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N UME RO 2/2010

giornalino educativo

IL VOSTRO MATRIMONIO

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I RAGAZZI PARLANO DEL PADRE IDEALE Quando si ha l’età di 13-15 anni, nell’individuo nascono sogni riguardo ad un padre migliore, più vicino, più degno di rispetto e di fiducia. Vale la pena ascoltare quali sogni a proposito del padre ideale e quali aspettative riguardanti il proprio padre nutrono i ragazzi.

MICHELE: Penso che il padre ideale è una persona molto esigente nei miei confronti. Quando si esige molto, si insegna ad agire meglio e a dare di più. Tutto ciò ci servirà nella nostra esistenza. Inoltre, un padre dovrebbe essere protettivo, lungimirante e tollerante, deve tentare di comprenderci ed essere aperto nei confronti delle nostre proposte, non rimanendo attaccato alle proprie convinzioni. Inoltre dovrebbe anche comprendere le altre persone. LUCA: Penso che il papà ideale dovrebbe essere tollerante e comprensivo nei confronti dei suoi figli, dovrebbe sapere come parlare con loro, da padre a figlio/figlia. DIEGO: Io sono d’accordo con voi. Ritengo che il papà ideale dovrebbe essere comprensivo ed esigente, tuttavia, se per esempio suo figlio non riesce a realizzare le sue richieste, il padre dovrebbe abbassare un po’ il livello delle sue aspettative ed aiutarlo. PIETRO: E’ meglio che un padre sia presente tanto tempo in casa rispetto ad un padre che guadagni molto. Ritengo anche che si sta meglio quando entrambi i genitori si trovano a casa. Il proverbio afferma: “Il denaro non fornisce la felicità”. Se nostro padre guadagnasse tanto, comunque non ci potrebbe aiutare molto, ed anzi sarebbe peggio, poiché saremmo educati senza il suo amore. La mamma da sola non ci basta. MATTIA: Il padre migliore è colui che sta a casa, anche se è ovvio che qualcuno deve guadagnare, e non potrà esserci una situazione in cui entrambi i genitori si trovino con noi. Ma il papà deve stare a casa con noi almeno per un po’ di tempo. Ed anche se nostro padre guadagnasse molti soldi, comunque noi non avremmo da chi imparare come essere futuri buoni padri, poiché ci mancherebbe il modello. Forse impareremmo come essere buone madri, ma è ovvio che noi, ragazzi, non saremo madri! Dobbiamo avere vicino nostro padre. GIORGIO: A parer mio, la situazione migliore sarebbe se i papà trascorressero con i propri figli almeno un’ora al giorno, parlassero con loro a proposito dei loro problemi e di tutte le questioni che i figli potrebbero confidare a loro, fidandosi dei propri padri.


INTRODUZIONE e femministe gridano che la donna è

L perfetta e che riesce a gestirsi benissi-

mo senza l’uomo, e quindi può da sola “comprarsi” un bimbo. Gli omosessuali preferiscono chiudersi nel proprio ghetto, ma vogliono anche adottare i bimbi. Purtroppo nessuno chiede come questi bambini educati nelle famiglie omosessuali si sentiranno e come cresceranno. Adesso nel mondo c’è molta confusione riguardo alla questione della sessualità dell’individuo. Intanto, la Bibbia già da tempo aveva stabilito che Dio creò la persona umana “maschio e femmina” (Genesi 1, 27). E l’uomo deve scoprire questa verità, analizzare quali sono le differenze tra i sessi, imparare a vedere la loro diversa bellezza, e realizzare la volontà di Dio, in cui si afferma che: “l’uomo lascerà il padre e la madre e si unirà a sua moglie e saranno un corpo solo”. (Genesi 2, 24). Ciò significa che in famiglia è necessaria la presenza sia dell’uomo che della donna, sia del padre che della madre, e, fatto più importante, nessuno può sostituire l’altro. Non esistono persone più importanti di altre. Dalla madre i bimbi acquisiscono delle qualità necessarie per la loro vita successiva, dal padre – altri talenti. Ed è proprio alla questione della bellezza di entrambi i sessi, del loro reciproco completarsi ed all’armonia della loro esistenza comune, che desideriamo dedicare questo successivo numero del nostro e-giornalino (ossia giornalino su Internet). La Redazione della Casa Editrice Mimep-Docete

CONTENUTI

maturità nella sfera del sesso •-LaPericoli legati alla corporeita’ (parte 2)

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nostri figli hanno dei problemi? . . •IDifferenze da realizzare nei propri ruoli •

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e la femminilità . . •LaSiatemascolinità genitori . . . . . . •Il vostrobuonimatrimonio •- I fondamenti (parte 1) . . . . •Le domande riguardanti la sessualita’

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BRICIOLE EDUCATIVE Un e-giornalino per i genitori. Edito dalla Casa Editrice MIMEP-DOCETE, via Papa Giovanni XXIII, 4; 20060 Pessano con Bornago (MI). Preparato dal gruppo redazionale.

Briciole educative

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LA

Pericoli

MATURITA’

NELLA

SFERA

DEL

SESSO

PARTE 2

legati alla corporeità Alcuni confondono la corporeità con la sessualità. Dicono: “Non parliamo assolutamente a proposito della corporeità. Parliamo subito a proposito della sessualità”. Ma questa non è la verità.

L’IGNORANZA

Il primo pericolo contro la corporeità è che di solito non siamo completamente consapevoli del fatto che tra i sessi esistono delle differenze e che queste sono importanti nel funzionamento quotidiano. Immaginiamoci un uomo il quale ritiene che la donna è uguale a lui o simile. Da questo presupposto conseguiranno soltanto delle incomprensioni. Infatti la sensibilità femminile - ciò a cui la donna rivolge la sua attenzione, ciò che la rende felice o triste spesso è molto diversa da quella maschile. Dal primo pericolo deriva l’incapacità nel comprendere la diversità delle persone aventi sesso opposto al nostro.

