Il Libretto sulla Costituzione

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La Costituzione Italiana 4

Il grado di civiltà di un popolo si vede dal rispetto dei Diritti Umani

C’è umanità in ognuno di noi Solo quando si vede nell’altro un nostro fratello.

Articolo 3 Per l’articolo 3 tutte le persone sono uguali davanti alla legge e hanno pari dignità sociale, indipendentemente dalle differenze legate al colore della pelle, alla lingua, al credo religioso, alle condizioni personali e sociali. Queste differenze non devono portare alla discriminazione di una persona o di un gruppo. La diversità deve essere presa in considerazione per garantire una vera parità tra ogni essere umano Ogni bambino ha il diritto di esprimere la propria opinione e di essere ascoltato , ha il diritto all’identità, alla riservatezza, alla salute al pari dell’ adulto. Lo stesso criterio deve valere per il ricco e per il povero , per il bianco e per il nero , per l’italiano e per lo straniero. Sempre l’articolo 3 della Costituzione assegna alla Repubblica il compito di rimuovere gli ostacoli economici e sociali che vengono di fatto a limitare la libertà e l’uguaglianza di ogni donna e di ogni uomo impedendo il pieno sviluppo della loro persona in modo da consentire a ciascuno una reale partecipazione alla vita sociale. Il fine è di garantire pari opportunità a tutti e di superare i disagi.

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Il cambio dell’ora e gli spostamenti dall’aula 1. Restiamo in classe con la porta aperta in attesa dellinsegnante senza correre,evitando giochi pericolosi. 2. Prepariamo il materiale per l’ora successiva parlando con un tono di voce moderato, senza urlare. 3. Saliamo e scendiamo le scale senza spingere, in ordine,tenendo rigorosamente la destra. 4. Manteniamo la fila durante lo spostamento e parliamo sottovoce (anche per l’accesso alla mensa).

Scuola Secondaria di primo grado GALILEO GALILEI Breda di Piave

Anno scolastico 2009-2010

Scuola Secondaria di primo grado GALILEO GALILEI Breda di Piave


Le uscite didattiche 1. Siamo in orario alla partenza. 2. Saliamo in corriera in ordine per classe su chiamata dell’insegnante. 3. Restiamo rigorosamente seduti al nostro posto durante il viaggio. 4. Evitiamo di sporcare la corriera. 5. manteniamo sempre durante la visita un comportamento educato e conforme alle regole del luogo visitato. Prestiamo attenzione alle spiegazioni e prendiamo appunti se richiesto. 6.

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Le soste nei bagni e negli spogliatoi 1. Restiamo nei bagni solo il tempo necessario. 2. Rispettiamo lo spazio assegnato alla nostra classe dentro lo spogliatoio e disponiamo i nostri indumenti in ordine. 3. Non scherziamo con gli indumenti degli altri. 4. Osserviamo la regola del cellulare spento anche in questi luoghi. 5. Segnaliamo al personale ausiliario la mancanza di materiale e il malfunzionamento dei servizi. 6. Riferiamo ad un insegnante fatti e comportamenti non corretti, atti di bullismo e di vandalismo.

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Per solidarietà politica si intende partecipare attivamente alla vita del paese o esercitare il diritto di voto; Solidarietà economica sostenere le spese comuni necessarie per il benessere della collettività (scuole, abitazioni, strade, poste…); Solidarietà sociale, aiutare in modo disinteressato chi ne ha bisogno(donazione degli organi o volontariato).

Il diritto è qualcosa che decidi, più nessuno può dirti di no.  Il dovere è una cosa che decidono gli altri (i genitori, gli insegnanti, lo Stato).  Solidarietà significa prendersi cura di un’altra persona e condividere esperienze e situazioni.

Le parole chiave sono diritti,doveri e solidarietà.

La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo, sia nelle formazioni sociali dove si svolge la sua personalità,e richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale.

ARTICOLO 2

ARTICOLO 1 .

