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AVVENTO 2018 giorno per giorno

PAROLA

RIFLESSIONE

PREGHIERA PROPOSITO


Se la lettura di un brano della Sacra Bibbia non mi muove dentro e non mi spinge ad andare verso gli altri e ad agire in modo nuovo, non sto ascoltando. Non si ascolta solo con l’udito e con l’intelligenza, ma anche con il cuore. In questo Avvento ascolteremo la Parola che Dio ha da dirci, la mediteremo nel nostro cuore e la metteremo in atto attraverso il proposito del giorno. Il percorso proposto in questo libretto è il seguente:

ascolto della Parola di Dio riflessione testimonianza dei santi

preghiera proposito del giorno


PRIMA DOMENICA 2 dicembre - Anno C le letture del giorno A te, Signore, innalzo l’anima mia, in te confido. Ger. 33, 14-16

Ecco, verranno giorni - oracolo del Signore - nei quali io realizzerò le promesse di bene che ho fatto alla casa d’Israele e alla casa di Giuda. 15In quei giorni e in quel tempo farò germogliare per Davide un germoglio giusto, che eserciterà il giudizio e la giustizia sulla terra. 16In quei giorni Giuda sarà salvato e Gerusalemme vivrà tranquilla, e sarà chiamata: Signore-nostra-giustizia. 14

1Ts 3, 12 - 4,2 Il Signore vi faccia crescere e sovrabbondare nell’amore fra voi e verso tutti, come sovrabbonda il nostro per voi, 13per rendere saldi i vostri cuori e irreprensibili nella santità, davanti a Dio e Padre nostro, alla venuta del Signore nostro Gesù con tutti i suoi santi.

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Per il resto, fratelli, vi preghiamo e supplichiamo nel Signore Gesù affinché, come avete imparato da noi il modo di comportarvi e di piacere a Dio - e così già vi comportate-, possiate progredire ancora di più. 2Voi conoscete quali regole di vita vi abbiamo dato da parte del Signore Gesù. 1

Lc. 21, 25-28, 34-36 25 Vi saranno segni nel sole, nella luna e nelle stelle, e sulla terra angoscia di popoli in ansia per il fragore del mare e dei flutti, 26mentre gli uomini moriranno per la paura e per l’attesa di ciò che dovrà accadere sulla terra. Le potenze dei cieli infatti saranno sconvolte. 27 Allora vedranno il Figlio dell’uomo venire su una nube con grande potenza e gloria. 28Quando cominceranno ad accadere queste cose, risollevatevi e alzate il capo, perché la vostra liberazione è vicina”.

State attenti a voi stessi, che i vostri cuori non si appesantiscano in dissipazioni, ubriachezze e affanni della vita e che quel giorno non vi piombi addosso all’improvviso; 35come un laccio infatti esso si abbatterà sopra tutti coloro che abitano sulla faccia di tutta la terra. 36Vegliate in ogni momento pregando, perché abbiate la forza di sfuggire a tutto ciò che sta per accadere e di comparire davanti al Figlio dell’uomo”. 34

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Noi non sappiamo il giorno esatto del ritorno di Cristo. Per questo motivo dobbiamo essere sempre preparati per incontrarLo. Come imparare ad essere vigilanti? Vivendo ogni giorno della nostra vita terrena come se fosse l’ultimo. L’ultimo momento della nostra vita terrena sarà anche il momento dell’incontro con il “Signore-nostra-giustizia”. Però il giorno della nostra morte non è l’unico momento nel quale possiamo incontrare il Signore. Incontriamo il Signore ogni volta che decidiamo di andare incontro ai nostri fratelli bisognosi, quando decidiamo di vivere l’amore fraterno. Allora il nostro cuore sarà saldo e irreprensibile, pronto ad accogliere il Figlio dell’uomo che viene con grande potenza e gloria.

il santo di oggi beato Giovanni Ruysbroeck

La venuta di Cristo nella nostra storia non è una sola. La prima, e causa delle altre, è certamente quella in cui Dio, vinto da purissimo amore per noi, volle farsi uomo, per gli uomini. Ma c’è anche una sua seconda venuta, che grazie alla prima si attua nella discesa ch’Egli fa ogni giorno, e più volte al giorno, nei cuori di quanti Lo amano, per arricchirli di nuovi doni, secondo le capacità di ciascuno. E ci sarà anche una terza venuta, che avrà luogo il giorno della nostra morte e il giorno conclusivo dell’ultimo e tremendo giudizio.

