tutti_insieme

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ANNO XXXII - N° 1

www.elimagazines.com

La Tua Rivista in Italiano

ANNO XXXII • N° 1 • agosto• settembre • ottobre 2011 • Imprimé à Taxe Réduite

TUTTI

®

Glossario

Italiani brava gente

Aaaaaaaa: cccccccccc

RAOUL BOVA

1

1 B2/C1

Non solo bellezza Inchiesta Generazione digitale

Vivi sostenibile L’Amazzonia d’Europa

Personaggi Adele

6

10

16


2

La festa… in casa

La Smala

Ma papà, sono in vacanza.

Basta! Questa sera non esci.

Nel 1864 Jules Verne scrisse il suo romanzo fantastico Viaggio al centro della Terra. Oggi quel viaggio di fantasia diventa realBene, allora tà! Gli scienziati telefona ai di 24 Paesi del mondo tuoistanno amici eprogettando una missione, Ecord, per di’ lorochiamata che tuo padre attraversare la crosta terrestre non ti di fa 6 km. L’obiettiscendendo uscire. vo è quello di arrivare per la prima volta al mantello, dove la temperatura è di 300°. Lo scavo della trivella* sarà effettuato da un’enorme nave giapponese in un punto del Pacifico e riporterà preziosi campioni di rocce. Sotto al mare, infatti, la crosta terrestre è più sottile, ha uno Tua figlia è Questa spessore di 6devi km, mentre giovane, seranella non terraferma 30-60 capirla.laHacrosta è di esce! km!solo voglia di

divertirsi.

È importante farsi ubbidire, dimostrare loro la propria…

Sei già uscita due sere di seguito. Questa sera non esci.

Ma i miei amici mi aspettano per una festa.

Va bene. Ho telefonato ai miei amici e ho detto loro che mio padre non mi fa uscire.

© Dargaud

… autorità!

Glossario P. 2 - 3

trivella: macchina che perfora il terreno


In giro per il mondo

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Viaggio al centro della Terra

info@elimagazines.com

Nel 1864 Jules Verne scrisse il suo romanzo fantastico Viaggio al centro della Terra. Oggi quel viaggio di fantasia diventa realtà! Gli scienziati di 24 Paesi del mondo stanno progettando una missione, chiamata Ecord, per attraversare la crosta terrestre scendendo di 6 km. L’obiettivo è quello di arrivare per la prima volta al mantello, dove la temperatura è di 300°. Lo scavo della trivella* sarà effettuato da un’enorme nave giapponese in un punto del Pacifico e riporterà preziosi campioni di rocce. Sotto al mare, infatti, la crosta terrestre è più sottile, ha uno spessore di 6 km, mentre nella terraferma la crosta è di 30-60 km!

Benvenuti Ciao cari amici lettori e bentornati tra le pagine di Insieme! Staremo vicini tutto l’anno, con notizie curiose, personaggi interessanti e tanti giochi. In questo primo numero vi propongo un’inchiesta sulla generazione digitale, il ricordo dei 150 anni dell’unità d’Italia e un’intervista al bellissimo Raoul Bova!

Chiara

Sommario 4 Bellitalia

I tesori dell’unità d’Italia

6 Inchiesta

Jules Verne

Trova le parole L’uomo non ha mai superato i 2 km sotto la Terra, però è stato nello spazio. Ti ricordi come si chiama la missione del 1969, che ha portato per la prima volta tre uomini sulla Luna? Trova 10 parole nello schema e scoprilo!

L U N A O M U

V I A G G I O

E T V L C S M

Generazione digitale

R E E R R S I

N R P O O I N

E R O C S O I

A A L C T N 1

M A R E A E 1

La soluzione è a pagina 15.

Questo simbolo segnala le strutture grammaticali.

TUTTI INSIEME: Quadro Comune Europeo di Riferimento - Livello intermedio avanzato (B2-C1) In copertina: © Getty Images

In questo numero • il participio passato • gli avverbi • le causali • i complementi e gli avverbi di tempo

• il passato prossimo • il passivo • il gerundio • il presente storico

8 Italiani brava gente

Raoul Bova: non solo bellezza

10 Vivi sostenibile

L’Amazzonia d’Europa

12 Società e tendenze

Trento volley resta in vetta, ancora regina d’Europa

14 Giochi 16 Personaggi Adele


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Bellitalia

I tesori dell’unità Fortezza del Priamar

Reggio Emilia, Sala del Tribunale

Roma, Quirinale

Cascina Guiccioli

150 anni fa venne proclamata l’Italia unita. Il 17 marzo tutte le città italiane hanno voluto rendere omaggio all’Italia, aprendo musei e monumenti spesso inaccessibili*. Andiamo alla scoperta dei luoghi e dei libri che rappresentano l’unità d’Italia! Per festeggiare l’anniversario dell’unità d’Italia, 660 monumenti sono stati aperti per l’occasione: si tratta di veri tesori, che testimoniano il difficile percorso che ha portato il Paese alla riunificazione.

