Theriaké anno i n 5

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Theriaké MENSILE DELL’ASSOCIAZIONE GIOVANI FARMACISTI DI AGRIGENTO

Anno I n. 5 Maggio 2018

VACCINAZIONI: OBBLIGO O LIBERTÀ DI SCELTA? FARMACIA RURALE: LA PUNTA DI DIAMANTE DEL SERVIZIO FARMACEUTICO Intervista a Silvia Pagliacci, presidente Sunifar

VIRTÙ ECOLOGICHE E VIRTÙ ESTETICHE FITOTERAPIA & NUTRIZIONE Dimagrire con i drenanti naturali

APOTHECA & STORIA Le cure nell’antico Egitto


Sommario

Editoriale

Attualità

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Approfondimento e condivisione

Farmacia rurale: la punta di diamante del servizio farmaceutico

Rubriche

7 Gli Appunti di Formare l’Eccellenza Vaccinazioni: obbligo o libertà di scelta?

10 Delle Arti

Virtù ecologiche e virtù estetiche

14 Fitoterapia&Nutrizione

Dimagrire con i drenanti naturali

17 Apotheca&Storia

Le cure nell’antico Egitto

Responsabile della redazione e del progetto grafico: Ignazio Nocera Redazione: Valeria Ciotta, Elisa Drago, Christian Intorre, Francesco Maratta, Federica Matutino, Giorgia Matutino, Silvia Nocera, Giusi Sanci. Contatti: theriake@email.it In copertina: Rodolfo Papa, L'artista contemporaneo, olio su tela 70x50, 2014. Questo numero è stato chiuso in redazione il 14 – 5 – 2018

Collaboratori: Stefania Bruno, Paola Brusa, Laura Camoni, Corrado De Vito, Roberto Di Gesù, Gaetano Di Lascio, Claudio Distefano, Vita Di Stefano, Carla Gentile, Aurelio Giardina, Pinella Laudani, Maurizio La Guardia, Erika Mallarini, Rodolfo Papa, Annalisa Pitino. In questo numero: Valeria Ciotta, Corrado De Vito, Silvia Nocera, Rodolfo Papa, Giusi Sanci.

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Editoriale

APPROFONDIMENTO E CONDIVISIONE

Si aprirà giovedì 21 giugno all’Hotel della Valle di Agrigento la seconda parte di Formare l’Eccellenza 2018, dedicata al management e alla gestione della farmacia. Il modello, altamente formativo e strutturato, svolto in partnership con Federfarma Agrigento e articolato in due quadrimestri, ha concluso nelle scorse settimane il ciclo dedicato ai temi di approfondimento scientifico. “Nuovi anticoagulanti orali: aspetti farmacologici, piani terapeutici e gestione pratica”, tenuto a febbraio dalla dottoressa Valentina Pitruzzella, cardiologo presso l’ospedale di Licata, ha dato la possibilità ai colleghi intervenuti di approfondire le proprie conoscenze in merito alla fisiopatologia della fibrillazione atriale e del tromboembolismo venoso, oltre a valorizzare e stimolare ancora di più il dialogo e la collaborazione tra medico e farmacista. Il dottore Mario Giuffrida, dirigente farmacista presso il Dipartimento del Farmaco dell’ASP di Caltanissetta, ha affrontato il tema dell’erogazione in DPC dei NAO, con particolare attenzione rivolta a piani terapeutici, dosaggi, posologie, confezionamenti e interazioni. Affrontati con grande interesse e cura dei relatori anche due argomenti di particolare attualità: “Cure palliative e farmacia”, incontro durante il quale, il dottore Massimo Martino, dirigente medico presso l’Istituto Oncologico Mediterraneo di Viagrande, ha parlato del ruolo del farmacista nella comunicazione e nella gestione del paziente e in ultimo il corso “Vaccinazioni: obbligo o libertà di scelta?” , tenuto dal professore Corrado De Vito, docente associato di igiene presso il Dipartimento di Sanità Pubblica e Malattie Infettive dell’Università La Sapienza di Roma, e realizzato nella splendida sala della Biblioteca Lucchesiana di Agrigento. La seconda parte della formazione 2018 sarà interamente dedicata all’affinamento delle competenze di management e gestione della farmacia. Un percorso cominciato già nel 2017 insieme a Mylan e che quest’anno si arricchisce della guida e della consulenza della professoressa Emidia Vagnoni, professore ordinario di Economia Aziendale presso l’Università degli Studi di Ferrara, docente di Economia Sanitaria. Nei mesi scorsi, attraverso la somministrazione di un questionario curato dal Dipartimento di Economia dell’Università degli Studi di Ferrara, è stato possibile valutare il livello di imprenditorialità, capacità gestionali e formazione dei colleghi che in forma del tutto anonima hanno contribuito a permetterci di definire gli argomenti su cui incentrare in modo mirato i corsi che accompagneranno l’intero autunno, a cominciare da “Il ruolo e la gestione del magazzino” del prossimo 21 giugno. Consapevoli che la farmacia vada sempre più assumendo la dimensione di “tempio della salute”[1], in cui il cliente consumatore sa di poter trovare risposte adeguate alle proprie esigenze ed aspettative e che il farmacista diventi sempre di più “manager del benessere e della salute”, ovvero un professionista che deve saper svolgere al meglio la funzione di consiglio e servizio, ma che deve anche saper considerare la farmacia come l’opportunità per riequilibrare il rapporto tra redditività ed eticità, abbiamo voluto offrire ai colleghi un approfondimento il più possibile accurato e volto alla condivisione di saperi, valori, comportamenti e strategie per accrescere il proprio know-how. A tutti i corsi del secondo quadrimestre saranno associati dei crediti ECM a disposizione dei partecipanti.

Silvia Nocera Presidente di A.Gi.Far. Agrigento 1. Il ruolo strategico della farmacia nella distribuzione dei prodotti parafarmaceutici: il caso UNIFARCO.

