Theriaké anno I n. 7

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Theriaké MENSILE DELL’ASSOCIAZIONE GIOVANI FARMACISTI DI AGRIGENTO

Anno I n. 7 Luglio 2018


Sommario

Editoriale

Attualità

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Nel segno della collaborazione

La storia di “Progetto Quid”

Rubriche

Attualità

7 Gli appunti di Formare l’Eccellenza

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Le leve dell’orientamento imprenditoriale dei farmacisti: un’analisi esplorativa

18 Delle Arti

Phyto Garda: una storia italiana di successo

Arte e trasmissione della fede

22 Fitoterapia&Nutrizione

Aloe vera Una pianta mille benefici

24 Apotheca&Storia

La medicina nell’antica Grecia

Responsabile della redazione e del progetto grafico: Ignazio Nocera Redazione: Valeria Ciotta, Elisa Drago, Christian Intorre, Francesco Maratta, Federica Matutino, Giorgia Matutino, Silvia Nocera, Giusi Sanci. Contatti: theriake@email.it In copertina: Rodolfo Papa, Adamo. 108 x 105 cm, olio su tela, 2000. Questo numero è stato chiuso in redazione il 23 – 7 – 2018

Collaboratori: Stefania Bruno, Paola Brusa, Laura Camoni, Corrado De Vito, Roberto Di Gesù, Gaetano Di Lascio, Claudio Distefano, Vita Di Stefano, Carla Gentile, Aurelio Giardina, Pinella Laudani, Maurizio La Guardia, Erika Mallarini, Rodolfo Papa, Annalisa Pitino. In questo numero: Alex Cremonesi, Federica Matutino, Silvia Nocera, Rodolfo Papa, Giusi Sanci, Emidia Vagnoni, Elena Vecchioni.

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Anno I Numero 7 – Luglio 2018



Editoriale

NEL SEGNO DELLA COLLABORAZIONE

Concluso il primo semestre di impegno e di lavoro, tracciamo con soddisfazione un bilancio positivo di tutte le attività svolte dalla nostra A. Gi. Far. a favore dei colleghi e della professione. Chiunque, di questi tempi, abbia modo di dedicare anche pochi minuti della propria giornata alla lettura delle più autorevoli testate giornalistiche della nostra categoria noterà, di certo, quanto contino oggi il gioco di squadra e la qualità delle iniziative proposte. Amplissimo il panorama delle offerte formative, degli ECM colti al volo o dei corsi fatti soltanto per raggiungere il regolare numero di crediti annuali, qualunque sia l’argomento trattato, di cui, il più delle volte, dopo qualche mese non ci si ricorda più nulla. Poi, andando oltre, ci si rende conto di quanto sia vasta la gamma di argomenti, annessi e connessi alla farmacia, di cui è necessario sapere. Un mondo che cambia alla velocità della luce a cui bisogna stare al passo, fatto di scambi, di reti, di interazioni su scala verticale e orizzontale. Un marasma inestricabile in cui essere competitivi diventa un valore di necessità non più del singolo, ma di un’intera categoria. Imparare a fare la differenza diventa l’unica strada per l’eccellenza. E dunque da dove partire, se non dal fatto che l’unione fa la forza, e che insieme si gioca meglio l’arma della competenza? Imboccando questa strada, abbiamo voluto far progredire il nostro percorso formativo, certi che nella collaborazione sincera e volitiva e nella condivisione di idee, valori e strategie, che avessero come punto di partenza e obiettivo finale il farmacista e le farmacie, avremmo trovato la giusta sinergia per costruire qualcosa di nuovo. Sì, costruire ovvero tiare su dal nulla qualcosa di nuovo che modifica la geometria di un paesaggio. Un nuovo modo di pensare e guardare alla professione, che nella nostra piccola provincia, grazie alla lungimiranza, alla disponibilità e all’apertura alla collaborazione e alla condivisione di Federfarma Agrigento, Mylan, il Dipartimento di Economia dell’Università degli Studi di Ferrara, ci ha permesso di fare di Formare l’Eccellenza, il programma formativo della nostra A. Gi. Far., un “modello formativo”. Una rete e un laboratorio di idee, in cui si mettono a fattor comune risorse e saperi allo scopo di valorizzare e far crescere i farmacisti e le farmacie. Così, Formare l’Eccellenza diventa Formare l’Eccellenza training model. Un esempio di collaborazione di grande importanza, che ci ha permesso di avviare da dicembre 2017 una serie di corsi di gestione e management della farmacia, curati dalla professoressa Emidia Vagnoni, Ordinario di Economia Sanitaria, presso l’Università degli Studi di Ferrara, e sponsorizzati dalla Mylan, in grado di riscuotere grande interesse sia tra i colleghi già titolari da tempo, sia tra i colleghi divenuti titolari a seguito delle recenti aperture del concorso Monti. Corsi di perfezionamento e approfondimento che riprenderanno in autunno con almeno altri due appuntamenti già calendarizzati. Un grazie profondo va al comitato scientifico, diretto dal dottor Christian Intorre, già a lavoro per la programmazione e il rafforzamento della parte che nel 2019 sarà dedicata ad argomenti di interesse pratico-scientifico, e a tutti i colleghi che infaticabilmente, in questi primi sei mesi, hanno portato avanti le attività dalla nostra A. Gi. Far. Grazie ai lettori di Theriaké, sempre più numerosi, alla redazione, e soprattutto agli illustri collaboratori che ci permettono di offrire contenuti di elevato valore.

Silvia Nocera Presidente di A.Gi.Far. Agrigento

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Gli Appunti

di Formare l’Eccellenza 4

A.ti.far. – Federfarma Agrigento

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Gli appunti di Formare l’Eccellenza

LE LEVE DELL’ORIENTAMENTO IMPRENDITORIALE DEI FARMACISTI: UN’ANALISI ESPLORATIVA

Emidia Vagnoni*

1. Background Il contesto attuale in cui operano le farmacie è stato caratterizzato da forte dinamismo. Come in tutti gli ambiti dell’economia in cui i cambiamenti sono maggiormente incalzanti, si assiste ad un aumento della competitività e diventa un obiettivo sempre più sfidante il conseguimento di soddisfacenti risultati economici. Le farmacie costituiscono imprese di piccole dimensioni che operano in un mercato parzialmente controllato e soggetto a regolamentazione: da un lato l’attività svolta per il Servizio Sanitario Nazionale (SSN) di fatto è sottoposta a regolamentazione dei prezzi, della remunerazione per la farmacia che dispensa i farmaci (gli sconti), dall’altro lato i meccanismi competitivi sono salvaguardati dalla presenza della cosiddetta “pianta organica”, malgrado il grado di competizione introdotto recentemente dal DDL Concorrenza. Accanto all’attività svolta per il SSN, resta libera l’organizzazione e la gestione dell’attività commerciale. Tra i principali cambiamenti che hanno mutato lo scenario di riferimento del farmacista la dispensazione di farmaci il cui prezzo è sempre più basso se rapportato ad un decennio fa (del tipo generici/equivalenti), e l’attività di distribuzione per conto delle strutture farmaceutiche del SSN, hanno mutato le leve attraverso cui perseguire obiettivi di marginalità. In tale contesto, sulla scia di quanto già verificatosi in altri contesti nazionali, alcune farmacie tentano di reagire modificando le modalità di acquisto, l’equilibrio tra attività per il SSN e attività commerciale, l’introduzione di servizi, etc. Di fatto, vengono posti in essere tentativi diversi di rispondere alle sfide poste dal contesto di riferimento modificando il “modello di business”. Le competenze imprenditoriali dei titolari di farmacia sono, quindi, sempre più rilevanti per supportare l’impresa nel contesto turbolento di riferimento e consentire di effettuare scelte che salvaguardino sia il patrimonio dell’impresa, sia l’equilibrio economico-finanziario, sia la capacità di assolvere alla funzione attribuita dalle norme di riferimento nell’ambito del SSN. La letteratura identifica l’orientamento imprenditoriale di un soggetto in alcune componenti essenziali rappresentate da: capacità innovativa, proattività nell’anticipare futuri cambiamenti e problematiche, propensione al rischio, capacità competitiva e grado di autonomia (Lumpkin e Dess, 1996). Alcuni autori hanno condotto studi sull’orientamento imprenditoriale nel settore delle farmacie, seppure in contesti nazionali diversi. Yier e Doucette (2003), attraverso un’indagine di circa 900 farmacie, hanno trovato che l’orientamento imprenditoriale impatta significativamente sulla performance quando si tratta di imprese che fronteggiano un ambiente piuttosto ostile, perché esse tendenzialmente tendono ad assumersi maggiori rischi per sopravvivere. Significativa per gli autori è anche la