Il Quirinale

il passivo

Primo fra tutti il Quirinale, che venne costruito nel 1583 come dimora* pontificia, poi palazzo reale dei Savoia e oggi sede del presidente della Repubblica. Sorge sul colle omonimo*, è uno dei simboli dello Stato italiano e i suoi giardini sono un’isola verde sopra Roma. Per il 17 marzo sono state aperte le porte di sale inaccessibili e della piccola e preziosa biblioteca dei Piffeti.

La Sala del tricolore Il 7 gennaio del 1797, in questa Sala del comune di Reggio Emilia, venne adottato* il tricolore italiano. Usata come archivio del comune, verrà ricordata per sempre come simbolo dell’impegno civile e sede della proclamazione

Palazzo de Majo

della Repubblica Cispadana, durante la quale furono scelti i tre colori della bandiera nazionale.

La fortezza del Priamar Venne costruita per volontà della Repubblica di Genova nel XVI secolo su un promontorio* che si affaccia su Savona, in Liguria. La sua fama deriva dal fatto che qui venne fatto prigioniero Giuseppe M e, in cella, ideò il programma della Giovine* Italia. Giuseppe Mazzini, insieme a Garibaldi, Vittorio Emanuele II e Camillo Benso conte di Cavour, è considerato uno dei padri della patria italiana.

Cascina* Guiccioli La costruzione, nei pressi si Ravenna, è nota anche come “la cascina di Anita”, in onore di Anita Garibaldi, che qui morì a 28 anni, dopo una lunga fuga. Anita, conosciuta come “l’eroina dei due mondi”, fu la moglie di Garibaldi, una donna leggendaria e rivoluzionaria del Risorgimento italiano, che lottò per i diritti dei cittadini e l’uguaglianza dei popoli.

Il Palazzo de Majo In questo edificio barocco, nel centro di Chieti, venne ospitato nel 1860 Vittorio Emanuele II. Il re, che qui proclamò l’annessione della città al Regno d’Italia, stava viaggiando verso Teano. Qui infatti avvenne lo storico incontro tra il re e Giuseppe Garibaldi, che segnò una svolta simbolica del periodo risorgimentale.


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d’Italia Cuore Il romanzo di Edmondo De Amicis venne scritto nel 1886 e fu un tale successo che l’autore diventò il più letto in Italia. Ambientato dopo l’unità d’Italia, “Cuore” fu scritto sotto forma di diario di un ragazzino di scuola elementare, con un linguaggio accessibile a tutti: la scrittura, in questo modo, aiutò la vera unificazione dello Stato. L’autore cercò di insegnare ai giovani cittadini alcune virtù civili come l’amore per la patria, il rispetto, lo spirito di sacrificio, la carità e l’obbedienza.

Inserisci le parole Quello di Pinocchio è uno degli inizi più famosi al mondo: inserisci le parole al posto giusto! • STANZE • PEZZO • DIRANNO • FALEGNAME • CILIEGIA • NASO • CAMINETTI - C’era una volta... - Un re! – ........................................ subito i miei piccoli lettori. - No, ragazzi, avete sbagliato. C’era una volta Oltre ai monumenti ci sono alcuni libri che hanno rappresentato una svolta per l’unificazione dell’Italia. Sono libri innovativi, oltre che capolavori della letteratura dell’800.

un ........................................ di legno.

Le confessioni di un italiano

riscaldare le ........................................ .

Il romanzo di Ippolito Nievo esce nel 1867 con il titolo “Le confessioni di un ottuagenario*” e racconta la vita di un patriota di ideali mazziniani e la sua trasformazione da veneziano a italiano. La vicenda passa attraverso 50 anni, dalla campagna di Napoleone in Italia alle rivoluzioni del 1848. È un romanzo storico ma anche d’amore: da un lato c’è la formazione del buon cittadino, dall’altro quella individuale dell’uomo con le sue preoccupazioni e dubbi.

Le avventure di Pinocchio È considerato un classico della letteratura per ragazzi ma anche un esempio di alta letteratura. Carlo Collodi scrisse questo romanzo nel 1880, con il sottotitolo “Storia di un burattino”. La storia è quella di Pinocchio, delle sue bugie, delle sue avventure e della trasformazione finale in ragazzino in carne ed ossa. È stato tradotto in quasi 300 lingue del mondo.

Non era un legno di lusso ma un semplice pezzo di catasta*, di quelli che d’inverno si mettono nelle stufe e nei ........................................ per accendere il fuoco e per

Non so come andasse, ma il fatto gli è che un bel giorno questo pezzo di legno capitò nella bottega* di un vecchio ........................................ , il quale aveva nome Mastr’Antonio, se non che tutti lo chiamavano maestro Ciliegia, per via della punta del suo ................................. , che era sempre lustra* e paonazza*, come una ............... ......................... matura. La soluzione è a pagina 15.

