Valutazione Classe 5

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Valutazione

C o l l a n a d i tes a ca ra ere m o n o g rafi co, p e r l a co st r u z i o n e d i u n p e rco rs o fo r m a vo o rga n i co, a p p ro fo n d i to e a l co nte m p o e s s e n z i a l e , c h e co n s e nta a l l ’ i n s e g n a nte l a ver i fi ca d e l l e co n o s c e n ze e d e l l e co m p ete n ze a c q u i s i te d a g l i a l u n n i . U n s u s s i d i o co m p l eto p e r l a S c u o l a P r i m a r i a , c h e s i s n o d a a l l ’ i nter n o d i d i ffe re n a m b i d i s c i p l i n a r i, i nteg ra b i l i f ra l o ro, e c h e ved e c i a s c u n co nte n u to m o n o g rafi co svi l u p p a rs i s u due livelli : u n o p e r l e c l a s s i 1 ª - 2 ª - 3 ª e l ’a l t ro p e r l e c l a s s i 4 ª - 5 ª .

• strumen per la programmazione con obie vi differenzia per classe • approfondimen e spun di lavoro supplementari per arricchire e diversificare il lavoro con gli alunni • schede opera ve fotocopiabili per sviluppare le competenze dell’alunno a raverso un percorso graduale e diversificato • schede di verifica fotocopiabili • griglie finali per la rilevazione del raggiungimento degli obie vi

Proposte opera ve graduali e diversificate, ineren :

L’AREA LINGUISTICA lingua italiana, anche per stranieri e alunni con difficoltà

L’AREA MATEMATICO SCIENTIFICA matema ca, scienze, tecnologia, informa ca

L’AREA STORICO GEOGRAFICO SOCIALE storia, geografia, ci adinanza e cos tuzione

L’AREA ESPRESSIVA musica e motoria, arte e immagine, teatro

LE 97

11,90 euro

M

ON

VA O LU GR AF T 88 AZ IO IE S -4 P 68 N -2 E 5 IGA 87 29

ISBN 978-88-468-2872-9

8-

Questo volume sprovvisto del talloncino a fianco è da considerarsi campione gratuito fuori commercio.

9 788846 828729

Classe 5

PER IL DOCENTE

RISORSE E STRUMENTI PER L’INSEGNANTE

Valutazione Classe

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INDICE Introduzione Nuove forme di valutazione: come procedere? …… 3 Come utilizzare questo testo ………………………… 3 La difficile arte di valutare …………………………… 4 Griglia per la valutazione del comportamento …… 5

Valutazione complessiva primo quadrimestre………………………………… 54

Italiano • Primo quadrimestre Programmazione annuale classe quinta …………… 7 Lettura dell’insegnante ……………………………… 8 Schede operative ……………………………………… 9 Tabelle valutative …………………………………… 15 Valutazione Italiano primo quadrimestre ………… 16

Italiano • Secondo quadrimestre Lettura dell’insegnante ……………………………… 55 Schede operative …………………………………… 56 Tabelle valutative …………………………………… 62 Valutazione Italiano secondo quadrimestre ……… 63

Inglese • Primo quadrimestre Programmazione annuale classe quinta ………… 17 Indicazioni per l’insegnante ………………………… 17 Schede operative …………………………………… 18 Tabelle valutative …………………………………… 21 Valutazione Inglese primo quadrimestre ………… 22 Storia • Primo quadrimestre Programmazione annuale classe quinta ………… 23 Schede operative …………………………………… 24 Tabelle valutative …………………………………… 27 Valutazione Storia primo quadrimestre …………… 28 Geografia • Primo quadrimestre Programmazione annuale classe quinta ………… 29 Schede operative …………………………………… 30 Tabelle valutative …………………………………… 34 Valutazione Geografia primo quadrimestre ……… 35 Matematica • Primo quadrimestre Programmazione annuale classe quinta ………… 36 Schede operative …………………………………… 37 Tabelle valutative …………………………………… 46 Valutazione Matematica primo quadrimestre …… 47 Scienze • Primo quadrimestre Programmazione annuale classe quinta ………… 48 Schede operative …………………………………… 49