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L’AVVERSITA’ NEI CONFRONTI DEL PROPRIO SESSO

Il secondo pericolo è l’avversità nei confronti del proprio sesso, il rifiuto della propria corporeità, la ribellione di fronte al proprio modo di essere persona. Questo fatto causa anche, successivamente, difficoltà nei contatti con gli esponenti dell’altro sesso. E di nuovo qui esempio doloroso ma comprensibile sono gli omosessuali. Infatti gli omosessuali hanno problemi proprio nei contatti con l’altro sesso, e questa caratteristica di solito è da loro acquisita durante l’infanzia, quando i bimbi osservano i loro genitori. Se tra i genitori qualcosa non funziona e ci sono dei seri problemi, allora il bambino o disprezzerà le donne, poiché suo padre per esempio picchia la madre, e riterrà che la donna è una persona che può venire tormentata, oppure, se il papà ha paura della propria moglie, ossia della mamma, ed è un “pantofolaio”, parlando ”con un sorriso”, allora il bimbo avrà paura delle donne, poiché penserà che tutte le donne sono aggressive e dominatrici come nella relazione tra i suoi genitori, il cui comportamento appunto avrà osservato. Per le ragazze la situazione è simile. Se i rapporti tra i genitori sono burrascosi, allora la figlia o avrà paura degli uomini o li disprezzerà, in relazione a ciò che succede tra sua madre e suo padre. Ed avendo un legame tormentato nei propri riguardi e verso la propria corporeità, avrà anche un


rapporto tormentato nei confronti delle persone di sesso opposto, ed allora inizieranno a sorgere i problemi nel corso di tutta la sua esistenza. L’INFLUSSO DEGLI ESEMPI TRATTI DAI MEDIA

Nei mass-media di solito l’uomo è presentato come un macho, che non piange mai, che domina sempre, che a volte mostra la propria aggressività, non è sensibile, poiché ciò, a parere di alcuni mass media, non gli si addice, mentre l’aggressività – sì. Invece la donna è presentata per esempio come un’aggiunta ad un’automobile, per pubblicizzare una macchina, oppure per reclamizzare dei cosmetici, ma è un’aggiunta. Gli uomini vengono mostrati come i signori del mondo, i quali dominano sulle donne, mentre le donne sono presentate come un’aggiunta ad alcuni oggetti che si commercializza, e, per vendere più facilmente i prodotti, si umilia le donne presentandole in questo modo. E purtroppo i giovani, soprattutto i ragazzi, facilmente fanno questa riflessione: “Io sono il signore del mondo, e la donna è a mia disposizione”. E la mentalità, per esempio quella legata agli anti-concezionali, in definitiva ha questo significato: “Tu, donna, avvelenati con gli anticoncezionali, cosicché sarai sempre a mia disposizione”. Questo ragionamento è molto crudele.

tevi”. Nel contesto biblico, la fertilità si trova soltanto all’interno del matrimonio, quindi il primo ordine da parte di Dio, ripeto l’ordine fondamentale che è contenuto nella Bibbia, è rappresentato dalle prime parole che Dio rivolge ai coniugi. QUAL E’ IL FATTORE PIU’ IMPORTANTE?

Nel linguaggio contemporaneo si potrebbe affermare: “Donna e uomo, amatevi così fortemente da desiderare di avere dei figli insieme”. Infatti Dio sa ciò che noi spesso dimentichiamo, ossia che il destino dell’umanità, ed il destino delle singole persone e famiglie, dipende principalmente da ciò che succede tra un uomo ed una donna, ossia da ciò che succede tra gli individui di sesso opposto. Se un uomo ed una donna si comprendono, si sostengono, si amano, saremo tutti felici, anche se ci fosse la recessione, anche se sorgessero altri problemi. Se tra un uomo ed una donna va male, tutta l’umanità soffre, sia le singole persone sia le singole famiglie. Quindi ripeto con gioia: Dio ci chiarisce che: “Il destino dell’umanità dipende soprattutto dalla qualità della relazione reciproca tra l’uomo e la donna”. s

LA BIBBIA A PROPOSITO DELLA RELAZIONE UOMO-DONNA

Io sono sempre affascinato da ciò che mostra la Bibbia a proposito della relazione uomo-donna, ossia del rapporto tra i due sessi. Ecco che Dio ci sorprende incredibilmente. Notiamo qual è il primo compito che Dio affida ai primi uomini da Lui creati. Non dice che osservino dei comandamenti o che venerino il Creatore, ma afferma: “Donna e uomo, siate fecondi e moltiplica-

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I nostri figli hanno dei problemi? Come scoprire se un(a) nostro(a) figlio(a) ha dei problemi con l’identificazione sessuale? Vale la pena osservare i propri figli in varie situazioni e a volte non reagire subito, per vedere se ciò che è inquietante avviene soltanto una volta o spesso, e quindi aspettare ciò che accadrà in seguito.

L’OSSERVAZIONE TRANQUILLA

Per esempio: i bambini di solito adoravano giocare “alla casa”. A volte questo gioco viene svolto anche ai giorni nostri. Vale la pena osservare quale ruolo viene scelto dai vostri figli durante questo gioco - ovviamente se il vostro bimbo ha la possibilità di scelta, infatti quando è il più piccolo tra tutti i partecipanti, deve rivestire i panni della vecchia zia. Ma se può scegliere, allora quale ruolo sceglie durante il gioco? Il bambino sceglie ruoli maschili e la bambina sceglie ruoli femminili? Si tratta di un primo segnale, di una iniziale osservazione. Un altro esempio: arrivano gli ospiti a casa. Camminano nell’appartamento scalzi, dopo aver lasciato le scarpe nell’anticamera. I bambini adorano tale situazione, e girano tra le scarpe e gli stivali nell’anticamera. Allora osservate quali scarpe indosserà il vostro figlioletto: quelle con i tacchi, o quelle maschili dello zio, o le scarpe da tennis di un conoscente? Questa scelta possiede già un certo significato, e, anche se non definisce fino in fondo il fatto che sia un problema, comunque è già un segnale. Se la vostra figlioletta si impossesserà del vostro beauty-case da cui estrarrà tutti i vostri cosmetici, e si truccherà come un’indiana, allora la vostra reazione deve essere mista. Da una parte vi dispiacerà un po’ per tutti questi cosmetici che sono così costosi; ma dall’altra parte questo è il segnale che la ragazzina si identifica bene dal punto di vista sessuale. Quindi le mostrerete anche un po’ di gioia per esempio dicendole che ha un bell’aspetto, ed

