GALILEO

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GEOGRAFIA

La regione Campania

CARTINE A PAGG. 361-362

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34% montagna 15% pianura 51% collina

Palinuro Golfo di Policastro

Il territorio La regione presenta una varietà eterogenea di paesaggi; montagne e colline s’alternano a vaste pianure e a golfi pittoreschi. Il suolo campano è prevalentemente montuoso e collinare: l’Appennino è Ischia situato nella parte più interna della Campania e scendendo lungo la costa s’incontra l’Antiappennino, con i Campi Flegrei. In questo territorio, costituito da vulcani spenti, sono presenti le “solfatare”, getti di vapore caldi e ricchi di zolfo. Non mancano le pianure, in prevalenze costiere, attraversate dai fiumi Volturno e Sele. Il Vesuvio, che sovrasta Napoli, è uno dei pochi vulcani ancora attivi in Europa. La Campania è, inoltre, una zona sismica soggetta pertanto a terremoti. La costa si articola in quattro grandi golfi divisi da promontori rocciosi: Gaeta, Napoli, Salerno e Policastro. Di fronte alle coste campane emergono le splendide isole di Capri, Ischia e Procida. La regione, grazie alla vicinanza del mare, ha un clima mediterraneo, con inverni miti ed estati temperate. Solfatara

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47% montagna 8% pianura Localizzazione

Nord 45%Centro collina Sud

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nord est ovest sud

2% montagna

Monti 53% pianura Vulcani Colline Pianure Fiumi

45% collina

42% montagna Golfi 9% pianura

49% collina

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Parchi 24% montagna 14% pianura Clima 62% collina

Conoscere le regioni dell’Italia meridionale ed insulare: la Campania

C


GEOGRAFIA

La regione Campania

Popolazione La Campania è la seconda regione d’Italia per numero di abitanti ed è quella con la più elevata densità di popolazione; gli abitanti continuano ad aumentare, soprattutto sulla costa e nella provincia di Napoli, dov’è stanziata oltre la metà della popolazione. Vista di Positano

11%

24%

SETTORE TERZIA-

65%

SETTORE SECON-

La risorsa economica più importante della regione è l’agricoltura, favorita dal clima mite e dai terreni fertili per la presenza delle ceneri vulcaniche: all’ampia produzione d’ortaggi e legumi, si affianca la coltivazione di frumenti, frutta, vite ed ulivo. La Campania è il primo produttore italiano di pomodori. Tipico della regione è l’allevamento di bufale, dal cui latte si ricavano pregiate mozzarelle con cui si prepara l’ormai rinomata pizza napoletana. All’agricoltura è legata la fiorente industria alimentare: sono diffusi i pastifici, i caseifici, gli oleifici e le industrie conserviere. Ci sono poi industrie meccaniche, automobilistiche, siderurgiche, chimiche e cantieristiche. La bellezza del paesaggio naturale, con le isole di Capri ed Ischia e la Costiera Amalfitana, e di alcune mète d’interesse storico ed artistico, come Pompei, Ercolano e la Reggia di Caserta, alimentano una fiorente industria turistica. Nonostante gli sforzi e le iniziative intraprese negli anni, restano ancora gravi i problemi tipici della regione: la disoccupazione e la sovrappopolazione.

SETTORE PRIMA-

Attività economiche

San Gennaro, patrono di Napoli, fu decapitato durante la persecuzione contro i Cristiani. Da allora, la prima domenica di maggio, il 19 settembre (giorno del martirio del Santo) e il 16 dicembre (anniversario dell'eruzione vesuviana del 1631), il suo sangue, raccolto in due ampolle di vetro e custodite nel Duomo, si liquefà. La gente segue le donne napoletane che pregano a gran voce, mentre attendono che il sangue compia il miracolo della Conoscere le regioni dell’Italia meridionale ed insulare: la Campania

325


Il capoluogo di regione... e le altre province Napoli, fondata dai coloni greci, si estende ad anfiteatro

Scorcio di Napoli sul mare

su uno dei più bei golfi del mondo, alle pendici del suo vulcano, il Vesuvio. Questa splendida metropoli oggi vive due realtà ben distinte: da una parte il risanamento e la modernizzazione delle strutture urbane, e dall’altra uno sviluppo edilizio disordinato, che ha riempito ogni spazio della città, senza tener conto delle zone verdi e del grande traffico. Il suo porto è fra i più importanti del Mediterraneo e tra i più attivi d’Italia per movimento di passeggeri e merci. Napoli, oltre che un centro amministrativo e di servizi qualificati, ospita università, centri di ricerca ed un’importante vita artistica e culturale.

Veduta di Salerno

Reggia di Caserta

Piazza della Libertà

Salerno, che sorge nel golfo che

Caserta si estende al margine

Avellino è una città di origine

porta il suo nome, è la seconda città della regione per numero di abitanti. La zona più moderna di questa città si allunga sul mare, mentre la parte più antica si arrampica sulle pendici del colle, dove sorge uno splendido Duomo. Molto sviluppate sono le industrie salernitane e di grande importanza è il porto per i traffici commerciali.

della pianura del Volturno ed è un grande centro agricolo e commerciale, ma conta anche qualche stabilimento industriale nel settore tessile, meccanico ed alimentare. Questa città è nota soprattutto per la maestosa Reggia dei Borboni, su cui si estende un grandissimo parco ricco di statue, fontane e cascate.

sannita, situata in una conca verdeggiante circondata da numerosi monti. Fu fondata dal popolo degli Irpini prima di essere colonizzata dai Romani ed infatti oggi viene definita capoluogo dell’Irpinia. Fra i suoi monumenti più importanti ricordiamo il Palazzo della Dogana, il Duomo, la Chiesa di Santa Maria.

Benevento, situata alla confluenza dei fiumi Sabato e Calore, è un’antica

Arco di Traiano

326

città già sviluppata in epoca romana. Infatti è proprio qui che i Romani sconfissero l’esercito di Pirro, e per ricordare lo straordinario avvenimento cambiarono il nome della città da Maleventum in Benevento. Oggi sede di attività agricole e industriali, è anche un importante nodo stradale per le comunicazioni con il Molise e la Puglia. Tra i suoi monumenti il più importante è sicuramente l’Arco di Traiano, che prende il nome dall’imperatore romano che lo fece costruire.


Il Parco Nazionale del Vesuvio Il Parco Nazionale del Vesuvio è stato istituito in modo da rispettare i valori del territorio e realizzare una corretta integrazione tra uomo e ambiente. Inoltre è stato importante promuovere attività di educazione ambientale e di ricerca scientifica. Il Parco nasce, però, anche dall'esigenza di difendere il vulcano più famoso del mondo: il Vesuvio (1270 m), tipico esempio di vulcano ancora attivo. Tra il Gran Corno e il Monte Somma, si apre la Valle del Gigante, coperta da sabbie e ceneri ed attraversata da colate di lava, ormai raffreddate. Attraverso le spaccature del terreno escono le fumarole, ossia emissioni di vapore acqueo e gas dall’odore caratteristico di uova marce. Questo territorio, ricco di bellezze storico-naturalistiche, vanta una produzione agricola unica per la varietà e originalità di sapori.

Oggi, grazie alla collaborazione di guide vulcanologiche, il Parco Nazionale del Vesuvio viene ammirato dai tantissimi turisti. Camminando per tutta la montagna, attraverso dei sentieri, essi possono arrivare tranquillamente al grande ed affascinante cratere.