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Attualità

FARMACIA RURALE: LA PUNTA DI DIAMANTE DEL SERVIZIO FARMACEUTICO Intervista a Silvia Pagliacci, presidente di Sunifar

Qual è la tua formazione e perché hai Continueremo con un lavoro capillare, scelto di fare la farmacista? pienamente in linea con la politica di Ho un’impostazione scientifica e ho Federfarma, operando insieme alle sempre amato fin dalla scuola materie Associazioni Provinciali con l’obiettivo di come matematica e scienze. Questo mi ha declinare in chiave di ruralità le varie facilitato il percorso, che in qualche modo iniziative che la farmacia italiana sta era indicato dalla nascita in quanto figlia intraprendendo. La farmacia rurale non di farmacisti. Ho studiato con facilità e deve essere più considerata la Cenerentola soddisfazione perché le materie della farmacia bensì la punta di diamante scientifiche mi piacevano. Ora sono una di un servizio farmaceutico efficace ed farmacista soddisfatta del mio lavoro. efficiente, capillare e vicino alle esigenze Quanto credi sia importante l’impegno della popolazione, riconosciuto dalle dei giovani a favore della categoria, e istituzioni e strettamente connesso con il che ruolo devono avere le A.Gi.Far. e i SSN. giovani farmacisti nell’attuale scenario Sul piano generale, quale sarà l’impegno di continuo mutamento della professione? del sindacato in merito alla nuova remunerazione e I giovani, e non solo nell’ambito della farmacia ma in tutti al Piano nazionale della cronicità? i settori, costituiscono la spinta propulsiva della società. Facciamo un lavoro impegnativo perché vogliamo In qualche modo anche noi, che siamo i giovani dirigenti arrivare preparati a questi appuntamenti: rinnovo della di Federfarma, — sia per età media sia perché insediati Convenzione e nuova remunerazione, sono i temi da poco — stiamo dando al sindacato una spinta con una prioritari della nostra agenda. Vogliamo una farmacia grande energia, forse fisiologicamente destinata a ridursi forte economicamente e strutturalmente, con un ruolo negli anni. portante nella gestione della cronicità. Perché la La forza dei giovani va sempre messa a sistema: in fondo, popolazione invecchia, aumentano i malati cronici e la è proprio dalla somma tra energia giovanile e spesa per farmaci e assistenza. La farmacia, struttura inesperienza che impattano sulla situazione attuale che si sanitaria capillare e professionale, può utilmente dà forma al presente e si delinea il futuro. contribuire alla sostenibilità del sistema. Vogliamo una Fenagifar molto attiva, e con la presidenza Quali progetti metteranno in campo Federfarma e attuale di Davide Petrosillo abbiamo una vera comunità Sunifar per supportare le farmacie in un contesto, d’intenti. Per esempio, ritengo che i colleghi giovani ormai attuale, di ingresso dei capitali? possano dare un grande apporto nel collegamento tra Stiamo lavorando con impegno per dare una risposta alle categoria e mondo accademico: hanno frequentato farmacie. Purtroppo quando siamo arrivati non era più l’università fino a poco tempo prima, e possono più possibile evitare o modificare una legge, quella sulla agevolmente fare da collegamento con la professione che concorrenza, che è nata male. Ora Federfarma lavora per hanno appena intrapreso. I giovani sono un tassello la creazione di una rete che permetta alle farmacie che lo importante, che Federfarma deve tenere presente. vogliono di rimanere indipendenti ed essere competitive Quanto pensi sia importante supportare le iniziative nel nuovo contesto che si creerà con la presenza del dei giovani e valorizzare il lavoro delle A.Gi.Far. a capitale. A tal fine abbiamo dato incarico a Focus favore della professione? Management di fotografare la realtà Per i motivi illustrati, ritengo «Sunifar ha da subito puntato ad esistente, per poi individuare le importante supportare le iniziative accrescere la dignità e il ruolo della realtà aggregative più efficienti e dei giovani e rivisitarle alla luce farmacia rurale, stabilendo che le metterle a sistema a vantaggio dell’esperienza di noi più adulti. Ma caratteristiche della farmacia rurale dell’intera categoria. non certo per strumentalizzarli A cosa si dedica Silvia Pagliacci, quanto per mettere loro a sono uniche e peculiari ma al quando non fa la farmacista? disposizione la nostra attività e la servizio della farmacia tutta, nella Alla mia famiglia, numerosa e nostra storia. Personalmente, e un sua globalità» affettuosa, a una meravigliosa figlia po’ mi dispiace, non ho potuto adolescente, che sopporta le mie usufruire dell’esperienza A.Gi.Far., ma solo per motivi assenze per motivi sindacali, ma rimane in contatto con contingenti, perché le mie vicende personali mi hanno me anche grazie al telefonino e a whatsapp; alla mia portato a lavorare fin da subito in farmacia e per il regione, l’Umbria, che adoro perché è bella e ricca di sindacato. storia e di cultura. Mi piace la natura, e, quando posso, Ti abbiamo visto fin da subito impegnata a migliorare faccio lunghe passeggiate all’aria aperta, molto la realtà delle farmacie rurali, quali sono le prossime apprezzate anche dal mio cane. azioni che intraprenderà il Sunifar? Ci regali un in bocca al lupo per Theriaké? Il Sunifar, che presiedo, ha da subito puntato ad Con molto piacere. Vi leggerò. Non posso che vedere con accrescere la dignità e il ruolo della farmacia rurale, piacere la nascita di un momento di scambio di idee e stabilendo che le caratteristiche della farmacia rurale proposte formulate da giovani colleghi, entusiasti della sono uniche e peculiari ma al servizio della farmacia professione. tutta, nella sua globalità. s. n.

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Gli Appunti

di Formare l’Eccellenza 3

A.ti.far. – Federfarma Agrigento

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Gli appunti di Formare l’Eccellenza

VACCINAZIONI: OBBLIGO O LIBERTÀ DI SCELTA?

