VIVERE LA COSTITUZIONE CLASSE TERZA D SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO GALILEO GALILEI BREDA DI PIAVE A.S.2009/2010
La Costituzione è la legge fondamentale della Repubblica italiana. Ha lo scopo di stabilire le regole e i princìpi fondamentali che sono disposti al di sopra delle leggi (139 articoli). Nessuna legge può contenere regole in contrasto con la Costituzione. La Costituzione della Repubblica italiana fu scritta e approvata dall’Assemblea costituente eletta a suffragio universale nel 1946, quando gli Italiani, e per la prima volta le Italiane, decretarono con un referendum la fine della monarchia e la nascita della Repubblica. La Costituzione Repubblicana è una costituzione democratica ed entrò in vigore il 1° gennaio 1948.
Composizione e struttura La costituzione è composta da 139 articoli (ma 5 sono stati abrogati: 115;124;128;129;130), divisi in quattro sezioni: principi fondamentali (art. 1-12); parte prima, diritti e doveri dei cittadini (art. 13-54); parte seconda, concernente l'ordinamento della Repubblica (art 55-139); 18 disposizioni transitorie e finali, riguardanti situazioni relative al trapasso dal vecchio al nuovo regime e destinate a non ripresentarsi.
“L’ assemblea ha pensato e redatto la Costituzione come un patto di AMICIZIA e FRATERNITA’ di tutto il POPOLO ITALIANO, cui essa la affida perché se ne faccia CUSTODE severo e disciplinato REALIZZATORE.” ( Umberto Terracini, Presidente dell’ Assemblea Costituente)
Il Referendum istituzionale e l'elezione dell'Assemblea costituente
I costituenti eletti furono dunque 556. La campagna elettorale fu assai vivace, e l'affluenza alle urne fu altissima: votò l'89,1 per cento dei 28.005.449 aventi diritto, per un totale di 24.947.187 votanti. Nelle votazioni per il referendum istituzionale prevalse la repubblica: i risultati furono proclamati il 10 giugno 1946 dalla Corte di cassazione, riunita in seduta solenne presso la Sala della Lupa in Palazzo Montecitorio, e subito dopo il Presidente del Consiglio Alcide De Gasperi assunse le funzioni di Capo provvisorio dello Stato. I voti a favore della repubblica, dopo i controlli, confermati ufficialmente dalla Corte di Cassazione il 18 giugno 1946, risultarono essere 12.718.641, pari al 54,3 per cento dei voti validi; a favore della monarchia si erano invece espressi 10.718.502 elettori, pari al 45,7 per cento.
La DEMOCRAZIA CRISTIANA ottenne il 35,2% dei voti e 207 seggi; il PARTITO SOCIALISTA 20,7% dei voti e 115 seggi; il PARTITO COMUNISTA 18,9% e 104 seggi. La tradizione liberale (riunita nella coalizione UNIONE DEMOCRATICA NAZIONALE) ottenne 41 deputati, con quindi il 6,8% dei consensi; il PARTITO REPUBBLICANO, anch'esso d'ispirazione liberale ma con un approccio differente nei temi sociali, 23 seggi, pari al 4,4%. Mentre il PARTITO d’AZIONE l'1,5% corrispondente a 7 seggi. Raccogliendo voti dei fautori rimasti del precedente regime, la formazione dell‘UOMO QUALUNQUE , ottenne il 5,3%, con 30 seggi assegnati.
I Lavori dell'Assemblea L'Assemblea costituente si riunì per la prima volta il 25 giugno 1946, ed elesse presidente, nella prima seduta, Giuseppe Saragat. Il 28 giugno Enrico De Nicola fu eletto dall'Assemblea Capo provvisorio dello Stato, con 396 voti su 501 votanti. L’ Assemblea doveva sciogliersi il giorno dell'entrata in vigore della Costituzione e comunque non oltre l'ottavo mese dalla sua prima riunione. Il termine di chiusura dei lavori fu prorogato dapprima al 24 giugno 1947 ,poi al 31 dicembre 1947. L'Assemblea costituente lavorò fino al 31 gennaio 1948 in virtù della prorogatio contenuta nella XVII disposizione transitoria della Costituzione. Le sue commissioni funzionarono anche dopo tale data, fino al mese di aprile del 1948. Durante l'arco temporale dei suoi lavori, si tennero 375 sedute pubbliche, delle quali 170 dedicate alla Costituzione e 210 ad altre materie. L'Assemblea si riunì due volte in Comitato segreto per dibattere problemi interni.