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relazione tra orientamento imprenditoriale e munificenza, perché un ambiente ricco di opportunità per la farmacia tende ad incrementarne l’orientamento imprenditoriale. Doucette e Jambuligan (1999) hanno concluso che le farmacie che presentavano maggiore orientamento imprenditoriale erano quelle che avevano abbracciato strategie di innovazione, prevalentemente attraverso l’introduzione di servizi innovativi. Alla luce dei risultati di Ottewill et al. (2000), dato il dinamismo dell’ambiente in cui le farmacie operano, è necessario che il farmacista ponga in essere comportamenti gestionali efficaci ed efficienti tipici dell’impresa e che allo stesso tempo questi ultimi siano in grado di valorizzare la sua professione per garantire un risultato in grado di mantenere il vantaggio competitivo sviluppato nel tempo. In linea con tali considerazioni, Heidari e Vagnoni (2010) avevano analizzato, con riferimento al contesto italiano, le conoscenze e competenze che i farmacisti percepivano rilevanti alla luce dei mutamenti di contesto. Gli autori avevano concluso la debolezza delle competenze manageriali e dell’orientamento strategico argomentando come tali gap fossero da considerare tra le cause della difficoltà di reazione delle farmacie alle turbolenze del settore. Pertanto, le competenze manageriali rivestono un ruolo chiave per la competitività della farmacia, tanto quanto l’orientamento imprenditoriale. Sinteticamente, gli studi sul tema dell’imprenditorialità — anche per quanto concerne le farmacie — evidenziano un ruolo importante dell’orientamento imprenditoriale, della capacità di interpretare il contesto di riferimento e della percezione di efficacia della propria azione nel perseguire i risultati economici. 2. Metodologia Attraverso un questionario a risposte chiuse, articolate su scala Likert da 1 a 7, è stata effettuata un’analisi esplorativa dell’orientamento imprenditoriale del farmacista nelle sue componenti essenziali: la capacità innovativa, la proattività nell’anticipare futuri cambiamenti e problematiche, la propensione al rischio, la capacità competitiva, l’autonomia (Lumpkin e Dess, 1996). Grazie alla collaborazione tra l’Università di Ferrara e A. Gi. Far. Agrigento, il questionario è stato sottoposto a circa 130 farmacisti; il tasso di risposta è stato del 20% e i risultati sono stati analizzati secondo tecniche di statistica descrittiva. 3. Risultati Di seguito i risultati dell’indagine vengono analizzati con

* Docente Ordinario di Economia Aziendale presso l’Università degli Studi di Ferrara, Docente di Economia sanitaria.

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Gli appunti di Formare l’Eccellenza

Penso sia importante intraprendere strategie di marketing competitive nei confronti della concorreza

5,0

Capacità competitiva

Penso sia importante assumere un atteggiamento audace nei confronti della concorrenza

4,6

4,7

Mi considero una persona competitiva sul luogo di lavor Sono solito sfidare le persone quando sono in competizione tra loro

5,8

Le mie azioni nei confronti della concorrenza possono essere definite "aggressive"

3,6

Quando mi trovo in una situazione di competizione con qualcuno, agisco relativamente alle sue azioni/manovre

4,7

Quando metto in pratica nuove idee, adotto tipicamente un atteggiamento del tipo "aspetta e vedi"

4,5 1

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Figura 1. Capacità competitiva

riferimento all’orientamento imprenditoriale, alla capacità di interpretare il contesto di riferimento, e alle capacità e conoscenze manageriali. 3.1. L’orientamento imprenditoriale Per quanto attiene la “capacità innovativa” del soggetto rispondente, tutti gli aspetti analizzati registrano un valore superiore al valore medio della scala Likert utilizzata (pari a 3.5). In particolare, i rispondenti ritengono di essere proattivi nella ricerca di modalità che permettano un miglioramento dell’esecuzione del proprio lavoro (valore medio = 5.9), nella ricerca di nuove prassi per raggiungere i propri obiettivi (v. m. = 5.2), ed in genere, all’occorrenza nel proporre idee (v. m. = 5.3). Circa la “proattività”, tutti gli item analizzati hanno ottenuto valori più che soddisfacenti. In particolare, la proattività dei rispondenti consiste soprattutto nella capacità di crearsi alternative d’azione (v. m. = 5.8), nel prendere in mano la situazione non aspettando che altri lo facciano (v. m. = 5.7), nella pianificazione anticipata delle proprie attività (v. m. = 5.7), nell’agire tenendo in considerazione futuri cambiamenti (v. m. = 5.5). In merito alla “propensione al rischio” i rispondenti si ritengono disposti ad investire tempo e denaro in attività che potrebbero generare una buona performance economica (v. m. = 5.5) e si considerano in grado di calcolare accuratamente i rischi che potrebbero derivare dal mettere in pratica le proprie idee (v. m. = 5.1). Tuttavia, l’assunzione del rischio non rappresenta una prerogativa per i rispondenti (v. m. = 3.3, inferiore alla media della scala Likert). In merito alla “capacità competitiva” (si veda Figura 1) i rispondenti hanno indicato una buona propensione alla competizione, sia esterna, sia interna. Con riferimento alla prima, ritengono che sia importante intraprendere opportune strategie di marketing per far fronte alla concorrenza esterna (v. m. = 5), mentre con riferimento alla seconda, si ritengono più che sufficientemente competitivi sul luogo di lavoro (v. m. = 4.7).

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Per quanto attiene il “grado di autonomia percepita” nell’ambiente di lavoro, i rispondenti hanno indicato la preferenza per un luogo di lavoro in cui siano incoraggiati a sviluppare nuove idee (v. m. = 5.8) che possano essere rilevanti nei processi decisionali (v. m. = 5.8), ed in cui cogliere nuove opportunità rappresenti un aspetto rilevante per tutti coloro che operano all’interno della farmacia (v. m. = 5.8). 3.2. Il contesto di riferimento Per quanto attiene i principali ostacoli all’esercizio dell’attività di farmacia legati al contesto istituzionale i rispondenti hanno indicato un contesto normativo abbastanza sfavorevole: in particolare, i rispondenti hanno indicato la Legge Bersani n. 248/2006 quale provvedimento che ha inciso maggiormente sull’attività della farmacia aprendo la vendita dei farmaci da banco e SOP alla GDO e alle parafarmacie (v. m. = 5.2), e gli accordi regionali per la distribuzione per conto quali limitativi della redditività della farmacia (v. m. = 5). Il contesto normativo risulta un principale ostacolo all’introduzione di nuovi servizi in farmacia (v. m. = 4.9) e all’apertura di una propria attività (v. m. = 5.1). Inoltre, il sistema di remunerazione basato sugli sconti è risultato inappropriato (la sua congruità ha infatti fatto rilevare un v. m. = 3.2, ovvero inferiore al valore medio della scala Likert). Infine, anche l’impatto del più recente DDL concorrenza viene percepito quale negativo rispetto alla redditività della farmacia (v. m. = 4.8). In merito ai vantaggi derivanti dal contesto istituzionale attuale (Figura 2), i rispondenti hanno indicato la cooperazione tra il farmacista ed il medico di medicina generale nella cura di pazienti cronici prevista dal Piano Nazionale della Cronicità, un’opportunità (v. m. =5.6). Inoltre, sono risultati vantaggiosi l’attivazione di nuovi servizi attraverso la collaborazione con altri professionisti (v. m. = 5.5), e la collaborazione tra farmacie per cercare di influenzare la politica degli sconti (v. m. = 5.5). Invece, gli sconti praticati per legge dai

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Gli appunti di Formare l’Eccellenza