LE MONOGRAFIE SPIGA Valutazione 5 Testi: Elena Costa, Lilli Doniselli, Alba Taino Coordinamento redazionale: Mafalda Brancaccio Progetto grafico: Sergio Elisei Impaginazione: Esseci • Milano Illustrazioni: Anikibobo • Torino Copertina: Valentina Mazzarini Stampa Tecnostampa • Recanati 10.83.238.0 Tutti i diritti riservati © 2010 ELI s.r.l. • LA SPIGA via Soperga, 2 – Milano Tel. 02 2157240 info@laspigamodern.com

Tabelle valutative …………………………………… 52 Valutazione Scienze primo quadrimestre ………… 53

Inglese • Secondo quadrimestre Indicazioni per l’insegnante ………………………… 64 Schede operative …………………………………… 65 Tabelle valutative …………………………………… 68 Valutazione Inglese secondo quadrimestre ……… 69 Storia • Secondo quadrimestre Schede operative …………………………………… 70 Tabelle valutative …………………………………… 73 Valutazione Storia secondo quadrimestre ………… 74 Geografia • Secondo quadrimestre Schede operative …………………………………… 75 Tabelle valutative …………………………………… 79 Valutazione Geografia secondo quadrimestre …… 80 Matematica • Secondo quadrimestre Schede operative …………………………………… 81 Tabelle valutative …………………………………… 89 Valutazione Matematica secondo quadrimestre…… 90 Scienze • Secondo quadrimestre Schede operative …………………………………… 91 Tabelle valutative …………………………………… 94 Valutazione Scienze secondo quadrimestre ……… 95 Valutazione complessiva secondo quadrimestre …………………………… 96

La casa editrice LA SPIGA e lʼambiente La casa editrice LA SPIGA usa carta certificata FSC per tutte le sue pubblicazioni. È unʼimportante scelta etica, poiché vogliamo investire nel futuro di chi sceglie ed utilizza i nostri libri sia con la qualità dei nostri prodotti sia con lʼattenzione allʼambiente che ci circonda. Un piccolo gesto che per noi ha un forte significato simbolico. Il marchio FSC certifica che la carta usata per la realizzazione dei volumi ha una provenienza controllata e che le foreste sono state sottratte alla distruzione e gestite in modo corretto.


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Introduzione

Nuove forme di valutazione: come procedere? Possiamo definire il processo di valutazione come una ricerca di informazioni su tutte le componenti dell’educazione, guidata dalla necessità di assumere decisioni finalizzate a ben calibrare le ulteriori esperienze educative degli studenti e a promuovere conoscenze, competenze e atteggiamenti indicati nei curricola. (M. Corda Costa e A. Visalberghi) Negli ultimi anni nella Scuola Primaria sono state introdotte alcune importanti modifiche nella valutazione degli allievi. Dall’anno scolastico 2008/2009 la valutazione periodica e annuale degli apprendimenti degli alunni e la certificazione delle competenze da essi acquisite sono effettuati mediante “l’attribuzione di voti espressi in decimi e illustrate con giudizio analitico sul livello globale di maturazione raggiunto dall’alunno” (D.P.R. 122/09). Nella scuola le forme di valutazione sono sempre state oggetto di studio, di riflessione e, a volte, di preoccupazione. È importante abituarsi a considerare la valutazione anche un punto di partenza e non solo di arrivo. Valutare i risultati raggiunti permette di migliorare la programmazione del lavoro, predisporre adeguamenti del programma, comprendere se si sta percorrendo la via giusta o se si stanno affrettando i tempi. Per l’insegnante è sempre più pressante, quindi, la necessità di avere a disposizione strumenti diagnostici oggettivi che consentano di superare la soggettività nella quale è naturale incorra nel valutare i risultati raggiunti dai propri alunni.