La Commissione dei 75 avrebbe dovuto concludere i suoi lavori entro il 20 ottobre: in realtà, lavorò fino al 1° febbraio 1947, organizzandosi in tre sottocommissioni corrispondenti alle principali sezioni previste nella nuova carta costituzionale. La prima sottocommissione, presieduta da Umberto Tupini, doveva occuparsi dei diritti e doveri dei cittadini; la seconda, presieduta da Umberto Terracini, dell'organizzazione costituzionale dello Stato; la terza, presieduta da Gustavo Ghidini, dei rapporti economici e sociali. Un comitato di redazione (Comitato dei 18) formato dall'Ufficio di presidenza della Commissione dei 75, allargato ai rappresentanti di tutti i gruppi politici, ebbe l'importante e delicato compito di coordinare ed armonizzare il lavoro prodotto dalle tre sottocommissioni. L'Assemblea costituente votò a scrutinio segreto il progetto di Costituzione il 22 dicembre 1947. La nuova carta costituzionale venne approvata con 453 voti a favore e 62contrari, fu promulgata dal Capo provvisorio dello Stato Enrico De Nicola il 27 dicembre 1947, fu pubblicata nello stesso giorno in una edizione straordinaria della Gazzetta Ufficiale. Entrò in vigore il 1° gennaio 1948.
L'emblema della Repubblica Il decreto legislativo del Presidente del Consiglio del 19 giugno 1946, n. 1, stabiliva all'art. 7 che l'Assemblea costituente scegliesse l'emblema ufficiale della Repubblica. L'emblema doveva essere semplice, esteticamente gradevole, e nel contempo permettere una rappresentazione visiva dei valori sui quali la Repubblica intendeva fondarsi. Il problema si rivelò più complesso del previsto. Il 27 ottobre 1946 il Presidente del Consiglio dei ministri nominò una commissione che promosse un concorso per l'emblema della Repubblica. Nessuno dei progetti presentati (oltre 600 bozzetti da parte di 346 candidati, attualmente conservati presso l'Archivio centrale dello Stato) fu accolto dalla Costituente, che decise di bandire un nuovo concorso al termine del quale venne adottato il bozzetto di Paolo Paschetto (votazione del 31 gennaio 1948). Alla commissione speciale costituita in seno all'Assemblea costituente pervennero 197 disegni e parteciparono 96 candidati fra cui artisti affermati e semplici cittadini (questi bozzetti sono conservati presso l'Archivio Storico della Camera dei Deputati).
COME VIENE ELETTO ART. 83 Il Presidente della Repubblica è eletto dal Parlamento in seduta comune dei suoi membri. ART. 84 può essere eletto Presidente della Repubblica ogni cittadino che abbia compiuto cinquanta anni d’ età e goda dei diritti civili e politici. ART.85 Il presidente della Repubblica è eletto per sette anni. La sua elezione è affidata alle 2 camere riunite. La durata della carica si chiama settennato, Risiede a Roma nel palazzo del Quirinale ART. 87 Il Presidente della Repubblica è il capo dello Stato e rappresenta l’unità nazionale. Il rappresentante dell’ unità nazionale e della continuità dello stato al dì là dei cambiamenti di governo e della composizione dei parlamenti. Il presidente è una figura al di sopra delle parti; per essere eletto deve avere il consenso dell’ opposizione.
