrapposto alla realtà, né una forma di evasione e ritorno alla primitività. Huck non rifiuta, infatti, realtà e società, ma ogni forma di contraffazione e ipocrisia. Della “fuga” si serve come di

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La Titolo guerra di secessione americana Le immagini della guerra di secessione americana sono familiari un po’ a tutti, se non altro grazie ai film o a romanzi notissimi, come “Via col vento” di Margareth Mitchell. La parola secessione significa divisione e si riferisce alla guerra civile che oppose, tra il 1861 e il 1865, gli Stati Uniti d’America (l’Unione) a undici stati secessionisti del Sud, organizzati nella Confederazione degli Stati d’America. Le cause della guerra di secessione, per quanto profonde e complesse, possono essere schematizzate così: • gli stati del Sud, definiti sudisti, pretendevano il diritto all’autonomia economica e difendevano la propria indipendenza politica; • gli stati del Nord si opponevano alla schiavitù della popolazione di colore che veniva praticata negli stati del Sud: in questa prospettiva avvenne lo scontro tra schiavisti e abolizionisti;

La battaglia di Hampton Roads, in Virginia (1862).

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• a queste componenti si aggiunse l’elezione del repubblicano Abraham Lincoln alla presidenza degli Stati Uniti, vista dagli Stati del Sud, che avevano annunciato la loro secessione se Lincoln fosse stato eletto, come una vera e propria dichiarazione di guerra. Nell’aprile 1861 gli eserciti unionisti e confederati si affrontavano nel più sanguinoso conflitto della storia degli Stati Uniti. Dopo alcune vittorie iniziali, i sudisti subirono la controffensiva degli Stati del Nord, la cui superiorità economica e demografica si rivelò decisiva per gli esiti della guerra. Si trattò di una guerra estremamente sanguinosa (più di 600.000 morti!) durante la quale si sperimentarono nuove armi e tecniche di combattimento mai usate in precedenza. Gli Stati del Sud furono sottoposti a una temporanea occupazione militare e dovettero accettare il ridimensionamento della propria autonomia, mentre la schiavitù veniva abolita su tutto il territorio dell’Unione.

Il presidente Lincoln nel campo di battaglia di Antietam.

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Percorsi di lettura CAMMIN FACENDO

capitolo I 1 Il narratore ci presenta sin dalle prime battute del romanzo un personaggio mettendo in evidenza un particolare del suo aspetto fisico. Quale? .......................................................................................................................... 2 Quali strategie adotta la Zia Polly per trarre in fallo Tom e costringerlo a dire la veritĂ ? .......................................................................................................................... 3 A pagina 12 avviene l’incontro di Tom con uno sconosciuto. Qual è il suo aspetto? .......................................................................................................................... capitolo II 1 Ding ding ding, ding ding ding sono le parole con cui viene riprodotto il suono della campana del battello a pag. 19. Questa figura retorica si chiama: n a) sinestesia n b) onomatopea n c) anafora 2 Come si conclude il lavoro di tinteggiatura della staccionata che Tom doveva svolgere? .......................................................................................................................... capitolo Iii 1 Che cosa scorge Tom vicino alla casa di Jeff Thatcher? ..........................................................................................................................

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Percorsi di lettura

2 Come si comporta la zia Polly dopo essersi accorta di aver rimproverato ingiustamente Tom per la zuccheriera andata in pezzi? .......................................................................................................................... capitolo IV 1 Perché le madri del villaggio proibivano ai loro figli di frequentare Huckleberry Finn? .......................................................................................................................... 2 Sul quaderno schematizza le caratteristiche fisiche e psicologiche di Huckleberry Finn. 3 Tom e Huck hanno un lungo scambio di vedute su un argomento. Quale? Cosa sostiene ciascuno dei due? .......................................................................................................................... capitolo V 1 Il capitolo si sviluppa con l’aumento progressivo dell’attenzione da parte del lettore: quale ti sembra la scena culminante della vicenda? .......................................................................................................................... 2 Perché Muff Potter uccide il medico? .......................................................................................................................... capitolo VI 1 Dopo essere stati involontari testimoni di un delitto, Tom e Huck riflettono sull’accaduto. A quale decisione giungono? ..........................................................................................................................

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