Annuario Economico Bergamasco 2014

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ANNUARIO ECONOMICO BERGAMASCO - EDIZIONE 2014

Editrice Promotec System Srl

EDIZIONE 2014

ANNUARIO ECONOMICO BERGAMASCO

BERGAMO, DOVE VAI? Colloquio con Paolo Malvestiti FIERA DI BERGAMO Vetrina del “saper fare” ENERGIA Risparmiare si può



CONTENTS 4 Bergamo, dove vai? 8 I numeri dell’economia

22 Fiera di Bergamo, vetrina del “saper fare” 24 SOS Amianto 28 Tre soluzioni per smaltire l’amianto 32 Tutele e controlli 34 Risparmiare si può! 39 Ospedale di Treviglio 46 Una eccellenza

Registrazione Tribunale di Bergamo Nr. 15 del 24-06-2011 DIRETTORE RESPONSABILE Roberto Timelli EDITORE Promotec System Srl Via Basilio Terzi, 11 24123 Bergamo riviste@promotecsystem.it PUBBLICITÀ & MARKETING Studio Iannuzzi www.studioiannuzzi.net Tel. 035 533921 COLLABORATORI Loredana Iannuzzi Jose Terreni Maurizio Valzania PROGETTO GRAFICO 2caffè www.2caffe.it elisabetta@2caffe.it STAMPA CPZ Spa Via Landri, 37 24060 Costa di Mezzate (Bergamo)

53 Regione Lombardia, l’obbligo di contabilizzazione del calore 58 Terme di Trescore 62 Una scelta consapevole 63 Hettabretz 66 Chi si sposa ha un mare di sogni 68 Il bene “senza frontiere” 71 Sudafrica 78 Io sto con i leoni


I NOSTRI INSERZIONISTI A.R.Z. Impianti 50 Agriturismo La Biffa 8 Amici per il Pelo 13 Arte&Stucchi 47 Baccanelli 21 Banco Desio e della Brianza 59 Briolo Caffè 25 C.A.L.F. 17 C.M.M.E. Bergamo 10 Cad-Oil 31 Casa Mia Verdello 56 Coperture&Lattonerie 30 Cri.Mer 23 DC Labs 42 Facchetti 43 Ferrari Davide 58 First Class 74 Floricoltura Castagna 18 Gardenia 44 Geoberg 48 Gioielleria Mori 16 GMR 33 Il Pioppeto 19 Il Polaresco Residence 51 InCAB 76-77 La Cisa Logistic 27 Le Feste di Mirtillo 11 Marcandelli Marco 52 Montello 3 Morini Rent 55 Ollen Project 20 Oro Consulting 73 Proloco di Palazzago 49 Ristorante Balicco 38 Ristorante Pascoletto 26 Ristorante Pisenze 50 S.A.V.E. 29 S&W Serramenti 14 UBI Banca Popolare di Bergamo 7 Voglia di colore 15



BERGAMO, DOVE VAI? Colloquio con Paolo Malvestiti, presidente di Ascom e della Camera di Commercio di Bergamo a cura di Roberto Timelli

Dottor Malvestiti, Lei è da anni un autorevole rappresentante di varie e importanti istituzioni economiche e sociali della nostra provincia. Quali sono, in questo momento, le valutazioni che ritiene di poter fare in merito all’andamento dell’apparato economico bergamasco?

cio alimentare tradizionale (-4,8%) e nel non alimentare (-3,5%). I servizi continuano a far rilevare indici negativi (-2,4%) mentre le vendite su base annua sono in calo nel commercio all’ingrosso (-0,5%), negli alberghi e ristoranti (-1,5%), nei servizi alle persone (-1,5%) e nei servizi alle imprese (-3,3%). Anche l’importantissimo comparto edile continua a mantenersi in area negativa (-3,9%).

Dal punto di vista economico la situazione è ancora molto difficile. Il mercato è fermo perché le persone faticano a trovare un posto di lavoro oppure si trovano in cassa integrazione o hanno un lavoro precario. E se la gente non ha soldi o ne ha pochi, i consumi non possono ripartire. Anche nella nostra provincia ci sono imprese che chiudono, che si riorganizzano o che optano per scelte di riduzione dei costi del personale. Il lungo periodo di crisi ha veramente fiaccato le aspettative di molti operatori.

Considerata la situazione davvero poco esaltante, quali sono le richieste e le necessità delle imprese bergamasche?

Chiedono maggior e miglior accesso al credito. E su questo nella nostra provincia siamo fortunati, grazie al buon lavoro che stanno svolgendo i diversi consorzi fidi, che sono lo strumento indispensabile per costruire un rapporto saldo e positivo tra imprese e banche. Ma c’è anche tanta voglia di autoimprenditorialità e questo è un’arma a doppio taglio, perché da un lato si vede la voglia di intrapresa dei bergamaschi, dall’altra dobbiamo tenere presente che per lo più si tratta di iniziative che devono essere ben accompagnate e assistite per fare in modo che, nel giro di pochi anni, possano avere gambe proprie per camminare, ingrandirsi e resistere sul mercato. E devo dire che su questo fronte Bergamo Sviluppo, insieme alle Associazioni di categoria, stanno facendo un buon lavoro.

Riferendoci ai singoli comparti produttivi, che cosa sta accadendo alle nostre imprese?

Secondo i dati dell’ultima congiuntura camerale, il ciclo della produzione industriale è in crescita nel secondo trimestre dell’anno (+0,8% congiunturale, +2,8% su base annua) ma grazie soprattutto alle vendite sui mercati esteri. La ripresa della produzione industriale non ha però rimesso in moto l’occupazione che al netto della stagionalità si è ridotta anche nel secondo trimestre dell’anno contemporaneamente ad un più intenso utilizzo della Cassa integrazione. Anche l’artigianato cresce nel trimestre (+1,1%) ma non nel confronto annuo (-0,6%), e il saldo tra variazioni positive e negative si riduce leggermente nel secondo trimestre. Insomma, il fatturato non aumenta e l’occupazione addirittura si riduce. Nel commercio al dettaglio il volume d’affari è ancora in calo in confronto a un anno fa (-2,2%) con flessioni nel commer-

Inevitabile, a questo punto, la domanda: quali realistiche prospettive si aprono per la nostra economia? Il mercato può rivitalizzarsi solo se ripartono le attività di base. Per far ripartire la domanda interna è necessario un risveglio complessivo dei diversi comparti. Dove l’economia si sta ri-

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prendendo, ci sono segnali che indicano come a ripartire non siano solo le attività economiche, ma tutto il sistema. Inoltre formazione, internazionalizzazione e innovazione sono le parole d’ordine per poter davvero brindare alla fine del 2014 e guardare finalmente con maggior ottimismo al 2015.

all’inizio del 2014, quando è stata scelta come città ospitante per l’evento Expo Clusters Participants Meeting, che ha visto l’adesione dei 70 Paesi che prenderanno parte all’Esposizione Universale nei nove Cluster tematici (Riso; Cacao; Caffè; Cereali e tuberi; Frutta e legumi; Spezie; Biomediterraneo; Isole, mare e cibo; Agricoltura e Nutrizione in Zone Aride). Ma non solo. Bergamo è stata la prima città lombarda ad aderire alla piattaforma E015 e a rendere funzionante il sito www.expo.bergamo. it dedicato alle iniziative bergamasche in vista della manifestazione internazionale; un sito che unisce turismo (con una serie di informazioni e attività consigliate) e commercio, con un corposo catalogo dei fornitori di “Expo 2015”. In questo contesto di coinvolgimento e di opportunità per le imprese e per il territorio, si è fatta strada la necessità, per Bergamo e la sua provincia, di individuare un marchio che identifichi le manifestazioni realizzate in funzione di “Expo”, le imprese accreditate come fornitori di “Expo”, e i progetti turistici e culturali realizzati o in fase di realizzazione in previsione dell’Esposizione. È nato così un logo che permette di riconoscere il Sistema Bergamo, che comprende Camera di Commercio, Provincia, Comune e Università; un logo caratterizzato da tre precise leve “Emozioni, Entusiasmo, Energia”, che richiamano con forza la libera iniziativa, la creatività, l’intraprendenza e l’eccellenza di istituzioni e imprese che vogliano mettersi in gioco per l’Esposizione Universale. Infine, su “Expo 2015” vedo molto fermento e mi piacerebbe che potesse diventare un trampolino di lancio per tutta l’economia bergamasca: non un punto di arrivo ma di ripartenza per l’intera nostra provincia.

Per rimanere nel concreto, quali sono i prossimi obiettivi che i settori produttivi della nostra provincia si devono porre?

Credo che l’obiettivo principale, da qui alla fine dell’anno, per ogni impresa, sia quello di tenere salda la propria posizione, che rappresenta di per sé un buon risultato in un contesto in cui si registra una debole ripresa solo nelle esportazioni, che non è, e lo sappiamo tutti, la vocazione delle piccole imprese del terziario. Oltre alle difficoltà congiunturali, continua a pesare la componente psicologica. Si ha paura di spendere, di fare, di investire perché non si ha alcuna certezza nel futuro. Domina l’insicurezza. Ecco, proprio in questa occasione, io vorrei, al contrario, invitare gli imprenditori a non aver paura, ad osare, a fare e costruire, perché solo così la nostra economia potrà davvero riprendere velocità e forza. La nostra gente, nel dopoguerra, ha vissuto momenti sicuramente peggiori ma non perdette mai la fiducia e la speranza.

Per ultimo: che cosa possiamo aspettarci e che cosa stiamo facendo per “Expo 2015”?

“Expo 2015” è un’occasione che Bergamo non deve perdere o trascurare. La nostra città è geograficamente collocata in una posizione strategica: al centro della Lombardia, a soli 50 km da Milano. A Bergamo, il percorso verso Expo ha preso il via già

CAFFÈ

CACAO RISO

FRUTTA E LEGUMI

I CLUSTER DI EXPO 2015 ISOLE, MARE E CIBO SPEZIE

ZONE ARIDE

BIO MEDITERRANEO

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CEREALI E TUBERI



Bergamo

I NUMERI DELL’ECONOMIA L’analisi dei dati congiunturali elaborati dalla Camera di Commercio di Bergamo conferma anche per il secondo trimestre di quest’anno una leggera crescita della produzione industriale bergamasca (+2,8% su base annua). La ripresa è in corso per il quinto trimestre consecutivo, trainata quasi per intero dalle vendite sui mercati esteri che compensano il nuovo calo del fatturato interno. Il risultato, pur positivo, non è tale da scongiurare i rischi di un rallentamento che emerge se l’analisi si allarga all’intera regione Lombardia, in situazione di stallo congiunturale e di decelerazione della crescita tendenziale (al +1,5% rispetto a variazioni superiori al 2% nei precedenti trimestri) , oltre al contesto di incertezza degli scenari geopolitici che hanno indotto al ribasso le stime della crescita globale. Nel territorio bergamasco, tengono i comparti trainanti dell’industria provinciale (meccanica, chimica, gommaplastica e in genere le produzioni specializzate e di beni intermedi) che procedono con tassi di variazione tendenziale sistematicamente più elevati della media regionale. La ripresa della produzione industriale non ha comunque ancora rimesso in moto l’occupazione che si è ridotta

anche nel secondo trimestre dell’anno con un più intenso ricorso alla Cassa integrazione. Nell’artigianato manifatturiero, l’indice della produzione fatica a riprendersi: cresce nel trimestre (+1,1%) ma non nel confronto annuo (-0,6%); e il saldo tra variazioni positive e negative si riduce leggermente nel secondo trimestre. Il fatturato non aumenta e l’occupazione si riduce. Nel commercio al dettaglio il volume d’affari è ancora in calo in confronto a un anno fa (-2,2%) con flessioni nel commercio alimentare tradizionale (-4,8%) e nel non alimentare (-3,5%). Nella grande distribuzione si registra, rispetto ai trimestri precedenti, un relativo miglioramento (-0,3%). I dati delle vendite dei prodotti di largo consumo indicano una crescita significativa per ipermercati e supermercati.