Il Piano Sanitario Nazionale è uno strumento importante per ripristinare la figura professionale del farmacista

4,5

Il Piano Sanitario Nazionale accresce il coinvolgimento delle farmacie sul territorio

4,2

La consegna a domicilio di galenici ha un effetto positivo sui risultati delle farmacie

4,0

La cooperazione tra farmacie e medici di medicina generale nella cura di pazienti cronici prevista dal Piano Nazionale della

5,6

Contesto istituzionale

Un'eventuale collaborazione tra farmacie potrebbe essere rilevante per ridurre i costi di magazzino sostenuti dalle farmacie

5,0

Un'eventuale collaborazione tra farmacie potrebbe essere un importante strumento per influenzare gli sconti applicati alle

5,5

Un'eventuale collaborazione tra farmacie potrebbe influenzare positivamente la formazione dei farmacisti

5,2

Un'eventuale collaborazione tra farmacie potrebbe promuovere positivamente lo scambio di conoscenze tra farmacie

5,1

Un'eventuale collaborazione tra farmacie potrebbe influenzare positivamente le politiche di marketing

4,9

L'impiego di altri professionisti (dietisti, infermieri, fisioterapisti..) influisce positivamente sui risultati delle farmacie

5,5

L'attivazione di nuovi servizi può portare nuovi clienti alle farmacie

5,5 2,9

Gli accordi regionali per la distibuzione per conto sono adeguati

4,0

Gli sconti praticati per legge dai grossisti sono adeguati 1

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3

4

5

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Figura 2. Vantaggi derivanti dal contesto istituzionale

grossisti sono solo sufficientemente ritenuti come adeguati (v. m. = 4), e gli accordi regionali per la distribuzione per conto sono considerati inadeguati rispetto alla remunerazione corrisposta alla farmacia per il servizio di erogazione del farmaco (v. m. = 2.9). 3.3. Conoscenze e abilità manageriali Circa la conoscenza del contesto ambientale tutti gli item analizzati hanno ottenuto punteggi superiori al valore medio della scala Likert. In particolare, i rispondenti ritengono di conoscere abbastanza bene le politiche di distribuzione del farmaco della propria Regione di riferimento (v. m. = 4.5) e più in generale, le politiche di distribuzione del farmaco in Italia (v. m. = 4.4). Ritengono altresì di conoscere più che sufficientemente le politiche sui farmaci generici (v. m. = 4.7) e la normativa riguardante il DDL concorrenza (v. m. = 4.3). Anche per quanto concerne le competenze di gestione strategica, tutti gli item analizzati presentano punteggi al di sopra del valore medio. I rispondenti ritengono soprattutto di saper supervisionare i colleghi, saperli influenzare dando indirizzi (v. m. = 5.4), gestire le relazioni coi clienti (v. m. = 4.9), e più in generale, adottare strategie per il miglioramento della marginalità

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della propria farmacia (v. m. = 4.4). In misura inferiore, anche se in maniera più che sufficiente, si ritengono in grado di redigere un Business Plan (v. m. = 4) e a conoscenza del concetto di valore nella catena distributiva dei farmaci (v. m. = 4). Per quanto attiene le competenze di gestione operativa i rispondenti si ritengono distintamente in grado di comunicare coi clienti (v. m. = 5.3) e coi colleghi (v. m. = 5.3) (comunicazione esterna ed interna). Altresì, si ritengono sufficientemente in grado di gestire il magazzino della farmacia (v. m. = 4.6) e organizzare le risorse umane motivandole o fungendo da mentore (v. m. = 4.7). Per quanto attiene le competenze in tema di performance measurement (Figura 3), i rispondenti hanno una limitata percezione della propria capacità di valutare l’andamento dei costi fissi e variabili di farmacia (v. m. = 4.5) e monitorare il margine generato dai diversi servizi erogati (v. m. = 4.1). In misura maggiormente limitata percepiscono la propria capacità di utilizzare indicatori per la misurazione dei risultati dell’attività nel corso dell’anno (v. m. = 3.6), ed in particolare di conoscere le nozioni di margine di contribuzione e di punto di pareggio applicati alle attività della farmacia (v. m. = 4.0). Come risulta dalla sintesi descrittiva dei risultati, le

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Gli appunti di Formare l’Eccellenza

Utilizzo di Key Performance Indicators per monitorare i risultati in corso d'anno

3,6

4,0

Misurazione della performance

Nozione di Margine di Contribuzione e Punto di Pareggio

Calcolo del contributo che ogni servizio e categoria farmaceutica al risultato economico

4,1

4,5

Andamento dei costi (fissi e variabili)

Monitoraggio del margine generato dai diversi servizi

4,4

Monitoraggio dei costi e della redditività

4,4

1

2

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Figura 3. Competenze di performance measurement

variabili che descrivono i diversi costrutti analizzati — l’orientamento imprenditoriale, la capacità di interpretare il contesto di riferimento, e le capacità e conoscenze manageriali — denotano margini di miglioramento. 4. Considerazioni conclusive L’analisi condotta ha inteso mettere in luce le competenze fondamentali ad una efficace gestione imprenditoriale in contesti caratterizzati da forti cambiamenti, quale è quello delle farmacie. Sono molteplici i fattori che contribuiscono al successo del business di un’impresa: fattori riconducibili all’interpretazione del ruolo di imprenditore, fattori inerenti la capacità di interpretare il contesto e fattori inerenti la capacità manageriale. Il contesto scarsamente dinamico vissuto dai farmacisti fino alla seconda metà dello scorso decennio non ha enfatizzato le dimensioni imprenditoriale e manageriale nel contributo al successo della farmacia, che comunque perseguiva risultati più che soddisfacenti. I cambiamenti di settore — ben noti ai più — hanno reso la difficoltà del continuare a perseguire buone performance; pertanto, i farmacisti sono chiamati a sviluppare comportamenti innovativi, una controllata propensione al rischio, capacità di individuare possibili fonti di inefficienze e recuperare economie, pianificare accuratamente le attività future. Si tratta di attività che richiedono un mix di competenze, conoscenze ed abilità molto complesso, soprattutto con riferimento ad una piccola impresa. Le imprese di grandi e medie dimensioni si avvalgono di diverse professionalità, aspetto questo sostanzialmente precluso alle imprese di piccole dimensioni per ovvie ragioni di sostenibilità economica. Pertanto, la strategia fondata sullo sviluppo di sinergie tra pari nell’ambito del settore,

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unitamente a quella centrata sulla formazione volta a colmare i gap ed accrescere competenze e conoscenze risultano essere maggiormente foriere di successi in contesti imprenditoriali di piccole dimensioni quale è la farmacia.

Bibliografia: •

Davis J. L., Bell R. G., Payne G. T., Kreiser P. M. Entrepreneurial Orientation and Firm Performance: The Moderating Role of Managerial Power. American Journal of Business, 2010, 25(2), 41-54. Heidari M., Vagnoni E. Il ruolo della farmacia di comunità nel SSN: un’indagine sul campo. MECOSAN n. 77, 2010. Iyer S., Doucette W. R. The influence of environmental attributes on the relationship between entrepreneurial orientation and performance in independent community pharmacies. Journal of Pharmaceutical Marketing & Management, 2003, 15(2), 25-46. Lumpkin G. T., Dess G. G. Clarifying the entrepreneurial orientation construct and linking it to performance. Academy of Management Review, 1996, 21(1), 135172. Ottewill R., Jennings P. L., Magirr P. Management competence development for professional service SMEs: the case of community pharmacy. Education + Training, 2000, 42(4/5), 246-255.