Corrado De Vito* Le vaccinazioni sono considerate una delle più grandi scoperte mediche mai fatte dall’uomo. Esse hanno contribuito in modo fondamentale a incrementare la speranza di vita delle popolazioni umane, tanto che la loro importanza è paragonabile, per impatto sulla salute, alla possibilità di fornire acqua potabile alla popolazione. Per rendersi facilmente conto del reale impatto sulla salute basta leggere i dati relativi al numero di casi di alcune malattie prevenibili da vaccinazione prima e dopo l’introduzione del vaccino di negli Stati Uniti: sia la difterite che la poliomielite hanno avuto una riduzione del 100% passando, rispettivamente, da 21.053 e 16.316 a zero casi; mentre il tetano e la pertosse hanno avuto un grado di riduzione leggermente inferiore ma ugualmente significativo (99% e 89%, rispettivamente) [1,2]. Anche per quanto riguarda il contesto italiano, l’introduzione delle vaccinazioni di massa ha comportato una riduzione eclatante della mortalità per malattie infettive nei primi cinque anni di età: dall’inizio del ventesimo secolo al primo decennio del ventunesimo la mortalità nella fascia di età più suscettibile si è azzerata per la quasi totalità delle malattie infettive prevenibili da vaccinazione che per molti anni hanno costituito un vero e proprio flagello per il nostro Paese (Figura 1). Oltre all’indubbio valore in termini di guadagno di salute, la vaccinazione possiede un alto valore economico

copertura [3]. La fraudolenta quanto scellerata pubblicazione del 1998 a firma di Andrew Wakefield che ha individuato una possibile associazione tra vaccino anti morbillo-parotiterosolia e autismo ha di fatto mandato in fumo gran parte dei progressi che erano stati fatti grazie alle vaccinazioni, contribuendo alla riduzione di quasi dieci punti

Figura 1. Distribuzione percentuale della mortalità per causa nei primi 5 anni di vita in Italia (1895-2008). Fonti: Istat ed elaborazioni Istat su dati dello Human Mortality Data Base.

intrinseco consentendo di risparmiare risorse investibili in altri ambiti o per le cure di altri pazienti. È stato infatti stimato che il raggiungimento in Europa di una copertura vaccinale pari al 75% per quanto riguarda il vaccino antinfluenzale comporterebbe un dimezzamento dei casi di influenza, delle ospedalizzazioni e delle visite ai medici di medicina generale. Questo si tradurrebbe in un risparmio, in termini di costi evitati, di 438 milioni di euro rispetto ai 248 milioni evitati con l’attuale livello di

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percentuali delle coperture vaccinali per queste patologie. Tale riduzione delle coperture si è tradotta in breve tempo in un’epidemia di morbillo che ha investito l’Italia causando circa 5.000 casi di morbillo e quattro

*Professore Associato di Igiene presso il Dipartimento di Sanità Pubblica e Malattie Infettive, Sapienza Università di Roma

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Gli appunti di Formare l’Eccellenza

Figura 2. Il calendario vaccinale.

decessi nel 2017. Di questi casi, l’88% si è verificato proprio in soggetti non vaccinati e il 6% in soggetti vaccinati con una dose (Fonte: Ministero della Salute, Istituto Superiore di Sanità. Morbillo in Italia: bollettino settimanale. Settimana di riferimento 4-10 dicembre 2017) [4]. L’emergenza sanitaria che si è venuta a creare ha reso necessario il ricorso all’obbligo vaccinale per i nuovi nati per mezzo della Legge n.119 del 31 luglio 2017. Con tale provvedimento legislativo, è stato adottato l’obbligo per dieci vaccinazioni suddivise in due formulazioni: un’esavalente che comprende anti-poliomielitica, antidifterica, anti-tetanica, anti-epatite B, anti-pertosse e anti-Haemophilus influenzae tipo b, e una tetravalente che comprende anti-morbillo, anti-rosolia, anti-parotite e anti-varicella. La prima viene somministrata in tre dosi al primo anno di età, mentre la seconda viene somministrata a partire dal secondo anno con una rivaccinazione al sesto anno di età (Figura 2). L’introduzione della nuova legge riguardante l’obbligo vaccinale, come ben noto, è stata accompagnata da accese discussioni che, troppo spesso, poco o niente hanno avuto di scientifico. Uno dei punti chiave del Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale (PNPV) 2017-2019 (discendente dallo European Vaccine Action Plan 20152020 e dal Piano Nazionale della Prevenzione 20142018) prevede proprio che le scelte relative all’introduzione dei vaccini siano basate sulle migliori evidenze scientifiche disponibili. Tutte le scelte fatte relativamente all’obbligo vaccinale sono certamente basate sulle migliori evidenze scientifiche disponibili, sia in termini di efficacia che in termini di sicurezza dei vaccini. Tuttavia, scelte così importanti relative alla salute pubblica richiedono evidenze scientifiche ancora più affidabili di quelle esistenti. A titolo di esempio, basti pensare che la maggior parte degli studi sperimentali randomizzati controllati che sono stati avviati per valutare l’efficacia e la sicurezza del vaccino antinfluenzale A(H1N1) non sono stati pubblicati su riviste scientifiche [5] e che esiste un ritardo di

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pubblicazione di molti anni per la maggior parte dei trials clinici registrati per la valutazione dei vaccini anti HPV, meningococco, pneumococco e rotavirus [6]. In definitiva, l’obbligo vaccinale ha comportato certamente un miglioramento tangibile – alla luce degli ultimi rilevamenti che evidenziano un aumento delle coperture di quattro punti percentuali per quanto riguarda la vaccinazione contro il morbillo – tuttavia, quello che ci aspettiamo da un Paese avanzato come il nostro è un ritorno alla libertà di scelta basata sull’alfabetizzazione sanitaria e sulla corretta informazione della popolazione che, come già accade nella maggior parte degli altri Paesi ad alto reddito, può garantire un uguale livello di protezione.

Bibliografia essenziale: 1. 2. 3.

4.

5. 6.