Può inviare messaggi alle Camere Indire le elezioni delle nuove Camere e ne fissa la prima riunione. Autorizza la presentazione alle Camere dei disegni di legge di iniziativa del Governo Promulga le leggi ed emana i decreti aventi valore di legge e i regolamenti Indice il referendum popolare nei casi previsti dalla Costituzione Accredita e riceve i rappresentanti diplomatici, ratifica i trattati internazionali, previa, quando occorre, l’ autorizzazione delle Camere Ha il comando delle Forze armate, presiede il Consiglio supremo di difesa costituito secondo la legge, dichiara lo stato di guerra deliberato dalle Camere Presiede il Consiglio superiore della Magistratura Può concedere grazia e commutare le pene Conferisce le onorificenze della Repubblica Può, sentiti i loro Presidenti, sciogliere le Camere o anche una sola di esse Dura i carica sette anni
Il Parlamento della Repubblica Italiana è l‘organo costituzionale titolare della funzione legislativa. Il Parlamento ha una struttura bicamerale perfetta, poiché composto da due Camere aventi funzioni identiche: la Camera dei Deputati ed il Senato della Repubblica.
Il parlamento italiano si divide in due assemblee: • La camera dei deputati, formata da 630 deputati eletti dal popolo • Il senato della repubblica, formato da 315 senatori eletti dal popolo e da un piccolo numero di senatori a vita. Le due camere rimangono in carica per cinque anni, tale periodo viene chiamato legislatura. Allo scadere di esso il Presidente della Repubblica scioglie le camere e indice nuove elezioni. In Italia spesso le legislature sono molto più brevi. Quando si verificano crisi, il governo deve dimettersi e il Presidente della repubblica si consulta con i partiti per stabilire se sia possibile costruire una nuova maggioranza. Lo scioglimento anticipato delle camere indice nuove elezioni. Le due camere hanno sedi separate; una a Montecitorio (deputati) e Palazzo Madama (senatori). Solo in particolari occasioni il parlamento si riunisce a Montecitorio. Dopo ogni elezione, ciascuna delle due assemblee elegge il suo presidente che dirige la discussione di critica e di proposta delle opposizioni.
Il Parlamento svolge tre funzioni fondamentali: 1. Fa le leggi (potere legislativo) 2. Controlla il governo 3. Elegge gli organi di garanzia Tali organi sono il Presidente della Repubblica, i giudici della corte costituzionale e i componenti del consiglio superiore della maggioranza
Potere legislativo Parlamento (in carica per una ……………..= 5 anni)
Votano i cittadini italiani con almeno ……………… di età
Camera dei ……………… 630 membri tutti eletti Sede: Palazzo ………………..
…………………. della Repubblica 315 membri eletti più 5 ……………… a vita (ex ………………) Sede: Palazzo …………………
Votano i cittadini italiani con almeno ………………….. Di età
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Che cos’è un disegno di legge? Da chi può essere presentato un disegno di legge alle Camere? Come viene approvata una legge da ciascuna Camera? Chi promulga una legge approvata? In quale ambito territoriale sono valide le leggi ordinarie? Quale limite è posto alle leggi? Perché?
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Maggioranza Maggioranza relativa Maggioranza assoluta
a. È rappresentata dalle metà (50%) più 1 dei voti b. È costituita dal maggior numero dei voti rispetto agli altri, pur senza raggiungere la maggioranza assoluta c. È l’insieme dei voti necessari per l’approvazione di una decisione
Potere legislativo Parlamento (in carica per una legislatura= 5 anni)
Votano i cittadini italiani con almeno 18 anni di età
Camera dei deputati 630 membri tutti eletti Sede: Palazzo Montecitorio
Senato della Repubblica 315 membri eletti più 5 senatoria vita (ex Presidenti della Repubblica) Sede: Palazzo Madama
Votano i cittadini italiani con almeno 25 anni Di età
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Che cos’è un disegno di legge? È il progetto di una legge sottoposto all’esame del Parlamento per essere approvato Da chi può essere presentato un disegno di legge alle Camere? Può essere presentato dal Governo , dal Parlamento, un Consiglio regionale o dai cittadini stessi, purchè sia appoggiato da 50.000 elettori. Come viene approvata una legge da ciascuna Camera ? Viene approvata attraverso una votazione a maggioranza Chi promulga una legge approvata? Il Presidente della Repubblica In quale ambito territoriale sono valide le leggi ordinarie? Sull’intero territorio nazionale Quale limite è posto alle leggi? Perché? Le leggi trovano un limite nella Costituzione perché non possono essere in contraddizione con quanto stabilito dalla suprema legge dello Stato
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Maggioranza Maggioranza relativa Maggioranza assoluta
a. È rappresentata dalle metà (50%) più 1 dei voti b. È costituita dal maggior numero dei voti rispetto agli altri, pur senza raggiungere la maggioranza assoluta c. È l’insieme dei voti necessari per l’approvazione di una decisione
Il Parlamento europeo è l’assemblea parlamentare dell’unione europea, è l’unica istituzione ad essere eletta direttamente dai propri cittadini e svolge una funzione di controllo. Insieme al Consiglio dell'Unione europea, costituisce una delle due camere che esercitano il potere legislativo nell'Unione; le due camere hanno poteri diversi (c.d. bicameralismo imperfetto). Il Parlamento ha la propria sede ufficiale a Strasburgo, ove avvengono quasi tutte le sessioni plenarie, ma si riunisce anche a Bruxelles e in Lussemburgo.