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Signore Gesù, oggi comincio il cammino di Avvento, l’attesa della Tua venuta sulla nostra Terra. Voglio preparare bene il mio cuore per riceverTi nel giorno del santo Natale. Apri la mia mente perché capisca ciò che Tu vuoi da me. Accompagnami con la Tua grazia perché questo tempo santo dell’Avvento sia pieno di frutti spirituali che fioriscano nelle opere di carità. Aiutami a fare buoni propositi perché la mia vita sia sempre al servizio dei più bisognosi. In questi miei fratelli riconosco Te, per questo voglio amarTi in loro. Maranatha! Vieni, Signore Gesù!

PROPOSITO

scegli il comportamento tramite il quale vuoi vegliare durante questo Avvento perché il tuo cuore sia pronto ad accogliere il Figlio di Dio.

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lunedì dicembre 33dicembre le letture del giorno Andiamo con gioia incontro al Signore Is. 2, 1-5 1 Messaggio che Isaia, figlio di Amoz, ricevette in visione su Giuda e su Gerusalemme. 2 Alla fine dei giorni, il monte del tempio del Signore sarà saldo sulla cima dei monti e s’innalzerà sopra i colli, e ad esso affluiranno tutte le genti. 3Verranno molti popoli e diranno: “Venite, saliamo sul monte del Signore, al tempio del Dio di Giacobbe, perché ci insegni le sue vie e possiamo camminare per i suoi sentieri”. Poiché da Sion uscirà la legge e da Gerusalemme la parola del Signore. 4Egli sarà giudice fra le genti e arbitro fra molti popoli. Spezzeranno le loro spade e ne faranno aratri, delle loro lance faranno falci; una nazione non alzerà più la spada contro un’altra nazione, non impareranno più l’arte della guerra. 5Casa di Giacobbe, venite, camminiamo nella luce del Signore.

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Mt. 8, 5-11 5 Entrato in Cafàrnao, gli venne incontro un centurione che lo scongiurava e diceva: 6”Signore, il mio servo è in casa, a letto, paralizzato e soffre terribilmente”. 7Gli disse: “Verrò e lo guarirò”. 8Ma il centurione rispose: “Signore, io non sono degno che tu entri sotto il mio tetto, ma di’ soltanto una parola e il mio servo sarà guarito. 9Pur essendo anch’io un subalterno, ho dei soldati sotto di me e dico a uno: “Va’!”, ed egli va; e a un altro: “Vieni!”, ed egli viene; e al mio servo: “Fa’ questo!”, ed egli lo fa”. 10 Ascoltandolo, Gesù si meravigliò e disse a quelli che lo seguivano: “In verità io vi dico, in Israele non ho trovato nessuno con una fede così grande! 11Ora io vi dico che molti verranno dall’oriente e dall’occidente e siederanno a mensa con Abramo, Isacco e Giacobbe nel regno dei cieli.

Ci colpisce profondamente la fede salda del centurione, un pagano non appartenente al popolo eletto. Anche noi siamo chiamati a seguire i suoi passi: andare verso gli altri con umiltà e con rispetto, conoscendo le nostre debolezze; andare verso l’altro con la consapevolezza di essere inferiore a lui (“io non sono degno”). L’umiltà fa nascere la fede in Gesù. La fede ci fa Chiesa: il nuovo popolo eletto, il monte del tempio di Dio, al quale affluiranno tutte le genti del mondo. 8

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il santo di oggi san Francesco Saverio

Dio permette al demonio di affliggere e tormentare quelle creature che, da pusillanimi, cessano di confidare nel loro Creatore e non attingono forza nello sperare in Lui. Per questo male tanto grande della pusillanimità, molti di coloro che hanno cominciato col servire Dio, vivono desolati per non andare avanti, portando con perseveranza la soave croce di Cristo. (...) Inoltre coloro che si ritengono qualcosa, facendo assegnamento su loro stessi più di quanto non valgano, disprezzando le cose umili senza essersi molto esercitati e avvantaggiati vincendosi in esse, sono più deboli dei pusillanimi durante i grandi pericoli e travagli perché, non portando a termine quello che avevano cominciato, perdono il caraggio per le piccole cose allo stesso modo con cui lo avevano perduto per le grandi.