Nelle pagine successive sono riportati alcuni grafici elaborati dalla Camera di Commercio nel documento: “LA CONGIUNTURA ECONOMICA - Industria, artigianato, commercio, servizi e costruzioni in provincia di Bergamo nel secondo trimestre 2014”


Produzione industriale

Produzione dell’industria manifatturiera - Bergamo

Variazione trimestrale destagionalizzata

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Variazione grezza su base annua della produzione nei settori dell’industria bergamasca


Variazione su base trimestrale della produzione (destagionalizzata) nei settori dell’Industria lombarda

Variazione su base trimestrale della produzione nei settori dell’Industria lombarda


Produzione industriale 2° trimestre 2014 Variazione su base annua

Produzione industriale nello stesso trimestre dell’anno precedente. Distribuzione di frequenze per classe di variazione %

Saldo % tra variazioni positive e negative

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Fatturato: variazione % annuale

Variazione trimestrale destagionalizzate dei prezzi delle materie prime e dei prodotti finiti

Variazione annue dei prezzi delle materie prime e dei prodotti finiti

Variazione trimestrali degli addetti all’industria di Bergamo


Addetti all’industria di Bergamo

. Serramenti in pvc, alluminio

RECUPERO FISCALE 65% RECUPERI DA SUBITO ANCHE CON PAGAMENTI DA 12 A 60 MESI

e alluminio-legno . Zanzariere . Porte interne e blindate . Persiane e antoni . Cassonetti . Pensiline . Veneziane . Grate di sicurezza . Tapparelle

Consulenza e preventivi gratuiti . Prodotti di sola produzione italiana

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Occupazione nell’industria 2° trimeste 2014


INDUSTRIA Cassa integrazione utilizzata in % sul monte-ore trimestrale


Cassa integrazione utilizzata (congiuntura industria) e autorizzata a Bergamo

Aspettative Industria per il semestre successivo (saldo % aumento/diminuzione)


FLORICOLTURA

FLORICOLTURA CASTAGNA ANGELO DAL 1987 LA PASSIONE È VERDE Fondata nel 1987 l’azienda a conduzione familiare opera nel settore del florovivaismo offrendo al cliente 1.200 mq di area coperta e 4.000 mq di esposizione esterna. Tutta l’area interna del garden center viene controllata termicamente dal modernissimo impianto di geotermia ad impatto zero sull’ambiente. Presso la Floricoltura Castagna Angelo potrete trovare dal fiore stagionale di produzione interna alla pianta secolare da giardino, passando dai perenni, piante aromatiche, piante da orto e piante fiorite, tutto l’occorrente per il giardinaggio, accessori e alimenti per i vostri animali domestici. Il personale qualificato ed accogliente, rivolge particolare attenzione alle esigenze del cliente, garantendo un elevato livello di serietà professionale. Tra i servizi offerti presso la Floricoltura Castagna Angelo si ricorda la rivendita autorizzata della Catambra (pianta antizanzare), addobbi per cerimonie, creazione e manutenzione giardini, installazione di impianti automatici di irrigazione e la consegna a domicilio in tutta Italia e all’estero. Orari d’apertura al pubblico: 8.00 - 12.30 e 13.30 -19.30.

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MECCANICA

OLLEN PROJECT LAVORAZIONI MECCANICHE DI PRECISIONE La Ollen Project srl, società certificata ISO 9001-2008 sin dal 2007, si propone all’attenzione del cliente come fornitrice di particolari di meccanica che riguardano principalmente il settore energetico. L’azienda fa riferimento agli impianti di produzione di energia elettrica come: centrali termoelettriche, idroelettriche, geotermiche e nucleari. Ollen Project, oltre che a una produzione propria, coordina le attività tecniche, commerciali, organizzative e finanziarie di un gruppo di unità produttive operanti nel settore meccanico che sono tecnologicamente aggiornate, sia nella specializzazione del personale (che segue periodici corsi di aggiornamento) sia nei macchinari e nelle attrezzature, per poter garantire la qualità dei prodotti. Dal gennaio 2014 la società oltre alla produzione di ricambi per turbine, ricambi per alternatori, attrezzature, prototipi e diaframmi, ha ingegnerizzato e costruisce i tre tipi di turbine idrauliche più diffuse: Kaplan, Francis e Pelton.

OLLEN PROJECT SRL Via Maestri del lavoro, 19 24044 Dalmine (BG) Tel. 035 565462 Fax 035 4150820 info@ollenproject.it www.ollenproject.it

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Fiera di Bergamo

VETRINA DEL “SAPER FARE”

Cristini. La parola d’ordine è diventata innovazione: occorre avere il coraggio di cambiare e rinnovare i format delle manifestazioni per adattarsi ai nuovi trend e alle mutate esigenze degli operatori e dei visitatori. Una fiera svolge la sua funzione strategica nel Stefano Cristini momento in cui evolve e offre nuove opportunità e servizi.” “Insomma,” afferma Cristini “un cambiamento di vision, di strategia e di approccio si impone nell’ottica peculiare di ciascun evento. Promoberg, con un panel di 18 fiere organizzate nel 2014, e con una propensione ad una sempre maggiore incentivazione di eventi e manifestazioni di corollario intende, con la propria politica organizzativa, continuare a valorizzare gli asset del territorio, dialogando con le istituzioni e interpretando le mutate esigenze del mercato.

prattutto di alcuni ambiti, anche extra economici. Promoberg sa interpretare anche fenomeni sociologici: mi riferisco ad esempio a Creattiva, la Fiera delle Arti Manuali che in 6 anni ha saputo cogliere un segnale della società e del mercato, traducendolo in una manifestazione che per due volte l’anno presenta numeri in crescita esponenziale e che ha trovato anche una sua dimensione ‘export’ a Bari e a Napoli. O, ancora, penso a Pianeta Gourmarte che ha declinato nel polo fieristico

foto Bontempi Enzo

Da alcuni anni il settore fieristico nazionale è alle prese con un nuovo scenario determinato dalla recessione economica. Ecco dunque che, per continuare ad essere percepite come reali piattaforme competitive, le fiere devono saper cogliere le tendenze e offrire soluzioni e servizi per il loro sviluppo. Ne parliamo con Stefano Cristini, direttore di Promoberg, ente fiera bergamasco nato nel 1984 e al suo undicesimo anno di attività nella gestione del Polo Fieristico di Bergamo.

Visitatori in coda all’ingresso di Creattiva l’imperante tendenza della cucina e del buon cibo e che verrà riproposto per l’edizione 2014 in abbinata con Bergamo Arte Fiera: in due parole il buono e il bello insieme. Dunque, se la recessione ha “danneggiato” alcuni mercati, e di riflesso anche alcune fiere, ne ha però lanciate altre proprio come Creattiva, un importante tassello in un panel fieristico dove per tutti i saloni vale il minimo comun denominatore: attivare elementi di novità e di attrattività. Una fiera non è più una semplice vendita di spazi.

Una visione strategica e di proiezione, dunque…

Promoberg sa leggere il presente e reinterpretarlo. Il mondo fieristico non è avulso da quello economico, anzi semmai lo rispecchia ed è una cartina al tornasole, so-

Qual è la risposta del pubblico?

L’affezione del pubblico resta comunque tangibile nel caso di alcuni eventi “storici”, come la Campionaria che

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Insomma, la Fiera di Bergamo, in uno scenario articolato e pur in un momento difficile, c’è...

Abbiamo cercato di ribattere alla crisi facendo appello ad alcuni punti-chiave: una riduzione della durata delle fiere, un aumento del peso degli eventi alternativi, una sempre maggiore collaborazione tra organizzatori esterni ed il nostro quartiere fieristico, un’ottimizzazione delle risorse disponibili, un’attenzione al mercato e una sempre più stringente sinergia con le associazioni di categoria. Dalla semplice vendita di spazi espositivi ci stiamo proiettando verso una scelta di servizi collaterali di valore aggiunto: specializzazione degli eventi, forme di intrattenimento, con una sempre maggior rilevanza di congressi, workshop e manifestazioni collaterali che il Polo fieristico è in grado di ospitare grazie alla flessibilità e modulabilità degli spazi.

Oltre alle fiere, c’è anche il Creberg Teatro, la cui gestione, dal 2011, è stata affidata a Promoberg. Stiamo dunque per iniziare il quarto anno: con quali presupposti?

Di stagione in stagione, siamo consapevoli di come questo teatro costituisca un ponte culturale con il territorio, una fucina di idee nuove per il futuro e che queste idee siano, a loro volta, frutto della mediazione di diversi punti di vista sulla realtà, oltre che di una politica sistematica che promuove la partecipazione, soprattutto di un pubblico trasversale. E questo, con un orizzonte che non è più solamente provinciale ma che comprende e abbraccia l’intera Lombardia, con una trasversalità di generi e di proposte.

Pianeta Gourmarte

foto Bontempi Enzo

rappresenta la “porta” fieristica della stagione invernale per decine di migliaia di visitatori. La Campionaria incarna per Bergamo un amore “popolare”, una manifestazione fatta per la gente che in 36 anni e per altrettante edizioni ha “premiato” questa fiera con un’assiduità ed una presenza crescente. I numeri, del resto, parlano chiaro. Con le decine di migliaia di ingressi, stabilmente intorno ai 130 mila, e grazie ai molteplici settori merceologici e alla variegata presenza di prodotti, la Campionaria è senz’altro l’appuntamento più amato del calendario fieristico di Promoberg.


SOS AMIANTO a cura di Loredana Iannuzzi

Cos’è l’Amianto? L’amianto è un minerale naturale di aspetto fibroso, molto utilizzato in passato, il suo nome deriva dalla parola Asbesto che significa “Che non si spegne mai”. Fra le sue caratteristiche c’è l’elevata resistenza termica, per questo è stato molto usato per le sue eccezionali proprietà di resistenza al fuoco, isolamento termico ed elettrico, per la facilità di lavorazione, di resistenza agli acidi e alla trazione e per essere facilmente mescolabile ad altre sostanze, ma non trascurabile l’aspetto del basso costo. La pericolosità dell’amianto consiste nella capacità che ha il materiale di rilasciare fibre inalabili dall’uomo. Le malattie da amianto possono manifestarsi dopo molti anni, anche dopo quarant’anni dalla prima esposizione. Per capire meglio le ultime direttive abbiamo rivolto alcune domande alla Dr.ssa Antonella Regonesi, Coordinatrice Commissione Amianto ASL di Bergamo, che in accordo con il Dr. Bruno Pesenti, Direttore Dipartimento Prevenzione Medico ASL Bergamo, ci ha cortesemente fornito le seguenti risposte.

È un costo non indifferente, tutto a carico del cittadino?

Non risulta che al momento, esistano degli incentivi pubblici per questo tipo di intervento.

Il PRAL (Piano Regionale Amianto Lombardia) prevede il censimento attraverso la compilazione di autonotifica da parte dei proprietari di materiali contenenti amianto e la consegna del modulo agli uffici territoriali ASL. È previsto un termine?

Il termine per l’invio delle notifiche di censimento amianto è stato previsto entro il 31 Gennaio 2013, dalla Legge 31 luglio 2012 - n. 14 “Modifiche e integrazioni alla legge regionale 29 settembre 2003, n. 17”.

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Da chi deve essere effettuato il censimento?

Secondo quanto previsto dalla L.R. n° 29 Settembre 2003 n° 17 “Norme per il risanamento dell’ambiente, bonifica e smaltimento dell’amianto”, il censimento deve essere effettuato, da tutti i soggetti pubblici e privati proprietari di immobili e luoghi, nei quali vi è presenza di amianto o di materiali contenenti amianto.

E l’intervento di bonifica?

L’intervento di bonifica dell’amianto, deve essere eseguito da imprese rispondenti a requisiti specifici previsti dalla norma e scritte all’Albo Nazionale dei Gestori Amianto nella categoria specifica: 10 A e/o 10B) . Al seguente sito ministeriale, è presente l’elenco di tali imprese, diviso per regione, per provincia e per categoria: www.albonazionalegestoriambientali.it/ElenchiIscritti.aspx

Una fase di bonifica dell’amianto

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In che modo avviene la bonifica?

Il committente, individua una delle imprese iscritte all’Albo Nazionali dei Gestori Amianto. L’impresa, attraverso il gestionale “Ge.M.A.” (Gestione Manufatti Amianto), comunica alla ASL territorialmente competente, il luogo dove avverrà la bonifica, il luogo dell’intervento, i dati del committente, le modalità di rimozione e gli interventi di sicurezza adottati per svolgere adeguatamente i lavori, nonché il nominativo del personale che li esegue (che deve essere in possesso di specifico patentino di abilitazione). I lavori possono avere inizio solo dal trentesimo giorno dal ricevimento della ASL, della comunicazione effettuata attraverso l’applicativo Ge.M.A. Fanno eccezione alcune tipologie di interventi (esempio lastre a terra), per le quali è prevista la bonifica prima di tale termine.