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Attualità

LA STORIA DI “PROGETTO QUID”

Il sostegno nella fragilità come uno dei valori più importanti della farmacia del futuro Elena Vecchioni*

Mi interrogo quotidianamente sul destino della nostra professione, su come sarà la farmacia del futuro e quale sarà il suo significato ed il suo ruolo nella società del domani. Una società in continua evoluzione e cambiamento, così come i suoi bisogni e necessità. Sempre più con convinzione sostengo che il nostro ruolo sarà supportare la fragilità, di pazienti anziani, di individui affetti da malattie croniche, di soggetti “svantaggiati” che troveranno nella farmacia come istituzione ed impresa, e nel farmacista come professionista un supporto veramente importante e difficilmente sostituibile. Molti sono i progetti in essere nelle farmacie a questo proposito. Con grande emozione vi racconto come, da un incontro casuale, è sbocciata una preziosa collaborazione tra la mia farmacia ed un gruppo di donne giovani e tenaci, raccolte nel nome di un progetto di grande valore sociale, “Progetto Quid”. Nata nel 2013 come Cooperativa sociale, oggi divenuta di fatto un'azienda, presieduta dalla giovanissima e molto coraggiosa imprenditrice Anna Fiscale, Progetto Quid realizza capi di moda ed accessori da tessuti inutilizzati delle più grandi aziende italiane, recuperati ed operosamente lavorati a mano da un gruppo sempre più numeroso di donne con un passato di fragilità. Donne che provengono da realtà difficili, violenze domestiche, prostituzione, abbandono, che, grazie a Progetto Quid, possono godere di un prezioso reinserimento lavorativo contribuendo di fatto ad un importante e significativo percorso di “economia circolare”, recuperando materiali di qualità, di fine serie, l'effetto collaterale della moda, che molte aziende tessili sarebbero costrette ad eliminare, generando naturalmente sprechi e danno per l'ambiente.

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Così questi meravigliosi tessuti riprendono vita e forma, in un abito oppure in un accessorio, restituendo a queste donne una seconda possibilità di avere un quotidiano normale e dignitoso. Sono andata personalmente a conoscere Anna e le sue ragazze. Ho trovato in loro competenza, serietà, impegno, senso di responsabilità, desiderio profondo di riscatto personale, valori in cui credo come donna e come professionista.

*Farmacista

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Attualità

Così abbiamo costruito insieme un progetto di co-branding, realizzando per il reparto dermocosmetico della farmacia una serie di “Beauty Bags” e di altri piccoli accessori, lavorati con tessuti scelti da noi, da poter proporre al nostro pubblico ad un prezzo solidale, oppure omaggiandoli per le feste natalizie, le ricorrenze, i viaggi e le vacanze estive. Insieme alle ragazze di Anna abbiamo costruito uno strumento a doppia valenza: un'opportunità di crescita lavorativa per “Progetto Quid” ed un'occasione in più per la farmacia di realizzare e dimostrare al pubblico il suo impegno di responsabilità sociale a sostegno della fragilità, un concetto oggi più che mai attuale e dilagante, da non dimenticare. Una fragilità che ha tanti volti, tante sfaccettature ma che la nostra etica professionale di farmacisti non può non sostenere. Grazie dunque a tutti i colleghi che insieme a me hanno creduto in “Progetto Quid”, grazie a coloro che vorranno aiutare con noi questa straordinaria “operosa fragilità”.

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Attualità

PHYTO GARDA

Una storia italiana di successo

Alex Cremonesi* Dal 2003 Phyto Garda, fondata dal Dott. Alessandro Moglia, farmacista dalla grande passione per la natura e la fitoterapia, ricerca soluzioni innovative al servizio dei farmacisti: la tradizione delle erbe officinali unita al rigore scientifico e alla tecnologia d’avanguardia per integratori alimentari, medical device, biocidi e prodotti dermocosmetici efficaci e sicuri. Phyto Garda nasce a Bardolino (VR) e ha sede nel verde entroterra della sponda veronese del lago di Garda dove da sempre risiede la famiglia del suo fondatore. Il valore della terra e delle sue piante officinali che crescono nel mite clima lacustre, il profumo degli agrumi e i colori della vite e dell’olivo fanno da sfondo alle attività di ricerca e studio di efficaci formulazioni nel segno del benessere. L’ambiente rispecchia a pieno l’intera filosofia aziendale, ed è proprio nel suo territorio natale dove trova il giusto connubio tra la passione per i rimedi naturali e l’obiettivo di mettere in evidenza il ruolo del medico e del farmacista. Ricerca e sviluppo La sezione R&D è cruciale per Phyto Garda, da sempre impegnata sul fronte dell’innovazione tecnico scientifica nutraceutica e cosmeceutica made in Italy. Attualmente propone più di 100 referenze ben studiate, efficaci, sicure, altamente specifiche e di facile consiglio che rispondono alla maggior parte delle comuni problematiche. Per la formulazione vengono utilizzati estratti standardizzati ad alto titolo in principi attivi ed estratti a marchio brevettato. Grande attenzione viene riservata alle intolleranze alimentari (le referenze alimentari sono tutte gluten free), alle allergie al nichel, al gusto e alla gradevolezza di tutti i prodotti per la ricerca della compliance ottimale. Comunicazione e divulgazione scientifica Phyto Garda è anche un’azienda fortemente orientata alla comunicazione e alla divulgazione con una rete nazionale di informazione scientifica competente ed affidabile destinata alla classe medica. Phyto Garda si impegna nell’aggiornamento costante di medici e farmacisti, dedicando un congresso annuale alla loro formazione a cui partecipano centinaia di ospiti provenienti da tutta Italia. Ha finora pubblicato tre importanti lavori (“Erisimo”, “Benessere dell’intestino” e “La stanchezza”) ed un periodico, Phyto Garda NEWS, rivista a

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distribuzione gratuita nel canale farmacia con una tiratura di 100.000 copie/numero. Amata ed apprezzata a livello internazionale è la testimonial aziendale: la nota soprano Katia Ricciarelli. Phyto Garda partecipa attivamente ad eventi fieristici nazionali ed internazionali (Cosmofarma-Bologna, Farpasday-Bari, Vetrina farmacia-Firenze, InpharmaSpagna, Vitafoods Europe-Ginevra e molti altri), a convegni di medici, omeopati, naturopati ed iridologi. Phyto Garda School, sezione aziendale deputata specificamente alla formazione, propone una convegnistica di alto spessore scientifico in location prestigiose, un aggiornato e puntuale servizio di consulenza scientifica, l’organizzazione di eventi ECM e la formazione del personale interno, dei farmacisti, dei medici, degli agenti e degli informatori medico scientifici. È un’azienda giovane e dinamica presente in modo efficace su tutti i canali social: facebook, twitter, instagram e youtube, oltre a veicolare utili informazioni ai consumatori anche attraverso un servizio di Newsletter. Il reparto social-media-marketing si occupa di realizzare coinvolgenti ed interattive iniziative sia online sia negli eventi organizzati dall’azienda che incontrano molto

*PhD, Divisione scientifica Phyto Garda

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Attualità

consenso tra la clientela più giovane ma non solo. L’azienda promuove numerose iniziative sportive su tutto il territorio nazionale, omaggiando i partecipanti con dei ricchi cofanetti omaggio. Sulla medesima filosofia di micro-marketing capillare, l’azienda rifornisce i punti vendita di grandi quantità di campioncini gratuiti, dando la possibilità al consumatore di conoscere ed apprezzare l’ottima qualità e l’alta efficacia dei suoi prodotti. Da sempre l’azienda ha costruito importanti rapporti con alcune delle principali associazioni ed enti di categoria: Federfarma, Agifar, Sifit, Federasalus e Fenagifar. In particolare, in occasione del Cosmofarma, Phyto Garda ogni anno realizza per Fenagifar/Agifar una serata interamente dedicata agli iscritti ormai diventata un appuntamento mondano imperdibile per centinaia di giovani farmacisti, dove celebrare e condividere i successi dell’associazione. PHYTO GARDA e il sociale Tra le iniziative benefiche, l’azienda da anni sostiene l’associazione EOS che, in collaborazione con l’unità spinale e dei gravi cerebrolesi dell’ospedale di Negrar (VR), realizza un progetto di riabilitazione di pazienti in fase post-traumatica utilizzando l’effetto benefico sul corpo della navigazione a vela. Con il tempo, molti dei disabili che si sono avvicinati a questo sport tramite il progetto riabilitativo hanno dato vita ad un gruppo parallelo che vive la vela come principale attività sportiva, fino ad impegnarsi in costanti allenamenti e a cimentarsi in regate di campionato, competendo con equipaggi di normodotati. Degno di nota è anche il supporto all’associazione “Arcobaleno Michele Crescini” che attraverso il volontariato aiuta i più svantaggiati. Crescita ed innovazione Un’azienda trasversale che lavora con affidabilità, lealtà ed impegno con il semplice obiettivo di fare bene. Il