Glossario adottato: accolto, scelto bottega: negozio cascina: casa di campagna catasta: cumulo di legna dimora pontificia: residenza del Papa Giovine Italia: associazione politica rivoluzionaria, fondata

nel 1831 da Mazzini e basata sui principi di libertà, indipendenza e unità inaccessibili: chiusi lustra: lucida omonimo: con lo stesso nome ottuagenario: uomo di 80 anni paonazza: rossa promontorio: punta, penisola


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Inchiesta

Generazione

digitale Una fotografia dei giovani del Duemila, cresciuti con cellulare, videogame e social network. Gli esperti parlano di una nuova tappa* dell’evoluzione umana, dopo l’Homo sapiens. Quali sono gli effetti del digitale? Dopo la generazione X, quella dell’ultimo decennio del Novecento, ecco quella dei “nativi* digitali”. Così gli studiosi statunitensi hanno* ribattezzato i giovani del Duemila. Sono ragazzi nati e cresciuti in mezzo alla tecnologia e alle comunicazioni digitali, dotati di grandi abilità percettive* e capaci di gestire più attività contemporaneamente.

il participio passato; gli avverbi

Nuova intelligenza I ragazzi della generazione digitale hanno il cervello più sviluppato per certe facoltà e meno per altre. Fin da bambini tengono il telecomando e il cellulare in mano; già dall’asilo, prima di imparare a leggere, sanno decrittare* icone su tv e computer. Il loro cervello è maturato diversamente da quello dei genitori ed è multitasking, cioè capace di utilizzare contemporaneamente vari mezzi tecnologici senza paura. Una maggiore interattività porta spesso a meno riflessione e più superficialità. I ragazzi digitali non amano i lavori di routine né

la ripetizione, si stancano presto e fanno fatica a concentrarsi a lungo. Per questo insegnanti e genitori devono insegnare loro le doti* della pazienza e dello sforzo dell’attesa.

La velocità e il tempo digitale La generazione digitale è continuamente accompagnata da mezzi elettronici con connessione: a casa, a scuola, con gli amici, i ragazzi parlano di sé su Facebook e Twitter, sui blog, con Youtube, scrivono sms, chattano, digitano velocissimi sugli smartphone. L’informazione al giorno d’oggi è immediata e sempre aggiornata. La scuola deve adeguarsi al tempo che cambia: in Inghilterra, ad esempio, si sono spesi 13 miliardi per attrezzare le scuole con dispositivi digitali, come le lavagne interattive, che fanno dialogare più computer.

Fame* di novità Oltre a essere dei geni del computer, rispetto ai genitori e ai nonni, che rappresentano la generazione pre-digitale, i

giovani riescono a comprendere facilmente i segreti delle moderne strumentazioni tecnologiche. Sono affamati di novità e bravissimi a sintetizzare in un’icona i messaggi da spedire. La tv è ormai solo un rumore di sfondo, mentre chattano e navigano in internet. Il computer, che era uno strumento individuale, è diventato mezzo di comunicazione, di espressione e di creazione condiviso con gli altri.

La socializzazione e i blog Le chiacchiere digitali sono in aumento e ormai sulla rete si commentano eventi di ogni tipo. Il futuro dei nativi digitali è scritto sui blog, i nuovi mezzi di socializzazione, la quale grazie alla tecnologia prescinde* della distanza fisica. La socializzazione con i coetanei, indispensabile per la crescita di ogni uomo, è stata incoraggiata e aumentata dalle possibilità tecnologiche, ma occorre fare attenzione a riconoscere le proprie emozioni interiori. Siamo sempre persone, non computer!


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Attività Ti senti anche tu un giovane digitale? Perché? ......................................................

Studiare sui videogame In una scuola pubblica superiore di New York, la Quest to Learn, gli studenti, al posto dei libri di testo, usano i videogame. Le materie di studio sono quelle tradizionali, ma mescolate tra loro: si studiano, ad esempio, Matematica e Scienze, oppure Studi sociali, letteratura e arte. L’obiettivo della scuola è insegnare abilità trasversali* ai ragazzi e coinvolgerli di più. Nella pagella di fine anno, al posto del voto, c’è il livello raggiunto.

Tipico esempio di giovane digitale Nel 2004 lo studente di Harward Mark Zuckerberg, futuro inventore di Facebook, deve preparare un esame di storia dell’arte romana in 24 ore. Invece di correre in biblioteca crea un sito internet e lo riempie di immagini del corso, chiedendo agli studenti di commentarle. Il sito si riempie velocemente di notizie e Mark supera benissimo l’esame raccontando le notizie lette sul sito.

...................................................... Ti piacerebbe una scuola più digitale? Con quali cambiamenti? ...................................................... ......................................................

Don Tapscott, nel suo bel libro Grown Up Digital, esprime il suo amore per questa generazione, che possiede otto grandi qualità: libertà, personalizzazione, valutazione, integrità, collaborazione, divertimento, velocità, innovazione. Inoltre dice che i giovani non sono più semplici consumatori, ma “prosumer”, cioè persone interattive nel mercato.

Sei d’accordo sulle qualità e sui difetti della tua generazione? ...................................................... ......................................................