Come utilizzare questo testo Questa monografia si pone le finalità di: • fornire agli insegnanti prove di valutazione oggettive dei risultati raggiunti nelle discipline alla fine del primo e del secondo quadrimestre; • documentare il lavoro effettuato in classe e i risultati ottenuti dagli allievi; • fornire strumenti di valutazione docimologica coerenti e strutturati. Le prove proposte si basano sul livello di conoscenze e competenze che gli alunni debbono aver conseguito nei diversi stadi del loro percorso scolastico. Naturalmente se l’insegnante avesse svolto il programma con tempi diversi da quelli stabiliti nella programmazione indicata, anticipando o posticipando alcuni argomenti, potrà utilizzare le schede di verifica in modo flessibile (quelle del secondo quadrimestre alla fine del primo o viceversa). Le prove del testo mirano a valutare l’acquisizione di alcuni obiettivi fondamentali della disciplina. Le tabelle valutative indicano questi obiettivi fondamentali e consentono di riassumere in quadri prospettici i risultati conseguiti da ciascun allievo. Tali tabelle permettono di attribuire un punteggio adeguato e oggettivo a ogni alunno in base al numero di errori effettuati. Talvolta nelle tabelle viene riportato un doppio voto corrispondente allo stesso numero di errori. La differenza di voto che l’insegnante attribuirà sarà determinata dalla gravità dell’errore stesso. L’insegnante, nell’attribuire il voto finale per ogni singola materia, terrà conto dei risultati conseguiti nelle prove oggettive, ma anche del livello di partenza del singolo allievo. È importante, infatti, tenere ben presente il percorso fatto dall’alunno, il suo impegno nello studio e i risultati raggiunti. Una valutazione oggettiva non implica in modo assoluto il fatto che non si debbano considerare le peculiarità degli alunni e le loro difficoltà: è l’insegnante che, conoscendo il percorso fatto da ogni singolo alunno, calibrerà il voto finale, ma sempre partendo da una prova oggettiva e univoca.

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Introduzione

La difficile arte di valutare I risultati dell’apprendimento I risultati dell’apprendimento attestano ciò che un alunno conosce, capisce e sa fare al termine di un periodo scolastico determinato. Essi sono definiti in base alle conoscenze, alle abilità e alle competenze acquisite nelle varie discipline. Perché un sistema di valutazione? Perché la valutazione consente: • di avere conoscenza della misura esatta dei risultati conseguiti; • di intervenire prima che le difficoltà diventino troppo ampie; • di programmare strategie per migliorare l’apprendimento; • di superare il pregiudizio. A volte gli insegnanti si aspettano determinati risultati dagli alunni e sono portati a dare un giudizio precostituito che non sempre è confermato dalle prove di verifica. A che cosa serve? • La valutazione indica i punti di criticità dell’apprendimento. • Indica come è possibile migliorare. • Rileva le condizioni di svantaggio e aiuta a prevenire gli insuccessi scolastici. Perché degli strumenti per una valutazione oggettiva? • Per ottenere dati comparabili sui risultati conseguiti dagli allievi. • Per ottenere un quadro di riferimento oggettivo che consenta di individuare i punti di forza e di debolezza del lavoro svolto in classe. Come deve essere la valutazione? • La valutazione deve essere orientativa, cioè deve servire per indicare la rotta da seguire per migliorare l’apprendimento. • Deve valorizzare il processo compiuto da ogni singolo alunno. • Deve essere informativa e formativa. • Deve tendere alla corresponsabilizzazione degli alunni. • Deve promuovere l’autovalutazione. • Non deve essere punitiva.

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Introduzione

GRIGLIA PER LA VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO Autonomia

Partecipazione, interesse, impegno

Rispetto dell’ambiente scolastico

Rispetto delle regole

Rapporti con adulti e compagni

VALUTAZIONE

Utilizza opportunamente strumenti e procedure per lavorare in modo autonomo.

Porta a termine gli impegni presi, svolge i compiti e studia con continuità.

Usa correttamente le strutture della scuola e tiene in ordine il materiale proprio e comune.

Rispetta le regole della classe e ne ha interiorizzato la necessità.

Si relaziona positivamente con adulti e compagni e assume un ruolo propositivo nel gruppo.

Sa organizzare autonomamente il proprio lavoro nei tempi stabiliti.

Si impegna e partecipa e con interesse. Generalmente svolge i compiti affidati.

Usa correttamente le strutture della scuola e tiene in ordine il materiale proprio.

Rispetta le regole della classe sia durante le attività didattiche sia durante il gioco.

Assume comportamenti corretti nei confronti dei compagni e degli adulti.

Talvolta ha bisogno dell’intervento dell’insegnante per organizzare il proprio lavoro.

Si impegna e partecipa con discreto interesse. Talvolta non esegue i compiti assegnati.

Rispetta quasi sempre l’ambiente scolastico.

Rispetta le regole della classe durante le attività didattiche.

Assume generalmente comportamenti corretti nei confronti dei compagni e degli adulti.

Distinto (8)

Ha bisogno dell’intervento dell’insegnante per organizzarsi.

È interessato e si impegna solo in alcune attività. Esegue i compiti affidati in modo saltuario.

Talvolta non rispetta l’ambiente scolastico.

Non sempre rispetta le regole della classe.