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successo di Phyto Garda ha attraversato anche i confini nazionali e tra i Paesi più rappresentativi nella sezione export ci sono: Malta, Danimarca, Turchia, Albania, Repubblica Slovena, Svizzera, Singapore, Azerbaigijan, Palestina, Vietnam, Libano, Andorra. Nel 2016, a fronte della costante crescita aziendale a due cifre, ha celebrato con un’emozionante cerimonia la realizzazione della nuova Sede a Rivoli Veronese: un importante obiettivo per cogliere al meglio le opportunità ed affrontare con successo le sfide future. È suggestivo il fatto che proprio Rivoli Veronese sia stato anche il paese natale di Francesco Calzolari, farmacista e illustre botanico vissuto dal 1522 al 1609, che fu tipico rappresentante della farmacopea rinascimentale nel riconoscimento e reperimento delle erbe medicinali in particolare del Monte Baldo. La nuova sede aziendale è nata da un progetto di eccellenza che è partita dalla realizzazione della nuova sede logistico-operativa. Una nuova struttura che si sviluppa, nel verde entroterra gardesano, su un’area di oltre 3500 metri quadri coperti dislocati su due piani, in posizione strategica all’accesso delle principali vie di comunicazione (casello di Verona Affi a 2 km). Gli uffici occupano una superficie di 600 metri quadri e ospitano l’Amministrazione e le Divisioni Marketing, Scientifica, Export e Grafica oltre a due centrali operative e tre sale per riunioni di cui una da 70 posti a sedere dove vengono tenuti corsi di aggiornamento e meeting a divulgazione scientifica con farmacisti e medici. I circa 3000 metri quadri dei locali adibiti a magazzino sono a loro volta suddivisi in aree modulari a seconda dell'attività cui sono destinate seguendo un moderno lay-out finalizzato ad un miglioramento dei flussi produttivi con impianti robotizzati, automatizzazioni e sistemi di controllo per la soddisfazione di un mercato in continua e forte evoluzione. Inoltre grande attenzione è stata riservata al personale: la struttura gode di ambienti funzionali per il

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Attualità

miglior comfort dei dipendenti. Anche sul lato dell’efficienza gestionale si sono operati grandi investimenti sia nella ricerca di figure specializzate nell’ambito di risorse umane e di figure altamente professionali dedicate ai flussi aziendali, sia a livello software per un controllo assoluto e veloce di tutta la parte magazzino/logistica. Quest’ultima implementazione è valsa all’azienda il “premio innovazione” SMAU 2018. I prodotti Tutti i prodotti Phyto Garda sono disponibili esclusivamente in farmacia e parafarmacia, dispensati dal farmacista o indicati dal medico, per un utilizzo consapevole ed un consiglio personalizzato a vantaggio della sicurezza e correttezza d’uso da parte del consumatore. Tra i prodotti più apprezzati dell’azienda la linea Sanagol®, che ha come protagonista l’Erisimo, il rinomato rimedio naturale utile per le prime vie respiratorie, conosciuto anche come “l’erba dei cantori”. Phyto Garda in collaborazione con un’importante Università italiana ne ha approfondito l’attività biologica e l’efficacia, dando sostegno scientifico al suo lungo utilizzo nella medicina popolare. Nell’ampia linea a base di questo eccellente estratto composta da pastiglie, sciroppi, compresse effervescenti e spray per la gola, è presente l’associazione denominata PropolOro® che unisce in maniera altamente sinergica un estratto di Propoli decerata all’estratto dalle sommità fiorite di Erisimo. La linea Sanagol® non presenta solamente referenze indicate per sostenere il benessere della gola e delle vie respiratorie, ma anche per sostenere le difese organiche e per affrontare i più comuni malanni stagionali. Grande successo riscuote anche la linea Fermentix® a base di fermenti lattici vivi e tindalizzati, di cui Phyto Garda garantisce la massima versatilità, scegliendo le forme tecnologiche formulative più idonee alle diverse referenze, per garantire la massima compliance di adulti e bambini. La linea propone vari formati tra cui i pratici flaconcini pronto-uso, le bustine orosolubili, capsule e buste insapore per i palati più sensibili. Alcune specifiche referenze sono arricchite di fibre prebiotiche per il benessere intestinale, minerali e vitamine per sostenere un corretto funzionamento del sistema immunitario ed estratti vegetali che coadiuvano particolari azioni caratterizzanti il prodotto. A completare la triade delle linee principali, troviamo i tonici ricostituenti e gli idro-salini alcalini Vitadyn®, pensati per accontentare tutti: uomini, donne e bambini ed in particolare prestando particolare attenzione agli sportivi attraverso referenze specifiche a supporto delle loro passioni. Nella linea tonici flaconcini troviamo

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rimendi fitoterapici utili per il tono fisico e mentale, associati ad elementi funzionali per fornire soluzioni poliedriche in grado di rispondere a tutti i bisogni. Gli integratori salini e vitaminici Vitadyn® forniscono bilanciati apporti di elementi nutritivi importanti per mantenere un corretto equilibrio idro-salinico e fornire vitamine essenziali in tutti i casi di bisogno: dieta sbilanciata, aumentato fabbisogno, convalescenza, cambi di stagione e attività sportiva. Tutte le formulazioni sono caratterizzate da un eccellente sapore al fine di garantire la massima compliance del cliente. Phyto Garda ha sviluppato inoltre innovativi dispositivi medici: Lumaxin® per il trattamento della tosse grassa e secca di adulti e bambini a partire dall’anno di età, Informa® per il trattamento di sovrappeso e obesità, Sanagol® Erisimo spray orale forte utile nel trattamento degli stati irritativi della gola, Sanagol® Compositum spray nasale che esplica un effetto decongestionante della mucosa e fluidifica l’eccesso di muco; FungiNo® per il trattamento delle micosi delle unghie nel pratico applicatore spray e CristallinoBlu® monodosi richiudibili indicate per alleviare l’arrossamento, la secchezza e l’affaticamento oculare. Phyto Garda offre anche un’ampia gamma di prodotti pensati per le comuni esigenze e problematiche scegliendo dalla tradizione fitoterapica estratti vegetali efficaci e sicuri. La linea 3D® è a base di piante utili per favorire il drenaggio dei liquidi corporei, le funzioni depurative dell’organismo, le funzioni epatica e digestiva oltre all’eliminazione dei gas. Per il benessere e la regolarità intestinale propone Transita® Forte a base di Senna, Aloe, Frangula e Cascara, associate all’olio essenziale di Finocchio utile nell’eliminazione dei gas intestinali. Per un’azione più delicata, l’olio di Mandorle dolci e Transita® Fibre a base di fibre prebiotiche Nutriose® che aiutano l’equilibrio della flora intestinale. Per il benessere del microcircolo la linea Emoven® combina in un integratore alimentare a lento rilascio Rusco, Centella, Ippocastano e Amamelide che favoriscono la circolazione venosa e la funzionalità del plesso emorroidario. In aggiunta, Emoven® fresh gel contiene mentolo che dona una piacevole sensazione di freschezza e leggerezza alle gambe. Fisiostatin® a base di Riso rosso fermentato e Amaranto che risultano utili per il metabolismo del Colesterolo, mentre Fisiocol® contiene Omega-3 di qualità certificata IFOSTM, utili per mantenere i normali livelli di trigliceridi e una normale pressione arteriosa. La linea Serenamente® offre in

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capsule e compresse associazioni complete di piante medicinali per favorire il benessere mentale, il sonno ed il rilassamento anche in caso di stress. Le referenze MelatoninaMed® sono invece a base di melatonina per la riduzione del tempo richiesto per prendere sonno e per alleviare gli effetti del jet-lag. Ampia scelta è dedicata ai cosmetici dermo-funzionali che rispondono a varie esigenze, con formulazioni in crema e gel dall’ottima texture e dall’eccellente profumazione per garantire la massima piacevolezza d’uso: LeDerme® crema mani, bagnoschiuma all’estratto di ginseng e shampoo lavaggi frequenti a base di un’estratto di Rucola; TopCell® Rassodante, Snellente e Drenante Notte; Aloe Vera PG, Arnigold®, Calendula Forte e Reumatonil®; Stimolabronz® crema e Protection SPR30 spray. Fanno parte dell’ampio listino PrimaDonna® e Viril® formulati per rispondere, rispettivamente, a specifiche esigente della donna e dell’uomo. Progetti ed investimenti Phyto Garda è un’azienda proiettata al futuro. Da sempre attenta all’innovazione e alla ricerca, si affida ad importanti atenei attraverso collaborazioni con prestigiosi centri di ricerca universitari italiani per lo sviluppo di studi clinici su prodotti fitoterapici di interesse. Tale attività di ricerca verrà implementata nei prossimi anni. Costante è anche l’impegno in pubblicazioni scientifiche, libri ed articoli per riviste. La lista prodotti è costantemente in aggiornamento ed arricchita: sono in fase di sviluppo nuovi prodotti e dispositivi medici, con un occhio di riguardo all’innovazione. Grandi energie sono investite nel progetto “Farmamore”, un network di farmacie che, scegliendo Phyto Garda come azienda di riferimento di prodotti fitoterapici, potranno usufruire di molti vantaggi e di una formazione dedicata in loco.