La prima eruzione che la storia ricordi è quella disastrosa dell’anno 79 d.C. , durante la quale morirono circa 2 000 persone. Fu allora che vennero distrutte e sepolte Pompei, Ercolano, Stabia e altri centri minori, dove i ricchi Romani avevano costruito le loro ville suntuose, attirati dalla dolcezza del clima e dalla bellezza del paesaggio. La città di Pompei, dopo l’eruzione del Vesuvio, rimase sepolta sotto uno strato di cenere e lava: era praticamente scomparsa. Nel 1860, alcuni archeologi e operai, cominciarono a scavare quei luoghi e, un po’ alla volta, le antiche costruzioni furono riportate alla luce. Pompei oggi si presenta al visitatore con le sue strade e le sue piazze, gli edifici pubblici, le abitazioni private, le terme, i templi, le colonne, le statue, le fontane, i mosaici dei pavimenti e le pitture che ornano le pareti, le osterie e le palestre dei gladiatori. (da “Il grande libro delle regioni d’Italia”, Mondadori)

327


GEOGRAFIA

La regione Puglia

CARTINE A PAGG. 361-362 SUD

La Puglia Isole Tremiti (Foggia)

Riserva Nat. Marina delle Isole Tremiti

Lago di Varano

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34% montagna 15% Posizion pianura e 51% collina

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Il territorio La regione occupa un territorio vario, in prevalenza pianeggiante e collinare, all’estremità sudorientale della Penisola, compreso fra il Mar Ionio ed il Mar Adriatico. Fra i rilievi, i più importanti sono il promontorio del Gargano, Promontorio del Gargano coperto di boschi, i Monti della Daunia e l’altopiano carsico delle Murge. Del territorio fanno parte vaste aree pianeggianti, attraversate da pochi corsi d’acqua a carattere torrentizio, tra cui le principali sono: il Tavoliere, la Piana d’Otranto ed il Salento. La scarsità d’acque ha sempre flagellato queste terre: per risolvere il problema è stato costruito l’imponente acquedotto pugliese, che preleva le acque dal fiume Sele, in Campania. Fra i laghi salmastri di Lesina e Varano ed il Golfo di Manfredonia sorge il promontorio del Gargano, di fronte al quale si stagliano le Isole Tremiti. Le coste sono, in genere, basse e sabbiose, ad eccezione di quelle garganiche e quelle salentine. Il clima, tipicamente mediterraneo, è caratterizzato dalla scarsità di precipitazioni, causa di lunghi periodi di siccità e di estati calde ed asciutte.

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42% montagna 9% pianura Localizzazione

Nord Centro 49% collina

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nord est ovest sud 24% montagna

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Clima

Conoscere le regioni dell’Italia meridionale ed insulare: la Puglia

S


GEOGRAFIA

La regione Puglia

Popolazione La densità abitativa è relativamente elevata, in particolar modo lungo i litorali, maggiormente ricchi di opportunità lavorative. La popolazione pugliese è in aumento, sia per l’elevata natalità, sia per il rientro di molti emigrati, sia per l’afflusso di cittadini extracomunitari che affollano la regione. Mercato di Altamura

Attività economiche

25%

SETTORE TERZIA-

14%

SETTORE SECON-

61%

SETTORE PRIMA-

L’agricoltura è ben sviluppata grazie all’utilizzo di tecniche avanzate e all’irrigazione dell’acquedotto pugliese. Si producono cereali, tabacco, ortaggi e frutta. La Puglia è tra le prime regioni per la coltivazione d’olio, vino ed uva da tavola nelle Murge e di grano nel Tavoliere. L’allevamento, ad eccezione di quello degli ovini, dei molluschi e dei crostacei, è un’attività di secondo piano, mentre sviluppata e redditizia è la pesca. Un prodotto particolare è il sale marino, ricavato dalle saline di Margherita di Savoia, tra le più importanti d’Italia. L’industria pugliese è la più avanzata del meridione d’Italia. Nel triangolo formato da Bari, Brindisi e Taranto sorgono importanti industrie siderurgiche, meccaniche, tessili ed editoriali. Sviluppate sono anche le industrie agroalimentari, legate ai prodotti della terra: pastifici, caseifici ed oleifici. Importanti sono anche i complessi petrolchimici e cantieristici. Nel settore terziario sviluppato è il commercio marittimo, legato al porto di Bari, ed il turismo, favorito dalle bellezze naturali, dalle spiagge e dai pittoMare di Vieste reschi e caratteristici borghi.

Il Parco Nazionale del Gargano ricopre un'estensione di circa 121118 ettari di terra, al cui interno ritroviamo una serie di habitat unici nel loro genere. Si passa dalle grandi foreste alla macchia mediterranea, dai grandi altipiani carsici alle ripide rocce sul mare punteggiate da fantastiche grotte; dalle boscose valli che scendono verso il mare, alle lagune costiere di Lesina e Varano. Fanno parte di questo gioiello le quattro Isole Tremiti (nella foto) circondate da un mare cristallino e ricche di grotte. Conoscere le regioni dell’Italia meridionale ed insulare: la Puglia

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Il capoluogo di regione... e le altre province Bari, capoluogo di regione della Puglia, è una delle città più

Scorcio del porto di Bari

Veduta del porto di Brindisi

belle d’Italia. Il suo nucleo urbano è diviso in zone ben distinte: la città vecchia, che sorge su una penisoletta della costa, conserva le caratteristiche del borgo medievale; la città nuova, disposta lungo il mare, presenta edifici moderni e alti e strade molto spaziose. Grazie al suo porto attivo e ben attrezzato Bari è un centro commerciale di prim’ordine. Numerose sono le industrie, soprattutto alimentari, meccaniche e petrolchimiche. Nel suo centro storico si trovano numerosi monumenti, come la Cattedrale di San Sabino, la Basilica di San Nicola e il grande castello che oggi ospita mostre e manifestazioni culturali.

Centro di Foggia

Basilica si Santa Croce

Brindisi, che sorge sulla costa

Foggia, situata al centro del

Lecce, che sorge nella Penisola

Adriatica del Salento, oggi è il principale porto passeggeri per la Grecia e un importante scalo di petrolio, ed è per questo che nelle sue vicinanze sorgono grandi complessi petrolchimici. I suoi monumenti più importanti sono: il Duomo, il Castello Svevo, la Chiesa di San Benedetto e quella di Santa Maria del Casale.

Tavoliere, ha un aspetto moderno, dato anche dal fatto che, in gran parte, è stata ricostruita dopo i bombardamenti della seconda guerra mondiale. Importante nodo stradale e ferroviario, questa città è un grande centro commerciale, soprattutto per i prodotti agricoli. Da visitare la cattedrale barocca e i musei civici.

Salentina, è una città storica. Infatti tra i suoi monumenti possiamo trovare l’anfiteatro e il teatro romani, il Castello Angioino, del medioevo, la basilica di Santa Croce, il Palazzo del Seminario e il convento dei Celestini, tutti edifici di stile barocco. Grande centro agricolo e commerciale, vanta anche molte industrie.