O Gesù, mi rendo conto che l’umiltà non è il mio punto forte. Vorrei essere io il migliore in tutto e dimentico che la cosa più importante nella vita è l’amore. Aiutami ad amare gli altri secondo l’esempio del Tuo amore misericordioso.

PROPOSITO

vivi la tua giornata con l’umiltà di chi sa mettersi all’ultimo posto in tutto.

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martedì 4 dicembre le letture del giorno Nei suoi giorni fioriranno giustizia e pace Is. 11, 1-10 1 Un germoglio spunterà dal tronco di Iesse, un virgulto germoglierà dalle sue radici. 2Su di lui si poserà lo spirito del Signore, spirito di sapienza e d’intelligenza, spirito di consiglio e di fortezza, spirito di conoscenza e di timore del Signore. 3Si compiacerà del timore del Signore. Non giudicherà secondo le apparenze e non prenderà decisioni per sentito dire; 4ma giudicherà con giustizia i miseri e prenderà decisioni eque per gli umili della terra. Percuoterà il violento con la verga della sua bocca, con il soffio delle sue labbra ucciderà l’empio. 5 La giustizia sarà fascia dei suoi lombi e la fedeltà cintura dei suoi fianchi. 6Il lupo dimorerà insieme con l’agnello; il leopardo si sdraierà accanto al capretto; il vitello e il leoncello pascoleranno insieme e un piccolo fanciullo li guiderà. 7La mucca e l’orsa pascoleranno insieme; i loro piccoli si sdraieranno insieme. Il leone si ciberà di paglia, come il bue. 8Il lattante si trastullerà sulla buca della vipera; il bambino metterà la mano nel covo del serpente velenoso. 10

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Non agiranno più iniquamente né saccheggeranno in tutto il mio santo monte, perché la conoscenza del Signore riempirà la terra come le acque ricoprono il mare. 10In quel giorno avverrà che la radice di Iesse sarà un vessillo per i popoli. Le nazioni la cercheranno con ansia. La sua dimora sarà gloriosa. 9

Lc. 10, 21-24 21 In quella stessa ora Gesù esultò di gioia nello Spirito Santo e disse: “Ti rendo lode, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. 22Tutto è stato dato a me dal Padre mio e nessuno sa chi è il Figlio se non il Padre, né chi è il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo”. 23 E, rivolto ai discepoli, in disparte, disse: “Beati gli occhi che vedono ciò che voi vedete. 24Io vi dico che molti profeti e re hanno voluto vedere ciò che voi guardate, ma non lo videro, e ascoltare ciò che voi ascoltate, ma non lo ascoltarono”.

Chi sono i veri sapienti? Sono coloro che si lasciano riempire dalla sapienza di Dio. Sono i semplici che si lasciano guidare dallo Spirito Santo: - attraverso la Parola di Dio che fornisce le indicazioni su come agire; - attraverso il direttore spirituale che ci guida nel discernimento; - attraverso la preghiera che ci apre il cuore alla grazia divina. prima settimana di avvento

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il santo di oggi san Giovanni Damasceno

Il divino è ineffabile e incomprensibile. Infatti «nessuno conosce il Padre se non il Figlio, e nessuno conosce il Figlio se non il Padre». E anche lo Spirito santo conosce ciò che è di Dio, così come lo spirito dell’uomo conosce ciò che è nell’uomo. Nessuno ha mai conosciuto Dio, se non colui al quale egli stesso lo ha rivelato. Tuttavia Dio non ci ha abbandonato in un’ignoranza completa. Infatti la conoscenza di Dio è stata seminata da lui naturalmente in tutti. La stessa creazione, la sua conservazione e il governo di essa proclamano la grandezza della natura divina. E inoltre dapprima per mezzo della Legge e dei Profeti, e poi per mezzo del suo Figlio unigenito, del Signore Dio e salvatore nostro Gesù Cristo, Dio ha rivelato la conoscenza di se stesso per quanto ci è accessibile. Perciò noi accogliamo, riconosciamo e veneriamo ciò che ci è stato tramandato per mezzo della Legge, dei Profeti, degli Apostoli e degli Evangelisti, non ricercando nulla al di là di queste cose.