Phyto Garda rappresenta oggi uno dei più importanti key-player del mercato nutraceutico italiano, che ha sapientemente coniugato la ricerca scientifica di formulazioni efficaci e gradevoli alla chiara comunicazione al consumatore. Questo connubio trova verità nello slogan aziendale: “Phyto Garda - Rimedi naturali per il tuo benessere”.

Phyto Garda ricorda l’importanza di una dieta varia ed equilibrata e di uno stile di vita sano. Si raccomanda, prima dell’uso, dei prodotti di leggere le avvertenze riportate sull’astuccio.

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ARTE E TRASMISSIONE DELLA FEDE

Rodolfo Papa La lunga e feconda tradizione dell’arte cristiana si Gesù Cristo è il Verbum Dei fatto carne e si manifesta presenta come un cammino ininterrotto di annuncio della come Imago Dei; in Lui Verbum ed Imago sono unificati, Fede. Non si tratta solo dell’esito egli è Parola che si Vede, felice dell’incontro di arte e «… il Cristianesimo ha fatto nascere l’arte, Immagine che Parla. Per certi Cristianesimo, ma di una nuova tanto che l’arte cristiana è, più versi con la Natività già si dimensione dell’arte impone la necessità di un modo profondamente, arte cristica, arte impensabile senza il nuovo di mostrare raccontando Cristianesimo: il Cristianesimo cristocentrica, arte nata da Cristo e per il Verbo fatto Carne. ha fatto nascere l’arte, tanto che Cristo» Gesù Cristo, Verbum Dei ed l’arte cristiana è, più Imago Dei, ci rivela il Padre profondamente, arte cristica, arte cristocentrica, arte nata parlando e agendo, e ci dona anche la sintassi esemplare da Cristo e per Cristo. di un’arte nuova capace di trasmettere la Buona Novella.

Figura 1. Rodolfo Papa, Adamo. 108 x 105 cm, olio su tela, 2000.

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L’AUTORE Rodolfo Papa, pittore, scultore, teorico, storico e filosofo dell’arte. Esperto della XIII Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi. Docente di Storia delle teorie estetiche presso l’Istituto Superiore di Scienze Religiose Sant’Apollinare, Roma; il Master di II Livello di Arte e Architettura Sacra dell’Università Europea, Roma; l’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Santa Maria di Monte Berico, Vicenza; la Pontificia Università Urbaniana, Roma. È Accademico Ordinario della Pontificia Insigne Accademia di Belle Arti e Lettere dei Virtuosi al Pantheon. Presidente della Accademia Urbana delle Arti. Tra i suoi scritti si contano circa venti monografie e alcune centinaia di articoli (“Arte Cristiana”; “Euntes Docete”; “ArteDossier”; “La vita in Cristo e nella Chiesa”; “Via, Verità e Vita”, “Frontiere”, “Studi cattolici”; “Zenit.org”, “Aleteia.org”; …). Come pittore ha realizzato interi cicli pittorici per Basiliche, Cattedrali, Chiese e conventi (Basilica di San Crisogono, Roma; Basilica dei SS. Fabiano e Venanzio, Roma; Antica Cattedrale di Bojano, Campobasso; Cattedrale Nostra Signora di Fatima a Karaganda, Kazakistan; Eremo di Santa Maria, Campobasso; Cattedrale di San Panfilo, Sulmona; chiesa di san Giulio I papa, Roma; San Giuseppe ai Quattro Canti, Palermo; Sant'Andrea della Valle, Roma …).

Giovanni Paolo II nota in modo suggestivo (Discorso ai partecipanti al Convegno Nazionale Italiano di Arte Sacra il 27 aprile 1981): «Con i Vangeli l’arte è entrata nella storia». Egli spiega che Gesù ha modellato il racconto in un modo nuovo, unendo in modo unico la narrazione ed il vedere: «Gesù operò il mirabile rivestimento, modellò, diremmo con parole moderne, il racconto in maniera che si potesse, oltre che ascoltare, vedere». Il sistema narrativo proprio delle parabole di Gesù viene tradotto dal Cristianesimo nella pittura, che secondo la tradizione ha il proprio iniziatore in San Luca, primo ritrattista di Maria (così come secondo la tradizione, Nicodemo è il primo scultore del Crocifisso), La pittura sacra cristiana traduce in immagine il sistema narrativo evangelico. Il proprium, infatti, della tradizione pittorica cristiana è la narratività: la pittura cristiana non consiste in rappresentazioni icastiche, in ideogrammi di singole parole o di singoli concetti, ma è un linguaggio narrativo, in cui le immagini si costruiscono con una grammatica ed una sintassi interna, secondo la logica di un discorso che si svolge nel tempo. Giovanni Damasceno sottolinea la grandezza di un’arte che rappresenta Cristo proprio nella sua figura umana: «da ora in poi sia esposto anche nelle immagini secondo la figura umana invece che dell’antico agnello, affinché noi consideriamo l’altezza del Verbo di Dio attraverso la sua umiltà e siamo condotti al ricordo della sua dimora nella carne, della sua passione e della redenzione che da essa è venuta al mondo» (Difesa delle immagini sacre). Proprio per questa tipica caratteristica, legata alla Incarnazione del Verbum Dei, e impregnata della narratività delle parabole evangeliche, la pittura cristiana è stata capace di diventare Biblia Pauperum. Il cardinal Gabriele Paleotti nel Discorso intorno alle immagini sacre e profane del 1582 notava al proposito «È certo che la Santa Chiesa, per mezzo di tutti i dipinti diffusi nei luoghi della cristianità, viene in aiuto ai suoi

Figura 2. Rodolfo Papa, Annunciazione. 110 x 200 cm, olio su tela, 2004.