L’Italia è una Repubblica democratica,fondata sul lavoro,la sovranità appartiene al popolo che la esercita nelle forme e nei limiti della costituzione.

L’articolo 1 afferma che il nostro paese è una repubblica che richiama anche i concetti fondamentali di democrazia (intesa come partecipazione dei cittadini alla vita politica del paese),lavoro (visto come mezzo per diventare un vero cittadino,cioè utile alla collettività),e sovranità (cioè il potere di imporre regole che devono essere osservate da tutti , rispettando le norme contenute nella costituzione).La sovranità popolare è il cardine della costituzione (art.1)in quanto viene affermato che è il popolo che sceglie i propri abitanti che sono tenuti a governare e ad emanare leggi nell’interesse comune oltre che a nominare organi giuridici e legislativi.

Costituzione della Repubblica Italiana Firmata dal presidente Enrico De Nicola il 27/12/1947, entrata in vigore l’1/1/1948

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Articolo 4 La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto. Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società. Tutti i cittadini hanno diritto a un lavoro e devono contribuire al progresso della società in cui vivono. Tutti i lavori hanno pari dignità.

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Articolo 7 Lo Stato e la Chiesa cattolica sono, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e sovrani. I loro rapporti sono regolati dai Patti lateranensi. Le modificazioni dei Patti, accettate dalle due parti, non richiedono procedimento di revisione costituzionale. I Patti Lateranensi, firmati nel 1929, riconoscevano la religione cattolica come unica religione dello Stato italiano. Nel 1984 fu poi firmato un Concordato, cioè un documento in cui lo Stato e la Chiesa si impegnano a basare i loro rapporti sulla collaborazione reciproca, pur restando autonomi e indipendenti l’uno dall’altra.

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Ci si può stupire che si debbano fare delle leggi su ciò che dovrebbe sgorgare dal cuore. Lo immaginate un regolamento che obbligasse ad amare sotto la pena di multa o prigione? L’unica cosa che la legge non possa fare è costringere ad amare, ma per il resto essa è spesso la sola protezione di coloro che sono privi d’armi. È dunque con quest’arma, LA LEGGE, che faremo valere i nostri diritti.

La ricreazione 7. Usciamo tutti dall’aula in ordine. 8. Usiamo i cestini per i rifiuti. 9. Evitiamo giochi pericolosi, atteggiamenti di bullismo e vandalismo. 10. Utilizziamo le scale d’accesso assegnate al nostro piano. 11. Rientriamo nelle nostre aule secondo un criterio stabilito. 12. Non sostiamo in luoghi isolati e nascosti.

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LE NOSTRE REGOLE PER STARE BENE A SCUOLA La scuola è: luogo di formazione delle persone; luogo di relazione tra coetanei e con adulti; luogo di conoscenza e di impegno.

LE REGOLE CHE PROPONIAMO

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COME EVITARE EPISODI DI BULLISMO GIUSTIZIA “Il bullismo non è ammesso nella nostra classe”. DIVERTIMENTO PER TUTTI Ridere e scherzare va bene solo se si divertono tutti: evitiamo di prendere in giro, insultare e umiliare le persone. NON VIOLENZA Si discute evitando di picchiarsi, darsi spintoni, calci o pugni. SOLIDARIETA` Se vediamo che qualcuno sta subendo una prepotenza, interveniamo per farla finire (se possiamo) o andiamo a chiedere aiuto. GRUPPO Quando facciamo le cose in gruppo, ci assicuriamo che tutti siano coinvolti e che nessuno sia escluso.

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Il fenomeno migratorio colora il mondo con il diffondersi di realtà multietniche e multiculturali.

L’identità nazionale è data dall’insieme degli elementi (lingua,religione,storia,tradizioni) e dei valori. Nella nostra Nazione i valori fondamentali si ritrovano nel rispetto della persona e dei suoi diritti e libertà nell’uguaglianza e nella solidarietà.

Articolo 6 La Repubblica tutela con apposite norme le minoranze linguistiche.