Non sempre assume comportamenti corretti nei confronti dei compagni e degli adulti.

Buono (7)

Ha bisogno dell’intervento dell’insegnante per organizzarsi e non sempre rispetta i tempi stabiliti.

Raramente è interessato e non sempre si impegna o svolge i compiti.

Non rispetta l’ambiente scolastico.

Raramente rispetta le regole della classe.

Ha spesso rapporti scorretti con adulti e compagni.

Sufficiente (6)

Non è in grado di svolgere autonomamente alcun compito.

Non mostra interesse, impegno e partecipazione nelle attività scolastiche. Non svolge i compiti assegnati.

Danneggia intenzionalmente l’ambiente scolastico.

Non rispetta mai le regole della classe.

Ha sempre rapporti scorretti con adulti e compagni.

Non sufficiente (5)

Eccellente/Ottimo (10)

Quasi ottimo (9)

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Introduzione

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Giudizio / Voto

Rapporti con adulti e compagni

Giudizio / Voto

Rispetto delle regole

Giudizio / Voto

Rispetto dell’ambiente scolastico

Giudizio / Voto

Partecipazione, interesse, impegno

Giudizio / Voto

Nome alunno

Autonomia

RILEVAZIONE E VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO _____ QUADRIMESTRE – CLASSE _____ Annotazioni

Questa griglia dovrà essere fotocopiata per il 2° quadrimestre


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Italiano • Primo quadrimestre

ITALIANO Programmazione annuale classe quinta Obiettivi

ASCOLTARE E PARLARE

• Comprendere testi ascoltati di tipo diverso e saper cogliere il senso globale e le informazioni principali. • Partecipare a scambi comunicativi, cogliendo le posizioni di ogni partecipante. • Saper esprimere opinioni personali con interventi chiari e pertinenti. • Raccontare esperienze personali con proprietà lessicale e organizzazione logica del pensiero. • Organizzare una breve esposizione su un tema affrontato in classe utilizzando uno schema o una scaletta.

LEGGERE

• Leggere e comprendere testi di vario tipo usando strategie di lettura funzionali agli scopi per cui si legge. • Individuare le informazioni principali di un testo allo scopo di riassumerlo.

SCRIVERE

• Produrre testi coerenti e coesi di tipo diverso. • Produrre testi coerenti e coesi con diverse intenzioni comunicative. • Produrre testi coerenti e coesi sulla base di scopi e destinatari. • Compiere parafrasi e riscritture.

RIFLETTERE SULLA LINGUA

• Scrivere testi corretti dal punto di vista ortografico, morfologico, sintattico. • Usare un lessico appropriato. • Usare in modo corretto i segni di interpunzione. • Riconoscere e classificare le parti principali del discorso. • Riconoscere e denominare gli elementi morfologici della frase. • Analizzare la frase nelle sue funzioni.

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Italiano • Primo quadrimestre Leggiamo questo brano due volte e poi invitiamo gli alunni a svolgere le prove di pagina 9.

L’origine degli Etruschi Molti si sono domandati quale fosse l’origine del popolo etrusco. Erodoto, uno storico greco, narra che nel XIII secolo a.C. una grave crisi colpì una regione dell’Asia Minore, la Lidia. Gli abitanti, per riuscire a sopravvivere, decisero che non avrebbero dovuto pensare alla fame e si misero a giocare. Inventarono molti giochi, quello dei dadi, del pallone, del giavellotto e altri, e giocarono ininterrottamente per intere giornate, dimenticandosi di mangiare. La carestia però aumentava e il re fu costretto a far partire suo figlio Tirreno, con un gruppo di uomini, alla ricerca di nuove terre. Divise i sudditi in due gruppi, lanciò un dado e trasse a sorte chi doveva andarsene. Tirreno costruì le navi, caricò gli uomini e pochi beni che erano rimasti e si imbarcò. Vagò a lungo, finché giunse in Italia e qui costruì una città. Gli uomini cambiarono il loro nome con quello del principe che li aveva guidati nella nuova terra e si chiamarono ”Tirreni”, come fu poi denominato anche il mare che bagnava le loro coste. I Romani li chiamarono “Etruschi” o “Tusci”, da cui derivò il nome di “Toscani”. Da quel che dice Erodoto, i Toscani sarebbero originari dell’Oriente e si sarebbero stabiliti in Italia intorno al 1000 a.C. AA.VV., Itinerari di… vol. 5, La Spiga

DETTATO Dettiamo il brano. Gli alunni lo scriveranno sul proprio quaderno o su un foglio. Al termine della dettatura rileggiamo il brano e invitiamo gli alunni a fare altrettanto da soli per correggere autonomamente gli eventuali errori.