Glossario decrittare: capire il significato di un simbolo doti: qualità fame: (qui) voglia, desiderio hanno ribattezzato: hanno soprannominato meticolosa: attenta, precisa nativi: che sono nati, originari percettive: basate sull’intuito prescinde: non considera, ignora tappa: fase, stadio trasversali: che intersecano le altre


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Italiani brava gente

Raoul Bova

Non solo bellezza È diventato famoso per la sua bellezza ma oggi Raoul Bova sta facendo parlare di sé per la sua bravura di attore. È conteso* da molti registi ma lui rimane un uomo timido che ama la sua famiglia e fare beneficenza.

il passato prossimo ;il gerundio

Da eroe cattivo ad attore di commedie Raoul Bova ha interpretato per molti anni la parte dell’eroe, a volte buono a volte criminale*. In Italia tutti lo ricordano in due cicli di film sulla mafia, La Piovra e Palermo-Milano. Forse per questo è stato notato da alcuni produttori americani, che lo hanno voluto in molti ruoli polizieschi a fianco di

Sylvester Stallone, Diane Lane, Rosanna Arquette e Michael Keaton. Da qualche anno però qualcosa è cambiato e l’attore romano ha dato prova di essere un grande attore di commedie. Forse per merito di quell’aria da ragazzino, nonostante i 40 anni compiuti!

L’amore per la famiglia Raoul Bova è sposato con Chiara Giordano e ha due figli, Alessandro Leon e Francesco. “Sono un padre molto attento – dice - alle emozioni dei miei bimbi. Come tutti i genitori so che, anche sbagliando, faccio del mio meglio. Trovare tempo per loro è una cosa sacra”. Da qualche anno lui e la moglie hanno fondato una casa di produzione cinematografica, la Sanmarco. “L’America – dice - mi ha insegnato che si possono fare film indipendenti con pochissimi soldi, arrivando magari anche agli

Oscar. Per questo mi sono detto: voglio fare cose belle anche non guadagnando nulla. Così sono tornato in Italia e sono diventato produttore”.

Come un delfino Raoul ha cominciato la sua carriera sportiva come nuotatore: a 16 anni ha vinto il campionato italiano di nuoto giovanile, ma ha abbandonato la strada del nuoto per amore del cinema e della recitazione. Il suo ultimo film tv si intitola Come un delfino ed è ispirato alla storia vera di un ex nuotatore italiano che ha dovuto smettere di nuotare per problemi cardiaci*. “Questa storia – dice Raoul - è un omaggio al mondo del nuoto e agli atleti che sanno affrontare le loro debolezze, la paura di non vincere più: è un messaggio importante anche per i giovani”.


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Indovina Nel 2008 Raoul Bova è protagonista di una commedia campione di incassi*. La regia è di Federico Moccia, indovina come si chiama il film!

a b c

La beneficenza Raoul Bova si è sempre distinto per il grande impegno nel sociale. “Come personaggio famoso – afferma posso e voglio metterci* la faccia, se serve a sensibilizzare il pubblico e ad aiutare la ricerca”, dice. Tra le varie iniziative benefiche ha posato insieme ai bambini down per un calendario, ha giocato a calcio in moltissime Partite* del cuore e ha creato una fondazione per contrastare l’attività criminale e promuovere la legalità. Infine, nel 2010, è stato nominato Ambasciatore di buona volontà dalla FAO, insieme all’attrice Susan Sarandon. Raoul è stato anche ad Haiti dopo il terremoto, per girare un filmato sulla ricostruzione di alcuni padiglioni* d’ospedale, dormendo per terra e dando una mano ai volontari nell’aiuto delle popolazioni locali.

Nel 1999 Madonna ha voluto proprio Raoul Bova come partner in uno spot pubblicitario di una nota marca di cosmetici*.

Per diventare il protagonista del film-documentario Sbirri, nel 2009, Raoul ha trascorso un mese con le forze dell’ordine, assistendo ad arresti e retate*, soprattutto per reati di droga. Solo così è riuscito a entrare veramente nel personaggio e a vincere il Nastro d’argento come miglior attore. Già nel 2002, comunque, Raoul Bova si era rinchiuso per un periodo in un convento di frati francescani per interpretare meglio il ruolo di San Francesco, perdendo 14 chili e pregando quotidianamente.

Scusa ma ti chiamo amore Scusa se ti amo Amore, amore mio

Scopri l’intruso Chi è l’estraneo tra questi famosi attori italiani?

a b c d

Gianmarco Tognazzi Riccardo Scamarcio Giovanni Allevi Claudio Santamaria La soluzione è a pagina 15.

Glossario cardiaci: di cuore conteso: voluto, ricercato cosmetici: trucchi femminili criminale: delinquente, cattivo incassi: guadagni metterci la faccia: esporsi, farsi vedere in pubblico padiglioni: reparti Partite del cuore: gare di calcio per beneficenza retate: blitz, incursioni della polizia


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Vivi sostenibile

Questa nuova rubrica vi racconta di progetti e idee intelligenti di sviluppo sostenibile, che cercano di mantenere un giusto equilibrio tra l’ambiente, la natura e il progresso economico e sociale.

L’Amazzonia d’Europa furono gli ultimi proprietari privati* della selva. Durante la seconda guerra mondiale invece fu rifugio per i partigiani polacchi e russi. Nei millenni ha resistito a incendi e saccheggi* ed è ancora viva perché è sempre stata gelosamente custodita dalle grandi famiglie aristocratiche locali, come gli Jagelloni e i Vasa. Infatti le altre foreste medioevali, che allora si estendevano dalla Lusitania agli Urali, sono poco a poco scomparse dopo la rivoluzione agricola e industriale.