Articolo 5 La Repubblica è una e indivisibile, riconosce e promuove le autonomie locali; attua nei servizi che dipendono dallo Stato il più ampio decentramento amministrativo; adegua i principi ed i metodi della sua legislazione all’esigenze delle autonomia e del decentramento. Questo articolo stabilisce che lo Stato è uno e non può essere diviso, riconoscendo, però al tempo stesso, un’ampia autonomia alle Regioni, alle Province e ai Comuni. Per esempio, la Regione si occupa di ambiente, sanità, lavoro ecc.; la Provincia della manutenzione delle strade ecc.; il Comune degli asili, delle mense scolastiche ecc.

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13 CONVENZIONE SUI DIRITTI DELL’INFANZIA Approvata dall’Assemblea delle Nazioni Unite il 20 novembre 1989, ratificata dall’Italia con legge del 27 maggio 1991, n. 176, depositata presso le Nazioni Unite il 5 settembre 1991. In considerazione del fatto che occorra preparare pienamente il fanciullo ad avere una vita individuale nella società, ed educarlo nello spirito di pace, di dignità, di tolleranza, di libertà, di uguaglianza e di solidarietà. Articolo 1 Si intende per fanciullo ogni essere umano avente un’età inferiore a 18 anni. Articolo 2 Gli Stati devono rispettare, nel loro territorio, i diritti di tutti i bambini: handicappati, ricchi o poveri, maschi o femmine, di diverse razze, di religione diversa ecc. Articolo 3 In tutte le decisioni relative ai fanciulli, l’interesse superiore del fanciullo deve essere una considerazione preminente.Gli Stati si impegnano ad assicurare al fanciullo la protezione e le cure necessarie al suo benessere, in considerazione dei diritti e dei doveri dei suoi genitori, dei suoi tutori. Articolo 6 Ogni fanciullo ha un diritto inerente alla vita. Articolo 7 Quando nasce, un bambino ha diritto ad avere un nome, a essere registrato e avere il affetto dei genitori. Articolo 8 Il bambino ha diritto al proprio nome, alla propria nazionalità e a rimanere sempre in relazione con la sua famiglia. Articolo 9 Il bambino non può essere separato, contro la sua volontà, dai genitori. La legge può decidere diversamente quando il bambino viene maltrattato. Il bambino separato dai genitori deve mantenere i contatti con essi. Quando la separazione avviene per azioni di uno Stato (carcerazione dei genitori, deportazione, ecc.) il bambino deve essere informato sul luogo dove si trovano i genitori. Articolo 10 Il bambino ha diritto ad andare in qualsiasi Stato per unirsi ai genitori. Se i genitori abitano in due Stati diversi il bambino ha diritto a tenere relazioni con tutti e due. Articolo 28 Il bambino ha diritto all’istruzione. Per garantirgli questo diritto gli Stati devono:- fare le scuole elementari obbligatorie per tutti;- fare in modo che tutti possano frequentare le scuole medie;- aiutare chi ha capacità a frequentare anche le scuole superiori;- informare i bambini sulle varie scuole che ci sono.Gli Stati devono anche controllare che nella scuola siano rispettati i diritti dei bambini Articolo 29 L’educazione del bambino deve: - sviluppare tutte le sue capacità; - rispettare i diritti umani e le libertà - rispettare i genitori, la lingua e la cultura del paese in cui il bambino vive; - preparare il bambino ad andare d’accordo con tutti; - rispettare l’ambiente naturale. Articolo 30 Il bambino che ha una lingua o una religione diversa ha il diritto di unirsi a quelli che hanno la stessa lingua o religione per partecipare a riti e parlare la propria lingua. Articolo 31 Gli Stati parti riconoscono al fanciullo il diritto al riposo e al tempo libero, a dedicarsi al gioco e ad attività ricreative proprie della sua età e a partecipare liberamente alla vita culturale ed artistica. Articolo 33 Gli Stati devono proteggere il bambino contro le droghe ed evitare che sia impiegato nel commercio della droga. Articolo 38 Gli Stati parti si impegnano a rispettare e a far rispettare le regole del diritto umanitario internazionale loro applicabili in caso di conflitto armato, e la cui protezione si estende ai fanciulli. Articolo 40 Gli Stati parti riconoscono a ogni fanciullo sospettato, accusato o riconosciuto colpevole di reato penale il diritto a un trattamento tale da favorire il suo senso della dignità e del valore personale, che rafforzi il suo rispetto per i diritti dell’uomo e le libertà fondamentali e che tenga conto della sua età nonché della necessità di facilitare il suo reinserimento nella società. VIVA IL BAMBlNO VIVA LA VITA! NON SARÀ UNA STAZIONE D’ARRIVO, MA UN PUNTO DI PARTENZA SE CONOSCI I TUOI DIRITTI PUOI FARLI VALERE 16


