L' EMILIA ROMAGNA

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EMILIA-ROMAGNA

GRUPPO DI LAVORO Martina Pandolfo Simone Ciferni Classe 5^ C

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TERRITORIO

L’Emilia Romagna è una regione dell’Italia Settentrionale. Ha una popolazione di 4.223.264 abitanti e una superficie di oltre 22.000 kmq. Il capoluogo regionale è Bologna. Le sue province sono Bologna, Ferrara, Forlì– Cesena, Modena, Parma Piacenza, Ravenna, Reggio nell’Emilia, Rimini.

I confini L'Emilia Romagna si affaccia a est sul mare Adriatico e confina a Ovest con Piemonte e Liguria, a Nord-Nord-Ovest con la Lombardia, a Nord-Est con il Veneto, a Sud-Est con le Marche e Repubblica di San Marino, a Sud-Sud-Ovest con la Toscana La regione è una di quelle con il territorio più vasto che ricorda, per la forma ,un triangolo i cui lati sono costituiti da confini naturali: il fiume Po, la catena montuosa dell’Appennino Tosco-Emiliano ed il mare adriatico. Il territorio è per la metà costituito dalle montagne appenniniche e dalle colline; per il restante dalla Pianura Padana . La zona montuosa non presenta rilievi considerevoli e quella collinare è caratterizzata da terreni argillosi e scarsamente fertili. Tuttavia ci sono importanti i valici appenninici: Cisa, Abetone e Porretta. Fra le vette abbiamo: il Sillara (1861 m), l'Alto (1904 m), il Sillano (1874 m), il Prato (2053 m), il Giovo (1991 m), il Corno alle Scale (1945 m), il Libro Aperto (1937 m), 2


l'Alpe di Succiso (2017 m), il Cimone (2165 m), il Cusna (2121 m), il Maggiorasca (1799 m) e il Penna (1735 m). La pianura, un tempo coperta da foreste e da paludi, è stata bonificata: le uniche zone umide rimaste sono le Valli di Comacchio ed il Parco Naturale del Po.

AMBIENTE

Il territorio dell’Emilia Romagna è occupato per metà dalla pianura padana, a nord , e per metà dall’ Appennino tosco-emiliano, a sud, con rilievi non molto elevati.

Pianura Padana

Appennino Tosco-Emiliano

Il Po delimita i confini settentrionali ed è il fiume più importante della regione. A parte il Po in Emilia Romagna ci sono altri corsi d’acqua, quali il Secchia, , il Panaro, il Trebbia, l’Enza , che scendono dagli Appennini, hanno prevalente carattere torrentizio e sono affluenti del Po, mentre il Reno sfocia nelle coste adriatiche. Delta del Po

Le coste sono rettilinee, basse e sabbiose. La costa romagnola si affaccia sul mar Adriatico ed è bassa e sabbiosa; a nord è occupata da una vasta zona paludosa. 3


Nella regione ci sono due parchi nazionali, quello dell’Appennino Tosco-Emiliano e il parco delle foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna. Il clima è mite lungo le coste; nelle zone interne, invece, è continentale, con inverni freddi ed estati calde . Nella parte più interna della pianura, in inverno cala spesso la nebbia. L’Emilia Romagna presenta vari problemi ambientali e la protezione della natura è ancora limitata a poche zone. Tra queste ricordiamo il Parco regionale del Delta del Po, il Parco delle foreste Casentinesi, ecc.. Nella fascia collinare sono ubicate numerose sorgenti minerali come: Salsomaggiore Terme, Tabiano e Castrocaro

ATTIVITÀ ECONOMICHE L’Emilia-Romagna è la prima regione agricola d’Italia, grazie alla fertilità del suolo, alla meccanizzazione del lavoro e soprattutto per merito di un’efficiente organizzazione delle attività. Riuniti in cooperative, gli agricoltori mettono in comune terre, macchinari e conoscenze specifiche per il raggiungimento di un traguardo comune di crescita economica. Questa regione è al primo posto in Italia per la produzione di grano e di barbabietole da zucchero; tra le coltivazioni specializzate spiccano quelle di frutta e ortaggi. Molto sviluppato è l’ allevamento dei bovini, dei suini e delle anguille nelle Valli di Comacchio. Particolarmente fiorente è la pesca. Alle attività agricole è strettamente connessa l’industria agroalimentare: salumi, pasta , conserve e formaggi.

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Tra le città di Parma e Bologna sono sorte industrie meccaniche, tessili e automobilistiche. Da ricordare le Ferrari a Maranello Numerose sono le imprese artigiane che producono ceramiche (a Faenza), mosaici ( a Ravenna), pelletteria ed argenteria. Rimini, Riccione e numerosi altri centri balneari sono metà di turisti sia italiani che stranieri, attirati dall’ industria del divertimento.

VIE DI COMUNICAZIONE

Fin dall’età romana le principali città della regione , si allineavano lungo la via Emilia. La via Emilia è una strada Romana voluta dal console Marco Emilio Lepido nel 187aC. Nata per collegare Rimini a Piacenza e successivamente Piacenza a Milano, la strada venne realizzata con scopo militari per far spostare velocemente l’esercito. Oggi le comunicazioni principali sono le autostrade del Sole e l'Adriatica, che sono state costruite sugli antichi tracciati delle strade Romane. L’autostrada del sole (A1, Milano – Bologna – Firenze Roma) costruita lungo l’asse della via Emilia, ha sviluppato sia le comunicazioni con il resto del mondo (Svizzera, Italia Centromeridionale), sia le comunicazioni intraregionali. Un'altra autostrada sviluppata è quella del Brennero (A22) che assicura i collegamenti con l'Europa centrale (Amburgo) innestandosi sull'Autosole all' altezza di Modena. Il tratto autostradale Bologna – Rimini e il tratto Bologna – Ferrara – Padova, facilita sia il turismo sia i rapporti con il Nord-Est. 5


Un'altra rete sviluppata è la ferrovia che collega Milano a Roma. Crescente è il traffico aereo , soprattutto turistico, che fa dell’aeroporto di Bologna – Borgo Panigale uno dei primi dieci in Italia per movimento passeggeri, seguito a scala regionale da quelli di Rimini e Forlì. Il traffico fluviale ha soprattutto un carattere turistico, con le crociere sul Po; per quanto riguarda la navigazione marittima, solo Ravenna ha una posizione preminente di Porto commerciale, mentre tutti gli altri porti svolgono solo funzioni turistiche e pescherecce.

Porto di Ravenna

LA POPOLAZIONE

Gli abitanti dell’Emilia Romagna sono ben distribuiti fra la fascia costiera e la pianura , per lo più lungo la Via Emilia , mentre sono scarsamente abitate le zone montane e quelle collinari anche perché il territorio è caratterizzato da frane ed erosioni.

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La regione ha, in assoluto, la più omogenea distribuzione della popolazione d’Italia. Non solo non esiste una vera metropoli che superi le altre città, ma, al contrario, tutti i capoluoghi di provincia superano i 100.000 abitanti senza arrivare ai 200.000 (fatta eccezione per Bologna, che conta 373.026 abitanti, e per Piacenza, che conta 99.625 abitanti ) ; tutte le province hanno una densità superiore ai 100 abitanti per kmq . Pur essendosi verificata, qui come in qualsiasi altra regione italiana, una forte emigrazione dalle campagne alle città, lo sviluppo urbano è sempre stato tenuto sottocontrollo dall’ amministrazione regionale.

ALTRE CURIOSITÀ Mappa dei prodotti tipici

Alcuni monumenti dell’ dell’Emilia Romagna

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