Sede del Parlamento europeo a Strasburgo
Il logo del Parlamento europeo
Per numero di votanti, più di 388 milioni, esso è la seconda più grande assemblea parlamentare al mondo tra quelle scelte tramite elezioni democratiche, dopo la Camera del Popolo dell'India. Ogni cinque anni a partire dal 1979, si tengono le elezioni contemporaneamente in tutti gli Stati membri per eleggere gli eurodeputati, attualmente 736 che rappresentano circa 500 milioni di abitanti.
Nasce in origine come Assemblea comune della CECA (comunità europea del carbone e dell’acciaio ) il 10 settembre 1952 con sede a Strasburgo. Conta 78 membri indicati dai governi degli allora 6 stati membri, previa consultazione dei rispettivi parlamenti nazionali. Il 19 marzo 1958, a seguito dei trattati di Roma dell'anno prima, nasce l'Assemblea parlamentare europea, sempre con sede a Strasburgo, ma allargata a 142 membri eletti con le stesse modalità della precedente Assemblea della CECA. Il 30 marzo 1962 l'Assemblea muta nome in Parlamento europeo che dal 1º gennaio 1973 lievitò a 198 membri per l'entrata di Danimarca,Regno Unito e Irlanda. Il 20 settembre 1976 il Consiglio europeo decide a Bruxelles di rendere il Parlamento europeo eleggibile a suffragio universale diretto. Il testo entra in vigore il 1º luglio 1978 e le prime elezioni vengono celebrate nel giugno 1979. I membri passarono a quota 410. I membri dell'Europarlamento passeranno poi a 434 (1984), 518 (1989), 567 (1994), 626 (1995), 732 (2004), 782 (2007). Per il 2009 è stata applicata una riduzione a 736 membri come previsto dal Trattato di Nizza. Il Trattato di Lisbona ne prevede invece 751.
Il Parlamento europeo esercita tre poteri fondamentali: il potere legislativo, il potere di bilancio e il potere di controllo democratico. Parlamento europeo e Consiglio dei ministri approvano congiuntamente le leggi proposte dalla Commissione europea. Anche se ufficialmente il potere di iniziativa legislativa spetti alla Commissione, il Parlamento europeo può comunque chiedere alla Commissione di presentare proposte legislative. In questo modo, il Parlamento può esercitare il suo potere legislativo. Il potere legislativo del Parlamento europeo è limitato rispetto a quello dei Parlamenti degli Stati membri, e non rispetta la separazione fra poteri. L'iniziativa legislativa spetta alla Commissione, il Parlamento Europeo deve comunque essere consultato sui provvedimenti legislativi più importanti. Nell’esercizio del suo potere di bilancio, il Parlamento europeo ogni anno, a dicembre, stabilisce il bilancio dell'anno successivo; il progetto di bilancio, presentato dalla Commissione, viene esaminato assieme dal Parlamento e dal Consiglio ma il Parlamento ha anche la facoltà di respingere, il progetto.