Articolo 9e Lo sviluppo della cultura e della ricerca scientifica rappresentano uno degli obiettivi primari per i legislatori costituenti. Promuovere la cultura e la ricerca scientifica significa investire in questi ambiti , destinare risorse, fornire i mezzi e gli strumenti organizzativi e finanziari sufficienti affinché la ricerca possa effettivamente svolgersi. Tutelare il paesaggio e il patrimonio storico e artistico significa salvaguardare i beni essenziali delle generazioni presenti e future. È importante che si custodiscano con cura le testimonianze del nostro passato nei musei e che ci siano fondi a disposizione per queste istituzioni. È previsto nell’articolo 9 della Costituzione il principio di tutela dell’ambiente inteso come habitat naturale di una determinata collettività. La protezione dell’ambiente garantisce la tutela della qualità della vita della persona, della sua salute, e consente di mantenere il sistema ecologico equilibrato ed in grado di rigenerarsi.

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Articolo 10 Il diritto di asilo politico è pensato per garantire ad ogni individuo le libertà democratiche fondamentali riconosciute nel nostro ordinamento: lo straniero che veda negate queste libertà nel proprio paese può assumere la qualità di rifugiato politico e quindi godere del diritto d’ asilo, cioè dell’ ospitalità dello stato Italiano. Lo straniero ha diritto di soggiornare a tempo indeterminato nel territorio Italiano. La tutela incondizionata dei diritti e delle libertà fondamentali e della dignità della persona, in ogni uomo e in ogni donna sta alla base di questo diritto. La carta dei diritti fondamentali dell’ UNIONE EUROPEA ( all’ art. 18) garantisce il diritto di asilo dalla convenzione di GINEVRA e delle norme istitutive della comunità EUROPEA.

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Tra gli elementi che segnano l’identità di una Nazione particolare rilievo rivestono la bandiera e l’inno nazionale.

Articolo 12 La bandiera della Repubblica è il tricolore italiano:verde,bianco e rosso,a tre bande verticali di eguali Dimensioni.

Articolo 11 L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali. Le forze politiche che elaborarono il testo della Costituzione uscivano dalla Seconda guerra mondiale in cui l’Italia era stata coinvolta dal fascismo. Esse posero come fondamento della Costituzione il ripudio della guerra e proclamarono la volontà di risolvere non con le armi ma attraverso trattative diplomatiche ogni eventuale controversia tra Stati. I deputati aggiunsero anche che, quando è necessario, i cittadini hanno il “sacro” dovere di difendere la Patria. La non violenza rende liberi di agire e di crescere nel rispetto degli altri.

Articolo 8 Tutte le confessioni religiose sono ugualmente libere davanti alla legge. Le confessioni religiose diverse dalla cattolica hanno diritto di organizzarsi secondo i propri statuti, in quanto non contrastino con l’ordinamento giuridico italiano. I loro rapporti con lo Stato sono regolati per legge sulla base d’intese con le relative rappresentanze. Questo articolo afferma che tutte le confessioni (cioè le religioni) diverse da quella cattolica hanno il diritto di organizzarsi secondo regole proprie, purché tali regole non siano in contrasto con le leggi italiane.