Allarme 2011 Mentre stiamo vivendo l’Anno internazionale ONU delle foreste, la foresta di Bialowieza, che ha compiuto ormai duemila anni, affronta un momento critico.

i complementi e gli avverbi di tempo

È la più antica foresta vergine d’Europa e rappresenta tutto quello che rimane dell’immensa selva che migliaia di anni fa copriva l’intero continente. Addentriamoci* nel verde della foresta di Bialowieza, un tempo prediletta* dagli zar russi.

Un tesoro da custodire La foresta di Bialowieza si sviluppa lungo il confine tra Polonia e Bielorussia. La parte polacca, che è diventata Parco nazionale nel 1921, è situata a 200 km a nord di Varsavia. Nella parte bielorussa c’è l’area della riserva più grande, circa 1.700 km quadrati, come il comune di Roma! L’ambiente selvaggio ricorda molto le selve equatoriali, gli alberi sono alti come grattacieli e nessun mezzo* di locomozione può percorrere il cuore della foresta. Si tratta di un vero tesoro naturale da custodire! Dal 1992 è diventata Patrimonio dell’Unesco e Riserva della biosfera.

Un tuffo nella storia Nel Medioevo l’Europa orientale era un’immensa selva. La foresta di Bialowieza, madre delle foreste europee, a quell’epoca era la riserva di caccia dei re di Polonia, poi divenne la tenuta* di caccia degli zar, che


a

11

Il problema sta negli effetti del cambiamento climatico: piove meno di un tempo, le temperature si sono alzate, il suolo si è inaridito* e gli alberi fanno fatica a far arrivare l’acqua ai rami più alti. Per salvare questa foresta, oggi, c’è una squadra di veri e propri medici delle foreste. I tecnici forestali, per valutare lo stato di salute degli alberi, penetrano le cortecce con un ago per estrarre campioni di legno da analizzare e fanno anche delle “ecografie”, che segnalano immediatamente cosa succede sotto la corteccia.

Il simbolo del parco: il bisonte

Le querce della foresta

Il simbolo del parco è il bisonte europeo, il mammifero più grande d’Europa. L’ultimo bisonte libero della specie è morto nella foresta nel 1919, ma pochi anni dopo gli scienziati polacchi hanno ripristinato* la popolazione del bisonte attraverso la cattività*. Oggi nel parco vivono almeno 200 bisonti europei, mentre altrove sono animali estinti! Oggi il bisonte europeo è il simbolo del movimento giovanile bielorusso che si oppone all’ultimo dittatore d’Europa, Lukasenko.

Tra le molte querce della foresta la più grande è la Grande Mamamuszi, con una circonferenza massima di 7 metri e un’altezza di 34: il suo nome deriva dall’opera di Molière “Il borghese gentiluomo”. La quercia più famosa invece è la Quercia di Jagiello, il punto di sosta preferito di re Ladislao II di Polonia. La foresta di Bialowieza è la protagonista di una famosa ballata russa, composta nel 1975 da Aleksandra Pakhmutova.

Riserva della biosfera Il titolo di “Riserva della biosfera” viene dato dall’Unesco ad alcune aree che rappresentano un modello della convivenza dell’uomo con la natura, conservando e proteggendo la biodiversità. Al mondo ci sono quasi 600 riserve di biosfera. Negli Stati Uniti ce ne sono una sessantina, tra cui un famosissimo parco, che è anche il più antico del mondo. Sai qual è? Usa il codice e scoprilo!

E = a L = b N = c

O = i S = o T = s

W = l Y = v

v a b b i l o s i c a ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... ..... La soluzione è a pagina 15.

Nella parte bielorussa del Parco, oltre allo zoo, c’è un museo speciale visitato da migliaia di turisti: si chiama Museo di Capodanno ed è la residenza di Dzied Maroz, cioè Nonno Gelo, che è la versione slava di Babbo Natale!

Glossario addentriamoci: entriamo dentro cattività: prigionia inaridito: seccato mezzo di locomozione: macchina, veicolo prediletta: amata con venerazione privati: non pubblici, non statali ripristinato: ricostituito saccheggi: furti, devastazioni tenuta: terreno di proprietà


il presente storioco

12

SocietĂ e tendenze

Trento volley resta in vetta ancora regina d’Europa


13

Indovina

La formazione italiana di pallavolo di Trento, la Itas, già Campione del Mondo, vince anche la Coppa dei Campioni d’Europa, sconfiggendo la Dinamo Mosca. Oggi è considerata una delle squadre più forti al mondo. Andiamo a scoprire cosa succede nel mondo del volley italiano! di Gian Luca Pasini da

(La Gazzetta dello sport è il più importante e autorevole quotidiano sportivo d’Italia) «Siamo a Lodz, in Polonia, il 2 maggio 2010. Più forte della fatica, più forte del calendario, più forte dell’avversario, più forte e basta. Il Trentino resta sul trono d’Europa schiacciando* in una finale senza storia - 3-0 (25-12, 25-20, 25-21) - la malcapitata* Dinamo Mosca. A riaffermare un dominio che dura in Champions League da due anni: in 24 gare giocate i trentini se ne sono portate a casa ben 22. E per chi si* diletta di numeri quest’anno la squadra di Rado Stoytchev (che da quando è arrivato tre anni fa ha vinto tutto) ha* centrato tutte e quattro le finali dei tornei che ha disputato (record assoluto nella pallavolo del rally point system) finora vincendo tutto: Mondiale per Club, Coppa Italia e adesso la Champions, in un crescendo tumultuoso* di partite e successi. Come un anno fa a Praga l’inno è ancora Nel blu dipinto di blu. Semplicemente Trento è la squadra più forte che abbia mai giocato in Italia in epoca di rally point e cercherà di prendersi anche l’ultimo trofeo: fra una settimana esatta a Bologna, nella finale secca per lo scudetto contro Cuneo.»