Il Parlamento europeo ha fatto valere questi poteri in diverse occasioni. Per esempio, nel marzo 1999 la Commissione guidata da Jacques Santer fu costretta alle dimissioni, quando fu chiaro che le mancava la fiducia del Parlamento per la gestione del bilancio comunitario
Le principali funzioni del Parlamento Europeo sono: 1. esercitare il controllo politico della commissione (controllare l’operato della commissione): può votare mozioni di censura e proporre interrogazioni scritte e orali; 2. esaminare le proposte della commissione e partecipare al consiglio dell'unione europea; 3. insieme al consiglio dell'unione europea può approvare il bilancio annuale politico sulla comunità; 4. nominare un mediatore che ha il compito di ricevere i reclami dei cittadini dell'unione; 5. istituire commissioni temporanee d'inchiesta.
Il Parlamento europeo si riunisce e delibera in sedute aperte al pubblico. Tutte le sue risoluzioni e discussioni sono pubblicate sulla Gazzetta ufficiale dell'Unione europea. I deputati europei si riuniscono in seduta plenaria una settimana al mese (tornata) nella sede di Strasburgo. Gli eurodeputati si avvalgono della collaborazione del Segretariato generale del Parlamento (ha sede a Lussemburgo) e degli assistenti parlamentari. Due settimane al mese sono invece riservate alle riunioni delle commissioni parlamentari che si tengono a Bruxelles. La settimana restante è dedicata alle riunioni dei singoli gruppi politici. La maggior parte dei deputati è iscritta ad un gruppo politico: prima del voto dell’assemblea sulle relazioni preparate dalle commissioni parlamentari, i gruppi politici ne esaminano il contenuto e spesso presentano cambiamenti. Le venti commissioni parlamentari preparano i lavori delle tornate del Parlamento. Le commissioni elaborano e approvano relazioni sulle proposte legislative e relazioni di iniziativa.
I partiti politici nel Parlamento europeo sono organizzati in gruppi parlamentari che possono appartenere a diversi partiti politici. Dal 1993 un cittadino dell'Unione europea ha diritto di votare e di candidarsi alle elezioni europee e municipali in uno stato membro diverso da quello di origine (ex art 18, comma 2 del trattato di Maastricht).
I partiti politici europei Numero di seggi nel Parlamento europeo per gruppo politico (gennaio 2010)
Alleanza dei Liberali e dei Democratici per l’Europa 84
Partito popolare europeo (Democratici cristiani) 265
Verdi/Alleanza libera europea 55
Alleanza progressista dei socialisti e dei democratici 184
Sinistra unitaria europea –Sinistra verde nordica 35
Conservatori e Riformisti europei 54
Totale : 736
Europa della libertà e della democrazia 32 Non iscritti 27
Tre istituzioni principali Il Parlamento europeo - la voce del popolo
Jerzy Buzek, presidente del Parlamento europeo
Il Consiglio dei ministri - la voce degli Stati membri
Herman Van Rompuy, presidente del Consiglio dell’UE
La Commissione europea - l’interesse comune José Manuel Barroso, presidente della Commissione europea
Le istituzioni dell’UE
Consiglio europeo (vertice)
Parlamento europeo
Corte di giustizia
Corte dei conti
Banca europea per gli investimenti
Consiglio dei ministri (Consiglio dell’UE)
Commissione europea
Comitato economico e sociale
Comitato delle regioni
Agenzie
Banca centrale europea
Il processo legislativo nell’UE
• Cittadini, gruppi d’interesse, esperti: dibattito e consultazione • Autorità nazionali o locali: attuazione • Parlamento e Consiglio dei ministri: decidono insieme • Commissione e Corte di giustizia: controllano l’attuazione • Commissione: prepara una proposta formale
Il processo legislativo nell’UE
Cittadini, gruppi d’interesse, esperti: dibattito e consultazione
Commissione: prepara una proposta formale
Parlamento e Consiglio dei ministri: decidono insieme
Autorità nazionali o locali: attuazione
Commissione e Corte di giustizia: controllano l’attuazione
• http://www.camera.it/516?conoscerelacamer a=118 • http://europa.eu/abc/panorama/howorganis ed/index_it.htm#parliament • http://europa.eu/index_it.htm • http://www.europarl.europa.eu/news/public/ default_it.htm • http://www.europarl.it/ • http://www.flashgiovani.it/giramondo/