Centers for Disease Control and Prevention. Impact of vaccines universally recommended for children – United States, 1900-1998. MMWR 1999; 48:243–8. Centers for Disease Control and Prevention. Impact of Vaccines in the 20th & 21st Centuries. The Pink Book: Course Textbook - 13th Edition 2015. Preaud E., Durand L., Macabeo B.; Vaccines Europe influenza working group. Annual public health and economic benefits of seasonal influenza vaccination: a European estimate. BMC Public Health 2014 14:813 EpiCentro. Morbillo in Italia: bollettino settimanale. Rapporto n. 35 dicembre 2017. www.epicentro.iss.it/problemi/morbillo/bollettino/ Measles_WeeklyReport_N35.pdf. Ioannidis J.P.A., Manzoli L., De Vito C., D’Addario M., Villari P.; Publication delay of randomized trials on 2009 Influenza A (H1N1). PLoS One 2011;6:e28346. Manzoli L., Flacco M.E., D’Addario M., Capasso L., De Vito C., Marzuillo C., Villari P., Ioannidis J.P.A.; Nonpublication and delayed publication of randomized trials on vaccines: survey. BMJ 2014;348:g3058.

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Delle Arti

VIRTÙ ECOLOGICHE E VIRTÙ ESTETICHE

Rodolfo Papa A partire dalla Enciclica Laudato si’ è possibile enucleare la nozione di virtù estetiche, in analogia alle virtù ecologiche [1]. Nella Enciclica Laudato si’ appaiono numerose ricorrenze dei termini legati a etica e morale. Si tratta infatti di un testo dal profondo tenore morale. Per esempio, la parola “morale” (declinata) ricorre undici volte, la parola “etica” (declinata) diciannove volte. Soprattutto appare impostato in modo molto efficace il risvolto morale del relativismo conoscitivo: «Se non ci sono verità oggettive né principi stabili, al di fuori della soddisfazione delle proprie aspirazioni e delle necessità immediate, che limiti possono avere la tratta degli esseri umani, la criminalità organizzata, il narcotraffico, il commercio di diamanti insanguinati e di pelli di animali in via di estinzione? Non è la stessa logica relativista quella che giustifica l’acquisto di organi dei poveri allo scopo di venderli o di utilizzarli per la sperimentazione, o lo scarto di bambini perché non rispondono al desiderio dei loro genitori? È la stessa logica “usa e getta” che produce tanti rifiuti solo per il desiderio disordinato di consumare più di quello di cui realmente si ha bisogno. E allora non possiamo pensare che i programmi politici o la forza della legge basteranno ad evitare i comportamenti che colpiscono l’ambiente, perché quando è la cultura che si corrompe e non si riconosce più alcuna verità oggettiva o principi universalmente validi, le leggi verranno intese solo come imposizioni arbitrarie e come ostacoli da evitare» (n. 123). Senza “verità oggettive” o “principi universalmente validi” non è possibile impostare alcun discorso etico. L’ecologia Figura 1. Rodolfo Papa, L'artista contemporaneo, olio su tela 70x50, 2014. non può fondarsi sul relativismo teoretico. In questo contesto di etica ecologica, si inserisce L’importanza della educazione delle virtù viene proposta l’interessante fondazione delle “virtù ecologiche” [2] che in altri luoghi dell’Enciclica: «Solamente partendo dal Papa Francesco cita dal documento della Conferenza coltivare solide virtù è possibile la donazione di sé in un Nazionale dei Vescovi del Brasile del 1992 [3]: «I Vescovi impegno ecologico» (n. 211). Solo la coltivazione delle del Brasile hanno messo in rilievo che tutta la natura, virtù rende possibile la donazione di sé nella quale è oltre a manifestare Dio, è luogo della sua presenza. In parte integrante l’impegno ecologico: «Vivere la ogni creatura abita il suo Spirito vivificante che ci chiama vocazione di essere custodi dell’opera di Dio è parte a una relazione con Lui. La scoperta di questa presenza essenziale di un’esistenza virtuosa, non costituisce stimola in noi lo sviluppo delle “virtù ecologiche”» (n. 88). qualcosa di opzionale e nemmeno un aspetto secondario La fondazione di queste virtù è di ampio respiro dell’esperienza cristiana» (n. 217). metafisico e teologico: insieme alla presenza di Dio nella La coltivazione integrale della persona rende possibile natura, papa Francesco ricorda «che esiste anche una una ecologia integrale. La crisi ecologica ha infatti radici distanza infinita, che le cose di questo mondo non umane (nn. 101-116). Lo sviluppo tecnologico ha aspetti possiedono la pienezza di Dio» (n. 88). Questo sfondo positivi ma manca della coscienza del limite: «Ogni epoca ontologico, intessuto di analogia e partecipazione, motiva tende a sviluppare una scarsa autocoscienza dei propri una corretta attenzione etica ecologica, in una limiti» (n. 105). La libertà dell’uomo si ammala quando straordinaria vitalità del pensiero. «si consegna alle forze cieche dell’inconscio, dei bisogni