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intanto le spiegherete che tali cosmetici costosi non si usano per dipingersi il volto come una Pellirossa. In generale però bisogna rallegrarsi, perché vuole essere una donna! Eccezionale! Tuttavia, se il vostro figlioletto un giorno si dipinge le unghie, bisogna rifletterci un po’ sopra, poiché forse ci sarà bisogno di un aiuto terapeutico. Quindi dall’osservazione possiamo trarre molti spunti introduttivi, ma attenzione! Un avvenimento non significa ancora nulla di certo. Devono accadere alcune situazioni che, dopo essere considerate l’una di seguito all’altra, produrranno il quadro del problema. Ed in quel momento bisognerà necessariamente aiutare il bimbo o la bimba. LA PREVENZIONE

Ovviamente la profilassi è migliore dell’osservazione e del riconoscimento dei problemi. Da dove traggono la loro origine tali problemi che riguardano i vostri pupilli? Ovviamente in questo testo non siamo in grado di descrivere tutti gli aspetti della questione, tuttavia si può elencare i seguenti punti. LA RILEVANZA DEI RUOLI DEL PADRE E DELLA MADRE

I bimbi sono molto facilitati se il padre è “un vero uomo” e la madre è “una vera donna”: così i bambini sono molto aiutati nell’identificazione sessuale. Quindi, dopo la nascita dei vostri figli, ricordatevi: sarebbe bene che per due o perfino tre anni la mamma porti i capelli lunghi e le gonne o i vestitini. Si tratta del fatto che i


vostri figli si rendano velocemente conto chi è la madre e chi è il padre. Costui dovrebbe togliere eventuali orecchini, tenere i capelli il più possibile corti, magari portare la barba, affinché i figli riconoscano senza problemi chi è il loro padre. Si può anche utilizzare due diversi tipi di deodorante (quello da uomo per il padre e quello da donna per la madre) per una differenziazione ed identificazione ancora migliore. Questi fattori esterni si dimostrano importanti. In questo modo si può facilitare ai vostri piccoli figli il chiaro riconoscimento del padre e della madre. Tale fatto aiuterà molto i vostri bimbi e le vostre bimbe. Da una situazione in cui la madre è un tipo molto maschile ed il padre è un po’ effeminato, conseguirà che i loro figli avranno, con maggiore probabilità, problemi con l’identificazione sessuale. L’AGGRESSIVITA’ IN CASA

Molto spesso la causa dei problemi riguardanti l’identificazione sessuale è semplicemente costituita dalla violenza in famiglia, sotto vari aspetti. Esistono un paio di schemi che avvengono più spesso: * Il marito ritorna dal lavoro un po’ ubriaco, e la moglie lo riceve all’entrata della casa con il famoso bastone e lo picchia. Il loro figlioletto osserva questa situazione e pensa: “Non voglio essere un uomo poiché in futuro sarò tormentato ed umiliato”. Poi, quando scopre di essere uomo, inizierà ad avere paura della propria mascolinità. Li osserva la loro figlioletta e che cosa pensa?: “Ho paura di essere donna, poiché temo che come donna dovrò infliggere la sofferenza a colui che amo”. * L’uomo ritorna a casa ed incomincia, per un qualche motivo, a picchiare la moglie. Il bambino che osserva tale situazione, avrà paura di essere uomo temendo che dovrà essere aggressivo verso colei che amerà, mentre la bambina avrà timore di essere donna per paura che dovrà subire la violenza.

In tali circostanze, o l’identificazione con il proprio sesso viene rifiutata, o la si teme. E si può trattare sia della violenza in famiglia, ma anche dell’aggressività osservata all’esterno, per esempio nei mass-media. Ciò che i bambini vedono, rimane molto impresso nella loro mente, e li accompagna per tanto tempo. Non avviene che i bimbi osservino qualcosa e poi lo dimentichino o risolvano da soli i problemi che sorgono da questo evento, anche se all’inizio non si nota una loro forte reazione. Queste conseguenze possono rimanere nascoste profondamente nella psiche dei nostri figli, e possono emergere nel loro futuro. I bambini non devono guardare tutto. Non devono essere testimoni della violenza. Infatti essi sono troppo delicati per sopportare tali faccende. Ed è bene che siano così, e non sperimentino l’aggressività vista in televisione, al cinema, in qualche film. Se i vostri piccoli figli ogni giorno sono spettatori della violenza, innanzitutto divengono completamente privi di sensibilità, ed inoltre possono essere profondamente influenzati nella loro psiche. Tale esempio può essere costituito dall’osservazione dell’atto sessuale tra i propri genitori. Supponiamo che abitano nella stessa stanza con una piccola cucina. Sembra che i figlioletti si siano già addormentati, ed invece si svegliano nel mezzo della notte e vedono qualcosa di incomprensibile. Essi non capiscono che si tratta di un atto d’amore. Per loro, è un atto di aggressione. Il papà ha compiuto qualcosa di terribile con la mamma. E’ successo qualcosa. I vostri figlioletti non vorranno parlarne con voi. No. Faranno l’esperienza di un blocco emotivo, e proprio questo è il luogo da cui possono sorgere i problemi dei vostri bimbi con l’identificazione sessuale. Perciò perfino in Svezia si inizia ad abbandonare l’idea di fare il bagno nudi insieme ai propri figli piccoli. Si è già più attenti. Infatti si tratta di momenti particolarmente formativi per i bambini, ma anche s molto importanti e difficili.