Signore Gesù, sapienza eterna del Padre. Donami la grazia di capire quale sia la volontà di Dio nei miei confronti e aiutami a compierla in ogni azione della mia giornata odierna.

PROPOSITO

fai una preghiera di 10 minuti prima di cominciare le tue attività, e chiedi a Gesù la grazia di realizzare oggi la volontà di Dio in tutto. 12

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mercoledì 5 dicembre le letture del giorno Abiterò nella casa del Signore tutti i giorni della mia vita Is. 25, 6-10a 6 Preparerà il Signore degli eserciti per tutti i popoli, su questo monte, un banchetto di grasse vivande, un banchetto di vini eccellenti, di cibi succulenti, di vini raffinati. 7 Egli strapperà su questo monte il velo che copriva la faccia di tutti i popoli e la coltre distesa su tutte le nazioni. 8Eliminerà la morte per sempre. Il Signore Dio asciugherà le lacrime su ogni volto, l’ignominia del suo popolo farà scomparire da tutta la terra, poiché il Signore ha parlato. 9 E si dirà in quel giorno: “Ecco il nostro Dio; in lui abbiamo sperato perché ci salvasse. Questi è il Signore in cui abbiamo sperato; rallegriamoci, esultiamo per la sua salvezza, 10poiché la mano del Signore si poserà su questo monte”. Mt. 15, 29-37 29 Gesù si allontanò di là, giunse presso il mare di Galilea e, salito sul monte, lì si fermò. 30Attorno a lui si radunò molta folla,

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recando con sé zoppi, storpi, ciechi, sordi e molti altri malati; li deposero ai suoi piedi, ed egli li guarì, 31tanto che la folla era piena di stupore nel vedere i muti che parlavano, gli storpi guariti, gli zoppi che camminavano e i ciechi che vedevano. E lodava il Dio d’Israele. 32 Allora Gesù chiamò a sé i suoi discepoli e disse: “Sento compassione per la folla. Ormai da tre giorni stanno con me e non hanno da mangiare. Non voglio rimandarli digiuni, perché non vengano meno lungo il cammino”. 33E i discepoli gli dissero: “Come possiamo trovare in un deserto tanti pani da sfamare una folla così grande?”. 34Gesù domandò loro: “Quanti pani avete?”. Dissero: “Sette, e pochi pesciolini”. 35Dopo aver ordinato alla folla di sedersi per terra, 36prese i sette pani e i pesci, rese grazie, li spezzò e li dava ai discepoli, e i discepoli alla folla. 37Tutti mangiarono a sazietà. Portarono via i pezzi avanzati: sette sporte piene.

La generosità degli apostoli nell’offrire ciò che possedevano, sette pani e qualche pesce, rende possibile il miracolo della moltiplicazione. Gesù trasforma il poco che hanno in un “banchetto di vini eccellenti, di cibi succulenti, di vini raffinati”. Quando l’uomo offre il poco che possiede, Dio lo trasforma in abbondanza. La povertà dell’uomo può essere arricchita solo da Dio. Doniamo a Gesù il nostro niente, quello che siamo, e lasciamoLo agire. Allora vedremo i miracoli compiersi nella nostra vita. 14

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il santo di oggi beato Filippo Rinaldi Vedere, sentire, avere tutte le miserie, tutti i i difetti, tutte le impotenze e colpe, e gettarsi, con una ignoranza somma nel Cuore di Gesù, ma piena di confidenza filiale, è il più bello omaggio che possa offrire a Nostro Signore una creatura che si è consacrata a Lui e vorrebbe consacrarsi ogni momento mille volte.

O mio Signore, sull’esempio degli apostoli, voglio offrirTi il poco che possiedo perché Tu lo trasformi in abbondanza. Ti offro tutto me stesso, con le mie debolezze e le mie virtù, affinché possa diventare uno strumento che porti il Tuo amore ai miei fratelli. Aiutami con la Tua grazia a compiere sempre la volontà divina nella mia vita. Compi in me il miracolo della conversione del cuore.