Il cassetto magico Nella grande cucina disordinata c’era un cassetto. O meglio, ce n’erano tanti, ovviamente, ma se qualcuno diceva: – La corda è nel cassetto in cucina – tutti capivano. Magari poi succedeva di non trovarcela dentro, la corda. Quello sarebbe stato il suo posto, insieme a quello di un’altra dozzina di cose utilissime che non si trovavano mai: cacciaviti, forbici, puntine da disegno, nastro adesivo, nascosti tra cianfrusaglie. Cose del genere si cercavano prima nel cassetto e poi dovunque. Il reale contenuto del cassetto era in effetti difficile da determinare: cosucce inutili, ma che nessuno aveva cuore di gettare, aggeggi che si sarebbero potuti aggiustare. E perciò pile non ancora scariche, il manico di una teiera preziosa, un lucchetto senza chiave, biglie, spiccioli, una lampadina, un guanto fatto a maglia, il tappo di una bottiglia per l’acqua calda… Era curioso, quasi magico, ogni oggetto palesemente inutile finiva nel cassetto. Mc Ewan, L’inventore dei sogni rid. e adatt., Einaudi

SCRITTURA AUTONOMA Per questa prova, a pagina 12, vengono proposte sia una scaletta sia alcune domande-guida. Si potrà utilizzare o l’una o l’altra o entrambe, a seconda della metodologia adottata durante il quadrimestre. Per la valutazione del dettato e della scrittura autonoma, fare riferimento alle tabelle di pagina 15. Per la lettura autonoma è possibile utilizzare il testo di pagina 11 o un altro testo a scelta.

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Classe quinta • Primo quadrimestre

italiano

Nome __________________________ Classe _______ Data ____________ © La Spiga

scheda

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ASCOLTARE Dopo aver ascoltato attentamente il brano letto dall’insegnante, completa segnando con una X.

1 Questo testo è:

4 Gli abitanti della Lidia si misero a giocare per:

un mito

divertirsi

una leggenda

decidere chi doveva partire

una favola

dimenticarsi di mangiare

un testo realistico

passare il tempo

2 Erodoto era:

5 Fu deciso chi doveva partire:

un dio greco

estraendo un numero

uno storico greco

lanciando un dado

uno storico etrusco

facendo una conta

un re etrusco

scegliendo i più abili

3 La Lidia si trova:

6 I Lidi giunti in Italia decisero di chiamarsi Tirreni perché:

nel mar Tirreno

volevano dimenticare la terra da cui provenivano

in Toscana

per loro cominciava una nuova vita guidati da Tirreno

in Asia Minore

si vergognavano del loro passato

vicino a Roma

erano sopravvissuti attraversando il mar Tirreno

7 Quale tra questi giochi non è nominato nel testo? Circondalo.

Segna V (vero) F (falso).

8 Tirreno era il figlio del re della Lidia.

V

F

9 Alcuni abitanti della Lidia abbandonarono la loro terra a causa di una grave carestia.

V

F

10 Tutti gli abitanti della Lidia abbandonarono la loro terra a causa di una grave carestia.

V

F

11 Gli abitanti che abbandonarono la Lidia furono chiamati “Tirreni” dai “Romani”.

V

F

12 Il nome ”Toscani” deriva da “Tusci”.

V

F

Errori: ____ su 12

Valutazione: ____ (vedere tabella p. 15)

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Classe quinta • Primo quadrimestre

scheda

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italiano

Nome __________________________ Classe _______ Data ____________ © La Spiga

LEGGERE E COMPRENDERE Leggi attentamente il brano, poi completa segnando con una X.