Castello Aragonese

Taranto è la città più popolosa della regione dopo Bari e sorge sulla costa ionica dell’istmo che separa il Mar Ionio dal bacino interno, chiamato Mare Piccolo. È proprio in questo punto, dove oggi sorge la città vecchia, che si diffusero le colonie greche. La città nuova, più moderna, si estende più verso oriente, tra i due mari. Per la sua buona posizione, Taranto fu scelta come base navale e sede dell’arsenale della Marina Militare. Tra i suoi monumenti, da visitare il Castello Aragonese, la Chiesa di San Domenico Maggiore, il Duomo e la Villa Peripato. (Istmo: Striscia di terra che collega due territori molto estesi circondati da acque).

330


Con 387 645 abitanti, distribuiti su un territorio di circa 1 500 Kmq, la neonata provincia di Barletta-AndriaTrani è la sesta provincia della Puglia. Istituita l'11 giugno 2 004, diventerà operativa, secondo i termini di legge, nel 2 008. Le tre città capoluogo sono dei centri molto popolosi: Andria ha il maggior numero di abitanti (95mila), seguita da Barletta (92mila), Trani e Bisceglie (50mila). Il capoluogo è congiunto: Barletta, Andria e Trani. Si tratta del primo caso in Italia di provincia "a tre teste". La probabile sigla della nuova provincia sarà BT.

Con la differenza dei colori possiamo meglio notare la nuova divisione geografica delle province pugliesi.

Alberobello, in provincia di Bari, sita a 426 metri sul livello del mare e a 23 km dall'Adriatico, è oggi mèta di numerosi visitatori per la particolare singolarità delle sue costruzioni: i trulli. Il nome viene dal greco "tholos" (cupola). I trulli sono costruiti con pietra locale a secco, ricavata dalle rocce affioranti in superficie.

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GEOGRAFIA

La regione Basilicata

FOGGIA

CARTINE A PAGG. 361-362

La Basilicata

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Il territorio La Basilicata si affaccia per due brevi tratti sul Mar Ionio e sul Mar Tirreno, tra la Puglia e la Calabria. Il territorio, prevalentemente montuoso e collinare, comprende l’Appennino Lucano. La vetta più elevata è il Pollino, ricco di vegetazione, sul cui territorio è stato istituito un Parco Nazionale. I fiumi sono brevi e a carattere torrentizio; spesso nella stagione piovosa formano pericolose piene, che negli anni si è cercato di arginare con opere di edilizia artificiale. La costa tirrenica è alta e rocciosa mentre quella ionica è bassa e acquitrinosa, con l’unica zona pianeggiante della regione: il Metaponto. Il clima è di tipo mediterraneo sulla costa e nella zona collinare, frequenti sono le precipitazioni piovose durante il periodo autunnale ed invernale.

2% montagna

Torrente del Pollino

45% Localizzazione 53% collina pianura Centro Sud Nord

Confini

nord est ovest sud

42% montagna Monti 9% pianura 49% collina Pianure

Fiumi

24% montagna Laghi 14% pianura 62% collina Mari

Parchi

14% 18% montagna pianura Clima

S

Monticchio in Basilicata

68% collina

332

C

Conoscere le regioni dell’Italia meridionale ed insulare: la Basilicata


La regione Basilicata

GEOGRAFIA

Popolazione La Basilicata è la regione con la più bassa densità di popolazione dopo la Valle d’Aosta, a causa della mancanza di lavoro e della conseguente emigrazione. I centri abitati si trovano prevalentemente in montagna perché le pianure costiere, ora bonificate, un tempo erano acquitrinose e inospitali.

Attività economiche

33%

SETTORE TERZIA-

11%

SETTORE SECON-

56%

SETTORE PRIMA-

Negli ultimi anni la situazione economica è migliorata, anche se il reddito degli abitanti resta il più basso d’Italia. Per ovviare a questo grave problema sono state avviate numerose iniziative per favorire il miglioramento dell’ambiente e dell’economia: opere idriche per l’irrigazione dei terreni, interventi di rimboscamento, lavori d’edilizia stradale. Gli impiegati in agricoltura sono numerosi se confrontati con la media nazionale, ma i raccolti non sono molto redditizi. Si lavora ancora in modo tradizionale e solo nella Piana di Metaponto sorgono alcune aziende più moderne: si producono cereali, tabacco, ortaggi e primizie. Diffuso è l’allevamento d’ovini e caprini. Negli ultimi anni sono stati scoperti giacimenti di metano e petrolio, grazie ai quali sono sorte induSpiaggia di Maratea strie per la produzione di fibre sintetiche, materie plastiche e prodotti chimici. Notevole è stato lo sviluppo recente del comune di Menfi, in seguito all’istallazione di uno stabilimento Fiat e alla nascita di un suo indotto. Il turismo, soprattutto quello estivo, ha cominciato da poco a svilupparsi nella Piana di Metaponto e a Maratea; molto frequentati sono anche i “sassi” di Matera.

L’artigianato lucano ha origini antichissime. Nasce, infatti, nelle botteghe artigianali dei “mastri” e nei campi dove i contadini e pastori, nelle monotone giornate d’inverno, intagliavano il legno. Essi diedero vita alla “civiltà delle mani”, una cultura autosufficiente che ancora oggi produce manufatti particolari. Si producono merletti, ricami, oggetti in legno e lavori ad intreccio come cesti in vimini, giunco e paglia. Numerosi sono anche i maestri che lavorano il ferro, la terracotta ed il rame. In questa regione si producono anche le zampogne. Conoscere le regioni dell’Italia meridionale ed insulare: la Basilicata

333


Il capoluogo di regione... e le altre province Duomo di Matera

Duomo di Potenza

Potenza, situata a 819 metri sul livello del mare, è il

Matera, che sorge sull’orlo di un burrone a

capoluogo di provincia della regione. Negli ultimi decenni è cresciuta rapidamente: infatti, attorno al vecchio centro, si sono sviluppati nuovi quartieri residenziali. Potenza è principalmente una città agricola, anche se di recente sono sorte, in periferia, alcune industrie di materie plastiche e mobili. Il territorio della provincia è interamente montuoso con zone abbastanza fertili e coltivate, tanto da far nascere industrie alimentari come oleifici e pastifici. La città vanta il Museo Lucano, che raccoglie i reperti preistorici e gli oggetti ritrovati negli scavi di Metaponto. Tra i monumenti da visitare citiamo la Cattedrale, la Chiesa di San Michele Arcangelo in stile romanico e quella di San Francesco. L’ultima domenica di maggio si svolge a Potenza la “cavalcata dei turchi”, una processione che ricorda l’intervento miracoloso di San Gerardo per aiutare la città assalita dai pirati saraceni.

forma di cono capovolto, è una città molto singolare che mostra due facce, una antica ed una più moderna. Nella città vecchia, si trovano edifici rupestri scavati nel tufo, detti “I Sassi”: il Sasso Barisano ed il Sasso Caveoso. La città moderna, al contrario si presenta con edifici alti e viali alberati. Matera è, come Potenza, un centro agricolo e sede di alcune industrie. Interessante è il Duomo della città, che risale al secolo XIII, splendido esempio di architettura romanico-pugliese.

Matera era chiamata la “città dei Sassi” in quanto costituita da case scavate nella roccia. In un primo momento le grotte vennero occupate dai monaci scappati alla persecuzione. Successivamente, furono ampliate ed utilizzate dai contadini, che ne fecero vere e proprie case dove vivere assieme al proprio bestiame. Queste grotte, però, erano prive d’acqua e servizi igenici, e ricevevano sole ed aria solo dalla porta. Per questo motivo, nel 1952, i Sassi furono chiusi e le persone che ci vivevano trasferite in case più confortevoli. Oggi i Sassi sono sede di alcune botteghe di artigiani ed artisti e mèta di numerosi turisti. Sono considerati area protetta e sono stati recentemente dichiarati dall’ UNESCO patrimonio dell’umanità.