PROPOSITO

partecipa oggi al banchetto celeste dell’Eucaristia e chiedi a Gesù il miracolo della conversione del tuo cuore.

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giovedì 6 dicembre le letture del giorno Benedetto colui che viene nel nome del Signore Is. 26, 1-6 1 In quel giorno si canterà questo canto nella terra di Giuda: “Abbiamo una città forte; mura e bastioni egli ha posto a salvezza. 2Aprite le porte: entri una nazione giusta, che si mantiene fedele. 3La sua volontà è salda; tu le assicurerai la pace, pace perché in te confida. 4Confidate nel Signore sempre, perché il Signore è una roccia eterna, 5perché egli ha abbattuto coloro che abitavano in alto, ha rovesciato la città eccelsa, l’ha rovesciata fino a terra, l’ha rasa al suolo. 6I piedi la calpestano: sono i piedi degli oppressi, i passi dei poveri”. Mt. 7, 21. 24-27 21 Non chiunque mi dice: “Signore, Signore”, entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli. 24 Perciò chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica, sarà simile a un uomo saggio, che ha costruito 16

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la sua casa sulla roccia. 25Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ma essa non cadde, perché era fondata sulla roccia. 26Chiunque ascolta queste mie parole e non le mette in pratica, sarà simile a un uomo stolto, che ha costruito la sua casa sulla sabbia. 27Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa cadde e la sua rovina fu grande”.

La casa deve essere costruita con materiali forti e duraturi, capaci di sostenerla nelle tempeste. Chi costruisce una casa sa che la cosa più importante sono le fondamenta. Il fondamento della nostra vita spirituale è la Parola di Dio. Dopo averla ascoltata è necessario metterla in atto per costruire su di essa la propria spiritualità. Le mura della casa dell’anima devono essere sostenute dalla nostra volontà di compiere ciò che Dio ci chiede. Solo costruendo così arriveremo al tetto della santità quotidiana. Chi costruisce sulla roccia che è Dio non sarà toccato dai venti della disperazione e non sprofonderà nelle acque della tristezza. Cominciamo quindi a costruire su Dio ed insieme a Lui, per realizzare una città forte che porti salvezza non solo a noi ma a tutti quelli che incontriamo lungo il nostro cammino. prima settimana di avvento

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il santo di oggi san Nicola Un cittadino di Patara caduto in totale miseria non vide altra soluzione per le tre figlie che quella di farle prostituire, data l’impossibilità di offrire loro una dote e, dunque, di trovare marito. San Nicola, venuto a sapere di questo, per tre sere di seguito fece trovare sopra il tavolo della cucina del suo coetaneo una borsa piena d’oro, facendola passare dalla finestra senza farsi vedere. In questo modo salvò l’onore delle tre fanciulle, che una dopo l’altra presero marito (una versione racconta che la terza sera il santo trovò la finestra della cucina chiusa, così si arrampicò sul tetto, gettando il terzo “sacco” giù dal camino).

O, Signore Gesù, la mia casa non la costruisco sempre sulla roccia della Tua Parola. Quando i problemi mi assalgono, mi dimentico spesso di cercare una soluzione insieme a Te. Voglio costruire basandomi unicamente su di me, ed è solo al momento della caduta della mia casa che mi rendo conto del mio errore. Aiutami a costruire la mia vita insieme a Te.

PROPOSITO

fai una lista delle cose che, fino a questo punto della tua vita, hai costruito sulla sabbia. 18

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venerdì 7 dicembre le letture del giorno Abiterò nella casa del Signore tutti i giorni della mia vita Is. 29, 17-24 17 Certo, ancora un po’ e il Libano si cambierà in un frutteto e il frutteto sarà considerato una selva. 18Udranno in quel giorno i sordi le parole del libro; liberati dall’oscurità e dalle tenebre, gli occhi dei ciechi vedranno. 19Gli umili si rallegreranno di nuovo nel Signore, i più poveri gioiranno nel Santo d’Israele. 20Perché il tiranno non sarà più, sparirà l’arrogante, saranno eliminati quanti tramano iniquità, 21quanti con la parola rendono colpevoli gli altri, quanti alla porta tendono tranelli al giudice e rovinano il giusto per un nulla. 22 Pertanto, dice alla casa di Giacobbe il Signore, che riscattò Abramo: “D’ora in poi Giacobbe non dovrà più arrossire, il suo viso non impallidirà più, 23poiché vedendo i suoi figli l’opera delle mie mani tra loro, santificheranno il mio nome, santificheranno il Santo di Giacobbe e temeranno il Dio d’Israele. 24 Gli spiriti traviati apprenderanno la sapienza, quelli che mormorano impareranno la lezione”.