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Delle Arti fedeli più deboli insegnando anche in modo semplice gli articoli della fede, che per mezzo dei dipinti si possono più facilmente comprendere e conservare nella memoria» tanto che la pittura «per essi ha la stessa funzione dell’utilizzo dei libri». Egli spiegava con precisione l’importanza delle immagini pittoriche nel percorso di Fede: esse «vengono in soccorso alle tre facoltà della nostra anima: intelletto, volontà e memoria […] Le immagini infatti istruiscono il nostro intelletto come fossero dei libri popolari, […] Il vedere le immagini devotamente dipinte accresce poi i desideri positivi della volontà, allontana dal peccato, suscitando in noi il pio desiderio di imitare la vita dei gloriosi santi ritratti. Quanto alla memoria si può dire che quella volontaria, che è suscitata in noi dall’uso delle immagini, venga ancora più sollecitata dal vedere le immagini sacre di cui stiamo parlando». Per la sua caratteristica intimamente cristocentrica, la pittura cristiana è arte per la liturgia: fa vedere la Parola, aiuta a contemplare la Parola, in quanto essa è dotata di una immobilità narrativa, di una narratività stabile. E proprio per questa capacità di raccontare mediante la stabilità delle immagini, la pittura si offre come aiuto per la contemplazione; come ha detto Benedetto XVI (Udienza generale, 31 agosto 2011) «ci sono espressioni artistiche che sono vere strade verso Dio, la Bellezza suprema, anzi sono un aiuto a crescere nel rapporto con Lui, nella preghiera. Si tratta delle opere che nascono dalla fede e che esprimono la fede». La pittura si pone come testimone credibile, grazie alla certezza delle Figura 3. Rodolfo Papa, Addolorata. 100 x 80 cm, olio su tela, 2001. immagini; Giovanni Damasceno scriveva al proposito che «il pittore con questi Musei — come la figura insegna in misura «Il sistema narrativo proprio delle parabole d’altronde da quelle delle maggiore». cattedrali e dei templi cristiani di Gesù viene tradotto dal Cristianesimo L’arte cristiana è di per sé, sparsi per il mondo — la Chiesa dunque, annuncio della Fede, nella pittura, che secondo la tradizione ha il continua ad adempiere uno dei essendo intimamente ed proprio iniziatore in San Luca …» suoi compiti fondamentali, che interamente sostenuta dalla è quello dell’evangelizzazione». Fede in Gesù Cristo, senza la quale non esisterebbe. Il 20 marzo 2015 Papa Francesco ha accolto nei Musei Per questo Giovanni Paolo II (nel su citato Discorso del Vaticani un gruppo numeroso di indigenti e senzatetto, 1981) affermava: «L’arte religiosa, in questo senso, è un offrendo una straordinaria catechesi fatta di arte e di grande libro aperto, un invito a bellezza, proseguendo nel credere al fine di cammino di evangelizzazione al «… la pittura cristiana non consiste in comprendere». quale l’arta sacra cristiana è Ed ancora Giovanni Paolo II (in rappresentazioni icastiche, in ideogrammi finalizzata. un Discorso al personale dei di singole parole o di singoli concetti, ma è Fin dal primo discorso fatto ai Musei Vaticani, 20 dicembre un linguaggio narrativo, in cui le immagini cardinali nella Cappella Sistina, il 1983) notava «Per molte si costruiscono con una grammatica ed giorno dopo l’elezione, Papa persone, provenienti da tutti i Francesco afferma, in continuità una sintassi interna, secondo la logica di continenti e appartenenti a con i suoi predecessori, che per religioni anche diverse dalla un discorso che si svolge nel tempo» poter parlare di Cristo c’è nostra, la Chiesa cattolica viene necessità di uscire dalla logica talvolta conosciuta soltanto per il tramite delle opere della mondanità, riconquistando al discorso la triade d’arte conservate nei Musei Vaticani. Dalle pareti di inscindibile di “bello, vero e buono”. Infatti, come la

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Figura 4. Rodolfo Papa, San Giulio I papa. 260 x 200 cm, olio su tela, 2012.

«… senza la bellezza non è

cultura artistica, filosofica ed estetica anche una strada per rispondere a cattolica sempre mostra, senza la possibile parlare in maniera certi immobilismi postmoderni o bellezza non è possibile parlare in credibile della verità e del bene …» transmoderni, è un linguaggio maniera credibile della verità e del universalmente comprensibile, un bene. La bellezza, in tutte le sue forme e declinazioni, è modo per portare a tutti gli uomini la novella buona.

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Fitoterapia&Nutrizione

ALOE VERA Una pianta mille benefici Federica Matutino*

L’Aloe grazie alle sue innumerevoli proprietà è da sempre considerata una panacea per guarire ogni malanno umano. Utilizzata già circa 4000 anni fa, è oggi ancor più utilizzata in virtù della crescente attenzione nei confronti della fitoterapia. È una pianta perenne appartenente alla famiglia delle Liliaceae, grandi piante xerofite tropicali e sub tropicali, per la maggior parte africane, alla quale appartengono oltre duecento specie. Le più importanti sono: l’Aloe barbadensis Miller o Aloe vera o delle Barbados, l’Aloe ferox Miller o del Capo, l’Aloe perryi o di Zanzibar o socotrina, e l’Aloe arborescens. La pianta presenta un fusto semplice o ramificato, alto anche qualche metro, con un ciuffo di grandi foglie lanceolate carnose, terminanti a punta e provviste di spine ai margini; dal centro delle foglie si erge uno stelo colmo di fiori che variano dal colore giallo, al rosso al verde [1]. La parte superficiale delle foglie di Aloe, esattamente lo strato intermedio a cellule poligonali, contiene la maggior parte dei principi attivi ad attività lassativa purgativa, i glucosidi antrachinonici, dei quali il più abbondante è l’aloina. Essa è la miscela di due isomeri spaziali aloina A (aloina) e aloina B (barbaloina). I Glicosidi sono delle sostanze accomunate da una struttura formata da una parte zuccherina, chiamata glicone, ed una parte non zuccherina, chiamata genina o aglicone. Essi si comportano come dei veri e propri profarmaci: una volta assunti subiscono infatti dei processi di idrolisi enzimatica che separano la parte zuccherina dall’aglicone. Quest’ultimo, in genere, rappresenta la frazione farmacologicamente attiva della molecola. Anche i glucosidi estratti dall’Aloe, come tutti i derivati antrachinonici, promuovono la peristalsi intestinale. Inoltre, tramite l’inibizione dell’attività Na+/K+ATPasica, inibiscono il riassorbimento di acqua, sodio e cloro e aumentano la secrezione di potassio. Inoltre sono presenti anche resine e sostanze amare. La parte spongiosa interna delle foglie di Aloe, che si raccoglie dopo aver decorticato la foglia tramite colatura o spremitura, contiene idrocolloidi sotto forma di gel. In essa sono contenuti principalmente acidi organici, enzimi, steroidi, saponine e sostanze minerali. L’Aloe vanta innumerevoli proprietà, è in grado di agire come antinfiammatorio e analgesico grazie alla presenza dell’enzima carbossipeptidasi, di esercitare un’azione anestetica locale, di migliorare il microcircolo sanguigno, ha un’azione antimicrobica e immunomodulante, grazie ad un complesso denominato acemannano [3]. Quest’ultimo è un polisaccaride idrosolubile ad alto peso molecolare, costituito da unità di D-mannosio e D-glucosio, ha dimostrato di accelerare la guarigione delle ferite e di avere un effetto mucoprotettivo addirittura tre volte superiore al

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sucralfato [4]. L’Aloe vera è in grado di aumentare la produzione di collagene e fibroblasti, sia quando è assunto per via orale che per uso topico [5]. Il gel per le sue proprietà antinfiammatorie immunostimolanti e cicatrizzanti viene utilizzato prevalentemente a livello topico per tagli, ferite, abrasioni, scottature, punture d’insetto, afte, Herpes, stomatiti; non brucia quando si applica, riduce i tempi di guarigione alleviando subito dolore e bruciore, inoltre è anche i grado di formare una barriera protettiva. Il succo ha proprietà lassative e depurative, e l’impiego per via orale è da sconsigliarsi durante la gravidanza, l’allattamento, le mestruazioni e le emorroidi. Normalmente nei preparati farmacologici destinati all’uso orale, per limitare la comparsa di effetti collaterali dovuti ad irritazione intestinale, si utilizza l’estratto acquoso in cui antrachinoni, sostanze amare e resine non sono presenti perché insolubili in acqua.

Barbaloina Bibliografia 1. 2. 3. 4. 5.

Fassina G., Ragazzi E. Lezioni di farmacognosia. Droghe vegetali. Cedam, 1995. Chiereghin P. Fitoterapia per il farmacista. Tecniche Nuove, 2005. Capasso F., Grandolini G. Fitofarmacia. Impiego razionale delle droghe vegetali. Springer Verlag, 2004. Firenzuoli F. Fitoterapia. Guida all’uso clinico delle piante medicinali. Elsevier Milano, 2009. Capasso F., Grandolini G., Izzo A. Fitoterapia. Impiego razionale delle droghe vegetali. Springer Verlag, 2006.