334


A cavallo tra due regioni, Basilicata e Calabria, e tra due mari, il Tirreno e lo Ionio, il Parco Nazionale del Pollino, con i suoi 192 565 ettari, è oggi l'area protetta piÚ estesa d'Italia.

Il territorio è prevalentemente montuoso; tra le cime volteggia imperiosa l'aquila reale. Le zone coperte di boschi di faggio, di castagno e di cerro sono popolate da fauna in via di estinzione: il lupo appenninico, il capriolo di Orsomarso, il picchio nero, il falco pellegrino, il gufo reale e il corvo imperiale.

Nelle aree di maggiore altitudine si trova il pino loricato (nella foto a lato). Sulle pendici delle montagne troviamo boschi di faggio, di castagno, di cerro, coperti di muschio, tappezzati di funghi, di frutti e di erbe aromatiche. Tra tutti questi luoghi sgorgano sorgenti di acqua limpida e pura, che scendono a valle, dove nascono biancospini, ginestre, viole, papaveri e orchidee.

335


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pianura

GEOGRAFIA

La regione Calabria

La Calabria

TARANTO

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CARTINE A PAGG. 361-362

47% montagna 8% pianura Posizion e 45% collina

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Superficie: 15 080 45% collina Kmq53% pianura Popolazione: 2 011 466 ab. Densità: 133 ab./Kmq Province: Catanzaro, Cosenza,

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In alto, pino loricato, pianta tipica dell’Aspromonte. In basso, paesaggio dell’Appen nino Calabro.

Il territorio La Calabria è una penisola lunga e stretta compresa tra il Mar Ionio e il Mar Tirreno, prevalentemente montuosa e collinare. I rilievi principali, con rocce simili a quelle alpine e ricchi di vegetazione, fanno parte dell’Appennino Calabro e sono composti dai Monti della Sila e dall’Aspromonte. Dai monti scendono a valle le fiumare, ricche d’acqua d’inverno e spesso causa di allagamenti negli insediamenti urbani e nelle coltivazioni. Le zone pianeggianti si riducono a sottili strisce costiere: sono quelle di Sibari e Catanzaro sullo Ionio, Lamezia e Gioia Tauro sul Tirreno. La Calabria è la regione con il più lungo litorale, circa 750 km di coste, perlopiù basse e sabbiose sul versante ionico, alte e rocciose su quello tirrenico. Numerosi sono i golfi, tra i principali Gioia, Squillace e Sant’Eufemia. Le catene montuose determinano un clima abbastanza eterogeneo: mite e temperato sulle coste, freddo e ricco di precipitazioni nevose in montagna.

336

51% collina

24% montagna 14% pianura Localizzazione 62% collinaSud Nord Centro

Confini

nord est ovest sud 18%

pianura Monti

14% montagna

68% collina

Pianure Fiumi Laghi Mari

Golfi

Parchi

Clima

Conoscere le regioni dell’Italia meridionale ed insulare: la Calabria

S


La regione Calabria

GEOGRAFIA

Popolazione La Calabria ha una bassa densità di popolazione, dovuta anche all’emigrazione massiccia degli anni scorsi. Gli abitanti, che per secoli si erano stabiliti nelle zone interne, iniziarono col tempo ad abitare le coste bonificate ed urbanizzate: attualmente le coste sono più abitate rispetto alle zone interne e sono stati abbandonati i borghi medievali.

Attività economiche

18%

SETTORE TERZIA-

17%

SETTORE SECON-

65%

SETTORE PRIMA-

La posizione geografica e la conformazione del territorio hanno ostacolato la costruzione di vie di comunicazione, la cui carenza ha condizionato lo sviluppo economico e sociale della regione. Nelle pianure costiere si praticano colture specializzate in ortaggi, alberi da frutto, agrumi, fichi e mandorli. Tipiche di questa regione sono le coltivazioni del gelsomino, utilizzato per realizzare profumi, e del bergamotto, da cui si ottengono ottimi distillati. L’attività primaria tradizionale è sempre stata l’allevamento ovino e caprino, da cui si ricavano formaggi come il pecorino e il caciocavallo della Sila. Un’altra risorsa è la pesca del pesce spada. Nella regione sono prevalenti le piccole industrie legate alla trasformazione dei prodotti agricoli; i grandi complessi industriali chimici e petrolchimici sono a Crotone, e quelli metalmeccanici a Vibo Valentia. In Calabria sono stati creati laghi artificiali, ottenuti sbarrando corsi d’acqua, utilizzati per la produzione d’energia elettrica. Al porto di Gioia Tauro sono legate fiorenti e redditizie attività commerciali e marittime. Il turismo, in forte crescita, interessa sia le zone interne sia quelle costiere e necessita, per un suo ulteriore sviluppo, di un miglioramento delle vie di comunicazione e dei trasporti.

L’arte della seta era nota in Calabria già nell’anno Mille. La produzione e il commercio della seta costituirono a lungo la ricchezza principale della regione. Oggi in Calabria si producono, ancora, bellissime stoffe tessute a mano, pizzi e ricami.

Conoscere le regioni dell’Italia meridionale ed insulare: la Calabria

337


Il capoluogo di regione... e le altre province Duomo di Catanzaro

Catanzaro sorge non lontano dalla costa, su una cresta di roccia tagliata da due burroni, in fondo ai quali scorrono due torrenti. Questa città si presenta con due parti ben distinte, il centro storico e i quartieri moderni, che si estendono verso il mare. Da visitare sono la chiesa del Rosario e il Museo provinciale. Catanzaro è una città prevalentemente agricola: le industrie presenti, infatti, si basano sui prodotti locali come olio e pasta. Poco distante dalla città si trova Catanzaro Lido, attrezzata località balneare.

Veduta di Cosenza

Panoramica dal castello di Vibo

Castello di Crotone

Cosenza, situata ai piedi della Sila,

Crotone, città di origine greca, fu

Vibo Valentia, colonia greca

sorge alla confluenza del Busento col Crati. Mercato agricolo e sede di alcune industrie, vanta un’antica vocazione artigianale e mercantile. Corso Telesio, chiamata sino al 1898 “strada dei mercati e degli orefici”, ne è una testimonianza. Di notevole interesse sono l’Accademia Cosentina, la Cattedrale, ricca di opere d’arte, ed il castello che domina la città dall’alto.

fondata nell’800 a.C. Fu sede della scuola di Pitagora ed è oggi una città moderna con industrie chimiche e metallurgiche. Della città antica non restano molte tracce; i reperti trovati negli scavi sono conservati nel museo archeologico. Crotone è l’unico porto ionico della Calabria. Da visitare sono il Duomo e il Castello.

col nome di Hipponion, acquisì il nome di Valentia sotto i Romani. Conta oggi alcune industrie alimentari e cementifici ed è un attivo mercato agricolo e di bestiame. Meritano di essere visitate le rovine di Hipponion, il castello ed il Valentianum, un ex convento domenicano che oggi ospita il Museo Civico e un istituto scolastico.