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Delle Arti

bello, non è strano che ogni cosa si trasformi in oggetto di uso e abuso senza scrupoli» (n. 215). Inoltre, mi sembra sia possibile e fecondo istituire una Rodolfo Papa, pittore, scultore, teorico, storico e filosofo sorta di analogia tra il rapporto ecologia-etica e quello dell’arte. Esperto estetica-etica. della XIII Sia l’ecologia che l’estetica hanno una necessaria Assemblea fondazione nella vita virtuosa, devono rispondere a un Generale Ordinaria ordine scritto nelle cose e nel cuore delle persone. del Sinodo dei Dunque, come si delinea l’orizzonte delle “virtù Vescovi. Docente di ecologiche”, così si può delineare anche un orizzonte di Storia delle teorie “virtù estetiche”. estetiche presso Questa analogia viene non affermata ma suggerita l’Istituto Superiore dall’Enciclica nel paragone tra la creatività umana e lo di Scienze sviluppo scientifico e tecnologico: «Non è possibile Religiose frenare la creatività umana. Se non si può proibire a un Sant’Apollinare, artista di esprimere la sua capacità creativa, neppure si Roma; il Master di II Livello di Arte e Architettura Sacra possono ostacolare coloro che possiedono doni speciali dell’Università Europea, Roma; l’Istituto Superiore di per lo sviluppo scientifico e tecnologico, le cui capacità Scienze Religiose di Santa Maria di Monte Berico, Vicenza; sono state donate da Dio per il servizio degli altri. Nello la Pontificia Università Urbaniana, Roma. È Accademico stesso tempo, non si può fare a meno di riconsiderare gli Ordinario della Pontificia Insigne Accademia di Belle Arti obiettivi, gli effetti, il contesto e i limiti etici di tale attività e Lettere dei Virtuosi al Pantheon. Presidente della umana che è una forma di potere con grandi rischi» (n. Accademia Urbana delle Arti. 131). Dunque, come lo sviluppo tecnologico deve godere Tra i suoi scritti si contano circa venti monografie e della stessa libertà della creatività artistica, così la alcune centinaia di articoli (“Arte Cristiana”; “Euntes creatività artistica deve rispettare i limiti etici al pari del Docete”; “ArteDossier”; “La vita in Cristo e nella Chiesa”; progresso tecnologico. “Via, Verità e Vita”, “Frontiere”, “Studi cattolici”; Sebbene le “virtù estetiche” non siano il tema “Zenit.org”, “Aleteia.org”; …). dell’Enciclica, proprio in essa è possibile trovare elementi Come pittore ha realizzato interi cicli pittorici per per lo sviluppo della tematica. Le virtù estetiche Basiliche, Cattedrali, Chiese e conventi (Basilica di San dovrebbero delinearsi innanzitutto nei termini di quella Crisogono, Roma; Basilica dei SS. Fabiano e Venanzio, attenzione all’ordine naturale che è propria di ogni Roma; Antica Cattedrale di Bojano, Campobasso; atteggiamento autenticamente etico: «riconoscere che Dio Cattedrale Nostra Signora di Fatima a Karaganda, ha creato il mondo inscrivendo in esso un ordine e un Kazakistan; Eremo di Santa Maria, Campobasso; dinamismo che l’essere umano non ha il diritto di Cattedrale di San Panfilo, Sulmona; chiesa di san Giulio I ignorare» (n. 221). papa, Roma; San Giuseppe ai Quattro Canti, Questo si declina in modo specifico nell’ambito artistico, e Palermo; Sant'Andrea della Valle, Roma …). in modo speciale in ambito architettonico e urbanistico, nella relazione tra la bellezza del progetto e la bellezza dell’ordine, delle relazioni, dell’armonia oggettiva di immediati, dell’egoismo, della violenza brutale» (n. 105), persone e ambiente: «Data l’interrelazione tra gli spazi e ciò che manca è «un’etica adeguatamente solida, una urbani e il comportamento umano, coloro che progettano cultura e una spiritualità che realmente gli diano un edifici, quartieri, spazi pubblici e limite e lo contengano entro un città, hanno bisogno del contributo lucido dominio di sé» (n. 105). «Se non ci sono verità oggettive né di diverse discipline che Dunque, la questione ecologica principi stabili, al di fuori della permettano di comprendere i richiede la coltivazione delle soddisfazione delle proprie aspirazioni processi, il simbolismo e i virtù, il dominio di sé, la vita comportamenti delle persone. Non virtuosa: su questa base appare e delle necessità immediate, che limiti basta la ricerca della bellezza nel possibile delineare delle virtù possono avere la tratta degli esseri progetto, perché ha ancora più peculiarmente ecologiche. Si umani, la criminalità organizzata, il valore servire un altro tipo di tratta di virtù imperniate sul narcotraffico, il commercio di bellezza: la qualità della vita delle rispetto del bene comune (nn. 23, persone, la loro armonia con 93-95), strutturali per un amore diamanti insanguinati e di pelli di l’ambiente, l’incontro e l’aiuto civile e politico (nn. 228-232), che animali in via di estinzione?» (n. 123) reciproco. Anche per questo è tanto permettano la costruzione di un importante che il punto di vista degli abitanti del luogo “altro stile di vita” (nn. 203-208). Al centro di questo contribuisca sempre all’analisi della pianificazione gruppo speciale di virtù, ci sono sobrietà ed umiltà (n. urbanistica» (n. 150). 224). La ricerca dell’armonia tra il progetto e l’ambiente, tra le In questa impostazione così solida e vigorosa, mi sembra esigenze della creatività e le sia veramente rilevante il ruolo esigenza della fruibilità, attribuito alla cultura, « … la questione ecologica richiede la l’attenzione a una qualità nell’insieme “etica, cultura e coltivazione delle virtù, il dominio di propriamente umana, sono la spiritualità” (cfr. n. 105); in sé, la vita virtuosa: su questa base grammatica fondamentale delle questo contesto si comprende “virtù estetiche”: «In tal modo, nel ancora meglio il valore edificante appare possibile delineare delle virtù desiderio di bellezza dell’artefice e della bellezza: «Prestare peculiarmente ecologiche». in chi quella bellezza contempla si attenzione alla bellezza e amarla compie il salto verso una certa pienezza propriamente ci aiuta ad uscire dal pragmatismo utilitaristico. Quando umana» (n. 103). non si impara a fermarsi ad ammirare ed apprezzare il

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Figura 2. Rodolfo Papa, L'artista nel suo studio, olio su tavola, 20x25, 2006.