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Differenze da realizzare nei propri ruoli

Cominciamo affermando che siamo destinati a realizzare ruoli diversi. Se il Creatore ci ha destinati ad effettuare compiti differenti, è logico che ci ha “equipaggiati” a svolgere la missione di donna e di uomo. Altrimenti sarebbe difficile parlare della Sua saggezza.

e ci ha resi differenti, sicuramente lo ha

S fatto con un obiettivo. Ogni uomo ed ogni

donna sono stati “equipaggiati” non soltanto per sposarsi e trasmettere la vita, ma, in generale, per essere padri e madri nel mondo. LA DONNA CREATA PER L’AMORE

Un giorno ho sentito un’affermazione per cui la donna è creata per diffondere l’amore nel mondo. Molte ragazze contemporanee, emancipate nelle loro azioni, provano in molti modi a cancellare qualsiasi espressione di comportamento che potrebbe derivare dall’amore, dal desiderio del dare in modo altruistico. Esse dimostrano, in modo a volte aggressivo e rumoroso, il proprio egocentrismo ed egoismo, che sono il contrario dell’amore. Alcune donne eliminano da sé così efficacemente qualsiasi espressione di bontà, altruismo ed amore, che, alla fine, esse stesse credono di essere così, di dovere comportarsi così, e quindi diventano così. Questo fatto rappresenta una grande disgrazia per esse stesse e per il mondo in cui vivono. L’UOMO CREATO PER TRASFORMARE IL MONDO

L’uomo invece è creato piuttosto per trasformare il mondo, non intendo dire per lottare, ma per comprendere il mondo, analizzare le cause e le conseguenze dei fenomeni, e per modificare e trasformare il mondo. Egli è responsabile delle modifiche del mondo e della direzione di queste trasfor-

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mazioni. E davvero gli uomini, e non le donne, sono innanzitutto responsabili per le guerre che avvengono nel mondo, e di cui essi sono colpevoli. Anche se, purtroppo, la diffusione della violenza nel mondo è da attribuire anche alle donne. LA DONNA NEL MATRIMONIO

Nel matrimonio, la destinazione e l’attribuzione dei ruoli è molto chiara: la maternità fisica, con tutte le conseguenze, e la paternità fisica, con tutti i compiti conseguenti. La maternità non deve essere descritta in modo speciale: la biologia attribuisce alla madre il suo ruolo con semplicità ed in modo chiaro, univoco e facilmente decifrabile. Ella deve portare in sé il bimbo per tanti mesi, deve partorirlo ed allattarlo. Tuttavia, la donna spesso fugge da questo ruolo, e non dovrebbe, perché scappando dalla maternità e dalla femminilità, sfugge in un certo senso al suo destino. Alcune donne diranno: ecco, di nuovo vogliono che stiamo in cucina e che ci prendiamo cura di bimbi piagnu-


colosi. Invece noi vogliamo svilupparci, progredire. Attenzione! Non esiste alcuna situazione nella vita di una donna, ripeto: non esiste alcuna situazione nella vita di una donna, in cui ella abbia la possibilità di progredire così rapidamente, nella propria capacità di offrirsi altruisticamente, ossia nell’amore, come nel contatto con un neonato indifeso. Questa è un’enorme opportunità per ogni donna, per lo sviluppo della sua personalità, che avviene come per mezzo di un salto. A volte una ragazza molto immatura cambia velocemente. La sua personalità si trasforma grazie a questo bimbo concepito, anche se inizialmente non voluto, non pianificato. La maternità è una grande occasione per lo sviluppo di ogni donna, anche se alcune donne rifiutano questa possibilità. L’UOMO NEL MATRIMONIO

All’uomo la biologia (oltre alla evidente partecipazione al concepimento) non assegna così univocamente i ruoli, ed in questo ambito è più facile perdersi. Qual è il destino del padre? Non presento tutto ciò che la gente afferma a proposito dei ruoli del padre: ho scelto soltanto ciò che ritengo essere importante. Risulta dall’esperienza del mio proprio matrimonio e delle coppie di sposi che vengono da me nel consultorio familiare, dove vedo grandi sofferenze e mancanze proprio nella paternità.

Posso dire che non conosco forse dei coniugi che si siano separati se l’uomo nella casa aveva la sua funzione e sapeva chi è. Di solito una serie di fattori fa sì che il matrimonio vada male, ma quest’unico elemento, ossia il fatto che l’uomo non trovi il suo posto nella società, accompagna sempre una coppia che si sta separando. L’uomo non sa qual è il suo ruolo in questa situazione, rifiutato dalla famiglia, dai suoi doveri. L’uomo deve essere un sostegno stabile per la donna e per i suoi bambini. Deve assicurare la sensazione di sicurezza e fornire la base del benessere della famiglia. ASSICURARE IL BENESSERE DELLA FAMIGLIA

La situazione in cui il marito perde il lavoro e diventa disoccupato, esige grande saggezza da parte della moglie. Proprio allora la moglie deve ripetergli: mio amato! In questo momento non stai guadagnando i soldi, tuttavia so che posso contare su di te, che anche se qualcosa nella nostra casa andrà a pezzi, comunque ci difenderai, non permetterai che moriremo. Sono sicura che, grazie alle tue qualità, troverai il lavoro adatto. Io ci credo, io lo so, ne sono convinta, e ne sono grata a te. Quante mogli in tale situazione pronunceranno queste parole? INSEGNARE LA COMPRENSIONE DEL MONDO

Il padre deve insegnare la comprensione del mondo, nel significato più ampio di questo termine, anche del mondo “sporco” della politica. Quante donne non comprendono questo fatto, e pensano: “Perché mio marito si interessa di tutto ciò? Sarebbe meglio se si interessasse della casa, del lavoro onesto, mentre egli si interessa del programma dei partiti. Che cosa gliene importa?”. Tuttavia, questo è in un certo senso il suo compito, il suo dovere. Egli introdurrà i suoi figli anche in questo mondo

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ed essi dovranno comprenderlo, poiché altrimenti potranno essere imbrogliati o sfruttati da qualunque demagogo che sappia parlare in modo attraente. L’uomo deve innanzitutto comprendere il mondo per poi potere insegnare agli altri questa conoscenza. INSEGNARE IL RISPETTO NEI RIGUARDI DELLA MADRE

Il padre deve insegnare ai figli il rispetto verso la madre in modo attivo, per mezzo del proprio esempio - poiché in questo modo si insegna in modo efficace. La punizione dei bambini nel caso in cui siano disubbidienti nei confronti della madre, di solito sarebbe da infliggere al padre proprio perché spesso egli fornisce il cattivo esempio. Infatti se il padre si rivolgesse sempre con rispetto alla loro madre, allora ad essi non verrebbe in mente che si può trattarla male. Magari impareranno qualche espressione negativa in strada o all’asilo, tuttavia si può eliminare molto velocemente questi comportamenti sgarbati. FARE IN MODO CHE LA MOGLIE NON SI PERDA D’ANIMO