Reggio di Calabria, comunemente chiamata Reggio Calabria, è la città più popolosa di tutta la regione. Distrutta varie volte dal terremoto, fu ricostruita con criteri antisismici dopo quello del 1908 che la rase al suolo quasi completamente. Reggio sorge alle pendici dell’Aspromonte, in una posizione molto favorevole, vicino allo stretto di Messina. Dal porto di Reggio Calabria partono, infatti, le navi passeggeri per la Sicilia. Attorno alla città sorgono industrie di prodotti agricoli e stabilimenti tessili. Nel Museo archeologico sono custoditi i famosi bronzi di Riace, ritrovati nel 1972.

338


Il Parco Nazionale della Sila è un luogo meraviglioso, tutto da scoprire, ricco di itinerari suggestivi e paesaggi emozionanti. Montagne e valli incantate, piante stupende e una grande varietà di animali, costituiscono un patrimonio che merita di essere amato e soprattutto protetto.

I paesaggi della Sila

Paesaggio collinare

Lago Ampollino

Paesaggio autunnale

Lago Cecita

Fiume Tacina

In alto, pino loricato, vegeta

339


8% pianura 45% collina

GEOGRAFIA

La regione Sicilia

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24% montagna 14% pianura

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Capo Passero Isola delle Correnti

Il territorio La Sicilia è la più grande regione italiana e la più estesa isola del Mediterraneo, separata dalla terraferma dallo Stretto di Messina. Il Veduta di Linosa in Sicilia suo territorio è prevalentemente montuoso e collinare: a nord, a continuazione dell’Appennino Calabro, sorgono le catene montuose dei Peloritani, dei Nebrodi e delle Madonie; distinti sono invece i monti Sicani, gli Erei e gli Iblei. L’elemento tipico della regione sono i vulcani: le isole di Stromboli e Vulcano ed il massiccio montuoso dell’Etna, nella parte orientale dell’isola. Le ceneri di questo vulcano, nei secoli, hanno reso fertile e coltivabile la Piana di Catania, la più estesa della regione. Sono presenti poi le pianure costiere, di chiara origine alluvionale, di Gela, di Mazara e la Conca d’Oro. I fiumi più importanti sono il Simeto ed il Salso. Le coste settentrionali della Sicilia sono in prevalenza alte e frastagliate, quelle a sud basse e sabbiose. Sono parte della regione anche le isole di Ustica e Pantelleria e gli arcipelaghi delle Pelagie, delle Egadi, delle Eolie o Lipari. Le estati siciliane sono calde ed afose, rese sopportabili solo dal vento caldo del sud: lo scirocco.

340

Superficie: 25 708 42% montagna Kmq 9% pianura Popolazione: 4 968 991 ab. 49% collina Densità: 193 ab./Kmq Province: Palermo, Agrigento,

Golfo di Augusta

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53% pianura

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2% montagna

CARTINE A PAGG. 361-362

La Sicilia

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Sud

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nord est ovest sud

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Pianure

Fiumi

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Clima

Conoscere le regioni dell’Italia meridionale ed insulare: la Sicilia

S


La regione Sicilia

GEOGRAFIA

Popolazione Anche se recentemente la situazione è migliorata, la Sicilia, come altre regioni del Sud, ha subito nell’ultimo secolo una forte emigrazione. Le città principali, lungo la costa, hanno una densità abitativa altissima, mentre le campagne dell’interno sono quasi spopolate. La Sicilia è una regione a statuto speciale dal 1946.

Attività economiche

20%

SETTORE TERZIA-

13%

SETTORE SECON-

67%

SETTORE PRIMA-

Sebbene non favorita dalla disponibilità idrica, l’agricoltura occupa la maggioranza della manodopera attiva, anche a causa della carenza di lavoro negli altri settori economici. Nella regione si possono individuare due tipi di colture: intensiva nelle zone costiere e scarsamente produttiva all’interno. La zona collinare è coltivata a cereali, principalmente orzo e grano, mentre nella Conca d’Oro si coltivano soprattutto agrumi; altri prodotti tipici della Sicilia sono olive, mandorle, nocciole, fichi ed uva. Sono numerosi gli allevamenti di bovini da latte, delle pecore e delle capre, prevalentemente nelle zone interne. La pesca è molto fiorente, sia quella del pesce spada sia quella di altura: Mazara del Vallo è il più importante porto peschereccio del Mediterraneo. Le industrie principali sono legate allo sfruttamento del sale marino e dei giacimenti di petrolio. Diffuse sono anche le industrie agroalimentari. Importanti e caratteristiche sono le attività artigianali, come la ceramica ed il ricamo. Nel settore terziario il commercio, grazie ai numerosi porti, ed il turismo, sia per i reperti archeologici sia per le attrattive naturali, stanno acquistando un’importanza sempre più crescente.

Fra le produzioni artigianali spiccano le ceramiche di Caltagirone, il papiro lavorato a Siracusa, con cui si realizzano deliziosi quadri, e la lavorazione del corallo a Trapani. Abili scultori producono ancora i famosi “pupi”, mentre la tradizione dei carretti siciliani va sempre più scomparendo. Conoscere le regioni dell’Italia meridionale ed insulare: la Sicilia

341


Il capoluogo di regione... e le altre province Palazzo dei Normanni

Palermo, fondata dai Fenici, è stata sin dai tempi dei Romani il centro più attivo e popolato dell’isola. Nasce sulla Conca d’Oro, così chiamata per la sua bellezza e la ricchezza dei suoi agrumeti. Dopo la seconda guerra mondiale, si è avuta una massiccia immigrazione dalle campagne alla città, provocando un’incontrollata crescita urbana. La città offre oggi un paesaggio contrastante: da una parte monumenti come la Cattedrale, il Palazzo dei Normanni e la Cappella Palatina; dall’altra vecchi quartieri con vicoli ciechi ed edifici in degrado. L’attività industriale non è molto sviluppata, conta solo alcuni stabilimenti meccanici, alimentari e cantieristici. Di notevole importanza è però il porto, dal quale partono merci destinate all’esportazione. Trapani vista dal porto

Tempio della Concordia

La cattedrale

Agrigento sorge su un’altura a

Caltanissetta, situata nella parte

Trapani nasce su un lungo e

poca distanza dal mare. Ai suoi piedi si estende la Valle dei Templi, importante complesso archeologico, mèta di turisti, in cui spiccano il Tempio della Concordia e il Tempio di Giunone. Città di straordinaria bellezza, ha sviluppato l’imprenditoria agricola, quella artigianale e naturalmente l’attività del turismo.

centrale dell’Altopiano Solfifero, è una città di origini antiche ma che si presenta con un aspetto piuttosto moderno. È un importante centro agricolo, mentre le attività di estrazione di zolfo e sali potassici sono state sospese da tempo. Da visitare sono la Cattedrale e la Chiesa di San Sebastiano.

sottile promontorio che si spinge verso le isole Egadi. Città famosa per le sue vaste saline e per l’attività peschereccia, specializzata nella pesca del tonno. Nell’area si produce anche il famoso vino dolce da dessert, il Marsala, che prende il nome dall’omonima città.