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Mt. 9, 27-31 27 Mentre Gesù si allontanava di là, due ciechi lo seguirono gridando: “Figlio di Davide, abbi pietà di noi!”. 28Entrato in casa, i ciechi gli si avvicinarono e Gesù disse loro: “Credete che io possa fare questo?”. Gli risposero: “Sì, o Signore!”. 29Allora toccò loro gli occhi e disse: “Avvenga per voi secondo la vostra fede”. 30E si aprirono loro gli occhi. Quindi Gesù li ammonì dicendo: “Badate che nessuno lo sappia!”. 31Ma essi, appena usciti, ne diffusero la notizia in tutta quella regione.

Due ciechi si avvicinano a Gesù e lo seguono lungo il cammino. Chiedono al divin Maestro la grazia di vedere la luce della salvezza. Leggendo il Vangelo di oggi potremo sentire compassione per questi due ciechi bisognosi dell’aiuto di Gesù. Però non pensiamo che i ciechi possiamo essere anche noi. Sì, proprio noi che diciamo di vedere ma che non osserviamo quando il nostro fratello è nel bisogno. Preferiamo girare lo sguardo, alzare le spalle e continuare indifferenti le nostre faccende quotidiane. Oggi, Gesù vuole ridonare la vista anche a noi. Ci chiama nella sua Chiesa e ci guarisce dalla nostra indifferenza perché possiamo essere suoi testimoni davanti a coloro che ancora non hanno trovato la fonte della luce che è Gesù. Andiamo tutti verso questa fonte e lasciamoci illuminare dalla sua luce! 20

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il santo di oggi sant’Ambrogio O Splendore della gloria del Padre che trai Luce dalla Luce, Luce della Luce e sorgente della luminosità, giorno che illumini il giorno, Tu vero sole, che risplendi di eterno fulgore, vieni e infondi nei nostri cuori la luce radiosa dello Spirito Santo!

O luce del mio cuore, dolce Gesù! Tutti noi aspettiamo il giorno della Tua seconda venuta quando gli occhi dei ciechi Ti vedranno e quando i sordi sentiranno la Tua voce. Riconosco oggi che anche io sono tra questi ciechi e sordi che hanno bisogno della Tua guarigione. Ti prego di riempirmi della Tua luce già da oggi perché possa servirTi con gioia e possa camminare sulla Tua via di salvezza.

PROPOSITO

riscopri oggi il mondo che ti circonda e, così come il cieco guarito vede tutto per la prima volta, guarda anche tu con occhi nuovi gli altri.

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immacolata concezione 88 dicembre dicembre le letture del giorno Cantate al Signore un canto nuovo, perché ha compiuto meraviglie Gen. 3, 9-15. 20 9 Ma il Signore Dio chiamò l’uomo e gli disse: “Dove sei?”. 10Rispose: “Ho udito la tua voce nel giardino: ho avuto paura, perché sono nudo, e mi sono nascosto”. 11Riprese: “Chi ti ha fatto sapere che sei nudo? Hai forse mangiato dell’albero di cui ti avevo comandato di non mangiare?”. 12Rispose l’uomo: “La donna che tu mi hai posto accanto mi ha dato dell’albero e io ne ho mangiato”. 13Il Signore Dio disse alla donna: “Che hai fatto?”. Rispose la donna: “Il serpente mi ha ingannata e io ho mangiato”. 14Allora il Signore Dio disse al serpente: “Poiché hai fatto questo, maledetto tu fra tutto il bestiame e fra tutti gli animali selvatici! Sul tuo ventre camminerai e polvere mangerai per tutti i giorni della tua vita. 15Io porrò inimicizia fra te e la donna, fra la tua stirpe e la sua stirpe: questa ti schiaccerà la testa e tu le insidierai il calcagno”. 20 L’uomo chiamò sua moglie Eva, perché ella fu la madre di tutti i viventi. 22