Copertura in amianto usurata


RISTORAZIONE

RISTORANTE PASCOLETTO LA CUCINA DI TRADIZIONE La Trattoria Pascoletto, opera dal 1910 nel rispetto della più antica tradizione di cucina casalinga. Cinzia e Nicola accoglieranno i propri ospiti in un’atmosfera calda e familiare. Dalla cenetta intima a quella conviviale in compagnia di amici, per un compleanno, una cerimonia o qualsiasi evento si voglia festeggiare. All’esterno troverete un’ampia zona completamente coperta che anticipa un lussureggiante giardino, dove i bambini potranno liberamente correre e giocare. La cucina spazia dai piatti tipici della bergamasca, tra i quali i famosi casoncelli di produzione propria ai più svariati piatti di carne e pesce. La nostra ricca carta propone vini di provenienza dalle più rinomate zone di produzione nazionale. Offriamo inoltre degustazione di cibi e bevande, serate a tema ed eventi musicali accompagnati da sfiziose proposte dello chef.

Tutti coloro che si presenteranno con questa pubblicità potranno usufruire di un pranzo o cena degustativo promozionale.

TRATTORIA PASCOLETTO Via Pascoletto, 10 - Mozzo (BG) Tel. 035 611042 info@alpascoletto.it www.alpascoletto.it

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TRE SOLUZIONI PER SMALTIRE L’AMIANTO a cura di Loredana Iannuzzi

Il Prof. Norberto Roveri dell’Università di Bologna ci illustra un procedimento che “ridivide” l’amianto nei suoi componenti base, magnesio e silicio, attraverso l’immersione nel siero del latte. Ciò che ne resta non è più nocivo e può essere usato come idropittura con proprietà antismog e antibatterico o concime. Norberto Roveri nasce a Bologna nel 1947 si laurea in chimica presso la facoltà di Scienze dell’Università degli Studi di Bologna dove viene nominato professore ordinario di Chimica Generale ed Inorganica di cui è stato direttore ed in cui attualmente dirige il LEBSC, Laboratory of Environmental and Biological Structural Chemistry. Prof. Norberto Roveri L’esperienza acquisita attraverso lo studio dei processi di biomineralizzazione è stata successivamente riutilizzata per condurre ricerche riguardanti l’ utilizzo di matrici polimeriche come agenti nucleanti e tempranti di cristalli inorganici di interesse biologico e ambientale.

ragire in modo selettivo con l’ambiente biologico. Recentemente il Prof. Roveri si è interessato della caratterizzazione del particellato atmosferico volgendo particolare attenzione alla componente inorganica e fibrosa ed alle relative relazioni chimiche con i sistemi biologici responsabili della sua tossicità. Il Prof. Roveri ha pubblicato i risultati delle sue ricerche su riviste internazionali specializzate nel settore oltre ad effettuare numerose presentazioni a congressi nazionali e internazionali.

L’attività di ricerca del Prof. Roveri verte principalmente sulla progettazione, sintesi, caratterizzazione chimico-fisica e della reattività di biomateriali inorganici ed inorganici-polimerici aventi funzionalità e potenzialità innovative per applicazioni in ambito ortopedico, odontoiatrico, nella chirurgia maxillofacciale e cardiovascolare. Gli approcci biomimetici, nanotecnologici e supramolecolari caratterizzano la sua attività di ricerca che è rivolta attualmente allo studio dell’ attività superficiale di nanocristalli inorganici in grado di rilasciare molecole biologicamente attive e di inte-

Copertura in eternit

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Fibre di amianto al microscopio Chemical Center Srl è nata nel 2009 per iniziativa del Prof. Roveri e dell’imprenditore Paolo Gualandi, presidente della Coswell SpA. Il LEBSC (www.lebsc.it) collabora proficuamente con Coswell fin dal 2005, anno in cui venne brevettata e lanciata commercialmente della linea di igiene orale Biorepair a base di idrossiapatite biomimetica. Un successo internazionale, non solo commerciale, ma di innovazione scientifica in ambito odontoiatrico per aver rappresentato la prima salutare alternativa all’uso del fluoro finalmente riconosciuto anche dalla Comunità Europea rischioso per la salute. I ricercatori del LEBSC nella loro attività presso i Chemical Center Srl, utilizzano le loro particolari esperienze nell’ambito delle nanotecnologie acquisite nella ricerca di base sui materiali sia “biomimetici” sia “geomimetici”. I materiali biomimetici sono materiali sintetici che mimano per composizione, struttura, morfologia, reattività superficiale e molte altre caratteristiche chimico-fisiche i materiali biologici naturali. Tra i materiali geomimetici, ovvero quelli che vengono sintetizzati con caratteristiche chimico- fisiche che copiano i materiali geologici naturali, le fibre di amianto rappresentano sicuramente l’ esempio più interessante. I ricercatori del LEBSC hanno pubblicato le loro ricerche di base e accademiche sull’amianto in decine di riviste scientifiche internazionali. Nel 2002 hanno messo a punto una metodica di sintesi in grado di preparare in labo-

ratorio fibre sintetiche di amianto geomimetico costituite da una cavità interna di 7 nm con una parete di 7 nm di spessore e aventi la stessa struttura e morfologia delle fibre di amianto naturali. Queste fibre geomimetiche rappresentano il primo standard di riferimento per lo studio delle caratteristiche chimico-fisiche dell’amianto. Infatti, disporre di fibre di amianto costituite solo da magnesio e silicio non contaminate da metalli estranei (ferro, nichel, manganese ecc.), come lo sono tutte quelle di amianto naturali e tutte in modo diverso in funzione del diverso ambiente geologico in cui si sono formate, ha permesso di verificare che le fibre sintetizzate non sono tossiche, ma lo diventano immediatamente con la semplice aggiunta durante la sintesi di pochi decimi centesimali in peso di ferro. L’aver messo a punto il metodo sintetico di formazione delle fibre di amianto geomimetico ha permesso a questi ricercatori di capovolgere dal punto di vista chimico il processo di formazione e quindi di capire come potere denaturare e distruggere completamente le fibre di amianto naturale. Il Chemical Center ha depositato un brevetto EP2428254B1 in cui viene descritto un processo biotecnologico di distruzione dei manufatti in cemento amianto (lastre eternit) utilizzando il siero esausto di latte. Con questo processo brevettato dal Chemical Center in Italia e poi esteso a livello europeo, si ottiene prima la rimo-


zione della componente cementizia mediante l’acidità dei metaboliti del Lactobacillus casei presente nel siero di latte e la completa liberazione delle fibre di asbesto, che vengono poi distrutte completamente con un processo idrotermale a 180 °C sempre in siero di latte. I due stadi del processo sono: • solubilizzazione della componente cementizia; • denaturazione completa delle fibre di amianto. Entrambi avvengono con processi chimici completamente in immersione nel siero di latte, senza alcuna possibilità di immissione di fibre di amianto in aria. Il processo brevettato utilizza due rifiuti pericolosi: cemento-amianto e siero esausto di latte per ottenere prodotti commercialmente validi come idropittura, idrossido di calcio, carbonato di calcio, concimi e soprattutto metalli (Mg, Ni, Mn, Fe, ecc...), che vengono depositati elettrochimicamente, e avere come unico scarto acqua scaricabile in fogna. Il Chemical Center Srl, azienda certificata TUV, accreditata alla Rete Innovazione dell’Emilia Romagna e premiata dalla Camera di Commercio di Bologna per il “Premio Ricerca e Innovazione 2011” per il brevetto del processo di denaturazione delle fibre di amianto mediante l’ uso di siero esausto di latte, ha recentemente ceduto in licenza il proprio brevetto per la costruzione dei primi prototipi dell’impianto industriale. Friulana Costruzioni Srl ha ac-

quistato la licenza del brevetto per le regioni dell’Italia del nord, con l’esclusione dell’Emilia Romagna. Project Resource Asbestos Srl (PRA Srl) ha invece acquistato la licenza per le regioni Puglia, Molise e Campania, mentre altre aziende operanti nel settore dei rifiuti stanno contrattando l’acquisizione della licenza del brevetto per le rimanenti regioni italiane e alcuni paesi europei. Questi impianti pilota saranno dimensionati in modo da smaltire al massimo cinque tonnellate di eternit al giorno e si differenzieranno utilizzando rifiuti alimentari acidi diversi e tipici della regione in cui sorge l’impianto, così, a fianco del siero di latte esausto, potranno essere utilizzati i rifiuti acidi della viticultura, della spremitura delle olive, della lavorazione dei pomodori e della produzione di birra. Il LEBSC, recentemente costituito in srl da alcuni ricercatori del Chemical Center autori del brevetto, affiancherà le aziende impegnate nella costruzione dei prototipi sviluppando con esse modifiche del processo brevettato per adeguarlo all’utilizzo dei diversi rifiuti alimentari acidi abbondanti e facilmente reperibili sul territorio.

CHEMICAL CENTER S.R.L. Via E.Mattei, 4 - 40050 Castello d’Argile (BO) info@chemicalcenter.it www.chemicalcenter.it


PATOLOGIE CORRELATE ALL’ESPOSIZIONE AD AMIANTO

CARCINOMA DELLA LARINGE L’esposizione ad amianto risulta associata ad un incremento di rischio dei tumori laringei (carcinomi delle cellule squamose della cavità orale, della faringe, della laringe e dell’esofago) con una relazione dose-risposta.

ASBESTOSI

CARCINOMA ALLO STOMACO

È una malattia cronica dell’apparato respiratorio. È caratterizzata da fibrosi polmonare che va ad aggravarsi fino a conduirre ad insufficienza respiratoria accompagnata da complicazioni cardiocircolatorie.

È una neoplasia a carico di quest’organo dell’apparato digerente, tra i più colpiti da questa malattia.

CARCINOMA POLMONARE È una grave malattia dell’apparato respiratorio che può insorgere anche per basse esposizioni ad amianto. Il fumo di sigarette potenzia enormemente l’effetto cancerogeno dell’amianto.

MESOTELIOMA È un raro tumore che colpisce le membrane sierose del rivestimento polmonare (pleura) o dell’intestino (peritoneo). È stata dimostrata un’elevatissima specificità in riferimento all’inalazione di amianto.


Aziende

TUTELE E CONTROLLI a cura di Sergio Flores

Nel delicato settore delle investigazioni aziendali, una delle numerose mansioni espletate da parte della figura dell’investigatore privato, spiccano le indagini riguardanti quelle competenze professionali che più si riflettono sull’intero patrimonio aziendale, inteso sia in senso economico che informativo, come, per esempio, le risorse progettuali. In questo ambito, possiamo individuare tre ”filoni” principali. Come primo, quello di contrastare la condotta infedele (la cosiddetta infedeltà aziendale) di maestranze, quadri e dirigenti che genera, come frequente conseguenza diretta, quella che viene definita come Sergio Flores concorrenza sleale. Tale fenomeno interessa in modo particolare il personale regolarmente inquadrato nell’organico direttivo dell’azienda, il quale, approfittando del proprio ruolo, comunica informazioni sensibili alla concorrenza, ovviamente dietro illecito compenso. In secondo luogo la raccolta delle informazioni utili al recupero del credito rimasto insoluto. Tali informazioni potranno, in un secondo tempo, essere utilizzate dalla società di recupero crediti o dal legale incaricato di seguire la relativa pratica in ambito giudiziario. Come terzo punto, quello di analizzare la solvibilità e la solidità di eventuali futuri partner in vista di fusioni aziendali o nuovi soci. Altra conseguenza diretta della violazione indebita dei segreti industriali e aziendali è quella del fenomeno della contraffazione, piaga purtroppo presente in misura importante nel tessuto imprenditoriale italiano.