Enna, il più elevato capoluogo di provincia d’Italia, sorge su un pianoro a 931 metri di altitudine. Città di origini molto antiche, è l’unica provincia della Sicilia a non essere bagnata dal mare. Oggi è centro agricolo, minerario, industriale e mèta turistica. Molti sono i monumenti da visitare: la Torre Federico II, il Castello di Lombardia, la Chiesa di San Marco e quella di San Francesco d’Assisi. Castello di Lombardia

342


Duomo di Messina

Basilica di S. Giorgio e piazza

Marina di Ortigia

Messina è situata ai piedi dei

Ragusa sorge alle pendici meri-

Siracusa, città fondata dai

Monti Peloritani, lungo la costa occidentale dello stretto che separa la Sicilia dalla Calabria. Rasa al suolo dal terribile terremoto del 1908 e ricostruita interamente, si mostra in uno stile tutto moderno, con strade molto ampie e case che non superano i quattro piani per ragioni antisismiche. Messina possiede una notevole importanza commerciale grazie ad un florido mercato agricolo e a un modesto sviluppo industriale.

dionali dei Monti Iblei. È costituita da due parti abitate, la Ragusa Ibla, con viuzze irregolari e palazzi sontuosi, e la Ragusa moderna, sviluppatasi dopo il 1953 in seguito al ritrovamento di giacimenti di petrolio. La città vecchia, in stile barocco, offre vari monumenti da visitare, come la Chiesa Madre e la Basilica di San Giorgio. Ragusa è prevalentemente un centro agricolo, con alcuni impianti di raffinerie petrolifere.

Greci, fu importante e potente centro della civiltà greca. La parte antica della città sorge sull’Isola di Ortigia, collegata da un ponte alla terraferma, dove si trova la parte moderna. Per la sua posizione, il clima e il patrimonio artistico e archeologico è mèta di molti turisti. Da visitare sono il Teatro greco, l’Anfiteatro e le Latomie, cave di pietra anticamente adibite a prigioni.

Catania è la seconda città della Sicilia dopo Palermo. Situata ai piedi

Piazza duomo

dell’Etna, fu distrutta dall’eruzione del 1693 e ricostruita in stile barocco, testimoniato da splenditi monumenti come il Duomo, la Chiesa di San Giuliano e la Badìa di Sant’Agata. Grazie alla fertile piana in cui si trova, ha sviluppato notevolmente l’attività agricola e le industrie, specialmente meccaniche, alimentari ed elettrotecniche. Catania è una delle città più attive del Mezzogiorno e per questo viene definita la “Milano del Sud”.

A Trapani si svolge, il Venerdì Santo, la Processione dei Misteri. Questa manifestazione ha origini spagnole ed è considerata la più spettacolare dell’isola. I Misteri, statue di legno scolpite da artigiani del Seicento, sono adornate da ricche vesti e rappresentano episodi della Passione di Cristo. Le statue vengono portate a spalla dai rappresentanti delle confraternite incappucciati.

343


53% pianura

GEOGRAFIA CARTINE A PAGG. 361-362

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49% collina

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Parco Naz. dell’Arcipelago de La Maddalena

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La regione Sardegna

La Sardegna Parco Naz. dell’Asinara

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Il territorio La Sardegna, seconda isola italiana per grandezza, e distante centinaia di chilometri dalla penisola italiana, presenta un territorio montuoso e collinare separato in due zone dalla pianura del Campidano. Il massiccio montuoso più elevato è il Gennargentu. Nella regione scorrono fiumi dalla portata irregolare e spesso asciutti nelle stagioni secche. Per poterne utilizzare l’acqua sono stati costruiti laghi artificiali, come il Coghinas ed il Flumendosa. La splendida costa, ora alta e rocciosa, ora bassa e sabbiosa, è un continuo susseguirsi di golfi e insenature separate da penisole. Della regione fanno parte anche le isole dell’Asinara, di San Pietro, di Sant’Antioco e l’arcipelago della Maddalena. La Sardegna ha conservato una flora e una fauna particolari e molto caratteristiche. Il clima è tipicamente mediterraneo. Elementi caratteristici dell’ambiente sardo sono la siccità, dovuta alla scarsità di precipitazioni, ed il vento, che batte incessantemente sulle coste.

Localizzazione

Nord

Centro

Sud

Confini

nord est ovest sud

Monti

Pianure

Fiumi

Mari

Golfi

Isole

Clima

Pianura del Campidano

344

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24% montagna Superficie: 24 090 14% Kmq pianura Popolazione: 1 631 880 ab. 62% collina Densità: 68 ab./Kmq Province: Cagliari, Nuoro, Oristano, Sassari, 14% Ogliastra, Carbonia18% montagna Iglesias, pianura Medio

Conoscere le regioni dell’Italia meridionale ed insulare: la Sardegna


La regione Sardegna

GEOGRAFIA

Popolazione La Sardegna è una regione a statuto speciale. A differenza di altre regioni costiere gli abitanti sono concentrati nelle zone interne della regione. L’isolamento geografico e l’arretratezza economica, durati per secoli, sono stati ridotti, negli anni, grazie agli intensificati collegamenti aerei e navali.

Attività economiche

25%

SETTORE TERZIA-

13%

SETTORE SECON-

62%

SETTORE PRIMA-

Le attività economiche tipiche sono da sempre state la pastorizia e l’allevamento. La pesca tradizionale è quella di cefali, tonni, sardine e sgombri. L’allevamento d’ovini e caprini fornisce la materia prima per la produzione di formaggi, come il famosissimo pecorino sardo. La realizzazione di opere idriche, le bonifiche e l’impiego di metodi moderni hanno consentito un discreto sviluppo dell’agricoltura: frumento, ortaggi ed olive, oltre alla tipica pianta del sughero. Il settore secondario è stato agevolato da investimenti di capitali nell’industria di base: raffinerie petrolchimiche e industrie meccaniche. Molto diffuso è l’artigianato, con terrecotte, argenterie e lavorazione della lana. Nell’economia dell’isola acquista sempre più importanza il turismo, sviluppato e diffuso lungo le splendide e frequentatissime coste.

In autunno, nella Sardegna meridionale, i prati si tingono di viola: sono i fiori di croco, da cui si ottiene il prezioso zafferano. Ancora oggi lo zafferano viene raccolto grazie al paziente lavoro delle donne. Con le dita recidono delicatamente i fiori, poi staccano dall’interno dei calici gli stimmi rossi (ogni fiore ne ha tre, cinque al massimo, e ce ne vogliono migliaia per farne un etto!). (da “ Regioni d’Italia”, De Agostini)

Conoscere le regioni dell’Italia meridionale ed insulare: la Sardegna

345


Il capoluogo di regione... e le altre province Cagliari, colonia fondata dai Cartaginesi col nome di

Vista su Cagliari

Karalis si trova sulla sponda meridionale dell’isola tra spiagge, colline e lagune. Da sempre importante porto commerciale, Cagliari è oggi sede del governo regionale e il maggior centro economico e porto principale della Sardegna. Dal porto si esportano infatti i prodotti tipici della zona, quali minerali, sughero, alimentari e vini. La periferia ospita alcune industrie, specialmente del settore petrolchimico. Il centro della città è costituito da quartieri del ’700 e del secolo scorso, con stili architettonici che ricordano quelli piemontesi e liguri. Da visitare sono la Terrazza Umberto I, il viale Regina Elena, la Cattedrale e il Museo Archeologico.