Tra le virtù estetiche credo «Prestare attenzione alla bellezza e amarla inscritti nella natura dalla rientri a pieno titolo l’umiltà. mano del Creatore» (n. 71). ci aiuta ad uscire dal pragmatismo L’artista deve essere umile, In questa prospettiva, sobrietà nella coscienza di non essere il utilitaristico. Quando non si impara a e umiltà si mostrano nella loro Creatore, nella consapevolezza fermarsi ad ammirare ed apprezzare il imprescindibilità: «La sobrietà dei propri limiti, nel rispetto bello, non è strano che ogni cosa si e l’umiltà non hanno goduto dell’armonia universale. nell’ultimo secolo di una trasformi in oggetto di uso e abuso senza Credo che l’incisiva espressione positiva considerazione. usata da papa Francesco «Noi scrupoli» (n. 215). Quando però si indebolisce in non siamo Dio. La terra ci modo generalizzato l’esercizio precede e ci è stata data» (n. 67), potrebbe essere la di qualche virtù nella vita personale e sociale, ciò finisce prima presa di coscienza dell’artista. Da questa col provocare molteplici squilibri, anche ambientali. Per consapevolezza deriva il rispetto di un ordine oggettivo questo non basta più parlare solo dell’integrità degli che deve proporsi come normativo anche per l’artista, ecosistemi. Bisogna avere il coraggio di parlare secondo quanto chiaramente espresso nel n. 6 della Inter dell’integrità della vita umana, della necessità di Mirifica, citato dal n. 167 della promuovere e di coniugare tutti Evangelii Gaudium. i grandi valori. La scomparsa « L’artista deve essere umile, nella Nella Laudato si’ si offre una dell’umiltà, in un essere umano prospettiva universale: coscienza di non essere il Creatore, nella eccessivamente entusiasmato «Questa responsabilità di consapevolezza dei propri limiti, nel dalla possibilità di dominare fronte a una terra che è di Dio, rispetto dell’armonia universale». tutto senza alcun limite, può implica che l’essere umano, «Molte teorie estetiche contemporanee, a solo finire col nuocere alla dotato di intelligenza, rispetti e all’ambiente. Non è partire dalle Avanguardie novecentesche, si società le leggi della natura e i delicati facile maturare questa sana equilibri tra gli esseri di questo fondano invece su una concezione umiltà e una felice sobrietà se mondo» (n. 68). Nessuno è superomistica e atea … » diventiamo autonomi, se escluso da questo rispetto, che escludiamo dalla nostra vita Dio è un dovere per l’uomo proprio in virtù della sua specifica e il nostro io ne occupa il posto, se crediamo che sia la intelligenza: «proprio per la sua dignità unica e per essere nostra soggettività a determinare ciò che è bene e ciò dotato di intelligenza, l’essere umano è chiamato a che è male» (n. 224). rispettare il creato con le sue leggi interne» (n. 69), tutti Molte teorie estetiche contemporanee, a partire dalle sono chiamati a «la riscoperta e il rispetto dei ritmi Avanguardie novecentesche, si fondano invece su una

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Figura 3. Rodolfo Papa, L'artista sacro, olio su tela 60x50, 2018.

concezione superomistica e atea, secondo la quale l’uomo in virtù della sua creatività artistica può considerarsi creatore in senso assoluto, arbitro del bello e del brutto, del bene e del male. L’io al posto di Dio è inaccettabile anche nelle teorie estetiche e artistiche; in tali teorie gli effetti immediati sono la perdita del contatto con il passato e con la tradizione, e una distanza oppositiva nei confronti della natura, deformata, ripudiata, rifatta. La soggettività dell’artista dovrebbe invece porsi umilmente e sobriamente al servizio dell’armonia universale e di un bene pienamente umano.

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Bibliografia e note 1. 2.

3.

Cfr. R. PAPA, Papa Francesco e la missione dell’arte, Cantagalli, Siena 2016. Medard Kehl delinea le “virtù ecologiche” nei termini di gratitudine, responsabilità, tranquillità; cfr. M. KEHL, «Fede nella creazione ed etica ecologica», in ID., «E Dio vide che era cosa buona». Una teologia della creazione, Queriniana, Brescia 2009. CONFERENZA NAZIONALE DEI V ESCOVI DEL BRASILE, A Igreja e a questão ecológica, 1992, n. 61.

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Fitoterapia&Nutrizione

DIMAGRIRE CON I DRENANTI NATURALI

Valeria Ciotta* Per intraprendere una cura o una dieta dimagrante, il miglior consiglio che può dare un professionista del settore è la depurazione del corpo. Questa infatti, non solo eliminerà le tossine e i liquidi in eccesso, ma aiuterà già a perdere peso e preparerà la mucosa intestinale e le membrane cellulari, a rispondere più velocemente e in modo efficace ad un eventuale trattamento di dimagrimento. Esistono molte piante ad azione drenante che possono aiutare a stimolare l’eliminazione delle tossine, ridurre la ritenzione idrica e favorire la perdita di peso. I rimedi naturali che abbiamo a disposizione, permettono una disintossicazione completa e priva di effetti collaterali. Equiseto (Equisetum arvense): è una pianta della famiglia delle Equisetaceae, chiamato anche “coda cavallina”, ricco di minerali tra cui il potassio che stimola la diuresi, per cui è consigliato nel trattamento dell’eliminazione di scorie metaboliche. Inoltre è un capilloprotettore per la sua azione astringente sui vasi sanguigni, utile contro la fragilità capillare. La proprietà cicatrizzante lo rende un ottimo riparatore tissutale e quindi è impiegato in campo cosmetico nella preparazione di prodotti contro smagliature, rughe e cellulite. Betulla: in fitoterapia si utilizzano principalmente due specie: betulla verrucosa (Betula verrucosa), e betulla pelosa (Betula pubescens). Le foglie di betulla vantano grandi proprietà diuretiche e vengono utilizzate contro la ritenzione idrica e per curare i calcoli renali o le infezioni alle vie urinarie. Queste proprietà sono dovute in particolare ai flavonoidi e agli alti tenori di sali di potassio. L’aumento del rapporto potassio/sodio infatti stimola l’eliminazione urinaria nell’organismo, mentre la vitamina C e l’acido betulinico impediscono la formazione di calcoli renali. Uva ursina (Arctostaphylos uvaursi): è una pianta della famiglia delle