Il padre e marito deve non solamente controllare, insegnare ai propri figli l’atteggiamento appropriato verso la madre, ma anche aiutare sua moglie a non perdersi d’animo. Egli è stato donato a lei proprio per evitare che ella si perda d’animo, situazione che può accadere di fronte agli innumerevoli sentimenti,

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emozioni e dettagli che hanno un ruolo importante nelle scelte femminili. Spesso gli uomini si lamentano che le loro mogli: “Si occupano di tutto ed apparentemente di nulla, ed agiscono senza senso e senza un obiettivo”. Il ruolo del padre consiste nel non permettere alla sua coniuge di perdersi nella “giungla” dei dettagli, che sono sempre tanti da risolvere a casa. Ma si può affrontare le questioni urgenti, e tuttavia contemporaneamente dimenticarsi delle faccende importanti. I dettagli da realizzare urgentemente riescono a riempire 24 ore al giorno. L’uomo, il marito, il padre, deve controllare che la donna, la moglie, la madre dei suoi figli, non fugga davanti agli impegni della sua maternità. Anche questo è il compito degli uomini, ma quanti tra essi si ribellano apertamente a questa missione? Riassumendo tutto il discorso, l’uomopadre deve essere responsabile della gestione della famiglia e della direzione in cui questa dovrebbe svilupparsi. Se gli uomini realizzassero questi loro ruoli, se le mogli si sentissero serene presso i propri mariti, sentendosi protette, allora la pace nelle famiglie e nelle relazioni interpersonali sarebbe molto più grande. s


LA MASCOLINITA’ MASCOLINITA’ E LA FEMMINILITA’ FEMMINILITA’

Ci siamo trovati proprio nel cuore del conflitto per la conquista dell’uomo, che da tempo occupa gli intelletti dell’umanità, ed ultimamente anche i mass-media.

nostri tempi sono straordinari, poiché cerchiamo in tutti i modi di oltrepassare qualsiasi genere di tabù sessuale o di genere. Perciò è così difficile, se possibile, definire il modello contemporaneo di femminilità e di mascolinità. Che senso ha oggi parlare a proposito della femminilità o della mascolinità, dal momento che tutti fanno le stesse cose, si vestono in modo simile, guardano gli stessi film, ecc…, e la psicologia afferma che in ogni individuo esistono le caratteristiche dell’uno e dell’altro sesso? Il cambiamento di direzione che sta avvenendo nella sfera dei ruoli e degli stereotipi, non ci tocca molto più profondamente di quanto presupponiamo? Forse le nostre basi metafisiche della corporeità sono state alterate, dal momento che per esempio alcune correnti del femminismo vogliono fare sì che la maternità diventi un pregiudizio culturale? Si tratta ancora di parificare i diritti della donna e dell’uomo, oppure l’obiettivo è piuttosto diventato il superamento di qualsiasi barriera, iniziando da quelle culturali e sociali, e concludendo con quelle anatomiche e biologiche? Come cristiani, cerchiamo le risposte alle domande che ci vengono poste, nella Rivelazione, nella tradizione della Chiesa e nel Suo insegnamento attuale. Dobbiamo ritornare alle sorgenti della comprensione biblica dei sessi e dei generi, ricominciando dal

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progetto iniziale del Creatore, e concretamente dal concetto che sta alla base della creazione dell’uomo e della donna ad immagine e somiglianza di Dio, così come vengono presentati nel Libro della Genesi. L’uomo e la donna compaiono insieme e contemporaneamente, con uguale dignità e pari diritti. La loro reciproca differenziazione, sia sessuale che di genere, non è fonte di conflitto, ma di completamento armonico e di collaborazione creativa. Innanzitutto si tratta di reciproco legame, fertilità, lavoro e creatività, e a livello metafisico comporta la presenza di Dio nel mondo. La femminilità e la mascolinità sono intimamente intrecciate in questo obiettivo. Un altro Libro delle Sacre Scritture, il “Cantico dei Cantici”, con nuova forza ripete questa incredibile verità: l’amore tra l’uomo e la donna presenta Dio al mondo. Questo fatto si applica abbastanza facilmente alla vita quotidiana di due persone, soprattutto alla ricca e molteplice esistenza coniugale. Non è necessaria una profonda intuizione per riconoscere se lui o lei si aspettano ancora qualcosa dal loro rapporto, oppure se, dopo essersi conosciuti completamente anche dal punto di vista sessuale, vivano ormai soltanto per inerzia, per abitudine e per il “triste dovere da cristiani”. Invece, ogni incontro, non soltanto quello tra una donna ed un uomo, s deve essere un’avventura

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SIATE

BUONI GENITORI! Attualmente i bambini stanno diventando ostaggi di programmi televisivi volgari, di video-giochi con elementi di aggressività, e di scuole che non insegnano più nulla di utile. Saranno in grado di attraversare questa fase molto importante della loro vita con un cuore puro, forti nell’anima, sicuri di sé e pieni di altruismo?

on orrore ho guardato in televisione le

C informazioni riguardanti la sparatoria

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avvenuta a Littleton, nello Stato di Colorado, le cui vittime furono molti adolescenti che si trovavano sul territorio della propria scuola. Un paio di mesi dopo, un uomo armato fece irruzione in un asilo nella California Meridionale. I bambini sono in pericolo dappertutto. E chi lo sa quali tragedie ci porterà il futuro? La sparatoria non è la mia unica preoccupazione. Attualmente i bambini stanno diventando ostaggi di programmi televisivi volgari, di video-giochi brutali e crudeli, e di scuole che non insegnano più nulla di utile. Saranno in grado di attraversare questa fase molto importante della loro vita con un cuore puro, forti nell’anima, sicuri di sé e pieni di altruismo? Si può educare dei buoni bambini in questi tempi pazzi? Ovviamente si può, ma è molto difficile. Molti genitori che conosco ritengono che