Sempre più numerose sono le aziende che, interessate da questi problemi, si rivolgono a consulenti e investigatori privati per cercar di arginare e reprimere le falle presenti nei loro sistemi produttivi, falle che possono dar luogo a situazioni critiche che possono avere come conseguenza anche il fallimento dell’impresa. L’iter normale parte da segnalazioni , generiche o specifiche, che pervengono direttamente alle aziende, che vengono così a conoscenza della presenza di “fughe di notizie” riguardanti i propri prodotti o i sistemi produttivi in funzione. Preso atto di situazioni irregolari e scorrette, l’azienda interessata, che spesso ha tutto l’interesse a non far emergere pubblicamente il problema, oltre al fatto di avere la necessità di circoscrivere il più possibile il danno aziendale, si rivolge agli investigatori privati per cercare di ottenere, in via del tutto riservata, gli elementi utili per poter rintracciare la fonte della irregolarità rilevata. L’investigatore privato incaricato dall’azienda di svolgere questa attività preventiva di accertamento, informa e collabora (in qualità di ausiliario di P.G.), con i reparti competenti delle Forze di Polizia e, con gli stessi, potrà anche condurre i relativi sopralluoghi, redigendo anche, se richiesto, specifiche perizie a costatazione dell’effettiva sussistenza dell’attività criminosa.

info@floresinvestigazioni.it

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Energia

RISPARMIARE SI PUÒ! a cura di Roberto Timelli

Le bollette energetiche, sia a livello nazionale sia quelle ‘familiari’, sono sempre più pesanti e invadenti nell’ambito dei rispettivi bilanci di competenza. Al punto da richiedere sempre più spesso la necessità di rivedere o “riqualificare” edifici e impianti per renderli meno “sciuponi”. Per capire meglio quali siano le strade che si possono attualmente percorrere in merito al ‘risparmio energetico’ abbiamo interpellato un autorevole operatore del settore, Giancarlo Balzer, titolare dell’azienda ‘Energy20’ che si occupa, per l’appunto, di risparmio energetico, e che abbiamo raggiunto Giancarlo Balzer nel corso della sua partecipazione alla manifestazione fieristica “Condominio Expo” organizzata presso la Fiera di Bergamo.

Balzer. Per prima cosa vorrei mettere un po’ di ordine nell’universo che va sotto il nome di “risparmio energetico”, che è una denominazione generica di un settore che, al contrario, va indirizzato e specializzato per ogni singolo canale. In questo caso, cioè nel contesto in cui ci troviamo ora, ci rivolgiamo agli amministratori di condomini offrendo loro un certo tipo di servizio; al settore residenziale proponiamo un altro tipo di intervento e per le grandi strutture abbiamo studiato e realizzato una specifica modalità di approccio. Ecco allora che “Energy20” si presenta come una azienda che si “apre a ventaglio” per affrontare con modalità proprie e specialistiche ogni singolo canale riguardante il risparmio energetico.

Questa sua attività, quindi, è disposta su tre “canali” che individuano tre diversi marchi commerciali. Possiamo entrare nel merito della prima

Certo. La prima, che è poi anche il marchio commerciale dell’azienda, è proprio “Energy20” e costituisce l’ingresso e il “cappello” che sta su tutte le attività relative al risparmio energetico. È a questa società che compete la valutazione più allargata, che parte dall’edificio, quindi non solo dall’aspetto impiantistico, perché è evidente come la strutturazione dell’immobile possa influire sulla tipologia di impianto da studiare e applicare. Insomma, non dico nulla di nuovo se ricordo che edifici vecchi ed edifici nuovi siano molto diversi e richiedano anche tecnologie diverse in merito agli impianti più adeguati alle loro caratteristiche. Fatta la valutazione complessiva del fabbisogno energetico dell’”involucro”, che è appunto l’edificio, noi proponiamo soluzioni che tengano conto sia dell’aspetto riguardante il riscaldamento sia di quello che si riferisce all’acqua sanitaria e, se richiesto dal cliente, anche del cosiddetto “raffrescamento”. Questi tre aspetti possono richiedere soluzioni diverse in funzione di eventuali destinazioni e utilizzi diversi degli edifici, come ad esempio per gli hotel, ai quali potrebbe risultare più opportuno, per esempio, proporre un solare termico per l’acqua calda sanitaria o un cogeneratore mentre invece per un residenziale possiamo pensare a una pompa di calore, più adatta a questa tipologia di edifici abbinandola a un fotovoltaico.

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Posa di pannelli solari sul tetto di un’abitazione

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ESEMPIO DI UNA CASA REALIZZATA DA CASA X-LAM: Fine struttura al 60° giorno dall’inizio lavori

Termine cappotti, serramenti e impianti al 120° giorno dall’inizio dei lavori

“ ”

Ma il solare termico, non era l’impianto di riscaldamento dell’acqua sanitaria per eccellenza?

Bene. Il secondo canale societario a che cosa si rivolge?

Diciamo che, in seguito ad una normativa mal interpretata, per un certo periodo il ‘solare termico’ ha goduto di una grande accoglienza e diffusione, ma attualmente possiamo accedere a tecnologie che sono più avanzate e applicabili agli stabili ad uso residenziale con interessanti vantaggi anche nei costi. Non dimentichiamo, tuttavia, che pur trattandosi di tecnologie che nascono da studi ed elaborazioni tecnicoscientifiche nell’ambito della termodinamica, le variabili sono davvero molte e possono determinare risultati e indicazioni molto diversi fra loro. Insomma, come diciamo spesso noi progettisti, “dipende”…

La seconda branca di attività, che si chiama “La casa delle nuove energie” (marchio nazionale con partecipazione al 51% del gruppo Riello), è una struttura orientata al settore residenziale con particolare riferimento a soluzioni singole o specifiche di un impianto richieste dal cliente che desidera, per esempio, il solare termico piuttosto che la pompa di calore o altro ancora. Nel complesso, possiamo pensare che la nostra attività sia sostanzialmente suddivisa al 50% fra condomini e industrie da una parte e il cosiddetto ‘residenziale’ dall’altra, anche se in realtà si tratta di una ripartizione più commerciale che reale e di competenze. Va da sé, del resto, che ogni progetto mescoli un po’ i contenuti che riguardano teoricamente “Energy20” e “La casa delle nuove energie”.

Dipende dalla tipologia di richiesta e dalla situazione che vi trovate ad affrontare?

Certo, non escluso l’aspetto economico, e questa è una valutazione che solo il cliente può fare. Ecco allora che quell’indeterminato “dipende” diventerà, nel corso delle nostre analisi, una precisa valutazione di sistema.

A questo punto devo chiederle quale sia il “terzo canale” di attività…

Il terzo è il settore delle case in legno lamellare che sta riscuotendo un grosso successo e si chiama “Case x-lam”. Queste case vengono prodotte soprattutto in

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Termografia di un condominio

Austria e nel Trentino, dove ci sono produttori molto qualificati.

Qual è la caratteristica del vostro lavoro riguardo a case così particolari come quelle in legno?

Intanto dobbiamo premettere che queste sono case già di per sé a bassissimo costo energetico: perciò si tratta semplicemente di decidere di volerne una per sé. Pensi che queste abitazioni consentono di superare i plus garantiti dalle tecnologie più innovative del momento. Mi spiego meglio: consideri che attualmente le nuove case vengono realizzate con un riscaldamento che parte dal pavimento tenuto a bassissima temperatura utilizzando, per lo più, una pompa di calore alimentata da un fotovoltaico. Questa è la tipica configurazione considerata innovativa dal punto di vista energetico. Nelle case in legno, il fabbisogno energetico è talmente basso che basta poco più degli apporti gratuiti, cioè noi stessi con la temperatura corporea e il Sole, per poter riscaldare. Basta insomma una ventilazione con un minimo apporto di calore per garantire un’ottima vivibilità sia d’estate che d’inverno.

Da “consumatore” di energia, direi che queste sono le case che dovremmo cercare di realizzare tutti…

Effettivamente è così e i vantaggi non sono davvero pochi. Pensi che la rapidità di realizzazione è straordinaria con cantieri che restano aperti pochissimo, diciamo attorno ai quattro mesi…

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La domanda mi viene ovvia: perché non vi è una grande diffusione di queste costruzioni?

Direi che si tratta più che altro di resistenze culturali e magari, come accade nel nostro territorio, economiche, nel senso che i bergamaschi sono per tradizione installatori e costruttori edili in senso tradizionale e non è facile contrastare la convinzione che questa tipologia di case tolga lavoro al territorio. In realtà non è così e l’X-lam è solo un materiale che sostituisce il “vecchio” laterizio mentre tutto il resto (“cappotto”, impianti ecc.) resta uguale alle costruzioni più tradizionali: non dimentichiamo che si possono realizzare strutture che raggiungono i 4 o 5 piani! In questo momento stiamo lavorando, a Bergamo, su un progetto nel quartiere Conca d’Oro.

ENERGY20 Via Cremasca, 1 - Azzano San Paolo (Bg) Tel. 035 530 249 info@energy20.it www.energy20.it



Certificato il PDTA del Tumore al retto

OSPEDALE DI TREVIGLIO a cura di Roberto Timelli

È di pochi giorni fa il riconoscimento, da parte del Cermet, Ente di Certificazione e di Ricerca per la Qualità, del PDTA dell’Ospedale di Treviglio che ha così ricevuto ufficialmente il “Certificato di altissima qualità del trattamento del tumore del retto”. Su questo importante evento abbiamo interpellato il Direttore Generale dell’Ospedale, dottor Cesare Ercole.

Ercole. Siamo, ovviamente, molto soddisfatti perché il certificato di PDTA (Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale) che ci è stato rilasciato, è il primo del genere in Lombardia. È stato senza dubbio un lavoro impegnativo e molto complesso che ha coinvolto, in uno sforzo sinergico e interdipartimentale, ben 448 operatori e che si è concretizzato nella articolazione di un Percorso ben definito che accompagna il paziente, affetto da questa patologia, dal momento del primo accesso presso la nostra struttura fino alla dimissione e al successivo follow-up. Il “Certificato” che sancisce il livello di prestazione di eccellenza da parte del nostro Ospedale in merito al trattamento del tumore rettale, è il frutto delle numerose ricerche che le nostre equipe hanno portato avanti con scrupolo e tenacia. Così ha fatto la dottoressa Anna Cremaschi, che ha gestito col Cermet l’iter della certificazione, il professor Giovanni Sgroi (Chirurgia Oncologica), il dottor Sandro Barni (Oncologia), il dottor Enrico Sarti (Radioterapia) e il dottor Sergio Cavenati (Endoscopia). Non dobbiamo poi dimenticare che questi risultati sono stati raggiunti anche attraverso il coinvolgimento di un gruppo di pazienti legati all’Associazione ‘Amici di Gabry’ che hanno partecipato a incontri che hanno permesso di evidenziare gli aspetti critici del percorso così come loro lo hanno vissuto.

Possiamo considerare questo riconoscimento un vanto e anche uno stimolo per il territorio?

Certamente, tanto è vero che questo importante risulta-

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to è stato presentato ufficialmente all’Asl della Provincia di Bergamo e ai medici di Assistenza Primaria! Il nostro Ospedale, inoltre, ha fornito il modello organizzativo adottato alle altre aziende ospedaliere della provincia.

Trasferendo questo riconoscimento sui pazienti, quali saranno i vantaggi e le implicazioni che ne derivano?

Innanzitutto, la certezza di venir curato al meglio con le più recenti indicazioni scientifiche a livello internazionale e secondo le più avanzate applicazioni tecnologiche. Per assicurare questo altissimo livello di qualità, il paziente viene preso in carico direttamente dal nostro personale che lo guida passo dopo passo nelle varie fasi del percorso e nelle diverse unità ospedaliere coinvolte. Vorrei precisare che una simile organizzazione non è per nulla semplice benché sia assolutamente necessaria per assicurare al paziente la miglior qualità di cura che si possa ottenere e, nel contempo, umanizzare i servizi ospedalieri erogati. È questo l’obbiettivo che ci proponiamo, tenendo poi conto che il 2015 sarà un anno molto importante per la sanità lombarda. Nel nostro territorio io vedo questi riferimenti: l’Ospedale d Bergamo come la struttura di eccellenza e l’Ospedale di Treviglio come il fulcro di tutta l’area della bassa bergamasca, fino ad arrivare a Chiari, e che potrebbe comprendere anche i territori del cremasco e del lodigiano. Se questo sarà, come sembra, il disegno della nuova sanità lombarda, è chiaro che noi ci proponiamo come l’hub di tutta questa zona, e per poter fare questo, dobbiamo essere molto attenti alla ricerca, all’organizzazione e a tutto quello che compete alla sanità. Quindi, massima qualità nel servizio cercando poi di progredire sempre di più anche attraverso la ricerca scientifica.


Da q questo uesto punto di vista mi pare che l’Ospedale di Treviglio costituisca un apprezzato punto di riferimento…

Sì certo, questo è effettivamente il nostro ruolo, grazie anche a tutte le nuove tecnologie che abbiamo acquisito e agli investimenti che abbiamo fatto in questi anni, sempre indirizzati alla massima tecnologia (mammografia, tac, risonanza magnetica…) . Ora dobbiamo far si che le ‘macchine’ possano lavorare al 100% e questo significa attuare una nuova organizzazione con tutto ciò che ne deriva.