BRITT INCONTRA ELVIRA Britt non aveva nessuno con cui parlare quando era triste. Sua madre le diceva che non c’era ragione di preoccuparsi; suo padre aggiungeva che le ragazze grandi non piangono. Un buffetto sulla testa come se fosse una bambina piccola e tutti e due supponevano che tutto così fosse a posto. Quel giorno Britt andò alla capanna nel bosco. Aprì la porta e si sedette su una delle casse vuote che si trovavano all’interno. Britt voleva dimenticare il litigio con Gro. La porta cigolò e… – Ehi! – disse una voce di donna, gentile e affettuosa – Stai piangendo… Britt sapeva chi era: Elvira Lund, la donna che abitava sola in una piccola casa bianca non molto lontana da lì. Tutti dicevano che non era una persona di cui fidarsi. – Che cosa c’è che non va, piccola? – chiese gentilmente. Britt non aveva mai parlato con lei e adesso Elvira era lì interessata a Britt. Britt singhiozzò. – È brutto vedere una persona che sta male! – disse Elvira – È per questo che sono entrata. Però non sei obbligata a raccontarmi nulla, se non vuoi. D’un tratto Britt cominciò a raccontarle la storia di Gro. Il suo pianto andò calmandosi mentre parlava. Elvira non disse nulla, ma strinse più forte le spalle di Britt, comportandosi con lei come se si conoscessero da una vita. E pensare che lei aveva detto tante cattiverie sul conto di Elvira. T. Haugen, In attesa della prossima estate rid. e adatt., Piemme ed.

1 Britt si sentiva: compresa dai suoi genitori

compresa solo dal papà

incompresa dai suoi genitori

compresa solo dalla sua amica Gro

2 Elvira era: un’amica di Britt

una signora che abitava da sola

una signora che abitava nella capanna nel bosco

una vicina di casa di Britt

Segna V (vero) F (falso).

3 All’inizio della storia Britt aveva molta fiducia in Elvira.

V

F

4 Britt raccontava sempre ad Elvira i suoi problemi.

V

F

5 Elvira si dimostra migliore di quanto la gente dicesse di lei.

V

F

6 Britt parla con Elvira del suo litigio con Gro.

V

F

7 Britt non vuole parlare assolutamente del suo litigio con Gro.

V

F

8 Britt si pente delle cattiverie dette sul conto di Elvira.

V

F

9 Britt sapeva che c’era una capanna nel bosco.

V

F

10

Errori: ____ su 9

Valutazione: ____ (vedere tabella p. 15)


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Classe quinta • Primo quadrimestre

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Nome __________________________ Classe _______ Data ____________ © La Spiga

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LEGGERE E RIASSUMERE Leggi attentamente il brano.

MAI FARSI PRENDERE DAL PANICO Era uno dei miei primi giorni di scuola: non avevo ancora preso confidenza con i compagni e non conoscevo bene la maestra, perciò mi sentivo poco sicura di me e un po’ imbarazzata. Quella mattina la maestra, interrogava in matematica e, nel momento in cui meno me lo aspettavo, sentii la sua voce, forte e tranquilla, che mi chiamava: – Sturiale, Alice Sturiale. Ed ecco che mi si irrigidirono i muscoli, la classe scomparve dalla mia mente, la penna mi cadde di mano! “Che reazione esagerata!”pensai. “Devo stare più tranquilla”. La maestra non aspettò che io mi tranquillizzassi e mi chiese che cos’era il “quoziente”. Lì per lì pensai: “Questo lo so!” e feci per rispondere. Ma, quando provai ad aprire bocca, tutto quello che sapevo si dileguò, come se nella mia mente si fosse aperto un buco profondissimo. I compagni si erano immobilizzati con lo sguardo puntato su di me. Tutti stavano aspettando che io parlassi, ma non riuscivo ad aprire bocca. Così la maestra fece rispondere un bambino che aveva alzato la mano. Solo in quel momento mi si sciolsero le labbra e risposi, ma era troppo tardi! “Che rabbia!”pensai. “Non bisognerebbe mai farsi prendere dal panico”. A. Sturiale, Il libro di Alice, Rizzoli

1 Dopo aver diviso il brano in sequenze narrative, scrivi per ciascuna una frase chiave.

__________________________________________________________________ __________________________________________________________________ __________________________________________________________________ __________________________________________________________________ __________________________________________________________________ __________________________________________________________________ __________________________________________________________________ __________________________________________________________________ 2 Fai il riassunto del brano su un foglio.

Valutazione: ____ (vedere tabella p. 15)

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Classe quinta • Primo quadrimestre

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Nome __________________________ Classe _______ Data ____________ © La Spiga

SCRIVERE AUTONOMAMENTE 1 Utilizzando la scaletta e/o le domande-guida come traccia, scrivi sul quaderno un testo dal titolo:

L’ACQUISTO DI UN REGALO Scaletta • Perché e per chi volevo comperare un regalo. • Dove sono andato. • Che cosa ho comperato e perché. • Che cosa ho pensato dopo l’acquisto.