Mentre leggi queste pagine sono in corso i campionati europei femminili 2011, che si* disputano in Italia e in Serbia. Indovina quale squadra non è in gara!

a b c

Vero o falso

Generazione di fenomeni La pallavolo in Italia nasce ufficialmente con la costituzione della Federazione Nazionale nel 1947. Dopo varie medaglie di bronzo e d’argento a campionati europei e mondiali, nel 1990 la nazionale italiana maschile vince, a Rio de Janeiro, il primo titolo mondiale della storia. Sono proprio quelli gli anni* d’oro dell’Italia, allenata da Julio Velasco: i giocatori di allora vengono chiamati dalla stampa “generazione di fenomeni”!

Le donne della pallavolo Il 1981 è l’anno della svolta per la popolarità* della pallavolo femminile in Italia. In tv infatti arrivano gli episodi del cartone animato giapponese Mimì (Kozue) Ayuhara e tutte le bambine vogliono iscriversi a un corso di pallavolo!

Il campionato di volley maschile italiano si svolge ogni anno da ottobre ad aprile. Poi ci sono i play-off e a metà maggio il V-Day, la finale per la consegna dello scudetto dei Campioni d’Italia. La parola “volleyball” deriva da “volley”, cioè raffica* o colpo di vento, e da “ball”, cioè palla. In italiano potremmo tradurla come “palla sparata”!

Repubblica Ceca Israele Inghilterra

1. La pallavolo va alle

V

Olimpiadi dal 1964.

2. Il volley è uno degli

sport meno giocati a scuola.

3. Già gli antichi romani

giocavano a volley.

4. La “schiacciata”

venne inventata da un filippino.

5. Il colore della palla

usata nelle gare è indifferente.

6. Esiste un solo cartone

animato sul mondo del volley.

7. Il più famoso

giocatore trentino è Lorenzo Bernardi. La soluzione è a pagina 15.

Glossario anni d’oro: anni migliori ha centrato: ha indovinato, vinto malcapitata: sfortunata popolarità: successo, fama raffica: forte colpo, mitragliata schiacciando: (qui) sconfiggendo si diletta: si diverte si disputano: si giocano tumultuoso: violento, impetuoso

F


14

Giochi

Schema A proposito di generazione digitale: sai come si chiama l’enciclopedia libera online pubblicata in 270 lingue il cui nome, in italiano, significa “cultura veloce”? Completa lo schema e lo scoprirai! 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8.

Amato social network. Di cosa sono affamati i giovani digitali? La generazione digitale è multi... Che sono nati, originari. L’autore del libro “Grown up digital”. Il più famoso sito di reti sociali del mondo. Sinonimo di tappa, fase. La nazione che ha speso 13 miliardi

in dispositivi digitali per la scuola.

9. Quelle interattive si usano nelle scuole

1 2 3 4 5 6 7

8 9

più moderne.

Trova l’intruso Ognuna di queste parole ha vari significati. Trova il significato sbagliato… 1. modello a esempio b campione c disegno d indossatore e falso

2. campagna a zona residenziale b promozione c terreno d periodo della raccolta e battaglia

3. cuore a superficie b animo c generosità d centro e sostanza La soluzione è a pagina 15.


scuola primaria

livello elementare

livello intermedio inferiore

livello intermedio

livello intermedio superiore

livello avanzato

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Soluzioni P. 3: Trova le parole: Verne, viaggio, nave, uomini, crosta, rocce, luna, mare, missione, Terra: Apollo 11. P. 4-5 Inserisci le parole: diranno; pezzo; caminetti; stanze; falegname; naso; ciliegia. P. 8-9 Indovina: a); Scopri l’intruso: c). P. 10-11 Usa il codice: Yellowstone. P. 12-13 Indovina: c); Vero o falso: 1.V, 2.F, 3.V, 4.V, 5.F, 6.F, 7.V. . 14 Schema: 1. Twitter; 2. novità; 3. tasking; 4. nativi; 5. Tapscott; 6. Facebook; 7. stadio; 8. Inghilterra; 9. lavagne: Wikipedia. Trova l’intruso: 1.b; 2.a; 3.a.