Quindi anche la tanto sospirata riduzione dei tempi di attesa?

Temo che ridurre i tempi di attesa dei pazienti non sarà facile, ma non è di poco conto essere stati il primo ospedale pubblico a consentire di effettuare visite anche alla sera e al sabato. Continueremo così fino a tutto il 2015 quando potremo valutare meglio questo particolare servizio che noi offriamo soprattutto all’utente della bergamasca, e in particolare agli utenti di Treviglio e Caravaggio. Gli ospedali di Romano, Calcinate e S. Giovanni Bianco hanno iniziato a erogare questi servizi il 15 settembre scorso e lo offrono a tutti gli utenti, quindi anche ai non residenti sul territorio bergamasco.

Sì, sotto l’energica spinta del dottor Panizza, vicepresidente della fondazione Ospedale Amico, abbiamo messo a punto un progetto che ha lo scopo di aiutare, per quanto è attualmente possibile, chi viene colpito da questa grave patologia degenerativa. È in questo quadro che si colloca un recentissimo studio, realizzato sotto il patrocinio dell’Unione Europea e del Senato della Repubblica Italiana, oltre che dell’Unioncamere del Veneto, che si occupa specificamente di questa grave malattia sociale, come ha riconosciuto ufficialmente la stessa UE. Lo studio, “Case Manager. Un modello organizzativo per la cura del paziente affetto da Alzheimer”, è stato realizzato da un gruppo di autorevoli ricercatori che si sono addentrati nei complessi meandri della gestione di alcune patologie, come, appunto, l’Alzheimer, e i problemi connessi alla possibile frammentazione e discontinuità degli interventi. La diversità di professionisti e di contesti operativi, che si somma alle differenti fasi della cura, possono dar luogo a interventi che non sempre risultano perfettamente integrati. Ecco allora spiegarsi la sempre crescente responsabilizzazione di un ruolo specificamente assistenziale, quello del Case Manager, che ha il compito di visionare e di coordinare le cure che ricadono sotto la sua competenza e che sono, fra l’altro, l’importantissima fase organizzativo-assistenziale che può garantire la continuità delle cure al paziente nel passaggio dall’ospedale al territorio.

Dottor Ercole, ho visto che lei, oltre che occuparsi come direttore Generale dell’Ospedale di Treviglio, fa anche parte del comitato promotore e coordinatore di un importante progetto che si occupa dei malati Alzheimer…

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COLLOQUIO CON IL DOTTOR EDOARDO PANIZZA Vicepresidente della Fondazione “Ospedale Amico” e promotore dell’importante progetto “Case Manager. Un modello organizzativo per la cura del paziente affetto da Alzheimer” che si occupa, appunto, dei malati di Alzheimer.

Dottor Panizza, dopo l’accenno fatto dal dottor Ercole, vorremmo chiedereLe quale sia lo spirito dello studio che proprio Lei ha promosso e fortemente sostenuto? Lo scopo primario, non c’è dubbio, è quello di essere vicini a chi soffre di questa terribile patologia che oggi è, purtroppo, aumentata a dismisura nel numero di ammalati ed è una triste realtà che riguarda non solo l’Italia ma l’Europa intera. Dobbiamo poi tenere conto che oggetto della nostra attenzione e preoccupazione non devono essere solo i pazienti, tristemente destinati a perdere col tempo la capacità di intendere e di volere, ma anche le famiglie di questi malati, famiglie che sono, nello stesso tempo, baluardo sociale e supporto essenziale per i loro malati. Ma queste famiglie, come è inevitabile, soffrono pesantemente, giorno dopo giorno, gli effetti devastanti di questa grave patologia. Che cosa stanno facendo le istituzioni per alleviare e sostenere queste situazioni? Un passo importante in tal senso è stato compiuto sia dall’UE sia dalle nostre istituzioni che hanno riconosciuto l’Alzheimer come una malattia ‘sociale’. Questo ci ha dato la spunto per attivare, unitamente a un gruppo di ricercatori coordinati dal dottor Francesco Ferraro, uno studio che ha il duplice scopo di approfondire le problematiche inerenti questa patologia ma anche quello di far conoscere all’esterno, a chi cioè non è coinvolto in questi dolorosi problemi, gli aspetti individuali, familiari e sociali che l’Alzheimer comporta. Non dimentichiamo poi che di questa malattia e delle sue cause, ancora oggi si sa ben poco. Ecco, con questo studio, che offre spunti scientifici e metodologici in merito alla malattia, siamo riusciti, mi pare, a compiere

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una importantissima operazione di ricongiungimento fra l’ammalato e la sua famiglia, da una parte, e le istituzioni, politiche e sanitarie, dall’altro. E’ una sorta di viatico e guida per la famiglia, ma anche per i terapeuti, per poter cioè procedere nelle cure nel modo più efficace e “integrato” possibile e questo per il bene dell’ammalato e dei suoi familiari.

Dunque un’azione di razionalizzazione operativa e di presa di coscienza della patologia e delle gravissime implicazioni, sociali e familiari, che comporta… Sì, e per rendere ancora più evidente ed estesa la necessità di fare “quadrato” intorno a questi nostri malati, abbiamo voluto rendere partecipe di questo nostro lavoro anche il Santo Padre, Papa Francesco, al quale abbiamo chiesto di voler benedire questa nostra importante e umanissima iniziativa.


LO SPAZIO DEI FORNITORI

OSPEDALE, INFORMATICA QUALIFICATA

Data Communication LABS srl, nata nel 1980, è un’azienda specializzata nella fornitura di servizi e soluzioni informatiche. La grande attenzione posta all’evoluzione tecnologica e l’esperienza maturata in un trentennio di attività dell’azienda, le ha permesso di diventare una realtà di primo piano specializzata nella fornitura di servizi, sicurezza informatica, applicativi e sviluppi software personalizzati per aziende pubbliche e per privati. I servizi Sulla base delle varie competenze e dei numerosi percorsi professionali intrapresi, DCLabs srl vanta una significativa esperienza in differenti ambiti di attività: analisi, progetti ed

amministrazione di Database aziendali, Local Area Network, Network Security, VPN, Wireless Network, Intranet/Internet Portal, Web Sites e Sofware development dedicato. DCLabs dispone inoltre di comprovate risorse e competenze per il supporto di attività di sistema (Integration Technologies, Software Installation/ Maintenance, Hardware Maintenance, System and Data Base Administration). DCLabs srl è iscritta nell’Elenco dei Fornitori, pubblicato sul sito www.siss.regione.lombardia.it, come impresa “Qualificata SISS” per l’erogazione di servizi di Fleet Management per le Aziende Sanitarie Pubbliche (Procedura di qualificazione 8/2012/LI).

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DATA COMMUNICATION LABS S.R.L. Via Maestri Intagliatori, 21 24050 Spirano (BG) Tel. 0363 424501 info@dclabs.eu dclabs.eu



LO SPAZIO DEI FORNITORI

UN BAR CHE AVVICINA

Ogni terapia può essere piacevolmente accompagnata da un buon caffè, un croissant, un dolcetto, un “pensiero”, un saluto, una stretta di mano… Claudia, Franco e Maria vi aspettano per un momento di relax...

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A Bergamo

UNA ECCELLENZA a cura di Roberto Timelli

Quale che sia il loro settore di attività, gli artigiani purtroppo stanno sparendo, e questo a causa dei costi oltre che della concorrenza dell’industria, soprattutto di quella straniera. Trovare chi ancora abbia voglia di mettersi in gioco nel settore dell’abbigliamento su misura è di per sé una rarità, a maggior ragione in una città come Bergamo dove i costi della manodopera specializzata sono superiori a quelli che si riscontrano al Centro o nel Sud dell’Italia. C’è tuttavia chi ancora crede nelle proprie capacità e affronta tutti quei rischi imprenditoriali che in questo momento, in Italia, demotivano tanti. Maurizio Valzania Nell’atelier di via San Benedetto, in Bergamo, abbiamo incontrato Maurizio Valzania che, forte dei quasi 40 anni di esperienza presso lo storico negozio di Pagano, ha disegnato e firmato la sua prima collezione di abiti da uomo indirizzata al manager in carriera e al settore della cerimonia. “Sono convinto di rappresentare la scelta migliore, per quanto riguarda gli abiti su misura, per il rapporto qualità/prezzo che non ha eguali, e non solo nella nostra città” ci ha confermato con convinzione Maurizio che abbiamo interpellato telefonicamente mentre si trovava a Baku per la presentazione della sua linea elegante. “I tessuti più esclusivi confezionati con modelli grintosi, ma non esasperati, in linea con le tendenze della moda, vengono proposti ad un costo d’abito confezionato che rimane al di sotto dei mille euro. È una scelta e un impegno vincente non solo in Italia, dove tanti hanno cominciato a riflettere con attenzione sui costi, spesso esagerati, ma anche all’estero dove sono presente e dove

molti clienti vogliono poter vestire italiano senza spendere l’impossibile. Giacche corte ma non troppo, obbligatoriamente a due bottoni, sono indossate su pantaloni non più strettissimi e con le pinces che sono ritornate dopo anni di oblio. I risvolti si sono un po’ abbassati e le lunghezze moderatamente contenute ma mai sopra le caviglie. È ammessa qualche fantasia nei colori dei tessuti ma il bluette sfoggiato da Renzi è vincente.” Queste, in sintesi strettissima, le linee guida della collezione con la quale Maurizio Valzania sarà presente a Praga e a Parigi nel novembre 2014.

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E’ dal 1980 che la Geoberg Srl, fondata da Giovanni Morosini e Giulio Tiraboschi, già soci della Cava di Palosco, ha maturato esperienza nella perforazione del sottosuolo e dei consolidamenti con interventi che vanno dai sondaggi geognostici, ai carotaggi, a prove penetrometriche, consolidamento e posa in opera di fondazioni speciali tramite tiranti e micropali. Geoberg inoltre è specializzata nella realizzazione di pozzi per il prelievo dell’acqua per usi domestici (irrigazione giardini) oppure per uso agricolo e industriale. La società si avvale della collaborazione di circa un ventina di addetti con l’utilizzo di una decina di sonde perforatrici, di diverse dimensioni, sempre più tecnologicamente avanzate, come viene ormai richiesto in un settore dove

il rinnovamento delle tecniche e dei macchinari impiegati porta a raggiungere più velocemente gli obiettivi commerciali prefissati. A questi settori si è aggiunta negli ultimi anni una crescente richiesta dell’utilizzo della geotermia (di cui Geoberg è stata pioniera negli ultimi 10 anni nella Provincia) che consente una notevole riduzione dei consumi energetici e l’impiego di fonti sostenibili sfruttando il naturale calore del sottosuolo. La notevole esperienza acquisita dunque nel corso di tutti questi anni e la dotazione di attrezzature ad-hoc pone la Geoberg come una delle più qualificate ed esperte aziende del settore.


TURISMO E ACCOGLIENZA

PROLOCO DI PALAZZAGO L’Area Polifunzionale Comunale è appositamente attrezzata per l’organizzazione di manifestazioni per associazioni, enti, gruppi, partiti politici o di soggetti privati ed è gestita dalla Pro Loco di Palazzago. La struttura di circa 600 mq comprende un’area coperta per le attività, una zona verde attrezzata con giochi per bambini, un locale adibito alla somministrazione di alimenti e bevande e dalla sede della Pro Loco stessa. L’Ostello di Collepedrino, gestito dalla Pro Loco di Palazzago, è immerso nelle verdi colline delle Prealpi Orobiche a Collepedrino, frazione di Palazzago a 25 km Bergamo. L’Ostello, sito a 800 mt di altitudine, con le abitazioni caratteristiche del luogo adagiate sul declino della montagna, offre un panorama sulla sconfinata Pianura Padana, arrivando, nelle più belle giornate d’estate, agli Appennini Liguri e alla catena delle Alpi.

Area Polifunzionale, vista esterna

Per informazioni si rinvia al sito della Pro Loco di Palazzago oppure si può contattare direttamente la sede Pro Loco al nr. 035 551196 lunedì, mercoledì e venerdì dalle 15.00 alle 16.30 e il giovedì sera dalle 20.45 alle 22.30, oppure scrivendo all’indirizzo di posta elettronica.

Ostello di Collepedrino

Area Polifunzionale PRO LOCO PALAZZAGO Via Annunciata, 12 24030 Palazzago (BG) Tel. 035 551196 info@prolocopalazzago.eu www.prolocopalazzago.eu

Il panorama dall’ Ostello di Collepedrino

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RISTORAZIONE

LA BUONA CUCINA CON UN OTTIMO CONTORNO!