Nuoro, Chiesa della Madonna delle Grazie Sassari, Chiesa di Santa Maria

Cattedrale di Oristano

Nuoro è situata ai piedi del monte

Sassari è situata in una pianura

Oristano sorge nella pianura

Gennargentu. Sino a poco tempo fa non era che un piccolo paese, evolutosi dopo esser stato eletto capoluogo nel 1927. La sua economia si basa principalmente sul turismo, molto sviluppato grazie all’ottima posizione e al clima salubre di cui gode, che la rendono località ideale per la villeggiatura estiva.

calcarea, a pochi km dal mare. Fu riparo per antiche popolazioni del mare che fuggivano dalle incursioni dei Saraceni. Si presenta con uno stile vivace da città moderna, anche se una parte della città conserva l’impronta medievale. Sassari è mercato agricolo e sede di piccole industrie sparse sulla costa. Inoltre ospita un’antica università.

alluvionale del Tirso, a pochi km dal golfo che prende il nome dalla città. È il principale mercato agricolo della regione e sede di alcune piccole industrie. Nell’area sono state compiute grandi opere di bonifica che hanno permesso di coltivare intensamente il territorio. La città ha un aspetto tipicamente medievale, con vie strette e tortuose. Olbia Tempio

Nel 2001 è stata effettuata una nuova ripartizione del territorio della regione della Sardegna, che ha portato il numero delle province da quattro a otto. Le nuove province di Carbonia-Iglesias, Medio Campidano, Ogliastra e OlbiaTempio, sono divenute operative a partire dal maggio 2005, quando si sono svolte le elezioni per rinnovare tutti i Consigli provinciali.

Sassari

Nuoro Oristano Ogliastra Medio Campidano Carbonia Iglesias

346

Cagliari


L'Arcipelago della Maddalena è uno dei piÚ bei paradisi ecologici italiani. Istituito Parco Nazionale nel 1996 è severamente protetto dalle leggi che tutelano il nostro patrimonio ambientale. L'Arcipelago deve la sua fama alle fantastiche sculture lavorate dal vento.

347


GEOGRAFIA

L’Italia in Europa e nel Mondo

L’Italia in Europa e nel Mondo Il territorio sul quale si trova lo Stato italiano è parte integrante dell'Europa, benché le sue appendici meridionali non distino molto dal continente africano. L'appartenenza della nostra nazione all'Europa viene rilevata anche dal punto di vista economico e politico: l'Italia è, infatti, uno degli stati membri e fondatori dell'Unione Europea, originata dalla firma del Trattato di Maastricht del 1991. Dal punto di vista economico, l'Italia è passata, nel dopoguerra, da un'economia agricola al boom industriale, fino a sfociare nello sviluppo del settore terziario e dei servizi. Questo rapido e profondo progresso economico s'è accompagnato a un miglioramento della qualità della vita, tanto che oggi l'Italia è uno dei paesi più sviluppati del mondo: realizza infatti il 6% degli scambi commerciali mondiali con un ruolo di rilievo assoluto. L'Italia è conosciuta ed apprezzata da tutti per la sua storia artistica e letteraria, per il carattere solare dei suoi abitanti, per le sue bellezze naturali e per le produzioni tipiche, ricche di qualità e creatività, il cosiddetto “Made in Italy”.

348

Osserva le immagini e scrivi il nome del prodotto “Made in Italy”.

Collocare l’Italia in una prospettiva sovranazionale



STORIA

LE POPOLAZIONI ITALICHE I Veneti giunsero in Italia intorno al 1200 a.C. Fondarono numerose città indipendenti.

I Celti provenivano dall’Europa centrale. Erano valorosi guerrieri e abili nella lavorazione dei metalli.

I Liguri vivevano in un territorio più vasto dell’attuale Liguria ed erano abili commercianti.

Piceni, Umbri, Sabini, Latini, Sanniti, Lucani, erano agricoltori e pastori. Avevano culture e lingue differenti.

Gli Etruschi vivevano in Etruria, un territorio compreso tra i fiumi Tevere e Arno e il Mar Tirreno. In seguito si spinsero fino alla Pianura Padana.

I Sardi erano un popolo di agricoltori e di pastori e vivevano in villaggi fortificati con abitazioni in pietra a forma di torre, chiamate nuraghi.

350

I Siculi e i Sicani subirono l’influenza dei Fenici e dei Greci.


LA CIVILTÀ DEGLI ETRUSCHI

STORIA

351


STORIA

352

ROMA: LA CONQUISTA DELL’ ITALIA


ROMA: LA GUERRA CONTRO TARANTO

STORIA

Con la sconfitta di Pirro, anche Taranto si arrese e con essa molte cittĂ della Magna Grecia si sottomisero ai Romani. Il territorio di Roma comprendeva ormai quasi tutta la penisola italica.

353


STORIA

ROMA: LE GUERRE PUNICHE

ROMA DOPO LA GUERRA CON CARTAGINE

354


GIULIO CESARE E LA II GUERRA CIVILE

STORIA

Nella primavera del 58 a.C. Cesare partì per la Gallia, con l’intento di conquistare nuove ricchezze per la sua amata Roma.

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STORIA

ROMA DI IERI E DI OGGI

Roma, divenuta capitale di un grande impero che si estendeva dall’Europa fino all’Asia e all’Africa, divenne col passare del tempo una delle più grandi ed importanti città del mondo antico. L’imperatore Augusto fece innalzare maestosi monumenti, fece costruire un nuovo foro e restaurare molti edifici. Roma divenne una città splendida!

356


ROMA DI IERI E DI OGGI

STORIA

357


STORIA

ROMA: I PRIMI DUE SECOLI DELL’ IMPERO

LE PROVINCE DELL’ IMPERO E L’ ECONOMIA

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LA DIVISIONE DELL’ IMPERO

STORIA

Istanbul è la maggiore città della Turchia. Con una popolazione di 11 322 000 abitanti è il principale centro industriale e culturale del paese. La sua ricchissima storia, che la vede alle origini città greca dal nome di Bisanzio, poi capitale dell'Impero Romano d'Oriente col nome di Costantinopoli, ha lasciato notevoli testimonianze archeologiche e architettoniche che la rendono anche un centro turistico di rilevanza mondiale.

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STORIA

IL CROLLO DELL’ IMPERO ROMANO: I GERMANI

LA FINE DELL’ IMPERO ROMANO D’ OCCIDENTE

360


ITALIA FISICA

GEOGRAFIA

361


GEOGRAFIA

362

ITALIA POLITICA


GLI AMBIENTI DELLA TERRA

La Terra ha la forma di una sfera ed è rappresentata dal mappamondo. Il mappamondo però non ci permette di avere una visione globale del nostro pianeta. Per questo motivo i geografi utilizzano il planisfero, che riproduce tutti i continenti. Sul planisfero i geografi tracciano, per orientarsi, linee immaginarie che si intersecano tra loro permettendoci di indicare con precisione la posizione di un luogo sulla superficie terrestre. Queste linee sono chiamate meridiani e paralleli. Il meridiano più importante è quello di Greenwich; il parallelo più importante è quello dell’Equatore.

POLO NORD

GEOGRAFIA

LONGITUDINE LATITUDINE

OVEST

EST

POLO SUD

Sulla Terra si distinguono cinque zone climatiche: • La zona tropicale, che si estende a sud e a nord dell’Equatore, tra due paralleli particolari: il Tropico del Cancro ed il Tropico del Capricorno. Il clima di questa zona è molto caldo. • Le zone temperate, che si trovano tra i Tropici ed altri due paralleli: il Circolo Polare Artico a nord, ed il Circolo Polare Antartico a sud. Sono dette temperate in quanto hanno un clima più mite. • Infine le zone polari, che si trovano tra i circoli e i due Poli, caratterizzate da un clima gelido.