AUSTRALIA - PEARSON AUSTRALIA 20 Thackray Road, Port Melbourne, Vic 3207, Tel. 61 (03) 92457111, Fax 61 (03) 92457333 www.pearson.com.au - schools@pearson.com.au AUSTRIA - ERNST INGOLD + CO AG Hintergasse 16 Postfach, 3360 Herzogenbuchsee, Switzerland, Tel. +41 (0)62 956 44 44, Fax +41 (0)62 956 44 54 info@ingoldag.ch - www.ingoldag.ch BELGIUM - MERLIJN EDUCATIEVE MEDIA Postbus 860, 3800 AW Amersfoort, The Netherlands, Tel. +31 (033) 463 72 61, Fax +31 (033) 463 75 87 info@merlijnonline.com - www.merlijnonline.com BULGARIA - OKSINIA LANGUAGE LAB EDUCATIONAL CENTRE Mladost 3, bl 304, vh.3, office 4, 1712 Sofia, Tel: +359 2 8762221 languageuserbg@gmail.com - www.languageuser-bg.com CANADA - THE RESOURCE CENTRE P.O. Box 190, Waterloo, Ontario N2J 3Z9, Tel. +1 (519) 885 0826, Fax. +1 (519) 747 5629 - sales@theresourcecentre.com CROATIA - VBZ Ltd Velikopoljska 12, 10010 Zagreb, Tel. +385 (01) 6254 671, Fax +385 (01) 6235 418 tanja.krizanec@vbz.hr - www.vbz.hr/stranijezici CYPRUS - GM PUBLICATIONS Kleomidous 2, 10443 Athens, Greece, Tel. +30 (210) 5150 201-2, Fax +30 (210) 5143 383 gmflbook@otenet.gr - www.elicyprus.synthasite.com CZECH REPUBLIC (Russian, Italian) - INFOA Nova 141, 789 72 Dubicko T + 420 (583) 456810 infoa@infoa.cz - www.infoa.cz DENMARK - FORLAGET LØKKE A/S Postboks 43 Porskaervej 15, Nim 8740 Braedstrup, Tel. +45 (75) 671 119, Fax +45 (75) 671 074 alokke@get2net.dk - www.alokke.dk EIRE - EUROPEAN SCHOOLBOOKS LTD Ashville Trading Estate, The Runnings, Cheltenham GL51 9PQ, UK, Tel. +44 (01242) 245252, Fax +44 (01242) 224137 direct@esb.co.uk - www.esb.co.uk FRANCE - EDITIONS DU COLLEGE 26110 Vinsobres Tel.+ 33 (04) 75 27 01 12, Fax. + 33 (04) 75 27 01 11 contact@editions-du-college.fr - www.editions-du-college.fr F.Y.R.O.M. - T.P. ALBATROS Bul. III Makedonska Brigada 23/1191000 Skopje, Tel./Fax +389 (02) 2463 849 - kasovskib@yahoo.com GERMANY - ZAMBON VERLAG und VERTRIEB Leipziger Straße 24, 60487 Frankfurt/Main, Tel. + 49 (0)69 779223, Fax + 49 (0)69 773054 - zambon@zambon.net GREECE - GM PUBLICATIONS Kleomidous 2, 10443 Athens, Tel. + 30 (210) 5150 201-2, Fax + 30 (210) 5143 383 gmflbook@otenet.gr - www.gm-books.com HONG KONG - TRANSGLOBAL PUBLISHERS SERVICE 27-E Shield Industrial Centre - 84 Chai Wan Kok Street Tsuen Wan, Hong Kong, Tel. +852 24135322 info@transglobalpsl.com - www.transglobalpsl.com HUNGARY - LIBRO-TRADE Kft Pesti Ut. 237, 1173 Budapest, Tel. + 36 (01) 254 0254 / 254 0273, Fax + 36 (01) 254 0274 periodicals@librotrade.hu - www.librotrade.hu ICELAND / FAER ØER - FORLAGET LØKKE A/S Postboks 43 Porskaervej 15, Nim 8700 Horsen, Denmark, Tel. +45 (75) 671 119, Fax +45 (75) 671 074 alokke@get2net.dk - www.alokke.dk ISRAEL - ALNUR FOR PEDAGOGY P.O.Box 100, Daliat el-Carmel 30056, Tel. +972 (04) 8390426, Fax +972 (04) 8391150 - nur@barak.net.il ITALIA - ELI srl, C.P. 6, 62019 Recanati, Tel. 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JAPAN – ENGLISHBOOKS.JP 880-0913 Miyazaki-ken, Miyazaki-shi - Tsunehisa 1-2-18 - Travelman Ltd - order@englishbooks.jp www.englishbooks.jp LIECHTENSTEIN - ERNST INGOLD + CO AG Hintergasse 16 Postfach, 3360 Herzogenbuchsee, Switzerland, Tel. +41 (062) 956 44 44, Fax +41 (062) 956 44 54 info@ingoldag.ch - www.ingoldag.ch LUXEMBOURG - ERNST INGOLD + CO AG Hintergasse 16 Postfach, 3360 Herzogenbuchsee, Switzerland, Tel. +41 (062) 956 44 44, Fax +41 (062) 956 44 54 info@ingoldag.ch - www.ingoldag.ch MALTA - SIERRA BOOK DISTRIBUTORS Triq Misrah il-Barrieri Sta Venera SVR 1752, Tel. +356 (21) 378576 / 27378576, Fax +356 (21) 373785 info@sierra-books.com, matt@sierra-books.com - www.sierra-books.com NETHERLANDS - MERLIJN EDUCATIEVE MEDIA Postbus 860, 3800 AW Amersfoort, Tel. +31 (033) 463 72 61, Fax +31 (033) 463 75 87 info@merlijnonline.com - www.merlijnonline.com NORWAY - Korinor Jørnsløkkvn 14, 0687 OSLO, Tel : +47 22 65 71 24 - skoleavdelingen@korinor.no - www.korinor.no POLAND - F.H.U. ET TOI 30-433 Kraków, Ul. Horaka 1, Poland, tel. +48 695 593 454, fax. +48 12 396 58 67 www.ettoi.pl - info@ettoi.pl RUSSIA – EVROKNIGA ZAO 3 Marksistskaya, 109147 MOSCOW, Tel/Fax +7 (495) 956 41 33 / 34 / 35 / 36, Fax +7 (09) 59564136 info@evrokniga.ru - www.evrokniga.ru SERBIA - PLANETA Asistencioni Servis Resavska 30B 11000 Belgrade, Tel. +381 (011) 303 5080, Fax +381 (011) 323 4452 - elicentar@eunet.yu SLOVACCHIA - DIDAKTIS, s.r.o. Hyrosova 4 ,811 04 Bratislava, Tel/Fax +421 (02) 5465 2531 - didaktis@didaktis.sk - www.didaktis.sk SLOVENIA - MLADINSKA KNJIGA TRGOVINA Slovenska Cesta 29, 1000 Ljubljana, Tel. +386 (0) 1 588 7444, Fax + 386 (0)1 588 7540 urska.ravnjak@mk-trgovina.si - www.centeroxford.com SOUTH AFRICA - INTERNATIONAL JOURNALS P.O.Box 29005, Sandringham 2131, Orange Grove 2119, Johannesburg, Tel. 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Personaggi