Il ristorante Pisenze è situato in un luogo incantevole tra la punta di San Biagio e la Rocca di Manerba. Sarete immersi totalmente nella natura e spettatori di uno scenario stupendo... cullati solo dal frangersi delle onde. Pisenze è il ristorante ideale per chi vuole gustare ottimi piatti nell’incanto di una splendida oasi naturale. Sarete piacevolmente stuzzicati da prelibate pietanze preparate con ingredienti genuini come l’olio extravergine di oliva; ricette con carne o

pesce (di lago o di mare) cotti tradizionalmente o alla griglia, spiedo con polenta, funghi, ecc. Vasta è la scelta dei vini, ad esempio i rinomati chiaretto e groppello della Valtenesi o il lugana del basso Garda. È il luogo perfetto per cenette intime a lume di candela, per pranzi con la famiglia o con amici e, su prenotazione, per banchetti fino a 200 coperti. Se preferite raggiungerci in barca è a vostra disposizione un pontile privato per l’attracco.

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Energia

REGIONE LOMBARDIA L’obbligo di contabilizzazione del calore a cura di Loredana Iannuzzi

Abbiamo rivolto alcune domande all’Ing. Fabrizio Belloni relative all’obbligo delle valvole termostatiche, alle scadenze, ai vantaggi e tutto quello che può interessare ai piccoli proprietari e ai grandi condomini. Lo studio tecnico dell’Ing. Belloni, in via Tortona 76 a Milano, si occupa prevalentemente di direzione lavori e collaudi per impianti di riscaldamento, idrico sanitari, antincendio, in edifici civili ed industriali, pratiche catastali e burocratiche, canne fumarie e reti gas. L’ ing. Belloni ci illustra che con il D.G.R. Lombardia 8/8745 decreto della Giunta Regionale del 22/12/2008 la contabilizzazione del calore negli edifici diventa d’obbligo in Lombardia; all’art. 6 comma 7 si prevede infatti l’installazione dell’impianto di termoregolazione e contabilizzazione del calore in caso di sostituzione del generatore dell’impianto termico. La Legge 3/2011 Regione Lombardia: Obbligo di contabilizzazione del calore e termoregolazione per la Regione Lombardia all’art.17 di questa legge regionale si prevede l’obbligo di contabilizzazione e termoregolazione del calore esteso progressivamente dal 2012 a tutti gli edifici abitativi esistenti nella Regione Lombardia, a cominciare dai più grossi e vetusti. Con la delibera del 30 novembre 2011 (n. IX/2601) la Regione Lombardia rende operative le linee guida contenute in precedenti Leggi in relazione agli impianti di riscaldamento. L’obbligo sussiste anche per gli impianti alimentati a teleriscaldamento. Ovviamente se si procede alla sostituzione del generatore di calore l’obbligo sussiste in modo contestuale a detto intervento (qualora sia prima della scadenza prevista). Questa installazione deve essere progettata ai sensi della legge 10/91 con firma di tecnico abilitato. Poi con il DGR IX/3522-23/05/2012 a seguito

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delle numerose richieste di proroga del termine, la Giunta Regionale della Lombardia con delibera n. 3522 del 23 maggio 2012, ha approvato la proroga al 1 agosto 2014 per l’obbligo d’adozione dei sistemi di termoregolazione e contabilizzazione del calore, solamente per i seguenti casi (modificando ed integrando sostanzialmente quanto riportato al punto 10.2 della precedente deliberazione della Giunta Regionale della Lombardia n. 2601 del 30 novembre 2011): impianti termici per i quali il cambio di combustibile sia avvenuto dopo l’1 Agosto1997;· impianti termici che sono stati collegati a reti di teleriscaldamento dopo l’1 Agosto1997;· impianti per i quali viene approvato un progetto di ristrutturazione complessiva che consenta un miglioramento dell’efficienza energetica non inferiore al 40% rispetto al rendimento dell’impianto originario. Dal 13 giugno 2013 l’applicazione delle sanzioni per chi non ha installato i dispositivi per la termoregolazione e la contabilizzazione del calore è sospesa fino al 31 dicembre 2016. Lo rende noto l’Assessore Regionale all’Ambiente, Energia e Sviluppo Sostenibile Claudia Maria Terzi, spiegando che la deroga è contenuta nella proposta di Progetto di legge sull’assestamento al bilancio per l’esercizio finanziario 2013 e al bilancio pluriennale 2013/2015 approvata dalla Giunta regionale. “L’obbligo dell’installazione resta - precisa l’assessore -, ma con questo intervento lasceremo più tempo alle famiglie per adeguarsi. I costi di installazione delle valvole termostatiche, infatti, sono molto onerosi, così come le sanzioni”. Una decisione che va incontro alla richiesta avanzata dal Consiglio regionale, che, l’8 maggio 2012, aveva approvato una mozione in cui era contenuta l’indicazione di tener conto delle specifiche condizioni ambientali locali, dell’attuale crisi occupazionale e della gravosità finan-


ziaria di tali nuove spese anche per differire nel tempo l’applicazione della norma. “Tornare indietro - continua Terzi - non sarebbe stato praticabile, né tantomeno opportuno. Differire l’applicazione della norma avrebbe infatti significato semplicemente spostare in là un problema che invece va affrontato in ottemperanza alle norme nazionali sulla riduzione dell’inquinamento. Inoltre, chi nel frattempo si è già adeguato si sarebbe trovato beffato”. I VANTAGGI NELL’INSTALLAZIONE DI SISTEMI DI REGOLAZIONE AUTOMATICA La prima cosa evidente nell’installazione dei sistemi di regolazione automatica della temperatura negli impianti termici centralizzati esistenti, è la possibilità di riequilibrare questa tipologia d’impianti, nei quali al momento la temperatura di mandata del fluido termovettore viene impostata unicamente in base alla temperatura esterna mediante una sonda di temperatura e una centralina climatica. Perciò solitamente le unità immobiliari più svantaggiate, come ad esempio gli ultimi piani o i piani rialzati con pavimento su esterno o verso ambienti non riscaldati, hanno una carenza di calore durante le giornate più fredde e per ovviare a questo problema e garantire a tutti gli utenti la temperatura interna minima di 20°C si tende ad alzare la temperatura di mandata dell’impianto costringendo così le unità favorite e meglio esposte ad aprire le finestre per un eccesso di calore, sprecando combustibile. La valvola termostatica è invece un sistema di regolazione per singolo ambiente, infatti la stessa posta sul corpo scaldante modula il flusso del fluido all’interno di esso in funzione della temperatura ambiente. La valvola è dotata di un sensore che rileva la temperatura dell’ambiente: automaticamente il flusso di calore viene chiuso quando la temperatura arriva a

quella preimpostata. L’apertura è in funzione della differenza di temperatura tra l’ambiente e la temperatura a cui la valvola è stata impostata. Quando la temperatura dell’ambiente è uguale a quella a cui è stata impostata, la valvola rimane chiusa per aprirsi progressivamente se la temperatura dell’ambiente scende sotto il livello impostato. La valvole termostatiche sono quindi veri e propri regolatori di Potenza che permettono di calibrare il rilascio di calore dell’ambiente in cui sono poste. Le condizioni climatiche esterne e le condizioni di esposizione e di utilizzo, non permangono costanti ma variano costantemente, rendendo necessario un sistema di regolazione. In questo caso la regolazione, in abbinamento ad un nuovo sistema di circolazione a portata variabile da installarsi in centrale termica, tiene conto di situazioni particolari interne e quindi anche degli apporti gratuiti. RISPARMIO ECONOMICO Con un impianto di termoregolazione il condominio realizza un risparmio medio annuale sul combustibile utilizzato dalla caldaia rispetto alla situazione anteriore all’installazione. COMFORT In ogni unità immobiliare l’utente ha la possibilità di regolare la temperatura secondo le proprie preferenze e secondo i propri orari, ponendo fine alle eterne discussioni condominiali sulla regolazione della caldaia. Inoltre il sistema di termoregolazione permette un’automatica equilibratura della circolazione dell’acqua, permettendo agli utenti più vicini alla centrale di diminuire l’erogazione del calore senza aprire le finestre; questo a favore degli utenti sfavoriti (piani rialzati o piani alti), dove l’acqua

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calda arriva in temperatura permettendo il riscaldamento di unità immobiliari cronicamente fredde. EQUITÀ Ogni utente paga per quello che consuma, proprio come nella gestione di un riscaldamento autonomo; è comunque previsto che una quota complessiva della spesa di riscaldamento sia ripartita secondo criteri millesimali secondo la Norma UNI 10200 come aggiornata nel febbraio del 2013, a compensazione dei costi comuni e del calore ceduto alle parti comuni dell’impianto. TUTELA DELL’AMBIENTE Chi è particolarmente sensibile alle attualissime tematiche per la difesa dell’ambiente e per il risparmio energetico, non potrà che apprezzare i vantaggi della contabilizzazione del calore, visti gli ingenti risparmi indotti sull’uso di combustibili fossili e la conseguente diminuzione di emissione di sostanze nocive nell’aria. DETRAZIONE FISCALE Lo stato italiano prevede il recupero in 10 anni del 50% del costo sostenuto per l’impianto di contabilizzazione del calore; il rimborso avviene sotto forma di detrazione IRPEF per le spese di ristrutturazione (trattasi infatti di intervento finalizzato al risparmio energetico). Inoltre vi è la possibilità di detrazione fiscale del 65% in 10 anni in caso di contestuale sostituzione della caldaia con uno

dei nuovi modelli a condensazione modulante, valvole termostatiche appunto e pompe a giri variabili in centrale termica, per interventi sino al giugno 2015. Inoltre vi è da aggiungere il regime IVA agevolato al 10% per le ristrutturazioni edilizie, tra cui rientra certamente anche questo genere di intervento. SICUREZZA Rispetto ad un impianto autonomo tradizionale con caldaietta, la caldaia rimane centralizzata con conseguenti vantaggi per i controlli periodici imposti dalla legge e per la sicurezza degli utenti. Infatti si prenda ad esempio un condominio con 10 unità immobiliari che si vogliano dotare di riscaldamento autonomo. Una soluzione con 10 caldaiette autonome è energeticamente meno efficiente e più dispendiosa rispetto ad una soluzione con un ‘unica caldaia centralizzata: a parità di combustibile utilizzato, la caldaia centralizzata fornisce certamente più calore della somma di 10 caldaiette autonome. In abbinamento e come previsto dalle normative sopra citate su tutti i corpi radianti viene installato un contatore di calore elettronico che consente di rilevare in forma indiretta il consumo di ogni termosifone. L’installazione è molto semplice e l’intervento, pur necessitando di tecnici specializzati, è veloce e non necessita di lavori di muratura o cablaggi (tranne per casi particolari). Tutti i ripartitori di calore (contabilizzatori) sono dotati di trasmissione in radiofrequenza che ne permette la lettura anche dall’esterno dell’unità immobiliare.


A pochi minuti da Bergamo, nel centro di Verdello, sorge la nuova ed innovativa Casa di Riposo, autorizzata ed accreditata. La struttura portante è stata realizzata in legno lamellare, che permette di ridurre al minimo l’impatto ambientale, offrendo una grande vivibilità e confort. La gradevolezza e l’ampia superficie degli spazi a disposizione degli Ospiti, nonché una molteplicità di dotazioni tecnologiche, rispondono al meglio alle esigenze di ospiti non autosufficienti e dei loro familiari. La Residenza conta 100 posti letto per persone di diverso grado di non autosufficienza, con un nucleo di 20 posti letto dedicato all’assistenza e alla cura delle persone affette da Morbo di Alzheimer; questo nucleo è dotato dell’avanguardistico spazio Snoezelen, nonché di un centro diurno di 10 posti, servizio finora mancante sul territorio. Ogni nucleo è composto da spazi privati, camere da letto prevalentemente singole, e da zone comuni per favorire la socialità e la convivialità come la zona saloni, pranzo e di tutti i servizi necessari al funzionamento del nucleo stesso, quali il bagno assistito, la palestra di piano, la tisaneria, la medicheria. I locali posizionati al piano terra aprono su spazi verdi di vita e relax opportunamente attrezzati per gli Ospiti, con percorsi scoperti e pavimentati.