sono essi stessi ad essere pericolosi, e che faranno qualcosa di terribile che causerà per sempre delle deviazioni nella psiche dei loro figli. Temono di essere troppo severi o troppo permissivi, troppo protettivi o troppo rigidi. L’essere genitori li paralizza, non sono in grado di aiutare i propri bimbi che stanno crescendo, poiché sono troppo impauriti per compiere una qualsiasi azione. Ricordo la paura che avevo quando ho preso tra le mani la mia prima figlioletta. Era un batuffolo pieno di gioia, ma la tenevo attentamente, come se fosse una delicata porcellana cinese, temendo di farle del male. E’ un fatto che durante questi 27 anni che sono trascorsi da quel momento, ho compiuto degli errori, d’altra parte in modo simile a mia moglie. Sono sicuro che a volte è successo che noi facessimo del male alla nostra bimba, ma, nonostante tutto, la abbiamo aiutata a crescere. Attualmente è una bellissima giovane donna sposata ed insegna a scuola la lingua inglese. Oltre a lei, ho anche altri quattro figli, e la loro educazione continua a tormentarci, soprattutto quando vediamo ciò che succede intorno a noi. Tuttavia ho una buona notizia per voi: compierete errori nell’educazione, tanti quanti ne ho compiuti io e mia moglie: questo fatto è sicuro! Certamente non farete i nostri stessi sbagli, tuttavia questi saranno numerosi.

Gli errori sono parte dell’esistenza dei genitori. Ma la buona notizia è che dagli sbagli si può imparare. Potete diventare buoni genitori educando i vostri figli in un’atmosfera di responsabilità e costruendo tra di voi un legame pieno di gioia. Inoltre, tutti noi possiamo usufruire dell’aiuto degli altri nella cura dei nostri figli. Sottolineo: usufruire dell’aiuto! Noi stessi siamo responsabili. Per educare i bambini non abbiamo bisogno di abdicare al nostro ruolo di genitori, a vantaggio della società, della scuola, dei politici: essi non devono dirci come dobbiamo essere genitori; e nemmeno le istituzioni religiose possono sostituirci nell’educazione dei figli, perché questa deve essere compito dei genitori. Costoro saranno comunque sostenuti nei loro sforzi educativi da tutte le istituzioni rimanenti: società, scuola, politici, Chiesa. Questo è il mio appello che rivolgo a voi. Entrate sul ring e diventate genitori. Prendete la decisione per cui la vostra famiglia sarà per voi la più importante, e sacrificatevi per essa. Assumete su di voi la fatica di prendervi cura dei vostri figli. Non sarà facile. Non sarà un gioco. Ma varrà la pena. Ricordate: non diventerete mai dei genitori perfetti, e nemmeno dovete essere dei genitori-modello. Ma vi invito a dedicare del tempo ed un po’ di fatica per diventare buoni genitori, ruolo che potete sicuramente rags giungere e realizzare.

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IL

VOSTRO

MATRIMONIO

I fondamenti

N

el momento in cui il matrimonio viene celebrato, Dio ci vedrà ormai per sempre come due persone legate l’uno all’altra. E’ troppo tardi per porci la domanda: dovevamo metterci insieme? Adesso la domanda è già diversa: “Che cosa dobbiamo fare per stare davvero bene insieme?”. Quindi invitiamo caldamente ogni coppia a decidere davanti a Dio: “Entrambi desideriamo essere felici nel nostro matrimonio e faremo tutto quanto è in nostro potere affinché sia davvero così. Chiediamo a Dio di aiutarci, di cambiare ciascuno di noi e di intervenire dove le nostre possibilità umane terminano”. DIVENTATE PERSONE ADATTE

Per la maggioranza delle persone, il ma-

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Sicuramente desiderate, come coniugi, educare bene i vostri figli. Pensate alla loro felicità, e dareste molto affinché essa si realizzasse nella loro vita. Ma sapete che l’educazione è strettamente collegata al legame che esiste tra di voi?

trimonio si basa sul trovare il partner adeguato, che realizzi le proprie aspettative. Lo sposarsi dovrebbe risolvere molti problemi dell’individuo, come la solitudine, la mancanza di un obiettivo o di un senso nella propria esistenza, la mancanza della percezione del proprio valore, eventuali incomprensioni in famiglia, per esempio conflitti con i genitori o con l’ambiente circostante, ecc… In tali situazioni cerchiamo qualcuno che comprenderà e realizzerà queste nostre aspettative. Il matrimonio non consiste soltanto nel trovare la persona adeguata, ma anche nel diventarlo noi stessi. CRISTO – LA PIETRA

Il matrimonio può essere paragonato ad una costruzione, ad una casa che costruiamo su un fondamento concreto e con vari materiali. L’obiettivo del Creatore è che questa costruzione sia forte, basata su un solido fondamento e costituita da materiali resistenti, perché soltanto in questo caso resisterà alle prove ed alle diverse avversità del destino. Cristo è come una pietra, è l’unico fondamento per costruire un matrimonio durevole. L’IMPORTANZA DEL MATRIMONIO

Gesù, per mezzo del miracolo a Cana, ha


parte 1 indicato la visione divina riguardante il matrimonio, che all’inizio è buono ed attraente, e con il trascorrere degli anni deve essere sempre più meraviglioso, pieno della profondità intima, della fiducia, dell’amicizia e dell’affetto. Il Creatore si pone dalla parte di coloro che hanno il coraggio di sognare un matrimonio eccezionale con la persona prescelta. Il matrimonio per Dio è molto importante, perché Egli gli ha donato un enorme valore spirituale. L’amore intimo tra il marito e la moglie devono essere l’immagine dell’amore di Cristo per la Sua Sposa, la Chiesa. Quindi non dobbiamo stupirci se il matrimonio, tra cui innanzitutto il legame intimo tra gli sposi, sono tanto attaccati. Il nemico di Dio sa perfettamente che cosa sta colpendo. Dunque il Creatore cerca delle coppie di sposi che desiderano portare questo fortissimo messaggio spirituale. LA NECESSITA’ DEL CAMBIAMENTO SPIRITUALE

Quasi tutti i conflitti ed i problemi coniugali iniziano dalla mancanza di un fondamento adeguato - ossia della comprensione in che cosa consiste il matrimonio nella prospettiva divina - o dalla mancanza del materiale da costruzione - che è il cambiamento spirituale di ciascuno sposo, le preghiere in comune, e le conversazioni sincere ed aperte (a proposito delle vicendevoli aspettative oppure del comportamento da assumere di fronte ad una situazione concreta e difficile che compare lungo il cammino comune). LA NECESSITA’ DEL DIALOGO