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Ericaceae. Le proprietà terapeutiche dell’uva ursina sono racchiuse nelle foglie, la parte utilizzata in fitoterapia, perché contengono numerosi principi attivi tra cui arbutina, acido gallico, tannini, iridoidi, flavonoidi, acido ursolico e uvaolo. Il principale è l’arbutina che ne conferisce la proprietà antibatterica. Prima di raggiungere le vie urinarie, questa sostanza subisce nell’intestino una trasformazione, quindi passa attraverso il fegato e infine arriva nell’apparato urinario, dove, liberando una particolare sostanza (idrochinone) svolge la sua azione antibatterica. Ortica (Urtica dioica): ricca di flavonoidi, cumarina, acidi fenolici, tannini, polisaccaridi, minerali e vitamine A e C. A scopo curativo si utilizzano principalmente le foglie e le radici secche. Le foglie svolgono un’azione tonica, depurativa e diuretica. Tarassaco (Taraxacum officinale): chiamato anche “dente di leone” per via della sua forma, è un’erba officinale conosciuta sin dall’antichità per le sue proprietà benefiche a livello epatico e come diuretico. Utilizzato anche in cucina per condire le insalate, il tarassaco offre il meglio di sé come drenante naturale e antinfiammatorio. La sua funzione drenante permette di trattare condizioni complesse come i problemi al fegato, la pressione alta e il sovrappeso. Non presenta controindicazioni particolari, eccezion fatta per l’acidità di stomaco, il bruciore e l’irritazione cutanea, tutti successivi ad un uso prolungato ed eccessivo. Tè verde (Camelia sinensis): appartiene alla famiglia delle Theaceae, molto conosciuto per la sua azione antiossidante, è utile per contrastare l’invecchiamento cellulare. Un’altra interessante proprietà del tè verde è quella dimagrante, dovuta alle metilxantine (caffeina, teobromina, teofillina) con effetto sul metabolismo. Hanno azione ipoglicemizzante, perché riducono l’assorbimento degli zuccheri e lipolitica, in quanto favoriscono l’eliminazione dei grassi dagli adipociti, per stimolazione enzimatica. Queste sostanze promuovono perciò la perdita di peso, favorendo la mobilitazione dei grassi localizzati nel tessuto adiposo e la loro

*Farmacista

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Fitoterapia&Nutrizione

eliminazione a scopo energetico. Questa azione detossinante si esplica attraverso la diuresi: favorendo l’eliminazione di grassi e zuccheri mediante il drenaggio dei liquidi. L’assunzione della pianta è indicata in caso di ritenzione idrica, cellulite e infezioni delle vie urinarie come la cistite. Pilosella (Hieracium pilosella): è una pianta che appartiene alla famiglia delle Asteraceae, dalle proprietà diuretiche e antibiotiche. È ottima per contrastare la ritenzione idrica ed eliminare le scorie presenti nel nostro organismo, grazie alla sua funzione drenante e diuretica. Ottimo rimedio naturale anche contro la cellulite, si distingue per la capacità di ridurre gli acidi urici (tipici di chi pratica un regime alimentare scorretto, caratterizzato da un consumo eccessivo di carne) grazie al contenuto elevato di flavonoidi, e di stimolare la produzione della bile, fornendo un aiuto concreto alla depurazione del fegato. Inoltre, è importante migliorare la propria alimentazione e regolarizzare la funzionalità dei reni, per questo motivo è consigliabile aumentare il consumo di alimenti idratanti come ananas, pompelmo, melone, ciliegia, fragola, mela, limone, cetriolo, sedano, cipolla, zucchina, asparago, finocchio, pomodoro, insalata, prezzemolo e cicoria; e il consumo di liquidi attraverso vari tipi di tè, acqua, tisane, succhi e zuppe. Se si ha un estrattore di succhi in casa, si può preparare un succo drenante con una mela, una carota, un pezzetto di zenzero; oppure un’infusione depurativa con tè verde, mezzo limone

spremuto e due foglioline di menta. È opportuno ridurre il consumo di sale bianco, poiché provoca ritenzione dei liquidi a causa del suo elevato contenuto di sodio. Infine i massaggi drenanti, se praticati da una persona esperta e certificata, aiutano efficacemente l’operatività del sistema linfatico, incrementandola fino a circa l’80%. Tuttavia, anche se ci si affida alle mani esperte di un professionista, non bisogna esagerare con i massaggi drenanti, perché ne basta uno a settimana per stimolare la circolazione ed eliminare i liquidi in eccesso.

Bibliografia: 1. 2. 3.

4. 5. 6.

7. 8.

Ahmad N., Mutkhar H., Green tea polyphenols and cancer. Nutr. Rev. 57(3), 78-83, 1999; Auchamp J., Inibition of xanthine oxidase by cathechins from green tea. Anticancer Res. 17:4381-4386. 1997; Bettuzzi S., Brausi M., et al. Chemoprovention of human prostate cancer by oral administration of green tea catechins in human. Cancer res. 66(2), 1234-1240. 2006; Boon e Wong Expert Opin Pharmacother. 2004, 5, 2485-2501; Borrell e coll. Aliment Pharmacol THER 2004, 19, 497510; Chiu A. E., Chan J. L. Kern, et al. Double-blind ,placebo controlled trial of green tea extract in the clinical and istological appaerance of photoaging skin. Dermatol. Surg. 31(7pt). 855-860, 2005; Kannar L. M., Wahlquist M. L., et al. Inibition of LDL by green tea extract. Lancet, 349, 360-361, 1997; PUBMED, PDR for herbal Medicines, 4.th edition 2007.