TERME DI TRESCORE Acque sulfuree efficaci, naturali, vicine

Il centro termale di Trescore dispone di un’acqua sulfurea altamente mineralizzata, caratterizzata da un elevato contenuto di zolfo in varie forme (la più importante delle quali è il gas idrogeno solforato) e di altri preziosi minerali. Questa composizione la rende “acqua d’elezione” nel trattamento di numerose e diffuse patologie croniche che colpiscono le vie respiratorie (alte, medie e basse), l’orecchio, le articolazioni e la pelle. Inoltre il fango termale, prelevato da una cava vicina alla falda della preziosa acqua sulfurea che, fin dall’origine, li arricchisce di benefiche sostanze, rende Trescore un luogo ideale per trattare reumatismi degenerativi e forme artrosiche sia localizzate che diffuse. Le Terme di Trescore, da sempre fedeli al termalismo tradizionale, si caratterizzano per una scelta in controtendenza rispetto ai trend attuali: sviluppare tutte le nuove attività in un ambito esclusivamente medicosanitario, con un occhio particolare ai settori della prevenzione e dell’educazione sanitaria.

UNO SCUDO NATURALE CONTRO I MALANNI AUTUNNALI Freddo, sbalzi di temperatura, inquinamento…basta poco perché, nella stagione invernale, si manifestino raffreddori frequenti, q sinusiti, otiti, tosse o bronchiti! Diversi studi hanno dimostrato che, utilizzata per terapia inalatoria,

l’acqua termale sulfurea stimola le difese immunitarie di prima linea. E si sa, un maggior numero di anticorpi si traduce in un’efficace difesa contro i più comuni malanni dei mesi freddi. Queste terapie naturali sono ideali a tutte le età come prevenzione contro le principali patologie invernali. CONVENZIONE S.S.N. Le Terme di Trescore sono convenzionate con il S.S.N per i seguenti cicli terapeutici: cure inalatorie, insufflazioni endotimpaniche e politzer, ventilazioni polmonari, fanghi e bagni. …E IN CASO DI NECESSITÀ: I SOGGIORNI TERMALI ASSISTITI I reparti di cura delle Terme sono direttamente collegati con l’Hotel San Pancrazio, ideale per una tranquilla vacanza di salute e riposo. Forti del successo riscosso quest’anno, anche nel 2015 verrà proposta la formula del “Soggiorno Termale Assistito” a Luglio e Agosto (con possibilità di interessanti proposte anche negli altri mesi di apertura dell’Hotel) dedicata alla Clientela bisognosa di attenzioni particolari. Sarà, infatti, possibile fruire a prezzi interessanti dei molti servizi proposti da Auxilia-L’assistenza per l’Anziano, specializzata proprio nell’affiancare stenz

Controsoffitti e pareti in cartongesso Finiture d’interni Sistemi per la risoluzione dei problemi termoacustici Soluzioni antincendio Via Agher, 45 - 24020 Ardesio (BG) | cell. 340 8656502 | edivad974@hotmail.com www.ferraridavidecartongesso.it


chi necessita di un “aiutino” con prestazioni tipiche della comune badante. Un’interessante proposta garantita da tre realtà del tutto indipendenti, ma sinergiche per attività: le Terme di Trescore, il collegato Hotel San Pancrazio e Auxilia-l’Assistenza per l’Anziano. Ciascuna per quanto di propria competenza, queste strutture hanno messo a punto un protocollo di collaborazione che ha consentito di abbinare, all’agevole fruizione dei cicli di terapie termali prescritti dai Medici che compongono il nutrito staff del Centro di Cura, non solo un periodo di rilassante riposo e di socializzazione presso l’Hotel, ma pure la costante assistenza garantita da Auxilia. 03-08 NOVEMBRE 2014: SKIN DAYS Rughe? Macchie cutanee? Dai scacco matto agli inestetismi del viso grazie a un’esclusiva apparecchiatura, unica sulla piazza di Bergamo! Prenota il tuo colloquio gratuito con un Medico del Centro di Medicina Estetica telefonando al numero 035 4255511.

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Recupero crediti?

UNA SCELTA CONSAPEVOLE a cura di Jose Terreni

Può sembrare sorprendente ma nei momenti di maggiore difficoltà nell’incassare i proprio crediti, il mancato ricorso a società di recupero crediti rappresenta una scelta condivisa da diverse direzioni aziendali. Questo per svariati motivi, primo tra tutti il timore di ripercussioni commerciali negative che possono riflettersi in malcontenti nella compagine aziendale di vendita, già in sofferenza per fatturati in fibrillazione dovuti ad una persistente stagnazione dei consumi. La seconda è rappresenJose Terreni tata dalla convinzione che la familiarità dell’impresa venditrice con i propri clienti escluda l’intervento di terzi in attività che da sempre hanno accompagnato la gestione interna dei propri clienti inadempienti. Questa opinione preclude non di rado la possibilità di cogliere pienamente le opportunità offerte dal mercato. Terzo e non per questo meno importante, la fiducia riposta nei confronti di una Giustizia sempre più onerosa e lenta nel rispondere alle esigenze degli imprenditori con rilevanti conseguenze sull’equilibrio finanziario che può portare significativi effetti negativi sulla situazione economica dell’impresa stessa. Viene da chiedersi, allora, come affrontare questi rischi: calo delle vendite, crescita degli insoluti e maggior perdita sui crediti. Ogni impresa nel comporsi del proprio ciclo operativo si trova a dover assumere decisioni in merito alla propria politica sulla gestione e relativa incisività degli insoluti, se e quando terziarizzare le fasi di gestione interna: in-

casso, solleciti (cartacei, telefonici), quale livello di coercizione nel recupero degli eventuali insoluti resistenti (stragiudiziale e/o giudiziale). A ciò si aggiunga, come evidenziano autorevoli esperti, che la capacità competitiva di un’impresa è oggi sempre più collegata alla capacità di autofinanziarsi. A tale riguardo occorre ricordare come un intervento di recupero crediti qualificato ed efficiente proprio perché è finalizzato a riportare nelle casse aziendali il “denaro fermo” a causa dei mancati incassi rappresenta la scelta più efficace a disposizione di tutte le imprese, piccole o grandi che siano. E come sempre è fondamentale saper scegliere tra le effettive esigenze aziendali e le numerose offerte promosse dalle aziende di recupero crediti.

joseterreni@isiitalia.it www.isiitalia.it

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Storia di una eccellenza “per passione”

HETTABRETZ Fondata nel 1960 da Enrichetta Bertuzzi, figlia di uno fra i più noti importatori italiani di pellame, Hettabretz inizia la propria attività producendo capi in pelle e pelliccia per uso personale. Le sue creazioni vengono subito molto apprezzate da un entourage sofisticato ed esigente e questo particolare talento della fondatrice diventa impresa. Hettabretz inizia dunque la propria attività quando il cosiddetto ‘boom economico’ crea forte domanda di prodotti di lusso e l’azienda ha così la possibilità di crescere rapidamente. Il focus di prodotto è l’utilizzo dei migliori e più preziosi pellami uniti e lavorati artigianalmente in modi inusuali. Questo unicum, nuovo e originale, viene apprezzato dalla clientela più esigente e diffuso nelle boutique nei

più importanti department stores del mondo. Nel gennaio 1970 il Centro di Firenze per la Moda Italiana invita Hettabretz, come primo produttore di abbigliamento in pelle, a partecipare alla presentazione di Alta Moda pronta, che doveva svolgersi a Firenze e che costituiva il fulcro del fashion italiano di eccellenza. Negli anni successivi, la forte crescita, mantenuta comunque in una misura che consentisse di rimanere sempre al più alto livello del mercato, ha permesso ad Hettabretz di sperimentare e perfezionare ogni processo produttivo sui più rari e preziosi tipi di pelli e pellicce. È in quegli anni che Paolo Bertuzzi, figlio di Enrichetta, è entrato nell’azienda contribuendo attivamente all’organizzazione produttiva e commerciale dedicandosi poi, a partire dal 1980, anche allo sviluppo del prodotto.

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Nel corso degli anni successivi, sia pure in presenza di grossi cambiamenti nei consumi indotti dalle strategie imposte dalle cosiddette griffes, Hettabretz non ha mai abbandonato i principi che l’avevano ispirata e fatta conoscere: lavorazioni artigianali sulle materie prime di sempre, creazione di abbigliamento di qualità eccellente e forte etica commerciale. È in questo periodo che Hettabretz dedicò le sue riconosciute capacità artigianali prevalentemente al mercato uomo, nel quale non esisteva una “alta moda”, rivolgendosi ad una clientela esigentissima che richiedeva pezzi quasi unici realizzati nei materiali più preziosi e talvolta su propria ispirazione. Tra i clienti c’erano personalità quali il Sultano del Brunei, il Principe Al Waleed, l’Avvocato Gianni Agnelli, politici della Casa Bianca, celebrità come il Governatore Arnold Schwarzenegger, Frank Sinatra e attori come Anthony Hopkins e Michael Douglas. In questi ultimi anni l’azienda ha preso una nuova direzione che unisce la tradizione e la qualità con il contemporaneo evolversi dei desideri degli amanti del lusso. Attualmente, dopo aver dato vita anche ad una sezione dedicata alla donna, Hettabretz ha affidato la direzione artistica a Sofia Crociani, che, forte di esperienze con

Kenzo, Christian Dior e, dal 2000 al 2009, Karl Lagerfeld, sta proponendo una linea femminile dall’immagine sofisticata e chic, rivolta ad una donna moderna che apprezza un lusso consapevole ed esclusivo.

In queste pagine e nella precedente: Collezione uomo Autunno/Inverno 2014-15 “For Extraordinary Lives”

www.hettabretz.eu

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Matrimonio

CHI SI SPOSA HA UN MARE DI SOGNI Per esempio un ricevimento su un antico veliero…

Immaginate un bellissimo veliero ancorato in una splendida insenatura al tramonto con le luci rossastre che sembrano incendiare le acque del mare. Immaginate il ponte in legno antico che ospita invitanti tavoli apparecchiati con assoluta raffinatezza e imbanditi di ogni prelibatezza possa offrire il mare. Immaginate una musica dolcissima che sembra mischiarsi in un tutt’uno con lo sciabordio delle onde e il vento profumato di salsedine, che vi regala il miglior clima che sia possibile immaginare. E infine immaginate un “equipaggio” fantastico, composto dai vostri familiari più cari e dai migliori amici, che con il calice in mano brindano alla vostra felicità… Quello che state immaginando è il più straordinario ricevimento per il vostro matrimonio che possiate sognare. Un matrimonio festeggiato con gli invitati non nel solito ristorante, ma in mare, a bordo di un veliero dal fascino unico. Con la possibilità di fare anche un tuffo in mare se la data scelta per il fatidico Sì cade nella bella stagione e se fra gli invitati ci sono familiari e amici avventurosi. Durante la traversata gli invitati potranno ammirare i faraglioni di Capri o i meravigliosi scorci della Sardegna o delle isole Eolie, delle Cinqueterre, di Ponza o dell’Argentario… A tutti coloro che sognano di iniziare la propria vita di coppia in mare (scelta che, secondo alcuni esperti di scaramanzia, mette oltretutto al riparo dal rischio che il matrimonio possa finire “in alto mare”, travolto da ondate di crisi coniugale) Annuario

Economico Bergamasco e il portale mareonline (per navigare www.mareonline.it) hanno deciso di offrire la propria esperienza per trovare la proposta migliore e coronare, il giorno del sì, in un… mare di sogni. mareonline@mareonline.it

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Bergamo “sociale”

IL BENE “SENZA FRONTIERE” a cura di Roberto Timelli Amitiè Sans Frontières è una associazione senza scopo di lucro (Onlus) sotto l’egida dell’Onu e ha scopi e finalità umanitari ispirati a principi di giustizia, tolleranza e amicizia. Il Club, che è stato fondato nel Principato di Monaco nel 1991, ha come Presidente Onorario il Principe Alberto di Monaco. A Bergamo, il Club è stato fondato nel maggio del 2000 sotto la guida, come Presidente, di Luciana Previtali Radici. Ne parliamo con l’attuale Presidente, Luciana Allegrini Minetti, e con la promotrice del Club bergamasco

dell’associazione, che attualmente conta una trentina di aderenti, Mariuccia Allegrini.

Come è nato a Bergamo questo Club di cui lei è stata la promotrice?