I coniugi dovrebbero diventare consapevoli della necessità di una stabile comunicazione tra di loro. Devono sapere come conversare e devono trovare un tempo concreto per stare da soli in due senza ostacoli esterni. Devono comprendere l’importanza

di questi momenti, e devono lottare per trovarli - non temiamo di utilizzare questo verbo così forte! Il significato spirituale di questo tempo è così enormemente indispensabile per la coppia che tutto l’ambiente circostante tenterà di ostacolarlo. Vinceranno coloro i quali sanno che, dopo il rapporto con Dio, la resistenza del legame matrimoniale è la cosa più importante nell’esistenza. Un elemento fondamentale nel procedimento di costruzione di una buona comunicazione è rappresentato dall’apertura verso l’altra persona, che si basa su un sincero interessamento per ciò che l’altra persona sente e pensa a proposito di un certo argomento, come ne parla e qual è il suo atteggiamento nei riguardi di una certa questione. LA LOTTA CONTRO IL PROPRIO EGOISMO

Uno degli ostacoli maggiori nella costruzione di un matrimonio buono e forte consiste nel valutare tutti gli avvenimenti soltanto attraverso il proprio Io. Per essere veramente felici nel matrimonio, bisogna ricordarsi che la nostra sposa o il nostro sposo deve essere altrettanto felice. Anche se noi non siamo d’accordo, dobbiamo riconoscere che il matrimonio opera sulla base del bilanciamento delle forze: starò bene nel mio rapporto di coppia soltanto se anche il mio consorte vi si s troverà a suo agio.

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Le domande riguardanti

LA SESSUALITA’

Sembra che nei documenti della Comunità Europea sia già prevista la seguente divisione dei sessi: un signore che va con un signore, una signora che va con una signora, un signore che si mette insieme una volta con un signore ed una volta con una signora, una signora che si mette insieme una volta con una signora ed una volta con un signore, ed infine “una specie in via di estinzione”: un signore che sta con una signora!

on si tratta assolutamente di uno scher-

N zo, purtroppo… Le questioni sessuali

sono cresciute nei nostri tempi così tanto da raggiungere dimensioni colossali e problemi enormi. Ci vengono proposte delle soluzioni così devianti ai quesiti riguardanti la sessualità ed all’apparente possibilità di scelta del proprio sesso, che perfino le persone intelligenti perdono la testa e non sanno più che cosa è buono e ragionevole. Si può e si deve chiedere: “Perché succede così?”. LA FAMIGLIA DEBOLE

Il primo motivo è la debolezza della famiglia. Molti fattori concorrono al fatto che la

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famiglia non realizzi totalmente il proprio ruolo educativo. I genitori non guariscono dal proprio egoismo e non lavorano sul proprio carattere. Non vedono altro obiettivo al di là dell’”auto-realizzazione”. Non comprendono che il divorzio di solito rappresenta uno strappo interiore per il bambino, il quale invece è il frutto della loro unione. Tentano di combattere tra di loro per avere per sé la benevolenza del figlio. Quindi la loro prole non avrà il senso dell’appartenenza e della sicurezza, ed infrangendo qualsiasi legge cercherà di conquistare l’affetto e l’interessamento dei genitori. LA MANCANZA DI FEDE

Dio ha affermato con chiarezza che cosa è buono per la persona umana. Egli è il Suo Creatore, quindi sa bene che cosa è buono e che cosa è cattivo per l’individuo, in modo simile al costruttore di una macchina per le fabbriche o di un’automobile. Quando la nostra vettura si guasta, ci rechiamo dall’esperto, in particolare dal miglior esperto. Infatti è ovvio che l’ideatore ed il fabbricatore della nostra auto sa tutto a proposito di essa e ci indicherà velocemente la causa dei suoi


problemi ed il metodo efficace per risolverli. Perché non vogliamo, nelle questioni riguardanti la nostra umanità, metterci in contatto con “un esperto in umanità”, con “il costruttore degli uomini”, Dio? La fede è la fiducia che, poiché Dio ha creato la persona umana, Egli è Colui che sa meglio di tutti in che cosa consiste la sua malattia. E se Dio ha affermato che per i figli la condizione migliore si trova nell’educarli per mezzo dell’affetto dei loro genitori, dell’uomo e della donna, perché proviamo a cambiare questo fatto, e cerchiamo nuove vie per fondare le famiglie?

problemi con la propria sessualità; esistono delle istituzioni che hanno l’obiettivo di aiutarli ad uscire dalle dipendenze, se vogliono. Ma non permettiamo che ci convincano che la patologia è la normalità. Infatti, a coloro che tentano di persuaderci di ciò, non interesserà, poi, se noi o i nostri cari avremo una vita infelice e non ci realizzeremo. Ognuno di noi ha il diritto di riflettere sulla scelta della direzione della propria esistenza e di proporre adeguati valori ai propri figli.

LA RICEZIONE A-CRITICA DELLE INFORMAZIONI TRASMESSE DAI MASS MEDIA

Il Libro della Genesi afferma: “Dio ha creato l’uomo a Sua immagine e somiglianza, uomo e donna li creò”, e le prime parole che disse a loro non erano: “Realizzatevi” né “Provate ad avere successo” né “Mettetevi insieme come volete” ma “Dio li benedisse, dicendo: Siate fertili e moltiplicatevi, affinché voi popoliate la terra e la sottomettiate”. E’ chiaro che può avere figli soltanto una coppia formata da un uomo e da una donna, mentre una qualsiasi altra combinazione non è fertile ossia non realizza la richiesta di Dio. Se formeremo legami che non sono fertili, allora perderemo il dominio sulla terra. Questa è una semplice conseguenza del Libro della Genesi.