Domande-guida Introduzione • In quale occasione hai deciso di comperare il regalo? • Era un regalo per te? • Era destinato a un amico o a un compagno di scuola? • Ai genitori? A chi altro? • Avevi già in mente che cosa comperare? Sviluppo • Quando sei andato a comperarlo? • Con chi? • In quale negozio? • Com’era il negozio? Descrivilo. • Chi ti ha servito o consigliato? • Che tipo era il venditore? • Come ti ha aiutato nella scelta? • Che cosa hai deciso di acquistare? • Perché? Conclusione • Che cosa hai fatto quando sei tornato a casa? • Eri soddisfatto della scelta? • Hai immaginato la reazione di chi avrebbe ricevuto il regalo?

12

Valutazione: ____ (vedere tabella p. 15)


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Classe quinta • Primo quadrimestre

italiano

Nome __________________________ Classe _______ Data ____________ © La Spiga

scheda

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MORFOLOGIA Per ogni parola, dividi con una barretta la radice dalla desinenza.

1 guardare

2 porto

3 gambe

4 peli

5 12 Completa la tabella scrivendo i nomi al posto giusto. sport • caffè • braccio • nozze • occhiali • osso • latte • miele invariabile

difettivo del singolare

difettivo del plurale

sovrabbondante

Scrivi la preposizione articolata.

13 di + il → ________________

15 a + gli → ________________

14 in + lo → _______________

16 su + le → _______________

Scrivi un nome:

317 comune femminile singolare: _____________________________

22 alterato accrescitivo: ____________________________

18 comune maschile plurale: _____________________________

23 alterato dispregiativo: ____________________________

19 collettivo: ____________________

24 composto: __________________

20 primitivo: ____________________

25 astratto: ____________________

21 derivato: _____________________

26 concreto: ___________________

Scrivi un sinonimo di:

27 casa: ________________ 28 pietra: _________________ 29 albero: _________________ Per ogni voce verbale, scrivi il tempo del modo indicativo.

30 avevano mangiato: _____________________________ 31 sarete usciti: ___________________________________ 32 abbiamo parlato: _______________________________

Errori: ____ su 32

Valutazione: ____ (vedere tabella p. 15)

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Classe quinta • Primo quadrimestre

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Nome __________________________ Classe _______ Data ____________ © La Spiga

SINTASSI 1

5 Dividi con una barretta le frasi all’interno dei periodi. • La comitiva di turisti arrivò a Firenze e la guida comperò i biglietti per il museo. • I turisti entrano nel museo, ma aspettarono dieci minuti per l’inizio della visita perché il gruppo precedente era in ritardo. • All’uscita alcuni turisti comperarono il catalogo, altri scrissero cartoline, ma nessuno comperò il poster della mostra.

6 13 Sottolinea in rosso il soggetto e in verde il predicato. • I quadri erano esposti nelle diverse sale del museo. • Al pian terreno era stata allestita una mostra di arte contemporanea. • Nella sala dei pittori del ‘400 i visitatori ammiravano gli affreschi del soffitto. • Nel laboratorio del museo sono conservati i quadri in restauro. Per ogni frase, scrivi se il predicato è verbale (PV) o nominale (PN).

14 Nella periferia della città sono stati costruiti tre nuovi palazzi. 15 Il parco vicino ai palazzi è ricco di alberi secolari. 16 Nella zona riservata ai giochi costruiranno un campo da calcetto. 17 Il parco è un polmone verde per tutti gli abitanti della zona. 18 La pista ciclabile attraversa il parco da est a ovest. 19 La pista è l’unica di questo quartiere. Sottolinea in rosso le frasi in cui il soggetto è sottinteso e in verde quelle in cui il soggetto è espresso.

20 Al centro del parco zampilla una fontana. 21 Nelle aiuole hanno piantato viole e primule. 22 Al parco ieri ho incontrato mio cugino e i suoi amici. 23 Ogni giorno il parco è frequentato da molte persone. 24 29 Sottolinea in blu le espansioni dirette e in rosa quelle indirette. • Nel laghetto le anatre cercano le briciole di pane. • Sulla panchina vicino allo stagno due signori leggono il giornale.

14

Errori: ____ su 29

Valutazione: ____ (vedere tabella p. 15)


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