*Farmacista

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Apotheca&Storia

LA MEDICINA NELL’ANTICA GRECIA

Giusi Sanci* La conoscenza sui farmaci nell'antica Grecia deriva principalmente dalle confluenze delle antiche culture orientali. Al tempo della guerra di Troia (circa 1200 a.C.), la medicina dei greci era ancora immersa nella leggenda e nell'aura religiosa. In quest'epoca infatti emerge la figura di Asclepio (per i romani Esculapio) dio della medicina, capace di dare la morte ai nemici o la vita agli amici, e che in sé racchiude la capacità sia tossica che benefica del farmaco. Il dio Asclepio viene raffigurato con un bastone su cui è attorcigliato un serpente, bastone che è tuttora simbolo della medicina e dei farmacisti. Ad esso furono dedicati molti templi, chiamati Asclepiei, in cui i sacerdoti accoglievano i malati che venivano curati con svariate droghe. Sulle colonne del tempio venivano inoltre scritte le ricette delle più famose preparazioni. Gli Asclepiei venivano costruiti vicino a boschi e a sorgenti d'acqua ricche di sostanze minerali. Erano dotati di portici, terme e odeon, per intrattenimenti musicali, di stanze e di un recinto centrale Figura 1. Achille cura Patroclo, kylix a figure rosse. Berlino, Altes Museum. chiamato abaton e destinato al sonno guaritore dei malati. Dentro l'abaton c'era la tholos, una edicola Crotone che affermavano che l'uomo è il microcosmo ed il rotonda sopra il pozzo che conteneva i serpenti sacri. corpo è formato dai quattro elementi fondamentali aria, Dopo avere effettuato il sacrificio ad Asclepio e ricevuto fuoco, terra e acqua. Secondo Ippocrate e la sua scuola, la purificazione attraverso bagni e purghe, il malato all'aria, che è dappertutto, corrispondeva il sangue, al veniva accolto nell'abaton dove veniva fatto stendere e fuoco, caldo, corrispondeva la bile gialla, alla terra, per il addormentato con l'utilizzo di bevande soporifere. colore corrispondeva la bile nera (cioè il sangue della Quando i pazienti si svegliavano raccontavano i loro milza, venoso e scuro) e all'acqua corrispondeva la sogni e dall'interpretazione del sacerdote veniva flemma, comprendente tutte le secrezioni acquose del prescritta la cura. nostro corpo (sudore, saliva, lacrime, etc.) localizzato Con il passare del tempo la medicina principalmente nel cervello che era prese le distanze dalla religione sino ad freddo e umido come l'acqua. arrivare alla medicina razionale di Lo stato di salute si aveva quando questi Ippocrate (V sec. a. C.) le cui teorie umori erano bilanciati tra di loro, se influenzarono i medici dell'occidente per invece uno di questi era in eccesso, circa 2000 anni. Egli infatti condusse una corrotto o putrefatto insorgeva la decisa polemica nei confronti della malattia, che, secondo il particolare tradizione medica ancora operante nella umore alterato, si distingueva in sua epoca e inserita in un contesto sanguigna, flemmatica, biliare e mistico religioso. Problema centrale dei atrabiliare. Era la natura stessa con la suoi studi fu perciò quello di dare alla sua capacità curativa ad intervenire nel medicina uno strumento di spiegazione tentativo di ristabilire l'equilibrio efficace e un metodo di indagine che tramite l'espulsione degli umori in eccesso per mezzo di urina, sudore, pus, giustifichi e potenzi il legame fra teoria ed esperienza. In tale periodo iniziò pure Figura 2. Teoria degli umori di espettorato e diarrea. Espellere questi Ippocrate umori corrotti era anche compito del la prima rudimentale sperimentazione farmaco, ecco perché il salasso, che toglie il sangue buono dei tossici e dei medicamenti e furono fatti i primi ma anche quello corrotto, i purganti, gli emetici, i tentativi per un ordinamento sistematico delle sostanze diuretici sono le pratiche e i medicamenti preferiti. Negli tossiche e medicamentose. Secondo Ippocrate il corpo scritti di Ippocrate e in quelli della sua scuola, raccolti umano era formato da quattro umori: il sangue, elemento sotto il nome di Corpus Hippocraticum, sono esposte, con caldo proveniente dal cuore, la flemma (catarro o muco), un rigore ed una sistematicità fino ad allora sconosciuti, elemento freddo che proviene dal cervello, la bile gialla, le regole per preparare e conservare i medicamenti, asciutta, secreta dal fegato e la bile nera, elemento umido, prodotto dalla milza. La concezione di Ippocrate si rifaceva a quella di Talete e a quella di Alcmeone di *Farmacista

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Apotheca&Storia

suddivisi in gruppi, a secondo della fermentazione di acqua e miele. loro diversa azione terapeutica: Fra i rimedi utilizzati nell'antica Grecia purganti, narcotici, diaforetici, ritroviamo inoltre diuretici ed emetici. l'olio di oliva, utilizzato dalle donne per Varie erano le piante utilizzate come proteggere la pelle dal sole e come farmaci e tra le più importanti maschera di bellezza; la barbabietola, ricordiamo l'elleboro nero e la scilla che grazie all'elevata quantità di ferro (utilizzati come cardiotonici e veniva impiegata per trattare l'anemia; diuretici), la coloquintide (utilizzato la menta, utilizzata per alleviare le come purgante) il veratro bianco emicranie e i dolori allo stomaco. E (utilizzato come antireumatico, ancora il finocchio utilizzato come ipotensivo e contro le affezioni espettorante, mentre sotto forma di cutanee), l'issopo (espettorante), il tisana e miscelato con altre erbe veniva giusquiamo (utilizzato come utilizzato per perdere peso e trattare i antidolorifico e sedativo), l'oppio, la dolori muscolari e articolari. Il rafano, mandragora e la belladonna (come veniva utilizzato nei mesi freddi per narcotici e analgesici locali). Notevole prevenire le infezioni respiratorie, per era l'uso di ventose come le sinusiti e per l'accumulo dei fluidi antiflogistici: creando infatti una nei polmoni; il cumino invece per depressione nella zona infiammata si contrastare le flatulenze e per la provoca una vasocostrizione con Figura 3. Ippocrate. Napoli, Museo digestione di cibi pesanti. riduzione dell'essudato e del Archeologico Nazionale In caso di influenza o raffreddamento, trasudato. gli antichi greci erano soliti preparare il Ippocrate inoltre considerava la dieta come un tsipouro una bevanda alcolica a base di cannella e miele. complesso di regole e prescrizioni che il malato era Contro le malattie degli occhi si prescriveva un unguento a tenuto a seguire; lo scopo era quello di aiutare le difese base di spicchi d'aglio pestati in un mortaio con lattice di dell'organismo ad eliminare gli umori corrotti o in fico, lentisco e aceto. eccesso, che a secondo dei casi erano umidi, caldi, freddi Anche i medici greci, come quelli egizi, utilizzavano il ferro o asciutti. Se diagnosi e prognosi si basavano sui fluidi in per trasmettere al soggetto anemico e debole la forza di uscita dal corpo, la terapia consisteva soprattutto nel questo metallo, ed in particolar modo veniva loro regolare gli ingressi e la cura sarà soprattutto una terapia somministrata dell'acqua nella quale erano state fatte dietetica (la dieta riguarda però non soltanto i cibi, ma arrugginire vecchie spade. l'intero regime di vita, inclusi gli esercizi sportivi, i bagni, Con la conquista della Grecia da parte dei romani, la etc.). Assai famose erano le tisane, come il decotto di orzo conoscenza medica dei greci passerà ed influenzerà Roma. macinato e idromele, una bevanda data dalla

Bibliografia: •

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Crapasso F., De Pasquale R., Grandolini G. Farmacognosia: Botamica, chimica e farmacologia delle piante medicinali. Springer editore Circolo Aziendale Ospedaliero di San Vito al Tagliamento. Storia della medicina, dalla preistoria alla fine dell'ottocento. Vol. 1 Caprino L. Il farmaco, 7000 anni di storia. Armando editore AA. VV. Grande Enciclopedia. Istituto Geografico De Agostini, Novara rizotomos.blogspot.com/2009/11/lerboristerianellantica-grecia.html https://katrinmed.wordpress.com/category/storiadella-medicina/la-medicina-greca/ www.treccani.it/enciclopedia/ippocrate/

Figura 4. Asclepio. Atene, Museo archeologico.

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