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Apotheca&Storia

LE CURE NELL’ANTICO EGITTO

Giusi Sanci*

Nell'antico Egitto la medicina raggiunse un livello notevole, anche se intimamente legato a concezioni religiose e quindi accompagnate a pratiche magiche. Possedevano un importante sistema sanitario, ed esistevano medici specializzati in determinati campi (nelle malattie del sistema urinario, nelle patologie delle orecchie, degli occhi, della pelle), rappresentando quindi il primo caso di specializzazione medica. In Egitto il medico era detto sunu, e il più noto è stato sicuramente Imhotep (2725 a.C.) famoso anche come costruttore di piramidi e come astrologo. Con i loro papiri hanno tramandato i primi fondamenti della medicina e della chirurgia. I papiri più noti sono: • il papiro chirurgico di Smith (1700 a.C.) in cui si trovano 48 precise descrizioni anatomiche e sintomatologiche seguite da prescrizioni e chiarimenti

dei più importanti e dei più grandi documenti scritti dell'antico Egitto, in cui si trova la descrizione di ben 47 malattie in vari campi della medicina come l'oftalmologia, la ginecologia, la gastroenterologia, con i sintomi del caso, seguiti da una diagnosi e da una prescrizione che attesta il buon livello raggiunto dalla farmacopea, fondata su una profonda conoscenza della botanica e dell'erboristeria. In particolare il papiro di Ebers contiene più di mille ricette con le rispettive modalità di preparazione e di assunzione. La funzione di farmacista veniva generalmente svolta dai medici e dai sacerdoti. Sono state identificate molte medicine costituite per la maggior parte da sicomoro, ginepro, incenso, uva, alloro e cocomero; l'acido tannico, derivato principalmente dalla noce di galla, era considerato utile nel trattamento delle ustioni. Le medicine erano tutte a base di grasso, acqua, latte, vino o birra ai quali si aggiungeva, per renderli più graditi un po' di miele. Nel papiro di Ebers sono citate ricette di medicamenti, molte delle quali figurano ancora nelle farmacopee, come la trementina, la senna, l'olio di ricino, il timo, la celidonia. Molto nota era la mandragora di cui erano

Figura 1. Particolare del papiro medico di Smith. complementari; sfruttati gli effetti ipnotici ed analgesici, legati i papiri di Berlin, (1300 essenzialmente alla presenza di atropina e scopolamina; a.C.) che descrivono con precisione alcune malattie la pianta trovava impiego come sonnifero e per le cardiache; punture d'insetto. • i papiri di Kahun (1850 a.C.), uno tratta di Come anestetico si usava il giusquiamo, potente sedativo ginecologia mentre l'altro di veterinaria; del sistema nervoso centrale che veniva somministrato a • il papiro di Chester Beatty (1300 a.C.) che contiene piccole dosi essendo la pianta velenosa. rimedi per le affezioni anali; In questo periodo vengono fissati i primi rudimenti di • il papiro di Carlsberg (1200 a.C.) un trattato di farmacovigilanza: i medici egizi infatti consapevoli della oculistica e di pronostici di gravidanza; tossicità di alcune sostanze valutavano la dose da • il papiro di Ramesseum (1900 a.C.), un trattato di oculistica, ginecologia e pediatria: Il papiro medico di Ebers (1600 a.C.) resta comunque uno *Farmacista

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Apotheca&Storia

Figura 3. Bassorilievo raffigurante un armadio con strumenti chirurgici.

Figura 2. Particolare del papiro de Ebers.

somministrare in base all'osservazione degli effetti collaterali provocati. Il salice veniva usato come analgesico, mentre il loto era utilizzato come sonnifero; i frutti della palma servivano per curare le coliti; l'orzo veniva utilizzato per fare la birra, un eccipiente molto utilizzato nelle preparazioni mediche. Una delle sostanze più usate era il miele che per le sue molteplici proprietà veniva usato per le malattie respiratorie ma anche per curare ulcere e ustioni; l'oppio era utilizzato sia per il dolore che per il pianto dei bambini; anche la cannabis era di largo consumo presso il popolo egizio. Molto utilizzata era la birra, non solo come eccipiente di molti medicamenti come già ricordato, ma anche come medicina per i disturbi intestinali e per le infiammazioni e le ulcere delle gambe. L'effetto disinfettante era verosimilmente dovuto al lievito e al complesso B che producevano un'azione antibiotica. Tra i minerali utilizzati, la malachite trovava applicazione nelle infezioni degli occhi. Gli egizi usavano anche elementi animali, quali la carne per le ferite, il fegato e la bile per lenire il dolore agli occhi. Tra le terapie vi erano anche i massaggi effettuati per lenire il dolore e le inalazioni composte da mirra, resine e altri ingredienti. Per eliminare gli spiriti maligni dal corpo umano, causa della malattia, si faceva ricorso all'uso di purganti come fichi, datteri e l'olio di ricino, mentre per curare la lebbra venivano utilizzati il brodo e la carne di serpente. Gli egizi avevano inoltre intuito l'importanza dell'igiene sia come benessere per il corpo che come prevenzione di molte malattie. Durante il giorno si lavavano spesso le mani e facevano una doccia giornaliera; curavano l'igiene della bocca e dei denti che lavavano con bicarbonato. Anche unghie e capelli venivano lavati quotidianamente e, poiché non esisteva il sapone, venivano usati oli profumati e unguenti, che, rendendo la pelle integra e quindi non screpolata, impedivano l'introduzione di germi e batteri.

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Figura 4. Trattamento dell'emicrania mediante l’uso di un empiastro di erbe. Rappresentazione ritrovata su un vaso.

Bibliografia: 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8.

Caprino L., Il farmaco 7000 anni di storia, dal rimedio empirico alle biotecnologie. Armando editore Grande Enciclopedia vol. VIII, Istituto Geografico De Agostini, Novara. ilmondodiaura.altervista.org/EGIZI/MEDICINAEGIZI. htm. https://library.weschool.com › ... › Il Vicino Oriente - Scienze e tecniche www.treccani.it/enciclopedia/scienza-egiziame28Storia-della-Scienza%29/ www.miezewau.it/medicina.htm. www.aton-ra.com/egitto/approfondimentiantico.../501-medicina-antico-egitto.html. https://katrinmed.wordpress.com/tag/mediciegitto/ na-nell-antico.

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