Un successo inaspettato

Giornali, radio e tv si accorgono presto di Adele, perché, anche se non ha ancora pubblicato dischi, ha già una voce riconoscibile e originale. Per questo molti show televisivi inglesi la chiamano come ospite della serata e in poco tempo diventa famosissima in Inghilterra. Firma un contratto a 18 anni e viene anche premiata con il Brit Award Critics Choise e poi ai Grammy come miglior artista esordiente*. Solo nell’anno successivo, il 2009, esce il suo singolo “Chasing Pavements”, seguito dal disco di debutto “19”: l’album si chiama così perché indica l’età di Adele al momento della registrazione.

le causali

“21” Il secondo album di Adele è stato un successo come il primo. Le sue canzoni parlano spesso di amore, di delusioni, di amicizia e delle tante emozioni che prova una ragazza della sua età. Per questo piace ai giovani, ma, grazie a una voce vicina alle grandi donne del soul, piace molto anche agli adulti. Per rendere noto il suo talento la rivista di culto dei musicisti internazionali, “Rolling Stone”, le ha dedicato una splendida copertina.

Il fenomeno Adele Era dai tempi dei Beatles, dagli anni 60, che un artista non dominava la hit inglese con quattro dischi (due album e due singoli). Per questo e per il suo talento innato Adele è diventata la diva del soul del nuovo millennio. Ha venduto milioni di copie, ha scalzato* dalla classifica Britney Spears e Justin Bieber. Tra i fan illustri di Adele ci sono Jay Z, Kayne West e Lady Gaga, che dice di lei: “È semplicemente meravigliosa”.

Tassa Riscossa/Taxe Perçue

È conosciuta solo come Adele ma il suo vero nome è Adele Laurie Blue Adkins. È nata a Londra il 5 maggio del 1988 e fa la cantautrice. Dice di essere arrivata fin qui perché da bambina ascoltava soul, jazz e soprattutto le canzoni di Ella Fitzgerald ed Etta James. Si è diplomata nel 2006 in una nota scuola di musica e d’arte inglese, la Brit School di Croydon, dove studiavano anche Amy Winehouse e Kate Nash. All’epoca ha messo su Myspace alcuni suoi brani, per cercare di inseguire il suo sogno di diventare cantante.

Dice: “Mi piacciono Lady Gaga e Katy Perry, ma la mia musica non è quella roba lì. Io non faccio musica per gli occhi, faccio musica per le orecchie. Insomma... non sopporto andare in palestra e adoro i cibi raffinati!”. Adele è timida e ammette: “Ho sempre paura dei concerti e non amo essere seguita dai fan. Una volta Beyoncé mi ha vista spaventata da un concerto, poi mi ha detto: Non devi avere paura, tu canti come un Dio! Non ci credevo!”.

Una ragazza normale Adele si sente una ragazza normale ed è fiera di essere un po’ sovrappeso, perché così si diversifica dalle tantissime cantanti anoressiche e capricciose*. È molto modesta perché non si è montata la testa e cerca di comportarsi come una ragazza della sua età

Glossario capricciose: viziate, che non si accontentano mai esordiente: che debutta, principiante montata la testa: diventata superba scalzato: mandato via

Insieme n. 7 - 2011 - Poste Italiane S.P.A. - Sped. in abb. post. - D.L. 353/2003 (Conv. in L. 27/02/2004 n. 46) Art. 1, comma 1, DCB - Ancona

Chi è Adele

Adele

È un vero fenomeno della musica. A soli 22 anni vanta fan illustri e domina la hit inglese, ma nonostante tutto non si è ancora montata* la testa. Ecco a voi Adele!


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