Adozione spirituale del bambino concepito

Adozione spirituale del bambino concepito

i Che cos’è l’adozione a distanza?

L’adozione spirituale fonda la propria forza nello scopo che si propone.

La difesa della vita in tutti i suoi aspetti vuol dire volgersi a Colui che ha offerto la vita e pregarlo per salvare coloro che sono indifesi e in pericolo di morte. L’adozione spirituale è la preghiera per un bambino che è minacciato di uccisione nel grembo materno.

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Come può essere fatta l’adozione spirituale?

Sia in forma solenne che in forma privata, recitando la formula (davanti alla croce o al Santissimo Sacramento…). Dura nove mesi e consiste nella recita ogni giorno di una decina del Santo Rosario, misteri gaudiosi, luminosi, dolorosi, gloriosi (Pater, Ave, Gloria), e nella recita della “Preghiera giornaliera”. Alla preghiera si può aggiungere qualche proposito personale liberamente scelto.

Quali possono essere i propositi personali?

I propositi personali possono essere per esempio: confessione frequente e santa comunione, adorazione del Santissimo Sacramento, lettura della parola di Dio, digiuno, lotta ai propri vizi, aiuto ai bisognosi, ulteriori preghiere (litanie, novene, coroncina della Divina Misericordia … ). Si può fare l’adozione senza i propositi personali. I propositi personali non sono obbligatori, ma sono raccomandati e vengono fatti volentieri da chi si impegna per l’adozione spirituale.

Come è nata l’adozione spirituale?

Dopo le apparizioni della Madonna di Fatima, l’adozione spirituale è stata la risposta alla richiesta della Madre di Dio di pregare ogni giorno il Santo Rosario come penitenza per l’espiazione dei peccati che più hanno ferito il Suo Cuore Immacolato. Nel 1987 questa preghiera è stata introdotta in Polonia. Il primo centro dell’adozione si è costituito nella chiesa dei padri Paolini a Varsavia. Da questo luogo la preghiera si è diffusa in ogni dappertutto.

Quali sono i frutti dell’adozione spirituale?

L’adozione spirituale guarisce le profonde ferite interiori causate dal peccato dell’aborto. Aiuta le madri a riacquisire la fede e la fiducia nella Divina Misericordia, donando la pace ai loro cuori. Come dono concreto questa preghiera aiuta in particolare i giovani a modellare il loro carattere, a combattere l’egoismo, a scoprire la gioia della maternità e paternità responsabile, donando loro la capacità di guardare l’amore con gli occhi di Dio. Insegnando la preghiera sistematica e il valore delle opere positive, l’adozione spirituale approfondisce il personale rapporto con Dio. Aiuta a trovare un senso profondo nelle pratiche compiute. Inoltre può essere occasione di un rinnovo amore e di preghiera comune in famiglia.

Chi può fare l’adozione spirituale?

Chiunque, laici, consacrati, uomini e donne, persone di tutte le età. È bene propagare l’adozione spirituale specialmente in famiglia e tra i conoscenti.

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Quante volte si può fare l’adozione spirituale?

Si può fare ripetutamente a condizione che la precedente sia conclusa.

Si può adottare più di un bambino?

L’adozione spirituale si fa per un bambino per volta.

Si conosce la nazionalità del bambino in adozione?

Non si sa, solo Dio conosce il suo nome.

In che modo capirò che Dio 4 ha ascoltato la mia preghiera?

La nostra sicurezza si fonda sulla fede nella Onnipotenza e nella Misericordia infinita di Dio. Dio è Datore della Vita e la Sua volontà è che ogni bambino viva e sia circondato dall’amore dei genitori.

Cosa succede se mi dimentico di recitare la preghiera?

La dimenticanza non è un peccato. Una lunga pausa (per esempio un mese) tronca l’adozione spirituale. È necessario rinnovare la promessa e tentare di essere più fedeli. Nel caso di una pausa più corta è necessario continuare l’adozione spirituale recuperando i giorni persi alla fine.

FORMULA PER LA PROMESSA DELL’ADOZIONE SPIRITUALE (da fare solo per il primo giorno)

Santissima Vergine, Madre di Dio, Maria, Angeli e Santi tutti, spinto dal desiderio di aiutare i bambini non – ancora – nati, io ………………………………………. faccio proposito e prometto dal giorno …………………. di accogliere in adozione spirituale un bambino, il cui nome è conosciuto soltanto a Dio, di pregare per nuove mesi per salvare la sua vita e per una vita giusta e onesta dopo la sua nascita. Faccio proposito di dire una preghiera ogni giorno nell’intenzione di quel bambino non – ancora – nato, di pregare una decina di rosario ogni giorno, di fare il proposito personale di: …………………….

Luogo e data ………………………….

PREGHIERA GIOLNARIERA (da fare per nove mesi)

Signore Gesù, per intercessione di Maria, Madre Tua, la quale Ti ha dato alla luce con amore, e per intercessione di San Giuseppe, l’uomo dell’affidamento, il quale si prendeva cura di Te, Ti prego per l’intercessione di quel bambino non – ancora – nato, che ho spiritualmente adottato, e che si trova in pericolo di morte. Ti prego dà ai genitori l’amore ed il coraggio, per lasciar vivere il loro bambino, per la vita che Tu stesso gli hai donato. Amen (segue una decina di rosario) Il primo giorno nel fare la promessa, puoi anche liberamente esprimere l’assunzione di un impegno: potrebbe essere la confessione frequente, la Santa Messa quotidiana, l’adorazione periodica del SS. mo Sacramento, la lettura della Bibbia, la lotta contro i propri vizi, un aiuto solidale, un sacrificio nascosto, ulteriori preghiere come la coroncina alla Divina Misericordia o altro ancora.

Questo cammino di preghiera – che si spera sia conosciuto e praticato anche tra i giovani – può aiutarli a modellare il proprio carattere, a combattere il facile egoismo e a sperimentare la gioia di diventare genitori secondo il Cuore di Dio, apprezzando la verità sulla famiglia in un clima culturale, come il nostro, che la vuole disintegrare alle radici.

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“La peggiore malattia oggi è il non sentirsi desiderati né amati, il sentirsi abbandonati.

Vi sono molte persone al mondo che muoiono di fame, ma un numero ancora maggiore MUORE PER MANCANZA D’AMORE. Ognuno ha bisogno d’amore.

Ognuno deve sapere di essere desiderato, di essere amato, e di essere importante per Dio. VI È FAME D’AMORE, E VI È FAME DI DIO.”

(Madre Teresa di Calcuta)