La varietà di ambienti naturali è data non solo dalla latitudine, dalla temperatura e dall’altitudine, ma anche dall’umidità. L’umidità, infatti, determina la vita delle piante e degli organismi che vivono in un particolare ambiente. Di conseguenza, in una stessa zona climatica si possono trovare ambienti naturali molto diversi tra loro, a seconda se piove molto o poco.

Terre ghiacciate

Foresta

Tundra

Savana e steppa

Deserto

363


GEOGRAFIA

ZONE POLARI

Le terre ghiacciate Al Polo nord e al Polo sud la temperatura è sempre molto bassa, tanto da raggiungere i 50°c sotto lo zero in inverno, e non superare i 5°c in estate. Il territorio è ricoperto quasi interamente da ghiacciai e nevi perenni, e la vegetazione è costituita da alghe, funghi microscopici e licheni. A nord si trova l’Artide, dove si estende la più grande isola del mondo: la Groenlandia. Questa è abitata dagli inuit (o eschimesi) che un tempo vivevano in capanne di ghiaccio (igloo), mentre ora occupano baracche di legno. I mari polari sono popolati da balene, orche, foche, trichechi e numerosi branchi di pesci. Questi mari, tuttavia, sono quasi sempre ricoperti di ghiaccio; dove non è gelato galleggiano gli iceberg, enormi blocchi di ghiaccio molto pericolosi per le navi. Sulla superficie troviamo a nord gli orsi bianchi ed a sud i pinguini. Gli animali che vivono in queste zone sono muniti di pelliccia e di uno strato di grasso che li aiuta a sopportare il gelo.

La tundra Oltre i Circoli Polari si estende la tundra, una pianura senza alberi ricoperta di ghiaccio e neve per quasi tutto l’anno. Quando la neve si scioglie, durante il breve periodo estivo, crescono muschi, licheni ed erbe fiorite. Qui vivono la volpe polare, la renna, il bue muschiato, e la lepre artica.

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ZONE TROPICALI

GEOGRAFIA

Le foreste pluviali Il clima della zona tropicale è il più caldo, e la temperatura resta alta anche d’inverno. Tuttavia l’umidità cambia di zona in zona, permettendo lo sviluppo di tre tipi di ambienti diversi. Dove le piogge sono abbondanti e giornaliere, cresce la foresta pluviale detta anche equatoriale. Si sviluppa soprattutto in Sud America, Africa, ed Asia, tutti territori vicino all’Equatore. Grazie al clima caldo e umido, la vegetazione delle foreste pluviali cresce molto rigogliosa; è fitta ed impenetrabile, con alberi altissimi, fiori, felci e piante rampicanti. Per questo motivo gli animali che la popolano sono di piccole dimensioni, altrimenti non riuscirebbero a muoversi. Vi troviamo: il giaguaro, la tigre, il tapiro, l’armadillo, scimmie e tantissime specie di uccelli coloratissimi quali pappagalli, colibrì e tucani. Numerosissimi sono anche le rane, gli insetti e i serpenti, a volte pericolosi.

La savana Man mano che ci allontaniamo dall’Equatore l’umidità diminuisce, in quanto le pioggie cadono abbondanti solo in alcune stagioni, alternandosi con altre molto secche. In questo tipo di clima si sviluppa la savana, caratterizzata da pochi alberi resistenti alla siccità, tra cui i baobab e le acacie, particolari per la loro chioma ad ombrello.

Nella savana vivono tantissimi animali carnivori, come il leone, il ghepardo, il leopardo, le iene, ed erbivori come l’elefante, la giraffa, l’ippopotamo ed il rinoceronte. Le savane più famose sono quelle che si trovano in Africa; gli abitanti di queste zone vivono in case di terra con il tetto di paglia.

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GEOGRAFIA

ZONE TROPICALI

Il deserto Dove la pioggia è ancor più scarsa, la savana diventa deserto. I deserti si trovano in tutti i continenti, tranne in Europa, e possono essere sabbiosi o formati da rocce e ciottoli. Ciò che li accomuna è la siccità e la grande differenza di temperatura tra il giorno e la notte. Infatti di giorno la temperatura sale a volte anche oltre i 50°c, per poi scendere drasticamente di notte sotto lo 0°c. A causa della mancanza d’acqua, nel deserto crescono solo piante grasse e spinose come i cactus e rari arbusti. Tuttavia, dove l’acqua riaffiora in superficie, si formano le oasi, dove la vegetazione cresce rigogliosa con alberi da frutto e palme da datteri. Sono pochi gli animali che riescono ad adattarsi a un ambiente così duro: tra questi i cammelli e i dromedari, che sopravvivono immagazzinando nello stomaco acqua a sufficienza per poter affrontare il deserto. Altri sono rettili, scorpioni e serpenti, che si riparano dal calore in tane sotterranee o tra le rocce per poi uscire di notte in cerca di cibo.

Il deserto più famoso e grande del mondo è il deserto del Sahara in Africa, sabbioso e caratterizzato da dune, colline di sabbia che vengono formate e spostate dal vento.

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ZONE TEMPERATE

GEOGRAFIA

La prateria Nelle zone temperate, dove la temperatura è molto bassa d’inverno e molto alta d’estate, crescono sopratutto erbe. Queste grandi distese d’erba prendono il nome di praterie. Qui vivono grandi erbivori quali bufali, bisonti ma anche volpi, coyoti, rettili ed alcuni uccelli. Le zone più umide della prateria sono sfruttate per la coltivazione di cereali e per il pascolo di bovini, in particolare bufali, pecore e cavalli.

La steppa Nelle zone in cui le piogge sono ancora più scarse, la prateria diventa steppa, coperta da erbe basse e cespugli spinosi. La steppa è utilizzata solo per l’allevamento, poiché troppo arida per poter essere coltivata.

La foresta di latifoglie Nelle regioni centrali delle zone temperate si estendono le foreste di latifoglie, così chiamate perché composte da alberi con foglie larghe che perdono in autunno. Gli alberi tipici di questi ambienti sono: querce, faggi, castagni e pioppi. La foresta di latifoglie è inoltre abitata da volpi, cervi, orsi, scoiattoli, daini e numerosi uccelli.

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GEOGRAFIA

ZONE TEMPERATE

Foreste di conifere o taiga Nelle regioni più a nord, dove le estati sono brevi e piovose e gli inverni lunghi e freddi, troviamo la foresta di conifere o taiga. Questo tipo di foresta è composta da alberi sempreverdi con foglie a forma di ago (aghifoglie) quali pini, abeti e larici. Qui vivono animali di grosse dimensioni come orsi, cervi, alci, ed animali da pelliccia spesso cacciati dall’uomo come visoni, castori, volpi ed ermellini. Le foreste di conifere sono sfruttate per la produzione di legname.

La foresta mediterranea La foresta mediterranea si è sviluppata soprattutto dove il clima è mite, la temperatura non è mai troppo bassa e dove piove poco. È costituita da piante sempreverdi quali il pino marittimo, l’olivastro, il leccio, la quercia da sughero e da piante aromatiche resistenti alla siccità estiva, come il mirto, il rosmarino, l’alloro e la lavanda.

Alcuni degli animali che si possono incontrare in queste zone sono: l’istrice, la lepre, le lucertole, le cicale e gli uccelli marini come i gabbiani.

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