Ho avuto occasione di conoscere a Montecarlo il Presidente Internazionale di questa associazione, Madame Regine Vardon, che l’aveva fondata nel 1991. Fu proprio lei a spingermi perché aprissi a Bergamo un Club di questa associazione con lo scopo di poter ampliare gli

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A lei, signora Minetti, che è l’attuale presidente del Club vorrei chiedere quali siano e con quale modalità vengano attuati gli interventi sul nostro territorio...

interventi di sostegno sociale. Accolsi la sua richiesta e ne parlai con Luciana Radici che ha aderito accettando di mettersi alla presidenza del Club di Bergamo, pur dandomi l’incarico di gestirlo dal punto di vista operativo. Ed è così che dal 2000 e per più di sette anni, mi sono occupata di questo Club ricoprendo poi a mia volta, per poco meno di quattro anni, anche il ruolo di Presidente.

Da quello che ho potuto conoscere, sono davvero molte le iniziative benefiche che lei, assecondata dai suoi soci, ha ideato e portato a termine...

Sì, e l’ultimo in ordine di tempo, è una scuola in Cambogia che abbiamo realizzato collaborando con l’associazione Architetti senza Frontiere. Verrà inaugurata proprio in queste settimane ed è un edificio molto particolare realizzato con terra essiccata al sole e bambù. Naturalmente la maggior parte dei nostri interventi si è rivolta al territorio bergamasco.

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Quello che ritengo molto importante quando avviamo una raccolta di fondi per qualche iniziativa, è di non disperdere le risorse economiche in tanti rivoli organizzativi ma indirizzarli in modo totale e diretto all’obiettivo prefissato. Abbiamo aiutato l’associazione Aiuto Donna che va in soccorso delle donne maltrattate, sosteniamo famiglie bisognose attraverso la diocesi ed effettuiamo altri vari interventi che ci consentano di agire in modo diretto e concreto: borse di studio, mappe per la città di Bergamo, contributo per l’Associazione Bergamasca per le Cure Palliative, contributo Uildm. Fra l’altro, siamo anche sostenitori diretti di alcuni restauri della biblioteca Mai e in particolare di un’aula organizzata per l’utilizzo da parte dei disabili. Per quanto riguarda il 2015 stiamo decidendo proprio in questo periodo quale destinazione dare ai fondi che raccoglieremo nei prossimi mesi e che sarà un intervento su Bergamo o dintorni: certo, l’attuale situazione congiunturale sta creando sacche di povertà anche là dove non ce lo saremmo aspettati. Insomma, noi vogliamo comunque intervenire in situazioni concrete cercando di


alleviare qualche problema di ‘casa nostra’. Per tornare alle iniziative che abbiamo sostenuto ce n’è una che si è rivelata funzionante ed è quella di aver organizzato un’asta anonima, costituita da oggetti donati sia da varie persone che da istituzioni e poi assegnati in base a offerte anonime. Vorrei infine aggiungere che Montecarlo è la sede dell’associazione mentre la base attiva e di sostegno è soprattutto in Italia, dove i Club si impegnano sui propri progetti e versano, inoltre, una quota alla sede centrale di Montecarlo che si occupa degli interventi internazionali, come per esempio il sostegno ai rifugiati della Siria. È dell’anno scorso il progetto di effettuare una raccolta fondi per venire incontro ai rifugiati, e in particolare ai numerosissimi bambini che approdano a Lampedusa. Il “Club Italia”, quello cioè che raggruppa tutti i club nazionali, si è inoltre impegnato a suo tempo per ristrutturare il reparto maternità dell’Ospedale dell’Aquila.

In qualità di osservatori attenti delle condizioni economiche e sociali della città, quali sono le vostre considerazioni in merito?

È una situazione in forte sofferenza: pensi che solo ieri, alla mensa pubblica dei poveri cui partecipo come volontaria, abbiamo distribuito 155 pasti a persone che realmente non mangiavano da giorni!

In questa pagina e nelle precedenti: reportage fotografico della scuola secondaria in Cambogia che Amitiè Sans Frontières ha contribuito a costruire tramite una raccolta fondi.

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Viaggi

SUDAFRICA Cape Town e Garden Route

Ecco il programma di un viaggio da favola che il nostro partner Destinazione Africa mette a disposizione dei lettori della rivista Annuario Economico Bergamasco.

1° Giorno MILANO o ROMA / CAPE TOWN Decollo con volo di linea con scalo europeo o via Dubai. Pasti e pernottamento a bordo. Cape Town 2° Giorno CAPE TOWN Arrivo a Cape Town. Disbrigo delle formalità doganali, ritiro dell’auto prenotata presso gli uffici Hertz all’interno del complesso aeroportuale e proseguimento verso l’hotel.

3° e 4° Giorno CAPE TOWN Il soggiorno e l’itinerario si muovono tra modernità, natura e cultura consentendo la piena panoramica di un territorio che racchiude una tale varietà di paesaggi e di pensieri da rappresentare tante esperienze di viaggio in uno solo. Il percorso ha inizio dalla città di Cape Town, primo insediamento europeo in Africa e capitale del design 2014, rappresentazione di perfetto connubio tra storico e moderno rappresentato dalle dimore storiche e dalle nuove installazioni che ne colorano il perimetro, soprattutto nelle ore serali. La sua posizione tra oceano e montagna rendono la “città madre” del Sudafrica il luogo dove tutto ha avuto e deve aver inizio, anche per un viaggio.

Cape Town

Hermanus

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Addo National Park

5° Giorno CAPE TOWN / HERMANUS

8° Giorno ADDO

Dopo la prima colazione potrete dirigervi con la vostra auto verso la caratteristica cittadina di Hermanus, meta ideale per gli appassionati di balene, avvistabili soprattutto in alcuni periodi dell’anno. Solo un’ora e trenta di guida vi separano da Città del Capo e vi daranno l’occasione di ammirare paesaggi spettacolari lungo la Cape Whale Coast.

Giornata interamente dedicata alla visita del parco Addo National Park. Fondato nel 1931 per salvare 11 elefanti sull’orlo dell’estinzione, è ora la casa per più di 350 di essi, 280 tra bufali, rinoceronti neri ed una vasta gamma di specie di antilopi. Questo parco è una destinazione ideale per gli amanti dell’avventura all’aria aperta e della natura. Città, paesaggi e quindi anche natura a chiusura di un viaggio di nozze intenso, completo e soprattutto fortemente personalizzabile grazie al supporto degli Specialist Destinazione Africa che, forti di un’esperienza diretta e continua di questi itinerari, sapranno consigliarvi e guidarvi nella piena realizzazione di necessità ed aspettative. Il collegamento con voli giornalieri, la mancanza di fuso orario e di obbligatorietà di vaccinazioni, oltre alle tante escursioni marittime che si possono realizzare, renderanno quello in Sudafrica il vostro reale ed indimenticabile “viaggio”.

6° Giorno HERMANUS / KNYSNA Dopo la prima colazione partenza per Knysna, cittadina ubicata sulla costa settentrionale di una grande laguna d’acqua calda, in cui sfocia il fiume omonimo. La sua posizione sull’Oceano Indiano e al tempo stesso l’attraversamento della pittoresca Garden Route, in alcuni periodi dell’anno la rendono luogo ideale anche di soggiorni balneari.

7° Giorno Knysna / Addo Da Knysna si può raggiungere l’Addo National Park per un reale contatto con la natura che, soprattutto in Africa, costituisce un aspetto di grandissimo fascino.

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9° Giorno PORT ELIZABETH / ITALIA Dopo la prima colazione partenza verso l’aeroporto in tempo utile per il rilascio dell’auto e imbarco. Arrivo a Johannesburg e proseguimento per l’Italia con scalo europeo o via Dubai. Pasti e pernottamento a bordo.

10° Giorno ITALIA Arrivo in Italia.

Garden Route



First Class

OCCHIALI IN LEGNO Il fascino che cattura un mare di sguardi

Più le ciliegie sono buone (ma la stessa cosa vale per altri cibi…) più una tira l’altra. La stessa cosa vale per le creazioni in legno di First Class, azienda che dopo aver realizzato splendide cover, anche personalizzabili con il proprio nome, quello dell’azienda o della propria imbarcazione, in noce e palissandro, ciliegio e acero o bamboo per gli smartphone; ha realizzato altri splendidi oggetti, come l’orologio in legno di guaiaco, conosciuto anche come il legno santo, splendidamente abbinato a un cinturino in pelle verde. Ma uno degli oggetti di cui Diego Vismara, ceo di First Class, e tutti i suoi collaboratori vanno più fieri sono gli occhiali in legno della nuovissima linea WoodEyes. Occhiali dalle linee intramontabili con montature proposte nell’elemento vintage per eccellenza, dal gusto unico, inseparabile compagno di viaggio per terra e per mare. Montature abbinate a lenti certificate di primissima qualità e che possono ospitare, allo stesso tempo, qualsiasi lente fornita dal proprio ottico di fiducia, per l’opportuna protezione degli occhi dai raggi nocivi del sole. Scorrendo tutta la collezione consultabile su web, è possibile trovare montature tecnologiche, robuste, affidabili e leggere dalla perfetta vestibilità e sempre con quel “quid” che le rende attuali e speciali al pari di chi le indossa. E per chi ama colorare il proprio look, ecco che l’occhiale WoodEyes, nelle collezioni per lui e per lei, può essere impreziosito con colori naturali e alla moda che sapientemente sanno miscelarsi alle venature che solo la naturalezza del legno sa offrire. “La voglia di creare sempre qualcosa di nuovo ma anche di stupire attraverso la continua ricerca e la sperimentazione è all’origine di ogni nuovo design”, spiega Diego Vismara, che ha voluto dare un ruolo da protagonista anche alle confe-

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zioni che ospitano gli occhiali: cofanetti rigorosamente in materiale naturale, per accompagnare degnamente le preziose montature capaci, grazie alle intramontabili forme e alle nuove declinazioni innovative, di distinguere ogni persona, “ridisegnando” ogni volta il suo volto con accessori unici, “senza tempo”. Occhiali che all’ultimo Salone della moda di Milano hanno strappato entusiasmanti commenti agli addetti ai lavori ma soprattutto hanno fatto registrare moltissime richieste da parte del pubblico. Gli occhiali della linea WoodEyes si acquistano online, ma presto saranno disponibili nei migliori negozi di ottica in Italia e in diversi Paesi esteri.

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Destinazione Africa

IO STO CON I LEONI Nell’articolato panorama delle offerte turistiche, Destinazione Africa si contraddistingue da sempre per la sua altissima specializzazione. Sia che si tratti di un safari o di un tour, di un viaggio di nozze o di un viaggio all’insegna dell’avventura con pernottamenti in campi tendati, l’ampissima gamma proposta ha come comune denominatore la qualità. La selezione delle strutture alberghiere utilizzate in tutta la programmazione avviene privilegiando gli aspetti di tipicità ed esclusività, permettendo così all’utente di immergersi totalmente nell’atmosfera della località visitata. Inoltre, al fine di garantire un’esperienza che sia distante dal concetto di turismo di massa, si utilizzano mezzi adatti a percorrere, ove possibile, strade alternative. Per garantire la sicurezza dei passeggeri, tutti gli accompagnatori sono dotati di telefoni satellitari e cellulari, gps, cartografici e sistemi di posizionamento; inoltre, le agenzie di viaggio sono fornite dei numeri di telefono diretto degli accompagnatori, al fine di avere un riferimento per tutta la durata del viaggio nel caso si verificassero situazioni particolari che richiedano un contatto immediato con i propri clienti. Presenti direttamente in Sud Africa, Namibia, Botswana e Mozambico, Destinazione Africa si propone come la scelta di riferimento per i clienti che desiderino un’esperienza fortemente coinvolgente. Le direttive e la scelta finale degli itinerari, così come ogni prodotto proposto, sono vagliati dall’ideatore e fondatore di Destinazione Africa, Alexander Miric, il quale vanta una permanenza di oltre 30 anni nel continente africano ed è a tutt’oggi impegnato in prima persona e “sul campo” affinché il cliente che si è rivolto a lui non si limiti semplicemente a visitare l’Africa, ma la viva in tutte le sue sfumature. Sempre più la rapidità di risposta e la conoscenza del viaggio proposto sono i fattori chiave che permettono di acquisire un nuovo cliente o fidelizzarne uno già consolidato, pertanto è su questi due aspetti che Destinazione Africa si impegna quotidianamente nei confronti del trade, fornendo approfondita consulenza telefonica alle agenzie che necessitino di avere maggiori informazioni su nuove proposte o itinerari a loro sconosciuti, e orga-

nizza momenti di formazione in Italia, seguiti da vari appuntamenti direttamente nel continente africano. Destinazione Africa è diventato oggi un marchio in seno ad ‘Antares Viaggi’, storica realtà del turismo della Brianza presente sul mercato dal lontano 1973.

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