Attualmente è diffuso fino all’assurdità il fatto che i mass-media ci dicano come dobbiamo vivere. Siamo consapevoli che molte stelle del cinema vengono pagate abbondantemente per pubblicizzare qualsiasi deviazione sociale, sessuale, e comportamentale? Come possiamo osservare, la fine della loro esistenza è spesso terribile. Tali “divi” fanno l’esperienza della propria tragedia esistenziale seguendo queste indicazioni che propagano in seguito alla ricezione di molti soldi da parte di vari “sponsor”. Essi, contemporaneamente, sono colpevoli del fatto che i loro fan li imitano a-criticamente. Non è una vera disgrazia? L’APPROCCIO POSITIVO

Tuttavia, nonostante tutte le rivoluzioni e le parate dei gay, la maggioranza delle persone vive la sessualità in modo normale, è interessata al sesso opposto e non vuole nemmeno immaginare di metter su famiglia con esponenti dello stesso sesso. Non impazziamo e non crediamo alle statistiche fornite dai media! Le deviazioni sessuali in verità costituiscono una percentuale marginale della società. Non si tratta di perseguitare chi ha dei

LA VERITA’ A PROPOSITO DELLA SESSUALITA’ UMANA

PERCHE’ UOMO E DONNA?

Attualmente nessuno più potrà affermare di non sapere quale influsso sul bambino è posseduto dall’azione di entrambi i genitori.

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La psicologia sperimentale ha già compiuto scoperte così avanzate che non si può più fare finta di non saperlo. Questa è la seconda argomentazione a favore della famiglia composta da uomo e donna. Tutto nel bimbo si forma all’interno della famiglia: la vita fisica, psichica, spirituale, il modo di accostarsi alla cultura, tutta la spina dorsale morale. Proprio tutto. I figli imitano i genitori in modo a volte buffo, tuttavia non bisogna ridere, poiché essi stanno soltanto imitando i modelli che vedono. Se tra i genitori non esiste un vero legame di amore, allora i loro bambini si trovano in una situazione tragica, e non impareranno come vivere bene. Quindi non bisogna cercare altri tipi di legami (ossia che: se sono donna forse potrò instaurare un legame felice con un’altra donna, mentre se sono uomo – con un altro uomo). Per il bene della prole bisogna restare nella coppia uomo-donna e perfezionarla, o perfino salvare l’unione coniugale se è in pericolo. Forse abbiamo delle ferite che traggono la loro origine dall’infanzia, forse non abbiamo imparato nella propria famiglia come essere dei buoni genitori. Non è un problema. La soluzione è univoca: perfezionare questo matrimonio in cui ci troviamo. L’UOMO E LA DONNA

Parlando brevemente: la donna insegna al suo bimbo l’amore, lo sviluppo dei sentimenti, la percezione della bellezza, a volte la

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capacità di sbrigare le faccende domestiche, mentre l’uomo conduce i suoi figli al di là della casa, nel mondo, e mostra che si può farcela e come farcela. La madre, amando, insegna ad amare. Il padre, accompagnando i figli nel mondo, mostra a loro come raggiungere la conoscenza di vari fenomeni, quali sono i pericoli all’esterno, e quale direzione seguire per vivere in modo saggio. A volte una madre sola pensa che sostituirà il padre, mentre un padre solo pensa che sostituirà la madre… Purtroppo o per fortuna, non si può sostituire la mascolinità o la femminilità per mezzo del sesso opposto. Infatti siamo stati creati così che la donna possiede in sé l’elemento di femminilità, mentre l’uomo possiede in sé l’elemento di mascolinità. La mascolinità in una donna o la femminilità in un uomo sono dei surrogati di cui i figli faranno un’amara esperienza, anche se non si renderanno subito conto perché c’è qualcosa di strano. TENTIAMO, CERCHIAMO…

Quindi facciamo tutto per creare un matrimonio buono, in cui regni l’amore, se stiamo preparandoci in questa direzione nella nostra esistenza. Rafforziamo il nostro affetto reciproco per il bene dei figli, se siamo già sposati, e guariamo le conseguenze negative dei nostri comportamenti errati, se il nostro legame coniugale è in pericolo. Davvero vale la pena. In futuro, la felicità comune dei genitori e dei figli non sarà misurabile perché s infinita…


PAOLO: Io ritengo che non dovrebbe aver luogo la situazione per cui un padre viene dal figlio e gli dice: “Adesso parleremo per un’ora”. Sarebbe meglio uscire insieme ed andare al cinema, al teatro, in piscina, giocare a calcio. Oppure anche mangiare insieme a casa, conversando di varie tematiche. Sono importanti i colloqui su tali temi che si possono discutere soltanto con il papà. Infatti ci sono questioni che purtroppo non vengono affrontate con il proprio padre, come per esempio il tipo di relazione da instaurare tra un ragazzo ed una ragazza. ANDREA: Vorrei avere la possibilità di chiedere al papà qual è la soluzione di questioni importanti per me. Il papà dovrebbe essere la persona a cui rivolgere le domande importanti, e forse soltanto quelle importanti. Oggigiorno, quando a molti padri sembra di non essere indispensabili nel percorso di crescita dei loro figli, ed anche nella loro esistenza di adolescenti, sarebbe bene invece che essi sentissero di che cosa hanno bisogno i loro figli. Queste affermazioni mostrano che la paternità non consiste soltanto nel mantenimento della casa e dei figli, ma anche nella possibilità di essere creativi, di essere amici dei propri figli e di trovare un posto nella vita della propria prole. Sarebbe bene che lo sapessero anche quelle mogli che ritengono di potere sostituire completamente i propri mariti nell’educazione dei figli.

I PERIODI DELL’EDUCAZIONE

Gli psicologi contemporanei esperti mettono in evidenza alcuni diversi periodi nell’educazione, dei quali vale la pena essere a conoscenza e riflettere su di essi, affinché i genitori possano adattare il proprio comportamento allo sviluppo dei loro pupilli: fino a circa 6 anni: periodo del DOMINIO dei genitori; dai 6 anni ai 14 anni: periodo della GUIDA; dai 14 anni ai 18 anni: periodo del PILOTAGGIO; dai 18 anni ai 25 anni: periodo dell’ACCOMPAGNAMENTO; oltre i 25 anni: periodo della GIOIA O della DISPERAZIONE, in relazione a come sono stati condotti i periodi precedenti.


L’individuo, essendo persona umana dal momento del concepimento nel ventre materno, gradualmente impara come essere uomo/donna; e questa conoscenza basilare si realizza per mezzo dell’educazione. Giovanni Paolo II


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