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14 Articolo 11 Gli Stati parti adottano provvedimenti per impedire gli spostamenti e i non-ritorni illeciti di fanciulli all’estero. Articolo 12 Il bambino deve poter esprimere la propria opinione su tutte le cose che lo riguardano. Quando si prendono decisioni che lo riguardano, prima di decidere deve essere ascoltato. Articolo 13 Il fanciullo ha diritto alla libertà di espressione. Questo diritto comprende la libertà di ricercare, di ricevere e di divulgare informazioni e idee di ogni specie, indipendentemente dalle frontiere, sotto forma orale, scritta, stampata o artistica, o con ogni altro mezzo a scelta del fanciullo. Articolo 14 Gli Stati parti rispettano il diritto del fanciullo alla libertà di pensiero, di coscienza e di religione. Articolo 15 Il bambino ha diritto alla libertà di associazione e di riunione pacifica. Articolo 16 Il bambino deve essere rispettato nella sua vita privata. Nessuno può entrare in casa sua, leggere la sua corrispondenza o parlare male di lui. Articolo 17 Gli Stati parti riconoscono l’importanza della funzione esercitata dai mass media e vigilano affinché il fanciullo possa accedere a una informazione e a materiali provenienti da fonti nazionali e internazionali varie, soprattutto se finalizzati a promuovere il suo benessere sociale, spirituale e morale nonché la sua salute fisica e mentale. A tal fine, gli Stati parti:- incoraggiano i mass media a divulgare informazioni e materiali che hanno una utilità sociale e culturale per il fanciullo - incoraggiano la produzione e la diffusione di libri per l’infanzia una protezione e ad aiuti speciali dello Stato.Tale protezione sostitutiva può in particolare concretizzarsi per mezzo dell’affidamento familiare, della kafalah di diritto islamico, dell’adozione o, in caso di necessiti, del collocamento in adeguati istituti per l’infanzia. Lo Stato deve assistere il bambino che non può stare con la sua famiglia affidandolo a qualcuno. Chi si occupa del bambino deve rispettare le sue abitudini Articolo 21 Gli Stati devono permettere 1’adozione nell’interesse del bambino. L’adozione deve essere autorizzata dalle autorità col consenso dei parenti del bambino. Se l’adozione non può avvenire nello Stato del bambino si può fare in un altro Stato. L’adozione non può essere fatta mai per soldi. Articolo 22 Gli Stati parti adottano misure adeguate affinché il fanciullo il quale cerca di ottenere lo statuto di rifugiato, possa beneficiare della protezione e della assistenza umanitaria necessarie. Articolo 23 Il bambino svantaggiato fisicamente o mentalmente deve vivere una vita completa e soddisfacente. Gli Stati devono scambiarsi tutte le informazioni utili per migliorare la vita dei bambini disabili e devono garantire l’assistenza gratuita se i genitori o i tutori sono poveri. Inoltre bisogna fornire al bambino occasioni di divertimento Articolo 24 Il bambino deve poter vivere in salute anche con l’aiuto della medicina. Gli Stati devono garantire questo diritto con diverse iniziative:- fare in modo che muoiano meno bambini nel primo anno di vita; - garantire a tutti i bambini I’assistenza medica;- combattere le malattie e la malnutrizione fornendo cibi nutritivi e acqua potabile a tutti i bambini; assistere le madri prima e dopo la nascita del bambino, ed informare sulla importanza dello allattamento al seno e sull’igiene. 15

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Essere solidali con chi è vittima di prepotenze Denunciare il bullo agli adulti Contestare e contrastare il bullo con comportamenti positivi Cercare di ignorare il bullo Dimostrare di saper reagire verbalmente senza offendere Non abbattersi e non subire Cercare di non restare soli Aumentare l’autostima Evitare luoghi isolati Rispondere con sicurezza e intelligenza



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