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Ef. 1, 3-6. 11-12 3 Benedetto Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo, che ci ha benedetti con ogni benedizione spirituale nei cieli in Cristo. 4In lui ci ha scelti prima della creazione del mondo per essere santi e immacolati di fronte a lui nella carità, 5predestinandoci a essere per lui figli adottivi mediante Gesù Cristo, secondo il disegno d’amore della sua volontà, 6 a lode dello splendore della sua grazia, di cui ci ha gratificati nel Figlio amato. 11 In lui siamo stati fatti anche eredi, predestinati - secondo il progetto di colui che tutto opera secondo la sua volontà - 12a essere lode della sua gloria, noi, che già prima abbiamo sperato nel Cristo. Lc. 1, 26-38 26 Al sesto mese, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, 27a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. 28Entrando da lei, disse: “Rallégrati, piena di grazia: il Signore è con te”. 29 A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. 30L’angelo le disse: “Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. 31 Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. 32Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell’Al-

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tissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre 33 e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine”. 34 Allora Maria disse all’angelo: “Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?”. 35Le rispose l’angelo: “Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. 36Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch’essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: 37nulla è impossibile a Dio”. 38Allora Maria disse: “Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola”. E l’angelo si allontanò da lei.

Per Dio non vi sono cose impossibili: ha reso Maria, una creatura umana come tutti noi, capace di vincere il Maligno. L’unica cosa che ha chiesto da Lei era il suo “fiat”, l’accettazione della volontà divina nella sua piccola vita. E Maria ha detto subito di “sì”, ha aperto il cuore largamente alla grazia divina. Anche noi siamo chiamati a diventare santi e immacolati davanti al volto di Dio. Lo diventeremo se staremo vicini alla nostra Madre Celeste. L’Immacolata è il nostro scudo e la nostra protezione davanti alle insidie del male. Cerchiamo rifugio sotto il suo manto! 24

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il santo di oggi la Vergine di Lourdes Bernadette iniziò a recitare come al solito il santo Rosario. La veggente chiese alla Madonna quale era il suo vero nome, ma non ebbe nessuna risposta; solo alla quarta richiesta, la Signora, prendendo un aspetto solenne e nello stesso momento umile, congiunse le mani, le portò all’altezza del petto, guardò il cielo, poi le riaprì e le tese verso Bernadette, infine disse con un tremito nella voce: “Io sono l’Immacolata Concezione!”. La veggente, non capendo il significato di questo termine, voleva domandare se non fosse anche la Madre di Dio, ma la Madonna era già scomparsa. Quest’apparizione era durata circa un’ora. Tale frase fu per Bernadette incomprensibile, nonostante ciò essa la ripeté alla gente che esclamò in un clamore di gioia.

O, mio Signore! Grazie per il dono della Madre Maria. Grazie per averla scelta in vista della redenzione di tutti noi. Ti preghiamo per il mondo intero perché, attraverso le mani di Maria, riceva le grazie necessarie per arrivare alla salvezza eterna.

PROPOSITO

medita sul tuo affidamento filiale a Maria: ti ricordi di Lei durante la giornata, La preghi perché ti ottenga da Dio le grazie necessarie per la salvezza?

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Un libretto guida sul cammino dell’Avvento. Il percorso quotidiano proposto ci chiama all’ascolto del Vangelo del giorno seguito da una riflessione sugli spunti più importanti che ne emergono. Segue una breve preghiera e il proposito personale della giornata: un piccolo gesto che ci aiuterà a mettere in atto la Parola del Vangelo ascoltata e meditata. Per poter incontrare il Signore ci dobbiamo impegnare, e dobbiamo impegnarci bene. Tutto dipende dall’apertura del cuore ai doni che lo Spirito Santo vorrà riversare su di noi. Il capolavoro di Dio comincia con il nostro sì! Buon cammino di Avvento!

ISBN 978-88-8424-464-2

€ 3,00


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